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Domenica sera gli U2 – o meglio, Bono e the Edge – sono stati ospiti da Fabio Fazio durante la puntata domenicale di “Che tempo che fa”. Durante l’intervista si è parlato del loro nuovo disco Songs of Innocence, che esce oggi ma è già stato distribuito gratis da Apple agli utenti di iTunes, e di cosa li ha portati a fare questa scelta per la pubblicazione del disco. Si è parlato anche del loro impegno politico nelle canzoni, della loro capacità di prevedere quanto grande sarebbe stato il loro successo quando erano agli inizi, e anche di Pavarotti e del padre di Bono. Queste sono le loro 16 canzoni che aveva scelto Luca Sofri, peraltro direttore del Post, per il suo libro Playlist, la musica è cambiata: per chi ha voglia di riascoltarle dopo ieri sera e per tutti gli altri. | Sedici canzoni degli U2. Scelte dal peraltro direttore del Post: per chi ieri sera li ha visti a "Che tempo che fa" e vuole ripassare, e per tutti gli altri. |
Domenica 17 gennaio, un Boeing 747 di Virgin Orbit, l’azienda spaziale dell’imprenditore britannico Richard Branson, ha effettuato il lancio da una propria ala di un razzo di circa 21 metri, che ha poi raggiunto l’orbita terrestre bassa, a 500 chilometri dalla Terra. Il razzo trasportava alcuni piccoli satelliti: il successo dell’operazione è un primo passo verso la possibilità di lanciare in orbita satelliti di piccole dimensioni a un costo più basso rispetto ai metodi tradizionali. Today's sequence of events for #LaunchDemo2 went exactly to plan, from safe execution of our ground ops all the way through successful full duration burns on both engines. To say we're thrilled would be a massive understatement, but 240 characters couldn't do it justice anyway. pic.twitter.com/ZKpoi7hkGN | Per la prima volta Virgin Orbit ha raggiunto l’orbita terrestre con un razzo lanciato da un aereo. |
Aggiornamento del 22 maggio: la moschea è stata chiusa, per delle irregolarità nei documenti presentati dall’artista Christoph Büchel, che – secondo il Comune di Venezia – non aveva specificato l’uso che intendeva fare dell’installazione. *** | La moschea nella chiesa a Venezia. È un'installazione per la Biennale d'Arte, ma dopo le proteste dei cittadini e del patriarcato è stata chiusa dal Comune di Venezia. |
Stanno girando molto da ieri le immagini e la storia dell’incidente di una Ferrari nel centro di Roma, vicino al Viminale, nella mattina del 30 marzo. La Ferrari, guidata da un parcheggiatore di 38 anni, che non si è fatto male, è finita alle 6.30 contro la vetrina di un negozio di abbigliamento. Il parcheggiatore lavorava per un hotel in piazza della Repubblica e stava portando la Ferrari, di proprietà di un turista olandese, dal garage convenzionato all’hotel, distanti poche centinaia di metri. Sembra che la causa dell’incidente sia stata la poca praticità del parcheggiatore con l’uso del cambio automatico. Scrive il Corriere della Sera che inizialmente «fra i curiosi che per ore hanno assistito – e filmato – i pompieri all’opera per liberare i resti della Ferrari dall’edificio semicrollato, era convinzione diffusa che l’autista si fosse fatto prendere dall’eccitazione». Sempre il Corriere della Sera riporta le parole del parcheggiatore: «Macchè sborone, mi sono sbagliato: invece del freno, ho pigiato sull’acceleratore». Le assicurazioni dovranno ora prendersi carico del risarcimento al turista e ai proprietari del negozio, ma non è ancora chiaro chi dovrà pagare. Il commento del marito di Orietta, la proprietaria del negozio, è stato: «Mi hanno svegliato alle 8, avevo la febbre alta. Mi dicono che c’è stato un incidente, un problema alla saracinesca. Penso: “Chiamo il tecnico, è roba delicata, si rompe facile”. Ma quando sono arrivato mi è quasi venuto un colpo: era venuto giù tutto». | L’incidente della Ferrari nel centro di Roma. C’entrano un parcheggiatore, un turista olandese e la sua Ferrari finita contro un negozio nel centro di Roma. |
È uscito in Italia Papà, fammi una promessa, l’ultimo libro di Joe Biden, ex vicepresidente degli Stati Uniti. Il libro racconta quello che accadde nella vita di Biden nel corso di un anno solare, tra il 2014 e il 2015, dovendosi dividere tra le sue responsabilità di vicepresidente (soprattutto rivolte all’Ucraina, all’Iraq e all’America Centrale), la preparazione a una candidatura nel 2016 alle primarie del Partito Democratico e soprattutto la grave malattia del suo figlio maggiore, Beau, che morì alla fine di maggio portandolo, tra le altre cose, a rinunciare a candidarsi. Per questo quell’anno diventa il più impegnativo della vicepresidenza di Biden e il secondo più duro della sua vita; il primo fu il 1972, quando lui era appena trentenne e sua moglie e sua figlia restarono uccise in un incidente stradale. Il libro ha avuto recensioni molto positive dalla stampa statunitense e la sua versione italiana è stata tradotta da Francesco Costa, peraltro vicedirettore del Post, autore di “Da Costa a Costa” ed esperto di politica statunitense. È uscito per NR Edizioni ed è disponibile su Amazon. Di seguito, un estratto del primo capitolo. | «Ti devi candidare». È uscito in Italia l'ultimo libro di Joe Biden, sull'anno più difficile della sua vicepresidenza, le elezioni del 2016 e la malattia del figlio Beau. |
Lo scorso agosto, durante le Olimpiadi di Rio, si era parlato molto della nuotatrice cinese Fu Yuanhui perché rispose con franchezza a una domanda sulla sua brutta prestazione nella finale della staffetta 4×100 mista: l’aveva attribuita alle mestruazioni, spiegando che erano cominciate la notte precedente la gara. Per molte donne il ciclo mestruale non ha conseguenze significative nella quotidianità, per altre è un fastidio, ma per alcune rappresenta ogni mese un’esperienza dolorosa e invalidante che comporta l’assunzione di molti medicinali e la perdita di giorni di scuola, di lavoro e di vita. La giornalista del New York Times Katie Rogers ha scritto un articolo raccontando la propria esperienza e dicendo che quando era adolescente le mestruazioni le causavano mal di testa e crampi così forti che spesso vomitava, sveniva o era costretta per diversi giorni a letto. Quando aveva vent’anni un medico le spiegò finalmente che c’era un rimedio: avrebbe potuto bloccare le mestruazioni: «La mia qualità della vita è migliorata nel giro di due mesi». La soppressione mestruale consiste, semplificando, nell’ingannare il corpo facendogli credere di essere costantemente in stato di gravidanza. Una donna che vuole sopprimere le mestruazioni ha a disposizione diverse opzioni. Uno dei metodi prevede l’assunzione di contraccettivi orali tradizionali saltando le pillole “inattive”. Una scatola di pillole è progettata per assecondare il ciclo mestruale. Generalmente contiene 21 pillole ormonali che controllano il ciclo e 7 pillole a effetto placebo che non contengono ormoni. Quando si assumono le pillole placebo, cominciano le mestruazioni. Saltandole, invece, e passando direttamente alla serie successiva di pillole ormonali si evita anche il ciclo. Questo metodo richiede il consumo di 17 confezioni di contraccettivi all’anno invece che 12 ed è un metodo che solitamente viene utilizzato per ottenere dei blocchi occasionali delle mestruazioni, perché altrimenti sarebbe molto costoso. In Italia, tra l’altro, da circa due mesi diverse pillole anticoncezionali che si trovavano in fascia A e quindi a carico del Servizio Sanitario nazionale sono state riclassificate in fascia C e quindi a carico delle cittadine. | Si possono, per scelta, eliminare le mestruazioni? si può, anche solo per migliorare la qualità della propria vita: ci sono diversi metodi e non c'è alcuna prova che non sia salutare. |
Il Washington Dulles International Airport si trova in Virginia, negli Stati Uniti, a circa 40 chilometri di distanza da Washington D.C.: stagionalmente all’interno dei corridoi e di altri ambienti dell’aeroporto sono organizzate esposizioni di opere d’arte e di lavori fotografici. Da giugno e fino al prossimo novembre la “Gateway Gallery” ospita “Life: Magnified”, una raccolta notevole di immagini realizzate con il microscopio elettronico e altri sistemi per mostrare cose infinitamente piccole ingrandite decine migliaia di volte. Le foto ad alta risoluzione mostrano soprattutto le strutture delle varie cellule del corpo umano, e dei virus e batteri che lo popolano. In molti casi i colori non sono reali, ma ottenuti al computer per rendere più evidenti dettagli sui quali si concentrano i ricercatori quando studiano tessuti e cellule. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Cellule al microscopio. Batteri, embrioni, capelli, muscoli ingranditi e colorati, in mostra dentro un aeroporto (bella idea). |
Tanto si è parlato di Donal Trump e della moglie Melania questa settimana, tanto sono stati fotografati, e valeva la pena farlo. Tra le molte facce felici degli ultimi giorni c’è quella dell’allenatore del Barcellona Luis Enrique, molto diversa da quella di José Mouhrino. Poi ci sono due vecchie glorie del calcio italiano: Franco Baresi e Roberto Baggio. Tanti attori italiani erano al Giffoni Film festival: Matilde Gioli la conoscete? Marco D’Amore quasi sicuramente si. I cantanti nelle foto dei concerti hanno sempre le luci giusti per foto notevoli: Beyoncé a Milano pure, ovviamente. E se siete di quelli che davanti a cose da mangiare non capiscono più niente, siete in buona compagnia con Carlo, il principe di Galles. Poi questa settimana valeva la pena fotografare Serena Williams che guarda una partita di tennis invece di giocarla, Angela Merkel che zappa la terra e Tyler Posey che si bagna con una bottiglietta d’acqua al Comic-Con 2016. | Celebripost. Serena Williams che guarda una partita di tennis invece di giocarla, Angela Merkel che zappa la terra e José Mouhrino disperato, tra quelli da fotografare questa settimana. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | «In questo PdL mi sento sempre più a disagio». Il ministro Prestigiacomo chiarisce la sua situazione, diciamo, e accusa Daniela Santanché di fare "il direttore occulto" del Giornale. |
Per il secondo anno consecutivo “Games of Thrones” è stata la serie televisiva più scaricata illegalmente attraverso BitTorrent, il sistema per la distribuzione e la condivisione di file su Internet. L’ultimo episodio della terza stagione, andata in onda negli Stati Uniti in primavera, è stato scaricato 5,9 milioni di volte in tutto il mondo. Come spiega il sito TorrentFreak, che ha realizzato la sua tradizionale classifica delle serie più scaricate nell’anno, oltre la metà dei download si è verificata nella prima settimana dopo la messa in onda della puntata. Il risultato di “Game of Thrones” era del resto prevedibile, considerato che un solo episodio della serie era stato condiviso nei mesi scorsi da 170mila persone, un record per BitTorrent. In diverse occasioni i produttori della serie televisiva hanno detto di non essere preoccupati più di tanto dal fenomeno della pirateria intorno al loro prodotto. La rapida diffusione delle puntate più importanti, seppure per vie illegali, contribuisce a fare parlare molto della serie tv, soprattutto sui social network. Questo fenomeno, hanno spiegato i responsabili di HBO, la rete via cavo che trasmette “Game of Thrones”, fa conoscere meglio la loro offerta televisiva e funziona bene per promuovere il canale e ottenere nuovi abbonamenti. | Le 10 serie tv più scaricate illegalmente nel 2013. Il sito Torrentfreak ha messo insieme una classifica: la serie al primo posto è facile da indovinare, anche quest'anno. |
Quarant’anni fa uscì nei cinema americani I guerrieri della notte, diretto da Walter Hill: un film che fece molto parlare di sé e che ancora oggi è considerato uno dei film più controversi di sempre. Il film parlava di gang di New York in lotta tra loro e, seppur non fosse violentissimo, lo faceva senza esprimere un vero giudizio sulla questione. In più, già prima che il film uscisse, sulle locandine si poteva leggere questa scritta: «Questi sono gli eserciti della notte. Sono fatti da centomila persone. Per ogni poliziotto, ce ne sono cinque di loro. Potrebbero comandare, a New York». Quello che molti probabilmente non capirono è che I guerrieri della notte era sì realistico in certi suoi elementi, ma non voleva esserlo in altri. Qualche anno fa Hill disse a Esquire: «Volevo fare una storia di fantasia, ma allo stesso tempo inserirci dei lampi di contemporaneità». Hill spiegò che il film non voleva giudicare ma solo raccontare, «accettando l’idea che le gang esistessero davvero». Fu forse per questo che I guerrieri della notte divenne un cult e che ancora oggi in tanti se lo ricordano e, se capita, riguardano. | «Guerrieri, giochiamo a fare la guerra?». È la frase più famosa di "I guerrieri della notte", un film che fece parlare di sé ancor prima di uscire e che ora, quarant'anni dopo, è ancora considerato un cult. |
Business of Fashion, tra le più autorevoli riviste di moda, ha raccolto le dieci migliori pubblicità del momento, quelle per la primavera/estate, selezionando le trovate più inventive e le immagini più belle. Ci sono quella di Gucci illustrata dall’artista surrealista spagnolo Ignasi Monreal, quella di Balenciaga realizzata da Steven Meisel con le modelle inseguite da finti paparazzi, e quella dell’America rurale e un po’ inquietante dello stilista belga Raf Simons per Calvin Klein. 1. Gucci — Illustrazioni di Ignasi Monreal | Le 10 pubblicità di moda del momento. Ci sono le illustrazioni surrealiste di Gucci, frutta al posto delle labbra per Loewe, un mondo alla "Blade Runner" per Raf Simons. |
Lunedì 4 novembre, durante una conferenza stampa a Strasburgo, in Francia, il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha parlato di nuovo a proposito del suo presunto intervento in favore della scarcerazione di Giulia Ligresti, avvenuta lo scorso 28 agosto. Del caso si parla oramai da qualche giorno, mentre alcuni gruppi parlamentari, come quello del Movimento 5 Stelle e alcuni singoli senatori e deputati, hanno chiesto al ministro di dimettersi. Cancellieri ha negato di essersi mai occupata di scarcerazione, e in generale di avere fatto qualcosa che non rientri nei suoi compiti. Ha detto che non si sarebbe mai permessa di intervenire sulla magistratura, ma ha aggiunto che se il paese lo chiede farà un passo indietro. «Non ho mai negato di essere molto amica di Antonino Ligresti da 30 anni, è un amico di famiglia. Le altre possono essere conoscenze più o meno approfondite. E questa è una prima cosa da chiarire. C’è poi un’altra cosa da chiarire: è mai successo qualcosa in tanti anni della mia vita per cui si possa dire che sia venuta meno ai miei compiti per un mio amico? Non lo farei per un amico, neppure per un amico fraterno o per un fratello. Guardiamo ai fatti: per quelli voglio essere valutata, non per le ombre.» | Cancellieri sulla scarcerazione di Giulia Ligresti – video. In una conferenza stampa a Strasburgo il ministro della Giustizia ha detto che se il paese lo chiede farà un passo indietro. |
Dal 2004 la Entertainment Software Association (ESA) e la Academy of Interactive Arts & Sciences (AIAS) – due importanti associazioni che si occupano di videogiochi – organizzano la mostra “Into the Pixel”, dedicata ai migliori esempi di arte dei videogiochi. Per “Into the Pixel” vengono scelte ogni anno immagini tratte da videogiochi che mostrino particolari qualità artistiche, grafiche ed estetiche. Quest’anno sono state scelte 14 immagini, che saranno esposte dal 14 al 16 giugno durante l’E3, un’importante fiera di videogiochi che si tiene ogni anno a Los Angeles. Tra i videogiochi in cui sono contenute le immagini scelte per “Into the Pixel” ci sono Far Cry Primal, ambientato nell’età della pietra, League of Legends, un videogioco online di strategia in tempo reale e No Man’s Sky, un videogioco che ancora deve uscire ma di cui si parla da anni. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | L’arte nei videogiochi. Le 14 immagini scelte per una mostra sulla bellezza grafica ed estetica dei videogiochi, all'E3 di Los Angeles. |
Negli ultimi anni ci siamo occupati di crisi economica facendo più che altro riferimento agli Stati Uniti e successivamente all’Europa, dove il sistema della moneta unica è sotto forte stress a causa del forte indebitamento di alcuni stati membri e all’economia che stenta a ripartire. Il problema della crisi è comunque globale e, seppure in misura diversa rispetto agli standard occidentali di questi anni, interessa anche la Cina, una delle economie con il maggiore tasso di crescita. Nel paese sono diminuite le richieste per i prestiti da parte delle aziende, la quantità di beni prodotti è diminuita e secondo autorità e analisti ci sarà una riduzione anche del Prodotto interno lordo (PIL). Secondo il governo cinese, il PIL nel 2012 crescerà del 7,5 per cento, una cifra per la quale tutti gli stati europei metterebbero la firma, ma poco incoraggiante per un paese come la Cina abituato a una crescita molto più sostenuta. Se confermato a fine anno, si tratterebbe del tasso di crescita più basso dal 1990, anno in cui il paese rimase isolato dopo la dura repressione di piazza Tiananmen. Gli indizi di un progressivo cedimento dell’economia cinese sono numerosi e di vario tipo: su Foreign Policy, Trefor Moss ne ha messi insieme cinque, che vi raccontiamo per immagini, dando un’idea di che cosa potrebbe accadere all’economia cinese nei prossimi mesi. | Cinque sintomi della “crisi” cinese. Dalle auto ai maiali, perché la Cina non è quella-di-una-volta. |
La Procura di Genova ha iscritto nel registro delle notizie di reato venti persone per il crollo del ponte Morandi. La società Autostrade per l’Italia, concessionaria del tratto autostradale dove si trovava il ponte, è accusata di aver avuto una “responsabilità amministrativa” nel crollo. La procura ha detto che farà sapere i nomi degli indagati soltanto dopo la comunicazione dei relativi avvisi di garanzia, ma ha comunicato che gli indagati fanno parte di Autostrade per l’Italia e della sua controllata Spea engineering, del ministero delle Infrastrutture e del provveditorato alle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d’Aosta. Il ponte è crollato lo scorso 14 agosto, causando la morte di 43 persone. | La procura di Genova sta indagando 20 persone e la società Autostrade per il crollo del ponte Morandi. |
Martedì un istituto di ricerca nazionale francese ha annunciato di essere riuscito a coltivare il tartufo bianco, una delle specie di funghi più pregiate al mondo. È anche una delle molte specie di funghi che non si riesce a coltivare, sebbene ci si provi fin dagli anni Settanta. I tartufi bianchi crescono spontaneamente solo in alcune zone dell’Italia (in particolare intorno ad Alba, in Piemonte), dei Balcani e più raramente in Svizzera e nel sud-est della Francia, ma in quantità limitate, che diminuiscono se non ci si prende cura dei boschi. La possibilità di ottenerne in maggiore quantità grazie a tecniche di coltivazione è quindi una notizia importante per il mondo dei tartufai. I tartufi bianchi sono molto ricercati per il sapore straordinario che li contraddistingue, ma per via della loro rarità sono anche molto costosi. Il prezzo al chilo varia tra 1.500 e 3.000 euro a seconda dell’abbondanza del raccolto annuale, che generalmente è nell’ordine di qualche decina di tonnellate. In certe aste possono anche raggiungere la quotazione di 50mila euro al chilo. Per questo è da decenni che in Italia e non solo si fanno degli studi per capire come favorirne la produzione o addirittura riuscire a coltivarli, come si fa da più di cinquant’anni con i meno pregiati tartufi neri. | In Francia dicono di essere riusciti a coltivare il tartufo bianco. Come per altri funghi pregiati attualmente la produzione è limitata a quelli che crescono spontaneamente, nonostante molti tentativi. |
Giovedì il Consiglio dei Ministri analizzerà la manovra economica proposta in questi giorni da Giulio Tremonti. Il ministro dell’Economia ha in mente un’operazione da 47 miliardi di euro, limitata a 1,8 miliardi per quest’anno e a 5,5 miliardi per il 2012. Tutto il resto sarà affrontato tra il 2013 e il 2014, con l’obiettivo di raggiungere in un triennio un deficit vicino al pareggio. Il progetto è ambizioso e non piace a molti esponenti della maggioranza, specialmente della Lega Nord, che si sono confrontati già ieri sulla bozza proposta da Tremonti suggerendo modifiche e aggiustamenti. Il ministro non vuole più fare tagli “lineari” distribuiti indiscriminatamente, ma avviare a partire dal prossimo anno una profonda revisione della spesa, così da definire quanto potrà spendere ogni settore dello Stato. Ogni ministero avrà un proprio impegno di spesa, molto stretto, e Tremonti potrà intervenire direttamente su queste voci con il consenso del Consiglio dei Ministri. Nella bozza della manovra c’è di tutto, dai tagli ai rifinanziamenti con propositi buoni e meno buoni. Alcune delle proposte sono probabilmente destinate a saltare o a essere sensibilmente modificate prima dell’approvazione del pacchetto, come del resto era già avvenuto in passato. | Che cosa c’è nella manovra di Tremonti. Una guida ai punti salienti e a quello che implicano per noialtri. |
Oggi è un giorno molto importante per Facebook. A oltre tre mesi di distanza dall’annuncio della propria offerta pubblica iniziale, le azioni della società sono quotate per la prima volta in borsa. Nato da un’idea di Mark Zuckerberg e di un gruppo di suoi amici in un dormitorio di Harvard nel 2004, Facebook è cresciuto rapidamente e oggi conta più di 900 milioni di utenti ed è praticamente presente ovunque sul Web. La società dovrebbe raccogliere 16 miliardi di dollari grazie alla propria quotazione in borsa e il suo valore di mercato complessivo dovrebbe arrivare intorno ai 104 miliardi di dollari. Secondo gli analisti, il prezzo di partenza dei 38 dollari per azione potrebbe salire vertiginosamente già nelle prime ore di contrattazioni in borsa. Il processo per quotare una società prevede diversi passaggi poco intuitivi, come spiegano sul sito di Associated Press con una serie di domande e risposte sulla quotazione in borsa più attesa dell’anno e tra le più grandi mai realizzate negli Stati Uniti. Perché Facebook si quota in borsa? Il principale obiettivo è quello di buona parte delle società che nel tempo hanno deciso di quotarsi in borsa: raccogliere denaro. La vendita delle azioni consente di mettere insieme cospicue somme di denaro da usare nella gestione ordinaria, nell’avvio di nuovi progetti e nell’acquisizione di altre aziende. | 12 cose su Facebook e la Borsa. Le azioni del social network sono sul mercato: le cose da sapere per capire che cosa succederà. |
Negli ultimi giorni sono usciti diversi articoli sulla complicata situazione di Bitcoin, la valuta elettronica virtuale che nel corso del 2013 aveva aumentato notevolmente il proprio valore e diffusione, in parte anche grazie all’attenzione dei media sul fenomeno. Il 2014, al contrario, per Bitcoin è stato un anno fondamentalmente negativo, per vari motivi fra i quali la bancarotta del principale mercato online dove si potevano scambiare Bitcoin con una valuta “vera” – Mt. Gox – e un generale aumento della diffidenza nei suoi confronti. A oggi, per acquistare un bitcoin ci vogliono circa 334 dollari (circa 271 euro), mentre nel gennaio del 2014 ce ne volevano circa 750 (e addirittura 900, durante un picco di quei giorni): si tratta di un calo del 52 per cento, un dato più grave sia del crollo del rublo (che attualmente viene cambiato in dollari al 46,5 per cento in meno rispetto a inizio anno) sia del calo del peso argentino, che in questi mesi ha perso il 24 per cento del proprio valore. | Il complicato 2014 di Bitcoin. Perché in un anno la valuta virtuale ha perso metà del suo valore, nonostante abbia cominciato ad essere accettata anche da grandi aziende. |
Il nuovo libro di Enrico Deaglio – “Il vile agguato“ (Feltrinelli) – è dedicato alle indagini sulla strage di via D’Amelio a Palermo in cui fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino assieme a cinque agenti della sua scorta, il 19 luglio 1992. Il libro si conclude con una “succinta cronologia degli ultimi cinquantasei giorni di vita di Paolo Borsellino, compresi avvenimenti che avevano a che fare con lui, ma di cui non era a conoscenza”. Il Post pubblicherà in sequenza, assieme al secondo capitolo del libro, la successione di quegli eventi, a vent’anni di distanza. Palermo, 2 luglio Una Fiat Croma rubata viene ritrovata in via Principe di Paternò, vicino alla casa di Leoluca Orlando, ex sindaco antimafia e leader del movimento La Rete. La segnalano i carabinieri che sorvegliano la zona ventiquattr’ore su ventiquattro. Intervengono gli artificieri (la macchina non ha bombe), mentre decine di telefonate anonime annunciano “l’avvenuto attentato contro Orlando”. | Gli ultimi 56 giorni di Borsellino: 2 luglio 1992. Dal libro di Enrico Deaglio, la cronologia degli avvenimenti tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio. |
Michael Gandolfini, figlio dell’attore James Gandolfini, reciterà nella parte di Tony Soprano, il personaggio reso famoso dal padre, nel film The Many Saints of Newark, il prequel della serie televisiva I Soprano. Il film, scritto dall’autore della serie, David Chase, sarà diretto da Alan Taylor e prodotto da New Line Cinema. Michael Gandolfini interpreterà Tony Soprano da ragazzo. Gli altri attori del cast sono Cory Stoll, Billy Magnussen, Jon Bernthal, Alessandro Nivola e Vera Farmiga. Sarà ambientato alla fine degli anni Sessanta, nel periodo delle rivolte razziali in New Jersey. Lo scorso 10 gennaio erano esattamente vent’anni dalla trasmissione negli Stati Uniti del primo episodio della serie, considerata la prima a riscuotere un’enorme popolarità e la capostipite dei primi successi del genere negli anni Duemila. James Gandolfini, l’attore che interpretava Tony Soprano, l’unico personaggio ad apparire in tutti gli episodi delle sette stagioni, morì nel 2013 per un attacco di cuore mentre si trovava a Roma con il figlio. | Il figlio di James Gandolfini reciterà nella parte di Tony Soprano nel prequel dei “Soprano”. |
Compri un bel casco di banane al supermercato, perfettamente gialle e con qualche venatura verde, lo porti a casa e dopo un paio di giorni le banane sono diventate marroni e mollicce, con un sapore più forte e zuccherino. Pochi frutti maturano così rapidamente: una delle cause è la capacità delle banane di produrre un gas che in molte specie vegetali assolve il compito di ormone, inducendo il processo di maturazione. La produzione di questa sostanza (etilene) nelle banane avviene senza sosta, con la conseguenza di portarle in tempi rapidi oltre il punto in cui sono mature. Se per chi le preferisce maturate a puntino può essere un problema di gusto, per chi ne commercia migliaia di tonnellate ogni anno è un notevole problema. In generale, un frutto acerbo è duro, e ha un sapore aspro invece che zuccherino. È riconoscibile dalla colorazione verdastra dovuta alla presenza della clorofilla, la molecola fondamentale per i processi di fotosintesi che tengono in vita la pianta. L’etilene induce il processo di maturazione, rompendo i legami chimici degli acidi e favorendo la produzione degli zuccheri. La polpa diventa più morbida e la clorofilla lascia il posto ad altre sostanze, come il carotene e gli antociani che conferiscono la classica colorazione del frutto. Il momento in cui il frutto è perfettamente maturo viene detto “picco di maturazione”; superata questa fase inizia la degenerazione che porta progressivamente il frutto a marcire. | Perché le banane cambiano colore in fretta. E perché è così complicato conservarle mature ma non troppo mature, gialle ma non troppo verdi, ed evitare che diventino marroni. |
Il dibattito politico italiano è dominato negli ultimi giorni dalle voci insistenti su una possibile “staffetta”, ovvero la possibilità che a Enrico Letta succeda un altro presidente del Consiglio dello stesso schieramento politico – Matteo Renzi – senza che si ricorra nuovamente alle elezioni. Molti hanno ricordato l’ultima volta che questo è successo: quando Massimo D’Alema sostituì Romano Prodi nell’ottobre del 1998. Con una lettera pubblicata sul Corriere della Sera il 12 febbraio, D’Alema ha spiegato perché le due situazioni sono, a suo parere, profondamente diverse e ha detto di voler correggere «molti equivoci e superficialità, e qualche menzogna» che circolano in questi giorni nella ricostruzione di quella vicenda. Caro direttore, ho deciso, dopo la chiusura del Congresso del Pd, di non partecipare alle discussioni interne al mio partito. È giusto che di esse sia protagonista una nuova generazione e, d’altro canto, i miei impegni mi portano quasi esclusivamente a occuparmi di questioni europee e internazionali. Sono costretto, tuttavia, a chiederle ospitalità per tornare su una questione che viene rievocata con molti equivoci e superficialità, e qualche menzogna, a proposito delle dispute odierne. Si tratta del parallelismo dell’ipotesi di una staffetta tra Letta e Renzi alla guida del governo e le vicende che nell’autunno del 1998 mi portarono a sostituire Romano Prodi nella funzione di presidente del Consiglio. | La versione di D’Alema sul governo del 1998. Le vicende che lo portarono a sostituire Prodi non c'entrano con quello di cui si parla in questi giorni, ha scritto in una lettera al Corriere. |
Il gip di Milano – su richiesta della procura – ha disposto il sequestro preventivo di beni e denaro per 49 milioni di euro contro Roberto Formigoni, senatore di Nuovo Centro Destra a lungo presidente della Lombardia. A Formigoni sono stati sequestrati tutti i conti correnti tranne uno, la sua villa in Sardegna e altre proprietà immobiliari. La decisione è stata presa in relazione all’inchiesta in corso sui conti dell’ospedale San Raffaele di Milano e della Fondazione Maugeri: Formigoni è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e appropriazione indebita. Peccato non averle tenute, quelle «ricevute» prima date per certe e poi però mai esibite da Roberto Formigoni per comprovare di non aver viaggiato o soggiornato a spese del mediatore Pierangelo Daccò, «apriporte» di gruppi sanitari privati nella Regione Lombardia presieduta allora dal «Celeste»: questa mattina, infatti, Formigoni si è visto sequestrare tutti i propri conti in banca (meno uno), la villa in Sardegna ad Arzachena, frazioni di altre proprietà immobiliari condivise a Lecco con parenti, e tre autovetture sino a una concorrenza teorica di 49 milioni di euro. | Il sequestro dei beni di Formigoni. Il gip di Milano ha disposto il sequestro preventivo di conti correnti e proprietà per 49 milioni di euro, in relazione all'inchiesta sul San Raffaele. |
Terry Crews, attore statunitense famoso per il ruolo di Hale Caesar nei film della saga di I mercenari – The Expendables ed ex giocatore di football americano, ha raccontato su Twitter di essere stato aggredito sessualmente da un «alto dirigente di Hollywood» un anno fa, ma di non averlo denunciato per paura di rappresaglie, di venire ostacolato nella sua carriera o di finire in carcere. Crews, che ha 49 anni, ha deciso di raccontare la sua storia dopo le recenti accuse di molestie sessuali emerse contro Harvey Weinstein, uno dei più potenti produttori di Hollywood, fondatore della Miramax e poi della società che porta il suo nome (da cui è stato licenziato in seguito allo scandalo). Crews ha detto di comprendere le persone che in questi anni non hanno denunciato Weinstein e ha ricordato che non è l’unico colpevole nel mondo di Hollywood. La sua testimonianza è importante anche perché ribalta gli stereotipi: Crews è un omone grosso e muscoloso che inaspettatamente si ritrova vittima di una molestia sessuale. | L’attore Terry Crews dice di essere stato molestato da un dirigente di Hollywood. Lo ha raccontato su Twitter senza fare il nome dell'aggressore, spiegando che Harvey Weinstein non è l'unico colpevole a Hollywood. |
Matthias Müller è il nuovo amministratore delegato di Volkswagen, lo ha deciso il consiglio di amministrazione della casa automobilistica tedesca oggi in seguito alle dimissioni dell’ormai ex CEO Martin Winterkorn, annunciate mercoledì scorso per lo scandalo legato alle auto diesel “truccata” in modo da risultare meno inquinanti nei testi di controllo rispetto al loro utilizzo su strada. Müller fino a oggi è stato amministratore delegato di Porsche, altra società controllata da Volkswagen. L’azienda ieri ha intanto ammesso che il problema non riguarda solamente il mercato statunitense e da giorni si parla di almeno 11 milioni di veicoli coinvolti. In molti paesi sono state aperte indagini sulla vicenda, in Italia la procura di Torino ha anche avviato un’inchiesta con varie ipotesi di reato compresa quella di frode in commercio. Il nuovo CEO Matthias Müller, già amministratore delegato di Porsche, era considerato da molti giornali e analisti come il più probabile successore di Winterkorn. Müller ha iniziato a lavorare nel 1977 in Audi, altro marchio controllato da Volkswagen, e nel 2003 è diventato responsabile di tutti i progetti di sviluppo dei nuovi veicoli della casa automobilistica. Ha una buona reputazione, è ben visto dai principali azionisti di Volkswagen e il suo nome era già circolato molto lo scorso aprile, quando diversi contrasti all’interno dell’azienda avevano fatto ipotizzare una sostituzione di Winterkorn, poi rientrata. Il problema delle auto modificate per risultare in regola ai controlli potrebbero però avere riguardato anche modelli Porsche, e questo complica le cose. | Matthias Müller è il nuovo capo di Volkswagen. Lo ha annunciato oggi l'azienda dopo lo scandalo delle auto "truccate" per mascherare le emissioni inquinanti: come la storia si è allargata fuori dagli Stati Uniti. |
Campo del Ghetto Nuovo è una piazza tranquilla nel cuore del ghetto ebraico di Venezia, a pochi minuti a piedi dalla stazione dei treni. La piazza ospita il Museo ebraico, tre antiche sinagoghe, la casa di riposo della comunità ebraica e nelle vicinanze ci sono un hotel e un ristorante kosher. Negli ultimi vent’anni il ghetto di Venezia – uno dei più antichi quartieri d’Europa in cui gli ebrei erano costretti a vivere segregati dai cristiani, e il primo a essere chiamato “ghetto” – è diventato una meta popolare per i turisti internazionali, soprattutto ebrei americani. Le sinagoghe del ghetto, tuttavia, non sono sede di nessuna congregazione religiosa e nelle case del quartiere ci sono solo una manciata di residenti ebrei ormai anziani. Gli edifici sono soprattutto rivolti ai visitatori e il ghetto è ormai diventato il simbolo di una comunità che si sta riducendo e lotta per sopravvivere. A Campo del Ghetto Nuovo però ci sono ancora segni di vita. Recentemente la piazza è diventata l’oggetto delle conversazioni su come ricordare il passato e affrontare l’argomento della diversità religiosa, un tema con cui è alle prese gran parte del mondo. Martedì 29 marzo sono iniziati i festeggiamenti per il 500esimo anniversario della creazione del ghetto: nove mesi di eventi che comprenderanno tra gli altri un concerto al Teatro La Fenice di Venezia e la rappresentazione del Mercante di Venezia di Shakespeare, in cui reciterà anche la giudice della Corte Suprema americana Ruth Bader Ginsburg, nel ruolo del giudice che presiede il processo di Shylock contro Antonio. Per alcune persone l’anniversario è un’occasione per rivitalizzare la vita ebraica della città, che sta scomparendo, mettendo in risalto un aspetto capace di stimolare una riflessione: come nel ghetto la comunità ebrea fosse unita e molto attiva, nonostante l’isolamento e la profonda discriminazione. È un argomento molto attuale, in un periodo in cui le minoranze religiose – non solo gli ebrei, ma anche i musulmani – si sentono di nuovo relegati ai margini dell’Europa. | 500 anni del ghetto ebraico di Venezia. È uno dei più antichi d'Europa, ma la sua comunità si è persa e sfilacciata nel tempo e ora litiga sul senso di celebrare un "simbolo di oppressione". |
Sears – la prima catena di grandi magazzini statunitense a vendere di tutto, considerata quasi un’istituzione negli Stati Uniti – ha dichiarato fallimento. Sears ha richiesto la protezione del cosiddetto Chapter 11, che è simile all’amministrazione straordinaria della legislazione italiana: la legge permette a un’azienda insolvente di mantenere il possesso dei suoi beni entrando sotto il controllo e sotto la giurisdizione di una corte federale. Non è un piano di liquidazione ma di ristrutturazione che permette all’impresa di organizzarsi seguendo un piano di risanamento approvato da un giudice. Sears era stata fondata a Chicago nel 1892 da Richard Warren Sears e Alvah Curtis Roebuck e inizialmente vendeva su corrispondenza a partire da un catalogo vastissimo; il primo negozio venne aperto nel 1925 a Evansville, nell’Indiana. Da Sears si poteva trovare qualsiasi cosa – mobili, lavatrici, orologi, vestiti, a un certo punto addirittura oppio e cocaina, che a fine Ottocento erano legali – e il catalogo arrivò a contare fino a mille pagine. A lungo considerata una società innovatrice, come metodi e prodotti, aprì la strada per altre grandi catene come Walmart – che la sorpassò nelle vendite nel 1989 – Home Depot e lo stesso Amazon. Il declino si è intensificato negli ultimi dieci anni, soprattutto per l’incapacità di piazzarsi sul mercato online: dieci anni fa Sears impiegava 300mila persone, che ora si sono ridotte a 68 mila. | Sears, il primo grande magazzino a vendere di tutto, ha dichiarato fallimento. |
Tra le cose più viste sul Post, questa settimana, ci sono parecchie foto della Costa Concordia raddrizzata, ma è meglio se non vi perdete neanche il video in time-lapse del raddrizzamento e la storia dell’unico imprevisto accaduto durante la giornata. Poi la storia delle scie chimiche che sono nate – guarda un po’ – come una truffa, e come i complottisti hanno reagito all’articolo della Stampa che la raccontava. Per restare in tema di cose strane, c’è la più bella foto di Cameron di sempre, e per passare a cose più pratiche c’è una guida a iOS 7, cioè a quella cosa che è successa al vostro iPhone in questi giorni. –Le foto della Concordia raddrizzata Le immagini dell’operazione per riportare la nave in assetto verticale: e a proposito di Costa Concordia, tra le cose più viste della settimana, c’è anche il time-lapse del raddrizzamento e la storia della scritta comparsa sulla fiancata della nave. | Sunday Post. La Costa Concordia raddrizzata, scie chimiche e la più bella foto di Cameron di sempre, tra le cose più viste sul Post questa settimana. |
In una delle aule del tribunale di San Jose (California), lunedì 30 luglio inizierà un processo che potrebbe condizionare il futuro degli smartphone più conosciuti e diffusi al mondo, come gli iPhone e i Galaxy. La causa vede coinvolti i due principali produttori del settore, Apple e Samsung, che da mesi si accusano a vicenda di aver violato diversi brevetti per le tecnologie inserite nei loro dispositivi. La battaglia legale, che vede coinvolto anche il sistema operativo Android di Google, va avanti da tempo e ha portato a diverse iniziative nei tribunali di mezzo mondo, con ingiunzioni per la sospensione delle vendite di alcuni dispositivi prodotti da Samsung in particolari paesi. Samsung, che usa Android nei propri telefoni, secondo gli analisti ha superato Apple nelle vendite degli smartphone nei primi tre mesi di quest’anno. Samsung, che ha sede in Corea del Sud, avrebbe eseguito il 29 per cento delle consegne di nuovi smartphone, contro il 23 per cento di Apple. Secondo quest’ultima, Samsung avrebbe eseguito il sorpasso grazie a una strategia tesa a copiare tutte le principali scelte eseguite da Apple. Samsung, invece, sostiene di non aver copiato nulla e accusa Apple di aver violato altri brevetti, legati anche alle tecnologie per la trasmissione delle informazioni tramite rete cellulare. | La guerra dei brevetti tra Apple e Samsung. E le accuse che ognuna fa all'altra, per punti, in vista dello storico processo che inizia lunedì in California. |
Domenica 25 giugno ci saranno i ballottaggi per eleggere i sindaci nei comuni dove nessun candidato ha ottenuto i voti necessari per vincere al primo turno. Si voterà in 111 comuni, di cui 22 capoluoghi di provincia e 3 capoluoghi di regione. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. I capoluoghi in cui si vota sono Catanzaro, Genova, L’Aquila, Alessandria, Asti, Belluno, Como, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Trapani e Verona. I ballottaggi nei capoluoghi di provincia e di regione sono quasi tutti tra candidati di centro-destra e di centro-sinistra tranne ad Asti, dove dopo il riconteggio dei voti al posto del candidato del PD è andato al ballottaggio il candidato del Movimento 5 Stelle. Per votare è necessario presentare la tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido. Chi avesse smarrito la scheda la potrà richiedere, anche domenica, nell’ufficio comunale competente. Come sempre può votare anche chi non lo ha fatto al primo turno. Si vota tracciando un segno sul rettangolo con il nome del candidato sindaco a cui si vuole dare il proprio voto, o sul simbolo della lista a lui collegata. Il ballottaggio sarà vinto dal candidato che avrà ottenuto il maggior numero di voti – anche un solo in più rispetto all’avversario – e nell’improbabile caso di parità, verrà eletto il candidato più anziano. | Come si vota ai ballottaggi per le elezioni amministrative. Si vota domenica dalle 7 alle 23 in 111 comuni: le cose utili da sapere. |
Nel 1955 uscì Quando la moglie è in vacanza: una buona commedia di Billy Wilder, diventata un pezzo di storia del cinema e della cultura pop del Novecento grazie a una brevissima scena, quella della gonna bianca della protagonista Marilyn Monroe, alzata dall’aria proveniente da una grata sul marciapiede. A diventare famose furono in realtà alcune fotografie, perché la scena nel film dura giusto un paio di secondi, non è mai a figura intera ed è oggettivamente molto peggio della foto. Anche perché scena e foto non furono fatte nello stesso posto: la foto fu fatta a New York, la scena del film fu invece girata qualche giorno dopo, all’interno di uno studio cinematografico di Hollywood. Il New York Times ha da poco avuto accesso a un video mai pubblicato prima, girato la sera della foto scattata a New York. (AP Photo/Matty Zimmerman, file) | C’è un nuovo video di quella foto di Marilyn. Di quando fu scattata, perché le scene che finirono nel film che stava facendo furono girate un altro giorno: è una storia un po' complicata. |
Negli ultimi giorni sono state diffuse nuove informazioni sulla morte di Mario Paciolla, il 33enne italiano trovato morto in Colombia il 15 luglio mentre lavorava come cooperante per l’ONU. Sul suo caso sono state aperte diverse indagini, fra cui una interna all’ONU, una portata avanti dalle autorità colombiane e una dalla procura di Roma, ma le novità provengono soprattutto dai giornalisti che hanno approfondito gli aspetti meno chiari della vicenda. Il sospetto iniziale che Paciolla non si sia suicidato, come sostiene invece la prima ipotesi delle autorità colombiane, sta trovando sempre più conferme da giornalisti e osservatori. «È stato ucciso», hanno detto cinque giorni fa a Repubblica i suoi genitori sulla base di alcuni elementi emersi nelle ultime settimane. Paciolla aveva 33 anni e faceva parte di una missione delle Nazioni Unite che stava supervisionando l’applicazione dell’accordo di pace tra le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e il governo colombiano, stretto nel 2016. Negli ultimi anni l’applicazione dell’accordo è stata difficoltosa perché la criminalità organizzata, i dissidenti delle FARC e alcuni gruppi paramilitari di estrema destra sono ancora in conflitto tra loro per il controllo del territorio. Paciolla era in Colombia dal 2018 e viveva a San Vicente del Caguán, una città del dipartimento di Caquetá a lungo scelta come centro strategico dai guerriglieri e dai trafficanti. Lo scorso 15 luglio è stato trovato morto da una collega che lo aveva cercato a casa perché non riusciva a mettersi in contatto con lui. | Ci sono novità sulla morte di Mario Paciolla. Alcune dettagliate inchieste giornalistiche stanno mettendo in discussione la versione delle autorità colombiane, secondo le quali il cooperante italiano si sarebbe suicidato. |
Trenord, l’azienda che gestisce il trasporto ferroviario regionale in Lombardia, ha comunicato che da oggi, sabato 27 giugno, le ultime due vetture di alcuni treni «saranno dedicate al trasporto delle biciclette dei lavoratori del Food Delivery». La comunicazione arriva dopo che a inizio giugno Trenord aveva deciso, ricevendo per questo diverse critiche, di vietare il trasporto di biciclette sui treni che non avevano uno spazio apposito. Tra le altre cose, il divieto aveva creato grossi problemi ai molti rider che abitando fuori Milano devono raggiungere ogni giorno la città in treno, per poter lavorare. Trenord ha comunicato sul suo sito su quali treni si potranno portare le biciclette e ha aggiunto di aver «inoltre individuato circa 700 treni [con elenco di prossima pubblicazione], dove sarà ripristinato, in numero limitato e negli spazi appositi, il consueto trasporto di biciclette». | Trenord ha deciso che su alcuni treni si potranno di nuovo portare le biciclette. |
L’Accademia svedese, l’ente che ogni anno sceglie il vincitore del premio Nobel per la letteratura, è nei guai per come ha risposto a una serie di accuse di molestie sessuali contro il marito di una poetessa che ne fa parte. La reazione dell’Accademia alla vicenda è stata infatti giudicata troppo morbida da tre dei suoi membri, che per questo hanno lasciato il proprio incarico: e c’è un quarto membro che minaccia di fare lo stesso. Per via del regolamento dell’ente, i suoi membri sono tali a vita e non possono essere sostituiti: per questo, l’Accademia rischia di scendere sotto il numero di votanti necessario per prendere molte delle sue decisioni più importanti, anche se non quella che riguarda l’assegnazione del Nobel. Ma oltre alle complicazioni burocratiche, l’Accademia sta ricevendo pressioni e critiche per come ha gestito l’intera vicenda. È cominciato tutto lo scorso novembre quando, con la spinta del movimento #metoo, il quotidiano svedese Dagens Nyheter pubblicò le accuse di aggressione e molestie sessuali fatte da 18 donne contro il fotografo franco-svedese Jean-Claude Arnault, persona molto nota nel mondo culturale svedese e marito della poetessa Katarina Frostenson, che dal 1992 è un membro dell’Accademia svedese. Dopo le accuse, l’Accademia svedese aveva avviato un’indagine sui propri rapporti con Arnault per stabilire se avesse avuto un qualche tipo di influenza sull’Accademia. Dal 2010, infatti, l’Accademia finanziava annualmente con 126mila corone (circa 13mila euro) un centro culturale gestito da Arnault insieme a Frostenson. Tra le persone che avevano accusato Arnault di molestie, poi, c’erano anche delle parenti di altri membri dell’Accademia. Due giorni dopo la pubblicazione delle accuse, l’Accademia aveva interrotto i finanziamenti al centro culturale, che si chiama Forum. | L’Accademia che assegna il Nobel per la letteratura è nei guai. Tre dei suoi membri se ne sono andati e un quarto minaccia di fare lo stesso per un caso di molestie: e rischiano di rimanerne troppo pochi. |
Ogni giorno indossiamo magliette a righe, vestiti a pois, e giacche pied de poule, senza domandarci troppo da dove vengano quelle fantasie che troviamo comunemente sui nostri abiti. La giornalista Jude Stewart si è interessata alla loro storia, l’ha ricostruita studiando in archivi e biblioteche, e l’ha raccontata nel libro Patternalia, appena pubblicato. Ha scoperto per esempio che in passato i pois venivano poco utilizzati perché ricordavano malattie come il morbillo, che il pied de poule ha avuto successo grazie agli eleganti cappotti inglesi da caccia, e che nel Medioevo le righe erano portate da prostitute e carcerati. Per l’occasione dell’uscita di Patternalia, il sito Quartz ha raccolto qualcuna delle storie riportate nel libro. | Da dove vengono i pois. E le righe? E il pied de poule? La storia di alcune fantasie di tessuti che indossiamo ogni giorno, senza sapere perché. |
Sul Foglio, Adriano Sofri ha spiegato quale sia secondo lui il vero problema dell’editore fascista al Salone del Libro di Torino, e quello di cui si dovrebbe discutere. Non tanto che esista un editore di libri fascista e non tanto che sia al Salone del Libro, ma i rapporti di vicinanza tra quell’editore fascista (e quello che gli sta dietro) e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. C’è qualcosa che sfugge nella discussione sui fascismi, sfugge a me, o ad altri. Si raccomanda di non impiegare alla leggera la nozione, fuori dal suo contesto storico: giusto, troppo giusto. Si ricorda – lo fa uno storico autorevole come Emilio Gentile – che il neofascismo nell’Italia del Dopoguerra è sempre esistito, in particolare con un partito come l’Msi, dalla rilevante presenza parlamentare, la cui esistenza si concluse, o si mutò, con l’ingresso nel governo nazionale. Esistettero anche, altroché, formazioni extraparlamentari fasciste o francamente naziste il cui rapporto con membri e apparati del potere statale fu strettissimo, nel cui conto stanno le stragi e i colpi di stato tentati, fra ridicolo (i colpi di stato mancati sono sempre ridicoli) e istruttivo: istruttivo fu per esempio l’ingresso notturno al Viminale. | La novità col fascismo del 2019. Non è uno stand a Torino, spiega Adriano Sofri sul Foglio, è il rapporto del governo con uno stand a Torino. |
Neil Diamond, 77enne cantautore americano molto popolare soprattutto negli Stati Uniti, ha annunciato che smetterà di fare concerti perché gli è stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Diamond – che si chiama davvero così – stava facendo un tour mondiale per il 50esimo anniversario della sua carriera, e ha annullato le rimanenti date in Australia e in Nuova Zelanda. Ha scritto però che spera di poter continuare a registrare dischi in futuro. Diamond diventò famoso negli anni Sessanta con il suo pop-rock orecchiabile e di facile ascolto: ebbe una prolifica carriera pubblicando 32 dischi in studio, l’ultimo nel 2016, intitolato Acoustic Christmas. | Neil Diamond smetterà di fare concerti, perché gli è stato diagnosticato il morbo di Parkinson. |
Un uomo italiano di 59 anni – Fiorenzo Romagnoli – è morto oggi a causa di un’esplosione nella cantina del palazzo dove viveva a Bologna, in via Pietro Canonici. L’esplosione è avvenuta poco dopo le 13 e non se ne conoscono ancora con precisione le cause: Romagnoli era tuttavia un collezionista di armi e sembra che stesse armeggiando con alcune di esse quando c’è stata l’esplosione. | Un uomo di 59 anni è morto a causa di un’esplosione nella cantina di un palazzo a Bologna. |
Anche quest’anno Dronestagram, un sito francese creato per condividere le proprie foto aeree scattate con i droni per uso commerciale, ha organizzato un concorso a premi in collaborazione con National Geographic per premiare le foto migliori scattate con un drone nel 2015. La giuria ha selezionato i vincitori tra oltre 5 mila fotografie, dividendoli in categorie: il primo premio nella categoria “Luoghi” è stato vinto dalla foto intitolata “Above the mist” di Ricardo Matiello, una veduta della cattedrale di Maringa, in Brasile, che è stata anche la foto più votata dagli utenti del sito; il primo premio della categoria “Natura” è andato alla foto “Snorkeling with sharks” dell’utente “Tahitiflyshoot”, che mostra due ragazzi mentre fanno snorkeling tra gli squali nell’isola di Moorea, nella Polinesia Francese. Infine, il primo premio per la categoria “Dronie” (selfie col drone) è andato alla foto “Where’s Wally” dell’utente “FlyovermediaCy”, scattata durante il carnevale di Limassol, a Cipro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le migliori foto fatte coi droni. Le ha scelte anche quest'anno il sito "Dronestagram", in collaborazione col National Geographic: visti da sopra siamo particolarmente belli. |
La casa automobilistica svedese Volvo ha annunciato che tutte le sue auto vendute a partire dal 2019 avranno un motore elettrico, e che entro il 2025 smetterà di produrre automobili con i tradizionali motori a combustione interna. Volvo è la prima grande azienda del settore a prendersi questo impegno e, secondo gli analisti, potrebbe contribuire a spingere le altre case automobilistiche ad accelerare ulteriormente i piani per il passaggio ai motori elettrici. L’annuncio è stato dato dal CEO della società, Hakan Samuelsson, che ha spiegato: “Le persone chiedono sempre di più automobili elettriche, e noi vogliamo rispondere alle necessità attuali e future dei nostri clienti”. Volvo dal 2010 è di proprietà di Geely Automobile Holdings, un produttore di automobili tra i più grandi della Cina. La holding lavora da una decina di anni allo sviluppo di motori elettrici per le auto prodotte dai suoi marchi. Il piano di Volvo prevede di offrire motori elettrici e ibridi (quindi a scoppio assistiti da uno elettrico) nei nuovi modelli di auto lanciati a partire dal 2019. Entro il 2021 la società prevede di produrre cinque nuove automobili con motore elettrico. I modelli con motore a combustione interna continueranno a essere disponibili nel periodo di transizione, fino al 2025 quando non sarà più possibile scegliere come opzione auto con motori diversi da quelli elettrici. | Volvo produrrà solo auto elettriche e ibride. A partire dal 2019 tutti i modelli saranno offerti con motori elettrici e ibridi, entro il 2025 smetterà di vendere auto con motori a scoppio. |
Dalle 11:11 di oggi, lunedì 11 novembre, è in vendita anche online la MARKERAD, la collezione in edizione limitata disegnata per IKEA da Virgil Abloh, fondatore del marchio italiano Off-White e direttore artistico della linea maschile di Louis Vuitton, nonché una delle persone più interessanti e influenti della moda di oggi. La collezione era già acquistabile in negozio dal primo novembre, la novità è che da oggi si può comprare anche sul sito di IKEA. MARKERAD è composta da 15 pezzi, tra cui un quadro retroilluminato che riproduce la Gioconda di Leonardo da Vinci, uno zerbino che ricorda un’aiuola con scritto sopra Wet Grass, “erba bagnata”, un orologio da parete con scritto su Temporary, “temporaneo” e un tappeto che sembra uno scontrino. Come nello stile di Abloh, ci sono molte scritte e molte virgolette usate per caricare il senso della frase che contengono. «L’obiettivo – ha spiegato Abloh parlando della collezione – è nobilitare l’anonimo, gli oggetti iconici della vita quotidiana che usiamo senza notarli. Quando applichiamo un fermaporta a una gamba di una normale sedia creiamo qualcosa di inaspettato, un’interruzione». I prezzi vanno dai 10 euro per un set di attrezzi ai 269 per un tavolo. | Da oggi si può comprare online la collezione disegnata da Virgil Abloh per IKEA. Si può scegliere tra 15 pezzi, dai 10 ai 269 euro: tavoli, zerbini, orologi, sedie e una riproduzione illuminata della Gioconda. |
Il catalogo di Netflix cambia ogni giorno, perché c’è sempre qualcosa di nuovo che arriva e qualcos’altro che viene tolto (o che viene tolto, fa dei giri immensi e poi ritorna). Ogni mese Netflix comunica alcune delle nuove cose che arriveranno nei giorni seguenti: salvo sorprese, le più importanti. Come ogni mese, anche per dicembre si parte subito con una manciata di film: l’1 dicembre arriveranno infatti Forrest Gump e Disturbia, tra gli altri. Tra le altre novità più interessanti ci sono: cinque stagioni di Homeland, un nuovo film tratto dal Libro della giungla, la serie tedesca Dogs of Berlin (su due poliziotti che indagano sull’omicidio di un calciatore) e gli spettacoli di Ellen DeGeneres e Bruce Springsteen. La novità più attesa però è Roma, il film di Alfonso Cuarón che ha vinto il Leone d’Oro al Festival di Venezia. | Netflix: le novità di dicembre sul catalogo italiano. "Roma" di Cuarón, gli spettacoli di Bruce Springsteen e Ellen DeGeneres, una promettente serie tedesca e una miniserie tratta da "La collina dei conigli". |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Libero chiede a Berlusconi che si dimetta. Secondo Belpietro il premier è stato di una "stupidità sconcertante" e a questo punto non ha alternative. |
In testa alle classifiche dei libri più venduti degli Stati Uniti ci sono da mesi alcuni libri che parlano della morte. Anche in Italia è meno solido l’antico luogo comune dell’editoria secondo cui i libri sulla morte non vendono perché alla morte nessuno ha voglia di pensare. (Una legge che si accompagna al tabù corollario di non mettere mai la parola morte in un titolo). I casi più recenti sono quelli di When Breath Becomes Air di Paul Kalanithi (che in Italia sarà pubblicato da Mondadori con il titolo Quando il respiro si fa aria), il diario di un medico morto a 38 anni per un tumore ai polmoni, che è primo nei saggi e negli ebook, e di Being Mortal di Atul Gawande– appena pubblicato in Italia da Einaudi con il titolo Essere mortali – una riflessione sul modo di affrontare la morte ispirata dalla malattia del padre, per più di un anno nei primi posti delle classifiche del New York Times. Il successo dei libri di Kalanhiti e Gawande segue quelli di Gratitude di Oliver Sacks e di Can’t We Talk About Something More Pleasant? della disegnatrice del New Yorker Roz Chast, e precede quelli annunciati di The Violet Hour di Katie Roiphe sulla morte di John Updike, Maurice Sendak, Susan Sontag, Dylan Thomas e Sigmund Freud, e soprattutto di ZeroK di Don Dellillo, su un miliardario che cerca di prolungare la vita della moglie malata terminale, in uscita a maggio. Due articoli del New York Magazine e del Wall Street Journal interpretano il fenomeno come il segno di un cambio di prospettiva. Dopo secoli di silenzio e pudore, durante i quali la morte è stata ospedalizzata e resa tecnologica fino a scomparire, la morte sembra ritornata a essere un fatto pubblico, qualcosa di cui le persone sentono il bisogno di parlare. Lo confermano anche le innumerevoli storie di malati terminali che diventano virali su Internet. Il Wall Street Journal scrive che dal 2016 il governo federale incomincerà a rimborsare gli operatori sanitari incaricati di parlare con i malati terminali. Ipotizza che il bisogno di parlare della morte sia determinato soprattutto dal fatto che stanno morendo i genitori dei baby boomers, la generazione più numerosa della storia umana. | La morte, for dummies. Ci sono sempre più bestseller che ne parlano, scritti da medici, romanzieri e illustratori. |
Alle 12.22 del 19 luglio 1985, esattamente 30 anni fa, si ruppero gli argini dei bacini di decantazione che si trovavano sulle pendici del monte Prestavel, in val di Fiemme, in Trentino. Da quegli argini fuoriuscirono circa 170mila metri cubi di detriti, acqua e fango che andarono verso valle con una velocità di circa 90 chilometri orari e che raggiunsero in pochi minuti il comune di Tesero e una sua frazione, Stava. L’enorme massa di detriti, acqua e fango interessò un’area di oltre 400mila metri quadrati e causò la morte di 268 persone. Oggi quell’episodio è conosciuto come il disastro della valle di Stava ed è ricordato dalla onlus Fondazione Stava 1985, voluta e creata dai familiari di coloro che sono rimasti uccisi quel 19 luglio. Gli argini che cedettero, liberando l’acqua e il fango che travolsero Stava, erano gli argini dei due bacini di decantazione della miniera di Prestavel, costruiti per accogliere i materiali di scarto. Negli anni Trenta del Novecento a Prestaval si era trovata la fluorite, un minerale usato nell’industria metallurgica. Negli anni dopo la Seconda guerra mondiale la miniera fu gestita da diverse società: Montecatini, Montedison, Eni e Prealpi. Il primo bacino di decantazione fu costruito nel 1961 dalla Montecatini: per legge non avrebbe potuto superare i nove metri di profondità, ma negli anni arrivò a misurarne 25. La Flourmine – una società del gruppo Montedison che nel frattempo aveva acquistato la miniera – decise nel 1974 di costruire un secondo bacino, più in alto rispetto al primo. Scrive il Corriere della Sera: | La tragedia di Stava, 30 anni fa. Il 19 luglio 1985 la rottura degli argini costruiti per ospitare i detriti una miniera causò la morte di 268 persone: furono condannati in 10, ma nessuno di loro andò in carcere. |
Da quando esiste per come la conosciamo, la vita si è basata su quattro pilastri fondamentali: adenina (A), guanina (G), citosina (C) e timina (T), le quattro basi che combinandosi insieme costituiscono il DNA, il codice necessario per lo sviluppo e il funzionamento della maggior parte degli organismi viventi (c’è una quinta base che si chiama uracile e che sostituisce la timina nell’RNA, che serve per replicare e trascrivere il DNA). Un gruppo di ricercatori dello Scripps Research Institute di La Jolla, in California (Stati Uniti), ha annunciato di essere riuscito ad arricchire l’alfabeto del DNA, aggiungendo due nuove basi sintetiche, che hanno dimostrato di funzionare in alcuni esperimenti di laboratorio sui batteri. La scoperta potrebbe portare in futuro a nuove terapie genetiche per trattare particolari malattie. La ricerca, cui ha collaborato Foyd Romesberg, è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature, raccogliendo molto interesse all’interno della comunità scientifica. “Abbiamo ottenuto una cellula vivente che contiene al suo interno più informazioni genetiche di quelle naturali”, ha spiegato il ricercatore. | La vita con DNA artificiale. Un gruppo di ricercatori ha modificato un batterio per fargli elaborare pezzi sintetici di codice genetico: ha funzionato e ci sono enormi implicazioni e possibilità. |
Negli ultimi giorni ci sono stati alcuni rilevanti sviluppi nella vicenda che riguarda il futuro del nuovo ponte Morandi, ricostruito a Genova dopo il crollo dell’agosto del 2018, e la possibile revoca della concessione per la gestione di gran parte della rete autostradale italiana ad Autostrade per l’Italia (Aspi). In breve: il nuovo ponte è finito e dovrebbe aprire a inizio agosto, ma non è ancora stato deciso a chi affidarlo. E quindi, per come stanno le cose adesso, verrebbe gestito da Aspi, prospettiva che sta facendo litigare la maggioranza. Contemporaneamente, mercoledì la Corte Costituzionale ha stabilito che la procedura con la quale il governo escluse Aspi dalla ricostruzione del ponte Morandi, con il cosiddetto “decreto Genova” approvato poco dopo il crollo, non fu incostituzionale. Era una decisione piuttosto attesa, perché un eventuale parere che desse ragione ad Aspi avrebbe potuto cambiare gli equilibri alla base della trattativa sulla revoca della concessione, che sembrano comunque avere ancora bisogno di tempo prima di arrivare a una conclusione. | Cosa succede tra governo e Autostrade. L'avvicinarsi dell'apertura del nuovo ponte Morandi e una sentenza della Corte Costituzionale hanno accelerato le trattative sulla tanto discussa revoca delle concessioni. |
Va bene, la manovra è discutibile. Ma non vedete come già il tono del discorso pubblico s’è alzato? Le Camere provano a emendarsi da mesi di risoluzioni sui sotterranei di Arcore, vi pare poco? È il primo effetto dei “bravi a scuola”. E bisogna sperare che non passi in fretta e le comprensibili delusioni non si volgano nel ripudio dell’onesta competenza – ché già tuona l’accusa: non serviva certo l’élite per tassare o tagliare all’ingrosso! Ci si è vergognati di molte cose, nell’Italia berlusconiana. Ma assai più rivelatrici sono le cose di cui non ci si è vergognati più. In questi anni, non ci si è vergognati più dell’ignoranza. Ministri, non solo leghisti, rivendicavano di parlare come ci s’abbuffa all’osteria. “Sono solo parole…”, era la formula di assoluzione per ogni infamia proclamata. Le volgarità diffuse tra gli “eletti” erano esibite come prossimità alla “gente”, complemento di un potere forte, legittimato dalla volontà popolare. C’è un motto diffuso un po’ ovunque nel Mezzogiorno, a tardiva giustificazione di ogni intemperanza: “m’è scattata la ‘gnoranza”, si dice. E forse c’è del compiacimento nella frase ma è frutto della consapevolezza della colpa, dell’errore. La regressione compiaciuta alla brutale semplificazione dei problemi è stato il costume recente di una politica che ha giocato al ribasso con il popolo, coltivando il mimetismo nei disvalori messi in atto senza pudori, confermando e moltiplicando la base morale di un’arretratezza civile. I leghisti si sono solo spinti più degli altri all’estrema deriva, e c’è persino un’ostinata coerenza “antielitista” nella loro furba e isolata opposizione al governo dei professori. | Bravi a scuola. La sinistra, le élites e i banchi della terza fila nell'Italia del governo Monti, di Giuseppe Provenzano. |
Martedì sera la trasmissione televisiva Gazebo, su Raitre, ha mostrato tra le altre cose un video in cui si vede Alessandro Di Battista, deputato del Movimento 5 Stelle, guardare una partita di calcio sul suo computer alla Camera dei Deputati durante la discussione sulla legge elettorale. Si vede poi Di Battista fare una palla con un foglietto di carta e inserire la palletta nello spazio dove i deputati mettono la mano per votare, così da tenere le mani libere – da qui viene l’hashtag #pallettagate, coniato simpaticamente da Gazebo e piuttosto popolare mercoledì mattina su Twitter. (dal minuto 4:24) | Alessandro Di Battista e il #pallettagate. Gazebo ha mostrato il deputato M5S mentre guarda una partita di calcio alla Camera e vota con una pallina di carta. |
A partire dal 15 giugno del 2017 nell’Unione Europea non ci saranno più costi aggiuntivi per telefonate, SMS e dati scaricati in roaming. Questo significa che ogni cittadino con un contratto telefonico di una società europea pagherà all’estero le stesse cifre che paga nel suo paese di provenienza per telefonare, mandare messaggi e navigare su Internet (forse con qualche limite, bisognerà attendere i dettagli). La fine del roaming è stata decisa in seguito a un compromesso raggiunto dalla Commissione Europea con il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione europea, dopo anni di trattative, incontri, rinvii e ripensamenti. L’accordo è definitivo e sarà ratificato nei prossimi mesi dal Parlamento e dal Consiglio: in seguito saranno diffuse le linee guida che dovranno seguire gli operatori telefonici. Anche se con grandi difficoltà, negli ultimi anni la Commissione Europea si è data da fare per ridurre il costo del roaming tra i paesi dell’Unione. I prezzi per le chiamate, gli SMS e la navigazione dati all’estero sono diminuiti dell’80 per cento rispetto al 2007. Particolare attenzione è stata dedicata al costo dei download, con una riduzione che in otto anni è stata del 91 per cento per i clienti dei vari operatori. | Il roaming nell’UE finirà il 15 giugno 2017. Ora è ufficiale: chiamate, SMS e dati costeranno come nel proprio paese di provenienza. |
Apple ha diffuso alcune immagini che mostrano come cambierà piazza Liberty a Milano, nell’ambito del progetto per la realizzazione del primo Apple Store nel centro della città. Il negozio occuperà gli spazi del cinema Apollo, che ha chiuso a inizio anno dopo quasi 60 anni di attività, dal 2005 come multisala. Nel sito di presentazione del progetto, quelli di Apple scrivono di essere “incredibilmente felici di essere nel centro di Milano, città che da secoli unisce creatività e innovazione”. | Come sarà il nuovo Apple Store a Milano. La centrale piazza Liberty, a pochi metri dal Duomo, ospiterà una grande fontana con anfiteatro aperto a tutti. |
Nell’aprile del 2012, l’Atlantic scrisse che il governo dell’Uzbekistan avrebbe cominciato a pagare una parte degli stipendi degli insegnanti e di alcuni medici in pollame proveniente dalla Serbia: dieci polli per ogni dipendente pubblico che avesse “volontariamente” aderito al nuovo programma. L’idea del governo uzbeko, scriveva l’Atlantic, era una prova del fatto che “i polli sono una sorprendente spia in materie politiche ed economiche internazionali”, e il ricorso del governo uzbeko al pollo è probabilmente un effetto delle difficoltà economiche del paese. Il pollo come spia delle relazioni internazionali è forse un giudizio un po’ generoso, ma il mercato della carne di pollo ha comunque molte storie da raccontare. | Il sorpasso del pollo. Se le cose continuano così nel 2020 sarà la carne più mangiata al mondo (e cosa sono le "cosce di Bush"?). |
I risultati del primo turno delle elezioni amministrative sono arrivati nel corso della notte, nella gran parte dei casi confermando quanto si attendeva nelle scorse settimane e quanto avevano pronosticato sondaggi e proiezioni. Si è votato in quasi tutti i principali comuni italiani – Roma, Milano, Torino, Napoli – e in diverse città medio-grandi come Bologna, Latina, Novara, Rimini, Salerno, Trieste, Cosenza e Cagliari. I ballottaggi si terranno il 19 giugno. A Roma ha preso più voti Virginia Raggi del M5S, con il 35,5 per cento, seguita da Roberto Giachetti del PD con il 24,7 per cento. A Milano andranno al ballottaggio Giuseppe Sala del centrosinistra, che ha avuto il 41,6 per cento, e Stefano Parisi del centrodestra, che ha avuto il 40,8 per cento. A Napoli andranno al ballottaggio il sindaco uscente Luigi De Magistris, sostenuto da Italia dei Valori e sinistra radicale, che ha avuto il 42,4 per cento, e Gianni Lettieri di Forza Italia, che ha avuto il 23,9 per cento. A Torino andranno al ballottaggio il sindaco uscente di centrosinistra, Piero Fassino, che ha avuto il 41,8 per cento, e Chiara Appendino del M5S, che ha avuto il 30,8 per cento. A Bologna si andrà al ballottaggio tra il sindaco uscente, Virginio Merola del PD, che ha avuto il 39,7 per cento, e Lucia Borgonzoni di Lega e Forza Italia, che ha avuto il 22,3 per cento. | I risultati delle elezioni amministrative. Virginia Raggi è prima a Roma con grande risultato, a Milano Sala è in vantaggio ma di poco: previsioni abbastanza rispettate anche nelle altre grandi città. |
Dal primo gennaio 2017 in Italia avrebbe dovuto essere attivo il bonus “Mamma domani”, o semplicemente “bonus mamma”: 800 euro una tantum destinati a tutte le donne che partoriranno o che adotteranno un figlio nel corso del 2017. Come ha raccontato ieri un’inchiesta di Repubblica, a quasi tre mesi dall’inizio dell’anno il bonus mamma non esiste ancora. Sul sito dell’INPS, l’ente incaricato di distribuire in questo modo circa 600 milioni a 750 mila famiglie, le comunicazioni sono scarse; gli operatori del call center rispondono a chi ne fa richiesta di comportarsi come se il bonus non ci fosse. Il problema, scrive Repubblica, è che a causa di lungaggini burocratiche e un certo disinteresse da parte dei ministeri competenti, i dettagli del bonus (a chi spetta, quali documentazioni bisogna presentare per ottenerlo) non sono stati delineati in tempo e quindi, nonostante il denaro sia già stato stanziato, per il momento non è possibile riscuoterlo e probabilmente non sarà possibile prima del prossimo luglio. | Che fine ha fatto il “bonus mamma”? lo ha voluto il partito di Alfano, i soldi sono stati stanziati, doveva essere operativo da gennaio: poi sono nati un po' di problemi. |
È morta a 82 anni la curatrice e critica d’arte Lea Vergine, un giorno dopo la morte di suo marito, il designer Enzo Mari. Lea Vergine era nata a Napoli nel 1938 con il nome di Lea Buoncristiano ed era considerata una delle figure più importanti nella critica artistica contemporanea in Italia. Come ricorda il sito Artribune «Lea Vergine ha dato una scossa al panorama artistico culturale italiano dominato da una visione patriarcale», in particolare con «i suoi studi sulla fisicità e l’azione performativa nell’arte […] ma anche sul ruolo protagonista, anche se dimenticato, delle donne nell’arte». Lea Vergine aveva conosciuto Mari negli anni Sessanta, quando erano entrambi sposati, e dopo aver divorziato entrambi si sposarono nel 1978. La sua ultima pubblicazione è stata L’arte non è faccenda di persone perbene. Conversazione con Chiara Gatti, edito da Rizzoli nel 2016. | È morta la curatrice e critica d’arte Lea Vergine, un giorno dopo suo marito Enzo Mari. |
Il candidato alla segreteria del Partito Democratico Roberto Giachetti ha detto in un’intervista a Repubblica di puntare a vincere le primarie del partito, che si terranno il prossimo 3 marzo, e di non voler soltanto superare il candidato che si suppone arriverà secondo, cioè Maurizio Martina. Giachetti è arrivato terzo nel congresso del partito ed è oggi dato per terzo anche dai principali sondaggi. Pensa di superare Martina ai gazebo? | Giachetti dice che punta a «vincere su tutti» alle primarie del PD. «Non faccio battaglie di testimonianza». |
Dopo la vittoria di Vincenzo De Luca alle primarie del Partito Democratico in Campania, sono circolate molte notizie e discussioni riguardo l’effettiva opportunità per De Luca, che è sindaco di Salerno, di candidarsi a presidente della regione: se fosse eletto presidente, infatti, De Luca rischierebbe una sospensione in base alla cosiddetta legge Severino. La cosiddetta legge Severino, entrata in vigore alla fine del 2012, disciplina l’incandidabilità e la decadenza dei politici eletti. La legge impone «l’immediata sospensione dall’incarico su richiesta del prefetto e del ministero dell’Interno per un periodo di almeno 18 mesi» nei confronti degli amministratori pubblici condannati anche solo in primo grado per una serie di reati, tra cui quelli contro la pubblica amministrazione. Lo scorso gennaio Vincenzo De Luca è stato condannato in primo grado a un anno di prigione per abuso d’ufficio relativo al caso della realizzazione di un termovalorizzatore; la condanna prevedeva anche l’interdizione per un anno dai pubblici uffici. De Luca era quindi decaduto per alcuni giorni dall’incarico di sindaco di Salerno, come previsto dalla legge, ma poi aveva presentato ricorso al TAR contro la sospensione e i giudici del TAR gli avevano dato ragione, reintegrandolo, in attesa di una pronuncia definitiva della Corte Costituzionale. | L’ingarbugliato caso De Luca. In base alla legge Severino il vincitore delle primarie del PD in Campania può candidarsi ma potrebbe decadere una volta eletto (a meno che il TAR non gli dia una mano). |
John Nash, matematico statunitense e vincitore del premio Nobel per l’Economia, è morto sabato 23 maggio insieme alla moglie in un incidente stradale in New Jersey, negli Stati Uniti. Nash è stato uno dei matematici più importanti del Novecento ed è diventato molto noto soprattutto grazie al film del 2001 “A Beautiful Mind” – diretto da Ron Howard e interpretato da Russell Crowe – che racconta la sua vita e la sua malattia, la schizofrenia paranoide. Nash era nato a Bluefield, in West Virginia, negli Stati Uniti, il 13 giugno del 1928 e fin da giovane aveva dimostrato di essere molto portato per la matematica. I genitori gli fecero frequentare corsi di matematica avanzata già negli ultimi anni di liceo. Quando terminò l’università, il suo professore gli scrisse una lettera di raccomandazione di una sola riga: «Quest’uomo è un genio». Nash proseguì gli studi all’università di Princeton e nel 1950 pubblicò la sua dissertazione per il dottorato in cui trattava la teoria dei giochi. Grazie a questo studio nel 1994 vinse il Premio Nobel per l’Economia. | È morto John Nash. Era il matematico che aveva ispirato il film "A Beautiful Mind", aveva vinto un premio Nobel per l'Economia nel 1994. |
La giornalista del Tg3 Maria Cuffaro, dopo aver parlato della nazionale italiana di calcio, annuncia l’arrivo degli alieni in Italia. “Il governo ha diramato una nota ufficiale per rassicurare la popolazione: i marziani non rappresenterebbero un pericolo. Si invitano i cittadini a non fare scorta di cibo e di acqua”. Il video, che rimanda al sito “Esseri di luce” è da ieri sul web ma ha già migliaia di visualizzazioni. Anche se è chiaro che non si tratta di un vero annuncio del Tg3, qualcuno ne ha dubitato, tanto che dal sito del telegiornale hanno ritenuto di diffondere una divertita smentita ufficiale. Il video è uno spezzone promozionale del primo film di Gianni Pacinotti, disegnatore famoso come Gipi e ora regista (nonché blogger del Post), che verrà presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Il sito Esseridiluce è anch’esso stato costruito a scopo promozionale. Prodotto da Fandango (in sala dal 9 settembre), “L’ultimo terrestre” racconta una storia durante l’arrivo di una civiltà extraterrestre sulla terra. Per realizzare il film Gipi si è ispirato ai racconti di Giacomo Monti del libro “Nessuno mi farà del male”. | Gli alieni al Tg3 nel nuovo film di Gipi. Il video promozionale di "L'ultimo terrestre" ha fatto preoccupare il web, e il Tg3 è stato costretto a smentire. |
Se c’è un hacker che può dare qualche indizio sui confusi meccanismi che hanno portato alla violazione dell’account su iCloud di Jennifer Lawrence e di altri personaggi famosi, che ha fatto sì che decine di fotografie private si siano diffuse negli angoli più remoti di internet, è un tipo pelato e barbuto di 38 anni di nome Christopher Chaney. Fino all’hackeraggio di pochi giorni fa, che ha superato la sua impresa in audacia e depravazione, Chaney era forse l’hacker di celebrità più famoso – “l’uomo che ha hackerato Hollywood”. Era un signor nessuno sui trent’anni, disoccupato da due anni, che viveva in una casa in affitto a poco prezzo a Jacksonville, in Florida, quando ha iniziato ad appassionarsi al mondo degli hacker. Per lui, secondo il profilo che ne fa GQ, non contava tanto l’aspetto tecnico, ma più che altro quello che avrebbe trovato. Non un hacker alla ricerca di codici e tecniche innovative, ma uno spinto da urgenze voyeuristiche. Nell’arco di alcuni anni, la lista delle sue vittime si riempì di star: Scarlett Johansson, Mila Kunis, Christina Aguilera e Renee Olstead. «Si trasformò in una dipendenza dallo stare dietro le quinte [e vedere] cosa stava succedendo a queste persone che vedi sui grandi schermi ogni giorno», disse alla televisione locale di Jacksonville FOX30 nel 2011: «onestamente non ricordo nemmeno come era cominciata, o con chi. Semplicemente successe, e crebbe a valanga.» Ricorda però come finì: il 12 ottobre 2011, quando le autorità federali lo arrestarono e fu accusato di 26 reati, che descrivevano una profonda invasione nella privacy di persone che Chaney non aveva mai conosciuto. Si dichiarò colpevole, e ora sta scontando il secondo di dieci anni di carcere. | Uno che rubava le foto delle attrici. Si chiama Christopher Chaney e sta scontando dieci anni di carcere: meritati, secondo Scarlett Johansson. |
Aggiornamento: in tarda serata di mercoledì Twitter ha chiuso il falso account a nome di Jorge Mario Bergoglio. Il Vaticano ha precisato che il Papa non ha profili su Facebook né nuovi profili su Twitter, a parte quelli inaugurati pochi mesi fa. ***** | Il falso account Twitter del Papa. Ha raccolto già 140 mila di follower, e ci sono cascati anche diversi siti di news. |
Oltre che essere uno dei più famosi registi tedeschi nella storia del cinema, Wim Wenders si è fatto notare anche per le sue fotografie che negli anni sono state esposte in diverse mostre, anche in Italia. Alla Photographers’ Gallery di Londra ha da poco aperto Instant Stories, una nuova mostra che raccoglie più di 200 polaroid che Wenders ha scattato tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta, gli stessi in cui diresse film come Prima del calcio di rigore (1972), Alice nelle città (1974) e L’amico americano (1977). La mostra si potrà visitare fino all’11 febbraio 2018. | Wim Wenders ha fatto anche polaroid. Una raccolta di foto che il regista tedesco ha scattato mentre girava alcuni dei suoi film più famosi. |
Dopo l’attentato razzista avvenuto sabato a Macerata, compiuto da un 28enne italiano vicino all’estrema destra, in molti hanno difeso o giustificato l’attentatore sostenendo che abbia reagito in maniera esagerata a una minaccia reale: la presunta “immigrazione fuori controllo” che porterebbe allo “scontro sociale”, come ha sostenuto fra gli altri il segretario della Lega, Matteo Salvini. Salvini non è l’unico nella storia contemporanea ad avere ipotizzato un legame fra immigrazione e criminalità; come lui la pensano anche molti italiani, che secondo uno studio annuale della Commissione Europea sono fra i più preoccupati dall’immigrazione in tutta Europa. Ma se per la maggior parte dei periodi storici non abbiamo dati sufficienti per esprimerci, sull’Italia degli ultimi anni ne abbiamo diversi, analizzati da vari studi e ricerche. Quasi nessuna delle ricerche a disposizione sostiene un legame diretto fra l’aumento dell’immigrazione sperimentato dall’Italia negli ultimi anni e i reati commessi nel nostro paese, e alcune lo smentiscono esplicitamente. I numeri delle denunce e delle presenze in carcere sembrano confermare la tesi dei politici di destra e le paure degli italiani, ma vanno spiegati e contestualizzati. | Che rapporto c’è fra immigrazione e criminalità. I dati dicono cose interessanti: mentre l'immigrazione aumenta i reati diminuiscono, per esempio, e una relazione esiste ma riguarda un tipo di immigrazione ben preciso. |
Sono tempi duri per le gomme da masticare: secondo dati di Euromonitor tra il 2010 e il 2018 il volume delle vendite è calato del 4 per cento a livello mondiale e del 23 per cento negli Stati Uniti, il paese in cui furono inventate e commercializzate. Non c’è un solo e chiaro motivo: per qualcuno è una questione di concorrenza, in particolare delle mentine, per qualcun altro di abitudini, e per qualcun altro ancora di stile, nel senso che le gomme da masticare sono diventate più malviste di un tempo. Come spiega il Wall Street Journal sta quindi succedendo quello che succede in ogni settore in crisi: si stanno sperimentando nuove strade, per esempio vendendo gomme «che promettono a chi le mastica di dimagrire o prendere sonno più facilmente». I primi casi di sostanze masticate non per essere poi ingerite sono di diverse migliaia di anni fa ed è certo che sia i Maya che gli Aztechi masticassero il chicle, una gomma naturale ricavata dal lattice di una pianta. C’erano abitudini simili anche in Europa, per esempio nell’antica Grecia, ma nei secoli si persero. È quindi probabile che i coloni americani ne copiarono l’uso dai nativi, che erano soliti masticare le resine ricavate da alcune conifere. La prima commercializzazione delle gomme da masticare fu nel Diciannovesimo secolo e per alcuni decenni le gomme da masticare furono composte soprattutto da paraffina a cui erano aggiunti dolcificanti di vario tipo. Con il tempo le gomme da masticare si perfezionarono nella consistenza e nel sapore (per diversi anni andò forte il gusto alla liquirizia), diventarono colorate (divennero famose quelle rosa, che erano rosa perché era l’unico colore a disposizione di chi negli anni Venti ne fece una nuova versione) e si diffusero in tutto il mondo. In particolare durante e dopo la Seconda guerra mondiale, perché i soldati americani – che le trovavano all’interno delle loro Razioni K – le usavano, le regalavano e le scambiavano. | La crisi delle gomme da masticare. Se ne vendono sempre di meno e una teoria è che sia colpa degli smartphone. |
Anne Wiazemsky, attrice francese conosciuta soprattutto per i suoi film della Nouvelle Vague e per quelli con Pier Paolo Pasolini, è morta giovedì a 70 anni. Wiazemsky era malata, ha detto suo fratello Pierre ad AFP, senza specificare di cosa soffrisse. Wiazemsky era stata sposata tra il 1967 e il 1979 con Jean-Luc Godard, uno dei più grandi registi della Nouvelle Vague, con il quale lavorò anche in diversi film, negli stessi anni: La cinese, Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica, One Plus One, Vento dell’Est, Vladimir et Rosa e Crepa padrone, tutto va bene. Oltre ai film con Godard, Wiazemsky recitò anche in Teorema (1968) e in Porcile (1969) di Pier Paolo Pasolini, e in Il seme dell’uomo di Marco Ferreri. Smise di recitare alla fine degli anni Ottanta, dedicandosi principalmente all’attività di scrittrice, vincendo anche dei premi per i suoi romanzi Canines e Il canto delle rane a Bajgora. Il suo ultimo libro è uscito nel 2013, e si intitola Un anno cruciale. | È morta a 70 anni Anne Wiazemsky, attrice e scrittrice francese famosa per i film della Nouvelle Vague. |
Snap, la società statunitense che ha la proprietà di Snapchat, ha pubblicato i dati fiscali del suo primo trimestre dopo la quotazione in borsa dello scorso marzo. I risultati hanno portato nuove preoccupazioni tra analisti e investitori sulle capacità di Snap di produrre guadagni e di reggere la concorrenza di Instagram, che nell’ultimo anno ne ha imitato pesantemente le funzionalità. L’azienda ha prodotto ricavi poco al di sotto dei 150 milioni di dollari, mancando le aspettative degli analisti che avevano previsto 158 milioni di dollari. A causa di alcune spese legate ai bonus da distribuire agli investitori in seguito alla sua offerta pubblica iniziale (IPO), Snap ha dichiarato perdite per 2,2 miliardi di dollari. Se si escludono le compensazioni dell’IPO – che influiscono solo su questa trimestrale e non sulle prossime – le perdite per l’azienda sono comunque raddoppiate in un anno: nei primi tre mesi del 2016 erano state 104 milioni di dollari, che ora sono diventati 208 milioni. Snap del resto sta investendo molto denaro nello sviluppo di nuove tecnologie e nei sistemi che mantengono online e funzionante Snapchat. Poco prima dell’IPO di marzo, i dirigenti di Snap avevano avvertito i loro potenziali investitori di essere lontani dal produrre guadagni e di avere speso molto denaro nell’ultimo anno. | Snap sta perdendo un sacco di soldi. La prima trimestrale dopo la quotazione in borsa indica perdite per 2,2 miliardi di dollari e un lento aumento degli iscritti a Snapchat. |
Cani che portano a spasso umani, umani che portano via giraffe dalle loro famiglie, per il loro bene, tigri cacciate dalle loro famiglie e recuperate da umani, umani che guidano mandrie in regioni tornate verdi, rinoceronti che attaccano umani e ci vanno di mezzo gli elefanti, orsi che guardano droni guidati da umani. E fenicotteri, aquile, bruchi e piccioni, tra le foto di animali più belle di questa settimana. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Orso guarda drone, drone guarda orso: e altre meraviglie tra le foto di animali più belle di questa settimana. |
Sui giornali italiani e sui social network oggi si è parlato molto dell’editoriale dell’Economist a favore del No al referendum sulle riforme costituzionali che si terrà il 4 dicembre. L’editoriale è uscito nell’ultimo numero della rivista, che contiene anche un lungo e meno schierato articolo di spiegazione della riforma, dei suoi contenuti e delle conseguenze che avrà sulla politica italiana. L’articolo dell’Economist – che si conclude con l’auspicio della formazione di un governo “tecnocratico” in caso di vittoria del No – è stato molto ripreso soprattutto perché in molti si aspettavano che la rivista consigliasse di votare Sì, e non solo per la sbrigativa associazione del Sì ai cosiddetti “poteri forti” da parte dei sostenitori del No: solitamente l’Economist ha un’opinione positiva di governi come quello di Matteo Renzi, cioè in sostanza filo-europei e disponibili alle riforme, e negativa di molti partiti che compongono il fronte del No come Lega Nord, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle. Nelle ultime ore però si sta parlando dell’editoriale anche per alcune critiche che sta ricevendo, come aver riportato alcune inesattezze o aver dato per assodati alcuni punti considerati come minimo ambigui. Abbiamo messo insieme le principali osservazioni rivolte all’editoriale, citando ogni passaggio interessato. | Le critiche all’Economist sul referendum. Diversi giornalisti hanno fatto notare che l'editoriale in cui consiglia di votare No contiene imprecisioni e qualche semplificazione. |
Di seguito, i cinque momenti principali di Aspra Dimora (Hardhome), l’ottavo episodio della quinta stagione di Trono di Spade. Arrivano le Ombre Bianche La storia delle Ombre Bianche è sempre presente, pur avanzando lentamente, nel corso di Trono di Spade. In teoria, è la parte più importante della serie tv e del suo universo: la battaglia finale tra i vivi e i morti fa sembrare tutte quelle manovre per il Trono di Spade decisamente bizzarre. Le macchinazioni politiche di Ditocorto sono certametne grandiose ma è difficile farti strada tramando nel bel mezzo di un’apocalisse di zombie: con i non-morti non si possono fare patti. In pratica però gli assassini dagli occhi blu si manifestazione e portano il caos circa una volta a stagione; quello che continua a farci guardare la serie sono gli intrighi di palazzo che coinvolgono i personaggi su cui abbiamo investito emotivamente e che possiamo chiamare per nome. | Game of Thrones, le 5 cose più importanti dell’ultimo episodio. Dalla grande scena di battaglia tra i vivi e i morti, all'attesa alleanza tra Tyrion e Daenerys. |
È finita la campagna elettorale. Se non vedete l’ora di arrivare a lunedì, per far passare il tempo più veloce potete sfogliare questa raccolta fotografica di comizi, strette di mano e proteste. Potrebbe anche aiutarvi a decidere il vostro voto, se ancora non l’avete fatto ammutoliti per l’ampia offerta a questo giro: c’è Salvini con crocifissi e figli in braccio, Meloni patriottica o annoiata, Berlusconi pieno di prontezza, Renzi apparentemente disperato; e poi ci sono simbolici piumini più verdi di altri, strette di mano che nascondono agguati e sorrisi che non nascondono affetto, cani, tartarughe, ed Emma Bonino che per stile batte tutti. 40 anni di spot elettorali in 5 minuti | Album fotografico di questa campagna elettorale. Strette di mano, comizi, proteste, cose che ricorderemo e altre che vorremmo dimenticare. |
Oggi La Stampa ha scritto un’agile guida con le domande più diffuse sul nuovo redditometro: bisogna conservare gli scontrini? Cosa fa scattare il redditometro? Il redditest è veramente anonimo? Quali sono le differenze tra nord e sud? Come si fa a dimostrare di avere ragione in caso di accertamento? È necessario conservare tutti gli scontrini? È la domanda più gettonata. Ma sposta la questione su un piano poco corretto. «Non ha molto senso chiedersi dove siano finiti gli scontrini del 2009» spiega dal suo studio a Udine Claudio Siciliotti, ex presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti «piuttosto considererei le maggiori entrate, è un consiglio più ragionevole degli scontrini. Meglio documentare quel che entra, che quel che si spende». C’è poi un ulteriore aspetto: il contribuente che non è un professionista o un imprenditore, magari non conserva tutti gli anni i pezzi di carta che dimostrino le sue entrate. «È un problema serio per il cliente medio dimostrare la sua capacità di spesa reale» Nicola Cavalluzzo, commercialista a Milano «lo sfasamento temporale non aiuta. Per il fisco è facile perché è tutto memorizzato nelle banche dati». | Cinque domande sul redditometro. Bisogna conservare gli scontrini? Cosa fa scattare il redditometro? E altri dubbi a cui risponde La Stampa. |
Un gruppo di ricercatori italiani ha annunciato di avere scoperto una grande riserva di acqua allo stato liquido su Marte, una scoperta che se confermata renderebbe molto più probabile la presenza di qualche forma di vita sul pianeta. La ricerca è stata coordinata da Roberto Orosei dell’Istituto Nazionale di Astrofisica ed è stata pubblicata sulla rivista scientifica Science. Orosei e colleghi dicono di avere escluso tutte le altre possibilità, e che quindi gli indizi trovati indichino la presenza di acqua liquida. La scoperta è stata resa possibile grazie all’analisi dei dati rilevati dalla sonda Mars Express Orbiter, in orbita da circa 15 anni intorno a Marte. MARSIS, uno dei suoi strumenti, ha rilevato la presenza di qualcosa di anomalo a circa 1.500 metri al di sotto della superficie del Polo Sud marziano. Anche se non è possibile analizzarla direttamente, i rilevamenti radar sono compatibili con quelli di una grande falda acquifera ampia diversi chilometri quadrati. | Abbiamo scoperto una grande riserva di acqua liquida su Marte. Lo ha annunciato su Science un gruppo di ricercatori italiani: se la scoperta fosse confermata, potrebbe aiutarci a scoprire qualche forma di vita sul pianeta. |
La cantante soul Sharon Jones è morta venerdì 18 novembre di cancro al pancreas: aveva 60 anni. Jones, la cui notorietà risale solo agli ultimi anni, dopo decenni in cui fu praticamente sconosciuta, è stata tra i più importanti interpreti contemporanei di funk e soul, ed era particolarmente apprezzata per i suoi concerti, che erano sempre molto vivaci e nei quali dimostrava doti vocali eccezionali. Per come riusciva a coinvolgere il pubblico, e per il genere che cantava, Jones è stata spesso paragonata a James Brown. Jones era nata in Georgia ed era cresciuta a New York, iniziando a cantare soprattutto musica gospel, lavorando come corista ma ottenendo pochi contratti importanti. Negli anni Novanta si ritirò addirittura dalla musica per qualche anno, dopo i pochi successi: fece diversi lavori, tra cui la guardia penitenziaria. Nel 1996 la chiamò per fare la corista Gabriel Roth, leader della band dei Dap-Kings: Jones entrò nel gruppo e passò a cantante solista, iniziando a farsi notare nel 2002, con il disco Dap Dippin’ with Sharon Jones and the Dap-Kings. Negli anni successivi, Jones collaborò con molti famosi cantanti e musicisti – tra cui Michael Bublé, Lou Reed, David Byrne e Fatboy Slim – e pubblicò altri sei dischi, sempre con il nome Sharon Jones & The Dap-Kings. | È morta Sharon Jones. Fu per decenni sconosciuta, ma negli ultimi anni era diventata una delle più apprezzate cantanti di soul e funk: aveva 60 anni. |
Giovedì 18 dicembre è andata in onda sul canale satellitare Comedy Central, negli Stati Uniti, l’ultima puntata del Colbert Report, un famoso talk show satirico condotto dal comico e presentatore americano Stephen Colbert. Colbert ha 50 anni e conduce il Colbert Report dal 2005, interpretando la parte di un conduttore ultra-conservatore di destra e ottenendo un notevole successo di critica e pubblico. Come noto, da qui in poi Colbert sostituirà il leggendario comico David Letterman alla conduzione del Late Show, un altro famoso talk show che va in onda sulla CBS. Durante la puntata di giovedì Colbert ha scherzato molto sul fatto che fosse l’ultima: in uno sketch ha anche sparato accidentalmente a un personaggio che interpreta usualmente “la morte”, sostenendo in seguito di essere diventato immortale. Nell’ultima scena in studio, poi, Colbert ha iniziato a cantare We’ll Meet Again – una canzone britannica del 1939, pubblicata per la prima volta da Vera Lynn e in seguito rifatta da molti altri – venendo raggiunto sul palco da moltissime persone famose, mentre altri ancora sono apparsi in un messaggio registrato mentre cantano un pezzo della canzone: fra gli altri, sono comparsi Jon Stewart, Bill Clinton, Bryan Cranston, Jeff Daniels, Henry Kissinger, George Lucas, Nate Silver, James Franco, Kareem Abdul Jabar, Michael Stipe, Cyndi Lauper e Peter Frampton. | L’ultima puntata del “Colbert Report”. Il famoso talk show comico americano si è chiuso ieri con un supergruppo di ospiti famosi e un dialogo surreale con Babbo Natale: ora Colbert prenderà il posto di Letterman. |
Nella serata di mercoledì 19 febbraio (negli Stati Uniti era pomeriggio) Facebook ha annunciato che acquisterà WhatsApp, una popolare applicazione per mandarsi messaggi tramite smartphone, con un’operazione dal valore complessivo di 19 miliardi di dollari. È la più grande acquisizione nella storia di Facebook, ha reso miliardari i cofondatori di WhatsApp praticamente da un giorno all’altro e dimostra quanto il social network temesse il successo crescente dell’applicazione, che rischiava di rubargli spazio nel fondamentale settore dei messaggi sui cellulari. WhatsApp WhatsApp esiste ufficialmente come società da circa quattro anni. È stata fondata dallo statunitense Brian Acton insieme con l’ucraino Jan Koum, attualmente amministratore delegato (CEO) della società. Fu proprio Koum a sostenere con convinzione la necessità di creare una nuova applicazione per inviarsi i messaggi, qualche mese dopo la nascita dell’App Store, il negozio online di applicazioni per gli iPhone di Apple. | Perché Facebook ha comprato WhatsApp. Cosa cambia per chi la usa, chi sono i suoi neo-miliardari fondatori e soprattutto perché l'ha pagata così tanto: 19 miliardi di dollari. |
Negli ultimi anni la popolarità dei diamanti sintetici è aumentata, ed è cresciuta anche la loro produzione. Rispetto ai diamanti veri, quelli sintetici sono molto più economici e possono essere creati in laboratorio, mentre l’estrazione dei diamanti veri viene spesso collegata a conflitti e corruzione, e a casi di abusi sui lavoratori dei siti di estrazione. Sebbene la produzione dei diamanti sintetici venga considerata più etica, secondo un rapporto del 2019 della Diamond Producers Association – che rappresenta le maggiori aziende produttrici di diamanti veri e di recente ha cambiato nome in Natural Diamond Council – non sarebbe altrettanto ecologicamente sostenibile: al contrario, produrre diamanti sintetici sarebbe particolarmente inquinante. A occhio nudo i diamanti sintetici sono indistinguibili da quelli veri, che in natura si formano in miliardi di anni. Quelli artificiali, invece, si possono produrre in un paio di settimane e costano dal 20 al 30 per cento in meno di un diamante normale. Il prezzo di un diamante vero varia in base alle cosiddette “4C”: color (colore), clarity (purezza), cut (taglio) e carat (caratura) e può arrivare a costare anche 18mila euro al carato – la caratura misura il peso del diamante, e un carato vale 0,2 grammi. Tra le altre cose, è stato calcolato che dal 2008 al 2019 il costo di produzione di un diamante artificiale sia passato da 4 mila dollari a carato a 300/500 dollari (da circa 3.400 euro a 250/ 430 euro). | I diamanti sintetici inquinano più di quelli veri? costano di meno ma produrli in laboratorio richiede molta più energia, dicono i produttori di diamanti veri: vediamo. |
Un atteso rapporto è stato pubblicato il 26 ottobre dall’OMS – l’Organizzazione Mondiale della Sanità, agenzia dell’ONU che si occupa di salute e medicina – in cui viene detto che il consumo di carne lavorata, cioè affettati, würstel e bacon, aumenta il rischio di contrarre il tumore al colon. L’OMS ha inoltre detto di avere a disposizione «prove non definitive» che indicano che anche la carne rossa è probabilmente cancerogena (classificazione 2A). I contenuti del report dell’OMS sono simili a quelli contenuti già in molti altri studi, ma una presa di posizione dell’OMS era molto attesa per l’importanza dell’ente e per le potenziali conseguenze che può avere sui consumi di carne. L’OMS ha comunque precisato di non saperne ancora abbastanza su diverse questioni: ad esempio, se esista una eventuale “quantità massima” di carne da consumare per non correre rischi. In generale è anche molto cauta sulle ipotesi che coinvolgono la carne rossa. Secondo l’OMS, comunque, il consumo di 50 grammi di carne lavorata al giorno – l’equivalente di due fette di bacon, dice BBC – aumenta il rischio di sviluppare un cancro al colon del 18 per cento: questo non vuol dire che se non mangiando la carne in questione il rischio di ammalarsi di cancro è del 5 per cento, mangiandola questo passa 5,54 per cento. Le sostanze nocive presenti in questo tipo di carne si formano durante i processi di lavorazione, cottura o aggiunta di conservanti: l’OMS ha fatto ad esempio il caso della cottura della carne alla griglia, che induce alla produzione di diverse sostanze cancerogene. | La carne lavorata è cancerogena, ha detto l’OMS. Si parla di wurstel, affettati e bacon, sostiene un nuovo atteso rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ma ci sono brutte notizie anche sulla carne rossa. |
La specie più comune di ratto, il ratto grigio, è ovunque: in ogni continente, a ogni latitudine e su gran parte delle isole, anche quelle più piccole. Non c’è, per ovvie ragioni, solo al polo nord e al polo sud, ed è praticamente assente anche dall’Alberta: una provincia del Canada occidentale, grande il doppio dell’Italia e abitata da circa quattro milioni di persone. Praticamente assente vuol dire che in Alberta può esserci in questo momento qualche esemplare di ratto grigio, ma che molto probabilmente non esistono un maschio e una femmina che stanno facendo tanti altri piccoli ratti grigi. Non è un caso se l’Alberta è l’unico posto al mondo senza ratti grigi, tra quelli in cui i ratti grigi potrebbero vivere e prosperare. È successo perché, come ha scritto il giornale canadese National Post, «per quasi settant’anni l’Alberta ha tenuto alla larga i ratti, è stata sempre all’erta e ha combattuto una guerra totale contro i ratti». | L’unico posto al mondo senza ratti. La grande provincia canadese dell'Alberta combatte dagli anni Cinquanta una guerra totale – «senza fare prigionieri» – e ora sembra averla vinta. |
Google ha annunciato nuove regole per la gestione dei casi di molestie sessuali e di discriminazione all’interno dei suoi uffici. In una email inviata ai dipendenti, il CEO della società, Sundar Pichai, ha spiegato che le novità comprendo nuovi sistemi per segnalare e gestire in modo più trasparente casi che riguardano le risorse umane. I dipendenti potranno segnalare problemi e seguire le vicende in corso su un sito aziendale dedicato, e avranno più opzioni per gestire le controversie di questo tipo. L’annuncio di Google è arrivato a pochi giorni di distanza dalla manifestazione organizzata da parte dei suoi dipendenti, che avevano richiesto più trasparenza sui casi di molestie sessuali e di discriminazioni nell’azienda, dopo diverse inchieste giornalistiche. I rappresentanti dei manifestanti hanno accolto positivamente l’annuncio di Google, anche se molte delle loro richieste – compreso un sistema più chiaro per rilevare discriminazioni in termini di trattamento e stipendio tra generi e nazionalità diverse – non sono state accolte. | Dopo le proteste dei suoi dipendenti, Google ha annunciato nuove regole contro molestie e discriminazioni in azienda. |
Doonesbury è una popolarissima e storica striscia a fumetti statunitense disegnata da Garry Trudeau, considerata la più importante striscia politica a fumetti di tutti i tempi e pubblicata da oltre 1400 giornali in tutto il mondo. Le sue opinioni liberal e di sinistra hanno provocato polemiche più di una volta, e l’ultima risale a questi giorni. Alcuni giornali infatti hanno rifiutato di pubblicare le strisce di questa settimana, che ridicolizzano con toni piuttosto forti una legge del Texas che obbliga le donne che vogliono abortire a sottoporsi a un’ecografia: la speranza dei parlamentari è che guardando l’immagine del feto le donne cambino idea e decidano di tenere il bambino. Le strisce saranno pubblicate a partire da oggi – questa è la prima – ma i giornali sono già in possesso di tutta la serie della settimana. Altri giornali hanno deciso di pubblicare comunque le strisce ma di spostarle nelle pagine degli editoriali e dei commenti; altri invece la pubblicheranno soltanto sulla versione online. (Guida per scoprire Doonesbury) | Le contestate strisce di Doonesbury sull’aborto. Alcuni giornali non pubblicheranno le vignette di questa settimana, che contestano duramente la legge del Texas che impone alle donne un'ecografia prima di abortire. |
Il canale Youtube della serie di film Fast & Furious ha diffuso un video in ricordo di Paul Walker, co-protagonista della serie, morto sabato 30 novembre a 40 anni in un incidente d’auto a Los Angeles. La popolarità di Walker è strettamente legata proprio a Fast & Furious, saga iniziata nel 2001 e tuttora in corso. Nel primo film della saga, Walker interpretava il personaggio di un poliziotto infiltrato nel giro delle corse clandestine; attualmente era impegnato nelle riprese del settimo capitolo, che sarebbe uscito a luglio 2014, diretto da James Wan. La casa di produzione ha annunciato però la sospensione a tempo indeterminato delle riprese. | Il video di Fast & Furious per Paul Walker. Il ricordo della saga di film che ha reso famoso in mezzo mondo l'attore morto sabato in California. |
È morto a 82 anni Burt Reynolds, uno degli attori statunitensi più importanti degli anni Settanta e Ottanta, conosciuto per Un tranquillo weekend di paura (Deliverance, 1972) di John Boorman, Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere) (Everything You Always Wanted to Know About Sex* (*But Were Afraid to Ask), 1972) di Woody Allen, Quella sporca ultima meta (The Longest Yard, 1974) di Robert Aldrich, Il bandito e la Madama (Smokey and the Bandit, 1977) di Hal Needham, e poi per Boogie Nights – L’altra Hollywood (Boogie Nights) diretto da Paul Thomas Anderson nel 1997, per cui venne candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista. La notizia è stata data oggi, giovedì 6 settembre, dal suo agente: Reynolds è morto a Jupiter, in Florida, per arresto cardiaco. Lo scorso maggio era stata annunciata la sua presenza nel cast di Once Upon a Hollywood, il prossimo film di Quentin Tarantino, di cui sono in corso le riprese. Reynolds – nato a Lansing, in Michigan, l’11 febbraio del 1936 – era famoso per un atteggiamento da macho sicuro di sé e per un notevole sex appeal: sapeva sfruttarlo benissimo nei ruoli in cui recitava, che comunque aiutavano, visto che erano soprattutto uomini virili e coraggiosi in film d’azione. Aveva anche un certo seguito nel mondo gay, pur non essendolo, e avendo anzi la fama di donnaiolo; negli anni Settanta un film con lui era un successo garantito. | È morto Burt Reynolds. Aveva 82 anni ed era uno di quelli che hanno fatto la storia del cinema. |
Aggiornamento 14,50 – Secondo la perizia dei carabinieri del RACIS, il lacrimogeno sarebbe stato sparato da terra, avrebbe colpito il cornicione sopra il quarto piano del ministero e si sarebbe rotto in diversi parti, cadendo poi verso terra. *** | Il caso dei lacrimogeni sparati dal ministero della Giustizia. Un video pubblicato ieri da Repubblica sembra mostrare il lancio di 3-4 lacrimogeni dalla facciata del ministero, ma sulla ricostruzione ci sono dei dubbi. |
In questo momento nel mondo ci sono più uomini che donne: secondo le ultime stime dell’ONU, per ogni 100 donne che abitano sulla terra ci sono 101,8 uomini – in totale 3,64 miliardi contro 3,7 – e il loro numero è stabilmente in crescita dagli anni Sessanta. Ma una mappa del centro studi Pew elaborata sulla base dei dati stimati dall’ONU rivela che uomini e donne sono distribuiti in maniera molto diversa in giro per il mondo. In Europa e in particolare nei paesi dell’ex Unione Sovietica, per esempio, ci sono molte più donne; al contrario, il numero più alto di uomini in rapporto a quello delle donne lo troviamo negli Emirati Arabi Uniti e in altri paesi molto popolosi come India e Cina (ma anche in diversi paesi del Nordafrica). Come si spiegano questi dati? | Come sono distribuiti uomini e donne nel mondo. Perché negli ex paesi sovietici ci sono più donne che uomini? Qual è la nazione con la più alta concentrazione di uomini? Come siamo messi in Italia? Un luuungo grafico. |
Quando domenica scorsa, durante il suo primo viaggio da pontefice in terra santa, Papa Francesco è arrivato a Betlemme, è entrato nella Chiesa della Natività per un momento di raccoglimento e contemplazione della grotta dove si pensa sia nato Gesù Cristo. Papa Francesco potrebbe anche aver notato che la chiesa sta cadendo a pezzi. La Chiesa della Natività è stata costruita 1.700 anni fa ed è una delle più antiche chiese cristiane esistenti, ma comincia a mostrare i suoi anni: la copertura del tetto perde acqua, gli antichi travetti stanno marcendo e l’acqua gocciola e filtra sui mosaici del XII secolo. Lo stato di decadimento è così noto che nel 2012 la chiesa è stata inclusa dalle Nazioni Unite nella lista dei patrimoni dell’umanità in pericolo. | Il difficile restauro della Chiesa della Natività. Come un gruppo di artigiani italiani sta rimettendo in sesto la chiesa di Betlemme vecchia 1700 anni e custodita da tre confessioni diverse e litigiose (e che sta cadendo a pezzi). |
Il Dipartimento di giustizia americano ha ottenuto da un tribunale un mandato per entrare in possesso delle informazioni sugli account di alcuni iscritti a Twitter riconducibili all’organizzazione Wikileaks. Tra gli utenti coinvolti, oltre Julian Assange, sembra ci siano una parlamentare islandese, un hacker di origini olandesi e un programmatore di computer statunitense. La deputata islandese Brigitta Jónsdóttir aveva promosso la creazione di maggiori tutele per i giornalisti in Islanda e aveva collaborato con Wikileaks. Ha confermato di aver ricevuto una notifica da parte di Twitter, dove veniva avvisata dell’esistenza dell’ordine del tribunale contro il quale potrà ora ricorrere entro dieci giorni. In assenza di un ricorso, Twitter dovrà fornire alle autorità statunitensi le informazioni legate all’account della parlamentare a partire dal primo novembre 2009. | Le indagini USA su Wikileaks passano per Twitter. Il social network dovrà fornire le informazioni su alcuni iscritti riconducibili all'organizzazione di Assange. |
Le due settimane delle Olimpiadi di Londra sono state anche le due settimane di doodle di Google, uno al giorno. Buzzfeed li ha raccolti ed è una buona idea, per chi vuole confrontarli o conservarli tutti insieme. Con alcuni si può giocare. – Chi fa i doodle di Google? | Tutti i doodle delle Olimpiadi. Uno per uno, per conservarli, confrontarli o tentare ancora di battere i vostri record nei giochini. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Il Senato ha approvato la Finanziaria. I "punti chiave" sintetizzati dalla Stampa. |
Il Movimento 5 Stelle ha vinto i ballottaggi delle elezioni amministrative sia a Roma che a Torino: a Roma con Virginia Raggi, che ha battuto largamente Roberto Giachetti del PD, e a sorpresa a Torino con Chiara Appendino, che ha battuto il sindaco uscente del Partito Democratico, Piero Fassino. A Milano, invece, il centrosinistra ha vinto con Beppe Sala, che ha battuto Stefano Parisi del centrodestra. A Napoli e a Bologna, come ampiamente previsto, hanno invito i sindaci uscenti: Luigi De Magistris a Napoli, sostenuto dalla sinistra radicale, e Virginio Merola a Bologna, sostenuto da una coalizione di centrosinistra. A Roma, Roberto Giachetti del PD ha riconosciuto la vittoria di Raggi, dicendo che comunque il suo impegno per la città continuerà anche dopo le elezioni; Raggi era in vantaggio già al primo turno e la sua vittoria al ballottaggio era abbastanza prevista. A Torino, invece, Fassino era in vantaggio dopo il primo turno, Appendino però ha ottenuto in proporzione più voti di quanti ne aveva raccolti due settimane fa: è finita col 54,6 per cento per Appendino contro il 45,4 per cento circa per Fassino. Appendino ha detto che “è stato un lungo cammino e ora è giunto il nostro tempo: tutti noi siamo Torino”. | Il M5S vince a Roma e Torino, il PD a Milano. È una brutta serata per il PD, che vince a Milano ma perde largamente a Roma e a sorpresa anche a Torino; a Napoli e Bologna invece tutto come da previsioni. |
A 22 ore circa dalla chiusura dei seggi elettorali, il comitato organizzatore delle primarie del centrosinistra ha diffuso i dati definitivi – per quanto ancora “ufficiosi”, in attesa di verifiche più approfondite – riguardo il voto di ieri. Il risultato nazionale è: Bersani 44,9 per cento, Renzi 35,5 per cento, Vendola 15,6 per cento, Puppato 2,6 per cento e Tabacci 1,4 per cento. Bersani ha vinto in 17 regioni italiane, tutte tranne Toscana, Umbria e Marche (dove ha vinto Renzi) e ha superato il 50 per cento dei voti in Liguria (50,1 per cento), Campania (50,1 per cento), Basilicata (56,4 per cento), Calabria (54,7 per cento), Sicilia (51,9 per cento), Sardegna (52,8 per cento). Il ballottaggio tra Bersani e Renzi si terrà domenica 2 dicembre. Di seguito tutti i dati, provincia per provincia, divisi per regione. | I risultati definitivi delle primarie. Messi in ordine provincia per provincia, regione per regione. |
Sappiamo che da anni i mercati sono saturati da prodotti cinesi di esportazione, che una percentuale altissima degli oggetti di uso quotidiano è realizzata in Cina e che mentre il mondo faticava alle prese con la più grave crisi economica dal 1929 l’economia cinese ha continuato a crescere. Questo non rende il sistema economico cinese perfetto – tutt’altro, per molte ragioni – ma anche sul fronte più strettamente economico ci sono settori in cui l’industria cinese deve ancora fare parecchia strada. Uno di questi è la creatività, l’innovazione. FastCompany racconta come, negli ultimi anni, il governo cinese abbia avviato oltre un migliaio di programmi di istruzione d’eccellenza su tutte le discipline del design, e che abbia finanziato lo sviluppo di centri di design industriale in tutto il paese. Clive Roux, l’amministratore delegato dell’Industrial Design Society of America, si è occupato personalmente della questione e spiega: | Creatività e design in Cina. La Cina sta provando a lavorare su uno dei pochi settori economici su cui è ancora distante dall'Occidente, ma per molte ragioni la strada sarà lunga. |
Neil Diamond – che si chiama davvero così: non è uno pseudonimo – è un cantautore americano molto noto fra gli anni Sessanta e Ottanta. Oggi, 24 gennaio 2016, compie oggi 75 anni. Nella sua carriera Diamond ha pubblicato 32 dischi in studio e innumerevoli singoli e raccolte: il suo ultimo disco è uscito nel 2014 e si chiama “Melody Road”. Queste sono le sei canzoni di Diamond che Luca Sofri, peraltro direttore del Post, aveva scelto per il suo libro Playlist. Neil Diamond (1941, Brooklyn, New York) Mito dell’easy listening e di quello che gli americani chiamano “adult contemporary music” (musica da babbioni, in sostanza), autore di alcune grandi canzoni tuttora adorato nel suo paese e praticamente ignorato in Europa. È nato a Brooklyn e aveva cantato nel coro della scuola con Barbra Streisand, con cui da grande farà sfracelli in un duetto su “You don’t bring me flowers”. | Sei canzoni di Neil Diamond. Scelte dal direttore del Post per il suo libro "Playlist", e da riascoltare oggi che Diamond compie 75 anni. |
HBO ha annunciato che produrrà la terza stagione di True Detective, la serie – ogni stagione con storia e protagonisti diversi – che era piaciuta molto nella prima stagione e molto meno nella seconda. True Detective 3 sarà diretta dal suo ideatore Nic Pizzolatto e da Jeremy Saulnier. Il protagonista sarà Mahershala Ali e la storia sarà ambientata sull’Altopiano d’Ozark, un’area degli Stati Uniti centrali, tra Missouri, Arkansas, Oklahoma e Kansas dove è ambientata anche Ozark di Netflix. La terza stagione di True Detective riguarderà vicende di diversi decenni, ma non si sa altro. Non si sa nemmeno quando inizieranno a girarla e, di conseguenza, a trasmetterla. | HBO produrrà la terza stagione di “True Detective”, con Mahershala Ali. |
Esce oggi per Feltrinelli Gli sdraiati, il nuovo romanzo di Michele Serra, scrittore, giornalista e autore televisivo. Gli sdraiati del titolo sono gli adolescenti, che Serra racconta a partire dalla propria esperienza di padre che cerca, fra intense difficoltà di comunicazione e comprensione, di capire la posizione nel mondo di un figlio che vive “nel fuso orario di Anchorage”, nel momento del passaggio all’età adulta: e se le distanze generazionali contemporanee siano la normale declinazione di quelle precedenti o se sia in corso una mutazione nuova. Il libro sarà presentato lunedì 11 novembre alle 21 a Torino, al Maneggio della Cavallerizza Reale. *** | Gli sdraiati – Michele Serra. I figli adolescenti sono quello che eravamo noi, o è in corso una mutazione genetica?, si chiede Michele Serra nel suo nuovo libro. |
Giovedì il governo del Regno Unito ha reso disponibile al pubblico la sua applicazione ufficiale per il tracciamento dei contatti delle persone positive al coronavirus, l’equivalente della app italiana Immuni. La nuova app si chiama NHS Covid-19 (NHS è l’acronimo del servizio sanitario britannico) ed è la seconda prodotta dal governo. La prima era stata sviluppata la scorsa primavera con tempistiche simili alle app degli altri governi europei, era stata testata e poi era stata accantonata perché il tracciamento non funzionava a dovere. | Come non si fa un’app per il contact tracing. Il governo del Regno Unito ha presentato la sua mesi dopo rispetto agli altri paesi europei: c'entra il fatto che prima ne aveva fatta un'altra, e non funzionava. |
A marzo alla Scuola Holden di Torino cominceranno i due diversi Training camp dedicati allo “Storytelling politico” e a “Raccontare il gusto”, per poter parlare e scrivere di gastronomia. I Training Camp sono corsi ad accesso limitato che la Scuola Holden ha iniziato a tenere nel 2016: a differenza del biennio in “Storytelling & Performing Arts” riservato agli studenti che hanno meno di 30 anni, i Training Camp sono aperti a chiunque sia interessato a un particolare ambito di narrazione e si svolgono in cinque weekend, da marzo a luglio. Le iscrizioni ai due corsi sono aperte fino al 5 marzo per Storytelling politico, fino al 4 per Raccontare il gusto. Storytelling politico | I nuovi corsi della Scuola Holden su politica e gastronomia. Iniziano a marzo: nel primo si impara a costruire una campagna elettorale, nel secondo a scrivere di cibo. |
Venerdì 5 luglio la Chiesa Cattolica ha annunciato che papa Giovanni Paolo II sarà fatto santo. Non è ancora stata comunicata la data ufficiale della cerimonia di canonizzazione. Giovanni Paolo II, papa tra il 1978 e il 2005, era stato proclamato beato nel 2010, in seguito all’accertamento di un supposto miracolo da lui compiuto: la guarigione dal morbo di Parkinson di una suora francese. Secondo molti giornali, che citano fonti interne al Vaticano, il secondo supposto miracolo – per diventare santi ne sono necessari due – è la guarigione da alcuni gravi danni cerebrali di una donna della Costa Rica, che è stata intervistata dall’agenzia di stampa Associated Press. I santi sono figure molto importanti all’interno della religione cattolica e in quella ortodossa, mentre sono assenti o hanno un ruolo marginale nella maggior parte delle chiese protestanti. Un santo è una figura a cui sono attribuiti miracoli, che ha il potere di intercedere per i fedeli e che può ricevere preghiere e venerazione – diversa dall’adorazione, riservata a Dio. Giovanni Paolo II è stato il papa a creare più santi nella storia: 482 a cui vanno aggiunti 1.338 beati. Non è chiaro il numero totale dei santi riconosciuti dalla Chiesa Cattolica, ma nei 400 anni tra il 1588 e il 1988 ne furono creati 672. | Come si fanno i santi. La Chiesa Cattolica ha annunciato che Giovanni Paolo II sarà proclamato santo: quali sono le tappe del processo di canonizzazione (e l'avvocato del diavolo?). |
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno: martedì alle 18,30 Luca Sofri intervista Marco Imarisio. | Cosa sarà, con Marco Imarisio. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, con un ospite al giorno. |
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