id
int64 5
12.8M
| url
stringlengths 31
277
| title
stringlengths 1
219
| text
stringlengths 16
848k
|
---|---|---|---|
10,019,424 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Gorgon_%28DC_Comics%29
|
Gorgon (DC Comics)
|
# Gorgon (DC Comics)
Gorgon, il cui vero nome è Mortimer (il cognome non è rivelato), è un personaggio immaginario creato da Keith Giffen e Gerard Jones per la casa casa editrice DC Comics nel 1990.
È un membro dell'organizzazione criminale conosciuta come gli Estremisti ed è ispirato al Dottor Octopus della Marvel Comics.
## Biografia
Il dottor Mortimer era un tempo uno dei più grandi scienziati sulla Terra. Un giorno, assetato di sapere, decise di trasferirsi sul pianeta alieno Angor per studiare lo stile di vita dei suoi abitanti ma appena arrivò venne attaccato da un parassita a forma di piovra che si attaccò alla sua corteccia cerebrale facendolo diventare malvagio e prendendo il nome Gorgon.
## Poteri e abilità
Dopo che il parassita ha preso possesso del suo corpo il dottor Mortimer ha acquisito le capacità di una piovra. I tentacoli sulla sua testa sono sufficientemente forti da poter piegare il metallo e da poter immobilizzare Superman. Inoltre come tutti i cefalopodi è in grado di sputare inchiostro dalla bocca ed è abbastanza forte da poter tenere bloccati personaggi come Martian Manhunter e Lanterna Verde. Infine ha sostituito le sue stesse mani con un paio di artigli che sono abbastanza forti da poter perforare il metallo senza problemi.
Nonostante il parassita abbia preso possesso del suo corpo è riuscito a mantenere intatto il suo cervello e quindi è in grado di controllare il parassita senza problemi.
## Altri media
* Gorgon compare nella serie animata Justice League Unlimited insieme al resto degli Estremisti, doppiato da Alfred Molina in originale e da Pietro Ubaldi in italiano. In questa serie è uno scienziato alieno dall'aspetto simile a quello di una piovra antropomorfa il cui obiettivo è catturare ogni singola specie vivente per tenersele come soggetti di studio ma viene sconfitto da Flash e Freccia Verde.
* Nel crossover con la Marvel Comics Gorgon si è scontrato con il dottor Octopus, sua controparte, uscendone però sconfitto.
|
9,660,930 |
https://it.wikipedia.org/wiki/1-nitropropano
|
1-nitropropano
|
# 1-nitropropano
L'1-nitropropano (1-NP) è un solvente. È un liquido incolore, un isomero del 2-nitropropano (2-NP) e classificato come nitrocomposto.
## Preparazione
L'1-nitropropano è prodotto industrialmente dalla reazione di propano e acido nitrico. Questa reazione forma quattro nitroalcani: nitrometano, nitroetano, 1-nitropropano e 2-nitropropano. L'1-nitropropano è anche un sottoprodotto del processo di produzione del 2-nitropropano, che viene prodotto dalla nitrazione in fase vapore del propano.
## Usi
La maggior parte dell'1-nitropropano viene utilizzata come materiale di partenza per altri composti. Gli altri usi sono vernici a base solvente, inchiostri e adesivi a base solvente e come solvente per reazioni chimiche.
## Sicurezza
L'1-nitropropano è tossico per l'uomo e può causare danni ai reni e al fegato. I vapori sono irritanti per i polmoni e gli occhi e il tasso massimo di esposizione è di 25 ppm. Non è noto che sia cancerogeno.
## Reazioni
L'1-nitropropano si decompone sotto l'influenza del calore in gas tossici. Reagisce anche violentemente con agenti ossidanti e basi forti.
|
35,433 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Cervignano_del_Friuli
|
Cervignano del Friuli
|
# Cervignano del Friuli
Cervignano del Friuli (Çarvignan in friulano standard, Sarvignan nella variante locale, Červinjan in sloveno, Cervignan in dialetto bisiaco, anche detta “Sado”) è un comune italiano del Friuli-Venezia Giulia. Con una popolazione di 13 571 abitanti è la più grande cittadina per popolazione della Bassa Friulana e il 5º comune della provincia di Udine; a partire dagli anni 2000 è uno dei centri di maggiore crescita, e con una tra le più alte percentuali di residenti stranieri, della regione Friuli-Venezia Giulia.
## Geografia fisica
La città è situata nella Bassa Friulana orientale, di cui è il centro principale, è bagnata dal fiume Ausa, chiamato anticamente Alsa, e si trova a circa 10 km dalla laguna di Grado e a circa 16 km dal mare Adriatico. Il territorio comunale confina a nord e a nord-ovest con il comune di Bagnaria Arsa, a sud con quello di Terzo di Aquileia, a ovest con Torviscosa, a est con Villa Vicentina, a nord-est con Ruda e Aiello del Friuli.
### Clima
La tabella sottostante riporta i valori medi che si registrano in città nel corso dell'anno:
| Mese | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Stagioni | Stagioni | Stagioni | Stagioni | Anno |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | Anno |
| T. max. media (°C) | 7 | 9 | 13 | 17 | 22 | 26 | 28 | 28 | 24 | 18 | 13 | 8 | 8 | 17,3 | 27,3 | 18,3 | 17,8 |
| T. min. media (°C) | −1 | 1 | 3 | 7 | 11 | 15 | 17 | 16 | 13 | 9 | 5 | 1 | 0,3 | 7 | 16 | 9 | 8,1 |
| Precipitazioni (mm) | 89 | 72 | 103 | 119 | 126 | 136 | 79 | 90 | 99 | 124 | 107 | 104 | 265 | 348 | 305 | 330 | 1 248 |
## Storia
La storia di Cervignano si ricollega, come tutta quella della Bassa Friulana, alla fondazione di Aquileia nel 181 a.C. da parte dei triumviri romani Lucio Manlio Acidino, Publio Scipione Nasica e Gaio Flaminio mandati dal senato di Roma antica a sbarrare la strada ai barbari che minacciavano i confini orientali d'Italia. Come avvenne anche in altri luoghi, le terre attorno alla città furono ben presto assegnate ai veterani: una strategia che, solitamente, permetteva la graduale romanizzazione della regione circostante. La nascita di Cervignano, come praedium o villa, va quindi ascritta a questo tipo di strategia di urbanizzazione. Nei pressi di Cervinianum, inoltre, morì l'imperatore Costantino II, caduto in una imboscata dell'esercito del fratello Costante I, nell'aprile 340.
Cervignano è attestato nelle fonti a partire dal 912 con i toponimi Cerveniana o Cirvignanum. Il termine deriva dal nome proprio di un'antica famiglia romana, Cervenius o Cervonius, col suffisso -anus a indicare appartenenza. L'etimologia popolare lo collega, però, a "cervo", vista la presenza in passato di vasti boschi che si dice essere stati popolati da cervi, da cui la parte sinistra del simbolo cittadino. L'ancora sulla parte destra richiama invece l'antico porto fluviale sull'Ausa, un tempo principale motore economico e via di comunicazione della cittadina.
Dall'VIII secolo fu sede di un'abbazia benedettina dedicata a San Michele Arcangelo: assegnata al celebre monastero aquileiese di Santa Maria (secolo XI), vi esercitò i diritti d'avocazia il conte di Gorizia..
### Repubblica di Venezia
Nel 1420 il paese e l'intero territorio passò sotto Venezia. Nel 1477, in seguito alla pace stipulata tra Federico d'Asburgo e l'impero Turco, con cui l'imperatore asburgico si impegnava a non interferire con le imprese turche contro le terre friulane, cominciarono le scorribande ottomane favorite anche dal conte di Gorizia Leonardo che ne permise il libero passaggio attraverso le sue terre. A Cervignano le milizie veneziane comandate da Giovanni Novello opposero una resistenza eroica, seppur vana, alle orde di saccheggiatori turche sull'Isonzo.
### Passaggio sotto il Sacro Romano Impero
Nel 1509 il paese passò sotto la contea di Gorizia, da poco annessa alla Casa d'Austria, e vi rimase ininterrottamente nei tre secoli seguenti, salvo una breve occupazione veneziana durante la guerra di Gradisca nel 1615-'17.
In seguito alla suddivisione della contea di Gorizia in 16 Capitanati stabilita da Massimiliano I, Cervignano venne a trovarsi nel capitanato di Aquileia. Diverse parti dell'attuale territorio comunale, tra cui Muscoli, Pradiziolo, Scodovacca e alcune tra le odierne periferie dello stesso capoluogo, restarono invece possesso veneziano: fu il fiume Ausa fin nel suo tratto cittadino, dove sorgeva il porto ed il primo ed unico ponte dalla sua foce, a fungere da confine tra i due stati.
### Guerre veneziane e napoleoniche
Solo brevi parentesi interruppero il dominio austriaco sul capoluogo: durante la guerra di Gradisca e negli anni delle guerre napoleoniche, quando Cervignano fu trattata dagli austriaci come merce di scambio nei trattati. Proprio in seguito alle guerre napoleoniche, nel 1805 con la Pace di Presburgo Cervignano passò sotto il possesso italo-francese: la regione a occidente dell'Isonzo fu inclusa nel Regno Italico e il suo territorio venne organizzato nei dipartimenti di Passariano, del Tagliamento e dell'Adriatico. A loro volta i dipartimenti vennero divisi in distretti e questi in cantoni. Cervignano venne elevato al rango non solo di comune ma anche di capoluogo del IV Cantone dipendente dal III Distretto di Gradisca che faceva parte del Dipartimento di Passariano.
### Dominazione Imperiale Austriaca
Nel 1813 tutta la regione venne riconquistata dall'Austria e il paese venne a far parte della Provincia di Gorizia. Il Congresso di Vienna nel 1815 confermò questo stato di fatto. L'Ausa, nel tratto a valle poco fuori dall'abitato a sud-ovest, segnò il confine internazionale fra l'Impero austro-ungarico e il Regno d'Italia dal 1866, termine della Terza guerra d'indipendenza italiana, quando il Veneto e il Friuli centro-occidentale furono annessi all'Italia, fino alla prima guerra mondiale. Il 28 luglio 1914 l'Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia, il 31 luglio Francesco Giuseppe firma la mobilitazione generale e in Agosto anche Cervignano viene colpita dalla coscrizione obbligatoria nell'esercito Imperiale, agli uomini chiamati alle armi viene ordinato di presentarsi entro due giorni alla "Caserma Grande" di Trieste dove vengono inquadrati nel 97º reggimento, vengono forniti vestiario militare e un minimo di addestramento formale, l'11 agosto parte dalla stazione centrale di Trieste e viene inviato al fronte in Galizia, dove agli uomini viene per la prima volta consegnato il fucile. Il 23 agosto 1914 gli uomini del 97º reggimento praticamente privi di addestramento vengono mandati in prima linea in quella che passerà alla storia come la battaglia di Galizia, e dove oltre il 70% di loro troverà la morte.
### Passaggio al Regno d'Italia
Cervignano fu sede di forti movimenti dell'irredentismo (vedi associazioni storiche), che auspicavano il passaggio all'Italia. Nel 1914 l'irredentista Giuseppe Rizzatti, insieme a Romeo Battistig, Ugo Zilli e Gualtiero Valentinis, era riuscito a falsificare perfettamente i timbri della polizia austriaca di Cervignano; servendosi di questo documento, un centinaio di allievi ufficiali di Gorizia avrebbero dovuto approfittare di una festa popolare a Lucinico per passare in forze il confine. Il piano fallì e Rizzatti venne arrestato, processato, e condannato alla pena di morte, ma grazie a degli errori procedurali il dibattimento è stato ripetuto davanti alla Corte d’assise di Lubiana, che ha ridotto la pena a dieci anni di carcere duro, muore l'anno dopo durante la reclusione.
Sul piazzale immediatamente prospiciente l'attuale ponte sull'Ausa durante la prima guerra mondiale, fu sparato il primo colpo d'artiglieria da parte italiana. In loco esiste tuttora una lapide che commemora l'evento; la cittadina abbandonata dalle truppe austriache qualche giorno prima fu presa il 24 maggio 1915 dai Bersaglieri italiani e mantenuta dal Regio Esercito sino alla fine di ottobre del 1917, divenendo sede del comando della III Armata, guidata da Emanuele Filiberto di Savoia duca d'Aosta e da luglio 1915 del I Gruppo fino ad agosto.
La città durante il periodo bellico venne ripetutamente bombardata dalle truppe austriache; dalle alture del Carso sparavano artiglierie di grosso calibro mentre si susseguivano diverse incursioni aeree. L'Esercito Italiano dotò la cittadina di diversi manufatti in cemento armato quali rifugi per la popolazione ai predetti bombardamenti (rifugi che, in parte, sussistono ancora).
Dopo la disfatta di Caporetto quanti poterono cercarono rifugio nell'Italia centrale, chi rimase dovette sottostare alla pesante occupazione e alla rappresaglia dall'esercito austro-ungarico, che impiccò vari presunti collaborazionisti a monito della popolazione. A confortare e sostenere la popolazione in quello che fu definito "un lungo anno di squallida miseria e di triste abbandono" furono due sacerdoti, il parroco del paese e il suo catechista Angelo Molaro insegnante di religione delle scuole primarie.
Arrivata la notizia che il 30 ottobre 1918 Trieste aveva proclamato il distacco dall'Austria, Angelo Molaro convocò segretamente per il 1 di novembre i capifamiglia al bar "Alla Nave" stabilendo la costituzione di un Comitato di Salute Pubblica con i pieni poteri in attesa dell'esercito italiano, il testo del manifesto con cui veniva data pubblica ufficialità alla cittadinanza è tuttora scolpito su una targa di marmo in piazza Unità d'Italia sulla facciata dello stesso locale dove si era tenuto l'incontro. Esso proclama che Cervignano di sua volontà è la seconda città dopo Trieste "che da sola si proclama libera dall'autorità austriaca".
La mattina del 4 novembre entrarono in città anche un gruppo di mitraglieri della II Divisione di Cavalleria comandata dal maggiore Federico Noris dei Lancieri di Firenze. Nel pomeriggio dello stesso giorno giunse a Cervignano l'allora colonnello Oreste De Gaspari comandante del 14º Reggimento bersaglieri a cui il Comitato di Salute Pubblica consegnò l'autorità governativa.
### Manifesto della Liberazione dall'Austria
«Comitato di Salute Pubblica di Cervignano Cervignanesi La libertà ha trionfato! Il popolo, cosciente dei propri diritti ha spezzato le catene che lo tenevano avvinto. La violenza, la prepotenza dei pochi, la repressione brutale e sistematica dei governi hanno accelerato la fine di ogni schiavitù. Libero sia ogni cittadino in tutte le sue manifestazioni. E Trieste, sempre prima fra noi Italiani, ha con nobile slancio riconosciuto questo principio proclamando altamente la sua indipendenza dal nesso statale austriaco ed assumendo nello stesso tempo tutti i poteri civili e militari e tutte le istituzioni della città. Concittadini Uniamoci al grido di Libertà, che viene da Trieste ed imitiamone l'esempio! Reclamiamo anche noi la Libertà che ci spetta ed usiamo dei diritti che da essa ci derivano! Cervignanesi Il comitato di Salute Pubblica, che s'è costituito anche nella nostra Cervignano a tutela dell'interesse cittadino nell'imminenza della nostra redenzione si rivolge a voi tutti con l'invito di riconoscere l'autorità del Comitato e di coadiuvarlo nell'adempimento delle sue funzioni. Sacra e inviolabile sia la proprietà altrui, incondizionato il rispetto personale! Un velo sul passato, non odio, non vendetta, ma pace, amore e libertà. Cervignano lì 31 ottobre 1918»
La città fu consegnata all'ufficiale italiano in nome della Repubblica (il Comitato di Salute Pubblica era infatti un collegio di rappresentanti del popolo con pieni poteri) pertanto Cervignano del Friuli è stata anche se per soli 4 giorni una Repubblica statuaria indipendente.
### Seconda guerra mondiale - Eccidio del 29 aprile 1945
Anche Cervignano del Friuli contò diverse vittime durante la seconda guerra mondiale: 9 i deceduti per i bombardamenti aerei alleati e ben 58 le altre vittime per eventi diversi.
Tremendi furono i fatti del 29 aprile 1945 - due giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate una colonna tedesca di Waffen-SS della 24. Waffen-Gebirgs-Division Karstjager ritirata sulla strada che da Grado porta a Cervignano, mise in atto un sequestro dei mezzi di trasporto nelle località di Belvedere, Aquileia e Terzo. In località S. Martino di Terzo venivano affrontati il 28 aprile da un gruppo di partigiani intenzionati a mettere fine alle requisizioni, scatenando così la loro reazione. Dopo aver compiuto un rastrellamento e ucciso 13 persone, la colonna si spostò a Cervignano e occupò completamente il centro abitato. Nella notte soldati tedeschi ubriachi imperversarono nella cittadina, e il mattino seguente, il 29 aprile, operarono un rastrellamento che portò al fermo di oltre 150 persone, tra cui diversi carabinieri fatti sgomberare dalla caserma, che vennero assembrate in piazza Unità. Dalla chiesa, in cui si stava svolgendo la funzione religiosa, vennero fatte uscire altre decine di persone, compreso il parroco, il sacrestano e diversi chierici. A nulla valsero le intermediazioni del parroco don Cian, che riuscì solo ad ottenere il mancato incendio del paese.
Vennero individuati 21 ostaggi, suddivisi poi in due gruppi. 12 vennero condotti verso la vecchia Fornace Sarcinelli e, lungo il tragitto, a ridosso del fiume Ausa, vennero picchiati e seviziati dai militi ubriachi. Arrivati alla fornace essi vennero fucilati e i corpi gettati nel fiume. L’altro gruppo venne invece condotto in località Tre Ponti dove ebbe luogo la seconda fucilazione. I corpi abbandonati, dopo aver subito scempio da parte dei soldati, vennero successivamente ricomposti con l’aiuto di alcune donne del luogo.
### Simboli
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 25 aprile 1929.
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 20 dicembre 2001, è un drappo partito di azzurro e di giallo.
## Monumenti e luoghi d'interesse
* Il Duomo Costruito nel 1965 su progetto dell'architetto udinese Giacomo Della Mea secondo arditi criteri di modernità, funzionali e simbolici, dedicato alla Madonna di Fatima, in esso è posto un imponente crocifisso in bronzo realizzato dallo scultore Max Piccini. Alle pareti, su pannelli, sono stati eseguiti dall'artista Paolo Orlando, dei dipinti raffiguranti momenti della vita di Cristo. Il Battistero è stato completato con tre opere del pittore cervignanese Giuseppe Zigaina.
* Chiesa madre di San Michele Arcangelo Sorta nel 1780 a fianco dell'antica abbazia benedettina distrutta dagli ungari; all'interno i neorestaurati affreschi dell'insigne pittore veneziano Sebastiano Santi, eseguiti nel 1846. Recentemente restaurata è stata consegnata al culto dopo diversi anni nel 1994. I lavori hanno permesso di individuare nel sottosuolo interessanti reperti di epoca romana e resti di inumazioni del periodo medievale visitabili in una vasta cripta. Ai piedi della torre campanaria del secolo XI è visibile un pregevole mosaico di epoca longobarda scoperto nel 1915 durante dei lavori da parte dell'Esercito Italiano. Recentemente si è potuto anche constatare l'esistenza, in base a delle foto d'archivio, di un altro mosaico raffigurante un'aquila dorata senza però poterne individuare la sua collocazione. La chiesa custodiva anche un altare maggiore monumentale, sparito nel nulla, però, nel periodo in cui l'edificio rimase chiuso prima della riapertura in seguito agli ultimi lavori di restauro.
* Cappella di Santa Croce, cappella gentilizia delle famiglie Bresciani - Attems - Auersperg sita nel parco dell'omonima villa con ingresso in via Trieste. Nel suo interno si trova un monumentale Crocifisso ligneo del XII secolo di scultore sconosciuto di scuola pusterese. Recentemente restaurato è stato riportato all'originale splendore. Nella parte occipitale del capo è stata rinvenuta una crocetta in argento e smalti di fattura bizantina.
* Chiesa di San Girolamo. La chiesa di San Girolamo, la cui data di costruzione non è nota, nel 1683 fu restaurata, ma, poi, a causa dell’abbandono in cui fu lasciata a lungo, era in condizioni tali che, nel 1873, venne riedificata dalle fondamenta. Negli anni successivi venne di nuovo abbandonata fino al termine della Prima Guerra mondiale, quando don Angelo Molaro decise di ampliarla, ridandole forma e stile primitivo. I lavori iniziarono nel 1924 e nel settembre del 1933 fu benedetta; è a questo periodo che, probabilmente, si deve riferire il reimpiego di tutti i reperti romani che oggi sono visibili all’esterno o all’interno della chiesa e che provengono da Aquileia o dal territorio circostante. Esternamente presenta il tetto a doppio spiovente, il protiro con monofora campanaria a tutto sesto e il campanile a vela.
* Chiesa di San Marco, a Scodovacca, costruita tra il 1829 e il 1830, venne consacrata nel 1833;
* Chiesa di San Nicolò a Strassoldo. La parrocchiale di Strassoldo si trova nel Castello di Sopra e venne edificata nel XVIII secolo;
* Villa Bresciani-Attems-Auersperg (via Trieste) Dalla maestosa scalinata in pietra bianca che conduce al portale bugnato attorniata dai residui dell'antico parco.
* Villa Chiozza Residenza dello scienziato Luigi Chiozza, che dedicò la sua esperienza e il suo amore per la botanica alla realizzazione dello splendido parco. Il Chiozza fu nominato accademico di Francia per i suoi studi scientifici sull'agricoltura e sulla bachicoltura; collaborò con lo scienziato Pasteur che, per un periodo, fu suo ospite in quel di Scodovacca. La villa e il parco, già sede dell'ERSA (Ente Regionale per la Promozione e lo Sviluppo dell'Agricoltura del Friuli-Venezia Giulia) e della stazione meteorologica, è attualmente di proprietà della Regione Friuli-Venezia Giulia.
* Villa De Obizzi Lanzone (Borgo Gortani)
* Castello di Strassoldo Frazione di Cervignano, un tempo Comune autonomo, che ha le sue radici storiche confermate nel 1035 da un editto del patriarca Poppo per la concessione del territorio alle famiglie Strassan (originarie degli attuali Strassoldo). Ora il borgo, ricco di un'antica storia, racchiude due castelli, quello di Sopra e quello di Sotto, con annessa una chiesa dedicata a san Nicolò, oggi chiesa parrocchiale. Qui sono state officiate le nozze del maresciallo austriaco Radetzski con una Strassoldo. Il borgo fu anche residenza del barone Franz Kuhm, dignitario della corte austriaca e feldmaresciallo dell'esercito. Nel borgo Gallo, circondata da una muraglia, c'è la chiesetta di Santa Maria in Vineis (nominata in un testamento del 1334) che, recentemente restaurata, raccoglie un ciclo di affreschi raffiguranti storie del Vecchio e Nuovo Testamento. Nella chiesetta era anche custodito un Crocifisso di grandi dimensioni del secolo XVII; risulta essere uno dei quattro calchi di un originale del XII secolo sito in Pordenone. Era esposto nella sacrestia della parrocchiale prima di essere trasferito presso i laboratori della Soprintendenza, dove si trova attualmente per il restauro.
## Società
### Evoluzione demografica
Abitanti censiti
### Lingue e dialetti
A Cervignano del Friuli, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007. La lingua friulana che si parla a Cervignano rientra fra le varianti appartenenti al friulano goriziano.
La popolazione friulana, d'origine autoctona e di altri luoghi della regione, costituisce oggi solo una parte dei cervignanesi. A seguito del primo conflitto mondiale e dell'annessione all'Italia e soprattutto a partire dal secondo dopoguerra la cittadina, non troppo colpita dall'emigrazione, è stata invece interessata da un notevole afflusso di nuovi residenti: sia dalla vicina area giuliana e dal Veneto, sia da altre regioni, in particolare del Sud Italia. Dai primi anni novanta si è incrementato notevolmente anche il numero, prima trascurabile, dei residenti d'origine straniera, che sono giunti a costituire nel complesso oltre un decimo della popolazione totale ed il cui peso percentuale sembra destinato ad aumentare costantemente anche nei prossimi anni.
Al 31 dicembre 2016, secondo i dati dell'Ufficio Anagrafe, la popolazione comunale residente risultava essere di 13 867 abitanti, di cui 7 034 femmine e 6 833 maschi, distribuiti in 6 360 nuclei familiari e convivenze. La gran parte dei residenti, circa 11 400 abitanti, è concentrata nel capoluogo comunale, mentre 960 sono gli abitanti di Scodovacca, 830 quelli di Strassoldo e 610 gli abitanti di Muscoli (in queste 4 circoscrizioni sono comprese anche tutte le altre località e case sparse).
Al 31 dicembre 2016 i cittadini stranieri residenti sono 1 587 (11,45%); in maggioranza provenienti dall'Europa centro-orientale. Tra le cittadinanze più rappresentate troviamo:
* Romania, 583
* Albania, 189
* Croazia, 143
* Bosnia-Erzegovina, 123
* Ucraina, 90
* Serbia, 65
* Marocco, 54
* Kosovo, 40
* Cina, 34
* Nigeria, 25
## Cultura
La città dispone di due teatri: il "Pier Paolo Pasolini" utilizzato anche come cinema, e la "Sala Aurora". Cervignano inoltre dispone di un centro civico di recente ristrutturazione a cui è annessa la biblioteca civica con un patrimonio di circa 30.000 volumi. È anche presente una Casa della Musica, edificio dotato di sale di prova, di una sala di registrazione e di un auditorium comunale.
### Scuole
Cervignano ha due scuole pubbliche secondarie di secondo grado: il liceo scientifico "Albert Einstein" e l'istituto tecnico industriale "A. Malignani". Cervignano è inoltre sede di una scuola media statale, l'istituto "G. Randaccio", e quattro scuole elementari: l'istituto comprensivo "R. Pitteri", l'istituto "A. Molaro", l'istituto "via della Turisella" e l'istituto "G. Gioberti" nella frazione di Strassoldo. Vi sono infine quattro scuole dell'infanzia pubbliche, l'istituto "Carlo Collodi", l'istituto "Gianni Rodari", l'istituto "Vittorio Podrecca" e l'istituto "C. D'Agostina" nella frazione di Strassoldo, nonché una scuola dell'infanzia privata, l'istituto cattolico "Maria Immacolata".
### Media
**Radio**
Unica emittente attiva è oggi la cattolica "Radio Presenza". Nel passato a Cervignano hanno operato "Radio Fantasy" (dichiarata fallita e chiusa il 30 novembre 2017, dopo la cessione delle frequenze a RTL 102.5), "Radio SuperStar", "Onde Adriatiche" (queste ultime furono attive fino agli anni Novanta) e "Radio Baccano" (chiusa negli anni duemila), cui succedette "Radio Metrò" (quest'ultima concluse le trasmissioni il 26 novembre 2014). Prima radio privata è stata Radio Friuli Adriatico nata a fine anni settanta e chiusa negli anni ottanta.
## Economia
Il ruolo del terziario che negli ultimi decenni ha trasformato Cervignano in una cittadina di servizi: numerose sono infatti le banche, gli uffici assicurativi e gli sportelli pubblici nonché gli esercizi ed attività commerciali.
## Infrastrutture e trasporti
Cervignano è un importante crocevia, in quanto si trova all'incrocio fra la statale 352 Udine-Grado e la statale 14 Venezia-Trieste; è inoltre punto d'inizio della statale 351 diretta a Gorizia ed al valico di confine. È un rilevante nodo ferroviario con lo scalo di smistamento che verrà presto integrato nel progettato interporto Alpe Adria. Il tratto cittadino del fiume Ausa, nonostante abbia da lungo tempo perso la sua funzione di scalo commerciale e via di comunicazione, è tuttora navigabile fino al ponte di Cervignano ed utilizzato primariamente per uso diportistico.
## Amministrazione
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993) :
| Sindaco | Inizio mandato | Fine mandato | Lista | Coalizione |
| - | - | - | - | - |
| Mauro Travanut | 1993 | 1997 | PDS | Centrosinistra |
| Mauro Travanut | 1997 | 2002 | PDS | Centrosinistra |
| Pietro Paviotti | 2002 | 2007 | Lista Civica Il Ponte | Centrosinistra |
| Pietro Paviotti | 2007 | 2012 | Lista Civica Il Ponte | Centrosinistra |
| Gianluigi Savino | 2012 | 2017 | Lista Civica Il Ponte | Centrosinistra |
| Gianluigi Savino | 2017 | 2022 | Lista Civica Il Ponte | Centrosinistra |
| Andrea Balducci | 2022 | in carica | Lista La città possibile | Centrodestra |
|
9,980,227 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Mobile_Suit_Gundam%3A_The_Witch_from_Mercury
|
Mobile Suit Gundam: The Witch from Mercury
|
# Mobile Suit Gundam: The Witch from Mercury
Mobile Suit Gundam: The Witch from Mercury (機動戦士ガンダム 水星の魔女, Kidō senshi Gandamu: Suisei no majo, lett. "Mobile Suit Gundam: La strega di Mercurio") è una serie televisiva anime del 2022 appartenente al franchise di Gundam, scritta da Ichirō Ōkouchi e diretta da Hiroshi Kobayashi e Ryo Ando.
## Personaggi
### Suletta Mercury (スレッタ・マーキュリー, Suretta Mākyurī)
Doppiata da: Kana Ichinose
### Miorine Rembran (ミオリネ・レンブラン, Miorine Renburan)
Doppiata da: Lynn
### Guel Jeturk (グエル・ジェターク, Gueru Jetāku)
Doppiato da: Yōhei Azakami
### Elan Ceres (エラン・ケレス, Eran Keresu)
Doppiato da: Natsuki Hanae
### Shaddiq Zenelli (シャディク・ゼネリ, Shadiku Zeneri)
Doppiato da: Makoto Furukawa
### Nika Nanaura (ニカ・ナナウラ)
Doppiata da: Yume Miyamoto
### Chuatury Panlunch (チュアチュリー・パンランチ, Chuachurī Panranchi)
Doppiata da: Miyu Tomita
### Elnora Samaya (エルノラ・サマヤ, Erunora Samaya) / Prospera Mercury (プロスぺラ・マーキュリー, Purosupera Mākyurī)
Doppiata da: Mamiko Noto
### Delling Rembran (デリング・レンブラン, Deringu Renburan)
Doppiato da: Naoya Uchida
### Sarius Zenelli (サリウス・ゼネリ, Sariusu Zeneri)
Doppiato da: Atsushi Ono
### Vim Jeturk (ヴィム・ジェターク, Vimu Jetāku)
Doppiato da: Tetsuo Kanao
### Kenanji Avery (ケナンジ・アベリー, Kenanji Aberī)
Doppiato da: Yōji Ueda
## Produzione
La serie è stata annunciata dalla Sunrise il 15 settembre 2021 e si rivolge in modo particolare alle nuove generazioni, con il proposito di rinnovare il brand dopo l'ultima serie prodotta Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans. È inoltre il primo prodotto animato del franchise di Gundam ad avere una protagonista femminile.
La composizione della serie è stata curata da Ichirō Ōkouchi, ed è stata diretta da Hiroshi Kobayashi e Ryo Ando. Il character design è di Mogumo, sviluppato poi da Marie Tagashira, Shuri Toida e Hirotoshi Takaya per le animazioni, e la direzione artistica è ad opera di Ayumi Satō. Il mecha design è di JNTHED, Kanetake Ebikawa, Wataru Inada, Ippei Gyōbu, Kenji Teraoka e Takayuki Yanase. La colonna sonora è stata composta da Takashi Ohmama e la direzione del suono è curata da Jin Aketagawa.
## Distribuzione
* Logo internazionale della serie.
La serie è stata preceduta da un episodio introduttivo proiettato il 14 luglio 2022 presso vari eventi in Giappone, e successivamente distribuito in rete il 1º settembre seguente.
La trasmissione della prima stagione è avvenuta in Giappone dal 2 ottobre 2022 all'8 gennaio 2023 sui canali MBS e TBS. La seconda stagione è stata trasmessa dal 9 aprile al 2 luglio 2023 sugli stessi canali.
La distribuzione internazionale è avvenuta tramite Crunchyroll, che ha pubblicato la serie, anche con sottotitoli in lingua italiana, in tutto il mondo al di fuori dell'Asia.
## Episodi
| Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | In onda |
| - | - | - |
| Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Giapponese |
| 0 | Prologue 「PROLOGUE」 - Purorōgu | 14 luglio 2022 |
| Nel laboratorio Fólkvangr della Ochs Earth la giovane Elnora è al lavoro per testare il GUND Format, una tecnologia medica sviluppata dall'istituto Vanadis ora acquisito dalla Ochs Earth, applicato a Mobile Suit (robot da guerra pilotabili) di tipo Gundam. L'innocuità di tali Gundam per i piloti è stata messa in dubbio dal consiglio di sviluppo dei Mobile Suit, in quanto la connessione con la macchina in fase di pilotaggio sarebbe troppo onerosa e biologicamente stressante. Sotto la guida della dottoresssa Cardo Nabo, Elnora sperimenta la connessione con il Gundam Lfrith per confutare queste affermazioni. Proprio il giorno del quarto compleanno di Eri, la figlia di Elnora, il consiglio di sviluppo spinto da Delling Rembran anticipa il vaglio degli sviluppi e avvia un'offensiva contro la Ochs Earth, accusata di minare l'etica umana tramite i Mobile Suit Gundam che trascendono il concetto di arma essendo pericolosi anche per chi li pilota. Delling assume la direzione del Cathedra, un organismo formato dal consiglio per il controllo della produzione dei Mobile Suit, e sostiene che in guerra vada preservata la responsabilità morale delle proprie azioni compiute con le armi, cosa che non avviene con chi si interfaccia con un Gundam. Nadim, il padre di Eri, si sacrifica nel tentativo di difendere il laboratorio, mentre la bambina, assieme alla madre nella cabina di pilotaggio del Lfrith, ne assume per la prima volta il pieno controllo senza conseguenze fisiche e disintegra alcune unità nemiche senza rendersi conto dei suoi atti. Delling rinnega pubblicamente i Gundam, considerati delle vere e proprie maledizioni, e ne vieta la produzione. ||||
### Prima stagione
| Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | In onda |
| - | - | - |
| Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Giapponese |
| 1 | La strega e la sposa 「魔女と花嫁」 - Majo to hanayome | 2 ottobre 2022 |
| 2 | Il Mobile Suit maledetto 「呪いのモビルスーツ」 - Noroi no Mobiru Sūtsu | 9 ottobre 2022 |
| 3 | L'orgoglio di Guel 「グエルのプライド」 - Gueru no puraido | 16 ottobre 2022 |
| 4 | Una trappola invisibile 「みえない地雷」 - Mienai jirai | 23 ottobre 2022 |
| 5 | Riflesso in uno sguardo di ghiaccio 「氷の瞳に映るのは」 - Kōri no hitomi ni utsuru no wa | 30 ottobre 2022 |
| 6 | Un canto cupo 「鬱陶しい歌」 - Uttōshii uta | 6 novembre 2022 |
| 7 | Shall we Gundam? 「シャル・ウィ・ガンダム?」 - Sharu Ui Gandamu? | 20 novembre 2022 |
| 8 | La loro scelta 「彼らの採択」 - Karera no saitaku | 27 novembre 2022 |
| 9 | Se solo potessi fare un passo verso di te 「あと一歩、キミに踏み出せたなら」 - Ato ippo, kimi ni fumidaseta nara | 4 dicembre 2022 |
| 10 | Pensieri ricorrenti 「巡る想い」 - Meguru omoi | 11 dicembre 2022 |
| 11 | Le streghe della terra 「地球の魔女」 - Chikyū no majo | 25 dicembre 2022 |
| 12 | Avanzare anziché scappare 「逃げ出すよりも進むことを」 - Nigedasu yori mo susumu koto wo | 8 gennaio 2023 |
### Seconda stagione
| Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | In onda |
| - | - | - |
| Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Giapponese |
| 13 | Messaggeri dalla Terra 「大地からの使者」 - Daichi kara no shisha | 9 aprile 2023 |
| 14 | Il loro desiderio 「彼女たちのネガイ」 - Kanojotachi no negai | 16 aprile 2023 |
| 15 | Padri e figli 「父と子と」 - Chichi to ko to | 23 aprile 2023 |
| 16 | Il ciclo del peccato 「罪過の輪」 - Zaika no wa | 30 aprile 2023 |
| 17 | Cose preziose 「大切なもの」 - Taisetsu na mono | 7 maggio 2023 |
| 18 | Noi, esseri vuoti 「空っぽな私たち」 - Karappo na watashitachi | 21 maggio 2023 |
| 19 | Non è il modo migliore 「一番じゃないやり方」 - Ichiban ja nai yarikata | 28 maggio 2023 |
| 20 | La fine della speranza 「望みの果て」 - Nozomi no hate | 4 giugno 2023 |
| 21 | Ciò che possiamo fare adesso 「今、できることを」 - Ima, dekiru koto wo | 11 giugno 2023 |
| 22 | La via intessuta 「紡がれる道」 - Tsumugareru michi | 18 giugno 2023 |
| 23 | Gentilezza implacabile 「譲れない優しさ」 - Yuzurenai yasashisa | 25 giugno 2023 |
| 24 | Che tutta la felicità del mondo possa circondarti 「目一杯の祝福を君に」 - Meippai no shukufuku wo kimi ni | 2 luglio 2023 |
|
1,167,844 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Nicolae_Dic%C4%83
|
Nicolae Dică
|
# Nicolae Dică
Nicolae Dică (Pitești, 9 maggio 1980) è un allenatore di calcio ed ex calciatore rumeno, di ruolo centrocampista.
## Caratteristiche tecniche
Era un centrocampista con spiccate doti offensive.
## Carriera
### Giocatore
**Club**
**Primi anni**
Cresciuto nel Argeș Pitești, nel 1998 si è trasferito in prestito biennale al Dacia Pitești, con cui ha disputato due campionati di seconda divisione, totalizzando 50 presenze e 19 gol. Nel 2000 è rientrato all'Argeş Piteşti. Ha militato nel club biancoviola fino al 2004, totalizzando 88 presenze e 34 reti in campionato.
**Club**
**Steaua Bucarest**
Nel gennaio 2004 si è trasferito alla Steaua Bucarest, che ha pagato 250.000€ per il suo cartellino. L'esordio con lo Steaua è avvenuto il 14 marzo 2004, nell'incontro di campionato Brașov-Steaua Bucarest (0-1), gara in cui ha siglato la rete che ha consentito la vittoria alla propria squadra. Fra le sue reti, si segnala la rete siglata l'11 giugno 2005 nell'ultima giornata di campionato contro il Politehnica Timișoara, che ha consentito al club di vincere l'incontro per 2-1 e conquistare il titolo nazionale. Durante la militanza allo Steaua ha vinto due campionati e una Supercupa României. A livello individuale, inoltre, ha vinto il premio Calciatore romeno dell'anno nel 2006. Nella stagione 2006-2007 si è classificato 4º a pari merito con Totti, Inzaghi e Pizarro nella classifica marcatori della UEFA Champions League. Ha militato nelle file dello Steaua fino al 2008, totalizzando 125 presenze e 54 reti in campionato.
**Club**
**Catania e prestiti**
Il 28 giugno 2008 viene ufficialmente acquistato dal Catania, firmando un contratto di 4 anni con la società etnea. Il 17 settembre sigla il suo primo gol ufficiale nel Catania nella partita di Coppa Italia contro il Padova (4-0). Durante il campionato 2008-2009, complici dissidi con il tecnico Zenga, è sceso in campo solo 3 volte in campionato.
Il 19 giugno 2009 si è trasferito all'Īraklīs. Il trasferimento, ufficializzato dal Catania il 3 luglio, è a titolo temporaneo con diritto di riscatto del cartellino da parte dell'Iraklis. Nel dicembre 2009, dopo 13 presenze e 3 reti in campionato, è tornato a Catania per fine prestito.
L'11 gennaio 2010 è passato in prestito fino al termine della stagione e con diritto di riscatto al CFR Cluj. Con il Cluj ha vinto il campionato e la Coppa di Romania. La società rumena, al termine della stagione, pur avendo la volontà di riscattarlo, non è riuscita a trovare l'accordo sul prezzo. Il calciatore, pertanto, è tornato al Catania. La società etnea lo ha immediatamente girato in prestito con diritto di riscatto fino a gennaio 2011 ai turchi del Manisaspor. Il 20 dicembre 2010 ha rescisso il proprio contratto con il Catania, rimanendo svincolato.
**Club**
**Ultimi anni**
Il 15 gennaio 2011 è stato ufficializzato il suo ritorno allo Steaua Bucarest. Nel periodo allo Steaua ha siglato 6 reti in 13 presenze. Nel giugno 2011 si è trasferito al neopromosso Mioveni. Nel gennaio 2012 il club, ultimo in classifica, ha deciso di svincolare i giocatori con gli stipendi più alti, tra cui lo stesso Dică, e così la sua esperienza si è chiusa con un gol in 15 presenze. Rimasto svincolato, nel gennaio 2012 si è trasferito al Viitorul Costanza, squadra di Liga II. Ottenuta la promozione in Liga I, ha militato nel club fino al 2014, totalizzando 67 presenze e 19 presenze in campionato. Nel 2014 si è ritirato dall'attività agonistica.
**Nazionale**
Ha debuttato in Nazionale l'11 ottobre 2003, nell'amichevole Giappone-Romania (1-1). Ha messo a segno la sua prima rete con la selezione rumena il 16 agosto 2006, nell'amichevole Romania-Cipro (2-0), siglando il gol del momentaneo 1-0 al minuto 4 del primo tempo. Ha partecipato, con la Nazionale rumena, agli Europei 2008. È sceso in campo, inoltre, nelle qualificazioni ai Mondiali 2006, nelle qualificazioni ai Mondiali 2010 e nelle qualificazioni agli Europei 2008. Ha collezionato in totale, con la selezione rumena, 32 presenze e 9 reti.
### Allenatore
Terminata la carriera da calciatore, nel luglio 2014 è diventato vice dell'allenatore Constantin Gâlcă alla Steaua Bucarest. Il 1º dicembre 2015 ha assunto ad interim la guida della squadra, che ha allenato per un solo incontro pareggiato per 1-1. Il 29 dicembre 2015 è diventato tecnico dell'Argeș Pitești. Ha allenato il club biancoviola fino al 2017, vincendo il campionato di Liga III nella stagione 2016-2017. Il 15 maggio 2017 è diventato tecnico del FCSB. In una stagione alla guida del club ha ottenuto il secondo posto in campionato ed ha raggiunto i sedicesimi di finale di Europa League, competizione in cui il club è stato eliminato dalla Lazio. Nella stagione successiva la squadra di Dică ha mancato la qualificazione alla fase a gironi di UEFA Europa League perdendo il play-off contro il Rapid Vienna ed è eliminata dalla Coppa di Romania già agli ottavi di finale. Dopo la sconfitta interna del 22 dicembre 2018 contro la capolista CFR Cluj, con la squadra al secondo posto in campionato, Dică si è dimesso. Nel giugno 2019 è diventato tecnico dell'Argeș Pitești, tornando a guidare il club dopo l'esperienza conclusasi nel 2017. Nel novembre 2019 è diventato vice di Mirel Rădoi, commissario tecnico della Nazionale rumena. Il 26 luglio 2022 è diventato tecnico del FCSB. Il 1º novembre 2022 ha risolto consensualmente il proprio contratto. Il 14 gennaio 2023 è diventato allenatore del Mioveni. Il 26 aprile 2023 ha rescisso il proprio contratto. Il 17 luglio 2023 è stato ingaggiato dal FCU Craiova. Il 19 agosto 2023 è stato sollevato dall'incarico.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 1998-1999 | Dacia Pitești | B | 17 | 5 | CR | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 17+ | 5+ |
| 1999-2000 | Dacia Pitești | B | 33 | 14 | CR | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 33+ | 14+ |
| Totale Dacia Pitești | Totale Dacia Pitești | Totale Dacia Pitești | 50 | 19 | | ? | ? | | - | - | | - | - | 50+ | 19+ |
| 2000-2001 | Argeș Pitești | A | 19 | 4 | CR | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 19+ | 4+ |
| 2001-2002 | Argeș Pitești | A | 27 | 11 | CR | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 27+ | 11+ |
| 2002-2003 | Argeș Pitești | A | 28 | 10 | CR | 1+ | 0+ | - | - | - | - | - | - | 29+ | 10+ |
| 2003-gen. 2004 | Argeș Pitești | A | 14 | 9 | CR | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 14+ | 9+ |
| Totale Argeș Pitești | Totale Argeș Pitești | Totale Argeș Pitești | 88 | 34 | | 1+ | 0+ | | - | - | | - | - | 89+ | 34+ |
| gen.-giu. 2004 | Steaua Bucarest | A | 14 | 9 | CR | ? | ? | UEFA | 0 | 0 | - | - | - | 14+ | 9+ |
| 2004-2005 | Steaua Bucarest | A | 29 | 11 | CR | ? | ? | UEFA | 11 | 2 | - | - | - | 40+ | 13+ |
| 2005-2006 | Steaua Bucarest | A | 29 | 15 | CR | ? | ? | UCL+UEFA | 2+13 | 0+6 | SCR | 1 | 1 | 45+ | 22+ |
| 2006-2007 | Steaua Bucarest | I | 23 | 10 | CR | ? | ? | UCL | 10 | 5 | SCR | 0 | 0 | 33+ | 15+ |
| 2007-2008 | Steaua Bucarest | I | 30 | 9 | CR | 1 | 0 | UCL | 10 | 1 | - | - | - | 41 | 10 |
| Totale Steaua Bucarest | Totale Steaua Bucarest | Totale Steaua Bucarest | 125 | 54 | | 1+ | 0+ | | 46 | 14 | | 1 | 0 | 173+ | 68+ |
| 2008-2009 | Catania | A | 3 | 0 | CI | 3 | 1 | - | - | - | - | - | - | 6 | 1 |
| lug.-dic. 2009 | Īraklīs | SLE | 13 | 3 | KE | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 13 | 3 |
| dic. 2009-gen. 2010 | Catania | A | 0 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 |
| gen.-giu. 2010 | CFR Cluj | I | 13 | 0 | CR | 3 | 1 | EL | 0 | 0 | SCR | 0 | 0 | 16 | 1 |
| lug.-dic. 2010 | Manisaspor | SL | 5 | 0 | TK | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | 7 | 1 |
| gen.-giu. 2011 | Steaua Bucarest | I | 11 | 4 | CR | 2 | 2 | EL | 0 | 0 | - | - | - | 13 | 6 |
| lug.-dic. 2012 | Mioveni | I | 15 | 1 | CR | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 15 | 1 |
| gen.-giu. 2012 | Viitorul Costanza | II | 12 | 6 | CR | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 12 | 6 |
| 2012-2013 | Viitorul Costanza | I | 26 | 10 | CR | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 26 | 10 |
| 2013-2014 | Viitorul Costanza | I | 29 | 3 | CR | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 30 | 3 |
| Totale Viitorul Constanța | Totale Viitorul Constanța | Totale Viitorul Constanța | 67 | 19 | | 1 | 0 | | - | - | | - | - | 68 | 19 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 388 | 134 | | 13+ | 5+ | | 46 | 14 | | 1 | 1 | 448+ | 154+ |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Romania :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 11-10-2003 | Bucarest | Romania | 1 – 1 | Giappone | Amichevole | - | 64’ |
| 16-11-2003 | Ancona | Italia | 1 – 0 | Romania | Amichevole | - | 65’ |
| 28-4-2004 | Bucarest | Romania | 5 – 1 | Germania | Amichevole | - | 70’ |
| 27-5-2004 | Dublino | Irlanda | 1 – 0 | Romania | Amichevole | - | 78’ |
| 18-8-2004 | Bucarest | Romania | 2 – 1 | Finlandia | Qual. Mondiali 2006 | - | 76’ |
| 4-9-2004 | Bucarest | Romania | 2 – 1 | Macedonia | Qual. Mondiali 2006 | - | 78’ |
| 8-9-2004 | Andorra La Vella | Andorra | 1 – 5 | Romania | Qual. Mondiali 2006 | - | 75’ |
| 9-10-2004 | Praga | Rep. Ceca | 1 – 0 | Romania | Qual. Mondiali 2006 | - | 75’ |
| 17-11-2004 | Erevan | Armenia | 1 – 1 | Romania | Qual. Mondiali 2006 | - | 46’ |
| 17-8-2005 | Costanza | Romania | 2 – 0 | Andorra | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 12-11-2005 | Le Mans | Romania | 1 – 2 | Costa d'Avorio | Amichevole | - | 55’ |
| 16-11-2005 | Bucarest | Romania | 3 – 0 | Nigeria | Amichevole | - | 66’ |
| 16-8-2006 | Costanza | Romania | 2 – 0 | Cipro | Amichevole | 1 | 62’ |
| 2-9-2006 | Costanza | Romania | 2 – 2 | Bulgaria | Qual. Euro 2008 | - | 60’ |
| 6-9-2006 | Tirana | Albania | 0 – 2 | Romania | Qual. Euro 2008 | 1 | |
| 7-10-2006 | Bucarest | Romania | 3 – 1 | Bielorussia | Qual. Euro 2008 | - | 88’ |
| 15-11-2006 | Cadice | Spagna | 0 – 1 | Romania | Amichevole | - | 74’ 90+4’ |
| 22-8-2007 | Bucarest | Romania | 2 – 0 | Turchia | Amichevole | 1 | 79’ |
| 8-9-2007 | Minsk | Bielorussia | 1 – 3 | Romania | Qual. Euro 2008 | 1 | 67’ |
| 12-9-2007 | Colonia | Germania | 3 – 1 | Romania | Amichevole | - | 85’ |
| 17-10-2007 | Lussemburgo | Lussemburgo | 0 – 2 | Romania | Qual. Euro 2008 | - | 64’ |
| 21-11-2007 | Bucarest | Romania | 6 – 1 | Albania | Qual. Euro 2008 | 2 | |
| 6-2-2008 | Ramat Gan | Israele | 1 – 0 | Romania | Amichevole | - | 46’ |
| 26-3-2008 | Bucarest | Romania | 3 – 0 | Russia | Amichevole | - | 46’ |
| 31-5-2008 | Bucarest | Romania | 4 – 0 | Montenegro | Amichevole | 2 | 46’ |
| 9-6-2008 | Zurigo | Romania | 0 – 0 | Francia | Euro 2008 - 1º Turno | - | 90+3’ |
| 13-6-2008 | Zurigo | Italia | 1 – 1 | Romania | Euro 2008 - 1º Turno | - | 25’ |
| 17-6-2008 | Berna | Paesi Bassi | 2 – 0 | Romania | Euro 2008 - 1º Turno | - | 72’ |
| 20-8-2008 | Costanza | Romania | 1 – 0 | Lettonia | Amichevole | 1 | |
| 6-9-2008 | Cluj-Napoca | Romania | 0 – 3 | Lituania | Qual. Mondiali 2010 | - | |
| 2-6-2010 | Villach | Romania | 0 – 1 | Macedonia | Amichevole | - | 46’ |
| 5-6-2010 | Sankt Veit an der Glan | Romania | 3 – 0 | Honduras | Amichevole | - | 67’ 78’ |
| Totale | | Presenze | 32 | | Reti | 9 | |
## Palmarès
### Giocatore
**Club**
* Campionato rumeno: 3
Steaua Bucarest: 2004-2005, 2005-2006
CFR Cluj: 2009-2010
* Supercoppa di Romania: 1
Steaua Bucarest: 2006
* Coppa di Romania: 2
CFR Cluj: 2009-2010
Steaua Bucarest: 2010-2011
**Individuale**
* Calciatore rumeno dell'anno: 1
2006
### Allenatore
* Liga III: 1
Argeș Pitești: 2016-2017
|
3,530,956 |
https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89ditions_du_Seuil
|
Éditions du Seuil
|
# Éditions du Seuil
Éditions du Seuil è una casa editrice francese nata nel 1935, che pubblica essenzialmente libri di letteratura e scienze umane.
Pubblica tradotti in francese la serie Don Camillo di Giovannino Guareschi come il Libretto rosso di Mao Tse-tung, entrambi tra i titoli più venduti, e ha in catalogo autori come Jacques Lacan, Roland Barthes, Philippe Sollers (fino al 1983, quando passa alla Gallimard), Edgar Morin, Maurice Genevoix e Pierre Bourdieu.
## Storia
All'inizio della sua attività si è proposta anche come distribuzione di libri di altre case, quali Éditions de Minuit, Éditions Odile Jacob, José Corti e altri. Ha poi anche pubblicato libri per l'infanzia. Tra i gialli o polizieschi annovera libri di Lawrence Block e Michael Connelly.
Fondata da Henri Sjöberg su suggerimento del cattolico Jean Plaquevent, fin dall'inizio è stata coordinata da Paul Flamand (direttore letterario) e Jean Bardet (direttore commerciale) che sono accorsi in aiuto di Sjöberg, il quale è voluto rimanere solo consigliere tecnico.
Alla fine degli anni settanta è considerata la seconda casa editrice, dopo Gallimard.
Nel 1979, la direzione è passata a Michel Chodkiewicz e dal 1989 a Claude Cherki. Poi, nel 2004, la casa è stata comprata dal gruppo "La Martinière" e la direzione è passata a Pascal Flamand (amministratore) e a Olivier Cohen (direttore editoriale e creatore della collegata "L'Olivier"). La distribuzione, a seguito dell'acquisto del gruppo è stata rinnovata, attraverso la creazione di un'apposita società, "Volumen".
Da novembre 2005 alla fine del 2006 il settore "Littérature et Documents" è stato diretto da Laure Adler, già direttrice di France Culture e collaboratrice di Radio France.
Diversi altri ricongiungimenti e separazioni di società del gruppo ("Points" lascia, "Danger Public" e "Petit à petit" si aggiungono, "L'Olivier" diventa in qualche modo più autonoma, pur restando nel gruppo ecc.) e polemiche sulla gestione, con riflessi sulla stampa, portano a una difficile gestione. L'editore e scrittore Hervé Hamon lascia, dichiarando che "gli autori non sono più al centro della casa" e solleva la domanda se una casa editrice debba fare finanza o cultura.
Infine, nell'agosto 2006, prende la direzione Denis Jeambar, già direttore del settimanale "Le Point" (lascia a gennaio 2010). Poco dopo viene venduta anche la storica sede di rue Jacob 27, che fa da modello anche al logo: "L'Olivier" si trasferisce a boulevard du Montparnasse 96; "Seuil" lascia addirittura Parigi e apre a Montrouge. Nuovo presidente diviene Olivier Bétourné, che vi lavora dal 1977 e ha fatto tutta la sua carriera nella casa editrice, partendo da semplice lettore.
Tra le riviste della casa editrice, vi sono "Actes de la recherche en sciences sociales", "Communications", "Le Genre humain", "Poétique" e "Pouvoirs".
## Collane
* «l'Histoire Immédiate», fondata da Jean Lacouture nel 1961 e diretta da Jean-Claude Guillebaud, pubblica opere di Germaine Tillion, René Dumont, Edgar Morin e Emmanuel Todd.
* «L'Intégrale», dal 1962 al 1994, diretta da Luc Estang, pubblicava opere complete di autori classici.
* «Tel Quel», dal 1963 al 1982, diretta da Philippe Sollers e collegata alla rivista, ne pubblicava gli autori. Tra i più noti, Roland Barthes, Jacques Derrida, Gérard Genette e Julia Kristeva.
* «Champ freudien», collana di Psicoanalisi, fondata nel 1964 da Jacques Lacan e poi diretta da Jacques-Alain Miller e Judith Miller.
* «L'Ordre philosophique», fondata nel 1966 da Paul Ricœur e François Wahl, il quale l'ha diretta fino al 1990, sostituito da Alain Badiou e Barbara Cassin, poi dimessosi nel 2007 e spostatosi presso la casa editrice Fayard.
* «Science ouverte», nata nel 1966 e diretta da Jean-Marc Lévy-Leblond.
* «Change», rivista fondata e diretta da Jean-Pierre Faye nel 1967 e chiusa nel 1985.
* «Poétique», fondata nel 1970 da Gérard Genette e Tzvetan Todorov, più tardi diretta solo dal primo dei due.
* «L'Univers historique» est fondée en 1970 par Jacques Julliard et Michel Winock.
* «Fiction & Cie», collana di letteratura creata da Denis Roche nel 1974 e diretta dal 2004 da Bernard Comment (tra gli autori Jacques Roubaud, Olivier Rolin, Patrick Deville, François Maspero, Christine Angot, Catherine Millet, Thomas Pynchon e l'italiano Roberto Ferrucci).
* «Espacements» (1976-1985), collana di architettura diretta da Françoise Choay.
* «Travaux linguistiques» (1972-1991), collana di linguistica diretta da Nicolas Ruwet.
* «Des Travaux», fondata nel 1983 da Michel Foucault, Jean-Claude Milner, Paul Veyne e François Wahl.
* «La Couleur des idées», fondata nel 1984 da Jean-Luc Giribone, successivamente diretta da Jean-Pierre Dupuy, Jean-Claude Guillebaud, Jean-Luc Pouthier o Olivier Mongin.
* «La Librairie du XXIe siècle» creata nel 1989 da Maurice Olender (ma allora si chiamava «La Librairie du XXe siècle»). Alcuni autori hanno seguito il direttore quando si è spostato da Hachette Livre (dove dirigeva dal 1985 una collana chiamata "Textes du XXe siècle"). Tra gli autori Paul Celan, Georges Perec, Jean-Pierre Vernant, Michel Pastoureau, Jorge Luis Borges, Jacques Rancière, Antonio Tabucchi, Lydia Flem, Jean Starobinski, a cui si aggiunsero Yves Bonnefoy, Pascal Dusapin, François Maspero e altri.
* «Libre examen», fondata nel 1991 da Olivier Bétourné, con all'interno opere di Hannah Arendt, Pierre Bourdieu e Claude Nicolet.
* «Liber», fondata da Pierre Bourdieu e diretta da Jérôme Bourdieu, John Heilbron e Yves Winkin.
* «La plus Belle Histoire» fondata nel 1998 da Dominique Simonnet.
* «Cadre rouge», dove si pubblica letteratura in francese. Tra gli autori Didier Decoin, Patrick Grainville, Louis Gardel, Elie Wiesel, Erik Orsenna, Tahar Ben Jelloun, Andreï Makine ecc.
* «Cadre vert», dove si pubblica letteratura tradotta da altre lingue, come Heinrich Böll, Günter Grass, Gabriel García Márquez, Italo Calvino, John Updike, William Boyd, John Irving, John Maxwell Coetzee, José Saramago, Manuel Vázquez Montalbán, Arturo Pérez-Reverte, Antonio Muñoz Molina, Elfriede Jelinek ecc.
## Autori italiani pubblicati
* Carmine Abate
* Eraldo Affinati
* Giorgio Agamben
* Leon Battista Alberti
* Ludovico Ariosto
* Silvia Ballestra
* Giuseppe Barbaglio
* Paolo Barbaro
* Francesco Biamonti
* Norberto Bobbio
* Remo Bodei
* Ginevra Bompiani
* Giuseppe Bonaviri
* Silvia Bonucci
* Enrico Brizzi
* Romolo Bugaro
* Italo Calvino
* Luciano Canfora
* Andrea Canobbio
* Ottavio Cappellani
* Franco Cardini
* Gianrico Carofiglio
* Caterina da Siena
* Pietro Citati
* Vincenzo Consolo
* Benedetta Craveri
* Antonio Dal Masetto
* Daniele Del Giudice
* Francesca Duranti
* Roberto Esposito
* Roberto Ferrucci
* Marcello Fois
* Antonio Forcellino
* Carlo Fruttero
* Carlo Emilio Gadda
* Galileo Galilei
* Silvana Gandolfi
* Alessandro Gennari
* Ludovico Geymonat
* Andrea Giardina
* Carlo Ginzburg
* Marco Tullio Giordana
* Paolo Giordano
* Paolo Grossi
* Giovannino Guareschi
* Giorgio Israel
* Mario Lavagetto
* Franco Lucentini
* Claudio Magris
* Giorgio Manganelli
* Lorenzo Mattotti
* Dacia Maraini
* Michele Mari
* Paolo Maurensig
* Massimo Montanari
* Franco Moretti
* Giorgio Nardone
* Anna Maria Ortese
* Carlo Ossola
* Agostino Paravicini Bagliani
* Valeria Parrella
* Antonio Pascale
* Pier Paolo Pasolini
* Susanna Colussi Pasolini
* Claudio Pavone
* Santo Piazzese
* Giuseppe Pontiggia
* Paolo Prodi
* Elisabetta Rasy
* Sergio Romano
* Paolo Rossi
* Carmelo Samonà
* Beppe Sebaste
* Antonio Tabucchi
* Giuseppe Tomasi di Lampedusa
* Pier Vittorio Tondelli
* Enzo Traverso
* Cesarina Vighy
|
5,700,824 |
https://it.wikipedia.org/wiki/%C5%8Cya-san_wa_shishunki%21
|
Ōya-san wa shishunki!
|
# Ōya-san wa shishunki!
Ōya-san wa shishunki! (大家さんは思春期! lett. "La padrona di casa è in pubertà!") è un manga yonkoma scritto e disegnato da Rurū Minase, serializzato sul Manga Time di Hōbunsha dal numero di giugno 2012. Un adattamento anime, prodotto da Seven Arcs Pictures, è stato trasmesso in Giappone tra il 10 gennaio e il 27 marzo 2016.
## Personaggi
### Chie Satonaka (里中 チエ, Satonaka Chie)
Doppiata da: Yurika Kubo
### Maeda (前田)
Doppiato da: Takashi Kondō
### Reiko Shirai (白井 麗子, Shirai Reiko)
Doppiata da: Hitomi Nabatame
### Mayu Ueno (植野 真由, Ueno Mayu)
Doppiata da: Ibuki Kido
### Yuki Miyamura (宮村 雪, Miyamura Yuki)
Doppiata da: Erii Yamazaki
### Asuka Mori (森 明日香, Mori Asuka)
Doppiata da: Yūki Nakashima
### Sakura Kanemoto (金本 さくら, Kanemoto Sakura)
Doppiata da: Kyōko Wada
## Media
### Manga
Il manga, scritto e disegnato da Rurū Minase, viene serializzato sulle riviste Manga Time e Manga Time Family di Hōbunsha rispettivamente dal numero di giugno 2012 e da gennaio 2014. Il primo volume tankōbon è stato pubblicato il 7 ottobre 2013 e al 7 marzo 2019 ne sono stati messi in vendita in tutto dieci.
**Volumi**
| Nº | Data di prima pubblicazione | Data di prima pubblicazione |
| - | - | - |
| Giapponese ||
| 1 | 7 ottobre 2013 | ISBN 978-4-8322-5235-6 |
| 2 | 6 marzo 2014 | ISBN 978-4-8322-5272-1 |
| 3 | 7 agosto 2014 | ISBN 978-4-8322-5311-7 |
| 4 | 7 maggio 2015 | ISBN 978-4-8322-5381-0 |
| 5 | 7 gennaio 2016 | ISBN 978-4-8322-5448-0 |
| 6 | 7 settembre 2016 | ISBN 978-4-8322-5513-5 |
| 7 | 6 maggio 2017 | ISBN 978-4-8322-5586-9 |
| 8 | 7 novembre 2017 | ISBN 978-4-8322-5638-5 |
| 9 | 7 agosto 2018 | ISBN 978-4-8322-5706-1 |
| 10 | 7 marzo 2019 | ISBN 978-4-8322-5744-3 |
### Anime
Annunciato il 17 settembre 2015 sul numero di novembre del Manga Time Family di Hōbunsha, un adattamento anime, prodotto da Seven Arcs Pictures e diretto da Yuki Ogawa, è andato in onda dal 10 gennaio al 27 marzo 2016. La sigla di apertura è Shining Sky, interpretata dalle doppiatrici Ibuki Kido ed Erii Yamazaki sotto il nome del duo every❤ing!. In tutto il mondo, ad eccezione dell'Asia, gli episodi sono stati trasmessi in streaming in simulcast, anche coi sottotitoli in lingua italiana, da Crunchyroll.
**Episodi**
| Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | In onda |
| - | - | - |
| Nº | Titolo italiano Giapponese 「Kanji」 - Rōmaji | Giapponese |
| 1 | La proprietaria è una ragazzina? 「大家さんは女の子!」 - Ōya-san wa onna no ko! | 10 gennaio 2016 |
| 2 | La padrona di casa è una brava casalinga 「大家さんは家庭的!」 - Ōya-san wa kateiteki! | 17 gennaio 2016 |
| 3 | La padrona di casa è inconsapevole? 「大家さんは無自覚?」 - Ōya-san wa mujikaku? | 24 gennaio 2016 |
| 4 | La padrona di casa è una buona vicina! 「大家さんは世話焼き!」 - Ōya-san wa sewayaki! | 31 gennaio 2016 |
| 5 | Alla padrona di casa piace stare da sola? 「大家さんはひとり好き?」 - Ōya-san wa hitori suki? | 7 febbraio 2016 |
| 6 | La padrona di casa è al centro dell'attenzione! 「大家さんは注目の的!」 - Ōya-san wa chūmoku no mato! | 14 febbraio 2016 |
| 7 | La padrona di casa è uno chef! 「大家さんは料理人!」 - Ōya-san wa ryōrijin! | 21 febbraio 2016 |
| 8 | La padrona di casa va ai bagni pubblici! 「大家さんは銭湯通い!」 - Ōya-san wa sentō-gayoi! | 28 febbraio 2016 |
| 9 | La padrona di casa è un tipo strano? 「大家さんは変わり者!」 - Ōya-san wa kawarimono! | 6 marzo 2016 |
| 10 | La padrona di casa sta crescendo? 「大家さんは成長中!」 - Ōya-san wa seichō-chū! | 13 marzo 2016 |
| 11 | La padrona di casa ha buon gusto! 「大家さんはお目が高い!」 - Ōya-san wa omegatakai! | 20 marzo 2016 |
| 12 | La padrona di casa è così…! 「大家さんはやっぱり…!」 - Ōya-san wa yappari…! | 27 marzo 2016 |
|
5,187,403 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Nicol%C3%A1s_Rosell
|
Nicolás Rosell
|
# Nicolás Rosell
Nicolás Rosell (Palma di Maiorca, 3 novembre 1314 – Palma di Maiorca, 28 marzo 1362) è stato un cardinale spagnolo.
## Biografia
Nicolás Rosell nacque il 3 novembre 1314 nella capitale Palma di Maiorca, regno vassallo di Maiorca ed omonima diocesi, nella regione insulare della Corona d'Aragona; era uno dei quattro figli del ricco pelaire Borrás Rossell, proprietario di un'attività dedita alla cardatura della lana e di altri tessuti, e di sua moglie Saurina.
### Formazione e ministero
Sentendo maturare una precoce vocazione religiosa, entrò nell'Ordine dei frati predicatori il 21 dicembre 1326, all'età di soli dodici anni, presso il convento domenicano della nativa Palma; qui studiò filosofia e teologia per alcuni anni, ricevendo in data sconosciuta l'ordinazione sacerdotale. In seguito lasciò le isole Baleari e partì per Barcellona, dove si distinse per la sua predicazione. Le sue abilità giunsero fino alle orecchie di Pietro IV, re della Corona d'Aragona, che il 18 agosto 1340 lo nominò domestico e cappellano reale, quando non aveva ancora compiuto ventisei anni. Nel 1346 fu incaricato di occuparsi, insieme al confratello Pere Sacoma, delle proprietà appartenenti ai sostenitori di Giacomo III di Maiorca, condannati a morte da Pietro IV.
Durante il capitolo provinciale svoltosi a Lérida nel 1348, fu nominato docente di teologia ed assegnato allo Studio generale di Barcellona, dove ottenne la licenza il 10 gennaio 1349 e conseguì il titolo di maestro di teologia il 10 marzo successivo. Subito dopo partì per Avignone, dove allora si trovava la corte papale, e qui rimase per più di un anno, finché il 24 giugno 1350 venne eletto priore della provincia domenicana della Corona d'Aragona, ricevendo anche la nomina di inquisitore generale del regno due settimane dopo, il 7 luglio.
Come provinciale domenicano, convocò capitoli a Balaguer, Calatayud, Xàtiva, Lleida, Tarragona e Pamplona. Fu il direttore spirituale ed esecutore testamentario delle figlie del re Giacomo II d'Aragona, Maria e Bianca, alla cui richiesta fondò il monastero delle monache domenicane di San Pietro Martire fuori le mura a Barcellona, trasferito poi nel 1423 in quello di Santa Eulalia del Campo. Inoltre diresse la fondazione definitiva del convento dei monaci di Montesión, sempre a Barcellona.
In veste di inquisitore, perseguitò beghine, begardi e fraticelli, tutti gruppi costituiti da predicatori erranti che denunciavano la corruzione del clero e predicavano una vita fedele al Vangelo e all'esperienza dei primi apostoli, la cui autonomia era vista con grande preoccupazione dalle autorità ecclesiastiche. Diverse figure religiose finirono a processo: Francesc Batlle, O.F.M., custode del convento di Barcellona, del quale confutò e condanno le dottrine nel 1351; il beghino fra Jaume Just, T.O.R., amministratore dell'ospedale di Santa Maria, tra il 1352 ed il 1353; Berenguer de Montfalcó, monaco del monastero di Santa Maria di Poblet, di cui rimproverò le dottrine nel 1353; Arnau Muntaner, O.F.M., il quale a Puigcerdà insegnava che Gesù Cristo e gli apostoli non possedevano beni personali o comuni.
### Cardinalato
Su richiesta di re Pietro IV, papa Innocenzo VI lo creò e pubblicò cardinale nel concistoro del 23 dicembre 1356, all'età di quarantadue anni, divenendo il primo porporato aragonese nella storia della Chiesa; contestualmente gli venne conferito il titolo presbiterale di San Sisto, vacante dal 28 ottobre 1355, giorno della morte del cardinale francese Arnaud de Villemur, C.R.S.A. Entrò nella curia papale di Avignone il 30 marzo 1357, risiedendovi fino a poco prima della morte, divenendo noto come il "cardinale d'Aragona"; lasciò tutti i suoi incarichi in Spagna, nei quali fu sostituito da Nicolas Eymerich, autore del fortunato Directorium inquisitorum.
In una lettera del 1357, re Pietro espresse la sua soddisfazione per la "grande grazia e punto di forza per noi e per tutta la nostra nazione, perché sapeva che c'era un cardinale in Spagna, per la prima volta dalla Castiglia, e la nostra nazione non ne aveva mai avuto uno".
Si conservano molti suoi manoscritti in lingua latina, come il commento a San Matteo, un registro dei libri della Camera apostolica, note sull'ordine domenicano e lettere sulla sua attività di inquisitore. Inoltre fu autore di una "Vita di papa Gregorio IX", pubblicata postuma da Ludovico Antonio Muratori nella raccolta Rerum Italicarum scriptores, e di una storia dei primi papi, conservata presso la Biblioteca apostolica vaticana.
Anselm Turmeda parla di lui in Cobles de la divisió del regne de Mallorques:
«Oh Déu com fui exalçada com pres lo noble capell mestre Nicolau Rossell! Al món per ell som presada.»
«Oh Dio come sono stato esaltato come ha preso il cappello nobile maestro Nicolau Rossell! Nel mondo, siamo presi per lui.»
(Anselm Turmeda, Cobles de la divisió del regne de Mallorques, Cobla, 41)
L'8 giugno 1361, è stato notato per l'ultima volta nella corte pontificia di Avignone. Sentendosi prossimo alla fine, fece testamento a Perpignano il 12 marzo 1362, lasciando i suoi libri ai conventi domenicani di Barcellona, Gerona e Maiorca; il testamento venne conservato fino al 1835 nel monastero di Montesión, che egli stesso aveva fondato.
Poco dopo tornò nella nativa Palma di Maiorca per passare la convalescenza da una malattia, che però si aggravò, portandolo alla morte il 28 marzo 1362, all'età di soli quarantasette anni. Dopo i solenni funerali, la salma venne sepolta nel convento di San Domenico di Palma, vicino al cancello del coro; il 24 gennaio 1837, prima della demolizione del convento, l'urna contenente i suoi resti venne trasferita nella cattedrale di Santa Maria a Palma di Maiorca.
## Opere
* Romanorum pontificium gesta;
* De quadrupli jurisdictione romanae Ecclesiae in regnum utrisque Siciliae;
* Commentaria in Matthaeum;
* Epistola Clementi VI scripta;
* De unitatae ecclesiae et schismate vitando tractatus.
|
9,649,013 |
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Celebration_Tour
|
The Celebration Tour
|
# The Celebration Tour
The Celebration Tour, noto anche come Madonna: the Celebration Tour, è il dodicesimo tour di concerti della cantautrice statunitense Madonna.
Si tratta di un tour ideato per celebrare i quarant'anni di carriera della cantante, per la cui scaletta Madonna ha attinto al suo intero repertorio musicale.
## Critica
Il Celebration Tour ha debuttato con recensioni per lo più entusiastiche a Londra.
Mark Sutherland di Variety ha detto che Madonna ha dato prova che lei è ancora la "regina regnante della musica pop", dicendo "balla ancora [e] canta ancora". Varie pubblicazioni tra cui The Times, The Guardian e Rolling Stone le hanno assegnato quattro stelle su cinque, descrivendola come "totalmente accattivante" e "una celebrazione, ben riuscita e veramente celebrata". Anche i suoi altri spettacoli europei hanno attirato recensioni generalmente positive da pubblicazioni locali, tra cui Svezia, Belgio, Danimarca, Spagna, Portogallo e Francia.
Sebbene le risposte generali della critica siano state in gran parte positive, hanno affinato alcuni punti deboli, incluso il suo ritardo insieme ad alcuni brevi problemi tecnici tenutisi negli spettacoli ad Anversa, Barcellona e Londra, nonché il suo utilizzo di tracce pre-registrate e l'omissione di brani fondamentali del suo catalogo dalla scaletta.
Dando cinque stelle su cinque, Nick Levine di NME si è complimentato con il tour ma è stato critico nei confronti del tributo che ha fatto a Michael Jackson descrivendolo come una "mediocre" e dicendo che sembra "un po' scadente".
## Sinossi
Il Celebration Tour è uno show di più di due ore con molteplici cambi di costume e più di 30 canzoni. Lo spettacolo è stato suddiviso in cinque diverse sezioni (corrispondenti a diverse zone del palco): Uptown, Downtown, Midtown, East e West, ovvero le diverse aree di New York dove Madonna ha iniziato la sua carriera.
Secondo il direttore creativo del tour Lewis James, il palco e lo spettacolo servono anche come archivio della sua vita, celebrando i suoi fan, ed è una "continuazione della sua eredità" più che una semplice biografia. Anche i sei figli di Madonna si sono uniti sul palco in diversi momenti dello spettacolo, tra cui Lourdes Leon sin da Londra e Rocco Ritche (il suo figlio con Guy Ritchie) dalla tappa svedese, che rappresenta il suo presente come madre e famiglia.
Durante il concerto, Bob the Drag Queen funge da presentatore, apparendo in diversi momenti dello spettacolo interagendo con la cantante, spesso vestito da Maria Antonietta (in riferimento alla performance di "Vogue" di Madonna agli MTV Video Music Awards del 1990).
Durante alcuni segmenti dello spettacolo, i ballerini appaiono indossando riproduzioni di 17 abiti originariamente indossati da Madonna, che rappresentano molte delle sue "ere". Lo spettacolo include molti riferimenti al passato, incluso il letto del suo film "A letto con Madonna " con una sosia che indossa una maschera in lattice.
Durante l'esibizione di "Vogue", Madonna ha invitato varie celebrità in ogni tappa del tour a unirsi a lei sul palco per giudicare il voguing eseguito dai suoi ballerini di supporto, tra cui FKA Twigs, Diplo, Arca, Jean Paul Gaultier, Donatella Versace, Stella McCartney, Debi Mazar e Julia Garner.
## Antefatti e sviluppo
Le prime speculazioni circa un tour di Madonna sono iniziate dopo l'uscita del suo album di remix/compilation Finally Enough Love, quando i punti vendita in America Latina hanno riportato una prenotazione di Madonna allo Stadio del Centenario in Uruguay nell'ottobre 2022. Il 4 gennaio 2023, il tabloid britannico The Sun e altri media hanno iniziato a riferire di un tour che celebrava la sua carriera discografica di oltre 40 anni. Il tour è stato annunciato il 17 gennaio sul sito ufficiale di Madonna e sui profili della rete sociale appartenenti alla cantante. Il 24 gennaio Variety ha riferito che, a seguito dello sviluppo e della produzione dello spettacolo, il film biografico di Madonna, che stava dirigendo e co-sceneggiando, era stato accantonato.
Il Celebration Tour rappresenta due fatti senza precedenti nella carriera di Madonna: per prima volta va in tour senza promuovere un album in studio e la scaletta del tour si concentra esclusivamente sui suoi più grandi successi. Il corrispondente musicale della BBC Mark Savage ha suggerito che il suo Re-Invention World Tour del 2004 fosse il più vicino all'idea di uno show celebrativo dei suoi più grandi successi, sostenendo che la scaletta ignorasse parzialmente l'album pubblicato l'anno prima, ovvero American Life.
L'inizio del tour, originariamente previsto per il 15 luglio 2023 a Vancouver, è stato rinviato al mese di ottobre a causa delle condizioni di salute della cantante, che a fine giugno è stata ricoverata in terapia intensiva per una grave infezione batterica, come riportato dal suo manager Guy Oseary. La prima tappa nordamericana del tour, che si sarebbe dovuta svolgere in estate, è stata riprogrammata insieme alla seconda a partire da dicembre 2023.
## Scaletta
Questa scaletta rappresenta quella del concerto del 14 ottobre 2023 a Londra. Non è, pertanto, rappresentativa per tutti gli spettacoli del tour.
It's a Celebration (video intro, contiene elementi di Deeper and Deeper [Shep's Deeper Dub], Lucky Star, Celebration [Benny Benassi Remix], Erotica, Vogue, Express Yourself, Bitch I'm Madonna e Material Girl)
* Nothing Really Matters (Club 69 Mix)
* Everybody (contiene elementi di Where's the Party)
* Into the Groove (contiene elementi di Into the Hollywood Groove)
* Burning Up
* Open Your Heart
* Holiday (contiene elementi di I Want Your Love)
* Live to Tell (contiene elementi di In This Life)
* Like a Prayer (contiene elementi di Birjina Gaztetto Bat Zegoen, Girl Gone Wild, Act of Contrition, Unholy e del 12" Club Version)
Living for Love (Remix Interlude, contiene elementi del Offer Nissim Remix, Let's Go Crazy e Fever)
* Erotica (contiene elementi di Justify My Love, You Thrill Me e Papa Don't Preach)
* Justify My Love (contiene elementi di Gangsta, Erotica e Fever)
* Hung Up (contiene elementi di Hung Up on Tokischa e La Isla Bonita)
* Bad Girl (contiene elementi di Le Regret, op. 332)
* Vogue (contiene elementi di Up Down Suite, Deeper and Deeper [David Klub Mix], Break My Soul [The Queens Remix], Walk 4 Me e Let It All Out 2012)
* Human Nature / Crazy for You
The Beast Within (Remix Intermission)
* Die Another Day
* Don't Tell Me (contiene elementi dal tema portante de Il buono, il brutto, il cattivo)
* Mother and Father
* I Will Survive (cover di Gloria Gaynor) (sostituita da “Express Yourself” per le date 2024)
* La Isla Bonita / Don't Cry for Me Argentina
I Don't Search I Find (Honey Dijon Remix) (Video interlude)
* Bedtime Story (contiene elementi del Sound Factory Remix)
* Ray of Light (Sasha Ultraviolet Mix)
* Rain
Billie Jean / Like a Virgin Medley (interlude, contiene elementi di Express Yourself, Smooth Criminal, Dangerous, Celebration, She's Not Me, The Way You Make Me Feel, You Rock My World e Angel)
* Bitch I'm Madonna (contiene elementi di Give Me All Your Luvin')
* Celebration (Benny Benassi Remix) (contiene elementi di Music)
Variazioni
* Il 14 ottobre 2023 a Londra la cantante ha eseguito Little Star come augurio di compleanno alla figlia Lourdes Leon.
* Il 15 ottobre 2023 a Londra la cantante ha concluso lo spettacolo prematuramente con Rain a causa del coprifuoco imposto dall'impianto ospitante.
* Il 6 e il 7 novembre 2023 a Lisbona la cantante ha eseguito Sodade di Cesaria Evora prima di cantare I Will Survive.
* A partire dal 1º dicembre 2023 ad Amsterdam la cantante esegue Causing a Commotion a cappella assieme al pubblico subito dopo Into the Groove.
* Nelle date newyorkesi del tour, la cantante ha eseguito un mash up di Burning up e di I Love New York
* A partire dalla data di Boston dell’8 gennaio, I Will Survive è stata sostituita con una versione acustica di Express Yourself.
* L’8 gennaio a Boston la cantante ha intonato una strofa della canzone folk This Little Light of Mine
* Nelle date dell’11 e 12 gennaio a Toronto e in quella del 15 gennaio a Detroit, la cantante ha sostituito Rain con Frozen.
## Date
| Data | Città | Stato | Luogo | Artisti d'apertura | Pubblico | Incasso |
| - | - | - | - | - | - | - |
| Europa |||||||
| 14 ottobre 2023 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | Bob the Drag Queen | 59.556/59.556 | $14.706.417 |
| 15 ottobre 2023 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | Bob the Drag Queen | 59.556/59.556 | $14.706.417 |
| 17 ottobre 2023 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | Bob the Drag Queen | 59.556/59.556 | $14.706.417 |
| 18 ottobre 2023 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | Bob the Drag Queen | 59.556/59.556 | $14.706.417 |
| 21 ottobre 2023 | Anversa | Belgio | Sportpaleis | Bob the Drag Queen | 34.307/34.307 | $5.477.001 |
| 22 ottobre 2023 | Anversa | Belgio | Sportpaleis | Bob the Drag Queen | 34.307/34.307 | $5.477.001 |
| 25 ottobre 2023 | Copenaghen | Danimarca | Royal Arena | Bob the Drag Queen | 27.422/27.422 | $4.343.987 |
| 26 ottobre 2023 | Copenaghen | Danimarca | Royal Arena | Bob the Drag Queen | 27.422/27.422 | $4.343.987 |
| 28 ottobre 2023 | Stoccolma | Svezia | Tele2 Arena | Bob the Drag Queen | 39.173/39.173 | $4.019.448 |
| 1º novembre 2023 | Barcellona | Spagna | Palau Sant Jordi | Bob the Drag Queen | 35.324/35.324 | $5.574.504 |
| 2 novembre 2023 | Barcellona | Spagna | Palau Sant Jordi | Bob the Drag Queen | 35.324/35.324 | $5.574.504 |
| 6 novembre 2023 | Lisbona | Portogallo | Altice Arena | Bob the Drag Queen | 28.946/28.946 | $4.807.755 |
| 7 novembre 2023 | Lisbona | Portogallo | Altice Arena | Bob the Drag Queen | 28.946/28.946 | $4.807.755 |
| 12 novembre 2023 | Parigi | Francia | Accor Arena | Bob the Drag Queen | 31.657/31.657 | $5.381.371 |
| 13 novembre 2023 | Parigi | Francia | Accor Arena | Bob the Drag Queen | 31.657/31.657 | $5.381.371 |
| 15 novembre 2023 | Colonia | Germania | Lanxess Arena | Bob the Drag Queen | 30.049/30.049 | $4.959.322 |
| 16 novembre 2023 | Colonia | Germania | Lanxess Arena | Bob the Drag Queen | 30.049/30.049 | $4.959.322 |
| 19 novembre 2023 | Parigi | Francia | Accor Arena | Bob the Drag Queen | 31.124/31.124 | $5.341.182 |
| 20 novembre 2023 | Parigi | Francia | Accor Arena | Bob the Drag Queen | 31.124/31.124 | $5.341.182 |
| 23 novembre 2023 | Assago | Italia | Mediolanum Forum | Bob the Drag Queen | 22.895/22.895 | $4.095.015 |
| 25 novembre 2023 | Assago | Italia | Mediolanum Forum | Bob the Drag Queen | 22.895/22.895 | $4.095.015 |
| 28 novembre 2023 | Berlino | Germania | Mercedes-Benz Arena | Bob the Drag Queen | 25.426/25.426 | $4.826.374 |
| 29 novembre 2023 | Berlino | Germania | Mercedes-Benz Arena | Bob the Drag Queen | 25.426/25.426 | $4.826.374 |
| 1º dicembre 2023 | Amsterdam | Paesi Bassi | Ziggo Dome | Bob the Drag Queen | 32.104/32.104 | $6.344.416 |
| 2 dicembre 2023 | Amsterdam | Paesi Bassi | Ziggo Dome | Bob the Drag Queen | 32.104/32.104 | $6.344.416 |
| 5 dicembre 2023 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | Bob the Drag Queen | 31.111/31.111 | $7.588.038 |
| 6 dicembre 2023 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | Bob the Drag Queen | 31.111/31.111 | $7.588.038 |
| Nord America |||||||
| 13 dicembre 2023 | New York City | Stati Uniti | Barclays Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 14 dicembre 2023 | New York City | Stati Uniti | Barclays Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 16 dicembre 2023 | New York City | Stati Uniti | Barclays Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 18 dicembre 2023 | Washington | Stati Uniti | Capital One Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 19 dicembre 2023 | Washington | Stati Uniti | Capital One Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 8 gennaio 2024 | Boston | Stati Uniti | TD Garden | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 9 gennaio 2024 | Boston | Stati Uniti | TD Garden | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 11 gennaio 2024 | Toronto | Canada | Scotiabank Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 12 gennaio 2024 | Toronto | Canada | Scotiabank Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 15 gennaio 2024 | Detroit | Stati Uniti | Little Caesars Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 18 gennaio 2024 | Montréal | Canada | Centre Bell | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 19 gennaio 2024 | Montréal | Canada | Centre Bell | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 22 gennaio 2024 | New York City | Stati Uniti | Madison Square Garden | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 23 gennaio 2024 | New York City | Stati Uniti | Madison Square Garden | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 25 gennaio 2024 | Filadelfia | Stati Uniti | Wells Fargo Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 29 gennaio 2024 | New York City | Stati Uniti | Madison Square Garden | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 1º febbraio 2024 | Chicago | Stati Uniti | United Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 2 febbraio 2024 | Chicago | Stati Uniti | United Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 5 febbraio 2024 | Pittsburgh | Stati Uniti | PPG Paints Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 8 febbraio 2024 | Cleveland | Stati Uniti | Rocket Mortgage FieldHouse | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 13 febbraio 2024 | Saint Paul | Stati Uniti | Xcel Energy Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 17 febbraio 2024 | Seattle | Stati Uniti | Climate Pledge Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 18 febbraio 2024 | Seattle | Stati Uniti | Climate Pledge Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 21 febbraio 2024 | Vancouver | Canada | Rogers Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 24 febbraio 2024 | Sacramento | Stati Uniti | Golden 1 Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 27 febbraio 2024 | San Francisco | Stati Uniti | Chase Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 28 febbraio 2024 | San Francisco | Stati Uniti | Chase Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 1º marzo 2024 | Las Vegas | Stati Uniti | T-Mobile Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 2 marzo 2024 | Las Vegas | Stati Uniti | T-Mobile Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 4 marzo 2024 | Inglewood | Stati Uniti | Kia Forum | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 5 marzo 2024 | Inglewood | Stati Uniti | Kia Forum | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 7 marzo 2024 | Inglewood | Stati Uniti | Kia Forum | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 9 marzo 2024 | Inglewood | Stati Uniti | Kia Forum | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 11 marzo 2024 | Inglewood | Stati Uniti | Kia Forum | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 13 marzo 2024 | Thousand Palms | Stati Uniti | Acrisure Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 16 marzo 2024 | Phoenix | Stati Uniti | Footprint Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 19 marzo 2024 | Denver | Stati Uniti | Ball Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 24 marzo 2024 | Dallas | Stati Uniti | American Airlines Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 25 marzo 2024 | Dallas | Stati Uniti | American Airlines Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 28 marzo 2024 | Houston | Stati Uniti | Toyota Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 29 marzo 2024 | Houston | Stati Uniti | Toyota Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 1º aprile 2024 | Atlanta | Stati Uniti | State Farm Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 4 aprile 2024 | Tampa | Stati Uniti | Amalie Arena | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 6 aprile 2024 | Miami | Stati Uniti | Kaseya Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 7 aprile 2024 | Miami | Stati Uniti | Kaseya Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 14 aprile 2024 | Austin | Stati Uniti | Moody Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 15 aprile 2024 | Austin | Stati Uniti | Moody Center | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 20 aprile 2024 | Città del Messico | Messico | Palacio de los Deportes | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 21 aprile 2024 | Città del Messico | Messico | Palacio de los Deportes | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 23 aprile 2024 | Città del Messico | Messico | Palacio de los Deportes | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 24 aprile 2024 | Città del Messico | Messico | Palacio de los Deportes | Bob the Drag Queen | N.D. | N.D. |
| 26 aprile 2024 | Città del Messico | Messico | Palacio de los Deportes | | N.D. | N.D. |
| Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | N.D. | N.D. |
### Cancellazioni
| Data | Città | Stato | Luogo | Causa |
| - | - | - | - | - |
| Nord America |||||
| 27 luglio 2023 | Tulsa | Stati Uniti | BOK Center | Problemi di programmazione |
| 22 dicembre 2023 | Nashville | Stati Uniti | Bridgestone Arena | Problemi di programmazione |
| 15 gennaio 2024 | San Francisco | Stati Uniti | Chase Center | Problemi di programmazione |
| 18 gennaio 2024 | Las Vegas | Stati Uniti | MGM Grand Garden Arena | Problemi di programmazione |
| 20 gennaio 2024 | Phoenix | Stati Uniti | Footprint Center | Problemi di programmazione |
|
8,898,139 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Colleluori
|
Andrea Colleluori
|
# Andrea Colleluori
Andrea Colleluori (Penne, 17 maggio 2000) è un pallamanista italiano, portiere del Meran e della nazionale italiana.
## Carriera
### Gli inizi
Colleluori inizia a giocare a pallamano nel Città Sant'Angelo, dove esordisce in Serie A a soli 15 anni. Dopo due anni di Serie A e uno di Serie B, viene girato in prestito alla Polisportiva Cingoli, che gli affida le chiavi della porta da titolare nel campionato che segna il ritorno al girone unico in Italia. A fine anno retrocede in Serie A2, ma le prestazioni offerte lo portano a rispondere alle convocazioni delle nazionali di categoria e a quella maggiore.
### Nantes
Il 23 giugno 2019 viene ufficializzato il suo passaggio all'HBC Nantes, blasonata squadra europea, dove firma un contratto di tre anni. Colleluori viene affidato all'accademia della squadra francese e aggregato alla seconda squadra, dove disputa in campionati di terza lega. Il 1º ottobre 2020 fa il suo debutto in Champions League, nel match contro il Barcellona, valevole per la fase a gironi del torneo.
### Il ritorno a Cingoli
Il 4 febbraio, a seguito della decisione della Federazione francese di sospendere tutti i campionati non professionali, Colleluori fa ritorno a Cingoli per aiutare la squadra nella seconda metà del campionato
### JS Cherbourg
Prima della decisione di tornare a Cingoli, Colleluori aveva già firmato un contratto con il Cherborug, squadra di ProLigue con mire di promozione in StarLigue. L'inizio di stagione 2021-2022 lo vede spesso alternarsi col suo compagno Ivah, che però ben presto lo supera nelle gerarchie partendo titolare e relegando Colleluori in panchina.
### Meran
Sul finire di stagione 2021-2022 vien ufficializzato il suo ingaggio per la stagione 2022-23 al Meran tramite i profili social del club altoatesino.
### Nazionale
**Giovanili**
Con la nazionale U18 partecipa ai Giochi del Mediterraneo giovanili, raggiungendo il quarto posto. Nell'estate del 2018 vince da protagonista i Campionati europei di Seconda divisione in Georgia, promuovendo di fatto l'Italia in Prima divisione.
**Maggiore**
Fa il suo debutto in Nazionale maggiore nell'Adriatic Cup, torneo amichevole disputato contro Turchia, Ucraina e Lettonia in preparazione alle gare di qualificazioni agli Europei 2022 Il suo esordio in gare ufficiali avviene il 10 gennaio 2019 contro il Kosovo in una gara valevole per le qualificazioni ai Mondiali 2021.
## Palmarès
### Nazionale
**Giovanile**
* Campionato europeo maschile Under 18 - Seconda Divisione:
2018
### Individuale
* FIGH Awards:
Miglio portiere 2022
## Statistiche
### Cronologia, presenze e reti in nazionale
Aggiornato al 10 marzo 2021
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti |
| - | - | - | - | - | - | - |
| 10-01-2019 | Benevento | Italia | 28-28 | Kosovo | Qual. Mondiali 2021 | |
| 11-01-2019 | Benevento | Georgia | 28-25 | Italia | Qual. Mondiali 2021 | |
| 12-01-2019 | Benevento | Italia | 24-29 | Romania | Qual. Mondiali 2021 | |
| 08-11-2020 | Pescara | Italia | 24-39 | Norvegia | Qual. Euro22 | |
| 10-01-2021 | Valmiera | Lettonia | 31-29 | Italia | Qual. Euro22 | |
| 13-10-2022 | Katowice | Polonia | 30-23 | Italia | Qual. Euro24 | |
| 16-10-2022 | Pescara | Italia | 29-40 | Francia | Qual. Euro24 | |
| 01-11-2023 | Sakarya | Turchia | 37-28 | Italia | Qual. Mondiali 2025 | |
| 05-11-2023 | Chieti | Italia | 37-27 | Turchia | Qual. Mondiali 2025 | |
| Totale | | Presenze | 9 | | Reti | 0 |
|
1,956,886 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Cartello_di_Guadalajara
|
Cartello di Guadalajara
|
# Cartello di Guadalajara
Il Cartello di Guadalajara è stato un cartello criminale messicano creato, negli anni ottanta, da Miguel Ángel Félix Gallardo, Ernesto Fonseca Carrillo (zio di Amado Carrillo Fuentes, futuro leader del Cartello di Juárez) e Rafael Caro Quintero, con lo scopo di introdurre eroina e marijuana negli Stati Uniti. Tra i primi gruppi di trafficanti di droga messicani a collaborare con le mafie della cocaina colombiana, il cartello di Guadalajara è prosperato grazie al commercio di cocaina.
Secondo alcuni scrittori, come Peter Dale Scott, il cartello di Guadalajara prosperò in gran parte perché godette della protezione della DFS, l'agenzia di intelligence messicana, sotto il suo capo Miguel Nazar Haro.
## Storia ed eredità
Juan Matta-Ballesteros era il principale intermediario del cartello di Guadalajara con i cartelli colombiani; aveva presentato il predecessore di Felix Gallardo, Alberto Sicilia-Falcon, a Santiago Ocampo del cartello di Cali, una delle organizzazioni più grandi di contrabbando di cocaina negli Stati Uniti. Invece di ricevere pagamenti in contanti per i loro servizi, i trafficanti nel cartello di Guadalajara prendevano il 50% della cocaina che trasportavano dalla Colombia. Questo fu estremamente profittevole per loro: alcuni stimano che la rete di narcotraffico, allora gestita da Felix Gallardo, Ernesto Fonseca Carrillo, e Caro Quintero fruttava $5 miliardi ogni anno.
Dopo l'arresto di Rafael Caro Quintero e Ernesto Fonseca Carrillo ("Don Neto"), Félix Gallardo mantenne un basso profilo e nel 1987 si trasferì con la famiglia a Guadalajara. "Il padrino" Félix Gallardo quindi decise di dividere il traffico che controllava per renderlo più efficiente e più difficile da essere fermato dalle forze dell'ordine. In un certo senso, stava privatizzando il commercio messicano della droga, oltre a riportarlo sottobanco, gestito da boss meno conosciuti dalla DEA. Félix Gallardo convocò i massimi narcos della nazione nel resort di Acapulco dove ideò le plaza o territori. La rotta di Tijuana sarebbe andata ai suoi nipoti, i fratelli Arellano Félix. La rotta di Ciudad Juárez sarebbe andata alla famiglia Carrillo Fuentes, capeggiata dal nipote di Fonseca Carrillo, Amado Carrillo. Miguel Caro Quintero avrebbe amministrato il cartello di Sonora. Il controllo del corridoio di Matamoros, nel Tamaulipas – che sarebbe diventato il cartello del Golfo – sarebbe andato a Juan García Ábrego. Nel frattempo, Joaquín "El Chapo" Guzmán Loera e Ismael Zambada García avrebbe preso il controllo delle operazioni sulla costa del Pacifico, diventando il cartello di Sinaloa. Guzmán e Zambada riportarono nel giro il veterano Héctor Luis Palma Salazar. Félix Gallardo aveva ancora in mente di sovrintendere le operazioni nazionali, aveva i contatti quindi era ancora il capo, ma non avrebbe più controllato tutti i dettagli degli affari; fu arrestato l'8 aprile 1989.
Si credeva che anche Amado Carrillo Fuentes avesse fatto parte del cartello di Guadalajara, ma fu mandato a Ojinaga, nel Chihuahua per sovrintendere le spedizioni di cocaina di suo zio, Ernesto Fonseca Carrillo, e per apprendere le operazioni di confine da Pablo Acosta Villarreal, "El Zorro de Ojinaga" (La volpe di Ojinaga). Una volta che Acosta e il suo successore Rafael Aguilar Guajardo furono uccisi, Carrillo prese il controllo del cartello di Juárez. Attualmente, queste fazioni, o quel che ne resta, combattono tra di loro per il controllo delle rotte di commercio, l'influenza sul governo messicano e per rappresaglia per le passate offese o tradimenti. Questo conflitto è conosciuto con il nome di guerra messicana della droga.
|
2,577,868 |
https://it.wikipedia.org/wiki/John_McGovern
|
John McGovern
|
# John McGovern
John Prescott McGovern (Montrose, 28 ottobre 1949) è un allenatore di calcio ed ex calciatore scozzese, di ruolo centrocampista.
## Carriera
Nato in Scozia, McGovern si trasferì con la sua famiglia ad Hartlepool quando aveva sette anni. Qui divenne capitano della squadra di rugby a XV della sua scuola. A 15 anni abbandonò la palla ovale per il pallone da calcio e l'anno dopo firmò il suo primo contratto con l'Hartlepool Utd guidato da Brian Clough e Peter Thomas Taylor. L'incontro con i due fu decisivo per la sua carriera: McGovern diventerà infatti uno degli uomini di fiducia di Clough seguendolo in tutte le squadre da lui allenate.
Dopo aver conquistato la promozione in terza divisione con l'Hartlepool, nel 1968 si trasferì al Derby County con cui vinse nuovamente il campionato raggiungendo la prima divisione. A 19 anni McGovern divenne il più giovane calciatore ad aver giocato in tutte e quattro le divisioni della Football League. A Derby rimase sei anni, giocando 190 partite e vincendo il campionato inglese nella stagione 1971-1972.
Nella stagione 1973-1974 seguì Clough nell'esperienza con il Leeds Utd, dove dopo le dimissioni del suo mentore non riuscì più a trovare spazio. Fu ancora Clough a chiamarlo l'anno seguente per giocare nel Nottingham Forest. John divenne il capitano dei biancorossi guidandoli alla promozione in prima divisione, alla vittoria del titolo nazionale del 1977-1978, di due Coppe di Lega e soprattutto di due Coppe dei Campioni consecutive.
Nel 1982 abbandonò Notthingam e Clough per diventare allenatore-giocatore nel Bolton. Lasciato il calcio giocato, è stato poi assistente al Plymouth e all'Hull City, e allenatore al Rotherham Utd (con Archie Gemmill) e al Woking.
## Palmarès
### Giocatore
**Club**
**Competizioni nazionali**
* Campionato inglese: 2
Derby County: 1971-1972
Nottingham Forest: 1977-1978
* Coppa di Lega inglese: 2
Nottingham Forest: 1977-1978, 1978-1979
* Charity Shield: 1
Nottingham Forest: 1978
**Club**
**Competizioni internazionali**
* Coppa dei Campioni: 2
Nottingham Forest: 1978-1979, 1979-1980
* Supercoppa UEFA: 1
Nottingham Forest: 1979
### Allenatore
**Competizioni nazionali**
* Football League Trophy: 1
Rotherham United: 1995-1996
|
10,007,719 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Volleyball_Team_Tirol_2022-2023
|
Volleyball Team Tirol 2022-2023
|
# Volleyball Team Tirol 2022-2023
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Volleyball Team Tirol nelle competizioni ufficiali della stagione 2022-2023.
## Organigramma societario
Area direttiva
* Presidente: Hannes Kronthaler
Area tecnica
* Allenatore: Štefan Chrtianský
* Allenatore in seconda: Daniel Končal
* Assistente allenatore: Daniel Găvan
Area sanitaria
* Fisioterapista: Štefan Chrtianský, Raffael Carchidi, Just Janto
## Rosa
| N° | Nome | Ruolo | Data di nascita | Nazionalità sportiva |
| - | - | - | - | - |
| 2 | Felix Oberkofler | C | 28 settembre 1999 | Austria |
| 3 | Luan Weber | O | 12 febbraio 1991 | Brasile |
| 4 | Milan Jovanović | P | 8 agosto 1996 | Serbia |
| 5 | Mohamed Abu Hobi | S | 25 gennaio 1993 | Siria |
| 6 | Timothy McIntosh | L | 25 novembre 1997 | Stati Uniti |
| 7 | Arthur Nath | S | 30 ottobre 1999 | Brasile |
| 8 | Daniel Končal | P | 16 settembre 1982 | Slovacchia |
| 9 | Nicolai Grabmüller | C | 18 aprile 1996 | Austria |
| 10 | Leander Örley | S | 13 marzo 1999 | Austria |
| 11 | Mihkel Varblane | C | 12 dicembre 1999 | Estonia |
| 12 | Niklas Jeschko | C | 10 settembre 2000 | Austria |
| 13 | Finn Örley | S | 11 marzo 2004 | Austria |
| 14 | Robert Gavan | O | 25 aprile 2003 | Austria |
| 15 | Niklas Kronthaler | S | 14 maggio 1994 | Austria |
| 16 | Pedro Frances | C | 30 giugno 1989 | Brasile |
| - | Felix Riccabona | L | 3 marzo 2006 | Austria |
|
2,353,780 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Camorra_barese
|
Camorra barese
|
# Camorra barese
Camorra barese è il nome informale dato alla criminalità organizzata che opera nella città di Bari e nel territorio della città metropolitana. Non è da confondere con la camorra napoletana. In prevalenza confederazioni tra clan, che come attività primarie continuano ad essere dediti ai reati in materia di stupefacenti, contrabbando e alle estorsioni.
I clan principali della città di Bari sono tre: il clan Strisciuglio con a capo il boss Domenico Strisciuglio, operante soprattutto nella zona nord, e considerato il clan più potente della città, il clan Parisi, con a capo il boss Savino "Savinuccio" Parisi, operante sopratutto nel quartiere Japigia e il clan Capriati, operante soprattutto nel Borgo Antico.
Altri clan presenti in città sono: il clan Lorusso dei quartieri Libertà, Carrassi e San Pasquale, il clan Di Cosola operante nei quartieri Carbonara, Ceglie del Campo e Loseto, il clan Anemolo operante a Poggiofranco, il clan Misceo operante nel quartiere San Paolo, il clan Fiore-Risoli dei quartieri Poggio Franco e San Pasquale, il clan Mercante-Diomede operante nei quartieri Carrassi, Libertà, Poggiofranco, San Paolo e San Pasquale, il clan Velutto operante a Carrassi, Picone e San Pasquale, e il clan Di Cosimo-Rafaschieri operante a Madonnella.
## Storia
Uno dei suoi primi rappresentanti fu Francesco Biancoli (detto il Dado), il quale controllava le bische clandestine e lo spaccio di droga nel quartiere Libertà e negli anni '80 si affiliò alla Nuova camorra pugliese voluta da Raffaele Cutolo per poi passare alla Sacra corona unita di Giuseppe Rogoli, da cui si staccò definitivamente nel 1986. Nel 1984 Biancoli, insieme a Savino Parisi, Giuseppe Mercante (detto Pinuccio il drogato) e Antonio Di Cosola (esponenti di punta della malavita barese), furono rinviati a giudizio nel maxiprocesso nei confronti della Nuova camorra pugliese istruito dal giudice Alberto Maritati. Anche Parisi e Mercante si dissociarono dalla Sacra corona unita nel 1986.
Tra gli anni '80 e gli anni '90, Bari diventò un grosso centro per lo spaccio di eroina e nel quartiere Japigia, dove comandava incontrastato il boss Savino Parisi, nacque quello che venne definito “il più grande mercato della droga del Sud Italia”, una piazza di spaccio che attirava consumatori da tutta Italia. Altro importante trafficante di droga fu Antonio Capriati (detto Tonino), capo del clan dominante a Bari Vecchia, il quale, insieme a Savino Parisi, aveva stretti legami con la 'Ndrangheta calabrese e con il criminale tranese Salvatore Annacondia (futuro collaboratore di giustizia) per la fornitura di stupefacenti e nella metà degli anni '90 emersero i loro legami con l'imprenditore Francesco Cavallari, detto il "re della sanità privata barese", il quale patteggiò la pena di 22 mesi per associazione mafiosa, corruzione e reati fiscali.
Secondo le dichiarazioni del pentito Salvatore Annacondia, la notte del 27 ottobre 1991 i clan Parisi e Capriati incendiarono il celebre Teatro Petruzzelli di Bari su richiesta del manager Ferdinando Pinto, il quale voleva lucrare sui contributi per la ricostruzione dello stabile, accuse che non furono mai provate perché furono tutti assolti.
Nel 1991 il boss Antonio Di Cosola fondò la Sacra Corona Autonoma, una sorta di "imitazione" della Sacra corona unita brindisina, e nel 2015 decise di collaborare con la giustizia, rivelando dettagli importanti su alcuni traffici illeciti condotti da lui e dal suo clan.
Negli anni '90 il clan guidato dai fratelli Donato e Raffaele Laraspata aprì una faida contro i Capriati a Bari Vecchia e contro i Biancoli nel quartiere Libertà, arruolando "batterie" di killer minorenni ed esercitando in quel periodo il predominio a Bari nel contrabbando di sigarette e nel traffico di droga grazie alla presenza di molti affiliati in Montenegro, dove trascorrevano la latitanza. Gli arresti e la collaborazione con la giustizia di Raffaele Laraspata indussero i pochi rimasti a fondare un nuovo sodalizio, quello degli Strisciuglio. L’inizio del XXI secolo fu segnato da numerosi fatti di sangue e faide tra i clan Capriati e Strisciuglio per il controllo della città vecchia che coinvolsero anche persone innocenti, come Michele Fazio (15enne colpito per sbaglio da un proiettile a Bari Vecchia durante uno scontro a fuoco tra i Capriati e gli Strisciuglio) e Gaetano Marchitelli (altro 15enne ucciso per errore durante una sparatoria tra clan mafiosi rivali a Carbonara).
## Caratteristiche
“I nuovi boss colmano il vuoto, trovare i kalashnikov è un gioco da ragazzi".
(Roberto Saviano)
A Bari episodi delittuosi vedono sempre più coinvolti incensurati o minori, destinati ad ingrossare le file dei clan con compiti anche di rilievo. Gravi delitti (rapine, estorsioni, spaccio di droga, porto illegale di armi) vengono spesso commessi da minori collegati alla criminalità organizzata, desiderosi di dar prova delle loro capacità per entrarvi a far parte. Spesso il precoce inserimento nelle organizzazioni criminali è dovuto anche ai legami familiari ed alla necessità di sostituire nella gerarchia criminale i congiunti detenuti.
I clan della Camorra barese presentano una struttura di chiara matrice 'ndranghetista con vincoli di sangue, rituali di affiliazione e gradi o "doti" come il "picciotto", "camorrista", "sgarrista", "santista", "trequartista", "medaglione" e "medaglione con catena della società maggiore". Il 16 giugno 2018 si conclude un'operazione contro i clan Mercante-Diomede e Capriati in cui viene confermato l'uso di questi riti.
L'iniziazione in età minorile è del resto confermata dalla circostanza che, come risulta da recenti indagini molti giovani appena maggiorenni hanno ricoperto o ricoprono ruoli di primo piano in seno alle organizzazioni mafiose.
## Clan principali
I principali gruppi operativi sono:
* Parisi-Palermiti-Pesole Japigia e sud-est barese;
* D'Abramo-Sforza - Altamura
* Telegrafo-Montani-Misceo - San Paolo
* Strisciuglio - Libertà (clan Caldarola), Stanic, San Paolo (clan Ruta-Telesforo), San Girolamo (clan Campanale), Palese, San Pio e Santo Spirito e Carbonara di Bari (clan Valentino)
* Capriati - Bari Vecchia, con zone d’influenza a San Girolamo e Modugno
* Clan Loiudice - Altamura
* Diomede-Mercante - Libertà e San Paolo, con influenze su Poggiofranco e Carrassi;
* Di Cosola - Carbonara, Ceglie del Campo e Loseto (gruppo indebolito dal pentimento del boss Antonio Campanale);
A questi si affiancano gruppi minori, come:
* Fiori-Risoli attivi a San Pasquale dove «opera anche il gruppo Velluto»;
* Anemolo - Carrassi e Poggiofranco;
* Di Cosimo-Rafaschieri - Madonnella.
Una «nuova paranza» composta dalle giovani leve delle famiglie Strisciuglio, Pesole, Parisi, Capriati e quel che rimane dei Di Cosola sta cercando di mettere radici a Triggiano, Noicattaro, Cellamare, Capurso, Monopoli, Mola e Polignano a Mare (già terre dei Parisi,Palermiti e Pesole); Casamassima, Adelfia, Valenzano, Bitritto, Palo del Colle (per lungo tempo sotto l’influenza Pesole); Rutigliano e Giovinazzo (cittadine degli Strisciuglio), Modugno, Binetto e Grumo Appula (già vicine ai Capriati).
C’è poi l’area molto vasta che negli anni è stata sotto il controllo degli Stramaglia e che comprende Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Valenzano, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Sannicandro.
In alcune di queste città sono presenti «colonie» di clan diversi. Sono entrate nel lungo elenco delle realtà a rischio anche cittadine che sembravano essere rimaste fuori dal gioco delle influenze come Noci e Castellana Grotte.
Per Conversano e Rutigliano le cronache documentano di collegamenti con la famiglia dei Campanale di San Girolamo: questi nel 2012 hanno preso il controllo del territorio dopo aver assassinato il boss rutiglianese Mario Rizzo detto "Il Monopolese".
Ci sono poi grossi centri in cui la malavita barese non è riuscita ad attecchire per la presenza di gruppi criminali forti e radicati. La Dia, nella sua ricostruzione della geografia dei clan in provincia, cita gli esempi di Toritto e Grumo, sotto l’egida degli Zonno; Altamura lungamente regno dei Dambrosio-Loiudice, a Gravina in Puglia le famiglie di spicco quali Mangione ('l Pmbus), Matera (Mat'r), Gigante (Giajand), Tedesco ('U Baroun) e Gilfone (Scilfoun), Terlizzi con i Ficco e Dello Russo, infine Bitonto con diversi gruppi: Cipriano, Conte e i Cassano.
|
6,401,097 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Lacroix
|
Lacroix
|
# Lacroix
## Geografia
* Ghiacciaio Lacroix – ghiacciaio della Dipendenza di Ross, in Antartide
* Isola Lacroix (francese: île Lacroix) – isola fluviale sulla Senna, nei pressi della città di Rouen
* Lacroix-Barrez – comune francese situato nel dipartimento dell'Aveyron, nella regione del Midi-Pirenei
* Lacroix-Falgarde – comune francese situato nel dipartimento dell'Alta Garonna, nella regione del Midi-Pirenei
* Lacroix-sur-Meuse – comune francese situato nel dipartimento della Mosa, nella regione della Lorena
* Saint-François-Lacroix comune francese situato nel dipartimento della Mosella, nella regione della Lorena
## Persone
* Alphonse Lacroix (1897-1973) – hockeista su ghiaccio statunitense
* Alfred Lacroix (1863-1948) – geologo, mineralogista e vulcanologo francese
* André Lacroix (1945) – ex hockeista su ghiaccio canadese
* Annie Lacroix-Riz (1947) – storica e docente francese
* Christian Lacroix (1951) – stilista francese
* Christophe Lacroix (1966) – politico belga vallone
* François Boissier de Sauvages de Lacroix (1706-1767) – medico e botanico francese
* Ghalia Lacroix (...) – sceneggiatrice e montatrice tunisina
* Georges-André Lacroix (1880-1920) – regista cinematografico francese
* Gérald Cyprien Lacroix (Saint-Hilaire-de-Dorset, 27 luglio 1957) è un cardinale e arcivescovo cattolico canadese
* Jean Lacroix (...–...) – schermidore francese
* Joseph-Eugène Lacroix (1814-1873) – architetto francese
* Léo Lacroix (1937) – ex sciatore alpino francese
* Léo Lacroix (1992) – calciatore svizzero, di ruolo difensore
* Marie Louis Henry de Granet-Lacroix de Chabrières (1807-1859) – militare francese
* Maxence Lacroix (2000) – calciatore francese
* Paul Lacroix, più conosciuto come P. L. Jacob, Bibliophile, o le Bibliophile Jacob (1806-1884) – scrittore, giornalista, bibliotecario, poligrafo ed erudito francese
* Remy LaCroix (1988) – ex attrice pornografica statunitense
* Roger Vandercruse Lacroix (1728-1799) – ebanista francese
* Sébastien Lacroix (1983) – ex combinatista nordico francese
* Sylvestre François Lacroix (1765-1843) – matematico francese
* Thierry Lacroix (1967) – ex rugbista a 15 e commentatore sportivo televisivo francese
## Altro
* Cratere Lacroix – cratere lunare
* Ghiacciaio Lacroix – ghiacciaio della Dipendenza di Ross, in Antartide
* Le sorelle Lacroix – romanzo di Georges Simenon del 1937
* Patinoire L'île Lacroix – palazzo del ghiaccio di Rouen
## Pagine correlate
* La Croix
|
10,021,173 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Campionati_europei_di_ciclismo_su_pista_2024_-_Chilometro_a_cronometro
|
Campionati europei di ciclismo su pista 2024 - Chilometro a cronometro
|
# Campionati europei di ciclismo su pista 2024 - Chilometro a cronometro
Europei su pista a Apeldoorn 2024 :
| Cronometro | uomini | donne |
| - | - | - |
| Keirin | uomini | donne |
| Velocità | uomini | donne |
| Velocità sq | uomini | donne |
| Inseguimento ind | uomini | donne |
| Inseguimento sq | uomini | donne |
| Corsa a punti | uomini | donne |
| Americana | uomini | donne |
| Scratch | uomini | donne |
| Omnium | uomini | donne |
| Corsa eliminazione | uomini | donne |
Il chilometro a cronometro ai Campionati europei di ciclismo su pista 2024 si svolse l'11 gennaio 2024 presso il Velodrome Suisse di Apeldoorn, nei Paesi Bassi.
## Risultati
### Qualificazioni
I primi otto si qualificarono per la finale.
| Pos. | Atleta | Nazione | Tempo | Distacco | Note |
| - | - | - | - | - | - |
| 1 | Matteo Bianchi | Italia | 59"687 | | Q |
| 2 | Joseph Truman | Gran Bretagna | 59"927 | +0"240 | Q |
| 3 | Maximilian Dörnbach | Germania | 1'00"238 | +0"551 | Q |
| 4 | Daan Kool | Paesi Bassi | 1'00"345 | +0"658 | Q |
| 5 | Melvin Landerneau | Francia | 1'00"358 | +0"671 | Q |
| 6 | Alejandro Martínez | Spagna | 1'00"454 | +0"767 | Q |
| 7 | Marc Jurczyk | Germania | 1'01"586 | +1"899 | Q |
| 8 | Tijmen van Loon | Paesi Bassi | 1'01"659 | +1"972 | Q |
| 9 | Jakub Malášek | Rep. Ceca | 1'01"670 | +1"983 | |
| 10 | Ekain Jiménez | Spagna | 1'01"961 | +2"274 | |
| 11 | Matěj Hytych | Rep. Ceca | 1'01"980 | +2"293 | |
| 12 | Eliasz Bednarek | Polonia | 1'02"031 | +2"344 | |
| 13 | Niccolò Galli | Italia | 1'02"132 | +2"445 | |
| 14 | Frederik Madsen | Danimarca | 1'03"550 | +3"863 | |
| 15 | Rodrigo Caixas | Portogallo | 1'03"896 | +4"209 | |
| 16 | Christoffer Eriksson | Svezia | 1'05"218 | +5"531 | |
| 17 | Valentyn Varharakyn | Ucraina | 1'06"664 | +6"281 | |
| 18 | Eduard Žalar | Slovenia | 1'05"968 | +6"977 | |
### Finale
| Pos. | Atleta | Nazione | Tempo | Distacco |
| - | - | - | - | - |
| 1 | Matteo Bianchi | Italia | 1'00"272 | |
| 2 | Daan Kool | Paesi Bassi | 1'00"414 | +0"200 |
| 3 | Melvin Landerneau | Francia | 1'00"472 | +0"237 |
| 4 | Joseph Truman | Gran Bretagna | 1'00"509 | +0.237 |
| 5 | Maximilian Dörnbach | Germania | 1'00"675 | +0"403 |
| 6 | Alejandro Martínez | Spagna | 1'00"774 | +0"502 |
| 7 | Tijmen van Loon | Paesi Bassi | 1'01"776 | +1"504 |
| 8 | Marc Jurczyk | Germania | 1'02"235 | +1"963 |
|
6,674,718 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Ragazzo_selvaggio
|
Ragazzo selvaggio
|
# Ragazzo selvaggio
Un ragazzo selvaggio o bambino selvaggio o enfant sauvage è un fanciullo cresciuto nella più tenera età, per un certo tempo, isolato dagli altri esseri umani e perciò differenziato nell'apprendimento comportamentale dai ragazzi normalmente socializzati. Alcuni ragazzi selvaggi possono essere stati adottati da altri mammiferi, come i lupi, i cani o gli orsi e aver vissuto con loro. La maggior parte delle notizie su tali casi, tuttavia, è posta in dubbio dalla scienza.
## Fondo scientifico
Innumerevoli storie e leggende si narrano sui ragazzi selvaggi, ma finora la scienza ha potuto studiare solo pochi casi reali. Dalla metà del XIV secolo sono state narrate almeno 53 vicende (senza contare la documentazione sui ragazzi selvaggi prussiani della seconda guerra mondiale). Le notizie al riguardo sono immancabilmente di seconda mano e non provengono da veri e propri testimoni oculari, e intorno ai pochi fatti autentici si sviluppano fantasiose interpretazioni. I casi raccolti dalle fonti storiche e talvolta contemporanee presuppongono una certa credulità del lettore. Quanto alla loro tipologia, esiste un nesso con la leggenda del changeling diffusa nella superstizione del medioevo cristiano. Si ipotizza comunque trattarsi di interpretazioni di una disabilità con, tra le altre, le seguenti caratteristiche: una forma di ritardo mentale, di afasia, di difficoltà mnemonica, uno sguardo vagante vuoto o irrequieto, una motricità anomala, abitudini alimentari animalesche.
Nel XVIII secolo Linneo ideò la classificazione Homo Ferus per la persona che si comporta come un animale, cammina abitualmente a quattro zampe, non sa parlare ed è coperto di pelo folto. Nato il concetto, mutò anche la considerazione dell'essere umano selvatico. Se il racconto della fondazione di Roma, con l'allevamento di Romolo e Remo da parte di una lupa, poteva ancora rappresentare l'origine mitica di due eroi, e se i più recenti ragazzi selvaggi valevano presagio di sventura (come nella notizia storica di un ragazzo trovato a Southampton nel 1631) o erano oggetto di curiosità nelle corti, ormai l'Illuminismo portava questi casi all'attenzione di un pubblico istruito, in un nascente interesse per le questioni antropologiche e pedagogiche. Che l'uomo potesse trovare la sua collocazione ottimale, assegnatagli dalla natura, solo in seno alla società, e che senza civilizzazione sarebbe stato solo un animale irrazionale e vulnerabile, fu ad esempio l'idea di base espressa dal medico e pedagogista Jean Itard nella sua prima relazione sul caso di Victor dell'Aveyron. Itard continuò a difendere la propria tesi da tutte le obiezioni anche quando i tentativi di integrare completamente Victor nella società umana erano ormai ampiamente sfumati.
## L'Homo Ferus
Nella decima edizione del Systema Naturae (1758), Linneo registrò per la prima volta nella sua classificazione sistematica dell'uomo un gruppo caratterizzato per essere l'individuo «tetrapus, mutus, hirsutus» (quadrupede, muto, irsuto) e distinto in aspetto e comportamento dagli altri esseri umani. Tale gruppo includeva i seguenti casi.
* Juvenis Ursinus Lithuanus (ragazzo orso lituano)
* Juvenis Lupinus Hessensis (ragazzo lupo assiano)
* Juvenis Ovinus Hibernus (ragazzo pecora irlandese)
* Juvenis Hannoverianus (ragazzo hannoveriano)
* Pueri Duo Pyrenaici (due ragazzi pirenaici)
* Johannes Leodicensis (Jean di Liegi)
Nella dodicesima edizione (1766) si aggiunsero tre nuovi casi.
* Juvenis Bovinus Bambergensis (ragazzo vitello bamberghese)
* Puella Transisalana (ragazza dell'Overijssel)
* Puella Campanica (ragazza della Champagne)
## Casi noti
| Nome | Anno | Età al ritrovamento | Luogo | Sviluppi | Note |
| - | - | - | - | - | - |
| Ragazzo lupo assiano | 1344 | 7 anni | Assia | | Juvenis Lupinus Hessensis |
| Ragazzo lupo della Wetterau | 1344 | 12 anni | Wetterau | | |
| Ragazzo lupo assiano | 1544 | | Assia | | Juvenis Lupinus Hessensis |
| Ragazzo orso lituano | 1661 | | Lituania | | Juvenis Ursinus Lithuanus |
| Ragazzo pecora irlandese | descritto nelle Observationes medicae (1652) libro IV di Tulp | | Irlanda | | Juvenis Ovinus Hibernus |
| Ragazzo vitello bamberghese | fine XVI secolo descritto da Camerarius | | Bamberga | | Juvenis Bovinus Bambergensis |
| Ragazzo orso lituano | 1694 | 10 anni | Lituania | | Juvenis Ursinus Lithuanus |
| Ragazzo orso lituano | | 12 anni | Lituania | | Juvenis Ursinus Lithuanus |
| Ragazza dell'Overijssel | 1711 | | Overijssel | | Puella Transisalana |
| Ragazza di Kranenburg | 1717 | 19 anni | Kranenburg | | |
| Due ragazzi pirenaici | 1719 | | Pirenei | | Pueri Duo Pyrenaici |
| Peter di Hannover | 1724 | 13 anni | Hameln | non imparò mai la lingua, non rideva mai e mostrò sempre indifferenza sessuale ed economica totale; era sensibile alla musica, poteva essere istruito a svolgere diversi compiti in cui riuscì; probabilmente non era un vero ragazzo selvaggio ma soffriva della sindrome di Pitt-Hopkins ed era stato abbandonato dai genitori solo poco prima della cattura | Juvenis Hannoverianus |
| Marie-Angélique-Memmie le Blanc | 1731 | 19 anni | Châlons-en-Champagne | imparò a parlare francese e a scrivere | Puella Campanica |
| Jean di Liegi | | 21 anni | Liegi | | Johannes Leodicensis |
| Tomko della Zips | 1767 | | Ungheria | | |
| Ragazza orso di Krupina | 1767 | 10 anni | Ungheria | | Puella Karpfensis |
| Victor dell'Aveyron | 1797 | 9 anni | Aveyron | imparò a sbrigare semplici lavori domestici e a dimostrare emozioni umane, nonché a scrivere alcune parole | Juvenis Averionensis |
| Johannes Seluner | 1828 | 16 anni | Toggenburgo | | fu scoperto presso una caverna sulle Alpi |
| Ragazza scrofa di Salisburgo | | 22 anni | Salisburgo | | |
| Ragazzo di Husanpur | 1843 | | Husanpur | | |
| Ragazzo di Sultanpur | 1843 | | Sultanpur | | |
| Ragazzo di Sultanpur | 1848 | | Sultanpur | | |
| Amala e Kamala | 1921 | 18 mesi e 9 anni | Midnapore | Ritrovate in una grotta coi lupi. Amala morì subito dopo il ritrovamento; Kamala imparò a camminare eretta e a pronunciare alcune parole | |
| Isabelle | 1938 | 6 anni | Ohio | a otto anni e mezzo raggiunse il normale livello di sviluppo di un bambino della stessa età | |
| Anna | 1938 | 6 anni | Pennsylvania | a nove anni aveva il livello di sviluppo di una dodicenne | |
| Andrej e Vanja | 1967 | 7 anni | Cecoslovacchia | gemelli; hanno recuperato il ritardo, frequentato una scuola superiore tecnica e svolto attività qualificate; entrambi sono coniugati con figli e appaiono persone normalmente sviluppate | |
| Genie | 1970 | 13 anni | Los Angeles | ancora gravemente ritardata | |
| Oksana Malaja | 1991 | 8 anni | Ucraina | | |
| Victoria Barr | 1997 | 9 anni | Austin | non ha mai imparato a parlare ma solo a comunicare nella lingua dei segni | imitava i ratti |
| | 1998 | 6 anni | Russia | ricopia i cani e non ènormale/small> | allevato dai cani |
| Andrej Tolstyk | 2004 | 7 anni | Russia | | allevato dai cani |
| Rochom P'ngieng | 2007 | 27 anni | Cambogia | | |
| Nataša Michailova | 2009 | 5 anni | Čita | | si comportava come un cagnolino |
## Ragazzi selvaggi della letteratura
Oltre che nel racconto della fondazione di Roma, dove si narra che Romolo e Remo furono allattati da una lupa, il tema del ragazzo selvaggio ricorre nel mito cosmogonico turco di Asena; qui un ragazzo è l'ultimo superstite della sua stirpe ed è a sua volta allevato dai lupi. Anche Wolfdietrich, protagonista di un omonimo poema eroico medio alto tedesco, trascorre tra i lupi parte della sua infanzia. Lo stesso si narra degli eroi slovacchi Valigor e Vyrvidub.
Una ben nota moderna figura letteraria allevata dai lupi è Mowgli del Libro della giungla (1894-1895) di Rudyard Kipling, mentre il Tarzan di Edgar Rice Burroughs (1912) è un personaggio tradizionale popolarissimo che tra gli animali selvatici diviene persona migliore e più valida.
|
4,941,939 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Demetrio_I_di_Georgia
|
Demetrio I di Georgia
|
# Demetrio I di Georgia
Demetrio I Bagration (in georgiano დემეტრე I, Demetre I; 1093 – 1156) fu re della Georgia dal 1125 al 1154 e poi dal 1155 al 1156. Conosciuto anche per le sue composizioni poetiche, è venerato come santo dalla Chiesa ortodossa georgiana.
## Biografia
Demetrio era il figlio maggiore del sovrano georgiano Davide IV il Fondatore e della sua prima moglie Rusudan d'Armenia. Come comandante, egli prese parte alle battaglie del padre, in particolare a quelle di Didgori (1121) e Shirvan (1123).
Demetrio succedette a suo padre al momento della morte di quest'ultimo, il 24 gennaio 1125. Alla sua ascesa al trono, i turchi selgiuchidi attaccarono la città armena di Ani, controllata dai georgiani. Demetrio dovette scendere a compromessi e cedette la città ad un governante selgiuchide sotto forma di vassallaggio.
Nel 1130 il sovrano scoprì un complotto di nobili in cui era probabilmente coinvolto anche il fratellastro Vakhtang. Demetrio fece arrestare i cospiratori e in seguito ordinò la condanna a morte di uno dei loro capi, Ioanne Abuletisdze, nel 1138 (o 1145).
Nel 1139 Demetrio I assalì la città di Ganja (nell'odierno Azerbaigian), colpita da un terremoto. Il re portò la porta di ferro della città sconfitta in Georgia, al fine di donarla al monastero di Gelati, nella capitale Kutaisi. A dispetto di questa brillante vittoria, Demetrio riuscì a mantenere il controllo di Ganja solo per pochi anni. In generale, anche se Demetrio non ottenne gli stessi successi di suo padre, la Georgia rimase un forte Stato feudale con un esercito ed un sistema politico ben organizzati, nonché con una vita prospera dal punto di vista culturale ed economico.
Nel 1154, Davide, il figlio maggiore di Demetrio, costrinse quest'ultimo ad abdicare ed a diventare monaco, ricevendo il nome monastico di Damiano. Tuttavia, Davide morì solo sei mesi dopo ed il re Demetrio fu reinsediato sul trono georgiano, anche se per poco tempo poiché nel 1156 spirò. Fu sepolto nel monastero di Gelati, il quale era stato completato proprio sotto il regno del monarca defunto.
Venerato come santo dalla Chiesa ortodossa georgiana, Demetrio I è commemorato il 23 maggio. Fu anche autore di diversi poemi, principalmente a carattere religioso. L'inno "Shen Khar Venakhi" (შენ ხარ ვენახი), dedicato alla Vergine Maria, è la sua opera più celebre.
## Famiglia
Il nome della moglie di Demetrio è ignoto. Ebbe quattro figli: i due successori, Davide V e Giorgio III, e le figlie Rusudan e Bagrationi.
## Ascendenza
| | Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni |
| - | - | - | - | - |
| | | | Bagrat IV di Georgia | Giorgio I di Georgia |
| | | | Bagrat IV di Georgia | Mariam di Vaspurakan |
| | | Giorgio II di Georgia | Bagrat IV di Georgia | Mariam di Vaspurakan |
| | | Giorgio II di Georgia | Borena d'Alania | … |
| | | | Borena d'Alania | … |
| | Davide IV di Georgia | | Borena d'Alania | … |
| | Davide IV di Georgia | | … | … |
| | | Elene di Georgia | … | … |
| | | Elene di Georgia | … | … |
| Demetrio I di Georgia | | | … | … |
| Demetrio I di Georgia | | | … | … |
| | Rusudan d'Armenia | | … | … |
| | Rusudan d'Armenia | | … | … |
|
7,674,035 |
https://it.wikipedia.org/wiki/%27Ndrangheta_nel_Lazio
|
'Ndrangheta nel Lazio
|
# 'Ndrangheta nel Lazio
La presenza della 'ndrangheta nel Lazio comincia dagli anni '70. Le 'ndrine più attive sul territorio sono quelle degli Alvaro dei Piromalli, dei Gallace e dei Morabito.
## Struttura
### Locali
Sarebbero presenti 2 locali:
Locali nel Lazio :
| Locale | 'ndrine | capo locale/società | note |
| - | - | - | - |
| Locale di Roma | Alvaro-Penna, Carzo | Antonio Carzo | Scoperta con l'operazione Propaggine di maggio 2022. |
| Locale di Anzio-Nettuno | Gallace, Perronace, Tedesco, Madaffari | Giacomo Madaffari | Non ha una locale madre, gli affiliati sarebbero dei sodalizzi legati alle 'ndrine di Santa Cristina d'Aspromonte e Guardavalle. |
### 'ndrine
Di seguito un elenco delle 'ndrine:
* Morabito
* Bruzzaniti
* Alvaro
* Pesce
* Bellocco
* Palamara
* Pelle
* Piromalli
* Gallace
## Storia
### Anni '70 - Il sequestro Paul Getty e il sequestro Moro
Fu il 10 luglio del 1973 che fu sequestrato a Roma John Paul Getty III per volere dei Mammoliti, Piromalli e Femia, e liberato solo il 17 dicembre dello stesso anno lungo l'autostrada Salerno-Reggio Calabria all'altezza di Lauria in Basilicata, dopo cinque mesi di segregazione e il pagamento di un miliardo e settecento milioni di lire.
Da una telefonata intercettata nel 1978 tra il segretario di Aldo Moro Sereno Freato e Benito Cazora, deputato della Democrazia Cristiana, secondo alcune ricostruzioni incaricato di tenere i rapporti con la malavita calabrese, avvenuta otto giorni prima della morte di Moro, nella quale Freato cerca di avere notizie sulla prigione di Moro. Dall'intercettazione risulterebbe che la 'ndrangheta aveva a disposizione alcune foto di via Fani (forse quelle relative al rullino sparito o delle loro copie) e che in una di queste vi fosse "un personaggio noto a loro". Secondo quanto riferito nel 1991 da Cazora sarebbero stati alcuni esponenti della 'ndrangheta, in stato di soggiorno obbligato, ad offrire ad alcuni esponenti della DC la propria collaborazione per individuare il luogo della prigionia di Moro, in cambio della possibilità di riottenere la libertà di movimento, ma questa collaborazione non venne comunque realizzata. Il 13 luglio 2016 il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul caso Moro, Giuseppe Fioroni rivela che: "Grazie alla collaborazione del Ris dell'Arma dei Carabinieri, possiamo affermare con ragionevole certezza che il 16 marzo del 1978 in via Fani c'era anche l'esponente della 'ndrangheta Antonio Nirta. Antonio Nirta, soprannominato Due nasi è il nipote dell'omonimo boss, già nominato dal pentito Saverio Morabito in relazione con uno dei sequestratori ed il generale Francesco Delfino.
### Anni '80 - L'insediamento dei Morabito-Palamara
In questo periodo si radicano a Roma i Morabito-Palamara-Scriva.
### Anni 2000 - Lo scioglimento di Nettuno ed il sodalizio coi Casamonica
Nel novembre 2005 viene sciolto il primo comune laziale: Nettuno, per l'infiltrazione dei Gallace, ora sotto processo Appia.
Nel 2009 viene sequestrato il bar Cafè de Paris di via Veneto per presunte infiltrazioni degli Alvaro avvenuto quando fu acquistato nel 2005 da un nullatenente di Sant'Eufemia d'Aspromonte prestanome di Vincenzo Alvaro (dissequestrato poi in appello). Nel giugno 2011 viene nuovamente sequestrato insieme ad altri locali: il Bar "Pedone" a Tuscolano e il "Naturista" nella Salaria. Attraverso diverse società avrebbero anche gestito: il Gran Caffè Cellini in piazza Capecelatro, il Time out Café di via di Santa Maria del Buon Consiglio, il ristorante La Piazzetta in via Tenuta di Casalotto, il bar Clementi di via Gallia, il bar Cami di viale Giulio Cesare, il bar California in via Bissolati, il ristorante Federico I in via della Colonna Antonina, la società di pulizie Miss Clean. La Corte di Cassazione sez 1 su ricorso degli avvocati Francesco Gianzi, Fabrizio Gallo, Domenico Cartolano e Rocco Quartuccio, annullava il decreto di sequestro emesso nel 2009 rinviando alla Corte di Appello Misure di Prevenzione di Reggio Calabria per nuovo esame chiedendo alla Corte di Appello di verificare e dimostrare se vi fosse stata l'attualità della pericolosità del preposto Alvaro Vincenzo. Il 19 novembre del 2018, la Corte di Appello di Reggio Calabria recependo le direttive imposte dalla Suprema Corte, accoglieva i ricorsi degli avvocati Giuseppe Milicia, Rocco Quartuccio, Domenico Cartolano, Tiziana Barillaro e Fabrizio Gallo, annullando definitivamente il decreto di sequestro restituendo tutti i beni agli aventi diritto. La Procura Generale non faceva ricorso e quindi nel giugno del 2019 il provvedimento diveniva definitivo.
Il 25 marzo 2010 viene scoperto un sodalizio tra Pietro D'Ardes, Rocco Casamonica e affiliati alla 'ndrangheta dei Piromalli-Molè e Alvaro per il riciclaggio dei proventi illeciti e costituzione di società (15 sequestrate) per la partecipazione ad appalti pubblici.
### Anni 2010 - Tivoli e i Castelli romani
Il 7 novembre 2012 da una inchiesta della DDA di Catanzaro emerge il presunto coinvolgimento della cosca Mancuso per la messa in opera a Roma della rete di fibre ottiche per internet e del coinvolgimento con Paolo Coraci fondatore di una loggia massonica che avrebbe chiesto il sostegno elettorale per D'Ambrosio in cambio di appalti nel Lazio, Lombardia e Veneto.
Secondo una mappa del 2012 del quotidiano Repubblica nella città di Roma i Morabito-Bruzzaniti-Palamara, gli Speranza e gli Scriva controllano Flaminio e zona Nord, i Marando, i Sergi e i Gallace San Basilio, gli Alvaro, i Gallico e i Pelle il Centro, Prati, San Giovanni e i Parioli, gli Ierinò Borghesiana, i Gallace e gli Alvaro infine si trovano nuovamente a Tor Bella Monaca.
Il 24 gennaio 2013 a Roma, in via della Castelluccia di San Paolo in zona ardeatina, viene ucciso il locale boss dei Nirta, Vincenzo Femia, in risposta al divieto dello stesso di far espandere la 'ndrina di Giovanni Pizzata nel mercato della droga romano. Gli esecutori materiali dell'omicidio sono i figli di Pizzata: Francesco e Antonio Pizzata e di Massimiliano Sestito condannati dalla III Corte d'Assise all'ergastolo nel giugno 2016.
Il 22 ottobre 2013 si conclude il primo grado del processo Appia iniziato nel 2002 contro presunti membri delle cosche Gallace-Novella insediati a Nettuno.
Ad ottobre 2013 viene sequestrato l'hotel Gianicolo e già confiscato ad aprile riconducibile ai Gallico.
Il 4 dicembre 2014 si conclude l'operazione Caput mundi in cui a Roma vengono sequestrati beni mobili e immobili dal valore di 3,5 milioni di euro riconducibili ai Gallico, tra cui il bar Chigi.
Sempre a dicembre 2014 tocca il sequestro alla Boutique del Gioiello in via Trionfale e ad attività dell'allevamento e compravendita di carni e della commercializzazione di fiori nei pressi del cimitero di Prima Porta a presunti affiliati agli Scriva, Morabito e Mollica.
A luglio 2015 vengono sequestrati altri locali riconducibili agli Alvaro nella zona del Pantheon: "Il Faciolaro", "La rotonda" ed il "Baroccio" e ad ottobre il "Casina Favolosa" e il ristorante "M’addubbai" di Piazza Bologna questa volte forse afferenti ai Mancuso.
Il 15 dicembre 2015 si conclude l'operazione Tivoli Silentes del Comando Provinciale di Roma che porta all'arresto di 9 persone di cui 4 presunti affiliati ai Nirta-Romeo-Giorgi con sequestri a Tivoli, Guidonia Montecelio, Castelnuovo di Porto ma anche ad Africo e Bovalino.
Il 20 giugno 2017 si conclude l'operazione Tempio della polizia e della Guardia Civil spagnola che scopre i Filippone-Bianchino-Petullà di Melicucco in azione con organizzazioni criminali romane per traffico di cocaina proveniente dal Sud America e passante dalla Spagna e destinato ai quartieri ovest di Roma: Torrevecchia, Primavalle, Casalotti e Ottavia ed al comune di Montespaccato e Rieti e fuori dalla regione a Forlì e Spoleto. Vengono arrestate 54 persone.
Il 10 ottobre 2017 la DDA di Roma conclude l'operazione La Romana - Fireman e scopre un gruppo criminale romano che trafficava droga proveniente dal Sud America, passante dalla Repubblica Dominicana che arrivava o all'aeroporto di Malpensa a Milano o al porto di Palermo o di Cagliari e destinata agli Alvaro di Sinopoli. 19 gli arrestati tra cui anche i dominicani Rony Berroa e Angelica Zarzuela, mentre un alto ufficiale della Policía Nacional dominicana, Santos Medina, è ancora latitante.
Il 21 marzo 2018 vengono effettuati 19 arresti a Roma di presunti elementi appartenenti al clan Licciardi della Camorra e ai Filippone e Gallico accusati di traffico di droga
Il 24 aprile 2018 nel rapporto 2018 "Mafie nel Lazio" dell'Osservatorio per la sicurezza e la legalità della regione Lazio emergerebbe che gruppi criminali riconducibili alla Camorra e alla 'ndrangheta svolgono attività di narcotraffico e di gestione dei rifiuti.
Il 26 aprile 2018 si esegue un sequestro tra la Calabria (Montepaone, Satriano, Davoli e Taverna) e Roma nei confronti di una persona affiliata ai Gallace già perseguita a luglio 2013 nell'operazione Itaca-Freeboat.
L'11 luglio 2018 vengono arrestate a Rocca di Papa (Roma) 4 persone e sequestrati loro beni del valore di 4 milioni di euro in quanto accusati di intestazione fittizia di beni, trasferimento fraudolento di valori, finalizzato ad eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali. Sarebbero in relazione con i Molè.
### Anni 2020 - Scioglimento del comune di Anzio
Il 22 novembre 2022 il consiglio dei ministri scioglie il comune di Anzio per 'ndrangheta a seguito dell'operazione dei Carabinieri di febbraio che arrestò 65 persone , solo una commissione straordinaria per il comune di Nettuno.
## Comuni sciolti
* Nettuno (2006)
* Anzio (2022)
## Presenza della 'ndrangheta per provincia
### Provincia di Roma
Il 3 luglio 2019 vengono sequestrati dalla Polizia di Roma beni mobili e immobili del valore di 120 milioni di euro di cui alcuni a Roma, Rignano Flaminio, Morlupo, Campagnano di Roma e Grottaferrata ma anche un fondo patrimoniale e un contratto di rete di Impresa ai presunti affiliati Antonio Placido Scriva, Domenico Morabito, Domenico Antonio Mollica, Giuseppe Velonà, Salvatore Ligato delle 'ndrine dei Morabito-Palamara-Scriva.
Il 21 gennaio 2020 vengono arrestate 36 persone per spaccio di droga a San Basilio in particolare nelle vie Corinaldo, Sirolo, Mondolfo, e Pievebovigliana che era gestito da Alfredo e Francesco Marando dell'omonima 'ndrina. Uno spaccio del valore di 200 milioni di euro gestito con turni e dove alle vedette veniva anche fornito il pranzo.
Il 4 febbraio 2020 si conclude l'operazione Akhua condotta dai Carabinieri della Provincia di Roma e dalla Guardia Civil della Spagna che arresta 33 membri di 2 organizzazioni criminali, una vicina alla 'ndrangheta e guidata da Vincenzo Polito e Francesco Filippone ed una vicina alla Camorra guidata da Gennaro e Salvatore Esposito dedita al traffico internazionale di stupefacenti. Il traffico passava anche dalla tratta Roma-Cagliari.
L'11 febbraio 2020 vengono condannati i gestori dello spaccio nel quartiere Primavalle di Roma fino al loro arresto nel 2015 nelle figure di Massimiliano Crea, Valter Mancini e Mirko Bava affiliati ai Crea-Simonetti.
Il 20 maggio 2022 con l'operazione Propaggine che porta all'arresto di 43 membri affiliati al primo locale di 'ndrangheta costituito a Roma ed anche al sequestro di oltre 100 milioni di euro in 25 società, vede come figure apicali Antonio Carzo e Vincenzo Alvaro legato agli Alvaro-Penna.
| località | 'ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Roma | Alvaro, Bruzzaniti, Filippone, Gallace, Gallico, Mollica, Morabito, Ierinò, Nirta-Strangio, Palamara, Pelle, Piromalli, Sergi, Scriva, Vottari | riciclaggio di denaro, estorsione, traffico di droga (Operazione Tempio del 2017), esercizi commerciali |
| Anzio | Gallace, Madaffari | Operazione Tritone (2022). |
| Monterotondo | Bruzzaniti | |
| Montespaccato | Filippone | Traffico di droga |
| Morlupo | Morabito | |
| Rocca di papa | Molè | Intestazione fittizia di beni (2018) |
| Nettuno | Gallace | |
| Rieti | Filippone | Traffico di droga |
| Tivoli | Giorgi | Traffico di droga (Operazione Tivoli-Silentes del 2015) |
### Provincia di Latina
Nel 2009 le operazioni Damasco e Damasco 2 della DDA di Roma arrestano Carmelo Giovanni Tripodo dei Tripodo-Trani dell'area dell'Agro Pontino che già nel 1983 fu accusato di associazione a delinquere con finalità estorsive.
Nel 2014 si conclude il processo Damasco 2 condannando per associazione a delinquere Carmelo e Venanzio Tripodo e Aldo Trani.
Il 30 marzo 2017 vengono sequestrati a Fondi nei confronti dei Tripodo beni del valore di 3 milioni di euro.
Il 6 gennaio 2019 vengono confiscati beni del valore di quasi 3 milioni di euro a Carmelo Giovanni Tripodo, figura di spicco nel Basso Lazio che già era stato condannato in appello nel 2013 al carcere per intestazione fittizia di beni, associazione mafiosa e traffico di stupefacenti. Il 2 ottobre 2019 muore a Fondi Carmelo Giovanni Tripodo e di cui vengono vietati i funerali pubblici.
| località | 'ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Latina | Alvaro, Gangemi, Strangio | |
| Aprilia | Strangio | |
| Fondi | Pesce-Bellocco, Tripodo | Gestione del MOF (Operazione Damasco 1-2 del 2009) |
### Provincia di Viterbo
| località | 'ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Viterbo e provincia | Nucera, Mammoliti, Libri, Mollica | Smaltmento rifiuti, strutture alberghiere |
|
9,815,343 |
https://it.wikipedia.org/wiki/UEFA_Women%27s_Champions_League_2023-2024
|
UEFA Women's Champions League 2023-2024
|
# UEFA Women's Champions League 2023-2024
L'UEFA Women's Champions League 2023-2024 è la ventitreesima edizione del campionato europeo di calcio femminile per club. Il torneo è iniziato il 6 settembre 2023 e si concluderà il 25 maggio 2024 con la finale, che si svolgerà allo stadio di San Mamés di Bilbao, in Spagna.
## Formato
Il formato della competizione è rimasto inalterato rispetto all'edizione precedente, includendo per la terza volta una fase a gironi con partite di andata e ritorno. Alla fase a gironi prendono parte 16 squadre, che vengono divise in quattro gironi da quattro squadre ciascuno, che si affrontano in partite di andata e ritorno per un totale di sei giornate. Quattro squadre sono ammesse direttamente alla fase a gironi, mentre le restanti dodici vengono ammesse tramite la fase di qualificazione, che è composta da un percorso campioni (dal quale si qualificano sette squadre) e da un percorso piazzate (dal quale si qualificano cinque squadre). La fase a gironi è seguita dalla fase a eliminazione diretta, che parte dai quarti di finale, ai quali si qualificano le prime due classificate nei quattro gironi.
Partecipano al torneo 2023-24 un totale di 70 squadre provenienti da 48 diverse federazioni affiliate all'UEFA. Il coefficiente UEFA viene utilizzato per determinare il numero di partecipanti per ogni federazione:
* Le federazioni alle posizioni di classifica dalla numero 1 alla numero 6 hanno il diritto di iscrizione di tre squadre.
* Le federazioni alle posizioni di classifica dalla numero 7 alla numero 16 hanno il diritto di iscrizione di due squadre.
* Tutte le altre federazioni hanno la facoltà di iscrivere una sola squadra alla fase di qualificazione.
* La vincitrice dell'edizione 2022-23 acquisisce di diritto di iscrizione anche se nella stagione nazionale 2022-23 non è riuscita a qualificarsi per il torneo. Dato che il Barcellona, detentore del titolo, ha vinto la stagione di Primera División 2022-23, questa regola non si è applicata.
## Ranking
Per l'edizione 2023-24 della UEFA Women's Champions League, alle squadre sono assegnati posti in base al loro coefficiente all'anno 2022, il quale tiene conto delle loro prestazioni in competizioni europee dalla stagione 2017-18 a quella 2021-22. La Russia è stata sospesa dall'UEFA a seguito dell'invasione dell'Ucraina e, di conseguenza, i club russi non sono ammessi alle competizioni per club maschili e femminili organizzate dall'UEFA.
| Pos. | Federazione | Coeff. | Sq. |
| - | - | - | - |
| 1 | Francia | 88,333 | 3 |
| 2 | Germania | 75,666 | 3 |
| 3 | Spagna | 66,166 | 3 |
| 4 | Inghilterra | 66,000 | 3 |
| 5 | Svezia | 34,166 | 3 |
| 6 | Repubblica Ceca | 33,833 | 3 |
| 7 | Italia | 29,500 | 2 |
| 8 | Danimarca | 27,750 | 2 |
| 9 | Paesi Bassi | 24,500 | 2 |
| 10 | Islanda | 24,250 | 2 |
| 11 | Kazakistan | 23,000 | 2 |
| 12 | Norvegia | 22,500 | 2 |
| 13 | Scozia | 22,000 | 2 |
| 14 | Bielorussia | 19,500 | 2 |
| 15 | Ucraina | 18,500 | 2 |
| 16 | Austria | 18,500 | 2 |
| 17 | Portogallo | 18,000 | 1 |
| 18 | Svizzera | 17,500 | 1 |
| 19 | Lituania | 15,500 | 1 |
| Pos. | Federazione | Coeff. | Sq. |
| 20 | Cipro | 15,000 | 1 |
| 21 | Russia | 14,250 | 0 |
| 22 | Serbia | 14,000 | 1 |
| 23 | Albania | 12,000 | 1 |
| 24 | Belgio | 12,000 | 1 |
| 25 | Polonia | 11,000 | 1 |
| 26 | Finlandia | 9,500 | 1 |
| 27 | Bosnia ed Erzegovina | 9,500 | 1 |
| 28 | Ungheria | 9,000 | 1 |
| 29 | Romania | 9,000 | 1 |
| 30 | Croazia | 8,500 | 1 |
| 31 | Grecia | 8,000 | 1 |
| 32 | Turchia | 8,000 | 1 |
| 33 | Irlanda | 7,500 | 1 |
| 34 | Slovenia | 7,000 | 1 |
| 35 | Bulgaria | 6,000 | 1 |
| 36 | Kosovo | 5,500 | 1 |
| 37 | Slovacchia | 5,500 | 1 |
| Pos. | Federazione | Coeff. | Sq. |
| 37 | Estonia | 5,500 | 1 |
| 39 | Montenegro | 5,000 | 1 |
| 40 | Galles | 4,500 | 1 |
| 41 | Georgia | 4,000 | 1 |
| 42 | Israele | 4,000 | 1 |
| 43 | Irlanda del Nord | 3,500 | 1 |
| 44 | Lussemburgo | 3,000 | 1 |
| 45 | Fær Øer | 3,000 | 1 |
| 46 | Malta | 2,500 | 1 |
| 47 | Lettonia | 2,000 | 1 |
| 47 | Macedonia del Nord | 2,000 | 1 |
| 47 | Moldavia | 2,000 | 1 |
| 47 | Armenia | 2,000 | (NI) |
| (NP) | Azerbaigian | 0,000 | (NI) |
| (NP) | Gibilterra | 0,000 | (NI) |
| (NP) | Andorra | 0,000 | (NI) |
| (NP) | Liechtenstein | 0,000 | (NI) |
| (NP) | San Marino | 0,000 | (NI) |
Legenda:
* (NI) - Non partecipa
* (NP) - Nessuna posizione (l'associazione non ha partecipato alle cinque stagioni utilizzate per il calcolo dei coefficienti)
## Squadre partecipanti
La seguente lista contiene le squadre qualificate per il torneo e che competeranno per l'edizione in corso. Con DT si è indicata la detentrice del titolo, con CN la squadra campione nazionale, con 2ª e 3ª la seconda e la terza classificata, rispettivamente. Per le faroesi del KÍ Klaksvík e le bosniache del SFK 2000 si tratta della ventunesima partecipazione alla competizione, con l'SFK 2000 a stabilire il record di ventuno partecipazioni consecutive.
| Turno | Turno | Squadre | Squadre | Squadre | Squadre |
| - | - | - | - | - | - |
| Fase a gironi | Fase a gironi | Barcellona (CN) (DT) | Olympique Lione (CN) | Bayern Monaco (CN) | Chelsea (CN) |
| Secondo turno | Campioni | Rosengård (CN) | Slavia Praga (CN) | Roma (CN) | |
| Secondo turno | Piazzate | Paris Saint-Germain (2ª) | Wolfsburg (2ª) | Real Madrid (2ª) | Manchester United (2ª) |
| Secondo turno | Piazzate | Häcken (2ª) | Sparta Praga (2ª) | | |
| Primo turno | Campioni | HB Køge (CN) | Ajax (CN) | Valur (CN) | BIIK Kazygurt (CN) |
| Primo turno | Campioni | Brann (CN) | Glasgow City (CN) | Dinamo Minsk (CN) | Vorskla (CN) |
| Primo turno | Campioni | St. Pölten (CN) | Benfica (CN) | Zurigo (CN) | Gintra (CN) |
| Primo turno | Campioni | Apollōn Lemesou (CN) | Spartak Subotica (CN) | Vllaznia (CN) | Anderlecht (CN) |
| Primo turno | Campioni | GKS Katowice (CN) | KuPS (CN) | SFK 2000 (CN) | Ferencváros (CN) |
| Primo turno | Campioni | U Olimpia Cluj (CN) | Osijek (CN) | PAOK (CN) | Ankara BB Fomget (CN) |
| Primo turno | Campioni | Shelbourne (CN) | Mura (CN) | Lokomotiv Stara Zagora (CN) | Hajvalia (CN) |
| Primo turno | Campioni | Spartak Myjava (CN) | Flora Tallinn (CN) | Breznica (CN) | Cardiff City (CN) |
| Primo turno | Campioni | Samegrelo (CN) | Kiryat Gat (CN) | Cliftonville (CN) | RFCU Lussemburgo (CN) |
| Primo turno | Campioni | KÍ Klaksvík (CN) | Birkirkara (CN) | Agarista-ȘS Anenii Noi (CN) | SFK Rīga (CN) |
| Primo turno | Campioni | Ljuboten (CN) | | | |
| Primo turno | Piazzate | Paris FC (3ª) | Eintracht Francoforte (3ª) | Levante (3ª) | Arsenal (3ª) |
| Primo turno | Piazzate | Linköping (3ª) | Slovácko (3ª) | Juventus (2ª) | Brøndby (2ª) |
| Primo turno | Piazzate | Twente (2ª) | Stjarnan (2ª) | Oqjetpes (2ª) | Vålerenga (2ª) |
| Primo turno | Piazzate | Celtic (2ª) | FK Minsk (2ª) | Kryvbas Kryvyj Rih (2ª) | Sturm Graz (2ª) |
## Turni e sorteggi
L'UEFA ha fissato il calendario della competizione e gli abbinamenti che saranno necessari nello svolgersi del torneo nella sua sede di Nyon, Svizzera.
| Turno | Turno | Sorteggio | Andata | Ritorno |
| - | - | - | - | - |
| Primo turno di qualificazione | Primo turno di qualificazione | 30 giugno 2023 | 6 settembre 2023 (semifinali) | 9 settembre 2023 (finali) |
| Secondo turno di qualificazione | Secondo turno di qualificazione | 15 settembre 2023 | 10-11 ottobre 2023 | 18-19 ottobre 2023 |
| Fase a gironi | Prima giornata | 20 ottobre 2023 | 14-15 novembre 2023 | 14-15 novembre 2023 |
| Fase a gironi | Seconda giornata | 20 ottobre 2023 | 22-23 novembre 2023 | 22-23 novembre 2023 |
| Fase a gironi | Terza giornata | 20 ottobre 2023 | 13-14 dicembre 2023 | 13-14 dicembre 2023 |
| Fase a gironi | Quarta giornata | 20 ottobre 2023 | 20-21 dicembre 2023 | 20-21 dicembre 2023 |
| Fase a gironi | Quinta giornata | 20 ottobre 2023 | 24-25 gennaio 2024 | 24-25 gennaio 2024 |
| Fase a gironi | Sesta giornata | 20 ottobre 2023 | 30-31 gennaio 2024 | 30-31 gennaio 2024 |
| Quarti di finale | Quarti di finale | 6 febbraio 2024 | 19-20 marzo 2024 | 27-28 marzo 2024 |
| Semifinali | Semifinali | 6 febbraio 2024 | 20-21 aprile 2024 | 27-28 aprile 2024 |
| Finale | Finale | 6 febbraio 2024 | 24-25-26 maggio 2024 allo stadio di San Mamés, Bilbao | 24-25-26 maggio 2024 allo stadio di San Mamés, Bilbao |
## Qualificazioni
Al turno preliminare sono ammesse le squadre appartenenti alle ultime due federazioni nel ranking UEFA e la vincente accede al primo turno. Il primo turno si svolge secondo un minitorneo a quattro squadre su partita secca e sono ammesse al secondo turno le 11 squadre vincitrici dei minitornei per la fase campioni e le 4 squadre vincitrici per la fase piazzate. Il secondo turno si svolge a eliminazione diretta con partite di andata e ritorno e le sette squadre vincitrici degli accoppiamenti per la fase campione più le cinque vincitrici per la fase piazzate vengono ammesse alla fase a gironi.
### Primo turno di qualificazione
Il sorteggio per il primo turno di qualificazione si è tenuto il 30 giugno 2023.
**Percorso Campioni**
**Gruppo 1**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Ferencváros | Ferencváros | 2 (1) | | | |
| Kiryat Gat (dtr) | Kiryat Gat (dtr) | 2 (3) | Kiryat Gat | Kiryat Gat | 0 (3) |
| U Olimpia Cluj | U Olimpia Cluj | 6 | U Olimpia Cluj (dtr) | U Olimpia Cluj (dtr) | 0 (4) |
| Spartak Myjava | Spartak Myjava | 2 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | Ferencváros | Ferencváros | 7 |
| | | | Spartak Myjava | Spartak Myjava | 0 |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 2**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Vorskla (dts) | Vorskla (dts) | 4 | | | |
| Flora Tallinn | Flora Tallinn | 3 | Vorskla | Vorskla | 3 |
| SFK 2000 | SFK 2000 | 0 | Osijek | Osijek | 0 |
| Osijek | Osijek | 4 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | Flora Tallinn | Flora Tallinn | 3 |
| | | | SFK 2000 | SFK 2000 | 5 |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 3**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Mura | Mura | 0 (4) | | | |
| Samegrelo (dtr) | Samegrelo (dtr) | 0 (5) | Samegrelo | Samegrelo | 0 |
| Apollōn Lemesou | Apollōn Lemesou | 9 | Apollōn Lemesou | Apollōn Lemesou | 3 |
| Ljuboten | Ljuboten | 0 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | Mura | Mura | 7 |
| | | | Ljuboten | Ljuboten | 1 |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 4**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| HB Køge | HB Køge | 1 | | | |
| KuPS | KuPS | 2 | KuPS | KuPS | 1 |
| Spartak Subotica | Spartak Subotica | 7 | Spartak Subotica | Spartak Subotica | 2 |
| KÍ Klaksvík | KÍ Klaksvík | 0 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | HB Køge | HB Køge | 3 |
| | | | KÍ Klaksvík | KÍ Klaksvík | 1 |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 5**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Anderlecht | Anderlecht | 5 | | | |
| GKS Katowice | GKS Katowice | 0 | Anderlecht | Anderlecht | 0 |
| Brann | Brann | 5 | Brann | Brann | 3 |
| Lokomotiv Stara Zagora | Lokomotiv Stara Zagora | 0 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | GKS Katowice (dtr) | GKS Katowice (dtr) | 0 (3) |
| | | | Lokomotiv Stara Zagora | Lokomotiv Stara Zagora | 0 (1) |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 6**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| BIIK Kazygurt | BIIK Kazygurt | 0 | | | |
| SFK Rīga | SFK Rīga | 1 | SFK Rīga | SFK Rīga | 0 |
| Benfica | Benfica | 8 | Benfica | Benfica | 4 |
| Cliftonville | Cliftonville | 1 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | BIIK Kazygurt | BIIK Kazygurt | 4 |
| | | | Cliftonville | Cliftonville | 2 |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 7**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Vllaznia | Vllaznia | 4 | | | |
| Hajvalia | Hajvalia | 2 | Vllaznia | Vllaznia | 1 |
| Valur | Valur | 2 | Valur | Valur | 2 |
| Ankara BB Fomget | Ankara BB Fomget | 1 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | Hajvalia | Hajvalia | 0 |
| | | | Ankara BB Fomget | Ankara BB Fomget | 6 |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 8**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Glasgow City | Glasgow City | 2 | | | |
| Shelbourne | Shelbourne | 0 | Glasgow City | Glasgow City | 3 |
| Gintra | Gintra | 2 | Gintra | Gintra | 0 |
| Cardiff City | Cardiff City | 0 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | Shelbourne | Shelbourne | 3 |
| | | | Cardiff City | Cardiff City | 0 |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 9**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| | | | St. Pölten | St. Pölten | 3 |
| PAOK | PAOK | 6 | PAOK | PAOK | 0 |
| RFCU Lussemburgo | RFCU Lussemburgo | 1 | | | |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 10**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| | | | Ajax | Ajax | 3 |
| Dinamo Minsk | Dinamo Minsk | 9 | Dinamo Minsk | Dinamo Minsk | 0 |
| Agarista-ȘS Anenii Noi | Agarista-ȘS Anenii Noi | 0 | | | |
**Percorso Campioni**
**Gruppo 11**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| | | | Zurigo | Zurigo | 3 |
| Breznica | Breznica | 0 | Birkirkara | Birkirkara | 1 |
| Birkirkara | Birkirkara | 1 | | | |
**Percorso Piazzate**
**Gruppo 1**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Twente | Twente | 6 | | | |
| Sturm Graz | Sturm Graz | 0 | Twente | Twente | 3 |
| Levante | Levante | 4 | Levante | Levante | 2 |
| Stjarnan | Stjarnan | 0 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | Sturm Graz | Sturm Graz | 0 (6) |
| | | | Stjarnan (dtr) | Stjarnan (dtr) | 0 (7) |
**Percorso Piazzate**
**Gruppo 2**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Juventus | Juventus | 6 | | | |
| Oqjetpes | Oqjetpes | 0 | Juventus | Juventus | 1 (4) |
| Eintracht Francoforte | Eintracht Francoforte | 1 | Eintracht Francoforte (dtr) | Eintracht Francoforte (dtr) | 1 (5) |
| Slovácko | Slovácko | 0 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | Oqjetpes | Oqjetpes | 0 |
| | | | Slovácko | Slovácko | 3 |
**Percorso Piazzate**
**Gruppo 3**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Arsenal | Arsenal | 3 | | | |
| Linköping | Linköping | 0 | Arsenal | Arsenal | 3 (2) |
| Paris FC | Paris FC | 4 | Paris FC (dtr) | Paris FC (dtr) | 3 (4) |
| Kryvbas Kryvyj Rih | Kryvbas Kryvyj Rih | 0 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | Linköping | Linköping | 3 |
| | | | Kryvbas Kryvyj Rih | Kryvbas Kryvyj Rih | 0 |
**Percorso Piazzate**
**Gruppo 4**
| Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - |
| Brøndby | Brøndby | 0 | | | |
| Celtic | Celtic | 1 | Celtic | Celtic | 2 (10) |
| FK Minsk | FK Minsk | 1 | Vålerenga (dtr) | Vålerenga (dtr) | 2 (11) |
| Vålerenga | Vålerenga | 3 |
| | | | Finale 3º posto | Finale 3º posto | Finale 3º posto |
| | | | Brøndby | Brøndby | 2 |
| | | | FK Minsk | FK Minsk | 1 |
### Secondo turno di qualificazione
Il sorteggio per il secondo turno di qualificazione si è tenuto il 15 settembre 2023.
| Squadra 1 | Totale | Squadra 2 | Andata | Ritorno |
| - | - | - | - | - |
| Campioni |||||
| Apollōn Lemesou | 0 - 11 | Benfica | 0 - 7 | 0 - 4 |
| Zurigo | 0 - 8 | Ajax | 0 - 6 | 0 - 2 |
| Roma | 9 - 1 | Vorskla | 3 - 0 | 6 - 1 |
| Valur | 1 - 4 | St. Pölten | 0 - 4 | 1 - 0 |
| Slavia Praga | 11 - 0 | U Olimpia Cluj | 5 - 0 | 6 - 0 |
| Glasgow City | 0 - 6 | Brann | 0 - 4 | 0 - 2 |
| Spartak Subotica | 2 - 7 | Rosengård | 1 - 2 | 1 - 5 |
| Piazzate |||||
| Häcken | 4 - 3 | Twente | 2 - 2 | 2 - 1 |
| Real Madrid | 5 - 1 | Vålerenga | 2 - 1 | 3 - 0 |
| Eintracht Francoforte | 8 - 0 | Sparta Praga | 5 - 0 | 3 - 0 |
| Paris FC | 5 - 3 | Wolfsburg | 3 - 3 | 2 - 0 |
| Manchester United | 2 - 4 | Paris Saint-Germain | 1 - 1 | 1 - 3 |
## Fase a gironi
Alla fase a gironi partecipano 16 squadre, di cui 4 squadre qualificate direttamente, le 7 squadre vincitrici del secondo turno di qualificazione sul percorso campioni e le 5 squadre vincitrici del secondo turno di qualificazione sul percorso piazzate. Le fasce per il sorteggio vengono composte in base al coefficiente UEFA dei club. Le prime due classificate di ciascun girone si qualificano alla fase a eliminazione diretta. Il sorteggio per definire la composizione dei gironi si è tenuto il 20 ottobre 2023.
### Girone A
| Pos | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DG |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. | Barcellona | 15 | 5 | 5 | 0 | 0 | 23 | 1 | +22 |
| 2. | Benfica | 8 | 5 | 2 | 2 | 1 | 5 | 8 | -3 |
| 3. | Eintracht Francoforte | 4 | 5 | 1 | 1 | 3 | 4 | 8 | -4 |
| 4. | Rosengård | 1 | 5 | 0 | 1 | 4 | 3 | 18 | -15 |
| Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
| 1ª giornata |||
| Rosengård | 1 - 2 | Eintracht Francoforte |
| Barcellona | 5 - 0 | Benfica |
| 2ª giornata |||
| Benfica | 1 - 0 | Rosengård |
| Eintracht Francoforte | 1 - 3 | Barcellona |
| 3ª giornata |||
| Rosengård | 0 - 6 | Barcellona |
| Benfica | 1 - 0 | Eintracht Francoforte |
| 4ª giornata |||
| Eintracht Francoforte | 1 - 1 | Benfica |
| Barcellona | 7 - 0 | Rosengård |
| 5ª giornata |||
| Rosengård | 2 - 2 | Benfica |
| Barcellona | 2 - 0 | Eintracht Francoforte |
| 6ª giornata |||
| Benfica | - | Barcellona |
| Eintracht Francoforte | - | Rosengård |
### Girone B
| Pos | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DG |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. | Olympique Lione | 13 | 5 | 4 | 1 | 0 | 23 | 3 | +20 |
| 2. | Brann | 10 | 5 | 3 | 1 | 1 | 7 | 6 | +1 |
| 3. | Slavia Praga | 4 | 5 | 1 | 1 | 3 | 1 | 11 | -10 |
| 4. | St. Pölten | 1 | 5 | 0 | 1 | 4 | 1 | 12 | -11 |
| Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
| 1ª giornata |||
| St. Pölten | 1 - 2 | Brann |
| Slavia Praga | 0 - 9 | Olympique Lione |
| 2ª giornata |||
| Olympique Lione | 2 - 0 | St. Pölten |
| Brann | 1 - 0 | Slavia Praga |
| 3ª giornata |||
| St. Pölten | 0 - 0 | Slavia Praga |
| Olympique Lione | 3 - 1 | Brann |
| 4ª giornata |||
| Brann | 2 - 2 | Olympique Lione |
| Slavia Praga | 1 - 0 | St. Pölten |
| 5ª giornata |||
| Slavia Praga | 0 - 1 | Brann |
| St. Pölten | 0 - 7 | Olympique Lione |
| 6ª giornata |||
| Olympique Lione | - | Slavia Praga |
| Brann | - | St. Pölten |
### Girone C
| Pos | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DG |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. | Paris Saint-Germain | 9 | 5 | 3 | 0 | 2 | 8 | 6 | +2 |
| 2. | Ajax | 7 | 5 | 2 | 1 | 2 | 5 | 7 | -2 |
| 3. | Bayern Monaco | 6 | 5 | 1 | 3 | 1 | 6 | 6 | 0 |
| 4. | Roma | 5 | 5 | 1 | 2 | 2 | 9 | 9 | 0 |
| Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
| 1ª giornata |||
| Bayern Monaco | 2 - 2 | Roma |
| Ajax | 2 - 0 | Paris Saint-Germain |
| 2ª giornata |||
| Paris Saint-Germain | 0 - 1 | Bayern Monaco |
| Roma | 3 - 0 | Ajax |
| 3ª giornata |||
| Bayern Monaco | 1 - 1 | Ajax |
| Paris Saint-Germain | 2 - 1 | Roma |
| 4ª giornata |||
| Roma | 1 - 3 | Paris Saint-Germain |
| Ajax | 1 - 0 | Bayern Monaco |
| 5ª giornata |||
| Roma | 2 - 2 | Bayern Monaco |
| Paris Saint-Germain | 3 - 1 | Ajax |
| 6ª giornata |||
| Bayern Monaco | - | Paris Saint-Germain |
| Ajax | - | Roma |
### Girone D
| Pos | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DG |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. | Chelsea | 11 | 5 | 3 | 2 | 0 | 11 | 5 | +6 |
| 2. | Häcken | 8 | 5 | 2 | 2 | 1 | 5 | 5 | 0 |
| 3. | Paris FC | 7 | 5 | 2 | 1 | 2 | 5 | 7 | -2 |
| 4. | Real Madrid | 1 | 5 | 0 | 1 | 4 | 5 | 9 | -4 |
| Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
| 1ª giornata |||
| Paris FC | 1 - 2 | Häcken |
| Real Madrid | 2 - 2 | Chelsea |
| 2ª giornata |||
| Häcken | 2 - 1 | Real Madrid |
| Chelsea | 4 - 1 | Paris FC |
| 3ª giornata |||
| Paris FC | 2 - 1 | Real Madrid |
| Chelsea | 0 - 0 | Häcken |
| 4ª giornata |||
| Real Madrid | 0 - 1 | Paris FC |
| Häcken | 1 - 3 | Chelsea |
| 5ª giornata |||
| Häcken | 0 - 0 | Paris FC |
| Chelsea | 2 - 1 | Real Madrid |
| 6ª giornata |||
| Real Madrid | - | Häcken |
| Paris FC | - | Chelsea |
## Fase a eliminazione diretta
Alla fase a eliminazione diretta partecipano 8 squadre, ossia le squadre classificate ai primi due posti nei quattro gironi della fase precedente. Il sorteggio per definire gli accoppiamenti per l'eliminazione diretta si terrà il 6 febbraio 2024.
|
151,713 |
https://it.wikipedia.org/wiki/%C5%A0kofja_Loka
|
Škofja Loka
|
# Škofja Loka
Škofja Loka (IPA:, in tedesco Bischoflack, dal 1941 al 1945 Laak an der Zaier; Prato del Vescovo in italiano desueto) è un comune della Slovenia di 22 647 abitanti appartenente alla regione statistica dell'Alta Carniola. La località si trova a circa una ventina di chilometri a nord-ovest della capitale Lubiana, in un'ampia vallata ove i corsi d'acqua Poljanska Sora e Selška Sora si uniscono per dar vita al fiume Sora. Dal 1274 la località si fregia del titolo di città. È considerata come uno dei centri medievali meglio conservati in Slovenia.
## Storia
### Storia antica e moderna
La località trae il nome e la sua stessa origine da una donazione di terreni fatta nel 973 dall'imperatore Ottone II al vescovo Abramo di Frisinga. Da tale donazione viene il nome tedesco di Bischofslack, ossia prato del vescovo. In realtà l'area donata era quella attualmente denominata Stara Loka, posta sulla riva settentrionale del fiume Selška Sora. Il moro che si trova oggi nello stemma comunale si pensa sia il servitore del vescovo Abramo che lo difese da un orso che li aggredì mentre i due si stavano recando in città.
I feudatari che si succedettero fecero di Škofja Loka il più importante centro commerciale dei loro possedimenti nonché il centro amministrativo. A partire dall'XI secolo venne eretto il castello (Loški Grad) posto alla sommità del colle Krancelj che domina la cittadina. Nel corso del XIV secolo venne dotata di mura.
Nel 1457 venne occupata dai conti di Celje. Nel 1511 venne distrutta da un forte terremoto. Subì alcuni assedi dei Turchi e divenne possedimento degli Asburgo nel 1803. Dopo la caduta dell'Impero Austroungarico la cittadina passò alla Jugoslavia.
### Seconda guerra mondiale
Škofja Loka fu occupata dall'esercito italiano il 13 aprile 1941. Il controllo italiano venne sostituito da quello tedesco il 17 aprile. Già il 6 maggio 1941 una prima retata della Gestapo arrestò alcuni cittadini e, nelle settimane seguenti, ventisei famiglie furono deporate in Serbia. Per tutta la guerra nell'area circostante furono attive diverse unità partigiane. Il 9 febbraio 1944 le forze armate tedesche giustiziarono cinquanta prigionieri in risposta all'uccisione di un soldato tedesco. I partigiani entrarono nella cittadina il 9 maggio 1945. Nei mesi seguenti il castello di Loka funse da luogo di detenzione per prigionieri di guerra. Nel territorio di Škofja Loka si trovano sette fosse comuni risalenti al periodo immediatamente successivo alla Seconda guerra mondiale. Un numero imprecisato di Domobranci, prigionieri di guerra e civili sloveni furono uccisi e seppelliti in diversi siti intorno al castello. Parte della Jugoslavia fino al 1991, fu annessa alla Slovenia dopo l'indipendenza di quest'ultima.
## Ambiente urbano
Il centro storico è caratterizzato da due ampie piazza a forma allungata. Il Mestni trg, che era il centro commerciale della località ove risiedevano i mercanti e il Spodnji trg in cui erano insediati i cittadini più poveri. Parallele tra loro sono collegate da stretti vicoli.
## Monumenti e luoghi d'interesse
### Architetture religiose
* Sv. Jakob: Chiesa di S. Giacomo, menzionata nel 1271 e ricostruita dopo il terremoto.
* Monastero dei Cappuccini: struttura religiosa fondata nel 1707 dai francescani cappuccini.
### Architetture civili
**Loški grad**
Il castello venne ricostruito dopo il terremoto del 1511 con l'aggiunta di una poderosa torre del XVI secolo. Nel 1890 passò in proprietà alle Orsoline che erano presenti nel Nunski samostan, un convento posto ai piedi del colle ove sorge il castello. Nella cappella del castello sono presenti tre altari dorati d'epoca rinascimentale che provengono dalla chiesa di Dražgoše. Dal 1959 all'interno vi è anche un museo che espone collezioni archeologiche e artistiche; è presente anche un reparto dedicato alla storia delle poste e telecomunicazioni.
**Kapucinski most**
Il ponte dei Cappuccini passa sopra la Selška Sora e collega il centro storico con il convento dei Cappuccini. Venne costruito nel XIV secolo.
**Altri**
* Rotovž: edificio posto in Mestni Trg sede del Municipio.
* Kašča: magazzino del grano d'imponente fattura, edificato nel XVI secolo.
* Homanova hiša: la casa Homan, edificata nel 1529 presenta belle decorazioni sulla facciata.
## Cultura
Nel 1721 Romuald Marušič, frate cappuccino che risiedeva nel convento della località, scrisse la Passione di Škofja Loka, che viene considerata la più antica opera teatrale in lingua slovena. Il dramma venne rappresentato per la prima volta la sera del venerdì santo del 1721 nel corso di una processione nelle vie della località.
## Economia
La presenza di corsi d'acqua favorì in epoche remote la presenza di mulini che spinsero alla nascita delle prime industrie, così come la posizione geografica fece di Škofja Loka un importante centro commerciale sulla via che collega l'Adriatico con i Paesi di lingua tedesca. Già nel corso del XVII secolo decadette quale centro commerciale, sostituita da Kranj.
## Geografia antropica
### Località
Il comune di Škofja Loka è diviso in 59 insediamenti (naselija):
* Binkelj
* Bodovlje
* Breznica pod Lubnikom
* Brode
* Bukov Vrh nad Visokim
* Bukovica
* Bukovščica
* Crngrob
* Dorfarje
* Draga
* Forme
* Gabrk
* Gabrovo
* Gabrška Gora
* Godešič
* Gorenja Vas–Reteče
* Gosteče
* Grenc
* Hosta
* Knape
* Kovski Vrh
* Križna Gora
* Lipica
* Log nad Škofjo Loko
* Moškrin
* Na Logu
* Papirnica
* Pevno
* Podpulfrca
* Pozirno
* Praprotno
* Pungert
* Puštal
* Reteče
* Rovte v Selški Dolini
* Ševlje
* Sopotnica
* Spodnja Luša
* Staniše
* Stara Loka
* Stirpnik
* Strmica
* Suha
* Svetega Petra Hrib
* Sveti Andrej
* Sveta Barbara
* Sveti Duh
* Sveti Florijan nad Škofjo Loko
* Sveti Lenart
* Sveti Ožbolt
* Sveti Tomaž
* Trata
* Trnje
* Valterski Vrh
* Vešter
* Vincarje
* Virlog
* Virmaše
* Visoko pri Poljanah
* Zgornja Luša
* Zminec
## Amministrazione
### Gemellaggi
* Smederevska Palanka
* Medicina
* Savogna d'Isonzo
|
511,960 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Tavernello
|
Tavernello
|
# Tavernello
Tavernello è il marchio registrato di un vino prodotto dall'azienda romagnola Caviro, con sede centrale a Faenza, pubblicizzato e commercializzato attraverso le catene della grande distribuzione. Suo elemento distintivo è il confezionamento in imballaggi di cartoncino Tetra Pak, il quale, in concorso con altri fattori quali la dislocazione della produzione in cantine sociali sparse su tutto il territorio italiano, conferisce al prodotto la caratteristica di un prezzo di vendita al dettaglio relativamente modesto.
Un rapporto realizzato da Impact Databank per la rivista statunitense Wine Spectator ha indicato nel 2008 Tavernello come il quinto vino più venduto al mondo con 11,4 milioni di confezioni, pari allo 0,4% del mercato vinicolo mondiale.
Dal 2010 è disponibile sul mercato anche Tavernello frizzante nelle versioni bianco e rosato, imbottigliato nel tradizionale formato in vetro da 0,75 l.
Dal 2019 è inoltre disponibile Tavernello Gold nelle versioni White e Black: vini Rubicone IGT confezionati nel formato Tetra Prisma da 500 ml.
## Storia
Tavernello è una marca di Caviro, precedentemente Corovin, cooperativa vitivinicola costituita nel 1966 dalla convergenza di nove cantine sociali provenienti da tutto il territorio italiano, poi aumentate via via fino a raggiungere l'attuale quota di 32, con l'odierno bacino di utenza stimabile in 4 milioni di famiglie.
Nato nel 1983, è stato il primo prodotto vinicolo italiano a essere confezionato in contenitori Tetra Pak, peculiarità esplicitamente sottolineata da ampie campagne pubblicitarie e che ha notevolmente contribuito a determinarne la notorietà.
## La filiera
Tavernello vanta una filiera agroalimentare certificata secondo la norma UNI EN ISO 22005:2008 che attesta la rintracciabilità del prodotto lungo tutte le fasi della sua elaborazione, partendo dai viticoltori che producono e forniscono l'uva, passando dalle cantine che la trasformano in vino, per arrivare agli stabilimenti preposti al confezionamento. L'azienda mette anche a disposizione sul proprio sito ufficiale un servizio di tracciamento che consente di risalire al luogo di origine di ogni singola confezione.
|
1,066,548 |
https://it.wikipedia.org/wiki/David_Held
|
David Held
|
# David Held
David Held (27 agosto 1951 – 2 marzo 2019) è stato un politologo, sociologo politico britannico.
## Biografia
David Held è stato, fino alla sua morte, Professor of Politics and International Relations alla Università di Durham, nonché Master of University College di Durham.
Ha conseguito un PhD in Political Science presso il MIT.
Precedentemente è stato Graham Wallas Professor of Political Science alla London School of Economics and Political Science. È stato, dino al 2002, co-direttore, con Mary Kaldor, del Centre for the Study of Global Governance. È stato uno dei fondatori della casa editrice Polity Press di Cambridge insieme a Anthony Giddens e John Thompson, con la quale ha pubblicato la maggior parte dei suoi libri. Si è occupato di teoria e sociologia politica, storia e teoria della democrazia, globalizzazione e governance globale. Insieme a Daniele Archibugi, ha elaborato la proposta di una democrazia cosmopolita. È stato il fondatore e direttore dell'Institute of Global Policy dell'Università di Durham e General editor della rivista Global Policy. È stato professore a contratto presso la Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli (Luiss) di Roma, dove dall'anno accademico 2010/11 ha partecipato all'insegnamento della prima laurea magistrale in International Relations in lingua inglese.
## Opere
### Autore
* 2006(3)Models of Democracy, Cambridge, Polity Press.
* 2004 Global Covenant. The Social Democratic Alternative to the Washington Consensus, Cambridge, Polity Press.
* 2003 Cosmopolitanism. A Defence, Cambridge, Polity Press.
* 1996(2)Models of Democracy, Polity Press and Stanford University Press.
* 1995 Democracy and the Global Order. From the Modern State to Cosmopolitan Governance, Polity Press and Stanford University Press.
* 1989 Political Theory and the Modern State, Polity Press and Stanford University Press.
* 1987 Models of Democracy, Polity Press and Stanford University Press.
* 1980 Introduction to Critical Theory. Horkheimer to Habermas, Hutchinson and University of California Press. (Polity Press edition 1989)
### Coautore
* 2002 Globalization/Anti-Globalization, Polity Press.
* 1999 Global Transformations: Politics, Economics and Culture, Polity Press and Stanford University Press.
### Curatore e co-curatore
* 2007(2)Globalization Theory. Approaches and controversies, Polity Press, Cambridge.
* 2007 Global Inequality. Patterns and Explanations, Polity Press, Cambridge.
* 2005 Debating Globalization, Polity Press, Cambridge.
* 2004 American Power in the 21st century, Polity Press, Cambridge.
* 2003 Taming Globalization, Polity Press, Cambridge.
* 2002 Governing Globalization. Power, Authority and Global Governance, Polity Press, Cambridge.
* 2000 The Global Transformations Reader, Polity Press and Blackwell Publishers.
* 1998 Re-imagining Political Community. Studies in Cosmopolitan Democracy, Polity Press and Blackwell Publishers.
* 1995 Cosmopolitan Democracy. An Agenda for a New World Order, Polity Press and Blackwell Publishers.
* 1995 Modernity. An introduction to modern societies, Poliy Press, Cambridge.
* 1993 Prospects for Democracy: North, South, East, West, Polity Press and Stanford University Press.
* 1992 Modernity and its Futures, Polity Press and Blackwell Publishers.
* 1991 Political Theory Today, Polity Press and Stanford University Press.
* 1989 Social Theory of Modern Societies, Cambridge University Press, Cambridge.
* 1986 New Forms of Democracy, Sage, London.
* 1984 State and Society in Contemporary Britain, Polity Press and Blackwell Publishers.
* 1983 States and Societies, New York University Press, New York.
* 1982 Habermas: Critical Debates, Macmillan and MIT Press.
### Edizioni italiane
* 2007 Modelli di democrazia. (Terza edizione), Il Mulino, Bologna.
* 2005 Governare la globalizzazione. Un'alternativa democratica al mondo unipolare, Il Mulino, Bologna.
* 2003 Globalismo e antiglobalismo. Nuova edizione aggiornata e ampliata (con A. McGrew), Il *Mulino, Bologna.
* 2001 Globalismo e antiglobalismo (con A. McGrew), Il Mulino, Bologna.
* 1999 Che cos'è la globalizzazione (con A. McGrew, D. Goldblatt e J. Perraton), Asterios Editore, Trieste.
* 1999 Democrazia e ordine globale. Dallo Stato moderno al governo cosmopolitico, Asterios Editore, Trieste.
* 1997 Modelli di democrazia. Nuova edizione, Il Mulino, Bologna.
* 1994 Democrazia e nuovo ordine internazionale, Dedalo, Bari.
* 1993 Cosmopolis. È possibile una democrazia sovranazionale? (con D. Archibugi, M. Kaldor e R. Falk).
* 1989 Modelli di democrazia, Il Mulino, Bologna.
|
1,047,825 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Boavista_Futebol_Clube
|
Boavista Futebol Clube
|
# Boavista Futebol Clube
Il Boavista Futebol Clube, noto semplicemente come Boavista (boɐ'viʃtɐ), è una società polisportiva portoghese con sede a Porto, nella freguesia di Ramalde. La sua sezione più nota, quella calcistica, milita nella Primeira Liga, la massima divisione del campionato portoghese di calcio, e disputa le sue partite casalinghe nell'Estádio do Bessa Século XXI, capace di contenere 28.263 spettatori. Nel suo palmarès figurano un titolo portoghese, peraltro uno dei due soli vinti da una squadra non appartenente alla storica "triade" del calcio lusitano, Benfica, Porto e Sporting Lisbona. Ha vinto inoltre 5 Coppe e 3 Supercoppe di Portogallo (due ufficiali ed una non ufficiale), mentre a livello internazionale il miglior risultato è il raggiungimento della semifinale nella Coppa UEFA 2002-2003.
Risulta essere una delle migliori squadre portoghesi nella classifica perpetua e nelle Competizioni UEFA.
## Storia
Il club viene fondato il 1º agosto 1903 a Porto; si iscrive al campionato cittadino e qui ottiene la vittoria nella prima edizione del torneo, quella del 1914. In seguito entrano in rosa anche Óscar Carvalho, Albino Luzia e Casoto, che guidano i bianconeri fino ai primi anni del campionato nazionale. Il Boavista accede a questo torneo nella seconda edizione, quella del 1935-1936, retrocedendo tuttavia al termine della stessa. Nei decenni successivi il club non riesce a rimanere nel massimo campionato per più di qualche anno consecutivo, rimanendo così al secondo livello per diversi anni e scivolando anche al terzo negli anni Sessanta.
Una certa stabilità viene raggiunta solo dal campionato 1969-1970, che può essere considerato come l'inizio di un nuovo periodo. La squadra finisce al quarto posto nella stagione 1974-1975, quando, dopo il successo sul Benfica nella finale, vince anche la prima Taça de Portugal. L'annata successiva è tuttavia anche migliore: inizia con l'esordio in Coppa delle Coppe e si conclude col secondo posto in Primeira Divisão, due soli punti dietro le Aquile di Lisbona, e con la conquista di una nuova Coppa, ottenuta questa volta sconfiggendo il Vitória Guimarães nell'ultimo atto. Dopo una fugace apparizione anche nella Coppa UEFA 1977-1978, nella quale i lusitani sono però pesantemente sconfitti dalla Lazio, arriva, nell'edizione 1978-1979, la terza Coppa nazionale: questa volta l'ultimo ostacolo è rappresentato dallo Sporting Lisbona. Negli anni Ottanta il club ottiene generalmente dei buoni piazzamenti in campionato, inoltre, pur non passando mai il secondo turno in Coppa UEFA, riesce ad eliminare l'Atlético Madrid e la Fiorentina. Il Boavista apre il decennio successivo con la conquista della quarta Coppa, nel 1992, dopo aver sconfitto il Porto, e con la vittoria della Supertaça Cândido de Oliveira 1992, ottenuta prevalendo sempre sui concittadini; questi stessi trofei vengono conquistati anche nel 1997. In campo europeo, invece, i portoghesi eliminano l'Inter campione in carica dalla Coppa UEFA 1991-1992 e qualche anno dopo la Lazio, mentre vengono sconfitti dal Torino, dal Parma, dal Napoli e dai nerazzurri di Milano.
Un nuovo secondo posto viene raggiunto al termine della Primeira Divisão 1998-1999, che è il preludio alla prima partecipazione in Champions League: la squadra riesce a qualificarsi per la fase a gruppi, dove finisce però quarta. Il Boavista entra poi nella storia vincendo il titolo nel 2001: è una delle sole cinque squadre a poter scrivere il proprio nome sull'albo d'oro. Questa volta il cammino nella massima manifestazione continentale è ben più soddisfacente: i bianconeri passano la prima fase a gironi insieme al Liverpool, ma si classificano terzi nella seconda. Arriva contemporaneamente un nuovo secondo posto in Primeira Liga, che porta ad un ottimo traguardo internazionale: infatti, pur fallendo l'accesso al tabellone principale della UEFA Champions League 2002-2003 a causa della sconfitta con l'Auxerre, i lusitani arrivano a giocare la semifinale di Coppa UEFA contro il Celtic; sono però gli scozzesi a proseguire.
Gli anni che seguono non portano altri successi al club, che anzi viene coinvolto nello scandalo denominato Fischietto d'oro: si indaga su alcuni episodi di corruzione arbitrale risalenti alla stagione 2003-2004. Nel maggio 2008 arriva così la condanna alla retrocessione, mentre un'ulteriore caduta, questa volta sul campo, avviene nel 2009: i bianconeri si ritrovano quindi in soli due anni in Segunda Divisão, la terza serie portoghese. La sentenza iniziale viene però ribaltata dal Consiglio di giustizia della Federazione portoghese il 21 febbraio 2013, pertanto, anche a seguito della decisione di allargare il campionato a 18 squadre, il Boavista si iscrive direttamente alla Primeira Liga 2014-2015.
## Strutture
### Stadio
Dal 30 dicembre 2003 il club disputa le proprie gare casalinghe nell'Estádio do Bessa Século XXI, che si trova a Porto e che ha una conformazione che può ricordare quella dello Stadio Luigi Ferraris di Genova. Costruito a partire dal 1998 per ospitare tre partite del campionato d'Europa 2004 può contenere 28.263 spettatori.
Il Boavista ha giocato in precedenza in impianto omonimo situato nello stesso luogo, che era stato inaugurato nel 1911.
## Società
### Altre sezioni della polisportiva
Oltre alla sezione di calcio sono presenti anche le sezioni di pallamano, atletica leggera, biliardo, pugilato, mountain bike, ciclismo, scherma, beach soccer, calcio femminile, calcio a 5, ginnastica acrobatica, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, jujutsu, judo, karate, kickboxing, kung fu, pagaia, taekwondo, Tiro a segno, triathlon, pallavolo.
## Allenatori e presidenti
Di seguito è riportata la lista degli allenatori che si sono succeduti alla guida del club nella sua storia.
* 1970-1971 Fernando Caiado
* 1972-1974 Aymoré Moreira
* 1974-1976 José Maria Pedroto
* 1976-1977 Mário Wilson
* 1977-1978 Fernando Caiado
* 1978-1979 Jimmy Hagan
* 1979-1980 Mário Lino
* 1980-1981 Henrique Calisto
* 1981-1982 Mário Lino
* 1982-1983 Acácio Casimiro
Hermann Stessl (1 lug.-31 ott.)
* 1983-1984 Acácio Casimiro, Henrique Calisto
* 1984-1986 Acácio Casimiro, João Alves
* 1986-1987 João Alves
* 1988-1989 Raul Águas
* 1989-1990 Manuel Barbosa (1 lug.-30 set.)
Acácio Casimiro (1 nov.-30 giu.)
* 1990-1991 Acácio Casimiro
* 1991-1996 Manuel José
* 1996-1998 Mário Reis
* 1998-2005 Jaime Pacheco
* 2005-2006 Carlos Brito
* 2006-2007 Željko Petrović (1 lug.-22 ott.)
Jaime Pacheco (24 ott.-30 giu.)
* 2007-2008 Jaime Pacheco
* 2008-2009 Rui Bento
* 2009-2010 Madureira
* 2010-2011 Gouveia
* 2011-2012 Mário Silva, Amândio Barreiras
* 2012-2013 Mário Silva, Petit
* 2013-2015 Petit
* 2015-2016 Petit (1 lug.-28 nov.)
Erwin Sánchez (1 dic.-30 giu.)
* 2016-2017 Erwin Sánchez (1 lug.-10 ott.)
Miguel Leal (11 ott.-30 giu.)
* 2017-2018 Miguel Leal (1 lug.-13 set.)
Jorge Simão (14 set.-30 giu.)
* 2018-2019 Jorge Simão (30 giu-26 gen.)
* 2019 Lito Vidigal(27 gen.-17 dic.)
* 2019-2020 Daniel Ramos
* 2020 Vasco Seabra
* 2021 Jesualdo Ferreira
* 2021 João Pedro Sousa
* 2021-2023 Petit
* 2023- Ricardo Paiva
## Calciatori
### Capocannonieri del campionato
* 1991-1992 Ricky (30 reti)
Calciatore portoghese dell'anno
* 1991 Petit
## Palmarès
### Competizioni nazionali
* Campionato portoghese: 1
2000-2001
* Coppa del Portogallo: 5
1974-1975, 1975-1976, 1978-1979, 1991-1992, 1996-1997
* Supercoppa di Portogallo: 2
1992, 1997
* Segunda Divisão: 2
1936-1937, 1949-1950
### Altri piazzamenti
* Campionato portoghese:
Secondo posto: 1975-1976, 1998-1999, 2001-2002
Terzo posto: 1988-1989, 1991-1992
* Coppa del Portogallo:
Finalista: 1992-1993
Semifinalista: 1953-1954, 1990-1991, 2000-2001, 2004-2005
* Coppa di Lega portoghese:
Semifinalista: 2021-2022
* Supercoppa di Portogallo:
Finalista: 2001
* Coppa UEFA:
Semifinalista: 2002-2003
## Statistiche e record
### Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali
**Campionati nazionali**
Dalla stagione 1934-1935 alla 2023-2024 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
| - | - | - | - | - | - |
| 1º | Primeira Divisão / Primeira Liga | 59 | 1935-1936 | 2023-2024 | 61 |
| 2º | Segunda Liga/Segunda Divisão | 21 | 1934-1935 | 2008-2009 | 21 |
| 3º | Terceira Divisão / Segunda Divisão | 7 | 1966-1967 | 2013-2014 | 7 |
**Tornei internazionali**
Alla stagione 2019-2020 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali:
| Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
| - | - | - | - |
| Coppa dei Campioni/UEFA Champions League | 3 | 1999-2000 | 2002-2003 |
| Coppa delle Coppe | 5 | 1977-1978 | 1997-1998 |
| Coppa UEFA/UEFA Europa League | 12 | 1978-1979 | 2002-2003 |
### Statistiche individuali
I giocatori con più presenze nelle competizioni europee sono Erwin Sánchez e Ricardo a quota 35, mentre il miglior marcatore è Elpídio Silva con 11 gol.
### Statistiche di squadra
A livello internazionale la miglior vittoria è per 8-0, ottenuta contro lo Sliema Wanderers nel primo turno della Coppa delle Coppe 1979-1980, mentre la peggior sconfitta è il 5-0 subito contro la Lazio nel primo turno della Coppa UEFA 1977-1978.
## Organico
### Rosa 2023-2024
Aggiornata al 17 gennaio 2024.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | César |
| 5 | D | Chidozie Awaziem |
| 6 | C | Ibrahima |
| 7 | C | Salvador Agra |
| 8 | C | Bruno Lourenço |
| 9 | A | Róbert Boženík |
| 10 | C | Miguel Reisinho |
| 11 | C | Luís Santos |
| 12 | P | Luís Pires |
| 13 | C | Masa |
| 16 | C | Joel Silva |
| 18 | C | Ilija Vukotić |
| 20 | D | Filipe Ferreira |
| 21 | C | Tiago Morais |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 23 | D | Vincent Sasso |
| 24 | C | Sebastián Pérez |
| 26 | D | Rodrigo Abascal |
| 27 | A | Jeriel De Santis |
| 30 | C | Cristiano Fitzgerald |
| 35 | D | Gonçalo Miguel |
| 42 | C | Gaïus Makouta |
| 55 | D | Augusto Dabó |
| 59 | A | Martim Tavares |
| 70 | D | Sopuruchukwu Onyemaechi |
| 79 | C | Pedro Malheiro |
| 80 | C | Berna |
| 90 | A | Tiago Machado |
| 99 | P | João Gonçalves |
### Rosa 2022-2023
Aggiornata al 10 maggio 2023.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Rafael Bracalli |
| 2 | D | Reggie Cannon |
| 4 | D | Robson Reis |
| 6 | C | Ibrahima |
| 7 | C | Kenji Gorré |
| 8 | C | Bruno Lourenço |
| 9 | A | Róbert Boženík |
| 10 | C | Miguel Reisinho |
| 11 | A | Yusupha Njie |
| 12 | P | César |
| 13 | C | Masa |
| 16 | C | Joel Silva |
| 18 | C | Ilija Vukotić |
| 19 | D | Ricardo Mangas |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 20 | D | Filipe Ferreira |
| 21 | C | Salvador Agra |
| 23 | D | Vincent Sasso |
| 24 | C | Sebastián Pérez |
| 26 | D | Rodrigo Abascal |
| 42 | C | Gaïus Makouta |
| 55 | D | Augusto Dabo |
| 59 | A | Martim Tavares |
| 70 | D | Sopuruchukwu Onyemaechi |
| 77 | C | Luís Santos |
| 79 | C | Pedro Malheiro |
| 80 | C | Berna |
| 97 | A | Adalberto Peñaranda |
| 99 | P | João Gonçalves |
### Rosa 2021-2022
Aggiornata al 24 dicembre 2021.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Rafael Bracalli |
| 2 | D | Reggie Cannon |
| 7 | C | Kenji Gorré |
| 9 | A | Petar Musa |
| 10 | C | Miguel Reisinho |
| 11 | A | Yusupha Njie |
| 13 | D | Guito |
| 14 | C | Tomás Reymão |
| 18 | C | Ilija Vukotić |
| 20 | D | Filipe Ferreira |
| 21 | D | Jackson Porozo |
| 22 | D | Nathan |
| 24 | C | Sebastián Pérez |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 25 | D | Yanis Hamache |
| 26 | D | Rodrigo Abascal |
| 27 | A | Jeriel De Santis |
| 36 | C | Paul-Georges Ntep |
| 42 | C | Gaïus Makouta |
| 73 | A | Tiago Morais |
| 77 | C | Luís Santos |
| 79 | C | Pedro Malheiro |
| 87 | C | Fran Pereira |
| 90 | P | Alireza Beiranvand |
| 99 | P | João Gonçalves |
| | D | Ricardo Mangas |
| | A | Adalberto Peñaranda |
### Rosa 2020-2021
Aggiornata all'11 marzo 2021.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Rafael Bracalli |
| 2 | D | Reggie Cannon |
| 4 | D | Alejandro Gómez |
| 5 | D | Chidozie Awaziem |
| 6 | C | Javi García |
| 7 | C | Nuno Santos |
| 8 | C | Gustavo Sauer |
| 9 | A | Jorge Benguché |
| 10 | C | Angel Gomes |
| 11 | A | Yusupha Njie |
| 16 | C | Miguel Reisinho |
| 20 | P | Léo Jardim |
| 21 | D | Jackson Porozo |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 22 | D | Nathan |
| 23 | C | Show |
| 24 | C | Sebastián Pérez |
| 25 | D | Yanis Hamache |
| 27 | A | Jeriel De Santis |
| 30 | C | Paulinho |
| 42 | D | Cristian Castro |
| 44 | A | Kuku Fidelis |
| 73 | A | Tiago Morais |
| 87 | C | Fran Pereira |
| 94 | P | Matheus Kayser |
| 99 | P | João Gonçalves |
|
262,630 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Bulma
|
Bulma
|
# Bulma
Bulma (ブルマ, Buruma) è uno dei personaggi principali del manga Dragon Ball di Akira Toriyama. Compare anche nelle varie opere derivate, tra cui le serie televisive anime Dragon Ball, Dragon Ball Z, Dragon Ball GT e Dragon Ball Super, i film, gli OAV e numerosi videogiochi.
Ha debuttato nel primo capitolo, incontrando Goku e reclutandolo come sua guardia del corpo per viaggiare e trovare le sfere del drago che esaudiscono i desideri. Bulma è la figlia del Dr. Brief, il fondatore della Capsule Corporation, un'azienda che crea speciali capsule che si restringono e contengono oggetti di varie dimensioni per una facile conservazione. Essendo la figlia di un brillante scienziato, Bulma è anche un genio della scienza, oltre che inventrice e ingegnere. Insieme alla creazione del Dragon Radar, un dispositivo che rileva il segnale energetico emesso dalle sfere del drago, il ruolo di Bulma come inventrice diventa importante in diversi punti della serie, inclusa la macchina del tempo che riporta nel passato il suo futuro figlio Trunks.
## Ispirazione e creazione
Bulma si basa sia sull'altro personaggio di Toriyama, la Principessa del manga Dragon Boy, che sul monaco Sanzang, il co-protagonista del celebre racconto Il viaggio in Occidente. Le somiglianze tra Bulma e quest'ultimo personaggio sono molto evidenti:
* Bulma intraprende il viaggio alla ricerca delle sfere, mentre Sanzang per cercare dei sutra.
* Sia Bulma che Sanzang sono dei personaggi che non combattono e preferiscono nascondersi, lasciando gli scontri ai loro compagni.
* Bulma e Sanzang utilizzano dei sotterfugi per farsi ubbidire rispettivamente da Olong e Sun Wukong. Nel caso di Olong, Bulma gli dà con l'inganno una caramella speciale che, al comando vocale "Pi...Pi...Pi...." (nel manga dice semplicemente "Popò, popò!"), causa una forte dissenteria, simile alla corona indossata da Sun Wukong nel romanzo originale che si restringe mano mano che il monaco recita un mantra.
Nella realizzazione del manga, Toriyama aveva pensato a Pinchi come primo nome da dare a Bulma, ma lo scartò in un secondo momento. In giapponese, il suo nome indica i pantaloncini corti che le ragazze usano per fare ginnastica, dall'inglese bloomers.
## Biografia
### Dragon Ball
Bulma è la figlia del Dr. Brief e di sua moglie, senza nome. È sorella minore di Tights, la protagonista femminile del manga prequel di Dragon Ball, Jaco the Galactic Patrolman. All'inizio del manga e dell'anime, Bulma comincia la ricerca delle sfere del drago attraverso l'uso di un precisissimo radar di sua invenzione: il Dragon Radar. Bulma trovò la prima sfera del drago nella sua soffitta e, documentandosi, scoprì che, una volta riunite tutte le sfere del drago, si può evocare un drago magico di nome Shenron che è in grado di esaudire un desiderio. Bulma si mette, dunque, alla ricerca delle sfere per esaudire il suo desiderio: trovare l'uomo dei suoi sogni.
Durante la ricerca, Bulma incontra uno strano bambino di nome Son Goku e, impressionata dalla forza di quest'ultimo, lo convince a partire con lei. Durante il viaggio, Goku e Bulma incontrano diversi personaggi come il bandito Yamcha, i due mutaforma Olong e Pual; essi, inizialmente ostili, diventano successivamente degli alleati nel corso della ricerca delle sfere e aiutano il duo contro Pilaf e i suoi scagnozzi, intenzionati a recuperare le sette sfere per chiedere al drago il desiderio di diventare i padroni del mondo. Alla fine, Pilaf viene sconfitto, ma le sfere si disperdono sulla Terra. Nel corso del viaggio trascorso alla ricerca delle sfere, Bulma si innamora di Yamcha, con la quale farà coppia fissa fino all'arco di Namecc. Nel corso della storia, Bulma assiste a tutti i tornei Tenkaichi, facendo il tifo per i suoi amici, in particolare per Goku con cui pian piano condivide un vero e proprio affetto fraterno, anche nelle situazioni più difficili.
Dopo gli scontri con Vegeta e Nappa che hanno portato alla morte di Yamcha, Jiaozi, Tenshinhan e Piccolo (e con lui Dio e così le sfere del drago), Bulma parte con Gohan e Crilin alla ricerca delle sette sfere del drago sul pianeta Namecc per resuscitare gli amici. Sul pianeta, però, il gruppo è costretto a combattere contro i guerrieri comandati dal perfido tiranno Freezer, che intende usare le sfere per diventare immortale. Anche Bulma è costretta ad affrontare alcuni guerrieri di Freezer in diversi episodi filler, riuscendoli a vincere con l'astuzia. Successivamente, sempre nell'anime, Bulma incontra per caso il capitano Ginew, appena sconfitto da Goku e compagni e sotto le sembianze di un ranocchio namecciano. Attraverso un dispositivo per parlare costruitogli dalla stessa Bulma, Ginew usa la sua tecnica speciale, Sdoppiamento (in originale Body Change) per scambiare il suo corpo con quello della ragazza. Quando Ginew decide di usare la sua tecnica su Piccolo, Gohan impedisce lo scambio lanciando Bulma nel corpo della rana sulla traiettoria del raggio dello "Sdoppiamento" e facendo ritornare la ragazza nel suo corpo e Ginew in quello del ranocchio (tuttavia questo incontro avviene solo nell'anime). Bulma ritorna sulla Terra grazie al terzo desiderio del drago Polunga, prima che il pianeta Namecc esploda a causa dello scontro tra Goku e Freezer. In seguito raccoglie le sfere namecciane per riportare prima in vita le vittime di Nappa e Vegeta, e in seguito per trasferire i namecciani su un altro pianeta (dopo averli ospitati a casa sua per circa un anno).
Durante la saga di Cell dopo aver lasciato Yamcha sotto accusa di essere un dongiovanni, inizierà una lunga relazione con Vegeta, con il quale avrà un figlio, Trunks, e conoscerà la sua versione futura, infatti il Trunks del futuro è venuto nella loro epoca con una macchina del tempo costruita dalla Bulma del futuro per avvertire tutti quanti della minaccia dei cyborg. Inoltre, con l'aiuto di suo padre, Bulma ripara Numero 16, danneggiato gravemente da Cell. Successivamente, Bulma viene uccisa da Majin Bu quando il demone rosa elimina quasi tutti i presenti nel palazzo del Dio, per poi essere riportata in vita assieme al resto dell'umanità tramite un desiderio espresso con le sfere del drago di Namecc. In seguito all'arco di Bu, avrà con Vegeta una figlia, Bra, che apparirà brevemente al termine dell'arco.
### Dragon Ball Super
In Dragon Ball Super vengono raccontati gli eventi accaduti sei mesi dopo la sconfitta di Majin Bu. Bulma, dopo aver fatto una breve vacanza con Trunks e Vegeta in un resort, organizza il suo compleanno. Invita tutti i suoi amici nella sua nave per festeggiare l'evento, festeggiamenti che precipiteranno con l'arrivo sulla terra del dio della distruzione Beerus. In seguito assiste allo scontro tra Goku, trasformato in Super Saiyan God, contro il Dio della distruzione Beerus. Lo scontro termina con la vittoria del Dio ma decide di risparmiare la Terra se ogni volta che giunge sul pianeta Bulma gli prepara pietanze gustose.
Bulma decide di accontentare la richiesta e insieme a Whis frequenta i migliori ristoranti del paese. In seguito riceve la visita di Jaco, agente della Pattuglia Galattica e amico di sua sorella Tights che l'avverte dell'arrivo di Freezer sulla Terra. Bulma contatta gli altri per prepararsi allo scontro e si reca sul campo di battaglia per assistere e incita Jaco a partecipare alla lotta.
Dopo la sconfitta di Freezer, Bulma viene invitata ad assistere al torneo indetto da Beerus e Champa, che ha in palio le super sfere del drago. Bulma con l'aiuto di Jaco si reca dal Sommo Zuno per scoprire ogni informazione utile riguardo alle super sfere del drago. Dopodiché crea un Super Dragon Radar per localizzare le sfere, che a quanto pare sono grandi come pianeti. Quando la squadra di Beerus vince il torneo, Bulma localizza la sfera e permette a Beerus di esprimere il desiderio, ovvero, creare una Terra anche nell'universo di Champa.
Tempo dopo avverte Goku e Vegeta del ritorno di Trunks del futuro. Questi spiega il motivo del suo viaggio e del nemico da cui è fuggito di nome Black Goku, che è uguale a Goku. Nel manga Bulma ricarica la macchina del tempo con un carburante speciale che aveva recentemente sviluppato, mentre nell'anime la macchina del tempo viene distrutta da Black che era giunto momentaneamente nel loro presente dal futuro, quindi Bulma ripara la macchina del tempo che in principio apparteneva a Cell. Solo nella serie animata, Bulma viaggia nel futuro assistendo alla battaglia di Goku, Vegeta e Trunks contro Zamasu, che verrà eliminato da Zeno insieme a tutto il multiverso del futuro, mentre Bulma e gli altri si porteranno in salvo con la macchina del tempo tornando al suo presente, infine saluta Trunks che decide di fare un altro viaggio nel futuro con la macchina del tempo.
Tempo dopo, Bulma rimane incinta per la seconda volta. Quando ormai manca poco per partorire, Whis con i suoi poteri fa nascere la bambina senza causare dolore a Bulma. Con grande dissapore del padre Vegeta che voleva dare un nome da Saiyan a sua figlia, ella chiama la bambina Bra. Così facendo Vegeta può partecipare al Torneo del Potere senza preoccupazioni.
Quando la rinata Red Ribbon minaccia la Terra, Piccolo incrementa i suoi poteri grazie alle sfere del drago radunate da Bulma, effettivamente ogni volta che vengono usate Bulma le raccoglie nuovamente e le conserva, Dende afferma che ciò è vantaggioso dal momento che per merito di Bulma le sfere del drago vengono messe a disposizione con semplicità. Bulma raggiunge la base della Red Ribbon e assiste alla sconfitta del gruppo criminale a opera di Gohan e Piccolo, infine Bulma offre a Hedo e Gamma 1 un impiego alla Capsule Corporation.
### Dragon Ball GT
In Dragon Ball GT, Bulma costruisce la nuova astronave per Goku, Trunks e Pan diretti nello spazio. Il suo intervento sarà importante per Baby (che la possiede, inducendola ad aiutarlo nel realizzare i suoi piani malvagi). Infatti, grazie a Bulma, Baby si trasformerà in uno scimmione mettendo in difficoltà Goku trasformato in un Super Sayan 4. Sarà di utilità anche per Vegeta, che grazie a un macchinario da lei costruito riuscirà a trasformarsi in Super Saiyan 4 anche senza il bisogno di farsi ricrescere la coda. Alla fine della storia (dopo la sconfitta di Li Shenron e la partenza di Goku), sono passati esattamente 40 anni dal primissimo incontro con Goku, e Bulma ha 56 anni.
### Bulma del futuro
Nel futuro alternativo del Trunks del futuro, Bulma è l'unica superstite della strage dei cyborg 17 e 18 insieme a suo figlio e a Gohan. In questa versione indossa sempre un camice bianco e i capelli sono leggermente più lunghi. È molto seria e sembra aver perso il suo lato da ragazzina immatura. Dopo la morte di Gohan, Bulma decide di costruire una macchina del tempo per permettere a suo figlio Trunks di tornare nel passato per avvertire i Guerrieri Z della minaccia dei cyborg. Quando Trunks ritorna nel suo tempo sconfigge i cyborg e Cell ristabilendo la pace nel futuro, almeno fino all'arrivo di Black Goku che fa strage dei terrestri, compresa Bulma, cosa che procurerà un incommensurabile dolore in Trunks. Quest'ultimo afferma che non aveva mai smesso di amare Vegeta, anche dopo la sua dipartita, infatti prima che Black Goku la uccidesse desiderava usare la macchina del tempo per viaggiare nel passato e rivedere suo marito un'ultima volta.
## Caratterizzazione
### Aspetto fisico
L'aspetto di Bulma nell'anime è leggermente diverso da quello del manga. Nella versione cartacea, i suoi capelli hanno una colorazione fucsia (un po' più scuri di quelli di suo figlio Trunks) mentre nell'anime sono turchesi. La sua lunga acconciatura rimane lunga fino alle spalle da adolescente. Cambia pettinatura e taglio molto spesso, e raramente lo stesso vestito per lunghi periodi. Molti dei vestiti che indossa portano il suo nome o il logo della Capsule Corporation. Era già una ragazza di statura media e grande bellezza.
### Personalità
Bulma è presentata come un individuo straordinariamente intelligente, in grado di creare una tecnologia capace di imprese oltre la scienza contemporanea. È anche testarda, irascibile, fifona, viziata, vanitosa e molto egoista. È proprio l'egoismo che non le permette di cavalcare la nuvola d'oro. Non di meno sa spesso essere gentile, cordiale e disponibile verso gli altri. Inoltre, Bulma è molto maschiaccio e femminile allo stesso tempo. Dimostra di essere molto spiritosa, di solito prende in giro i suoi amici, oltre ad essere allegra e accomodante. Un'altra caratteristica di Bulma è il suo essere estremamente ingenua. In un'occasione si infatua di Zarbon, pur sapendo che quest'ultimo è un subordinato di Freezer. Nel corso della serie, Bulma cambia radicalmente, arrivando a preoccuparsi non solo per sé stessa ma anche per gli altri e diventando molto più coraggiosa. In un'occasione, ad esempio, decide di raggiungere il luogo di atterraggio di Freezer e di suo padre quando questi giungono sulla Terra per vendicarsi di Goku. Dopo la sconfitta di Freezer, fino al suo ritorno, Bulma ospita Vegeta alla Capsule Corp, anche se all'inizio non sono in buoni rapporti. Bulma, tuttavia, riesce a farsi rispettare dal Saiyan, al punto tale che quest'ultimo diviene completamente docile in sua presenza come fa osservare Yamcha. Proprio con quest'ultimo comincia una lunga relazione a partire dalla prima serie, poi conclusasi a causa dei continui litigi dei due, ma soprattutto a causa dell'immaturità di Yamcha. In Super si dimostra essere anche una maestra del ricatto, soprattutto con Jaco, riprendendo dai tempi di Olong.
### Competenze e abilità
Bulma è nota per la sua intelligenza fuori dal comune. Di solito mostra forti capacità analitiche e la capacità di riconoscere gli stili di progettazione e ingegneria. Dato che suo padre è l'inventore della tecnologia Dynocap che viene spesso utilizzata in tutta la serie, è logico che Bulma sia esperta nella micro-tecnologia comprimibile. Le sue invenzioni sono spesso usate per la sua ricerca delle Sfere del Drago o per la compagnia di suo padre, così come per aiutare i suoi amici a vincere battaglie importanti. Molte di queste creazioni, come Dragon Radar, sono così complesse che esperti e scienziati non sono stati in grado di capirle. Con il tempo, ha ottenuto una grande comprensione della tecnologia aliena e della biologia.
Bulma è il personaggio più intelligente di Dragon Ball e, nel corso della serie, si rende artefice di alcune invenzioni:
* Ha creato il Dragon Radar.
* Ha inventato il Micro Band, un orologio in grado di miniaturizzare l'utilizzatore.
* Bulma del futuro (la sua controparte del futuro) ha inventato una macchina del tempo.
* Partendo da dei componenti elettronici di recupero, costruisce prima un robot spia volante, poi un telefono.
* In Dragon Ball Z costruisce un dispositivo capace di permettere a Ginew, sotto forma di rana, di parlare la lingua umana.
* In Dragon Ball GT, nell'arco di pochi giorni costruisce l'astronave che permette a Goku, Trunks e Pan di viaggiare nello spazio.
* In Dragon Ball GT, posseduta da Baby, sfruttando delle antenne paraboliche del pianeta Plant si dimostra in grado di concentrare le onde Bluetz provenienti dalla Terra su un unico fuoco, nonostante fosse un piano improvvisato.
* In Dragon Ball GT, analizzando quanto accaduto su Plant, riesce a costruire un macchinario in grado di generare delle onde Bluetz che permettono a un saiyan di trasformarsi in Oozaru anche se privo di coda.
* In Dragon Ball Super costruisce il Super Drago Radar per cercare le super sfere del drago.
* In Dragon Ball Super aggiusta la macchina del tempo di Cell con gli appunti della sua controparte del futuro.
Oltre a ciò, ha dimostrato le sue abilità in altri modi:
* È stata perfettamente capace di comprendere il funzionamento dello scouter di Radish in pochi secondi e di riprogrammarlo nel corso di una notte.
* È stata in grado di riprogrammare il computer dell'astronave del figlio di Kattatsu in modo da poterlo utilizzare parlando la lingua terrestre.
* È stata capace di costruire delle copie delle tute da battaglia usate dai soldati di Freezer partendo da quelle di Vegeta e Gohan.
Pur non essendo un'artista marziale, Bulma dimostra notevoli capacità fisiche: sopravvive senza subire alcun danno all'impatto di una torre del Palazzo di Pilaf che le è stata scagliata sulla schiena da Goku trasformatosi in scimmione e dimostra di essere un'ottima nuotatrice, capace di percorrere in apnea una lunga grotta sottomarina. Oltre a ciò Bulma è capace di utilizzare sia pistole che mitragliatrici con un'ottima precisione, come dimostra quando tenta di assassinare Goku. Inizialmente, per avere un vantaggio sui maschi, usa uno sguardo amoroso come tecnica quando cerca di sedurre il generale Blue; Bulma può utilizzare questa tecnica di seduzione anche nella serie Origins.
## Bulma e Muten
Il Maestro Muten le fa più volte proposte indecenti, sperando proprio che la frivolezza della giovane aiuti. La prima avviene quando, in cambio di una sfera del drago, Muten chiede di vedere le sue mutandine e lei acconsente alzandosi la vestaglia. Bulma, però, non sa che Goku gliele aveva sfilate durante il sonno e per sbaglio si mostra nuda (nel manga, la vignetta rappresenta Bulma vista da dietro e Muten con lo sguardo stupito verso il lettore). La seconda accade quando bisogna spegnere l'incendio del castello dello Stregone del toro, ex-allievo di Muten e possessore di una sfera del drago. Muten richiede a Bulma per lo spegnimento dell'incendio di poter toccare il suo seno. La ragazza accetta ma a insaputa del vecchietto costringe Olong a trasformarsi in sé stessa e sarà lui a rispettare il patto, facendo anche qualcosa in più.
### Censure
La serie televisiva italiana è stata censurata molte volte da Mediaset in parti che potevano sembrare erotiche. Bulma è presente in molte di queste parti censurate:
Quando Yamcha deve combattere contro il guerriero invisibile di Uranai Baba, Crilin escogita un modo per sconfiggere l'avversario. Posiziona Bulma davanti al Maestro Muten e il volto di questo rivolto verso l'area di combattimento, Crilin all'improvviso abbassa il top di Bulma scoprendo, così, il suo seno e creando una forte epistassi al vecchietto. Il sangue va tutto sull'uomo invisibile che diventa così visibile e Yamcha lo colpisce vincendo l'incontro. Questo taglio di censura nella serie italiana quindi non fa capire perché Muten perda sangue dal naso.
All'inizio della serie Dragon Ball, Bulma fa la doccia e viene spiata per sbaglio da Yamcha o quando Bulma è nella vasca da bagno e le si vede buona parte del seno mentre parla con Goku. Ancora, quando Goku tasta le mutandine di Bulma mentre lei dorme e togliendole scopre che le donne sono diverse dagli uomini.
È stata eliminata anche la scena in cui il Maestro Muten le chiede in cambio di una sfera di poter vedere le sue mutandine e l'uomo vede anche le parti intime della ragazza. Nel manga e nella versione integrale dell'anime si vede Bulma da dietro che alza la vestaglia mostrando, quindi, il posteriore al lettore. Questa è una delle poche volte che una censura è stata applicata anche sul manga e non solo sull'anime. Nell'anime inizialmente si era deciso di modificare la richiesta di Muten facendogli dire di voler vedere le gambe della ragazza, ma nonostante tutto la scena rimaneva comunque erotica e Mediaset ha deciso pertanto di eliminarla.
Un'altra scena censurata è quella in cui il Maestro Muten chiede a Bulma di regalargli l'orologio che rimpicciolisce in cambio di una capsula-sottomarino che serve a Goku e Bulma e per trovare una sfera del drago sott'acqua. Bulma glielo consegna, poi dice che di dover andare in bagno. Quando il Maestro Muten poco dopo rientra in casa, si rimpicciolisce ed entra di nascosto, passando dalla fessura della porta, in bagno dove Bulma sta facendo i suoi bisogni. In questo modo, il Maestro Muten può vedere le sue parti proibite, ma la ragazza aveva già finito e si riveste. Come se non bastasse il Maestro cade nel WC ed esce dal tombino sulla spiaggia tutto bagnato.
Un'altra puntata censurata di Dragon Ball è quando Goku e Bulma incontrano per la prima volta il maialino Olong trasformato in un mostro gigantesco che rapisce le fanciulle per prenderle in sposa, quest'ultimo per piacere a Goku travestito da donna si trasforma in un bell'uomo e Bulma vedendolo perde completamente la testa sporgendo in fuori il busto e dicendogli la circonferenza del suo seno (85 cm), subito dopo Olong immagina di palpare i seni di Bulma, anche se lui li immagina più grandi delle dimensioni reali e per l'appunto mentre dice che potrebbe affondare in 85 cm.
Diverse altre scene minori in cui Muten esterna i suoi pensieri libidinosi verso Bulma sono state riscritte modificando e riadattando i testi.
Nell'anime italiano, tuttavia, Bulma è comunque protagonista di alcuni filler dallo sfondo sexy, per esempio, a bordo della navicella sulla quale Bulma, Crilin e Gohan si dirigono verso il pianeta Namecc, Bulma appare vestita per una lunga serie di episodi solamente in canottiera e slip. In uno di questi episodi a causa di una turbolenza della navicella Crilin cadrà di faccia in mezzo alle gambe scoperte di Bulma suscitando l'ira di quest'ultima che affermerà (erroneamente) di perdonarlo solo perché è un bambino. Durante la sua permanenza sul pianeta alieno, inoltre si crea una casa e mentre si sta facendo un bagno in questa casa chiama suo padre che gli annuncia l'arrivo di Goku, rendendola tanto felice da farla alzare in piedi nuda nella vasca dalla gioia, anche se le sue parti intime non si vedono poiché ricoperte dalla schiuma.
## Live action
Bulma compare in tre film live action: Dragon Ball dove è interpretata da Lee Ju Hee, Dragon Ball - Il film dove è interpretata da Jeannie Hsieh e Dragonball Evolution dove è interpretata da Emmy Rossum. Nei tre film Bulma è rappresentata con i capelli castani, con una ciocca azzurro-verde nel caso di Dragonball Evolution. Nell'omonimo romanzo Dragonball Evolution il suo cognome è diventato "Enchanto".
## Accoglienza
Bulma è uno dei personaggi più popolari e amati della serie Dragon Ball.
In una classifica dei 50 personaggi femminili più amati dai giapponesi, secondo i voti di 14.000 spettatori, Bulma occupa la posizione 23.
In una serie di sondaggi compare come personaggio preferito (con il 47,99%) nei quarti di finale (Gruppo B: 18/5/18) e terzo personaggio preferito (11,46%) nei semifinali (Gruppo 1:26/5/18); Bulma è il personaggio femminile preferito della serie.
In una Top 10 dei migliori personaggi di Dragon Ball, Bulma è l'unico personaggio femminile che compare.
Brian Camp e Julie Davis, gli autori di Anime Classics Zettai! : 100 Must-See Japanese Animation Masterpieces, hanno notato che Bulma è il personaggio ad aver subito il maggior numero di cambiamenti nella serie e hanno elogiato l'evoluzione del suo personaggio dai primi episodi di Dragon Ball fino a diventare una delle matriarche del gruppo. Hanno inoltre aggiunto che "mentre Goku è il cuore e l'anima del gruppo, Bulma è il suo corpo, colei che gli dà struttura e coesione".
Rivedendo l'arco di Majin Bu, Martin Theron di Anime News Network ha detto: "Bulma perde qualcosa, semplicemente se ne sta seduta a comportarsi come una madre / moglie preoccupata", anche se presto recupera il suo ruolo di supporto principale nelle prossime serie e film.
I fan giapponesi hanno votato Bulma il diciassettesimo personaggio più popolare della serie in un sondaggio del 2004.
La doppiatrice di Bulma, Hiromi Tsuru, ha detto che le piaceva Bulma, descrivendo il personaggio come "energico" e "sfacciato". Ha anche scherzato sul fatto che fosse difficile per lei amare Vegeta, avendo pensato che Bulma sarebbe finita con Yamcha.
Nella top ten di IGN, David Smith ha classificato Bulma che ha stretto una relazione con Vegeta come il colpo di scena principale di Dragon Ball Z. D'altra parte, Josh Begley di The Fandom Post ha sentito Bulma "intimorire tutti intorno a lei".
Interpretando il live-action Dragonball Evolution per IGN, Christopher Monfette ha detto che la performance di Bulma di Emmy Rossum è "una sorta di deviazione dalla visione dell'anime" del personaggio, ma "porta un sacco di carisma da pulcino nel ruolo".
|
1,453,405 |
https://it.wikipedia.org/wiki/PDP-11
|
PDP-11
|
# PDP-11
Il PDP-11 ("Programmed Data Processor model 11") era una serie di computer con architettura a 16 bit fabbricato da Digital Equipment Corporation (DEC) a partire dagli inizi del 1970. Il PDP-11 fu il successore del PDP-8 e incluse una serie di migliorie che ne semplificavano la programmazione. Fu sostituito spesso dai sistemi VAX-11 a 32 bit che mantenevano molte caratteristiche del PDP-11 estendendo il set di indirizzamento e la potenza di calcolo. Inoltre, fu su un PDP-11 della AT&T che Dennis Ritchie fece girare il primo programma scritto in C.
La sua struttura ha ispirato Federico Faggin nell'ideazione del microprocessore Intel 8008.
|
4,385,896 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Wake_Up_the_Nation
|
Wake Up the Nation
|
# Wake Up the Nation
Wake Up the Nation è un album di Paul Weller.
## Tracce
* Moonshine - 2:09
* Wake Up the Nation - 2:19
* No Tears to Cry - 2:25
* Fast Car / Slow Traffic - 1:58
* Andromeda - 1:53
* In Amsterdam - 2:18
* She Speaks - 2:15
* Find the Torch, Burn the Plans - 3:09
* Aim High - 3:08
* Trees - 4:19
* Grasp & Still Connect - 2:16
* Whatever Next - 1:38
* 7&3 Is the Strikers Name - 3:24
* Up the Dosage - 2:40
* Pieces of Dream [sic] - 2:26
* Two Fat Ladies - 2:39
|
225,608 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Owen
|
Michael Owen
|
# Michael Owen
Michael James Owen (Chester, 14 dicembre 1979) è un ex calciatore inglese, di ruolo attaccante, vincitore del Pallone d'oro nel 2001.
Considerato uno dei migliori centravanti inglesi della storia del calcio nonché uno dei migliori della propria generazione, occupa la 44ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer mentre nel marzo del 2004, Pelé lo ha anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA. È stato inoltre vincitore del Pallone d'oro nel 2001.
A livello individuale è stato premiato nel 1998 come miglior giovane del campionato inglese ed è stato votato dall'emittente BBC come personalità sportiva dell'anno. Ha inoltre vinto per due volte consecutive (1997-1998 e 1998-1999) il titolo di capocannoniere della Premier League.
Con la maglia della sua nazionale vanta 89 presenze e 40 reti.
## Biografia
Nato il 14 dicembre 1979 nella città di Chester (Cheshire), Michael Owen è uno dei quattro figli di Janette e Terry Owen; quest'ultimo è stato un calciatore professionista tra gli anni sessanta e ottanta e passò al figlio la passione per il calcio.
## Caratteristiche tecniche
Calciatore molto abile e dotato di grandi doti atletiche, tra i suoi punti di forza spiccavano la precisione, la potenza, la velocità e grande visione di gioco, oltre che un ottimo fiuto del gol.
Per tutto il corso della sua carriera ha sofferto di numerosi infortuni, che ne hanno condizionato il rendimento nei club e con la nazionale inglese.
## Carriera
### Club
**Liverpool**
Esordì in Premier League nel 1997 con la maglia del Liverpool, segnando subito nella partita d'esordio contro il Wimbledon. Con i Reds ha conquistato una Coppa UEFA (2000-2001), una Supercoppa Europea (2001), in una partita vinta 3-2 contro il Bayern Monaco in cui mette a segno l'assist per John Arne Riise al 23', e al primo della ripresa realizza il gol del 3-0, una Coppa d'Inghilterra vinta 2-1 contro i Gunners grazie a una sua doppietta, (2001) e una Coppa di Lega inglese (2003).
Durante gli anni a Liverpool, a livello individuale ha vinto il Pallone d'oro — primo e fin qui unico calciatore degli Scousers a ricevere tale riconoscimento —, assegnatogli dalla rivista francese France Football nel 2001. Sempre nella stagione 2000-2001 fu votato come calciatore dell'anno dalla rivista britannica World Soccer e venne incluso nell'ESM Team of the Year. Nella stagione 1997-1998 fu premiato quale miglior esordiente nel campionato inglese e, sempre nel 1998, fu votato come personalità sportiva dell'anno secondo sondaggio della BBC, inoltre vinse il premio come miglior giovane dell'anno della Professional Footballers' Association (PFA) sempre nel 1998. Nell'estate del 1998 ricevette anche il premio come miglior giovane del mondiale, grazie alle prestazioni offerte in quell'edizione.
**Real Madrid e Newcastle Utd**
Con la squadra inglese ha giocato otto stagioni prima di essere ceduto, nel 2004, al Real Madrid per 17 milioni di sterline (circa 25 milioni di euro), squadra nella quale non ha avuto l'opportunità di mettersi in luce, tanto che nell'autunno del 2005 è tornato in Inghilterra, ingaggiato dal Newcastle Utd.
A causa di un grave infortunio occorsogli in una partita contro la Svezia nel primo turno del campionato del mondo del 2006 in Germania, infortunio fra l'altro procuratosi da solo, Owen è rimasto a lungo inattivo. Il suo rientro, inizialmente previsto per l'inizio del 2007, slittò ulteriormente. Owen ha fatto il suo rientro con la maglia dei Magpies dopo dieci mesi dal suo infortunio e ha giocato la sua prima partita con il nuovo legamento crociato, donato da un atleta scomparso prematuramente, contro il Reading, mettendo a segno una rete tuttavia annullata per fuorigioco.
Il 2009 non comincia bene per Owen, che il 23 gennaio, durante la 23ª giornata di campionato contro il Manchester City, deve uscire al 19': il referto parla di frattura alla caviglia, con conseguente stop previsto di due mesi. Nel giugno del 2009 rescinde il contratto con il club novocastriano e rimane svincolato.
**Manchester Utd, Stoke City**
Il 3 luglio 2009 il giocatore si è aggregato al Manchester Utd. Inizialmente l'acquisto non è stato molto gradito dai tifosi dei Red Devils, che hanno bombardato il sito della squadra per un giorno con messaggi non propriamente di benvenuto per un giocatore che non ha mai nascosto le proprie simpatie per l'odiato Liverpool. Tutto il contrario per Sir Alex Ferguson, convinto di aver trovato il giocatore giusto da affiancare a Wayne Rooney.
Gli è stata assegnata l'iconica maglia mancuniana numero sette, lasciata libera da Cristiano Ronaldo dopo il trasferimento dell'asso portoghese al Real Madrid. Il suo debutto per i Red Devils risale a un'amichevole di precampionato contro i Malaysian XI, dove ha lasciato subito il segno segnando un gol; a questa buona prestazione sono seguite 3 reti in altre amichevoli. Ha debuttato in League Cup il 16 agosto entrando come sostituto contro il Birmingham City. Ha segnato il suo primo centro in Premier League con la divisa della sua nuova squadra il 22 agosto contro il Wigan Athletic, siglando il 4º gol della loro goleada per 5-0. Tre settimane dopo si rende ancora protagonista segnando il gol vittoria al 96' nel derby contro il Manchester City.
Owen ha in seguito dichiarato che reputa il gol segnato al City una delle sue marcature più importanti. Il 3 novembre Michael ha segnato il suo primo centro in Champions League con la maglia dei Red Devils, nel pareggio per 3-3 contro il CSKA Mosca. L'8 dicembre è grande protagonista della partita Wolfsburg - Manchester Utd terminata 1 a 3 grazie a una sua tripletta, la prima dal 2005.
Il 28 febbraio 2010, dopo aver segnato il gol del pareggio nella finale di Carling Cup fra Manchester Utd e Aston Villa (poi vinta dai Red Devils 2-1), poco prima dell'intervallo si infortuna al bicipite femorale della gamba e viene sostituito da Wayne Rooney. Il 5 marzo viene confermato che l'ecografia ha rivelato uno strappo che renderà necessaria un'operazione. Owen salterà quindi tutto il resto della stagione, vanificando così ogni residua speranza di partecipare ai Mondiali 2010.
Il 17 maggio 2012 annuncia che non rinnoverà il suo contratto in scadenza con la società mancuniana: nel giugno dello stesso 2012, quindi, rimane svincolato. In totale con la maglia dei Red Devils ha giocato 50 partite mettendo a segno 17 gol (5 in Premier League, 4 in Champions League, 1 in FA Cup e 7 in Carling Cup) e arricchendo il suo palmarès con una vittoria in campionato, una in Carling Cup e due nel Community Shield.
Il 5 settembre 2012 firma per lo Stoke City. Il 19 marzo 2013 ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato.
### Nazionale
Owen ha giocato a buoni livelli per la nazionale Under-20 inglese ai Mondiali FIFA Under-20 del 1997, siglando 3 gol in 4 partite. Ha disputato anche una breve parentesi con la nazionale Under-21 inglese giocando una sola partita, una vittoria contro i pari età della Grecia al Carrow Road. L'esordio con la nazionale maggiore inglese maggiore avvenne l'11 febbraio 1998 contro il Cile. È stato il più giovane giocatore della storia del calcio inglese a vestire la maglia della nazionale.
Il suo entusiasmo, la sua grinta e il suo grande talento lo hanno reso uno dei calciatori più famosi e amati del Regno Unito. Fu convocato per i campionati del mondo del 1998 in Francia. Il primo gol con la maglia della nazionale maggiore, contro il Marocco in un'amichevole giocata poco prima della rassegna mondiale, contribuì ad aumentare le rosee aspettative riposte in lui dagli sportivi del Regno Unito. La rete segnata lo ha anche reso il più giovane marcatore della storia della nazionale inglese, record poi battuto nel 2003 da Wayne Rooney. Nella rassegna internazionale Owen si mise in luce realizzando un gol contro l'Argentina il 30 giugno 1998, che però non bastò agli inglesi in quanto vennero eliminati ai rigori (nonostante Owen avesse realizzato il proprio tiro dagli 11 metri).
La partecipazione dei Leoni a Euro 2000 non fu felice né per l'intera squadra né per lo stesso Michael, in parte per la non particolare sintonia con l'allenatore Kevin Keegan. Sostituito nella partita persa contro il Portogallo persa per 2-3, dopo la clamorosa rimonta dei lusitani che fino al 18' di gara stavano perdendo per 2-0, Owen partecipò alla vittoria nella partita contro la Germania (1-0), ma anche questa volta fu sostituito dopo circa un'ora di gioco. Riuscì a segnare nella partita contro la Romania, ma ciò non bastò per evitare la sconfitta per 3-2 e la conseguente eliminazione dell'Inghilterra.
Nel corso della sua carriera in nazionale, partecipò ai campionati del mondo del 1998 in Francia, a quelli del 2002 in Giappone e Corea del Sud e a quelli del 2006 in Germania. Owen ha giocato 89 incontri con la sua nazionale, realizzando 40 gol: è sesto nella lista dei capocannonieri dell'Inghilterra, dietro a Harry Kane (61), Wayne Rooney (50 reti), Bobby Charlton (49 reti), Gary Lineker (48) e Jimmy Greaves (44). Ha inoltre segnato 26 volte con i Leoni in partite competitive (Mondiali ed Europei e le rispettive partite di qualificazione) e ha capitanato gli inglesi in 7 incontri.
## Statistiche
Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, Michael Owen ha totalizzato globalmente 609 partite segnando 306 reti, alla media di 0,50 gol a partita.
### Presenze e reti nei club
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 1996-1997 | Liverpool | PL | 2 | 1 | FACup+CdL | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 2 | 1 |
| 1997-1998 | Liverpool | PL | 36 | 18 | FACup+CdL | 0+4 | 4 | CU | 4 | 1 | - | - | - | 44 | 23 |
| 1998-1999 | Liverpool | PL | 30 | 18 | FACup+CdL | 2+2 | 2+1 | CU | 6 | 2 | - | - | - | 40 | 23 |
| 1999-2000 | Liverpool | PL | 27 | 11 | FACup+CdL | 1+2 | 0+1 | - | - | - | - | - | - | 30 | 12 |
| 2000-2001 | Liverpool | PL | 28 | 16 | FACup+CdL | 5+2 | 3+1 | CU | 11 | 4 | - | - | - | 46 | 24 |
| 2001-2002 | Liverpool | PL | 29 | 19 | FACup+CdL | 2+0 | 2 | UCL | 10 | 5 | SU+CS | 1+1 | 1+1 | 43 | 28 |
| 2002-2003 | Liverpool | PL | 35 | 19 | FACup+CdL | 2+4 | 0+2 | UCL+CU | 12 | 7 | CS | 1 | 0 | 54 | 28 |
| 2003-2004 | Liverpool | PL | 29 | 16 | FACup+CdL | 3+0 | 1 | CU | 6 | 2 | - | - | - | 38 | 19 |
| Totale Liverpool | Totale Liverpool | Totale Liverpool | 216 | 118 | | 29 | 17 | | 49 | 21 | | 3 | 2 | 274 | 158 |
| 2004-2005 | Real Madrid | PD | 36 | 13 | CR | 4 | 2 | UCL | 5 | 1 | - | - | - | 45 | 16 |
| 2005-2006 | Newcastle Utd | PL | 12 | 7 | FACup+CdL | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 12 | 7 |
| 2006-2007 | Newcastle Utd | PL | 3 | 0 | FACup+CdL | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 3 | 0 |
| 2007-2008 | Newcastle Utd | PL | 29 | 11 | FACup+CdL | 3+1 | 1+1 | - | - | - | - | - | - | 33 | 13 |
| 2008-2009 | Newcastle Utd | PL | 28 | 8 | FACup+CdL | 2+2 | 0+2 | - | - | - | - | - | - | 32 | 10 |
| Totale Newcastle Utd | Totale Newcastle Utd | Totale Newcastle Utd | 72 | 26 | | 8 | 4 | | - | - | | - | - | 80 | 30 |
| 2009-2010 | Manchester Utd | PL | 19 | 3 | FACup+CdL | 1+4 | 0+2 | UCL | 6 | 4 | CS | 1 | 0 | 31 | 9 |
| 2010-2011 | Manchester Utd | PL | 11 | 2 | FACup+CdL | 2+1 | 1+2 | UCL | 2 | 0 | CS | 1 | 0 | 16 | 5 |
| 2011-2012 | Manchester Utd | PL | 1 | 0 | FACup+CdL | 0+2 | 3 | UCL | 1 | 0 | CS | 0 | 0 | 4 | 3 |
| Totale Manchester Utd | Totale Manchester Utd | Totale Manchester Utd | 31 | 5 | | 10 | 8 | | 9 | 4 | | 2 | 0 | 51 | 17 |
| 2012-2013 | Stoke City | PL | 8 | 1 | FACup+CdL | 1+0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 9 | 1 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 362 | 163 | | 52 | 31 | | 63 | 26 | | 5 | 2 | 482 | 222 |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Inghilterra :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 11-2-1998 | Londra | Inghilterra | 0 – 2 | Cile | Amichevole | - | |
| 25-3-1998 | Berna | Svizzera | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
| 22-4-1998 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Portogallo | Amichevole | - | |
| 27-5-1998 | Casablanca | Marocco | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | 1 | |
| 29-5-1998 | Casablanca | Belgio | 0 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
| 15-6-1998 | Tolosa | Inghilterra | 2 – 0 | Tunisia | Mondiali 1998 - 1º turno | - | |
| 22-6-1998 | Tolosa | Inghilterra | 1 – 2 | Romania | Mondiali 1998 - 1º turno | 1 | |
| 26-6-1998 | Lens | Colombia | 0 – 2 | Inghilterra | Mondiali 1998 - 1º turno | - | |
| 30-6-1998 | Saint-Étienne | Inghilterra | 2 – 2 dts (3 – 4 dtr) | Argentina | Mondiali 1998 - Ottavi di finale | 1 | |
| 5-9-1998 | Solna | Svezia | 2 – 1 | Inghilterra | Qual. Euro 2000 | - | |
| 10-10-1998 | Londra | Inghilterra | 0 – 0 | Bulgaria | Qual. Euro 2000 | - | |
| 14-10-1998 | Lussemburgo | Lussemburgo | 0 – 3 | Inghilterra | Qual. Euro 2000 | 1 | |
| 10-2-1999 | Londra | Inghilterra | 0 – 2 | Francia | Amichevole | - | |
| 4-9-1999 | Londra | Inghilterra | 6 – 0 | Lussemburgo | Qual. Euro 2000 | 1 | |
| 8-9-1999 | Varsavia | Polonia | 0 – 0 | Inghilterra | Qual. Euro 2000 | - | |
| 10-10-1999 | Sunderland | Inghilterra | 2 – 1 | Belgio | Amichevole | - | |
| 13-11-1999 | Glasgow | Scozia | 0 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 2000 | - | |
| 17-11-1999 | Londra | Inghilterra | 0 – 1 | Scozia | Qual. Euro 2000 | - | |
| 27-5-2000 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Brasile | Amichevole | 1 | |
| 12-6-2000 | Eindhoven | Portogallo | 3 – 2 | Inghilterra | Euro 2000 - 1º turno | - | |
| 17-6-2000 | Charleroi | Germania | 0 – 1 | Inghilterra | Euro 2000 - 1º turno | - | |
| 20-6-2000 | Charleroi | Inghilterra | 2 – 3 | Romania | Euro 2000 - 1º turno | 1 | |
| 2-9-2000 | Parigi | Francia | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | 1 | |
| 7-10-2000 | Londra | Inghilterra | 0 – 1 | Germania | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 28-2-2001 | Birmingham | Inghilterra | 3 – 0 | Spagna | Amichevole | - | |
| 24-3-2001 | Liverpool | Inghilterra | 2 – 1 | Finlandia | Qual. Mondiali 2002 | 1 | |
| 28-3-2001 | Tirana | Inghilterra | 3 – 1 | Albania | Qual. Mondiali 2002 | 1 | |
| 25-5-2001 | Derby | Inghilterra | 4 – 0 | Messico | Amichevole | - | |
| 6-6-2001 | Atene | Grecia | 0 – 2 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2002 | - | |
| 15-8-2001 | Londra | Inghilterra | 0 – 2 | Paesi Bassi | Amichevole | - | |
| 1-9-2001 | Monaco di Baviera | Germania | 1 – 5 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2002 | 3 | |
| 5-9-2001 | Newcastle | Inghilterra | 2 – 0 | Albania | Qual. Mondiali 2002 | 1 | |
| 27-3-2002 | Leeds | Inghilterra | 1 – 2 | Italia | Amichevole | - | |
| 17-4-2002 | Liverpool | Inghilterra | 4 – 0 | Paraguay | Amichevole | 1 | Cap. |
| 21-5-2002 | Seogwipo | Inghilterra | 1 – 1 | Corea del Sud | Amichevole | 1 | Cap. |
| 26-5-2002 | Kōbe | Inghilterra | 2 – 2 | Camerun | Amichevole | - | Cap. |
| 2-6-2002 | Saitama | Inghilterra | 1 – 1 | Svezia | Mondiali 2002 - 1º turno | - | |
| 7-6-2002 | Sapporo | Argentina | 0 – 1 | Inghilterra | Mondiali 2002 - 1º turno | - | |
| 12-6-2002 | Osaka | Nigeria | 0 – 0 | Inghilterra | Mondiali 2002 - 1º turno | - | |
| 15-6-2002 | Niigata | Inghilterra | 3 – 0 | Danimarca | Mondiali 2002 - Ottavi di finale | 1 | |
| 21-6-2002 | Shizuoka | Inghilterra | 1 – 2 | Brasile | Mondiali 2002 - Quarti di finale | 1 | |
| 7-9-2002 | Birmingham | Inghilterra | 1 – 1 | Portogallo | Amichevole | - | Cap. |
| 12-10-2002 | Bratislava | Slovacchia | 1 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 2004 | 1 | |
| 16-10-2002 | Southampton | Inghilterra | 2 – 2 | Macedonia | Qual. Euro 2004 | - | |
| 12-2-2003 | Londra | Inghilterra | 1 – 3 | Australia | Amichevole | - | |
| 29-3-2003 | Vaduz | Liechtenstein | 0 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 2004 | 1 | |
| 2-4-2003 | Sunderland | Inghilterra | 2 – 0 | Turchia | Qual. Euro 2004 | - | |
| 22-5-2003 | Durban | Sudafrica | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - | |
| 3-6-2003 | Leicester | Inghilterra | 2 – 1 | Serbia e Montenegro | Amichevole | - | Cap. |
| 11-6-2003 | Middlesbrough | Inghilterra | 2 – 1 | Slovacchia | Qual. Euro 2004 | 2 | Cap. |
| 20-8-2003 | Ipswich | Inghilterra | 3 – 1 | Croazia | Amichevole | 1 | |
| 6-9-2003 | Skopje | Macedonia | 1 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 2004 | - | |
| 10-9-2003 | Manchester | Inghilterra | 2 – 0 | Liechtenstein | Qual. Euro 2004 | 1 | |
| 18-2-2004 | Faro | Portogallo | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
| 1-6-2004 | Manchester | Inghilterra | 1 – 1 | Giappone | FA Summer Tournament | 1 | |
| 5-6-2004 | Manchester | Inghilterra | 6 – 1 | Islanda | Amichevole | - | |
| 13-6-2004 | Lisbona | Francia | 2 – 1 | Inghilterra | Euro 2004 - 1º turno | - | |
| 17-6-2004 | Coimbra | Inghilterra | 3 – 0 | Svizzera | Euro 2004 - 1º turno | - | |
| 21-6-2004 | Lisbona | Croazia | 2 – 4 | Inghilterra | Euro 2004 - 1º turno | - | |
| 24-6-2004 | Lisbona | Portogallo | 2 – 2 dts (6 – 5 dtr) | Inghilterra | Euro 2004 - Quarti di finale | 1 | |
| 18-8-2004 | Newcastle | Inghilterra | 3 – 0 | Ucraina | Amichevole | 1 | |
| 4-9-2004 | Vienna | Austria | 2 – 2 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 8-9-2004 | Chorzów | Polonia | 1 – 2 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 9-10-2004 | Manchester | Inghilterra | 2 – 0 | Galles | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 13-10-2004 | Baku | Inghilterra | 1 – 0 | Azerbaigian | Qual. Mondiali 2006 | 1 | Cap. |
| 17-11-2004 | Madrid | Spagna | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
| 9-2-2005 | Birmingham | Inghilterra | 0 – 0 | Paesi Bassi | Amichevole | - | |
| 26-3-2005 | Manchester | Inghilterra | 4 – 0 | Irlanda del Nord | Qual. Mondiali 2006 | 1 | |
| 30-3-2005 | Newcastle | Inghilterra | 2 – 0 | Azerbaigian | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 31-5-2005 | East Rutherford | Inghilterra | 3 – 2 | Colombia | Amichevole | 3 | |
| 17-8-2005 | Copenaghen | Danimarca | 4 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
| 7-9-2005 | Belfast | Irlanda del Nord | 1 – 0 | Inghilterra | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 8-10-2005 | Manchester | Inghilterra | 1 – 0 | Austria | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 12-10-2005 | Manchester | Inghilterra | 2 – 1 | Polonia | Qual. Mondiali 2006 | 1 | Cap. |
| 12-11-2005 | Ginevra | Inghilterra | 3 – 2 | Argentina | Amichevole | 2 | |
| 30-5-2006 | Manchester | Inghilterra | 3 – 1 | Ungheria | Amichevole | - | |
| 3-6-2006 | Manchester | Inghilterra | 6 – 0 | Giamaica | Amichevole | 1 | |
| 10-6-2006 | Francoforte sul Meno | Inghilterra | 1 – 0 | Paraguay | Mondiali 2006 - 1º turno | - | |
| 15-6-2006 | Norimberga | Inghilterra | 2 – 0 | Trinidad e Tobago | Mondiali 2006 - 1º turno | - | |
| 20-6-2006 | Colonia | Inghilterra | 2 – 2 | Svezia | Mondiali 2006 - 1º turno | - | |
| 1-6-2007 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Brasile | Amichevole | - | |
| 6-6-2007 | Tallinn | Estonia | 0 – 3 | Inghilterra | Qual. Euro 2008 | 1 | |
| 22-8-2007 | Londra | Inghilterra | 1 – 2 | Germania | Amichevole | - | |
| 8-9-2007 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Israele | Qual. Euro 2008 | 1 | |
| 12-9-2007 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Russia | Qual. Euro 2008 | 2 | |
| 13-10-2007 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Estonia | Qual. Euro 2008 | - | |
| 17-10-2007 | Mosca | Russia | 2 – 1 | Inghilterra | Qual. Euro 2008 | - | |
| 16-11-2007 | Vienna | Austria | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - | |
| 26-3-2008 | Saint-Denis | Francia | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - | |
| Totale | | Presenze (11º posto) | 89 | | Reti (6º posto) | 40 | |
## Palmarès
### Club
**Competizioni giovanili**
* FA Youth Cup: 1
Liverpool: 1995-1996
**Competizioni nazionali**
* Coppa d'Inghilterra: 1
Liverpool: 2000-2001
* Coppa di Lega inglese: 3
Liverpool: 2000-2001, 2002-2003
Manchester Utd: 2009-2010
* Community Shield: 3
Liverpool: 2001
Manchester Utd: 2010, 2011
* Campionato inglese: 1
Manchester Utd: 2010-2011
**Competizioni internazionali**
* Coppa UEFA: 1
Liverpool: 2000-2001
* Supercoppa UEFA: 1
Liverpool: 2001
* Coppa Intertoto UEFA: 1
Newcastle Utd: 2006
### Individuale
* Capocannoniere della Premier League: 2
1997-1998 (18 gol), 1998-1999 (18 gol)
* Pallone d'oro: 1
2001
* Inserito nella FIFA 100 (2004)
|
9,819,805 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Nottingham_Forest_Football_Club_2023-2024
|
Nottingham Forest Football Club 2023-2024
|
# Nottingham Forest Football Club 2023-2024
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Nottingham Forest Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 2023-2024.
## Stagione
La stagione 2023-2024 è la 158ª stagione del club e la seconda stagione consecutiva in Premier League. Oltre a disputare il massimo campionato inglese, il Forest parteciperà anche alle due coppe inglesi: la FA Cup e la League Cup.
Il 3 luglio viene ufficializzato il ritorno di Andy Reid come vice allenatore.
Il Nottingham Forest fa il suo debutto nella Premier League 2023-2024 sul campo dell'Arsenal, perdendo 2-1.
Il 29 agosto viene annunciato un cambio all'interno della dirigenza: dopo sei stagioni Nicholas Randall lascia il ruolo di presidente, venendo sostituito da Tom Cartledge.
In League Cup, denominata Carabao Cup per motivi di sponsorizzazione, i Reds vengono eliminati subito al secondo turno, perdendo per 1-0 in casa contro il Burnley.
Il 19 dicembre 2023, in seguito alla sconfitta casalinga per 2-0 contro il Tottenham ed i risultati negativi che hanno portato la squadra al 17º posto appena sopra la zona retrocessione, la società esonera Steve Cooper; il giorno seguente viene ingaggiato come nuovo allenatore il portoghese Nuno Espírito Santo.
## Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico, per la stagione 2023-2024, è Adidas. Lo Sleeve Sponsor è Ideagen, gruppo software inglese. A partire dal 30 agosto 2023, viene annunciato come nuovo Main Sponsor ufficiale Kaiyun Sports, importante piattaforma sportiva digitale asiatica.
| Casa | Trasferta | Third |
| - | - | - |
## Rosa
Rosa e numerazione sono aggiornati al 3 gennaio 2024.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Matt Turner |
| 2 | D | Giulian Biancone |
| 3 | D | Nuno Tavares |
| 4 | D | Joe Worrall (capitano) |
| 5 | C | Orel Mangala |
| 6 | C | Ibrahim Sangaré |
| 7 | D | Neco Williams |
| 8 | C | Cheikhou Kouyaté |
| 9 | A | Taiwo Awoniyi |
| 10 | C | Morgan Gibbs-White |
| 11 | A | Chris Wood |
| 12 | C | Andrey Santos |
| 13 | P | Wayne Hennessey |
| 14 | C | Gustavo Scarpa |
| 14 | A | Callum Hudson-Odoi |
| 15 | D | Harry Toffolo |
| 16 | C | Nicolás Domínguez |
| 17 | A | Alex Mighten |
| 18 | D | Felipe |
| 19 | D | Moussa Niakhaté |
| 20 | C | Brennan Johnson |
| 21 | A | Anthony Elanga |
| 22 | C | Ryan Yates (vice capitano) |
| 23 | C | Remo Freuler |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 23 | P | Odysseas Vlachodīmos |
| 24 | D | Serge Aurier |
| 25 | A | Emmanuel Dennis |
| 26 | D | Scott McKenna |
| 27 | D | Omar Richards |
| 27 | A | Divock Origi |
| 28 | C | Danilo |
| 29 | D | Gonzalo Montiel |
| 30 | D | Willy Boly |
| 31 | C | Jonjo Shelvey |
| 32 | C | Lewis O'Brien |
| 32 | D | Andrew Omobamidele |
| 34 | P | Ethan Horvath |
| 35 | A | Hwang Ui-jo |
| 36 | D | Loïc Mbe Soh |
| 38 | P | George Shelvey |
| 39 | D | Jonathan Panzo |
| 40 | D | Murillo |
| 41 | C | Brandon Aguilera |
| 42 | D | Mohamed Dräger |
| 43 | D | Ola Aina |
| 44 | C | Tyrese Fornah |
| | D | Harry Arter |
## Calciomercato
### Sessione estiva (dal 14/6 all'1/9)
Acquisti :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| P | Ethan Horvath | Luton Town | fine prestito |
| P | Matt Turner | Arsenal | definitivo (8,2 mln €) |
| P | Odysseas Vlachodīmos | Benfica | definitivo (10,5 mln €) |
| D | Mohamed Dräger | Lucerna | fine prestito |
| D | Richie Laryea | Toronto FC | fine prestito |
| D | Loïc Mbe Soh | Guingamp | fine prestito |
| D | Gonzalo Montiel | Siviglia | prestito |
| D | Murillo | Corinthians | definitivo (15 mln €) |
| D | Ola Aina | Torino | svincolato |
| D | Andrew Omobamidele | Norwich City | definitivo (13 mln €) |
| D | Jonathan Panzo | Coventry City | fine prestito |
| D | Nuno Tavares | Arsenal | prestito |
| C | Brandon Aguilera | Estoril Praia | fine prestito |
| C | Nicolás Domínguez | Bologna | definitivo |
| C | Lewis O'Brien | D.C. United | fine prestito |
| C | Braian Ojeda | Real Salt Lake | fine prestito |
| C | Ibrahim Sangaré | PSV | definitivo (30 mln €) |
| C | Andrey Santos | Chelsea | prestito |
| A | Anthony Elanga | Manchester Utd | definitivo (17,5 mln €) |
| A | Josh Bowler | Blackpool | fine prestito |
| A | Callum Hudson-Odoi | Chelsea | definitivo |
| A | Divock Origi | Milan | prestito |
| A | Dale Taylor | Burton Albion | fine prestito |
| A | Hwang Ui-jo | Seoul | fine prestito |
| A | Chris Wood | Newcastle Utd | riscattato (17,55 mln €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
| P | Will Brook | Leeds Utd | definitivo |
| P | Harry Griffiths | AFC Wimbledon | definitivo |
| P | Adnan Kanurić | Oxford City | fine prestito |
| P | Jordan Smith | Huddersfield Town | fine prestito |
| D | Fin Back | Carlisle Utd | fine prestito |
| D | Aaron Donnelly | Port Vale | fine prestito |
| C | Alfie Bradshaw | Bradford City | definitivo |
| C | Billy Fewster | Scunthorpe Utd | fine prestito |
| C | Tyrese Fornah | Reading | fine prestito |
| A | Ateef Konaté | Oxford Utd | fine prestito |
| A | Manni Norkett | Manchester Utd | definitivo |
| A | Lewis Salmon | Telford Utd | fine prestito |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| P | Dean Henderson | Manchester Utd | fine prestito |
| P | Keylor Navas | Paris Saint-Germain | fine prestito |
| D | Steve Cook | QPR | definitivo |
| D | Mohamed Dräger | Basilea | definitivo |
| D | Richie Laryea | Toronto FC | rinnovo prestito |
| D | Renan Lodi | Atlético Madrid | fine prestito |
| D | Loïc Mbe Soh | Almere City | prestito |
| D | Jonathan Panzo | Cardiff City | prestito |
| D | Omar Richards | Olympiakos | prestito |
| C | Jack Colback | | fine contratto |
| C | Remo Freuler | Bologna | definitivo |
| C | Brennan Johnson | Tottenham | definitivo (55 mln €) |
| C | Jesse Lingard | | fine contratto |
| C | Lewis O'Brien | Middlesbrough | prestito |
| C | Braian Ojeda | Real Salt Lake | definitivo (3,6 mln €) |
| C | Gustavo Scarpa | Olympiakos | prestito |
| A | André Ayew | | fine contratto |
| A | Josh Bowler | Cardiff City | prestito |
| A | Hwang Ui-jo | Norwich City | prestito |
| A | Sam Surridge | Nashville | definitivo (6 mln €) |
| A | Dale Taylor | Wycombe | prestito |
| A | Lyle Taylor | | fine contratto |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
| P | Ryan Hammond | | fine contratto |
| P | Nicky Hogarth | Falkirk | fine contratto |
| P | Adnan Kanurić | Palermo | fine contratto |
| P | Jordan Smith | | fine contratto |
| D | Fin Back | Carlisle Utd | prestito |
| D | Aaron Donnelly | Dundee | prestito |
| D | Alex Gibson-Hammond | | fine contratto |
| D | Riley Harbottle | Hibernian | definitivo |
| C | Billy Fewster | | fine contratto |
| C | Tyrese Fornah | Derby County | definitivo |
| C | Oliver Hammond | Cheltenham Town | prestito |
| A | Lewis Salmon | | fine contratto |
| A | Will Swan | Mansfield Town | riscattato |
### Operazioni esterne (dal 2/9 al 31/12)
Acquisti :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
| C | Cormac Daly | Hamilton Academical | definitivo |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Giulian Biancone | Olympiakos | definitivo |
| C | Jonjo Shelvey | Çaykur Rizespor | prestito |
| A | Emmanuel Dennis | İstanbul Başakşehir | prestito |
| A | Alex Mighten | Kortrijk | prestito |
### Sessione invernale (dall'1/1 al 31/1)
Acquisti :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| C | Gustavo Scarpa | Olympiakos | risoluzione prestito |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| C | Andrey Santos | Chelsea | risoluzione prestito |
| C | Gustavo Scarpa | Atlético Mineiro | definitivo |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
### Operazioni esterne (dall'1/2 al 30/6)
Acquisti :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
## Statistiche
### Statistiche di squadra
Aggiornate al 26 gennaio 2024.
| Competizione | Punti | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Competizione | Punti | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | DR |
| Premier League | 20 | 10 | 3 | 3 | 4 | 14 | 15 | 11 | 2 | 2 | 7 | 12 | 23 | 21 | 5 | 5 | 11 | 26 | 38 | -12 |
| FA Cup | - | 1 | 0 | 1 | 0 | 2 | 2 | 2 | 1 | 1 | 0 | 3 | 2 | 3 | 1 | 2 | 0 | 5 | 4 | +1 |
| EFL Cup | Secondo turno | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | -1 |
| Totale | - | 12 | 3 | 4 | 5 | 16 | 18 | 13 | 3 | 3 | 7 | 15 | 25 | 25 | 6 | 7 | 12 | 31 | 43 | -12 |
### Andamento in campionato
| Giornata | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 36 | 37 | 38 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Luogo | T | C | T | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | C | T | T | C | C | T | C | T | C | T | C | C | T | C | T | T | C | C | T | C | T | C | T | C | T |
| Risultato | P | V | P | V | N | P | N | N | N | P | V | P | P | P | P | N | P | P | V | V | P | | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Posizione | 14 | 10 | 14 | 9 | 8 | 12 | 12 | 14 | 15 | 16 | 13 | 14 | 15 | 15 | 16 | 16 | 17 | 17 | 16 | 15 | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
Fonte: (EN) Tables, in Premier League. Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
### Statistiche dei giocatori
Aggiornate al 5 luglio 2023.
| Giocatore | Premier League | Premier League | Premier League | Premier League | FA Cup | FA Cup | FA Cup | FA Cup | EFL Cup | EFL Cup | EFL Cup | EFL Cup | Totale | Totale | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
* ↑ I giocatori i cui nomi sono in corsivo, sono stati ceduti ad altri club durante la stagione.
|
916,112 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_Calcio_Mestre
|
Associazione Calcio Mestre
|
# Associazione Calcio Mestre
L'Associazione Calcio Mestre S.S.D., meglio nota come Mestre, è una società calcistica italiana con sede nella città di Venezia, in località Mestre. Milita in Serie D, la quarta divisione del campionato italiano.
La squadra nasce nel 1991 previa ridenominazione del club La Malcontenta e si prefigge di portare avanti la tradizione calcistica iniziata nell'ottobre 1927 con la fondazione dell'Unione Sportiva Mestrina (la nascita viene però fatta risalire tradizionalmente al 1929). Tale tradizione è transitata attraverso varie ridenominazioni e rifondazioni, fino alla confluenza nel Calcio VeneziaMestre nel 1987 (assorbimento ufficiale nel 1990), che ne detiene ufficialmente la tradizione (come si nota dalla presenza del colore arancione nella sua maglia). Le rifondazioni dal 1991, del 2003 e del 2015 si pongono pertanto in contrapposizione alla "fusione" del 1987, con l'ambizione di perpetuare una tradizione calcistica unicamente mestrina.
Accettando la continuità della tradizione sportiva, la squadra ha partecipato ad una stagione in Serie B dell'Alta Italia (1946-1947) e ad un totale di 27 stagioni nella terza categoria nazionale, l'ultima delle quali nella stagione 2017-2018. Attualmente gioca in Serie D.
## Storia
### Le origini (1892-1904-1927)
La diffusione del gioco del calcio (o del football) a Mestre è attestata sin dalla fine del XIX secolo: la prima squadra di calcio fu la Società Ginnastica Marziale di Mestre che ufficiosamente praticava il calcio sin dal 1892 (nato a Mestre dagli ufficiali inglesi che vi dimoravano e che dal 1889 coinvolsero anche i mestrini), Marziale che nel 1893 acquistò il terreno dello Stadio Francesco Baracca, che dal 1892-93 al 1894-95 fece 3 "campionati interni mestrini" segreti (per nascondere la commistione Stato-Chiesa in periodo di "guerra" tra le due entità) per selezionare le due squadre finaliste per la partita A/R da farsi (sin dal 1892) "Marziale Mestre" - "Società Udinese di Ginnastica e Scherma", e che dal 1896 giocava in azzurro, come i colori dello stemma cittadino "Mestre Fidelissima". La Palestra Marziale provò a partecipare al primo campionato italiano di calcio ginnastico del 1896 a Treviso, fornendo anche tutti i giocatori per la squadra denominata "Vittorio Veneto", ma nel Campionato dove fornì la "prima squadra", venne rimpiazzata nel nome da un altro club, il Pio Istituto Turazza di Treviso.
La Marziale attese invano che la Reyer 1872 (capofila regionale di riferimento per la F.G.I.) convocasse la partita promessa e si costituì ufficialmente nel 1904 (Sergio Barizza) dove fornì i giocatori alla Reyer per le due partite del Campionato Veneto 1904 (giocate col Vicenza), e rimase attiva fino al 1907 disputando alcune partite valide per i campionati della FGNI (7 aprile 1907, Campionato Veneto, qualificazioni Marziale-Reyer 3-2 e finale L.R. Vicenza-Marziale 4-1).
Dopo la fusione (avvenuta con una votazione attraverso un trabocchetto) tra Reyer Venezia e Marziale del 14 dicembre 1907 (che diede origine al Venezia), nel 1909 il calcio mestrino rinasce con la partecipazione degli ex atleti e dirigenti della S.G. Marziale, i quali fondano il Mestre Foot-Ball Club, affiliatosi alla F.I.G.C. nel dicembre 1919. La prima partita ufficiale del rifondato "Mestre FC 1909" si disputa a fine 1910: un’amichevole contro il Petrarca Padova al campo dei "Tre Pini", gara vinta dai patavini per 6-1.
Vista l'antichissima e particolare storia del calcio mestrino (risalente al 1892, come già detto), il Mestre FC 1909 (che giocava sempre in azzurro, come la Marziale) godette di una clausola particolare della F.I.G.C. (valevole 5 anni dalla rifondazione societaria) che prevedeva l'iscrizione diretta alla Prima Categoria qualora avesse giocato una seconda partita ufficiale con una "grande squadra". Si propose l'Inter (che ben conosceva le storie mestrine avendovi partecipato gli inglesi dal 1889 al 1897 - vedi Marziale), ma Padre Roy, fondatore e Presidente del Petrarca si dimenticò comunicarlo ai mestrini (all'Atto di registrazione della partita giocata) nel dicembre 1910. Pertanto il Mestre non partecipò ai campionati di Promozione 1912-13, 1913-14 e 1914-15, aspettando il debutto diretto in Prima Categoria. La clausola scadette invano, poi sopraggiunse la prima guerra mondiale con la sospensione dei campionati.
Nell'immediato primo dopoguerra le società principali erano diventate due, in quanto all'Associazione Calcio Mestre (nuova denominazione del Mestre F.B.C., che giocava in biancorosso, come i colori dell'antico stemma mestrino "Communitas Mestrensis") si era aggiunta la Spes Mestre (che giocava in biancoverde). Tale squadra adottava come campo un terreno in via Miranese (attualmente detto tratto di strada è via Carducci) confinante con il cinema Concordia, Villa Erizzo ed il Foro Boario (poi rinominato piazzale Donatori di Sangue).
Nel 1919 all'interno del terreno classificato come "ippodromo" (il che permetteva lo svolgimento delle manifestazioni sportive, l'ingresso alle donne ed un biglietto a tassazione fissa del 25%, poiché nel 1893-96 la destinazione calcio non esisteva) venne ufficialmente inaugurato lo Stadio Francesco Baracca: la prima partita ufficiale che vi si disputò fu il 14 settembre con il Giudecca, terminata in pareggio e la domenica successiva (21), sotto la pioggia e con una notevole partecipazione di pubblico, vide l'A.C. Mestre prevalere sull'Ardor Venezia per 3-2. Seguì un torneo a 12 squadre denominato "Coppa Luigi Beccari" (in onore al calciatore mestrino deceduto nella prima guerra mondiale) e la tripla finale vide dapprima l'A.C. Mestre prevalere 1-0 sull'Ardor e poi ancora prevalere per 2-0 sulla Spes e aggiudicandosi così la Coppa. Su "tutti" i tigli del viale Garibaldi furono affissi dei cartelloni osannanti la vittoria della Coppa e riportanti il risultato del derby mestrino.
Anche grazie alle caratteristiche del suddetto campo (dotato di un campo di gioco di grandi dimensioni - il più grande e lungo del triveneto, metri 120x60 - e completamente recintato), l'A.C. Mestre ottenne il diritto a giocare i campionati regionali di Promozione (all'epoca la seconda divisione italiana) nel 1919-1920, 1920-1921 e 1921-1922, sfiorando la promozione in Prima Categoria nel 1920-1921, allorché vinse il girone A e (a pari merito) il girone finale del Veneto, perdendo però infine per 1-0 lo spareggio decisivo giocato a Vicenza il 12 giugno 1921 contro l'U.S. Legnaghese.
Il 14 giugno 1925 lo stadio Baracca, da sempre interamente adibito al gioco del calcio, venne ufficialmente inaugurato come campo polisportivo (calcio, ciclismo, pallacanestro, pallavolo e tennis).
### La Mestrina, dagli anni venti agli anni settanta (1927-1979)
Nell'ottobre 1927, presso la sede mestrina del CONI, venne raggiunto l'accordo per la fusione fra le quattro maggiori rappresentative calcistiche della città (che dal 1926 era stata inglobata nel comune di Venezia), ovvero l'A.C. Mestre, il Mestre F.B.C. (quest'ultimo nato nell'aprile 1927), la Spes e la Libertas.
Nacque così l'Unione Sportiva Mestrina, che debuttò in Terza divisione (quarto livello della piramide calcistica nazionale) dove arrivò seconda e fu ammessa alla Seconda Divisione 1928-29 dove arrivò 6^ e si salvò. Nella stagione 1929-30 è 10^ ed i colori da rossoneri della nascita diventano biancoazzurri. Nella stagione 1930-31 i colori sono nuovamente rossoneri e la Mestrina è dapprima terza nel girone Veneto-Giuliano e poi prima 1º nel girone C delle finali. Promossa in Prima Divisione (terzo livello del Campionato) dove la stagione successiva si classificherà 10^ salvandosi. Nel 1932-1933 Si ritira alla 5ª giornata di ritorno del girone C della Prima Divisione. Nel 1933 - Riammessa in Prima Divisione, non si iscrive al campionato: il club è inattivo.
Nel 1934 il club viene rifondato e assume la denominazione Associazione Fascista Calcio Mestre; si iscrive al campionato di Terza Divisione Veneta. I colori sono "nerofasciato", il nerocerchiato del fascio giovanile. Nel 1934-35 - il Mestre è 2º nel girone A della Terza Divisione Veneta, e poi 2º nel girone finale veneto. Ammesso alla nuova Prima Divisione Veneta. Nella stagione 1937-38 è secondo nella Prima Divisione (4º livello della piramide calcistica nazionale) ed è promosso in serie C, dove debuttò nel campionato di Serie C 1938-1939, militando poi in detta categoria fino all'interruzione dei campionati per la seconda guerra mondiale, sopravvenuta nel 1943. Dal 1938-39 torna il nome "Mestrina" ed i colori sono granata.
Nel 1945 la squadra cambiò i colori in arancione e dominò il campionato di Serie C e vinse la finale della Lega Interregionale Nord contro l'Asti (coi risultati di 0-0 all'andata e 7-2 al ritorno), ottenendo in tal modo la promozione in Serie B per la stagione 1946-1947.
Gli arancioni, al debutto in serie cadetta, furono protagonisti di una buona partenza: dopo 13 giornate la Mestrina si portò solitariamente in vetta alla classifica, esprimendo inoltre un buon gioco. Una successiva crisi di risultati (dovuta anche ad infortuni a "giocatori chiave") tuttavia vanificò tale striscia positiva, sicché la stagione si concluse con la retrocessione.
Classificandosi al primo posto del successivo campionato di Serie C (in cui non erano previste promozioni a causa della riforma dei tornei frattanto approvata dalla F.I.G.C.), la Mestrina fu ammessa alla nuova Serie C strutturata su 4 gironi nazionali, categoria nella quale militò fino al 1951-1952, anno in cui una nuova riforma introdusse la serie C a girone unico: in tale frangente, il 12º posto nel girone B non bastò ad evitare la retrocessione in IV Serie.
Nella stagione 1954-1955 la Mestrina vinse il proprio girone, per poi battere agli spareggi finali la Marzoli, garantendosi la promozione in Serie C a girone unico. Perse infine, a seguito di sorteggio, la finale per il titolo assoluto contro il B.P.D. Colleferro. Nella stagione successiva la Mestrina riuscì a cogliere la salvezza, bissando il risultato anche nelle annate successive: gli arancioni rimasero in terza serie (che nel frattempo venne di nuovo divisa in gironi) fino alla fine della stagione 1967-1968, conclusa con una nuova retrocessione in quarta serie.
Dopo alcuni anni di militanza nel massimo campionato dilettantistico, nel campionato 1973-1974 la Mestrina dominò il girone C di Serie D e tornò per un anno in terza serie. Subito retrocessa a fine stagione, riuscirà a tornare tra i professionisti solo a fine anni 1970.
### Gli anni ottanta e i successi della gestione Robazza
Nel 1979 la Mestrina fu rilevata dall'industriale Guido Robazza, reduce dalla ultradecennale esperienza alla guida della Pro Mogliano (che sotto la sua gestione aveva giocato sempre nel massimo campionato regionale veneto), che divenne una società satellite del sodalizio arancionero. Nell'estate del 1980 Robazza modificò il nome del club in Associazione Calcio Mestre; la sua presidenza (durata dal campionato 1979-1980 al 1986-1987) fu caratterizzata da ottimi risultati, con il Mestre militante in pianta stabile nei campionati professionistici.
Nella stagione 1979-1980 l'A.C. Mestre si classificò al sesto posto nel proprio girone di Serie C2, precedendo il Venezia. Per l'anno successivo la squadra puntò apertamente alla promozione in Serie C1, ma il risultato (quarto posto dietro a Padova, Civitanovese e Maceratese) non fu sufficiente al raggiungimento dello scopo.
La promozione in Serie C1 arrivò al termine della stagione 1981-1982: il Mestre, arrivato secondo nel proprio girone a pari merito con la Vigor Senigallia (alle spalle della capolista Ancona), vinse lo spareggio contro i marchigiani, garantendosi l'accesso alla terza serie.
L'annata 1982-1983 fu meno fortunata, concludendosi con l'immediata retrocessione degli arancio-neri in C2.
Nelle quattro stagioni successive il Mestre ritentò invano la risalita in C1: i migliori risultati furono costituiti da due terzi posti, a pochi punti dalla promozione.
**La fusione con il Venezia (1987)**
Nel 1987 Guido Robazza cedette la società a Gianni Pagotto, che a sua volta la girò a Maurizio Zamparini, il quale già aveva acquistato la storica rivale Venezia (all'epoca versante in difficoltà finanziarie tali da impedirne l'iscrizione al campionato di Serie C2 1987-1988) da Luciano Mazzuccato.
Zamparini, dopo aver risanato le casse del Venezia (salvando il club lagunare dal fallimento), decise di incorporarvi il Mestre (l'incorporazione ufficiale avvenne nel 1990). Nacque così un nuovo club, denominato Venezia-Mestre, con sede sulla terraferma veneziana, che elesse a terreno casalingo lo stadio Francesco Baracca; come titolo sportivo venne mantenuto quello del Venezia, mentre quello lasciato libero dal Mestre passò nelle mani del rifondato Palermo (che poté così iscriversi dalla Serie C2). A rimarcare la fusione, la società adottò unitamente i colori sociali delle realtà coinvolte: arancione, nero e verde.
L'unione delle due squadre professionistiche del comune di Venezia, avvenuta più o meno contestualmente alla celebrazione di due referendum inerenti alla possibile secessione di Mestre dall'amministrazione comunale della città lagunare (entrambi risoltisi con esito negativo), determinò reazioni polemiche in ambedue i centri: a Venezia, per protesta contro il trasferimento della sede e del campo di gioco a Mestre, venne costituita una nuova squadra chiamata Calcio Venezia, che nel 1989 riuscì a ottenere il suo maggior successo conquistando la promozione in Interregionale.
Meno diffuse, ma comunque presenti, furono le reazioni avverse sulla terraferma: tra le principali si annovera quella del Favaro Calcio, militante in Promozione veneta (all'epoca massima serie a livello regionale), che cambiò denominazione in FavaroMestre e adottò le casacche arancionere per la prima squadra (pur continuando a giocare le gare interne a Favaro Veneto).
Già nel 1989, ufficialmente per motivi dettati da ragioni di immagine e prestigio (il Venezia godeva infatti di una maggiore tradizione sportiva, con numerosi anni di militanza nei campionati di serie A e B e un palmarès comprendente anche una Coppa Italia), la società unificata mutò ulteriormente denominazione in Associazione Calcio Venezia 1907, suscitando malumori nella tifoseria di estrazione mestrina, la quale sollecitava invece l'adozione di un nome sociale che richiamasse maggiormente la fusione delle due società avvenuta due anni prima. La sede del club venne comunque mantenuta a Mestre e lo stadio Baracca continuò ad ospitare le gare casalinghe. Rimasero altresì invariati i colori sociali arancioneroverdi.
Nella stagione 1990-1991 (la terza della gestione Zamparini) il Venezia vinse lo spareggio per il secondo posto giocato a Cesena contro il Como e conquistò la promozione in Serie B. A causa della scarsa capienza dello stadio Baracca di Mestre, insufficiente per gli standard della seconda serie e difficilmente ristrutturabile (essendo totalmente circondato da edifici residenziali), il club decise di ristrutturare e ampliare (eliminando la pista di atletica) lo Stadio Pierluigi Penzo di Venezia, che dopo 4 anni tornò ad essere il terreno casalingo del club lagunare.
### La rinascita, il primo derby degli antiunionisti e il ritorno del Calcio Mestre (1991-2001)
Nel 1991, sulla scia delle polemiche scaturite dalla decisione di Zamparini di ridurre la presenza dell'arancione sulle maglie del Venezia, e complice la disponibilità dello stadio Baracca ("liberato" dalla squadra arancioneroverde, tornata allo stadio Penzo), i fratelli Renzo e Luciano Mognato, imprenditori di Malcontenta, cercano di ridare vita al Calcio Mestre servendosi della società La Malcontenta, che nella stagione 1991-1992 (giocata in Eccellenza Veneto) viene ridenominato ufficialmente Malcontenta-Mestrina. Proprio in quell'anno è possibile registrare il primo derby tra le squadre e i tifosi antiunionisti di Mestre e Venezia, che si ritrovarono in 800 allo stadio Baracca per l'incontro di cartello tra il Calcio Venezia Neroverde (fondato nel 1989) e il Malcontenta-Mestrina: le tifoserie, un tempo accomunate da un odio reciproco, si ritrovarono a fraternizzare esponendo alcuni striscioni passati alla storia con scritte come "bentornato derby" e "meglio pochi ma buoni che servi dei Mercatoni" (quest'ultimo riferimento esplicito al marchio Mercatone Emmezeta di proprietà del patron unionista Maurizio Zamparini).
Nella stagione 1992-1993 il Malcontenta-Mestrina cambia ulteriormente denominazione in Mestre, vincendo nel 1994-95 il Campionato Veneto di Eccellenza e, nella successiva stagione, il Campionato Nazionale Dilettanti. Dopo meno di dieci anni dalla fusione, una squadra esclusivamente mestrina riapprodava in serie C2 tra i professionisti.
Dopo numerosi campionati tra i professionisti, nella stagione 2000-2001 il Mestre arrivò terzo e giocò la semifinale play-off contro la Pro Vercelli, conquistandosi la finale contro la Triestina, ma non riuscì a vincere la sfida (giocata di fronte a 4000 spettatori) con gli alabardati e a tornare in serie C1.
### Il fallimento e la rinascita (dal 2002 al 2015)
Due stagioni dopo, nel 2002-2003, dopo un avvicendamento societario, la squadra retrocesse in Serie D dopo i play-out persi contro la Pro Vercelli; ma, a causa di problemi finanziari che la portarono al fallimento, non riuscì a prendere parte al successivo campionato, concludendo la sua avventura dopo quasi dieci anni di professionismo.
Grazie alla passione di Primo Marani dalle sue ceneri nacque l'Associazione Sportiva Mestre 2003, costretta a ripartire dalla Terza Categoria. In due anni, grazie a due campionati vincenti la nuova società riuscì a riconquistare la Prima Categoria, categoria nella quale però non giocò, in quanto riuscì ad acquisire i diritti di un'altra società e a salire direttamente nella Promozione.
Nella stagione 2006-2007 la squadra retrocesse sul campo dopo i play-out e l'anno dopo risalì subito. Dalla stagione 2010-2011 milita in Prima Categoria.
A Mestre continuava la sua attività (dal 1962) la squadra dell'EDO Mestre RSM (che dal 2006 aveva in gestione lo stadio Baracca) e che militava nel campionato di Eccellenza Veneto (ben 18 stagioni su 23), società che nel 2014 viene ristrutturata (dalla famiglia Luppari ad un gruppo di mestrini titolari anche della registrazione del marchio dell'AC Mestre) e ridenominata "Mestrina FC 1929" cambiando anche i colori sociali da gialloblu ad arancionero, con il progetto di riportare in auge i colori e la squadra cittadina. Contemporaneamente, l'imprenditore Stefano Serena faceva il suo ingresso nell'apparato societario dell'A.C. Mestre - militante in Prima Categoria - con gli stessi propositi. Le due società iniziarono dunque un dialogo collaborativo in vista di "una migliore unica sistemazione" da realizzarsi la stagione successiva. Nei rispettivi campionati 2014-15 la Mestrina gioca la finale di Coppa Italia di categoria (perdendola a Mirano il 4 gennaio per 1-0 contro il Campodarsego) e sfiora i playoff, mentre l'AC Mestre vince la coppa di categoria (che le varrà poi la promozione-ripescaggio in Promozione).
Nel giugno 2015 si susseguono una serie di complesse vicende societarie che sfruttano le disposizioni ammesse dalle NOIF (norme organizzative interne federali) della FIGC, ma talvolta a causa della loro complessità sono fraintese dai non addetti ai lavori. Tali variazioni sono riassunte nel comunicato n. 14 della FIGC Veneto emesso il 31 luglio 2014. La Società Mestrina muta la propria sede sociale trasferendosi a Spinea e cambiando il proprio nome in F.C. Spinea 1966 (matricola federale inalterata), la società Mestrina 1929 Football Club, l'altra squadra di Mestre, militante nel girone B dell'Eccellenza Veneto trasferisce la propria sede a Mogliano Veneto e muta il proprio nome in F.C. Union Pro (mantenendo la matricola federale della Mestrina 1929 ex EDO Mestre R.S.M. 1962) e infine l'Union Pro di Mogliano si trasferisce a Mestre cambiando il proprio nome in Associazione Calcio Mestre. Quest'ultima squadra, che mantiene la vecchia matricola federale della squadra moglianese, militerà in Serie D, ottenendo di fatto la partecipazione di una squadra mestrina alla Serie D 2015-2016, 20 anni dopo l'ultima volta.
### La serie D, il ritorno al Baracca e la Promozione in Serie C (dal 2015)
Nella stagione 2015-2016, giocata allo Stadio Panisi di Mogliano Veneto (vista l'indisponibilità del Baracca), il Mestre si classifica 8º rimanendo in corsa per i playoff fino alle ultime giornate. Da registrarsi il ritorno del derby con il Venezia.
Nella stagione successiva il Mestre, affidato a Mauro Zironelli, si propone fin dalle prime giornate come una delle migliori compagini del girone C: a tenerle testa vi è la sola Triestina, che viene poi staccata grazie alla vittoria degli arancioneri per 3-4 nello scontro diretto del 4 dicembre 2016 allo stadio Nereo Rocco. La squadra mestrina consolida pertanto il suo primato in classifica e infine vince il proprio girone con anticipo sulla fine della stagione regolare, il 23 aprile 2017, grazie alla vittoria esterna contro il Vigasio per 1-4. Il successo vale l'accesso alla terza serie, ove il Mestre mancava dalla stagione 1982-1983.
Nel marzo 2016 il comune di Venezia riesce a riacquisire la piena proprietà dello Stadio Baracca, a seguito di una permuta di altri immobili comunali di equivalente valore in favore delle parti in causa. Contestualmente vengono riavviati i lavori di adeguamento e ammodernamento concordati con la FIGC e gli uffici competenti, al fine di ottenere l'omologazione dello stadio per i campionati nazionali e consentire al Mestre di tornare a disputarvi le gare interne. Gli interventi, avviati a pieno regime nell'autunno dello stesso anno, includono il complessivo risanamento delle infrastrutture, la riduzione della capienza delle curve Oberdan e Baracca (delle quali viene inoltre invertita la destinazione d'uso, riservando la prima ai tifosi ospiti e la seconda agli ultras locali), l'ammodernamento degli impianti elettrico ed idraulico, il ripristino dei servizi igienici a beneficio del pubblico e l'adeguamento dei locali tecnici e di servizio alle norme vigenti. La capienza complessiva dell'impianto, per ragioni economiche e di praticità, viene quindi ridotta da 6 181 a circa 2 000 posti a sedere. A lavori conclusi, lo stadio viene riaperto il 19 marzo 2017 in occasione della partita Mestre-AltoVicentino, valida per il campionato di Serie D 2016-2017.
### Il nuovo accesso tra i professionisti a Portogruaro, l'auto-declassamento ed il ritorno a Mestre in Eccellenza Veneto (dal 2017)
Il ritorno degli arancioneri al "Baracca" fu tuttavia di breve durata: a seguito della promozione in Serie C conquistata al termine della stagione 2016-2017, lo stadio si rivelò nuovamente impraticabile ai sensi dei criteri infrastrutturali imposti dal calcio professionistico italiano. In virtù di ciò, nell'attesa di valutare la fattibilità di nuovi e più incisivi interventi di ammodernamento dell'arena (oppure di sua sostituzione con un nuovo impianto) e al fine di non dover rinunciare alla disputa del campionato di competenza, il Mestre optò per trasferire il proprio campo interno allo stadio Piergiovanni Mecchia di Portogruaro (coi notevoli costi che comporta tale situazione). L'auto-declassamento del club arancionero, sopravvenuto l'anno seguente, consentì tuttavia il rientro al "Baracca" dalla stagione 2018-2019.
Nello stadio esterno alla città la squadra (ancora affidata a Zironelli) disputa un buon campionato in terza serie terminato al decimo posto e partecipa ai playoff dove viene eliminata al 1º turno; ma a causa delle poche disponibilità economiche, non si iscrive al campionato successivo e chiede l'ammissione in sovrannumero al campionato di Eccellenza con una nuova squadra dilettantistica, dopo che quella professionistica fu sciolta dalla FIGC il 24 luglio 2018.
Dalla stagione 2018-2019 in Eccellenza Veneto il Mestre può tornare a giocare allo Stadio Baracca (omologato sino alla serie D).
Il 5 gennaio 2019 il Mestre di mister Zecchin gioca la finale di Coppa Italia Eccellenza contro il Caldiero Terme allo stadio Mercante di Bassano del Grappa. La partita vede trionfare la compagine veronese per 10-9 ai calci di rigore (0-0 nei tempi regolamentari ed 1-1 nei supplementari), decretando la sconfitta per il Mestre.
La stagione regolare 2018-19 si conclude comunque bene: il Mestre si classifica secondo ed accede direttamente al secondo turno dei playoff dove sconfigge dapprima il Calvi Noale (2-1) e poi il Pont Donnaz (4-1 a Pont San Martin e 0-0 a Mestre) e si qualifica per la finale con il Pomezia, finale nella quale pareggia 1-1 a Pomezia e poi 0-0 a Mestre, venendo quindi promossa in serie D.
### La serie D (dal 2019)
Nella stagione 2019-20 il Mestre, dopo un avvio altalenante, si riprende e viaggia nelle zone alte della classifica: a febbraio 2020 è 5° (posizione che darebbe l'accesso ai playoff) prima che la sospensione dei campionati a causa del coronavirus ne decreti poi la definitiva chiusura.
Nel maggio 2020 il presidente Stefano Serena annuncia il proposito di cedere la società, ma non trova acquirenti credibili (causa anche la crisi economica post emergenza sanitaria) e pertanto rimane alla guida del Mestre anche nella stagione 2020-21.
Nella stagione 2020-2021 il Mestre è ancora affidato a mister Zecchin ed è una squadra giovane. In campionato è sempre tra le prime in classifica, ed è entro le prime 5 (posizione che dà l'accesso ai playoff per la definizione delle graduatorie di ripescaggio) fino alla quart'ultima giornata, quando viene superato di un punto dal Caldiero Terme. Si decide tutto all'ultima giornata domenica 13 giugno dove il Mestre vince con l'Adriese (5-1), ma vince con lo stesso punteggio anche il Caldiero ed il Mestre finisce sesto per un punto. Il giocatore mestrino De Leo viene premiato come miglior giovane del girone C. A pochi giorni dalla chiusura del campionato, l'allenatore Gianpietro Zecchin dopo 5 stagioni a Mestre (due da giocatore e tre da allenatore) annuncia il proprio passaggio alla Manzanese per la stagione 2021-22.
Il 20 giugno 2021 il presidente Stefano Serena annuncia che ha intenzione di continuare con il Mestre fintantoché non troverà una persona seria che dimostri le sue stesse ambizioni ed interessi per la squadra , mentre il 25 l'annuncio del nuovo allenatore (rimane il secondo, Ivan Galante alla quarta stagione a Mestre) che è il ritorno di Stefano Sottoriva (da allenatore in seconda a Mestre con Zironelli, seguendolo sempre in C con l'U23 Juventus e poi a Modena).
La stagione 2021-22 comincia con risultati alterni in precampionato, poi l'eliminazione al primo turno della Coppa Italia, un pareggio a Carlino per 2-2, una pesante sconfitta casalinga (0-4) con il Delta Porto Tolle, poi la vittoria casalinga di misura (su rigore) con lo Spinea (1-0) e la sconfitta ad Adria (3-0) domenica 10 ottobre (che portano il Mestre in "zona retrocessione"), ed il giorno successivo l'allenatore Stefano Sottoriva dà le proprie dimissioni. Il nuovo allenatore è il ritorno di Gianpietro Zecchin (lasciato libero da agosto dal forfait della Manzanese) ed il Mestre comincia un lento recupero in classifica che lo porta ad essere 11° (20 punti) prima della pausa natalizia. I mesi di gennaio e febbraio proseguono con risultati alterni, ed a fine febbraio il Mestre è ancora 11° con 28 punti, posizione mantenuta anche a fine marzo (32 punti). Aprile comincia con 2 vittorie (casa e Campodarsego) e sale al 10º posto in classifica. Il giovedi di Pasqua l'incontro casalingo con l'Union Clodiense, seconda in classifica, partita che si risolve al 95° (0-1) e Mestre finisce 12º in classifica, a 7 punti dalla zona playout. Segue il pareggio (1-1) sul difficile terreno in sintetico di Sant'ambrogio di Valpolicella con l'Ambrosiana ed il mercoledi 27 aprile la vittoria casalinga (2-0) contro il Montebelluna con la quale il Mestre sale al 9º posto in classifica a 42 punti. Il successivo 1 maggio vede il pareggio (1-1) a Cartigliano e la salvezza matematica a due giornate dal termine. L'ultima partita in casa l'8 maggio vede il Mestre vincere (2-1) con il Caldiero Terme e sfatare il tabù della vittoria con tale squadra, salendo inoltre all'ottavo posto in classifica. L'ultima giornata vede il Mestre perdente a Belluno con il Dolomiti Bellunesi e superato in classifica dal vincente Montebelluna, assestandosi al nono posto in classifica. Il 24 maggio l'incontro del presidente Stefano Serena con lo staff tecnico in blocco ed il successivo annuncio della riconferma per la stagione 2022-23 dell'intero staff tecnico, composto dal DS Enrico Busolin (che accompagna il presidente sin dal primo ritorno in serie D), dall'allenatore Gianpietro Zecchin (al 5 anno da allenatore a Mestre, 7° complessivo), dal suo vice Ivan Galante, vera bandiera arancionera, con la più lunga militanza all’interno dell’Associazione, da mister Gianni Careri, anche lui pluri-arancionero nel doppio ruolo di giocatore prima e allenatore dei portieri poi, ed Enrico Ioppi, protagonista della preparazione atletica degli orange fin dai tempi di Zironelli.
Il precampionato della stagione 2022-23 è con buoni risultati, ma poi segue l'eliminazione al primo turno della Coppa Italia (a Montebelluna, 2-1). Il campionato comincia il 4 settembre con la sconfitta casalinga con il neopromosso Torviscosa (0-1) e la domenica successiva il Mestre perde ancora (con un'altra neopromossa) a Villafranca Veronese (3-2), ripetendosi ancora nella giornata successiva in casa con il Cartigliano (0-1) ed ancora a Campodarsego (2-1), con il peggior avvio che si ricordi. Il due ottobre la vittoria con la Virtus Bolzano (2-0, prima partita senza subire reti), mentre la domenica successiva pareggia (1-1) con la Dolomiti Bellunesi. Il 16 ottobre la prima vittoria in trasferta, a Montecchio Maggiore (1-3) ed il Mestre risale la classifica, portandosi al 12º posto. La domenica successiva il primo pareggio a reti inviolate contro il Caldiero, cui segue la vittoria in trasferta ad Este (2-0) che porta il Mestre all'11º posto. Il 6 novembre il Mestre travolge il Cjarlins Muzane (7-1) e si porta all'ottavo posto a 14 punti, a 2 punti dalla "zona playoff". Il 13 novembre un buon Mestre, costretto in 10 per buona parte del secondo tempo, cade nel finale con il gol del Legnago al 90°. In classifica scende al 10º posto, a 3 punti dalla zona playoff. Segue il pareggio (0-0) con la Luparense dei molti ex (compreso l'allenatore Zironelli) ed i punti dalla zona playoff salgono a 4. Dopo il pareggio (0-0) a Levico Terme il Mestre torna alla vittoria battendo al Baracca (2-1) il Montebelluna, cui segue il pareggio a Chioggia con l'Union Clodiense (2-2), rimanendo 10° a 2 punti dalla zona playoff. Seguono 2 sconfitte (in casa, 0-3 con l'Adriese - poi Campione d'inverno - ed a Portogruaro, 1-0) ed il Mestre chiude il girone d'andata a 20 punti al 12º posto, ad 1 punto dalla zona playout ed a 5 da quella playoff. La prima partita del nuovo anno vede il Mestre vittorioso (2-1) a Torviscosa, vendicando la sconfitta della prima di andata. Il Mestre sale a 23 punti, a 3 dalla zona playout ed a 4 da quella playoff. Il 15 gennaio Mestre perde in casa (1-3) con il Villafranca Veronese e scende al 12º posto, raggiunto dal Cjarlins Muzane (in zona playout) a 23 punti. La domenica successiva il Mestre perde (1-0) a Cartigliano e viene scavalcato in classifica dal Cjarlins Muzane (che pareggia a Montebelluna), ritrovandosi 13º in zona playout. Alla terza di ritorno Mestre perde in casa (1-3) con il Campodarsego e si ritrova ancora 13º, a 4 punti dalla salvezza diretta. La giornata successiva vede la vittoria del Mestre a Bolzano contro la Virtus (2-0), ed i punti dalla "salvezza diretta" scendono a 3. Il 12 febbraio Mestre vince a Belluno contro la Dolomiti Bellunesi (2-1) e sale ad un punto dalla salvezza diretta. La giornata successiva il Mestre vince (3-0) col Montecchio Maggiore e lo scavalca salendo in 10ª posizione (in coabitazione con la Luparense) a 32 punti. L'ultimo sabato di febbraio il pareggio (1-1) sul campo del Caldiero Terme rimanendo 10^ a 3 punti dalla zona playout. Il primo sabato di marzo l'anticipo con l'Este, perso (0-1) ed il Mestre scivola in 12ª posizione, comunque sempre a 3 punti dalla zona playout. La giornata successiva vede il pareggio (0-0) a Carlino col Cjarlins Muzane ed i punti dalla zona playout salgono a 4. La domenica della festa del papà vede il Mestre vittorioso (2-1) contro il Legnago, primo in classifica. Dopo il riposo, il sabato primo aprile il Mestre viene sconfitto (4-1) dalla Luparense, ed i punti di vantaggio dalla zona playout restano comunque 4. Il giovedì di Pasqua la vittoria (4-1) con il Levico Terme, ed il Mestre sale in 11ª posizione ed i punti sulla zona palyout salgono a 6. La domenica 16 aprile il Mestre perde (2-1) in casa dell'ultima in classifica, il Prodeco Montebelluna, ed i punti di vantaggio sulla zona playout scendono a 5. il 23 aprile la vittoria casalinga (2-1) contro Union Clodiense ed il Mestre sale a 43 punti, ad 8 punti dalla zona playout e festeggia con due giornate d'anticipo la raggiunta matematica salvezza. La domenica successiva ad Adria vede il Mestre sconfitto (3-2) nell'ultimo minuto di recupero. L'ultima di campionato vede il Mestre sconfitto in casa (0-1) dal Portogruaro, risultato ininfluente sulla classifica finale che vede il Mestre comunque 11°.
La stagione 2023-24 comincia con l'eliminazione al primo turno della Coppa Italia (1-2) contro la Luparense mentre il campionato comincia il 10 settembre con la vittoria casalinga (2-0) sul Prodeco Montebelluna, e prosegue con la vittoria (2-1) a San Martino di Lupari con la Luparense. Alla terza giornata la vittoria casalinga (2-0) contro il Montecchio Maggiore ed alla quarta la vittoria a Chions (2-1). Alla quinta giornata la vittoria (3-2) contro il Breno ed il Mestre è primo solitario, a punteggio pieno (record dal dopoguerra: cinque vittorie all'avvio). Segue la trasferta di Treviso dove il Mestre subisce il gol a pochi secondi dal termine, e perdendo viene superato per un punto in classifica dalla Dollomiti Bellunesi. Domenica 22 ottobre il Mestre vince in casa (1-0) contro il Cjarlins Muzane e torna primo (in coabitazione con l'Union Clodiense). Domenica 29 la sfida al vertice a Chioggia che vede l'Union Clodiense vincitrice (2-0) e Mestre (che era mancante di Boscolo Papo, Ndreca e Brigati) viene agguantata al secondo posto dal Treviso. Il primo novembre la partita casalinga con L'Atletico Castegnato che viene persa (0-3) ed il Mestre scende terzo in classifica (a 6 punti dalla vetta e 3 dalla seconda posizione). Viene persa (2-1) anche la seguente partita di Este (col Mestre ancora mancante di Boscolo Papo, Ndreca e Brigati) ed il Mestre viene raggiunto in terza posizione dalla Dolomiti Bellunesi. La seguente partita di Bolzano contro la Virtus (ultima in classifica) si conclude con la vittoria dei padroni di casa (1-0) ed il Mestre scende quinto in classifica (paripunti col Bassano). Il 19 novembre la partita in casa con il Portogruaro terzo in classifica, che viene persa (0-3) ed il Portogruaro sale secondo ed il Mestre scende settimo in classifica. Il 26 novembre la partita di Campodarsego, dove il Mestre perde (2-0) scendendo 9° in classifica, a tre punti dalla zona playout. A fine mese si dimette l'allenatore in seconda Ivan Galante, che viene sostituito dal mestrino Davide Zanon (la scorsa stagione alla guida del San Donà e precedentemente secondo di Michele Serena sulle panchine di Venezia, Padova e Vicenza). Dopo sei sconfitte consecutive domenica 3 dicembre arriva il primo pareggio (1-1) con l'Adriese (che segna al 94°) ed il Mestre è ottavo in classifica. Il giorno dell'Immacolata l'annuncio dell'arrivo a Mestre del centrocampista Andrea Viviani (ex Picerno, Atalanta U23, San Donato). Domenica 10 il pareggio (1-1) in casa del Mori Santo Stefano ed il Mestre scende nono in classifica. Il sabato successivo il pareggio casalingo (0-0) contro il Bassano ed il Mestre scende 10° in classifica, a sei punti dai playoff ed a tre dai playout. Il 21 dicembre l'ultima di andata vede il Mestre a Belluno contro la Dolomiti Bellunesi, partita che perde (1-0) e scende 11° in classifica, a 2 punti dai playout. La prima di ritorno il 7 gennaio vede la sconfitta (1-0) a Montebelluna (su autorete) ed il vantaggio sulla zona playout è di un solo punto. Il giorno successivo l'allenatore Giampietro Zecchin rassegna le proprie dimissioni e l'undici gennaio viene sostituito (contratto anche per la stagione 2024-25) da Giulio Giacomin. Domenica 14 il Me4stre torna alla vittoria battendo (2-0) la Luparense ed in classifica sale in 10^ posizione a 3 punti dalla zona playout (la stessa Luparense). La domenica successiva il pareggio (0-0) a Montecchio Maggiore ed i punti di vantaggio dalla zona playout scendono ad uno. L'ultima domenica di gennaio vede il Mestre vittorioso in casa (2-0) contro il Chions ed in classifica sale all'ottavo posto, a 3 punti dalla zona playout.
## Colori e simboli
### Colori
I colori storici della Marziale (dal 1896) e del Mestre FC 1909 erano l'azzurro, quelli dell'AC Mestre (dal 1919) erano biancorossi. La SGS Spes Mestre giocava in biancoverde, non sappiamo i colori di Libetas e Mestre FC 1927, tutte queste squadre che formarono l'US Mestrina.
All'atto della fondazione dell'Unione Sportiva Mestrina, nell'ottobre 1927, essa adottò come colore sociale il rossonero, che rimase in uso nei campionati 1927-28 e 1928-29. Nel campionato 1929-30 i colori sono bianco-azzurri (come i colori della città, della Marziale e del Mestre FC 1909). Nella stagione 1930-31 i colori sono nuovamente rosso-neri come pure nelle stagioni successive 1931-32 e 1932-33. Dal 1934-35 al 1938-39 il colore sarà "nerofasciato", il nerocerchiato del fascio giovanile. Nel 1939 abbiamo invece il granata, che resterà fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. A conflitto concluso, non essendo più disponibili a Mestre maglie di colore granata, la dirigenza societaria optò per l'adozione di casacche color arancione, tonalità che tra quelle disponibili si avvicinava maggiormente al colore originario. L'adozione delle nuove divise (abbinate di norma a pantaloncini bianchi) coincise con un periodo di successo per il Mestre, che nel 1946 conquistò la promozione in Serie B: la dirigenza decise pertanto di mantenere l'arancio come colore identitario. Talvolta negli anni 1970 e poi negli anni 1980 il pantaloncino bianco fu cambiato in nero e da allora l'arancio-nero è rimasto il colore identitario.
### Simboli ufficiali
**Stemma**
Storicamente lo stemma sociale del Mestre è costituito da uno scudo color arancione, contenente uno scudetto crociato con corona turrita (evocante lo stemma araldico di Mestre e la torre civica, simbolo del centro urbano) e la denominazione sociale, declinata negli anni con varie sigle e differenti caratteri tipografici.
Dal 2015 lo stemma riporta due date, il 1909 del "primo Mestre" ed il 1929 tradizionale della Mestrina. Le scritte "C M" riportano contemporaneamente il nome "Calcio Mestre" e l'antico medievale (fino al 1513) stemma della città "Communitas Mestrensis".
**Inno**
Dal 2016 l'inno ufficiale del Mestre è "Mestre vinci hai un cuore vero", del gruppo mestrino dei Phrenetic City. su youtube https://www.youtube.com/watch?v=YtNxIhFH1kM .
Altra canzone-inno alternativo sulla squadra è anche su Youtube https://www.youtube.com/watch?v=KJ6XLS2LhuQ .
## Strutture
### Stadio
Campo casalingo del Mestre è fin dalla fondazione lo stadio Francesco Baracca; inaugurato nel 1919 come terreno casalingo della previgente A.C. Mestre (una delle quattro società cittadine che si sarebbero poi fuse nel 1927 dando inizio alla corrente tradizione sportiva), esso sorge sul sito precedentemente accatastato come ippodromo (nel 1893 e 1896 la destinazione calcistica non esisteva, la destinazione ad ippodromo permetteva lo svolgimento delle partite di calcio ed anche l'ingresso alle signore), e trasformato in impianto polisportivo (calcio, ciclismo, pallacanestro, pallavolo e tennis) tra il 1923 e il 1925 ma poi successivamente ridestinato solamente al calcio. Originariamente proprietà privata (della Società Anonima Pro Mestre, che ne aveva incentivato la costruzione), lo stadio venne ceduto al municipio di Venezia nel 1933 ,pochi anni dopo la soppressione del comune di Mestre e la relativa annessione al capoluogo regionale.
L'impianto, intitolato al celebre aviatore romagnolo "asso" della prima guerra mondiale, venne più volte ristrutturato ed ampliato: agli albori del XXI secolo esso disponeva di quattro tribune, per una capienza massima omologata di 6 181 posti. Nel corso del XX secolo, complici le regole meno restrittive sulla sicurezza e l'accesso agli spalti, la capacità di pubblico era ancora superiore: l'afflusso massimo si registrò in occasione di una partita del Mestre contro il Padova, per la quale vennero staccati 12 000 biglietti.
Dal 1987 al 1991 l'impianto ospitò le gare interne del Venezia-Mestre, club nato dalla fusione tra i preesistenti Venezia e Mestre, avvenuta sotto l'egida del patròn Maurizio Zamparini. Nel 1991, allorché il Venezia-Mestre si trasferì al più capiente stadio Pierluigi Penzo, il Baracca venne scelto come campo casalingo dell'Unione Sportiva La Malcontenta, che nell'occasione mutò nome in Malcontenta-Mestrina e due anni dopo in Mestre Calcio, proclamandosi continuatrice della tradizione sportiva arancio-nera.
Lo stadio è considerato dalla popolazione locale un vero e proprio simbolo dell'identità mestrina, di grande importanza per la storia contemporanea della località,: in più occasioni infatti sono avvenute mobilitazioni di cittadini per evitarne la demolizione
Dal 2015 al 2017 lo stadio viene dichiarato inagibile, obbligando il Mestre a trasferirsi momentaneamente allo stadio comunale di Mogliano Veneto. Il "Baracca" è stato riaperto il 19 marzo 2017, previa esecuzione di lavori di ristrutturazione e riduzione della capienza a 1 999 posti, onde ottenere il nullaosta della locale Commissione di vigilanza sui locali di pubblico e spettacolo.
La stagione 2017-2018 ha comportato un ulteriore spostamento per gli arancioneri, nuovamente impossibilitati a giocare al "Baracca" in quanto inagibile ai sensi delle norme del calcio professionistico italiano. In attesa di risolvere tale problema (con una più radicale ristrutturazione del vecchio campo oppure con la costruzione ex nihilo di una nuova struttura) il Mestre ha dunque adottato come campo interno lo stadio Piergiovanni Mecchia di Portogruaro.
La squadra giocherà a Portogruaro tutta la stagione 2017-2018, tornerà a giocare al Baracca dalla stagione successiva 2018-2019 (non iscrivendosi l'AC Mestre in Lega Pro ed ammesso in sovrannumero in Eccellenza Veneto dove il Baracca è omologato). Nella primavera 2023 il Comune di Venezia approva i lavori necessari per l'agibilità dello stadio alla serie C.
### Centro di allenamento
La squadra svolge le proprie sedute di allenamento presso il centro sportivo di Zelarino.
## Società
### Organigramma societario
Dal sito internet ufficiale della società.
* Stefano Serena - Presidente
* Luca Martignon - Vicepresidente
* Matteo Settimo - Segretario generale
* Enrico Busolin - Direttore sportivo
* Maurizio Schiavon - Responsabile del settore giovanile
### Sponsor
Di seguito l'elenco dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali.
| Cronologia degli sponsor tecnici fino al 1999 ... 1999-2000 Umbro 2000-2014 ... 2014-2015 Macron 2015-2019 Joma 2019- Adidas 2021- Puma | Cronologia degli sponsor ufficiali fino al 1999 ... 1999-2000 Telethon 2000-2014 ... 2014-2015 nessuno sponsor 2015-2018 ...Mestre a favore dei bambini...!!! 2018- Antolini Motors |
| - | - |
### Impegno nel sociale
Sulle divise dal 2015 al 2018, il Mestre ha recato la scritta ...Mestre a favore dei bambini...!!!; ciò nasce dall'impossibilità di associare alla squadra il marchio UNICEF, di cui il Barcellona dispone dell'esclusiva.
## Allenatori e presidenti
Di seguito l'elenco degli allenatori e dei presidenti.
* 1927-1938 ...
* 1938-1939 Andrea Capitanio
* 1939-1942 Guido Testolina
* 1942-1944 Giovanni Cavasin
* 1944-1945 campionati sospesi per motivi bellici.
* 1945-1946 Guido Testolina
* 1946-1947 Virginio Rosetta
* 1947-1950 Guido Testolina
* 1950-1951 Umberto Visentin
* 1951-1952 Antonio Blasevich
* 1952-1953 ...
* 1953-1954 Duilio Rallo
* 1954-1955 Guido Testolina
* 1955-1956 Guido Corbelli
Giacomo Blason
* 1956-1957 Giacomo Blason
* 1957-1958 Sandro Puppo
* 1958-1959 Guido Testolina
* 1959-1960 Guido Testolina
Bruno Novello
* 1960-1963 Giacomo Blason
* 1963-1964 Franco Pedroni
Ruggero Salar
* 1964-1965 Ruggero Salar
Bruno Gianoli
* 1965-1966 Ruggero Salar
* 1966-1967 Bruno Novello
Giovanni Mialich
* 1967-1968 Giovanni Mialich
Umberto Visentin
* 1968-1969 Giacomo Blason
* 1969-1970 Guido Testolina
* 1970-1971 Guido Testolina
Callegari
* 1971-1973 Giulio Bonafin
* 1973-1974 Elvio Matè
* 1974-1975 Elvio Matè
Giorgio Bozzato
* 1975-1976 Ruggero Salar
* 1976-1977 Elvio Matè
* 1977-1978 Dino Moscardo
* 1978-1979 Sergio Realini
* 1979-1980 Giorgio Rumignani
* 1980-1981 Luciano Stevanato
* 1981-1983 Giorgio Rumignani
* 1983-1984 Carlo Facchin
Livio Fongaro
* 1984-1985 Gianni Rossi
Livio Fongaro
* 1985-1986 Livio Fongaro
Edoardo Reja
* 1986-1987 Franco Fontana
* 1987-1991 il club è inattivo.
* 1991-1995 ...
* 1995-1996 Ennio Gazzetta
* 1996-1997 Ennio Gazzetta
Paolo Dal Fiume
* 1997-1998 Paolo Dal Fiume
* 1998-1999 Paolo Dal Fiume
Dino D'Alessi
* 1999-2000 Gianfranco Fonti
Dino D'Alessi
* 2000-2001 Maurizio Costantini
* 2001-2002 Maurizio Costantini
Giuseppe Galderisi
Maurizio Costantini
* 2002-2003 Giancarlo Rodolfi
Pasquale Santosuosso
* 2003-2014 ...
* 2014-2015 Luca Camozzo
Francesco Feltrin
* 2015-2016 Luca Tiozzo
Francesco Feltrin
* 2016-2018 Mauro Zironelli
* 2018-2021 Gianpietro Zecchin
* 2021 Stefano Sottoriva
Gianpietro Zecchin
* 1927-1938 ...
* 1938-1943 Giuseppe Franchin
* 1943-1944 ...
* 1944-1945 campionati sospesi per motivi bellici.
* 1945-1950 Angelo Fabbian
* 1950-1951 Alfonso Allomi
* 1951-1952 Renzo Vidal
* 1952-1955 Angelo Fabbian
* 1955-1956 Domenico Preo
* 1956-1957 Lorenzo Fabris
* 1957-1958 Comitato di reggenza
* 1958-1961 Casimiro Guarise
* 1961-1962 Gino Ceccarelle
* 1962-1963 Ivo Schiavon
* 1963-1964 Giovanni Bolgan
* 1964-1965 Comitato di reggenza
* 1965-1966 Comitato di reggenza
Tiziano Longhin (Comm. straor.)
* 1966-1974 Tiziano Longhin (Comm. straor.)
* 1974-1979 Erminio Maccatrozzo
* 1979-1986 Guido Robazza
* 1986-1987 Luciano Scantamburlo
* 1987-1991 il club è inattivo.
* 1991-1992 Renzo Mognato e Luciano Mognato
* 1992-1993 Luigi Liotto
* 199?-1999 Vittorio Testi
* 1999-2000 Luigi Dalla Costa
* 2000-2002 Giorgio Lucca Fabris
* 2002-2003 Ferdinando Ricciardi
* 2003-2012 Gianbruno Berton
* 2012-2014 Primo Marani
* 2014- Stefano Serena
## Palmarès
### Competizioni interregionali
* Serie C: 2
1945-1946 (girone A), 1947-1948 (girone H)
* IV Serie: 1
1954-1955 (girone D)
* Serie D: 2
1973-1974 (girone C), 2016-2017 (girone C)
* Campionato Nazionale Dilettanti: 1
1995-1996 (girone D)
### Competizioni regionali
* Eccellenza: 1
1994-1995 (girone B)
* Seconda Categoria: 1
2004-2005 (girone M)
* Coppa Veneto: 1
2014-2015
### Competizioni giovanili
* Campionato nazionale Dante Berretti: 1
1969-1970 (torneo Serie D)
### Altri piazzamenti
* Serie C2:
secondo posto: 1981-1982 (girone B)
terzo posto: 1983-1984 (girone B), 1986-1987 (girone B), 2000-2001 (girone A)
* Serie C:
secondo posto: 1939-1940 (girone A)
terzo posto: 1961-1962 (girone A)
* IV Serie/Serie D:
secondo posto: 1952-1953 (girone C), 1953-1954 (girone D), 1971-1972 (girone C), 1976-1977 (girone C), 1977-1978 (girone C)
terzo posto: 1972-1973 (girone C)
* Eccellenza:
Secondo posto: 2018-2019 (girone B)
* Prima Categoria:
terzo posto: 2011-2012 (girone H), 2014-2015 (girone H)
* Terza Categoria:
2003-2004 (girone A)
* Prima Divisione:
secondo posto: 1937-1938 (girone A)
* Seconda Divisione:
terzo posto: 1930-1931 (girone C)
* Terza Divisione:
secondo posto: 1927-1928 (girone C), 1934-1935 (girone A)
* Scudetto Dilettanti:
Finalista: 1954-1955
* Coppa Italia Dilettanti Veneto:
Finalista: 2018-2019
## Statistiche e record
### Partecipazione ai campionati
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
| - | - | - | - | - | - |
| 2º | Serie B | 1 | 1946-1947 | 1946-1947 | 1 |
| 3º | Prima Divisione | 2 | 1931-1932 | 1932-1933 | 29 |
| 3º | Serie C | 26 | 1938-1939 | 2017-2018 | 29 |
| 3º | Serie C1 | 1 | 1982-1983 | 1982-1983 | | 29 |
| 4º | Seconda Divisione | 2 | 1928-1929 | 1929-1930 | 34 |
| 4º | IV Serie | 3 | 1952-1953 | 1954-1955 | 34 |
| 4º | Serie D | 14 | 1968-1969 | 2021-2022 | 34 |
| 4º | Serie C2 | 15 | 1978-1979 | 2002-2003 | 34 |
| 5º | Campionato Nazionale Dilettanti | 1 | 1995-1996 | 1995-1996 | 1 |
Nel conteggio della Serie C sono considerate le prime annate in Prima Divisione, la C unica, la C1 e la C2. Sono escluse le annate prima del 1928, quelle dal 1933 al 1938, dal 1987 al 1995, dal 2003 al 2015 e dal 2018 al 2019, nelle quali il Mestre ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Veneto o fu inattivo.
### Partecipazione alle coppe
| Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
| - | - | - | - | - |
| Coppa Italia | 4 | 1938-1939 | 1958-1959 | 4 |
| Coppa Italia Semiprofessionisti | 8 | 1972-1973 | 1980-1981 | 21 |
| Coppa Italia Serie C | 13 | 1981-1982 | 2017-2018 | 21 |
| Coppa Italia Serie D | 3 | 2015-2016 | 2019-2020 | 3 |
| Poule Scudetto | 3 | 1954-1955 | 2016-2017 | 3 |
## Tifoseria
### Storia
Il principale gruppo ultras mestrino nacque una sera del febbraio 1986, con il nome di "Gruppo Autonomo Head Out Mestre". Lo scopo della fondazione del gruppo era essenzialmente riportare l'entusiasmo in una piazza delusa in seguito alla retrocessione in Serie C2. Gli Head Out non ebbero vita facile poiché solo un anno dopo la nascita si concretizzò la fusione tra il Mestre e l'allora Calcio Venezia; dissentendo contro tale novità, gli Head Out e i "Tower Supporter" decisero di lasciare il calcio e seguire le sorti del Basket Mestre, che tuttavia sparì dal panorama cestistico nazionale nel 1989. Da quel momento in poi gli Head Out cominciarono a seguire le sorti delle principali società mestrine impegnate nei più svariati campi; nel 1988 è la volta del FavaroMestre mentre nel 1989, sempre affiancati dai Tower Supporter, viene sostenuta la Voltan Volley Mestre, che conquista la promozione in Serie A2. Nello stesso anno si svolge il secondo referendum per la scissione dei comuni di Mestre e Venezia: gli ultras sono parte attiva della campagna di sensibilizzazione per il Si, tuttavia il quorum non darà il risultato sperato.
Nel 1991 rinasce il calcio a Mestre, con la Malcontenta-Mestrina che prende parte al campionato di Eccellenza. Nel girone è inserito anche il Calcio Venezia "neroverde", formazione nata per volere dei sostenitori veneziani anti-unionisti; il 21 ottobre 1991 le due squadre si affrontano, in una sorta di riedizione del "derby della Serenissima", allo stadio Baracca, dinnanzi a oltre 800 spettatori. Le due curve per l'occasione fraternizzano, unite dal risentimento verso la fusione di 4 anni prima.
Nel febbraio 1994 si svolge il terzo referendum per l'indipendenza di Mestre. Anche in questo caso, gli Head Out spingono per la scissione, che tuttavia non verrà raggiunta. Nella stagione 1994-1995 le principali formazioni mestrine trionfano nei propri campionati e gli head Out verranno affiancati dagli "Ultras Mestre", che fanno il loro debutto in curva Oberdan nella partita contro il Mogliano. Nel 1997 si ripresenta lo spettro di una fusione fra una formazione mestrina e una veneziana, questa volta in ambito cestistico fra i Bears Mestre e la Reyer Venezia, scongiurata dall'intervento del ultras mestrini.
Con l'avvento del nuovo millennio, gli Head Out istituiscono una sezione dedicata alle nuove generazioni, i Giovanissimi, e nasce la sezione di Oriago. In seguito al fallimento avvenuto nel 2003, i gruppi in curva si ritirano e dall'unione di intenti di alcuni ultras nasce la "Brigata Ultrà" (2004). Altro gruppo da segnalare gli "Irriducibili Mestre 1929", che a differenza di altre fazione rifiutarono di seguire società mestrine diverse da quella storica anche durante il suo periodo più buio.
Nel 2016 i gruppi ultras al seguito del Mestre sono la Brigata Ultrà e gli Orange Insanity, formatisi durante il campionato 2014-2015. La diversa espressione delle due fazioni - la prima nata durante il periodo dell'AC Mestre e la seconda durante quello della Mestrina - ha causato anche incomprensioni fra di esse. Nella successiva stagione sportiva, a seguito della società mestrina, resteranno esclusivamente gli Orange Insanity come gruppo ultras, a cui si affiancherà il club "100% Arancioneri".
### Gemellaggi e rivalità
La tifoseria mestrina sostiene dei gemellaggi con gli ultras della Maceratese e del Legnano. Gli Orange Insanity hanno sviluppato un rapporto di amicizia con il gruppo East End dell'Atletico Morena (squadra dell'omonimo quartiere di Roma).
Il capitolo rivalità è invece più intricato. La principale è sicuramente quella con i concittadini del Venezia. La "fusione" (fu un assorbimento e cancellazione) tra i due club attuata nel 1987 ha reso più intricato il rapporto tra le rispettive realtà: da un lato vi è infatti una frangia di tifoseria che l'ha sostanzialmente riconosciuta, "sposando" l'identità arancio-nero-verde creata nel 1987 e seguendo il club "post-Zamparini" nelle sue varie vicissitudini; dall'altro, sia su sponda lagunare che in terraferma, vi sono gruppi di supporter che hanno ricusato tale atto, restando legati alle rispettive identità e peraltro trovando in siffatto risentimento un motivo, almeno parziale, di fraternizzazione reciproca.
Altra rivalità storica è quella con i trevigiani; anche in questo l'astio affonda le proprie radici nel campanilismo storico fra le due città. Con la tifoseria del Padova la rivalità si sviluppò nel 2001 e fu caratterizzata subito da cruenti scontri fra le due fazioni.
|
799,838 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Agri
|
Agri
|
# Agri
* Agri – fiume della Basilicata, Italia
* Ağrı – città della Turchia
* Ağrı – provincia della Turchia
* Ağrı – comune dell'Azerbaigian
* Agri – cognome italiano
## Pagine correlate
* Agro
* Ağrı
|
4,589,677 |
https://it.wikipedia.org/wiki/..._de_la_plan%C3%A8te_Mars
|
... de la planète Mars
|
# ... de la planète Mars
... de la planète Mars è l'album di debutto del gruppo Rap IAM. Qualche anno dopo la pubblicazione, è stato certificato Disco d'oro.
## Tracce
* Pharaon revient – 1:06
* Planète Mars – 4:26
* Jazz – 0:10
* Tam-Tam de l'Afrique – 3:50
* IAM concept – 4:12
* Crack – 0:04
* Attent – 4:52
* Disco club – 0:32
* Le nouveau président – 3:27
* IAM Bercy – 0:25
* Non soumis à l'état – 4:18
* 1 peu trop court – 3:38
* 'Do the raï thing – 1:18
* Red, black and green – 4:03
* Lève ton slip – 0:26
* Elvis – 3:43
* Unité – 4:06
* Kheops ∈ à l'horizon – 3:35
* Je viens de Marseille – 1:16
* Wake up – 4:23
* Crécelle – 1:02
* La tension monte – 4:46
* Rapline II – 0:30
|
798,394 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Barry_Corbin
|
Barry Corbin
|
# Barry Corbin
Barry Corbin, all'anagrafe Leonard Barrie Corbin (Lubbock, 16 ottobre 1940), è un attore statunitense.
## Biografia
Figlio del giudice Kilmer Blaine Corbin, senatore dello Stato del Texas dal 1948 al 1956, e dell'insegnante Alma Scott, iniziò la carriera di attore negli anni sessanta come interprete shakespeariano, ed è oggi ricordato per aver vestito i panni di sceriffo, generale o altri autorevoli personaggi. Le generazioni più giovani lo ricordano come coach di una squadra liceale di basket, i Ravens, team di cui fanno parte Lucas e Nathan Scott, protagonisti della serie televisiva One Tree Hill (2003-2009).
Tra gli altri numerosi personaggi interpretati per la televisione, da ricordare quello dell'astronauta Maurice J. Minnifield nella serie Un medico tra gli orsi (1990-1995), grazie alla quale ottenne due candidature agli Emmy Awards come miglior attore non protagonista in una serie drammatica, e di Roscoe Brown nell'acclamata serie western Colomba solitaria (1989). Sul grande schermo, altri ruoli di rilievo furono quelli del Generale Beringer in Wargames - Giochi di guerra (1983), dello zio di John Travolta in Urban Cowboy (1980), dello sceriffo Harv in Critters 2 (1988) e dello sceriffo Joe Webster in Nessuno può sentirti (2001).
Corbin prese parte soprattutto a film western, dove diede prova della sua abilità nel cavalcare, affinata nel piccolo ranch in cui risiede in Texas e dal costante impegno nell'organizzazione di rodei di beneficenza.
## Filmografia parziale
### Cinema
* Urban Cowboy, regia di James Bridges (1980)
* Nessuno ci può fermare (Stir Crazy), regia di Sidney Poitier (1980)
* Fai come ti pare (Any Which Way You Can), regia di Buddy Van Horn (1980)
* Morti e sepolti (Dead & Buried), regia di Gary Sherman (1981)
* La notte in cui si spensero le luci in Georgia (The Night the Lights Went Out in Georgia), regia di Ronald F. Maxwell (1981)
* La ballata di Gregorio Cortez (The Ballad of Gregorio Cortez), regia di Robert M. Young (1982)
* Il più bel casino del Texas (The Best Little Whorehouse in Texas), regia di Colin Higgins (1982)
* Honkytonk Man, regia di Clint Eastwood (1982)
* Wargames - Giochi di guerra (WarGames), regia di John Badham (1983)
* I miei problemi con le donne (The Man Who Loved Women), regia di Blake Edwards (1983)
* Ritorno dalla quarta dimensione (My Science Project), regia di Jonathan R. Betuel (1985)
* Niente in comune (Nothing in Common), regia di Garry Marshall (1986)
* Il peso del ricordo (Permanent Record), regia di Marisa Silver (1988)
* Critters 2, regia di Mick Garris (1988)
* Chi è Harry Crumb? (Who's Harry Crumb?), regia di Paul Flaherty (1989)
* Ghost Dad - Papà è un fantasma (Ghost Dad), regia di Sidney Poitier (1990)
* The Hot Spot - Il posto caldo (The Hot Spot), regia di Dennis Hopper (1990)
* Tutto può accadere (Career Opportunities), regia di Bryan Gordon (1991)
* Curdled - Una commedia pulp (Curdled), regia di Reb Braddock (1996)
* Nessuno può sentirti (No One Can Hear You), regia di John Laing (2001)
* Avventura nello spazio (Race to Space), regia di Sean McNamara (2001)
* Hazzard (The Dukes of Hazzard), regia di Jay Chandrasekhar (2005)
* Non è un paese per vecchi (No Country for Old Men), regia di Joel ed Ethan Coen (2007)
* Nella valle di Elah (In the Valley of Elah), regia di Paul Haggis (2007)
* The Homesman, regia di Tommy Lee Jones (2014)
* Planes 2 - Missione antincendio (Planes: Fire & Rescue), regia di Bobs Gannaway (2014) – voce
* Killers of the Flower Moon, regia di Martin Scorsese (2023)
### Televisione
* Dallas – serie TV, 9 episodi (1979-1984)
* M*A*S*H – serie TV, episodio 9x07 (1981)
* Cuore e batticuore (Hart to Hart) – serie TV, episodio 3x20 (1982)
* American Playhouse – serie TV, episodio 1x25 (1982)
* Uccelli di rovo (The Thorn Birds), regia di Daryl Duke – miniserie TV (1983)
* Hill Street giorno e notte (Hill Street Blues) – serie TV, episodio 4x18 (1984)
* Squadriglia top secret (Call to Glory) – serie TV, 3 episodi (1984-1985)
* Fuga disperata (The Defiant Ones), regia di David Lowell Rich – film TV (1986)
* A-Team (The A-Team) – serie TV, episodio 4x17 (1986)
* Ai confini della realtà (The Twilight Zone) – serie TV, episodio 1x48 (1986)
* La signora in giallo (Murder, She Wrote) – serie TV, episodio 3x15 (1987)
* Matlock – serie TV, episodi 1x18-1x19 (1987)
* Signor presidente (Mr. President) – serie TV, episodio 1x05 (1987)
* Al di là del lago (The People Across the Lake), regia di Arthur Allan Seidelman – film TV (1988)
* Colomba solitaria (Lonesome Dove) – miniserie TV (1989)
* Quattro donne in carriera (Designing Women) – serie TV, episodio 3x18 (1989)
* Steven, 7 anni: rapito (I Know My First Name Is Steven), regia di Larry Elikann – miniserie TV (1989)
* Complotto al Cremlino (Red King, White Knight), regia di Geoff Murphy – film TV (1989)
* Amen – serie TV, episodio 4x09 (1989)
* Teddy Z – serie TV, episodi 1x03-1x09 (1989)
* Un medico tra gli orsi (Northern Exposure) – serie TV, 110 episodi (1990-1995)
* Murphy Brown – serie TV, episodio 8x08 (1995)
* Ellen – serie TV, episodio 3x20 (1996)
* Colombo (Columbo) – serie TV, episodio 10x11 (1997)
* I magnifici sette (The Magnificent Seven) – serie TV, episodio 1x02 (1998)
* Spin City – serie TV, episodio 3x04 (1998)
* JAG - Avvocati in divisa (JAG) – serie TV, episodio 4x06 (1998)
* The Drew Carey Show – serie TV, episodi 3x18-4x07 (1998)
* Oltre i limiti (The Outer Limits) – serie TV, episodio 4x06 (1999)
* Walker Texas Ranger – serie TV, episodio 8x08 (1999)
* Fuoco incrociato (Crossfire Trail), regia di Simon Wincer – film TV (2001)
* Mysterious Ways – serie TV, episodio 1x21 (2001)
* Reba – serie TV, episodio 1x11 (2002)
* Monte Walsh - Il nome della giustizia (Monte Walsh), regia di Simon Wincer – film TV (2003)
* One Tree Hill – serie TV, 90 episodi (2003-2007)
* The Closer – serie TV, 13 episodi (2007-2012)
* Psych – serie TV, episodio 3x06 (2008)
* Ben 10: Alien Swarm, regia di Alex Winter – film TV (2009)
* The Unit – serie TV, episodi 4x11-4x14 (2008-2009)
* Il demone dei ghiacci (Wyvern), regia di Steven R. Monroe – film TV (2009)
* Army Wives - Conflitti del cuore (Army Wives) – serie TV, episodio 6x01 (2012)
* Modern Family – serie TV, 3 episodi (2012-2014)
* Anger Management – serie TV, 100 episodi (2012-2014)
* Dallas – serie TV, episodio 2x09 (2013)
* Parenthood – serie TV, episodio 5x19 (2014)
* The Ranch – serie TV, 32 episodi (2016–2020)
* Young Sheldon – serie TV, episodio 2x15 (2019)
* Better Call Saul – serie TV, 3 episodi (2020)
* 9-1-1: Lone Star – serie TV, episodi 1x09-2x09-3x16 (2020-2022)
* Yellowstone – serie TV, episodio 4x05 (2021)
### Videogiochi
* Command & Conquer: Red Alert:Counterstrike (1997)
* Command & Conquer: Red Alert:The Aftermath (1997)
* Command & Conquer: Red Alert:Retaliation (1998)
* Command & Conquer: Red Alert 2 (2000)
* Command & Conquer:Yuri’s Revenge (2001)
* Command & Conquer: Red Alert Remastered (2020)
## Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Barry Corbin è stato doppiato da:
* Bruno Alessandro in One Tree Hill, Non è un paese per vecchi, Nella valle di Elah, The Closer, Psych, Blood & Oil, The Ranch
* Emilio Cappuccio in Un medico tra gli orsi, Modern Family (ep. 3x20)
* Renato Mori in The Big Easy, Solo
* Domenico Brioschi in Anger Management, 30 caffè per innamorarsi
* Franco Zucca in Young Sheldon, Better Call Saul
* Paolo Lombardi in Fai come ti pare
* Sergio Fiorentini in Urban Cowboy
* Ugo Maria Morosi in Honkytonk Man
* Carlo Baccarini in Uccelli di rovo
* Gil Baroni in Ritorno alla quarta dimensione
* Mario Bardella in Wargames - Giochi di guerra
* Marcello Tusco in Critters 2
* Silvio Anselmo ne La signora in giallo
* Francesco Vairano in Chi è Harry Crumb?
* Sandro Sardone in Ghost Dad - Papà è un fantasma
* Giancarlo Padoan in Davy Crockett
* Giorgio Lopez in Nessuno può sentirti
* Mauro Bosco in Modern Family (ep. 5x23-5x24)
* Toni Orlandi in Ben 10: Alien Swarm
* Carlo Reali in Parenthood
* Angelo Nicotra in Yellowstone
* Stefano Oppedisano in Tulsa King
|
9,885,069 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Toulouse_Football_Club_2023-2024
|
Toulouse Football Club 2023-2024
|
# Toulouse Football Club 2023-2024
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Toulouse Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 2023-2024.
## Stagione
La stagione 2023-2024 è la cinquantaquattresima nella storia del club e la sua trentatreesima nella massima divisione. Essa vede il Tolosa partecipare alla Ligue 1, la seconda stagione dalla sua retrocessione avvenuta nella stagione 2019-2020, e alla Coppa di Francia in ambito nazionale, e alla UEFA Europa League.
## Divise e sponsor
| Casa | Trasferta | Terza divisa |
| - | - | - |
## Rosa
Rosa aggiornata al 25 gennaio 2024. In corsivo i calciatori ceduti durante la stagione
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Thomas Himeur |
| 2 | D | Rasmus Nicolaisen |
| 3 | D | Mikkel Desler |
| 4 | C | Stijn Spierings |
| 5 | C | Denis Genreau |
| 6 | D | Logan Costa |
| 7 | C | Zakaria Aboukhlal |
| 8 | C | Vincent Sierro (capitano) |
| 9 | A | Thijs Dallinga |
| 10 | C | Ibrahim Cissoko |
| 11 | C | César Gelabert |
| 12 | D | Warren Kamanzi |
| 13 | D | Christian Mawissa Elebi |
| 14 | A | Yanis Begraoui |
| 15 | C | Aron Dønnum |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 17 | D | Gabriel Suazo |
| 18 | D | Oliver Zandén |
| 19 | A | Frank Magri |
| 20 | C | Niklas Schmidt |
| 21 | C | Mamady Bangré |
| 22 | C | Naatan Skyttä |
| 23 | D | Moussa Diarra |
| 24 | C | Cristian Cásseres Jr. |
| 25 | D | Kévin Keben |
| 28 | C | Farès Chaïbi |
| 30 | P | Álex Domínguez |
| 37 | C | Yann Gboho |
| 40 | P | Justin Lacombe |
| 50 | P | Guillaume Restes |
| 80 | A | Shavy Babicka |
| | P | Kjetil Haug |
## Calciomercato
### Sessione estiva (dal 1º/7 al 1º/9)
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| C | Aron Dønnum | Standard Liegi | definitivo (4,5 milioni €) |
| A | Ibrahim Cissoko | N.E.C. | definitivo (3 milioni €) |
| C | Niklas Schmidt | Werder Brema | definitivo (2,5 milioni €) |
| A | Frank Magri | Bastia | definitivo (2 milioni €) |
| C | Cristian Cásseres Jr. | N.Y. Red Bulls | definitivo (1 milione €) |
| P | Álex Domínguez | Las Palmas | n.d. |
| C | Stijn Spierings | Lens | prestito |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
| C | Mamady Bangré | Quevilly-Rouen | fine prestito |
| A | Yanis Begraoui | Pau | fine prestito |
| C | Sam Sanna | Laval | fine prestito |
| C | Naatan Skyttä | Odense | fine prestito |
| A | Junior Flemmings | Niort | fine prestito |
| C | Kléri Serber | Botev Vraca | fine prestito |
| D | Tom Rapnouil | Botev Vraca | fine prestito |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| A | Farès Chaïbi | Eintracht Francoforte | definitivo (10 milioni €) |
| A | Rafael Ratão | Bahia | definitivo (2,5 milioni €) |
| A | Ado Onaiwu | Auxerre | definitivo (700 mila €) |
| C | Branco van den Boomen | Ajax | gratuito |
| C | Stijn Spierings | Lens | gratuito |
| P | Maxime Dupé | Anderlecht | gratuito |
| A | Rhys Healey | Watford | gratuito |
| C | Brecht Dejaegere | Charlotte FC | gratuito |
| C | Sam Sanna | Laval | gratuito |
| D | Tom Rapnouil | CSKA 1948 Sofia | gratuito |
| A | Junior Flemmings | Voždovac | prestito |
| D | Anthony Rouault | Stoccarda | prestito |
| A | Veljko Birmančević | Sparta Praga | prestito |
| A | Saïd Hamulić | Vitesse | prestito |
| P | Kjetil Haug | Sarpsborg | prestito |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
| C | Theocharīs Tsiggaras | PAOK | fine prestito |
### Sessione invernale
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| A | Shavy Babicka | Arīs Limassol | definitivo (2,75 milioni €) |
| C | Yann Gboho | Cercle Bruges | definitivo (2,5 milioni €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
| P | Kjetil Haug | Sarpsborg | fine prestito |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| A | Yanis Begraoui | Pau | prestito |
| D | Oliver Zandén | Randers | prestito |
| C | Mamady Bangré | Troyes | prestito |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
## Statistiche
### Statistiche di squadra
| Competizione | Punti | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Competizione | Punti | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | DR |
| Ligue 1 | 17 | 9 | 1 | 5 | 3 | 10 | 11 | 10 | 2 | 3 | 5 | 6 | 14 | 19 | 3 | 8 | 8 | 16 | 25 | -9 |
| Coppa di Francia | - | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 1 | 0 | 5 | 2 | 2 | 1 | 1 | 0 | 5 | 2 | +3 |
| Supercoppa di Francia | - | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 2 | -2 |
| Europa League | 12 | 3 | 2 | 1 | 0 | 4 | 2 | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 7 | 6 | 3 | 2 | 1 | 8 | 9 | -1 |
| Totale | - | 12 | 3 | 6 | 3 | 14 | 13 | 16 | 4 | 5 | 7 | 15 | 25 | 28 | 7 | 11 | 10 | 29 | 38 | -9 |
### Andamento in campionato
| Giornata | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Luogo | T | C | T | C | T | T | C | T | C | T | C | T | T | C | T | C | C | T | C |
| Risultato | V | N | P | N | N | P | V | N | N | P | P | N | P | N | P | N | P | V | P |
| Posizione | 4 | 7 | 11 | 12 | 13 | 15 | 10 | 10 | 10 | 13 | 14 | 15 | 15 | 15 | 15 | 15 | 16 | 15 | 14 |
Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta. |}
|
1,410,683 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Manlio_De_Angelis
|
Manlio De Angelis
|
# Manlio De Angelis
Manlio De Angelis (Roma, 9 gennaio 1935 – Olbia, 3 luglio 2017) è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.
## Biografia
Figlio del doppiatore Gualtiero De Angelis, iniziò la sua carriera come attore all'inizio degli anni '60, e interpretò un generale russo nel film La donna, il sesso e il superuomo. È stato molto attivo come doppiatore e direttore del doppiaggio, famoso per aver doppiato Alan Arkin, Richard Dreyfuss e Joe Pesci in molti dei loro film. Ha anche doppiato lo sceriffo Martin Brody (interpretato da Roy Scheider) nei primi 2 film della serie di Lo squalo e anche David Starsky (interpretato da Paul Michael Glaser) in Starsky & Hutch. Tra i suoi ruoli nel mondo dell'animazione vi sono quelli di Fra Tuck in Robin Hood e Yosemite Sam in Chi ha incastrato Roger Rabbit.
Era il padre dei doppiatori Vittorio De Angelis e Eleonora De Angelis. Suo fratello Enrico De Angelis era un membro del Quartetto Cetra.
Nel luglio 2006, vinse il premio "Leggio d'oro alla carriera per la direzione del doppiaggio". Morì a Porto Rotondo, nella provincia di Olbia il 3 luglio 2017 all'età di 82 anni e fu sepolto presso il Cimitero Flaminio.
## Doppiaggio
### Cinema
* Alan Arkin in Una strana coppia di sbirri, Una strana coppia di suoceri, Havana, Le avventure di Rocketeer, Ritorno a Tamakwa - Un'estate indiana, Mia moglie è una pazza assassina?, 4 giorni a settembre, Gattaca - La porta dell'universo, Jakob il bugiardo, Un amore sotto l'albero, Eros, Little Miss Sunshine, Agente Smart - Casino totale, Sunshine Cleaning, I Muppet, Argo, Il grande match
* Richard Dreyfuss in Goodbye amore mio!, Competition, Pazza, Il dittatore del Parador in arte Jack, Always - Per sempre, Cartoline dall'inferno, Tutte le manie di Bob, Ancora una volta, Proibito amare, Conseguenze pericolose, Prove apparenti, Chi è Cletis Tout?
* Joe Pesci in Quei bravi ragazzi, JFK - Un caso ancora aperto, Chi pesca trova, Bronx, Jimmy Hollywood, Otto teste e una valigia, Occhio indiscreto, Casinò, The Good Shepherd - L'ombra del potere
* Roy Scheider in Lo squalo, Lo squalo 2, All That Jazz - Lo spettacolo comincia, Tuono blu, 52 gioca o muori, La casa Russia, Doppia verità, Le strade della paura, The Punisher
* Gérard Filippelli in Cinque matti in mezzo ai guai, Cinque matti allo stadio, Cinque matti alla corrida, Cinque matti al supermercato, Più matti di prima al servizio della regina, Cinque matti vanno in guerra
* James Woods in Bersaglio di notte, I ragazzi della mia vita, Lo specialista, La figlia del generale, Straw Dogs
* Jon Lovitz in Pensieri spericolati, Ragazze vincenti, Scappo dalla città 2, Southland Tales - Così finisce il mondo
* M. Emmet Walsh in Fletch - Un colpo da prima pagina, Fuori dal tunnel
* Scott Glenn in Silverado, Caccia a Ottobre Rosso, Fuoco assassino, Vertical Limit
* Bruce McGill in Silkwood, Nessuna pietà, Doppia ipotesi per un delitto
* Claudio Ruffini in Pari e dispari, Poliziotto superpiù, Chi trova un amico trova un tesoro
* Dick Van Patten in Dai papà... sei una forza!, Il mondo dei robot, Balle spaziali
* Dom DeLuise in Il fratello più furbo di Sherlock Holmes, Il mistero delle dodici sedie, Un genio in pannolino
* James Belushi in A proposito della notte scorsa..., Salvador, Filofax - Un'agenda che vale un tesoro
* Gene Wilder in Non guardarmi: non ti sento, Non dirmelo... non ci credo, Mezzogiorno e mezzo di fuoco
* Steve Buscemi in Desperado, Mr. Deeds, Big Daddy - Un papà speciale
* Anthony Hopkins in Una corsa sul prato, 84 Charing Cross Road
* Bill Murray in S.O.S. fantasmi, Benvenuti a Zombieland
* Bob Newhart in In & Out, Elf - Un elfo di nome Buddy
* Burt Young in Chinatown, Killer Elite
* David Warner in Cane di paglia, Star Trek V - L'ultima frontiera
* Harvey Keitel in Bugsy, Un detective... particolare
* Flea in Ritorno al futuro - Parte II, Ritorno al futuro - Parte III
* Jack Kehoe in La stangata, Cronisti d'assalto
* Jeffrey Tambor in ...e giustizia per tutti, Operation: Endgame
* Jerry Lewis in Re per una notte, Cookie
* John Candy in Chi è Harry Crumb?, The Blues Brothers - I fratelli Blues
* John Cazale in La conversazione, Il cacciatore
* John Hurt in L'australiano, The Elephant Man
* Malcolm McDowell in Generazioni, Bobby Jones - Genio del golf
* Michael Palin in Un pesce di nome Wanda, Creature selvagge
* Rob Reiner in Insonnia d'amore, I visitatori del sabato sera
* Robert Wagner in Hoot, Hungover Games - Giochi mortali
* Stanley Tucci in Coppia d'azione, I perfetti innamorati
* William H. Macy in The Cooler, Ti lascio la mia canzone
* Udo Kier in Suspiria, Barb Wire
* Anthony Heald in Il cliente
* Bill Gratton in Il miglio verde
* Bob Hoskins in Un amore a 5 stelle
* Brian Cox in Correndo con le forbici in mano
* Christopher Guest in Codice d'onore
* Christopher Lloyd in Un giorno perfetto
* Christopher Meloni in Junior
* Cliff Potts in 2002: la seconda odissea
* Colin Blakely in Assassinio sull'Orient Express
* Darryl Henriques in Jumanji
* David Bowie in Basquiat
* Dick Cavett in Forrest Gump
* Donald Pleasence in Incredibile viaggio verso l'ignoto
* Edward Wiley in Highlander - L'ultimo immortale
* Everett McGill in 007 - Vendetta privata
* Franco Diogene in Delitto a Porta Romana
* Gary Lewis in Gangs of New York
* Gene Simmons in Runaway
* George Birt in La chiave di Sara
* Gérard Klein in Frantic
* Glenn Morshower in Black Hawk Down - Black Hawk abbattuto
* Glenn Shadix in Demolition Man
* Graham Stark in Uno sparo nel buio
* H. M. Wynant in Letti separati
* Harold Ramis in Qualcosa è cambiato
* Harrison Ford in Apocalypse Now
* Harry Reems in La vera gola profonda
* Harvey Jason in Il mondo perduto - Jurassic Park
* Hugh Quarshie in Highlander - L'ultimo immortale
* Ian Abercrombie in Il mondo perduto - Jurassic Park
* Ian McNeice in Il giro del mondo in 80 giorni
* Jean-Pierre Cassel in I tre moschettieri
* Joe Alaskey in Chi ha incastrato Roger Rabbit
* John Belushi in Verso il sud
* John C. Reilly in Un perfetto gentiluomo
* John Larroquette in Appuntamento al buio
* Ken Berry in Il gatto venuto dallo spazio
* Kris Kristofferson in Bloodworth - Province della notte
* Lance Henriksen in Pistol Whipped - L'ultima partita
* Luke Askew in La brigata del diavolo
* Mandy Patinkin in Dick Tracy
* Michael Redgrave in La signora scompare
* Michel Serrault in Guardato a vista
* Ned Beatty in Rampart
* Paul Herman in Il lato positivo - Silver Linings Playbook
* Paul Sorvino in Reds
* Peter Falk in Mariti
* R. Lee Ermey in L'uomo di casa
* Ray Lovelock in La vergine, il toro e il capricorno
* Riccardo Pizzuti in Nati con la camicia
* Richard Bakalyan in La più grande storia mai raccontata
* Richard Bohringer in Subway
* Richard Jenkins in Nikita - Spie senza volto
* Robert Hays in L'aereo più pazzo del mondo
* Rolf Saxon in Mission: Impossible
* Roy Brocksmith in Aracnofobia
* Ron Rich in Non per soldi... ma per denaro
* Rutger Hauer in I falchi della notte
* Sam Shepard in I giorni del cielo
* Steven Berkoff in Millennium - Uomini che odiano le donne
* Sydney Pollack in Destini incrociati
* Tim Curry in Oscar - Un fidanzato per due figlie
* Tom Courtenay in Il servo di scena
* Tom Tryon in Il giorno più lungo
* Tom Waits in Dracula di Bram Stoker
* Vincent D'Onofrio in Men in Black
* Vincent Schiavelli in Two Much - Uno di troppo
* Vinicio Diamanti in Delitto al Blue Gay
* Waldo Roeg in Highlander - L'ultimo immortale
* Walter Koenig in Rotta verso la Terra
### Televisione
* Paul Michael Glaser in Starsky & Hutch
* Dick Van Patten in La famiglia Bradford
* René Auberjonois in Boston Legal
* Jon Lovitz in Friends
### Animazione
* Fra Tuck in Robin Hood
* Pete Belinksy in American Pop
* Raiatt in Lupin III - La lacrima della Dea
* Iwaki in Robin e i 2 moschettieri e ½
* Saddam Hussein in South Park - Il film: più grosso, più lungo & tutto intero
### Direzione del doppiaggio
Oltre ad essere stato sin dagli anni sessanta un prolifico doppiatore, Manlio de Angelis fu molto attivo anche come direttore del doppiaggio.
## Filmografia parziale
### Cinema
* Un branco di vigliacchi, regia di Fabrizio Taglioni (1962)
* La donna, il sesso e il superuomo, regia di Sergio Spina (1967)
### Televisione
* I racconti di padre Brown, regia di Vittorio Cottafavi - miniserie TV (1971)
* L'allodola prosa TV di Jean Anouilh, regia di Vittorio Cottafavi, trasmessa dal Secondo canale il 16 marzo 1973.
* Qui squadra mobile, regia di Anton Giulio Majano - serie TV (1973)
* Ritratto di donna velata, regia di Flaminio Bollini - miniserie TV (1975)
|
9,015,154 |
https://it.wikipedia.org/wiki/ZooParc_de_Beauval
|
ZooParc de Beauval
|
# ZooParc de Beauval
Lo ZooParc de Beauval, più comunemente noto come zoo di Beauval o, più semplicemente, Beauval, è un parco zoologico francese situato a Saint-Aignan, nel Centro-Valle della Loira, Francia. Il parco ospita più di 35.000 animali su 40 ettari, rappresentando una delle più grandi collezioni di animali in Francia, e in Europa. Creato nel 1980 da Françoise Delord, è ora gestito da suo figlio, Rodolphe Delord, e dalla sua famiglia, che possiede la maggior parte del capitale.
Beauval è stato anche il primo zoo a ricevere alcune specie animali in Francia, il che ha contribuito alla sua reputazione e al suo sviluppo. È stato il primo zoo in Francia a presentare grandi felini leucistici, tigri bianche e leoni bianchi, negli anni '90. Ancora oggi, molte di queste specie sono rare in Francia, come l'okapi e il canguro arboricolo, o addirittura uniche, come il koala e il panda gigante.
Il parco possiede quattro serre che ospitano uccelli, grandi scimmie, bradipi, rettili, lamantini e altri animali dell'Australasia, mentre tre vasti habitat a pianura permettono di ospitare i grandi erbivori della savana africana (come giraffe, rinoceronti bianchi, gnu e antilopi), elefanti africani ed erbivori asiatici (come rinoceronti indiani, tapiri malesi e antilopi asiatiche). Altre strutture degne di nota del parco sono la sezione cinese, chiamata On China Heights, il fiume africano chiamato The Hippos Reserve, e i due spazi dedicati a spettacoli con animali: il bacino dei leoni marini che presentato il Sea Lions Odyssey, ed un anfiteatro all'aperto per uno spettacolo con uccelli a volo libero, chiamato Masters of Airs.
In qualità di membro permanente della European Association of Zoos and Aquaria (EAZA), il parco ha aderito alla conservazione ex situ partecipando al Programma europeo per le specie minacciate di estinzione (EEP), coordinandone tre. Il parco supporta anche le associazioni di conservazione in situ che lavorano sul campo attraverso la sua associazione dedicata, Beauval Nature, reintroducendo diversi animali in Africa.
Lo ZooParc de Beauval propone anche un'offerta alberghiera coerente con tre strutture ricettive: un residence, Les Hameaux de Beauval, e due hotel a 3 stelle: Les Jardins de Beauval la cui struttura è di ispirazione balinese, e Les Pagodes de Beauval in stile cinese.
Con oltre 1.600.000 visitatori annui dal 2019, è il sito turistico più visitato della regione Centro-Valle della Loira, una delle cinque istituzioni zoologiche più visitate in Francia e lo zoo convenzionale privato più visitato del paese. Nel 2019, lo ZooParc de Beauval contava 600 dipendenti a tempo indeterminato. Nel 2019 ha realizzato un fatturato di 66 milioni di euro e un utile netto di 4,47 milioni di euro.
## Storia
All'inizio degli anni '70, Françoise Lajunias dite Delord (nata il 30 gennaio 1940), ex studentessa al Conservatorio d'Arte Drammatica di Parigi e presentatrice di spettacoli al music hall Bobino, ricevette in dono - al Salon de l'Enfance, con un abbonamento a un giornale per bambini - una coppia di becchi d'argento africani, una specie di passeriformi africani. Poco dopo, dopo aver acquistato per loro una gabbia per uccelli sul Quai de la Mégisserie, aggiunse anche due diamanti mandarini grigi e altri due bianchi. La sua collezione di uccelli crebbe fino a raggiungere i quattrocento individui. Nel 1980, di fronte all'impossibilità di ospitarli tutti a Parigi, si trasferì con suo marito, il prestigiatore Jacques Delord, e i loro due figli, Delphine e Rodolphe, a Saint-Aignan-sur-Cher, dove aprì un parco di uccelli in un luogo chiamato Beauval, su entrambi i lati di un piccolo affluente del Cher, le Traine-Feuilles. Nelle voliere di Beauval erano presenti dai 1.500 ai 2.000 uccelli. Solo nel 1989, Beauval divenne un parco zoologico, accogliendo i suoi primi mammiferi, grandi felini e primati.
### Anni '90
Nel 1990, lo ZooParc accoglie i suoi primi leoni;
Nel 1991, Beauval presentò le sue prime tigri bianche, Gorby e Raïssa, acquistate per $ 100.000 da Robert Baudy, proprietario del Rare Feline Breeding Center, un allevamento di gatti selvatici con sede a Center Hill, Florida, negli Stati Uniti. Gli esemplari, presumibilmente, appartengono alla sottospecie della tigre siberiana, con qualche ibridazione, probabilmente con la sottospecie del Bengala. Sebbene non siano le prime tigri bianche ad essere ospitate in Europa, al momento del loro arrivo a Beauval erano le prime in Francia, il che farà conoscere lo zoo e attirerà molti visitatori. In quell'anno, il numero di ingressi passò da 70.000 a 150.000.
Nel 1992, lo zoo aprì la sua prima serra, la serra tropicale per le grandi scimmie. La serra ospita un gruppo di scimpanzé e degli oranghi del Borneo, che oltre allo spazio interno dispongono di isole esterne rispettivamente di 1.300 metri quadri e di 1.100 metri quadri. Lo stesso anno, Françoise Delord acquistò una femmina di scimpanzé da un circo, per 10.000 franchi;
Nel 1993, venne aperto un vivaio nella serra delle grandi scimmie che accoglieva un centinaio di serpenti e coccodrilli del Nilo, osservabili anche da sott'acqua grazie ad un grande acquaterrario;
Nel 1994, venne aperta la seconda serra del parco, la serra per gli uccelli tropicali, con una superficie di 2.000 metri quadri, dove sono ospitati 300 uccelli esotici, che vivono in semi-libertà un ambiente vegetale naturale;
Nel 1995, venne costruita una vasca per i leoni marini e il parco ha diede il suo primo spettacolo che unisce le esibizioni dei leoni marini a quelle di rapaci in volo libero;
Nel 1996, venne creata una nursery, destinata all'allevamento di animali giovani. Lo zoo accoglie, inoltre, lontre asiatiche, panda rossi e procioni i cui recinti sono decorati con strutture d'arrampicata e punti d'osservazione subacquea;
Nel 1997, il parco ha aperto una terza serra tropicale in cui sono ospitati gorilla e lamantini;
Nel 1998, due nuove strutture accolgono un gruppo di iene e licaoni;
Nel 1999, il parco accoglie una coppia di leoni bianchi e crea la Savane Africaine, un habitat di pianura per simulare la savana africana in cui vengono ospitati 80 animali di varie specie, tra cui springbok, antilopi nere, gnu striati, zebre di Grevy, giraffe, struzzi, oche egiziane e marabù. Una delle giraffe, il maschio Joseph, venne importato dallo zoo di Marwell, in Inghilterra, mentre i lichi vennero importati dalla Repubblica Ceca. I due leoni bianchi acquistati quell'anno dal parco, Makalali e Makwalo, provenivano da una fattoria di Timbavati, in Sudafrica, sebbene il nome di tale fattoria ed il prezzo degli animali rimasero ignoti. Così come l'acquisto delle tigri bianche nel 1991, questa acquisizione non aveva alcun interesse zoologico ma conferì un vantaggio commerciale allo zoo, perché sebbene Makalali e Makwalo non erano i primi leoni bianchi presentati in Europa, al loro arrivo a Beauval, erano gli unici presenti in Francia;
### Anni 2000
Nel 2000, tre rinoceronti bianchi meridionali si uniscono agli animali della Savane Africaine;
Nel 2001, viene creata una nuova nursery per l'allevamento di pulcini di pappagallo;
Nel 2002, viene creata una serra australiana dove vengono ospitato una coppia di koala, canguri arboricoli e un acquario marino. Inoltre, la mini-fattoria, finora situata all'ingresso del parco, viene spostata ed ampliata;
Nel 2003, lo zoo viene ampliato di cinque ettari per ospitare un gruppo di cinque elefanti africani. Gli animali beneficiano di 0,5 ettari di terreno sabbioso, 0,9 ettari di terreni erbosi, una vasca profonda quattro metri che permette loro di immergersi completamente, ed un riparo al coperto di oltre 1.500 metri quadrati;
Nel 2004, il vivaio è stato rinnovato su un'area di 400 metri quadrati, occupata da più di 250 rettili: serpenti, tartarughe, coccodrilli, iguane, ecc. Il parco accoglie anche una tigre bianca di tre anni, Chile, dal Parken Zoo di Eskilstuna, Svezia;
Nel 2005, il parco accoglie degli okapi, e per cinque anni, lo ZooParc sarà l'unico parco zoologico in Francia ad ospitare questa specie. Il parco accoglie anche una tigre bianca maschio di due anni, Sherkan, nata allo zoo di Touroparc, che insieme a Chile forma la seconda coppia riproduttiva di tigri bianche di Beauval, sostituendo Gorby e Raïssa, ormai d'età avanzata;
Nel 2006, lo zoo accoglie l'asino selvatico somalo, il langur di Giava orientale e il leopardo nebuloso, e viene creata una vasca di piranha nella serra dei gorilla e dei lamantini;
Nel 2007, viene realizzata una piscina per i pinguini di Humboldt, con una dimensione di 600 metri cubi, con una spiaggia alberata di 400 metri quadri, che mima la pampa sudamericana. Il parco accoglie inoltre dei formichieri giganti;
Nel 2008, viene costruita una prima struttura alberghiera. Questo è un hotel a 3 stelle, Les Jardins de Beauval, a circa 1 km dall'ingresso dello zoo. Lo stesso anno, il parco accoglie delle tigri di Sumatra, le prime tigri non leucistiche ad essere accolte a Beauval. Viene costruita una seconda vasca, a tema barriera corallina, nella serra australiana;
Nel 2009, nascono una femmina di koala, di nome Alkoomie, e un maschio di rinoceronte bianco meridionale, di nome Kanty. Lo ZooParc crea l'associazione Beauval Nature, e il parco amplia anche l'area delle iene maculate;
### Anni 2010
Nel 2010, viene creata le Plaine Asiatique, un habitat di pianura dedicata alla fauna asiatica. Con i suoi 1,5 ettari, l'area ospita tapiri malesi, rinoceronti indiani, muntjac, gru nucabianca, cervi pomellati, antilopi cervicapra, nilgai e gatti pescatori. Lo stesso anno, nasce anche un secondo koala, battezzato Joey;
Nel 2011, apre una nuova area, adiacente a le Plaine Asiatique, di quasi 3 ettari denominata Sur les hauteurs de Chine, dove vengono ospitati takin, leopardi delle nevi, panda rossi, langur delle pianure settentrionali e aquile di mare di Steller. A febbraio arriva nel parco una femmina di rinoceronte indiano. A marzo vengono poi accolti una coppia di tigri di Sumatra e una femmina di lamantino. Nascono un altro rinoceronte bianco e un sesto gorilla.
Nel 2012, il parco riceve una coppia di panda giganti, ospitati presso Sur les hauteurs de Chine, rappresentando gli unici esemplari della specie in Francia, nell'ambito di un programma di ricerca, riproduzione e conservazione in collaborazione con la base di Chengdu, in Cina;
Nel 2013, la voliera viene rinnovata e riqualificata per accogliere più specie vegetali ed animali, tra cui bradipi didattili, armadilli e cervi topo;
Nel 2014, lo ZooParc amplia i suoi confini e inaugura una nuova area per un nuovo spettacolo con uccelli in volo libero, chiamato Les Maîtres des Airs, nel cuore di un anfiteatro con 3.000 posti a sedere. Viene inoltre aperto il residence Les Hameaux de Beauval;
Nel 2015, lo spettacolo dei leoni marini viene rinnovato e ribattezzato Sea Lions Odyssey. Viene aperto un altro hotel, Les Pagodes de Beauval che presenta elementi decorativi in stile cinese;
Nel 2016, viene inaugurata una nuova area, la Réserve des hippopotames. Quest'area è costituita da un'ampia voliera che sovrasta una vasca in cui è ospitata una piccola famiglia di ippopotami, nonché un branco di nyala e un gruppo di potamocheri dal ciuffetto. L'area è completata da enormi alberi di baobab e una rete metallica, che copre l'intero recinto. Questo perché l'area ospita anche molti uccelli africani, come ibis sacri, cicogne di Abdim, anastomi africani, umbrette e spatole eurasiatiche.
Nel 2017, il parco vede l'apertura di La Terre des Lions, una nuova area per il branco locale di leoni africani, nonché la riqualificazione dell'area degli elefanti per accogliere nuovi individui. Il parco inoltre assiste alla nascita di Yuan Meng, il primo panda gigante nato in Francia;
Nel 2018, il parco apre la nuova area Territoire Nord-Américan dove vengono accolti un branco di lupi artici e un gruppo di orsi bruni. Viene inoltre creata una nuova area per i ghepardi e viene inaugurato un secondo hotel, Les Hauts de Beauval, a tema africano;
Nel 2019, Beauval è il primo parco in Francia ad ospitare dei diavoli della Tasmania. Inoltre, il parco apri la sua prima funivia che sovrasta e unisce varie parti del parco.
Nel 2020, lo ZooParc de Beauval celebra il suo 40º anniversario con l'inaugurazione della Le Dôme Equatoriale, la quarta serra tropicale del parco nonché la più grande. Questo gigante architettonico contiene circa 200 specie diverse sotto una cupola di 1 ettaro e alta 38 metri. Lascia entrare la luce del sole attraverso un tetto in vetro e viene costantemente mantenuta ad una temperatura di 26 °C. La serra contiene un'incredibile quantità di rettili, anfibi, insetti e pesci, mentre le specie di punta includono l'ippopotamo pigmeo, la lontra gigante, il drago di Komodo, il falso gaviale, l'aquila arpia, i lamantini trasferiti dalla serra dei gorilla e molte altre specie trasferite dalle altre serre. La specie più interessante di questa struttura è il raro langur duca, una specie che si trova solo in uno zoo in Europa ed è completamente assente negli zoo americani.
## Animali e reparti
Nel 2016, lo zoo ospitava 3.000 specie tra mammiferi, uccelli e rettili. Lo zoo dispone di diverse serre (la voliera, la serra australiana, e la serra tropicale), una nursery, una piscina per i leoni marini e una mini fattoria. Tutti i giorni da marzo a novembre, lo zoo allestisce uno spettacolo con leoni marini e rapaci in volo libero.
### La Savane Africaine
Inaugurata nel 1999. l'habitat della Savane Africaine ospita una vasta collezione di animali africani che condividono lo stesso habitat. L'area sorge vicino all'habitat delle iene maculate, creato nel 1998. Quest'area comprende una pianura di 1,5 ettari ed ospita più di sessanta individui divisi in dieci specie diverse, separate dai visitatori da fossi di ghiaia e visibili da più punti d'osservazione. Ai margini dell'area vi è un punto e ristoro e un piccolo habitat per l'otocione. Dal 2015, il parco ha spostato il gruppo di kudu minori insieme ai bonghi, in un'area vicino alla Reserve Des Hippopotames. Nel 2018, sei giovani maschi di ghepardo vengono accolti in complesso di 6.000 m2, adiacente a quest'area a quest'area. Nel 2020, il parco si separa dal suo gruppo di springbok, che viene trasferito in un altro zoo.
Animali presenti:
* Giraffa di Rothschild
* Giraffa reticolata
* Rinoceronte bianco meridionale
* Antilope nera
* Gnu striato
* Zebra di Grevy
* Struzzo
* Marabù africano
* Oca egiziana
* Otocione
* Iena maculata
* Ghepardo
### Serre Tropicale des Grands Singes
Costruita nel 1992, la Serre Tropicale des Grands Singes (letteralmente "la serra delle grandi scimmmie") è stata la prima serra tropicale di Beauval. La struttura ospita grandi scimmie come scimpanzé, oranghi del Borneo e gibboni, dando loro libero accesso a due isole esterne di 1.300 m2, per gli scimpanzé, e di 1.100 m2 per gli oranghi, confinanti con la serra su entrambi i lati. Nel 2017, la struttura interna della serra è stata completamente ristrutturata e i lodge interni per scimpanzé e oranghi, sono stati riadornati in tema "tempio della giungla" per gli oranghi, e in stile "foresta dell'Africa equatoriale" per gli scimpanzé. Questa serra ospita anche varie specie di uistitì, tamarini e saki, oltre ad alcuni rettili.
Animali presenti:
* Orango del Borneo
* Scimpanzé
* Gibbone dalle mani bianche
* Leontocebo dalla testa dorata
* Saki dalla faccia bianca
* Tamarino edipo
* Tamarino imperatore
* Tamarino di Goeldi
* Tamarino dalle mani gialle
* Uistitì argentato
* Uistitì dai pennacchi
* Uistitì pigmeo
* Varano d'acqua
* Tartaruga palustre asiatica gigante
Il rettilario, inaugurato nel 1993, è parte integrante della serra dei primati. La struttura è stato completamente ristrutturato nel 2004, ed i suoi 400 m2 di installazioni sono stati progettati per il benessere dei rettili, in un'atmosfera tropicale che mima le giungle del Sud America e dell'Asia, così come i deserti dell'Africa e dell'America. In questa sezioni vengono ospitati vari serpenti, lucertole, alligatori, tartarughe, pesci e anfibi.
Animali presenti:
* Alligatore americano
* Anaconda verde
* Basilisco piumato
* Boa di Dumeril
* Boa smeraldino
* Chuckwalla
* Eloderma orrido di Rio Fuerte
* Iguana verde
* Lucertola caimano settentrionale
* Pitone moluro
* Pitone reticolato
* Raganella di White
* Serpente dei ratti di Taiwan
* Tartaruga sulcata
* Testuggine radiata
### Serre tropicale des gorilles
Questa serra tropicale, inaugurata nel 1997, mantiene un clima caldo umido dove banani, liane e fiori esotici possono crescere in modo naturale, in un'area di 1.900 m2, per un'altezza di 13 metri d'altezza. La serra contiene anche un grande acquario dove sono alloggiati una famiglia di lamantini caraibici, insieme a tartarughe d'acqua dolce e grandi pesci sudamericani, come arapaima e pacu. Questa serra alloggia anche alcuni uccelli che vivono in semi libertà, oltre a vari vivari e terrari per alcuni rettili ed anfibi. Tuttavia, gli animali principali di quest'area sono i gorilla di pianura che, oltre all'ampio spazio interno, hanno accesso anche ad un'isola esterna di 1300 m2 adiacente alla serra delle grandi scimmie. Nell'inverno 2019, i lamantini, i pacu e gli arapaima ospitati nella serra dal loro arrivo al parco nel 1997, sono stati trasferiti nella nuova Dôme Equatorial. La loro vasca è stata rinnovata e ora accoglie nuove specie sudamericane. Anche gli alligatori albini ospitati nella serra sono stati alloggiati nella nuova struttura.
Animali presenti:
* Gorilla di pianura occidentale
* Eritrocebo
* Caimano dagli occhiali
* Razza fluviale di Xingu
* Piranha rosso
* Turaco crestarossa
* Rul-rul
* Piccione imperiale bianconero
* Tarabuso del sole
* Testuggine dai piedi gialli sudamericana
* Tartaruga dalle zampe rosse
* Mata mata
Il parco ospita due truppe di gorilla occidentali di pianura, che ruotano ciclicamente tra il recinto esterno della serra ed un altro recinto esterno di 2000 m2, situato tra il recinto degli scimpanzé e quello dei pellicani.
### Serre australasienne
Costruita nel 2002, la Serre australasienne (la "serra australiana") è uno dei pochi posti in Europa dove si possono vedere koala e canguri arboricoli di Goodfellow, in un ambiente che emula le foreste di eucalipto australiane. Sebbene la maggior parte degli animali abbia residenza fissa all'interno della serra, quest'area comprende anche una voliera esterna per i kookaburra, e degli habitat esterni per canguri rossi, wallaby di Bennet e oca di Cape Barren.
Animali presenti:
* Canguro rosso
* Wallaby di Bennett
* Oca di Cape Barren
* Koala
* Canguro arboricolo di Goodfellow
* Canguro arboricolo di Matschie
* Kookaburra
* Scoiattolo di Prevost
* Ratto canguro
* Drago barbuto
* Iguana delle Fiji
All'interno della serra vi anche due acquari d'acqua salata, che ospitano 1.500 specie che popolano la Grande Barriera Corallina australiana, come anemoni, ricci di mare, pesci pagliaccio, cavallucci marini e pesci chirurgo.
### Plaine panoramique des éléphants
La pianura panorami per gli elefanti africani del parco, comprende un recinto diviso in due pianure e due edifici: uno di oltre 1.500 m2 per le femmine e la loro eventuale prole, e l'altro per i maschio, non visibili al pubblico. Progettato nel 2003, inizialmente consisteva in un'area di 0,9 ettari, dove gli animali possono beneficiare di 0,5 ettari di terreno sabbioso, 0,9 ettari di terreni erbosi, una vasca profonda quattro metri che permette loro di immergersi completamente, ed un riparo al coperto di oltre 1.500 metri quadrati. Nel 2017 lo ZooParc ha accolto 3 nuove femmine e creato per l'occasione una nuova piana di circa 1 ettaro con laghetto annesso. Nel agosto 2012, il parco ha visto la nascita del suo primo cucciolo di elefante, un maschio di nome Rungwe, nato per inseminazione artificiale. All'interno del riparo al coperto dove è possibile osservare gli elefanti durante i mesi invernali, vi sono due piccoli habitat contenenti piccoli mammiferi africani a rotazione, tra cui dei toporagni elefanti dalle orecchie corte, arrivati nel 2017. È in quest'area che si trova una delle due stazioni della funivia di Beauval. L'area sorge vicino all'habitat degli okapi.
Animali presenti:
* Elefante africano
* Mangusta nana comune
* Toporagno elefante dalle orecchie corte
* Okapi
* Gru coronata grigia
* Gru del paradiso
|
9,354,100 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Consorzio_intercomunale_dei_servizi_e_interventi_sociali_Valle_del_Tevere
|
Consorzio intercomunale dei servizi e interventi sociali Valle del Tevere
|
# Consorzio intercomunale dei servizi e interventi sociali Valle del Tevere
Il Consorzio intercomunale dei servizi e interventi sociali Valle del Tevere è un consorzio di comuni del Lazio, nella Città metropolitana di Roma Capitale, formato dai comuni di Campagnano di Roma, Capena, Castelnuovo di Porto, Civitella San Paolo, Fiano Romano, Filacciano, Formello, Magliano Romano, Mazzano Romano, Morlupo, Nazzano, Ponzano Romano, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano, Sant’Oreste e Torrita Tiberina.
## Storia
Il consorzio nasce il 1º giugno 2015 su iniziativa della Conferenza dei sindaci dell'area Tiberina/Flaminia/Cassia come superamento e miglioramento dell'accordo di programma, precedentemente stipulato in base alla "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", tra i 17 comuni appartenenti al distretto socio-sanitario 4 della ASL Roma 4 che, seguendo le indicazioni della Regione Lazio, decisero di dar vita ad una forma più stabile di cooperazione come quella del consorzio di servizi.
La sede del consorzio è a Formello mentre la sua durata è stabilita fino al 31 dicembre 2120.
Il primo presidente è stato il Sindaco di Formello Sergio Celestino.
## Funzioni
Il consorzio è un ente pubblico strumentale dei comuni consorziati, mezzo giuridico per la gestione del sistema integrato di welfare locale, dotato di autonomia statutaria, operativa e gestionale.
Ad esso i singoli comuni trasferiscono specifiche funzioni in materia socio-assistenziale e di prevenzione del disagio.
Il compito del consorzio è quindi quello di gestire a livello sovracomunale i servizi alla persona affidati, per assicurare da un lato servizi omogenei ai cittadini sull'intero territorio del consorzio e dall'altro maggiore efficacia, efficienza ed economicità degli interventi.
Il consorzio eroga i propri servizi in sinergia ed in coordinamento con gli uffici preposti dei singoli comuni e le strutture dell'Azienda Sanitaria Locale.
## I comuni
Il consorzio è composto dai 17 comuni appartenenti al distretto socio-sanitario 4 della ASL Roma 4, nel quadrante nord orientale del territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale, per una superficie complessiva di 458,45 $km^2$ e una popolazione residente al 1º gennaio 2022 di 109.488 abitanti.
Ogni comune detiene una quota del consorzio proporzionale alla sua dimensione demografica, aggiornata annualmente con apposita delibera assembleare, che determina sia il peso nelle votazioni all'interno dell'Assemblea che il riparto della copertura dei costi del consorzio che, per l'anno 2020, sono stati 3.907.242 €.
| Comune | Comune | Quote consortili |
| - | - | - |
| | Campagnano di Roma | 102 |
| | Capena | 93 |
| | Castelnuovo di Porto | 79 |
| | Civitella San Paolo | 18 |
| | Fiano Romano | 144 |
| | Filacciano | 4 |
| | Formello | 122 |
| | Magliano Romano | 13 |
| | Mazzano Romano | 27 |
| | Morlupo | 77 |
| | Nazzano | 12 |
| | Ponzano Romano | 11 |
| | Riano | 95 |
| | Rignano Flaminio | 91 |
| | Sacrofano | 70 |
| | Sant'Oreste | 32 |
| | Torrita Tiberina | 10 |
| Totale consorzio | Totale consorzio | 1000 |
Lo statuto prevede la possibilità per altri comuni di aderire al consorzio.
## Organi del Consorzio
Il consorzio ha organi di tipo politico, a cui spetta la definizione degli indirizzi di azione del consorzio, e di tipo tecnico, a cui è affidata l'effettiva gestione, il controllo e il rendiconto delle attività consortili.
### Organi politici
* L'Assemblea Consortile è composta dai Sindaci dei comuni aderenti al consorzio.
* Il Consiglio di Amministrazione è composto da 7 membri scelti all'interno dell'Assemblea, che li elegge. Dal 8 luglio 2022 il CdA è composto dai sindaci dei comuni di Formello, Capena, Castelnuovo di Porto, Fiano Romano, Mazzano Romano, Rignano Flaminio e Torrita Tiberina.
* Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è scelto, sempre dall'Assemblea, tra i membri del Consiglio di Amministrazione.
| Inizio mandato | Fine mandato | Presidente del CdA del Consorzio | Note |
| - | - | - | - |
| 10 novembre 2015 | 12 giugno 2017 | Sergio Celestino | Sindaco di Formello |
| 12 giugno 2017 | 8 luglio 2022 | Gian Filippo Santi | Sindaco di Formello |
| 8 luglio 2022 | in carica | Gian Filippo Santi | Sindaco di Formello |
### Organi tecnici
* Il Direttore è il responsabile dell'attività amministrativa e gestionale del consorzio e viene nominato dal Consiglio di Amministrazione sulla base dei criteri decisi dall'Assemblea.
* L'Organo di Revisione è composto da un revisore, nominato dall'Assemblea, che si occupa della revisione economica-finanziaria del consorzio.
## Servizi
Al 2022 il consorzio eroga i seguenti servizi:
* Servizio di Segretariato Sociale: accoglienza, ascolto, prima valutazione, informazione e orientamento per l'attivazione delle più idonee forme di intervento;
* Servizio Sociale Professionale: garantisce la presa in carico, la valutazione dei bisogni e delle fragilità di tutti gli utenti assegnati dal Servizio di Segretariato Sociale;
* Punto Unico di Accesso (PUA): punto unico di accesso ai servizi erogati nell'ambito del distretto con interazione/collaborazione tra Consorzio e Azienda Sanitarie Locale;
* Assistenza Domiciliare Socio-Educativa: fornisce sostegno a minori e adulti, e alla rispettiva famiglia, in situazione di svantaggio sociale e/o problemi comportamentali o educativi;
* Assistenza Domicialiare Socio-Assistenziale: interventi e servizi a carattere sociale svolti presso il domicilio dell’utente, in condizioni di fragilità fisica e/o psichica con la finalità di migliorare la qualità della vita degli utenti e delle famiglie;
* Assistenza Domiciliare Integrata: sistema integrato di intervento sull'utente e di supporto alla famiglia per favorire l'autonomia, la permanenza nel proprio domicilio e nel contesto familiare;
* Contributi Economici per l'Affidamento Familiare di Minori: erogazione di contributi per favorire l'istituto dell'affido familiare e tutelare i minori;
* Sostegno all'Inclusione Lavorativa per Disagiati Psichici: percorsi di inclusione sociale e lavorativa per utenti con disagio psichico;
* "Dopo di Noi": progetto per il sostegno e il supporto delle persone adulte con disabilità grave, prive di supporto familiare, per garantirne la maggior autonomia possibile;
* Assegni di Cura: erogazioni a sostegno di soggetti in condizioni di non auto sufficienza per l'assunzione diretta di assistenti familiari;
* Contributi di Cura: erogazione di contributi ai caregiver familiari di soggetti con disabilità gravissima;
* Progetti Vita Indipendente: erogazione di contributi per rimborso di servizi domiciliari per favorire la vita indipendente;
* Centro Diurno per Disabili: attivi 3 centri diurni socio riabilitativi (a Formello, Fiano Romano e Riano) per persone con disabilità;
* Integrazione Rette per Servizi Centri Spettro Autistico: erogazione rimborsi per prestazioni riabilitative per minori nello spettro autistico;
* Sportello di Sostegno a Donne Vittime di Violenza: attivi 3 centri antiviolenza (a Formello, Fiano Romano e Rignano Flaminio) per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne.
* S.O.S. Azzardo: servizio di supporto e prevenzione contro il gioco di azzardo patologico.
* Supporto alle Famiglie nel primo anno di vita del bambino: servizio per sostenere le donne e le famiglie più fragili dalla gravidanza al primo anno di vita del bambino.
* Pronto Intervento Sociale (PIC): servizio di reperibilità extra time e nei festivi per dare risposte a bisogni immediati in situazione di emergenza sociale quando non sono operativi i servizi sociali del territorio.
|
9,848,099 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Serie_A_2023-2024_%28pallacanestro_maschile%29
|
Serie A 2023-2024 (pallacanestro maschile)
|
# Serie A 2023-2024 (pallacanestro maschile)
La Serie A 2023-2024, denominata per ragioni di sponsorizzazione Serie A UnipolSai, è la centoduesima edizione del massimo campionato italiano di pallacanestro maschile.
## Stagione
### Novità
A sostituire la Pallacanestro Trieste 2004 e Scaligera Basket Verona, retrocesse in Serie A2 nella stagione precedente, vengono promosse la Guerino Vanoli Basket e Pistoia Basket 2000. Le due formazioni vincenti dei rispettivi gironi playoff del 2022-2023 di serie A2, sono state entrambe partecipanti nella massima serie in passato. Cremona ritorna nella massima serie dopo una stagione, mentre Pistoia partecipò per l' ultima volta nella stagione 2019-2020 , prima di chiedere l' autoretrocessione.
### Formula
Tra le novità decise dal Consiglio Federale vi è la riduzione del numero di gare per le finali scudetto che da 7 passano a 5 e la cessazione del tesseramento per gli atleti svincolati prima dell'inizio dei play-off.
La stagione regolare prevede che ogni squadra disputi 30 partite, giocando contro tutte le altre squadre due volte in un girone di andata ed uno di ritorno. Al termine verranno disputati dei play-off fra le migliori otto squadre in classifica. Al termine della stagione regolare le squadre classificate in 15ª e in 16ª posizione retrocederanno in Serie A2, mentre dalla serie cadetta saranno promosse due squadre, vincitrici dei due "gironi" dei play off (e finaliste del campionato).
Ad ogni squadra è concesso di avere in rosa 5 o 6 giocatori stranieri, scegliendo in alternativa una delle due seguenti soluzioni:
* massimo 5 giocatori stranieri provenienti da qualsiasi paese + almeno 5 giocatori di formazione italiana;
* 6 giocatori stranieri provenienti da qualsiasi paese + 6 giocatori di formazione italiana;
Scegliendo la formula del "5+5", la squadra accede ai premi distribuiti a fine anno; scegliendo invece la formula "6+6", il club non può competere per alcun premio e dovrà anche pagare una luxury-tax di 40.000 euro. La squadra che non iscrive a referto il numero minimo richiesto di giocatori di formazione italiana incorre a una sanzione di 50.000 euro e alla sconfitta a tavolino per 20-0.
## Squadre partecipanti
| Club | Stagione | Città | Palazzetto | Stagione precedente |
| - | - | - | - | - |
| Aquila Trento | dettagli | Trento | Il T quotidiano Arena | 6ª in Serie A |
| Brescia | dettagli | Brescia | PalaLeonessa | 9ª in Serie A |
| Derthona Basket | dettagli | Tortona (AL) | PalaFerraris (Casale Monferrato) | 3ª in Serie A |
| Dinamo Sassari | dettagli | Sassari | PalaSerradimigni | 4ª in Serie A |
| N.B. Brindisi | dettagli | Brindisi | PalaPentassuglia | 7ª in Serie A |
| Napoli Basket | dettagli | Napoli | PalaBarbuto | 12ª in Serie A |
| Olimpia Milano | dettagli | Milano | Mediolanum Forum (Assago) | 1ª in Serie A, Campione |
| Pall. Reggiana | dettagli | Reggio Emilia | PalaBigi | 14ª in Serie A |
| Reyer Venezia | dettagli | Venezia | Palasport Taliercio | 5ª in Serie A |
| V.L. Pesaro | dettagli | Pesaro | Vitrifrigo Arena | 8ª in Serie A |
| Pistoia Basket | dettagli | Pistoia | PalaCarrara | 3ª nel girone rosso in Serie A2, promossa ai playoff |
| Scafati Basket | dettagli | Scafati (SA) | PalaMangano | 10ª in Serie A |
| Universo Treviso | dettagli | Treviso | PalaVerde | 11ª in Serie A |
| Vanoli Cremona | dettagli | Cremona | PalaRadi | 3ª nel girone verde in Serie A2, promossa ai playoff |
| Pall. Varese | dettagli | Varese | Palasport Lino Oldrini | 13ª in Serie A |
| Virtus Bologna | dettagli | Bologna | Virtus Segafredo Arena | 2ª in Serie A |
### Allenatori e primatisti
Ad inizio stagione sono sette le panchine che hanno cambiato volto; Paolo Galbiati viene preso dall'Aquila Trento dove l'uscente Emanuele Molin firma come vice allenatore alla Reyer Venezia, Francesco Vitucci firma a Treviso dopo cinque stagioni passati a Brindisi, che promuove Fabio Corbani come capo allenatore. Napoli e Reggio Emilia si affidano ad allenatori stranieri ripsettivamente Igor Miličić, allenatore anche della Nazionale Polacca, e Dīmītrīs Priftīs. A Pesaro con la rescissione di Jasmin Repeša viene scelto Maurizio Buscaglia in arrivo dal campionato israeliano. Tornano in serie A, insieme alle due promosse dalla Serie A2, Demis Cavina e Nicola Brienza.
| Squadra | Allenatore | Capitano | Cestista più presente | Miglior marcatore |
| - | - | - | - | - |
| Aquila Trento | Paolo Galbiati | Andrés Forray | 6 giocatori (15) | Andrejs Gražulis (211) |
| Pallacanestro Brescia | Alessandro Magro | Amedeo Della Valle | 10 giocatori (15) | Miro Bilan (205) |
| Derthona Basket | Marco Ramondino (1ª-13ª) Walter De Raffaele (14ª-) | Riccardo Tavernelli | 4 giocatori (15) | Kyle Weems (172) |
| Dinamo Sassari | Piero Bucchi (1ª-17ª) Nenad Marković (18ª) | Stefano Gentile | 6 giocatori (15) | Breein Tyree (172) |
| N.B. Brindisi | Fabio Corbani (1ª-4ª) Marco Esposito (5ª) Dragan Šakota (6ª-) | Jajuan Johnson | Nate Laszewski Joonas Riismaa Fadilou Seck (15) | Xavier Sneed (178) |
| Napoli Basket | / Igor Miličić | Giovanni De Nicolao | 8 giocatori (15) | Tomislav Zubčić (261) |
| Olimpia Milano | Ettore Messina | Nicolò Melli | 4 giocatori (15) | Shavon Shields (171) |
| Pallacanestro Reggiana | Dīmītrīs Priftīs | Lorenzo Uglietti | 8 giocatori (15) | Langston Galloway (255) |
| Reyer Venezia | Neven Spahija | Andrea De Nicolao | Rayjon Tucker Amedeo Tessitori Davide Casarin (15) | Rayjon Tucker (242) |
| V.L. Pesaro | Maurizio Buscaglia (1ª-15ª) Romeo Sacchetti (16ª-) | Matteo Tambone | 5 giocatori (15) | Leonardo Totè (217) |
| Pistoia Basket 2000 | Nicola Brienza | Gianluca Della Rosa | 6 giocatori (15) | Charlie Moore (279) |
| Scafati Basket | Stefano Sacripanti (1ª-10ª) Matteo Boniciolli (11ª-) | Riccardo Rossato | 5 giocatori (15) | Kruize Pinkins (174) |
| Universo Treviso | Francesco Vitucci | Alessandro Zanelli | Terry Allen Pauly Paulicap (15) | Terry Allen (190) |
| Vanoli Cremona | Demis Cavina | Andrea Pecchia | 8 giocatori (15) | Grant Golden (174) |
| Pallacanestro Varese | Tom Bialaszewski | Olivier Hanlan | Olivier Hanlan Gabe Brown (15) | Olivier Hanlan (284) |
| Virtus Bologna | Luca Banchi | Marco Belinelli | Daniel Hackett (15) | Tornik'e Shengelia (219) |
### Cambi di allenatore
| Squadra | Allenatore uscente | Motivo | Data | Posto in classifica | Nuovo allenatore | Data |
| - | - | - | - | - | - | - |
| Happy Casa Brindisi | Fabio Corbani | Esonero | 22 ottobre 2023 | 16ª (0-4) | Dragan Šakota | 26 ottobre 2023 |
| Scafati Basket | Stefano Sacripanti | Rescissione consensuale | 6 dicembre 2023 | 12ª (4-6) | Matteo Boniciolli | 6 dicembre 2023 |
| Bertram Tortona Derthona | Marco Ramondino | Esonero | 23 dicembre 2023 | 13ª (5-8) | Walter De Raffaele | 26 dicembre 2023 |
| VL Pesaro | Maurizio Buscaglia | Esonero | 10 gennaio 2024 | 14ª (5-10) | Romeo Sacchetti | 10 gennaio 2024 |
| Banco di Sardegna Sassari | Piero Bucchi | Esonero | 23 gennaio 2024 | 14ª (7-10) | Nenad Marković | 24 gennaio 2024 |
## Stagione regolare
### Classifica
Aggiornata al 28 gennaio 2024.
| Pos. | Squadra | PT | G | V | P | PF | PS | Dif |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. | Germani Brescia | 28 | 18 | 14 | 4 | 1577 | 1360 | 217 |
| 2. | Umana Reyer Venezia | 26 | 18 | 13 | 5 | 1485 | 1392 | 93 |
| 3. | Virtus Segafredo Bologna | 26 | 18 | 13 | 5 | 1579 | 1383 | 196 |
| 4. | EA7 Emporio Armani Milano | 24 | 18 | 12 | 6 | 1429 | 1330 | 99 |
| 5. | GeVi Napoli | 22 | 18 | 11 | 7 | 1551 | 1488 | 63 |
| 6. | UNAHOTELS Reggio Emilia | 20 | 18 | 10 | 8 | 1475 | 1492 | -17 |
| 7. | Givova Scafati | 18 | 18 | 9 | 9 | 1530 | 1549 | -19 |
| 8. | Dolomiti Energia Trentino | 18 | 18 | 9 | 9 | 1476 | 1507 | -31 |
| 9. | Estra Pistoia | 18 | 18 | 9 | 9 | 1417 | 1489 | -72 |
| 10. | Vanoli Basket Cremona | 16 | 18 | 8 | 10 | 1459 | 1415 | 44 |
| 11. | Bertram Yachts Derthona Tortona | 16 | 18 | 8 | 10 | 1419 | 1428 | -9 |
| 13. | Openjobmetis Varese | 14 | 18 | 7 | 11 | 1538 | 1620 | -82 |
| 12. | Banco di Sardegna Sassari | 14 | 18 | 7 | 11 | 1365 | 1473 | -108 |
| 14. | Carpegna Prosciutto Pesaro | 10 | 18 | 5 | 13 | 1404 | 1550 | -146 |
| 15. | NutriBullet Treviso Basket | 10 | 18 | 5 | 13 | 1452 | 1518 | -66 |
| 16. | Happy Casa Brindisi | 8 | 18 | 4 | 14 | 1334 | 1496 | -162 |
Legenda:
Campione d'Italia.
Ammesse ai playoff scudetto.
Retrocesse in Serie A2
Vincitrice del campionato italiano
Vincitrice della Supercoppa italiana 2023
Vincitrice della Coppa Italia 2024
Note:
In caso di parità tra due squadre si considera la differenza canestri degli scontri diretti, in caso di scarto nullo si considera il coefficiente canestri (PF/PS). In caso di parità tra tre o più squadre si procede al calcolo della classifica avulsa, prendendo in considerazione come primo elemento il totale degli scontri diretti tra le squadre interne alla classifica avulsa, in caso di parità interna tra due squadre si prosegue con le regole per la parità tra due squadre.
### Tabellone
Aggiornato al 28 gennaio 2024.
| | BOV | BRE | BRI | CRE | MIL | NAP | PES | PIS | REG | SAS | SCA | TNT | TOR | TRV | VAR | VEN |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Bologna | — | 88–76 | 103–76 | | | 101–89 | 83–66 | | | 80–66 | | | 99–70 | 91–77 | 115–84 | 84–85 |
| Brescia | | — | | 84–75 | 72–64 | 80–71 | 81–79 | 109–90 | | 110–65 | | 82–90 | | 88–67 | 116–73 | |
| Brindisi | 83–75 | 88–79 | — | | 57–87 | 77–80 | 68–81 | 72–78 | 63–87 | | 98–103 | | | | 86–81 | |
| Cremona | 93–83 | | 75–58 | — | | | 96–69 | | 91–95 | 86–74 | | 99–80 | 83–67 | 70–76 | 82–83 | |
| Milano | 82–80 | | | 74–51 | — | | 82–90 | 81–86 | 79–68 | 80–65 | | | 83–82 | 86–80 | | 95–72 |
| Napoli | 75–88 | | 90–71 | 80–70 | 77–68 | — | 93–75 | | 87–89 | | | | 81–76 | | 97–96 | |
| Pesaro | | | 78–86 | | 65–85 | 77–97 | — | | | 69–79 | 103–107 | 74–87 | 96–92 | 95–76 | 81–88 | 64–76 |
| Pistoia | 70–91 | 72–84 | | 64–60 | | 81–76 | 73–74 | — | | 68–63 | 78–71 | 73–78 | | | | 85–77 |
| Reggio Emilia | 72–66 | 70–77 | | 78–71 | | | 101–68 | 95–82 | — | 77–59 | 85–77 | | 77–90 | 90–83 | | |
| Sassari | | | 84–81 | | 89–83 | 90–111 | | 107–69 | | — | 79–76 | 80–73 | 74–94 | 80–76 | | 62–73 |
| Scafati | 75–81 | 83–89 | | 112–122 | 77–68 | 91–85 | | 85–77 | 102–76 | | — | 75–62 | | 95–93 | | |
| Trento | 75–90 | 69–83 | 81–71 | 91–84 | 74–79 | 101–94 | | | 98–88 | | | — | | | | 106–79 |
| Tortona | | 59–87 | 69–68 | | 75–79 | | | 97–100 | 93–64 | | 89–52 | 83–80 | — | 68–82 | | 75–69 |
| Treviso | | 71–99 | 86–60 | | | 76–79 | | 86–89 | | 77–70 | 87–97 | 86–78 | | — | 96–101 | 77–82 |
| Varese | 69–81 | | | 68–75 | 70–74 | | | 83–82 | 116–93 | 90–79 | 94–93 | 84–85 | 78–80 | | — | 92–103 |
| Venezia | | 86–71 | 79–71 | 79–76 | | 81–89 | | | 90–70 | | 83–59 | 93–68 | 76–60 | | 102–88 | — |
### Punteggi in divenire
Aggiornati al 28 gennaio 2024.
| | 1ª | 2ª | 3ª | 4ª | 5ª | 6ª | 7ª | 8ª | 9ª | 10ª | 11ª | 12ª | 13ª | 14ª | 15ª | 16ª | 17ª | 18ª |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Virtus Segafredo Bologna | 2 | 4 | 6 | 8 | 10 | 10 | 12 | 14 | 14 | 16 | 16 | 16 | 18 | 20 | 20 | 22 | 24 | 26 |
| Germani Brescia | 2 | 4 | 6 | 8 | 8 | 10 | 12 | 12 | 14 | 16 | 18 | 20 | 20 | 22 | 22 | 24 | 26 | 28 |
| Happy Casa Brindisi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 2 | 4 | 4 | 4 | 4 | 6 | 6 | 6 | 8 |
| Vanoli Basket Cremona | 0 | 2 | 2 | 2 | 4 | 6 | 6 | 8 | 8 | 10 | 10 | 12 | 12 | 14 | 14 | 16 | 16 | 16 |
| EA7 Emporio Armani Milano | 2 | 2 | 4 | 6 | 6 | 8 | 8 | 10 | 10 | 10 | 12 | 14 | 16 | 16 | 18 | 20 | 22 | 24 |
| GeVi Napoli | 2 | 4 | 4 | 6 | 6 | 8 | 10 | 12 | 14 | 14 | 14 | 14 | 14 | 16 | 18 | 20 | 22 | 22 |
| Carpegna Prosciutto Pesaro | 0 | 0 | 2 | 2 | 4 | 4 | 6 | 6 | 8 | 8 | 8 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 |
| Estra Pistoia | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 4 | 4 | 6 | 8 | 10 | 12 | 12 | 12 | 14 | 16 | 16 | 18 | 18 |
| UNAHOTELS Reggio Emilia | 2 | 4 | 4 | 6 | 8 | 8 | 10 | 10 | 10 | 12 | 14 | 14 | 16 | 16 | 18 | 18 | 20 | 20 |
| Banco di Sardegna Sassari | 0 | 0 | 2 | 2 | 2 | 2 | 4 | 4 | 6 | 8 | 8 | 10 | 10 | 10 | 12 | 14 | 14 | 14 |
| Givova Scafati | 0 | 0 | 2 | 4 | 4 | 6 | 8 | 8 | 8 | 8 | 8 | 10 | 12 | 14 | 14 | 16 | 16 | 18 |
| Dolomiti Energia Trentino | 2 | 4 | 4 | 6 | 8 | 10 | 10 | 12 | 12 | 14 | 16 | 16 | 18 | 18 | 18 | 18 | 18 | 18 |
| Bertram Yachts Derthona Tortona | 0 | 2 | 4 | 4 | 6 | 6 | 6 | 8 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 | 10 | 12 | 12 | 14 | 16 |
| NutriBullet Treviso Basket | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 4 | 6 | 8 | 8 | 8 | 8 | 10 | 10 |
| Openjobmetis Varese | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 4 | 4 | 6 | 6 | 6 | 6 | 6 | 8 | 10 | 12 | 12 | 12 | 14 |
| Umana Reyer Venezia | 2 | 4 | 6 | 8 | 10 | 10 | 12 | 12 | 14 | 14 | 16 | 18 | 20 | 22 | 22 | 24 | 24 | 26 |
Legenda:
Si assegnano due punti per vittoria e zero per sconfitta, non è contemplato il pareggio.
Vittoria
Sconfitta
Annullata
### Calendario
Aggiornato al 28 gennaio 2024.
**Girone di andata**
| | 1ª giornata | |
| - | - | - |
| 30 sett. | Dolomiti Energia Trentino - Vanoli Basket Cremona | 91-84 |
| 1 ott. | Umana Reyer Venezia - Bertram Derthona Tortona | 76-60 |
| 1 ott. | Germani Brescia - Carpegna Prosciutto Pesaro | 81-79 |
| 1 ott. | Banco di Sardegna Sassari - Gevi Napoli Basket | 90-111 |
| 1 ott. | EA7 Emporio Armani Milano - NutriBullet Treviso Basket | 86-80 |
| 1 ott. | Givova Scafati Basket - Virtus Segafredo Bologna | 75-81 |
| 4 ott. | Openjobmetis Varese - Estra Pistoia | 83-82 |
| 4 ott. | Happy Casa Brindisi - UNAHOTELS Reggio Emilia | 63-87 |
| | 2ª giornata | |
| 7 ott. | Nutribullet Treviso Basket - Germani Brescia | 71-99 |
| 8 ott. | Gevi Napoli Basket - EA7 Emporio Armani Milano | 77-68 |
| 8 ott. | UNAHOTELS Reggio Emilia - Givova Scafati | 85-77 |
| 8 ott. | Estra Pistoia - Dolomiti Energia Trentino | 73-78 |
| 8 ott. | Vanoli Basket Cremona - Banco di Sardegna Sassari | 86-74 |
| 8 ott. | Bertram Derthona Tortona - Happy Casa Brindisi | 69-68 |
| 8 ott. | Virtus Segafredo Bologna - Openjobmetis Varese | 115-84 |
| 8 ott. | Carpegna Prosciutto Pesaro - Umana Reyer Venezia | 64-76 |
| | 3ª giornata | |
| 14 ott. | EA7 Emporio Armani Milano - UNAHOTELS Reggio Emilia | 79-68 |
| 14 ott. | Banco di Sardegna Sassari - NutriBullet Treviso Basket | 80-76 |
| 14 ott. | Happy Casa Brindisi - Carpegna Prosciutto Pesaro | 68-81 |
| 14 ott. | Umana Reyer Venezia - Vanoli Basket Cremona | 79-76 |
| 15 ott. | Germani Brescia - GeVi Napoli Basket | 80-71 |
| 15 ott. | Dolomiti Energia Trentino - Virtus Segafredo Bologna | 75-90 |
| 15 ott. | Givova Scafati - Estra Pistoia | 85-77 |
| 15 ott. | Openjobmetis Varese - Bertram Derthona Tortona | 78-80 |
| | 4ª giornata | |
| 21 ott. | Vanoli Basket Cremona - UNAHOTELS Reggio Emilia | 91-95 |
| 22 ott. | Openjobmetis Varese - Dolomiti Energia Trentino | 84-85 |
| 22 ott. | NutriBullet Treviso Basket - Umana Reyer Venezia | 77-82 |
| 22 ott. | GeVi Napoli - Happy Casa Brindisi | 90-71 |
| 22 ott. | Bertram Derthona Tortona - EA7 Emporio Armani Milano | 75-79 |
| 22 ott. | Carpegna Prosciutto Pesaro - Givova Scafati | 103-107 (dts) |
| 22 ott. | Estra Pistoia - Germani Brescia | 72-84 |
| 22 ott. | Virtus Segafredo Bologna - Banco di Sardegna Sassari | 80-66 |
| | 5ª giornata | |
| 28 ott. | Germani Brescia - Dolomiti Energia Trentino | 82-90 |
| 28 ott. | Banco di Sardegna Sassari - Bertram Derthona Tortona | 74-94 |
| 29 ott. | Givova Scafati - Vanoli Basket Cremona | 112-122 (dts) |
| 29 ott. | EA7 Emporio Armani Milano - Carpegna Prosciutto Pesaro | 82-90 |
| 29 ott. | Happy Casa Brindisi - Estra Pistoia | 72-78 |
| 29 ott. | Umana Reyer Venezia - Openjobmetis Varese | 102-88 |
| 29 ott. | UNAHOTELS Reggio Emilia - NutriBullet Treviso Basket | 90-83 |
| 30 ott. | GeVi Napoli Basket - Virtus Segafredo Bologna | 75-88 |
| | 6ª giornata | |
| 4 nov. | Carpegna Prosciutto Pesaro - GeVi Napoli Basket | 77-97 |
| 5 nov. | Estra Pistoia - Umana Reyer Venezia | 85-77 |
| 5 nov. | Happy Casa Brindisi - EA7 Emporio Armani Milano | 57-87 |
| 5 nov. | Bertram Derthona Tortona - Germani Brescia | 59-87 |
| 5 nov. | NutriBullet Treviso Basket - Givova Scafati | 87-97 |
| 5 nov. | Dolomiti Energia Trentino - UNAHOTELS Reggio Emilia | 98-88 |
| 5 nov. | Openjobmetis Varese - Banco di Sardegna Sassari | 90-79 |
| 5 nov. | Vanoli Basket Cremona - Virtus Segafredo Bologna | 93-83 |
| | 7ª giornata | |
| 11 nov. | Virtus Segafredo Bologna - NutriBullet Treviso Basket | 91-77 |
| 11 nov. | Gevi Napoli Basket - Openjobmetis Varese | 97-96 |
| 12 nov. | Banco di Sardegna Sassari - Dolomiti Energia Trentino | 80-73 |
| 12 nov. | Givova Scafati - EA7 Emporio Armani Milano | 77-68 |
| 12 nov. | Umana Reyer Venezia - Happy Casa Brindisi | 79-71 |
| 12 nov. | Carpegna Prosciutto Pesaro - Bertram Derthona Tortona | 96-92 |
| 12 nov. | UNAHOTELS Reggio Emilia - Estra Pistoia | 95-82 |
| 12 nov. | Germani Brescia - Vanoli Basket Cremona | 84-75 |
| | 8ª giornata | |
| 18 nov. | Dolomiti Energia Trentino - Happy Casa Brindisi | 81-71 |
| 19 nov. | Estra Pistoia - Banco di Sardegna Sassari | 68-63 |
| 19 nov. | NutriBullet Treviso Basket - GeVi Napoli Basket | 76-79 |
| 19 nov. | Openjobmetis Varese - Givova Scafati | 94-93 |
| 19 nov. | UNAHOTELS Reggio Emilia - Bertram Derthona Tortona | 77-90 |
| 19 nov. | EA7 Emporio Armani Milano - Umana Reyer Venezia | 95-72 |
| 19 nov. | Vanoli Basket Cremona - Carpegna Prosciutto Pesaro | 96-69 |
| 20 nov. | Virtus Segafredo Bologna - Germani Brescia | 88-76 |
| | 9ª giornata | |
| 25 nov. | Banco di Sardegna Sassari - Givova Scafati | 79-76 |
| 26 nov. | Umana Reyer Venezia - UNAHOTELS Reggio Emilia | 90-70 |
| 26 nov. | EA7 Emporio Armani Milano - Estra Pistoia | 81-86 |
| 26 nov. | Happy Casa Brindisi - Virtus Segafredo Bologna | 83-75 |
| 26 nov. | GeVi Napoli Basket - Vanoli Basket Cremona | 80-70 |
| 26 nov. | Germani Brescia - Openjobmetis Varese | 116-73 |
| 26 nov. | Carpegna Prosciutto Pesaro - NutriBullet Treviso Basket | 95-76 |
| 26 nov. | Bertram Derthona Tortona - Dolomiti Energia Trentino | 83-80 (dts) |
| | 10ª giornata | |
| 2 dic. | Estra Pistoia - GeVi Napoli Basket | 81-76 |
| 2 dic. | UNAHOTELS Reggio Emilia - Carpegna Prosciutto Pesaro | 101-68 |
| 3 dic. | Banco di Sardegna Sassari - EA7 Emporio Armani Milano | 89-83 |
| 3 dic. | Givova Scafati - Germani Brescia | 83-89 |
| 3 dic. | NutriBullet Treviso Basket - Happy Casa Brindisi | 86-60 |
| 3 dic. | Dolomiti Energia Trentino - Umana Reyer Venezia | 106-79 |
| 3 dic. | Openjobmetis Varese - Vanoli Basket Cremona | 68-75 |
| 3 dic. | Virtus Segafredo Bologna - Bertram Derthona Tortona | 99-70 |
| | 11ª giornata | |
| 9 dic. | Umana Reyer Venezia - Givova Scafati | 83-59 |
| 9 dic. | Bertram Derthona Tortona - Estra Pistoia | 97-100 |
| 10 dic. | GeVi Napoli Basket - UNAHOTELS Reggio Emilia | 87-89 |
| 10 dic. | Germani Brescia - Banco di Sardegna Sassari | 110-65 |
| 10 dic. | Vanoli Basket Cremona - NutriBullet Treviso Basket | 70-76 |
| 10 dic. | EA7 Emporio Armani Milano - Virtus Segafredo Bologna | 82-80 |
| 10 dic. | Carpegna Prosciutto Pesaro - Dolomiti Energia Trentino | 74-87 |
| 10 dic. | Happy Casa Brindisi - Openjobmetis Varese | 86-81 |
| | 12ª giornata | |
| 16 dic. | UNAHOTELS Reggio Emilia - Germani Brescia | 70-77 |
| 16 dic. | Virtus Segafredo Bologna - Umana Reyer Venezia | 84-85 (dts) |
| 17 dic. | NutriBullet Treviso Basket - Dolomiti Energia Trentino | 86-78 |
| 17 dic. | Vanoli Basket Cremona - Bertram Derthona Tortona | 83-67 |
| 17 dic. | Openjobmetis Varese - EA7 Emporio Armani Milano | 70-74 |
| 17 dic. | Givova Scafati - GeVi Napoli Basket | 91-85 |
| 17 dic. | Estra Pistoia - Carpegna Prosciutto Pesaro | 73-74 |
| 17 dic. | Banco di Sardegna Sassari - Happy Casa Brindisi | 84-81 |
| | 13ª giornata | |
| 23 dic. | Bertram Derthona Tortona - NutriBullet Treviso Basket | 68-82 |
| 23 dic. | Happy Casa Brindisi - Givova Scafati | 98-103 (dts) |
| 23 dic. | Dolomiti Energia Trentino - GeVi Napoli Basket | 101-94 |
| 23 dic. | Umana Reyer Venezia - Germani Brescia | 86-71 |
| 23 dic. | Estra Pistoia - Virtus Segafredo Bologna | 70-91 |
| 23 dic. | Carpegna Prosciutto Pesaro - Openjobmetis Varese | 81-88 |
| 23 dic. | UNAHOTELS Reggio Emilia - Banco di Sardegna Sassari | 77-59 |
| 24 dic. | EA7 Emporio Armani Milano - Vanoli Basket Cremona | 74-51 |
| | 14ª giornata | |
| 29 dic. | Openjobmetis Varese - UNAHOTELS Reggio Emilia | 116-93 |
| 30 dic. | Vanoli Basket Cremona - Happy Casa Brindisi | 75-58 |
| 30 dic. | Germani Brescia - EA7 Emporio Armani Milano | 72-64 |
| 30 dic. | GeVi Napoli Basket - Bertram Derthona Tortona | 81-76 |
| 30 dic. | Banco di Sardegna Sassari - Umana Reyer Venezia | 62-73 |
| 30 dic. | Givova Scafati - Dolomiti Energia Trentino | 75-62 |
| 30 dic. | NutriBullet Treviso Basket - Estra Pistoia | 86-89 |
| 30 dic. | Virtus Segafredo Bologna - Carpegna Prosciutto Pesaro | 83-66 |
| | 15ª giornata | |
| 6 gen. | NutriBullet Treviso Basket - Openjobmetis Varese | 96-101 |
| 7 gen. | Bertram Derthona Tortona - Givova Scafati | 89-52 |
| 7 gen. | Carpegna Prosciutto Pesaro - Banco di Sardegna Sassari | 69-79 |
| 7 gen. | Dolomiti Energia Trentino - EA7 Emporio Armani Milano | 74-79 |
| 7 gen. | Happy Casa Brindisi - Germani Brescia | 88-79 |
| 7 gen. | Estra Pistoia - Vanoli Basket Cremona | 64-60 |
| 7 gen. | UNAHOTELS Reggio Emilia - Virtus Segafredo Bologna | 72-66 |
| 7 gen. | Umana Reyer Venezia - GeVi Napoli Basket | 81-89 |
**Girone di ritorno**
| | 16ª giornata | |
| - | - | - |
| 13 gen. | Vanoli Basket Cremona - Dolomiti Energia Trentino | 99-80 |
| 14 gen. | Banco di Sardegna Sassari - Estra Pistoia | 107-69 |
| 14 gen. | Openjobmetis Varese - Umana Reyer Venezia | 92-103 |
| 14 gen. | EA7 Emporio Armani Milano - Bertram Derthona Tortona | 83-82 |
| 14 gen. | Germani Brescia - NutriBullet Treviso Basket | 88-67 |
| 14 gen. | GeVi Napoli Basket - Carpegna Prosciutto Pesaro | 93-75 |
| 14 gen. | Givova Scafati - UNAHOTELS Reggio Emilia | 102-76 |
| 15 gen. | Virtus Segafredo Bologna - Happy Casa Brindisi | 103-76 |
| | 17ª giornata | |
| 20 gen. | Dolomiti Energia Trentino - Germani Brescia | 69-83 |
| 20 gen. | Estra Pistoia - Givova Scafati | 78-71 |
| 21 gen. | Happy Casa Brindisi - GeVi Napoli Basket | 77-80 |
| 21 gen. | Openjobmetis Varese - Virtus Segafredo Bologna | 69-81 |
| 21 gen. | Bertram Derthona Tortona - Umana Reyer Venezia | 75-69 |
| 21 gen. | UNAHOTELS Reggio Emilia - Vanoli Basket Cremona | 78-71 |
| 21 gen. | Carpegna Prosciutto Pesaro - EA7 Emporio Armani Milano | 65-85 |
| 21 gen. | NutriBullet Treviso Basket - Banco di Sardegna Sassari | 77-70 |
| | 18ª giornata | |
| 27 gen. | Umana Reyer Venezia - Dolomiti Energia Trentino | 93-68 |
| 27 gen. | Givova Scafati - NutriBullet Treviso Basket | 95-93 |
| 28 gen. | Germani Brescia - Estra Pistoia | 109-90 |
| 28 gen. | EA7 Emporio Armani Milano - Banco di Sardegna Sassari | 80-65 |
| 28 gen. | Carpegna Prosciutto Pesaro - Happy Casa Brindisi | 78-86 |
| 28 gen. | Virtus Segafredo Bologna - GeVi Napoli Basket | 101-89 |
| 28 gen. | Bertram Derthona Tortona - UNAHOTELS Reggio Emilia | 93-64 |
| 28 gen. | Vanoli Basket Cremona - Openjobmetis Varese | 82-83 |
## Statistiche stagione regolare
Aggiornate al 30 dicembre 2023
### Statistiche individuali
**Valutazione**
| | Giocatore | Squadra | Partite | Valutazione | PIR |
| - | - | - | - | - | - |
| 1. | Tornik'e Shengelia | Virtus Bologna | 13 | 273 | 21.0 |
| 2. | Rayjon Tucker | Reyer Venezia | 14 | 277 | 19.8 |
| 3. | Tomislav Zubčić | Napoli Basket | 14 | 273 | 19.5 |
Fonte: Statistics, in LegaBasket.
**Punti**
| | Giocatore | Squadra | Partite | Punti | PPG |
| - | - | - | - | - | - |
| 2. | Olivier Hanlan | Pall. Varese | 14 | 264 | 18.9 |
| 1. | Charlie Moore | Pistoia Basket | 14 | 259 | 18.5 |
| 3. | Payton Willis | Pistoia Basket | 14 | 254 | 18.1 |
Fonte: Statistics, in LegaBasket.
**Rimbalzi**
| | Giocatore | Squadra | Partite | Rimbalzi | RPG |
| - | - | - | - | - | - |
| 1. | Derek Ogbeide | Pistoia Basket | 14 | 117 | 8.4 |
| 2. | Tariq Owens | Napoli Basket | 14 | 114 | 8.1 |
| 3. | Miro Bilan | Brescia | 14 | 114 | 8.1 |
Fonte: Statistics, in LegaBasket.
**Assist**
| | Giocatore | Squadra | Partite | Assist | APG |
| - | - | - | - | - | - |
| 1. | Tyler Ennis | Napoli Basket | 14 | 89 | 6.4 |
| 2. | Prentiss Hubb | Aquila Trento | 13 | 80 | 6.2 |
| 3. | Charlie Moore | Pistoia Basket | 14 | 81 | 5.8 |
Fonte: Statistics, in LegaBasket.
## Premi
### Stagione Regolare
**Miglior giocatore della giornata**
| Giornata | Giocatore | Squadra | VAL |
| - | - | - | - |
| 1 | Willie Cauley-Stein | Pall. Varese | 27 |
| 2 | Tariq Owens | Napoli Basket | 31 |
| 3 | David Logan | Scafati Basket | 23 |
| 4 | Tornik'e Shengelia | Virtus Bologna | 27 |
| 5 | Langston Galloway | Pall. Reggiana | 27 |
| 6 | Andrejs Gražulis | Aquila Trento | 26 |
| 7 | Jacob Pullen | Napoli Basket | 34 |
| 8 | Olivier Hanlan | Pall. Varese | 27 |
| 9 | Tomislav Zubčić | Napoli Basket | 34 |
| 10 | Kevin Hervey | Pall. Reggiana | 39 |
| 11 | Payton Willis | Pistoia Basket | 38 |
| 12 | Shavon Shields | Olimpia Milano | 30 |
| 13 | Niccolò Mannion | Pall. Varese | 20 |
| 14 | Olivier Hanlan | Pall. Varese | 33 |
| 15 | Michał Sokołowski | Napoli Basket | 21 |
**The Best Ita**
| Giornata | Giocatore | Squadra | VAL | Note |
| - | - | - | - | - |
| 1 | Davide Moretti | Pall. Varese | 18 | |
| 2 | Marco Belinelli | Virtus Bologna | 24 | |
| 3 | Stefano Tonut | Olimpia Milano | 25 | |
| 4 | Nicolò Melli | Olimpia Milano | 17 | |
| 5 | ... | ... | ... | ... |
| 6 | Davide Moretti | Pall. Varese | 25 | |
| 7 | Alessandro Gentile | Scafati Basket | 17 | |
| 8 | Davide Moretti | Pall. Varese | 29 | |
| 9 | Amedeo Della Valle | Brescia | 18 | |
| 10 | Gianluca Della Rosa | Pistoia Basket | 10 | |
| 11 | Nicolò Melli | Olimpia Milano | 13 | |
| 12 | Riccardo Visconti | V.L. Pesaro | 15 | |
| 13 | Niccolò Mannion | Pall. Varese | 20 | |
| 14 | Achille Polonara | Virtus Bologna | 23 | |
| 15 | Niccolò Mannion | Pall. Varese | 24 | |
|
479,045 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Nazionale_di_calcio_del_Sudafrica
|
Nazionale di calcio del Sudafrica
|
# Nazionale di calcio del Sudafrica
La nazionale di calcio del Sudafrica (in afrikaans Suid-Afrikaanse nasionale sokkerspan, in inglese South Africa national football team), i cui calciatori sono soprannominati Bafana Bafana ("i nostri ragazzi" in lingua zulu), è la rappresentativa nazionale di calcio dell'omonimo paese africano ed è posta sotto l'egida della South African Football Association.
La nazionale sudafricana esordì nel 1924 e tornò sulla scena internazionale nel 1992, dopo una sospensione di sedici anni inflittale dalla FIFA e un bando effettivo di 40 anni causato dalle politiche di apartheid del governo nazionale. Ha ospitato la Coppa d'Africa 1996 e in quell'occasione si aggiudicò il torneo. Ha partecipato a tre fasi finali del campionato del mondo (1998, 2002 e 2010, nell'edizione disputata in casa), venendo eliminata in ogni circostanza al primo turno. Ha partecipato da paese ospitante alla Confederations Cup del 2009, chiusa al quarto posto.
Nella graduatoria FIFA in vigore da agosto 1993 il miglior posizionamento raggiunto dal Sudafrica è il 16º posto dell'agosto 1996, mentre il peggiore è il 124º posto del dicembre 1992. Occupa la 66ª posizione della classifica.
## Storia
### La nascita e la lunga esclusione
L'estremo stato del continente nero conobbe il calcio grazie agli inglesi, con la federazione che sorse nel 1892. L'affiliazione alla FIFA avvenne nel 1952, ma nel febbraio 1957, prima di affrontare l'Etiopia nell'edizione inaugurale della Coppa d'Africa, i dirigenti pretesero di far giocare una squadra composta di soli bianchi: il fatto comportò l'esclusione dal torneo. A metà degli anni '60 la situazione dell'apartheid spinse la FIFA a comminare una squalifica più lunga, che durò sino al 1991. Il ritorno ufficiale si consumò a Durban il 7 luglio 1992, quando la squadra batté (per 1-0) il Camerun.
### La ripresa
**Campioni d'Africa e la Confederations Cup (1996-1997)**
Nel 1996, a seguito della rinuncia keniota, la Coppa d'Africa fu ospitata proprio dai Bafana Bafana. All'esordio assoluto nella competizione, fu ottenuta una vittoria per 3-0 ancora contro i Leoni indomabili: i gol furono di Masinga, Williams e Moshoeu. Il successivo 1-0 contro l'Angola grazie a Williams qualificò il Sudafrica per i quarti di finale; nell'ultimo incontro del girone, i padroni di casa persero con l'Egitto che li accompagnò al turno seguente. Battendo di misura (2-1) l'Algeria, venne centrato l'accesso alle semifinali: il Ghana fu travolto per 3-0, con doppietta di Moshoeu e sigillo finale di Bartlett. Il 3 febbraio, superando per 2-0 la Tunisia con le reti di Williams, i Bafana bafana vinsero il trofeo coronando - come meglio non potevano - il proprio ritorno sulla scena internazionale. L'affermazione in campo continentale valse inoltre l'ingresso alla Confederations Cup 1997, la prima organizzata dalla Fifa.
Prima di partecipare alla manifestazione, il Sudafrica ottenne anche una storica qualificazione ai Mondiali: il 16 agosto 1997, un gol di Masinga al Rep. del Congo permise di staccare il biglietto per Francia 1998. La Confederations Cup si svolse invece nel dicembre dello stesso anno, con il Sudafrica che debuttò pareggiando contro la Rep. Ceca: la doppietta di Šmicer non bastò per assicurare ai cechi - all'epoca seconda miglior formazione d'Europa - i 3 punti. La sconfitta con gli Emirati Arabi Uniti minò tuttavia le speranze di qualificazione, poi definitivamente abbattute dal 4-3 contro l'Uruguay. Nonostante l'eliminazione al primo turno, la squadra fu giudicata la più corretta del torneo ricevendo il premio fair play.
**Le prime partecipazioni alla Coppa del mondo (1998-2002)**
Secondo classificato in Coppa d'Africa nel febbraio 1998, a giugno il Sudafrica esordì ai Mondiali. La prima partita, contro i padroni di casa della Francia, finì 3-0 per i Blues; nel successivo incontro, pareggiato 1-1 con la Danimarca, McCarthy rispose al vantaggio di Nielsen trovando il primo storico gol dei Bafana Bafana nella competizione. Anche l'ultima partita, decisiva per passare il turno, finì in parità: il 2-2 contro l'Arabia Saudita fu firmato da Bartlett, autore di una doppietta che non bastò per accedere agli ottavi di finale. Nel 2000 la formazione raggiunse il terzo podio consecutivo a livello continentale, conquistando la medaglia di bronzo.
Il 1º luglio 2001 fu un'altra data storica per il calcio locale, poiché strappando un pari (2-2) in Burkina Faso i sudafricani accedettero - per la seconda volta consecutiva - ai Mondiali. La rassegna nippo-coreana fu migliore dal punto di vista dei risultati, allorché all'iniziale 2-2 con il Paraguay (raggiunto in rimonta) seguì la prima vittoria di sempre nella manifestazione, conseguita ai danni della Slovenia: il gol di Nomvethe eliminò, di fatto, gli slavi. Il passaggio del turno era decisamente vicino, ma fallì all'ultimo ostacolo: la sconfitta per 3-2 contro la già qualificata Spagna e il contemporaneo 3-1 dei sudamericani contro gli sloveni fecero scivolare al terzo posto gli africani, cui sarebbe bastato un punto (oppure una disfatta paraguaiana) per superare la prima fase.
### Le manifestazioni ospitate
Il 15 maggio 2004 l'allora presidente della Fifa Joseph Blatter annunciò che il Sudafrica avrebbe ospitato il mondiale del 2010 (e - di conseguenza - la Confederations Cup 2009). Il paese vinse la concorrenza del Marocco, fatto che suscitò numerose polemiche: nel 2015, al culmine di un'indagine condotta dalla FBI, Danny Jordaan (organizzatore del torneo) rivelò che lo stato aveva versato 10 milioni alla FIFA per aggiudicarsi l'organizzazione della coppa. Si scoprì inoltre che la nazione maghrebina aveva vinto per 2 voti il sorteggio, poi pilotato a favore dei Bafana Bafana.
**Confederations Cup 2009**
Nel giugno 2009, come prova generale del mondiale, il Sudafrica ospitò la Confederations Cup. Il torneo si distinse per la comparsa della vuvuzela, strumento sonoro le cui note accompagnarono le partite. La nazionale di casa esordì pareggiando per 0-0 contro l'Iraq, poi sconfisse per 2-0 la Nuova Zelanda e fu battuta per 2-0 dalla Spagna, terminando il girone A in seconda posizione. In semifinale il Sudafrica fu battuto di misura dal Brasile, che trovò il gol dell'1-0 a due minuti dalla fine della partita. Nella gara per il terzo posto i sudafricani capitolarono contro la Spagna (che li aveva già battuti nel gruppo), terminando così il torneo in quarta posizione.
**Mondiale 2010**
L'anno dopo, nel 2010, il Sudafrica ospitò il campionato mondiale di calcio, che per la prima volta si svolse in Africa.
Nel 2005 gli organizzatori avevano pubblicato un elenco provvisorio di dodici stadi da impiegare per il torneo, dislocati a Bloemfontein, Città del Capo, Durban, Johannesburg (sede di due impianti), Kimberley, Nelspruit, Orkney, Polokwane, Port Elizabeth, Pretoria e Rustenburg. Tale lista era poi stata ridotta a dieci stadi (scartando le città di Kimberley e Orkney) e annunciata ufficialmente dalla FIFA il 17 marzo 2006. L'altitudine dei diversi stadi, nelle città africane, influenzò il movimento della palla e le prestazioni dei giocatori, anche se il capo medico della FIFA minimizzò tale impatto. Sei dei dieci stadi erano situati a oltre 1200 metri sul livello del mare, con i due stadi di Johannesburg (Soccer City ed Ellis Park) ben oltre: uno dei due era a circa 1750 m. Gli stadi in ordine di altezza sono: il Soccer City e Ellis Park, 1753m; Royal Bafokeng Stadium, 1500m; Free State Stadium, 1400m; Peter Mokaba Stadium, 1310m; Loftus Versfeld Stadium, 1214m; Mbombela Stadium, 660m; Green Point Stadium, Moses Mabhida Stadium e Nelson Mandela Bay Stadium vicino al livello del mare.
Lo stadio selezionato per l'incontro d'apertura dell'11 giugno 2010 fu il FNB Stadium di Johannesburg (chiamato durante la competizione Soccer City), che ospitò anche la finale dell'11 luglio. Per il mondiale ne fu aumentata la capienza dagli originari 80.000 posti a sedere a 94.700 (ciononostante durante la manifestazione iridata la capacità massima fu di fatto limitata a 84.490 per via delle postazioni riservate alla stampa ed ai VIP).
Il 23 ottobre 2009, dopo l'esonero di Joel Santana, Carlos Parreira tornò alla guida del Sudafrica. Aveva già ricoperto tale ruolo dal 2006 al 2008.
Ai sorteggi del 4 dicembre 2009 la nazionale sudafricana fu testa di serie in quanto rappresentativa del paese ospitante, e non per ranking FIFA. Nel girone A i Bafana Bafana furono opposti a Messico, Uruguay e ai vice-campioni del mondo della Francia. Gli africani ritrovarono nella fase a gruppi i transalpini, come nel mondiale di Francia 1998, anno della prima partecipazione del Sudafrica alla fase finale di un mondiale.
L'ex presidente del Sudafrica e simbolo nazionale Nelson Mandela, che aveva fortemente caldeggiato la candidatura del Sudafrica a sede dell'evento, non poté presenziare alla cerimonia di apertura a causa di un grave lutto in famiglia: la nipote tredicenne, infatti, aveva perso la vita in un incidente automobilistico proprio alla vigilia della manifestazione. Un mese dopo egli presenziò a sorpresa alla cerimonia di chiusura, poco prima che le due finaliste scendessero in campo.
Nella partita inaugurale della manifestazione il Sudafrica pareggiò contro il Messico per 1-1. Dopo un primo tempo di studio, nel secondo tempo, al 55' Siphiwe Tshabalala segnò il gol del provvisorio 1-0. Verso il finire della gara il capitano del Messico Rafael Márquez segnò al 79' il gol del pareggio. Nella seconda giornata l'Uruguay si dimostrò avversario di valore superiore e con una doppietta di Diego Forlán (un gol su calcio di rigore) e un gol di Álvaro Pereira travolse il Sudafrica per 3-0. Ininfluente fu per i Bafana Bafana la vittoria, seppur prestigiosa, ottenuta all'ultima giornata contro una derelitta Francia. Ai padroni di casa serviva vincere per 3-0 per riequilibrare la differenza reti: all'inizio sembrò riuscirci, portandosi sul 2-0, ma al 70' Florent Malouda segnò la rete del 2-1, risultato che eliminò entrambe le nazionali dal torneo. I padroni di casa furono quindi eliminati al primo turno, diventando la prima nazionale ospitante ad essere eliminata nella fase a gironi.
A mondiale concluso, alla scadenza del proprio contratto, Carlos Alberto Parreira annunciò il proprio ritiro dall'attività di allenatore, ma rimase come collaboratore in seno alla federazione.
### Prestazioni altalenanti (2010-oggi)
Alla fine del mondiale 2010 la panchina della nazionale fu affidata a Pitso Mosimane, collaboratore di Parreira. La squadra mancò la qualificazione alla fase finale della Coppa d'Africa 2012: inserita nel gruppo G assieme a Niger, Egitto e Sierra Leone, il Sudafrica vinse contro il Niger (2-0), pareggiò contro la Sierra Leone (0-0), vinse all'andata (1-0) e pareggiò al ritorno (0-0) contro l'Egitto e perse la partita di ritorno contro il Niger (2-1). All'ultima giornata il Niger era a 9 punti, con Sudafrica e Sierra Leone a 8 ed Egitto a 2. All'ultima giornata l'Egitto batté il Niger per 3-0, mentre il Sudafrica se la vide con la Sierra Leone. Certo che, a parità di punti, uno 0-0 favorisse la qualificazione dei Bafana Bafana per via della migliore differenza reti (Sudafrica +2, Sierra Leone 0 e Niger -2) e ignaro che, secondo il primo punto del regolamento, sarebbe andato avanti il Niger per il vantaggio negli scontri diretti (6 punti, frutto di 2 vittorie e 2 sconfitte, contro 5 punti frutto di 1 vittoria, 2 pareggi e 1 sconfitta sia per il Sudafrica sia per la Sierra Leone), Mosimane invitò i suoi a chiudere l'incontro sullo 0-0, credendo di ottenere in tal modo la qualificazione, ma regalando di fatto al Niger la qualificazione alla fase finale della competizione.
Il 4 settembre 2006 la CAF aveva assegnato le tre edizioni della Coppa d'Africa e la Libia era riuscita ad aggiudicarsi l'organizzazione della fase finale di questa edizione della competizione. In seguito allo scoppio della guerra civile libica nel 2011, il 28 settembre dello stesso anno la CAF decise uno scambio di edizioni: il Sudafrica avrebbe ospitato quella del 2013, mentre la Libia sarebbe stata sede della fase finale del torneo nel 2017.
Nel giugno del 2012 il Sudafrica iniziò le qualificazioni CAF al campionato del mondo 2014. Due giorni dopo il pareggio all'esordio in casa contro l'Etiopia (1-1) Mosimane fu esonerato e rimpiazzato ad interim da Steve Komphela, prima della nomina del nuovo CT. Il 30 giugno 2012 si insediò come CT Gordon Igesun, che firmò un contratto di due anni. Nel girone delle qualificazioni CAF al mondiale brasiliano il Sudafrica si piazzò secondo dietro l'Etiopia, venendo clamorosamente eliminato.
Nel gennaio 2013 i Bafana Bafana ospitarono la Coppa d'Africa, per la seconda dopo la fase finale del 1996. La partita inaugurale e la finale del torneo sarebbero ospitate dal FNB Stadium di Johannesburg. Il Sudafrica superò il girone con 5 punti, frutto di una vittoria e 2 pareggi, accedendo così ai quarti di finale; i padroni di casa perserò però contro iil Mali, che trionfò ai tiri di rigore dopo l'1-1 dei tempi regolamentari.
Nel giugno 2014 la collaborazione tra Igesun e la federazione si interruppe. A luglio lo rimpiazzò Ephraim Mashaba, sotto la cui guida il Sudafrica si qualificò alla fase finale della Coppa d'Africa 2015, che si giocò in Guinea Equatoriale, eliminando all'ultima giornata del girone la Nigeria, fermata dai sudafricani sul 2-2 in casa sua. Nella fase finale, però, i Bafana Bafana non riuscirono a superare il girone, che li vedeva impegnati con Ghana, Algeria e Senegal.
Mashaba non riuscì a qualificare il Sudafrica alla fase finale della Coppa d'Africa 2017. Nel novembre 2016, dopo aver tenuto un comportamento giudicato deplorevole nel post-partita della sfida valida per le qualificazioni al campionato del mondo 2018 e vinta il 12 novembre per 2-1 contro il Senegal, Mashaba fu sospeso per ragioni disciplinari, avendo accusato alcuni dirigenti federali, per poi essere esonerato il mese successivo.
Il 4 maggio 2017 fu nominato CT il rientrante Stuart Baxter, già alla guida della nazionale dal 2004 al 2005. Il Sudafrica non riuscì a qualificarsi al campionato del mondo 2018, terminando all'ultimo posto il girone con Senegal, Burkina Faso e Capo Verde.
Nell'agosto 2019 la panchina della nazionale fu affidata a Molefi Ntseki, che rimase in carica per un biennio. Qualificatasi alla Coppa d'Africa 2019 grazie al secondo posto nel girone vinto dalla Nigeria (in cui il Sudafrica fu l'unica squadra imbattuta), nelle tre partite del girone la nazionale sudafricana ottenne una vittoria (1-0 contro la Namibia) e due sconfitte (entrambe per 1-0, contro Costa d'Avorio e Marocco) e riuscì ad accedere agli ottavi di finale occupando il quarto posto, l'ultimo disponibile per la qualificazione, nella graduatoria delle sei terze classificate nei gironi. Contro l'Egitto padrone di casa e favorito si impose per 1-0, poi fu eliminato ai quarti dalla Nigeria (2-1). In seguito la nazionale fallì la qualificazione alla Coppa d'Africa 2021, terminando il girone di qualificazione con 10 punti ottenuti su 18 disponibili, al terzo posto nel proprio raggruppamento. Nel maggio 2021 la panchina passò al belga Hugo Broos. Sotto la guida del tecnico belga la squadra chiude il girone di secondo turno delle qualificazioni CAF al campionato del mondo 2022 a pari punti e pari differenza reti con il Ghana, ma a causa del numero di gol segnati (6 contro i 7 dei rivali) è relegata al secondo posto della classifica del raggruppamento, mancando così l'accesso agli spareggi finali per il campionato del mondo.
## Colori e simboli
### Sponsorizzazioni
Quando la squadra ritornò a giocare a livello internazionale nel 1992, le maglie vennero fornite dalla società di abbigliamento sportivo italiana Kappa, con la quale venne stipulato un contratto fino al Campionato mondiale di calcio 1998.
A partire dal 1998, le divise per tutte le squadre di calcio sudafricane vennero fornite dalla tedesca Adidas. Si ritiene che il contratto di sponsorizzazione valesse 14 milioni di rand all'anno. Il contratto terminò nel 2010.
Il 7 giugno 2011, la SAFA annunciò che Puma sarebbe stato il suo nuovo sponsor tecnico e rivelò il nuovo kit dei Bafana Bafana.
Due anni più tardi, nel mese di ottobre 2013, Puma ha rescisso il contratto a causa di alcune partite truccate dalla nazionale sudafricana prima del Mondiale 2010.
Da marzo 2014 la Nike è diventata il fornitore tecnico del Sudafrica.
La squadra ha un solo sponsor principale, Castle Lager, marchio di proprietà della South African Breweries. Altri sponsor e fornitori sono Energade e Tsogo Sun Hotels.
### Divise storiche
Coppa d'Africa 1996 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| Kappa ||||
Mondiale 1998 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| Kappa ||||
Mondiale 2002 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| adidas ||||
Coppa d'Africa 2006 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| adidas ||||
Coppa d'Africa 2008 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| adidas ||||
Mondiale 2010 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| adidas ||||
2011 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| Puma ||||
Coppa d'Africa 2013 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| Puma ||||
2014 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| Nike ||||
Coppa d'Africa 2015 :
| Casa | Trasferta |
| - | - |
| Nike ||||
## Commissari tecnici
* Jeff Butler (1992)
* Stanley Tshabalala (1992)
* Ephraim Mashaba (1992)
* Augusto Palacios (1992–1994)
* Clive Barker (1994–1997)
* Jomo Sono (1998)
* Philippe Troussier (1998)
* Trott Moloto (1998–2000)
* Carlos Queiroz (2000–2002)
* Jomo Sono (2002)
* Trott Moloto (2002)
* Ephraim Mashaba (2002–2004)
* April Phumo (2004)
* Stuart Baxter (2004–2005)
* Ted Dumitru (2005–2006)
* Pitso Mosimane (2006)
* Carlos Alberto Parreira (2006–2008)
* Joel Santana (2008–2009)
* Carlos Alberto Parreira (2009–2010)
* Pitso Mosimane (2010–2012)
* Steve Komphela (2012)
* Gordon Igesund (2012–2014)
* Ephraim Mashaba (2014–2016)
* Stuart Baxter (2017–2019)
* Molefi Ntseki (2019–2021)
* Hugo Broos (2021–in carica)
## Palmarès
* Coppa d'Africa: 1
1996
* Coppa afro-asiatica: 1
1997
* Coppa COSAFA: 5
2002, 2007, 2008, 2016, 2021
## Partecipazioni ai tornei internazionali
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
## Statistiche dettagliate sui tornei internazionali
### Mondiali
| Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
| - | - | - | - | - | - | - |
| 1930 | Uruguay | Non partecipante | - | - | - | - |
| 1934 | Italia | Non partecipante | - | - | - | - |
| 1938 | Francia | Non partecipante | - | - | - | - |
| 1950 | Brasile | Non partecipante | - | - | - | - |
| 1954 | Svizzera | Non partecipante | - | - | - | - |
| 1958 | Svezia | Non partecipante | - | - | - | - |
| 1962 | Cile | Non partecipante | - | - | - | - |
| 1966 | Inghilterra | Sospesa dalla FIFA | - | - | - | - |
| 1970 | Messico | Sospesa dalla FIFA | - | - | - | - |
| 1974 | Germania Ovest | Sospesa dalla FIFA | - | - | - | - |
| 1978 | Argentina | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
| 1982 | Spagna | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
| 1986 | Messico | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
| 1990 | Italia | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
| 1994 | Stati Uniti | Non qualificata | - | - | - | - |
| 1998 | Francia | Primo turno | 0 | 2 | 1 | 3:6 |
| 2002 | Corea del Sud / Giappone | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 5:5 |
| 2006 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
| 2010 | Sudafrica | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 3:5 |
| 2014 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
| 2018 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
| 2022 | Qatar | Non qualificata | - | - | - | - |
### Confederations Cup
| Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
| - | - | - | - | - | - | - |
| 1992 | Arabia Saudita | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
| 1995 | Arabia Saudita | Non qualificata | - | - | - | - |
| 1997 | Arabia Saudita | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 5:7 |
| 1999 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
| 2001 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
| 2003 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
| 2005 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
| 2009 | Sudafrica | Quarto posto | 1 | 1 | 3 | 4:6 |
| 2013 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
| 2017 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
## Tutte le rose
### Mondiali
**Coppa del Mondo FIFA 1998**
1 Vonk, 2 Mnguni, 3 Nyathi, 4 Jackson, 5 Fish, 6 Masinga, 7 Fortune, 8 Phiri, 9 Bartlett, 10 Moshoeu, 11 Mkhalele, 12 Augustine, 13 Buckley, 14 Sikhosana, 15 Khumalo, 16 Baloyi, 17 McCarthy, 18 Morula, 19 Radebe, 20 Mokoena, 21 Issa, 22 Gopane, CT: Troussier
**Coppa del Mondo FIFA 2002**
1 Vonk, 2 Nzama, 3 Carnell, 4 A. Mokoena, 5 Lekgetho, 6 Sibaya, 7 Fortune, 8 Mngomeni, 9 Mukansi, 10 Mnguni, 11 Pule, 12 T. Mokoena, 13 Issa, 14 Nomvethe, 15 Zuma, 16 Arendse, 17 McCarthy, 18 Buckley, 19 Radebe, 20 Marlin, 21 Pienaar, 22 Molefe, 23 Koumantarakis, CT: Sono
**Coppa del Mondo FIFA 2010**
1 Josephs, 2 Gaxa, 3 Masilela, 4 Mokoena, 5 Ngcongca, 6 Sibaya, 7 Davids, 8 Tshabalala, 9 Mphela, 10 Pienaar, 11 Modise, 12 Letsholonyane, 13 Dikgacoi, 14 Booth, 15 Thwala, 16 Khune, 17 Parker, 18 Nomvethe, 19 Moriri, 20 Khumalo, 21 Sangweni, 22 Walters, 23 Khuboni, CT: Parreira
### Coppa d'Africa
**Coppa d'Africa 1996**
P Arendse, P De Sá, P Tlale, D Fish, D Motale, D Motaung, D Nyathi, D Radebe, D Tovey, D Tucker, C Buthelezi, C Khumalo, C Makalakalane, C Mkhalele, C Moeti, C Moosa, C Moshoeu, C Tinkler, A Bartlett, A Masinga, A Mudau, A Williams, CT: Barker
**Coppa d'Africa 1998**
1 Baloyi, 2 Rabutla, 3 Nyathi, 4 Jackson, 5 Fish, 6 Masinga, 7 Bapela, 8 Ngobe, 9 Mokoena, 10 Moshoeu, 11 Mkhalele, 12 Augustine, 13 Ndlanya, 14 Fortune, 15 Mooki, 16 Gopane, 17 McCarthy, 18 Moeti, 19 Radebe, 20 Silent, 21 Mnguni, 22 Tlale, CT: Sono
**Coppa d'Africa 2000**
1 Vonk, 2 Khomane, 3 Schoeman, 4 Radebe, 5 Fish, 6 Salmon, 7 Fortune, 8 Mngomeni, 9 Bartlett, 10 Moshoeu, 11 Mkhalele, 12 Lekoelea, 13 Issa, 14 Ndlanya, 15 Mudau, 16 Tlale, 17 Nomvethe, 18 Bapela, 19 Ngobe, 20 Shai, 21 Tinkler, 22 Arendse, CT: Moloto
**Coppa d'Africa 2002**
1 Vonk, 2 Mabizela, 3 Carnell, 4 Kannemeyer, 5 Booth, 6 Sibaya, 7 Fortune, 8 Mngomeni, 9 Bartlett, 10 Mnguni, 11 August, 12 Sheppard, 13 Issa, 14 Nomvethe, 15 Zuma, 16 Baloyi, 17 McCarthy, 18 Buckley, 19 A. Mokoena, 20 Schoeman, 21 Tinkler, 22 Arendse, CT: Queiroz
**Coppa d'Africa 2004**
1 Arendse, 2 Molefe, 3 Lekgetho, 4 A. Mokoena, 5 Mabizela, 6 Sibaya, 7 Kannemeyer, 8 Mnguni, 9 Nhleko, 10 Fredericks, 11 Pule, 12 T. Mokoena, 13 Mhlongo, 14 Nomvethe, 15 Zuma, 16 Baron, 17 Winstanley, 18 Buckley, 19 Moshoeu, 20 Coyle, 21 Mayo, 22 Roberts, CT: Phumo
**Coppa d'Africa 2006**
1 Marlin, 2 Tau, 3 Tshabalala, 4 Katza, 5 Mabizela, 6 Gaxa, 7 Tshabalala, 8 Gumbi, 9 Nhleko, 10 Vilakazi, 11 van Heerden, 12 Makhanya, 13 Issa, 14 Nomvethe, 15 Zuma, 16 Josephs, 17 McCarthy, 18 Mphela, 19 Masilela, 20 Nkosi, 21 Mere, 22 Phali, 23 Mokoena, CT: Dumitru
**Coppa d'Africa 2008**
1 Fernández, 2 Fransman, 3 Masilela, 4 Mokoena, 5 Morris, 6 Davids, 7 Nhlapo, 8 Tshabalala, 9 Moriri, 10 Pienaar, 11 van Heerden, 12 Modise, 13 Mhlongo, 14 Chabangu, 15 Zuma, 16 Josephs, 17 Mphela, 18 Walaza, 19 Moon, 20 Evans, 21 Fanteni, 22 Dikgacoi, 23 Khune, CT: Parreira
**Coppa d'Africa 2013**
1 Sandilands, 2 Gaxa, 3 Masilela, 4 Nthethe, 5 Ngcongca, 6 Chabangu, 7 Majoro, 8 Tshabalala, 9 Mphela, 10 Serero, 11 Matlaba, 12 Letsholonyane, 13 Dikgacoi, 14 Khumalo, 15 Furman, 16 Khune, 17 Parker, 18 Phala, 19 Mahlangu, 20 Manyisa, 21 Sangweni, 22 Meyiwa, 23 Rantie, CT: Igesund
**Coppa d'Africa 2015**
1 Keet, 2 Coetzee, 3 Mathoho, 4 Nhlapo, 5 Jali, 6 Ngcongca, 7 Masango, 8 Zungu, 9 Ndulula, 10 Vilakazi, 11 Matlaba, 12 Letsholonyane, 13 Sangweni, 14 Hlatshwayo, 15 Furman, 16 Khuzwayo, 17 Parker, 18 Phala, 19 Zwane, 20 Manyisa, 21 Gcaba, 22 Mabokgwane, 23 Rantie, CT: Mashaba
**Coppa d'Africa 2019**
1 Keet, 2 Mkhwanazi, 3 Maela, 4 Cardoso, 5 Mkhize, 6 Mphahlele, 7 Maboe, 8 Zungu, 9 Mothiba, 10 Serero, 11 Zwane, 12 Mokotjo, 13 Mabunda, 14 Hlatshwayo, 15 Furman, 16 Bvuma, 17 Vilakazi, 18 Hlanti, 19 Tau, 20 Kekana, 21 Veldwijk, 22 Williams, 23 Lorch, CT: Baxter
**Coppa d'Africa 2023**
1 Williams, 2 Mobbie, 3 Mashego, 4 Mokoena, 5 Xulu, 6 Modiba, 7 Appollis, 8 Adams, 9 Makgopa, 10 Tau, 11 Zwane, 12 Maseko, 13 Sithole, 14 Mvala, 15 Monare, 16 Mothwa, 17 Lepasa, 18 Kekana, 19 Sibisi, 20 Mudau, 21 Mayambela, 22 Goss, 23 Morena, 24 Xoki, 25 Mthethwa, 26 Mokwana, CT: Broos
### Gold Cup
**CONCACAF Gold Cup 2005**
1 Marlin, 2 Lekgwathi, 3 Thwala, 4 Evans, 5 Katza, 6 Gaxa, 7 Klate, 8 Siphika, 9 Mokoena, 10 Bianchi, 11 van Heerden, 12 Kgatla, 13 Nkosi, 14 Nomvethe, 15 Mofedi, 16 Radebe, 17 Noble, 18 Raselemane, 19 Ndlela, 20 Petersen, 21 Leremi, 22 Langeveldt, CT: Baxter
### Confederations Cup
**FIFA Confederations Cup 1997**
1 Arendse, 2 Motaung, 3 Nyathi, 4 Jackson, 5 Fish, 6 Masinga, 7 Larsen, 8 Ngobre, 9 Tovey, 10 Moshoeu, 11 Mkhalele, 12 Augustine, 13 Ndlanya, 14 Williams, 15 Khumalo, 16 Baloyi, 17 Mnguni, 18 Moeti, 19 Radebe, 20 Tinkler, CT: Barker
**FIFA Confederations Cup 2009**
1 Fernández, 2 Gaxa, 3 Masilela, 4 Mokoena, 5 Mhlongo, 6 Sibaya, 7 Davids, 8 Tshabalala, 9 Mphela, 10 Pienaar, 11 van Heerden, 12 Modise, 13 Dikgacoi, 14 Booth, 15 Mdledle, 16 Khune, 17 Parker, 18 Fanteni, 19 Moon, 20 Khumalo, 21 Mashego, 22 Baloyi, 23 Gould, CT: Santana
### Giochi olimpici
NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.
## Rosa attuale
Lista dei convocati per le gare di qualificazione alla Coppa del Mondo 2026 contro Benin e Ruanda del 18 e 21 novembre 2023.
Presenze e reti aggiornate al termine della seconda sfida.
| Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra |
| - | - | - | - | - | - |
| P | Ronwen Williams | 21 gennaio 1992 (32 anni) | 36 | 0 | M. Sundowns |
| P | Veli Mothwa | 12 febbraio 1991 (32 anni) | 9 | 0 | AmaZulu |
| P | Ricardo Goss | 2 aprile 1994 (29 anni) | 2 | 0 | SuperSport Utd |
| D | Siyanda Xulu | 30 dicembre 1991 (32 anni) | 28 | 1 | SuperSport Utd |
| D | Aubrey Modiba | 22 luglio 1995 (28 anni) | 22 | 3 | M. Sundowns |
| D | Nyiko Mobbie | 11 settembre 1994 (29 anni) | 22 | 0 | Sekhukhune United |
| D | Mothobi Mvala | 14 giugno 1994 (29 anni) | 18 | 1 | M. Sundowns |
| D | Nkosinathi Sibisi | 22 settembre 1995 (28 anni) | 8 | 0 | Orlando Pirates |
| D | Khuliso Mudau | 26 aprile 1995 (28 anni) | 7 | 1 | M. Sundowns |
| D | Grant Kekana | 31 ottobre 1992 (31 anni) | 6 | 0 | M. Sundowns |
| D | Bradley Cross | 30 gennaio 2001 (22 anni) | 0 | 0 | Golden Arrows F.C. |
| C | Teboho Mokoena | 24 gennaio 1997 (27 anni) | 28 | 4 | M. Sundowns |
| C | Yaya Sithole | 3 marzo 1999 (24 anni) | 9 | 0 | Tondela |
| C | Sibongiseni Mthethwa | 20 settembre 1994 (29 anni) | 4 | 0 | Kaizer Chiefs |
| C | Jayden Adams | 5 maggio 2001 (22 anni) | 3 | 0 | Stellenbosch |
| C | Percy Tau | 13 maggio 1994 (29 anni) | 42 | 15 | Al-Ahly |
| C | Themba Zwane | 3 agosto 1989 (34 anni) | 37 | 7 | M. Sundowns |
| C | Bongokuhle Hlongwane | 20 giugno 2000 (23 anni) | 19 | 4 | Minnesota Utd |
| C | Lebo Mothiba | 28 gennaio 1996 (28 anni) | 17 | 4 | Strasburgo |
| C | Zakhele Lepasa | 19 marzo 1997 (26 anni) | 9 | 3 | Orlando Pirates |
| C | Mihlali Mayambela | 25 agosto 1996 (27 anni) | 7 | 2 | Arīs Limassol |
| C | Thapelo Maseko | 11 novembre 2002 (21 anni) | 2 | 0 | M. Sundowns |
| C | Oswin Apollis | 25 agosto 2001 (22 anni) | 1 | 0 | Polokwane City |
## Record individuali
Di seguito i primi 10 giocatori della nazionali per numero di presenze e numero di reti.
Dati aggiornati al 21 gennaio 2024.
Classifica presenze :
| Posizione | Giocatore | Reti | Presenze | Periodo |
| - | - | - | - | - |
| 1 | Aaron Mokoena | 107 | 1 | 1999-2010 |
| 2 | Itumeleng Khune | 91 | 0 | 2008-2018 |
| 3 | Siphiwe Tshabalala | 89 | 12 | 2006-2017 |
| 4 | Siyabonga Nomvethe | 82 | 16 | 1999-2012 |
| 5 | Benni McCarthy | 81 | 31 | 1997-2012 |
| 6 | Shaun Bartlett | 74 | 28 | 1995-2005 |
| 7 | John Moshoeu | 73 | 8 | 1992-2004 |
| 8 | Delron Buckley | 72 | 10 | 1999-2008 |
| 8 | Bernard Parker | 72 | 23 | 2007-2015 |
| 10 | Lucas Radebe | 70 | 2 | 1992-2003 |
Classifica reti :
| Posizione | Giocatore | Presenze | Reti | Periodo |
| - | - | - | - | - |
| 1 | Benni McCarthy | 31 | 81 | 1997-2012 |
| 2 | Shaun Bartlett | 28 | 74 | 1995-2005 |
| 3 | Katlego Mphela | 23 | 53 | 2005-2013 |
| 3 | Bernard Parker | 23 | 72 | 2007-2015 |
| 6 | Phil Masinga | 19 | 58 | 1992-2001 |
| 7 | Siyabonga Nomvethe | 16 | 82 | 1999-2012 |
| 7 | Percy Tau | 16 | 48 | 2017- |
| 9 | Sibusiso Zuma | 13 | 67 | 1998-2008 |
| 10 | Tokelo Rantie | 12 | 41 | 2012-2017 |
| 10 | Siphiwe Tshabalala | 12 | 89 | 2006-2017 |
|
9,683,343 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_Dreams_and_Realities_-_La_forza_dei_sogni
|
Episodi di Dreams and Realities - La forza dei sogni
|
# Episodi di Dreams and Realities - La forza dei sogni
La prima stagione della serie televisiva drammatica turca Dreams and Realities - La forza dei sogni (Hayaller ve Hayatlar), composta da 26 episodi, è stata distribuita in Turchia sul servizio di streaming beIN CONNECT dal 17 febbraio al 12 maggio 2022.
In Italia la stagione viene pubblicata in esclusiva sul servizio di streaming Mediaset Infinity dal 29 gennaio 2024.
| nº | Titolo originale | Titolo italiano | Pubblicazione Turchia | Pubblicazione Italia |
| - | - | - | - | - |
| 1 | Kalbimizi Kıracak Yakışıklılar | I bei ragazzi ci spezzeranno il cuore | 17 febbraio 2022 | 29 gennaio 2024 |
| 2 | Tehlikeli Sular | Acque pericolose | 17 febbraio 2022 | 30 gennaio 2024 |
| 3 | Şüphenin Fısıltısı | | 24 febbraio 2022 | 31 gennaio 2024 |
| 4 | Ölüm Hayatın Kardeşiymiş | | 24 febbraio 2022 | 1º febbraio 2024 |
| 5 | Yas Turizmi | | 3 marzo 2022 | 2 febbraio 2024 |
| 6 | Meryem Göçüğü | | 3 marzo 2022 | |
| 7 | Ölü Kırık Kalp | | 10 marzo 2022 | |
| 8 | Avucumuzdaki Sırlar | | 10 marzo 2022 | |
| 9 | Yarım Kalan Veda | | 17 marzo 2022 | |
| 10 | Örümceğin Ağı | | 17 marzo 2022 | |
| 11 | Gerçeğin Kokusu | | 24 marzo 2022 | |
| 12 | Dengesini Bulanlar / Dengesi Bozulanlar | | 24 marzo 2022 | |
| 13 | Sular Yükselirken | | 31 marzo 2022 | |
| 14 | Yalan Dediğin Nedir? | | 31 marzo 2022 | |
| 15 | Arkadaşlar Affeder! | | 7 aprile 2022 | |
| 16 | Fotoğrafların Dili Olsa | | 7 aprile 2022 | |
| 17 | Siz Çete Misiniz? | | 14 aprile 2022 | |
| 18 | İlişki Acemisi | | 14 aprile 2022 | |
| 19 | Güvenimizi Sarsanlar | | 21 aprile 2022 | |
| 20 | İçimizdeki Boşluğu Dolduranlar | | 21 aprile 2022 | |
| 21 | Hepimizin Kusurları Var! | | 28 aprile 2022 | |
| 22 | Aşka Teslim Olanlar | | 28 aprile 2022 | |
| 23 | Hayat Sigortası | | 5 maggio 2022 | |
| 24 | Kuşun Kanadındaki Güzellik | | 5 maggio 2022 | |
| 25 | Pişmanlık Treni | | 12 maggio 2022 | |
| 26 | Canımdan Bir Parça | | 12 maggio 2022 | |
|
114,795 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Glicerolo
|
Glicerolo
|
# Glicerolo
Il glicerolo è un composto organico nella cui struttura sono presenti tre atomi di carbonio legati a tre gruppi -OH (in altre parole è un "triolo").
La glicerina, non è altro che il glicerolo all'85%.
## Caratteristiche
Il glicerolo è un componente dei lipidi (oli e grassi) e dei fosfolipidi o glicolipidi, dai quali viene ottenuto per idrolisi o transesterificazione. Quando l'organismo utilizza le sue riserve di grassi, dapprima le scinde in acidi grassi e glicerolo, quest'ultimo viene trasformato nel fegato in glucosio diventando una fonte di energia per il metabolismo cellulare.
A temperatura ambiente è un liquido incolore piuttosto denso, viscoso e dolciastro; la presenza di tre gruppi -OH lo rende miscibile con l'acqua in ogni proporzione.
Ricavato industrialmente come sottoprodotto della preparazione del sapone, trova impiego nella produzione di sciroppi, creme per uso farmaceutico e cosmetico, nonché come additivo alimentare, identificato dalla sigla E422. È anche un reagente usato nella sintesi di composti organici più complessi. Nel vino conferisce rotondità al sapore. Il glicerolo liquido è anche impiegato, con 2 parti d'acqua distillata, nella soluzione per macchine del fumo da palcoscenico. Trova inoltre impiego nella produzione della nitroglicerina.
Il glicerolo è anche un sottoprodotto della produzione del biodiesel.
Fu sintetizzato per la prima volta da Carl Scheele nel 1779. Essendo uno dei principali sottoprodotti della fermentazione alcolica, veniva sintetizzato durante la guerra (fermentando succhi di mela e uva e inibendo la riduzione dell'acetaldeide a etanolo mediante diossido di zolfo).
La glicerina presenta eccellenti proprietà di solubilità per tannini, fenolo e l'acido borico. Se presente in percentuale elevata svolge anche azione conservante e viene a volte aggiunta a soluzioni acquose. L'azione caustica di alcuni composti (ad esempio fenolo e iodio) è minore in soluzione glicerica. A causa della sua viscosità le soluzioni in glicerina si preparano meglio operando a caldo. I gliceridi sono notevolmente igroscopici e debbono quindi essere conservati in recipienti ben chiusi.
Esempi di gliceridi farmaceutici sono:
* tra le gocce auricolari, la glicerina ittiolata e la soluzione idroglicerica di sodio carbonato;
* tra le soluzioni per uso esterno, la soluzione glicerica di iodio.
Quando prodotto secondo la Farmacopea Ufficiale, viene identificato con "glicerolo F.U.".
## Utilizzi medici
Il glicerolo somministrato per via orale ha una funzione lassativa; somministrato per via endovenosa insieme a cloruro di sodio, è indicato nel trattamento dell'ipertensione endocranica e oculare nei pazienti adulti.
I dati relativi all'impiego di glicerolo durante la gravidanza o l'allattamento sono limitati. L'assunzione di glicerolo non risulta comunque controindicata durante la gravidanza o l'allattamento; a scopo precauzionale è comunque preferibile assumere il farmaco solo nei casi di necessità e dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.
Il glicerolo deve essere somministrato con cautela a pazienti diabetici: per azione disidratante, favorisce la comparsa di iperglicemia e glicosuria.
L'uso prolungato di lassativi come il glicerolo può favorire la comparsa di diarrea con conseguente perdita di acqua, sali minerali o altri elementi nutritivi essenziali e, nei casi più gravi, disidratazione o ipopotassiemia. L'abuso di lassativi può portare inoltre a dipendenza e incremento progressivo del dosaggio, atonia intestinale, stitichezza cronica. L'ipopotassiemia associata all'abuso di lassativi può causare alterazioni della funzionalità cardiaca o neuromuscolare: somministrare glicerolo con cautela a pazienti in terapia con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi.
In caso di trattamento con glicerolo per via endovenosa, somministrare il glicerolo con cautela a pazienti affetti da insufficienza renale poiché potrebbe verificarsi necrolisi osmotica irreversibile; durante la terapia è opportuno monitorare la funzionalità renale. In presenza di scompenso cardiaco congestizio, edema, ritenzione idrica somministrare glicerolo con cautela. La somministrazione contemporanea a trasfusione di sangue nella stessa linea di infusione venosa può causare emolisi.
Durante la somministrazione di glicerolo per via endovenosa mantenere sotto osservazione il bilancio elettrolitico e l'osmolarità plasmatica.
Non sono disponibili dati relativi all'efficacia e alla sicurezza della somministrazione di glicerolo per via endovenosa in pazienti pediatrici.
|
8,010,263 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Intranet_nazionale
|
Intranet nazionale
|
# Intranet nazionale
Una intranet nazionale è una rete separata dall'Internet globale basata su protocollo Internet gestita da uno stato nazione come sostituto nazionale per l'Internet globale, con l'obiettivo di controllare e monitorare le comunicazioni dei suoi abitanti, oltre a limitare il loro accesso ai media esterni. Vengono usati altri nomi, come l'uso del termine "internet halal" nei paesi islamici.
Tali reti generalmente hanno accesso a media controllati dallo stato e alternative nazionali ai servizi Internet gestiti da stranieri: motori di ricerca, webmail e così via.
La rete Kwangmyong della Corea del Nord, risalente al 2000, è la più nota di questo tipo di rete. Cuba e Myanmar utilizzano anche un sistema di rete simile, separato dal resto di Internet.
Nell'aprile 2011, un alto funzionario iraniano, Ali Agha-Mohammadi, annunciò i piani del governo di lanciare il proprio "internet halal", che si conformerebbe ai valori islamici e fornirà servizi "appropriati". La creazione di una tale rete, simile all'esempio nordcoreano, impedirebbe che informazioni indesiderate dall'esterno dell'Iran entrino nel sistema chiuso. Il muro iraniano avrebbe un proprio servizio di posta elettronica localizzato e un motore di ricerca.
|
2,924,884 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Membri_di_Fairy_Tail
|
Membri di Fairy Tail
|
# Membri di Fairy Tail
Fairy Tail (フェアリーテイル, Fearī Teiru) è una gilda di maghi, appartenenti all'universo narrativo dell'omonima serie manga e anime di Hiro Mashima. Essa appartiene alle gilde ufficialmente riconosciute dal Concilio della magia e gestisce gli incarichi e i lavori presentati da tutti coloro che ne richiedono i servigi. Tutti i membri hanno imparato però a considerarsi una grande famiglia allargata, nella quale la fiducia e la solidarietà tra compagni sono i più importanti valori. I suddetti maghi possono agire da soli o in squadre, che possono essere temporanee o fisse.
## Protagonisti
### Natsu Dragonil
Natsu Dragonil (ナツ・ドラグニル, Natsu Doraguniru) è il protagonista maschile della serie. In tenera età è stato cresciuto dal drago Igneel per diventare un dragon slayer (滅竜魔導士, ドラゴンスレイヤー, doragon sureiyā), un mago con tratti fisionomici simili a quelli di un drago e i cui poteri sono designati a combatterli. Usando la propria magia del dragon slayer del fuoco (火の滅竜魔法, Hi no metsurū mahō), Natsu è immune alle fiamme ed è capace di mangiarle per ricaricarsi e potenziare i propri attacchi, che includono lo sputare fiamme e infiammare qualsiasi parte del suo corpo per colpire gli avversari; tuttavia, soffre di chinetosi quando si trova a bordo di un mezzo di trasporto o simili. In seguito alla scomparsa di Igneel il 7 luglio X777, Natsu si mette alla ricerca del suo drago custode, ritrovandosi poi ad entrare a far parte di Fairy Tail, dove ne diventa uno dei membri più forti e distruttivi, ottenendo anche il soprannome di "Salamander" (火竜, サラマンダー, Saramandā). In seguito, viene rivelato che Natsu è in realtà un demone conosciuto come "Eterias Natsu Dragonil" (E.N.D.) e che fu inviato nel presente da 400 anni indietro nel tempo da suo fratello, Zeref Dragonil, come parte di una più grande cospirazione per uccidere sia Zeref che il drago nero malvagio Acnologia.
È doppiato da Tetsuya Kakihara (giapponese) e Manuel Meli (italiano).
### Lucy Heartphilia
Lucy Heartphilia (ルーシィ・ハートフィリア, Rūshii Hātofiria) è la protagonista femminile della serie. È un'adolescente novellina della ricca famiglia Heartphilia che intraprende un viaggio per riuscire ad entrare a far parte di Fairy Tail, gilda di cui ha sempre sognato di far parte. Riesce nel suo intento grazie all'inaspettato incontro con Natsu Dragonil, che la salva dal mago disonesto Bora, il quale si fingeva membro di Fairy Tail sotto il falso nome di Salamander per attrarre belle ragazze e renderle schiave. Entrata nella gilda, prende sempre parte a missioni pagate insieme a Natsu e Happy per cercare fondi necessari a pagare l'affitto per il suo appartamento a Magnolia, salvo poi diventare spesso esasperata dal fatto che i suoi compagni di squadra riducano la quantità di ricompensa loro spettante per aver inavvertitamente distrutto degli edifici storici. Aspira anche a diventare una nota scrittrice e alla fine della serie riesce a pubblicare il proprio romanzo di debutto, basandosi sulle proprie esperienze vissute insieme ai suoi compagni di avventure della gilda. Come maga degli spiriti stellari (星霊魔導士, seirei madōshi), utilizza le proprie chiavi magiche per richiamare gli spiriti stellari con cui ha stretto contratto; nel corso della sua avventura riesce ad ottenere un totale di dieci su dodici chiavi d'oro, con le quali può richiamare potenti spiriti associati alle costellazioni dello zodiaco. Combatte spesso al fianco dei propri spiriti con una frusta e in seguito acquisisce l'abilità speciale Star Dresses (星霊衣, スタードレス, Sutā Doresu), con la quale può indossare abiti magici che le donano direttamente i poteri degli spiriti zodiacali.
È doppiata da Aya Hirano (giapponese) e Chiara Oliviero (italiano).
### Happy
Happy (ハッピー, Happī) è un gatto blu antropomorfo che accompagna Natsu Dragonil come suo miglior amico in ogni sua missione. Usando un'abilità magica chiamata Aera (翼, エーラ, Ēra), Happy può diventare un gatto alato e volare a grande velocità. Sfrutta questa forma per portare in volo con sé Natsu ed è l'unico caso in cui il dragon slayer non soffre di chinetosi mentre viene trasportato. Prima dell'inizio della serie, Happy viene covato da un uovo trovato da Natsu e Lisana Strauss, che lo chiamano "Happy" dato che la sua nascita ha portato una ventata di felicità nella gilda, dopo quella che stava per diventare un'accesa discussione per la scelta del suo nome. Più avanti nella serie, Happy scopre di essere un Exceed originario di Edolas, dove è stato separato dai propri genitori Lucky (ラッキー, Rakkī) e Marl (マール, Māru) prima di uscire dal proprio uovo come parte del piano della loro regina per evacuare 100 piccoli Exceed e spedirli su Earthland prima che il loro regno venisse distrutto.
È doppiato da Rie Kugimiya (giapponese) e Monica Bertolotti (italiano).
### Gray Fullbuster
Gray Fullbuster (グレイ・フルバスター, Gurei Furubasutā) è un mago del ghiaccio, fiero rivale di Natsu a causa delle loro personalità e degli elementi magici controllati opposti tra loro. Rimasto orfano dopo un attacco del demone Eterias Deliora (デリオラ, Deriora) all'età di otto anni, Gray viene cresciuto e addestrato da Ur ad usare la magia Ice Make (氷の造形魔法, Aisu Meiku), che gli consente di produrre istantaneamente ghiaccio sotto forma di arma o di un oggetto da lui immaginato; durante il suo allenamento per resistere alle fredde temperature, acquisisce l'abitudine di spogliarsi inconsciamente, fatto che Mashima ha tratto dalla propria abitudine analoga che aveva da giovane. Entra a far parte di Fairy Tail dopo che Ur sacrifica la propria vita per salvare quella del giovane mentre è intento a tentare di uccidere in maniera sconsiderata Deliora. Diverso tempo dopo nella serie, Gray eredita la magia da Demon Slayer del ghiaccio (氷の滅悪魔法, Kōri no Metsuaku Mahō) da suo padre tornato in vita, Silver, divenendo un demon slayer (滅悪魔導士, debiru sureiyā, lett. "uccisore del demone") per portare avanti la sua volontà di distruggere E.N.D. L'influenza malvagia dei poteri demoniaci costringe Gray a scontrarsi irrazionalmente contro Natsu dopo aver scoperto la sua identità come E.N.D., ma in seguito usa i propri poteri per aiutare Natsu a liberarsi della sua identità come Eterias per permettergli di vivere normalmente come umano.
È doppiato da Yūichi Nakamura (giapponese) e Daniele Raffaeli (italiano).
### Elsa Scarlett
Elsa Scarlett (エルザ・スカーレット, Eruza Sukāretto) è una spadaccina e maga di classe S di Fairy Tail, soprannominata "Titania" (妖精女王, Titānia) per la sua notorietà in qualità di membro femminile più forte della gilda, in riferimento alla Regina delle Fate di Sogno di una notte di mezza estate. Utilizza una magia chiamata "Cambio-Stock" (換装, kansō) della tipologia "The Knight" (騎士, Za Naito), che le consente di cambiarsi istantaneamente e riequipaggiarsi con varie armature e armi che modificano la sua già tremendamente alta forza e abilità magica Abbandonata durante la propria infanzia da sua madre, Irene Belserion, Elsa viene catturata e resa schiava presso la Torre del Paradiso all'età di undici anni e stringe amicizia con Gerard Fernandez, che le dona il cognome "Scarlett" ispirandosi ai suoi capelli rossi. Attiva per la prima volta il proprio potere magico alla guida di una rivolta degli schiavi, salvo però esser tradita da Gerard cui gli hanno fatto il lavaggio del cervello e venir costretta a fuggire dalla torre da sola. Le sue esperienze la portano a entrare a far parte di Fairy Tail e diventare una seria ma compassionevole disciplinatrice, ricoprendo poi in seguito il ruolo di settima master durante l'assenza di Makarov Dreyar quando la gilda viene riformata dopo un anno dal disfacimento di Tartaros. Nel corso delle vicende narrate in Fairy Tail, Elsa ha modo di rafforzare i legami con i propri amici durante le loro avventure, rendendolo uno dei suoi maggiori punti di forza.
Per il suo nome Mashima ha tratto ispirazione dal personaggio di Eru, apparso nel manga autoconclusivo Fairy Tale, che costituisce un episodio pilota per Fairy Tail Mashima l'ha ideata in un primo momento per farla piangere da un solo occhio a causa di un difetto presente nel suo occhio artificiale, ma in seguito ha abbandonato questo aspetto disegnando delle scene in cui Elsa piange da entrambi gli occhi. Ha anche rivelato di dimenticarsi spesso che la sua armatura può cambiare aspetto e ciò lo porta a disegnare trasformazioni diverse ogni volta che appare.
È doppiata da Sayaka Ōhara (giapponese) e Eleonora Reti (italiano).
### Wendy Marvel
Giovanissima maga della gilda Cat Shelter, è la Dragon Slayer del Cielo. Il suo potere consiste nella Sky Magic ovvero l'Healing Magic, una magia perduta che permette di curare avvelenamenti e ferite di ogni genere. La sua magia si basa sull'aria infatti se l'aria è pulita i suoi poteri sono più potenti, quando l'aria è inquinata la sua magia è del tutto inefficace. Appare per la prima volta in occasione della battaglia contro Oracion Seis, alla quale viene convocata come membro di Cat Shelter. Wendy è anche in grado di utilizzare le magie del drago come il soffio del drago celeste (anche se apparentemente non possiede ancora l'abilità di Natsu e Gajil nel padroneggiarle). Come Natsu e Gajil, sette anni fa ha perso le tracce del suo drago mentore, Grandine. Sembra essere l'unica Dragon Slayer rimasta a non soffrire di cinetosi, ma ciò è dovuto alla sua giovane età e, di conseguenza, ai suoi poteri che sono ancora poco sviluppati rispetto al suo potenziale.
È doppiata da Satomi Satō (giapponese) e Joy Saltarelli (italiano).
### Charle
Charle (シャルル, Sharuru) è una Exceed dal pelo bianco sempre al fianco di Wendy Marvel, della quale si prende cura; il suo nome è traslitterabile anche come "Charles" e per questa ragione nelle nazioni in cui i lettori avrebbero potuto interpretare il suo nome come maschile si è adottato il più femminile "Carla". Prima dell'inizio della serie, è stata mandata su Earthland quand'era ancora in un uovo insieme ad Happy e ad altri 98 Exceed come da decisione presa da sua madre, la regina Shagotte, che ha avuto una premonizione in cui il loro regno sarebbe stato distrutto; per prevenire il panico, la regina finge che l'evacuazione sia una missione il cui obiettivo sia quello di uccidere i dragon slayer. Charle è nata con un potere inconscio che le consente di vedere il futuro, ereditato da sua madre e che causa una falsa interpretazione della finta missione come reale; nonostante ciò, Charle decide di proteggere Wendy. Sebbene sia alquanto infastidita dall'atteggiamento tenuto da Happy durante le varie missioni, Charle lo riconsidera dopo che lui si ribella agli ordini degli Exceed. Alla fine, dopo essersi resa conto di possedere abilità di preveggenza, Charle decide di far pratica per controllare le proprie visioni e durante l'anno di permanenza nella gilda Lamia Scale insieme a Wendy, riesce ad assumere una forma umanoide per poter affinare ulteriormente i propri poteri.
È doppiata da Yui Horie (giapponese) e Maura Cenciarelli (italiano).
## Master della gilda
### Mavis Vermillion
Mavis Vermillion (メイビス・ヴァーミリオン, Meibisu Vāmirion) è la fondatrice e prima master di Fairy Tail, soprannominata la "Fata stratega" (妖精軍師, Yōsei gunshi) date le sue capacità prodigiose nel pianificare tattiche d'attacco e per le sue enormi abilità illusorie e militari. Mavis è anche a conoscenza delle tre grandi magie delle fate (妖精三大魔法, Yōsei san dai mahō), una terna di incantesimi che può essere utilizzata soltanto dai membri della sua gilda; oltre a Fairy Law, questo insieme di magie include Fairy Glitter (妖精の輝き, フェアリーグリッター, Fearī Gurittā), un attacco che può sradicare qualsiasi nemico, e Fairy Sphere (妖精の球, フェアリースフィア, Fearī Sufia), un impenetrabile campo di forza che sospende il tempo per coloro che sono al suo interno. In seguito, rivela di possedere la stessa maledizione che rende immortali e capaci di rubare la vita di coloro che si amano posseduta dall'antagonista della serie, Zeref Dragonil, suo passato amico e amante, ma con in aggiunta un vero e proprio arresto della crescita fisica esteriore, il che la rende per sempre una ragazzina di tredici anni, essendo questa l'età in cui ne è rimasta colpita, ma mantiene inalterata la propria fisionomia interiore come donna adulta nel corso della sua vita.
Cresciuta sull'isola Tenro da un rigido master di gilda che la priva delle sue scarpe, Mavis sviluppa l'abitudine di camminare scalza. All'età di tredici anni, incontra un gruppo di cacciatori di tesori che in seguito diventano i suoi co-fondatori di Fairy Tail. Mentre li accompagna in un viaggio per recuperare un artefatto rubato, Mavis stringe amicizia con uno Zeref vagabondo, il quale le insegna un prototipo proibito di Fairy Law che innesca la sua maledizione nel momento in cui la esegue per salvare la vita dei propri amici. Undici anni dopo, Mavis continua a nutrire empatia nei confronti di Zeref e s'innamora di lui, attivando così involontariamente la maledizione di Zeref che la condanna ad uno stato simile alla morte, dopo un breve periodo d'intimità che porta al concepimento di un figlio, August. Il suo corpo è conservato in un cristallo lacrima custodito nei sotterranei della sede di Fairy Tail, dove produce una fonte di magia senza limiti conosciuta come Fairy Heart (妖精の心臓, フェアリーハート, Fearī Hāto), nota con il nome in codice Lumen Histoire (ルーメン・イストワール, Rūmen Isutowāru), mentre Purehito Gaebolg ha costruito una falsa tomba sull'isola Tenro per nascondere questo segreto. Mavis appare conseguentemente come un proiezione astrale che può essere vista e sentita soltanto da coloro che portano il marchio di Fairy Tail. In seguito, viene fatta rivivere con la distruzione del suo cristallo di stasi per potersi confrontare di persona con Zeref e attiva la loro reciproca maledizione accettando il proprio amore per lui nonostante lo odi allo stesso tempo, portando così alla morte di entrambi. Un anno dopo, una ragazza con le stesse sembianze di Mavis di nome Mio (ミオ) fa la propria comparsa e incontra un giovane uomo di nome Alios, che somiglia a Zeref.
Gli antefatti relativi a Mavis sono stati inclusi sin dai primi sviluppi della serie. Mashima l'ha inizialmente concepita come un personaggio maschile piuttosto anziano, salvo poi renderla una giovane ragazza dopo esser stato informato del fatto che "Mavis" sia un nome femminile. Inoltre, ha dichiarato di aver espanso più del previsto il suo coinvolgimento nella storia per via della sua "immensa notorietà", rimarcando che mai "si sarebbe aspettato" diventasse così tanto popolare. Mashima ha riportato in seguito che molti lettori sono rimasti sorpresi dalla relazione di Mavis con Zeref, che ha deciso d'includere "molto tempo" prima di mostrarla effettivamente. In un primo momento era intenzionato a disegnare una scena dettagliata del bacio tra i due personaggi, ma preoccupato di come sarebbe potuta apparire Mavis, decise poi di trasformare la scena in una silhouette dei due ritenendola "molto più bella ed efficace".
È doppiata da Mamiko Noto (giapponese) e Laura Amadei (italiano).
### Purehito Gaebolg
Purehito Gaebolg (プレヒト・ゲイボルグ, Purehito Geiborugu), inizialmente conosciuto sotto il nome di Hades (ハデス, Hadesu), è uno dei cofondatori di Fairy Tail e il master di Grimoire Heart. Il suo nome è basato su quello di uno scrittore, dato che il nome è traslitterabile anche in tal modo, mentre il suo cognome deriva dalla lancia Gáe Bolg. Succedendo a Mavis Vermillion in qualità di secondo master della gilda nel momento in cui lei finisce in uno stato simile alla morte a causa di Zeref, Purehito concentra segretamente i propri sforzi sulla conoscenza della magia nera e mentre è intento a trovare un modo di resuscitarla genera inavvertitamente Fairy Heart, spronandolo a cercare la fonte di tale potere magico. Dopo aver identificato la fonte in Zeref, diventa ossessionato dall'ottenere questa singolarità per sé stesso e organizza Grimoire Heart, ritenendo di dover risvegliare il potere dormiente di Zeref per raggiungere il suo obiettivo. Hades pratica potenti incantesimi come Grimoire Law (悪魔の法律, グリモアロウ, Gurimoa Rō), una versione oscura di Fairy Law di Makarov Dreyar, e l'artificiale Occhio demoniaco (悪魔の眼, Akuma no me) coperto dalla sua benda, che gli dona la possibilità di accedere ai grandi poteri oscuri sviluppati da Zeref quando attivato. La sua magia peculiare gli consente di produrre catene dalle proprie mani per tenere in pugno o lanciare via i propri avversari. Usando un "cuore" meccanico situato a bordo dell'aeronave sede della sua gilda e basato sulle sue conoscenze relative a Fairy Heart, Hades si mantiene superiore agli attacchi di Fairy Tail, finché non viene distrutto da Happy e Charle. Viene poi risparmiato da Makarov una volta sconfitto da Natsu e dai suoi compagni di squadra, salvo poi essere ucciso da Zeref subito dopo aver lasciato l'isola Tenro per aver richiamato Acnologia con le sue azioni.
È doppiato da Masashi Hirose (giapponese, 2010–2014), Yutaka Aoyama (giapponese, 2015–presente), Yoshihisa Kawahara (giapponese, da giovane), Gaetano Lizzio (italiano, ep. 48-69) e Paolo Marchese (italiano).
### Makarov Dreyar
Makarov Dreyar (マカロフ・ドレアー, Makarofu Doreā) è il figlio del cofondatore Yuri Dreyar (ユーリ・ドレアー, Yūri Doreā) e ricopre il ruolo di terzo master della gilda Fairy Tail, carica che cerca di lasciare più volte nel corso della serie ma che si ritrova inevitabilmente a dover nuovamente riprendere; Mashima ha scelto il nome del personaggio con l'intenzione di dargli un suono russo. È un uomo anziano e di bassa statura, appartenente al Sacro Ordine dei Dieci (聖十大魔導, Seiten daimadō), un titolo dato a coloro che vengono riconosciuti dal Concilio della magia come possessori dei più grandi poteri e abilità magici tra tutti i maghi del continente di Ishgar. Conosce numerose forme di magia, inclusa l'abilità di incrementare enormemente la propria dimensione grazie alla magia Giant (巨人, ジャイアント, Jaianto). È visto come una figura paterna all'interno della gilda e tratta tutti i membri come fossero suoi figli, anche se si trova costretto a riprenderli spesso e volentieri a causa dei problemi che gli causano con il concilio. Una gag ricorrente nella serie è il mancato tentativo di Makarov di trovare un successore permanente nel proprio ruolo di guida della gilda, trovandosi costretto a coprire le cariche di sesto e ottavo master dopo che la mantengono per un breve periodo rispettivamente Gildarts Clive e Elsa Scarlett. Durante la guerra contro l'Impero Alvarez, sacrifica la propria vita per annientare i nemici grazie al potente incantesimo Fairy Law (妖精の法律, フェアリーロウ, Fearī Rō), il quale riduce la durata di vita dell'utilizzatore per eliminare chiunque egli ritenga suo nemico, senza colpire i suoi alleati. Infine, Mavis Vermillion riesce in seguito a resuscitarlo come paraplegico dopo la sua scomparsa.
È doppiato da Shinpachi Tsuji (giapponese) Angelo Nicotra e Pierluigi Astore (italiano).
## Maghi di classe S
I maghi di classe S (S級魔導士, Esu-kyū madōshi) di Fairy Tail sono i membri di più alto livello della gilda che sono stati riconosciuti dal master per la loro enorme forza, abilità e convinzione. Elsa Scarlett, una dei personaggi principali della serie, è abilitata alla classe S da prima dell'inizio della narrazione. Mashima ha affermato che la "S" sta per parole come "super", "speciale" o per la frase giapponese それやヤバイぞ!!, "Soreya yabai zo!!", "È davvero pericoloso!!".
### Mira Jane Strauss
Mira Jane Strauss (ミラジェーン・ストラウス, Mirajēn Sutorausu) è la barista e amministratrice della gilda, che lavora anche come ragazza modella pin-up per la rivista immaginaria Weekly Sorcerer. Soprannominata "Diavolessa" (魔人, Majin), Mira Jane è la prima dei tre fratelli Strauss e usa una varietà della magia basata sulla trasformazione Takeover (接収, テイクオーバー, Teikuōbā): trattasi del Satan Soul (サタンソウル, Satan Sōru), che le consente di assumere la forma e i poteri di vari demoni che ha sconfitto in combattimento. Prima dell'inizio della serie, Mira Jane prova risentimento nei confronti della propria magia causa di derisioni nei suoi confronti da parte delle altre persone, salvo poi cambiare opinione dopo che anche i suoi fratelli imparano altre varietà del Takeover per poterla confortare e sentirsi a lei più vicini. Dopo che sua sorella Lisana scompare nel nulla quando lei ha diciassette anni, sviluppa una personalità più allegra e spensierata per cercare di risollevarsi e non far preoccupare inutilmente coloro che la circondano. A causa del trauma sorto da tale incidente, Mira Jane ha anche ristretto notevolmente l'utilizzo del proprio Takeover alla sola mimica dell'aspetto fisico o della voce di altre persone per occasioni scherzose e si è ritirata dal lavoro attivo in missione come maga di classe S. Due anni dopo sprigiona il proprio Satan Soul per salvare il proprio fratello minore, Elfman, durante la battaglia di Fairy Tail. Mashima ha chiamato così il personaggio di Mira traendo ispirazione dal soprannome di uno dei propri amici conosciuti in un videogioco online. Ha inoltre affermato di aver elaborato e strutturato il retroscena della sua famiglia "molto molto tempo" prima di includerlo effettivamente nella storia, aggiungendo che "ogni occasione [che si presentava] per poterne parlare non sembrava mai quella giusta" e che è stato felice quando è sorta l'opportunità per inserirlo.
È doppiata da Ryōko Ono (giapponese) e Emanuela Damasio (italiano).
### Luxus Dreyar
Luxus Dreyar (ラクサス・ドレアー, Rakusasu Doreā, o anche "Laxus" come nome e/o "Dreher" come cognome nella prima edizione del manga) è il nipote di Makarov Dreyar ed erede alla posizione di master della gilda. Il nome del personaggio derivata dalla parola "lux", unità di misura usata per la luce. È un esperto mago dell'elettricità capace di generare e trasformarsi in scariche elettriche. È inoltre un dragon slayer di seconda generazione in quanto suo padre, Ewan Dreyar, gli ha impiantato da piccolo un cristallo lacrima per renderlo capace di utilizzare la magia da dragon slayer del fulmine (雷の滅竜魔法, Kaminari no metsuryū mahō). Da adolescente, Luxus si sentiva oscurato da suo nonno e alla fine si è ribellato per l'espulsione di suo padre dalla gilda, crescendo quindi come un uomo arrogante, presuntuoso e nutrente un sentimento di superiorità sugli altri sino all'inizio della serie. Quando la reputazione di Fairy Tail inizia a vacillare dopo la guerra combattuta contro Phantom Lord, Luxus organizza una battle royal interna alla gilda chiamata "Battaglia di Fairy Tail" per cercare di sottrarre il controllo della gilda a Makarov e ristabilirne la forza togliendo di mezzo i membri "più deboli" della gilda. Infuriato per l'ormai prossimo fallimento dell'operazione, Luxus esegue il Fairy Law per annientare Magnolia, ma i suoi sentimenti profondi per la gilda hanno la meglio sull'esecuzione dell'incantesimo. Dopo esser stato sconfitto da Natsu Dragonil e Gajil Redfox, viene espulso da Makarov per aver messo in grave pericolo i suoi compagni di gilda, ma nonostante questo gli altri mantengono un rapporto amichevole con lui.. Salverà Fairy Tail in occasione della battaglia contro Hades sull'isola Tenro, venendo reintegrato ufficialmente nella gilda da Gildarts Clive durante il suo brevissimo periodo da master della gilda,dimostrando di essere un uomo profondamente cambiato.
È doppiato da Katsuyuki Konishi (giapponese), Hideyuki Hayami (giapponese, da bambino), Alessandro Budroni (italiano) e Monica Vulcano (italiano, da bambino).
### Mist Gun
Mist Gun (ミストガン, Misutogan, o anche "Mistogun" nei primi volumi dell'edizione italiana) è un mago mascherato di Fairy Tail proveniente dal universo parallelo di Edolas come controparte di Gerard Fernandez. Incapace di usare la magia autonomamente, Mist Gun sviluppa un bastone infuso di potere magico dai vari effetti, come ad esempio il generare illusioni e disegnare cerchi magici per attaccare i suoi avversari. Prima di rivelare il proprio aspetto fisico, Mist Gun era solito compiere incantesimi soporiferi per far dormire momentaneamente i propri compagni di gilda ogni qual volta faceva ritorno alla gilda, in modo da evitare che la sua identità venisse scoperta. È giunto su Earthland mediante il portale interdimensionale Anima usato da Faust, suo padre e re di Edolas, per trasferire energia magica da Earthland e convertirla in cristalli lacrima. Alla fine, dopo aver cercato senza successo di evitare che Magnolia venisse assorbita insieme a Fairy Tail, fa ritorno su Edolas e ripristina la città cristallizzata inviandola attraverso un altro portale dopo che i suoi alleati impediscono a Faust di usarlo per distruggere il regno di Exceed. Inverte poi gli effetti di Anima, in moda da restituire ad Earthland tutta la magia rubata, aspettandosi di essere giudicato con la condanna a morte per questo dal suo amico d'infanzia Panther Lily per placare il conseguente panico creatosi tra gli abitanti. Quando Natsu Dragonil si prende l'intera responsabilità, Mist Gun guadagna l'appoggio della sua gente per poterlo sconfiggere in una finta battaglia e decide poi di rimanere su Edolas per sostituire suo padre in qualità di nuovo re.
È doppiato da Daisuke Namikawa (giapponese) e Emiliano Coltorti (italiano).
### Gildarts Clive
Gildarts Clive (ギルダーツ・クライヴ, Girudātsu Kuraivu) è un mago di classe S di Fairy Tail, della quale è considerato il membro più forte. È in grado di rompere ogni oggetto o suddividere in tanti blocchi ciò che tocca usando la magia Crush (クラッシュ, Kurasshu), la cui enorme potenza ha richiesto una ristrutturazione della città di Magnolia per generare all'occorrenza una strada isolata apposita per lui per i momenti in cui esce o fa ritorno da una missione, in modo da evitare che suddivida per errore le case. Dato che s'imbarca spesso in missioni che non sono mediamente completabili in meno di cent'anni, visita la gilda soltanto in rare occasioni e vi rimane per un breve periodo di tempo; durante l'unica missione fallita, perde il proprio braccio sinistro e diversi organi interni dopo esser stato sbranato da Acnologia. Gildarts è anche il padre vedovo di Kana Alberona, ma era completamente ignaro della sua relazione con la giovane maga dato che sua moglie Cornelia divorziò da lui e diede alla luce la figlia mentre lui si trovava in viaggio per una missione della durata di sei anni. Gildarts scopre la verità da Kana in occasione della battaglia di Fairy Tail contro Grimoire Heart sull'isola Tenro e successivamente inizia a rivolgersi a lei in maniera più comica. Una volta fatto ritorno dall'isola sette anni dopo, Gildarts viene eletto da Makarov come quinto master della gilda dopo Macao Convolto, ma si dimette quasi subito per ripartire alla volta di un nuovo viaggio. Fa ritorno un anno dopo per partecipare alla guerra contro l'Impero Alvarez, rimanendo alla gilda nell'epilogo della serie. Mashima ha descritto il personaggio come un "tipo fuori di testa" e ha considerato la sua prima apparizione un fatto "molto importante" all'interno della storia.
È doppiato da Kazuhiko Inoue (giapponese) e Roberto Certomà (italiano).
## Membri secondari
### Kana Alberona
Kana Alberona (カナ・アルベローナ, Kana Aruberōna) è una giovane donna alcolizzata che beve interi barili di liquore alla volta, consumando il 30% dell'alcol presente nella gilda. Il suo nome deriva dal termine dei tarocchi "arcana". Utilizza la magia delle carte (魔法の札, マジックカード, majikku kādo) o per scagliarle contro l'avversario come proiettili oppure per eseguire una varietà di incantesimi, tra cui predizione del futuro. Come membro più anziano della generazione di Lucy Heartphilia, Kana è entrata a far parte di Fairy Tail all'età di sei anni, in cerca del proprio padre Gildarts Clive in seguito alla morte della madre. Incapace di rivelargli il proprio legame col padre a causa della propria timidezza e della rara presenza di lui, Kana cerca di motivarsi per diventare una maga di classe S e avvicinarsi di più a lui, ma fallisce per quattro volte di fila l'esame di promozione e per questo cade in uno stato di depressione. Durante il suo quinto esame sull'isola Tenro dodici anni dopo, Kana abbandona i propri compagni di gilda mentre è in corso l'attacco di Grimoire Heart per completare la prova, consistente nel ritrovamento della tomba di Mavis Vermillion, mettendo in pericolo inconsapevolmente Lucy, la sua compagna d'esame. Una volta realizzato di aver in qualche modo tradito i propri compagni, Kana scarta la propria possibilità di superare l'esame per poter salvare i propri amici e rivela personalmente a Gildarts presente sull'isola di essere sua figlia, dopo che la prova viene cancellata. In seguito nel corso della serie, Kana dimostra di saper maneggiare la magia Fairy Glitter quando le viene occasionalmente fornita da Mavis, che usa per far rivivere il proprio corpo fisico dalla distruzione della propria proiezione astrale con l'incantesimo.
È doppiata da Eri Kitamura (giapponese) e Paola Majano (italiano).
### Loki
Leo (レオ, Reo), meglio conosciuto come Loki (ロキ, Roki, "Loke" nell'edizione inglese), è uno spirito stellare umanoide rappresentante la costellazione del Leone e un playboy considerato uno scapolo popolare nella comunità dei maghi; il suo nome deriva dal dio nordico Loki. Il suo anello Regulus (王の光, レグルス, Regurusu) gli consente di generare fasci di luce a proprio piacimento per accecare o danneggiare gli avversari. Sotto contratto con il membro di Blue Pegasus Karen Lilica (カレン・リリカ, Karen Ririka), Loki si trova più volte a dover rimanere nel mondo umano per proteggere la sua compagna spirito Aries dagli abusi di Karen. In seguito all'uccisione di Karen per mano di Angel di Oracion Seis dopo che Loki si rifiuta di accompagnarla in missione, il Re degli spiriti stellari lo esilia per sempre dal suo mondo, costringendolo a rimanere in quello degli umani, dove si basa sulla magia infusa dall'anello oltre a Regulus per eseguire incantesimi. Quando tre anni dopo Loki si trova sul punto di scomparire per aver quasi esaurito la propria energia sufficiente a farlo restare nel mondo degli umani, Lucy Heartphilia riesce a convincere il re a consentirgli di far ritorno nel mondo degli spiriti. Loki successivamente stringe un contratto con Lucy diventando uno dei suoi spiriti, esprimendo apertamente sentimento romantici nei suoi confronti dopo averla evitata al suo ingresso nella gilda sentendosi colpevole della morte di Karen e uscendo talvolta autonomamente dal proprio portale usando i propri poteri per aiutarla nelle battaglie.
È doppiato da Daisuke Kishio (giapponese) e Alessio De Filippis (italiano).
### Elfman Strauss
Elfman Strauss (エルフマン・ストラウス, Erufuman Sutorausu) è il fratello di Mira Jane e Lisana. Mashima ha ideato il suo nome per farlo suonare "in qualche modo carino". È un mago ipermascolino tutto muscoli, che pronuncia discorsi senza senso riguardanti la virilità, ma è anche alquanto sensibile emozionalmente e di buon cuore. Utilizza la magia Takeover Beast Soul (獣王の魂, ビーストソウル, Bīsuto Sōru) per assimilare il potere e le forme dei mostri, anche se le sue trasformazioni sono limitate al solo braccio destro usando l'abilità Beast Arm (ビーストアーム, Bīsuto Āmu) a causa della sua mancanza di sufficiente padronanza. All'età di sedici anni cerca di estendere la trasformazione a tutto il corpo per renderla completa, ma ne perde il controllo finendo apparentemente con l'uccidere involontariamente Lisana; per far fronte al proprio senso di colpa, adotta una personalità maggiormente mascolina rispetto a quella più solamente sensibile posseduta prima. Due anni dopo, Elfman riesce a ottenere il pieno controllo sulla propria forma Beast Soul per riuscire a salvare Mira Jane dalla minaccia di Phantom Lord, momento dopo il quale inizia ad impiegare sempre più di frequente la sua piena forza.
È doppiato da Hiroki Yasumoto (giapponese) e Andrea Lavagnino (italiano).
### Lisana Strauss
Lisana Strauss (リサーナ・ストラウス, Risāna Sutorausu, traslitterato anche come "Lisanna" nell'edizione italiana dell'anime) è la sorella minore di Mira Jane e Elfman ed è capace di mutare il proprio aspetto in quello di svariati animali a proprio piacimento grazie alla varietà di Take Over da lei usata, l'Animal Soul (動物の魂, アニマルソウル, Animaru Sōru). È una degli amici d'infanzia di Natsu Dragonil che lo aiutano nel covare l'uovo di Happy quando aveva undici anni. Quattro anni dopo, mentre si trova in missione insieme ai propri fratelli, Lisana scompare nel nulla uccisa apparentemente da un Elfman che perde completamente il controllo del proprio Take Over completo; in realtà, Lisana è sopravvissuta ed è sparita in quanto assorbita dal portale anima e condotta nel mondo parallelo di Edolas, dove si trova a ricoprire il ruolo della propria controparte del posto, morta qualche tempo prima. Due anni dopo, viene forzata a tornare su Earthland dopo che Mist Gun inverte gli effetti di Anima per eliminare completamente la magia, riunendosi così con i propri fratelli. Mashima ha concepito il nome del personaggio con l'idea di dover inserire il suffisso "-ana", il cui suono lo considera carino.
È doppiata da Harumi Sakurai (giapponese) e Valentina Pallavicino (italiano).
### Levy Mac Garden
Levy Mac Garden (レビィ・マクガーデン, Rebi Makugāden) è un membro dei Shadow Gear (シャドウ・ギア, Shadō Gia), un team di tre maghi composto insieme a lei da Jet e Droy. Stringe amicizia con Lucy Heartphilia data la passione di entrambe per i libri, incoraggiandola a lasciarla leggere per prima il suo primo romanzo. Usando la magia Solid Script (立体文字, ソリッドスクリプト, Soriddo Sukuriputo), Levy trasforma le parole scritte in oggetti tridimensionali che prendono le proprietà legate al significato del testo. È anche un'esperta nel tradurre e decodificare le lingue antiche e le rune magiche. Gajil Redfox spaventa Levy dopo che la ferisce insieme ai suoi compagni di team in occasione dell'attacco condotto da Phantom Lord, dando inizio ad una guerra tra gilde. Inizialmente evita Gajil quando questi entra a far parte di Fairy Tail, ma lo riconsidera dopo che la difende da uno scontro con Luxus Dreyar. Successivamente inizia a sviluppare sentimenti romantici nei confronti di Gajil e insieme diventano temporaneamente ufficiali dell'unità di custodia e arresto del Concilio della magia durante l'anno in cui Fairy Tail rimane sciolta. In seguito, s'impegnano sostenendosi a vicenda nel combattere la battaglia contro l'Impero Alvarez. Nell'epilogo della serie, Lucy e Wendy Marvel sentono Levy parlare a Gajil di qualcosa riguardante un bambino. In seguito, solo quando la gilda viene coinvolta, loro malgrado, nella missione dei cent'anni della squadra di Natsu, Elsa, Gray, Lucy e Wendy, viene confermato che sia effettivamente incinta di Gajil. Mashima ideò Levy per essere una comparsa ricorrente nella serie, salvo poi rivalutarla dopo che è cresciuto "davvero [il suo apprezzamento] per lei". Consequenzialmente, decise in seguito di espandere il suo ruolo come risposta alla sua crescente popolarità, che a suo dire è andata oltre le sue aspettative.
È doppiata da Mariya Ise (giapponese), Ikumi Hayama (giapponese, episodi 249-253) e Gaia Bolognesi (italiano).
### Lluvia Loxar
Prima apparteneva alla gilda di Phantom Lord insieme a Gajil Redfox ma in seguito allo scioglimento di questa ha deciso di unirsi a Fairy Tail per il senso di famiglia della gilda e per inseguire il suo amore, Gray Fullbuster. Per lei il loro incontro è stato un colpo di fulmine e il fatto che lui l'abbia sconfitta lo ha solo reso più affascinante ai suoi occhi, ma Gray sembra non averlo capito. Nell'arco della sua vita Lluvia è sempre stata circondata dalla pioggia (a causa della sua magia), ciò non le ha mai permesso di avere un legame e di vedere il sole, ma quando Gray la sconfigge, scaccia le nuvole che la opprimevano. Per un errore considera Lucy Heartphilia la sua rivale in amore anche se in realtà le vuole molto bene. La sua magia le permette di creare e controllare l'acqua, e di eludere la maggior parte dei danni, dato che il suo corpo è formato da acqua.
È doppiata da Mai Nakahara (giapponese) e Perla Liberatori (italiano).
### Gajil Redfox
Gajil Redfox (ガジル・レッドフォックス, Gajiru Reddofokkusu) è un dragon slayer padroneggiante la magia del Dragon Slayer di ferro (鉄の滅竜魔法, Tetsu no metsuryū mahō), che gli consente di trasformare i propri arti in armi di ferro, coprire la propria pelle con un impenetrabili scaglie di ferro, soffiare raffiche di vento contenenti schegge metalliche e consumare oggetti di ferro come nutrimento. Trasportato nel presente da 400 anni nel passato mediante il piano Eclissi in qualità di bambino scelto per il piano di uccidere Acnologia meditato dai draghi, Gajil rimane separato dai suoi compagni dragon slayers e dimentica gli eventi della propria infanzia, eccezion fatta per il periodo durante il quale viene cresciuto e addestrato dal drago Metalicana (メタリカーナ, Metarikāna). Risente in seguito per la scomparsa di Metalicana, diventando nel corso dei sette anni seguenti un pericoloso membro di Phantom Lord col soprannome di "Acciaio nero" (鉄竜,くろがね, "Kurogane", lett. "Acciaio nero", scritto come "Drago di ferro"), e il suo gesto di danneggiare gravemente la sede di Fairy Tail e assalire Levy Mac Garden e la sua squadra istiga l'inizio di una guerra tra le due organizzazioni magiche Dopo lo scioglimento di Phantom Lord e la sua sconfitta da parte di Natsu, Gajil accetta riluttante l'offerta di Makarov Dreyar di entrar a far parte di Fairy Tail espiando le proprie colpe, guadagnandosi la fiducia e venendo accettato degli altri membri dopo aver aiutato Natsu Dragonil a fermare Luxus Dreyar nella Battaglia di Fairy Tail. In seguito, sviluppa sentimenti protettivi nei confronti di Levy, confessandole infine il suo amore per lei mentre sta quasi per essere ucciso nella guerra contro l'Impero Alvarez. Nell'epilogo della serie, Gajil ha una conversazione implicita con Levy a proposito di un bambino.
Durante l'arco narrativo del Gran Palio della magia, durante un combattimento contro Rogue Cheney arriva a divorare il suo elemento, l'ombra, con le quali raggiunge un nuovo stadio di trasformazione denominato "modalità Drago d'Ombra di Ferro" (モード鉄影竜, Modo tetsueiryū). Mentre è in questo stato, Gajil viene ricoperto dalle ombre di Rogue e la sua velocità aumenta notevolmente al livello di quella di un'ombra, consentendogli di attaccare i propri avversari di soppiatto e con maggiore potenza. Oltre che ad apparire in Fairy Tail, Gajil è il protagonista del manga spin-off Fairy Tail: Road Knight di Kyota Shibano.
Gajil è stato uno dei primi dragon slayer oltre a Natsu ad esser introdotto nella serie, un'idea che Mashima stava tenendo in considerazione sin dalla creazione del concetto di "dragon slayer" e che lo porta a sviluppare un personaggio "estremamente spaventoso" e anche un rivale per Natsu Il nome del personaggio deriva dalla parola (噛る, kajiru, lett. "rosicchiare") e dall'onomatopea simboleggiante il mangiare, (ガジガジ, gaji-gaji). Analogamente a Natsu, l'età di Gajil è indicata come "sconosciuta", fatto divenuto oggetto di diverse domande da parte dei lettori in seguito all'apparizione di una scena in cui il mago di ferro e Natsu sono bloccati in una trappola runica creata per trattenere tutti coloro che hanno più di ottant'anni, quesito al quale Mashima asserisce che quella non è la loro età effettiva. Il retroscena del rapporto tra Gajil e il membro del Concilio della magia Belno è stato mostrato in una versione "semplificata" rispetto a quella inizialmente pianificata dall'autore, nella quale avrebbe dovuto esser proprio Belno a guidare Gajil verso Fairy Tail invece di Makarov.
È doppiato da Wataru Hatano (giapponese) e Christian Iansante (italiano).
### Commando del dio del fulmine
Il commando del dio del fulmine (雷神衆, Raijinshū) è un trio di maghi seguaci di Luxus Dreyar, che agiscono come sue guardie personali. Sono stati ideati da Mashima dopo che ha deciso "improvvisamente" di concentrare lo svolgimento narrativo su Luxus. I tre aiutano il mago del fulmine nel suo piano di ristrutturazione della gilda mediante la partecipazione alla battaglia di Fairy Tail, salvo poi diventare più amichevoli nei confronti dei loro compagni di gilda dopo la sua espulsione. Nonostante l'unicità delle loro abilità, i tre condividono tra loro la possibilità di gestire le proprie magie mediante il contatto visivo con l'avversario.
**Fried Justin**
Fried Justin (フリード・ジャスティーン, Furīdo Jasutīn, traslitterato anche come "Freed"), chiamato anche Fried "Oscuro" (暗黒のフリード, Ankoku no Furīdo), è il fondatore e capo del Commando del dio del fulmine. È specializzato nella creazione del Jutsu-Shiki (術式 lett. "tecniche di stile/cerimonia"), barriere formate da rune magiche che non possono essere oltrepassate da coloro che cadono nelle trappole che si celano in ciò che vi è scritto. Utilizza anche la magia Dark Écriture (闇の文字, エクリテュール, Yami no ekurityūru, francese per "Scrittura oscura") per scrivere rune sui corpi degli avversari mediante il proprio stocco per infliggere dolore, o sul proprio per creare ali e trasformarsi in un demone. È caratterizzato da una vera e propria idolatria nei confronti di Luxus e inizialmente mantiene le distanze dal resto della gilda. Impone le regole della battaglia di Fairy Tail con il proprio Jutsu-Shiki, ma si dimostra poi riluttante al portare a termine l'ordine di Luxus di uccidere i propri compagni di gilda. Ciò lo porta a mettere in discussione la moralità di Luxus. Dopo esser stato sopraffatto dalla risvegliata forma Satan Soul di Mira Jane Strauss, Fried si rade temporaneamente i propri capelli lunghi come forma di espiazione per i suoi misfatti. Il suo nome ha avuto origine dalla frase giapponese "Furui-zo" (古いぞ lett. "È vecchio"), riflettendo l'impostazione iniziale del personaggio di attaccare con parole arcaiche. Inizialmente il suo nome avrebbe dovuto essere Albion (アルビオン, Arubion), ma Mashima decise poi di sceglierne uno più corto per bilanciare i nomi più lunghi dei suoi compagni di squadra.
È doppiato da Junichi Suwabe (giapponese) e Patrizio Cigliano (italiano).
**Evergreen**
Evergreen (エバーグリーン, Ebāgurīn), il cui nome deriva dal termine inglese con cui si indica l'omonima tipologia di albero, è una giovane donna vanitosa, ossessionata dalle fate, che è entrata a far parte di Fairy Tail per via del nome della gilda. Brama il titolo di "Titania, la regina delle fate" ricoperto da Elsa Scarlett. Ad un certo punto, entra a far parte del Commando del dio del fulmine come unico membro femminile. La sua magia primaria è la Stone Eyes (石化眼, ストーンアイズ, Sutōn Aizu, il testo giapponese si traduce in "Occhi pietrificanti"), con la quale può pietrificare gli altri mediante il contatto visivo togliendosi i propri occhiali che è sempre solita indossare. È capace inoltre di generare della polvere dorata per causare delle esplosioni o delle innumerevoli raffiche di aghi. Fa squadra con Elfman Strauss dopo esser stata superata da Fried durante la l'esame di promozione alla classe S, sviluppando gradualmente dei sentimenti affettivi nei suoi confronti, da lui poi ricambiati.
È doppiata da Saori Seto (giapponese) e Angela Brusa (italiano).
**Bixlow**
Bixlow (ビックスロー, Bikkusurō) è un mago che pratica la magia di possessione (セイズ魔法, seizu mahō) denominata Human Possession (人型憑, Hitotsuki) per impiantare fino ad un massimo di cinque anime dentro oggetti inanimati e poterli così controllare. Si riferisce ai suoi pupazzi come i suoi "piccoli" con i nomi: Pappa (パッパ), Pippi (ピッピ), Puppu (プップ), Peppe (ペッペ) e Poppo (ポッポ). La sua magia degli occhi è chiamata Figure Eyes (造形眼, フィギュアアイズ, Figyua Aizu, i kanji giapponesi sono traducibili in "Occhi figuranti") e gli consente di prendere il controllo dei corpi altrui mediante il contatto visivo; per questa ragione, indossa sempre un visore a griglie per contenere questa magia. Il suo nome è una combinazione delle parole inglesi "big" e "throw".
È doppiato da Yoshihisa Kawahara (giapponese) e Alessandro Quarta (italiano).
### Panther Lily
Panther Lily (パンサーリリー, Pansā Rirī), è un Exceed dal pelo nero nato e cresciuto su Edolas. Divenuto un comandante di una delle divisioni della Guardia Reale di Edolas, viene esiliato dalla sua terra natia Extalia dopo aver salvato la vita del giovane Mist Gun. Contrariamente alla maggior parte degli Exceed, Lily ha uno corpo grande e umanoide che lo rende del tutto simile ad una pantera antropomorfa. Usando la spada magica Buster Marm (バスターマァム, Basutā Māmu), può estendere la propria dimensione sino a quattro volte rispetto a quella effettiva reale; dopo che questa spada viene distrutta, la sostituisce con una simile chiamata Musica Sword (ムジカの剣, Mujika no ken). Duella con Gajil Redfox per difendere il cristallo lacrima creato con l'energia degli abitanti di Magnolia come parte del piano di Faust per sterminare gli Exceed con esso, ma cambia schieramento dopo aver visto i propri simili cercare di allontanare dalla loro patria il cristallo con tutte le loro forze insieme a Fairy Tail. Dopo esser stato spedito su Earthland attraverso il portale Anime con effetto invertito, entra a far parte di Fairy Tail come compagno di squadra di Gajil. Su Earthland, il corpo di Lily si riduce alla dimensione tipica di quello dei suoi simili, anche se può assumere il suo aspetto originale per un limitato periodo di tempo oltre al poter utilizzare la propria abilità Aera. Il nome di Lily è ispirato a quello di "un noto personaggio di una certo racconto". Mashima ha in seguito commentato la popolarità del personaggio, affermando che è cresciuta dopo che si è ridotta la sua statura, aggiungendo: "Si capisce bene il perché".
È doppiato da Hiroki Tōchi (giapponese) e Stefano Mondini (italiano).
### Mest Glider
Mest Glider (メスト・グライダー, Mesuto Guraidā) è un mago utilizzante un incantesimo per l'alterazione della memoria chiamato Memory Control (記憶操作, Kioku Sōsa) e il potere di teletrasportarsi da un luogo all'altro per lunghe distanze con la magia Direct Line (瞬間移動, ダイレクトライン, Dairekuto Rain). Inizialmente presentato come un membro operativo d'intelligence del Concilio della magia chiamato Doranbalt (ドランバルト, Doranbaruto), utilizza il proprio Memory Control per infiltrarsi come discepolo di Mist Gun tra i membri di Fairy Tail intenti a svolgere l'esame di promozione al rango S per cercare informazioni utili da usare come prova dei loro crimini e portare quindi allo scioglimento della gilda. Sette anni dopo i fatti dell'isola Tenro, durante i quali si affeziona a loro e li aiuta nella battaglia contro Grimoire Heart, Mest viene tuttavia informato da Makarov Dreyar della sua reale identità come membro di Fairy Tail da lungo tempo che ha alterato la propria memoria con lo scopo di infiltrarsi al meglio dentro il Concilio e ottenere informazioni utili riguardanti il sempre più minaccioso e in continua crescita Impero Alvarez. Una volta ricordato il proprio passato, Mest lascia il Concilio e ritorna tra le file di Fairy Tail, aiutando i suoi compagni nel recupero del master disperso ad Alvarez e nella guerra seguente. Prima di svelare il ruolo di Mest come agente sotto copertura del Concilio, Mashima ha considerato sia di renderlo in realtà un membro di Fairy Tail, ma anche un antagonista di Grimoire Heart o Tartaros. Il mangaka ha in seguito affermato che la rivelazione di Mest come membro effettivo di Fairy Tail era stata pianificata da tempo, ma non ha mai trovato il momento più adatto per includerlo nella storia, ricevendo anche contestazioni da parte dei lettori che hanno percepito il ritorno del personaggio come un retconning dei fatti passati.
È doppiato da Shūhei Sakaguchi (giapponese) e Alessandro Campaiola (italiano).
## Altri
### Macao e Romeo Convolt
Macao Convolt (マカオ・コンボルト, Makao Konboruto) è uno dei maghi più longevi della gilda, è in grado di creare e manipolare fiamme violacee resistenti alle intemperie e possiede la capacità di mutare forma. Mentre è intento a svolgere una missione, Macao subisce un incantesimo di possessione dall'ultimo dei venti mostri da sconfiggere. Non riuscendo quindi più a tornare a casa, su richiesta del figlio Romeo preoccupato per lui Natsu e Lucy si recano sul luogo della missione e lo liberano. Durante i 7 anni nei quali i principali membri della gilda sono dispersi sull'isola Tenrō, assume temporaneamente la carica di master. È doppiato da Masaki Kawanabe (giapponese) e Vittorio Guerrieri (italiano).
Macao ha un figlio di nome Romeo (ロメオ, Romeo), ammiratore di Natsu da considerarlo come un fratello maggiore. Il giovane entra a far parte di Fairy Tail durante i sette anni di assenza dei membri principali della gilda ed è capace di utilizzare la magia del fuoco, appresa da Totomaru, ex membro di Phantom Lord, e da suo padre. È doppiato da Mariya Ise (giapponese), Paola Majano (italiano, da bambino) e Federico Bebi (italiano, da ragazzo).
### Alzack Connell e Visca Moulin
Alzack Connell (コネル アルザック, Koneru Aruzakku) e Visca Moulin (ムーラン ビスカ, Muran Bisuka) sono una coppia di maghi indossanti un abbigliamento richiamante il vecchio West. Alzack utilizza una magia che gli consente di caricare le sue pistole con proiettili magici, mentre Visca utilizza la magia di cambio-stock, che le permette di riequipaggiarsi con diverse armi da fuoco. Entrambi innamorati l'uno dell'altra, si sposano durante i sette anni di assenza dei principali membri di Fairy Tail e hanno una figlia di nome Asuka (アスカ).
Alzack è doppiato da Yoshimitsu Shimoyama (giapponese) e Angelo Evangelista (italiano), mentre Visca è doppiata da Satomi Arai (giapponese) e Monica Vulcano (italiano). Asuka è invece doppiata da Satomi Arai (giapponese) e da Alessia Corona (italiano).
### Jet e Droy
Sarusuke (サルスケ), soprannominato Jet (ジェット, Jetto), e Droy (ドロイ, Doroi) sono due amici d'infanzia di Levy Mac Garden e suoi compagni di squadra in Fairy Tail. Jet padroneggia una magia che aumenta notevolmente la sua velocità, rendendolo il mago più veloce della gilda, mentre Droy controlla un tipo di magia per manipolare le piante e indossa un indumento speciale per mantenere sempre freschi i suoi semi magici.
Jet è doppiato da Masaki Kawanabe (giapponese), Kyoko Namekawa (giapponese, da bambino) e Stefano Brusa (italiano); Droy è doppiato da Eiji Sekiguchi (giapponese), Natsue Sasamoto (giapponese, da bambino) e Luigi Morville (italiano).
### Polyushika
Controparte umana di Grandine proveniente da Edolas, Polyushika (ポーリュシカ, Pōryushika, anche "Polyushka") è l'anziana consulente medico di Fairy Tail che vive nella foresta situata nelle vicinanze di Magnolia. Riesce a curare ogni sorta di malanno o ferita. Non sopporta la vicinanza di altri esseri umani e spesso forza i visitatori a lasciare il prima possibile la sua abitazione a meno che non abbiano bisogno di aiuto. È un'amica di lungo corso di Makarov Dreyar, del quale se n'è presa cura quando è rimasto privo della propria magia e in seguito quando si ammala in occasione della ribellione di Luxus Dreyar. Sette anni dopo la scomparsa dell'isola Tenro, incontra per la prima volta Wendy Marvel e le consegna le istruzioni per apprendere due nuovi incantesimi segreti della magia da dragon slayer dell'aria, che le sono state dettate dal drago Grandine telepaticamente e che questi ha fallito nell'insegnare alla giovane maga prima di sparire.
È doppiata da Shōko Tsuda (giapponese) e Graziella Polesinanti (italiano).
### Kinana
Kinana (キナナ) è una ragazza che sostituisce Mira Jane nel ruolo di barista della gilda durante i suoi sette anni di assenza, per poi manterlo anche in seguito. Da piccola è stata trasformata in un cobra violaceo da una maga malvagia, per poi essere trovata da Cobra degli Oracion Seis, che decide di tenerla con sé e darle il nome Cubellios. Dopo l'arresto del mago viene trovata da Makarov, il quale capisce la sua vera natura e trova il modo di riportarla normale, portandola con sé a Fairy Tail. Nonostante siano separati, Kinana riesce sentire dentro di sé la voce di Cobra. Dopo la sconfitta di Tartaros, diventa una maga a tutti gli effetti.
È doppiata da Natsue Sasamoto (giapponese) e Melissa Maccari (italiano).
### Warrod Sequen
Warrod Sequen (シーケン ウォーロッド, Shīken Wōroddo) è un ex-mago della gilda Fairy Tail ed è soprannominato "L'uomo broccolo". Fu uno dei fondatori di Fairy Tail assieme a Mavis Vermillion (il primo master), Purehito Gaebolg e a Yuri Dreyar, il padre di Makarov. Ha più di 105 anni. Come suggerisce il soprannome, la sua testa ha la forma di un broccolo, è un uomo anziano, molto alto con un naso appuntito e indossa un vestito molto colorato. Da giovane era un uomo muscoloso con una grande acconciatura. Warrod è molto comico facendo battute ironiche che in realtà fanno innervosire. È molto modesto perché anche se è il quarto dei 4 Ishgar, ritiene che ci siano maghi ancora più forti di lui fuori dal continente. Anche se non fa più parte della gilda è ancora molto legato a Fairy Tail. Quando era giovane, faceva parte della gilda di cacciatori di tesori Sylph Labirinth facente squadra con Purehito e Yuri. Nell'anno X686 i tre si recarono sull'isola Tenro per recuperare la giada di Tenro, un tesoro di classe S e per giunta molto raro e prezioso per i cacciatori di tesoro. Sull'isola incontrano Mavis Vermillion e scoprono che la giada non si trova più sul luogo ma fu presa anni prima dalla gilda oscura Blue Skull. Mavis si unisce a loro per recuperare la giada e i quattro partono alla ricerca del tesoro. Essi scoprono che la gilda oscura ha la sede nella città di Magnolia. Una volta giunti li attaccano il nemico venendo sconfitti. Rifugiati nella foresta, imparano la magia da Zeref (senza sapere chi è in realtà) perché questi poco prima fece amicizia con Mavis. Warrod imparò la Magia della Piante. I tre effettuano un altro attacco alla gilda riuscendo a sconfiggerli. Dopo che Mavis salva Yury dalla trasformazione effettuata a causa della giada, i tre decisero di creare una gilda di maghi nella città, chiamata appunto Fairy Tail facendo di Mavis il primo master. Nell'anno X731, Warrod lascia la gilda diventando un membro dei Dieci Maghi Sacri e cominciò a viaggiare per il mondo per ripopolare l'ambiente grazie alla sua magia. Appare per la prima volta quando manda a Natsu e Gray la richiesta di scongelare i cittadini del Villaggio del Sole. Con la sua magia li spedisce velocemente al villaggio. Finita la missione li ricompensa con un bagno termale unendosi a loro e in quel momento gli rivela di essere uno dei fondatori di Fairy Tail. Poco dopo essi cominciano a parlare della gilda Tartaros e Warrod riferisce che nemmeno i Maghi Sacri conoscono molto la gilda oscura ma egli dice che ci sono state molte persone che hanno visto i membri di quella gilda fare delle adorazioni a dei demoni. Dopo la guerra tra Fairy Tail e Tartaros, Warrod insieme a Mest ricrea il concilio facendo come nuovi membri i Dieci Maghi Sacri e di conseguenza anche Warrod. Inoltre fu lui ha suggerire a Gajil di entrare nel concilio. Dopo la rifondazione di Fairy Tail viene visto alla sede del concilio dove discute insieme agli altri membri sull'imminente scontro contro l'Impero Alvarez. Insieme a Jura, Wolfheim ed Hyberion si reca al confine del Regno di Fiore con il Regno di Bosco pronto ad affrontare i nemici. Insieme ai suoi compagni affronta God Serena, ex membro del Sacro ordine dei Dieci nonché il più forte, venendo sconfitto duramente come gli altri suoi compagni. In seguito assiste all'uccisione di God Serena per mano di Acnologia, giunto sul posto.
È doppiato da Tesshō Genda e Hiroshi Shirokuma (da giovane).
### Yuri Dreyar
Yuri Dreyar (ユーリ·ドレアー, Yuri Dorea) è stato uno dei fondatori di Fairy Tail insieme a Warrod Sequen e Purehito Gaebolg (alias Hades). Era il marito di Rita, il padre di Makarov Dreyar, il nonno paterno di Iwan Dreyar, e il bisnonno paterno di Laxus Dreyar. Da giovane indossava una giacca grigia con piume ai lati, aveva i capelli biondi ondulati verso il basso. Quando era un cacciatore di tesori era disposto a tutto pur di prendere il tesoro che cercava, era disposto anche a sfruttare i bambini. Egli non rinunciava mai a trovare un tesoro anche se la situazione era difficile. Dopo che conobbe Mavis Vermillion il suo carattere cambiò. Dopo che fu salvato da lei promise che avrebbe dato la sua vita pur di proteggerla. Yuri era un membro della gilda cacciatori di tesori Sylph Labyrinth e faceva squadra insieme a Warrod Sequen e Purehito Gaebolg. Nell'anno X686 giunge sull'Isola Tenrou insieme ai suoi due compagni per cercare la giada di Tenrou. Sull'isola incontra Mavis che tenta di farsi dire dove si trova la giada, senza successo. Poco dopo vengono a sapere che la giada non si trova più sull'isola perché è stata presa da una gilda oscura anni prima. Yuri lascia l'isola insieme a Warrod, Purehito seguito da Mavis che decide di aiutarli. Dopo aver raccolto informazioni scoprono che la giada è stata rubata dalla gilda oscura Blue Skull e che risiede alla città di Magnolia. I quattro giungono in città e affrontano la gilda venendo sconfitti facilmente. Giorni dopo, Mavis fa amicizia con un mago (senza sapere che è Zeref) e i quattro imparano la magia. Yuri impara la Magia del Fulmine. Riassaltano la gilda vincendo. Yuri tocca la giada ma essa è maledetta e trasforma Yuri in un enorme drago scheletrico. Mavis utilizza la magia "Law" per salvarlo e farlo tornare normale. Una volta ripreso promette a Mavis che la proteggerà sempre. Mavis propone di creare una gilda di maghi alla città di Magnolia e chiamarla Fairy Tail. Yuri, Warrod e Purehito lasciano Sylph Labyrinth per formare tale gilda. Nell'anno X690 Yuri si sposa con una donna di nome Rita, nell'anno X696 nasce l'unico figlio di Yuri, Makarov Dreyar, Yuri morì, nell'anno X700, per cause sconosciute.
È doppiato da Katsuyuki Konishi.
### Altri
* Reedus Johnner (ジョナー リーダス, Jona Rīdasu): è un mago capace di armarsi con ciò che disegna sul proprio corpo servendosi di speciali penne magiche. Per poter aumentare lo spazio da utilizzare per disegnare sul suo corpo, occasionalmente chiede a Makarov di mutare le dimensioni del suo corpo. È doppiato da Yuichi Iguchi (giapponese) e Nanni Baldini (italiano).
* Nab Lazaro (ラサロ ナブ, Rasaro Nabu): è un mago capace di assimilare gli spiriti degli animali e di trarne forza per le battaglie. Nel corso della storia lo si vede quasi sempre davanti alla bacheca delle missioni della gilda, intendo a cercare un incarico fatto su misura per lui. È doppiato da Daisuke Endo (giapponese) e Omar Vitelli (italiano).
* Wakaba Mine (ミネ ワカバ, Mine Wakaba): rivale e amico di Macao, è capace di controllare la forma del fumo creato con appositi cristalli magici o sfruttando quello generato dalla sua pipa, non essendo in grado di generarlo con la magia. È doppiato da Daisuke Kageura (giapponese) e Mauro Magliozzi (italiano).
* Visitor Echo (エコー ビジター, Eko Bijitā): amante della danza sin da bambino, utilizza una magia che gli consente di dare energia ai propri compagni o di indebolire i nemici ballando. Il suo sogno è quello di visitare il paese della danza, perciò cerca sempre di risparmiare abbastanza denaro da poterselo permettere, anche se ciò gli riesce difficile. È doppiato da Eiji Sekiguchi (giapponese) e Massimo Aresu (italiano).
* Max Arose (アローゼ マックス, Arōze Makkusu): è un mago capace di manipolare la sabbia, facendole assumere varie forme, e di utilizzarla quindi come arma contro i suoi avversari. È doppiato da Yuichi Iguchi (giapponese) e Simone Crisari (italiano).
* Laki Olietta (オリエッタ ラキ, Orietta Raki): è una giovane maga specializzata nella magia di manipolazione, con la quale plasma il legno a proprio piacimento. È doppiata da Ikumi Hayama (giapponese) e Jessica Bologna (italiano).
* Warren Rackow (ラッコー ウォーレン, Rakko Woren): è un esperto nell'uso della telepatia e in occasione delle varie battaglie sostenute dalla sua gilda è in grado di mantenere in contatto tra loro i suoi compagni. È doppiato da Daisuke Kageura (giapponese) e Gianluca Crisafi (italiano).
* Rob (ロブ, Robu): è stato un mago della gilda Fairy Tail, ad un certo punto della sua vita, venne catturato e condotto alla Torre del Paradiso, fu costretto a lavorare li come schiavo. Era un caro amico di Makarov, voleva molto bene a Elsa, quest'ultima anch'essa era una schiava alla torre. Morì nel proteggere Elsa durante la ribellione alla torre per salvare Gerard Fernandes. È doppiato da Takkou Ishimori (giapponese) e Carlo Reali (italiano).
|
9,854,870 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Synduality
|
Synduality
|
# Synduality
Synduality (アリス・ギア・アイギス, Arisu Gia Aigisu) è un media franchise giapponese creato da Bandai Namco.
Una serie anime, annunciata a settembre 2022, prodotta dalla Bandai Namco Filmworks e animata da 8-Bit, intitolata Synduality: Noir, è in onda dall'11 luglio 2023 su TV Tokyo e le sue affiliate.
Un videogioco sparatutto in terza persona e action RPG intitolato Synduality: Echo of Ada, sviluppato da Game Studio, prodotto da Yosuke Futami sarà pubblicato da Bandai Namco Entertainment e vedrà la luce nel corso del 2023 per le piattaforme Microsoft Windows, PlayStation 5 e Xbox Series X/S.
Un manga spin-off, intitolato Synduality: Ellie, scritto da Dai Hatano e disegnato da Hiroji Mishima è serializzato sulla rivista Monthly Comic Alive di Media Factory dal 27 luglio 2023.
Una light novel spin-off sarà pubblicata da Media Factory sotto l'etichetta MF Bunko J. Una serie di romanzi spin-off, intitolata Synduality: Kaleido, sarà pubblicata da Hobby Japan nella rivista Monthly Hobby Japan.
## Personaggi
### Synduality: Noir
**Principali**
**Kanata (カナタ)**
Doppiato da: Takeo Ōtsuka
Un giovane apprendista Drifter che risiede a Rock Town, sogna di poter diventare un giorno un Drifter a tutti gli effetti. Nel frattempo, guadagna denaro quotidianamente cercando rottami e collezionando reliquie dell'antica civiltà. Il suo sogno di diventare un Drifter, si avvera quando incontra la Magus Noir.
**Principali**
**Noir (ノワール, Nowāru)**
Doppiata da: Aoi Koga
Una Magus che è stata trovata in delle rovine da Kanata e che ha perso la memoria dopo essersi svegliata da un lungo sonno. A differenza delle altre Magus, non possiede notevoli abilità fisiche; anzi, sembra incapace e cade frequentemente. Tuttavia, dimostra capacità eccezionalmente elevate durante le battaglie con i Coffin.
**Ricorrenti**
**Ellie (エリー, Erī)**
Doppiata da: Konomi Inagaki
Un'mica d'infanzia di Kanata, è una Drifter che fa parte del gruppo di Drifter chiamato Aventure nella città di Rock Town, un obiettivo che Kanata ambisce raggiungere. È innamorata di Kanata, ma non è molto sincera riguardo ai suoi sentimenti. Spesso prova gelosia quando vede o viene a conoscenza del fatto che Kanata è con un'altra ragazza.
**Ricorrenti**
**Ange (アンジェ, Anje))**
Doppiata da: Ayaka Ōhashi
Una Magus e compagna di Ellie. Mostra un'insaziabile curiosità e un forte interesse per i pettegolezzi. Ha un affetto distante come amica e accompagna Ellie durante una fase delicata della sua vita. Spesso prende in giro Ellie per il suo interesse amoroso verso Kanata.
**Ricorrenti**
**Tokio (トキオ)**
Doppiato da: Yūsuke Kobayashi
Un abile Drifter di a Rock Town. Agisce come il fratello maggiore di Kanata, ma il suo stile di vita spensierato a volte influisce più o meno negativamente sulle persone intorno a lui.
**Ricorrenti**
**Mouton (ムートン, Mūton)**
Doppiato da: Fuminori Komatsu
Un Magus e compagno di Tokio. Non parla molto, ma si prende sempre cura di Tokio con attenta considerazione.
**Ricorrenti**
**Ciel (シエル , Shieru)**
Doppiata da: Nagisa Aoyama
**Secondari**
**Maria (マリア)**
Doppiata da: Miku Itō
La sorella maggiore di Ellie. È la miglior meccanica di Rock Town ed è mentore di Kanata per quanto riguarda la manutenzione del Coffin. È affascinata dal cielo e si dedica a riportare in vita la tecnologia perduta dei razzi. Le piace bere molto.
**Secondari**
**Michael (マイケル, Maikeru)**
Doppiato da: Daisuke Sakaguchi
Il leader dell'organizzazione di Drifter Aventure. Le sue abilità come Drifter sono riconosciute da tutti e Tokio lo vede come un rivale. La sua famiglia gestisce Farm Nest, un'azienda agricola, e dirige un'azienda alimentare che detiene una grande quota di mercato.
**Secondari**
**Bob (ボブ, Bobu)**
Doppiato da: Daiki Hamano
Un Magus e compagno di Michael.
## Anime
### Episodi
Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe essere incompleta o non aggiornata.
| nº | Titolo originale | Titolo italiano | Diretto da | Scritto da | Storyboard di | Prima TV Giappone |
| - | - | - | - | - | - | - |
| Prima parte |||||||
| 1 | My name is... | Mi chiamo... | Sho Kitamura | Hajime Kamoshida | Yusuke Yamamoto | 11 luglio 2023 |
| Anno 2242, un cataclisma chiamato Lacrime della luna nuova ha devastato il mondo e costretto l'umanità a vivere nel sottosuolo. Kanata, un giovane che vive nella città sotterranea The Rock, ha il sogno di diventare un Drifter, un guerriero che combatte gli Enders, creature deformi che sono state create dal cataclisma. L'unica cosa che gli importa è combattere gli Enders e proteggere gli altri. Un giorno, Kanata assieme ad un Drifter trovano in una rovina Noir, una Magus senza memoria. Kanata e Noir si alleano per combattere gli Enders e per trovare un modo per riportare l'umanità sulla superficie. Kanata e Noir combattono un gruppo di Enders. Kanata e Noir sono in inferiorità numerica, ma riescono a sconfiggere gli Enders. Dopo la battaglia, Kanata e Noir si guardano negli occhi e si sorridono. |||||||
| 2 | My master | Il mio master | Munenori Nawa | Hajime Kamoshida | Katsumi Terahigashi | 18 luglio 2023 |
| 3 | Behind the mask | Dietro la maschera | Seung-hui Son | Takashi Aoshima | Katsumi Terahigashi | 25 luglio 2023 |
| 4 | Wild daisy | Margherita selvatica | Shinpei Ezaki | Takashi Aoshima | Shinpei Ezaki | 1º agosto 2023 |
| 5 | Drifting the maze | Il labirinto | Munenori Nawa | Deko Akao | Tatsuya Igarashi | 8 agosto 2023 |
| 6 | Dice is cast | Il dado è tratto | Tsutomu Murakami | Masahiro Yokotani | Futoshi Fujikawa | 15 agosto 2023 |
| 7 | My dear... | Mio caro | Atsushi Nakayama | Takashi Aoshima | Katsumi Terahigashi e Yūji Haibara | 22 agosto 2023 |
| 8 | Pure dream | Puro sogno | Susumu Tosaka | Deko Akao | Hiroaki Shimura e Yūji Haibara | 29 agosto 2023 |
| 9 | Legendary Hero | Eroe leggendario | Masahiko Suzuk | Dai Hatano | Katsumi Terahigashi | 5 settembre 2023 |
| 10 | Drifter's pride | L'orgoglio dei Drifter | Takayuki Tanaka | Takashi Aoshima | Katsumi Terahigashi | 12 settembre 2023 |
| 11 | Storm of A.I. | Tempesta d'IA | Sho Kitamura | Takashi Aoshima | Yusuke Yamamoto | 19 settembre 2023 |
| 12 | Mirage of the Ideal | Il miraggio perfetto | Masahiko Suzuki e Miho Arai | Takashi Aoshima | Katsumi Terahigashi | 25 settembre 2023 |
|
851,151 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Avril_Lavigne
|
Avril Lavigne
|
# Avril Lavigne
Avril Ramona Lavigne (IPA: /ˌævrɪl ləˈviːn/ in inglese; /avʁil laviɲ/ in francese; Belleville, 27 settembre 1984) è una cantautrice canadese con cittadinanza francese.
Raggiunge il successo mondiale nel 2002 con il singolo Complicated, che la fa diventare un idolo per gli adolescenti di tutto il mondo per via della sua personalità ribelle. Nello stesso anno viene pubblicato il suo album di esordio, Let Go, che ha venduto oltre venti milioni di copie nel mondo e ricevuto il plauso della critica specializzata. Grazie al suo impatto nella cultura musicale, Avril Lavigne è stata definita come «principessa del pop punk». La consacrazione avviene con il secondo album, Under My Skin (2004), distribuito in circa sedici milioni di copie e trainato dal successo dei singoli Don't Tell Me e My Happy Ending. Nel 2007 è il turno del terzo album in studio, The Best Damn Thing, stampato in otto milioni di copie e preceduto dal singolo Girlfriend, l'unico brano della cantante ad aver raggiunto la prima posizione nella Billboard Hot 100. Dopo aver preso una pausa di circa quattro anni, Lavigne torna sulle scene musicali pubblicando prima l'album Goodbye Lullaby (2011) e poi l'omonimo Avril Lavigne (2013), entrambi influenzati da una forte impronta personale e introspettiva; in seguito a un'altra pausa, dovuta principalmente alla contrazione della malattia di Lyme, pubblica nel 2019 il nuovo album Head Above Water. Nel 2022 pubblica il settimo album in studio Love Sux.
Dall'inizio della sua carriera ha venduto più di 40 milioni di album e 50 milioni di singoli diventando la terza artista femminile canadese di maggiore successo in termini di vendite, dietro solo a Céline Dion e Shania Twain. Ha ricevuto otto candidature ai Grammy Award, tre ai BRIT Award e si è aggiudicata un MTV Video Music Awards, due MTV Europe Music Awards, sette Radio Disney Music Awards e nove Juno Award. Oltre alla musica, Lavigne dedica del tempo anche ad altre attività, come la creazione di una sua fondazione benefica, una linea d'abbigliamento mirata al mercato giovanile, la Abbey Dawn, e la realizzazione di tre fragranze di profumi.
## Biografia
### Infanzia e adolescenza
Di origini inglesi, scozzesi, irlandesi e francesi, nasce a Belleville, nella provincia dell'Ontario, in Canada, il 27 settembre 1984. Seconda di tre figli (gli altri sono Michelle di tre anni più giovane e Matt di due anni più grande), all'età di cinque anni si trasferisce con la famiglia a Napanee, una cittadina di soli 5 000 abitanti, dove è cresciuta. Essendo suo padre originario della Francia, Avril possiede la doppia cittadinanza canadese e francese. Ad Avril in giovane età viene diagnosticata la sindrome da deficit di attenzione e iperattività e incomincia ad assumere Ritalin.
La famiglia (il padre francese, Jean-Claude, lavora per una compagnia telefonica e la madre canadese, Judy, è casalinga) e l'ambiente profondamente religioso in cui cresce, la portano a frequentare le chiese (la Evangel Temple era quella solitamente frequentata dalla sua famiglia) e le comunità nelle quali farà le prime esperienze nel canto. Un misto di country e gospel che la formerà e le farà "muovere i primi passi" su una strada già percorsa da molte altre celebrità prima di lei.
### 1995-2001: gli esordi e il primo contratto discografico
All'età di undici anni Lavigne riceve in regalo dai suoi genitori la sua prima chitarra. È su questo strumento che incomincia a imparare da autodidatta; comincia a scrivere alcuni testi all'età di quattordici anni, il primo Can't Stop Thinking About You, parla di una storia d'amore finita male. La prima canzone che impara con la chitarra è Fly Away di Lenny Kravitz. Decide di entrare nella Lennox Community Theatre, che produce spettacoli e musical a livello locale e si esibisce in due spettacoli, colpendo il direttore del teatro Tom Picotte per la personalità che esprime sul palco nonostante la giovane età.
Nel 1999 partecipa, vincendolo, a un importante concorso radiofonico il cui premio finale è la possibilità di esibirsi in duo con la cantante country Shania Twain. Le due si esibiscono con il brano What Made You Say That? presso il Corel Centre di Ottawa di fronte a 20 000 persone. L'anno successivo Avril Lavigne si esibisce nel The Quinte Spirit Festival, manifestazione che si svolge annualmente a Greater Napanee ed è organizzata allo scopo di promuovere gli artisti locali. L'organizzatore, un cantautore di nome Stephen Medd, rimane talmente colpito dalla voce della cantante, che aveva già notato durante un'esibizione al Lennox Community Theatre, che le propone di partecipare a tre sue canzoni, Touch the Sky, Temple of Life e Two Rivers (Tekahionwake), contenute negli album The Quinte Spirit (1999) e My Window to You (2000) dello stesso Medd.
Alla fine del 1999, durante un'esibizione in una libreria di Kingston in Ontario, Lavigne incontra il talent scout Cliff Fabri che diventa il suo primo manager e le organizza numerose esibizioni nell'area di Kingston e Napanee. In queste esibizioni canta brani country inframezzati a successi pop come Kiss Me dei Sixpence None the Richer. Oltre a promuovere esibizioni locali, Fabri cerca di ottenere un contratto discografico e per questo incoraggia la cantante a scrivere propri brani. Registra un video nel seminterrato di casa Lavigne e spedisce demo a numerose case discografiche. Una prima occasione discografica arriva quando Brian Hetherman della Universal Music Group s'interessa alla cantante e si reca a Napanee per ascoltarla esibirsi dal vivo in Adia di Sarah McLachlan e Breathe di Faith Hill. Hetherman, pur rimanendo colpito, non le offre un contratto; tuttavia le lascia una serie di album da dove trarre spunto per cercare di far evolvere il suo stile musicale. Uno degli album è dei blink-182.
Un'altra occasione arriva quando il vice presidente della Nettwerk Records, Mark Jowett, chiede di incontrarla: egli è convinto che abbia i requisiti per sfondare ma è dubbioso su quale tipo di canzoni siano adatte a lei, per cui non le offre un contratto ma la invita a New York per lavorare insieme con altri autori e produttori. In quel primo viaggio Lavigne affronta una grande città come New York e si accorge come sia diversa dai luoghi tranquilli dove aveva vissuto fino ad allora. In quel periodo conosce Peter Zizzo, un famoso autore di canzoni, che in passato aveva lavorato con Jennifer Lopez e Céline Dion e insieme a lui compone il brano Why che poi sarà contenuto come bonus track nel suo album di esordio. Tuttavia alla fine del soggiorno a New York Avril Lavigne non riesce a ottenere nessun contratto discografico e ritorna a Napanee. La svolta arriva alla fine del 2000 quando nel secondo viaggio a New York conosce il talent scout Ken Krongard, della Arista Records, che rimane colpito dalla cantante e le organizza un'esibizione presso la sua casa discografica in presenza di L.A. Reid, il capo della Arista Records. In quell'occasione Avril Lavigne canta i brani Falling Into History e Why e nello stesso giorno L.A. Reid le offre un contratto discografico.
Nel gennaio 2001, dopo la firma del contratto Avril Lavigne, con l'appoggio dei suoi genitori, lascia la High School senza mai diplomarsi e si trasferisce stabilmente a New York, dove risiede in un appartamento di Horatio Street nel Greenwich Village, luogo noto per essere il quartiere di artisti e creativi, insieme con il fratello maggiore Matt. Tuttavia in questo periodo la cantante sedicenne non riesce a sviluppare alcun progetto degno di nota, anche per la mancanza di contatti con ragazzi della sua età e in particolare per l'eccessiva invadenza di autori professionisti in un lavoro che vorrebbe fare in prima persona. Così Avril Lavigne lascia New York e si trasferisce a Los Angeles, dove trova quella concentrazione e freschezza di cui sente bisogno.
### 2001-2003: Let Go
Una volta trasferitasi a Los Angeles, Lavigne incomincia a lavorare alla composizione delle canzoni da introdurre nel suo album di esordio: a tale scopo incontra un rinomato autore di canzoni, Cliff Magness, con il quale ha subito un grande feeling e insieme con lui compone alcuni brani che poi faranno parte della tracklist dell'album: Unwanted, Losing Grip, Mobile, My World e Too Much to Ask. Oltre alla collaborazione con Magness, molto importante è quella con i The Matrix (trio di autori costituito dai coniugi Lauren Christy, Graham Edwards e Scott Spock), che in passato avevano collaborato con Christina Aguilera e i Backstreet Boys, con i quali compone i brani Complicated, Sk8er Boi, I'm with You, Anything But Ordinary e Things I'll Never Say. Infine, realizza la canzone Nobody's Fool, insieme con Peter Zizzo, e gli altri due brani Tomorrow e Naked, nati dalla collaborazione con i songwriters Curt Frasca e Sabelle Breer.
Come singolo di esordio viene scelto il brano Complicated, pubblicato nel giugno del 2002, che diventa subito una hit internazionale, raggiungendo la prima posizione in diversi paesi. Il video entra subito in heavy rotation su MTV e batte tutti i record per quanto riguarda i passaggi radiofonici negli USA. Il brano si è rivelato uno dei più fortunati dell'anno e ha scalato le classifiche dei singoli più venduti in moltissimi paesi del mondo: è entrato nella top10 di molti paesi stabilizzandosi saldamente alle posizioni più alte della classifica e ha raggiunto la numero 1 in Australia (per 6 settimane), in Nuova Zelanda (per 9 settimane), in Norvegia (per 4 settimane), In Irlanda (per due settimane) e in Messico, rendendo così Avril Lavigne, ancora diciassettenne, celebre in tutto il mondo. In Italia è stato al secondo posto dei singoli più venduti senza scalzare dalla vetta del podio il singolo planetario Aserejé. Ha venduto complessivamente circa 20 milioni di copie diventando uno dei maggiori incassi discografici del 2002. È anche incluso nella serie drammatica Dawson's Creek. Complicated è stato inserito alla numero 83 nella rassegna dei Hot 100 singoli del decennio. Il 28 giugno 2002 Avril Lavigne pubblica l'album di esordio intitolato Let Go che esordisce alla posizione numero 2 della Billboard 200 e alla prima posizione della classifica canadese, australiana e britannica. Con l'album la cantante canadese entra nel Guinness dei primati del 2004 per essere stata la cantante più giovane ad arrivare al primo posto della classifica britannica con un album, record in seguito battuto dalla cantante soul Joss Stone. L'album ottiene un enorme successo superando le 18 milioni di copie vendute in tutto il mondo di cui solo 7 milioni erano copie digitali. Il 9 settembre 2003, l'azienda Apple ha comunicato che Complicated è stato il diecimilionesimo singolo a essere acquistato sulla sua piattaforma in rete, per 99 centesimi.
Oltre al singolo apripista dall'album vengono pubblicati altri tre singoli: Sk8er Boi (il 13 dicembre 2002 in Italia), I'm with You (il 30 aprile 2003 in Italia) e Losing Grip (il 7 luglio 2003 negli USA) e anch'essi ottengono un grande successo. Proprio per la popolarità dei suoi primi tre singoli, Avril Lavigne è divenuta la seconda artista della storia a collezionare tre brani alla n. 1 nella Billboard Mainstream Top 40 da un album di esordio. A supporto dell'album, Avril Lavigne intraprende un tour mondiale, il Try to Shut Me Up Tour, che registra il tutto esaurito in tutte le tappe. Il tour tocca anche l'Italia con la data di Milano del 13 marzo 2003, in occasione della quale partecipa come ospite al programma di MTV Italia TRL. Durante il tour realizza la reinterpretazione di Knockin' on Heaven's Door, celebre brano di Bob Dylan, che viene inclusa nella compilation Peace Song per la lotta al fenomeno dei bambini soldato. Grazie all'album di esordio Avril Lavigne riceve numerose nomination e premi musicali: nel 2002 vince il World Music Awards come artista rock dell'anno e il premio MTV Video Music Awards per il video di Complicated; nel 2003 fa incetta di Juno Award vincendone quattro sulle sei nomination, riceve tre nomination per i BRIT Awards e cinque nomination per i Grammy Award, di cui due nelle prestigiose categorie di Best New Artist e Song of the Year per Complicated (dei quali riceve altre tre nomination nel 2004).
Lavigne ha posato per la copertina del numero di marzo 2003 della rivista Rolling Stone e, più tardi, a maggio, ha cantato Fuel durante l'edizione di MTV Icon dedicata ai Metallica. Lavigne è anche un personaggio non giocante che è possibile incontrare nel videogioco del 2003, The Sims: Superstar.
### 2004-2005: Under My Skin
Nell'autunno 2003, dopo un breve periodo di vacanza, Avril Lavigne incomincia a lavorare al secondo album, dal titolo Under My Skin, con la volontà di creare un album più "duro" e più personale del precedente. Dalla collaborazione con il suo chitarrista e amico Evan Taubenfeld nascono i brani Take Me Away e Don't Tell Me, mentre dalla collaborazione con il suo batterista Matt Brann nasce la canzone Freak Out. Oltre che con la sua band la cantante collabora anche con la cantautrice Chantal Kreviazuk, conosciuta durante il 2003 e divenuta sua grande amica, con la quale scrive Together, He Wasn't, How Does It Feel, Forgotten, Who Knows e Slipped Away. Con il marito della Kreviazuk, Raine Maida, Avril Lavigne scrive Fall to Pieces.
Collabora anche con Ben Moody, l'ex chitarrista degli Evanescence, scrivendo il brano Nobody's Home. Infine l'album viene completato con il brano My Happy Ending scritto con Butch Walker. Oltre a scrivere per il suo album, nel 2004 Avril Lavigne co-scrive insieme con Matthew Gerrard la canzone Breakaway, che viene interpretata da Kelly Clarkson e scelta come primo singolo del suo secondo album intitolato proprio Breakaway e per la colonna sonora del film Principe azzurro cercasi. Avril Lavigne ha anche cantato una cover di Iris dei Goo Goo Dolls, insieme con il leader della band, John Rzeznik, al Fashion Rocks, e ha posato per la copertina del numero di ottobre 2004 della rivista Maxim. Ha anche registrato la colonna sonora del film SpongeBob - Il film.
Il 30 aprile 2004 viene pubblicato il primo singolo Don't Tell Me che ottiene un buon successo raggiungendo la top ten in diversi paesi quali Regno Unito, Italia, Canada e Australia. Il 21 maggio 2004 viene pubblicato l'album Under My Skin che esordisce alla prima posizione della Billboard 200 americana e alla prima posizione della classifica album di Regno Unito, Australia, Canada, Germania e Irlanda, mentre in Italia esordisce in terza posizione. Dall'album vengono estratti altri tre singoli: My Happy Ending (il 1º settembre 2004 in Italia), Nobody's Home (il 12 dicembre 2004 in Italia) e He Wasn't (il 21 marzo 2005). Finora l'album ha venduto circa 11 milioni di copie.
Per supportare la promozione di Under My Skin Avril Lavigne, tra marzo e aprile 2004, realizza un mini tour acustico, il Live By Surprise Tour, insieme con Evan Taubenfeld, nei grandi centri commerciali degli Stati Uniti e del Canada. Successivamente da settembre 2004 a settembre 2005 si esibisce in Stati Uniti, Canada, Europa, Asia, Africa e America Latina con il Bonez Tour per un totale di 144 date. Per quanto riguarda la promozione in Italia la cantante si esibisce una prima volta il 1º maggio 2004 a Napoli come ospite dello show di MTV Total Request Live e l'anno successivo fa tappa con il suo Bonez Tour il 29 maggio 2005 a Milano nell'ambito del Cornetto Free Music Festival e il 31 maggio 2005 a Napoli. Nel 2006, in occasione dei giochi olimpici invernali di Torino, si esibisce in un concerto acustico.
Nell'autunno 2005 realizza, accompagnata al piano da Chantal Kreviazuk, una reinterpretazione di Imagine di John Lennon per un'iniziativa benefica a favore di Amnesty International. Inoltre nello stesso anno partecipa al concerto-tributo per i Metallica nel quale si esibisce con Fuel, noto del brano del gruppo. Il frontman James Hetfield, presente al concerto, definisce la sua esibizione una delle migliori.
### 2006-2008: The Best Damn Thing
Il 21 febbraio 2006 si esibisce a Torino in un concerto acustico insieme con il suo chitarrista storico Evan Taubenfeld durante le premiazioni dei XX Giochi olimpici invernali. Si esibisce anche il 26 febbraio durante la cerimonia di chiusura con la canzone Who Knows, al momento della presentazione di Vancouver come sede dell'edizione XXI dei giochi. Nell'autunno del 2006 Avril Lavigne incomincia a lavorare al suo terzo album, con l'intento di realizzare un disco caratterizzato da sonorità più "frizzanti" e tematiche più "femminili" rispetto al precedente. Per questo nuovo progetto la cantante collabora con Butch Walker, Dr. Luke, Rob Cavallo, Travis Barker e l'allora marito Deryck Whibley.
Nello stesso periodo la cantante viene contattata dalla casa di produzione 20th Century Fox per realizzare una canzone da inserire nella colonna sonora del film Eragon, così nasce la canzone Keep Holding On, che riscuote un buon successo di pubblico e in seguito viene inclusa, come ultima traccia, nella tracklist del nuovo album. Tra le canzoni scritte per l'album c'è anche I Will Be (inclusa solo nell'edizione limitata dell'album) di cui una versione cover viene inserita in Spirit, l'album di esordio della cantante britannica Leona Lewis e pubblicata da quest'ultima come singolo nel 2009.
Il terzo album di Avril Lavigne, The Best Damn Thing, viene pubblicato il 13 aprile 2007 in Europa e il 17 aprile 2007 negli Stati Uniti: ottiene un ottimo successo di vendite raggiungendo la prima posizione della classifica album di 12 paesi, tra cui l'Italia, il Regno Unito e gli Stati Uniti (dove esordisce con 289 000 copie vendute nella prima settimana di disponibilità). Vende oltre 8 milioni di copie venendo così proclamato il quarto album più venduto dell'anno e il più venduto dall'etichetta Sony BMG.
Il primo singolo, che anticipa l'uscita dell'album, è la hit Girlfriend uscita il 30 marzo 2007 in Italia mentre il 7 febbraio 2007 negli Stati Uniti. La canzone riscuote un inaspettato successo e diventa una hit internazionale raggiungendo la vetta delle classifiche di 11 paesi, tra cui quella italiana, australiana, canadese e americana, diventando così la prima numero uno della cantante nella prestigiosa Billboard Hot 100 americana. Con le sue 7,3 milioni di copie vendute in 72 diverse nazioni, è il singolo di maggior successo commerciale di Avril Lavigne nelle classifiche musicali di tutto il mondo e il singolo più venduto digitalmente a livello mondiale del 2007, ma occupa anche un posto di prestigio nella classifica riguardante i singoli più venduti nella storia della musica. Il secondo singolo estratto dall'album è la hit When You're Gone (pubblicato il 19 giugno 2007) che riscuote un buon successo, infatti in Italia e Regno Unito raggiunge rispettivamente la quarta e la terza posizione mentre negli Stati Uniti raggiunge la ventiquattresima posizione. Il terzo singolo estratto è Hot, pubblicato in Regno Unito il 29 ottobre 2007 mentre negli Stati Uniti il 2 ottobre 2007.
Il 1º novembre 2007 durante gli MTV Europe Music Awards di Monaco di Baviera, Avril Lavigne si esibisce con il singolo Hot e vince, per la prima volta nella sua carriera, i premi in due categorie: Act of the Year e Best Song per Girlfriend. Nel dicembre dello stesso anno, il celebre magazine statunitense che si occupa di economia e finanza, cioè Forbes, la colloca all'ottavo posto nella classifica riguardante "I miglior venti percettori under 25", avendo avuto un guadagno annuale di 12 milioni di dollari. Nel 2008, come quarto singolo radiofonico, solo per l'Italia, viene scelta Innocence (pubblicato il 22 febbraio 2008) e MTV Italia trasmette un video non ufficiale prodotto appositamente per il singolo. Il video viene in seguito pubblicato online. Successivamente come quinto singolo italiano ma quarto singolo internazionale viene pubblicata la title track The Best Damn Thing.
Per promuovere l'album la cantante, nel 2007, realizza un tour promozionale che tocca anche l'Italia con la data del 18 luglio 2007 all'Ippodromo delle Capannelle di Roma. Successivamente, il 5 marzo 2008, incomincia il The Best Damn Tour, il tour mondiale che dapprima tocca il Canada e gli Stati Uniti, poi l'Europa, poi di nuovo il Canada, l'Asia e l'Australia e che termina nell'ottobre dello stesso anno. In Italia si esibisce con due date: a Bolzano il 12 giugno e a Milano il 13 giugno. Nell'agosto dello stesso anno, il Partito Islamico Panmalese tenta di vietare lo show della cantante a Kuala Lumpur, giudicandola "troppo sexy"; in realtà da parte dello staff della cantante si pensava che fossero stati promossi i valori sbagliati prima della giornata dell'indipendenze malese avvenuta il 31 agosto. Alla fine il concerto, programmato per il 29 agosto, si è svolto grazie al consenso da parte del governo.
### 2009-2011: Goodbye Lullaby
La lavorazione al quarto album ha inizio nel 2009 quando Avril Lavigne registra in studio alcune canzoni tra le quali Everybody Hurts e Darlin (brano scritto all'età di 15 anni dalla cantante quando ancora viveva a Napanee). La data di uscita dell'album, inizialmente prevista per il 17 novembre 2009, subisce un primo slittamento al 2010. Successivamente si susseguono una serie di posticipazioni: a gennaio 2010 durante un'intervista la cantante fissa l'uscita del primo singolo per aprile e dell'album per il mese di giugno 2010 ma il 6 maggio 2010, intervistata nel programma radiofonico On-Air with Ryan Seacrest, Avril Lavigne afferma di trovarsi ancora in studio per scrivere nuove canzoni, dal sound più leggero, da aggiungere alle altre già registrate e caratterizzate da sonorità più cupe, senza però dichiarare un'ipotetica data di uscita del nuovo album. Nell'agosto del 2010 durante un'intervista dichiara di aver registrato materiale per due album. Il nuovo album sarà composto da 14 tracce: la maggior parte scritte da Avril Lavigne durante l'adolescenza (come Darlin) e le altre composte dalla cantante in collaborazione con Evan Taubenfeld (già coautore di Don't Tell Me, Take Me Away, Freak out, Hot, Innocence, Contagious), Butch Walker (già coautore di My Happy Ending, When You're Gone, The Best Damn Thing e Everything back but you), Deryck Whibley e Max Martin.
Nel mese di gennaio 2010, mentre lavora alle canzoni per il nuovo album, Avril Lavigne collabora con la Disney scrivendo il brano Alice per la colonna sonora del film Alice in Wonderland. Il 27 gennaio la canzone viene pubblicata come primo singolo dall'album soundtrack Almost Alice e ottiene un discreto successo in tutto il mondo, riportando la cantante su uno stile, abbandonato con il terzo album, molto più profondo con un richiamo ai testi di Under My Skin, il suo secondo lavoro discografico. Il 28 febbraio 2010 Avril Lavigne si esibisce a Vancouver durante il concerto di chiusura dei XXI Giochi olimpici invernali cantando i brani My Happy Ending e Girlfriend.
Il 12 marzo 2010 viene pubblicata la canzone Wavin' Flag for Haiti registrata da 26 artisti canadesi, sotto il nome di Young Artist for Haiti, per raccogliere fondi da destinare ai terremotati di Haiti. Avril Lavigne canta una delle strofe della canzone e oltre a lei vi sono artisti canadesi quali Nelly Furtado, K'naan (autore della canzone), Drake, Justin Bieber, Deryck Whibley e molti altri. La canzone ottiene un ottimo successo in Canada dove raggiunge la prima posizione della classifica dei singoli più venduti.
Nel settembre 2010 Avril annuncia di aver fondato The Avril Lavigne Foundation, la sua prima fondazione di carattere umanitario a favore di bambini e ragazzi disabili o con malattie gravi; al riguardo ha dichiarato:
«Aver dato vita alla fondazione mi fa sentire bene. Sono certa che se Dio ti ha dato tanto devi pensare a chi è stato meno fortunato di te.»
Nel novembre 2010, la cantante barbadiana Rihanna pubblica il suo quinto album in studio, Loud; nel disco è contenuto il brano Cheers (Drink to That) per il quale la cantante ha affermato di essersi ispirata allo stile di I'm with You di Avril. Viene estratto come ultimo singolo ufficiale dall'album l'anno dopo e nel suo video musicale Avril fa un breve cameo.
Nel novembre 2010 tramite il suo sito ufficiale fa sapere che il suo nuovo singolo dal titolo What the Hell uscirà a gennaio 2011, e agli American Music Awards ha confermato che l'album si intitolerà Goodbye Lullaby e ha precisato che il motivo di questi innumerevoli spostamenti di pubblicazione dell'album non sono stati colpa sua, ma della casa discografica, proprio perché l'album era già pronto da un anno. Il 7 dicembre 2010, sempre tramite il suo sito ufficiale, Avril rivela la data di pubblicazione dell'album, prevista per l'8 marzo 2011 e viene mostrata in anteprima la copertina del disco; il 21 dicembre viene annunciata la tracklist ufficiale dell'album. La cantante afferma anche che il nuovo progetto sarebbe stato diverso dai suoi predecessori in quanto avrebbe incorporato sonorità meno pop rock poiché si sarebbe focalizzato sulle esperienze difficili che si hanno nel corso della vita piuttosto che sulle relazioni. Si rivela anche molto soddisfatta del risultato finale, poiché era riuscita nel suo intento: creare un album onesto e profondo che potesse sentirlo vicino al cuore.
What the Hell, come annunciato da prima dalla cantante, è stato pubblicato nel mese di gennaio 2011 come singolo apripista di Goodbye Lullaby e messo in commercio a partire dal 2 marzo. Riscuote un discreto successo globale, bloccandosi all'11ª posizione negli Stati Uniti a causa del basso airplay radiofonico. Il 19 febbraio 2011 Avril Lavigne è stata ospite nella serata conclusiva del Festival di Sanremo 2011 durante la quale si è esibita con What the Hell; Al momento della sua pubblicazione, Goodbye Lullaby raggiunge la vetta delle classifiche musicali di sei Paesi, inclusi Giappone e Australia dove aveva già conseguito con i suoi precedenti lavori tale traguardo. Il 27 aprile viene rivelato che Smile sarebbe stato il secondo singolo estratto dall'album; è stato accompagnato anche da un video musicale, pubblicato il mese successivo, che ha ottenuto la Vevo Certified avendo superato la soglia delle 100 milioni di visualizzazioni. Ha ricevuto una buona accoglienza da parte della critica, che ne ha elogiato l'orecchiabilità.
Il 30 aprile 2011 parte dall'Asia il tour mondiale The Black Star Tour. A settembre il tour arriverà anche in Europa e toccherà tre città italiane: Torino l'8 settembre, Roma il 10 settembre e Milano l'11 settembre. Il 9 settembre 2011 viene pubblicato il video del terzo singolo dell'album, Wish You Were Here. Il singolo è stato pubblicato ufficialmente il 26 settembre 2011. Il 1º marzo 2012 viene pubblicato a sorpresa il video di Goodbye, la canzone che dà il titolo al suo quarto album; questo è un regalo che Avril fa ai suoi fan per ringraziarli del bellissimo anno regalatole e precisa che il video ha finalità benefiche, serve infatti a promuovere la raccolta fondi in favore della The Avril Lavigne Foundation.
### 2012-2016: Avril Lavigne e la malattia di Lyme
A fine 2011, tre mesi dopo la pubblicazione di Goodbye Lullaby, Avril confermò di star già lavorando al suo quinto album, che già aveva otto brani scritti tempo prima. Dichiarò anche che sarebbe stato un album più pop del precedente, e più divertente e di aver lasciato la RCA, per passare alla Epic Records che attualmente è diretta da Antonio L. A. Reid, colui che le ha dato il suo primo contratto discografico.
Nel novembre 2011 Avril comincia a registrare le canzoni per il suo quinto album. Nell'aprile 2012 Avril annuncia tramite Twitter di aver finalmente completato la stesura dei testi per il suo quinto album e a fine agosto 2012 Avril comunica di averlo ufficialmente completato, anche grazie a Chad Kroeger, fidanzato, che ha collaborato con lei.
Inoltre sempre nel 2012 dà il suo contributo al film One Piece Film: Z interpretando due cover, Bad Reputation di Joan Jett e How You Remind Me dei Nickelback.
L'8 febbraio 2013 la cantante annuncia il titolo del suo nuovo singolo: Here's to Never Growing Up prodotto da Martin Johnson dei Boys Like Girls, pubblicato ufficialmente il 9 aprile, vincendo due dischi di platino in Australia e Stati Uniti d'America e il premio Miglior video canadese dell'anno ai MuchMusic Awards. Avril ha dato la possibilità a tutti i suoi fan di partecipare al lyric video di Here's to Never Growing Up inviandole una foto che rappresenti il "non crescere mai" oppure un piccolo video nel quale si canta il ritornello della sua nuova canzone. Il 9 maggio è stato pubblicato il videoclip ufficiale del brano sul canale Vevo della cantante.
Il secondo singolo ad anticipare il quinto album dell'artista canadese è intitolato Rock n Roll: l'audio ufficiale è stato reso noto da Avril stessa sul suo canale YouTube il 18 luglio dopo che i fan lo hanno sbloccato con l'hashtag #UnlockRocknroll su Twitter. Il video ufficiale è stato pubblicato il 20 agosto sul canale Vevo della cantante.
L'album Avril Lavigne è stato pubblicato il 5 novembre 2013 e contiene un duetto con Marilyn Manson e uno con il marito Chad Kroeger.
Il 7 settembre Lavigne annuncia il terzo singolo; si tratta della sopracitata collaborazione con Kroeger intitolata Let Me Go. L'audio e il videoclip ufficiale sono stati resi disponibili sul canale Vevo della cantante.
Il 31 gennaio parte dall'Asia il The Avril Lavigne Tour. Ad aprile viene pubblicato, esclusivamente per i paesi asiatici, il quarto singolo dell'album, Hello Kitty, il cui video è stato girato in Giappone.
Il 14 marzo 2014 è stato annunciato il tour della cantante con i Backstreet Boys, tenutosi negli Stati Uniti tra maggio e giugno 2014. Ad agosto 2014 ha preso parte al Summer Sonic Festival a Tokyo, in Giappone.
A dicembre 2014 ABC News, vista l'assenza di Lavigne dai social network, riporta che lei stessa, messasi in contatto con Avril Music Chart tramite Twitter, ha scritto un messaggio diretto ai suoi fan: «Mi sento in colpa in quanto non sono stata capace di dire ai miei fans il motivo per il quale ultimamente sono stata assente. Sono combattuta in quanto sono una persona molto riservata. Non sto bene, sto avendo alcuni problemi di salute. Quindi per favore, pregate per me.» Avril ha poi negato le voci sul suo conto riguardanti una sua riabilitazione.
Il 29 gennaio 2015 comunica su Twitter la pubblicazione del singolo Give You What You Like come parte della colonna sonora del film Babysitter's Black Book, uscito il 21 febbraio 2015 sul canale americano Lifetime, mentre il video è stato reso disponibile sul suo canale Vevo il 10 febbraio 2015.
A marzo 2015 finalmente Lavigne rompe il silenzio sul mistero della sua malattia e racconta alla rivista People di essere stata costretta a stare a letto per ben cinque mesi a causa della malattia di Lyme e in merito dice:
«Potevo a mala pena mangiare, non avevo idea che una puntura di insetto potesse causare tutto ciò, mi sentivo letargica e con capogiri, c'erano decisamente volte in cui non potevo farmi la doccia per una settimana intera perché non mi reggevo in piedi, mi sentivo come se mi fosse pian piano succhiata via tutta la mia vita. Mi sono sentita come se non potessi respirare, non riuscivo a parlare e non riuscivo a muovermi; credevo di stare per morire.»
Nel mese di aprile esce il video del singolo Fly, scritto nel 2013 e modificato dalla cantante nel dicembre 2014, pubblicato in onore dei Giochi olimpici speciali che si sono svolti dal 25 luglio al 2 agosto 2015 a Los Angeles. Si esibisce con il singolo alla cerimonia di apertura della manifestazione. Nel mese di giugno vince un MTV Italia Awards per la categoria Best Fan.
Nell'estate 2015 la cantante insieme con Ashley Tisdale e Demi Lovato annuncia che sarebbe stata una delle protagoniste del nuovo film d'animazione C'era una volta il Principe Azzurro, dando la voce al personaggio di Biancaneve. Il 25 novembre 2015 viene pubblicato l'album All American del cantante Nick Carter, album che vede come seconda traccia una collaborazione con Avril, in Get Over Me.
### 2017-2020: Head Above Water
Il 1º marzo 2017 la cantante annuncia di aver firmato un contratto discografico con l'etichetta BMG Rights Management, mentre tra i mesi di settembre e novembre vengono pubblicate due collaborazioni della cantante: Wings Clipped con i Grey e una cover di Baby, It's Cold Outside con Jonny Blue per il film natalizio Switched for Christmas.
Il 6 settembre 2018 la cantante pubblica sul suo sito ufficiale una lettera ai fan, raccontando la propria storia e annunciando il primo singolo estratto dal sesto album in studio, intitolato Head Above Water e pubblicato il 19 settembre. Il 12 settembre registra un'esibizione del singolo per lo show Jimmy Kimmel Live!, trasmessa il successivo 26 settembre, mentre il giorno seguente, in occasione del suo trentaquattresimo compleanno, pubblica il relativo videoclip ufficiale.
Il 7 dicembre 2018, Lavigne annuncia che il sesto album in studio, intitolato Head Above Water, di cui rivela sia la cover sia la lista delle tracce, sarebbe stato pubblicato il 15 febbraio 2019. Cinque giorni dopo, il 12 dicembre, la cantante pubblica il secondo singolo ufficiale, Tell Me It's Over, accompagnato dal relativo videoclip musicale. Il 12 febbraio viene pubblicato il terzo singolo estratto dall'album, ovvero Dumb Blonde, eseguito in collaborazione con Nicki Minaj. Il 15 luglio viene pubblicato il videoclip del quarto singolo estratto dall'album, ovvero I Fell in Love with the Devil. Si tratta del primo singolo di Avril Lavigne ad essere stato interamente composto dall'artista, la quale ha spiegato sui social il significato della canzone:
«I wrote I Fell In Love With The Devil as a constant reminder to myself that some of the darkest people in this world can be disguised as angels. It will continue to remind me of my worth and what I deserve as a woman. Sometimes it’s not easy to walk away. But I am so sick of the pain and heartache, and I know what I deserve. Please allow my song to be your reminder to not let someone else’s demons take you down. I am now going to break this fucking cycle, bury all the toxic relationships and things people have done to me in the past, present and future... I will bury the constant heartache and trauma, close the casket and never look back.»
«Ho scritto I Fell In Love With The Devil per ricordare costantemente a me stessa che alcune delle persone più oscure in questo mondo possono essere camuffate in angeli. La canzone continuerà a ricordarmi del mio valore e di ciò che merito come donna. A volte non è facile andare avanti. Ma sono così stufa del dolore e dell'angoscia, e io so quello che merito. Per favore consentite alla mia canzone di essere il vostro promemoria per non lasciare che i demoni di qualcun altro vi portino giù. Ho intenzione di rompere questo dannato ciclo, seppellire tutte le relazioni tossiche e le cose che le persone mi hanno fatto in passato, nel presente e in futuro... Seppellirò il costante tormento e trauma, chiuderò la bara e non mi volterò mai indietro.»
(Avril Lavigne)
Pochi mesi più tardi, a settembre 2019, ha inizio in Nord America l'Head Above Water Tour, che sarebbe dovuto proseguire con date in Europa e Asia tra i mesi di marzo e maggio 2020. Tuttavia, a causa della pandemia di COVID-19, le suddette date vengono rimandate molteplici volte fino al 2022.
Il 24 aprile 2020 viene estratto il quinto ed ultimo singolo dall'album, ovvero We Are Warriors. Il brano, originariamente intitolato Warrior, viene distribuito come singolo per beneficenza per tutti i pazienti colpiti dal COVID-19 e, per l'occasione, lo ha reinterpretato utilizzando la forma della prima persona plurale. Ne è stato realizzato anche un videoclip ufficiale.
### 2021-presente: Love Sux
Le prime indiscrezioni sul nuovo album di Avril Lavigne risalgono al maggio 2020, quando la cantante ha annunciato ai microfoni di Songwriters di essere al lavoro ad un nuovo progetto con sonorità maggiormente orientate verso i generi pop-rock-punk. A dicembre dello stesso anno la cantante conferma di essere stata in studio a registrare con artisti del calibro di John Feldmann, Mod Sun, Travis Barker e Machine Gun Kelly. L'8 gennaio 2021 prende parte al singolo Flames di Mod Sun, estratto dall'album di lui Internet Killed the Rockstar. Il mese dopo, l'interprete annuncia di aver completato il nuovo disco.
Il 3 novembre 2021, Avril lascia la sua storica casa discografica Epic Records e firma un contratto con la DTA Records, etichetta di proprietà di Travis Barker. La prima pubblicazione con la nuova etichetta è il singolo Bite Me, pubblicato il 10 novembre successivo. Il 12 gennaio 2022 annuncia il titolo e le tracce del settimo album Love Sux, pubblicato il successivo 25 febbraio, contenente featuring con Blackbear, Mark Hoppus e Machine Gun Kelly; il 14 gennaio viene messo in commercio il secondo estratto Love It When You Hate Me.
Nell'aprile 2022 ha inizio dal Canada il Love Sux Tour, all'interno del quale vengono recuperate anche le date europee originariamente facenti parte del tour precedente. La cantante torna anche ad esibirsi in Sud America, prendendo parte al festival Rock in Rio in Brasile. Il 1º settembre riceve una stella sulla Walk of Fame per i suoi vent'anni di carriera. Il 15 settembre 2023 collabora al singolo Fake As Hell degli All Time Low.
## Accuse di plagio
Il gruppo The Rubinoos ha citato Avril Lavigne per aver plagiato con la sua canzone Girlfriend il loro brano I Wanna Be Your Boyfriend. La cantante si è difesa sostenendo di non aver mai sentito la canzone del gruppo americano.
La prima udienza era stata fissata per il 28 agosto 2007, ma Avril Lavigne e i The Rubinoos hanno deciso di risolvere privatamente la questione e nel gennaio 2008 è stato reso noto che il tutto si è concluso con un accordo privato tra le parti; non sono stati resi noti i dettagli finanziari, infatti il manager di Avril ha consigliato di risolvere la questione fuori dal tribunale, per evitare una costosa battaglia legale. In un comunicato stampa i The Rubinoos hanno ritirato le loro precedenti accuse: «Siamo soddisfatti che le somiglianze tra i due brani siano risultate dall'uso di alcune parole comunemente utilizzate nei testi di canzoni. Perciò dichiariamo Avril prosciolta da ogni accusa di infrazione di qualsiasi tipo, in relazione alle rivendicazioni da noi fatte nella nostra causa civile».
## Stile e influenze musicali
Le canzoni di Lavigne contengono tutte messaggi d'autostima e di energia, e sono indirizzate soprattutto a teenager, sia maschi sia femmine. Lavigne sostiene che: «le mie canzoni parlano dell'essere sé stessi, non importa altro, e continuare a sognare, anche se gli altri dicono che i tuoi sogni sono troppo strani e irraggiungibili».
Nel suo primo album Let Go, Lavigne ha preferito inserire brani più commerciali e radio-friendly come Complicated e meno canzoni mainstream come Losing Grip. Ha dichiarato che: «Le canzoni che ho registrato con The Matrix, erano ottime per il mio primo disco, ma non voglio più pop nella mia musica».
Nel secondo album Under My Skin, parlava di argomenti più personali e ogni canzone aveva un significato profondo. Circa il suo secondo album Avril Lavigne dice: «Ho vissuto tutto ciò di cui parlo, fidanzati, appuntamenti e relazioni».
Al contrario il terzo album The Best Damn Thing, non tratta di temi molto personali, molte delle canzoni non hanno a che fare con lei, l'unico obiettivo mentre lo scriveva era "far divertire".
Goodbye Lullaby, il quarto album, è stato il più personale di tutti gli altri suoi album, lei stessa lo definisce più profondo e diretto, molto emozionante. Ian McKellen durante il The Late Show with Craig Ferguson nel 2007 l'ha definita come una valchiria post-grunge con l'anima ferita di un poeta e la combattività esplosiva di un canadese.
Cresce ascoltando artisti come Blink-182, Goo Goo Dolls, Matchbox Twenty, Green Day, Shania Twain e Alanis Morisette, ma le sue influenze musicali comprendono anche Courtney Love e Janis Joplin, così come band dell'alternative rock come i Nirvana, No Doubt, the Goo Goo Dolls, Radiohead, Coldplay (tra i suoi artisti preferiti in assoluto), The Who, Sum 41, Oasis, Third Eye Blind e i Matchbox Twenty. A causa di queste influenze musicali, il suo stile viene chiamato punk, qualcosa che lei stessa ha negato di essere. Evan Taubenfeld, amico e chitarrista di Avril, ha dichiarato che per un sacco di gente è un argomento delicato, però Avril non è punk e non ha mai fatto finta di venire da quella scena, lei fa solamente pop punk, sono stati i media a fare il resto.
La maggior parte delle critiche identificano Lavigne tra il teen pop e il pop punk, tra cui giornali e riviste del calibro di The New York Times, Rolling Stone, NME, MusicMight, IGN e PopMatters l'hanno identificata un mix di rock, teen pop e pop punk influenzato dal grunge pop rock.
## Altre attività
### Cinema e TV
La prima apparizione televisiva della cantante avviene nel 2002 quando partecipa a una puntata della serie TV statunitense Sabrina, vita da strega nel ruolo di sé stessa che insieme con la sua band si esibisce in un locale sulle note di Sk8er Boi. Nel 2003 fa un'apparizione nel ruolo di sé stessa nel film canadese Vado, vedo... vengo! - Un viaggio tutto curve in cui si esibisce con il brano Losing Grip durante i Much Music Awards.
Nel 2005 Lavigne muove i primi passi nel mondo del cinema recitando nel film Identikit di un delitto, uscito nel 2007, con Richard Gere e Claire Danes, in cui interpreta la piccola parte di Beatrice Bell. Sempre nello stesso anno interpreta la parte dell'attivista Alice nell'adattamento cinematografico del libro di Eric Schlosser, Fast Food Nation, le cui riprese si svolgono ad Austin in Texas e che esce nelle sale nel 2006.
Nel 2006 approda al mondo del cinema d'animazione: prima, contribuendo alla colonna sonora del film SpongeBob - Il film, poi dando voce a Heather, personaggio del film La gang del bosco. Fast Food Nation e La gang del bosco sono tra i film che aprono l'edizione 2006 del Festival del cinema di Cannes e per l'occasione Lavigne partecipa alla manifestazione.
Nel 2015 doppia il personaggio di Biancaneve nel film Charming, uscito nelle sale nel 2018, in Italia nel 2019: per il film registra la canzone Trophy Boy in collaborazione con Ashley Tisdale e G.E.M.
### Filantropia
Nel settembre 2010 crea una sua fondazione chiamata The Avril Lavigne Foundation per supportare e aiutare persone con disabilità, malattie gravi e dal 2015 anche persone con la malattia di Lyme, con la quale la cantante stessa ha combattuto, collaborando con le principali organizzazioni benefiche; riguardo quest'ultima, la Lavigne cerca di aumentare la consapevolezza e la prevenzione di suddetta malattia.
### Moda
Nel luglio 2008 lancia la sua linea di moda per teenager Abbey Dawn, prodotta da Kohl's, che è il marchio esclusivo della linea negli Stati Uniti d'America.
La linea è disegnata interamente da lei; Kohl's descrive Abbey Dawn come una linea per ragazzi con capi che rispecchiano lo stile della cantante. Avril indossava alcuni capi Abbey Dawn durante i suoi concerti ancora prima che la linea venisse commercializzata.
La linea Abbey Dawn fu anche incorporata nel gioco online Stardoll, dove la doll poteva essere vestita come Avril Lavigne.
### Profumi
Nel luglio 2009 Lavigne lancia, prima in Europa e poi negli Stati Uniti e Canada, il suo primo profumo Black Star. Nel luglio 2010 lancia la seconda fragranza da lei creata, Forbidden Rose, seguita nell'agosto 2011 dalla terza fragranza Wild Rose.
## Vita privata
Avril Lavigne è legalmente francese dalla nascita poiché suo padre è francese e la Francia applica lo ius sanguinis; ha fatto domanda per il suo passaporto francese, che ha ricevuto nel febbraio del 2011.
Il 15 luglio 2006 Lavigne sposa il fidanzato Deryck Whibley, leader dei Sum 41, al quale era legata sentimentalmente dal 2003. Il matrimonio dura tre anni, fin quando il 17 settembre 2009 la cantante comunica la separazione; il divorzio viene finalizzato il 16 novembre 2010.
Tra il 2010 e il 2011 ha una relazione con Brody Jenner, figlio di Caitlyn Jenner.
Il 22 agosto 2012 viene annunciato il suo fidanzamento con il cantante dei Nickelback, Chad Kroeger, con il quale ha collaborato al suo quinto album Avril Lavigne. I due si sono sposati il 1º luglio 2013. I due pubblicano il singolo Let Me Go nell'ottobre 2013. Il matrimonio dura tuttavia due anni, fin quando il 2 settembre 2015 la cantante comunica la separazione.
Nell'aprile del 2015 ha rivelato alla rivista People che le è stata diagnostica la malattia di Lyme. In un'intervista a Billboard nello stesso mese disse che era nel processo di recupero e che voleva aumentare la consapevolezza della malattia.
Tra il 2021 e il 2023 ha una relazione con il cantante statunitense Mod Sun. Nell'aprile 2022 viene comunicato il fidanzamento che tuttavia termina nel febbraio 2023.
È vegana dal 2008.
Nel 2023 ha per 4 mesi una relazione con il rapper Tyga.
## Discografia
### Album in studio
* 2002 – Let Go
* 2004 – Under My Skin
* 2007 – The Best Damn Thing
* 2011 – Goodbye Lullaby
* 2013 – Avril Lavigne
* 2019 – Head Above Water
* 2022 – Love Sux
## Videografia
### DVD
* 2003 – My World
* 2005 – Bonez Tour 2005
* 2008 – The Best Damn Tour - Live in Toronto
### Cameo in altri video
* 2002 – Hundred Million di Treble Charger
* 2006 – Bethamphetamine (Pretty Pretty) di Butch Walker
* 2011 – Cheers (Drink to That) di Rihanna
* 2021 – Amnesia di Mod Sun
* 2021 – Down di Mod Sun (Feat. Travis Barker)
* 2022 – 9 lives di Machine Gun Kelly
## Tournée
* 2002-2003 – Try to Shut Me Up Tour
* 2004 – Live By Surprise Tour
* 2004-2005 – Bonez Tour
* 2007 – The Best Damn Thing Promotional Tour
* 2008 – The Best Damn Tour
* 2011-2012 – The Black Star Tour
* 2014 – The Avril Lavigne Tour
* 2019 – Head Above Water Tour
* 2022-2023 – Love Sux Tour
## Filmografia
### Attrice
**Cinema**
* Vado, vedo... vengo! - Un viaggio tutto curve (Going The Distance), regia di Mark Griffiths (2004)
* Fast Food Nation, regia di Richard Linklater (2006)
* Identikit di un delitto (The Flock), regia di Wai-keung Lau (2007)
* Good Mourning, regia di Machine Gun Kelly e Mod Sun (2022)
**Televisione**
* Sabrina, vita da strega (Sabrina, the Teenage Witch) – serie TV, episodio 7x08 (2002)
* MADtv – serie TV, episodio 10x08 (2004)
* Punk'd – programma TV, episodio 5x08 (2005)
* Pop Fiction – serie TV, episodi 1x01-1x02 (2008)
* American Idol – programma TV, episodi 9x05-9x08 (2010)
* Stelle domani (Majors & Minors) – programma TV, episodio 1x04 (2011)
* Kimora: House of Fab – serie TV, episodio 1x07 (2013)
* Miz & Mrs. – serie TV, episodio 1x02 (2018)
### Doppiatrice
* La gang del bosco (Over the Hedge), regia di Tim Johnson e Karey Kirkpatrick (2006)
* C'era una volta il Principe Azzurro (Charming), regia di Ross Venokur (2018)
## Premi e riconoscimenti
Sin dagli esordi della sua carriera, Avril Lavigne è una delle artiste più premiate nel panorama musicale internazionale. Tra i suoi riconoscimenti, spiccano cinque ASCAP Awards, sette BMI Awards, un premio Echo, tre Guinness World Records, nove Juno Awards, altrettanti MuchMusic Video Awards, tre Teen Choice Awards, sei World Music Awards e ventisei MTV Awards nel mondo. È stata anche candidata otto volte ai Grammy Awards, tre agli American Music Awards, altrettante ai BRIT Awards e quattro ai Billboard Music Awards.
## Doppiatrici italiane
Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Avril Lavigne è stata doppiata da:
* Federica De Bortoli in Fast Food Nation
* Patrizia Mottola in Vado, vedo... vengo! - Un viaggio tutto curve
* Giulia Catania in Identikit di un delitto
Da doppiatrice è sostituita da:
* Domitilla D'Amico ne La gang del bosco
* Giulia Tarquini in C'era una volta il Principe Azzurro
|
4,630,443 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_in_Gabon
|
Diritti LGBT in Gabon
|
# Diritti LGBT in Gabon
Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender in Gabon possono dover affrontare sfide non previste per i residenti non-LGBT. Il 5 luglio 2019 il codice penale venne modificato per criminalizzare le relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso e almeno due persone sono state arrestate sulla base di questa legge e soggette ad estorsione da parte della polizia per essere rilasciate. Solo un anno dopo però, il Gabon ha decriminalizzato l'omosessualità nel paese.
Le coppie e famiglie formate da persone dello stesso sesso non hanno diritto alle stesse forme di protezione legale disponibili per le famiglie eterosessuali e le persone LGBT subiscono stigmatizzazione da parte della maggior parte della popolazione
Nel dicembre 2008, il Gabon ha sponsorizzato e firmato una dichiarazione non vincolante dell'ONU che richiedeva la decriminalizzazione dell'omosessualità a livello globale, risultando uno degli appena sei paesi africani che pure hanno votato favorevolmente alla risoluzione.
Nel 2011, tuttavia, il Gabon ha votato contro una "dichiarazione congiunta sulla fine degli atti di violenza e relative violazione dei diritti umani basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere" alle Nazioni Unite.
## Leggi sui rapporti omosessuali
A partire dall'indipendenza ottenuta dalla Francia nel 1960 e fino al 2019, le relazioni tra persone dello stesso sesso non erano vietate. L'età del consenso, tuttavia, era differente (18 per gli eterosessuali, 21 per gli omosessuali) Nonostante ciò, il comitato sui diritti economici, sociali e culturali affermò nel 2013 che il Gabon continuava ad essere un ambiente fortemente discriminatorio per le persone LGBT, "il che potrebbe essere il motivo per il quale le denunce LGBT sono così poche".
Il 5 luglio 2019 il Gabon approvò una modifica al codice penale che vietò le relazioni omosessuali con una pena fino a 6 mesi di carcere e/o una multa fino a 5 milioni di franchi CFA. Quasi un anno dopo, però, il 23 giugno 2020 l'assemblea nazionale del Gabon approvò una legge governativa per decriminalizzare l'attività sessuale tra persone dello stesso sesso. Venne poi approvata dal Senato del Gabon il 29 giugno successivo, e firmata dal Presidente del Gabon il 7 luglio 2020.
L'età del consenso è fissata a 18 anni sia per i rapporti eterosessuali sia per quelli omosessuali.
## Riconoscimento delle relazioni omosessuali
Lo stato non dà alcun riconoscimento giuridico alle coppie formate da persone dello stesso sesso.
## Leggi contro le discriminazioni
Non vi è alcuna legge contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
## Condizioni di vita
Un rapporto del 2010 del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America afferma che "la discriminazione e la violenza contro le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) è un problema, tanto che gli individui LGBT mantengono la loro identità segreta per il timore di subire molestie."
## Tabella riassuntiva
| Attività e relazioni sessuali legali | (illegale solo dal 5 luglio 2019 al 7 luglio 2020) |
| - | - |
| Parità dell'età di consenso (18) | |
| Leggi anti-discriminazione sul lavoro | |
| Leggi anti-discriminazione nella fornitura di beni e servizi | |
| Leggi anti-discriminazione in tutti gli altri settori (incluse le espressioni d'odio) | (Illegale in alcuni contesti) |
| Matrimonio egualitario | |
| Unione civile | |
| Step-child adoption | |
| Adozione | |
| Autorizzazione a prestare servizio nelle forze armate | (Dal 2016) |
| Diritto di cambiare genere nei documenti | |
| Accesso alla fecondazione in vitro per le lesbiche | |
| Surrogazione di maternità | |
| Permesso di donare il sangue | (Nessuna restrizione sull'orientamento sessuale) |
|
10,009,631 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_Hazbin_Hotel
|
Episodi di Hazbin Hotel
|
# Episodi di Hazbin Hotel
L'episodio pilota, della serie animata Hazbin Hotel, è stato pubblicato su YouTube il 28 ottobre 2019.
La prima stagione della serie animata Hazbin Hotel, composta da 8 episodi, è stata pubblicata sul servizio di streaming on demand Prime Video, dal 19 gennaio al 1° febbraio 2024.
I primi due episodi, per coloro che hanno preordinato o acquistato merce sul sito web dell'Hazbin Hotel, sono stati trasmessi in anteprima il 12 gennaio 2024 da A24.
| nº | Titolo originale | Titolo italiano | Pubblicazione USA | Pubblicazione Italia |
| - | - | - | - | - |
| Pilota | That's Entertainment | | 28 ottobre 2019 | Inedito |
| 1 | Overture | Overture | 12 gennaio 2024 | 19 gennaio 2024 |
| 2 | Radio Killed the Video Star | La radio ha ucciso la televisione | 12 gennaio 2024 | 19 gennaio 2024 |
| 3 | Scrambled Eggs | Uova strapazzate | 19 gennaio 2024 | 19 gennaio 2024 |
| 4 | Masquerade | Messinscena | 19 gennaio 2024 | 19 gennaio 2024 |
| 5 | Dad Beat Dad | Papà batte papà | 26 gennaio 2024 | 26 gennaio 2024 |
| 6 | Welcome to Heaven | Benvenute in Paradiso | 26 gennaio 2024 | 26 gennaio 2024 |
| 7 | Hello Rosie | | 1º febbraio 2024 | 1º febbraio 2024 |
| 8 | The Show Must Go On | | 1º febbraio 2024 | 1º febbraio 2024 |
## That's Entertainment
* Diretto da: Vivienne Medrano
* Scritto da: Dave Capdevielle, Raymond Hernandez, Vivienne Medrano
### Trama
Charlie Morningstar, la principessa dell'Inferno, perseguendo il suo obiettivo apparentemente impossibile di riabilitare i demoni per ridurre pacificamente la sovrappopolazione nell'Inferno, apre un hotel con la speranza che i pazienti possano andare in Paradiso. Nonostante la maggior parte dell'Inferno derida il suo obiettivo, la sua devota compagna, Vaggie, e il loro primo soggetto di prova, la star del cinema per adulti Angel Dust, rimangono al suo fianco. Quando Alastor, una potente entità conosciuta come Il Demone della Radio, si rivolge a Charlie per assisterla nei suoi sforzi, il suo folle sogno ottiene la possibilità di diventare realtà.
* Numeri musicali: I'm Always Chasing Rainbows, Inside of Every Demon is a Rainbow e Alastor's Reprise.
## Overture
* Diretto da: Vivienne Medrano
* Scritto da: Vivienne Medrano
### Trama
Charlie rivela in una storia che Lucifero era in origine un angelo che si innamorò di Lilith, la prima donna; dopo essere stati cacciati dal Cielo, crearono l'Inferno. Per assicurarsi che i peccatori dell'Inferno non si ribellino, il Cielo ordina uno sterminio annuale di demoni per tenerli in riga. Mentre l'Inferno si sta ancora riprendendo dall'ultimo sterminio, Charlie menziona che non ha visto o sentito sua madre Lilith da sette anni. Più tardi, Charlie riceve una chiamata da suo padre che le chiede di prendere il suo posto nel suo incontro annuale con il Cielo. Charlie presenta ad Adamo, il capo degli stermini dell'Inferno, il suo piano per salvare i peccatori attraverso la redenzione nel suo Hotel, ma la sua proposta viene ignorata e derisa. Nel frattempo, Vaggie, la ragazza di Charlie, arruola il personale dell'Hotel per realizzare uno spot pubblicitario con cui promuovere l'attività, ma il prodotto finale è interrotto dalla notizia che gli angeli hanno anticipato il prossimo sterminio a sei mesi dal presente. Lute, la sotto-tenente di Adamo, gli mostra il cadavere di un angelo sterminatore ucciso all'Inferno; Adam suggerisce di vendicarsi dell'Inferno per questo omicidio.
* Numeri musicali: Happy Day in Hell e Hell is Forever
## La radio ha ucciso la televisione
* Titolo originale: Radio Killed the Video Star
* Diretto da: Vivienne Medrano
* Scritto da: Adam Neylan, Vivienne Medrano
### Trama
Il trio di Signori Supremi Vox, Valentino e Velvette (le "tre V") scopre che Alastor é tornato dopo sette anni di assenza e sta prestando aiuto a Charlie col suo hotel. Vox cerca di mandare ad Alastor un avvertimento, ma é Alastor a minacciare Vox di distruggerlo. Il trio decide quindi di sabotare l'Hotel dall'interno: Vox arruola un demone di nome Sir Pentious per spiare l'Hotel fingendosi un ospite. Mentre Sir Pentious si sta adattando alle operazioni dell'Hotel, Angel Dust, un altro residente e l'attore pornografico più popolare dell'Inferno, si sente rattristato nel pensare che Charlie non crede che lui possa cambiare. Angel Dust scopre che Sir Pentious lavora per Vox e lo denuncia al resto del personale dell'Hotel, e mentre lui e Vaggie cercano di uccidere Sir Pentious, Charlie lo perdona e gli dà una seconda possibilità. Sir Pentious accetta l'offerta e si stabilisce all'hotel, dove cercherà di redimersi.
* Numeri musicali: Stayed Gone e It Starts With Sorry
## Uova strapazzate
* Titolo originale: Scrambled Eggs
* Diretto da: Vivienne Medrano
* Scritto da: Ariel Ladensohn
### Trama
Per aiutare Sir Pentious a migliorare come persona, Vaggie insiste sul fatto che si debba sbarazzare dei suoi tirapiedi-uova, a cui si riferisce come i suoi "ovetti". Con grande sgomento di Sir Pentious, Vaggie chiede ad Alastor di sbarazzarsi di loro, ma prima che vi riesca, il demone della radio si imbatte in Zestial, un antico Signore Supremo, che lo invita a un incontro con gli altri Signori dell'Inferno. Durante l'incontro, Velvette mostra agli altri Signori la testa di un angelo sterminatore morto, affermando che, se gli angeli si possono uccidere, é il momento di andare all'attacco contro il paradiso. Questa idea viene smontata da Zestial, che teme che una guerra tra Paradiso e Inferno possa portare ad altre morti. Velvette insulta Zestial, ma viene cacciata da Carmilla Carmine, una Signora che controlla le scorte di armi dell'Inferno. Più tardi, Carmilla rivela a Zestial che é stata lei che ha ucciso il disinfestatore, per proteggere la sua gente e le sue figlie. La conversazione che viene ascoltata da una delle uova di Sir Pentious, che trasmette il messaggio ad Alastor, ed egli dice alle uova di mantenere il segreto per ora. Nel frattempo, Charlie conduce alcuni giochi sulla fiducia presso l'Hotel. Vaggie teme che il gruppo non sarà pronto quando avverrà il prossimo sterminio; tuttavia, dopo che le due si sono confrontate, si scopre che gli altri hanno già legato parlando delle loro esperienze. Charlie e Vaggie permettono a Sir Pentious di tenere con sé i suoi ovetti.
* Numeri musicali: Respectless e Whatever It Takes
## Messinscena
* Titolo originale: Masquerade
* Diretto da: Vivienne Medrano
* Scritto da: Adam Neylan, Vivienne Medrano
### Trama
Angel Dust lascia l'Hotel per girare un film pornografico per il suo capo, Valentino. Charlie interrompe le riprese cercando di riportare Angel all'Hotel, ma Valentino minaccia Angel, ricordandogli che possiede la sua anima, e lo costringe a farla andare via. Angel continua le riprese, ed è costantemente abusato da Valentino e gli altri dipendenti. Quando torna all'Hotel, ha una discussione con Husk, il barista dell'Hotel, che lo aveva precedentemente accusato di essere falso, così va via in un bar. Su insistenza di Charlie, Husk segue Angel per proteggerlo, e lo salva dall'essere drogato dai dipendenti di Valentino, ma Angel si scaglia contro di lui per averlo salvato, rivelando che lascia intenzionalmente che i dipendenti di Valentino lo aggrediscano in modo che, quando sarà a pezzi, Valentino smetterà di usarlo. Husk rivela che una volta era un Signore Supremo la cui dipendenza dal gioco d'azzardo lo ha portato a fare un accordo con Alastor per mantenere il suo potere, intrappolandolo in una situazione di servitù simile a quella Angel Dust. Rendendosi conto entrambi di avere molto in comune, i due formano un'amicizia. Tornato in Hotel, Angel ringrazia Charlie per essersi preso cura di lui, facendola commuovere.
* Numeri musicali: Poison e Loser, Baby
## Papà batte papà
* Titolo originale: Dad Beat Dad
* Diretto da: Vivienne Medrano
* Scritto da: Rachel Kaplan
### Trama
Charlie passa tutta la notte cercando di trovare un modo per connettersi con il Paradiso. Lasciata senza altre opzioni, chiama suo padre, Lucifero. Quest'ultimo si presenta all'Hotel e si scontra con Alastor per Charlie. Poi, Mimzy, un'amica di Alastor, irrompe, volendo incontrare Alastor. Husk non si fida di Mimzy, sostenendo che si presenta solo quando ha bisogno di qualcosa. Alastor lo respinge beffardamente, ma quando Husk sostiene di essere "anche lui al guinzaglio", Alastor perde le staffe e minaccia di ucciderlo se gli mancherà di rispetto un'altra volta. I sospetti di Husk su Mimzy si rivelano veri, dato che ha rubato 50.000 dollari e un'auto da degli strozzini. Alastor li uccide e costringe Mimzy ad andarsene, non volendo rovinare l'immagine dell'Hotel. Lucifero poi rivela che non crede nel piano di Charlie perché impossibile. Tuttavia, riescono a riconciliarsi e Lucifero mette una buona parola in Cielo per Charlie.
* Numeri musicali: Hell's Greatest Dad e More than Anything
## Benvenute in Paradiso
* Titolo originale: Welcome to Heaven
* Diretto da: Vivienne Medrano
* Scritto da: Adam Stein
### Trama
Charlie e Vaggie arrivano in Paradiso, dove sono accolte da Sera, l'Alta Serafina, ed Emily, sua collega e amica. Adamo e Lute affrontano Vaggie, rivelando il suo passato e costringendola ad andare contro il piano di Charlie se non vorrà che il suo segreto venga rivelato alla fidanzata. Un processo inizia per sentenziare se un'anima dell'Inferno può essere redenta o meno. Mostrata attraverso un ologramma durante il processo, l'amica di Angel, Cherri Bomb, porta i suoi amici in un night club per divertirsi. Mentre cerca di salvare Niffty da Valentino, Angel Dust si alza verso di lui, dicendogli che può fare quello che vuole con lui nello studio, ma fuori di lì, Angel è di sé stesso. Vedendo che è sul punto di perdere, Adamo rivela accidentalmente i piani dello sterminio, facendo in modo che Emily diffidi di Sera, che ne era a conoscenza. Rivela anche che nel passato Vaggie era un angelo, lasciando Charlie sconvolta. Sera afferma con un verdetto che non ci sono prove che dimostrino che un peccatore possa essere redento. Adamo rimanda Charlie e Vaggie all'Inferno, promettendo che tra un mese arriverà per prima cosa all'Hotel. Emily ha un confronto con Sera, che però dice a malincuore di averlo fatto per impedire alle due di "finire come Lucifero" e per impedire una rivolta dell'Inferno. Emily giura comunque di aiutare Charlie.
* Numeri musicali: Welcome to Heaven e You Didn't Know
|
2,778,771 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Cent_%28dollaro_statunitense%29
|
Cent (dollaro statunitense)
|
# Cent (dollaro statunitense)
La moneta statunitense da un centesimo è nota ufficialmente come cent, ma popolarmente viene anche chiamata penny (come in quasi tutti i paesi di lingua inglese), ed è un'unità valutaria pari a un centesimo di dollaro statunitense. Il suo simbolo è ¢. Nel suo dritto, sin dal 1909 è raffigurato il profilo del Presidente degli Stati Uniti Abramo Lincoln, per commemorare il centenario della sua nascita. Dal 1959 (anniversario della nascita di Lincoln) fino al 2008, il retro raffigurava il Lincoln Memorial della città di Washington D.C..
La moneta da un cent è spesso chiamata penny, ma il nome ufficiale della United States Mint per questa moneta è "cent" e per il Dipartimento del Tesoro USA il nome ufficiale è "one cent piece".
## Storia
Le prime monete da 1 cent sono state coniate con l'introduzione del dollaro statunitense nel 1793. Dal 1793 al 1857 il loro diametro era compreso tra i 27 e i 29 mm a seconda delle tipologie e ora sono chiamati "large cent" nel gergo numismatico. A partire dal 1857 i cent sono stati emessi col diametro attuale (small cent). Qui sotto l'elenco di tipologie coniate:
Large cent:
* Flowing Hair Chain (1793)
* Flowing Hair Wreath (1793)
* Liberty Cap (1793-1796)
* Draped Bust (1796-1807)
* Classic Head (1808-1814)
* Coronet (1816-1839)
* Braided Hair (1839-1857)
Small cent:
* Flying Eagle (1856-1858, nel 1856 solo alcuni esemplari di prova)
* Indian Head (1859-1909)
* Lincoln (1909-oggi)
I centesimi con il ritratto di Lincoln, coniati dal 1909 ad oggi si suddividono in diverse categorie, diverse tra loro solo per il rovescio:
* Lincoln Wheat (1909-1958)
* Lincoln Memorial (1959-2008)
* Lincoln Bicentennial (4 diversi disegni commemorativi emessi nel 2009)
* Lincoln Union Shield (2010-oggi)
## Coniazione del 2009 per il bicentenario di Abramo Lincoln
Nel 2009 sono stati coniati quattro diversi disegni del retro per onorare il Presidente abolizionista Abramo Lincoln nel bicentenario della nascita, e nel 2010 è stato introdotto un retro che si ritiene sarà permanente per il resto della storia della monetina. La moneta ha un diametro di 19,05 mm (0,75 inches) e uno spessore di 1,55 mm (0,061 inches).
La composizione metallica è la stessa degli altri cent emessi a partire dal 1982, tranne quelli inseriti nelle divisionali che hanno la stessa composizione degli esemplari del 1909.
* Anni della formazione nell'Indiana
## Storia della composizione
| Anni | Materiale |
| - | - |
| 1793–1857 | rame |
| 1857–1864 | 88% rame, 12% nichel (noto anche come NS-12) |
| 1864–1942 | bronzo (95% rame, 5% stagno e zinco) |
| 1943 | acciaio rivestito da zinco (noto come steel penny) |
| 1944–1946 | ottone (95% rame, 5% zinco) |
| 1946–1962 | bronzo (95% rame, 5% stagno e zinco) |
| 1962–1982 | ottone (95% rame, 5% zinco e titanio) |
| 1982– al presente | 97,5% cuore di zinco, placcatura di rame pari al 2,5% in peso |
La composizione isotopica delle prime monete da 1 cent nel periodo tra il 1828 al 1843 riflettono il fatto che il rame proveniva dalle miniere della Cornovaglia (Inghilterra) mentre quello delle monete post-1850 proviene dalle miniere nella penisola di Keweenaw nel Michigan (USA).
## Lincoln penny
Il cent di Lincoln è attualmente la moneta da un centesimo degli Stati Uniti d'America. Venne adottata nel 1909 sostituendo lo Indian Head cent. Nel suo diritto mostra il busto di Abramo Lincoln (commemorativo del suo centenario), ed è stato utilizzato di continuo. Il suo retro è stato cambiato nel 1959, passando da un design con spighe di grano fino a quello che rappresenta il Lincoln Memorial, che venne a sua volta sostituito di nuovo nel 2009 con quattro nuovi modelli per commemorare il bicentenario di Lincoln. A partire del 2010, viene coniata la versione attuale raffigurante lo Union Shield, ma anche quelle precedenti restano in circolazione. Esistono più monete da un centesimo rispetto a quelle in ogni altro taglio. Il rovescio è il design in uso da più lungo tempo per qualsiasi tipo di moneta nordamericana circolante.
Il busto di Lincoln è stato disegnato da Victor David Brenner. Le prime monete coniate nel 1909 nelle zecche di Philadelphia e San Francisco contenevano le iniziali VDB sotto l'indicazione del valore facciale, ma subito dopo si decise di rimuoverle. Quelle di San Francisco con le iniziali VDB sono rare e molto ricercate dai collezionisti.
Il Lincoln cent del 1909 è la prima moneta statunitense a raffigurare un personaggio storico.
## Tossicità
Il metallo zinco, un componente principale dei cent fatti dopo il 1982, è tossico se ingerito in grosse quantità. Inghiottire o leccare un penny, che è composto al 97,5% di zinco, può causare danni all'epitelio dello stomaco a causa della grande solubilità dell'ione zinco nell'acidità dei succhi gastrici. La tossicità dello zinco, maggiormente causata dall'ingestione di cent coniati dopo il 1982, è spesso fatale per i cani, dal momento che causa avvelenamento seguito da anemia emolitica molto severa Si riscontra anche una grande tossicità dello zinco per i pappagallini domestici.
## Numismatica e normative
Molti pensano che il penny debba essere eliminato come unità valutaria, dal momento che molti americani non spendono queste monetine, ma in realtà le ricevono come resto nei negozi (tipico resto dei prezzi da 0,99 a 4,99 dollari), e qualche rara volta li portano alla banca per ottenere valuta di più alta denominazione, oppure li cambiano per monete di maggiore valore nei chioschi "cash-counting". Molte tra le macchine automatiche di vendita moderne non accettano il cent, diminuendo ancora di più la sua utilità, e dal momento che il costo di produzione attualmente eccede il valore facciale della moneta, non si capisce a cosa servano queste monetine. Ad esempio, nel 2001 e nel 2006 il deputato repubblicano Jim Kolbe dell'Arizona introdusse per ben due volte leggi simili per fermare la produzione dei pennies (Nel 2001 si chiamava "Legal Tender Modernization Act", e nel 2006 si chiamava "Currency Overhaul for an Industrious Nation" (COIN-Act) Act).
Al prezzo corrente del metallo (22 gennaio 2010), un penny precedente al 1982 contiene 0,021698 $ in peso di rame, cosa che lo rende un candidato alla fusione da parte di coloro che lo vogliano vendere/usare come metallo puro. La zecca USA, parte del Dipartimento USA del Tesoro, anticipando questa possibilità della fusione dei penny e dei nickel, il 14 dicembre 2006 ha implementato una serie di nuove regole che criminalizzano la fusione dei penny e dei nickel, mettendo limiti alle quantità di monete che possono essere esportate. Le ammende arrivano fino a 10000 $ ed esiste la possibilità di essere imprigionati fino a cinque anni.
## Contenuto in metallo
Secondo la Zecca degli Stati Uniti (US Mint), il costo di produrre e distribuire le monete da un cent (penny) e di cinque cent (nickel) durante l'anno fiscale 2007 era di 0,0167 $ per penny e di 0,0953 $ per nickel. Il Canada ha deciso di passare a fabbricare monete di acciaio placcato nel 2000, laddove il valore facciale di alcune tra le più vecchie monete sia inferiore al contenuto in metallo di quelle monete. Nel febbraio del 2013 il Canada ha infine deciso di non coniare più monete da un cent. L'8 febbraio del 2008, una proposta di legge venne presentata alla House of Representatives che permetteva di cambiare i componenti metallici nelle monete U.S.A. a causa del crescente costo delle materie prime e del declino del dollaro statunitense. La proposta non è stata ancora approvata.
|
3,869,693 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Zakaria_Zerouali
|
Zakaria Zerouali
|
# Zakaria Zerouali
Zakaria Zerouali (Berkane, 24 maggio 1978 – Casablanca, 2 ottobre 2011) è stato un calciatore marocchino, di ruolo difensore. Ha giocato nella Nazionale del Marocco.
## Biografia
Il 28 settembre 2011 Zakaria Zerouali fu trasferito ad un ospedale di Casablanca. Mr. Arsi, medico dello staff del Raja Casablanca, affermò che Zerouali aveva ingerito tre confezioni di Paracetamolo in 24 ore, e che ciò aveva determinato un'infezione al fegato. Le condizioni mediche di Zerouali furono stabili fino al 30 settembre, quando il quadro clinico peggiorò, conducendo alla distruzione del fegato e conseguente citolisi. Il 3 ottobre 2011 il Raja Casablanca annunciò il decesso del calciatore, avvenuto alle ore 4:45. Solamente in seguito al decesso venne rivelato che Zerouali non consumò le tre scatole di Paracetamolo e la cartella clinica non conteneva alcun riferimento all'infezione dovuta al farmaco. Secondo Abderrazak Hifti, medico dello staff della Nazionale marocchina, le cause del decesso potrebbero essere riconducibili ad una diagnosi non accurata da parte dei medici.
## Carriera
### Club
Ha cominciato a giocare nel RS Berkane. Nel 2002 si è trasferito al Mouloudia Oujda. Nel 2005, dopo le ottime performance nelle tre stagioni al Mouloudia Oujda, è stato acquistato dal Raja Casablanca, club in cui ha militato fino al 2010. Nel maggio 2010 il CAF lo ha sospeso per un anno dalle competizioni nazionali ed internazionali in seguito ai fatti di Petro Atlético-Raja Casablanca (1-0) del 4 aprile 2010: al termine del match il calciatore ha colpito l'arbitro malesiano Kalyoto Robert Ngosi. In seguito al provvedimento, il Raja Casablanca non gli rinnovò il contratto. Il calciatore, dunque, è rimasto svincolato per l'intera stagione 2010-2011. Il 14 giugno 2011, complice l'infortunio di Hicham Mahdoufi, il Raja Casablanca gli offrì un biennale.
### Nazionale
Zerouali è stato convocato diverse volte in Nazionale. Ha debuttato con la maglia della Nazionale il 14 novembre 2009, in Marocco-Camerun (0-2), gara in cui è stato sostituito al minuto 70 da Khalif Sekkat.
## Statistiche
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Marocco :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 14-11-2009 | Fès | Marocco | 0 – 1 | Camerun | Qual. Mondiali 2010 | - | 70’ |
| Totale | | Presenze | 1 | | Reti | 0 | |
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* Campionato marocchino: 1
Raja Casablanca: 2008-2009
**Competizioni internazionali**
* Coppa dei Campioni araba per club: 1
Raja Casablanca: 2006
|
572,796 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Pasta_bris%C3%A9
|
Pasta brisé
|
# Pasta brisé
La pasta brisé (pronuncia francese) o pasta brisée è una delle paste base della cucina classica francese.
## Descrizione
Ha un gusto neutro, tuttavia è possibile aggiungervi sale così da poterla utilizzare come base per torte salate, o darle un gusto dolce aggiungendo zucchero o darle alcuni aromi specifici, per esempio aggiungendo cacao amaro. È molto friabile e assume un colore giallo meno intenso della pasta frolla, dal momento che non contiene uova.
Si chiama brisé, cioè "spezzata", perché si impasta prima la materia grassa (burro) con la farina nella quantità sufficiente ad ottenere un impasto di pezzettini staccati l'uno dall'altro; poi si aggiunge la quantità di acqua ben fredda (a cucchiaiate, una alla volta) necessaria per ottenere una pasta omogenea.
Per donare un colore dorato alla pasta bisogna spalmarne la superficie con del tuorlo d'uovo sbattuto prima di farla cuocere in forno.
Per le varianti dolce e salata aggiungere due cucchiaini di zucchero o di sale prima di aggiungere l'acqua fredda.
## Utilizzi
I suoi utilizzi in cucina sono molteplici:
* base per torte salate o quiche;
* base per tartellette per antipasti;
* base per torte alla frutta o alle creme.
|
4,824,687 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Screen_Actors_Guild_Awards_2014
|
Screen Actors Guild Awards 2014
|
# Screen Actors Guild Awards 2014
La ventesima cerimonia dei Screen Actors Guild Awards ha avuto luogo il 18 gennaio 2014 allo Shrine Exposition Center di Los Angeles.
## Cinema
### Migliore attore protagonista
* Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club
* Bruce Dern – Nebraska
* Chiwetel Ejiofor – 12 anni schiavo (12 Years a Slave)
* Tom Hanks – Captain Phillips - Attacco in mare aperto (Captain Phillips)
* Forest Whitaker – The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca (The Butler)
### Migliore attrice protagonista
* Cate Blanchett – Blue Jasmine
* Sandra Bullock – Gravity
* Judi Dench – Philomena
* Meryl Streep – I segreti di Osage County (August: Osage County
* Emma Thompson – Saving Mr. Banks
### Migliore attore non protagonista
* Jared Leto – Dallas Buyers Club
* Barkhad Abdi – Captain Phillips - Attacco in mare aperto (Captain Phillips)
* Daniel Brühl – Rush
* Michael Fassbender – 12 anni schiavo (12 Years a Slave)
* James Gandolfini – Non dico altro (Enough Said)
### Migliore attrice non protagonista
* Lupita Nyong'o – 12 anni schiavo (12 Years a Slave)
* Jennifer Lawrence – American Hustle - L'apparenza inganna (American Hustle)
* Julia Roberts – I segreti di Osage County (August: Osage County)
* June Squibb – Nebraska
* Oprah Winfrey – The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca (The Butler)
### Miglior cast
* American Hustle - L'apparenza inganna (American Hustle) Amy Adams, Christian Bale, Louis C.K., Bradley Cooper, Jack Huston, Jennifer Lawrence, Alessandro Nivola, Michael Peña, Jeremy Renner, Elisabeth Röhm e Shea Whigham
* 12 anni schiavo (12 Years a Slave) Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Garret Dillahunt, Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Paul Giamatti, Scoot McNairy, Lupita Nyong'o, Adepero Oduye, Sarah Paulson, Brad Pitt, Michael Kenneth Williams e Alfre Woodard
* I segreti di Osage County (August: Osage County) Abigail Breslin, Chris Cooper, Benedict Cumberbatch, Juliette Lewis, Margo Martindale, Ewan McGregor, Dermot Mulroney, Julianne Nicholson, Julia Roberts, Sam Shepard, Meryl Streep e Misty Upham
* Dallas Buyers Club Jennifer Garner, Jared Leto, Matthew McConaughey, Denis O'Hare, Dallas Roberts e Steve Zahn
* The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca (The Butler) Mariah Carey, John Cusack, Jane Fonda, Cuba Gooding, Jr., Terrence Howard, Lenny Kravitz, James Marsden, David Oyelowo, Alex Pettyfer, Vanessa Redgrave, Alan Rickman, Liev Schreiber, Forest Whitaker, Robin Williams e Oprah Winfrey
### Migliori controfigure
* Lone Survivor
* All Is Lost - Tutto è perduto (All Is Lost)
* Fast & Furious 6
* Rush
* Wolverine - L'immortale (The Wolverine)
## Televisione
### Miglior attore in un film televisivo o mini-serie
* Michael Douglas – Dietro i candelabri (Behind the Candelabra)
* Matt Damon – Dietro i candelabri (Behind the Candelabra)
* Jeremy Irons – The Hollow Crown
* Rob Lowe – Killing Kennedy
* Al Pacino – Phil Spector
### Miglior attrice in un film televisivo o mini-serie
* Helen Mirren – Phil Spector
* Angela Bassett – Betty and Coretta
* Helena Bonham Carter – Burton & Taylor
* Holly Hunter – Top of the Lake
* Elisabeth Moss – Top of the Lake
### Miglior attore in una serie drammatica
* Bryan Cranston – Breaking Bad
* Steve Buscemi – Boardwalk Empire - L'impero del crimine (Boardwalk Empire)
* Jeff Daniels – The Newsroom
* Peter Dinklage – Il Trono di Spade (Game of Thrones)
* Kevin Spacey – House of Cards
### Miglior attrice in una serie drammatica
* Maggie Smith – Downton Abbey
* Claire Danes – Homeland - Caccia alla spia
* Anna Gunn – Breaking Bad
* Jessica Lange – American Horror Story: Coven
* Kerry Washington – Scandal
### Miglior attore in una serie commedia
* Ty Burrell – Modern Family
* Alec Baldwin – 30 Rock
* Jason Bateman – Arrested Development - Ti presento i miei (Arrested Development)
* Don Cheadle – House of Lies
* Jim Parsons – The Big Bang Theory
### Miglior attrice in una serie commedia
* Julia Louis-Dreyfus – Veep
* Mayim Bialik – The Big Bang Theory
* Julie Bowen – Modern Family
* Edie Falco – Nurse Jackie - Terapia d'urto
* Tina Fey – 30 Rock
### Miglior cast in una serie drammatica
* Breaking Bad Michael Bowen, Betsy Brandt, Bryan Cranston, Lavell Crawford, Tait Fletcher, Laura Fraser, Anna Gunn, Matthew T. Metzler, RJ Mitte, Dean Norris, Bob Odenkirk, Aaron Paul, Jesse Plemons, Steven Michael Quezada, Kevin Rankin e Patrick Sane
* Boardwalk Empire - L'impero del crimine (Boardwalk Empire) Patricia Arquette, Margot Bingham, Steve Buscemi, Brian Geraghty, Stephen Graham, Erik LaRay Harvey, Jack Huston, Ron Livingston, Domenick Lombardozzi, Gretchen Mol, Ben Rosenfield, Michael Stuhlbarg, Jacob Ware, Shea Whigham e Jeffrey Wright
* Downton Abbey Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Jim Carter, Brendan Coyle, Michelle Dockery, Jessica Brown Findlay, Siobhan Finneran, Joanne Froggatt, Rob James-Collier, Allen Leech, Phyllis Logan, Elizabeth McGovern, Sophie McShera, Matt Milne, Lesley Nicol, Amy Nuttall, David Robb, Maggie Smith, Ed Speleers, Dan Stevens, Cara Theobold e Penelope Wilton
* Homeland - Caccia alla spia (Homeland) F. Murray Abraham, Sarita Choudhury, Claire Danes, Rupert Friend, Tracy Letts, Damian Lewis, Mandy Patinkin e Morgan Saylor
* Il Trono di Spade (Game of Thrones) Alfie Allen, John Bradley, Oona Chaplin, Gwendoline Christie, Emilia Clarke, Nikolaj Coster-Waldau, Mackenzie Crook, Charles Dance, Joe Dempsie, Peter Dinklage, Natalie Dormer, Nathalie Emmanuel, Michelle Fairley, Jack Gleeson, Iain Glen, Kit Harington, Lena Headey, Isaac Hempstead-Wright, Kristofer Hivju, Paul Kaye, Sibel Kekilli, Rose Leslie, Richard Madden, Rory McCann, Michael McElhatton, Ian McElhinney, Philip McGinley, Hannah Murray, Iwan Rheon, Sophie Turner, Carice Van Houten e Maisie Williams
### Miglior cast in una serie commedia
* Modern Family Aubrey Anderson-Emmons, Julie Bowen, Ty Burrell, Jesse Tyler Ferguson, Nolan Gould, Sarah Hyland, Ed O'Neill, Rico Rodriguez, Eric Stonestreet, Sofía Vergara e Ariel Winter
* 30 Rock Scott Adsit, Alec Baldwin, Katrina Bowden, Kevin Brown, Grizz Chapman, Tina Fey, Judah Friedlander, Jane Krakowski, John Lutz, James Marsden, Jack McBrayer, Tracy Morgan e Keith Powell
* Arrested Development - Ti presento i miei (Arrested Development) Will Arnett, Jason Bateman, John Beard, Michael Cera, David Cross, Portia de Rossi, Isla Fisher, Tony Hale, Ron Howard, Liza Minnelli, Alia Shawkat, Jeffrey Tambor, Jessica Walter e Henry Winkler
* The Big Bang Theory Mayim Bialik, Kaley Cuoco, Johnny Galecki, Simon Helberg, Kunal Nayyar, Jim Parsons e Melissa Rauch
* Veep Sufe Bradshaw, Anna Chlumsky, Gary Cole, Kevin Dunn, Tony Hale, Julia Louis-Dreyfus, Reid Scott, Timothy Simons e Matt Walsh
### Migliori controfigure
* Il Trono di Spade (Game of Thrones)
* Boardwalk Empire - L'impero del crimine (Boardwalk Empire)
* Breaking Bad
* Homeland - Caccia alla spia (Homeland)
* The Walking Dead
## Premi speciali
### Screen Actors Guild alla carriera
* Rita Moreno
|
4,071,565 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_della_Corona_del_reame
|
Ordine della Corona del reame
|
# Ordine della Corona del reame
L'Ordine della Corona del Reame è un ordine cavalleresco della Malaysia.
## Storia
L'Ordine è stato fondato il 16 agosto 1958.
## Classi
L'Ordine dispone dell'unica classe di membro che dà diritto al post nominale DMN.
L'Ordine non può contare più di 30 insigniti in vita.
## Insegne
* Nel medaglione del collare sono raffigurati due kriss.
* L'insegna è una stella a cinque punte.
* Il nastro è giallo con al centro una striscia rosso e con bordi blu. Al centro dei bordi blu vi è una striscia bianca.
|
4,412,114 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Amica_mia_%28brano_musicale%29
|
Amica mia (brano musicale)
|
# Amica mia (brano musicale)
Amica mia è un brano musicale del 1969 di Guido Renzi, pubblicato su alcuni 45 giri ed LP.
## La canzone
Guido Renzi incise Amica mia accompagnato dal gruppo I Meno Uno, composto da Luciano Preziotti (batteria), Massimo Chicca (basso), Alberto Mancinotti (tastiere), Piero Mirigliano (chitarre) e Alvaro Guglielmi (chitarre).
Il brano fu composto dallo stesso Renzi per il testo e da Alvaro Guglielmi, il chitarrista del gruppo, per la musica. Poiché Renzi e Guglielmi non erano registrati alla SIAE, in un primo tempo la canzone fu registrata con i nomi di Sergio Pastacaldi, Mario Raspanti e Raffaele Piccolo. Successivamente vennero aggiunti i nomi dei veri autori.
Inizialmente inciso in poche copie come facciata B di un disco della Luneur, Amica mia fu ripubblicato come facciata A di una nuova incisione con l'etichetta Roman Record Company, con due diversi retro.
Con Amica mia Guido Renzi partecipò al Cantagiro 1969, rimanendo in classifica per diverse settimane, e risultando tra i 50 singoli più venduti nel 1969 in Italia, 49° per copie vendute in quell'anno.
Fu poi incluso in due album omonimi di Renzi, il primo del 1975 (33 giri e cassetta) ed il secondo nel 1996 (CD).
## Incisioni
### 45 giri
* 1969: Amica mia/Vola canzone (Roman Record Company, RN 009)
* 1969: Amica mia/Tu che m'hai preso il cuor (Roman Record Company, RN 009)
### 33 giri
* 1975: Amica mia (Idea, ID 109)
### CD
* 1996: Amica mia (Duck Records, DGCD 142)
## Cover
* Nel 1969 Gionchetta incide la cover del brano (Junior, JR 0044).
* Nicola di Bari, sempre nel 1969, incide in castellano il brano (suo il testo) con il titolo Amiga mia (RCA Records, 3AE-3682) uscito in Argentina ed inserito nella raccolta Los grandes éxitos de Nicola di Bari (RCA Records, CML-2806/LPVE-5983) per il mercato cileno.
* Nel 1970 Giano Ton incide la sua versione, pubblicata dall'RCA Italiana
|
10,018,815 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Base_aerea_di_Tiyas
|
Base aerea di Tiyas
|
# Base aerea di Tiyas
La Base aerea di Tiyas (in arabo قاعدة طياس الجوية الملقب مطار التيفور), conosciuta anche come Base aerea T-4, è la più grande base aerea militare siriana e si trova nel Governatorato di Homs, a 4 km a sud-ovest del villaggio di Tiyas, tra le città di Homs e Palmira.
## Storia
Durante gli anni '70 e '80, all'Unione Sovietica fu concesso l'accesso alla base aerea di Tiyas per lo spiegamento periodico di aerei navali.
### Guerra civile siriana
La base aerea venne utilizzata dall'aeronautica araba siriana e dalla forza Quds iraniana per operazioni militari contro l'ISIL e le forze di opposizione durante la guerra civile siriana.
Il 3 novembre 2015, un rappresentante del Pentagono dichiarò che, secondo i loro dati, cinque elicotteri Mi-24 delle forze aerospaziali russe sarebbero stati trasferiti alla base aerea di Tiyas (T-4).
Nel dicembre 2016, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) attaccò la base aerea un giorno dopo aver invaso le posizioni delle forze filogovernative nella vicina Palmira. L'ISIS ha affermò di aver distrutto quattro aerei militari siriani durante il loro attacco alla base aerea.
### Attacchi aerei israeliani
Secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR), il 10 febbraio 2018 l’aeronautica israeliana lanciò un attacco alla base aerea, distruggendo la principale torre di osservazione.
La base venne nuovamente colpita il 9 aprile 2018 da più missili, non fu però immediatamente chiaro chi ci fosse dietro l'attacco, tuttavia i funzionari statunitensi negarono di aver lanciato qualsiasi attacco aereo contro la Siria. Venne inseguito riferito che l’attacco alla base distrusse un hangar utilizzato per i droni e un sistema missilistico antiaereo Tor fornito dall’Iran, prima che potesse essere installato e diventare pienamente operativo.
La base aerea venne utilizzata dalle milizie sciite appoggiate dall’Iran per lanciare attacchi con droni contro le basi statunitensi nel nord della Siria durante l’estate del 2021.
Gli aerei da guerra israeliani attaccarono nuovamente la base aerea l'8 ottobre 2021 intorno alle 21:30. Secondo i media siriani, sei soldati siriani sono rimasero feriti. Israele rispose sostenendo che la base aerea è ancora utilizzata dalle forze iraniane.
## Unità presenti nella base
Nella base si trovano le seguenti unità dell'aeronautica siriana:
* 1° Squadrone, equipaggiato con i MiG-25PD/PU/RB
* 5° Squadrone, equipaggiato con i MiG-25PD/PU/RB
* 819° Squadrone, equipaggiato con i Su-24MK
* 827° Squadrone, equipaggiato con i Su-22M-4
|
1,199,953 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Moby_Aki
|
Moby Aki
|
# Moby Aki
Il Moby Aki è un traghetto appartenente alla compagnia di navigazione italiana Moby Lines.
## Caratteristiche
Il Moby Aki è stato costruito nel 2005 dalla Fincantieri presso il cantiere navale di Ancona; appartiene alla generazione dei fast-cruise ferry, navi concepite per il trasporto combinato di passeggeri e autoveicoli al seguito con standard alberghieri paragonabili a quelli delle navi da crociera e velocità di servizio elevate. Tra i servizi a bordo sono infatti compresi due ristoranti (uno à la carte e un self-service), bar all'aperto, piscina, area giochi per bambini e videogame, negozio duty-free, solarium esterno e copertura wi-fi a bordo durante la traversata.
Le sistemazioni prevedono 320 cabine e una sala poltrone da 191 posti, per una capacità complessiva di 2.200 passeggeri. Elevata anche la capacità di trasporto veicoli, pari a 750 automobili o 1.972 metri lineari di carico rotabile disponibili su tre ponti.
La propulsione è affidata a 4 motori diesel Wärtsilä 12V46C da 12.600 kW ciascuno, per una potenza complessiva pari a 50.400 kW; per le manovre in porto sono presenti due ulteriori bow thruster da 1.500 kW ciascuno. La velocità massima raggiungibile è pari a 27 nodi, il che rende il traghetto - al pari del gemello Moby Wonder - la nave più veloce attualmente in servizio per Moby Lines.
## Servizio
Il Moby Aki è entrato in servizio nell'estate 2005 sulla rotta Livorno-Olbia, alternando negli anni successivi presenze anche sulle rotte Piombino-Olbia e Civitavecchia-Olbia.
Il 6 settembre 2019 la compagnia annuncia la vendita del traghetto, insieme al gemello Moby Wonder, alla società danese DFDS, che ne programma l'impiego sulla linea Newcastle-Amsterdam a partire dal primo trimestre del 2020; l'operazione tuttavia non viene conclusa a causa dell'opposizione del colosso Unicredit, creditore della società armatoriale italiana.
Dopo un breve periodo in disarmo la nave è tornata operativa sulla Livorno-Olbia nella stagione invernale 2019-2020, mentre in quella estiva 2020 ha effettuato a rotazione le rotte da Olbia verso Genova e Civitavecchia. Nelle successive stagioni estive la nave viene impiegata stabilmente sulle tratte Genova-Olbia (in notturna) e Piombino-Olbia (in diurna) insieme al gemello Moby Wonder, mentre nei periodi invernali è impiegata abitualmente sulla rotta Livorno-Olbia.
Tra il 16 ottobre e il 17 novembre 2022 il Moby Aki viene sottoposto a lavori di manutenzione presso i cantieri di Genova, venendo temporaneamente sostituito dallo Sharden noleggiato da Tirrenia-CIN.
Dal giugno 2023 il Moby Aki è in servizio sulle rotte Genova-Olbia e Piombino-Olbia, Civitavecchia-Olbia per Tirrenia-CIN.
Dal 23 ottobre al 22 novembre 2023 prende servizio per la prima volta sulla rotta Genova-Porto Torres in coppia con la Moby Wonder. Dal 18 dicembre 2023, dopo il disarmo, riparte per un solo viaggio sulla Genova-Porto Torres, continua con la Genova-Olbia per poi tornare sulla Genova-Porto Torres.
## Incidenti
Il 16 ottobre 2005 la Moby Aki, nel corso di una traversata da Olbia a Livorno, speronò in navigazione una balena lunga 15 metri e pesante circa 18 tonnellate, arrivando presso il porto labronico col cetaceo incastrato sul bulbo di prua. Il cetaceo, verosimilmente già morto al momento dell'impatto, non causò danni e venne rimosso dai vigili del fuoco di Livorno.
## Navi gemelle
* Moby Wonder
* Finlandia (già Moby Freedom)
* Pascal Lota (già Superstar)
|
4,996,637 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Unione_Roveresca
|
Unione Roveresca
|
# Unione Roveresca
L'Unione Roveresca è stata un'unione di comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, formata dai comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro, fino al 1º gennaio 2017, data in cui l'unione è divenuta fusione. I quattro comuni si sono infatti uniti nel nuovo comune sparso denominato Terre Roveresche, diventando municipi.
Si trattava di un'aggregazione tra municipalità per la comune erogazione di servizi. I quattro territori comunali sono situati sul crinale tra i fiumi Cesano e Metauro e risultano omogenei tra loro per storia, tradizione e contesto ambientale di media collina.
## Geografia dell'Unione
Gli abitanti dell'Unione Roveresca sono distribuiti nei capoluoghi comunali e nelle rispettive frazioni.
* Barchi (967 abitanti) con le frazioni di San Bartolo, Vergineto e Villa del Monte.
* Orciano di Pesaro (2 028 abitanti) con le frazioni di Schieppe, Montebello e Rupoli.
* Piagge (1 022 abitanti) con le frazioni di Cerbara, Montale e San Filippo.
* San Giorgio di Pesaro (1 388 abitanti) con le frazioni di Montecucco, Poggio, Sacramento e Spicello.
L'Unione Roveresca confina con i comuni di Cartoceto, Fano, Fratte Rosa, Mondavio, Montemaggiore al Metauro, Monte Porzio, San Costanzo, Sant'Ippolito e Serrungarina.
## Comuni
* Barchi. È il più piccolo dei quattro comuni, si estende a sud di Orciano, il centro abitato ha un'altezza massima di 319 m s.l.m. ed il centro storico è oggetto di interesse poiché è stato progettato dall'architetto Filippo Terzi nel cinquecento.
* Orciano di Pesaro. È il comune più popolato con poco più di 2000 abitanti, il centro storico è caratterizzato dallo svettare dei 2 campanili, simboli del paese, circondati dalle antiche mura. La sede comunale è anche sede principale dell'Unione Roveresca. Nella frazione di Schieppe si trova una moderna zona artigianale che insieme a Cerbara di Piagge forma il cuore economico dell'Unione.
* Piagge. È il comune più a nord, nonché il più vicino alla città di Fano. Storicamente sembra essere il più antico poiché la sua fondazione risale all'età romana quando allora era denominato: "Lubacaria". Il comune odierno conta poco più di 1000 abitanti, ma è quello con maggior densità di popolazione e si estende dai 30 m s.l.m. (dove si trova la frazione di Cerbara, contenente una moderna zona artigianale) a 220 m nel punto più alto.
* San Giorgio di Pesaro. È il secondo comune per popolazione e il centro abitato si estende tra i comuni di Piagge e Orciano.
## Amministrazione
L'Unione Roveresca è presieduta a turno da uno dei sindaci dei quattro comuni. Dal 9 settembre 2016 al 1º gennaio 2017 il presidente è stato Maurizio Cionna, sindaco di Piagge; il vicepresidente è stato Claudio Patregnani, sindaco di Barchi.
## Economia
Sono presenti due zone artigianali-industriali nei comuni di Piagge, presso la frazione di Cerbara, e di Orciano di Pesaro, presso la frazione di Schieppe.
## Referendum consultivo per l'istituzione di un nuovo comune
Il 20 settembre 2016 l'Assemblea legislativa della regione Marche ha deliberato l'indizione di un referendum consultivo in merito alla proposta di legge n. 82/2016, concernente l'istituzione di un nuovo comune mediante fusione dei comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro, stabilendo il seguente quesito referendario: "Vuoi tu che sia istituito un nuovo Comune mediante la fusione dei Comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro?". Il referendum è stato fissato nelle quattro municipalità interessate, tramite decreto del governatore della regione Marche Luca Ceriscioli, per il giorno 13 novembre 2016, dalle ore 7 alle 23.
Risultati :
| | Barchi | Orciano di Pesaro | Piagge | San Giorgio di Pesaro | Totale |
| - | - | - | - | - | - |
| Elettori | 907 | 1817 | 869 | 1265 | 4858 |
| Votanti | 418 | 759 | 453 | 673 | 2303 |
| Affluenza | 46,09% | 41,77% | 52,13% | 53, 20% | 47,41% |
| Sì | 346 83,37% | 625 82,67% | 283 63,60% | 482 72,92% | 1736 76,24% |
| No | 69 16,51% | 131 17,26% | 162 35,76% | 179 26,60% | 541 23,49% |
| Schede bianche | 1 | 2 | 4 | 7 | 14 |
| Schede nulle | 2 | 1 | 4 | 5 | 12 |
La proposta di legge n. 82/2016 è stata approvata con deliberazione legislativa il 6 dicembre 2016, quindi convertita in legge regionale n. 28/2016 e pubblicata nel BUR della Regione Marche n. 134 del 7 dicembre 2016. Suddetta legge regionale prevede l'istituzione di un unico comune denominato Terre Roveresche a decorrere dal 1º gennaio 2017, mediante fusione dei comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro.
|
1,780,050 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Bulgaria
|
Bulgaria
|
# Bulgaria
La Bulgaria (ascolta; in bulgaro България, Bylgarija; AFI: /bɤlˈgarijə/), ufficialmente Repubblica di Bulgaria (in bulgaro Република България, Republika Bylgarija; AFI: /rɛˈpubliˌkə bɤlˈgarijə/), è uno Stato membro dell'Unione europea situato nella metà orientale della penisola balcanica.
Confina con il mar Nero a est, con la Grecia e la Turchia a sud, con la Serbia e la Macedonia del Nord a ovest e con la Romania a nord, da cui è divisa dal fiume Danubio. Con una superficie di 110994 km² la Bulgaria è il 14º stato europeo per estensione. La sua posizione l'ha resa nel corso della storia un importante incrocio per varie civiltà ed è infatti il luogo di ritrovamento di alcuni dei più antichi artefatti metallurgici, religiosi e culturali al mondo. La lunghezza complessiva dei confini bulgari è di 2 245 km, di cui 1 181 terrestri, 686 fluviali e 378 costieri. La rete stradale della Bulgaria è lunga 36 720 km, la rete ferroviaria ne ha invece 4 300 .
Alcune culture preistoriche iniziarono a evolversi nelle terre bulgare durante il Neolitico. Inizialmente furono abitate dai Traci e successivamente dai Greci e dai Romani. La prima traccia di un'unificazione etnica e nazionale bulgara si data con l'avvento del Primo Impero bulgaro, il quale dominava la maggior parte dei Balcani e divenne il fulcro culturale dei popoli slavi durante l'Alto Medioevo. Dopo un periodo di dominio bizantino lo stato bulgaro risorse. Con la caduta del Secondo Impero bulgaro nel 1396 i suoi territori finirono sotto il controllo dell'Impero ottomano per quasi cinque secoli.
La guerra russo-turca tra il 1877 e 1878 (chiamata in bulgaro освободителна, osvoboditelna, cioè "di liberazione") portò alla nascita del terzo Stato bulgaro, diventato indipendente nel 1908. Gli anni successivi videro numerosi conflitti con i Paesi vicini, i quali alla fine divennero la causa che spinse la Bulgaria ad allearsi con la Germania in entrambe le guerre mondiali. Nel 1946 divenne una repubblica comunista governata da un sistema politico a partito unico sino al 1989, quando il Partito Comunista Bulgaro in seguito alla caduta della cosiddetta "cortina di ferro" concesse le elezioni pluripartitiche. Dopo il 1990 la Bulgaria divenne una democrazia con un'economia di mercato.
La popolazione, composta da 6,9 milioni di persone, è principalmente urbana e vive soprattutto nei capoluoghi delle ventotto province. La maggior parte delle attività commerciali e culturali sono concentrate nella capitale Sofia. I settori lavorativi predominanti sono l'agricoltura, i servizi, il turismo, l'ingegneria energetica e l'industria leggera, tutti sostenuti dalle risorse naturali locali.
Dal 1991 la struttura organizzativa della politica deriva dall'adozione di una costituzione democratica. La Bulgaria è una repubblica parlamentare centralista con un alto tasso di centralizzazione politica, amministrativa ed economica. Dal 1º dicembre 2000 è membro della NATO. Fa parte dell'Unione europea dal 1º gennaio 2007 ed è membro del Consiglio d'Europa, dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e ha preso parte per tre volte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
## Storia
I bulgari sono un popolo molto antico e originario dell'Asia Centrale. In particolare erano gli abitanti della Bulgaria del Volga; giunsero nell'attuale Bulgaria nel corso del VII secolo, dove si fusero con la popolazione locale – soprattutto Slavi (di cui adottarono la lingua) e Traci – per formare il primo Stato bulgaro: il Khanato bulgaro del Danubio. Nei secoli successivi (cristianizzandosi nell'anno 865) la Bulgaria lottò con esito alterno contro l'Impero bizantino e il Patriarcato di Costantinopoli per far valere la sua posizione nei Balcani. Nel corso della seconda metà del XIV secolo la nazione venne invasa e gradualmente annessa dal nascente Impero ottomano.
La Bulgaria riconquistò la sua indipendenza come conseguenza della rivolta d'aprile (1876), organizzata e guidata dagli eroi nazionali Vasil Levski e Hristo Botev, la cui repressione crudele spinse l'Impero russo a dichiarare guerra all'Impero ottomano nell'aprile 1877. Grazie al trattato di Santo Stefano che mise fine alla guerra, la Bulgaria fu proclamata un principato tributario dell'Impero ottomano il 3 marzo 1878. Esso fu rivisto il 13 luglio dal trattato di Berlino, che ridimensionò fortemente il territorio bulgaro, ma portò il consenso delle potenze occidentali al principato autonomo. Il terzo Stato bulgaro riacquisì inoltre la provincia autonoma della Rumelia orientale il 6 settembre 1885 (festa nazionale), raggiungendo più o meno le dimensioni odierne. La proclamazione del regno e la completa indipendenza, così come il suo riconoscimento internazionale, avvennero il 22 settembre 1908. Tra il 1912 e il 1913 fu coinvolta nelle due guerre balcaniche, la prima in alleanza con tutti gli altri Stati balcanici contro la Turchia e la seconda da sola contro gli altri Stati della penisola balcanica, durante le quali il territorio bulgaro variò le sue dimensioni, prima in aumento – fino quasi alle dimensioni previste dal trattato di Santo Stefano – e poi in riduzione.
Durante la prima guerra mondiale e successivamente durante la seconda guerra mondiale la Bulgaria si trovò a combattere per la parte perdente. Nel 1923 e 1934, con l'appoggio del monarca Boris III, attraverso due colpi di Stato di ispirazione fascista furono messe fuori legge le forze democratiche. Una rivolta popolare organizzata dal partito comunista nel settembre del 1923 venne soffocata nel sangue.
Alleata della Germania nazista, nel 1941 consentì il transito delle truppe tedesche che invasero la Grecia, dichiarando poi guerra al Regno Unito e agli Stati Uniti, ma non all'Unione Sovietica. Nel 1943 il tentativo di deportare gli ebrei bulgari verso i campi di sterminio venne sventato dall'intervento del vicepresidente del Parlamento Dimităr Pešev e dal movimento popolare di opposizione. Il patriarca Stefan di Sofia si schierò contro le retate dei nazisti e, assieme al vescovo Kiril e al presidente del Santo Sinodo Neofit della città di Vidin, scrisse un documento al re Boris. Il metropolita Kiril, alla testa di trecento fedeli ortodossi, riuscì a bloccare la partenza di 8 500 ebrei che i nazisti stavano caricando sui treni.
Il 9 settembre 1944 il regime monarchico, ormai allo sbando, venne abbattuto dalle forze filo-sovietiche riunite nel Fronte della patria. Questo fatto fu diretta conseguenza della dichiarazione di guerra del 5 settembre 1944 da parte dell'Unione Sovietica, le cui truppe si erano prima attestate ai confini, per poi invadere nei giorni successivi il suo territorio.
A ottobre del 1944 il generale Vörös, capo di Stato maggiore generale ungherese, si recò in visita in Germania, presso il quartier generale di Hitler a Mauerwald, nella Prussia Orientale per rassicurare i tedeschi della sua lealtà. In quella occasione, Guderian, capo di stato maggiore generale dell'esercito tedesco, regalò al collega bulgaro una Mercedes. Qualche giorno dopo, il 15 ottobre 1944, lo stesso Vörös usò la sua nuova macchina di lusso per recarsi dai sovietici che occupavano già la maggior parte del Paese.
L'esercito bulgaro combatté assieme ai sovietici per la liberazione della Jugoslavia, dell'Ungheria e dell'Austria. La Bulgaria cadde infine nella sfera d'influenza dell'Unione Sovietica e divenne una repubblica popolare nel 1946 (Repubblica Popolare di Bulgaria (RPB), in bulgaro: Народна република България, Narodna Republika Bălgariya); tra il 1946 e il 1948 gli spazi democratici si restrinsero sempre più e il Partito Comunista Bulgaro (PCB) acquistò un ruolo egemone, prima sotto Georgi Dimitrov (1946-1949), poi sotto lo stalinista Vălko Červenkov (1950-1954) e infine sotto Todor Živkov (1954-1989).
Il regime comunista cadde il 10 novembre 1989, ovvero un giorno dopo la caduta del Muro di Berlino. Sotto la forma di «una transizione controllata» [...], il regime Živkov arrivava alla sua fine. La nuova direzione del PCB decideva, da un lato, la continuità organizzativa e, dall'altro, un cambiamento ideologico riflesso anche nel nuovo appellativo di Partito Socialista Bulgaro (PSB). La rottura non era tuttavia netta. Significativamente, il compito di rivitalizzazione ideologica veniva accordato ad Alessandro Livov, responsabile dall'ideologia del PCB fino alla sua caduta in disgrazia nel 1983. In parallelo, il 15 gennaio 1990, l'Assemblea nazionale aboliva l'articolo della costituzione che stipulava il monopolio del potere del PCB. Nel giugno 1990 si tennero le elezioni multipartitiche e nel luglio 1991 fu adottata la nuova costituzione. Le due principali formazioni politiche, che negli anni novanta si sono alternate al potere, furono il Partito Socialista Bulgaro (PSB) della sinistra e l'Unione delle Forze Democratiche (UFD) della destra; successivamente il Movimento Nazionale per la Stabilità e il Progresso. La Bulgaria entrò ufficialmente nella NATO il 29 marzo 2004 e nell'Unione europea il 1º gennaio 2007.
## Geografia
La Bulgaria è situata nella parte orientale della penisola balcanica e confina a nord con la Romania, dalla quale (per la gran parte del confine) la separa il fiume Danubio, a ovest con la Serbia e la Macedonia del Nord, a sud con la Grecia e la Turchia, e si affaccia sul mar Nero a est. I confini hanno una lunghezza complessiva di 1 808 km, mentre le coste si estendono per 354 km. La superficie terrestre di 110 994 km² la posiziona al 105º posto per estensione a livello mondiale. Le coordinate geografiche della Bulgaria sono: 43° N 25° E.
### Morfologia
Da un punto di vista morfologico (e anche climatico) la Bulgaria presenta una varietà di ambienti.
Nella parte settentrionale si trova l'ampia pianura danubiana, che si estende da est a ovest per circa 500 km con una larghezza variabile tra i 20 e i 120 km. La pianura è interrotta da alcuni altopiani e lievi colline, fra le quali si dipanano i corsi di alcuni degli affluenti di destra del Danubio e altri (Iskăr, Vit, Osăm, Jantra, Rusenski Lom, Ogosta e Lom).
Più a sud si incontra la catena dei monti Balcani (in bulgaro e serbo: Стара планина, Stara planina, "Montagna vecchia"), una propaggine dei Carpazi, che attraversano la parte centrale della Bulgaria da est a ovest per circa 600 km, con una larghezza compresa fra i 30 e i 50 km, hanno vette che superano i 2 000 m s.l.m. raggiungendo la massima elevazione con il monte Botev (2 376 m s.l.m.). Benché l'altitudine cali lievemente nella parte orientale della catena montuosa, i monti Balcani costituiscono lo spartiacque fra il bacino del Danubio e quello del fiume Marica.
A sud della catena dei Balcani si estende una pianura percorsa nella parte orientale dal fiume Tundža e in quella occidentale dal fiume Strjama. La vallata, detta valle delle rose, è nota per la coltivazione delle rose e la produzione dell'olio di rose; a sud è delimitata dalla catena di Sredna Gora (chiamata anche Antibalcani) che corre parallela ai Balcani per una lunghezza di circa 160 km e con un'altitudine massima di 1 600 m.
A sud dello Sredna Gora si estende la pianura Tracia, delimitata a sud dai monti Rodopi, Sakar e Strandža e percorsa dal fiume Marica. Come la pianura danubiana anche la pianura Tracia non è perfettamente pianeggiante, presenta infatti diverse formazioni collinari.
Nella parte centro-occidentale del Paese si trova il bacino di Sofia, in passato zona di passaggio strategica che congiungeva Belgrado a Costantinopoli. La pianura di Sofia è larga circa 24 km e lunga 96 km; vi si trova la città di Sofia. Verso occidente la pianura è delimitata dai monti Vitoša a sud di Sofia, dai monti Rila più a meridione e dai monti Pirin nell'estremo sud-occidentale del Paese. Il punto più elevato dei monti Rila è il monte Mussala (2 925 m s.l.m.), cima più elevata del Paese.
Nel Nord-est del Paese si trova la Dobrugia, un'ampia zona pianeggiante nella quale si trovano importanti città come Dobrich o Varna e dai distretti omonimi viene gran parte della coltivazione di lavanda e cereali dell'intero Stato.
### Idrografia
Il fiume principale della Bulgaria è il Danubio e altri fiumi importanti sono lo Struma e il Marica a sud. I fiumi della Bulgaria alimentano il Danubio (e quindi il mar Nero) oppure il mar Egeo. Vi sono 526 fiumi con una lunghezza superiore ai 2,3 km, ma l'unico utilizzabile per la navigazione è il Danubio.
Nei rilievi di Rila e di Pirin vi sono circa 260 laghi glaciali. La costa del mar Nero è caratterizzata dalla presenza di numerose lagune costiere salmastre e aree umide (lago di Pomorie, lago di Beloslav, lago di Burgas, lago di Varna, laghi di Šabla) diverse delle quali sono riserve naturali e/o siti Ramsar (lago Atanasovsko). I bacini artificiali sono oltre 2 200 per una capienza totale di 7 miliardi di $km^3.$
Nella parte sud-occidentale del Paese vi sono numerose sorgenti termali.
### Clima
La Bulgaria ha un clima di tipo continentale, con estati calde e inverni molto freddi soprattutto nella pianura danubiana, che è l'area con la maggiore escursione termica e con le precipitazioni più abbondanti (circa 600 mm/anno). I monti Balcani agiscono limitatamente da barriera climatica fra la parte settentrionale e quella meridionale, influenzata dal mar Egeo (una parte del Mediterraneo settentrionale), la zona costiera bulgara del mar Nero gode invece di un clima leggermente più mite rispetto al resto del Paese, di tipo oceanico, che tuttavia ha un'influenza circoscritta alla zona costiera e al territorio immediatamente contiguo. Gli influssi mitigatori mediterranei si fanno sentire solo nelle basse vallate dei fiumi Strimone e Marica, mentre ancora più attenuata è l'influenza mediterranea nella parte dei monti Rodopi orientali o anche Bassi Rodopi. Le alte montagne bulgare hanno un clima decisamente alpino (dai 900 ai 1 000 m s.l.m.). Nel Nord-est del Paese è presente l'influsso steppico, in generale caratterizzato da forti escursioni termiche giornaliere e stagionali e da scarsa piovosità.
L'area con le precipitazioni minori è la Dobrugia, la fascia costiera più settentrionale.
## Popolazione
### Demografia
**Storia demografica**
La Bulgaria fu abitata sin dal Neolitico, ma la prima popolazione storica fu quella dei Traci, di origine indoeuropea. I Traci romanizzati, dai quali discendono gli odierni romeni e gli aromeni, abitarono in pace la regione sino al tempo delle invasioni barbariche. Nel VII secolo la regione fu invasa da alcune tribù di Slavi, i quali sospinsero gran parte della popolazione indigena oltre il Danubio e imposero la loro lingua e cultura ai pochi rimasti. In seguito nel 678 la zona fu raggiunta anche da un'orda di 25 000 Bulgari, di origine turco-tatara, i quali sottomisero le popolazioni locali mutando il nome della regione da Tracia in Bulgaria. Dato il loro esiguo numero essi finirono per essere assorbiti dalla popolazione slava giunta nei decenni precedenti.
Secondo alcune stime, la popolazione della Bulgaria durante il Medioevo ammontava a circa 1,1 milioni di persone nell'anno 700 e a 2,6 milioni nel 1365.
Storia della popolazione della Bulgaria
**Statistiche odierne**
Il massimo storico della popolazione bulgara fu raggiunto nel 1989, l'anno in cui vennero riaperte le frontiere dopo mezzo secolo di regime totalitario, quando gli abitanti della Bulgaria erano 9 009 018. Da allora la popolazione è in costante calo, anche per via della forte emigrazione dovuta alla crisi economica del paese.
La Bulgaria è in fondo alla classifica della crescita demografica mondiale sin dal 2000 (lasciando da parte i microstati come Saint Kitts e Nevis). Dai primi anni novanta in poi la crescita demografica è diventata negativa, a causa del collasso economico e della forte emigrazione. Agli anni duemiladieci la Bulgaria soffre di una grave crisi demografica e – benché secondo alcune stime la popolazione dovrebbe smettere di decrescere – ciò secondo le previsioni non avverrà comunque prima del 2060.
Di seguito vengono riportate le stime sulle proiezioni demografiche effettuate dall'Istituto Nazionale di Statistica della Bulgaria.
| Anno | Popolazione |
| - | - |
| 2015 | 7 159 819 |
| 2020 | 6 950 436 |
| 2025 | 6 734 989 |
| 2030 | 6 519 217 |
| 2035 | 6 311 454 |
| 2040 | 6 115 526 |
| 2045 | 5 929 267 |
| 2050 | 5 748 061 |
| 2055 | 5 567 060 |
| 2060 | 5 384 040 |
### Etnie
In base al censimento del 2001 la popolazione della Bulgaria è composta principalmente da bulgari etnici, con due importanti minoranze allogene: turchi e rom. Il restante consiste di diverse minoranze, comprendenti: russi, armeni, arumeni, greci, tatari ed ebrei. La comunità turca, che fino al secolo scorso raggiungeva percentuali più alte, è dovuta al secolare dominio ottomano. Altre storiche minoranze sono quella greca, armena, tatara ed ebraica. Secondo i dati del censimento bulgaro del 2011 i gruppi etnici sono:
* bulgari 84,8%
* Turchi 8,8%
* rom 4,9%
* russi 0,1%
* armeni 0,1%
* arumeni 0,1%
* altri (sarakatsani, ucraini, macedoni, greci e altri) 1,2%
Popolazione della Bulgaria per gruppo etnico 1900–2011 :
| Gruppo etnico | censimento 1900 | censimento 1900 | censimento 1905 | censimento 1905 | censimento 1910 | censimento 1910 | censimento 1920 | censimento 1920 | censimento 1926 | censimento 1926 | censimento 1934 | censimento 1934 | censimento 1946 | censimento 1946 | censimento 1956 | censimento 1956 | censimento 1965 | censimento 1965 | censimento 1975 | censimento 1975 | censimento 2001 | censimento 2001 | censimento 2011 | censimento 2011 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Gruppo etnico | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % |
| Bulgari | 2.888.219 | 77,1 | 3.203.810 | 79,4 | 3.518.756 | 81,1 | 4.036.056 | 83,3 | 4.557.706 | 83,2 | 5.204.217 | 85,6 | 5.903.580 | 84,0 | 6.506.541 | 85,5 | 7.231.243 | 87,9 | 7.930.024 | 90,9 | 6.655.210 | 83,9 | 5.664.624 | 84,8/76,9 |
| Turchi | 531.240 | 14,2 | 488.010 | 12,1 | 465.641 | 10,7 | 520.339 | 10,7 | 577.552 | 10,5 | 591.193 | 9,7 | 675.500 | 9,6 | 656.025 | 8,6 | 780.928 | 9,5 | 730.728 | 8,4 | 746.664 | 9,4 | 588.318 | 8,8/8,0 |
| Rom | 89.549 | 2,4 | 99.004 | 2,5 | 122.296 | 2,8 | 98.451 | 2,0 | 134.844 | 2,5 | 149.385 | 2,5 | 170.011 | 2,4 | 197.865 | 2,6 | 148.874 | 1,8 | | | 370.908 | 4,7 | 325.343 | 4,9/4,4 |
| Russi | 1.685 | <0,1 | 3.275 | 0,2 | 2.505 | 0,2 | 9.080 | 0,2 | 19.706 | 0,4 | 11.928 | 0,2 | 13.200 | 0,2 | 10.551 | 0,1 | 10.815 | 0,1 | | | 15.595 | 0,2 | 9.978 | 0,1 |
| Armeni | 14.581 | 0,1 | | | 12.932 | 0,3 | 11.509 | 0,2 | 27.332 | 0,5 | 25.963 | 0,4 | 21.637 | 0,3 | 21.954 | 0,3 | 20.282 | 0,2 | 14.526 | 0,2 | 10.832 | 0,1 | 6.552 | 0,1 |
| Sarakatsani | | | 6.128 | 0,2 | 7.251 | 0,2 | | | | | | | | | 2.085 | <0,1 | | | | | 4.107 | 0,1 | 2.556 | <0,1 |
| Macedoni | | | | | | | | | | | | | 169.544 | 2,4 | 187.789 | 2,5 | 9.632 | 0,1 | | | 5.071 | 0,1 | 1.654 | <0,1 |
| Greci | 66.635 | 1,8 | 63.487 | 1,6 | 43.275 | 1,0 | 42.074 | 0,9 | 10.564 | 0,2 | 9.601 | 0,2 | | | 7.437 | 0,1 | 8.241 | 0,1 | | | 3.408 | <0,1 | 1.379 | <0,1 |
| Ebrei | 33.661 | 0,9 | 37.663 | 0,9 | 40.133 | 0,9 | 43.209 | 0,9 | 46.558 | 0,8 | 48.565 | 0,8 | 44.209 | 0,6 | 6.027 | 0,1 | 5.108 | 0,1 | 3.076 | <0,1 | 1.363 | <0,1 | 1.162 | <0,1 |
| Rumeni | 71.063 | 1,9 | 75.773 | 1,9 | 79.429 | 1,8 | 57.312 | 1,2 | 69.080 | 1,2 | 16.504 | 0,3 | | | 3.749 | <0,1 | | | | | 1.088 | <0,1 | 891 | <0,1 |
| Tatari | 18.884 | 0,5 | 17.942 | 0,4 | 18.228 | 0,4 | | | 6.191 | 0,1 | | | | | 5.993 | 0,1 | 6.430 | 0,1 | 5.963 | 0,1 | 1.803 | <0,1 | | |
| Gagauzi | | | 10.175 | 0,3 | | | | | 4.362 | 0,1 | | | | | | | | | | | 540 | <0,1 | | |
| Altri | 530 | | | | | | | | | | | | | | 13.199 | 0,2 | | | | | 25.391 | 0,3 | 25.132 | 0,3 |
| Non dichiarato | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | 86.915 | 1,1 | 736.981 | 10,0 |
| Totale | 3.744.283 | 3.744.283 | 4.035.575 | 4.035.575 | 4.337.513 | 4.337.513 | 4.846.971 | 4.846.971 | 5.528.741 | 5.528.741 | 6.077.939 | 6.077.939 | 7.029.349 | 7.029.349 | 7.613.709 | 7.613.709 | 8.227.966 | 8.227.966 | 8.727.771 | 8.727.771 | 7.932.984 | 7.932.984 | 7.364.570 | 7.364.570 |
### Religione
In occasione del censimento del 2001 l'83,7% della popolazione si è dichiarato di religione cristiana, la maggior parte della quale (82,6%) appartenente alla Chiesa ortodossa bulgara. La popolazione rimanente è composta da musulmani, compresi i pomacchi 12,2% e da percentuali ridottissime di cattolici (0,93% divisi fra i riti romano e slavo-bizantino, secondo statistiche cattoliche) e protestanti.
Il numero di ebrei è in costante calo (nel 1946 erano 43 335, nel 1992 erano 2 580 e nel 2001 erano 653) e si tratta per lo più di ebrei sefarditi. In base a una stima del 2009 i cristiani erano circa 6 330 000, dei quali 75 000 circa cattolici.
### Lingue
Popolazione della Bulgaria per madrelingua 1880–2011 :
| Lingua madre | censimento 1880 | censimento 1880 | censimento 1887 | censimento 1887 | censimento 1892 | censimento 1892 | censimento 2001 | censimento 2001 | censimento 2011 | censimento 2011 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Lingua madre | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % | Numero | % |
| Bulgaro | 1.345.507 | 67,0 | 2.326.250 | 73,7 | 2.505.326 | 75,7 | 6.697.158 | 84,5 | 5.659.024 | 76,84 |
| Turco/Gagauzo | 527.284 | 26,3 | 607.331 | 19,3 | 569.728 | 17,2 | 762.516 | 9,6 | 605.802 | 8,23 |
| Vlach | 49.070 | 2,4 | | | | | | | | |
| Rumeno | | | | | 62.628 | 1,9 | | | | |
| Romaní | 37.600 | 1,9 | 50.291 | 1,6 | 52.132 | 1,6 | 327.882 | 4,1 | 281.217 | 3,8 |
| Ladino | 14.020 | 0,7 | | | 27.531 | 0,8 | | | | |
| Tataro | 12.376 | 0,6 | | | 16.290 | 0,5 | | | | |
| Greco | 11.152 | 0,6 | 58.326 | 1,8 | 58.518 | 1,8 | | | | |
| Armeno | 3.837 | | | | 6.445 | 0,2 | | | | |
| Serbo-croata | 1.894 | | | | | | | | | |
| Serbo | | | | | 818 | | | | | |
| Tedesco/Yiddish | 1.280 | | | | | | | | | |
| Tedesco | | | | | 3.620 | 0,14 | | | | |
| Russo | 1.123 | | | | 928 | | | | | |
| Albanese | 530 | | | | | | | | | |
| Italiano | 515 | | | | 803 | | | | | |
| Ungherese | 220 | | | | | | | | | |
| Ceco | 174 | | | | | | | | | |
| Francese | 164 | | | | 356 | | | | | |
| Arabo | 97 | | | | | | | | | |
| Polacco | 92 | | | | | | | | | |
| Inglese | 64 | | | | | | | | | |
| Circasso | 63 | | | | | | | | | |
| Persiano | 58 | | | | | | | | | |
| Altre | 402 | | | | 4.425 | | 71.084 | 0,9 | | 0,7 |
| Sconosciuta/Non risponde | | | | | 1.165 | | 70.261 | 0,9 | | 10,5 |
| Totale | 2.007.919 | 2.007.919 | 3.154.375 | 3.154.375 | 3.310.713 | 3.310.713 | 7.928.901 | 7.928.901 | 7.364.570 | 7.364.570 |
| Territorio $(km^2)$ | 63.752 | 63.752 | 95.223 | 95.223 | 95.223 | 95.223 | 110.994 | 110.994 | 110.994 | 110.994 |
Il 99,8% della popolazione bulgara parla il bulgaro, appartenente alle lingue slave. Il bulgaro è l'unica lingua ufficiale della Bulgaria, ma al suo interno vengono parlate anche altre lingue che corrispondono strettamente alle varie minoranze etniche.
## Ordinamento dello Stato
La Bulgaria è una repubblica parlamentare, la cui Costituzione è entrata in vigore nel luglio del 1991 e prevede un sistema parlamentare multi-partitico eletto con suffragio universale.
Il presidente della Bulgaria viene eletto direttamente per un mandato di cinque anni e può essere rieletto una sola volta. Il presidente è il capo di Stato, nonché comandante in capo delle forze armate. Il presidente è a capo del Consiglio consultivo per la sicurezza nazionale. Non ha poteri di iniziativa legislativa, ma può rinviare in parlamento una proposta di legge approvata; il parlamento può superare il veto presidenziale con un'altra deliberazione a maggioranza semplice.
Organo principale del potere esecutivo è il Consiglio dei ministri guidato dal Primo ministro, scelto tra i membri del gruppo parlamentare di maggioranza e al quale viene conferito dal presidente l'incarico di formare il governo. Al Consiglio dei ministri viene accordata la fiducia dall'Assemblea nazionale, che ne controlla l'attività.
Il potere legislativo è affidato al parlamento unicamerale bulgaro, l'Assemblea nazionale o Narodno Săbranie (Народно събрание). È composto da 240 deputati che sono eletti con un mandato di quattro anni con suffragio universale. I voti vanno a liste di partito o di coalizioni per ognuna delle nove divisioni amministrative. Un partito o coalizione deve ottenere un minimo del 4% dei voti per entrare in parlamento che, oltre all'approvazione delle leggi e del bilancio statale, ha anche il potere di programmare le elezioni presidenziali, accordare la fiducia e la sfiducia al primo ministro e agli altri ministri, può dichiarare la guerra, dispiegare le truppe al di fuori della Bulgaria, nonché ratificare gli accordi e i trattati internazionali. Recentemente la Bulgaria sta attraversando un periodo di instabilità politica che ha portato a cinque diverse tornate elettorali in due anni.
Il potere giudiziario bulgaro è formato da una corte suprema di cassazione, da corti di appello regionali e da tribunali distrettuali. Quali giudici speciali (similmente al sistema italiano), esistono in Bulgaria una corte suprema amministrativa e un sistema di tribunali militari. Al fine di rendere autonomi e indipendenti i magistrati dal governo, vi è il Consiglio supremo giudiziario − non dissimile dal Consiglio superiore della magistratura italiano − quale organo di auto-governo amministrativo e organizzativo dell'ordinamento giudiziario.
Una maggioranza qualificata di due terzi degli appartenenti del consiglio supremo giudiziario elegge fra i suoi membri i presidenti della corte suprema di cassazione e della corte suprema amministrativa, così come il procuratore generale. Tali elezioni sono poi ratificate dal presidente della repubblica.
All'apice del sistema giudiziario è posta la corte costituzionale bulgara che ha il compito di giudicare sulla costituzionalità delle leggi, con ricorso diretto innanzi alla corte stessa, così come la compatibilità di tali leggi con i trattati internazionali che il governo ha firmato. I membri della corte costituzionale sono dodici, eletti dal parlamento con una maggioranza dei due terzi, per nove anni.
La prima costituzione della Bulgaria è la Costituzione di Tărnovo, adottata il 6 aprile 1879 dall'Assemblea Nazionale Costituente. L'attuale Costituzione della Bulgaria è stata adottata nel luglio del 1991.
### Suddivisioni amministrative
Da un punto di vista amministrativo la Bulgaria è divisa in due livelli:
* 28 distretti (области, oblasti, al singolare: област, oblast) (ISO 3166-2 e NUTS1)
* 287 comuni (общини, obštini, al singolare: община obština) (NUTS2)
L'odierna suddivisione in distretti risale al 1999, mentre in precedenza dal 1987 la suddivisione era in nove province. Tutti i distretti sono retti da un governatore distrettuale nominato dal governo e prendono il nome dal loro capoluogo. L'area urbana della capitale nazionale consiste in un comune autonomo a livello distrettuale:
### Città principali
Di seguito l'elenco delle prime venti città bulgare per popolazione:
### Università
La più antica università bulgara fu fondata il 1º ottobre 1888: si tratta dell'Università di Sofia, oggi tra le più importanti d'Europa.
**Durata della scuola**
In Bulgaria la scuola per i bambini è obbligatoria dai 6/7 anni (un anno quindi più tardi che in Italia) fino ai 16 anni, fine minima della scuola secondaria superiore. Sono presenti anche asili nido e scuole dell'infanzia anche se l'iscrizione a essi è facoltativa. L'istruzione, alla primaria e secondaria di primo grado, è gratuita a parte le scuole paritarie e private.
### Sistema sanitario
Durante il periodo comunista − e fino al 1999 − in Bulgaria tutte le prestazioni sanitarie erano gratuite. Dall'estate di quell'anno è entrata in vigore una riforma globale dell'intero sistema sanitario.
Con l'approvazione della legge sulla tutela sanitaria e sull'assicurazione sanitaria (Закон за здравното осигуряване, Zakon za zdravnoto osigurjavane, ЗЗО, ZZO) nel 1998 l'Assemblea nazionale ha introdotto l'assicurazione sanitaria obbligatoria, che garantisce agli assicurati, nell'ambito e a condizioni previste dalla stessa legge sulla tutela sanitaria, il pagamento dei servizi sanitari e comprende l'assicurazione nel caso di malattie professionali e lesioni sul posto di lavoro.
Mediante la riforma sanitaria del 1999 è stata introdotta inoltre la figura di un medico di base che, oltre al ruolo di medico generico, ha il compito di indirizzare gli utenti nelle strutture ospedaliere.
L'art. 6, c. 1 della stessa legge ha introdotto il Fondo Nazionale di Assicurazione sulla Salute (Националната Здравноосигурителна Каса, Nacionalnata Zdravnoosiguritelna Kasa, НЗОК, NZOK), operativo dal 15 marzo 1999. Il suo compito principale è la gestione dei fondi raccolti e il pagamento delle operazioni di assistenza sanitaria.
### Forze armate
Fonti: Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e Factbook della CIA.
Le forze armate della Bulgaria consistono delle Forze di Terra Bulgare, della Marina Bulgara e dell'Aviazione Bulgara. Il patrono delle forze armate bulgare è Sveti Georgi (San Giorgio) e i bulgari festeggiano il giorno di questo patrono come il giorno dell'esercito e del valore.
La Bulgaria divenne per la prima volta una potenza militare in Europa sotto il regno del khan Krum e dello zar Simeone I, in una serie di guerre contro l'Impero bizantino per il controllo della penisola balcanica alla fine del IX secolo. Con l'uso della cavalleria pesante, composta da 12 000 cavalieri, negli schieramenti tattici, simili a quelli dei cavalieri feudali, le forze di Simeone I raggiunsero le mura di Costantinopoli, nell'896. Un trattato di pace formale durò fino al 911, quando entrambe le parti si impegnarono in una guerra che vide la sconfitta dei Bizantini, dopo svariate battaglie tra cui la più sanguinosa di tutto il medioevo ad Anchialo nel 917. Un secolo dopo una grande campagna condotta dall'imperatore Basilio II si concluse intorno al 1018 con la completa distruzione e conseguente annessione del Regno di Bulgaria da parte dell'Impero bizantino. La Bulgaria tornò a essere una potenza militare circa un secolo dopo, in conseguenza della decadenza di Bisanzio, sotto il governo della dinastia Asen nel XII secolo. Durante il regno dello zar Kalojan (1197-1207) la Bulgaria divenne il primo Stato europeo a sconfiggere i cavalieri crociati.
Dopo aver ottenuto l'indipendenza dall'Impero ottomano nel 1878, la Bulgaria ha avuto un ruolo di potenza europea minoritaria, inclusa frequentemente nei piani e nelle guerre delle potenze maggiori.
In seguito a una serie di tagli a partire dal 1989, le truppe attive dell'esercito bulgaro sono composte da circa 68 450 unità (2008). Le forze di riserva ammontano a circa 300 000 soldati e ufficiali. Il "PLAN 2004", un tentativo di modernizzare le forze armate bulgare, mira a migliorare il livello militare secondo i bisogni della NATO e dell'Unione europea.
Il personale militare bulgaro ha partecipato alle missioni internazionali in Cambogia, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Afghanistan e Iraq. A partire dal 2008 il governo bulgaro ha abolito completamente la leva obbligatoria, mentre le forze navali e aeree sono diventate completamente di professione nel 2006. Le forze speciali bulgare hanno condotto missioni insieme alle SAS, Delta Force, KSK e agli Spetsnaz russi.
Nell'aprile 2006 la Bulgaria e gli Stati Uniti d'America hanno firmato un accordo di mutua cooperazione e difesa, che prevede lo sviluppo delle basi aree bulgare di Bezmer (vicino a Jambol), Graf Ignatievo (vicino a Plovdiv), il centro di addestramento di Novo Selo (vicino a Sliven), e il centro logistico di Ajtos.
La marina bulgara è composta soprattutto di navi di tipo sovietico. Con appena 354 km di linea costiera, la Bulgaria non ritiene un pericolo reale un possibile assalto via mare. Nello svolgimento degli sforzi di modernizzazione la marina bulgara ha acquistato tre fregate usate dal Belgio dalla classe Wielingen e nel 2007 aveva siglato un contratto con la francese DCN per l'acquisto di quattro corvette Gowind Combat o Gowind 200; l'ordine è stato però poi cancellato nel 2009.
L'aviazione bulgara fa largo uso di equipaggiamento di tipo sovietico. Esistono dei piani per l'acquisto di elicotteri d'assalto e da trasporto, oltre che per una revisione generale del vecchio sistema d'armamento sovietico. Le spese militari ammontano al 2,6% del PIL della nazione.
## Politica
Rumen Radev è il presidente della Repubblica, in carica dal 22 gennaio 2017. Il Primo ministro è invece Nikolaj Denkov, il cui governo è sorretto da una maggioranza parlamentare formata dalla coalizione tra il partito liberale Continuiamo il cambiamento e il partito conservatore ed europeista Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria.
### Politica estera
La Bulgaria è entrata a far parte della NATO il 29 marzo 2004 ed è membro dell'Unione europea dal 1º gennaio 2007. Fa parte delle Nazioni Unite e nel 2002-2003 è stato membro temporaneo del Consiglio di Sicurezza, e nel 2004 ha presieduto l'OCSE.
Dal 1996 fa parte dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organization) e nel 1998 è divenuta membro a pieno titolo dell'Accordo centroeuropeo di libero scambio (CEFTA). La Bulgaria ha inoltre stipulato accordi di libero scambio con Turchia, Macedonia del Nord, Croazia, Lituania, Estonia, Israele, Albania e Lettonia.
## Economia
Fonti: Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e Factbook e The World Bank della CIA.
L'economia della Repubblica Popolare di Bulgaria (comunista) è un'economia pianificata. A metà degli anni '40, quando è iniziato il processo di collettivizzazione, la Bulgaria era uno Stato prevalentemente agricolo, con circa l'80% della popolazione situata nelle aree rurali. La Bulgaria ha conosciuto un rapido sviluppo industriale a partire dagli anni Cinquanta. Nel decennio successivo, l'economia del Paese apparve profondamente trasformata. Sebbene persistano molte difficoltà, come la povertà degli alloggi e l'insufficienza delle infrastrutture urbane, la modernizzazione è reale. Il Paese si è poi rivolto all'alta tecnologia, un settore che ha rappresentato il 14% del PIL tra il 1985 e il 1990. Le sue fabbriche producono processori, dischi rigidi, unità floppy disk e robot industriali.
L'economia della Bulgaria si è contratta drammaticamente dopo il 1989, a causa della perdita del mercato dell'Unione Sovietica e del COMECON, ai quali era strettamente legata. La qualità della vita è caduta del 40% e le sanzioni delle Nazioni Unite contro Jugoslavia e Iraq sono costate molto all'economia bulgara. I primi segni di ripresa emersero nel 1994, quando il PIL crebbe e l'inflazione scese.
Durante il 1996 attraversò un nuovo periodo di crisi a causa delle riforme economiche insufficienti e di un sistema bancario instabile. Dal 1997 la nazione è sulla strada della ripresa, con un PIL in crescita a un tasso annuo del 4-5%, incremento degli investimenti stranieri, stabilità macroeconomica e l'ingresso nell'Unione europea. Tra il 2000 e il 2005 ha avuto una crescita economica annua pari a circa il 5%; ha guidato la crescita il settore privato, che comprende il 75% delle attività economiche.
### Risorse
La Bulgaria dispone di scarse risorse minerarie; oltre al carbone, negli anni cinquanta sono stati scoperti giacimenti di gas naturale e di petrolio. Tra i metalli estratti vi sono il ferro, lo zinco, il rame e il piombo. La produzione e l'esportazione di energia elettrica sono un'importante risorsa economica. La centrale nucleare di Kozloduj ha una capacità complessiva di 3 760 MWe; la centrale, a causa dell'obsolescenza dei suoi impianti (quattro reattori su sei sono spenti), è stata in parte disattivata. Per compensare il calo di produzione è stato progettato a Belene un secondo impianto nucleare con una capacità di 2 000 MW; tuttavia il progetto è stato accantonato, nonostante nel 2013 si sia tenuto un referendum in cui la maggioranza dei bulgari ha votato a favore della costruzione di una nuova centrale. È inoltre in progetto l'ampliamento della centrale termica di Marica Iztok.
### Industria
Il settore industriale ha seguito fin dagli anni cinquanta uno sviluppo dettato dal modello sovietico, basato sull'industria pesante e in particolare sulla produzione siderurgica, chimica e metallurgica.
Il calo delle esportazioni in seguito al crollo dell'Unione Sovietica e del COMECON, ai quali l'economia bulgara era strettamente legata, ha messo in luce l'obsolescenza degli impianti, inadatti per competere sul mercato internazionale; il conseguente crollo della produzione industriale ha portato con sé grossi problemi sociali.
Negli anni novanta è iniziato un ambizioso programma di riconversione industriale con incentivi alle piccole e medie imprese, per la riconversione e valorizzazione di settori tradizionali come quello tessile, in cui la Bulgaria vanta tradizioni antiche. I primi segni di ripresa, ovvero la prima crescita del PIL dal 1988 è stata nel 1994 (+1,4%) e nel 1995 (+2,5%); per contro negli stessi anni l'inflazione è passata dal 122% del 1994 al 32,9% del 1996.
I maggiori complessi industriali si trovano nel bacino di Sofia (industria meccanica), mentre la cantieristica navale è localizzata a Varna, sul mar Nero. La Bulgaria esporta prodotti dell'industria chimica, settore sul quale il crollo dell'URSS ha inciso in modo minore.
Nella città di Burgas si trova un grosso impianto di raffinazione del petrolio controllato dal colosso russo LUKoil.
### Trasporti
La Bulgaria è un'importante zona di transito tra l'Europa centrale e il Vicino Oriente. Dispone di una discreta rete di trasporti, quattro aeroporti internazionali (Sofia, Varna, Burgas e Plovdiv), due porti sul mar Nero (Burgas, Varna) e diversi porti fluviali (Ruse e Lom sul Danubio).
Transitano in Bulgaria i corridoi paneuropei numero IV (Dresda-Budapest-Craiova-Sofia-Salonicco), VII (Danubio), VIII (Tirana-Skopje-Sofia-Varna) e IX (Helsinki-Mosca-Bucarest-Dimitrovgrad-Alessandropoli).
Gran parte del traffico aereo è in mano alle compagnie aeree low-cost, che operano voli dai quattro aeroporti internazionali; la compagnia aerea di bandiera bulgara, Bulgaria Air opera voli interni e a corto-medio raggio verso le principali città europee e mediorientali.
### Turismo
Fonte: sito ufficiale del governo bulgaro.
L'attività turistica è stata incentivata fin dall'epoca socialista in quanto fonte di preziose valute straniere; le località balneari sul mar Nero e le località sciistiche sui Balcani erano meta di turisti provenienti dagli altri Paesi del blocco orientale. In anni recenti l'attività di rinnovo delle infrastrutture turistiche per portarle a standard occidentali è proseguita ed è tuttora in corso. La Bulgaria offre mete per diversi tipi di attività; vi sono località balneari e sciistiche, zone termali, riserve di caccia e numerosi monumenti e parchi naturali.
Gli investimenti nel settore si sono tradotti in un aumento del numero di turisti. Nel settembre 2006 il numero di visitatori stranieri era pari a 4 267 461 persone, il 5,39% in più dell'anno precedente; di questi 3 668 312 hanno scelto la Bulgaria come meta di vacanze o per visite di piacere. Nei primi otto mesi del 2006 gli introiti del settore erano pari a 1 557 200 milioni di euro con una crescita del 5,45% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La maggior parte dei turisti proviene dalla Germania (491 897).
**Le mete**
Le località balneari sul mar Nero più frequentate sono Sozopol, Nesebăr, le Zlatni pjasăci, la Slănčev brjag, Albena e il centro Santi Costantino ed Elena, mentre tra le località sciistiche le mete più frequentate, in prevalenza da turisti britannici, sono Borovec, Bansko, Pamporovo, Vitoša e Velingrad.
Oltre alle città di Sofia, Plovdiv e Veliko Tărnovo sono meta molto frequentata i monasteri, il più celebre dei quali è il monastero di Rila.
**Patrimoni dell'umanità**
In Bulgaria si trovano dieci siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO (tra parentesi la data di ingresso nella lista):
* la chiesa di Bojana (1979)
* il Cavaliere di Madara (1979)
* le chiese rupestri di Ivanovo (1979)
* la tomba tracia di Kazanlăk (1979)
* l'antica città di Nesebăr (1983)
* il parco nazionale del Pirin (1983)
* il monastero di Rila (1983)
* la riserva naturale di Srebărna (1983)
* la tomba tracia di Sveštari (1985)
* le foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d'Europa (2017)
## Ambiente
La Bulgaria ha tre parchi nazionali, dieci parchi naturali, novanta riserve naturali, 457 punti di interesse naturali e 175 località protette. La prima area protetta del Paese è stata Silkosia nei monti Strandža istituita nel 1931. All'interno dell'Unione europea la Bulgaria occupa il secondo posto (dopo la Spagna) per numero di riserve della biosfera UNESCO.
I parchi nazionali sono:
* parco nazionale di Rila
* parco nazionale del Pirin
* parco nazionale dei Balcani Centrali
Dieci località bulgare sono comprese nella lista di Ramsar:
* lago Atanasovsko
* isola di Belene
* paludi di Durankulak
* isola di Ibiša
* lago Šabla
* area protetta di Poda
* lago di Pomorie
* area del fiume Ropotamo
* riserva naturale di Srebărna
* lago Vaja
La Bulgaria ha adottato il protocollo di Kyoto e ha raggiunto gli obiettivi stabiliti riducendo le emissioni di diossido di carbonio dal 1990 al 2009 del 30%. Tuttavia l'inquinamento provocato dalle fabbriche, dai lavori metallurgici e da una forte deforestazione continua e causa gravi problemi di salute e benessere. Le aree urbane sono particolarmente afflitte dalla produzione energetica derivante dal carbone e dal traffico stradale, mentre l'uso di pesticidi nell'agricoltura e un antiquato sistema fognario industriale producono un vasto inquinamento del suolo e delle acque per colpa di elementi chimici e detergenti. La Bulgaria è l'unico Stato membro dell'Unione europea a non effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, sebbene sia stato aperto nel giugno 2010 un impianto di riciclaggio dei componenti elettronici. La situazione sta però migliorando nel corso degli anni e sono stati finanziati dal governo alcuni piani in modo da ridurre i livelli d'inquinamento.
Le biodiversità in Bulgaria sono conservate in tre aree parchi nazionali, undici parchi naturali e diciassette riserve della biosfera. Approssimativamente il 35% delle sue terre è composto da foreste, dove crescono alcuni dei più antichi alberi al mondo, come il pino Baikushev e la quercia Granit.
La Bulgaria è stata condannata dalla Corte di giustizia europea nel 2017 per "inosservanza sistematica e persistente, dal 2007 ad almeno il 2013 compreso, dei valori limite giornalieri e annuali per le concentrazioni di particolato sospeso".
### Flora
La maggior parte del patrimonio floristico della Bulgaria appartiene al dominio dell'Europa Centrale ma in alcune regioni meridionali appare, sia pure misera e malata, la macchia mediterranea che dall'Egeo avanza fino al bacino inferiore della Marica e assai faticosamente alla valle della Tundža e agli Strandža. Nelle regioni di nord-est, per la maggior aridità del clima, invece appaiono le prime piante alofite che preannunciano la vegetazione delle steppe pontiche. Esemplari tipici della flora pontica, come i rododendri, compaiono poi ad est degli Strandža e sui Rodopi fra i 700 e i 1300 m. Le profonde trasformazioni dovute all'uomo, che alle spontanee ha sostituito le piante coltivate, hanno mutato profondamente il paesaggio vegetale, a spese soprattutto del manto forestale. L'80% delle foreste si estende in montagna ma il loro valore economico è scarso poiché le essenze più pregiate si trovano nelle regioni più elevate e di difficile sfruttamento. In funzione dell'altitudine si osserva pertanto la seguente ripartizione delle specie vegetali: querce, frassini, aceri, pioppi, tigli, salici nelle valli e fino a 750 m d'altezza; fino agli 850 m la foresta risulta mista di querce e di faggi; fino ai 1500 m predominano i faggi; oltre i 2000 m gli abeti e più in alto ancora i pini.
### Fauna
La fauna della Bulgaria offre notevole interesse soprattutto per la presenza di esemplari scomparsi nell'Europa occidentale. Numerosi sono ancora oggi gli sciacalli e diffusissimi i lupi, la lince e un tipo di roditore asiatico (Spalax leucodon) che è esclusivo della penisola balcanica. Nelle zone più impervie è facile incontrare il piccolo orso bruno e nel distretto di Burgas e degli Strandža con lo sciacallo vivono la volpe, il tasso, la lepre, il gatto selvatico, la martora, la puzzola e il cinghiale. Nei boschi vivono, numerosi, i caprioli, i cervi e i camosci dei Balcani, i quali preferiscono le solitudini del massiccio del Rila e dei monti Rodopi.
Molto ricca è l'avifauna con superbi esemplari di rapaci (Aquila heliaca e Accipiter brevipes) e tra i rettili famosi sono la Testudo graeca e altri tipi di testuggini.
## Cultura
### Architettura
Nel XIX secolo in campo architettonico si distinse Kolju Fičeto, mentre nel XX secolo, legato al futurismo si può ricordare il designer Nikolaj Djulgerov.
### Pittura e scultura
La più antica manifestazione artistica bulgara, precedente all'introduzione del cristianesimo, evidenziò tracce di tradizione orientale e sasanide. La Bulgaria fu il primo Paese slavo a convertirsi al cristianesimo ortodosso; si diffuse quindi nel Paese la pittura di icone, forma espressiva tradizionale bizantina nella quale gli artisti bulgari e, in seguito all'invasione ottomana (1393) e nel tentativo di opporre una sorta di resistenza culturale all'invasore musulmano, inserirono elementi legati alle tradizioni culturali locali e alle tradizioni iconografiche greche.
Durante il periodo del Risorgimento bulgaro successivo all'occupazione turca sorsero ovunque nuove scuole d'arte. La più nota è quella di Samokov, dalla quale uscirono Zaharij Zograf, uno dei pittori bulgari più noti e molti degli artisti autori degli affreschi nella chiesa del Monastero di Rila.
Tra i pittori dell'epoca moderna il più celebre è Jules Pascin, nato nel 1885 a Vidin con il nome di Julius Pinkas; visse per molti anni in Francia, dove morì nel 1930. L'artista contemporaneo più noto è probabilmente Hristo Javašev, noto con il nome suo e della moglie, Christo e Jeanne-Claude. Sue sono, tra le altre opere, la ricopertura del Reichstag a Berlino e del Pont Neuf di Parigi.
Tra i maggiori pittori bulgari del XX secolo spicca Vladimir Dimitrov (1882-1960).
### Artisti
* Anna-Marija Ravnopolska-Dean
* Gena Dimitrova
* Ilija Pejkov
* Nikolaj Gjaurov
* Nina Dobrev
* Radi Nedelčev
* Rajna Kabaivanska
* Samuil Vidas
* Svetoglas-The Mystery of Bulgarian Polyphony
* Teodosij Spasov
### Letteratura
**Poeti e scrittori**
* Hristo Botev
* Ivan Vazov
* Blaga Dimitrova
* Dimčo Debeljanov
* Elias Canetti, Premio Nobel per la letteratura, nel 1981
* Georgi Kasabov Milev
* Georgi Sava Rakovski
* Aleko Konstantinov
* Konstantin Veličkov
* Penčo Slavejkov
* Petko Slavejkov
**Teatro**
La prima opera teatrale bulgara è il Mihail Miškoed, rappresentata per la prima volta nel čitalište (un edificio comunitario utilizzabile anche come teatro) di Šumen, città natale dell'autore e fondatore del teatro, il maestro elementare Sava Dobroplodni (1820-1894). A Šumen nacquero o vissero anche altri autori teatrali come Dobri Vojnikov (1833-1878), considerato il padre del dramma storico bulgaro e Vasil Drumev (1841-1902, che in seguito assunse il nome di Kliment Turnovski) autore del dramma Ivanco, l'assassino di Asen I e autore dei primi racconti brevi e romanzi bulgari.
I temi delle opere di questo periodo erano quelli delle difficili relazioni fra etnie bulgara, greca e turca, oppure i temi rivoluzionari rivolti contro il dominio turco. Il dramma di Ljuben Karavelov (1834-1879) Gli insorti della montagna, narra le azioni degli hajduti, guerriglieri di montagna in lotta contro i turchi; del medesimo argomento tratta anche un dramma scritto dal rivoluzionario Bačo Kiro Petrov.
Una delle figure di spicco della produzione teatrale del periodo successivo all'indipendenza (1878) è l'attore e regista Stefan Popov (1816-1920). A un suo omonimo, Ivan Popov, si deve la fondazione della compagnia filodrammatica di Plovdiv; in seguito ad alcune rappresentazioni di successo nella capitale, fu costruito a Sofia un teatro (teatro Osnova, 1888) per ospitare le rappresentazioni.
In epoche più moderne uno degli autori teatrali bulgari più famosi è il già citato Ivan Vazov, autore di drammi storici che hanno come sfondo le lotte indipendentiste del popolo bulgaro. La produzione teatrale della seconda metà del XIX secolo è incentrata sui temi risorgimentali, ripresi anche nelle opere di Konstantin Veličkov (1855-1907).
**Storia**
In campo storiografico, tra le figure del Risorgimento bulgaro spicca Paisij di Hilendar, autore della Istorija slavjanobolgarskaja (1762).
### Filosofia
Per quanto concerne la filosofia nel XX secolo si distinse la figura del filosofo ma anche pedagogista Peter Deunov.
### Musica
Gli strumenti tipici della musica popolare bulgara sono un tipo di flauto chiamato kaval e una cornamusa chiamata gaida. Per accompagnare le danze popolari viene solitamente suonata la variante tracia della gaida, che ha una tonalità più alta ed è chiamata Djura Gaida, mentre viene preferita la variante più bassa chiamata Kaba Gaida, per accompagnare canti e ballate. Strumento tradizionale a corde è rappresentato dalla gadulka.
La musica strumentale nei primi decenni del Novecento si impreziosì di esperienze nel melodrammatico e nel sinfonico, caratterizzate da elementi presi dal folklore locale. Tra i compositori più apprezzati si annovera Georgi Atanasov (1881-1931).
La Bulgaria vanta tradizioni antiche nel canto corale emerse già verso la fine dell'Ottocento grazie al compositore Dobri Hristov (1875-1941). In anni recenti sono divenute note a livello internazionale le interpretazioni del Coro Femminile di Stato della Radio e Televisione Bulgara, più noto come Le mystére des Voix Bulgares, vincitore di un Grammy Award nel 1990. In Italia è noto il loro brano Wonderful Dilmana, in lingua originale DILMANO DILBERO, per l'interpretazione del gruppo Elio e le Storie Tese nel loro pezzo il Pipppero.
Nel campo operistico spiccano i nomi dei soprani Raina Kabaivanska e Ghena Dimitrova, nonché dei bassi Boris Hristov e Nicolai Ghiaurov. Tra le cantanti bulgare spiccano Lili Ivanova, Maria, Viktorija Georgieva, interprete del singolo Tears Getting Sober (2020), e tra i cantanti spicca Azis, cantante di Čalga, un tipo di musica folk bulgara.
### Danza
I balli tradizionali sono la Kopanica, il Nestinari, inserito nel 2009 nella lista dei patrimoni immateriali dell'umanità dell'UNESCO, e lo Horo.
### Cinema
In ambito cinematografico, durante il XX secolo, spicca la figura dell'attrice Nevena Kokanova ((1938-2000), considerata spesso la first lady del cinema bulgaro.
Tra i film premiati si ricordano Advantage del regista Georgi Djulgerov, che ottenne l'Orso d'argento per il miglior regista al Festival di Berlino 1978 e il Laceno d'oro al Festival del cinema neorealistico.
### Media
L'azienda televisiva pubblica bulgara è Bălgarska Nacionalna Televizija (BNT), fondata nel 1959.
### Scienza e tecnologia
**Medicina**
* viene isolato il batterio Lactobacillus delbrueckii subsp. bulgaricus, tra gli organismi responsabili della fermentazione del latte, utilizzato nella produzione dello yogurt: identificato, nel 1905, dal medico e microbiologo bulgaro Stamen Grigorov (1878-1945)
**La Bulgaria nello spazio**
* 10 aprile 1979: Georgi Ivanov è il primo bulgaro a volare nello spazio.
* 7 agosto 1981: viene lanciato Bulgaria 1300, il primo satellite della Bulgaria
Nel XX secolo, per quanto riguarda il campo tecnologico, si ricorda la figura del fisico e inventore statunitense, ma di origine bulgara, John Vincent Atanasoff, considerato il padre del computer.
## Sport
### Calcio
Lo sport più diffuso in Bulgaria è il calcio. La lega professionistica è composta da sedici squadre ed è molto seguita; il risultato migliore della Nazionale di calcio della Bulgaria è stato il quarto posto ai campionati mondiali del 1994 negli Stati Uniti. Il calciatore più famoso è stato Hristo Stoičkov, vincitore della scarpa d'oro nel 1990 e del pallone d'oro nel 1994, entrato nella classifica FIFA dei 100 migliori calciatori di ogni tempo.
Le due squadre più famose a livello internazionale sono il CSKA Sofia (31 campionati nazionali vinti) e il Levski Sofia (26 campionati vinti); altre squadre che hanno partecipato a competizioni internazionali sono Ludogorets Razgrad, Litex Loveč, Lokomotiv Plovdiv, Botev Plovdiv, Lokomotiv Sofia e altri. Il Levski Sofia è la prima squadra bulgara ad aver preso parte alla Champions League.
Bulgaro era anche un calciatore che in passato suscitò l'interesse di alcune squadre straniere – tra le quali il Benfica – Georgi Asparuhov-Gundi (1943-1971), che morì all'apice della carriera in un incidente automobilistico.
### Ginnastica
Atleti bulgari hanno ottenuto successi anche in molti altri sport. Due ginnaste bulgare hanno vinto tre titoli mondiali nella ginnastica ritmica: Marija Gigova nel 1969, 1971 e 1973 e Marija Petrova nel 1993, 1994, 1995 e 1996; altri ginnasti di successo sono stati Simona Pejčeva (6ª ai giochi olimpici di Atene 2004), Neška Robeva (partecipazione a quattro edizioni dei mondiali e poi allenatrice della squadra nazionale di ginnastica ritmica) e Jordan Jovčev che ha vinto quattro medaglie olimpiche nella ginnastica artistica.
### Sollevamento pesi e lotta
La Bulgaria ha una forte tradizione nel sollevamento pesi e nella lotta greco-romana; nella prima specialità fra gli olimpionici più noti vi sono Stefan Botev, Nikolaj Pešalov, Demir Demirev e Joto Jotov, mentre nella lotta greco-romana gli atleti di spicco sono Serafim Barzakov, Armen Nazarian e Sergej Morejko.
### Atletica leggera
Nell'atletica leggera l'atleta più celebre è la saltatrice in alto Stefka Kostadinova, detentrice del record mondiale femminile (209 cm raggiunti ai campionati mondiali del 1987 a Roma). Fra gli atleti in attività vi sono l'altista Mirela Demireva, medaglia d'argento ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016 e le velociste Ivet Lalova e Tezdžan Naimova (100 e 200 m piani).
### Pallavolo
Nel 2006 la squadra nazionale maschile di pallavolo, che occupa la quinta posizione nella classifica FIVB, ha ottenuto la medaglia di bronzo ai campionati mondiali.
### Alpinismo
Il 20 aprile 1984 Hristo Prodanov fu il primo bulgaro a raggiungere la vetta del monte Everest.
### Giochi olimpici
La prima medaglia d'oro olimpica per la Bulgaria fu vinta da Nikola Stančev nella lotta libera, ai Giochi olimpici di Melbourne 1956.
La prima medaglia olimpica per la Bulgaria fu la medaglia di bronzo vinta nel pugilato da Boris Nikolov, ad Helsinki 1952
### Altri sport
Ai XVIII Giochi olimpici invernali la bulgara Ekaterina Dafovska ha vinto la medaglia d'oro nei 15 km del biathlon; nello short-track Evgenija Radanova ha vinto tre medaglie olimpiche in due diverse edizioni. Sempre sul ghiaccio si sono distinti nella danza su ghiaccio e nel pattinaggio di figura Albena Denkova e Maksim Staviski.
Dall'11 novembre 2006 il presidente del Comitato Olimpico Bulgaro è Stefka Kostadinova.
## Tradizioni
### Folclore e mitologia
Un aspetto culturale importante è rappresentato anche dal folclore e dalla mitologia: tipica figura mitica è rappresentata da Baba Marta che porta con sè la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Oltre che al folclore rom, appartiene anche al folclore bulgaro la figura leggendaria del Dampiro, ovvero la progenie di vampiro e di una donna umana.
### Gastronomia
La cucina bulgara è simile a quella degli altri popoli della penisola balcanica e mostra una forte influenza turca e greca. Tra i cibi più rinomati si possono trovare lo yogurt, la lukanka, la banitsa, la šopska salata, la ljutenica e il kozunak, ma sono presenti altri piatti di origine tipicamente balcanica o medio-orientale come la musakà, il gjuveč e la baklava. Il consumo di carne è inferiore alla media europea e si riscontra una notevole prevalenza per una gran quantità di piatti di insalata e verdure. La rakija è un superalcolico tradizionale a base di frutta, che veniva consumato in Bulgaria già nel XIV secolo. Tra i vini bulgari più noti è possibile trovare tipi di traminer, moscati e di mavrud, dei quali vengono prodotti più di 200 000 tonnellate annue. Fino al 1989 la Bulgaria era il secondo esportatore di vino al mondo.
## Festività
Le festività ufficiali che vengono osservate in Bulgaria sono state stabilite nell'articolo 154 del Codice del lavoro bulgaro.
| Data | Nome italiano | Nome locale | Note |
| - | - | - | - |
| 1º gennaio | Capodanno | Нова година Nova godina | |
| 3 marzo | Giorno della liberazione della Bulgaria, dal dominio ottomano, nel 1878 | Ден на Освобождението на България от османска власт Den na Osvoboždenieto na Bălgarija ot osmanska vlast | Festa nazionale |
| – | Pasqua | Великден Velikden | Domenica, data variabile, determinata secondo il calendario liturgico ortodosso |
| 1º maggio | Festa del lavoro | Ден на труда Den na truda | |
| 6 maggio | Festa di San Giorgio | Гергьовден Gergjovden | Noto anche come Giorno del coraggio e festa dell'esercito bulgaro, Ден на храбростта и празник на Българската армия, Den na hrabrostta i praznik na Bălgarskata armija |
| 24 maggio | Festa dell'istruzione, della cultura bulgara e della letteratura slava | Ден на българската просвета и култура и на славянската писменост Den na bălgarskata prosveta i kultura i na slavjanskata pismenost | |
| 6 settembre | Festa dell'unificazione della Bulgaria | Ден на Съединението на България Den na Săedinenieto na Bălgarija | |
| 22 settembre | Festa dell'indipendenza della Bulgaria | Ден на Независимостта на България Den na Nezavisimostta na Bălgarija | |
| 1º novembre | Festa dei patrioti | Ден на народните будители Den na narodnite buditeli | |
| 24 dicembre | Vigilia di Natale | Бъдни вечер Bădni večer | |
| 25 e 26 dicembre | Natale | Коледа Koleda | Detto anche Nascita di Cristo, Рождество Христово, Roždestvo Hristovo |
|
4,092,663 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Winner_%28Pet_Shop_Boys%29
|
Winner (Pet Shop Boys)
|
# Winner (Pet Shop Boys)
Winner è un singolo del gruppo musicale britannico Pet Shop Boys, pubblicato il 6 agosto 2012 come primo estratto dall'undicesimo album in studio Elysium.
## Descrizione
Neil Tennant, in una intervista, ha commentato il brano dichiarando "si chiama Winner ed è superficialmente una specie di canzone alla We Are the Champions ma in realtà non lo è. La canzone tratta di quel momento..e realmente ciò che conta è il cameratismo di tutto ciò che vivi in quel momento. Ti assapori il momento, lo assapori perché non è altro che un solo piccolo momento".
## Promozione
Winner è stato presentato in anteprima mondiale il 2 luglio al The Ken Bruce Show sull'emittente radiofonica inglese BBC Radio 2. La sua prima esibizione dal vivo è stata eseguita a Wimbledon il 28 luglio prima che iniziassero le gare olimpiche di tennis.
Il singolo è stato pubblicato con l'aggiunta di due b-side. La prima, A certain "Je ne sais quoi", fu composta dal duo nel 2007 e verso il 2012 ri-lavorata, mentre The Way Through the Woods è stata registrata a Los Angeles durante la sessione di registrazione dell'album ma in un secondo luogo i Pet Shop Boys ci hanno lavorato ulteriormente, creando la versione estesa. Il brano si basa su un poema di Rudyard Kipling.
Nel singolo è inoltre inclusa una reinterpretazione di I Started a Joke, originariamente incisa dai Bee Gees ed eseguita dal duo come tributo alla scomparsa di Robin Gibb.
## Accoglienza
Winner ha ricevuto mediamente buone critiche. Secondo NME Winner è una delle canzoni più gratificanti dell'intera storia delle canzoni dei Pet Shop Boys. Il Daily Telegraph definisce la canzone un perfetto connubio con lo spirito delle olimpiadi, e utilizza termini come "trionfante, modesta, un perfetto stile inglese delle cose". Popjustice ha commentato che Winner lavora perfettamente nel contesto sportivo in cui è uscito, ma che come singolo di testa di un album dei Pet Shop Boys è probabilmente il peggiore dai tempi di Before. Oltre a ciò, Popjustice fa notare di come i tre b-side del disco singolo eclissando l'intera canzone. Il giornale inglese Metro commenta che il singolo fa ricordare le icone pop e di come loro gentilmente ci persuadevano a star bene. The Guardian commenta che i Pet Shop Boys hanno portato una idea negli studio e l'hanno resa migliore. Il Daily Star ha assegnato alla canzone 9/10 commentando che "merita una medaglia d'oro per essere attorno alla febbre olimpia, il primo assaggio del nuovo album del duo è straordinariamente epico", e aggiunge che la canzone è "un tono decisamente amabile in cui nessuno può criticare la loro scelta", ed è una "performance da campione".
## Video musicale
Il video di Winner fu pubblicato sul sito ufficiale dei Pet Shop Boys il 23 luglio 2012. Il video è diretto dai Surrender Monkeys e ha come soggetto le London Rollergirls. Il video non fu molto gradito ai fan del duo essenzialmente per due motivi: il video è orientato verso un tema al di fuori della canzone e non compaiono i Pet Shop Boys nel video. In molti colpevolizzano il video come causa di un basso piazzamento nelle classifiche.
## Tracce
### CD, download digitale
* Winner - 3:47
* A Certain "Je ne sais quoi" - 4:58
* The Way Through the Woods (Long Version) - 5:42
* I Started a Joke - 3:17
### Winner Remixed
* Winner (Andrew Dawson HappyHour remix) - 4:40
* Winner (John Dahlbäck remix) - 5:36
* Winner (Niki & The Dove remix) - 6:06
* Winner (Andrew Dawson Extended HappySad remix) - 8:06
## Classifiche
| Classifica (2012) | Posizione massima |
| - | - |
| Belgio (Fiandre) | 55 |
| Belgio (Vallonia) | 16 |
| Germania | 60 |
| Regno Unito | 86 |
| Stati Uniti (dance club) | 12 |
| Stati Uniti (dance/electronic) | 21 |
|
9,966,677 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Marine_Galstyan
|
Marine Galstyan
|
# Marine Galstyan
Mariné Galstyan (in armeno մարինե գալստյան; Erevan, 14 giugno 1980) è un'attrice e regista teatrale armena naturalizzata italiana.
## Biografia
Nata a Erevan nel 1980, ha studiato all'Accademia di teatro e cinema di Eravan, nel 1999 ha intrapreso un corso di studi all'Accademia Statale del Teatro e Cinema, ottenendo nel 2004 la laurea in regia presso la facoltà di arte teatrale. Dal 2000 al 2003 ha condotto la trasmissione televisiva Parnas su Armenia 1 e nel 2002 si è diplomata al Centro Comunale di Danza di Erevan. Nel 2003 si è trasferita in Italia dove entra nel cast del film Bella di Notre Dame De Paris e l'anno successivo, nel 2004, recita in T'amo e t'amerò di Arthur Vardanyan. Tra il 2003 e il 2006 frequenta l'università di arte drammatica di Erevan dove si laurea come attrice teatrale e cinematografica. Dal 2006 insegna tango argentino e flamenco in alcune scuole di danza italiane. Nel 2012 ha fondato l’Associazione Culturale Italo-Armena e la compagnia teatrale InControVerso. Nel 2008 ha recitato come protagonista nei film Il caso di Amati Malik di Emanuele Turbanti, nel 2013 in Miradas di Lorenzo Righini e nel 2016 in In the Same Garden di Ali Asgarì.
Nel mondo teatrale è stata protagonista e coreografa ne La strana notte di Vito Renica, L'appartamento sold out di Vanessa Gasparri, Il grande male di Sargis Galstyan, Il resto con i miei occhi di Max Amato, Reality di Alessandro Sena. Nel suo percorso artistico ha interpretato ruoli di vario genere, tra cui: Lady Macbeth (Macbeth), Ofelia (Amleto), Dorotea (Pericolosamente) e Ines Serrano (A porte chiuse), inoltre in veste di regista ha portato in scena opere quali: A porte chiuse di Jean-Paul Sartre, La casa di Bernarda Alba di García Lorca e Proposta di matrimonio.
Nel campo cinematografico, ha contribuito a produzioni indipendenti ed a film di maggiore rilevanza come Corrida de Toros, Un posto al sole, Tutto il mondo è paese, In the Same Garden e Il ragazzo della Giudecca.
Inoltre, ha interpretato diversi ruoli nel panorama televisivo e ha partecipato come conduttrice in eventi artistici.
### Vita privata
Parla inglese, armeno, italiano e russo.
È sposata col collega e connazionale Sargis Galstyan.
## Filmografia
### Cinema
* Bella, regia di Notre Dame De Paris (2003)
* T'amo e t'amerò, regia di Arthur Vardanyan (2004)
* Il caso di Amati Malik, regia di Emanuele Turbanti (2008)
* Miradas, regia di Lorenzo Righini (2013)
* Coupe Fatale, regia di Raffaele Totaro (2013)
* Il ragazzo della Giudecca, regia di Alfonso Bergamo (2016)
* In the Same Garden, regia di Ali Asgari (2016)
* Il resto con i miei occhi, regia di Massimiliano Amato (2017)
* Corrida de Toros, regia di Fabio Romani e Fabio Pollio (2021)
### Televisione
* Parnas (Armenia 1, 2000-2003)
* Tutto il mondo è paese (2020) - miniserie, regia di Giulio Manfredonia
* Un posto al sole (2020)
## Teatro
* La casa delle bambole, di Henrik Ibsen, regia di Rafael Jrbashyan (2006)
* Mateo Falcone, di Prosper Mérimée, regia di Marine Galstyan (2006)
* Antigone, di Jean Anouilh, regia di Rafael Jrbashya (2007)
* Il rischio, di Eduardo De Filippo, regia di Rafael Jrbashyan (2009)
* Zio Vanja, di Anton Čechov, regia di David Harutyunyan (2010)
* Il gabbiano di Anton Čechov, regia di Rafael Jrbashyan (2011)
* La strana notte di Vico Renica di Igiaba Scego, regia di Migel Rosario (2011)
* A porte chiuse di Jean-Paul Sartre, regia di Marine Galstyan. Teatro Piccolo Eliseo di Roma, Teatro Vittoria di Roma, Teatro Manzoni di Pistoia, Teatro degli Industri di Grosseto, Puppet Theatre di Erevan e Teatro Cometa Off di Roma (2014-2018)
* L'appartamento sold out di Francesco Apolloni, regia di Vanessa Gasbarri (2015)
* Il grande male, di Sargis Galstyan, regia di Sargis Galstyan. Teatro India di Roma (2015)
* Reality, di Alessandro Sena, regia di Alessandro Sena. Teatro Cometa Off di Roma (2017)
* Play Hamlet, di William Shakespeare, regia di Alessandro Sena. Teatro Cometa Off di Roma (2017)
* Se la terra trema, di Maria Inversi. Sala Uno Teatro di Roma (2018)
* Valium, di Alessandro Sena. Teatro della Cometa di Roma (2020)
* Pole Dance, di Sargis Galstyan. Teatro Cometa Off di Roma (2020)
* Forse non lo sai, ma pure questo è amore, di Alessandro Sena. Teatro Cometa Off di Roma (2021)
* Pericolosamente, di Eduardo De Filippo, regia di Alessandro Sena (2021)
* Proposta di matrimonio di Anton Čechov, regia di Marine Galstyan (2021)
|
376,717 |
https://it.wikipedia.org/wiki/%27Ndrina
|
'Ndrina
|
# 'Ndrina
Una 'ndrina è una cosca malavitosa facente parte dell'organizzazione criminale calabrese della 'ndrangheta. È gestita in prevalenza da una famiglia, ossia da un gruppo di membri consanguinei (e anche da altri soggetti affiliati) che controlla un particolare territorio come un paese o un quartiere di una città.
Il nome di una 'ndrina è il cognome della famiglia o in alcuni casi i cognomi di più famiglie che nel tempo hanno stretto legami matrimoniali anche spinte da motivi economici, come ad esempio le 'ndrine Pelle-Vottari o Nirta-Strangio. Il capo di ogni 'ndrina viene detto genericamente capuvastuni (capobastone), mentre più 'ndrine di un paese formano la locale. In Calabria vi sono almeno 150 'ndrine, molte delle quali con collegamenti in tutta Italia e all'estero.
Secondo un'indagine di Demoskopica del 2013 vi sarebbero almeno 400 'ndrine con 60 000 affiliati di cui 40 000 in Calabria.
## Etimologia
«"Colonizzazione" da parte del malaffare calabrese, nel cui ambito “… le cosche della ’ndrangheta restano l’espressione mafiosa maggiormente aggressiva e la minaccia criminale più evidente alla sicurezza nazionale.»
(II relazione semestrale 2017 della DIA)
La parola potrebbe derivare dal vocabolo greco antico ἀνήρ, ἀνδρός (anèr, andròs, lat. vir, viri, uomo) come la stessa parola 'ndrangheta, oppure secondo altri dal semplice diminutivo gergale di malandrina, intesa come malavita.
## Organizzazione
«E il mio obiettivo era raggiungere le cime più alte della ‘ndrangheta. E una volta che si raggiunge l’apice è finita: non puoi più fidarti di nessuno, devi guardarti alle spalle, spostarti da un luogo all’altro, fuggire dai nemici. E alla fine ti ritrovi solo, senza famiglia e senza amici.»
(Confessione del pentito Antonio Belnome, ex capolocale di Giussano)
* Le "doti" o "fiori" sono i termini con i quali si vuole indicare una sorta di scala gerarchica a "gradi" dell'organizzazione criminale. Si ottiene una dote per particolari meriti o per diritto di nascita (il caso del "giovane d'onore"), e ogni dote dà la possibilità di accedere a particolari funzioni (capo-locale, contabile,...) in seno a una 'ndrina, ad un locale o ad organismi superiori (mandamento, camere di controllo e crimine), e conoscenze a cui prima non poteva accedere. Un affiliato con una certa dote non è tenuto a sapere chi ha una dote superiore alla sua, quale essa sia e cosa comporta in termini di potere. Una dote viene conferita mediante dei riti ben definiti, differenti ognuno per ogni dote, e viene data da affiliati che possiedono la dote che si conferisce o superiore. Inoltre la dote viene ricevuta sempre da un membro della propria 'ndrina/locale e qualora venga conferita in un locale al di fuori della Calabria, deve essere avallata dal locale calabrese di riferimento.
* contrasto o associato, non è una dote ma è la definizione di chiunque non faccia parte dell'organizzazione ed è in contrasto con la stessa
* contrasto onorato, Anche questa non è una dote, ma è un termine usato per descrivere una persona che desidera affiliarsi, in prova per un periodo di tempo (da pochi mesi a qualche anno) non facente ancora parte dell'organizzazione.
* giovane d'onore, affiliato per diritto di sangue, una dote non di merito ma per diritto di nascita, appartiene quindi ai figli di esponenti già facenti parte della 'ndrangheta come buon auspicio affinché in futuro possano diventare uomini d'onore.
* picciotto d'onore ovvero i soldati della 'ndrina.
* camorrista, affiliato con funzione simile al capodecina di Cosa Nostra, è più anziano del picciotto d'onore ed è colui che gli assegna gli incarichi.
* sgarrista o camorrista di sgarro, colui che riscuote le tangenti e si occupa della contabilità, simile al consigliere di Cosa Nostra.
* Sorella d'omertà: giocano un ruolo fondamentale anche le donne, già a fine '800 si registrano casi di donne battezzate nell'onorata società. Per la donna è prevista una figura tipica che prende il nome di sorella d'omertà che principalmente deve dare assistenza ai latitanti, ma può anche riscuotere le estorsioni, portare ordini dei capi detenuti all'esterno del carcere; molti beni appartenenti ai sodalizi criminali vengono intestati alle donne ma non sono mancati casi in cui alle donne è stato affidato il comando della 'ndrina poiché il marito capobastone era morto oppure arrestato. Nell'operazione Isola Felice degli anni '90 il pentito Antonio Zagari, ma anche la pentita Rita Di Giovine affermano che oggi la donna non ha affiliazione e non fa alcun giuramento nei confronti dell'organizzazione, e solo per casi particolari: moglie, figlia di un boss o una donna particolarmente meritevole le viene dato il nome di sorella d'omertà.
* 'ndrina distaccata: se una 'Ndrina all'interno del locale di 'Ndrangheta raggiunge il numero di 50 affiliati (aventi tutti la stessa copiata cioè il vertice del locale: caposocietà, capocrimine, contabile) il capobastone può dar vita alla cosiddetta ndrina distaccata che cresce di importanza rispetto alle altre 'ndrine e si estende sul territorio interessato; il distaccamento però deve essere autorizzato dal locale di riferimento. In passato si potevano formare fino a un massimo di 7 'ndrine distaccate.
## Elenco 'Ndrine operanti in Calabria
Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe essere incompleta o non aggiornata.
Elenco delle 'Ndrine più influenti e luogo d'origine:
### Catanzaro
| Località | 'Ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Catanzaro | Abbruzzese, Catanzariti, Chiriaco, Cosca dei Gaglianesi, Costanzo | Traffico di droga, traffico di armi ed estorsioni |
| Albi | Pisani, Pane-Iazzolino | |
| Badolato | Gallelli | |
| Belcastro | Pane-Iazzolino | |
| Borgia | Cossari, Pilo, Giacobbe, Danieli, Passafaro, Catarisano | |
| Botricello | Trapasso, Scumaci, Mannolo | |
| Cerva | Bubbo, Carpino, Gentile, Marchio | |
| Cropani | Trapasso, Tropea-Talarico | |
| Chiaravalle Centrale | Iozzo-Chiefari, Sestito | |
| Davoli | Procopio, Monterosso | |
| Gagliato | Grattà, Iozzo-Chiefari, Sestito | |
| Guardavalle | Gallace, Gallelli, Cimino, Leuzzi, Mandalari, Novella, Riitano, Tedesco, Turrà, Vitale | Traffico di droga |
| Lamezia Terme | Cerra, Anello, Fruci, Cannizzaro, De Fazio, Bagalà, Argento, Mauro, Corrado, Dattilo, De Luca, Arcieri, Strangis, Gattini, Giampà, Daponte, Gualtieri, Iannazzo, Mercuri, Mezzatesta, Pagliuso, Pane, Scalise, Torcasio, Zamparo | Estorsioni |
| Magisano | Pane-Iazzolino | |
| Marcedusa | Trovato | |
| Petronà | Carpino, Bubbo | |
| San Sostene | Procopio, Lentini | |
| Sant'Andrea Apostolo dello Ionio | Mongiardo, Codispoti, Cosentino | |
| Santa Caterina dello Ionio | Emmanuele, Colubriale, Fiorenza | |
| Satriano | Procopio-Altamura | |
| Sersale | Pane-Iazzolino, Bubbo, Carpino | |
| Soverato | Arena, Todaro, Chiefari, Iozzo, Novella, Pilo, Tripodi, Sia-Procopio-Lentini, Vallelunga, Monterosso | Traffico di droga, traffico di armi, estorsioni, appalti pubblici |
| Taverna | Pane-Iazzolino | |
| Torre di Ruggiero | Iozzo-Chiefari | |
| Vallefiorita | Catroppa, Tolone, Bruno | |
### Cosenza
| Località | 'Ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Cosenza | Cicero, Bertelli, Perna, Lanzino-Patitucci, Pranno, Musacco-Castiglia, Rango-Zingari | |
| Altomonte | Magliari | |
| Amantea | Gentile, Africano, Besaldo | Infiltrazioni nella pubblica amministrazione |
| Belvedere Marittimo | Valante | |
| Cariati | Critelli | Estorsione, Riciclaggio, usura e traffico di stupefacenti |
| Cassano all'Ionio | Abruzzese, Faillace, Forastefano, Pepe | |
| Castrovillari | Di Dieco | |
| Cetraro | Muto, Polillo | |
| Corigliano Calabro | Abruzzese, Carelli, Perri | |
| Francavilla Marittima | Portoraro | |
| Fuscaldo | Fenia, Stummo | |
| Mandatoriccio | Greco, Critelli | |
| Mirto | Critelli | |
| Paola | Calvano, Martello, Muto, Scofano, Serpa | |
| Rende | Lanzino | Infiltrazioni nella pubblica amministrazione |
| Rossano | Galluzzi, Acri-Morfò, Tripodoro | |
| Santa Maria del Cedro | Femia | |
| San Lucido | Calvano, Tundis, Basile | |
| Saracena | Blotta | |
| Scalea | Stummo, Valente | Infiltrazione pubblica amministrazione, traffico di droga e armi |
### Crotone
| Località | 'Ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Crotone | Barillari-Foschini, Vrenna-Ciampà-Corigliano-Bonaventura, Megna | |
| Casabona | Alessio | |
| Cirò | Farao, Marincola, Cataldi | Traffico di droga, estorsioni |
| Cutro | Dragone, Grande Aracri | Traffico di droga, appalti |
| Isola di Capo Rizzuto | Arena, Maesano, Nicoscia, Paparo | Traffico di droga, appalti, estorsioni |
| Mesoraca | Ferrazzo | |
| Papanice | Megna, Russelli | |
| Petilia Policastro | Comberiati, Cosco, Ierardi, Garofalo, Vona | |
| Rocca di Neto | Iona | |
| San Leonardo di Cutro | Trapasso, Mannolo, Zoffreo | |
| San Mauro Marchesato | Greco | |
| Strongoli | Giglio, Valente, Dima | |
### Reggio Calabria
| Località | 'Ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Reggio Calabria | Canale, Tripodo, Condello, Di Giovine, De Stefano, Ficara, Iannò, Labate, Latella, Tegano, Libri, Caracciolo-Zindato, Lo Giudice, Pizzimenti, Rosmini, Saraceno, Valle-Lampada (trasferita a Vigevano) | Infiltrazione in appalti, voto di scambio, riciclaggio, traffico di droga |
| Bagaladi | Paviglianiti | |
| Bova | Talia | |
| Bova Marina | Scriva, Vadalà | |
| Cardeto | Serraino | |
| Calanna | Greco | |
| Condofuri | Casile, Paviglianiti, Rodà | |
| Fiumara | Condello, Tegano, Saraceno-Fontana, Rosmini, Serraino e Rugolino, Zito, Buda | |
| Lazzaro di Motta San Giovanni | Spanti | |
| Melito di Porto Salvo | Iamonte-Moscato, Zavettieri, Rosmini | Smaltimento di rifiuti tossici, traffico di cocaina e di armi |
| Roccaforte del Greco | Pangallo, Verno | |
| Roghudi | Favasuli, Maesano, Pangallo, Verno, Zavettieri | |
| San Lorenzo | Paviglianiti, Stilo, Gagliardi | |
| San Procopio | Alvaro | |
| Sant'Eufemia d'Aspromonte | Araniti Alvaro, Luppino | |
| Sinopoli | Alvaro, Violi, Palamara | |
| Scilla | Nasone-Gaietti | |
| Villa San Giovanni | Bertuca, Buda, Condello, Fontana, Garonfolo, Imerti, Saraceno, Zito | |
### Piana di Gioia Tauro
| Località | 'Ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Gioia Tauro | Molè, Piromalli, Brandimarte | Traffico di droga |
| Candidoni | Albanese | |
| Cinquefrondi | Ieraci-Petullà, Ladini, Foriglio, Rositano, Iannizzi, Giardino, Filippone | |
| Cittanova | Ligato - Raso-Anselmo - Albanese - Gullace, Facchineri | |
| Galatro | Panetta | |
| Giffone | Mercuri, Larosa | |
| Laureana di Borrello | D'Agostino, Ferrentino-Chindamo, Lamari | |
| Oppido Mamertina | Bonarrigo, Ferraro, Gugliotta, Mammoliti-Rugolo, Mazzagatti, Polimeni, Stefanelli, Zumbo | |
| Palmi | Parrello, Gallico, Condello, Sgrò, Merlino, Sciglitano, Bruzzise | |
| Melicucco | Figliuzzi-Napoli, Filippone | Traffico di droga |
| Polistena | Longo, Versace Varone | |
| Rizziconi | Crea | |
| Rosarno | Bellocco, Pesce, Figliuzzi, Cacciola-Grasso | Traffico di droga |
| San Ferdinando | Lamalfa, Bellocco/Cimato, Pesce/Pantano | |
| Seminara | Gioffrè, Figliuzzi, Romeo, Santaiti Caia, Pellegrino, Brindisi, Piccolo | Traffico di droga |
| San Giorgio Morgeto | Facchineri | |
| San Pietro di Caridà | Albanese | |
| Serrata | Albanese | |
| Taurianova | Asciutto, Cianci-Maio-Hanoman, Avignone, Corica, Fazzalari, Furfaro, Bono, Giovinazzo, Grimaldi, Neri, Sposato, Viola, Zagari, Zappia | Traffico e spaccio di droga, guardianìa |
| Varapodio | Condello, Fazzalari, Bagnato, Arena | |
### Locride
| Località | 'Ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Locri | Cataldo, Marafioti Cordì, Guastella, Floccari, Lascala | |
| Africo | Bruzzaniti, Criaco, Favasuli, Mollica, Morabito, Palamara, Zappia | Traffico di armi e droga, appalti pubblici |
| Brancaleone | Cuppari | |
| Bruzzano Zeffirio | Scriva, Morabito | |
| Careri | Cua-Ietto-Pipicella | |
| Canolo | D'Agostino, | Operazione Saggezza del 2013 |
| Caulonia | Cavallaro, Piscioneri, D'Agostino, Maiolo, Manno | |
| Gioiosa Jonica | Demasi, Gallizzi, Ierinò, Sainato, Ursino, Belfiore, Simonetta | Traffico di droga, traffico di armi, estorsioni e sequestro di persona |
| Grotteria | Bruzzese, Panetta | |
| Mammola | Callà, Scali | |
| Marina di Gioiosa Ionica | Aquino, Coluccio, Mazzaferro, Lo Presti, Scali, Femia, Agostino, Pugliese | Traffico di armi e droga |
| Monasterace | Loiero, Ruga | Appalti nella zona in campo edilizio e controllo del settore agricolo, traffico di droga |
| Platì | Tropeano, Barbaro, Cirella, Marando, Papalia, Perre, Trimboli, Sergi | Traffico di droga, estorsioni, appalti e subappalti nel campo dell'edilizia |
| Roccella Jonica | Carrozza, Coluccio | |
| San Luca | Nirta-Strangio, Giampaolo, Calabrò, Nirta (La Maggiore), Pelle-Vottari, Romeo, Mammoliti, Codispoti | Traffico di droga, traffico di armi, estorsioni, smaltimento di scorie nucleari, sequestro di persona |
| Sant'Ilario dello Ionio | Belcastro, D'Agostino | |
| Siderno | Costa, Macrì, Commisso, Rumbo-Galea-Figliomeni, Curciarello, Barranca | |
| Stignano | Leuzzi | Traffico di droga |
| Stilo | Crea-Simonetti, Metastasio | |
### Vibo Valentia
| Località | 'Ndrine | Attività illecite |
| - | - | - |
| Acquaro | Mancuso, Albanese, Vallelunga, Maiolo | |
| Briatico | Mancuso, Fiarè-Gasparro-Razionale, Accorinti | |
| Dasà | Mancuso, Maiolo | |
| Dinami | Mancuso, Albanese, Vallelunga, Oppedisano | |
| Fabrizia | Mancuso, Montagnese, Nesci | |
| Filadelfia | Anello-Fiumara, Fruci | |
| Filandari | Soriano | Traffico di droga, estorsioni |
| Filogaso | Cracolici | Appalti, estorsioni |
| Francavilla Angitola | Anello-Fiumara, Fruci | |
| Gerocarne | Loielo-Gallace-Figliuzzi, Emanuele (Nella frazione di Ariola), Stambè (Nella frazione di Sant'Angelo) | |
| Limbadi | Mancuso | Traffici internazionali di armi, droga, materiale esplosivo, contrabbando, riciclaggio, smaltimento, usura, estorsione, appalti pubblici, narcotraffico, bische clandestine, gioco d'azzardo, prostituzione, truffa allo Stato, sequestro di persona, infiltrazioni nella pubblica amministrazione, amministrazione politica, corruzione alle forze dell'ordine e allo Stato. |
| Maierato | Mancuso, Cracolici | |
| Mileto | Pititto-Prostamo-Iannello, Galati (di San Giovanni in Mileto), Mancuso, Tavella | Traffico internazionale di droga |
| Mongiana | Mancuso, Vallelunga | |
| Nardodipace | Mancuso, Tassone (in frazione di Cassari) | |
| Nicotera | Mancuso | Traffici internazionali di: armi, droga, materiale esplosivo, contrabbando, riciclaggio, smaltimento, usura, estorsione, appalti pubblici, bische clandestine, gioco d'azzardo, truffa allo Stato, sequestro di persona, infiltrazioni nella pubblica amministrazione, amministrazione politica, corruzione alle forze dell'ordine e allo Stato. | Traffico internazionale di droga. | Parghelia | Il Grande |
| Pizzo Calabro | Mancuso, Fiumara, Pardea | |
| Portosalvo | Tripodi, Covato-Mirenzio, Mancuso |
| San Gregorio d'Ippona | Mancuso, Fiarè, Gasparro, Razionale | |
| Sant'Onofrio | Mancuso, Bartolotta, Bonavota, Cugliari | |
| Serra San Bruno | Mancuso, Ciconte, Figliuzzi, Turrà, Vallelunga | |
| Sorianello | Mancuso, Figliuzzi, Ciconte, Emanuele, Loielo | |
| Soriano Calabro | Mancuso, Loielo, Figliuzzi, Emanuele, Idà | |
| Stefanaconi | Mancuso, Bartolotta, Figliuzzi, Patania, Petrolo, Piscopisani | |
| Tropea | Mancuso, La Rosa, Piserà | |
| Zungri | Mancuso, Purita, Accorinti-Fiammingo | |
| Vibo Valentia | Mancuso, Barba, Fortuna, Idà, Lo Bianco, Pardea, Piscopisani | |
## 'Ndrine nel resto d'Italia
| Regione | 'Ndrine | Attività criminali |
| - | - | - |
| Lombardia | Arena, Barbaro, Bellocco, Critelli, De Luca, De Stefano, Di Giovine, Facchineri, La Rosa, Piserà, Farao, Marincola, Gattini, Iamonte, Mancuso, Mazzaferro, Morabito, Nicoscia, Novella, Panetta, Pangallo, Papalia, Paparo, Paviglianiti, Pesce, Piromalli, Rosmini, Trovato, Valle-Lampada | traffico di cocaina ed eroina, armi, edilizia, locali notturni, usura, infiltrazioni nella Pubblica amministrazione. |
| Piemonte | Agresta, Belcastro, Belfiore, Sainato, Bonavota, Bruzzaniti, D'Agostino, Fruci, Ierinò, Ilacqua, Commisso-Macrì, Mancuso, Crea-Simonetti, Mazzaferro, Lo Presti, Megna, Morabito, Marando, Napoli, Pesce, Bellocco, Palamara, Romanello, Rosmini, Polifroni, Trimboli, Ursino, Varacalli, Vrenna | traffico di stupefacenti, prostituzione, traffico di armi, usura, estorsioni, gioco d'azzardo, riciclaggio, edilizia, infiltrazioni nella Pubblica amministrazione |
| Liguria | Albanese, Asciutto, Bellocco, Bruzzaniti, Condello, De Stefano, Farao, Figliuzzi, Fruci, Pesce, Gullace, Iamonte, Libri, Neri, Macrì, Mazzaferro, Morabito, Papalia, Piromalli, Raso, Romeo, Rosmini, Santaiti, Ursino, Palamara, Pellegrino-Barillaro. | |
| Lazio | Mancuso, Alvaro, Barbaro, Codispoti, Condello, Farao, Figliuzzi, Anello, Fruci, Gallace, Mollica, Iamonte, Marincola, Metastasio, Morabito, Nirta, Nirta-Strangio, Novella, Palamara, Pesce, Pisano, Ruga, Viola, Rosmini, Zagari, Fiarè | i traffici illeciti per quanto riguarda la pubblica e privata edilizia, esercizi commerciali, estorsione, gioco d'azzardo, pizzo sulle attività criminali, riciclaggio denaro, traffico di stupefacenti, usura, infiltrazioni nella Pubblica Amministrazione. |
| Emilia-Romagna | Cataldo, Bellocco, Dragone, Grande Aracri, Mammoliti, Mancuso, Nicoscia, Nirta, Figliuzzi, Pompeo, Scriva, Strangio, Vadalà e Vrenna. | narcotraffico, bische clandestine, usura, estorsioni, traffico di armi, riciclaggio. |
| Toscana | Alvaro, Bellocco, Facchineri, Gallace, Iamonte, Mancuso, Marincola, Santomauro, Nirta|, Novella, Raso, | traffico di droga, estorsione e usura, riciclaggio |
| Umbria | Bruzzaniti, Facchineri, Morabito, Palamara, Giglio | |
| Molise | | |
| Trentino Alto Adige | Perre, Sergi | traffico di droga ed attività estorsive |
| Puglia | Bellocco | |
| Friuli Venezia Giulia | Mancuso | narcotraffico, le bische clandestine, l'usura, le estorsioni e il traffico di armi. |
| Veneto | Morabito, Pangallo, Pesce, Vrenna | |
| Valle d'Aosta | Asciutto, Grimaldi, Facchineri, Iamonte, Libri, Neri, Nirta, Torcasio | |
| Marche | Alvaro, Cordì, Commisso-Macrì, Nirta, Ursino | traffico di cocaina |
| Sardegna | Nirta-Strangio, Ferrazzo, Bellocco | |
| Abruzzo | Mancuso, Cuppari | |
| Basilicata | Ierinò, Mammoliti, Pesce, Serraino | |
Manno-Maiolo
|
6,179,630 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Finale_della_Coppa_delle_Coppe_1988-1989
|
Finale della Coppa delle Coppe 1988-1989
|
# Finale della Coppa delle Coppe 1988-1989
La finale della 29ª edizione della Coppa delle Coppe UEFA è stata disputata il 10 maggio 1989 al Wankdorfstadion di Berna tra Sampdoria e Barcellona. All'incontro hanno assistito circa 45 000 spettatori. La partita, arbitrata dall'inglese George Courtney, ha visto la vittoria per 2-0 del club catalano.
## Il cammino verso la finale
* Sampdoria e Malines entrano in campo a Genova per la semifinale di ritorno, che vide i padroni di casa ribaltare l'esito del doppio confronto ed eliminare i detentori della coppa.
Il Barcellona di Johan Cruyff esordì contro i modesti islandesi del Fram Reykjavík eliminandoli con un risultato complessivo di 7-0. Agli ottavi di finale i polacchi del Lech Poznań, diedero filo da torcere ai catalani che in entrambi gli incontri non andarono oltre l'1-1. Furono dunque necessari i tiri di rigore allo Stadion Miejski e il Barcellona passò il turno grazie alla rete del 5-4 di Aloísio. Ai quarti i Blaugrana affrontarono i danesi dell'Aarhus, battendoli in trasferta 1-0 e impattando al Camp Nou 0-0. In semifinale i bulgari del CSKA Sofia furono sconfitti con un risultato complessivo di 6-3.
La Sampdoria di Vujadin Boškov iniziò il cammino europeo contro gli svedesi dell'IFK Norrköping perdendo 2-1 all'Idrottsparken e ribaltando il risultato al Ferraris vincendo 2-0. Agli ottavi i tedeschi orientali del Carl Zeiss Jena furono sconfitti con un risultato aggregato di 4-2. Ai quarti di finale i Blucerchiati affrontarono i rumeni della Dinamo Bucarest, pareggiando 1-1 in Romania e 0-0 in Italia e ottenendo il passaggio del turno grazie alla regola dei gol fuori casa. In semifinale i competitivi belgi del Malines furono battuti con un risultato totale di 4-2, frutto della sconfitta esterna per 2-1 e della vittoria casalinga per 3-0.
## La partita
A Berna va in scena la finale tra il Barcellona, già vincitore delle edizioni del 1979 e del 1982, e la Sampdoria, alla sua prima finale europea ma che è stata capace di eliminare i campioni in carica del Malines. Il Barcellona è chiaramente favorito, complice anche gli infortuni di Gianluca Vialli e Roberto Mancini nelle file blucerchiate. Dopo nemmeno cinque minuti di gioco, infatti, il Barça passa in vantaggio con un colpo di testa di Julio Salinas. La reazione della Samp è timida e il risultato non cambia per i primi 45 minuti.
Nella ripresa i genovesi ci mettono la buona volontà e si vedono di più in attacco, ma il gioco dei catalani è superiore, e a dieci minuti dal termine Luis María López Rekarte mette a segno il tap-in vincente che consegna la terza Coppa delle Coppe agli Azulgrana.
## Tabellino
| Barcellona | Sampdoria |
| - | - |
Barcellona :
| POR | 1 | Andoni Zubizarreta |
| - | - | - |
| DIF | 5 | Urbano Ortega |
| DIF | 2 | José Ramón Alexanko |
| DIF | 4 | Aloísio | |
| CEN | 6 | Guillermo Amor |
| DIF | 4 | Luis Milla | 61’ |
| CEN | 8 | Eusebio Sacristán |
| CEN | 10 | Roberto |
| ATT | 9 | Julio Salinas |
| ATT | 7 | Gary Lineker |
| ATT | 11 | Txiki Begiristain | 74’ |
| Sostituzioni: |||
| CEN | 15 | Miquel Soler | 61’ |
| ATT | 16 | Luis María López Rekarte | 74’ |
| Allenatore: |||
| Johan Cruijff ||||
Sampdoria :
| POR | 1 | Gianluca Pagliuca |
| - | - | - |
| DIF | 2 | Moreno Mannini | 27’ |
| DIF | 5 | Marco Lanna |
| DIF | 4 | Fausto Pari |
| DIF | 6 | Luca Pellegrini | 49’ |
| CEN | 7 | Víctor Muñoz |
| CEN | 3 | Fausto Salsano |
| CEN | 8 | Toninho Cerezo |
| CEN | 11 | Giuseppe Dossena |
| ATT | 9 | Gianluca Vialli |
| ATT | 10 | Roberto Mancini |
| Sostituzioni: |||
| DIF | 13 | Stefano Pellegrini | 27’ |
| CEN | 14 | Fulvio Bonomi | 49’ |
| Allenatore: |||
| Vujadin Boškov ||||
|
7,657,710 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Pietre_d%27inciampo_in_Veneto
|
Pietre d'inciampo in Veneto
|
# Pietre d'inciampo in Veneto
La lista delle pietre d'inciampo nel Veneto contiene l'elenco delle pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) poste in Veneto. Esse commemorano le vittime venete della persecuzione del regime nazi-fascista nell'ambito di un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig estesa a tutta l'Europa. La prima pietra d'inciampo in Veneto è stata collocata a Venezia il 12 gennaio 2014 in ricordo dei deportati dalla Casa Israelitica di riposo in Cannaregio 2874.
## Provincia di Padova
In provincia di Padova sono presenti ufficialmente 36 pietre d'inciampo. La prima pietra venne collocata a Padova il 13 gennaio 2015.
### Bovolenta
Il comune di Bovolenta accoglie ufficialmente 2 pietre d'inciampo, collocate il 21 gennaio 2018.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 21 gennaio 2018 | Piazza Accademia dei Concordi, 24 45°16′13.31″N 11°56′09.51″E / 45.270364°N 11.935976°E45.270364; 11.935976 | | QUI ABITAVA GIOACHINO NIERO NATO 1907 ARRESTATO SETT. 1943 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 18.4.1945 SANKT KONRAD | Gioachino Niero nacque il 29 giugno 1907 a Bovolenta. Era figlio di Gesù Romano Niero e di Stella Brunello, il primo di sette fratelli. La famiglia viveva prima in via Mazzini, poi in Piazza Accademia. Frequentò le scuole superiori all’istituto Belzoni di Padova, poi studiò Economia all'Università Ca' Foscari a Venezia. Nell'ottobre 1930 fu ammesso al corso di Allievi Ufficiali di Complemento nel Corpo degli alpini. Presentò giuramento di fedeltà a Belluno. Divenne sottotenente nel 1931 e tenente nel 1939. Venne richiamato alle armi il 25 febbraio 1943 e combatté nei Balcani. Durante una sosta di convalescenza a Bovolenta si era opposto, in occasione di una pubblica assemblea nel settembre 1943, all’arruolamento dei giovani nella Repubblica di Salò. Fu quindi prelevato dai fascisti locali dalla sua casa ed incarcerato a Padova. Fu deportato al campo di Fossoli e poi al campo di concentramento di Mauthausen. Fu costretto a lavori disumani, spostato da un sottocampo all'altro. Molto probabilmente morì di stenti nell'aprile 1945 a St. Pankraz vicino Mauthausen. Secondo Il Mattino morì il 16 aprile a St. Konrad, in un campo di concentramento satellite di Mauthausen. A Kirchdorf an der Krems un memoriale ricorda le vittime. |
| 21 gennaio 2018 | Piazza Accademia dei Concordi, 24 45°16′13.31″N 11°56′09.51″E / 45.270364°N 11.935976°E45.270364; 11.935976 | | QUI ABITAVA GIUSEPPE NIERO NATO 1911 UCCISO 16.3.1945 SANT'ANGELO DI PIOVE DI SACCO | Giuseppe Niero nacque il 2 febbraio 1911 a Bovolenta. Era il figlio di Gesù Romano Niero e di Stella Brunello, uno di sette fratelli. La famiglia viveva prima in via Mazzini, poi in Piazza Accademia. Venne ucciso a 34 anni dalle brigate nere a Sant'Angelo di Piove di Sacco il 16 marzo 1945. Stava lavorando in campagna, quando venne convocato per lo stesso pomeriggio alla caserma di Sant’Angelo di Piove. Venne accusato di dare ospitalità a soldati inglesi. Questa fu l’accusa principale. Fu rimproverato inoltre di non aver conferito il raccolto del grano all’ammasso come imponeva la legge del regime fascista. Egli negò le accuse, si presentò alla caserma e mentre cercava di difendersi a parole, venne ucciso a colpi di arma da fuoco. Tra i militi, che lo uccisero, ci fu anche Ulderico Sadocco. |
### Padova
La città di Padova accoglie 34 pietre d'inciampo, la prima delle quali è stata collocata il 13 gennaio 2015.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 13 gennaio 2015 | Via Petrarca, 15 45°24′45.14″N 11°52′24.99″E / 45.41254°N 11.873609°E45.41254; 11.873609 | | QUI ABITAVA MARIO FOÀ NATO 1896 ARRESTATO 25.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO | Mario Foà, nacque il 9 luglio 1896 a Padova, da Vittorio Foà e Rosina Sara Angeli. Professione: rappresentante di tessuti. Dopo l'8 settembre ‘43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5. Mario morì dopo il 17 aprile 1944, anch’egli in luogo ignoto. |
| 13 gennaio 2015 | Via Petrarca, 15 45°24′45.14″N 11°52′24.99″E / 45.41254°N 11.873609°E45.41254; 11.873609 | | QUI ABITAVA GIULIA FORMIGGINI FOÀ NATA 1904 ARRESTATA 25.11.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ MORTA DURANTE IL TRASPORTO | Giulia Formiggini Foà, nacque il 20 maggio 1904 a Padova, da Anselmo Formiggini e Ines Liscia. Dopo l'8 settembre '43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5. Giulia morì durante il trasporto. |
| 13 gennaio 2015 | Via Petrarca, 15 45°24′45.14″N 11°52′24.99″E / 45.41254°N 11.873609°E45.41254; 11.873609 | | QUI ABITAVA GIORGIO AMOS FOÀ NATO 1927 ARRESTATO 25.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO | Giorgio Amos Foà, nacque il 13 febbraio 1927 a Padova, da Mario Foà e Giulia Formiggini Foà. Dopo l'8 settembre ‘43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5. Giorgio, il figlio maggiore di 16 anni, studente liceale, muore il 28 gennaio 1944 in luogo ignoto. |
| 13 gennaio 2015 | Via Petrarca, 15 45°24′45.14″N 11°52′24.99″E / 45.41254°N 11.873609°E45.41254; 11.873609 | | QUI ABITAVA GIANCARLO FOÀ NATO 1930 ARRESTATO 25.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO | Giancarlo Foà, nacque il 28 marzo 1930 a Padova, da Mario Foà e Giulia Formiggini Foà. Dopo l'8 settembre ‘43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5. Di Giancarlo, 13 anni, non si conoscono il luogo e le circostanze della morte. |
| 13 gennaio 2015 | Via Petrarca, 15 45°24′45.14″N 11°52′24.99″E / 45.41254°N 11.873609°E45.41254; 11.873609 | | QUI ABITAVA VITTORIO ENZO FOÀ NATO 1934 ARRESTATO 25.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 11.12.1943 | Vittorio Enzo Foà, nacque il 5 febbraio 1934 a Padova, da Mario Foà e Giulia Formiggini Foà. Dopo l'8 settembre ‘43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5. Vittorio, di 9 anni, è assassinato all'arrivo al campo l'11 dicembre. |
| 13 gennaio 2015 | Via Roma, 48 45°24′19.42″N 11°52′34.49″E / 45.405394°N 11.876247°E45.405394; 11.876247 | | QUI ABITAVA ADA ANCONA GESESS NATA 1896 ARRESTATA 16.12.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 3.8.1944 | Ada Ancona Gesess nacque il 3 agosto 1896 a Trieste. Era la figlia di Felice Ancona e di Elisa Vita. Sposò. La coppia aveva due figlie, Elisa (1922-2005) e Sara (1937-1944). Elia Gesess, sua moglie e la piccola Sara, mentre tentavano la fuga in Svizzera, furono arrestati il 16 dicembre 1943 a Tirano, detenuti al carcere di Sondrio e trasferiti prima al campo di concentramento di Vo' Vecchio e poi alla Risiera di San Sabba a Trieste. Infine furono deportati al 31 luglio 1944 al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 33T. Lì Ada Ancona Geses e la piccola figlia furono assassinate il 3 agosto 1944 in una camera a gas. L'unica della famiglia che sopravvisse alla Shoah fu Elisa, chiamata anche Lisa oppure Lisetta. Si era sposata il 6 aprile 1941 con Renato Parenzo. La coppia aveva tre figli (Roberto, nato nel 1942, Sandro e Sara Ada, nata nel 1947). Quando i genitori di Elisa e la sua piccola sorella tentarono la fuga, lei era incinta. Si nascose con il marito e il figlio nella zona del Monte Grappa. Separatasi nel 1947, si risposò nel 1952 con Nino Nenzi detto "Pillo". Morì il 28 agosto 2005. |
| 13 gennaio 2015 | Via Roma, 48 45°24′19.42″N 11°52′34.49″E / 45.405394°N 11.876247°E45.405394; 11.876247 | | QUI ABITAVA ELIA GESESS NATO 1898 ARRESTATO 16.12.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 15.2.1945 DACHAU | Elia Gesess, figlio di Simeone Gesess e Fanny Grangischj, nacque il 6 ottobre 1898 a Odessa. Aveva una sorella, Clara Gesess (1896-1983). Fuggito dalla rivoluzione bolscevica del 1917, dapprima si stabilì a Udine, poi a Padova. Coniugato con Ada Ancona, la coppia aveva due figlie, Elisa (1922-2005) e Sara (1937-1944). Mentre tentavano la fuga in Svizzera, furono arrestati il 16 dicembre 1943 a Tirano, detenuti al carcere di Sondrio e trasferiti prima al campo di concentramento di Vo' Vecchio e poi alla Risiera di San Sabba a Trieste. Infine furono deportati il 31 luglio 1944 al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 33T. Lì la famiglia fui separata. Immediatamente dopo l'arrivo moglie e figlia furono assassinate in una camera a gas. Elia Gesess invece fu scelto per lavori forzati. Trasferito in seguito al campo di concentramento di Dachau, vi fu assassinato il 15 febbraio 1945. L'unica della famiglia che sopravvisse alla Shoah fu Elisa, chiamata anche Lisa oppure Lisetta. Si era sposata il 6 aprile 1941 con Renato Parenzo. La coppia aveva tre figli (Roberto, nato nel 1942, Sandro e Sara Ada, nata nel 1947). Quando i genitori di Elisa e la sua piccola sorella tentarono la fuga, lei era incinta. Si nascose con il marito e il figlio nella zona del Monte Grappa. Separatasi nel 1947, si risposò nel 1952 con Nino Nenzi detto "Pillo". Morì il 28 agosto 2005. |
| 13 gennaio 2015 | Via Roma, 48 45°24′19.42″N 11°52′34.49″E / 45.405394°N 11.876247°E45.405394; 11.876247 | | QUI ABITAVA SARA GESESS NATA 1937 ARRESTATA 16.12.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 3.8.1944 | Sara Simon Gesess nacque il 27 marzo 1937 a Padova. Era la figlia di Elia Gesess ed Ada Ancona (vedi sopra). Aveva una sorella maggiore, Elisa Gesess (1922-2005). Mentre la sorella, suo marito e loro figli si nascondevano nelle montagne, Elia Gesess, sua moglie e la piccola Sara tentavano la fuga in Svizzera. Tuttavia, furono arrestati il 16 dicembre 1943 a Tirano, detenuti al carcere di Sondrio e trasferiti prima al campo di concentramento di Vo' Vecchio e poi alla Risiera di San Sabba a Trieste. Grazie alla madre, la fanciulla riuscì di sfuggire ai tedeschi per due volte, a Vò e a Padova. Però fu ogni volta ripresa. Finalmente venne deportata insieme ai genitori al 31 luglio 1944 al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 33T. Lì fu assassinata il 3 agosto 1944 insieme alla madre in una camera a gas. L'unica della famiglia che sopravvisse alla Shoah fu Elisa, chiamata anche Lisa oppure Lisetta. Si era sposata il 6 aprile 1941 con Renato Parenzo. La coppia aveva tre figli (Roberto, nato nel 1942, Sandro e Sara Ada, nata nel 1947). Quando i genitori di Elisa e la sua piccola sorella tentarono la fuga, lei era incinta. Si nascose con il marito e il figlio nella zona del Monte Grappa. Separatasi nel 1947, si risposò nel 1952 con Nino Nenzi detto "Pillo". Morì il 28 agosto 2005. |
| 19 gennaio 2016 | Via Roma, 30 45°24′21.94″N 11°52′30.38″E / 45.406094°N 11.875105°E45.406094; 11.875105 | | QUI ABITAVA MARCELLO LEVI MINZI NATO 1894 ARRESTATO 4.2.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 3.8.1944 | Marcello Levi Minzi nacque il 7 luglio 1894 a Padova, figlio di Giuseppe Levi Minzi e Clotilde Levi. Sposava Elena Nora. La coppia aveva almeno due figli. Condusse un negozio di mobili. Era un incandescente antifascista già dal 1926. Dopo le leggi razziali fasciste del 1938 la moglie ed i figli si spostavano a Milano, dove i figli potevano continuare i suoi studi nella scuola ebraica parificata della città. Il Minzi rimase a Padova e poi si nascondeva in casa della famiglia Lazzari. Nonostante fu scoperto anche perché l'avevano sorvegliato per parecchio tempo. Fu arrestato il 4 febbraio 1944 ed in seguito internato al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Il 28 luglio 1944 fu prelevato dall'ospedale di Padova e venne deportata subito al Risiera di San Sabba a Trieste ed poi al 31 luglio 1944 al campo di concentramento di Auschwitz. Arrivò ad Auschwitz il 3 di agosto 1944 e venne assassinato dal regime Nazista immediatamente dopo il suo arrivo. |
| 19 gennaio 2016 | Via San Martino e Solferino, 9 45°16′13.31″N 11°56′09.51″E / 45.270364°N 11.935976°E45.270364; 11.935976 | | QUI ABITAVA GEMMA BASSANI NATA 1911 ARRESTATA 16.12.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA | Gemma Bassani nacque il 22 marzo 1911 a Chioggia. Era la figlia di Filiberto Bassani e Alba Sinigallia. Aveva almeno un fratello, Giorgio. Studiava al liceo ginnasio Tito Livio di Padova. Divenne presto orfana e in seguito visse con il suo fratello. Si iscrisse e si laurea in lettere all'Università di Padova. Divenne insegnante come il fratello. Dopo le leggi razziali fasciste del 1938 tutte e due venivano cacciati dalle scuole pubbliche. Continuarono a insegnare in scuole ebraiche. Gemma anche dava lezioni private di musica a Venezia per poter sopravvivere. Poi si sposava segretamente con un non-ebreo. Fu arrestata il 16 dicembre 1943 a Roma e poi internata al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Venne deportata al Risiera di San Sabba a Trieste ed al 31 luglio 1944 al campo di concentramento di Auschwitz. Arrivò ad Auschwitz il 3 di agosto 1944 e poteva sopravvivere la selezione però fu assassinata successivamente in data ignota. |
| 19 gennaio 2016 | Via San Martino e Solferino, 9 45°16′13.31″N 11°56′09.51″E / 45.270364°N 11.935976°E45.270364; 11.935976 | | QUI ABITAVA EUGENIO COEN SACERDOTI NATO 1880 ARRESTAT0 10.5.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 3.8.1944 | Eugenio Coen Sacerdoti nacque il 2 marzo 1880 a Venezia. Era il figlio di Marco Coen Sacerdoti e Anna Fiandra. Fu un allievo di Pietro Mascagni al Conservatorio di Pesaro. Diventa un uomo "di raffinata cultura" ed "un grande interprete delle musiche antique". Coniugato con Amalia Dina (vedi sotto). Nel 1936 diventò il rabbino di Padova. Dopo la occupazione dell'Italia la coppia si nascondeva in una casa di campagna. Il 10 maggio 1944 tutte e due furono arrestati ed internati al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Seguiva l'internamento a Risiera di San Sabba ed al 31 luglio 1944 la deportazione al campo di concentramento di Auschwitz. Furono assassinati tutte e due immediatamente dopo l'arrivo nella notte dal 3 al 4 agosto 1944. |
| 19 gennaio 2016 | Via San Martino e Solferino, 9 45°16′13.31″N 11°56′09.51″E / 45.270364°N 11.935976°E45.270364; 11.935976 | | QUI ABITAVA OSCAR COEN NATO 1887 ARRESTAT0 19.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.8.1944 | Oscar Coen nacque il 28 luglio 1887 ad Alessandria d'Egitto, era il figlio di Guglielmo Coen e di Ester Salamon. Vive per tanti anni nella sua città natale e poi in Francia. Nel 1936 si spostava a Padova e in seguito chiamava la città "il Comune di elezione dei miei avi". Fu arrestato il 19 novembre 1943 a Padova, detenuto al carcere di Padova, poi al campo di concentramento di Vo' Vecchio e finalmente deportato il 2 agosto 1944 al campo di concentramento di Auschwitz. Immediatamente dopo il suo arrivo al 6 agosto 1944 è stato gasato. |
| 19 gennaio 2016 | Via San Martino e Solferino, 9 45°16′13.31″N 11°56′09.51″E / 45.270364°N 11.935976°E45.270364; 11.935976 | | QUI ABITAVA AMALIA DINA COEN SACERDOTI NATA 1875 ARRESTATA 10.5.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 3.8.1944 | Amalia Dina Coen Sacerdoti nacque il 24 dicembre 1875 a Carrara. I genitori erano Achille Dina e Elvira Dina. Sposava Eugenio Coen Sacerdoti (vedi sopra). Non si sa se la coppia aveva figli. Suo marito diventò il rabbino di Padova in 1936. Dopo la occupazione dell'Italia la coppia si nascondeva in una casa di campagna. Il 10 maggio 1944 tutte e due furono arrestati ed internati al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Seguiva l'internamento a Risiera di San Sabba e il 31 luglio 1944 la deportazione al campo di concentramento di Auschwitz. Furono assassinati tutte e due immediatamente dopo l'arrivo nella notte dal 3 al 4 agosto 1944. |
| 21 gennaio 2018 | Palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2 45°24′24.16″N 11°52′38.78″E / 45.40671°N 11.87744°E45.40671; 11.87744 | | QUI STUDIAVA GIORGIO ARANY NATO 1919 ARRESTATO 6.3.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO | Giorgio Arany nacque il 1 dicembro 1919 a Győr in Ungheria. I suoi genitori erano Desiderio Arany e Caterina Goldberger (nata il 30 luglio 1894 a Budapest). Nell'anno accademico 1937-38 s'immatricola alla facoltà di ingegneria dell'Università di Padova. Nel 1938 non poteva continuare i suoi studi perché ebrei straniero, ma dopo fu ammesso di nuovo per un permesso speciale. Rimane sotto controllo. Fu arrestato il 6 marzo 1944 a Trieste, poi detenuto prima alla Risiera di San Sabba, dopo al carcere di Trieste. Al 11 giugno 1944 fu deportato al campo di concentramento di Auschwitz. Muore in data ignota. Il 6 maggio 1944 anche la madre fu arrestata a Trieste. Soffrì la stessa sorte. |
| 21 gennaio 2018 | Palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2 45°24′24.16″N 11°52′38.78″E / 45.40671°N 11.87744°E45.40671; 11.87744 | | QUI SI LAUREÒ NORA FINZI NATA 1909 ARRESTATA 4.12.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA | Nora Finzi, figlia di Vittorio Finzi e Jole Naschitz, nacque il 28 agosto 1919 a Trieste. Si diplomò nel 1937 al liceo classico Dante Alighieri di Trieste. Era allieva di Giani Stuparich. Nell'anno academico 1937-38 si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell'Università di Padova e si laureò con una tesi in storia delle religioni nel giugno 1941 col voto di 108/110. Tornata a Trieste fu arrestata insieme al padre il 4 dicembre 1943. Padre e figlia furono assassinati ad Auschwitz. Il padre dopo il trasporto del 7 dicembre 1943, la figlia dopo il trasporto del 6 gennaio 1944. |
| 21 gennaio 2018 | Palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2 45°24′24.16″N 11°52′38.78″E / 45.40671°N 11.87744°E45.40671; 11.87744 | | QUI INSEGNAVA ALBERTO GOLDBACHER NATO 1883 ARRESTATO 22.9.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 28.10.1944 | Alberto Goldbacher, figlio di Ignazio Goldbacher e Ulda Pardo, nacque il 25 gennaio 1883 a Verona. Era sposata con Aurora Talillo. Divenne un esperto riconosciuto di impianti elettrici ed è stato professore di Ingegneria all'Università di Padova per un lungo periodo. Nonostante anche lui perdeva il suo lavoro dopo le Leggi razziali fasciste del 1938. Insieme a Augusto Levi (vedi sotto) organizzava una scuola media e superiore per la comunità ebraica di Padova. Il 3 dicembre 1943 fu arrestato e internato al campo di concentramento di Vo' Vecchio, ma è stato rilasciato dopo otto giorni in quanto di "matrimonio misto". L'hanno arrestato di nuovo il 22 settembre 1944 a Piove di Sacco. Fu tenuto prima nel carcere di Padova, poi a Verona e dopo di che al campo di transito di Bolzano. Venne deportato ad Auschwitz il 24 ottobre 1944 con il convoglio n. 18 e assassinato nelle camere a gas al 28 ottobre 1944, immediatamente dopo l'arrivo. |
| 21 gennaio 2018 | Palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2 45°24′24.16″N 11°52′38.78″E / 45.40671°N 11.87744°E45.40671; 11.87744 | | QUI STUDIAVA GIUSEPPE KROÒ NATO 1919 ARRESTATO 27.4.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO | Giuseppe Kroò nacque il 29 ottobre 1919 a Budapest. Era il figlio di Luigi Kroò (nato il 5 ottobre 1885 a Mukacevo) e di Nelly Vamos (nata il 15 ottobre 1896 a Stavropol). Aveva un fratello minore, Alessandro Kroò (nato il 6 agosto 1923 a Budapest). Si è diplomato al liceo scientifico di Fiume e poi, nell'anno accademico 1937-38, si inscrisse alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova. Poco dopo passa a Scienze e già nel gennaio 1938 chiedeva per il trasferimento a Milano per problemi economiche. A Milano vivevano parenti. La sua ultima residenza era a Fiume. Fu arrestato insieme a suo padre e suo fratello il 27 marzo 1944 a Fiume. I tre uomini furono internati al carcere di Trieste e poi il 27 aprile 1944 deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Lì Giuseppe Kroò e suo padre furono assassinati, il padre al 27 ottobre 1944 ed il figlio al 31 marzo 1945. Anche la madre fu catturata. I tedeschi arrestavano la donna il 28 aprile 1944 a Ponte Tresa. Era internata prima nel carcere di Varese, poi al carcere di Milano. Il 19 maggio 1944 fu deportata al campo di concentramento di Bergen-Belsen. Poteva sopravvivere e fu liberata nel gennaio 1945. Anche Alessandro Kroò poteva sopravvivere. |
| 21 gennaio 2018 | Palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2 45°24′24.16″N 11°52′38.78″E / 45.40671°N 11.87744°E45.40671; 11.87744 | | QUI INSEGNAVA AUGUSTO LEVI NATO 1884 ARRESTATO 27.1.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 3.8.1944 | Augusto Levi nacque il 31 luglio 1884 a Padova. I suoi genitori erano Guglielmo Levi e Marianna Padova. Nella prima guerra mondiale era un capitano di complemento del Genio telegrafisti e otteneva l'onorificenza di Cavaliere della Corona d'Italia. Si laureo in Fisica e divenne docente universitario alla facoltà di Medicina dell'Università di Padova. Coniugato con Giovanna D'Italia (nata il 13 febbraio 1887 a Modena, figlia di Emanuele D'Italia e Ada Latis). La coppia aveva una figlia, Alvise Levi (nata il 31 luglio 1927 a Venezia). È stato nominato capo d'Istituto del Regio istituto magistrale di Venezia. Nonostante anche lui perdeva il suo lavoro in seguito all'emanazione delle Leggi razziali fasciste nel 1938. Insieme a Alberto Goldbacher (vedi sopra) organizzava una scuola media e superiore per la comunità ebraica di Padova. Il 27 gennaio 1944 Augusto Levi, sua moglie e sua figlia erano catturati dai fascisti ed internati al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Da lì furano trasferiti al carcere di Padova e infine alla Risiera di San Sabba a Trieste. Il 31 luglio 1944, compleanno della figlia, tutte e tre furano deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio nr. 33T. Tutta la famiglia è stata estinta dal regime Nazista. Augusto Levi e la sua moglie sono stati inviati nel gas il 3 ottobre 1944. Alvise Levi muore il 19 dicembre 1944 al campo di concentramento di Dachau. |
| 21 gennaio 2018 | Palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2 45°24′24.16″N 11°52′38.78″E / 45.40671°N 11.87744°E45.40671; 11.87744 | | QUI STUDIAVA PAOLO TOLENTINO NATO 1917 ARRESTATO 3.2.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO | Paolo Tolentino nacque il 19 febbraio 1917 a Graz, la capitale della Stiria. I suoi genitori – Giuseppe Tolentino, un giudice in pensione, ed Anna Flora Polacca – erano italiani. Aveva almeno una sorella, Stela Fintzi. Nell'anno accademico 1935-36 s'immatricola alla facoltà di lettere dell'Università di Padova. Nel 1938 chiede il trasferimento all'Università di Roma perché la famiglia si era spostata nella capitale d'Italia. Fu arrestato da italiani al 3 febbraio 1944. Deportato a Verona, successivamente fu trasferito al campo di transito di Fossoli e infine il 26 giugno 1944 al campo di concentramento di Auschwitz dove arriva il 30 di giugno. La data del suo omicidio è ignota. |
| 24 gennaio 2019 | via Damiano Chiesa, 4 45°24′20.46″N 11°52′58.5″E / 45.405683°N 11.882916°E45.405683; 11.882916 | | QUI ABITAVA EVA DUCCI NATA 1922 ARRESTATA 11.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA LUGLIO 1944 | Eva Ducci nacque a Abbazia il 26 dicembre 1922. Era la figlia di Rodolfo Ducci e Luisa Hoffmann (vedi sotto). Aveva un fratello maggiore, Teodoro (nato nel 1913, vedi sotto). Il 11 febbraio 1944 fu arrestata a Firenze insieme ai genitori e al fratello. Tutti e quattro vennero detenuti prima al carcere di Firenze e poi al campo di Fossoli. Furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 9, partendo da Fossoli il 5 aprile 1944 e arrivando il 10 aprile ad Auschwitz. Lì i genitori furono assassinati immediatamente dopo l'arrivo. Eva Ducci fu assassinata il 30 giugno 1944. |
| 24 gennaio 2019 | via Damiano Chiesa, 4 45°24′20.46″N 11°52′58.5″E / 45.405683°N 11.882916°E45.405683; 11.882916 | | QUI ABITAVA LUISA HOFFMANN DUCCI NATA 1889 ARRESTATA 11.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 10.4.1944 | Luisa Hoffmann Ducci nacque a Székesfehérvár il 15 dicembre 1889. Era la figlia di Carlo Hoffmann e Giuseppina Gruenwald. Si sposava con Rodolfo Ducci (vedi sotto). La coppia aveva due figli, Teodoro (nato nel 1913, vedi sotto) e Eva (nata nel 1922, vedi sopra). Il 11 febbraio 1944 fu arrestata a Firenze insieme al marito e ai figli. Tutti e quattro vennero detenuti prima al carcere di Firenze e poi al campo di Fossoli. Furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 9, partendo da Fossoli il 5 aprile 1944 e arrivando il 10 aprile ad Auschwitz. Lì, Luisa Hoffmann Ducci e suo marito furono assassinati immediatamente dopo l'arrivo. |
| 24 gennaio 2019 | via Damiano Chiesa, 4 45°24′20.46″N 11°52′58.5″E / 45.405683°N 11.882916°E45.405683; 11.882916 | | QUI ABITAVA RODOLFO DUCCI NATO 1887 ARRESTATO 11.2.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 10.4.1944 | Rodolfo Ducci nacque a Budapest il 9 marzo 1887. Era il figlio di Carlo Ducci e Fanny Stein. Si sposava con Luisa Hoffman (vedi sopra). La coppia aveva due figli, Teodoro (nato nel 1913, vedi sotto) e Eva (nata nel 1922, vedi sopra). Il 11 febbraio 1944 fu arrestata a Firenze insieme alla moglie e ai figli. Tutti e quattro vennero detenuti prima al carcere di Firenze e poi al campo di Fossoli. Furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 9, partendo da Fossoli il 5 aprile 1944 e arrivando il 10 aprile ad Auschwitz. Lì, Rodolfo Ducci e sua moglie furono assassinati immediatamente dopo l'arrivo. |
| 24 gennaio 2019 | via Damiano Chiesa, 4 45°24′20.46″N 11°52′58.5″E / 45.405683°N 11.882916°E45.405683; 11.882916 | | QUI ABITAVA TEO DUCCI NATO 1913 ARRESTATO 11.2.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ MAUTHAUSEN LIBERATO | Teo Ducci, originalmente Teodore, nacque a Budapest il 12 agosto 1913. Era il figlio di Rodolfo Ducci e Luisa Hoffmann (vedi sopra). Aveva una sorella minore, Eva (nata nel 1922, vedi sopra). Crebbe fra Abbazia e Padova e studiò scienze politiche presso l'Università Cà Foscari di Venezia. Per tutti gli anni '30 svolse attività di traduttore per l'Università di Padova e per la casa editrice Baldini & Castoldi di Milano. Traduceva soprattutto romanzi ungheresi. Si laureò nel novembre 1939. Nel febbraio del 1944 fu arrestato a Firenze insieme ai genitori e alla sorella. Tutti e quattro vennero detenuti prima al carcere di Firenze e poi al campo di Fossoli. Furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 9, partendo da Fossoli il 5 aprile 1944 e arrivando il 10 aprile ad Auschwitz. Lì i genitori furono assassinati immediatamente dopo l'arrivo. La sorella morì il 30 giugno. Teo Ducci era l'unico superstite della famiglia. Fu trasferito a Mauthausen nel gennaio 1945 e venne liberato dagli americani nel maggio 1945. Nel dopoguerra divenne dirigente d'azienda. Parallelamente svolse un'intensa opera per la conservazione della memoria della Shoah. Scrisse libri e articoli e partecipò alle attività dell'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED) di Milano. Morì il 12 novembre 2002. |
| 24 gennaio 2019 | via delle Piazze, 26 45°24′21.87″N 11°52′33.62″E / 45.406076°N 11.876005°E45.406076; 11.876005 | | IN PADUA ABITAVA GIUSEPPE PARENZO NATO 1886 ARRESTATO 29.7.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 3.8.1944 | Giuseppe Parenzo nacque a Padova il 12 dicembre 1886. Era il figlio di Libero Parenzo e Anita Praga. Aveva un fratello maggiore, Italo (vedi sotto). Mentre suo fratello fu già catturato nel dicembre 1943, Giuseppe Parenzo fu arrestato a Padova al 29 luglio 1944. Duo giorni dopo, i due fratelli furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz, partendo il 31 luglio 1944 e arrivando il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Furono assassinati tutte e due immediatamente dopo l'arrivo. |
| 24 gennaio 2019 | via delle Piazze, 26 45°24′21.87″N 11°52′33.62″E / 45.406076°N 11.876005°E45.406076; 11.876005 | | IN PADUA ABITAVA ITALO PARENZO NATO 1883 ARRESTATO DIC. 1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 3.8.1944 | Italo Parenzo nacque a Rovigo il 26 agosto 1883. Era il figlio di Libero Parenzo e Anita Praga. Aveva un fratello minore, Giuseppe (vedi sopra). Fu arrestato a Padova il 1 dicembre 1943 e detenuto al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Fu trasferito alla Risiera di San Sabba a Trieste. Anche suo fratello fu catturato al 29 luglio 1944. Duo giorni dopo, i due fratelli furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz, partendo il 31 luglio 1944 e arrivando il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Furono assassinati tutte e due immediatamente dopo l'arrivo. |
| 23 gennaio 2020 | Via Giovanni Prati, 7 45°24′21.38″N 11°52′29.22″E / 45.405938°N 11.874782°E45.405938; 11.874782 | | QUI ABITAVA GIULIO ANCONA NATO 1872 ARRESTATO 30.7.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.8.1944 | Giulio Ancona |
| 23 gennaio 2020 | Via Giovanni Prati, 7 45°24′21.38″N 11°52′29.22″E / 45.405938°N 11.874782°E45.405938; 11.874782 | | QUI ABITAVA ADA LEVI NATA 1874 ARRESTATA 31.12.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 3.8.1944 | Ada Levi |
| 23 gennaio 2020 | Via Giovanni Prati, 7 45°24′21.38″N 11°52′29.22″E / 45.405938°N 11.874782°E45.405938; 11.874782 | | QUI ABITAVA IRMA ANCONA NATA 1903 ARRESTATA 4.12.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 3.8.1944 | Irma Ancona |
| 27 gennaio 2022 | Palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2 | | QUI STUDIAVA DESIDERIO MILCH NATO 1923 ARRESTATO 20.3.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO | Desiderio Milch nacque a Fiume da una famiglia mista, e studiò lettere a Padova; con il padre, venne arrestato a Fiume dalle SS, ed entrambi vennero avviati ad Auschwitz dove furono uccisi in data ignota. |
## Provincia di Rovigo
### Costa di Rovigo
Il comune di Costa di Rovigo accoglie ufficialmente 6 pietre d'inciampo, sono state collocate il 19 gennaio 2016.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 19 gennaio 2016 | Via G. Matteotti, 42 45°02′51.81″N 11°41′34.86″E / 45.047724°N 11.693018°E45.047724; 11.693018 | | QUI ABITAVA HAIM LEIB BUCHASTER NATO 1877 FUGGITO 1939 DALLA LEIPZIG, GERMANIA ARRESTATO 1944 ASSASSINATO | Haim Leib Buchaster, nacque il 20 settembre 1877 a Bochnia (Polonia), da Jakob Buchaster. Professione: commerciante. |
| 19 gennaio 2016 | Via G. Matteotti, 42 45°02′51.81″N 11°41′34.86″E / 45.047724°N 11.693018°E45.047724; 11.693018 | | QUI ABITAVA FEIGE BUCHASTER NATA HASENLAUF NATA 1880 FUGGITA 1939 DALLA LEIPZIG, GERMANIA ARRESTATA 3.12.1943 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA | Feigel Hasenlauf Buchaster, nacque il 15 marzo 1880 a Bochnia (Polonia), da Elias Hasenlauf. |
| 19 gennaio 2016 | Via G. Matteotti, 42 45°02′51.81″N 11°41′34.86″E / 45.047724°N 11.693018°E45.047724; 11.693018 | | QUI ABITAVA JAKOB BUCHASTER NATO 1907 LEIPZIG, GERMANIA FUGGITO 1939 ARRESTATO 3.12.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO | Jakob Buchaster, nacque il 13 ottobre 1900 a Lipsia (Germania), da Haim Leib Buchaster e Feigel Hasenlauf. Professione: commerciante. |
| 19 gennaio 2016 | Via G. Matteotti, 42 45°02′51.81″N 11°41′34.86″E / 45.047724°N 11.693018°E45.047724; 11.693018 | | QUI ABITAVA PAULA BUCHASTER NATA FALEK NATA 1912 LEIPZIG, GERMANIA FUGGITA 1939 ARRESTATA 3.12.1943 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ BERGEN-BELSEN LIBERATA | Paula Falek Buchaster, nacque il 26 luglio 1912 a Dresda (Germania), da Pinchas e Eitel Liser. Liberata a Bergen Belsen, nel 1947 si trasferisce a New York, sposa in seconde nozze Hermann Speier e dalla loro unione nasce la figlia Sandy. Muore a New York nel 1994. |
| 19 gennaio 2016 | Via G. Matteotti, 42 45°02′51.81″N 11°41′34.86″E / 45.047724°N 11.693018°E45.047724; 11.693018 | | QUI ABITAVA MANFRED BUCHASTER NATO 1938 LEIPZIG, GERMANIA FUGGITO 1939 ARRESTATO LUGLIO 1944 DESTINO IGNOTO | Manfred Buchaster, nacque il 13 settembre 1938 a Lipsia (Germania), da Jakob Buchaster e Paula Falek. |
| 19 gennaio 2016 | Via Umberto 1°, 110 45°02′53.34″N 11°41′36.53″E / 45.04815°N 11.693481°E45.04815; 11.693481 | | QUI ABITAVA CARL GRUEN NATO 1894 FUGGITO 1941 DALLA JUGOSLAVIA ARRESTATO 1944 ASSASSINATO | Carl Gruen, nacque il 19 dicembre 1894 a Vienna, da Bertoldo ed Erminia Kaiser. Professione: ingegnere. |
### Rovigo
A Rovigo è presente una pietra d'inciampo, posta il 27 gennaio 2022.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 27 gennaio 2022 | Rovigo (via Remigio Piva angolo via Angelo Brunetti) 45°04′18.48″N 11°47′34.01″E / 45.0718°N 11.79278°E45.0718; 11.79278 (Pietra d'inciampo per Luigia Modena) | | QUI ABITAVA LUIGIA MODENA NATA 1881 ARRESTATA 28.7.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA | Modena Colorni, Luigia Luigia Modena Colorni (Venezia 18 novembre 1881 - Auschwitz 1944/1945) figlia di Abd-el-Kader, ebreo, e di Paolina Piacentini, fu arrestata il 28 luglio 1944 e internata nel carcere di Trieste prima di essere deportata ad Auschwitz. |
## Provincia di Treviso
### Treviso
Il 28 gennaio 2023 sono state posate le prime 4 pietre d'inciampo di Treviso, collocate presso il parco Sant'Artemio, per ricordare gli ebrei prelevati dall’ospedale psichiatrico il 1º agosto 1944: Ruggero Polacco, Salvatore Segrè, Elena Guttmann, Ruth Schlesinger.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 28 gennaio 2023 | Parco Sant'Artemio - Treviso | | | Ruggero Polacco |
| 28 gennaio 2023 | Parco Sant'Artemio - Treviso | | | Salvatore Segrè |
| 28 gennaio 2023 | Parco Sant'Artemio - Treviso | | | Elena Guttmann |
| 28 gennaio 2023 | Parco Sant'Artemio - Treviso | | | Ruth Schlesinger |
## Provincia di Venezia
### Chioggia
La città di Chioggia accoglie ufficialmente 6 pietre d'inciampo, collocate tra il 28 gennaio 2019 e il 05 febbraio 2023.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 28 gennaio 2019 | Piazzale Poliuto Penzo - Chioggia 45°13′03.51″N 12°16′32.68″E / 45.217642°N 12.275744°E45.217642; 12.275744 | | QUI ABITAVA GUIDO LIONELLO NATO 1901 ARRESTATO LUGLIO 1942 DEPORTATO 1943 DACAHU MORTO 22.5.1945 | Guido Lionello |
| 18 gennaio 2020 | Piazza Baldin e Mantovan 1 - Cavanella d’Adige, frazione di Chioggia 45°06′35.13″N 12°14′44.98″E / 45.109758°N 12.245828°E45.109758; 12.245828 | | QUI ABITAVA GIUSTO GREGO NATO 1915 ARRESTATO 9.1943 DEPORTATO 1943 TREUENBRIETZEN ASSASSINATO 23.4.1945 | Giusto Grego |
| 18 gennaio 2020 | Via San Felice, 7 - Sottomarina, frazione di Chioggia 45°13′05.34″N 12°17′33.64″E / 45.218149°N 12.292679°E45.218149; 12.292679 | | QUI ABITAVA GIULIO BERGO ORO NATO 1919 ARRESTATO 9.9.1943 DEPORTATO 1943 STALAG LIMBURG ASSASSINATO 17.8.1944 BYDGOSZCZ | Giulio Bergo Oro |
| 24 aprile 2021 | Piazza Salvatore Todaro - Sottomarina, frazione di Chioggia 45°12′58.79″N 12°17′29.72″E / 45.216331°N 12.29159°E45.216331; 12.29159 | | QUI ABITAVA ARDUINO BOSCOLO ANZOLETTI NATO 1902 ARRESTATO 13. 6. 1944 DEPORTATO 1944 HERSBRUCK ASSASSINATO 25.2.1945 FLOSSENBURG | Arduino Boscolo Anzoletti |
| 24 aprile 2021 | All'inizio di calle Ravagnan - Chioggia 45°12′57.5″N 12°16′47.74″E / 45.215972°N 12.279929°E45.215972; 12.279929 | | QUI ABITAVA GIOVANNI BULLO NATO 1915 ARRESTATO SETT. 1943 DEPORTATO 1943 MAUTHAUSEN MORTO 18.5.1945 VIENNA | Giovanni Bullo |
| 5 febbraio 2023 | All'inizio di calle Scopici - Chioggia 45°13′16.23″N 12°16′45.91″E / 45.221175°N 12.27942°E45.221175; 12.27942 | | QUI ABITAVA CESARE CARMI NATO 1923 ARRESTATO 16.12.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ MORTO IN DATA IGNOTA | Cesare Carmi |
### Mirano
Il comune di Mirano accoglie ufficialmente 2 pietre d'inciampo, collocate il 19 gennaio 2017.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 19 gennaio 2017 | via Bastia Fuori, 58 45°29′39.25″N 12°06′40.71″E / 45.494236°N 12.111308°E45.494236; 12.111308 | | QUI ABITAVA PAOLO ERRERA NATO 1862 ARRESTATO 25.2.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 10.4.1944 | Paolo Errera |
| 19 gennaio 2017 | via Bastia Fuori, 58 45°29′39.25″N 12°06′40.71″E / 45.494236°N 12.111308°E45.494236; 12.111308 | | QUI ABITAVA NELLA GRASSINI ERRERA NATA 1874 ARRESTATA 25.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 10.4.1944 | Nella Grassini Errera |
### Venezia
La città di Venezia accoglie ufficialmente 185 pietre d'inciampo, la prima è stata collocata il 12 gennaio 2014. Il 28 gennaio 2022 è stata posata la prima pietra d'inciampo anche a Mestre.
## Provincia di Verona
In provincia di Verona sono presenti tredici pietre di inciampo posate tra il 2021 e 2023...
### Isola della Scala
A Isola della Scala sono presenti otto pietre d'inciampo posate il 31 maggio 2021. Nella primavera del 1944, Isola della Scala subisce un primo rastrellamento ad opera della Wehrmacht e della Brigata nera fascista, preludio del più incisivo rastrellamento dell’alba del 22 novembre che porta all’arresto di tutto il Cln di Isola.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 31 maggio 2021 | Piazza Martiri della Libertà 45°16′22.72″N 11°00′24.16″E / 45.272976°N 11.006711°E45.272976; 11.006711 (Pietre d'inciampo per i deportati isolani) | | A ISOLA DELLA SCALA ABITAVA ADOLFO CESTARO NATO 1920 ARRESTATO 10.11.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 11.4.1945 | Cestaro, Adolfo Adolfo Cestaro (Isola della Scala, 27 marzo 1920 - Mauthausen, 11 aprile 1945) figlio di Umberto e Maria Padovani, celibe, muratore, partigiano appartenente alla Brigata "Anita" e componente del Cln locale. È arrestato nel corso del massiccio rastrellamento ad opera dei militi delle Brigate Nere e uomini della Wehrmacht a Isola della Scala il 19 novembre 1944 e incarcerato a Verona, quindi trasferito a Bolzano da dove è deportato nel Reich destinato a Mauthausen dove giunge il 19 dicembre 1944, matricola 113939, classificato "Schutz". Trasferito a Gusen poi di nuovo al campo principale il 1º marzo 1945 ricoverato in infermeria dove muore l'11 aprile 1945. |
| 31 maggio 2021 | Piazza Martiri della Libertà 45°16′22.72″N 11°00′24.16″E / 45.272976°N 11.006711°E45.272976; 11.006711 (Pietre d'inciampo per i deportati isolani) | | A ISOLA DELLA SCALA ABITAVA FLAVIO CORRÀ NATO 1917 ARRESTATO 22.11.1944 DEPORTATO FLOSSENBÜRG ASSASSINATO 11.4.1945 | Corrà, Flavio Flavio Corrà (Salizzole, 7 aprile 1917 - Flossenbürg, 1 aprile 1945), figlio di Rodolfo e Angela Serafini, celibe, fratello di Gedeone Corrà, partigiano del Battaglione “Lupo” (Brigata “Anita”), componente del Cln locale. È arrestato nel corso del massiccio rastrellamento ad opera dei militi delle Brigate Nere e uomini della Wehrmacht a Campagnol di Salizzole il 22 novembre 1944, portato al Comando tedesco di Tarmassia, interrogato e torturato prima del trasferimento al Comando delle Brigate Nere di Verona, quindi il 1º dicembre 1944 al Comando Generale delle SS, indine Il 5 dicembre 1944 è internato al campo di Bolzano, da dove è successivamente deportato a Flossenbürg giungendovi il 23 gennaio 1945, matricola 43565, classificato "Pol" – (Politisch). Muore a Flossenbürg il 1º aprile 1945. |
| 31 maggio 2021 | Piazza Martiri della Libertà 45°16′22.72″N 11°00′24.16″E / 45.272976°N 11.006711°E45.272976; 11.006711 (Pietre d'inciampo per i deportati isolani) | | A ISOLA DELLA SCALA ABITAVA GEDEONE CORRÀ NATO 1920 ARRESTATO 22.11.1944 DEPORTATO FLOSSENBÜRG ASSASSINATO 16.3.1945 | Corrà, Gedeone Gedeone Corrà (Salizzole, 18 settembre 1920 - Flossenbürg, 11 aprile 1945), figlio di Rodolfo e Angela Serafini, studente universitario, celibe, fratello di Flavio Corrà, e come il fratello partigiano del Battaglione “Lupo” (Brigata “Anita”), componente del Cln locale. È arrestato nel corso del massiccio rastrellamento ad opera dei militi delle Brigate Nere e uomini della Wehrmacht a Campagnol di Salizzole il 22 novembre 1944, portato al Comando tedesco di Tarmassia, interrogato e torturato prima del trasferimento al Comando delle Brigate Nere di Verona, quindi il 1º dicembre 1944 al Comando Generale delle SS, indine Il 5 dicembre 1944 è internato al campo di Bolzano, da dove è successivamente deportato a Flossenbürg giungendovi il 23 gennaio 1945, matricola 43566, classificato "Pol" – (Politisch). Muore a Flossenbürg il 16 marzo 1945. |
| 31 maggio 2021 | Piazza Martiri della Libertà 45°16′22.72″N 11°00′24.16″E / 45.272976°N 11.006711°E45.272976; 11.006711 (Pietre d'inciampo per i deportati isolani) | | A ISOLA DELLA SCALA ABITAVA GIACOMO FERRI NATO 1914 ARRESTATO 20.9.1943 DEPORTATO DACHAU ASSASSINATO 18.2.1944 | Ferri, Giacomo Giacomo Ferri (Isola della Scala, 25 maggio 1914 - Dachau, 18 febbraio 1944), figlio di Albina Tonato, muratore. Soldato del 3º Reggimento Savoia Cavalleria, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 è arrestato il 20 settembre 1943, portato nel carcere militare di Peschiera del Garda e deportato il giorno stesso nel Reich con destinazione Dachau, matricola 54737, classificato "AZR" – (Arbeitszwang Reich). Muore nel campo il 18 febbraio 1944. |
| 31 maggio 2021 | Piazza Martiri della Libertà 45°16′22.72″N 11°00′24.16″E / 45.272976°N 11.006711°E45.272976; 11.006711 (Pietre d'inciampo per i deportati isolani) | | A ISOLA DELLA SCALA ABITAVA LUIGI GRUPPO NATO 1910 ARRESTATO 22.11.1944 DEPORTATO FLOSSENBÜRG LIBERATO DECEDUTO 20.9.1945 | Gruppo, Luigi Luigi Gruppo (Bovolone, 30 giugno 1910 - Isola della Scala, 20 settembre 1945), figlio di Alberico e Molesani Fulvia, macellaio, coniugato con Adalgisa Caliari, partigiano combattente della Brigata “Anita”, componente del Cln locale. È arrestato nel corso del massiccio rastrellamento ad opera dei militi delle Brigate Nere e uomini della Wehrmacht a Isola della Scala il 22 novembre 1944, detenuto a Verona, quindi è internato nel campo di Bolzano, da dove è successivamente deportato a Flossenbürg dove giunge il 23 gennaio 1945, matricola 43584, classificato "Pol" – (Politisch). Liberato dagli uomini dell'Armata Rossa l'8 maggio 1945, ricoverato in un ospedale in Cecoslovacchia fino ad agosto quando è rimpatriato dalla Croce Rossa. Muore al paese natio il 20 settembre 1945. |
| 31 maggio 2021 | Piazza Martiri della Libertà 45°16′22.72″N 11°00′24.16″E / 45.272976°N 11.006711°E45.272976; 11.006711 (Pietre d'inciampo per i deportati isolani) | | A ISOLA DELLA SCALA ABITAVA ADELINO MINALI NATO 1920 ARRESTATO 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 27.4.1945 | Minali, Adelino Adelino Minali (Isola della Scala, 9 gennaio 1920 - Mauthausen, 27 aprile 1945), figlio di Artidoro e Carolina Barcelli, agricoltore, celibe, antifascista. Arrestato a Isola della Scala, trasferito a Bolzano, da dove, 1º febbraio 1945 è deportato nel Reich destinato a Mauthausen, matricola 126295, classificato "Schutz" – (Schutzhäftlinge). Il 17 febbraio 1945 viene trasferito a Mauthausen, dove muore il 27 aprile 1945. |
| 31 maggio 2021 | Piazza Martiri della Libertà 45°16′22.72″N 11°00′24.16″E / 45.272976°N 11.006711°E45.272976; 11.006711 (Pietre d'inciampo per i deportati isolani) | | A ISOLA DELLA SCALA ABITAVA LUIGI SOFFIATI NATO 1915 ARRESTATO 22.11.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN DECEDUTO 9.5.1945 | Soffiati, Luigi Luigi Soffiati (Salizzole, 6 settembre 1915 - Ebensee, 9 maggio 1945), figlio di Mariano e Buratto Diomira, contadino, impiegato, commerciante, coniugato con Dina Gemmo, un figlio, partigiano militante del Partito Comunista d'Italia è commissario politico della Brigata “Anita”, componente del Cln locale. È arrestato nel corso del massiccio rastrellamento ad opera dei militi delle Brigate Nere e uomini della Wehrmacht a Isola della Scala il 22 novembre 1944 e detenuto presso il Palazzo INA, sede del Comano Generale delle SS. Trasferito poi a Bolzano, quindi deportato a Mauthausen il 14 dicembre 1944, matricola 114107, classificato "Schutz" – (Schutzhäftlinge),. Il 3 gennaio 1945 è trasferito a Melk. Muore a Ebensee il 9 maggio 1945, dopo la liberazione del campo. |
| 31 maggio 2021 | Piazza Martiri della Libertà 45°16′22.72″N 11°00′24.16″E / 45.272976°N 11.006711°E45.272976; 11.006711 (Pietre d'inciampo per i deportati isolani) | | QUI ABITAVA GRACCO SPAZIANI NATO 1884 ARRESTATO 22.11.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 9.2.1945 | Spaziani, Gracco Gracco Spaziani (Lonigo, 18 maggio 1884 - Mauthausen, 11 aprile 1945), figlio di Fabio Secondo e Eloisa Stocchetti, avvocato, risidente a Isola della Scala, coniugato con Giuseppina Sardini, due figli, partigiano, iscritto al PSI, segnalato e schedato presso il Casellario politico centrale è il fondatore del Cln di Isola della Scala. È arrestato nel corso del massiccio rastrellamento ad opera dei militi delle Brigate Nere e uomini della Wehrmacht il 22 novembre 1944, portato al Comando tedesco di Tarmassia, interrogato e torturato prima del trasferimento al Comando delle Brigate Nere di Verona, quindi al Comando Generale delle SS presso il palazzo INA, infine internato al campo di Bolzano, da dove è successivamente deportato a Mauthausen, l'8 gennaio 1945, matricola 115834, classificato "Schutz" – (Schutzhäftlinge),. Muore il 9 febbraio 1945. |
### Peri di Dolcè
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 22 maggio 2023 | Via Monte Corno, 4 45°39′20.39″N 10°54′08.05″E / 45.655663°N 10.902237°E45.655663; 10.902237 (Pietra d'inciampo per Emilio Marcotto) | | QUI ABITAVA EMILIO MARCOTTO NATO 1898 ARRESTATO 5.8.1944 DEPORTATO DACHAU ASSASSINATO 3.4.1945 MÜHLDORF | Marcotto, Emilio Emilio Marcotto (Peri di Dolcè, 7 maggio 1898 - Dachau, 3 aprile 1945), ferroviere, risidente a Pescantina, coniugato. È arrestato a Pescantina il 5 agosto 1944, detenuto a Forte San Leonardo, quindi trasferito a Bolzano, da dove il 5 ottobre 1944 è deportato nel Reich con destinazione Dachau, matricola 113407, classificato "Schutz" – (Schutzhäftlinge). In seguito il 20 ottobre 1944 è trasferito a Mühldorf dove muore il 3 aprile 1945. |
| 22 maggio 2023 | Piazzale Stazione FS 45°39′28.98″N 10°54′02.34″E / 45.65805°N 10.900649°E45.65805; 10.900649 (Pietre d'inciampo per Narciso Veronesi) | | QUI FU ARRESTATO 21.7.1944 NARCISO VERONESI NATO 1925 DEPORTATO FLOSSENBÜRG MORTO 1945 | Veronesi, Narciso Narciso Veronesi (Peri di Dolcè, 10 giugno 1925 - ???, ??? 1945), figlio di Giuseppe e Albina Scienza, calzolaio, contabile, celibe. Arrestato a Peri il 21 luglio 1944, è trasferito a Bolzano, quindi il 5 settembre 1944 è deportato nel Reich, destinato a Flossenbürg, classificato "Schutz" – (Schutzhäftlinge), matricola 21785. Il 4 dicembre è trasferito al campo di Dora adibito al lavoro forzato nei tunnel per la costruzione di armi segrete. Trasferito a Flossenbürg, infine Dachau. Il 29 aprile, alla liberazione del campo da parte delle truppe americane, viene dato per disperso. |
### Trevenzuolo
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 31 maggio 2021 | Via Roma davanti scalinata del Municipio 45°16′17.33″N 10°55′59.27″E / 45.27148°N 10.93313°E45.27148; 10.93313 (Pietra d'inciampo per Ugo Sensini) | | A TREVENZUOLO ABITAVA UGO SESINI NATO 1899 ARRESTATO 22.11.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 27.2.1945 | Sesini, Ugo Carlo Maria Ugo Carlo Maria Sesini (Trapani, 19 gennaio 1899 - Gusen, 27 febbraio 1945), figlio di Vittorio, famiglia di origine veronese, coniugato, residente a Trevenzuolo, professore di musica, antifascista. È arrestato nel corso del massiccio rastrellamento ad opera dei militi delle Brigate Nere e uomini della Wehrmacht il 22 novembre 1944 a Trevenzuolo, trasferito a Bolzano da dove è in seguito deportato nel Reich con destinazione Mauthausen dove giunge il 19 dicembre 1944, matricola 114105 , classificato "Schutz" – (Schutzhäftlinge),. Infine trasferito a Gusen dove muore il 27 febbraio 1945. Sepolto nella stessa località in fossa comune. |
### Verona
A Verona si trovano due pietre d'inciampo, poste il 15 maggio 2022.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 15 maggio 2022 | Via Stella, 6 45°26′30.48″N 10°59′56.11″E / 45.4418°N 10.99892°E45.4418; 10.99892 (Pietra d'inciampo per Tullio Basevi) | | QUI ABITAVA TULLIO BASEVI NATO 1889 ARRESTATO 24.11.1944 DEPORTATO FLOSSENBÜRG ASSASSINATO 11.1.1945 | Basevi, Tullio Tullio Basevi (Verona, 29 giugno 1889 - Flossenbürg, 11 gennaio 1945), figlio di Marco e Luigia Elisa Cuzzeri, professore d'orchestra, insegnante di canto, coniugato con Emma De Angelis, due figli, cugino di Gilda Forti. Arrestato a Verona il 24 novembre 1944, portato nelle carceri cittadine, quindi trasferito a Bolzano a cui segue la deportazione nel Reich, destinazione Flossenbürg, dove giunge il 20 dicembre 1944, matricola 40040. Muore l'11 gennaio 1945. |
| 15 maggio 2022 | Via Duomo, 5 45°26′45.24″N 10°59′53.14″E / 45.445901°N 10.998095°E45.445901; 10.998095 (Pietre d'inciampo per Gilda Fortil) | | QUI ABITAVA GILDA FORTI NATA 1896 ARRESTATA 24.11.1944 DEPORTATA RAVENSBRÜCK ASSASSINATA | Forti, Gilda Gilda Forti (Verona, 27 giugno 1896 - Ravensbrück, ???), figlia di Lepoldo Benzion Forti ed Emilia Basevi, impiegata, cugina di Tullio Basevi. Invano cerca di sfuggire all'arresto rifugiandosi in casa del cugino Tullio: é arrestata, secondo una fonte il 25, ma logica vorrebbe il 24 novembre 1944 come riporta la pietra che è anche la data d'arresto del cugino. E come il cugino portata nelle carceri cittadine, quindi trasferita a Bolzano a cui segue la deportazione nel Reich, con ogni probabilità con lo stesso trasporto del cugino. Diversa la destinazione: Gilda giunge a Ravensbrück il 20 dicembre 1944. Più nulla è dato di sapere. |
## Provincia di Vicenza
### Vicenza
A Vicenza si trovano sei pietre d'inciampo posate tre il 2021 e 2023.
| Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Pietra d'inciampo | Cenni biografici |
| - | - | - | - | - |
| Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | Cenni biografici |
| 25 giugno 2021 | Corso Palladio, 84 45°32′50.83″N 11°32′40.83″E / 45.547453°N 11.544676°E45.547453; 11.544676 (Pietra d'inciampo per Guido Orvieto) | | A VICENZA ABITAVA GUIDO ORVIETO NATO 1893 ARRESTATO 1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1944 | Guido Fortunato Orvieto (Pisa 7 settembre 1893 – Auschwitz 31 dicembre 1944), commerciante. Venne arrestato a Vicenza assieme alla moglie nel 1943 e venne deportato ad Auschwitz nel 1944. Non sopravvisse. |
| 25 giugno 2021 | Corso Palladio, 84 45°32′50.83″N 11°32′40.83″E / 45.547453°N 11.544676°E45.547453; 11.544676 (Pietra d'inciampo per Guido Orvieto) | | A VICENZA ABITAVA ANGELA CAIVANO ORVIETO NATA 1893 ARRESTATA 1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 1944 | Angelina Caivano (Firenze 29 settembre 1983 - Auschwitz 31 dicembre 1944), commerciante. Arrestata assieme al marito, ne condivise le vicende sino alla morte. |
| 27 gennaio 2023 | Contrà Santa Corona, 25 45°33′00.45″N 11°32′49.21″E / 45.550126°N 11.547004°E45.550126; 11.547004 (Pietre d'inciampo per Torquato e Franco Fraccon) | | QUI LAVORAVA TORQUATO FRACCON NATO 1897 ARRESTATO 26.10.1944 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN MORTO 8.5.1945 | Fraccon, Torquato Torquato Fraccon (Pontecchio Polesine, 29 dicembre 1887 - Mauthausen, 8 maggio 1945), paritigiano, bancario, si iscrive al Partito Popolare dopo la Grande guerra. Nel 21 sposa Isabella Ghirlandato che gli darà due figlie e un maschio: Franco Fraccon; tutti e tre saranno attivi nella Resistenza. Antifascista, ha contatti con figure di primo piano oppositrici del regime fascista come Neri Pozza, Antonio Barolini, Antonio Giuriolo. Riferimento per la Democrazia Cristiana vicentina, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si prodiga nel fornire supporto agli ex prigionieri alleati, agli ebrei ed è tra i promotori del CLN provinciale viventino. Subisce un primo arresto il 7 gennaio del 1944, liberato, nuovamente arrestato in casa il 26 ottobre con tutta la sua famiglia è rinchiuso con i familiari nelle carceri vicentine. La moglie e le due figlie sono trattenute, Torquato con il figlio dopo torture e sevizie è trasferito a Bolzano da cui entrambi sono poi deportati nel Reich destinati a Mauthausen. Torquato muore l'8 maggio 1945. Con decreto ufficiale del 19 maggio 1950, gli viene conferita la medaglia d’argento al valor militare alla memoria con la qualifica di partigiano combattente. |
| 27 gennaio 2023 | Contrà Santa Corona, 25 45°33′00.45″N 11°32′49.21″E / 45.550126°N 11.547004°E45.550126; 11.547004 (Pietre d'inciampo per Torquato e Franco Fraccon) | | FRANCO FRACCON NATO 1924 ARRESTATO 26.10.1944 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN ASSASSINATO 4.5.1945 | Fraccon, Franco Franco Fraccon (Rovigo, 24 ottobre 1924 - Mauthausen, 4 maggio 1945), partigiano, figlio di Torquato Fraccon e Isabella Ghirardato. Militante dell'Azione Cattolica, studente di Medicina e Chirurgia a Padova, attivista della Fuci. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 non risponde alla chiamata alle armi ed entra a far parte della Resistenza collaborando all'attività clandestina del padre nel soccorso agli ebrei e alla lotta armata di liberazione. La mattina del 26 ottobre 1944 è arrestato con tutta la sua famiglia nella loro abitazione. Portati nelle carceri di Vicenza, la madre e le sorelle sono trattenute, Franco col padre è torturato e inviato al campo di Bolzano per essere deportati entrambi nel Reich destinati a Mauthausen, immatricolato n°115500, Franco muore il 4 maggio 1945. L'università di Padova gli conferisce la Laurea honoris causa in Medicina l’11 giugno 1947. Il 19 maggio 1950 è insignito della medaglia d’argento al valor militare con la qualifica di partigiano combattente. |
| 27 gennaio 2023 | Piazza delle Erbe, 21 davanti farmacia 45°32′48.09″N 11°32′47.91″E / 45.546691°N 11.546641°E45.546691; 11.546641 (Pietre d'inciampo per Carlo Crico) | | QUI ABITAVA CARLO CRICO NATO 1902 ARRESTATO 2.12.1944 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN ASSASSINATO 7.3.1945 | Crico, Carlo Carlo Crico (Vicenza, 12 novembre 1902 - Mauthausen, 7 marzo 1945), farmacista, vedovo, antifascista. Gestisce la Farmacia in Piazza delle Erbe accanto la sua abitazione dove vive con le figlie. Frequenta la famiglia Fraccon e sarà questa l'accusa che gli costa il carcere e la deportazione nel Reich, con destinazione Mauthausen dove muore il 7 marzo 1945. |
| 27 gennaio 2023 | Contrà porta Santa Lucia, 44 45°33′04.25″N 11°33′04.78″E / 45.55118°N 11.551328°E45.55118; 11.551328 (Pietra d'inciampo per Piero Franco) | | QUI ABITAVA PIERO FRANCO NATO 1921 ARRESTATO 4.10.1944 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN ASSASSINATO 8.4.1945 | Franco, Piero Piero Franco (Vicenza, 17 agosto 1921 - Mauthausen, 8 aprile 1945), partigiano, studente universitario nel 1942 alla facoltà di Agraria di Bologna, arruolato sottotenente degli alpini, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 entra nella Resistenza tra le file della "Brigata Argiuna – Divisione Vicenza". È arrestato nell'ottobre 1944 a Bassano del Grappa, a cui segue la deportazione nel Reich, con destinazione Mauthausen dove muore l'8 aprile 1945. Il 16 giugno 1954 l’Università di Bologna gli conferisce la laurea honoris causa. |
|
493,525 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Bobby_Moore
|
Bobby Moore
|
# Bobby Moore
Bobby Moore, all'anagrafe Robert Frederick Chelsea Moore (Barking, 12 aprile 1941 – Londra, 24 febbraio 1993), è stato un calciatore inglese, di ruolo difensore, capitano della Nazionale inglese campione del mondo nel 1966 e del West Ham.
Considerato come uno dei più grandi difensori della storia del calcio, occupa la 14ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer e la 24ª posizione nell'omonima classifica stilata dall'IFFHS. Nel mese di novembre del 2003 venne inoltre insignito del titolo onorifico di Golden Player dell'Inghilterra come miglior giocatore inglese dell'ultimo mezzo secolo (1954-2003). È stato anche inserito per sette volte tra i candidati alla vittoria del Pallone d'oro (1964, 1966, 1968 e dal 1970 al 1973), arrivando a ricoprire la seconda posizione nel 1970 dietro al solo Gerd Muller. Ha ricevuto l'OBE nella New Year Honours List e nel 1966 fu il primo calciatore a ricevere la BBC Sports Personality of the Year. Inserio anche nel World Team of the 20th Century, è stato nominato membro inaugurale della Hall of Fame del calcio inglese nel 2002 e nello stesso anno è stato nominato nella lista della BBC dei 100 Greatest Britons.
Leggenda del West Ham United, di cui risulta ampiamente considerato come il più grande giocatore di sempre, vinse con il club londinese la FA Cup nel 1963-64, la Charity Shield nel 1964 e la Coppa delle Coppe UEFA nel 1964-65. A livello individuale ha inoltre vinto il FWA Footballer of the Year nel 1964 e il West Ham Player of the Year nel 1961, 1963, 1968 e 1970. Nell'agosto 2008, il West Ham United ha ufficialmente ritirato in suo onore la sua maglia numero 6, 15 anni dopo la sua morte.
Nel 1964, all'età di 23 anni, è stato nominato capitano della nazionale inglese, con la quale ha vinto la Coppa del Mondo del 1966. Icona della nazionale, è posizionata in suo onore una statua in bronzo all'ingresso dello stadio di Wembley.
## Caratteristiche tecniche
«Contro chiunque giocassi avevo sempre i migliori difensori a marcarmi, ma i più forti sono stati Bobby Moore e Franz Beckenbauer. Beckenbauer è stato fantastico, molto intelligente, molto difficile da battere. E Bob è stato il miglior difensore centrale che abbia mai visto»
(Pelé)
Difensore centrale composto, Moore era meglio conosciuto per la sua lettura di gioco e la capacità di anticipare i movimenti degli avversari, prendendo così le distanze dall'immagine del difensore robusto impegnato unicamente nei contrasti e nei duelli aerei.
## Carriera
### Club
Moore entrò giovanissimo nelle giovanili del West Ham, esordendo a 17 anni con la prima squadra l'8 novembre 1958 contro il Manchester Utd, diventando subito titolare della squadra londinese.
In seguito Moore guidò il West Ham al successo nella FA Cup a Wembley contro il Preston N.E. nel 1964. L'anno successivo, sempre a Wembley, il West Ham sconfisse il Monaco 1860, conquistando la Coppa delle Coppe.
All'inizio del 1966, alla vigilia del suo più grande trionfo con la nazionale, vennero resi noti alla stampa dei dettagli secondo cui Moore voleva lasciare il West Ham per il Tottenham. Moore fece scadere il suo contratto e solo dopo l'intervento di Sir Alf Ramsey ed essersi reso conto che tecnicamente non era qualificato a giocare in quanto la FA non permetteva a calciatori senza contratto di giocare per la Nazionale, firmò nuovamente con il West Ham per poter capitanare la squadra inglese del 1966.
Il 14 marzo 1974 a Moore venne permesso di lasciare il West Ham dopo più di 15 anni e di entrare a far parte dei rivali londinesi del Fulham, che giocavano in seconda divisione, per 25.000 sterline. Durante la stagione 1974-75, la squadra raggiunse la finale dell'FA Cup, dove incontrò proprio la ex squadra di Moore, il West Ham. Non ci fu però il lieto fine per Moore, il Fulham perse per due a zero.
Moore giocò la sua ultima partita in patria per il Fulham il 14 maggio 1977, contro il Blackburn. Nel 1976 ha la sua prima nordamericana in prestito ai San Antonio Thunder (24 partite, 1 gol) e poi, lasciato il Fulham, con i Seattle Sounders nel 1978 (7 partite).
Nel corso del 1976, ci fu anche un'ultima apparizione in campo internazionale per il Team USA, in incontri contro Italia, Brasile e un'Inghilterra capitanata da Gerry Francis. Seguirono un'esperienza presso i danesi dell'Herning Fremad e un ritorno negli Stati Uniti in forza ai Carolina Lightnin'.
### Nazionale
Dopo alcune presenze con la maglia della nazionale giovanile dell'Inghilterra, esordì ufficialmente in nazionale maggiore il 20 maggio 1962 a Lima contro il Perù, per poi disputare i successivi mondiali del Cile che videro l'eliminazione dell'Inghilterra ai quarti di finale contro il Brasile. Divenne capitano alla sua dodicesima presenza in nazionale, il 20 maggio 1963 contro la Cecoslovacchia.
**Campionato del Mondo 1966**
Moore partecipò come capitano dell'Inghilterra ai Mondiali del 1966 giocati in casa, in cui divenne il leader della squadra che diede al calcio inglese la sua finora unica vittoria mondiale e lo consacrò come giocatore e icona dello sport. Dopo aver superato la fase ai gironi ed aver eliminato con successo l'Argentina ai quarti di finale ed il Portogallo di Eusebio in semifinale, l'Inghilterra raggiunse la finale contro la Germania Ovest.
Inizialmente Moore e i suoi compagni andarono in svantaggio per 0-1 contro i tedeschi, ma un calcio di punizione rapidamente battuto dal difensore inglese fece sì che il suo compagno nel West Ham, Geoff Hurst, segnasse il primo gol della sua storica tripletta. Martin Peters segnò per portare l'Inghilterra sul 2-1, ma la Germania pareggiò nei minuti finali del tempo regolamentare, portando la partita ai supplementari. Ramsey si convinse che i tedeschi erano esausti, e dopo che Hurst segnò quello che probabilmente è il gol più controverso e discusso del calcio mondiale, l'incontro sembrò finito. Con pochi secondi rimasti da giocare e l'Inghilterra sotto la pressione dell'ennesimo attacco tedesco, la palla finì a Moore sul limitare dell'area di rigore inglese. Jackie Charlton e Nobby Stiles urlarono a Moore di disfarsi della palla, ma lui con calma riuscì a metterla sul piede di Hurst a quasi 40 metri di distanza, per il gol del definitivo 4-2.
Delle molte foto di quel giorno, una mostra Moore che si pulisce le mani dal fango sulla piattaforma di velluto dove era appoggiato il Trofeo Jules Rimet, prima di stringere la mano della regina Elisabetta II che gli consegnava la Coppa del Mondo.
**Campionato del Mondo 1970**
Moore venne ancora una volta chiamato ad essere il capitano dell'Inghilterra nei Mondiali del 1970. Durante una delle amichevoli preparatorie contro la Colombia allo scopo di acclimatarsi all'altitudine elevata, ci fu un grave incidente nel quale Moore venne accusato di un furto di un braccialetto ad una gioielleria di Bogotà. Le accuse vennero poi successivamente lasciate cadere e Moore fu pienamente scagionato, permettendogli di raggiungere i suoi compagni di squadra in Messico, dove si sarebbe disputato il Mondiale. Nell'incontro del girone eliminatorio contro i favoriti del Brasile, Moore affrontò a tu per tu Jairzinho disputando una grande gara, sebbene la Seleção uscì vincitrice dall'incontro. L'Inghilterra si qualificò comunque alla fase successiva grazie alle vittorie contro la Romania e la Cecoslovacchia, entrambe vinte per 1-0. Arrivati così ai quarti di finale contro la Germania Ovest, l'Inghilterra venne sconfitta ai tempi supplementari per 3-2.
**Il ritiro dalla nazionale**
Moore disputò la sua centesima partita con la nazionale inglese il 14 febbraio 1972, contro la Scozia. L'ultima apparizione di Moore con la maglia dell'Inghilterra avvenne invece nel novembre 1973 nella storica amichevole contro l'Italia vinta dagli azzurri per 1 a 0 con gol di Capello. Moore si ritirò così dalla nazionale con un totale di 108 presenze, superando il record detenuto dal compagno di trionfi del 1966 Bobby Charlton per sole due presenze.
## Dopo il ritiro
Dopo essersi ritirato dal calcio giocato nel 1978, Moore ebbe una breve parentesi come dirigente di Oxford City e Southend United, con risultati relativamente insoddisfacenti.
La sua vita dopo il calcio fu difficile e piena di eventi infausti, con affari andati male e la fine del suo matrimonio.
Nel 1990 Moore entrò nell'organico di Capital Gold Radio come analista e commentatore calcistico. Ad ogni modo, dovette far fronte a una nuova battaglia contro il cancro e il 22 aprile 1991 fu sottoposto a un intervento chirurgico per un sospetto tumore al colon. Il 15 febbraio 1993 Moore annunciò di soffrire per un cancro all'intestino. Cedette alla malattia solo sette giorni dopo aver commentato un incontro vinto a Wembley dalla nazionale inglese, per 6 a 0 contro il San Marino. Il suo funerale si svolse il 2 marzo 1993 nella chiesa del cimitero di Putney Vale; la salma venne in seguito tumulata nel cimitero-crematorio del borgo londinese di Newham.
Moore fu tra i primi ad essere inseriti nella Hall of Fame del calcio inglese nel 2002, come riconoscimento del suo impatto sul calcio inglese come giocatore.
La tribuna che ha sostituito il south bank del campo del West Ham, il Boleyn Ground di Upton Park, è stata intitolata a Bobby Moore poco dopo la sua morte.
Moore fu sposato due volte. La prima con Christina Dean il 30 giugno 1962 - la coppia divorziò dopo 23 anni, il 6 gennaio 1986. In seconde nozze sposò Stephanie Parlane-Moore (suo vero cognome da nubile) il 4 dicembre 1991.
Una statua di bronzo di Bobby Moore venne commissionata per essere eretta fuori dall'ingresso principale del nuovo Stadio di Wembley, come omaggio al suo impatto sullo sport del calcio.
Nel 2008, in occasione del cinquantesimo anniversario del debutto di Bobby Moore con la maglia del West Ham, la società ha comunicato di aver ritirato la sua maglia con il numero 6.
## Vita privata
Moore incontrò la sua prima moglie, Tina, nel 1957. Si sposarono il 30 giugno 1962. Vivevano in una casa a Chigwell, nell'Essex, che chiamavano "Morlands". Ebbero una figlia, Roberta, e un figlio, Dean.
Si separarono nel 1984, e divorziarono nel 1986. Sviluppò una relazione con Stephanie Parlane (di otto anni più giovane di lui) - si sposarono il 4 dicembre 1991 ma Moore morì il 24 febbraio 1993, 14 mesi e mezzo dopo.
Suo figlio, Dean, è morto, all'età di 43 anni, nel suo appartamento il 28 luglio 2011, la morte è stata attribuita a una condizione medica e a cause naturali.
## Statistiche
Tra club, nazionale maggiore e nazionale giovanile, Bobby Moore ha giocato globalmente 914 partite segnando 32 reti.
### Presenze e reti nei club
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 1958-1959 | West Ham Utd | FD | 5 | 0 | FACup | 0 | 0 | - | - | - | SFP | 1 | 0 | 6 | 0 |
| 1959-1960 | West Ham Utd | FD | 13 | 0 | FACup | 0 | 0 | - | - | - | SFP | 2 | 0 | 15 | 0 |
| 1960-1961 | West Ham Utd | FD | 38 | 1 | FACup+CdL | 2+2 | 0+1 | - | - | - | - | - | - | 42 | 2 |
| 1961-1962 | West Ham Utd | FD | 41 | 3 | FACup+CdL | 1+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 44 | 3 |
| 1962-1963 | West Ham Utd | FD | 41 | 3 | FACup+CdL | 5+1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 47 | 3 |
| 1963-1964 | West Ham Utd | FD | 37 | 2 | FACup+CdL | 7+6 | 0 | - | - | - | - | - | - | 50 | 2 |
| 1964-1965 | West Ham Utd | FD | 28 | 1 | FACup+CdL | 0 | 0 | CdC | 7 | 0 | CS | 1 | 0 | 35 | 1 |
| 1965-1966 | West Ham Utd | FD | 37 | 0 | FACup+CdL | 4+9 | 0+2 | CdC | 6 | 0 | - | - | - | 56 | 2 |
| 1966-1967 | West Ham Utd | FD | 40 | 2 | FACup+CdL | 2+6 | 0 | - | - | - | - | - | - | 48 | 2 |
| 1967-1968 | West Ham Utd | FD | 40 | 4 | FACup+CdL | 3+3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 46 | 4 |
| 1968-1969 | West Ham Utd | FD | 41 | 2 | FACup+CdL | 3+3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 47 | 2 |
| 1969-1970 | West Ham Utd | FD | 40 | 0 | FACup+CdL | 1+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 43 | 0 |
| 1970-1971 | West Ham Utd | FD | 39 | 2 | FACup+CdL | 1+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 42 | 2 |
| 1971-1972 | West Ham Utd | FD | 40 | 1 | FACup+CdL | 4+10 | 0 | - | - | - | - | - | - | 54 | 1 |
| 1972-1973 | West Ham Utd | FD | 42 | 3 | FACup+CdL | 2+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 46 | 3 |
| 1973-gen. 1974 | West Ham Utd | FD | 22 | 0 | FACup+CdL | 1+1 | 0 | - | - | - | TXCup | 1 | 0 | 25 | 0 |
| Totale West Ham | Totale West Ham | Totale West Ham | 544 | 24 | | 85 | 3 | | 13 | 0 | | 5 | 0 | 647 | 27 |
| gen.-giu. 1974 | Fulham | SD | 10 | 1 | FACup+CdL | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 10 | 1 |
| 1974-1975 | Fulham | SD | 41 | 0 | FACup+CdL | 12+3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 56 | 0 |
| 1975-1976 | Fulham | SD | 33 | 0 | FACup+CdL | 1+3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 37 | 0 |
| 1976-1977 | Fulham | SD | 40 | 0 | FACup+CdL | 2+5 | 0 | - | - | - | - | - | - | 47 | 0 |
| Totale Fulham | Totale Fulham | Totale Fulham | 124 | 1 | | 26 | 0 | | - | - | | - | - | 150 | 1 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 668 | 25 | | 111 | 3 | | 13 | 0 | | 5 | 0 | 797 | 28 |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Inghilterra :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti |
| - | - | - | - | - | - | - |
| 20-5-1962 | Lima | Perù | 0 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 31-5-1962 | Rancagua | Ungheria | 2 – 1 | Inghilterra | Mondiali 1962 - 1º turno | - |
| 2-6-1962 | Rancagua | Inghilterra | 3 – 1 | Argentina | Mondiali 1962 - 1º turno | - |
| 7-6-1962 | Rancagua | Inghilterra | 0 – 0 | Bulgaria | Mondiali 1962 - 1º turno | - |
| 10-6-1962 | Viña del Mar | Brasile | 3 – 1 | Inghilterra | Mondiali 1962 - Quarti di finale | - |
| 3-10-1962 | Sheffield | Inghilterra | 1 – 1 | Francia | Qual. Euro 1964 | - |
| 20-10-1962 | Belfast | Irlanda del Nord | 1 – 3 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - |
| 21-11-1962 | Londra | Inghilterra | 4 – 0 | Galles | Torneo Interbritannico | - |
| 27-2-1963 | Saint-Denis | Francia | 5 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 1964 | - |
| 6-4-1963 | Londra | Inghilterra | 1 – 2 | Scozia | Torneo Interbritannico | - |
| 8-5-1963 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Brasile | Amichevole | - |
| 29-5-1963 | Bratislava | Cecoslovacchia | 2 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 2-6-1963 | Kaiserslautern | Germania Ovest | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 5-6-1963 | Basilea | Svizzera | 1 – 8 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 12-10-1963 | Cardiff | Galles | 0 – 4 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - |
| 23-10-1963 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Spagna | Amichevole | - |
| 20-11-1963 | Londra | Inghilterra | 8 – 3 | Irlanda del Nord | Torneo Interbritannico | - |
| 11-4-1964 | Glasgow | Scozia | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 6-5-1964 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Uruguay | Amichevole | - |
| 17-5-1964 | Funchal | Portogallo | 3 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 24-5-1964 | Dublino | Irlanda | 1 – 3 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 30-5-1964 | Rio de Janeiro | Brasile | 5 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 4-6-1964 | Buenos Aires | Argentina | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 6-7-1964 | New York | Stati Uniti | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 3-10-1964 | Belfast | Irlanda del Nord | 3 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 21-10-1964 | Londra | Inghilterra | 2 – 2 | Belgio | Amichevole | - |
| 10-4-1965 | Glasgow | Scozia | 2 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 5-5-1965 | Londra | Inghilterra | 1 – 0 | Ungheria | Amichevole | - |
| 9-5-1965 | Belgrado | Jugoslavia | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 12-5-1965 | Francoforte sul Meno | Germania Ovest | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 16-5-1965 | Göteborg | Svezia | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 2-10-1965 | Cardiff | Galles | 0 – 0 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - |
| 20-10-1965 | Londra | Inghilterra | 2 – 3 | Austria | Amichevole | - |
| 10-11-1965 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Irlanda del Nord | Amichevole | - |
| 8-12-1965 | Barcellona | Spagna | 0 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 5-1-1966 | Liverpool | Inghilterra | 1 – 1 | Polonia | Amichevole | 1 |
| 23-2-1966 | Manchester | Inghilterra | 1 – 0 | Jugoslavia | Amichevole | - |
| 2-4-1966 | Glasgow | Scozia | 3 – 4 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 29-6-1966 | Oslo | Norvegia | 1 – 6 | Inghilterra | Amichevole | 1 |
| 3-7-1966 | Copenaghen | Danimarca | 0 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 5-7-1966 | Varsavia | Polonia | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 11-7-1966 | Londra | Inghilterra | 0 – 0 | Uruguay | Mondiali 1966 - 1º turno | - |
| 16-7-1966 | Londra | Inghilterra | 2 – 0 | Messico | Mondiali 1966 - 1º turno | - |
| 20-7-1966 | Londra | Inghilterra | 2 – 0 | Francia | Mondiali 1966 - 1º turno | - |
| 23-7-1966 | Londra | Inghilterra | 1 – 0 | Argentina | Mondiali 1966 - Quarti di finale | - |
| 26-7-1966 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Portogallo | Mondiali 1966 - Semifinale | - |
| 30-7-1966 | Londra | Inghilterra | 4 – 2 dts | Germania Ovest | Mondiali 1966 - Finale | - |
| 22-10-1966 | Belfast | Irlanda del Nord | 0 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 1968 | - |
| 2-11-1966 | Londra | Inghilterra | 0 – 0 | Cecoslovacchia | Amichevole | - |
| 16-11-1966 | Cardiff | Galles | 1 – 5 | Inghilterra | Qual. Euro 1968 | - |
| 15-4-1967 | Londra | Inghilterra | 2 – 3 | Scozia | Qual. Euro 1968 | - |
| 24-5-1967 | Londra | Inghilterra | 2 – 0 | Spagna | Amichevole | - |
| 27-5-1967 | Salisburgo | Austria | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 21-10-1967 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Galles | Qual. Euro 1968 | - |
| 22-11-1967 | Londra | Inghilterra | 2 – 0 | Irlanda del Nord | Qual. Euro 1968 | - |
| 6-12-1967 | Manchester | Inghilterra | 2 – 2 | Unione Sovietica | Amichevole | - |
| 24-2-1968 | Glasgow | Scozia | 1 – 1 | Inghilterra | Qual. Euro 1968 | - |
| 3-4-1968 | Liverpool | Inghilterra | 1 – 0 | Spagna | Qual. Euro 1968 | - |
| 8-5-1968 | Valencia | Spagna | 1 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 1968 | - |
| 22-5-1968 | Londra | Inghilterra | 3 – 1 | Svezia | Amichevole | - |
| 1-6-1968 | Hannover | Germania Ovest | 1 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 5-6-1968 | Firenze | Jugoslavia | 1 – 0 | Inghilterra | Euro 1968 - 1º turno | - |
| 8-6-1968 | Roma | Inghilterra | 2 – 0 | Unione Sovietica | Euro 1968 - 1º turno | - |
| 6-11-1968 | Bucarest | Romania | 0 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 11-12-1968 | Sofia | Bulgaria | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 12-3-1969 | Londra | Inghilterra | 5 – 0 | Francia | Amichevole | - |
| 3-5-1969 | Belfast | Irlanda del Nord | 1 – 3 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - |
| 7-5-1969 | Londra | Inghilterra | 2 – 1 | Galles | Torneo Interbritannico | - |
| 10-5-1969 | Londra | Inghilterra | 4 – 1 | Scozia | Torneo Interbritannico | - |
| 1-6-1969 | Città del Messico | Messico | 0 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 8-6-1969 | Montevideo | Uruguay | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 12-6-1969 | Rio de Janeiro | Brasile | 2 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 5-11-1969 | Amsterdam | Paesi Bassi | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 10-12-1969 | Londra | Inghilterra | 1 – 0 | Portogallo | Amichevole | - |
| 25-2-1970 | Bruxelles | Belgio | 1 – 3 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 18-4-1970 | Cardiff | Galles | 1 – 1 | Inghilterra | Torneo Interbritannico | - |
| 21-4-1970 | Londra | Inghilterra | 3 – 1 | Irlanda del Nord | Torneo Interbritannico | - |
| 25-4-1970 | Glasgow | Scozia | 0 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 20-5-1970 | Bogotà | Colombia | 0 – 5 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 24-5-1970 | Santiago del Cile | Cile | 0 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 2-6-1970 | Guadalajara | Inghilterra | 1 – 0 | Romania | Mondiali 1970 - 1º turno | - |
| 7-6-1970 | Guadalajara | Brasile | 1 – 0 | Inghilterra | Mondiali 1970 - 1º turno | - |
| 11-6-1970 | Guadalajara | Inghilterra | 1 – 0 | Cecoslovacchia | Mondiali 1970 - 1º turno | - |
| 14-6-1970 | Léon | Germania Ovest | 3 – 2 | Inghilterra | Mondiali 1970 - 2º turno | - |
| 25-11-1970 | Londra | Inghilterra | 3 – 1 | Stati Uniti | Amichevole | - |
| 21-4-1971 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Grecia | Qual. Euro 1972 | - |
| 12-5-1971 | Londra | Inghilterra | 5 – 0 | Malta | Qual. Euro 1972 | - |
| 15-5-1971 | Dublino | Irlanda | 0 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 22-5-1971 | Stoccolma | Svezia | 1 – 3 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 13-10-1971 | Basilea | Svizzera | 2 – 3 | Inghilterra | Qual. Euro 1972 | - |
| 10-11-1971 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Svizzera | Qual. Euro 1972 | - |
| 1-12-1971 | Il Pireo | Grecia | 0 – 2 | Inghilterra | Qual. Euro 1972 | - |
| 29-4-1972 | Londra | Inghilterra | 1 – 3 | Germania Ovest | Qual. Euro 1972 | - |
| 13-5-1972 | Monaco di Baviera | Germania Ovest | 0 – 0 | Inghilterra | Qual. Euro 1972 | - |
| 20-5-1972 | Algeri | Algeria | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 27-5-1972 | Yaoundé | Camerun | 0 – 3 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 11-10-1972 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Jugoslavia | Amichevole | - |
| 15-11-1972 | Cardiff | Galles | 0 – 1 | Inghilterra | Qual. Mondiali 1974 | - |
| 24-1-1973 | Londra | Inghilterra | 1 – 1 | Galles | Qual. Mondiali 1974 | - |
| 14-2-1973 | Glasgow | Scozia | 0 – 5 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 12-5-1973 | Londra | Inghilterra | 3 – 0 | Argentina | Amichevole | - |
| 15-5-1973 | Birmingham | Inghilterra | 2 – 1 | Brasile | Amichevole | - |
| 19-5-1973 | Newcastle upon Tyne | Inghilterra | 1 – 0 | Colombia | Amichevole | - |
| 27-5-1973 | Praga | Cecoslovacchia | 1 – 1 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 6-6-1973 | Cracovia | Polonia | 2 – 0 | Inghilterra | Qual. Mondiali 1974 | - |
| 10-6-1973 | San Pietroburgo | Unione Sovietica | 1 – 2 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 14-6-1973 | Torino | Italia | 2 – 0 | Inghilterra | Amichevole | - |
| 14-11-1973 | Londra | Inghilterra | 0 – 1 | Italia | Amichevole | - |
| Totale | | Presenze (5º posto) | 108 | | Reti | 2 |
## Palmarès
### Giocatore
**Club**
**Competizioni nazionali**
* Coppa d'Inghilterra: 1
West Ham: 1963-1964
* Charity Shield: 1
West Ham: 1964
**Club**
**Competizioni internazionali**
* Coppa delle Coppe: 1
West Ham: 1964-1965
**Nazionale**
* Campionato mondiale: 1
Inghilterra 1966
**Individuale**
* Giocatore dell'anno della FWA: 1
1964
* Miglior calciatore del mondiale: 1
1966
* Calciatore dell'anno del West Ham: 4
1961, 1963, 1968, 1970
* FIFA World Cup All-Time Team (1994)
## Filmografia
* Fuga per la vittoria (Victory), regia di John Huston (1981)
## Doppiatori italiani
* Gianni Marzocchi in Fuga per la vittoria
|
2,736,014 |
https://it.wikipedia.org/wiki/John_Forsyth_%28politico%29
|
John Forsyth (politico)
|
# John Forsyth (politico)
John Forsyth (Fredericksburg, 22 ottobre 1780 – Washington, 21 ottobre 1841) è stato un politico statunitense, 13º Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America.
## Biografia
### Origini
Nacque in Virginia nel 1780, figlio di Fanny Houston e del militare Robert Forsyth. Rimase orfano nel 1794, quando il padre morì mentre era di servizio come maresciallo ad Augusta, in Georgia.
Studiò legge e si laureò all'università di Princeton, per poi trasferirsi in Georgia e cominciare ad esercitare come avvocato nel 1802. Divenne presto ricco e rinomato, arrivando ad essere proprietario terriero e padrone di tre schiavi.
### Carriera politica
**Primi incarichi**
Entrato in politica, a partire dal 1813 ebbe un crescendo di incarichi e responsabilità: eletto dapprima alla Camera dei Rappresentanti, passò poi al Senato, da dove si dimise dopo pochi mesi per poter diventare ambasciatore statunitense in Spagna dietro nomina di James Monroe. Durante la sua permanenza a Madrid negoziò con successo la cessione della Florida agli Stati Uniti da parte del governo spagnolo.
Rientrato negli Stati Uniti nel 1823, tornò alla Camera per presiedere la commissione agli Affari Esteri. Nel 1827 riuscì a farsi eleggere governatore della Georgia, e durante i due anni di mandato continuò l'opera del predecessore George M. Troup, espellendo i Cherokee dal territorio statale ed espropriandone le terre.
**Segretario di Stato**
Scaduto il mandato governatoriale preferì tornare al Senato, anche a causa della sua crescente impopolarità all'interno della Georgia per le crescenti accuse di federalismo. Fedele collaboratore di Andrew Jackson, divenne nel 1834 suo Segretario di Stato, venendo confermato nella carica anche dal successore Martin Van Buren.
Come Segretario di Stato continuò l'opera diplomatica con le potenze europee, segnatamente con la Francia di Luigi Filippo I, dalla quale riuscì ad ottenere 5 000 000 di dollari in risarcimento delle razzie compiute dai corsari francesi ai danni delle navi americane durante le guerre napoleoniche.
**Il caso Amistad**
Quando nel 1841 scoppiò il caso del processo contro l'Amistad, ovvero la prosecuzione di schiavi ammutinatisi su di una nave negriera, Forsyth, come proprietario di schiavi e quindi favorevole alla schiavitù, fece pressioni perché la giustizia statunitense non danneggiasse il governo spagnolo (la "parte lesa"), con cui aveva mantenuto buoni rapporti dal suo incarico diplomatico (anche se privatamente ammise l'erroneità del processo).
Forsyth venne duramente criticato dall'ex-presidente John Quincy Adams, uno dei difensori degli schiavi della Amistad, per la sua compromissione con le autorità spagnole. Nonostante gli sforzi del Segretario di Stato, subito dopo la fine della sua carica gli schiavi vennero assolti e autorizzati a rientrare in Africa.
### Morte
Decaduto dalla carica di Segretario di Stato alla fine del mandato di Van Buren, programmò di farsi rieleggere al Senato, ma alla fine del 1841 si ammalò di febbre e morì a Washington D.C., venendo sepolto nel Cimitero del Congresso.
## Eredità
Gli sono dedicate la contea di Forsyth e la città di Forsyth.
All'interno del film Amistad, che narra la storia del processo contro gli schiavi ammutinati, viene interpretato da David Paymer.
|
9,235,580 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Azergues
|
Azergues
|
# Azergues
LꞌAzergues è un fiume francese che scorre nel dipartimento del Rodano, nella regione dellꞌAlvernia-Rodano-Alpi. Ha la sua sorgente a Poule-les-Écharmeaux, attraversa i monti del Beaujolais e sfocia nella Saona ad Anse, dopo un percorso di 62,4 chilometri.
## Geografia
L'Azergues possiede due sorgenti: la prima, l'Aze, è situata sul territorio del comune di Chénelette, la seconda, l'Ergues, à Poule-les-Écharmeaux a 650 m d'altitudine a sud della roche d'Ajoux (970 metri), tutte e due sui monti del Beaujolais, ciascuna che dà la nascita a un corso d'acqua chiamato Azergues. Il Service d'administration nationale des données et référentiels sur l'eau (SANDRE) considera che il ramo principale sia quello di Chénelette, essendo la seconda un affluente della prima sotto il nome di ruisseau l'Azergues.
Dall'inizio, il fiume prende una direzione sud-sud-est, molto rettilinea ma pendente progressivamente decisamente verso il sud-est. Giunto a livello della località di Lozanne, essa effettua un cambiamento radicale d'orientamento, e prende ormai la direzione del nord.
Essa confluisce alla riva destra nella Saona ad Anse, a 170 m d'altitudine, a sei chilometri a sud (a valle) di Villefranche-sur-Saône.
### Comuni e cantoni attraversati
Nel solo dipartimento del Rodano, l'Azergues attraversa in cinque cantoni, i ventisette comuni seguenti, da monte verso valle : Poule-les-Écharmeaux (sorgente), Claveisolles, Saint-Nizier-d'Azergues, Lamure-sur-Azergues, Grandris, Chambost-Allières, Saint-Just-d'Avray, Chamelet, Létra, Ternand, Saint-Laurent-d'Oingt, Le Bois-d'Oingt, Légny, Le Breuil, Chessy-les-Mines, Châtillon, Charnay, Belmont-d'Azergues, Lozanne, Civrieux-d'Azergues, Chazay-d'Azergues, Marcilly-d'Azergues, Morancé, Les Chères, Lucenay e Anse (confluenza con la Saona).
In termini di cantoni, l'Azergues nasce nel cantone di Tarare, attraversa i cantoni di Thizy-les-Bourgs e del Bois-d'Oingt e confluisce nel cantone di Anse, di fronte al cantone di Trévoux.
### Toponimi
L'Azergues ha dato il suo idronimo ai sette comuni di Saint-Nizier-d'Azergues, Lamure-sur-Azergues, Belmont-d'Azergues, Civrieux-d'Azergues, Châtillon-d'Azergues, Chazay-d'Azergues, Marcilly-d'Azergues.
### Bacino idrografico
L'Azergues attraversa le cinque zone idrografiche U460, U461, U462, U463, U464 per una superficie totale di 886 $km^2.$ Questo bacino idrografico è costituito per il 61,19% di territori agricoli, per il 32,27% di foreste e ambienti seminaturali, per il 6,47% di territori artificializzati, per lo 0,04% di specchi dꞌacqua.
## Organismo gestionale
L'organismo gestionale è il SMBVA, ovvero Syndicat Mixte du Bassin Versant de l'Azergues, con sede ad Ambérieux d'Azergues
|
3,063,058 |
https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89dgar_Sosa
|
Édgar Sosa
|
# Édgar Sosa
Édgar Rafael Sosa (New York, 15 gennaio 1988) è un cestista statunitense naturalizzato dominicano che gioca come playmaker e guardia.
## Carriera
Nella stagione 2010-11 milita nel massimo campionato italiano giocando per l'Angelico Biella. Con la squadra piemontese fa un ottimo campionato risultando decisivo per la salvezza. Chiude la stagione realizzando 14 punti e 4,5 assist per incontro.
Nell'estate del 2011 firma un contratto annuale con la Sutor Montegranaro. Il 5 settembre 2011 nel corso dell'incontro tra Repubblica Dominicana e Panama valida per i FIBA Americas Championship 2011, subisce la frattura della tibia. Operato in giornata, resta fuori dai campi da gioco per sei mesi.
Il 7 luglio 2014 viene ingaggiato dalla Dinamo Sassari, contribuendo alla conquista del primo storico scudetto della formazione sarda con 11,9 punti in regular season e 10,8 nei play-off, con un utilizzo medio di poco più di 20 minuti a gara.
Il 19 ottobre 2015, dopo il training camp con gli Atlanta Hawks, firma con la squadra iraniana del Petrochimi Bandar Imam.
Il 16 aprile, dopo aver vinto il campionato iraniano, firma per gli israeliani dell'H. Gerusalemme.
L'11 agosto firma per la Juvecaserta, ma a metà marzo chiede e ottiene di lasciare la squadra, innescando una diatriba sui media contro la società campana che non lo avrebbe pagato. Pochi giorni dopo firma per i libanesi del Al-Riyadi Beirut.
Il 14 marzo 2018, Sosa torna in italia firmando per la Reyer Venezia.
L'8 giugno 2018, Sosa firma con il club francese del Gravelines Dunkerque.
## Palmarès
* Campionato italiano: 1
Dinamo Sassari: 2014-15
* Coppa Italia: 1
Dinamo Sassari: 2015
* Supercoppa italiana: 1
Dinamo Sassari: 2014
* Campionato iraniano: 1
Petrochimi Bandar Imam BC: 2015-16
* Campionato libanese di pallacanestro maschile: 1
Al-Riyadi Beirut: 2016-17
* FIBA Europe Cup: 1
Reyer Venezia: 2017-18
|
2,363,321 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Full_Metal_Jacket
|
Full Metal Jacket
|
# Full Metal Jacket
Full Metal Jacket è un film del 1987 diretto da Stanley Kubrick.
Il film, il cui titolo originale si riferisce alla guaina in ottone ramato dei proiettili incamiciati, citati dal personaggio di Palla di Lardo a metà della storia, è ispirato al romanzo Nato per uccidere (The Short-Timers) di Gustav Hasford, un ex Marine e corrispondente di guerra, che ha collaborato alla sceneggiatura. L'AFI l'ha inserito al novantacinquesimo posto nella classifica AFI's 100 Years... 100 Thrills.
## Trama
Parris Island, Carolina del Sud, giugno 1967. Nel campo di addestramento dei Marines, dei giovani coscritti per la guerra del Vietnam vengono affidati al rude e spietato sergente maggiore Hartman, che li sottopone a un durissimo addestramento fisico, apostrofandoli con insulti mortificanti e soprannomi ignobili. Protagonisti della vicenda sono lo studente "Joker", aspirante giornalista di guerra, il suo amico texano "Cowboy" e il campagnolo e corpulento "Palla di Lardo", il quale diviene oggetto più di altri delle continue vessazioni dell'istruttore a causa della sua goffaggine e del suo atteggiamento infantile, inadatto alla vita militare.
Un giorno Joker ha un dissidio su questioni di natura religiosa con Hartman, ma a sorpresa il sergente, seppur deridendolo, ne apprezza il coraggio e lo promuove al ruolo di caposquadra. Dopo l'ennesima indisciplina di Palla di Lardo (il quale ha portato in camera una ciambella nonostante sia vietato portare cibo nel dormitorio), il sergente decide che da quel momento in poi, quando Palla di Lardo commetterà un errore, ritenendo i commilitoni colpevoli di non averlo motivato abbastanza, non punirà più lui ma tutto il plotone. Una notte i coscritti, stufi di scontare punizioni immotivate per colpa di Palla di Lardo, lo sottopongono a un "codice rosso", colpendolo con delle saponette avvolte in asciugamani; vi partecipa anche un riluttante Joker, l'unico che sembra mostrare atteggiamenti umani verso Palla di Lardo.
Da quel momento la recluta sembra migliorare notevolmente nell'attività militare, mostrando grandi capacità nel tiro, con grande soddisfazione del sergente, a discapito tuttavia della sua lucidità e salute mentale, al punto che inizia a parlare con il suo fucile e a trattarlo come se fosse la sua fidanzata (tutti loro hanno dovuto dare al proprio fucile un nome femminile e trattare l'arma come il loro migliore amico, ma Palla di Lardo sta visibilmente esagerando). Hartman alla fine ritiene tutte le reclute idonee al ruolo di Marine, compreso Palla di Lardo, nonostante le perplessità al riguardo di Joker e Cowboy.
Finito il corso di addestramento, la notte prima della partenza per il Vietnam, Joker è di turno come piantone e trova all’interno del bagno Palla di Lardo che, con sguardo demoniaco, imbraccia un fucile M14 caricato con delle pallottole full metal jacket. Nonostante Joker cerchi di farlo ragionare, Palla di Lardo, ormai completamente privo di senno, inizia a recitare il credo del fuciliere a gran voce, svegliando tutti tra cui Hartman, il quale sopraggiunge nel bagno e, arrabbiato, lo insulta per l'ennesima volta: il coscritto reagisce sparando un colpo dritto al petto del sergente, uccidendolo, e subito dopo si suicida sparandosi con la stessa arma, sotto gli occhi attoniti di Joker.
Qualche mese dopo Joker è in Vietnam, impiegato come giornalista per la rivista militare Stars and Stripes. Stanco della monotonia delle retrovie e frustrato dalla censura militare applicata ai suoi articoli, chiede e ottiene di essere mandato a combattere in prima linea al fronte di Huế durante l'offensiva del Têt del gennaio 1968. Assieme al fotografo Rafterman, bramoso di emozioni belliche, si unisce alla squadra dei Porci Arrapati, dove ritrova Cowboy e fa la conoscenza di altri giovani Marines, tutti condizionati e trasformati dagli orrori della guerra.
Durante un pattugliamento, Cowboy e altri due compagni di plotone, Doc e Eightball, vengono uccisi dai colpi di un cecchino Viet Cong, il quale si rivela essere una giovanissima ragazza, che viene ferita a morte. Svanito ogni sentimento di vendetta per i compagni uccisi, provando solo il desiderio di non farla soffrire, Joker le dà il colpo di grazia, facendo di lei la sua prima vittima accertata e guadagnandosi il rispetto dagli altri soldati.
I membri rimasti della pattuglia rientrano alla base, avanzando tra le rovine in fiamme, cantando la Marcia di Topolino, in un finale lugubre e surreale.
«... I'm in a world of shit. Yes. But I am alive. And I am not afraid.»
«... certo, vivo in un mondo di merda, questo sì. Ma sono vivo... e non ho più paura.»
(Voce fuori campo di Joker mentre la pattuglia torna alla base)
## Produzione
Il regista Stanley Kubrick preferì ricostruire il Vietnam in un set vicino a Londra, importando trecento palme dalla Spagna. La scena finale della battaglia di Huế è stata girata nel Sussex, nella centrale del gas in demolizione del quartiere di Beckton.
Il budget per la realizzazione del film è stato di 30 milioni di dollari. Tutti i personaggi asiatici sono interpretati da caratteristi inglesi di origine vietnamita. Il sergente Hartman è interpretato da un ex istruttore dei Marines, Ronald Lee Ermey, congedatosi nei primi anni settanta per motivi di salute e stabilitosi nelle Filippine divenendo caratterista e pilota di elicotteri. Ermey venne scritturato da Kubrick inizialmente come consulente militare, per poi essere scelto come interprete per le sue notevoli capacità oratorie; tra le altre sue prove cinematografiche legate al mondo militare si ricordano la celeberrima scena dell'assalto elicotteristico nel film Apocalypse Now di Francis Ford Coppola ed il doppiaggio del capo dei soldatini verdi di plastica nelle versioni originali dei film d'animazione Pixar della serie Toy Story.
Le riprese durarono circa un anno, dal 27 agosto 1985 all'8 agosto 1986, e il budget del film fu di circa 30 milioni di dollari con incassi superiori ai 46 milioni nel mercato nordamericano. Inizialmente il primo blocco di riprese fu quello delle scene di guerra e l'Offensiva del Tet, questo per permettere all'attore Vincent D'Onofrio di ingrassare oltre 30 kg, in modo tale da impersonare al meglio il ruolo del soldato goffo e in sovrappeso nelle scene dell'addestramento, che sono state girate per ultime e poi inserite nel montaggio come prima parte del film.
Fra le principali location si possono ricordare:
* RAF Swinderby, Bassingbourn Barracks, Epping Forest e Parris Island per le scene dell'addestramento;
* le Beckton Gasworks a Beckton, per le scene delle rovine di Huế;
* l'Isle of Dogs, per le scene di Đà Nẵng;
* Norfolk Broads;
* Cliffe nel Kent, per le varie scene in Vietnam.
Alcune scene furono girate anche negli Pinewood Studios di Iver Heath, nel Buckinghamshire.
Inizialmente, nella scena finale del film, la celebre Marcia di Topolino cantata dai soldati era stata doppiata nella versione italiana. Tuttavia, alla morte di Stanley Kubrick, il produttore esecutivo Jan Harlan decise di farla rimuovere per mantenere, anche nel doppiaggio italiano, la versione originale.
## Colonna sonora
Di seguito sono riportate le musiche utilizzate in Full Metal Jacket nell'ordine in cui si possono ascoltare durante il film. Queste non coincidono con le tracce contenute nel CD ufficiale Full Metal Jacket Original Motion Picture Soundtrack. La sigla finale Paint It Black dei Rolling Stones e la Mickey Mouse Club March di Walt Disney sono assenti nel CD, mentre sono presenti I like it like that di Chris Kenner e Transition di Abigail Mead, assenti nel film. Molte tracce della colonna sonora sono di Abigail Mead, figlia di Stanley Kubrick.
* Tracce
* Sigla iniziale: Hello Vietnam – Johnnie Wright
* Parris Island – Abigail Mead
* The Marines Hymn – The Goldman Band
* Leonard – Abigail Mead
* These Boots Are Made for Walkin' – Nancy Sinatra
* Chapel of Love – The Dixie Cups
* Ruins – Abigail Mead
* Wooly Bully – Sam The Sham and The Pharaohs
* Attack – Abigail Mead
* Surfin' Bird – The Trashmen
* Time Suspended – Abigail Mead
* Sniper – Abigail Mead
* Mickey Mouse Club March – Walt Disney
* Sigla finale: Paint It Black – Rolling Stones
* I Like it Like That – Chris Kenner (solo nel CD)
* Transition – Abigail Mead (solo nel CD)
## Distribuzione
Il film esce negli Stati Uniti il 26 giugno 1987 in anteprima, per poi in ampia distribuzione nazionale dal 10 luglio, ad appena sette mesi di distanza da un altro celebre film sulla guerra del Vietnam, il pluri-premiato Platoon di Oliver Stone, uscito nel dicembre 1986 e premiato agli Oscar nel marzo 1987. Vietato ai minori di anni 18, nelle sale cinematografiche italiane il film esce il 9 ottobre 1987 e, in tre mesi incassa otto miliardi di lire, piazzandosi poi al quarto posto tra le pellicole più viste dell'anno.
In Italia, fu mandato in onda in prima tv il 30 gennaio 1995 su Canale 5. La trasmissione televisiva prevedeva inizialmente alcuni tagli, come passaggi delle oscenità del sergente istruttore ed il suicidio di "Palla di Lardo". Con il successivo abbassamento ai minori di anni 14, fu possibile una trasmissione integrale.
### Divieti
Il film circolò in Italia con il divieto ai minori di 18 anni per numerose scene violente e per il linguaggio scurrile. Il divieto fu successivamente ridotto ai minori di 14 anni, permettendo la diffusione televisiva integrale.
### Edizione italiana
Il doppiaggio italiano fu eseguito dalla Kamoti Cinematografica e diretto da Mario Maldesi su dialoghi di Riccardo Aragno.
Nella versione originale, l'istruttore Hartman si presenta come "Gunnery Sergeant Hartman", ovvero con il grado di sergente d'artiglieria, inferiore rispetto a quello di sergente maggiore con cui si presenta nella versione italiana. La voce italiana del sergente è dell'attore Eros Pagni, il quale riuscì a replicare efficacemente il modo di parlare veloce e perentorio del personaggio e del suo interprete originale. La ragazza-cecchino vietnamita è invece doppiata da Ilaria Stagni, in seguito nota per il doppiaggio di Bart Simpson.
Nella versione originale Leonard viene soprannominato "Gomer Pyle", dal personaggio della serie commedia televisiva The Andy Griffith Show, inedita in Italia, il quale spin off vede un mite piantone assegnato alle retrovie del corpo dei Marines.
L'edizione italiana del film subì delle modifiche nel finale in occasione della rimasterizzazione per l'uscita in DVD. La battuta che Donlon pronuncia dopo che Joker ha ucciso il cecchino, "Fottuta dedizione al dovere. La dedizione dei duri", fu ridoppiata in "Adesso sei un duro Joker. Adesso sei veramente un duro", che traduce più correttamente la battuta originale ("Hard core, man. Fucking hard core"). Fu inoltre rimossa la traduzione in italiano della "Mickey Mouse March", sostituendola con la versione originale in inglese.
## Riconoscimenti
* 1988 - Premio Oscar
* Candidato per la migliore sceneggiatura non originale a Stanley Kubrick, Michael Herr e Gustav Hasford
* 1988 - Golden Globe
* Candidato per il miglior attore non protagonista a Ronald Lee Ermey
* 1988 - Premio BAFTA
* Candidato per il miglior sonoro a Nigel Galt, Edward Tise e Andy Nelson
* Candidato per i migliori effetti speciali a John Evans
* 1988 - Boston Society of Film Critics Award
* Migliore regia a Stanley Kubrick
* Miglior attore non protagonista a Ronald Lee Ermey
* 1988 - David di Donatello
* Miglior produttore straniero a Stanley Kubrick
* Candidato per il miglior film straniero a Stanley Kubrick
* Candidato per il miglior regista straniero a Stanley Kubrick
* 1988 - London Critics Circle Film Award
* Regista dell'anno a Stanley Kubrick
* 1988 - Ciak d'oro
* Miglior film straniero
## Curiosità
L'espressione "in a world of shit", in un mondo di merda, pronunciata da Joker nella scena finale, è la stessa usata da Palla di Lardo poco prima di sparare a Hartman e poi a sé stesso; in quel punto del film è stata tradotta "nella merda fino al collo". È l'unico ricordo di Palla di Lardo nella seconda parte del film.
|
10,104 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_della_Finlandia
|
Bandiera della Finlandia
|
# Bandiera della Finlandia
La bandiera della Finlandia (nome ufficiale siniristilippu, lett. "bandiera dalla croce blu") è stata adottata ufficialmente il 29 maggio 1918, ed è modellata sulla bandiera della Danimarca, la Dannebrog.
I colori simbolo della Finlandia sono il blu e il bianco. Il blu rappresenta i numerosi laghi presenti nel territorio finlandese e il cielo, e il bianco rappresenta la neve. La bandiera nazionale finlandese ha forma rettangolare. Presenta una croce blu su sfondo bianco. L'elemento verticale della croce è spostato verso il lato dell'asta. La bandiera di stato ha uno stemma sovrapposto al centro della croce.
## Bandiera nazionale
In base alle leggi finlandesi, le proporzioni della bandiera nazionale sono le seguenti:
* altezza 11
* larghezza 18
* spessore della croce blu 3
* altezza dei campi in bianco 4
* larghezza dei campi in bianco dal lato dell'asta 5
* larghezza dei campi in bianco dal lato esterno 10
Le proporzioni verticali sono dunque 4:3:4 e quelle orizzontali 5:3:10. Secondo un'interpretazione poetica l'azzurro fa riferimento al cielo e al mare della Finlandia, mentre il bianco rappresenta la neve dei lunghi inverni scandinavi.
## Colori della bandiera finlandese
I colori della bandiera finlandese sono i seguenti:
Sistema di colori PMS: Blu 294C, Rosso 186C, Giallo 123C
Toni CMYK:
* Blu C 100 %, M 56 %, Y 0 %, K 18,5 %
* Rosso C 0 %, M 91 %, Y 76 %, K 6 %
* Giallo C 0 %, M 30,5 %, Y 94 %, K 0 %
Il rosso e il giallo sono usati nella bandiera di stato, che porta uno stemma al centro della croce. I colori PMS sono specificati nella decisione del governo 827/93.
## Bandiere storiche
* Insegna usata dalle navi finlandesi durante la Guerra di Crimea, origine dell'attuale bandiera finnica (1853-1856)
* Bandiera del Regno di Finlandia, analoga a quella attuale ma con una tonalità di blu più chiara (1918-1919)
* Bandiera di stato del Regno di Finlandia (1918-1919)
|
10,016,626 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Welwitschiella_neriifolia
|
Welwitschiella neriifolia
|
# Welwitschiella neriifolia
Welwitschiella neriifolia O.Hoffm, 1893 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Bellis lineage) e sottotribù Grangeinae. Welwitschiella neriifolia è anche l'unica specie del genere Welwitschiella O.Hoffm, 1893.
## Etimologia
Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Karl August Otto Hoffmann (1853-1909) nella pubblicazione " Naturlichen Pflanzenfamilien" ( Nat. Pflanzenfam. [Engler & Prantl] 4(5): 390) del 1893. Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
## Descrizione
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo perenne.
Fusto. La parte aerea è eretta, semplice o ramosa. Gli steli sono increspati.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato e sessile. La lamina è strettamente oblunga con venature pennate.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da alcuni capolini raccolti in sciolte formazioni panicolate. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo disciforme. I capolini sono formati da un involucro, con forme campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, non carenate e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 3 - 4 serie. Il ricettacolo è nudo, senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma convessa.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri o tetrameri (calice e corolla formati da 4 - 5 elementi). Si distinguono in:
* fiori del raggio (esterni): sono tetrameri (raramente pentameri) femminili; la forma è ligulata (zigomorfa);
* fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili.
* Formula fiorale:
*/x K $\infty$, [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio
* Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
* Corolla:
* fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice le ligule sono assenti o appena sporgenti l'involucro; il colore è giallo;
* fiori del disco: la forma è tubulare terminante in alcuni lobi più o meno deltati; il colore è giallo.
* Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono ialine e prive di coda e speroni; le appendici apicali delle antere sono strettamente ovate e glabre; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
* Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate. I due bracci dello stilo variano da acuminati a acuti e quelli dei fiori del disco sono densamente papillosi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);
* achenio: gli acheni, con forme obcompresse e con 4 nervature laterali, sono sparsamente pubescenti; la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; le setole talvolta hanno delle punte a forma di ancora;
* pappo: il pappo è formato da una coroncina di scaglie connate alla base.
## Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne). Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori. Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
## Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in Angola e Zambia.
## Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi, oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi). La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.
### Filogenesi
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:
* Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
* Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
* Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
* Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
* North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Welwitschiella (insieme alla sottotribù Grangeinae) è incluso nel lignaggio "Bellis lineage" relativo agli areali dell'Africa, Madagascar e Asia sud-est. La sottotribù Grangeinae è divisa in tre gruppi: un gruppo eterogeneo, uno denominato "Psiadia group" e alcuni taxa Incertae sedis. Il genere di questa voce è incluso nel "Psiadia group".
In trattazioni precedenti Welwitschiella è descritto all'interno della sottotribù Anisopappine (tribù Athroismeae).
I caratteri distintivi della specie Welwitschiella neriifolia sono:
* i capolini sono del tipo disciforme;
* il ricettacolo è privo di pagliette a protezione della base dei fiori.
|
5,480,934 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Dipartimento_per_gli_affari_interni_e_territoriali
|
Dipartimento per gli affari interni e territoriali
|
# Dipartimento per gli affari interni e territoriali
Il Dipartimento per gli affari interni e territoriali (DAIT) è una struttura incardinata nel ministero dell'interno con le funzioni e i compiti di seguito indicati:
* amministrazione generale e supporto dei compiti di rappresentanza generale e di governo sul territorio;
* garanzia della regolare costituzione degli organi elettivi e del loro funzionamento;
* finanza locale;
* servizi elettorali;
* vigilanza sullo stato civile e sull'anagrafe;
* attività di collaborazione con gli enti locali.
## Struttura
Il Dipartimento si articola in quattro Direzioni centrali e si avvale di cinque Uffici di diretta collaborazione
### Direzioni centrali
* Direzione centrale per gli uffici territoriali del Governo e per le autonomie locali
* Ufficio I: Amministrazione e rappresentanza generale del governo sul territorio e nei rapporti con le autonomie locali
* Ufficio II: Tutela della legalità territoriale e politiche di sviluppo della sicurezza integrata
* Ufficio III: Politiche per l'attuazione del sistema sanzionatorio amministrativo
* Ufficio IV: Sportello delle autonomie
* Ufficio V: Controllo sugli organi
* Ufficio VI: Contenzioso sulle attività delle Autonomie Locali
* Ufficio VII: Affari degli enti locali
* Area I: Vigilanza
* Direzione centrale dei servizi elettorali
* Ufficio I: Legislazione, pianificazione e affari generali
* Ufficio II: Organizzazione delle consultazioni elettorali e referendarie
* Ufficio III: Attività di supporto alle consultazioni elettorali e referendarie
* Ufficio IV: Servizi informatici elettorali
* Ufficio V: Contabilità e contratti
* Direzione centrale della finanza locale
* Area I: Consulenza e studi di finanza locale, affari giuridici e attività parlamentare
* Area II: Contenzioso e rappresentanza in giudizio
* Direzione centrale per i servizi demografici
* Ufficio I: Pianificazione e affari generali
* Ufficio II: Stato civile
* Ufficio III: Anagrafe popolazione residente
* Ufficio IV: Centro Nazionale per i servizi demografici
* Area I: Anagrafe degli Italiani residenti all'estero
* Servizio VI: gestione delle procedure informatiche e consulenza tecnico-specialistica
### Uffici di diretta collaborazione
* Ufficio I: Gabinetto del Capo Dipartimento
* Ufficio II: Studi e legislazione
* Ufficio III: Pianificazione, programmazione, controllo di gestione e valutazione
* Ufficio IV: Innovazione amministrativa
* Ufficio V: Affari economico-finanziari
|
6,337,717 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatierra_%28Salvatierra%29
|
Salvatierra (Salvatierra)
|
# Salvatierra (Salvatierra)
Salvatierra è una città dello stato di Guanajuato, nel Messico centrale, capoluogo dell'omonima municipalità.
La popolazione della municipalità è di 37.203 abitanti (2010) e ha un'estensione di 507,68 km².
|
5,285,867 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Diego_Demme
|
Diego Demme
|
# Diego Demme
Diego Demme (Herford, 21 novembre 1991) è un calciatore tedesco di origini italiane, centrocampista del Napoli.
## Biografia
Nato in Germania, ha origini italiane, essendo il padre calabrese di Scandale, in provincia di Crotone. Quest'ultimo, tifoso del Napoli, gli ha dato il nome Diego in onore di Maradona.
## Caratteristiche tecniche
Demme è un centrocampista di quantità, ambidestro, bravo in marcatura. Dispone anche di ottima personalità. Si ispira a Gennaro Gattuso (che è stato anche suo allenatore nel Napoli). Motorino di centrocampo, è abile nel chiudere le linee di passaggio avversarie, ma anche nel trovare la profondità in avanti e negli inserimenti.
## Carriera
### Club
**Arminia, Paderborn e Lipsia**
Inizia la propria carriera calcistica nell'Arminia Bielefeld, con cui debutta nel 2010, all'età di 18 anni, in terza divisione tedesca. Con l'Arminia colleziona 21 presenze complessive nell'arco di due stagioni.
Nel gennaio 2012 viene acquistato dal Paderborn, con cui, in due anni, raccoglie 58 presenze nella seconda divisione, mettendosi in mostra e contribuendo parzialmente alla prima storica promozione del club in Bundesliga, nella stagione 2013-2014.
Nel gennaio del 2014 viene poi acquistato per 350.000 euro dal RB Lipsia, con cui firma un contratto della durata di quattro anni e mezzo. Dopo una metà di stagione in 3. Liga e due annate in 2. Bundesliga, con i compagni consegue finalmente la promozione nella massima serie tedesca. Il 28 agosto 2016 esordisce in Bundesliga, nella partita pareggiata per 2-2 in trasferta contro l'Hoffenheim. Il 15 aprile 2017 realizza la sua prima rete nella massima serie, in occasione del match casalingo vinto per 4-0 contro il Friburgo. In sei anni, oltre a diventare una bandiera del club, totalizza 214 presenze complessive, mettendo a segno 2 gol.
**Napoli**
L'11 gennaio 2020 viene ufficialmente acquistato dal Napoli per 12 milioni di euro. Tre giorni dopo debutta con la maglia dei partenopei, subentrando nel secondo tempo della gara di Coppa Italia vinta per 2-0 contro il Perugia. Il 18 gennaio fa il suo debutto in Serie A, nella sconfitta casalinga per 0-2 contro la Fiorentina. Il 3 febbraio segna la sua prima rete con la maglia azzurra, in occasione del match vinto per 4-2 contro la Sampdoria, allo stadio Marassi di Genova. Diviene subito un titolare nelle gerarchie di Gennaro Gattuso, arrivando a conquistare la Coppa Italia il 17 giugno seguente, dopo il successo ai rigori contro la Juventus.
L'anno successivo, dopo essere stato inizialmente riserva del neo-acquisto Tiémoué Bakayoko, torna nuovamente titolare a centrocampo, e al contempo trova in più occasioni la via del gol, realizzando due reti in campionato e una in Europa League.
La stagione seguente, con Luciano Spalletti sulla panchina azzurra, comincia tardi per Demme: il 24 luglio 2021, durante l'amichevole vinta per 1-0 contro la Pro Vercelli, subisce un infortunio al ginocchio che lo rende indisponibile per due mesi. Fa il suo esordio stagionale il successivo 26 settembre, negli ultimi minuti della gara casalinga vinta per 2-0 contro il Cagliari, alla sesta giornata di campionato. Conclude la sua terza annata in maglia azzurra con 25 presenze totali e un gol, realizzato contro lo Spezia il 22 maggio 2022.
Tormentato da un altro infortunio, stavolta al piede sinistro, nell'annata successiva il suo impiego cala drasticamente. Ciononostante il 4 maggio 2023, in virtù del pareggio per 1-1 del Napoli contro l'Udinese, si aggiudica il primo scudetto della sua carriera.
L'anno seguente fa il suo debutto stagionale da titolare in Coppa Italia, nella partita casalinga contro il Frosinone del 19 dicembre 2023, valida per gli ottavi di finale e terminata 0-4 a favore dei ciociari. In campionato, invece, esordisce il successivo 13 gennaio, in occasione della vittoria casalinga per 2-1 contro la Salernitana, subentrando all'infortunato Jens Cajuste.
### Nazionale
Esordisce con la Germania il 10 giugno 2017, nella sfida vinta per 7-0 contro San Marino, entrando al 76º minuto al posto di Julian Draxler. Viene successivamente inserito nei convocati per la Confederations Cup 2017, salvo poi dover rinunciare alla competizione a causa di un infortunio.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 28 gennaio 2024.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2010-2011 | Arminia Bielefeld | ZL | 10 | 0 | CG | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 10 | 0 |
| 2011- gen. 2012 | Arminia Bielefeld | 3L | 10 | 0 | CG | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 11 | 0 |
| Totale Arminia Bielefeld | Totale Arminia Bielefeld | Totale Arminia Bielefeld | 20 | 0 | | 1 | 0 | | - | - | | - | - | 21 | 0 |
| gen.-giu. 2012 | Paderborn 07 | ZL | 12 | 0 | CG | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 12 | 0 |
| 2012-2013 | Paderborn 07 | ZL | 29 | 0 | CG | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 30 | 0 |
| 2013-gen. 2014 | Paderborn 07 | ZL | 17 | 0 | CG | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 19 | 0 |
| Totale Paderborn 07 | Totale Paderborn 07 | Totale Paderborn 07 | 58 | 0 | | 3 | 0 | | - | - | | - | - | 61 | 0 |
| gen.-giu. 2014 | Lipsia | 3.L | 16 | 0 | CG | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 16 | 0 |
| 2014-2015 | Lipsia | ZL | 30 | 0 | CG | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 33 | 0 |
| 2015-2016 | Lipsia | ZL | 28 | 0 | CG | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 28 | 0 |
| 2016-2017 | Lipsia | BL | 32 | 1 | CG | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 33 | 1 |
| 2017-2018 | Lipsia | BL | 30 | 0 | CG | 1 | 0 | UCL+UEL | 4+6 | 0 | - | - | - | 41 | 0 |
| 2018-2019 | Lipsia | BL | 26 | 0 | CG | 5 | 0 | UEL | 8 | 0 | - | - | - | 39 | 0 |
| 2019-gen. 2020 | Lipsia | BL | 17 | 0 | CG | 2 | 0 | UCL | 5 | 1 | - | - | - | 24 | 1 |
| Totale Lipsia | Totale Lipsia | Totale Lipsia | 179 | 1 | | 12 | 0 | | 23 | 1 | | - | - | 214 | 2 |
| gen.-giu. 2020 | Napoli | A | 15 | 1 | CI | 5 | 0 | UCL | 2 | 0 | - | - | - | 22 | 1 |
| 2020-2021 | Napoli | A | 24 | 2 | CI | 4 | 0 | UEL | 6 | 1 | SI | 1 | 0 | 35 | 3 |
| 2021-2022 | Napoli | A | 19 | 1 | CI | 1 | 0 | UEL | 5 | 0 | - | - | - | 25 | 1 |
| 2022-2023 | Napoli | A | 7 | 0 | CI | 0 | 0 | UCL | 0 | 0 | - | - | - | 7 | 0 |
| 2023-2024 | Napoli | A | 2 | 0 | CI | 1 | 0 | UCL | 0 | 0 | SI | - | - | 3 | 0 |
| Totale Napoli | Totale Napoli | Totale Napoli | 67 | 4 | | 11 | 0 | | 13 | 1 | | 1 | 0 | 92 | 5 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 324 | 5 | | 27 | 0 | | 36 | 2 | | 1 | 0 | 388 | 7 |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Germania :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 10-6-2017 | Norimberga | Germania | 7 – 0 | San Marino | Qual. Mondiali 2018 | - | 76’ |
| Totale | | Presenze | 1 | | Reti | 0 | |
## Palmarès
### Club
* Coppa Italia: 1
Napoli: 2019-2020
* Campionato italiano: 1
Napoli: 2022-2023
|
2,673,960 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Grupo_Desportivo_Estoril_Praia
|
Grupo Desportivo Estoril Praia
|
# Grupo Desportivo Estoril Praia
Il Grupo Desportivo Estoril Praia, meglio noto come Estoril Praia o più semplicemente Estoril, è una società calcistica portoghese con sede nella città di Estoril, nella municipalità di Cascais, distretto di Lisbona. Il club è stato fondato nel 1939. Oltre alla divisione calcistica, la società ha una squadra di pallacanestro che ha giocato nei più importanti campionati professionistici nazionali.
## Storia
Nel campionato portoghese di prima divisione dell'anno 2012-2013 raggiunge un'importante qualificazione all'Europa League, chiudendo il campionato al 5º posto.
## Palmarès
### Competizioni nazionali
* Liga de Honra: 2
2004-2005, 2011-2012
* Segunda Divisão: 5
1941-1942, 1943-1944, 1945-1946, 1974-1975, 2002-2003 (sud)
* Segunda Liga: 1
2020-2021
### Altri piazzamenti
* Coppa del Portogallo:
Finalista: 1943-1944
Semifinalista: 2016-2017, 2020-2021
* Coppa di Lega portoghese:
Finalista: 2023-2024
* Segunda Liga:
Secondo posto: 1990-1991
Terzo posto: 2018-2019
* Taça Federação Portuguesa de Futebol:
Finalista: 1976-1977
## Statistiche e record
### Statistiche nelle competizioni UEFA
Tabella aggiornata alla fine della stagione 2018-2019.
| Competizione | Partecipazioni | G | V | N | P | RF | RS |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| Coppa UEFA/UEFA Europa League | 2 | 16 | 4 | 6 | 6 | 17 | 17 |
## Organico
### Rosa 2023-2024
Aggiornata al 30 dicembre 2023.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 2 | D | Raúl Parra |
| 3 | D | Bernardo Vital |
| 5 | D | Volnei |
| 6 | C | Alex Soares |
| 7 | A | Rodrigo Martins |
| 8 | C | Jordan Holsgrove |
| 9 | A | Alejandro Marqués |
| 10 | A | Rafik Guitane |
| 11 | A | Cassiano |
| 17 | D | Harouna Sy |
| 18 | D | Erick Cabaco |
| 20 | A | João Carlos |
| 21 | A | Rodrigo Gomes |
| 22 | D | Eliaquim Mangala |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 23 | D | Pedro Álvaro |
| 25 | A | Bamidele Yusuf |
| 28 | C | Ivan Pavlić |
| 31 | P | Marcelo Carné |
| 33 | C | João Marques |
| 64 | C | Mor Ndiaye |
| 67 | D | Ricardo Fernandes |
| 78 | A | Tiago Araújo |
| 79 | D | Wagner Pina |
| 81 | P | Diogo Dias |
| 82 | C | Mateus Fernandes |
| 83 | C | Koba Koindredi |
| 91 | A | Heri |
| 99 | P | Daniel Figueira |
### Rosa 2022-2023
Aggiornata al 13 settembre 2022.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 3 | D | Bernardo Vital |
| 4 | D | Lucas Áfrico |
| 5 | D | Eliaquim Mangala |
| 7 | A | Rodrigo Martins |
| 8 | A | Serginho |
| 9 | A | Alejandro Marqués |
| 10 | C | Francisco Geraldes |
| 13 | P | Pedro Silva |
| 14 | D | Racine Coly |
| 20 | C | João Carvalho |
| 21 | A | Tiago Gouveia |
| 22 | D | Shaquil Delos |
| 23 | D | Pedro Álvaro |
| 25 | C | Mor Ndiaye |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 29 | A | Gilson Tavares |
| 31 | D | Joãozinho |
| 32 | C | Loreintz Rosier |
| 34 | D | Mexer |
| 47 | P | João Oliveira |
| 50 | A | João Carlos |
| 62 | D | Tiago Santos |
| 78 | A | Tiago Araújo |
| 87 | D | Gonçalo Esteves |
| 90 | A | Bamidele Yusuf |
| 91 | C | Mabrouk Rouaï |
| 95 | C | James Lea Siliki |
| 99 | P | Daniel Figueira |
| 97 | C | Rafik Guitane |
### Rosa 2021-2022
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 2 | D | Carles Soria |
| 3 | D | Bernardo Vital |
| 4 | D | Lucas Áfrico |
| 6 | C | Chico Geraldes |
| 8 | C | Rodrigo Valente |
| 9 | A | André Clovis |
| 10 | C | André Franco |
| 11 | C | Arthur Gomes |
| 12 | P | Thiago Silva |
| 14 | D | Racine Coly |
| 17 | A | Rui Fonte |
| 18 | A | Leonardo Ruiz |
| 20 | C | Bruno Lourenço |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 21 | C | João Gamboa |
| 22 | D | David Bruno |
| 26 | C | Ryōtarō Meshino |
| 28 | D | Nahuel Ferraresi |
| 31 | D | Joãozinho |
| 32 | C | Loreintz Rosier |
| 33 | C | James Lea Siliki |
| 58 | C | Romário Baró |
| 77 | C | Johan Mina |
| 90 | A | Gilson Tavares |
| 92 | A | Xavier |
| 97 | D | Patrick William |
| 99 | P | Daniel Figueira |
### Rosa 2020-2021
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Nuno Macedo |
| 2 | D | João Diogo |
| 3 | D | Bernardo Vital |
| 4 | D | Volnei Feltes |
| 6 | C | Hugo Basto |
| 7 | A | Chiquinho |
| 9 | C | André Vidigal |
| 10 | C | Zé Valente |
| 11 | A | Nicolas Careca |
| 12 | P | Thiago Silva |
| 13 | C | Miguel Crespo |
| 14 | A | Abdul-Aziz Yakubu |
| 15 | D | Pedro Empis |
| 16 | C | Bruno Lourenço |
| 18 | C | Murilo |
| 19 | C | Armin Hodzic |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 21 | C | João Gamboa |
| 22 | D | Carles Soria |
| 24 | D | Marcos Valente |
| 25 | D | Hugo Gomes |
| 26 | C | Jean Lazare |
| 27 | C | André Franco |
| 31 | D | Joãozinho |
| 32 | C | Loreintz Rosier |
| 33 | D | Lucas Silva |
| 35 | C | Harramiz |
| 52 | A | João Carlos |
| 73 | P | Sandro Cabral |
| 97 | A | André Clovis |
| 99 | P | Daniel Figueira |
| | C | João Mendes |
### Rosa 2019-2020
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Vladimir Stojković |
| 3 | D | Lucas Cunha |
| 4 | D | Lucas Áfrico |
| 5 | C | Cicero |
| 7 | A | Chiquinho |
| 8 | C | Duarte Valente |
| 10 | C | Rafael Barbosa |
| 11 | A | Nicolas Careca |
| 12 | C | Nego Tembeng |
| 17 | A | Roberto |
| 18 | A | João Oliveira |
| 19 | A | Rubén Belima |
| 21 | D | João Góis |
| 23 | D | Tote Gomes |
| 26 | A | Denis Pineda |
| 27 | C | André Franco |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 28 | A | Juninho |
| 29 | D | João Diogo |
| 30 | C | Matheus Índio |
| 31 | D | Joãozinho |
| 33 | D | Philipe Maia |
| 35 | D | Defendi |
| 44 | P | Thiago |
| 50 | C | Miguel Crespo |
| 64 | D | Marcos Valente |
| 68 | C | Daniel Bragança |
| 77 | A | Hugo Firmino |
| 87 | C | Khevin |
| 88 | C | Ricardo Rodrigues |
| 95 | C | Lucas Marques |
| 99 | P | Dani Figueira |
### Rosa 2018-2019
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Thierry Graça |
| 2 | D | Ailton |
| 3 | D | Lucão |
| 4 | D | Pedro Monteiro |
| 5 | D | Joel Ferreira |
| 6 | D | Dankler |
| 7 | D | Mano |
| 8 | C | Eduardo |
| 9 | A | Bruno Gomes |
| 10 | A | Kléber |
| 11 | C | Allano |
| 12 | D | Fernando Fonseca |
| 13 | C | Gonçalo |
| 17 | C | Lucas Evangelista |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 19 | C | Duarte Valente |
| 20 | A | Matheus Índio |
| 21 | D | Thiago Cardoso |
| 22 | A | André Claro |
| 28 | D | Gonçalo Brandão |
| 29 | A | Jorman Aguilar |
| 30 | D | Abner |
| 31 | P | José Moreira |
| 32 | D | Rafik Halliche |
| 33 | A | Victor Andrade |
| 40 | P | Renan Ribeiro |
| 77 | A | Ewandro |
| 88 | C | Pedro Rodrigues |
| 91 | A | Sandro Lima |
### Rosa 2017-2018
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Thierry Graça |
| 2 | D | Ailton |
| 3 | D | Lucão |
| 4 | D | Pedro Monteiro |
| 5 | D | Joel Ferreira |
| 6 | D | Dankler |
| 7 | D | Mano |
| 8 | C | Eduardo |
| 9 | A | Bruno Gomes |
| 10 | A | Kléber |
| 11 | C | Allano |
| 12 | D | Fernando Fonseca |
| 13 | C | Gonçalo |
| 17 | C | Lucas Evangelista |
| 19 | C | Duarte Valente |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 20 | A | Matheus Índio |
| 21 | D | Thiago Cardoso |
| 22 | A | André Claro |
| 25 | C | Charalampos Kyriakou |
| 28 | D | Gonçalo Brandão |
| 29 | A | Jorman Aguilar |
| 30 | D | Abner |
| 31 | P | José Moreira |
| 32 | D | Rafik Halliche |
| 33 | A | Victor Andrade |
| 40 | P | Renan Ribeiro |
| 77 | A | Ewandro |
| 87 | A | Matheus Sávio |
| 88 | C | Pedro Rodrigues |
## Risultati in campionato e in coppa
| Stagione | | Pos. | Pti. | V | N | P | GF | GS | P | Coppa del Portogallo | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1944-1945 | 1D | 7 | 18 | 6 | 4 | 8 | 44 | 34 | 16 | | |
| 1946-1947 | 1D | 5 | 26 | 16 | 1 | 9 | 96 | 55 | 33 | non disputata | |
| 1947-1948 | 1D | 4 | 26 | 16 | 4 | 6 | 91 | 49 | 36 | | Miglior posizione raggiunta |
| 1948-1949 | 1D | 5 | 26 | 12 | 5 | 9 | 76 | 54 | 29 | | |
| 1949-1950 | 1D | 12 | 26 | 7 | 7 | 12 | 50 | 59 | 21 | non disputata | |
| 1950-1951 | 1D | 11 | 26 | 10 | 1 | 15 | 53 | 58 | 21 | | |
| 1951-1952 | 1D | 9 | 26 | 8 | 5 | 13 | 49 | 61 | 21 | | |
| 1952-1953 | 1D | 14 | 26 | 5 | 4 | 17 | 28 | 64 | 14 | | Retrocesso |
| 1975-1976 | 1D | 8 | 30 | 10 | 8 | 12 | 31 | 45 | 28 | | |
| 1976-1977 | 1D | 11 | 30 | 6 | 13 | 11 | 26 | 36 | 25 | | |
| 1977-1978 | 1D | 11 | 30 | 8 | 9 | 13 | 25 | 36 | 25 | | |
| 1978-1979 | 1D | 11 | 30 | 8 | 10 | 12 | 24 | 42 | 26 | | |
| 1979-1980 | 1D | 14 | 30 | 5 | 11 | 14 | 18 | 37 | 21 | | Retrocesso |
| 1980-1981 | 2D | ? | ? | ? | ? | ? | ? | ? | ? | | Promosso |
| 1981-1982 | 1D | 12 | 30 | 7 | 10 | 13 | 30 | 41 | 24 | | |
| 1982-1983 | 1D | 11 | 30 | 9 | 8 | 13 | 26 | 39 | 26 | | |
| 1983-1984 | 1D | 14 | 30 | 6 | 9 | 15 | 22 | 51 | 21 | | |
| 1990-1991 | 2H | 2 | 38 | 17 | 12 | 9 | 48 | 28 | 46 | | Promosso |
| 1991-1992 | 1D | 10 | 34 | 10 | 10 | 14 | 34 | 54 | 30 | | |
| 1992-1993 | 1D | 13 | 34 | 9 | 12 | 13 | 29 | 41 | 30 | | |
| 1993-1994 | 1D | 18 | 34 | 5 | 8 | 21 | 22 | 57 | 18 | | Retrocesso |
| 1994-1995 | 2H | 5 | 34 | 16 | 9 | 9 | 39 | 20 | 41 | | |
| 1995-1996 | 2H | 12 | 34 | 12 | 8 | 14 | 52 | 42 | 44 | | |
| 1996-1997 | 2H | 7 | 34 | 13 | 8 | 13 | 34 | 35 | 47 | | |
| 1997-1998 | 2H | 7 | 34 | 11 | 13 | 10 | 40 | 39 | 46 | | |
| 1998-1999 | 2H | 18 | 34 | 6 | 10 | 18 | 23 | 50 | 28 | | Retrocesso |
| 1999-2000 | 2DS | 4 | 38 | 18 | 3 | 7 | 67 | 40 | 67 | Round 4 | |
| 2000-2001 | 2DS | 12 | 38 | 14 | 11 | 13 | 45 | 46 | 53 | Round 6 | |
| 2001-2002 | 2DS | 5 | 38 | 17 | 8 | 13 | 46 | 44 | 59 | Round 2 | |
| 2002-2003 | 2DS | 1 | 38 | 25 | 8 | 5 | 74 | 29 | 83 | Round 3 | Promosso |
| 2003-2004 | 2H | 1 | 34 | 20 | 7 | 7 | 63 | 40 | 67 | Quarti di finale | Promosso |
| 2004-2005 | 1D | 17 | 34 | 8 | 6 | 20 | 38 | 55 | 30 | Round 5 | Retrocesso |
| 2005-2006 | 2H | 9 | 34 | 11 | 12 | 11 | 44 | 43 | 45 | Round 5 | |
| 2006-2007 | 2H | 10 | 30 | 10 | 7 | 13 | 30 | 35 | 37 | Round 4 | |
| 2007-2008 | 2H | 7 | 30 | 11 | 8 | 11 | 41 | 38 | 41 | Round 3 | |
|
10,020,581 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Minnie_%28disambigua%29
|
Minnie (disambigua)
|
# Minnie (disambigua)
## Antroponimi
* Minnie – nome proprio di persona inglese, ipocoristico di Minerva, Winifred, Wilhelmina, Winona, Jasmine, Maria, Noemi, Miranda, Clementina o Amelia
## Geografia
* Minnie – area non incorporata nella Contea di Floyd (Kentucky)
* Minnie – area non incorporata nella Contea di Wetzel, West Virginia
* Minnie – townshipa nella Contea di Beltrami, Minnesota
## Musica
* Minnie – album di Minnie Riperton del 1979
## Personaggi
* Minnie Mouse – personaggio dell'universo Disney, conosciuta in italiano come Minni
|
9,103,507 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Zombie_walk
|
Zombie walk
|
# Zombie walk
Per zombie walk ("camminata degli zombi" in lingua inglese) si intende un raduno pubblico ove i partecipanti, travestiti da zombi, camminano in gruppo lungo le strade di una città.
## Storia
Fra le primissime zombie walk di cui si ha memoria vi sono quella avvenuta nel corso della Gen Con di Milwaukee del 2000, e la Zombie Parade di Sacramento, tenuta per la prima volta nel 2001 per promuovere una rassegna cinematografica e ripetuta durante gli anni seguenti. Degne di nota sono anche le zombie walk di Toronto, che ebbero origine nel 2003 per poi diventare una tradizione annuale locale. A partire dalla metà del decennio, il fenomeno delle zombie walk attecchì in tutto il Nord America, ed eventi analoghi vennero tenuti in città come Pittsburgh, Seattle, Grand Rapids e Asbury Park. Sono state svolte anche zombie walk all'infuori del continente nordamericano, come quelle di Mar del Plata, Rio de Janeiro, Brisbane, Melbourne, Colonia, Torino, e Sitges.
|
505,536 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Prefettura_apostolica_di_Shaowu
|
Prefettura apostolica di Shaowu
|
# Prefettura apostolica di Shaowu
La prefettura apostolica di Shaowu (in latino: Praefectura Apostolica Shaovuensis) è una sede della Chiesa cattolica in Cina. Nel 1950 contava 5.112 battezzati su 300.000 abitanti. La sede è vacante.
## Territorio
La prefettura apostolica comprende parte della provincia cinese di Fujian.
Sede prefettizia è la città di Shaowu.
## Storia
La missione sui iuris di Shaowu fu eretta il 18 luglio 1929 con il breve Concreditum Nobis di papa Pio XI, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico di Fuzhou (oggi arcidiocesi).
Il 21 maggio 1938 la missione sui iuris è stata elevata al rango di prefettura apostolica con la bolla In infidelium regiones dello stesso papa Pio XI.
Shaowu non compare nella lista delle diocesi ufficiali cinesi della provincia di Fujian: il governo infatti, senza il consenso della Santa Sede, ha preteso di ridurre le sei circoscrizioni ecclesiastiche esistenti nel 1950 (ossia Funing, Fuzhou, Jian'ou, Shaowu, Tingzhou e Xiamen) a tre sole: Fuzhou, Mindong e Xiamen.
## Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
* Heribert Aloysius Theodor Winkler, S.D.S. † (9 gennaio 1930 - 21 maggio 1938 deceduto)
* Inigo Maximilian König, S.D.S. † (21 maggio 1938 - 13 agosto 1964 deceduto)
## Statistiche
La prefettura apostolica nel 1950 su una popolazione di 300.000 persone contava 5.112 battezzati, corrispondenti all'1,7% del totale.
| anno | popolazione | popolazione | popolazione | presbiteri | presbiteri | presbiteri | presbiteri | diaconi | religiosi | religiosi | parrocchie |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| anno | battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | diaconi | uomini | donne | parrocchie |
| 1950 | 5.112 | 300.000 | 1,7 | 23 | 4 | 19 | 222 | | 8 | 5 | 10 |
|
590,919 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Fiume
|
Provincia di Fiume
|
# Provincia di Fiume
La provincia di Fiume o provincia del Carnaro è stata una provincia italiana esistita dal 1924 al 1947. Aveva come capoluogo la città di Fiume, e prendeva nome dal golfo del Quarnaro. La sua targa automobilistica fu FM, dopo un utilizzo sperimentale della sigla FU.
Nel 1938 era divisa in 13 comuni e aveva una superficie di 1.121 km² con una popolazione di 109.018 abitanti e una densità di 109 ab./km².
## Storia
Con il trattato di Rapallo del 12 novembre 1920 Fiume, che contava circa 50.000 abitanti di madre lingua italiana e 13.000 abitanti di madre lingua croata e dal settembre del 1919 era occupata militarmente da un manipolo di militari italiani al comando del poeta Gabriele D'Annunzio, venne dichiarata città stato indipendente.
D'Annunzio si ribellò alle decisioni della diplomazia, disconoscendo la validità degli accordi italo-jugoslavi e continuando l'occupazione di Fiume. A seguito dell'attacco italiano del Natale del 1920, il poeta fu costretto a partire da Fiume il 18 gennaio 1921, ritirandosi in una villa di Gardone Riviera, successivamente acquistata e ribattezzata Vittoriale. Le forze nazionaliste e fasciste italiane continuarono ad adoperarsi per l'annessione di Fiume all'Italia, fino ad organizzare un golpe nel 1922, provocando l'occupazione militare della città da parte del Regio Esercito nel 1923 per manifesta incapacità a mantenere l'ordine pubblico. A questi eventi fece seguito il Trattato di Roma del 27 gennaio 1924 fra l'Italia e la Jugoslavia, che suddivise l'ex Stato libero di Fiume fra le due nazioni confinanti.
La Provincia di Fiume venne istituita il 22 febbraio 1924 e gli venne assegnato il territorio dell'ex Stato libero annesso all'Italia nel 1924, che divenne il circondario di Fiume; alla provincia fu assegnato anche il circondario di Volosca-Abbazia, già parte della provincia di Pola, tranne i comuni di Castelnuovo d'Istria e Matteria. Nel 1928, soppressi circondari e mandamenti, vennero aggregati alla provincia i due comuni già istriani di Castelnuovo d'Istria e Matteria.
Dal 7 giugno 1941, a seguito dell'aggressione delle Potenze dell'Asse alla Jugoslavia e del trattato di Roma del 18 maggio 1941, la provincia di Fiume fu ingrandita: furono annessi l'entroterra orientale di Fiume e le isole quarnerine di Veglia ed Arbe. Una simile fretta nel dare un nuovo e definitivo assetto amministrativo alla regione, che si contrapponeva ai lenti cambiamenti che avevano seguito la vittoria nella Grande guerra, tradiva un'evidente finalità propagandistica, ma non poteva trovare ovviamente un'integrale applicazione pratica: al tal fine vennero infatti attivati presso la prefettura di Fiume due uffici, l'"Intendenza civile per i Territori annessi del Fiumano e della Cupa" e il "Commissariato civile di Sussak", con competenza rispettivamente sulle aree interne e su quella costiera, volti a gestire un'integrazione nella vita nazionale italiana che non poteva che essere lenta e tutt'altro che immediata, dovendosi implementare il superamento della vigente legislazione jugoslava.
L'aggressione alla Jugoslavia determinò nelle zone annesse dall'Italia la nascita di un movimento di resistenza partigiana, che i militari italiani cercarono di reprimere con estrema ferocia. Per colpire la resistenza slava, le autorità italiane puntarono sulla deportazione di intere zone popolate da civili sospettati di aver concesso sostegno ai partigiani o in grado di parentela con loro. In data 30 maggio 1942 il prefetto della provincia di Fiume Temistocle Testa firmò il proclama prot.n.2796, in cui rendeva nota la punizione inflitta alle famiglie di presunti aderenti alle formazioni partigiane:
«…Si informano le popolazioni dei territori annessi che con provvedimento odierno sono stati internati i componenti delle suddette famiglie, sono state rase al suolo le loro case, confiscati i beni e fucilati 20 componenti di dette famiglie estratti a sorte, per rappresaglia contro gli atti criminali da parte dei ribelli che turbano le laboriose popolazioni di questi territori…»
(Dalla copia del proclama riportata a pagina 327 del libro di Boris Gombač, Atlante storico dell'Adriatico orientale (op. cit.))
Per solidarietà con le popolazioni ex-jugoslave, anche fra i cittadini italiani di lingua slava si diffuse la ribellione. Il prefetto di Fiume fu destinatario della seguente relazione resa dal commissario prefettizio di Primano:
«Il giorno 4/6/1942/XX alle ore 13.30 furono incendiati da parte degli squadristi del II Battaglione di stanza a Cosale le case delle seguenti frazioni del Comune di Primano: Bittigne di Sotto...,Bittigne di Sopra..., Monte Chilovi..., Rattecievo in Monte... [...] Durante le operazioni di distruzione ... è stata fatta una esecuzione in massa di n. 24 persone appartenenti alle frazioni di Monte Chilovi e Rattecevo in Monte. [...] poiché è da temersi una immediata rappresaglia, si prega vivamente di voler inviare con tutta sollecitudine dei rinforzi.»
(Il Commissario prefettizio Attilio Orsarri, 5 giugno 1942)
La resa italiana l'8 settembre 1943, comportò per alcuni giorni i primi fenomeni di infoibamento di esponenti italiani, ma la rapida reazione nazista sottopose la provincia all'occupazione militare della Wehrmacht nell'ambito della Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK). I tedeschi, che erano impegnati in un gioco ben più grande delle divisioni etniche del piccolo territorio fiumano, imposero in breve tempo una loro sbrigativa soluzione per le vertenze italo-croate: rimosso il senatore Gaetano Giardino, prefetto troppo nazionalista, nominarono al suo posto Capo della Provincia il dottor Alessandro Spalatin, cui affiancarono però un viceprefetto croato, al quale il 29 ottobre venne affidato l'incarico di Commissario straordinario del "Commissariato di Sussak-Veglia", l'ufficio che fuse le due precedenti intendenze dei territori annessi nel 1941: in tal modo queste zone, nelle quali i nazisti ritennero dover riconoscere gli speciali interessi croati avversi agli italiani, passarono de facto sotto le autorità slave, pur mantenendo ciò che interessava ai tedeschi, cioè l'incorporazione all'OZAK. Sotto il potere germanico si susseguirono le repressioni che portarono la provincia di Fiume ad essere la quarta in Italia per numero di morti nei campi di sterminio nazisti dopo quelle di Gorizia, Firenze e Genova. Anche il questore italiano di Fiume, Giovanni Palatucci, fu arrestato dai nazisti per essersi opposto alla campagna antiebraica nonché per aver istituito un Comitato Multinazionale Indipendente allo scopo di trattare la resa di Fiume con gli Alleati e l'indipendenza dell'Alpeadria in una terra che sarebbe stata assegnata d'ufficio alla nuova Jugoslavia. Scoperto il programma politico indipendentista venne deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì di stenti il 10 febbraio 1945. Il Comitato Multinazionale Indipendente di Fiume era formato da fascisti, partigiani italiani, partigiani titini, ebrei ed altre minoranze.
In seguito alla destituzione di Palatucci, i suoi poteri furono assunti direttamente dalla Gestapo, con grave danno per la sovranità italiana sulla provincia, che fu di fatto già annullata quando, nell'aprile del 1945, i titini invasero senza difficoltà la provincia, proclamandone l'annessione alla Jugoslavia senza attendere i dovuti atti di diritto internazionale.
Il nuovo potere comunista cancellò subito la provincia, sciolse ogni potere pubblico sostituendolo con una gerarchia di soviet popolari, e separò il territorio dall'Italia cambiandone la moneta, i documenti, le targhe e addirittura l'orario. Nel 1947 la provincia di Fiume fu infine ufficialmente annullata secondo il diritto internazionale ed italiano, che riconobbero il suo ingresso a fare parte della Jugoslavia di Tito come provincia croata di Rijeka.
## Comuni della provincia
Il capoluogo della provincia, la città di Fiume, fu annessa all'Italia col Trattato di Roma del 27 gennaio 1924, e la formale annessione italiana si ebbe il 22 febbraio 1924. Gli altri comuni invece erano già italiani a partire dal Trattato di Rapallo (1920), e fino all'istituzione della provincia erano rimasti in quella di Pola. Castelnuovo d'Istria e Matteria furono invece trasferiti da Pola a Fiume solo nel 1928.
Fra i comuni fiumani il comune con la più alta percentuale di popolazione italiana era Laurana, seguito dalla frazione Volosca del comune di Abbazia. Negli altri comuni non istriani, pur accanto ad una presenza italiana, la maggioranza etnica era croata. Faceva eccezione il già citato comune di Abbazia, dove non esisteva una maggioranza etnica ma erano massicciamente presenti sia italiani, sia croati, sia sloveni, e in piccola parte anche tedeschi. Il capoluogo provinciale aveva, nel suo nucleo urbano, una maggioranza etnica italiana di circa l'ottanta per cento nel censimento del 1936, mentre nei sobborghi dei dintorni, rimasti però per lo più al Regno di Jugoslavia, la maggioranza etnica era croata.
### Città, comuni e villaggi della provincia di Fiume
* Fiume (Rijeka): Borgomarina, Cosala (Kozala), Drenova (Drenova), Plasse (Plase).
* Abbazia (Opatija): Apriano (Veprinac), Crissizza (Križevice), Lipovizza (Lipovica), Pogliane (Poljane), Preluca (Preluka), Scherbici (Škrbići), Slatina (Slatina), Vassania (Vašanska), Volosca (Volosko).
* Castel Iablanizza: Cottésevo, Iasena di Bisterza, Terciane, Verbizza, Verbovo, Villa Podigraie, Zabice Castelvecchio, Zemon di Sopra, Zemon di Sotto.
* Castelnuovo (Podgrad, Ilirska Bistrica): Crussizza di Castelnuovo, Eriacci, Gabrega, Giavorie, Gradischie di Castelnuovo, Mune Grande, Mune Piccolo, Obrovo Santa Maria, Paulizza, Pobese, Pogliane, Pregara, Prelose Sant'Egidio, Racizze, Rittomece, Sabogna, Seiane, Starada, Studena in Monte, Zaielse.
* Clana (Klana): Isera, San Rocco, Scalnizza, Studena, Zidovje.
* Draga di Moschiena (Mošćenička Draga): Bersezio (Brseč), Cala (Kalac), Obers (Obrš), Riva Mošćenička (Krai), Ruins (Ruins), San Pietro (St. Peter), St. Antonio (St. Anton), Selza (Flint), Trebisca (Trebišća), Monte Maggiore (Učka), Valsantamarina (Moscenicka Draga).
* Elsane (Jelšane): Berdo di Elsane, Berze, Cracinanova, Dolegne di Elsane, Fabice, Lippa di Elsane, Passiaco, Ruppa, Sappiane, Sussa, Villanova.
* Fontana del Conte (Knežak): Baccia di Bisterza, Coritenza di Bisterza, Drescozze, Parie, Sagòria San Martino, San Giorgio (Giursi), Sémbie, Taborgrande, Tabor Sémbie.
* Laurana (Lovran): Bacova, Cali, Cosuli, Dobrecchi, Draga Laurana, Giagnetici, Ica, Monte, Oprino, Carnaro di San Francesco, San Rocco Ligani, Smarici, Tuliano, Visozze, Ucovazzi.
* Matteria (Materija): Artuise, Bresovizza Marenzi, Bresovoberdo, Calcizza, Cosiane, Coticcina, Gelovizza, Golazzo, Gradiscizza, Loccegrande, Marcossina, Mersane, Orecca, Ostrovizza, Pusane, Rosizze, Scandaussina, Slivia di Castelnuovo, Tow, Tatre, Tublie, Vodizze di Castelnuovo.
* Mattuglie (Matulji): Bergut Grande, Bergut Piccolo, Biscopi, Bresa, Corsenico, Criva, Cuceli, Cusnici, Ferlania, Francici, Gai, Gerzancici, Ghersetici, Gerzici, Giordani, Giussici Border, Michelici, Fungal, Monte, Mussici, Pereni, Pobri, Possici, Pucari, Pussevi, Pusi, Ruccavazzo Alto, Ruccavazzo Basso, Russici, Serapena, Snidari, Suonecchia, Suseni, Tertini, Varlieni, Vissici.
* Primano (Prem): Berdo San Giovanni, Bittigne di Sopra, Bittigne di Sotto, Ceglie, Monte Chilovi, Ratecevo in Monte, Sméria.
* Villa del Nevoso (Ilirska Bistrica): Torrenova, Bucovizza Grande, Bucovizza Piccola, Càrie, Cossese, Merecce, Poglie, Postegna, Postegnesca, Sarecce, Sarecizza Val Timavo, Sose, Tomigna, Topolza, Bisterza di Torrenova.
### Elenco dei comuni
La provincia venne creata con il capoluogo neoannesso e 18 comuni già ricompresi nella provincia di Pola. Nel successivo settennato vennero operate 9 soppressioni a fronte di una sola nuova istituzione di un municipio, mentre vennero aggregati altri due comuni polesi, col risultato di ridurre la provincia a 13 comunità. Nel 1941 furono annessi alla provincia di Fiume le isole di Veglia ed Arbe, insieme ad alcuni comuni a nordest di Fiume, previamente appartenuti alla Jugoslavia, e che confinavano con la neocostituita provincia di Lubiana. In tutto erano 24 comuni dalla regione della Kupa fino al Canale della Morlacca; solo a Sussak, Castua, Veglia ed Arbe vi era una piccola minoranza italiana.. Con questi 24 centri comunali, la provincia ebbe un totale di 37 municipi. Con la vittoria comunista nel 1945, i territori liberati furono subito reintegrati nella Jugoslavia. Il 10 febbraio 1947 a seguito del Trattato di Parigi, la ex provincia fu interamente trasferita alla Jugoslavia; i comuni sono stati ridotti a 7 tramite aggregazioni ed oggi è divisa tra Slovenia con 1 comune più parti di altri tre, e Croazia con 6 comuni più parti di un altro.
| N. | Nome italiano | Nome sloveno/croato | Codice catastale | Stato attuale | Comune attuale | Eventi accaduti durante il periodo di appartenenza all'Italia |
| - | - | - | - | - | - | - |
| - | Apriano | Veprinac | A336 | Croazia | Abbazia | Comune soppresso e annesso ad Abbazia il 22 dicembre 1931 |
| - | Berdo San Giovanni | Janeževo Brdo | A790 | Slovenia | Bisterza | Comune annesso a Primano il 3 dicembre 1924 |
| - | Bersezio del Quarnaro | Brseč | A824 | Croazia | Draga di Moschiena | Già Bersez prima del fascismo Comune annesso a Moschiena il 7 maggio 1929 |
| 1 | Bisterza | Ilirska Bistrica | A890 / L935 | Slovenia | Bisterza | Comune ridenominato Villa del Nevoso dopo l'annessione di Torrenova di Bisterza il 2 dicembre 1927 |
| 2 | Castel Iablanizza | Jablanica | C124 | Slovenia | Bisterza | Già Iablanizza prima del fascismo |
| 3 | Castelnuovo d'Istria | Podgrad | C238 | Slovenia | Bisterza | Trasferito dalla provincia di Pola a quella di Fiume l'8 novembre 1928 |
| - | Ceglie | Čelje | C425 | Slovenia | Bisterza | Comune annesso a Primano il 3 dicembre 1924 |
| 4 | Clana | Klana | C788 | Croazia | Clana | Comune staccato da Mattuglie, istituito il 15 ottobre 1925 |
| 5 | Elsane | Jelšane | D400 | Slovenia Croazia | Bisterza Mattuglie | Già Gelsane prima del fascismo |
| 6 | Fiume | Rijeka | D620 | Croazia | Fiume | |
| 7 | Fontana del Conte | Knežak | D669 | Slovenia | Bisterza | |
| 8 | Laurana | Lovran | E478 | Croazia | Laurana | Nel 1922 gli era stato brevemente staccato l'effimero comune di San Rocco Ligani |
| 9 | Matteria | Materija | F057 | Slovenia Croazia | Erpelle-Cosina Lanischie | Trasferito dalla provincia di Pola a quella di Fiume l'8 novembre 1928 |
| 10 | Mattuglie | Matulji | F060 | Croazia | Mattuglie | |
| - | Monte Chilovi | Kilovče | N/A | Slovenia | Bisterza | Già Montefreddo prima del fascismo Comune annesso a Primano il 3 dicembre 1924 |
| 11 | Moschiena | Mošćenička Draga | F763 / M254 | Croazia | Draga di Moschiena | Già Moschienizze prima del fascismo Ridenominato Valsantamarina il 29 agosto 1941 |
| 12 | Primano | Prem | H064 | Slovenia | Bisterza | |
| - | Ratecevo in Monte | Ratečevo Brdo | H193 | Slovenia | Bisterza | Comune annesso a Primano il 3 dicembre 1924 |
| - | Sagoria San Martino | Zagorje | H664 | Slovenia | Piuca | Comune annesso a Fontana del Conte il 22 ottobre 1927 |
| - | Smeria | Smrje | I773 | Slovenia | Bisterza | Comune annesso a Primano il 3 dicembre 1924 |
| - | Torrenova di Bisterza | Trnovo | L128 | Slovenia | Bisterza | Già Ternovo prima del fascismo Comune annesso a Villa del Nevoso il 2 dicembre 1927 |
| 13 | Volosca-Abbazia | Volosko | M117 / A009 | Croazia | Abbazia | Comune ridenominato Abbazia dopo l'annessione di Apriano il 22 dicembre 1931 |
| A | Arbe | Rab | | Croazia | Arbe Loparo | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| B | Bescanuova | Baška | | Croazia | Baška | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| C | Bosconero di Fiume | Crni Lug | | Croazia | Delnice | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| D | Buccari | Bakar | | Croazia | Bakar | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| E | Castelmuschio | Omišalj | | Croazia | Omišalj | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| F | Castua | Kastav | | Croazia | Castua Viškovo | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| G | Cervi | Jelenje | | Croazia | Gellegne | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| H | Concanera | Čabar | | Croazia | Čabar | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| I | Feliciano | Dobrinj | | Croazia | Dobrigno | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| J | Gerovo | Gerovo | | Croazia | Čabar | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| K | Grobnico | Grobnik | | Croazia | Zaule di Liburnia | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| L | Malinsca-Dobasnizza | Dubašnica | | Croazia | Malinska-Dubašnica | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| M | Plezze | Plešće | | Croazia | Čabar | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| N | Ponte | Punat | | Croazia | Punat | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| O | Praputignacco | Praputnjak | | Croazia | Bakar | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| P | Pratalto | Trava | | Slovenia | Loški Potok | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| Q | Sussa | Sušak | | Croazia | Fiume | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| R | Valle di Concanera | Draga | | Slovenia | Loški Potok | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| S | Vallogiulio | Prezid | | Croazia | Čabar | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| T | Vallombrosa del Carnaro | Osilnica | | Slovenia | Osilnica | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| U | Veglia | Krk | M293 | Croazia | Veglia | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| V | Verbenico | Vrbenik | | Croazia | Verbenico | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| W | Villacarsia | Krašćica | | Croazia | Bakar | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
| X | Zaule | Čavle | | Croazia | Zaule di Liburnia | Comuni annessi alla provincia durante l'occupazione nazifascista della Jugoslavia dal 1941 al 1945, e ricompresi nei “Territori annessi del Fiumano e della Cupa” e poi nel “Commissariato Sussak-Veglia”. L'incorporazione fu dichiarata nulla ab initio in seguito alla sconfitta italiana alla fine della guerra. |
## Geografia
### Monti
Monti oltre i 1000 m
| Denominazione | Altezza (m) | Luogo |
| - | - | - |
| Monte Nevoso | 1.796 m | Alpi Dinariche |
| Monte Zatreppo | 1.454 m | Alpi Dinariche |
| Monte Maggiore | 1.396 m | Monti della Vena |
| Monte Trestenico | 1.243 m | Alpi Dinariche |
| Alpe Grande | 1.271 m | Monti della Vena |
| Monte Sega | 1.234 m | Monti della Vena |
| Monte Aquila | 1.106 m | Monti della Vena |
| Monte Taiano | 1.028 m | Monti della Vena |
| Monte Sabni | 1.024 m | Monti della Vena |
### Fiumi
* Eneo
* Timavo
### Strade
La provincia era percorsa dalle seguenti strade statali:
* Strada statale 14 della Venezia Giulia
* Strada statale 59 di Bisterza
* Strada statale 60 del Monte Maggiore
* Strada statale 61 Liburnica
### Ferrovie
* Ferrovia San Pietro del Carso-Fiume
* Ferrovia Zagabria-Fiume
### Porti
* Fiume
### Cultura
Quasi tutta la popolazione professava il cattolicesimo e dipendendeva dalla Diocesi di Fiume, all'epoca suffraganea dell'Arcidiocesi di Gorizia.
La popolazione parlava diverse lingue e dialetti:
* italiano, lingua ufficiale
* veneto, parlato in tutta la costa
* sloveno, parlata nel dialetto istrsko nell'Istria del nord interna
* croato, parlato nel dialetto chakaviansko all'interno dell'Istria orientale
|
9,913,497 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Skelly_Alvero
|
Skelly Alvero
|
# Skelly Alvero
Skelly Alvero (Stains, 2 maggio 2002) è un calciatore francese, difensore dell'Olympique Lione.
## Biografia
È nato a Stains, nel nord di Parigi. Ha cittadinanza francese e angolana.
## Carriera
Prodotto del settore giovanile del Red Star, si è trasferito al Sochaux il 26 maggio 2017. Ha iniziato la sua carriera con le riserve del Sochaux nel 2020. ha debuttato in prima squadra in una vittoria per 3-0 in Coppa di Francia contro il Bresse Jura Foot il 13 novembre 2021. Ha firmato il suo primo contratto professionistico di tre anni il 28 febbraio 2022.
Il 4 lugli 2023 ha lasciato il Sochaux per firmare un contratto di 5 anni con l'Olympique Lione in Ligue 1.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate all'8 ottobre 2023.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2020-2021 | Sochaux 2 | N3 | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3 | 0 |
| 2021-2022 | Sochaux 2 | N3 | 20 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 20 | 1 |
| 2022-2023 | Sochaux | L2 | 0 | 0 | CF | 2 | 0 | | - | - | | - | - | 2 | 0 |
| 2022-2023 | Sochaux | L2 | 31 | 0 | CF | 2 | 0 | | - | - | | - | - | 33 | 0 |
| 2023-2024 | Olympique Lione | L1 | 4 | 0 | CF | 0 | 0 | | - | - | | - | - | 4 | 0 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 58 | 3 | | 4 | 0 | | - | - | | - | - | 62 | 3 |
|
6,479,501 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Andrew_Gemmell
|
Andrew Gemmell
|
# Andrew Gemmell
Andrew Douglas Gemmell (Columbia, 20 febbraio 1991) è un nuotatore statunitense, specializzato nel nuoto di fondo.
## Carriera
È stato campione mondiale della gara a squadre di nuoto di fondo ai campionati mondiali di Shanghai 2011. Nell'edizione precedente, a Roma, nel 2009, era invece giunto al secondo posto nella 10 km.
## Palmarès
* Mondiali
Roma 2009: argento nella 10km.
Shanghai 2011: oro nella gara a squadre.
* Giochi PanPacifici
Gold Coast 2014: oro nei 10km.
* Giochi Panamericani
Toronto 2015: argento nei 1500m sl.
* Mondiali giovanili
Monterrey 2008: oro nei 400m misti.
|
2,772,129 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_Don_Matteo_%28sesta_stagione%29
|
Episodi di Don Matteo (sesta stagione)
|
# Episodi di Don Matteo (sesta stagione)
La sesta stagione della serie televisiva italiana Don Matteo, dal titolo Don Matteo 6, è composta da 24 episodi ed è andata in onda in prima visione TV in prima serata su RaiUno, a partire dal 17 gennaio 2008 fino al 10 aprile 2008. In questa stagione, prima degli episodi sono andati in onda dei mini episodi pre-puntata della durata di circa 1 minuto.
In questa stagione si assiste alla prima, seppur piccola, rivoluzione del cast: il capitano Anceschi (Flavio Insinna) viene sostituito dal capitano Tommasi (Simone Montedoro); insieme con Anceschi, esce di scena anche la sua ormai moglie Laura Respighi (Milena Miconi). Per quanto riguarda la canonica, con l’addio di Tommaso (Steven Manetto), questa è l’unica stagione in cui non è presente alcun ospite fisso nella Canonica di don Matteo. Oltre a Tommasi, un altro ingresso significativo nel cast è quello di suor Maria (Astra Lanz), madre superiora del convento di suore di Gubbio. Per ciò che riguarda la caserma, Ghisoni viene affiancato dagli appuntati Jamila (Shukri Said), primo carabiniere di colore nella storia della televisione italiana, e da Severino Cecchini, nipote del Maresciallo. In quanto al cast secondario, tra le figure maggiormente ricorrenti spiccano, oltre alle due figlie di Cecchini, le persone legate alla famiglia e alla vita sentimentale del capitano: i suoi genitori, Clara (Simona Marchini) e Ludovico (Toni Garrani), e la sua fidanzata Amanda (Ilaria Spada).
| nº | Titolo | Prima TV Italia |
| - | - | - |
| 1 | Bentornato Don Matteo | 17 gennaio 2008 |
| 2 | Profumo di caffè | 17 gennaio 2008 |
| 3 | Cioccolata | 24 gennaio 2008 |
| 4 | La stanza di un angelo | 24 gennaio 2008 |
| 5 | La minicubista | 31 gennaio 2008 |
| 6 | Morte di un cantastorie | 31 gennaio 2008 |
| 7 | Il ritmo dei pedali | 7 febbraio 2008 |
| 8 | Il caso del cane scomparso a mezzogiorno | 7 febbraio 2008 |
| 9 | Un tocco di fard | 14 febbraio 2008 |
| 10 | Trattamento di benessere | 14 febbraio 2008 |
| 11 | Uno spirito inquieto | 21 febbraio 2008 |
| 12 | I segreti degli altri | 21 febbraio 2008 |
| 13 | Francesca e il lupo | 6 marzo 2008 |
| 14 | La giostra dei desideri | 6 marzo 2008 |
| 15 | Io ti salverò | 13 marzo 2008 |
| 16 | Un San Valentino per Natalina | 13 marzo 2008 |
| 17 | Un sogno rubato | 20 marzo 2008 |
| 18 | Incontri ravvicinati | 20 marzo 2008 |
| 19 | Il fratello di Natalina | 27 marzo 2008 |
| 20 | Crisi sentimentale | 27 marzo 2008 |
| 21 | Una buona annata | 3 aprile 2008 |
| 22 | Il tesoro di Orfeo | 3 aprile 2008 |
| 23 | Bravi ragazzi | 10 aprile 2008 |
| 24 | Una dura prova per don Matteo | 10 aprile 2008 |
## Bentornato Don Matteo
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da:
### Trama
Don Matteo e Suor Maria sono vittime di un equivoco: i freni della bicicletta di Don Matteo sono rotti e così, non volendo, investe Suor Maria la quale, pensando che il prete sia uno scippatore, scappa dai carabinieri. Intanto un agricoltore, Pierluigi Bonaiuti, viene trovato morto nel campo del suo vicino, il Maresca, nonché ex fidanzato della moglie Alda Coletta, proprietaria dell'agriturismo "Colle fiorito". Dietro questo delitto si nasconde un tradimento.
* Altri interpreti: Vito (don Saverio), Elodie Treccani (Alda Coletta), Massimo Triggiani (Marco Coletta), Mario Sgueglia (Giovanni Coletta), Romano Ghini (Nedo Pasqualoni), Enzo Marino Bellanich (generale dei carabinieri), Stefano Quatrosi (Claudio Maresca), Larissa Volpentesta (Beatriz Dos Santos), Renata Attivissimo (Silvia), Michele Albini (Pierluigi Bonaiuti)
## Profumo di caffè
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da:
### Trama
Sebastiano Bannelli viene trovato in casa in fin di vita colpito da un tagliacarte. Viene subito incolpata Béatriz, la ragazza salvata da Don Matteo in Brasile. In realtà non è stata lei, anche perché era incinta e il bambino è di Sebastiano. È stato qualcuno geloso della storia tra Sebastiano e Béatriz. Intanto il Capitano cerca casa, ma il Maresciallo fa di tutto per trovargli un appartamento lontano dal centro di Gubbio.
* Altri interpreti: Roberto Maltagliati (Sebastiano Bannelli), Mirko Batoni (Andrea), Andrea Lupo (Giulio Salviati), Emanuela Galliussi (Carola Rende), Raffaele Pisu (Augusto Bannelli), Alessandra Guazzini (Adele Favieri), Larissa Volpentesta (Beatriz Dos Santos)
## Cioccolata
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da:
### Trama
Sul greto del fiume viene trovato morto Yussef, un ragazzo arabo che lavorava nella cioccolateria di Vanessa. Lui e Vanessa erano innamorati e lei è accusata di omicidio, ma c'è qualcuno geloso di questa relazione. Nel frattempo Cecchini e Tommasi acquistano un biglietto della lotteria e il maresciallo pensa che il capitano abbia vinto e viceversa. In realtà la lotteria non l'ha vinta nessuno dei due, ma una persona insospettabile, che vuole portare via la persona amata.
* Guest star: Stefania Orlando (sé stessa)
* Altri interpreti: Sonia Aquino (Vanessa Michelacci), Mohamed Zouaoui (Youssef Caled), Camilla Diana (Angela), Giuseppe Giacobazzi (Nello), Davide Paganini (Loris), Eleonora Mazzoni (Fiorenza), Bedlú Cerchiai (Nadir)
## La stanza di un angelo
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da:
### Trama
Durante una festa viene rapito il nipote di un noto imprenditore, Lamberto Arcuati. I sospetti ricadono sul cugino del padre del piccolo, che aveva grossi debiti e aveva chiesto dei soldi sia al cugino che allo zio. Intanto, il Capitano Tommasi riceve la visita dei suoi genitori a Gubbio.
* Altri interpreti: Giovanni Scifoni (Stefano Arcuati), Luciano Virgilio (Lamberto Arcuati), Fabrizio Bordignon (Claudio Arcuati), Alessia Mancini (Marta Arcuati), Rita Colantonio (Mirella Arcuati), Maurizio Lombardi (Danilo Quaresima), Sergio Forconi (Sergio), Guia Jelo (Delia), Simona Marchini (Clara Tommasi), Toni Garrani (Generale Ludovico Tommasi)
## La minicubista
* Diretto da: Fabrizio Costa
* Scritto da:
### Trama
Fuori da una discoteca, il buttafuori viene investito da un motociclista e i sospetti cadono sull'ex della fidanzata della vittima. Soltanto Don Matteo crede nell'innocenza del ragazzo mentre per i carabinieri è colpevole. Intanto arriva il nipote del maresciallo Cecchini, Severino e Natalina si mette in testa di voler partecipare a un concorso di bellezza.
* Altri interpreti: Cinzia Mascoli (Morena Guattani), Ruby Rachel Kammer (Stella Guattani), Giuseppe Sulfaro (Severino Cecchini), Yuri Antonsante (Antonio Bellini), Umberto Fontani (Giuseppe Besenti), Federico Galante (Simone Guattani), Teresa Acerbis (Livia Belli), Valerio Colangelo (Marco Guattani).
## Morte di un cantastorie
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da:
### Trama
Renato, un cantastorie assunto per l'animazione ai bambini, viene ritrovato morto all'interno del centro commerciale dove aveva finito di lavorare. I sospetti cadono sulla guardia notturna del magazzino.
* Altri interpreti: Giorgio Caputo (Renato Galli), Valentina Valsania (Angela Bernini), Gianluca Grecchi (Mirco Rossi), Pasquale Esposito (Vincenzo Bernini), Maurizio Santilli (Ernesto Bini), Alessandro Roja (Nicola Rossi), Rosa Sironi (Natasha Greco)
## Il ritmo dei pedali
* Diretto da: Fabrizio Costa
* Scritto da:
### Trama
Un ciclista viene travolto e ucciso da un'auto pirata della strada, proprio dove sta passando Don Matteo in bicicletta ed è proprio lui che troverà la vittima. Intanto, a Gubbio, si sta svolgendo "Il giro dell'Umbria", a cui partecipa anche il capitano Tommasi.
* Altri interpreti: Matthieu Tornatore Legavre (Luca Berti), Gaetano Aronica (Ernesto Berti), Domenico Galasso (Luciano Baracchi), Toni Garrani (Ludovico Tommasi), Giuseppe Sulfaro (Severino Cecchini), Vanessa Fulvio (Angela Mele), Simona Marchini (Clara Tommasi), Aline Pilato (Mariangela Fogli)
## Il caso del cane scomparso a mezzogiorno
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da: Mariella Sellitti
### Trama
Una cercatrice di tartufi viene quasi uccisa strangolata mentre sta chiamando il 112. Il marito di lei è il primo indiziato, perché avevano deciso di divorziare e spesso litigavano. Intanto Natalina trova un nuovo amico a quattro zampe, che poi si scopre essere il cane cerca tartufi della vittima.
* Altri interpreti: Sara Franchetti (Matilde Belli), Adriano Chiaramida (Elio Belli), Andrea Santonastaso (Giuseppe Antoci), Roberta Garzia (Ester Antoci), Fulvio Falzarano (Claudio Breschi), Ilaria Spada (Amanda Patriarchi), Andrea Buscemi (Bortolotti)
## Un tocco di fard
* Diretto da: Fabrizio Costa
* Scritto da: Mariella Sellitti
### Trama
Durante una sfilata di moda, dentro i camerini cade un proiettore che uccide una cameriera e ferisce l'organizzatrice. I Carabinieri scopriranno che non è stato un incidente.
* Altri interpreti: Julija Majarčuk (Alissa Ganti), Edoardo Velo (Luigi Cassiati), Elena Cucci (Beatrice), Marina Giulia Cavalli (Olga Baku/Alexandra Cherbacova), Ilaria Spada (Amanda Patriarchi), Ivana Zimbaro (Lucia Varini)
## Trattamento di benessere
* Diretto da: Fabrizio Costa
* Scritto da:
### Trama
Un medico di un centro specializzato viene trovato morto all'interno della sua abitazione. I Carabinieri sospettano che l'assassino sia un ex paziente il quale crede che il medico gli abbia ucciso la figlia.
* Altri interpreti: Giovanni Guidelli (Nicola Siani), Samia Kassir (Agata Rocchi), Attilio Fabiano (Carlo Mugnai), Giovanni Argante (Ignazio Tarquini), Carlo Cartier (Antonio Galvani), Rohan MacCallum (Sharad Kapoor)
## Uno spirito inquieto
* Diretto da: Fabrizio Costa
* Scritto da:
### Trama
Durante una seduta spiritica, la Marchesa beve un bicchiere d'acqua avvelenata che la uccide. Si pensa all'inizio che sia stata la badante della Marchesa, perché il testamento della stessa diceva che tutti i suoi beni sarebbero andati alla badante.
* Altri interpreti: Rosa Pianeta (Laila Metella/Sonia Carpatin), Gianni Bissaca (Notaio Aldo Scaparro), Paola Tiziana Cruciani (Gianna Rosati), Antonio Caracciolo (Fabrizio Peretti), Francesca Faiella (Antonella Peretti), Simona Marchini (Clara Tommasi), Toni Garrani (Generale Ludovico Tommasi), Ilaria Spada (Amanda Patriarchi), Clemenza Fantoni (Lucrezia Peretti)
## I segreti degli altri
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da: Francesca Melandri
### Trama
Pamela, una giovane amazzone, muore cadendo da un cavallo nel corso di una gara. Intanto il capitano Tommasi si allena con Cecchini per vincere la gara di canoa anche se l'arrivo di Amanda potrebbe sconvolgere i piani del capitano.
* Altri interpreti: Sabrina Pellegrino (Pamela Sinibaldi), Eleonora Santoro (Angela Billiti), Marta Iacopini (Lavinia Braibanti), Giorgia Gianetiempo (Lucia Braibanti), Luigi Cassandra (Salvatore Ferro), Michele D'Anca (Carlo Braibanti), Mita Medici (Silveria D'Amico), Ilaria Spada (Amanda Patriarchi)
## Francesca e il lupo
* Diretto da: Fabrizio Costa
* Scritto da:
### Trama
Per le strade di Gubbio sembra aggirarsi un pericoloso lupo. Un professore che voleva evitare che l'animale fosse soppresso viene rinvenuto morto nel bosco.
* Altri interpreti: Ugo Conti (Piero Teodori), Lavinia Longhi (Francesca Molinari), Giorgio Gobbi (Eugenio Sacco), Remo Remotti (Alpino Forasacchi), Igor Horvat (Giacomo Fioravanti), Maria Sole Mansutti (Elvira Fioravanti), Francesco Mastrorilli (Corrado)
## La giostra dei desideri
* Diretto da: Fabrizio Costa
* Scritto da:
### Trama
Un uomo viene ritrovato morto su una giostra, denominata Giostra dei Desideri e, poco lontano, il proprietario viene ritrovato privo di sensi. I sospetti ricadono proprio sul proprietario della giostra, poiché sua moglie aveva deciso di sposarsi con la vittima ma, ancora una volta, Don Matteo riuscirà a far venire a galla tutta la verità, scoprendo che, in realtà, il movente dell'omicidio non è il tradimento amoroso. Pippo, intanto, decide di comprare una nuova casa popolare, a un prezzo molto basso, mentre il maresciallo Cecchini decide di partecipare al programma televisivo La prova del cuoco.
* Guest star: Antonella Clerici (sé stessa)
* Altri interpreti: Sara D'Amario (Susanna Gorini), Carlo Caprioli (Diego Rivelli), Charlotte Laratta (Benedetta Liguori), Alessio Di Clemente (Lello Liguori), Antonio Faa (Giuliano Silvani), Fabio Farronato (Pietro Bevilacqua), Gabriele Paolino (Ciccio)
## Io ti salverò
* Diretto da: Fabrizio Costa
* Scritto da:
### Trama
La figlia di un importante industriale viene rapita e contemporaneamente un piccolo ragazzino del convento di suor Maria viene trovato gravemente ferito all'interno di un pozzo. I carabinieri sono convinti che i rapitori abbiano sorpreso il ragazzino e, per paura di essere scoperti, abbiano gettato il bambino nel pozzo. Don Matteo, però, riuscirà a scoprire la verità, scoprendo che il ragazzino non è stato gettato nel pozzo ma che vi era caduto da solo. Ora tocca solo scoprire il nome dei rapitori. Intanto tra poco sarà il compleanno del capitano e dato che Amanda non potrà andare a Gubbio e il capitano è triste, il maresciallo decide di organizzargli una sorpresa.
* Altri interpreti: Alessandro Cremona (Gianni Pecorella), Maurizio Tabani (Franco Castagna), Roberto Attias (Mauro Pezzotta), Dario Penne (Eugenio Carminati), Emanuel Colella (Davide Pecorella), Francesca Figus (Paola Carminati), Lucia Bendia (Daniela Carminati), Lorenzo Zurzolo (Simone Pezzotta), Maria Cristina Heller (Elvira Pezzotta), Giovanna Rotellini (Suor Ginetta)
* Nota. Il maresciallo Cecchini riferisce al capitano Tommasi che è sposato da 22 anni. Ma nella stagione precedente Cecchini ha festeggiato con sua moglie Caterina i 25 anni di matrimonio. Nella stagione 7, da un discorso tra Cecchini e Don Matteo, si evince che il maresciallo e Caterina sono sposati da 28 anni.
## Un San Valentino per Natalina
* Diretto da: Giulio Base e Elisabetta Marchetti
* Scritto da:
### Trama
Attratta dalla voglia di non trascorrere da sola san Valentino, Natalina si reca insieme alle sue due amiche a un luogo di incontro. Proprio qui conosce un famoso giornalista Alfio Miceli, gentile e ricco che, però, la stessa notte viene trovato senza vita nella redazione del giornale di Gubbio. I sospetti si indirizzano prima verso il fratello di un'amica di Natalina, che, la sera prima, dinanzi agli occhi della simpatica perpetua, aveva aggredito la vittima, minacciandola e poi sul direttore della redazione del Giornale di Gubbio. Don Matteo, però, riuscirà a scoprire il vero colpevole, facendo venire a galla tutta la verità. Natalina, intanto, per una strana fatalità, sembra essere convinta che il capitano Tommasi si sia innamorato di lei.
* Altri interpreti: Paola Di Meglio (Clementina Remundi), Michela Andreozzi (Federica Bullo), Marco Minetti (Alfio Miceli), Vitalba Andrea (Marianna Scuri), Leandro Amato (Riccardo Remundi), Laura Adriani (Giovanna Scuri), Chiara Tiburzio (Martina De Rossi), Gabriele Paolino (Ciccio), Beatrice Belvisi (Diletta Possenti), Nicola Barnaba (Francesco Possenti)
## Un sogno rubato
* Diretto da: Giulio Base
* Scritto da:
### Trama
Una giovane prostituta di colore viene misteriosamente uccisa, apparentemente per un "patto" non rispettato. Vicino alla scena del crimine è presente, all'arrivo dei carabinieri, anche la "maman" la migliore amica della giovane uccisa che pratica il culto Vudù, viene prontamente fermata in quanto maggiore sospettata. Per Cecchini, però, molto sospette si rivelano anche le incomprensibili parole pronunciate dalla stessa "maman" al momento del suo arresto e che sembrano essere la causa del malocchio che perseguiterebbe incessantemente il Capitano.
* Altri interpreti: Walter Da Pozzo (Carlo Grani), Kelly Palacios (Adanna Ike), Tasha Rodrigues (Zula Rutani), Roberto Ceccacci (Adelmo Sarno), Ira Fronten (Ife Abinola), Livia Bonifazi (Silvia Santini)
## Incontri ravvicinati
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da:
### Trama
Un astronomo, molto stimato e conosciuto da tutti, viene trovato senza vita nella Gola del Bottaccione. Il principale indiziato sembra inizialmente essere, agli occhi di tutti tranne che a quelli di Don Matteo, il cognato che poche sere prima aveva fatto la sua comparsa dopo anni di assenza per rivedere la figlia, allevata, dopo la morte della madre, dalla stessa vittima. Impeditegli le sue volontà dall'astrologo, egli aveva minacciato quest'ultimo davanti a numerosi testimoni tra i quali si trovava anche Don Matteo, il maresciallo, Pippo e Natalina. E sempre quella notte degli strani fenomeni luminosi suggestionano Natalina e Pippo che cominciano a credere alla presenza degli UFO. Nel frattempo Patrizia chiede aiuto al capitano per studiare per il test d'ammissione all'università all'insaputa del padre, il quale crede che il capitano si sia innamorato di sua figlia.
* Altri interpreti: Paolo Lorimer (professor Enrico Albani), Alessandro Luci (professor Riccardo Fabris), Silvia Cohen (Teresa Simoncini), Caterina Misasi (Cecilia Fabris), Saverio Deodato (Stefano Magrini)
## Il fratello di Natalina
* Diretto da: Giulio Base
* Scritto da:
### Trama
In canonica si presenta Raniero, fratello di Natalina, con la figlia piccola Bianca. Quando una giovane donna viene aggredita e ferita con un colpo di pistola, l'uomo finisce tra i principali sospettati perché aveva dato un passaggio alla vittima.
* Altri interpreti: Fabio Ferri (Raniero Diotallevi), Eliana Miglio (Maddalena Cavani), Marco Aceti (Alberto Doneo), Chiara Francini (Barbara Radici), Italo Dall'Orto (Antonio Cavani), Ilaria Spada (Amanda Patriarchi), Masha Farina (Bianca Diotallevi), Anna Sarnholm (Nadia Milic), Arturo Versaci (Luca Danisi).
## Crisi sentimentale
* Diretto da: Giulio Base
* Scritto da:
### Trama
Il capitano Tommasi e Amanda si prendono una pausa di riflessione; intanto nel prato viene trovata morta una giovane donna: i sospetti, inizialmente, ricadono sul suo ex fidanzato. La donna lavorava in un importante negozio di abbigliamento e Don Matteo e i carabinieri scoprono che aveva una relazione col futuro marito della proprietaria. La ragazza era stata licenziata il giorno stesso del delitto a causa di un tentato furto. Don Matteo riuscirà a far venire a galla la verità, scoprendo che, in realtà, colui che ha commesso il furto è anche l'assassino.
* Altri interpreti: Cinzia Monreale (Giulia Moneda), Paolo Antonio Simioni (Fabrizio Parma), Luca Venantini (Raffaele Dominici), Francesco Apolloni (Virgilio Zanni), Daniela Ferolla (Loredana Roseo), Ilaria Spada (Amanda Patriarchi)
## Una buona annata
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da:
### Trama
Un giovane sommelier viene ritrovato morto. Sembra un banale incidente provocato dalla caduta dalle scale, ma i carabinieri sospettano del proprietario della cantina dove la vittima lavorava. La moglie infatti potrebbe aver avuto una relazione col sommelier. Intanto Cecchini, Giulio e Patrizia si trovano a imbiancare. Per un equivoco il maresciallo si affaccia alla finestra e crede che sua figlia e il capitano si siano baciati. Così Cecchini decide di aiutare personalmente il capitano ma, mentre gli tiene la scala, si distrae quindi Giulio cade e si rompe la gamba. Per farsi perdonare fa dormire il capitano da lui.
* Altri interpreti: Federico Pacifici (Ambrogio Cattaneo), Barbara Matera (Laura Cattaneo), Ilaria Serrato (Sara Cattaneo), Alessandro Pess (Cassio Volterra), Noemi Smorra (Sabrina Gratieri), Marco Zangardi (dipendente di Ambrogio), Gabriele Paolino (Ciccio), Giuseppe Sulfaro (Severino Cecchini), Simona Marchini (Clara Tommasi)
## Il tesoro di Orfeo
* Diretto da: Giulio Base
* Scritto da:
### Trama
Un liutaio esperto viene trovato morto nel suo negozio e sua figlia, una chitarrista famosa mai riconosciuta dal padre, viene trovata col coltello tra le mani. Don Matteo, come sempre, riuscirà a far luce su quanto è avvenuto, scoprendo che, in realtà, il vero colpevole è un'altra persona. A Gubbio, nel frattempo, è giunta un nuovo medico legale, vecchia amica del capitano Tommasi: fra i due vi è una bella complicità e Cecchini pensa che sia la donna giusta per il suo capitano.
* Altri interpreti: Emanuele Arrigazzi (Claudio Tozzi), Roberto Bocchi (Giovanni Belsiani), Roberta Giarrusso (Gloria Porrini), Alessandro Riceci (Stefano), Franco Olivero (Rodrigo Ginolfi), Sara Ricci (Monica Belsiani), Francesca Cavallin (Chiara Brini), Giuseppe Sulfaro (Severino Cecchini)
## Bravi ragazzi
* Diretto da: Elisabetta Marchetti
* Scritto da:
### Trama
Durante una festa universitaria, a cui partecipa anche Patrizia Cecchini, una giovane ragazza cade dalla terrazza e viene trovata gravemente ferita alla testa. I medici affermano che nel corpo della giovane vi era una dose elevata di droga e i carabinieri indagano. Inizialmente i sospetti ricadono su un amico stretto di Patrizia, Luca. Intanto il maresciallo Cecchini è in crisi con sua figlia Patrizia.
* Altri interpreti: Desirée Noferini (Betty), Veronica Visentin (Miriam Salieri), Anita Pititto (Clodette), Enzo Saturni (padre di Miriam), Alberto Mangia Vinci (scommettitore), Stefano Masciolini (Fiorenzo Robbiani), Francesco Borchi (Luca Mistriani), Ester Galazzi (Rosa Salieri), Giuseppe Sulfaro (Severino Cecchini)
## Una dura prova per don Matteo
* Diretto da: Giulio Base
* Scritto da:
### Trama
Giorgio, promettente scenografo, viene trovato morto, apparentemente suicida. Il padre del ragazzo incolpa Don Matteo della disgrazia, colpevole di aver allontanato il giovane dalla sua famiglia. In caserma i carabinieri si preparano per ricevere delle onorificenze. Tutto sembra presagire una bella giornata di festa, ma la signora Tommasi rimane vittima di un incidente d’auto, scontrandosi proprio con Amanda. Sebbene la donna sia appena contusa, approfitta della situazione per attirare su di lei le attenzioni del figlio, rendendogli la vita impossibile.
* Altri interpreti: Giulio Forges Davanzati (Daniele Iachini), Nino Prester (Giovanni Lanciano), Marco Prosperi (Giorgio Lanciano), Fabrizio Raggi (Andrea Lanciano), Greta Scarano (Elena Baraldi), Enzo Marino Bellanich (generale dei carabinieri), Giovanna Rotellini (suor Ginetta), Francesca Cavallin (Chiara Brini), Simona Marchini (Clara Tommasi), Philippe Leroy (Vescovo Hanry Benelli), Ilaria Spada (Amanda Patriarchi), Giuseppe Sulfaro (Severino Cecchini)
|
3,085,185 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Ag%C3%A9nor_de_Gramont_%281819-1880%29
|
Agénor de Gramont (1819-1880)
|
# Agénor de Gramont (1819-1880)
Antoine Alfred Agénor de Gramont (Saint-Germain-en-Laye, 14 agosto 1819 – Parigi, 17 gennaio 1880) è stato un diplomatico e politico francese, ministro degli esteri sotto Napoleone III e responsabile dell'isolamento diplomatico del suo paese durante la guerra franco-prussiana.
## Biografia
Membro di una vecchia ed aristocratica famiglia, era figlio di Antoine IX de Gramont, e di sua moglie, Ida d'Orsay. Allo scoppio della Rivoluzione di luglio prese la via dell'esilio, insieme ai parenti, alla volta di Londra.
Ritornato in Francia nel 1833, Agénor si buttò a capofitto nella vita mondana, divenendo l'amante di attrici e celebri cortigiane. Tra queste vi era Rachel Félix e Marie Duplessis, la celebre signora delle camelie, alla cui vicenda si ispirò Alexandre Dumas e lui stesso fu rappresentato nel romanzo sotto l'identità di Armando Duval. A seguito della scandalosa relazione, uno zio si adoperò per farlo ritornare a Londra e di lì a Vienna, dove si innamorò di Hilda Arnold, dalla quale ebbe una figlia.
## Carriera
Napoleone III, desideroso di unirsi alle antiche famiglie aristocratiche, lo ha nominato, il 22 dicembre 1851, ministro plenipotenziario alla corte dell'Assia-Kassel. Il 5 marzo 1852 è stato nominato Ministro di Francia alla corte di Württemberg, prima di trasferirsi a Torino il 3 gennaio 1853.
Il 16 agosto 1857 è stato nominato ambasciatore presso la Santa Sede, con il quale ha stabilito con papa Pio IX un rapporto di fiducia e anche di amicizia. Nel 1861 si trasferì a Vienna, dove conquistò la fiducia dell'imperatore Francesco Giuseppe, mentre la moglie divenne un'intima amica dell'imperatrice Elisabetta.
Sostenitore di un intervento militare del suo paese nella seconda guerra d'indipendenza italiana quanto di un'alleanza con l'Impero austro-ungarico in funzione anti-prussiana, venne nominato ministro degli esteri nel maggio 1870.
La sua naturale avversione alla Prussia lo portò ad essere fermamente contrario ad una candidatura del principe Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen alla corona spagnola. Il provocatorio telegramma inviato al re prussiano Guglielmo I il 12 luglio 1870, in cui si chiedeva di porre un veto alle intenzioni del principe, fu in gran parte prodotto dalla penna di Gramont (questo evento portò al dispaccio di Ems e alla guerra franco-prussiana). A meno di un mese dall'inizio delle ostilità con la Germania, Gramont si dimise dalla sua carica e si ritirò dalla vita politica. Nel 1872 pubblicò La France et la Prusse avant la guerre ("La Francia e la Prussia prima della guerra") in difesa delle sue azioni che sfociarono nel conflitto rivelatosi fallimentare per la Francia.
## Matrimonio
Nel 1848 sposò Emma Mary MacKinnon (15 agosto 1811-15 novembre 1891), figlia di William Alexander MacKinnon, capo del Clan MacKinnon e membro del parlamento del Regno Unito. Ebbero quattro figli:
* Corisande (1850-1935);
* Antoine Alfred de Gramont (1851-1925);
* Armand, Duca di Lesparre (1854-1931);
* Alfred, conte de Gramont (1856-1915), sposò Marguerite Sabatier, ebbero due figli.
## Pubblicazioni
* La France et la Prusse avant la guerre (1872)
* Histoire et généalogie de la maison de Gramont (1874)
* Passé et présent, étude d'histoire contemporaine (1875)
* L'Allemagne nouvelle. 1863-1867 (1879)
* Jean-Étienne-Eugène de Jacob de La Cottière, membre de la Société des gens de lettres de France (1885)
* Souvenirs, 1848-1850 (1901) - prodotto per il duca di Lesparre
|
3,987,334 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sainte-Foy_%28Morla%C3%A0s%29
|
Chiesa di Sainte-Foy (Morlaàs)
|
# Chiesa di Sainte-Foy (Morlaàs)
La chiesa di Sainte Foy di Morlaàs è un edificio religioso cattolico sito nel comune francese di Morlaàs, dipartimento dei Pirenei Atlantici. La chiesa è dedicata a santa Fede, vergine martirizzata ad Agen nel III secolo, la cui statua reliquiaria si trova oggi nella chiesa di Sainte-Foy de Conques (Aveyron). Con decreto del 2 aprile 1979 è stato classificato Monumento storico di Francia.
## Storia
La costruzione della chiesa fu voluta da Centullo V, visconte di Béarn. Essa testimonia oggi l'importanza della città di Morlaàs, divenuta capitale del Béarn dopo la distruzione di Lescar nel IX secolo.
La chiesa ha subito un restauro esterno nel 2010.
## Architettura
La chiesa di Sainte-Foy de Morlaàs ha un portale di grande interesse artistico: pregevole opera romanica, è sormontato da un timpano scolpito in stile prettamente linguadochiano. Le statue rappresentano il Cristo in maestà circondato dai 24 vegliardi dell'Apocalisse e, nella strombatura, i Dodici Apostoli.
Il restauro da parte di Viollet-le-Duc venne deciso nel 1857 e realizzato per il 1903.
Sotto il coro si nota una cripta romanica.
## Immagini della chiesa
* Chiesa di Sainte-Foy de Morlaàs, lato absidale
* Portale della chiesa di Sainte-Foy de Morlaàs
* Chiesa di Sainte-Foy de Morlaàs: statua del portico
|
1,221,036 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Amanita_echinocephala
|
Amanita echinocephala
|
# Amanita echinocephala
L'Amanita echinocephala è una specie di Amanita non molto ricercata, ma abbastanza facile da distinguere fra specie velenose con verruche per il cappello biancastro e il gambo assottigliato.
## Cappello
Carnoso, emisferico, poi convesso, ornato da verruche ben attaccate e di aspetto vario, di colore bianco lucente da giovane, poi assume tonalità opache o leggermente azzurrognole.
## Lamelle
Libere, ventricose, di colore leggermente verdastro-pallido.
## Gambo
Cilindrico, slanciato e robusto, bianco e bulboso alla base.
## Anello
Bianco, fragile.
## Volva
Dissociata in verruche, bianca.
## Carne
Bianca o con tonalità delle lamelle.
* Odore: gradevole.
* Sapore: gradevole.
## Habitat
Estate-autunno, terreni calcarei e stagioni calde. Specie rara.
## Commestibilità
Commestibile di scarso valore. Per la sua rarità si consiglia di non raccoglierla, o meglio, se la si vuole consumare, al limite raccogliere solo esemplari adulti e privi di spore.
## Specie simili
* Amanita muscaria var. alba (velenosa), per i suoi caratteri principali.
## Etimologia
Dal greco "ekinos", appuntite, spinose (in riferimento alle verruche).
## Varietà
* Amanita echinocephala var. subbeillei
Differenza tra le due sono le lamelle rosa salmone.
## Sinonimi e binomi obsoleti
* Agaricus echinocephalus Vittad., Descr. fung. mang. Italia: 346 (1835)
* Amanita aculeata (Quél.) Bigeard & Guillem., Fl. Champ. Supér. France 1: 44 (1909)
* Amanita solitaria sensu auct. mult.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
* Amanita strobiliformis var. aculeata Quél., Enchir. fung. (Paris): 3 (1886)
* Amanita vittadinii var. echinocephala (Vittad.) Veselý, (1934)
* Armillaria echinocephala (Vittad.) Locq., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 68: 167 (1952)
* Aspidella echinocephala (Vittad.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(1): 79 (1941)
* Lepidella echinocephala (Vittad.) E.-J. Gilbert, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 41: 304 (1925)
|
1,167,656 |
https://it.wikipedia.org/wiki/All_Things_Must_Pass
|
All Things Must Pass
|
# All Things Must Pass
All Things Must Pass è il terzo album solista di George Harrison (il primo dopo lo scioglimento dei Beatles), pubblicato il 27 novembre 1970 su etichetta Apple Records. Il vinile originalmente pubblicato era costituito da due LP di canzoni rock e in più un terzo LP di jam session strumentali. All Things Must Pass fu il primo album triplo in studio pubblicato da un artista solista; fu un successo sia di critica che di pubblico raggiungendo il 1º posto in classifica nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Quando uscì sorprese notevolmente la critica, che aveva sottovalutato per lungo tempo il talento del chitarrista. L'album contiene nel complesso 23 tracce, tra le quali My Sweet Lord e Beware of Darkness.
Stilisticamente, l'opera riflette l'influenza delle attività musicali di Harrison con artisti come Bob Dylan, The Band, Delaney & Bonnie e Billy Preston durante il periodo 1968-70. Inoltre, All Things Must Pass introdusse il caratteristico sound di Harrison, con le sonorità della chitarra slide in evidenza in molti brani, e le tematiche spirituali che avrebbero riempito tutti i suoi lavori solisti successivi. Alcuni critici ed appassionati interpretarono la fotografia opera di Barry Feinstein che funge da copertina dell'album, dove George Harrison siede su una sedia in un prato circondato da quattro nani da giardino, come una dichiarazione di indipendenza ed emancipazione dai Beatles.
La lavorazione dell'album iniziò agli Abbey Road Studios di Londra nel maggio 1970, con prolungate sessioni di sovraincisione e missaggio che proseguirono fino all'ottobre successivo. Tra il folto gruppo di musicisti che parteciparono alle sessioni per il disco ci furono Eric Clapton e i membri del gruppo Delaney & Bonnie's Friends – tre dei quali avrebbero poi formato con Clapton i Derek and the Dominos durante le sessioni stesse – oltre che Ringo Starr, Gary Wright, Billy Preston, Klaus Voormann, Alan White, John Barham, i Badfinger e Pete Drake.
L'album venne co-prodotto da Harrison insieme a Phil Spector, il quale fece ampio uso della sua tecnica di produzione detta "Wall of Sound". All Things Must Pass viene spesso indicato come il migliore di tutti gli album solisti pubblicati dagli ex-Beatles.
Durante il suo ultimo anno di vita, Harrison supervisionò la ristampa dell'album in occasione del trentesimo anniversario della pubblicazione. La rivista Rolling Stone ha classificato il disco alla posizione numero 368 nella lista "500 Greatest Albums of All Time" da loro redatta. Nel gennaio 2014, All Things Must Pass è stato inserito nella Grammy Hall of Fame.
## Il disco
### I retroscena del disco: gli anni nei Beatles
Già a partire dal 1966, Harrison cominciò ad accumulare nei Beatles una grande quantità di materiale inedito. Le canzoni The Art of Dying e Isn't It a Pity risalgono proprio a quella data. Nei bootleg delle sessioni di Get Back, l'artista ha rivelato come volesse offrire la seconda delle due canzoni a Frank Sinatra. Durante il 1968, Harrison raccolse altro materiale inedito e mentre si trovava a Woodstock con Bob Dylan in quell'anno, i due registrarono insieme I'd Have You Anytime e Nowhere to Go, ma solo la prima venne poi inclusa nell'album.
Nel gennaio 1969, Harrison produsse gli abbozzi embrionali di canzoni che poi sarebbero apparse nell'album, quali Hear Me Lord, Let It Down, e Window, Window, ma nessuna di queste venne completata per intero durante le sessioni; anche Wah-Wah venne scritta in quel clima tesissimo per i Beatles. Cominciò poi a comporre My Sweet Lord mentre era in tournée con i Delaney & Bonnie nel tardo 1969. Infine nel maggio 1970, andò a visitare Dylan durante la registrazione di New Morning, e lì registrò una cover di If Not for You. A questo punto Harrison diede il via alle registrazioni per il suo nuovo album solista, il primo e ufficiale dopo lo scioglimento dei Beatles.
### Origine e storia
Il giornalista musicale John Harris identificò l'inizio del "viaggio" che avrebbe portato George Harrison a produrre All Things Must Pass con la sua visita negli Stati Uniti della fine del 1968, dopo le tribolate sessioni dei Beatles per il White Album. Mentre si trovava a Woodstock in novembre, rilassandosi con l'amico Bob Dylan, la creatività di Harrison venne stimolata dalla conoscenza della musica del gruppo musicale The Band, completamente diversa dallo stile dei Beatles. In concomitanza con questa visita ci fu un'impennata nella produzione di canzoni da parte di Harrison, a seguito del suo rinnovato interesse verso la chitarra, dopo tre anni passati a studiare il sitar indiano. Oltre ad essere uno dei pochi musicisti a comporre canzoni insieme a Dylan, Harrison aveva recentemente collaborato con Eric Clapton per la scrittura del brano Badge, che divenne un grosso successo per i Cream nella primavera del 1969. Una volta tornato a Londra, e con le sue composizioni che stentavano sempre a trovare posto su un album dei Beatles, Harrison si dedicò a progetti diversi producendo dischi di artisti della Apple quali Billy Preston e Doris Troy, due cantautori statunitensi le cui influenze soul e gospel influenzeranno All Things Must Pass tanto quanto la musica dei The Band. Inoltre, George registrò con Leon Russell e Jack Bruce, ed accompagnò Clapton in un breve tour con Delaney & Bonnie. In aggiunta, egli identificò il proprio coinvolgimento con il movimento Hare Krishna quale fonte di un "altro tassello del puzzle che rappresentò il viaggio spirituale da lui iniziato nel 1966". Nel gennaio 1970, George invitò il produttore discografico Phil Spector a partecipare alle sessioni di registrazione di Instant Karma!, il nuovo singolo della Plastic Ono Band di John Lennon. Questa associazione portò Spector a lavorare sui nastri delle sessioni Get Back/Let It Be, che produssero l'album Let It Be (1970), e successivamente a produrre All Things Must Pass.
Harrison aveva discusso per la prima volta la possibilità di pubblicare un album solista di sue canzoni durante le Get Back Sessions del gennaio 1969. Il 25 febbraio negli Abbey Road Studios, giorno del suo ventiseiesimo compleanno, egli registrò alcuni nastri demo della canzone All Things Must Pass e due altre nuove composizioni che non avevano ricevuto attenzione da Lennon e McCartney durante le sessioni ai Twickenham Film Studios. Sebbene avesse iniziato a ventilare l'idea di un album solista fin dall'autunno del 1969, fu solamente quando McCartney annunciò pubblicamente di voler uscire dal gruppo, nell'aprile 1970, sancendo di fatto la "fine" dei Beatles, che Harrison si convinse dell'idea. Nonostante avesse già pubblicato due album solisti a suo nome, Wonderwall Music (1968), una colonna sonora, e lo sperimentale Electronic Sound (1969), Harrison considerò fin da subito All Things Must Pass come il suo "primo vero album solista".
### Produzione
Phil Spector ascoltò per la prima volta le nuove composizioni di Harrison all'inizio del 1970, durante una visita a casa sua a Friar Park. Nel corso degli anni, George aveva accumulato così tanto materiale; che non la finiva più di accennare brani al produttore. Di questo primo gruppo di canzoni facevano parte Isn't It a Pity, Hear Me Lord, Let It Down, All Things Must Pass e Art of Dying, brani che sarebbero tutti finiti sull'album.
Harrison registrò l'album tra maggio e agosto del 1970, avvalendosi della collaborazione preziosa di Spector, famoso per il suo "Wall of Sound" che diede all'album una sonorità pesante e semi-orientale, molto differente dalla produzione beatlesiana, e tipica della produzione di Spector degli anni sessanta/settanta, sonorità in parte compromessa nel successivo remix per la prima ristampa in CD.
Nel tardo maggio 1970, Harrison fece sentire a Spector le canzoni registrate fino ad allora tramite l'ausilio di chitarra e di un bassista semisconosciuto. Di tutte le canzoni selezionate, otto saranno scartate dal prodotto finale e tuttora mai ufficialmente pubblicate. Altre invece subiranno un pesante riarrangiamento; infine altre saranno completate negli album a venire, come Beautiful Girl pubblicata su Thirty Three & 1/3 e I Don't Want to Do It che dovrà attendere 15 anni prima di essere inserita nella colonna sonora di Porky's Revenge. Le canzoni escluse dall'album furono Cosmic Empire, Mother Divine, Nowhere to Go, Tell Me What Has Happened With You, e Window, Window così come Gopala Krishnai e Dehradun, che vennero tagliate nel montaggio finale dell'album.
I musicisti che presero parte alle registrazioni furono parecchi, tra cui Eric Clapton, grande amico di Harrison, Klaus Voormann, Alan White e Ringo Starr, mentre dietro il tutto si "annida" l'organo di Billy Preston.
**Sessioni iniziali**
La data nella quale Harrison fece sentire le versioni preliminari dei pezzi a Spector, agli Abbey Road Studios, è generalmente ritenuta essere il 20 maggio 1970, lo stesso giorno in cui ebbe la sua prima mondiale il film Let It Be - Un giorno con i Beatles, mentre le sessioni in studio vere e proprie partirono il 26 maggio. Con l'assistenza degli ex ingegneri del suono dei Beatles Ken Scott e Phil McDonald, Spector registra la maggior parte delle tracce base dal vivo, in alcuni casi coinvolgendo più batteristi e tastieristi insieme, e fino a cinque chitarristi in contemporanea.
Secondo gli autori Chip Madinger e Mark Easter, gran parte di queste tracce base furono registrate impiegando un banco mixer a 8 tracce a Abbey Road, con il primo gruppo di sedute svoltesi dalla fine di maggio alla seconda settimana di giugno. Le prime canzoni ad essere registrate furono Wah-Wah, What Is Life, le due versioni di Isn't It a Pity, e le tracce nelle quali suonò Pete Drake, come All Things Must Pass e Ballad of Sir Frankie Crisp (Let It Roll). Gli strumentali Thanks for the Pepperoni e Plug Me In, con Harrison, Clapton e Dave Mason ciascuno a suonare estesi assoli di chitarra, furono registrati verso metà giugno presso l'Apple Studio, e segnarono l'inizio della formazione Clapton, Whitlock, Radle e Gordon che avrebbe costituito i Derek and the Dominos. Harrison inoltre contribuirà suonando la chitarra in entrambi i lati del singolo di debutto della band, Tell the Truth e Roll It Over, tracce che furono prodotte da Spector e registrate alla Apple il 18 giugno. Lo stesso giorno furono incisi anche gli strumentali I Remember Jeep e Out of the Blue, quest'ultima una jam session di oltre undici minuti di durata che vede la presenza anche di Bobby Keys e Jim Price. Entrambe le tracce strumentali finirono sul terzo disco di All Things Must Pass intitolato Apple Jam, insieme alle sopracitate Plug Me In e Thanks for the Pepperoni.
Anche se Harrison dichiarò nel corso di una intervista radiofonica a New York che le sessioni per il suo album solista sarebbero durate non oltre le otto settimane, le operazioni di registrazione, sovraincisione e missaggio di All Things Must Pass durarono cinque mesi, fino alla fine di ottobre. Il ritardo fu dovuto, in parte, alle condizioni di salute della madre di Harrison, alla quale era stato diagnosticato un tumore, in quanto l'ex-Beatle le faceva spesso visita a Liverpool. Alcuni partecipanti alle sedute di registrazione indicarono anche il comportamento erratico di Spector come altro fattore di ritardo nel completamento dell'album. George Harrison raccontò in seguito che a Spector ci volevano circa "18 drink" prima che fosse pronto a lavorare, situazione che lo costrinse spesso ad occuparsi da solo della produzione. Nel luglio 1970, quando le sessioni ripartirono ai Trident Studios, Spector cadde in studio rompendosi un braccio. Poco tempo prima, la lavorazione di All Things Must Pass aveva subito un arresto temporaneo per permettere a George di stare al capezzale della madre per l'ultima volta (la donna morì il 7 luglio). La tragedia personale della perdita della madre ispirò a Harrison il brano Deep Blue, pubblicato su singolo nel 1971. Le pressioni della EMI circa lo sforamento del budget per i costi dello studio di registrazione si aggiunsero ai motivi di stress di Harrison, ed ulteriore complicazione fu l'infatuazione di Clapton per sua moglie, Pattie Boyd. Dopo essere stato inizialmente da questa respinto nel novembre 1970, Clapton iniziò ad assumere eroina distrutto dai sensi di colpa per aver tradito la fiducia dell'amico.
**Sovraincisioni**
In assenza di Spector, Harrison completò le tracce base e un mixaggio preliminare dell'album entro il 12 agosto. Poi inviò al produttore convalescente a Los Angeles alcuni mix provvisori di molte canzoni, e Spector gli rispose per lettera il 19 agosto con suggerimenti e consigli circa ulteriori sovraincisioni e il missaggio finale. Tra i commenti di Spector c'erano dettagliati suggerimenti riguardo Let It Down. Successivamente Spector tornò in studio a Londra per supervisionare la conversione delle registrazioni su mixer da 8 a 16 piste, processo che consentì maggiore libertà nella sovraincisione di nuovi strumenti.
Gli arrangiamenti orchestrali di John Barham furono registrati durante la successiva fase di produzione dell'album, a partire dall'inizio di settembre, insieme a molti altri contributi da parte di Harrison, come la voce solista, parti di chitarra slide e cori multi-traccia (questi ultimi accreditati a "The George O'Hara-Smith Singers").
**Mixaggio e masterizzazione**
Il 9 ottobre, mentre approntava il missaggio finale dell'album a Abbey Road, George presentò a John Lennon, il quale stava lavorando al suo album solista Plastic Ono Band, la traccia recentemente incisa intitolata It's Johnny's Birthday, registrata come regalo per il suo trentesimo compleanno. Lo scherzoso pezzo, incluso in All Things Must Pass nella Apple Jam, vede Harrison cantare, e suonare l'armonium e tutti gli altri strumenti presenti, e contributi vocali da parte di Mal Evans ed Eddie Klein. Il 28 ottobre, Harrison e Pattie Boyd arrivarono a New York, dove George e Spector terminarono la preparazione dell'album. L'ex-Beatle avanzò qualche dubbio sull'effettiva qualità di tutte le tracce incluse nel disco; ma Allan Steckler, manager della Apple Records per il mercato statunitense, assolutamente certo del valore del materiale, lo scongiurò di pubblicare tutte le canzoni senza esclusioni. Il caratteristico stile produttivo di Spector diede a molti brani contenuti in All Things Must Pass una pesante, a tratti confusa, sonorità piena di riverbero, della quale Harrison si sarebbe pentito con il passare del tempo.
### Descrizione dei brani
**I'd Have You Anytime**
Brano composto da Harrison insieme a Bob Dylan in buona parte nella casa di quest'ultimo a Woodstock, nell'autunno 1968, nel corso della sua visita negli Stati Uniti dopo che i Beatles avevano ultimato il White Album; successivamente, egli completò la canzone da solo. La traccia è caratterizzata dal suadente suono della chitarra slide.
**My Sweet Lord**
Canzone composta nel 1969 mentre Harrison si trovava in tournée con Delaney & Bonnie, è un inno religioso che ibrida felicemente pop rock e gospel con un coro che comprende la preghiera vedica: «Gururbrahmaa, Guru Visnuh, Gururdevo, Mahesvarah, Gurussaakshaat, Param Brahma, Tasmai Shri, Gurave Namhah» oltre che la parola di lode cristiana ed ebraica «Hallelujah». Pubblicata come singolo apripista per l'album, My Sweet Lord ebbe un successo mondiale strepitoso, bissato negli Stati Uniti da What Is Life, diventando la canzone più celebre di un ex-Beatle insieme a Imagine di John Lennon. Il brano però, provocò a Harrison una causa per plagio intentata dai detentori dei diritti del successo del 1963 delle Chiffons, He's So Fine — una questione che si sarebbe protratta per anni. George spiegò che si era ispirato al brano gospel Oh Happy Day e non al brano delle Chiffons. Più tardi, un giudice stabilì che Harrison aveva inconsapevolmente copiato la melodia della canzone; la qual cosa ispirò Harrison a scrivere il brano This Song. George acquistò anche i diritti di He's So Fine in modo da prevenire qualsiasi altra grana futura.
**Wah-Wah**
Scritta durante il burrascoso periodo dei Beatles ai Twickenham Film Studios per il progetto Get Back/Let It Be, la canzone fu una reazione di Harrison al suo temporaneo abbandono della band il 10 gennaio 1969, dovuto a contrasti con Paul McCartney e John Lennon. Nella sua autobiografia, I, Me, Mine, Harrison spiega come il titolo della canzone fosse un riferimento sia al pedale wah-wah sia a una metafora per indicare un "mal di testa". Il wah-wah era un effetto chitarristico da lui molto utilizzato durante le sedute iniziali del progetto Get Back. Il messaggio della canzone, secondo Harrison, era: "mi state facendo venire un dannato mal di testa." Wah-Wah, secondo alcuni critici, sarebbe diretta agli "artifizi" e alla "pretenziosità" che circondavano i Beatles.
**Isn't It a Pity**
Inclusa in due versioni sull'album, rappresenta una delle composizioni più vecchie di Harrison del triplo LP: risale infatti al 1966, ma a John Lennon il brano non piaceva e aveva messo il veto alla pubblicazione a nome dei Beatles, quindi George, in un primo momento aveva pensato di offrire la canzone a Frank Sinatra. Sebbene molti pensino che tratti del deterioramento dei rapporti di amicizia tra i membri dei Beatles, l'autore, nel corso di un'intervista concessa nel 2000 a Billboard, disse che Isn't It a Pity era solamente "un'osservazione sulla società. Di come le persone chiedano e prendano sempre qualcosa senza mai restituire o dare nulla in cambio".
**What Is Life**
Brano orecchiabile in stile pop rock con influenze di musica soul, è una delle molte canzoni d'amore scritte da Harrison che sembrano essere indirizzate indifferentemente a una donna o a una divinità. George compose il brano nel 1969 pensandolo inizialmente per Billy Preston mentre si recava in auto a una seduta di registrazione dello stesso.
**If Not for You**
Poco tempo prima di iniziare la lavorazione di All Things Must Pass, il 1º maggio 1970 Harrison partecipò ad una sessione in studio di Bob Dylan a New York, durante la quale imparò una delle sue nuove composizioni intitolata If Not for You. Entusiasta del pezzo, George decise di inciderne una reinterpretazione da inserire nel suo album solista, appena dopo l'uscita della canzone nel disco New Morning di Dylan. La versione di Harrison è eseguita in un arrangiamento dotato di una maggiore attenzione melodica rispetto all'originale.
**Behind That Locked Door**
Scritta sotto forma di ballata in stile The Band, la canzone è un messaggio di incoraggiamento per Bob Dylan, scritto la sera prima del ritorno sulle scene del menestrello di Duluth al Festival dell'Isola di Wight del 1969, dopo l'auto isolamento seguito all'incidente in motocicletta del 1967.
**Let It Down**
Composta a fine 1968, in un periodo nel quale il matrimonio tra George e Pattie Boyd era già in crisi, e proposta da Harrison agli altri Beatles durante le travagliate Get Back Sessions del gennaio 1969 ma da loro rifiutata; secondo alcuni critici la canzone parlerebbe di lussuria ed infedeltà coniugale, ma l'autore non si espresse mai circa il significato del pezzo, non citandolo nemmeno nella sua autobiografia I, Me, Mine del 1980.
**Run of the Mill**
Altra composizione di Harrison che parla del deterioramento dei rapporti personali tra i membri dei Beatles alla fine degli anni sessanta; venne composta con in mente le interminabili e noiose riunioni d'affari alla Apple Corps alle quali Harrison odiava partecipare, e dove spesso si finiva per litigare. L'arrangiamento musicale del brano risente dell'influenza del gruppo musicale statunitense The Band, con il quale George aveva trascorso qualche tempo a Woodstock, prima di iniziare la lavorazione del progetto Get Back con i Beatles.
**Beware of Darkness**
Ballata a tinte fosche, nel testo si riflette sulla filosofia del Radha Krishna Temple, frequentato dallo stesso George Harrison: l'immaterialità deve sempre essere superiore alla materialità, e quindi alla corruzione. Nel testo, l'ascoltatore viene messo in guardia circa il pericolo delle varie influenze e tentazioni che possono corrompere un individuo. Tra le potenziali influenze negative sono citati i ciarlatani truffatori («soft shoe shufflers»), i politici avidi («greedy leaders») e gli idoli pop di poca sostanza («falling swingers»). In aggiunta, il testo mette in guardia verso i pensieri negativi («thoughts that linger»), in quanto essi possono portare al concetto del "Māyā" (la natura illusoria dell'esistenza), che distrae le persone dalla corretta via. Alcuni commentatori hanno avanzato l'ipotesi che Beware of Darkness possa essere un velato attacco nei confronti di Allen Klein, allora manager di George, di John Lennon e di Ringo Starr, e, sino a pochissimo tempo prima, dei Beatles; un attacco contro l'ultimo amministratore dei Fab Four si trova anche nella canzone Steel and Glass di Lennon, apparsa nell'album Walls and Bridges del 1974.
**Apple Scruffs**
Altro brano fortemente influenzato dalle sonorità dylaniane, Apple Scruffs venne scritto da Harrison come omaggio alle fan scatenate ed instancabili dei Beatles, che avevano ricevuto il soprannome di "Apple Scruffs", proprio perché sostavano giorno e notte fuori dalla sede degli Apple Studios con la speranza di incontrare o anche solo di vedere uno dei membri del gruppo.
**Ballad of Sir Frankie Crisp (Let It Roll)**
Harrison compose questa malinconica e sognante ballata, inizialmente intitolata Everybody, Nobody, come una sorta di omaggio alla figura di Frank Crisp, un eccentrico avvocato del XIX secolo appassionato di botanica, che era il proprietario originale di Friar Park, la residenza in stile gotico-vittoriano situata a Henley-on-Thames, Oxfordshire, acquistata da George agli inizi del 1970. Per la foto di copertina di All Things Must Pass, George si fece fotografare proprio sul prato del grande giardino della residenza.
**Awaiting On You All**
Insieme a My Sweet Lord, è tra le canzoni dal contenuto maggiormente religioso e polemico di All Things Must Pass, e l'incisione è un tipico esempio dell'influenza del produttore Phil Spector sull'album, a causa del suo arrangiamento in pieno stile "Wall of Sound". Musicalmente, la composizione riflette l'accostamento di Harrison alla musica gospel, a seguito della produzione discografica di alcuni lavori di Billy Preston e Doris Troy, artisti sotto contratto con la Apple Records. Nel testo, Harrison si fa portavoce di una diretta relazione personale con Dio piuttosto che l'attenersi ai precetti di una religione organizzata. Influenzato sia dalla sua frequentazione dell'associazione di devoti Hare Krishna, nota come Radha Krishna Temple, sia dai concetti della filosofia Vedānta ispirata agli insegnamenti di Swami Vivekananda, Harrison canta il nome di Dio come mezzo per purificarsi e liberarsi dalle impurità del mondo materiale. Pur riconoscendo la validità di tutte le fedi, in sostanza, le sue parole criticano esplicitamente il Papa e il materialismo percepito nella Chiesa cattolica: «While the Pope owns 51% of General Motors / And the stock exchange is the only thing he's qualified to quote us» ("Mentre il Papa possiede il 51% della General Motors / E la Borsa è l'unica cosa che è qualificato a citarci"), verso che EMI e Capitol Records omisero dai testi scritti all'interno dell'album. Inoltre, egli mette in discussione anche la validità della campagna di John Lennon e Yōko Ono del 1969 in favore della pace, criticando i loro Bed-In con le parole: «You don't need no love-in / You don't need no bed pan»; riflettendo così una significativa divergenza filosofica e di opinioni con l'ex compagno nei Beatles.
**All Things Must Pass**
Canzone composta da Harrison prima della separazione dei Beatles, che nel gennaio 1969 effettuarono anche qualche tentativo di inciderla prima di accantonarla definitivamente. Dopo l'abbandono del pezzo da parte dei Beatles, la canzone venne data a Billy Preston che ne incise una reinterpretazione e la pubblicò con il titolo All Things (Must) Pass nel suo album Encouraging Words, prodotto da Harrison e pubblicato su etichetta Apple Records nel 1970. Il testo tratta della natura transitoria dell'esistenza umana. Testo e musica si combinano in modo da riflettere impressioni di ottimismo in opposizione al fatalismo. Riscontrabile musicalmente anche in questo pezzo l'influsso stilistico dei Band.
**I Dig Love**
La traccia venne composta nella prima metà del 1970, e secondo il biografo Simon Leng presenta nel testo una "libidinosa deviazione" dai temi generali di All Things Must Pass, con un testo molto legato al tema della libertà sessuale degli anni sessanta. Il co-produttore Phil Spector consigliò di aggiungere un sintetizzatore al pezzo, ma la sua proposta venne ignorata.
**Art of Dying**
Brano hard rock circa il concetto induista della reincarnazione e dell'inevitabilità della morte, è caratterizzato da un forte trattamento produttivo da parte di Phil Spector, e dalla lancinante chitarra elettrica suonata da Eric Clapton con effetto wah-wah in stile quasi hendrixiano. Il testo della canzone presenta riferimenti alla Vergine Maria della fede cattolica, con la quale George Harrison era cresciuto prima di convertirsi all'Induismo. Nonostante la composizione del pezzo risalisse anch'essa a prima dello scioglimento dei Beatles, a differenza di buona parte delle tracce dell'album scritte da Harrison e non accettate dagli altri membri del gruppo, questa non venne nemmeno proposta al gruppo per la pubblicazione, per la sua tematica considerata troppo deprimente. Il concetto della reincarnazione ritornerà frequentemente nel corso della carriera solista di George Harrison, in particolare in Give Me Love (Give Me Peace on Earth), un successo tratto dall'album Living in the Material World del 1973.
**Hear Me Lord**
Composta durante le sessioni del progetto Get Back/Let It Be del gennaio 1969, provata con i Beatles che però si dimostrarono alquanto indifferenti al pezzo, si tratta di una canzone scritta sotto forma di preghiera ed accorata supplica a Dio, nella quale Harrison chiede aiuto al Signore per seppellire il desiderio sessuale, da lui considerato autolesionistico in vista di una maggiore consapevolezza spirituale. Insieme a My Sweet Lord e Awaiting On You All, è tra i brani dal contenuto più religioso di All Things Must Pass.
### Apple Jam
Nel formato originale in triplo vinile, il terzo disco, intitolato Apple Jam, è costituito quasi esclusivamente da improvvisazioni strumentali tratte da jam session. Quattro delle cinque tracce, Out of the Blue, Plug Me In, I Remember Jeep e Thanks for the Pepperoni sono brani strumentali costruiti su minimi cambi di accordo, o, come nel caso di Out of the Blue, un singolo riff. Il titolo I Remember Jeep deriva dal nome del cane di Eric Clapton, che appunto si chiamava "Jeep", mentre Thanks for the Pepperoni è tratto da una battuta del comico Lenny Bruce. Nel corso di un'intervista del dicembre 2000 concessa a Billboard, Harrison spiegò: «Circa le jam, non volevo semplicemente buttarle nel cestino, ma allo stesso tempo non facevano parte dell'album; ecco perché le misi tutte su un disco separato, come una sorta di bonus.» L'unica traccia vocale è It's Johnny's Birthday, cantata sulla melodia del pezzo Congratulations di Cliff Richard del 1968, e registrata come regalo per il trentesimo compleanno di John Lennon. Come My Sweet Lord, anche It's Johnny's Birthday causò a George Harrison problemi legali dovuti al copyright, in quanto gli autori del brano di Richard non erano stati citati nei crediti. Per questa ragione, nel dicembre 1970, Bill Martin e Phil Coulter (autori di Congratulations) intentarono causa chiedendo il pagamento dei diritti d'autore e l'inserimento dei loro nomi nelle successive ristampe dell'album, cosa che avvenne per soddisfare le loro richieste.
### Artwork e copertina
Harrison commissionò a Tom Wilkes il design di una scatola con cerniera nella quale inserire i tre dischi in vinile a 33 giri, piuttosto che averli confezionati in una tripla copertina apribile. Tale insolita confezione causò qualche confusione tra i negozianti di dischi, che, all'epoca, associavano packaging del genere con opere liriche o dischi di musica classica.
La foto di copertina in bianco e nero fu scattata su un prato nel parco di Friar Park dal fotografo Barry Feinstein. Alcuni critici ed appassionati interpretarono la foto, che mostra Harrison vestito da giardiniere in stivaloni di gomma seduto su una sedia in mezzo al prato circondato da quattro nani da giardino, come un riferimento al "distacco di George Harrison dall'identità collettiva dei Beatles" (secondo questa interpretazione i quattro nani da giardino simboleggerebbero i quattro Beatles). Lo scrittore e giornalista musicale Mikal Gilmore scrisse che l'iniziale negatività di Lennon nei confronti di All Things Must Pass era presumibilmente una reazione alla sua "irritazione" per l'ironica foto di copertina. Il biografo di Harrison Elliot Huntley attribuisce invece la reazione di Lennon all'invidia per il momento magico di George Harrison, quando "tutto quello che egli toccava sembrava tramutarsi in oro". John Lennon vide per la prima volta la copertina a Friar Park e disse ad un amico in comune che "Harrison doveva essere fottutamente pazzo per pubblicare un album triplo", e lo descrisse in copertina "somigliante a un Leon Russell asmatico". Successivamente, Lennon disse a Rolling Stone di preferire comunque All Things Must Pass a tutta la "spazzatura" presente nell'omonimo album di Paul McCartney, pubblicato nell'aprile 1970.
La Apple incluse nella costosa confezione dell'album anche un poster, raffigurante un tenebroso Harrison in penombra in un buio corridoio della sua casa, in piedi davanti a una finestra con il telaio di ferro.
## Pubblicazione
La EMI e la sua controparte statunitense Capitol Records, avevano inizialmente previsto di pubblicare l'album nell'ottobre 1970, e le attività promozionali per lo stesso iniziarono a settembre. C'era stata per mesi una certa "trepidazione nell'aria" circa l'attesa dell'uscita dell'album solista di George Harrison, secondo Alan Clayson, e "per ragioni differenti dalla grande popolarità dei Fab Four". La statura artistica di Harrison era cresciuta nel corso dell'anno appena trascorso grazie alla pubblicazione delle sue acclamate composizioni Something e Here Comes the Sun nell'album Abbey Road dei Beatles, ed alla sua "misteriosa" collaborazione con Bob Dylan a New York, sulla quale molto si era speculato. Tenendo anche conto del ruolo ultimamente da lui svolto nel far conoscere al grande pubblico gruppi musicali come The Band e Delaney & Bonnie, e della sua associazione con Eric Clapton e i Cream; nel 1981 il critico del New Musical Express Bob Woffinden concluse che "pezzo dopo pezzo, all'epoca la credibilità artistica di Harrison stava raggiungendo l'apice."
All Things Must Pass fu pubblicato negli Stati Uniti il 27 novembre 1970, e tre giorni dopo nel Regno Unito, con la rara particolarità di avere lo stesso numero di catalogo Apple (STCH 639) in entrambi i Paesi. Spesso accreditato come primo triplo album della musica rock, più precisamente fu il primo album triplo in studio pubblicato da un artista singolo, in quanto preceduto di sei mesi dall'album live Woodstock: Music from the Original Soundtrack and More, accreditato ad artisti vari.
In varie nazioni, la Apple pubblicò My Sweet Lord come primo singolo estratto dall'album, insieme a Isn't It a Pity in un doppio lato A. Il 45 giri riscosse un enorme successo, raggiungendo la vetta delle classifiche in molti Paesi del mondo nei primi mesi del 1971, seguito poco tempo dopo dal secondo singolo What Is Life (B-side: Apple Scruffs), altro grande successo. Il grande riscontro economico di My Sweet Lord costò a George Harrison una causa legale per plagio intentatagli dalla Bright Tunes, detentrice dei diritti di pubblicazione del brano He's So Fine delle Chiffons del 1963, ritenuto "troppo" simile melodicamente a My Sweet Lord.
## Accoglienza, classifiche e critica
L'album raggiunse il primo posto negli Stati Uniti e anche in Gran Bretagna, Australia, Canada, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia, il secondo in Italia, il quarto in Giappone ed il decimo in Germania; ed è unanimemente considerato dai critici il miglior lavoro di George Harrison solista. Avendo vinto sette dischi di platino è l'album di un ex-Beatle ad avere venduto di più.
All Things Must Pass restò in vetta alla classifica britannica per otto settimane di fila, anche se fino al 2006, i resoconti delle classifiche riportarono erroneamente che l'album si fosse fermato alla posizione numero 4. L'errore fu dovuto a un disguido postale occorso nel Regno Unito durante il periodo febbraio-marzo 1971, quando gli addetti alla compilazione dei risultati delle classifiche nazionali non ricevettero nessun dato di vendita dai negozi di dischi. Nel luglio 2006, l'Official UK Charts Company corresse i propri registri dimostrando che All Things Must Pass arrivò fino al numero 1. Anche nella classifica nazionale di Melody Maker, l'album rimase in vetta per otto settimane, dal 6 febbraio al 27 marzo, in coincidenza con la permanenza di My Sweet Lord alla posizione numero 1 della classifica dei singoli. Negli Stati Uniti, All Things Must Pass trascorse sette settimane al numero 1 della classifica Billboard Top LP, dal 2 gennaio al 20 febbraio, e un tempo simile in vetta alle classifiche di Cash Box e Record World; per tre di queste settimane, My Sweet Lord fu al numero 1 della Billboard Hot 100. Scrivendo nell'aprile 2001 sulla rivista Record Collector, il giornalista Peter Doggett descrisse George Harrison come "probabilmente la maggior rockstar del pianeta agli inizi del 1971", con All Things Must Pass che aveva "surclassato facilmente" gli altri dischi solisti dei Beatles come Ram di McCartney, e Imagine di Lennon. La cosiddetta "doppietta di Billboard di Harrison" – dove un artista detiene le prime posizioni sia nella classifica riservata agli album sia in quella dei singoli – fu un risultato che nessuno dei suoi ex compagni di gruppo eguagliò fino al giugno 1973, quando ci riuscì Paul McCartney con gli Wings. Ai Grammy Awards del 1972, All Things Must Pass ricevette una nomination come Album of the Year e My Sweet Lord come Record of the Year, ma Harrison perse in entrambe le categorie in favore di Carole King.
All Things Must Pass fu certificato disco d'oro dalla Recording Industry Association of America il 17 dicembre 1970 e da allora è diventato sei volte disco di platino. Secondo quanto dichiarato da John Bergstrom del sito PopMatters, al gennaio 2011, All Things Must Pass aveva venduto più copie di Imagine (1971) e di Band on the Run (1973) messi assieme. Sempre nel 2011, Gary Tillery lo definì "l'album di maggior successo di un ex-Beatle".
### Recensioni contemporanee
All Things Must Pass venne accolto molto positivamente dalla critica alla sua pubblicazione – sia dal punto di vista musicale sia da quello del contenuto dei testi in virtù del fatto che si trattava di un lavoro del presunto "Beatle sottovalutato". Lo scrittore Robert Rodriguez fece notare come l'attenzione dei critici dell'epoca fosse monopolizzata dalla scoperta di "un sorprendente talento nascosto, che era rimasto in ombra per tutti questi anni" oscurato dal binomio Lennon & McCartney. Molti recensori liquidarono il terzo disco (Apple Jam), dichiarando che si trattava di un'aggiunta "inutile" inserita per giustificare l'alto prezzo al dettaglio dell'album, sebbene a posteriori Anthony DeCurtis indicasse proprio le jam session contenute in Apple Jam, come prova evidente della "libertà artistica dell'opera".
Ben Gerson della rivista Rolling Stone definì All Things Must Pass "uno sfarzo di fede, sacrificio e gioia" e concluse dichiarando che il triplo album di Harrison poteva essere considerato "il Guerra e pace del rock 'n' roll". Inoltre Gerson lodò la produzione dell'album definendola "di classiche proporzioni Spectoriane, Wagneriana, Bruckneriana; musica delle cime delle montagne e dei vasti orizzonti". Sul New Musical Express, Alan Smith definì le canzoni di Harrison "musica della mente", aggiungendo: "cercano e vagano, come nei ritmi morbidi di un sogno, e alla fine lui [Harrison] le ha messe su carta utilizzando parole che sono spesso profonde e profondamente belle." Billboard salutò l'uscita di All Things Must Pass definendolo "una miscela magistrale di rock e pietà, brillantezza tecnica ed umore mistico, e un vero sollievo dalla noia del rock di tutti i giorni".
Richard Williams del Melody Maker riassunse la sorpresa che molti provarono nei confronti dell'apparente trasformazione di Harrison: All Things Must Pass, scrisse, fornì "l'equivalente rock dello shock provato dagli spettatori al cinema nell'anteguerra quando Greta Garbo parlò per la prima volta in un film sonoro: La Garbo parla! – Harrison è libero!" William Bender della rivista Time descrisse il disco una "affermazione personale eseguita in maniera classicamente espressiva; ... uno dei migliori album rock in circolazione da anni", mentre Don Heckman scrisse sul The New York Times: "Se qualcuno aveva dubbi che George Harrison fosse un grande talento, ora può rilassarsi... Questo è un disco da non perdere."
Fuori dal coro delle lodi fu invece il noto critico musicale Robert Christgau del Village Voice, che scrisse quanto All Things Must Pass fosse caratterizzato da una "eccessiva fatuità" e da "una musica poco interessante". Nel loro libro The Beatles: An Illustrated Record, Roy Carr & Tony Tyler criticarono l'omogeneità della produzione e "la natura lugubre delle composizioni di Harrison". Scrivendo in The Beatles Forever nel 1977, tuttavia, Nicholas Schaffner lodò l'album come un "traguardo glorioso" nelle rispettive carriere di Harrison e Spector, indicando le tracce All Things Must Pass e Beware of Darkness come le "due canzoni più eloquenti del disco... sia musicalmente che liricamente".
### Recensioni moderne
Richie Unterberger di AllMusic definì All Things Must Pass "Harrison al suo meglio... un disco molto toccante", mentre Roger Catlin di MusicHound descrisse l'album "epico e audace", con la sua "densa produzione e le ricche canzoni completate dal disco extra di jam session". La rivista Q lo considera una fusione esemplare di "rock e religione", e "l'album migliore in assoluto pubblicato da un ex-Beatle". Il regista Martin Scorsese, a proposito del disco, scrisse del "potente senso di ritualità che si percepisce nell'album", aggiungendo: "Ricordo che sentivo come avesse la grandiosità della musica liturgica, delle campane usate nelle cerimonie del buddismo tibetano." Scrivendo su Rolling Stone nel 2002, Greg Kot descrisse la "grandeur" dell'opera come una "cattedrale del rock in excelsis" dove le "vere stelle" sono le canzoni di Harrison; nella stessa pubblicazione, Mikal Gilmore definì l'album "il miglior lavoro solista mai prodotto da un ex-Beatle". Nel suo articolo del luglio 2001 per la rivista Mojo, John Harris lodò l'opera come "l'album solista inaugurale che rimane ancora oggi il miglior disco solista di un Beatle". Nella The Rolling Stone Album Guide (2004), Mac Randall scrisse che l'album è eccezionale, ma "un tantino sopravvalutato" da quei critici che finsero di non vedere come gli ultimi 30 minuti di jam strumentali blues fossero "pezzi mediocri che nessuno si sarebbe preso la briga di ascoltare più di una volta". In maniera simile, Unterberger cita l'inclusione nell'album del terzo LP denominato Apple Jam come "un difetto molto significativo" dell'opera, sebbene lo consideri "storicamente rilevante dal punto di vista musicale", per la presenza della prima formazione dei Derek and the Dominos. Nel 2016, scrivendo per Pitchfork, Jayson Green dichiarò che Harrison era l'unico tra gli ex-Beatle ad aver "cambiato i termini di cosa potesse essere un album rock" poiché, pur non essendo All Things Must Pass il primo album triplo della storia del rock, "nell'immaginario collettivo, è il primo triplo album discografico pubblicato da un artista di primo piano." Nel 2014, il recensore del sito Ondarock descrisse All Things Must Pass: "Un vero mondo immaginario, interiore quanto materiale, meno provocatorio di quello descritto da Imagine, ma forse anche più profondo e comprensivo... ". Il sito web storiadellamusica.it assegna all'album 8 stellette su 10 scrivendo: "All Things Must Pass raccoglie gli sforzi e le idee migliori di Harrison" [...] "il disco simboleggia dunque il periodo d’oro del chitarrista dei Beatles, entrato in forma, per così dire, proprio mentre la formazione a cui apparteneva si era sfaldata".
### Riconoscimenti
All Things Must Pass viene citato in libri quali The Mojo Collection: The Greatest Albums of All Time, 1001 Albums You Must Hear Before You Die di Robert Dimery e 1,000 Recordings to Hear Before You Die di Tom Moon. Nel 1999, All Things Must Pass apparve al numero 9 della classifica "Alternative Top 100 Albums" del The Guardian, dove il giornalista Tom Cox lo descrisse "il migliore e più sofisticato di tutti i dischi solisti dei Beatles". Nel 2006, il sito Pitchfork lo classificò alla posizione numero 82 nella lista "Top 100 Albums of the 1970s". Sei anni dopo, la rivista Rolling Stone ha inserito All Things Must Pass al 433º posto nella sua lista dei 500 migliori album di sempre. Secondo il sito internet Acclaimed Music, All Things Must Pass è inoltre apparso nelle seguenti liste dei migliori dischi redatte da critici musicali: The World Critics Best Albums of All Time di Paul Gambaccini (1977; posizione numero 79), "100 Best Albums of All Time" del The Times (1993; posizione 79), The 100 Greatest Pop Albums of the Century di Allan Kozinn (2000), "The 50 (+50) Best British Albums Ever" della rivista Q (2004), "70 of the Greatest Albums of the 70s" della rivista Mojo (2006), "100 Greatest British Albums Ever" del New Musical Express (2006; numero 86), "The 70 Best Albums of the 1970s" della rivista Paste (2012; numero 27), e The 100 Best Albums of All Time di Craig Mathieson & Toby Creswell (2013). Nel gennaio 2014, All Things Must Pass è stato inserito nella Grammy Hall of Fame.
## Tracce
Tutte le canzoni sono composte da George Harrison, tranne dove indicato diversamente.
### LP 1
**Lato A**
* I'd Have You Anytime – 2:56 (George Harrison, Bob Dylan)
* My Sweet Lord – 4:38
* Wah-Wah – 5:35
* Isn't It a Pity (Versione1) – 7:08
**Lato B**
* What Is Life – 4:22
* If Not for You – 3:29 (Bob Dylan)
* Behind That Locked Door – 3:05
* Let It Down – 4:57
* Run of the Mill – 2:49
### LP 2
**Lato A**
* Beware of Darkness – 3:48
* Apple Scruffs – 3:04
* Ballad of Sir Frankie Crisp (Let It Roll) – 3:46
* Awaiting On You All – 2:45
* All Things Must Pass – 3:44
**Lato B**
* I Dig Love – 4:55
* Art of Dying – 3:37
* Isn't It a Pity (Versione2) – 4:45
* Hear Me Lord – 5:46
### LP 3 - "Apple Jam"
**Lato A**
* Out of the Blue – 11:14 (Jim Gordon, Carl Radle, Bobby Whitlock, Eric Clapton, Gary Wright, George Harrison, Jim Price, Bobby Keys, Al Aronowitz)
* It's Johnny's Birthday – 0:49 (basata su Congratulations (Bill Martin, Phil Coulter); Mal Evans, George Harrison, Eddie Klein)
* Plug Me In – 3:18 (Jim Gordon, Carl Radle, Bobby Whitlock, Eric Clapton, Dave Mason, George Harrison)
**Lato B**
* I Remember Jeep – 8:07 (Ginger Baker, Klaus Voormann, Billy Preston, Eric Clapton, George Harrison)
* Thanks for the Pepperoni – 5:31 (Jim Gordon, Carl Radle, Bobby Whitlock, Eric Clapton, Dave Mason, George Harrison)
### Ristampa del 2001
La ristampa su CD del 2001 contiene importanti novità:
* La copertina è ora a colori.
* L'album è diviso in 2 CD. Il primo contiene il primo LP più alcuni inediti; il secondo CD contiene il secondo LP più la "Apple Jam" sistemata in un diverso ordine.
La ristampa è stata curata dallo stesso George Harrison.
**CD 1**
* I'd Have You Anytime (George Harrison/Bob Dylan) - 2:56
* My Sweet Lord - 4:38
* Wah-Wah - 5:35
* Isn't It a Pity (Version 1) - 7:08
* What Is Life - 4:22
* If Not for You (Bob Dylan) - 3:29
* Behind That Locked Door - 3:05
* Let It Down - 4:57
* Run of the Mill - 2:49
* I Live for You (Inedito del 1970 con sovraincisioni del 2000) - 3:35
* Beware of Darkness (Demo) - 3:19
* Let It Down (Demo) - 3:54
* What Is Life (Backing track con parti inedite) - 4:27
* My Sweet Lord (2000) (Remake della hit del 1970) - 4:57
**CD 2**
* Beware of Darkness - 3:48
* Apple Scruffs - 3:04
* Ballad of Sir Frankie Crisp (Let It Roll) - 3:46
* Awaiting On You All - 2:45
* All Things Must Pass - 3:44
* I Dig Love - 4:55
* Art of Dying - 3:37
* Isn't It a Pity (Version 2) - 4:45
* Hear Me Lord - 5:46
* It's Johnny's Birthday (Basata su Congratulations - Martin/Coulter) – 0:49
* Plug Me In (Jim Gordon/Carl Radle/Bobby Whitlock/Eric Clapton/Dave Mason/George Harrison) – 3:18
* I Remember Jeep (Ginger Baker/Klaus Voormann/Billy Preston/Eric Clapton/George Harrison) – 8:07
* Thanks for the Pepperoni (Jim Gordon/Carl Radle/Bobby Whitlock/Eric Clapton/Dave Mason/George Harrison) – 5:31
* Out of the Blue (Jim Gordon/Carl Radle/Bobby Whitlock/Eric Clapton/Gary Wright/George Harrison/Jim Price/Bobby Keys/Al Aronowitz) – 11:14
## Formazione
* George Harrison — voce, cori, chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra slide, armonica a bocca, sintetizzatore Moog
* Eric Clapton — chitarra elettrica ed acustica, cori
* Ringo Starr, Jim Gordon, Alan White, Phil Collins, Ginger Baker — batteria, percussioni, conga
* Gary Wright, Bobby Whitlock, Gary Brooker, Billy Preston, Tony Ashton — pianoforte, organo Hammond, piano elettrico
* Klaus Voormann, Carl Radle — basso elettrico
* Dave Mason, Peter Frampton — chitarra
* Pete Drake — steel guitar
* Bobby Keys — sassofono tenore
* Jim Price — tromba e trombone
* Pete Ham, Tom Evans, Joey Molland — chitarra acustica
* Mike Gibbins — percussioni
* Eddie Klein — cori
* John Barham — arrangiamento orchestrale e dei cori, vibrafono
* George Harrison & Phil Spector — produzione
* Dhani Harrison — cori in I Live for You e My Sweet Lord (versione del 2001)
* Ray Cooper — tamburello in My Sweet Lord (versione del 2001)
* Sam Brown — voce aggiuntiva in My Sweet Lord (versione del 2001)
## Nastri demo e outtakes
Oltre alle diciassette composizioni pubblicate sul primo e secondo disco dell'album originale, Harrison registrò almeno altre venti canzoni – sotto forma di provino da far sentire a Phil Spector, poco tempo prima dell'inizio ufficiale delle sessioni per l'album. Le registrazioni costituirono in seguito il bootleg Beware of ABKCO! In una intervista del 1992, George commentò la quantità di materiale inedito che aveva all'epoca: «Non avevo molti brani sui dischi dei Beatles, quindi fare un album come All Things Must Pass fu come essere costipato da anni e poi andare al bagno a liberarsi.» Oltre a brani poi inclusi nell'album come Wah-Wah, Art of Dying, All Things Must Pass, e Let It Down; del gruppo di canzoni fatte ascoltare a Spector da Harrison facevano parte anche le seguenti:
* Window, Window, altra composizione scartata dai Beatles nel gennaio 1969.
* Everybody, Nobody, primo abbozzo di Ballad of Sir Frankie Crisp (Let It Roll) con un testo differente.
* Nowhere to Go, seconda collaborazione Harrison–Dylan risalente al novembre 1968, originariamente conosciuta come When Everybody Comes to Town.
* Cosmic Empire, Mother Divine e Tell Me What Has Happened to You.
* Beautiful Girl, apparsa nel 1976 sull'album Thirty Three & 1/3.
* I Don't Want to Do It, composta da Bob Dylan, sarà il contributo di Harrison alla colonna sonora del film Porky's III - La rivincita! (1985).
* Dehra Dun, scritta durante il soggiorno dei Beatles in India all'inizio del 1968.
* Gopala Krishna, conosciuta anche come Om Hare Om, con un testo scritto in Sanscrito.
* Going Down to Golders Green, parodia delle incisioni di Elvis Presley alla Sun Records basata sulla melodia di Baby Let's Play House.
* I Live for You, fu l'unica traccia bonus completamente inedita inclusa nella ristampa del 2001 di All Things Must Pass.
* Woman Don't You Cry for Me, scritta nel dicembre 1969 come suo primo pezzo composto alla chitarra slide, fu un'altra canzone che Harrison rivisitò in Thirty Three & 1/3.
* Down to the River, rimasta inutilizzata per poi essere re-incisa come Rocking Chair in Hawaii nell'album Brainwashed, pubblicato postumo nel 2002.
Durante le sedute di registrazione di All Things Must Pass, Harrison registrò o provò anche versioni preliminari di You, Try Some, Buy Some e When Every Song Is Sung. Quest'ultima, ribattezzata I'll Still Love You, venne offerta da George a Ringo Starr per il suo album Ringo's Rotogravure del 1976.
|
10,020,517 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Kemyt
|
Kemyt
|
# Kemyt
La Kemyt (letteralmente "La somma") o Libro della Kemyt, scritto durante il regno del faraone Amenemhat I (XII dinastia), è uno dei testi fondamentali, insieme alle Massime di Ptahhotep, per l'istruzione degli scribi nel Medio Regno dell'Antico Egitto.
## Descrizione
L'opera, che assume la forma di un libro di testo scolastico, aveva lo scopo di propagare l'ideologia reale e contribuire alla formazione dei giovani scribi che aspiravano a prestare servizio a corte.
|
1,063,565 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Antonio_Felice
|
Marco Antonio Felice
|
# Marco Antonio Felice
Marco Antonio Felice (latino: Marcus Antonius Felix; ... – ...; fl. 52–62) fu procuratore romano della provincia di Giudea dal 52 al 60, successore di Ventidio Cumano.
## Biografia
Antonio Felice era un liberto greco di Antonia minore, madre dell'imperatore Claudio, e fratello minore del famoso liberto Pallante. Come suo fratello Pallante, Felice era uno schiavo affrancato della famiglia imperiale, ben inserito nella corte e a stretto contatto con il Principe. Felice entrò nelle grazie di Claudio, e dopo essere stato comandante presso alcune coorti e alcune ali della cavalleria, fu chiamato da Claudio a governare la provincia della Giudea. La nomina di un liberto alla carica di procuratore con poteri militari non aveva precedenti.
Assunto il potere, nel tentativo di annientare il potere degli zeloti favorì una fazione violenta dei sicarii, dei quali si servì per l'omicidio del gran sacerdote Jonatha.
Concluso il suo mandato in Giudea, al suo ritorno a Roma, Felice venne accusato presso l'imperatore Nerone di aver approfittato della lotta fra gli ebrei e i siriani di Cesarea per perpetrare rapine e saccheggi; l'intercessione del fratello Pallante, molto influente alla corte imperiale, evitò una condanna.
Stando a quanto racconta Svetonio, Felice sposò tre principesse di stirpe reale: la sua prima moglie era Drusilla Urania, figlia di Tolomeo di Mauretania nonché pronipote di Cleopatra, regina d'Egitto, e del triumviro Marco Antonio. Nel 53 Felice rapì e portò a Cesarea la quindicenne principessa giudea Drusilla, figlia di Erode Agrippa I e moglie di Gaio Giulio Azizo, re di Emesa; il rapimento della ragazza e il conseguente ripudio di Antonio Felice della prima moglie fece molto scalpore nell'ambiente e aumentò gli odi e rancori nei confronti di Antonio Felice che già in quei primi anni di governo si era inimicato molti ambienti politici locali. Da questo suo matrimonio nacque un figlio, Agrippa, che secondo la testimonianza di Flavio Giuseppe sarebbe nel morto nel 79 durante l'eruzione del Vesuvio. Non è noto chi fosse la terza moglie.
Stando agli Atti degli Apostoli, durante il mandato di Felice come procuratore, Paolo di Tarso fu arrestato a Gerusalemme dalle autorità ebraiche e spedito nel 58 a Cesarea per essere giudicato per l'accusa di sedizione; Felice avrebbe trattenuto Paolo per due anni, senza sottoporlo a processo, ma cercando di convincerlo a dargli del denaro in cambio della sua liberazione, senza successo (At. 24:26). Paolo fu in seguito processato dal successivo procuratore Porcio Festo.
|
6,340,630 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Abdullah_di_Pahang
|
Abdullah di Pahang
|
# Abdullah di Pahang
Tengku Abdullah ibni Sultan Ahmad Shah (Pekan, 30 luglio 1959) è sultano di Pahang dal 2019 e Yang di-Pertuan Agong della Malaysia dallo stesso anno.
## Biografia
### Primi anni di vita e formazione
Tengku Abdullah è nato all'Istana Mangga Tunggal di Pekan il 30 luglio 1959 ed è il primo figlio maschio del sultano Ahmad Shah e della sua prima moglie Tengku Afzan.
È stato istruito presso la Ahmad School di Pekan, la St. Thomas English School di Kuantan, la Aldenham School di Elstree e il Davis College di Londra. In seguito è entrato nella Royal Military Academy di Sandhurst e poi nel Queen Elizabeth College di Oxford.
### Principe ereditario e reggente
Il 1º luglio 1975 il padre lo ha nominato erede apparente con il titolo di Tengku Mahkota. È stato investito formalmente presso l'Istana Abu Bakar di Pekan il 23 ottobre 1977. Dall'aprile del 1979 all'aprile del 1984 è stato reggente del sultanato poiché il padre serviva come Yang di-Pertuan Agong.
Dal 2014 al 2017 è stato presidente della Federazione calcistica della Malaysia. È stato anche vicepresidente della Asian Football Confederation. Attualmente è presidente della Asian Hockey Federation e membro del Consiglio FIFA.
Dal 28 dicembre 2016 al 15 gennaio 2019, con il consenso del padre, è stato reggente del sultanato; lo stesso giorno il padre ha abdicato in suo favore.
### Sultano
Il 15 gennaio 2019 è stato proclamato sesto sultano del moderno Pahang dopo l'abdicazione di suo padre decisa dal consiglio reale per il perdurare delle sue cattive condizioni di salute. La cerimonia ha avuto luogo all'Istana Abu Bakar, la residenza ufficiale del monarca. Il suo regno è stato dichiarato retroattivamente iniziante l'11 gennaio 2019, il giorno in cui il consiglio di reggenza ha deciso la sua successione.
Dopo la sua ascesa al trono di Pahang ha assunto il titolo regale di Al-Sultan Abdullah Ri'ayatuddin Al-Mustafa Billah Shah. Il 29 gennaio la sua consorte reale, Tunku Azizah Aminah Maimunah Iskandariah binti Almarhum Sultan Iskandar, già Tengku Puan di Pahang, è stata proclamata Kebawah Duli Yang Maha Mulia Tengku Ampuan Pahang. Lo stesso giorno il figlio maggiore Hassanal Ibrahim è stato proclamato principe ereditario.
### Yang di-Pertuan Agong
Il 24 gennaio 2019 la Conferenza dei governanti lo ha eletto sedicesimo Yang di-Pertuan Agong della Malaysia. È succeduto al sultano Muhammad V di Kelantan che aveva abdicato poche settimane prima. Il 31 gennaio ha prestato giuramento ed è stato incoronato il 30 luglio dello stesso anno e giorno del suo 60º compleanno.
La Conferenza dei governanti ha anche rieletto il sultano Nazrin Shah di Perak come vice Yang di-Pertuan Agong. Abdullah ha trasmesso le prerogative di governo sul Pahang al figlio Hassanal Ibrahim che il 29 gennaio è stato proclamato anche reggente. Il giovane principe è assistito dal Majlis Jumuah Pangkuan Diraja Pahang (consiglio di reggenza) guidato dal fratello minore più anziano del sultano Abdullah, Tengku Abdul Rahman Ibni Sultan Haji Ahmad Shah. Tengku Hassanal Ibrahim sta ancora studiando presso la Royal Military Academy di Sandhurst, nel Regno Unito.
### Vita privata
Il 6 marzo 1986 presso l'Istana Bukit Serene di Johor Bahru ha sposato Tunku Hajjah Azizah Amina Maimuna Iskandariah, terza figlia del sultano Iskandar di Johor e di Encheʻ Besar Hajah Kalsom binti Abdullah (nata Josephine Ruby Treverrow). I due hanno quattro figli e due figlie:
* Tengku Ahmad Iskandar Shah (nato e morto il 24 luglio 1990);
* Tengku Hassanal Ibrahim (nato il 17 settembre 1995);
* Tengku Muhammad Iskandar Ri'ayatuddin Shah (nato il 3 agosto 1997);
* Tengku Ahmad Ismail Muadzam Shah (nato l'11 settembre 2000);
* Tengku Putri Afzan Amina Hafizatullah (nata l'11 settembre 2000);
* Tengku Putri Nur Jihan Khalsom Athiyatullah (nata il 27 aprile 2002).
Tengku Amir Nasser Ibrahim è stato adottato dopo la nascita del primogenito.
Nel 1993 ha sposato Cik Puan Julia Abdul Rais, un'ex attrice. Da questa unione sono nate tre figlie:
* Tengku Putri Iman Afzan;
* Tengku Putri Illisha Amira;
* Tengku Putri Ilyana.
## Onorificenze
### Onorificenze malesi
Personalmente è stato insignito dei titoli di:
|
1,295,187 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_del_Podest%C3%A0_%28Verona%29
|
Palazzo del Podestà (Verona)
|
# Palazzo del Podestà (Verona)
Il palazzo del Podestà, così chiamato in quanto sede nei quattro secoli di governo veneziano della più alta carica civile nell'amministrazione della città, ma conosciuto anche come palazzo di Cangrande dal nome del suo committente o di palazzo del Governo, della Provincia o della Prefettura per via della sua funzione attuale, è un edificio civile situato tra piazza dei Signori, le Arche scaligere e corso Santa Anastasia a Verona. Di proprietà della Provincia di Verona, è attualmente sede della Prefettura.
## Storia e descrizione
### La dimora degli Scaligeri
Cangrande I della Scala fece edificare l'edificio nel primo decennio del Trecento partendo probabilmente da un fabbricato precedente, come sembrano attestare alcune antiche vestigia nel basamento della torre d'angolo, e vi andò a risiedere insieme alla sua corte nel 1311 o poco prima. Infatti sembra che nella sua residenza diede ospitalità a numerosi uomini illustri, tra cui il sommo poeta Dante Alighieri, esule da Firenze e per la seconda volta a Verona. Giorgio Vasari racconta inoltre che Giotto, celebre pittore fiorentino, soggiornò per qualche tempo a Verona e che lavorò nel palazzo di Cangrande, dove avrebbe realizzato diversi affreschi oltre al ritratto di Cangrande, di cui non sono tuttavia rimaste tracce.
L'edificio già originariamente si sviluppava a "C" tra le attuali piazza dei Signori, via Santa Maria Antica e vicolo Cavalletto, affacciandosi sull'area su cui sarebbe sorto il sepolcreto degli Scaligeri e sulla platea dominationis che ancora oggi porta il loro nome, come a sancire l'importanza sia pubblica che privata della dinastia.
Cansignorio della Scala negli anni 1360 fece edificare una loggia che allungò il complesso fino a corso Santa Anastasia, struttura a due piani e costituita originariamente da due soli ampi e alti saloni sovrapposti. Gli ambienti, che furono interamente dipinti da Jacopo Avanzi e Altichiero, vengono descritti dal Vasari che cita una Guerra di Gerusalemme secondo Giuseppe Flavio, due Trionfi e una serie di affreschi con effigi di imperatori romani, l'esempio più antico attestato nel Medioevo, che trovavano spazio negli ampi sottarchi ed erano probabilmente volti a celebrare la signoria. Questi sono gli unici sopravvissuti e sono stati strappati, restaurati e collocati al museo degli affreschi Giovanni Battista Cavalcaselle.
### Gli ampliamenti in epoca veneziana
Dopo la caduta della signoria scaligera il palazzo divenne sede, durante il governo della Repubblica di Venezia, del podestà. Un primo ampliamento del complesso vi fu già nel 1492, con il completamento della loggia del Consiglio, un braccio che si allunga sul margine nord-occidentale di piazza dei Signori.
Nel 1533 invece il podestà Giovanni Dolfin commissionò al noto architetto rinascimentale Michele Sanmicheli il portale che adorna l'ingresso del palazzo da piazza dei Signori. Il portale richiama l'arco trionfale romano e in particolare si rifà al veronese arco dei Gavi, da cui si discosta solamente per la mancanza di un basamento, che non fu realizzato in quanto il nuovo ingresso al palazzo doveva adattarsi a quello precedente.
L'ultimo ampliamento, che diede l'assetto definitivo al complesso, venne completato nel 1560, quando fu edificato il lungo corpo di fabbrica speculare alla loggia di Cansignorio, che come questa si protende verso corso Santa Anastasia. Questo corpo consiste in una sorta di finta loggia parallela a quella di Cansignorio, della medesima altezza e lunghezza ma a tre ordini invece che a due, ritmata da finte aperture e lesene e caratterizzata da un linguaggio cinquecentesco.
### Il restauro novecentesco
Durante la dominazione francese il palazzo fu soggetto ai saccheggi dei napoleonici e nel 1797, durante le Pasque veronesi, venne addirittura colpito da colpi di cannone. Inoltre in quegli anni il prefetto Smancini trasformò la facciata su piazza dei Signori in uno stile genericamente post-rinascimentale; l'aspetto medievale che caratterizza il palazzo oggi si deve così al restauro effettuato tra il 1927 e il 1930 e curato da Antonio Avena, al tempo direttore dei musei civici di Verona, che si ispirò almeno in parte al progetto non realizzato di Camillo Boito, figura di spicco nell'ambito del restauro.
L'intervento interessò sia l'esterno che l'interno del palazzo. In particolare venne rimaneggiata la facciata prospiciente via Santa Maria Antica ma fu soprattutto quella su piazza dei Signori ad essere pesantemente modificata, anche se tenendo conto delle murature e delle aperture originali. Il prospetto fu inoltre coronato da merlature e parte della loggia di epoca veneta che affaccia sulla piazza fu riaperta. Gli ambienti interni furono decorati con pitture ornamentali in stile, che riprendono i motivi geometrici e vegetali delle pitture trecentesche originali ancora presenti in alcuni ambienti del palazzo.
Oggi il palazzo, di proprietà della Provincia di Verona, è sede della Prefettura.
|
7,435,380 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Incel
|
Incel
|
# Incel
Un incel (pronuncia inglese /ˈɪnsɛl/, parola macedonia dall'inglese involuntary celibate, "celibe involontario") è un membro di una subcultura online costituita da individui che, nella presupposizione di avere naturale diritto al sesso, motivano la loro inaccessibilità a un partner sentimentale e/o sessuale con il fatto di non essere attraenti, secondo alcuni criteri a loro dire oggettivi e indipendenti dalla loro volontà.
I frequentatori di forum e gruppi online di incel sono prevalentemente uomini bianchi eterosessuali, e le stime del loro numero sono incerte, variando da migliaia a centinaia di migliaia.
I forum online di incel sono stati criticati da alcuni media e da alcuni ricercatori per essere misogini, razzisti, incoraggiare la violenza, diffondere opinioni estremiste e radicalizzare i loro membri. Il Southern Poverty Law Center ha descritto tali siti di Internet come «parte dell'ecosistema suprematista maschile online» che è incluso nella loro lista di gruppi di odio.
Nel 2020 l'International Centre for Counter-Terrorism, un think tank con sede a L'Aia, ha definito le stragi da parte di uomini incel come forme di «terrorismo misogino», mentre nel 2022 il National Threat Assessment Center, una sezione dei servizi segreti statunitensi, ha quantificato il fenomeno come una minaccia seria per la sicurezza. Inoltre, un attacco del febbraio 2020 a Toronto, in Canada, è diventato il primo caso di violenza legata al fenomeno incel ad essere perseguito come un atto di terrorismo.
## Storia
Il termine incel comparve per la prima volta negli anni novanta, in concomitanza con lo sviluppo di Internet e dei primi forum online: fu coniato da una studentessa canadese bisessuale, nota sul web con il soprannome di «Alana», che creò un sito dedicato ai celibi involontari utilizzando il termine incel.
Il fenomeno ha iniziato ad attirare attenzione dopo l'attentato di Toronto del 23 aprile 2018.
## Teoria LMS, Teoria RedPill e Teoria BlackPill
Gli incel che frequentano i forum online dedicati si rifanno a varie teorie, in particolare la teoria LMS per i rapporti interpersonali e la teoria RedPill e BlackPill per quanto riguarda la visione generalizzata del mondo.
### La Teoria LMS (Look, Money, Status)
Secondo questa teoria, l'attrazione romantica e/o sessuale tra uomini e donne non deriverebbe da caratteristiche come l'affinità caratteriale, le buone maniere, l'educazione, un comportamento assertivo (nella cultura popolare comunemente noto come «saperci fare») o il gusto personale nella scelta del partner ma, piuttosto, i principali fattori che stabiliscono se si avrà o no successo relazionale, sarebbero prevalentemente la bellezza fisica (correlata all'attrattività fisica), la ricchezza in termini di disponibilità di denaro e lo status, ovverosia la fama sociale di cui un determinato individuo può fregiarsi nell'ambiente in cui vive.
La teoria LMS propugna l'idea che la bellezza sia tendenzialmente definibile attraverso indagini statistiche, inter-soggettivamente (alcuni connotati fisici sarebbero preferiti nella ricerca del partner ideale) e, in tal senso, valutabile su una scala da 0 a 10.
Rifacendosi alla psicologia evolutiva, gli aderenti alla teoria LMS criticano il senso del sentimento d'amore (soprattutto rispetto alla sua connotazione nella psicologia popolare), ritenendolo piuttosto rappresentabile come un evento chimico dell'organismo umano, finalizzato al proseguimento della specie.
I sostenitori della teoria LMS ritengono che l'instaurarsi o il proseguire di una relazione sentimentale sia, nella maggior parte dei casi, il risultato di una media ponderata tra i fattori di bellezza, denaro e fama sociale. Se il risultato della media di questi fattori è insufficiente, l'individuo è respinto in fase di corteggiamento oppure, se ha già una relazione, viene abbandonato per una persona con valore LMS superiore.
La teoria LMS costituisce una sottoteoria dell'ideologia RedPill e dell'ideologia BlackPill.
### La Teoria RedPill
È una visione delle dinamiche sociali che si basa sull'idea che il valore LMS è il fattore che determina il successo sessuale di un uomo e che gli uomini e le donne sarebbero differenti dal punto di vista biologico e avrebbero perciò differenti criteri di selezione sessuale. Ciò causerebbe, secondo gli aderenti all'ideologia RedPill, un'enorme sproporzione di opportunità che vede le seconde nettamente avvantaggiate in ambito relazionale rispetto ai primi. Il termine (che significa "pillola rossa") proviene dal film Matrix, il cui protagonista, prendendo appunto una pillola rossa, scopre la verità sul mondo che lo circonda.
Chi crede nella teoria RedPill viene definito redpilled, parola più o meno italianizzata —andando dall'adattamento minimale al calco completo— come redpillato, rossopillato o rossopillolato. Una parte degli aderenti all'ideologia RedPill non è incel (possono avere o aver avuto delle partner). I termini incel e redpilled non sono quindi sinonimi. Questa differenza viene particolarmente sottolineata da alcuni aderenti alla teoria RedPill che non si identificano come incel, e che considerano gli incel come una categoria «non ideologica».
**Teoria RedPill e politica**
Parte importante di questa subcultura è la critica verso la società moderna, con particolare avversione nei riguardi della liberazione sessuale, avvenuta intorno al 1968, la quale, secondo gli aderenti a questa ideologia, avrebbe avvantaggiato la totalità della popolazione femminile e una minoranza di quella maschile a discapito della maggior parte della popolazione maschile. Ciò sarebbe dovuto al fatto che le donne, essendo per biologia molto più selettive degli uomini e detenendo de facto il potere sessuale, deciderebbero di avere rapporti sessuali prevalentemente con gli uomini con il LMS più alto, scartando gli uomini con il LMS più basso. Questo fenomeno nelle comunità incel è noto come «ipergamia femminile».
Prima della liberazione sessuale, invece, siccome la società era improntata sulla monogamia e un uomo poteva avere solamente una singola donna (e viceversa), la sessualità poteva dirsi «più equilibrata», sempre secondo gli aderenti a questa ideologia. Almeno considerando che le donne erano distribuite equamente tra la popolazione maschile (contrastando la presunta spinta biologica femminile nel concedersi solamente ai «maschi alfa»), per cui anche gli uomini con un basso LMS avevano possibilità di avere un partner.
Con il liberarsi della società, le donne hanno avuto progressivamente accesso, secondo la teoria RedPill, allo stesso ristretto gruppo di uomini con LMS elevato. Verrebbe quindi a crearsi uno specifico insieme di maschi eterosessuali — gli incel appunto, generalmente con LMS basso — che sono impossibilitati dall'avere una vita sessuale regolare.
I seguaci della teoria RedPill ritengono che l'espressione della propria sessualità e le possibilità di una vita sessuale ed affettiva siano fondamentali per il benessere psicofisico degli individui, rifacendosi alla piramide di Maslow che indica la sessualità come bisogno fisiologico, per sostenere che gli incel, essendo privati per il loro basso valore LMS di essa, costituiscano a tutti gli effetti una categoria oppressa, ostracizzata e non riconosciuta da parte della società.
Nelle loro pagine o forum online, talvolta vengono avanzate delle possibili «soluzioni»: ad esempio alcuni di loro affermano che per risolvere lo squilibrio causato dopo il Sessantotto sia necessario l'intervento statale con la legalizzazione della prostituzione e, in Italia, con l'abrogazione della legge Merlin; altri invece affermano che sia necessario il ritorno ad una società patriarcale in cui tutti gli uomini abbiano il diritto di avere una donna.
I seguaci della teoria RedPill sostengono inoltre che la causa principale dei bassi tassi di natalità dagli anni '80 nei Paesi occidentali non sia da attribuirsi alla crisi economica (come sostenuto dai mass media), bensì al fatto che gli incel, non avendo più la possibilità di avere una donna, siano stati estromessi dalla catena riproduttiva. A sostegno di questa tesi, portano l'esempio di come nei Paesi più poveri del mondo, dove non si è sviluppato il femminismo, il tasso di natalità sia nettamente superiore rispetto ai Paesi occidentali.
**Teoria RedPill e scienza**
Gli aderenti all'ideologia RedPill si rifanno spesso a teorie e studi che hanno ottenuto credito presso la comunità scientifica. La maggiore selettività femminile ad esempio sarebbe spiegata dalla teoria dell'investimento parentale sviluppata da Trivers nel 1972, che riguarda l'approvvigionamento alimentare e la difesa della prole nei mammiferi, e sarebbe poi confermata da altri studi. Uno di questi, risalente al 2019, mostra come sull'applicazione d'incontri Tinder gli uomini mettano mi piace alla maggior parte delle donne, mentre le donne mettano mi piace solo ad una stretta minoranza degli uomini. Il medesimo studio mostra come gli uomini con un livello di istruzione e di reddito più alto ottengano un maggior numero di mi piace, mentre non trova alcuna prova che gli uomini abbiano un'avversione per una potenziale partner altamente istruita, ponendosi in contrasto con molti recenti studi influenti nel campo dell'economia. Un altro studio riguardante l'applicazione Tinder ha inoltre dimostrato che le donne di «bellezza media» ricevano un numero di mi piace 15 volte maggiore rispetto agli uomini mediamente attrattivi.
In uno studio riguardo alla distribuzione dei partner sessuali negli Stati Uniti è emerso che nel 2013 gli uomini avevano complessivamente lo stesso numero di partner sessuali del 2002. Tuttavia, nel 2013, il top 20% degli uomini ha avuto un aumento del 25% rispetto al 2002. Il top 5% degli uomini ha avuto addirittura un aumento del 38%. Tale studio ha perciò indicato che nonostante la quantità di sesso totale sia rimasta invariata tra il 2002 e il 2013, una parte del sesso è stata consolidata in sesso extra per il top 5-20% degli uomini. Di conseguenza tale studio ha dimostrato che c'è una minoranza di uomini che sta facendo più sesso che mai a discapito di altri uomini nel quale invece il numero di partner sessuali è diminuito.
Secondo uno studio del General Social Survey, pubblicato anche da giornali di primo piano quali il The Washington Post, nel 2008 negli Stati Uniti la percentuale di uomini vergini di età compresa tra i 18 e i 29 anni era solamente dell'8%, mentre nel 2018 la percentuale di uomini vergini di tale fascia d'età era salita al 27%. I seguaci della teoria RedPill hanno più volte ripostato questo studio per portare avanti le loro tesi, secondo cui a detta loro le donne sarebbero diventate sempre più selettive nel corso degli anni a tal punto dall'impedire a una consistente percentuale di giovani uomini di avere una vita sessuale.
**Teoria RedPill e relazione con la psicologia**
La teoria della RedPill e i suoi seguaci sono particolarmente critici altresì nei confronti della psicologia moderna - in particolar modo per ciò che riguarda la psicologia sociale che si prefigge di risolvere i problemi degli incel proponendone il miglioramento personale.
Gli incel che aderiscono all'ideologia redpill generalmente contestano una sovversione del rapporto causa-effetto nell'analisi psicologica dei loro problemi (ovvero la loro condizione di infelicità come conseguenza di fattori esterni e non modificabili volontariamente nel breve termine: solitamente status socioeconomico e bellezza fisica determinata dalla genetica), assumendo una visione fatalista, ritenendosi oppressi e pertanto vittime di una società sbilanciata.
Gli incel che aderiscono all'ideologia redpill solitamente ritengono che la psicoterapia contemporanea abbia funzione meramente palliativa, poiché gli squilibri nelle relazioni interpersonali nella società moderna sono tali che chi si ritiene incel, a causa del proprio basso valore LMS, qualora si rivolgesse a uno psicoterapeuta otterrebbe soltanto consigli su un cambiamento attitudinale, ossia —secondo la teoria RedPill— una regressione alla forma mentis detta BluePill, precedente alla presa di consapevolezza della Teoria LMS stessa, che secondo loro è dogmatica.
**Teoria RedPill e omosessualità**
Secondo gli aderenti alla teoria RedPill l'omosessualità è differenziata nettamente sulla base del genere: l'omosessualità maschile è vista come condizione innata, naturale diversificazione dell'orientamento sessuale; inoltre è considerata come un sistema parallelo, dove la minoranza di appartenenti comporta una richiesta di valore LMS minore e quindi una situazione di vantaggio indiretto per l'instaurazione di relazioni a breve termine.
### La Teoria BlackPill
La BlackPill è una teoria fatalista basato sul determinismo biologico che afferma che l'aspetto fisico è il fattore principale per determinare il successo sessuale di un uomo, soprattutto nella società occidentale odierna. Anche la teoria BlackPill riconosce che il denaro e lo status sociale sarebbero fattori in grado di attrarre le donne, però avrebbero un peso molto minore rispetto all'aspetto. La BlackPill afferma che l'attrazione è determinata da caratteristiche estetiche geneticamente predeterminate e che gli uomini esteticamente non attraenti non avranno mai una vita felice. Gli aderenti alla teoria BlackPill sostengono che gli unici beneficiari della liberazione sessuale siano stati i Chad e le donne, e auspicano soluzioni sociali anziché individuali al problema degli incel.
Chi crede nella teoria BlackPill viene definito blackpilled.
## Terminologia
Nei forum online degli incel vi sono parecchi termini che hanno dei significati particolari.
Di seguito si riportano alcuni tra i più ricorrenti:
| Termine | Significato |
| - | - |
| Chad | È la rappresentazione stereotipica del cosiddetto maschio alfa, caratterizzato da un bel viso con connotati proporzionati, fisico atletico e di grande successo con le donne. |
| Normie | È la rappresentazione stereotipica della persona comune. Il termine ha una connotazione dispregiativa in quanto si ritiene che una persona di aspetto medio non abbia capacità di capire che i suoi successi in campo sentimentale siano frutto di fortuna e non di capacità intrinseche. |
| Betabux | Termine dispregiativo, utilizzato per definire quegli uomini in genere con un aspetto sotto la media ma con un elevato status socio-economico e che otterrebbero relazioni con le donne soltanto provvedendo al sostentamento economico delle partner. Il termine è mutuato dall'espressione del gergo statunitense Alpha fucks, Beta bucks (letteralmente "L'alfa fotte, il beta paga", il cui significato sarebbe "Gli alfa hanno rapporti sessuali senza difficoltà, i beta devono impiegare i loro soldi"). |
| Cuck | Termine con connotazione dispregiativa derivante dal diminutivo di cuckold. Il termine indica chi, secondo la teoria Redpill è troppo compiacente nei confronti del genere femminile, ad esempio per riuscire a ottenere una relazione e quindi è visto come poco virile e destinato a essere tradito. |
| Stacy | È la rappresentazione stereotipata della ragazza più avvenente della media e iperselettiva. |
| Becky | È la rappresentazione stereotipata della ragazza poco appariscente. |
| Volcel | Così viene definito in senso a volte dispregiativo colui che sceglie deliberatamente di non intrattenere relazioni sentimentali. |
| Mentalcel | Così viene definito chi si ritrova involontariamente celibe a causa di veri o presunti disturbi mentali. |
| Truecel | Così viene definito chi si ritrova involontariamente celibe unicamente a causa di un aspetto sotto la media e che possiede difetti estetici che non possono essere risolti in alcun modo se non con costosissimi ed invasivi interventi di chirurgia estetica e/o maxillo-facciale. |
| Fakecel | Così viene definito chi si spaccia per incel all'interno delle comunità online senza esserlo veramente; il termine ha connotazione dispregiativa. |
| Gymcel | Così viene definito colui che nonostante possieda un fisico muscoloso è involontariamente celibe a causa del suo viso non attraente. |
| Bluepilled | Semitradotto come «bluepillato» o «blupillato» in italiano, sta a indicare chiunque non aderisca all'ideologia della teoria LMS. |
| Looksmaxing | Tale termine (traducibile grossomodo come "ottimizzazione dell'aspetto") indica un insieme di pratiche eterogenee che hanno lo scopo di aumentare la propria bellezza fisica che, secondo la teoria LMS, è uno dei più importanti fattori per attrarre il sesso opposto. Infatti, secondo la suddetta teoria, alcune prerogative per essere un uomo esteticamente attraente sono la mandibola e la mascella prominenti, una capigliatura folta, le giuste proporzioni del contorno del viso, uno sguardo mascolino (caratterizzato da occhi lunghi e stretti, con inclinazione dei canthus neutra o positiva) e l'alta statura. Le pratiche trattate dal looksmaxing cominciano dalla semplice cura del corpo, dei capelli e proseguono con l'allenamento in palestra per diventare più muscolosi. Infine il looksmaxing riguarda una serie di chirurgie estetiche o maxillo-facciali per diventare più attraenti; tra le più citate vi è la cantoplastica, le protesi agli zigomi o agli angoli mandibolari, la rinoplastica, la mentoplastica e le osteotomie per far avanzare frontalmente le mascelle. |
## Controversie
### Discorsi di incitamento all'odio
La comunità incel di Reddit che era presente nel subreddit «/r/incels» venne chiusa dal sito stesso il 7 novembre 2017, per aver violato le politiche sui discorsi di incitamento all'odio. All'epoca della chiusura, la comunità contava circa 42.000 membri.
In seguito le comunità incel statunitensi si spostarono su piattaforme con policy per i post più permissive, come 4chan.
Uno studio condotto da diversi ricercatori, tra cui alcuni dell'Università di Psicolinguistica e Linguistica Computazionale di Anversa, analizzando i contenuti del forum «incels.is» ha riscontrato come questi siti possano dar luogo a fenomeni di camera d'eco, cosicché, se una persona sta vivendo un moderato momento di disagio, frequentando tali siti Internet potrebbe peggiorare la propria condizione psichica. Il software automatico adoperato dai ricercatori ha dimostrato come nel suddetto forum ricorrano determinati termini assimilabili ai discorsi d'odio, individuabili in maniera automatizzata nel 95% dei casi.
Le discussioni nei forum degli incel sono spesso caratterizzate da antifemminismo, risentimento, misoginia, misantropia, nichilismo, autocommiserazione e disprezzo di sé, razzismo, cultura dello stupro, oggettificazione sessuale, visione del sesso come una cosa dovuta, e approvazione della violenza sessuale e non-sessuale contro le donne, le persone sessualmente attive e la società, da cui i partecipanti si sentono discriminati. .
### Nathan Larson
Nell'ambito dell'eterogenea alt-right statunitense e nei suoi incroci col movimento incel-redpill è nota la vicenda di Nathan Larson (1980-2022), che aveva creato delle chat room per incel e pedofili e si era dichiarato pubblicamente violentatore ebefilo-efebofilo (non unico nell'area alt-right, giacché la pederastia è stata difesa anche da Milo Yiannopoulos, licenziato da Breitbart News per questo). Larson, sebbene emarginato dal dibattito politico, fu un noto suprematista e nazionalista bianco, autodefinito "quasi-neoreazionario libertario", pregiudicato per minacce contro i presidenti George W. Bush e Barack Obama e arrestato nel 2020 per tentato rapimento di minore. Larson fu "candidato perenne" ex libertariano al Congresso per lo stato della Virginia, e fu accusato di sostenere lo stupro e la pedofilia su siti "incel" (compresi forum da lui aperti, e su Reddit). Un sottogruppo di utenti autodefinitesi come incel presenti su diversi siti fondati da Larson incitavano apertamente altri autodichiarati incel alla violenza sessuale verso le donne che li avessero respinti. Il fatto di venir respinto dalle donne veniva inoltre definito dai membri come "stupro al contrario" (stupro al contrario), un fenomeno che consideravano equivalentemente dannoso e grave allo stupro degli uomini verso le donne. Espulso dal Libertarian Party, Larson era inoltre un simpatizzante neonazista, nonché a favore dell'incesto, per l'abolizione dell'età del consenso, antifemminista e contro i diritti delle donne e per il "patriarcato bianco". Il suo caso fece molto scalpore a livello mondiale, specie per le idee espresse apertamente nel proprio programma elettorale: si candidò per tre volte al Congresso federale, nel 2018 come indipendente.; arrestato nel 2020, è deceduto per cause naturali in carcere nel 2022 in attesa di processo.
### Disturbi di personalità associati
Da una serie di interviste condotte da due docenti dell'Università della Georgia è emerso che coloro che si autodefinivano incel avevano un'alta probabilità di sentirsi arrabbiati, frustrati e/o depressi, indipendentemente dalla vera o presunta incapacità di instaurare relazioni.
## Terrorismo correlato al mondo incel
La cronaca mondiale riporta casi di incel che hanno compiuto attentati terroristici o atti violenti in tempi recenti:
* 23 maggio 2014: Elliot Rodger, un ragazzo di 22 anni, uccise 6 persone e ne ferì 14 a Isla Vista in California per poi suicidarsi. Prima di compiere l'attentato scrisse e pubblicò online un lungo manifesto in cui raccontò tutta la sua vita in ogni dettaglio e in cui espresse la sua rabbia e depressione per non aver mai dato ancora il suo primo bacio, essere vergine ed essere sempre stato rifiutato dalle donne.
* 1º ottobre 2015: Chris Harper-Mercer, un ragazzo di 26 anni, uccise 9 persone e ne ferì 8 in una sparatoria nell'Umpqua Community College a Roseburg in Oregon per poi suicidarsi. Prima di farlo pubblicò online un breve manifesto in cui espresse la sua depressione per essere vergine e non aver mai avuto una ragazza ed elogiò alcuni mass shooters statunitensi e in particolar modo Elliot Rodger.
* 23 aprile 2018: Alek Minassian, un cittadino canadese di origini armene di 25 anni, si lanciò con un furgone contro la folla della città di Toronto uccidendo 11 persone (inclusa una deceduta nel 2021) e ferendone altre 15 per poi essere arrestato. Pochi minuti prima di compiere il gesto scrisse un post sul suo profilo di Facebook in cui inneggiava alla ribellione degli incel ed elogiava Elliot Rodger.
* 22 luglio 2018: Faisal Hussain, un uomo di 29 anni, uccise 2 persone e ne ferì altre 13 in una sparatoria a Toronto per poi suicidarsi. I parenti di Hussain hanno riferito di aver avuto una discussione con lui poche ore prima della strage e gli avevano detto di trovarsi una moglie. Tale conversazione, secondo i suoi parenti, sconvolse Hussain. Successivamente la polizia dichiarò che Hussain fece delle ricerche su Alek Minassian e che nel suo cellulare è stata trovata una copia del manifesto di Elliot Rodger.
* 2 novembre 2018: Scott Beierle, un uomo statunitense di 40 anni, uccise 2 persone e ne ferì altre 4 in una sparatoria in uno studio yoga di Tallahassee in Florida per poi suicidarsi. In precedenza, aveva pubblicato diversi video online in cui esprimeva la sua rabbia per non avere una donna e per i rifiuti che sosteneva di ricevere da loro.
* 24 febbraio 2020: Un ragazzo di 17 anni colpisce mortalmente con un machete una donna e ferisce altre 2 persone in un centro massaggi a Toronto per poi essere arrestato. Sull'arma dell'assalitore, lunga 43 cm, erano incise frasi con epiteti misogini e nel momento dell'attentato aveva con sé un biglietto con scritto «lunga vita alla ribellione incel» e in seguito disse agli agenti di essere stato ispirato da Alek Minassian e di definirsi "un fiero incel". Un potenziale massacro è stato impedito solo dall'intervento della proprietaria del centro che ha ferito e disarmato l'aggressore. L'identità del ragazzo non viene rivelata in quanto minorenne e la polizia classificherà il caso come terrorismo correlato al movimento incel. Il 28 novembre del 2023, l'autore dell'omicidio e della tentata strage è stato condannato all'ergastolo.
* 20 maggio 2020: Armando Hernandez Jr, un ragazzo di 20 anni, ferisce 3 persone in una sparatoria a Glendale in Arizona per poi essere arrestato. Nei giorni seguenti dirà agli agenti di essere un incel che ha agito per vendetta per essere rifiutato dalle donne, di essere stato ispirato da Elliot Rodger e che il suo obiettivo erano le coppie di fidanzati. Durante l'interrogatorio si lamentò inoltre di non fare nessun match su Tinder.
* 21 settembre 2020: Antonio De Marco, un ragazzo italiano di 21 anni, uccide una coppia di fidanzati a Lecce con decine di coltellate per poi essere arrestato pochi giorni dopo. Egli dichiarerà agli agenti di aver ucciso i due «perché erano troppo felici» e che lui invece non aveva mai avuto una ragazza, i suoi unici rapporti sessuali fossero con prostitute e che i continui rifiuti subiti da parte di più ragazze sia stata la causa della sua rabbia. Nel suo diario è stato trovato scritto che provava ormai un'incontrollabile sensazione di solitudine e di assenza di amore e di avere una rabbia crescente contro gli uomini sessualmente di successo e le donne.
* 12 agosto 2021: Jake Davison, un ragazzo di 22 anni, uccide 5 persone, tra cui sua madre, e ne ferisce altre 2 in una sparatoria a Plymouth in Inghilterra per poi suicidarsi. Nei suoi video caricati su YouTube lamentava di essere «brutto e vergine», di «aver perso l'amore adolescenziale» e dichiarava che stava «consumando un'overdose di blackpill».
* 6 maggio 2023: Mauricio Martinez Garcia, autodichiarato incel di 33 anni autore di una sparatoria di massa in un supermercato di Allen, in Texas, uccise 8 persone e ferì gravemente altre 7 prima di venir ucciso a sua volta da un agente di polizia. Garcia era inoltre anche un simpatizzante di estrema destra e neofascista molto attivo sui social dove si esprimeva con frequenti riferimenti a favore del "suprematismo bianco". Sul suo diario personale aveva scritto di essere insofferente verso molte ragazze che lo avevano respinto e di fantasie di stupro.
|
3,266,262 |
https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%8Anio_Andrade
|
Ênio Andrade
|
# Ênio Andrade
Ênio Vargas de Andrade (Porto Alegre, 31 gennaio 1928 – Porto Alegre, 22 gennaio 1997) è stato un calciatore e allenatore di calcio brasiliano. Campione del Brasile per tre volte con altrettante squadre diverse, conta più di trecento panchine nel campionato brasiliano. È, insieme a Rubens Minelli, l'unico allenatore ad aver vinto per tre volte il titolo: Muricy Ramalho con quattro e Vanderlei Luxemburgo con cinque li precedono nel novero degli allenatori più vincenti del Brasileirão.
## Caratteristiche tecniche
Era un centrocampista offensivo dotato di una buona tecnica.
## Carriera
### Giocatore
**Club**
Debuttò, nel 1949, con il São José, e presto si trasferì all'Internacional, società della sua città natale, con cui vinse per due volte consecutive il campionato statale. Nel 1951 passò al Renner, con cui, nel 1954, vinse l'unico torneo Gaúcho della storia del club, che fino al 1998 rimase l'unico ad aver ottenuto il trofeo al di fuori delle due grandi Internacional e Grêmio. Nel 1957 la compagine si sciolse, ed Ênio Andrade decise di trasferirsi al Palmeiras, nello stato di San Paolo. Con il Verdão vinse un campionato Paulista e una Taça Brasil, nel 1960. Si ritirò poi nel 1962 con la maglia del São José.
**Nazionale**
Ênio Andrade prese parte alla vittoriosa campagna del Brasile durante il campionato Panamericano 1956. Il suo debutto avvenne il 1º marzo contro il Cile; giocò poi le successive sfide con Perù (6 marzo), Messico (8 marzo), Costa Rica (13 marzo) e Argentina (18 marzo). Contro quest'ultima selezione, rivale della Nazionale brasiliana, segnò la sua unica rete in campo internazionale, al minuto numero 58.
### Allenatore
Iniziò professionalmente ad allenare negli anni 1970, sebbene avesse già avviato la propria attività nel 1962. Nel 1975 assunse per la prima volta la guida del Grêmio, società che a livello statale era la principale avversaria dell'Internacional in cui aveva militato da giocatore. Rimase in carica per ventotto partite, vale a dire tutto il campionato, che per il club terminò il 3 dicembre con la partita contro lo Sport. La stagione seguente si sedette sulla panchina del Santa Cruz, diciassette partite, e quella ancora successiva su quella dello Sport, per sole otto gare. Il IV Copa Brasil vide Andrade guidare il Juventude, e nel 1979 fu assunto dall'Internacional. Con il club Colorado arrivò fino alla vittoria del torneo nazionale; la doppia finale fu appannaggio della formazione del tecnico gaúcho, che vinse entrambe le gare contro il Vasco da Gama. Al termine del campionato, l'Internacional non aveva perso una sola partita. Sconfitto in semifinale nel 1980 dall'Atlético Mineiro, Andrade fu messo sotto contratto dal Grêmio; ancora una volta, vinse il titolo nazionale, senza perdere un incontro. L'anno successivo portò nuovamente il Grêmio in finale, ma stavolta il Flamengo ebbe la meglio, e Andrade lasciò la panchina del club tricolor. Dopo aver conquistato un campionato statale Pernambucano con il Náutico, gli fu offerta la panchina del Coritiba: a sorpresa, la società dello Stato del Paraná vinse il , sconfiggendo il Bangu nella finalissima. Tornò a dirigere l'Internacional nel 1987, dopo un'esperienza allo Sport, e portò la formazione di Porto Alegre alla finale, persa nuovamente con il Flamengo. Nel 1989 inaugurò il rapporto con il Cruzeiro, che si protrasse per altri tre periodi, nel 1992, nel 1994 e nel 1995; quest'ultimo segnò la fine dell'esperienza di Andrade come allenatore.
## Palmarès
### Giocatore
**Club**
**Competizioni statali**
* Campionato Gaúcho: 3
Internacional: 1950, 1951
Renner: 1954
* Campionato Paulista: 1
Palmeiras: 1959
**Club**
**Competizioni nazionali**
* Taça Brasil: 1
Palmeiras: 1960
**Nazionale**
* Campionato Panamericano: 1
1956
**Individuale**
* Capocannoniere del Campionato Gaúcho: 1
1950
### Allenatore
**Competizioni nazionali**
* Campionato brasiliano: 3
Internacional: 1979
Grêmio: 1981
Coritiba: 1985
* Campionato Pernambucano: 1
Náutico: 1984
* Campionato Mineiro: 2
Cruzeiro: 1992, 1994
**Competizioni internazionali**
* Supercoppa Sudamericana: 1
Cruzeiro: 1991
* Copa de Oro: 1
Cruzeiro: 1995
|
8,346,644 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Morgades_y_Gili
|
José Morgades y Gili
|
# José Morgades y Gili
José Morgades y Gili (Vilafranca del Penedès, 9 ottobre 1826 – Barcellona, 8 gennaio 1901) è stato un vescovo cattolico spagnolo.
## Biografia
Fu ordinato prete nel 1852: conseguì un dottorato a Valencia e fu professore di diritto canonico nel seminario di Barcellona, di cui fu anche rettore dal 1879 al 1881. Durante un'epidemia di colera nel 1834, trasformò i locali del seminario in ospedale.
Fu canonico penitenziere del capitolo cattedrale di Barcellona.
Eletto vescovo di Vic nel 1882, tentò di riformare la congregazione delle suore giuseppine della carità; trasferito alla sede di Barcellona nel 1899, vi fondò le suore carmelitane di San Giuseppe per la cura dei malati a domicilio e l'assistenza ad anziani e bambini.
Fu senatore del Regno dal 1899 e membro della Real Academia de la Historia.
## Genealogia episcopale e successione apostolica
La genealogia episcopale è:
* Cardinale Scipione Rebiba
* Cardinale Giulio Antonio Santori
* Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
* Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
* Cardinale Ludovico Ludovisi
* Cardinale Luigi Caetani
* Cardinale Ulderico Carpegna
* Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
* Papa Benedetto XIII
* Papa Benedetto XIV
* Papa Clemente XIII
* Cardinale Marcantonio Colonna
* Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
* Cardinale Giulio Maria della Somaglia
* Cardinale Luigi Lambruschini, B.
* Cardinale Giovanni Brunelli
* Cardinale Lorenzo Barili
* Vescovo José Maria de Urquinaona y Vidot
* Vescovo José Morgades y Gili
La successione apostolica è:
* Vescovo Antonio Estalella y Sivilla (1894)
* Vescovo José Torras y Bages (1899)
|
5,128,842 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Venceslao_del_Liechtenstein_%281995%29
|
Giuseppe Venceslao del Liechtenstein (1995)
|
# Giuseppe Venceslao del Liechtenstein (1995)
Giuseppe Venceslao del Liechtenstein (nome completo in tedesco Joseph Wenzel Maximilian Maria; Londra, 24 maggio 1995) è un principe liechtensteinese.
Primogenito di Luigi e di Sofia di Baviera, è secondo in linea di successione al trono. Dopo sua madre, è terzo in linea di successione al Casato degli Stuart.
## Biografia
### Battesimo
Il principe Giuseppe Venceslao è nato al Portland Hospital di Londra nel 1995. È il primo erede giacobita nato in Inghilterra dai tempi di Giacomo Francesco Edoardo Stuart. Per annunciare la sua nascita furono sparati 25 colpi di cannone.
Venne battezzato il 1⁰ luglio dal vescovo Wolfgang Haas nella chiesa di San Florino, con lo zio paterno Massimiliano come padrino. Gli furono dati i seguenti nomi:
* Giuseppe Venceslao, in onore di Giuseppe Venceslao I;
* Massimiliano, in onore di suo nonno materno, Max in Baviera, e del suo padrino;
* Maria, come nome di tradizione cattolica, in onore della Madonna.
### Educazione
Frequentò la scuola primaria di Ebenholz e si iscrisse all'International School di Buchs. Nel 2011 entrò al Malvern College nel Worcestershire e a maggio 2014 ottenne il baccalaureato internazionale.
In estate compì uno stage al Senato degli Stati Uniti, apprese lo spagnolo e viaggiò per cinque mesi in Sud America, visitando il Perù e la Bolivia. In seguito ha studiato legge.
## Titoli e trattamento
* 24 maggio 1995 - attuale: Sua Altezza Serenissima, il principe Giuseppe Venceslao del Liechtenstein, conte di Rietberg
## Ascendenza
| | Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni |
| - | - | - | - | - |
| | | | Francesco Giuseppe II del Liechtenstein | Luigi del Liechtenstein |
| | | | Francesco Giuseppe II del Liechtenstein | Elisabetta Amalia d'Asburgo-Lorena |
| | | Giovanni Adamo II del Liechtenstein | Francesco Giuseppe II del Liechtenstein | Elisabetta Amalia d'Asburgo-Lorena |
| | | Giovanni Adamo II del Liechtenstein | Giorgina di Wilczek | Ferdinand von Wilczek |
| | | | Giorgina di Wilczek | Nora Kinsky von Wchinitz und Tettau |
| | Luigi del Liechtenstein | | Giorgina di Wilczek | Nora Kinsky von Wchinitz und Tettau |
| | Luigi del Liechtenstein | | Ferdinand Carl Kinsky von Wchinitz und Tettau | Ferdinand Vincenz Rudolf von Wchinitz und Tettau |
| | | | Ferdinand Carl Kinsky von Wchinitz und Tettau | Aglaë Franziska von Auersperg |
| | | Marie Kinsky von Wchinitz und Tettau | Ferdinand Carl Kinsky von Wchinitz und Tettau | Aglaë Franziska von Auersperg |
| | | Marie Kinsky von Wchinitz und Tettau | Henriette Caroline von Ledebur-Wicheln | Eugen von Ledebur-Wicheln |
| | | | Henriette Caroline von Ledebur-Wicheln | Eleonore Larisch von Moennich |
| Giuseppe Venceslao del Liechtenstein | | | Henriette Caroline von Ledebur-Wicheln | Eleonore Larisch von Moennich |
| Giuseppe Venceslao del Liechtenstein | | | Alberto Leopoldo di Baviera | Rupprecht di Baviera |
| | | | Alberto Leopoldo di Baviera | Maria Gabriella in Baviera |
| | | Max in Baviera | Alberto Leopoldo di Baviera | Maria Gabriella in Baviera |
| | | Max in Baviera | Maria Franziska Drašković von Trakošćan | Dionys Drašković von Trakošćan |
| | | | Maria Franziska Drašković von Trakošćan | Juliana Rose von Montenuovo |
| | Sofia di Baviera | | Maria Franziska Drašković von Trakošćan | Juliana Rose von Montenuovo |
| | Sofia di Baviera | | Carl Ludvig Douglas | Archibald Douglas |
| | | | Carl Ludvig Douglas | Astri Henschen |
| | | Elisabeth Douglas | Carl Ludvig Douglas | Astri Henschen |
| | | Elisabeth Douglas | Ottora Maria Haas-Heye | Otto Ludwig Haas-Heye |
| | | | Ottora Maria Haas-Heye | Viktoria Ada zu Eulenburg |
|
3,235 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Primavera
|
Primavera
|
# Primavera
La primavera è una delle quattro stagioni in cui si divide l'anno; viene dopo l'inverno e precede l'estate.
## Durata
Nell'emisfero boreale la stagione ha inizio attorno al 20 marzo, in coincidenza dell'equinozio. Il termine indicativo è invece fissato al 21 giugno, prima che si verifichi il solstizio estivo. Per quanto riguarda l'emisfero australe la primavera occupa il periodo dal 23 settembre al 21 dicembre, ovvero in corrispondenza dell'autunno boreale. In senso meteorologico la stagione va dal 1º marzo al 31 maggio nella metà superiore del globo, e dal 1º settembre al 30 novembre nell'altro emisfero.
Dal punto di vista dell'astrologia la primavera si caratterizza per l'ingresso del Sole nel segno zodiacale dell'Ariete, per il transito in quello del Toro e per l'uscita da quello dei Gemelli.
## La stagione
In occasione dell'equinozio, si registra una parità nelle ore diurne e notturne. Successivamente le giornate acquisiscono progressiva lunghezza, fino a toccare il punto massimo sul finire della stagione.
Elemento che contraddistingue la primavera è la rinascita della natura, col rifiorimento di piante e campi.
### Nella cultura di massa
«Rompendo il sole tra i nuvoli bianchi a l'azzurro sorride e chiama — O primavera, vieni! —»
(Giosuè Carducci, Odi Barbare, Libro II, Vere novo)
Un tono alquanto differente, aderente allo stato d'animo di Baudelaire, ritroviamo nel Le goût du néant da I fiori del male: ... Le Printemps adorable a perdu son odeur!/Et le Temps m' engloutit minute par minute...
L'immaginario collettivo riconduce alla primavera la stagione della rinascita, dopo un letargo metaforicamente rappresentato dall'inverno. Secondo ricerche e studi condotti in America, nascere in tale stagione conferirebbe un maggior benessere psicologico. L'astrologia occidentale associa alla stagione i segni di Ariete, Toro e Gemelli.
Tra i quattro elementi classici la primavera corrisponde all'aria, tra le età della vita all'infanzia e all'adolescenza, tra i punti cardinali all'Est, fra i temperamenti umorali al sanguigno, tra le parti della giornata al mattino, tra le fasi dell'opera alchemica all'albedo.
In Italia le principali festività della stagione sono:
* Pasqua, festa mobile che cade di domenica nel periodo tra il 22 marzo e 25 aprile. Alla festa sono collegate la settimana santa (ovvero quella precedente) e il lunedì dell'Angelo, ossia il giorno successivo.
* l'anniversario della liberazione d'Italia, celebrato il 25 aprile.;
* la festa del lavoro, che ricorre il primo giorno di maggio.
* la festa della Repubblica Italiana, calendarizzata al 2 giugno.
Durante la primavera cade anche il pesce d'aprile, celebrato il primo giorno di tale mese.
## Etimologia
Il termine viene dal latino «vēr», riconducibile al termine sanscrito «vas», cioè «splendere».
## Primavera a mare
Secondo la tradizione marinaresca toscana, per le forme di vita marine, come i pesci, la primavera arriva un mese prima rispetto agli esseri viventi terrestri, iniziando il 21 febbraio. Questo presunto fenomeno prende il nome di primavera a mare (o primavera del mare o primavera nel mare o primavera al mare). Corrado Govoni ha scritto una poesia sulla primavera a mare.
|
2,971,126 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Ortis
|
Alessandro Ortis
|
# Alessandro Ortis
Alessandro Ortis (Udine, 12 agosto 1943) è un manager italiano.
## Biografia
Ex-Allievo della Scuola Militare Nunziatella di Napoli, ha conseguito la laurea in Ingegneria Nucleare presso il Politecnico di Milano, diplomandosi successivamente presso la SDA Bocconi School of Management dell'Università commerciale Luigi Bocconi.
Durante la sua carriera ha ricoperto ruoli dirigenziali in alcune tra le maggiori aziende private italiane, quali Gruppo Zanussi, Gruppo Pirelli, Gruppo ENI, Ispredil – ANCE, Serono, Tecnofarmaci.
Ha sviluppato poi un'elevata esperienza nel settore energetico, finanziario ed istituzionale, avendo ricoperto i ruoli di Vice Presidente dell'Enel; di Presidente di Eurelectric; Presidente del gruppo di esperti per il settore elettrico dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE); di Direttore Generale per l'Energia e le Risorse Minerarie al Ministero dello sviluppo economico; Presidente della CCSE (Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico); Membro del Governing Board dell'AIE, del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, della Commissione tecnico-scientifica del Dipartimento della Protezione Civile e del Comitato scientifico della Sogin.
Nel dicembre 2003 è stato nominato Presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, incarico che ha mantenuto fino al febbraio 2011. Ha anche ricoperto il ruolo di Vice Presidente del Consiglio europeo dei Regolatori per l'Energia e di Presidente di MEDREG, l'Associazione dei Regolatori per l'energia elettrica e il gas del Mediterraneo.
È stato senior advisor della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Attualmente è: Co-Presidente della Commissione Economia e Sviluppo della Assemblea Parlamentare del Mediterraneo; Presidente Onorario di MEDREG; Vice Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell'ENEA; membro del Consiglio Direttivo SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale).
È insignito delle onorificenze di Cav. di Gr. Cr. dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e di Cavaliere della Légion d'Honneur francese.
* ↑ MedReg - Mediterranean Energy Regulators > Home, su www.medreg-regulators.org. URL consultato il 30 gennaio 2024.
|
1,146,977 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Steve_Ballmer
|
Steve Ballmer
|
# Steve Ballmer
Steven Anthony Ballmer (Detroit, 24 marzo 1956) è un imprenditore e informatico statunitense.
È stato amministratore delegato di Microsoft dal 2000 al 2014. Dal 12 agosto 2014 è il proprietario della squadra di pallacanestro statunitense Los Angeles Clippers.
Al 23 luglio 2023, secondo Forbes, risulta essere il settimo uomo più ricco al mondo con un patrimonio di 104,8 miliardi di dollari.
## Biografia
Ballmer è nato a Detroit, Michigan, figlio di Beatrice Dworkin e Frederic Henry Ballmer (Fritz Hans Ballmer), un manager della Ford Motor Company. Suo padre era un immigrato svizzero, sua madre ebrea bielorussa. Attraverso sua madre, Ballmer è cugino di secondo grado dell'attrice e comica Gilda Radner. Ballmer crebbe nella ricca comunità di Farmington Hills, Michigan. Ha anche vissuto a Bruxelles dal 1964 al 1967, dove ha frequentato la Scuola Internazionale di Bruxelles.
Nel 1973, ha frequentato corsi di preparazione al college e di ingegneria presso la Lawrence Technological University. Si è diplomato alla Detroit Country Day School, una scuola privata di preparazione al college a Beverly Hills, Michigan. Nel 1977 si è laureato magna cum laude presso l'Università di Harvard in matematica applicata ed economia.
Al college, Ballmer era un manager della squadra di football Harvard Crimson e membro del Fox Club, ha scritto sul giornale The Harvard Crimson e sull'Harvard Advocate, e ha vissuto nello stesso corridoio del collega Bill Gates. Ha ottenuto un punteggio elevato nella William Lowell Putnam Mathematical Competition, un esame sponsorizzato dalla Mathematical Association of America, ottenendo un punteggio superiore a Bill Gates. Ha poi lavorato come assistente product manager presso Procter & Gamble per due anni, dove ha condiviso un ufficio con Jeff Immelt, che in seguito è diventato CEO di General Electric. Dopo aver provato brevemente a scrivere sceneggiature a Hollywood, nel 1980 Ballmer abbandonò la Stanford Graduate School of Business per unirsi a Microsoft.
### Alla Microsoft
Ballmer ha costruito la propria fortuna grazie alle stock options ricevute come dipendente Microsoft, azienda della quale non è stato fondatore. Dopo Bill Gates, è stato uno dei più carismatici leader all'interno di Microsoft, noto anche per alcuni comportamenti particolarmente estrosi esibiti in più occasioni. È noto anche per alcuni commenti aspramente critici nei confronti di Apple, Linux e del movimento open source.
Il 23 agosto 2013 annuncia in una lettera che si sarebbe dimesso dalla carica di amministratore delegato di Microsoft entro 12 mesi. Il 20 agosto 2014, come già anticipato in una lettera inviata al suo successore Satya Nadella, lascia il CDA di Microsoft. Il 5 novembre Ballmer partecipa a Building the vision, evento di start-up e innovazione andato in scena al teatro Eliseo di Roma.
Il 12 agosto 2014, la NBA, lega cestistica americana, ha definito l'acquisto, per la cifra record di 2 miliardi di dollari, della franchigia dei Los Angeles Clippers da parte di Steve Ballmer, che rileva la franchigia dal precedente padrone, Donald Sterling, accusato di razzismo e quindi multato e radiato dal panorama NBA.
## Vita privata
Nel 1990 Ballmer ha sposato Connie Snyder. La coppia ha tre figli.
I Ballmer vivono a Hunts Point, Washington.
|
6,256,465 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Roger_Dingledine
|
Roger Dingledine
|
# Roger Dingledine
Roger Dingledine, noto anche con lo pseudonimo di arma (...), è un informatico statunitense noto per essere il cofondatore di The Tor Project, di cui continua ad essere, a febbraio 2017, presidente e direttore di ricerca.
## Biografia
Ha una laurea in matematica ed un dottorato in informatica e ingegneria elettronica, tutti conseguiti al MIT
## Carriera
È stato Security Philosopher alla Reputation Technologies (una startup che si occupava di facilitare l'e-commerce tra aziende attraverso sistemi di reputazione), componente del team di sicurezza della rete del MIT e sviluppatore per una startup chiamata Integrated Computing Engines (ICE). Ha partecipato, inoltre, ad uno stage estivo alla NSA e ha ricoperto un incarico estivo per la Emory University.
Attualmente è professore invitato alla Drexel University, oltre che proprietario della Moria Research Labs, la sua società di consulenze fondata da lui stesso. Oltre ad essere responsabile del progetto Tor, lo è anche di Free Haven e SEUL. È impegnato anche nel progetto Mixminion..
### The Tor Project
Nel 2002 Dingledine, sotto contratto con lo United States Naval Research Laboratory e Nick Mathewson, si uniscono a Paul Syverson (che lavorava già dal 1995 ad un progetto di onion routing per il USNRL) ed iniziano a sviluppare Tor. Nel 2006 fondarono The Tor Project, l'organizzazione senza scopi di lucro che sviluppa e mantiene il browser Tor (uno strumento open source il cui scopo è rendere anonime le comunicazioni degli utenti che ne fanno uso), oltre ad altri software. A febbraio 2017, Dingledine ne ricopre gli incarichi di presidente e direttore di ricerca.
## Premi e riconoscimenti
Nel 2006 Dingledine è stato nominato uno dei trentacinque Innovators Under 35 dal MIT Techology Review, proprio per il suo lavoro sulle tecnologie di anonimizzazione su internet nel quadro di The Tor Project.
Nel 2012 è inserito nella lista dei 100 pensatori globali stilata da Foreign Policy
## Attenzione dei media
Dingledine in particolare, e Tor in generale, hanno catturato l'attenzione dei media quando nel 2013, in seguito alle rivelazioni di Edward Snowden, è stato svelato come la NSA tentasse di deanonimizzare gli utilizzatori di Tor. L'anno seguente le emittenti radiotelevisive tedesche Norddeutscher Rundfunk e Westdeutscher Rundfunk hanno reso pubblici alcuni dettagli riguardo xKeyscore (un sistema di sorveglianza del traffico internet gestito dalla NSA), mostrando come quest'ultimo monitori le attività dei server Tor. Tra di essi figurava quello mantenuto al MIT dallo stesso Dingledine che, oltre ad essere una directory authority di Tor, amministrava il servizio di posta elettronica MixMinion e ospitava vari giochi ed altri siti.
|
7,603,400 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Hidemasa_Morita
|
Hidemasa Morita
|
# Hidemasa Morita
Hidemasa Morita (守田英正, Morita Hidemasa; Takatsuki, 10 maggio 1995) è un calciatore giapponese, centrocampista dello Sporting Lisbona e della nazionale giapponese.
## Biografia
Ha frequentato il liceo Konkō della prefettura di Osaka, successivamente ha studiato all'università, Ryutsu Keizai, giocando nella squadra dell'istituto, con la quale (al quarto anno di università) nel 2017 ha vinto il campionato universitario, venendo nominato miglior giocatore del torneo.
Nel 2019 ha annunciato il suo matrimonio con la modella Reina Fujisaka; la coppia ha avuto una figlia nata nel 2022.
## Carriera
### Club
**Kawasaki Frontale**
Ha fatto il suo esordio nel professionismo con il Kawasaki Frontale il 10 febbraio 2018 nella Supercoppa giapponese perdendo per 3-2 sostituendo Yūsuke Tasaka al 52º minuto. Giocherà nella 2019, nella partita contro lo Shanghai Dongya fornirà a Shōgo Taniguchi l'assist con cui quest'ultimo segnerà il gol del temporaneo vantaggio e la partita si concluderà per 2-2. Nel 2019 vincerà la Coppa del Giappone segnando la sua prima rete in semifinale nella vittoria per 3-1 contro il Kashima Antlers, purtroppo non giocherà la finale dove il Kawasaki Frontale prevarrà contro il Consadole Sapporo per via di un infortunio. Dopo aver vinto l'edizione 2018 della J1 League, vincerà anche l'edizione 2019, segnando una sola rete battendo per 3-1 l'Urawa Red Diamonds.
**Santa Clara**
Nel 2021 si trasferisce in Portogallo giocando con il Santa Clara, la sua prima partita in Primeira Liga (la massima divisione del calcio portoghese) si è svolta contro il Rio Ave e già al suo esordio Morita segnerà un gol, facendo vincere la sua squadra con la rete del 2-1.Segna un altro gol nella schiacciate vittoria per 4-0 battendo il Farense.Nella vittoria contro il Paços Ferreira fornirà a Carlos da Silva Júnior l'assist con cui quest'ultimo segnerà la rete del 3-0.
**Sporting Lisbona**
Inizia a giocare per lo Sporting Lisbona segnando il suo primo gol con la nuova maglia battendo per 3-1 il Gil Vicente,è autore di un'altra rete vincendo contro il Santa Clara per 2-1,inoltre segna un gol sconfiggendo per 3-0 il Vitória Guimarães.Farà una doppietta nella vittoria per 5-0 battendo lo Sporting Braga.
### Nazionale
Ha fatto il suo esordio con la Nazionale del Giappone il 11 ottobre 2018 nella partita vinta per 3-0 contro la Costa Rica, entrando in campo al 82º minuto sostituendo Sei Muroya. A seguito di un infortunio viene sostutituito il 5 gennaio 2019 da Tsukasa Shiotani tra i convocati per la Coppa d'Asia 2019.
Segnerà il suo primo gol con la maglia della nazionale il 30 marzo 2021 vincendo per 14-0 contro la Mongolia.
Il 1º gennaio 2024 viene convocato per la Coppa d'Asia 2023.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 26 maggio 2023.
| Stagione | Club | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Supercoppe | Supercoppe | Supercoppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Club | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2014 | Ryutsu Keizai | KSL2 | 14 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14 | 2 |
| 2015 | Ryutsu Keizai | - | - | - | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 |
| Totale Ryutsu Keizai | Totale Ryutsu Keizai | Totale Ryutsu Keizai | 14 | 2 | | 1 | 0 | | - | - | | - | - | 15 | 2 |
| 2018 | Kawasaki Frontale | J1 | 26 | 0 | CdL+CI | 0+4 | 0 | ACL | 5 | 0 | SJ | 1 | 0 | 36 | 0 |
| 2019 | Kawasaki Frontale | J1 | 23 | 0 | CdL+CI | 4+2 | 1+0 | ACL | 4 | 0 | SJ | 1 | 0 | 34 | 1 |
| 2020 | Kawasaki Frontale | J1 | 32 | 1 | CdL+CI | 4+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 38 | 1 |
| Totale Kawasaki Frontale | Totale Kawasaki Frontale | Totale Kawasaki Frontale | 81 | 1 | | 16 | 1 | | 9 | 0 | | 2 | 0 | 108 | 2 |
| gen.-giu. 2021 | Santa Clara | PL | 20 | 2 | TP | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 21 | 2 |
| 2021-2022 | Santa Clara | PL | 28 | 1 | TP+TL | 1+3 | 0 | UECL | 6 | 1 | - | - | - | 38 | 2 |
| Totale Santa Clara | Totale Santa Clara | Totale Santa Clara | 48 | 3 | | 5 | 0 | | 6 | 1 | | - | - | 59 | 4 |
| 2022-2023 | Sporting Lisbona | PL | 29 | 6 | TP+CdL | 1+2 | 0 | UCL+UEL | 5+4 | 0 | - | - | - | 41 | 6 |
| 2023-2024 | Sporting Lisbona | PL | 14 | 1 | TP+CdL | 0+0 | 0+0 | UEL | 5 | 0 | - | - | - | 19 | 1 |
| Totale Sporting Lisbona | Totale Sporting Lisbona | Totale Sporting Lisbona | 43 | 7 | | 3 | 0 | | 14 | 0 | | - | - | 60 | 7 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 186 | 13 | | 25 | 1 | | 29 | 1 | | 2 | 0 | 242 | 15 |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Giappone :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 11-9-2018 | Ōsaka | Giappone | 3 – 0 | Costa Rica | Amichevole | - | 82’ |
| 20-11-2018 | Toyota | Giappone | 4 – 0 | Kirghizistan | Amichevole | - | |
| 5-6-2019 | Toyota | Giappone | 0 – 0 | Trinidad e Tobago | Amichevole | - | 61’ |
| 25-3-2021 | Yokohama | Giappone | 3 – 0 | Corea del Sud | Amichevole | - | 86’ |
| 30-3-2021 | Chiba | Mongolia | 0 – 14 | Giappone | Qual. Mondiali 2022 | 1 | 46’ |
| 28-5-2021 | Chiba | Giappone | 10 – 0 | Birmania | Qual. Mondiali 2022 | 1 | 62’ |
| 7-6-2021 | Suita | Giappone | 4 – 1 | Tagikistan | Qual. Mondiali 2022 | - | 68’ |
| 11-6-2021 | Kobe | Giappone | 1 – 0 | Serbia | Amichevole | - | |
| 15-6-2021 | Suita | Giappone | 5 – 1 | Kirghizistan | Qual. Mondiali 2022 | - | 62’ |
| 7-10-2021 | Jeddah | Arabia Saudita | 1 – 0 | Giappone | Qual. Mondiali 2022 | - | 73’ |
| 12-10-2021 | Saitama | Giappone | 2 – 1 | Australia | Qual. Mondiali 2022 | - | 68’ 84’ |
| 11-11-2021 | Hanoi | Vietnam | 0 – 1 | Giappone | Qual. Mondiali 2022 | - | 85’ 88’ |
| 27-1-2022 | Saitama | Giappone | 2 – 0 | Cina | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 1-2-2022 | Saitama | Giappone | 2 – 0 | Arabia Saudita | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 24-3-2022 | Sydney | Australia | 0 – 2 | Giappone | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 29-3-2022 | Saitama | Giappone | 1 – 1 | Vietnam | Qual. Mondiali 2022 | - | 62’ |
| 23-9-2022 | Düsseldorf | Giappone | 2 – 0 | Stati Uniti | Amichevole | - | |
| 27-11-2022 | Al Rayyan | Giappone | 0 – 1 | Costa Rica | Mondiali 2022 - 1º turno | - | |
| 1-12-2022 | Al Rayyan | Giappone | 2 – 1 | Spagna | Mondiali 2022 - 1º turno | - | |
| 5-12-2022 | Al Wakrah | Giappone | 1 – 1 dts (1 – 3 dtr) | Croazia | Mondiali 2022 - Ottavi di finale | - | 106’ |
| 24-3-2023 | Tokyo | Giappone | 1 – 1 | Uruguay | Amichevole | - | 74’ |
| 28-3-2023 | Ōsaka | Giappone | 1 – 2 | Colombia | Amichevole | - | 78’ |
| 15-6-2023 | Toyota | Giappone | 6 – 0 | El Salvador | Amichevole | - | cap. 76’ |
| 20-6-2023 | Suita | Giappone | 4 – 1 | Perù | Amichevole | - | 46’ |
| 9-9-2023 | Wolfsburg | Germania | 1 – 4 | Giappone | Amichevole | - | 75’ |
| 17-10-2023 | Kōbe | Giappone | 2 – 0 | Tunisia | Amichevole | - | |
| 16-11-2023 | Suita | Giappone | 5 – 0 | Birmania | Qual. Mondiali 2026 | - | 66’ |
| 21-11-2023 | Gedda | Siria | 0 – 5 | Giappone | Qual. Mondiali 2026 | - | |
| 14-1-2024 | Doha | Giappone | 4 – 2 | Vietnam | Coppa d'Asia 2023 - 1º turno | - | 77’ |
| 19-1-2024 | Al Rayyan | Iraq | 2 – 1 | Giappone | Coppa d'Asia 2023 - 1º turno | - | 74’ |
| Totale | | Presenze | 30 | | Reti | 2 | |
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* J1 League: 2
Kawasaki Frontale: 2018, 2020
* Coppa J. League: 1
Kawasaki Frontale: 2019
* Supercoppa del Giappone: 1
Kawasaki Frontale: 2019
### Nazionale
* Universiade: 1
2017
### Individuale
* Squadra del campionato giapponese: 1
2020
|
780,349 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Cieli_del_Paradiso
|
Cieli del Paradiso
|
# Cieli del Paradiso
Dante Alighieri, nel Paradiso, terza cantica della Divina Commedia, descrive la visione del proprio viaggio nell'oltretomba; qui il Paradiso è diviso in cieli, che sono nove, numero significativo nella tradizione medievale, e ricalcano il sistema cosmologico aristotelico-tolemaico: i primi sette infatti corrispondono ciascuno a un pianeta del Sistema solare.
Si noti che la sede propria dei beati è in realtà l'Empireo, ma a costoro la Grazia divina ha concesso di spartirsi nel cieli inferiori per manifestarsi a Dante a seconda del loro operare terreno e delle loro inclinazioni. La disposizione delle anime nel Paradiso è spiegata nel canto IV (e in parte nel III), mentre la corrispondenza con le gerarchie angeliche è spiegata nel canto XXVIII.
Partendo dal Paradiso terrestre, situato alla sommità del Purgatorio, Dante e Beatrice ascendono ai Cieli attraverso la Sfera del fuoco, che separa il mondo contingente da quello incorruttibile ed eterno.
## Primo cielo (Luna) - Spiriti mancanti ai voti
Il primo Cielo è quello della Luna, considerato un pianeta nel Medioevo, il cui influsso dominante è l'incostanza, l'arrendevolezza, la cedevolezza: risiedono qui, infatti, le anime di coloro che mancarono ai propri voti, non per scelta bensì a causa di costrizione altrui contro la quale essi non seppero opporsi con sufficiente fermezza. Queste anime appaiono a Dante come immagini riflesse da vetri trasparenti e tersi, o da acque nitide e tranquille, o anime piene di foschia. Le intelligenze angeliche che muovono questo cielo sono gli angeli, che appartengono alla prima schiera angelica.
Sono qui beati: Piccarda Donati e Costanza d'Altavilla.
## Secondo cielo (Mercurio) - Spiriti attivi per la gloria
Il secondo cielo è denominato Cielo di Mercurio, che si connota per l'amore per la gloria e la fama terrena: le anime che risiedono qui sono infatti quelle che si attivarono a tale scopo. Esse appaiono a Dante come splendori fiammeggianti che danzano e cantano.
Vengono affrontate, in questo cielo, le seguenti questioni teologiche:
* la morte di Cristo;
* perché Dio abbia redento il genere umano con il sacrificio di Cristo;
* la corruttibilità e l'incorruttibilità delle creature e la resurrezione dei corpi.
Le intelligenze motrici di questo cielo appartengono alla seconda schiera angelica e sono gli arcangeli.
Sono qui beati: Giustiniano I e Romeo di Villanova.
## Terzo cielo (Venere) - Spiriti amanti
Il terzo cielo è il Cielo di Venere, caratterizzato ovviamente dall'amore, e dove infatti risiedono le anime di coloro che amarono. Queste appaiono a Dante come splendori che si muovono rapidamente in circolo.
Le seguenti questioni teologiche sono affrontate in questo cielo:
* come da buoni genitori possano nascere figli cattivi;
* le ragioni delle diverse indoli umane.
Le intelligenze motrici di questo cielo appartengono alla terza gerarchia e sono i principati.
Sono qui beati: Carlo Martello, Cunizza da Romano, Folchetto da Marsiglia e Raab.
## Quarto cielo (Sole) - Spiriti sapienti
«E lo cielo del Sole si può comparare a l'Aritmetrica per due proprietadi: l'una si è che del suo lume tutte le altre stelle s'informano; l'altra si è che l'occhio nol può mirare.»
(Dante, Convivio II, 13, 15)
Il quarto è il Cielo del Sole, caratterizzato dalla sapienza: sono beati di questo cielo, infatti, le anime dei sapienti e dei Dottori della Chiesa; esse appaiono disposte in corone concentriche di vivi splendori, che danzano in giro cantando.
Le questioni teologiche, filosofiche e morali affrontate in questo cielo sono:
* l'ordine della creazione e le sue conseguenze;
* la corruzione dell'ordine dei domenicani;
* la corruzione dell'ordine dei francescani;
* la sapienza di Adamo e di Cristo e quella di Salomone;
* la fallacia dei giudizi umani;
* lo splendore delle anime beate dopo la resurrezione dei corpi.
Le intelligenze motrici di questo cielo appartengono alla quarta schiera angelica e sono le potestà.
Sono qui beati: san Tommaso d'Aquino, Alberto Magno, Francesco Graziano, Pietro Lombardo, Salomone, Dionigi l'Areopagita, Paolo Orosio, Anicio Manlio Torquato Severino Boezio, Isidoro di Siviglia, Beda il Venerabile, Riccardo di San Vittore, Sigieri di Brabante, san Bonaventura da Bagnoregio, Illuminato da Rieti, Agostino di Assisi, Ugo da San Vittore, Pietro Mangiadore, papa Giovanni XXI, Natan, Giovanni Crisostomo, Anselmo d'Aosta, Elio Donato, Rabano Mauro, Gioacchino da Fiore.
## Quinto cielo (Marte) - Spiriti combattenti per la fede
Il quinto cielo è il Cielo di Marte, dio della guerra, e qui risiedono le anime di coloro che combatterono e morirono per la fede. Esse appaiono come splendori vivissimi e rosseggianti che cantano, e si muovono formando una croce greca al centro della quale brilla Cristo, colui che per primo morì per dare fede all'umanità.
Le intelligenze motrici di questo cielo sono le virtù, che appartengono alla quinta schiera angelica. Sono qui beati: Cacciaguida, Giosuè, Giuda Maccabeo, Carlo Magno, Orlando, Rinoardo, Goffredo di Buglione e Roberto il Guiscardo.
## Sesto cielo (Giove) - Spiriti giusti
Il sesto è il Cielo di Giove, la cui virtù caratteristica è la giustizia: il cielo è infatti sede delle anime di principi saggi e giusti; essi appaiono a Dante come luci che volano e cantano, formando lettere luminose che compongono la frase «Diligite iustitiam qui iudicatis terram» (cioè "Amate la giustizia voi che giudicate il mondo"); dopo le lettere i beati, a partire dall'ultima m (prima lettera della parola "Monarchia"), danno anche forma all'immagine di un'aquila, allegoria dell'Impero.
Le questioni filosofiche e teologiche affrontate in questo cielo sono:
* l'imperscrutabilità della giustizia divina: perché sono condannati coloro che non poterono conoscere Cristo;
* la predestinazione divina.
Questo cielo è ancora mosso da intelligenze angeliche della seconda gerarchia, cioè dalle dominazioni.
Sono qui beati: David, Marco Ulpio Nerva Traiano, Ezechia, Gaio Flavio Valerio Aurelio Costantino, Guglielmo II di Sicilia e Rifeo.
## Settimo cielo (Saturno) - Spiriti contemplanti
Il settimo cielo è il Cielo di Saturno, caratterizzato dalla meditazione: qui infatti si trovano le anime di coloro che si diedero alla vita contemplativa. Esse appaiono come splendori che salgono e scendono sui gradini di una «scala celeste» luminosa, dal colore di oro splendente, così alta che non se ne vede la sommità: è l'allegoria della sapienza.
La questione filosofica e teologica qui affrontata è:
* l'insondabilità del volere divino.
Le intelligenze motrici di questo cielo appartengono alla prima gerarchia, e sono i troni.
Sono qui beati: san Pier Damiani, san Benedetto da Norcia, san Macario, san Romualdo e diversi frati dell'Ordine di San Benedetto.
## Ottavo cielo (Stelle fisse) - Trionfo di Cristo e Maria
L'ottavo è il Cielo delle Stelle fisse: non si tratta più di un cielo dove si ripartiscono i vari beati, ma qui si trovano le anime trionfanti, che appaiono come innumerevoli lucerne illuminate dai raggi che fa piovere la grande luce di Cristo; un altro degli splendori che qui trionfano è Maria, attorno alla quale volteggia cantando l'arcangelo Gabriele.
Qui Dante subisce una specie di "esame" sulle tre virtù teologali; dopo una preghiera di Beatrice, infatti:
* san Pietro interroga Dante sulla Fede: il suo contenuto e la sua origine, e prove della sua verità;
* san Giacomo Maggiore interroga Dante sulla Speranza: che cosa sia, da dove abbia origine, quale sia il suo oggetto;
* san Giovanni interroga Dante sulla Carità: oggetto dell'amore e ragioni che lo suscitano e lo indirizzano.
Le intelligenze motrici di questo cielo sono i cherubini, che appartengono alla prima gerarchia.
Si incontrano qui: Cristo, la Madonna con l'arcangelo Gabriele, san Pietro, san Giacomo Maggiore, san Giacomo, san Giovanni Evangelista, Adamo.
## Nono cielo (Primo Mobile) - Trionfo degli angeli
Il nono e ultimo cielo è il Cielo cristallino, chiamato anche Primo mobile in quanto è appunto il primo a muoversi, ricevendo tale movimento da Dio e trasmettendolo ai cieli concentrici sottostanti. Sopra al Primo mobile c'è solo l'Empireo, che è immobile in quanto perfetto (nella teologia medievale il movimento non era conciliabile con la perfezione, in quanto implica un cambiamento): la potenza divina che ha sede nell'Empireo, centro dell'universo, imprime ai cieli sottostanti un movimento rotatorio, rapidissimo nel Primo mobile e poi via via sempre più lento fino alla Terra sublunare.
Le questioni filosofiche e teologiche qui affrontate sono:
* la costruzione e il moto del Primo mobile;
* la corrispondenza tra i nove cieli e i nove ordini delle Intelligenze motrici (gli angeli);
* la creazione degli angeli: le loro facoltà e il loro numero.
Le intelligenze motrici di questo cielo appartengono alla prima gerarchia e sono i serafini.
## Empireo
Sopra i nove cieli vi è l'Empireo, dove ha sede Dio circondato dagli angeli e dalla Rosa dei beati, che qui risiedono normalmente (salvo spostarsi liberamente nei cieli sottostanti).
Nell'Empireo risiedono le gerarchie angeliche, che appaiono distribuite in nove cerchi di fuoco giranti attorno a un punto piccolissimo ma luminosissimo, cioè Dio.
Il dantista rumeno Horia-Roman Patapievici sostiene che la forma geometrica che maggiormente descrive il paradiso di Dante sarebbe l'ipersfera e in particolare la 3-sfera, cioè la sfera a quattro dimensioni.
|
5,728,780 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Hwang_Ui-jo
|
Hwang Ui-jo
|
# Hwang Ui-jo
Hwang Ui-jo (황의조, 黃義助; Seongnam, 28 agosto 1992) è un calciatore sudcoreano, attaccante del Nottingham Forest.
## Caratteristiche tecniche
Gioca come centravanti. Fisicamente resistente, la sua tecnica di tiro non si basa tanto sulla potenza quanto sulla precisione e sul posizionamento, abile nel segnare calciando di prima intenzione, in alcune occasione è capace di trovare il gol direttamente dalla corta distanza me è anche in grado di andare a rete tirando da fuori area, oltre a ciò sfrutta bene pure il colpo di testa. Come rigorista è affidabile calciando dagli undici metri.
## Carriera
### Club
**Seongnam**
Esordisce nel professionismo con il Seongnam, segnando la sua prima rete già al debutto il 3 marzo 2013 perdendo per 2-1 contro il Suwon Bluewings, riesce a fare un gol nella sua prima vittoria il l'8 maggio dello stesso anno, battendo per 4-2 la squadra dell'Università di Dong-Eui. Nel 2014 vince la Coppa di Corea del Sud, segna un solo gol, che devide la vittoria su 1-0 contro il Daegu FC. Segna 13 gol nell'edizione 2015 del campionato sudcoreano, con una sua rete la squadra sconfigge per 1-0 l'Incheon United, riesce a fare un altro gol battendo per 2-1 il Gwangju FC, segna una doppietta vincendo per 2-1 contro il Jeonbuk Hyundai e per 2-0 contro il Daejeon Citizen. Gioca nella AFC Champions League segna il gol del 2-0 battendo il Gamba Osaka e la sua rete permette al Seongnam di sconfiggere per 1-0 il Guangzhou. Segna nove reti nell'edizione 2016, riesce a fare un gol sia al Gwangju FC che al Jeonnam Dragons vincendo entrambi i match per 2-0, mette a segno un gol contro l'Ulsan Hyundai vincendo per 3-0, è autore di un altro gol battendo per 3-1 il Seoul, inoltre segna una doppietta vincendo per 3-2 contro l'Incheon United. La squadra retrocede nella seconda divisione, dove Ui-jo, nel 2017 gioca la sua ultima stagione con la squadra.
**Gamba Osaka**
Dal 2017 inizia a giocare per il club giapponese del Gamba Osaka, segna il suo primo gol il 29 luglio nel campionato nipponico battendo per 3-1 il Cerezo Osaka. Nella Coppa J. League è autore di una tripletta battendo per 3-2 il Júbilo Iwata, invece nella stagione 2018 della J1 League riesce a segnare una doppietta in tre partie, sconfiggendo per 2-1 lo Shimizu S-Pulse, pareggianfo per 2-2 con il Kashiwa Reysol e perdendo per 3-2 con l'FC Tokyo, inoltre con le sue rete vince per 1-0 contro il Sanfrecce Hiroshima, lo Shonan Bellmare e il Cerezo Osaka, inoltre segna il gol del 2-1 battendo il Vissel Kobe. Gli ultimi gol per la squadra riesce a segnarli il 29 giugno 2019 con una doppietta battendo il Matsumoto Yamaga per 3-1.
**Bordeaux**
Il 14 agosto 2019 è acquistato per 2 milioni di euro dal Bordeaux. Esordisce con i francesi il 10 agosto nella prima giornata di Ligue 1 persa 3-1 sul campo dell'Angers. Il 24 agosto realizza il primo gol in Francia, contribuendo al successo esterno (2-0) a Digione, segna un gol battendo per 3-1 il Tolosa inoltre è autore della rete del 2-0 sconfiggendo il Nantes. Nella stagione successiva del campionato francese segna 12 reti, riesce a fare un gol sia contro il Lens che contro il Nizza vincento tutte e due le partite per 3-0, oltre alla doppietta battendo il Digione per 3-1. Nella stagione 2021-2022 segna 11 gol, realizza la rete del 3-1 battendo il Metz, segna inoltre la rete del 2-1 sconfiggendo il Troyes, la sua doppietta permette al Bordeaux di vincere per 2-1 contro il Saint-Étienne, oltre a ciò segna una tripletta nella partita vinta 4-3 contro il Marsiglia.
**Olympiakos e Seoul**
Nel 2022 gioca per l'Olympiakos, durante questa esperienza gioca in tutto solo dodici partite, successivamente torna a giocare in Corea del Sud nel 2023 con il Seoul dove segna 4 gol, con un rigore riesce a fare una rete battendo per 3-0 il Daegu FC, è autore di un gol sconfiggendo per 3-1 il Suwon Bluewings.
**Norwich City**
Gioca nella Championship, la seconda divisione di calcio inglese, con la maglia del Norwich City debuttando il 16 settembre 2023 nella vittoria per 1-0 contro lo Stoke City.
### Nazionale
Ottiene la sua prima convocazione nella nazionale della Corea del Sud nel 2015, il 3 settembre nella vittoria per 8-0 contro il Laos, il 13 ottobre dello stesso anno gioca un'amichevole contro la Giamaica dove segna il suo primo gol con la nazionale con la rete del 3-0. Il 12 ottobre 2018 è autore di un gol sconfiggendo in un'amichevole l'Uruguay per 2-1.
Viene convocato come fuori quota nel 2018 nella Nazionale Under-23 partecipando ai Giochi asiatici vincendo la medaglia d'oro, segna una tripletta battendo per 6-0 il Bahrein, è autore di un gol agli ottavi di finale sconfiggendo l'Iran per 2-0, un'altra tripletta la mette a segno ai danni dell'Uzbekistan ai quarti di finale vincendo per 4-3, l'ultimo gol lo realizza in semifinale sconfiggendo per 3-1 il Vietnam.
Nel 2019 partecipa alla Coppa d'Asia, segna la rete del 1-0 battendo le Filippine, inoltre trasforma un rigore sconfiggendo la Cina per 2-0. Sempre nel 2019 ha giocato varie amichevoli, segna un gol vincendo per 1-0 contro l'Australia, la sua prima doppietta con la nazionale la segna pareggiando per 2-2 contro la Georgia.
Prende parte come fuori quota ai Giochi di Tokyo, segna una tripletta nella vittoria per 6-0 contro l'Honduras.
Nel 2023 glie viene preclusa la possibilità di essere convocato nella nazionale per l'accusa di aver girato un video pornografico che vede come protagonista la sua ex fidanzata.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 2 aprile 2022.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2013 | Seongnam | KL | 22 | 2 | CCdS | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | 23 | 3 |
| 2014 | Seongnam | KL | 28 | 4 | CCdS | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | 30 | 5 |
| 2015 | Seongnam | KL | 34 | 15 | CCdS | 3 | 3 | ACL | 8 | 3 | - | - | - | 45 | 21 |
| 2016 | Seongnam | KL | 37+1 | 9+0 | CCdS | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | 43 | 10 |
| 2017 | Seongnam | KL | 18 | 5 | CCdS | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 19 | 5 |
| Totale Seongnam | Totale Seongnam | Totale Seongnam | 140 | 35 | | 8 | 6 | | 8 | 3 | | - | - | 156 | 44 |
| 2017 | Gamba Osaka | J1 | 13 | 3 | CG+CdL | 0+2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 15 | 3 |
| 2018 | Gamba Osaka | J1 | 27 | 16 | CG+CdL | 1+6 | 0+4 | - | - | - | - | - | - | 34 | 20 |
| 2019 | Gamba Osaka | J1 | 19 | 4 | CG+CdL | 0+3 | 0+3 | - | - | - | - | - | - | 22 | 7 |
| Totale Gamba Osaka | Totale Gamba Osaka | Totale Gamba Osaka | 59 | 23 | | 12 | 7 | | - | - | | - | - | 71 | 30 |
| 2019-2020 | Bordeaux | L1 | 24 | 6 | CF+CdL | 1+1 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 26 | 6 |
| 2020-2021 | Bordeaux | L1 | 36 | 12 | CF | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 37 | 12 |
| 2021-2022 | Bordeaux | L1 | 25 | 10 | CF | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 26 | 10 |
| Totale Bordeaux | Totale Bordeaux | Totale Bordeaux | 85 | 28 | | 4 | 0 | | - | - | | - | - | 89 | 28 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 284 | 86 | | 24 | 13 | | 8 | 3 | | - | - | 316 | 102 |
### Cronologia presenze e reti in Nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Corea del Sud :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3-9-2015 | Hwaseong | Corea del Sud | 8 – 0 | Laos | Qual. Mondiali 2018 | - | 62’ |
| 8-9-2015 | Sidone | Libano | 0 – 3 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2018 | - | 76’ |
| 13-10-2015 | Seul | Corea del Sud | 3 – 0 | Giamaica | Amichevole | 1 | |
| 12-11-2015 | Suwon | Corea del Sud | 4 – 0 | Birmania | Qual. Mondiali 2018 | - | 63’ |
| 24-3-2016 | Ansan | Corea del Sud | 1 – 0 | Libano | Qual. Mondiali 2018 | - | 70’ |
| 27-3-2016 | Bangkok | Thailandia | 0 – 1 | Corea del Sud | Amichevole | - | 87’ |
| 1-6-2016 | Salisburgo | Spagna | 6 – 1 | Corea del Sud | Amichevole | - | 46’ |
| 5-6-2016 | Praga | Rep. Ceca | 1 – 2 | Corea del Sud | Amichevole | - | 88’ |
| 28-3-2017 | Seoul | Corea del Sud | 1 – 0 | Siria | Qual. Mondiali 2018 | - | 86’ |
| 7-10-2017 | Mosca | Russia | 4 – 2 | Corea del Sud | Amichevole | - | 64’ |
| 10-10-2017 | Bienne | Corea del Sud | 1 – 3 | Marocco | Amichevole | - | 53’ |
| 7-9-2018 | Goyang | Corea del Sud | 2 – 0 | Costa Rica | Amichevole | - | 67’ |
| 11-9-2018 | Suwon | Corea del Sud | 0 – 0 | Cile | Amichevole | - | 58’ |
| 12-10-2018 | Seul | Corea del Sud | 2 – 1 | Uruguay | Amichevole | 1 | 67’ |
| 16-10-2018 | Cheonan | Corea del Sud | 2 – 2 | Panama | Amichevole | - | 65’ |
| 17-11-2018 | Brisbane | Australia | 1 – 1 | Corea del Sud | Amichevole | 1 | 46’ |
| 20-11-2018 | Brisbane | Uzbekistan | 0 – 4 | Corea del Sud | Amichevole | 1 | 70’ |
| 31-12-2018 | Abu Dhabi | Arabia Saudita | 0 – 0 | Corea del Sud | Amichevole | - | 60’ |
| 7-1-2019 | Dubai | Corea del Sud | 1 – 0 | Filippine | Coppa d'Asia 2019 - 1º turno | 1 | |
| 11-1-2019 | al-'Ayn | Kirghizistan | 0 – 1 | Corea del Sud | Coppa d'Asia 2019 - 1º turno | - | 82’ |
| 16-1-2019 | Abu Dhabi | Corea del Sud | 2 – 0 | Cina | Coppa d'Asia 2019 - 1º turno | 1 | 70’ |
| 22-1-2019 | Dubai | Corea del Sud | 2 – 1 dts | Bahrein | Coppa d'Asia 2019 - Ottavi di finale | - | |
| 25-1-2019 | Abu Dhabi | Corea del Sud | 0 – 1 | Qatar | Coppa d'Asia 2019 - Quarti di finale | - | |
| 22-3-2019 | Ulsan | Corea del Sud | 1 – 0 | Bolivia | Amichevole | - | 63’ |
| 26-3-2019 | Seul | Corea del Sud | 2 – 1 | Colombia | Amichevole | - | 83’ |
| 7-6-2019 | Pusan | Corea del Sud | 1 – 0 | Australia | Amichevole | 1 | 67’ |
| 11-6-2019 | Seul | Corea del Sud | 1 – 1 | Iran | Amichevole | 1 | 83’ |
| 5-9-2019 | Istanbul | Georgia | 2 – 2 | Corea del Sud | Amichevole | 2 | 46’ |
| 10-9-2019 | Aşgabat | Turkmenistan | 0 – 2 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2022 | - | 82’ |
| 15-10-2019 | Pyongyang | Corea del Nord | 0 – 0 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2022 | - | 79’ |
| 14-11-2019 | Beirut | Libano | 0 – 0 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 19-11-2019 | Abu Dhabi | Brasile | 3 – 0 | Corea del Sud | Amichevole | - | |
| 14-11-2020 | Wiener Neustadt | Corea del Sud | 2 – 3 | Messico | Amichevole | 1 | 68’ |
| 17-11-2020 | Maria Enzersdorf | Qatar | 1 – 2 | Corea del Sud | Amichevole | 1 | 88’ |
| 5-6-2021 | Goyang | Corea del Sud | 5 – 0 | Turkmenistan | Qual. Mondiali 2022 | 2 | |
| 12-6-2021 | Goyang | Corea del Sud | 2 – 1 | Libano | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 2-9-2021 | Seoul | Corea del Sud | 0 – 0 | Iraq | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 7-9-2021 | Suwon | Corea del Sud | 1 – 0 | Libano | Qual. Mondiali 2022 | - | 72’ |
| 7-10-2021 | Seoul | Corea del Sud | 2 – 1 | Siria | Qual. Mondiali 2022 | - | 69’ |
| 12-10-2021 | Teheran | Iran | 1 – 1 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2022 | - | 81’ |
| 27-1-2022 | Sidone | Libano | 0 – 1 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 1-2-2022 | Dubai | Siria | 0 – 2 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2022 | - | 90’ |
| 24-3-2022 | Seoul | Corea del Sud | 2 – 0 | Iran | Qual. Mondiali 2022 | - | 67’ |
| 29-3-2022 | Dubai | Emirati Arabi Uniti | 1 – 0 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 2-6-2022 | Seul | Corea del Sud | 1 – 5 | Brasile | Amichevole | 1 | 71’ |
| 10-6-2022 | Suwon | Corea del Sud | 2 – 2 | Paraguay | Amichevole | - | 74’ |
| 14-6-2022 | Seoul | Corea del Sud | 4 – 1 | Egitto | Amichevole | 1 | 79’ |
| 23-9-2022 | Goyang | Corea del Sud | 2 – 2 | Costa Rica | Amichevole | - | 77’ |
| 27-9-2022 | Seul | Corea del Sud | 1 – 0 | Camerun | Amichevole | - | 72’ 82’ |
| 24-11-2022 | Al Rayyan | Uruguay | 0 – 0 | Corea del Sud | Mondiali 2022 - 1º turno | - | 74’ |
| 28-11-2022 | Al Rayyan | Corea del Sud | 2 – 3 | Ghana | Mondiali 2022 - 1º turno | - | 79’ |
| 2-12-2022 | Al Rayyan | Corea del Sud | 2 – 1 | Portogallo | Mondiali 2022 - 1º turno | - | 81’ |
| 5-12-2022 | Doha | Brasile | 4 – 1 | Corea del Sud | Mondiali 2022 - Ottavi di finale | - | 80’ |
| 28-3-2023 | Seul | Corea del Sud | 1 – 2 | Uruguay | Amichevole | - | 70’ |
| 15-6-2023 | Busan | Corea del Sud | 0 – 1 | Perù | Amichevole | - | 85’ |
| 20-6-2023 | Daejeon | Corea del Sud | 1 – 1 | El Salvador | Amichevole | 1 | 46’ |
| 7-9-2023 | Cardiff | Galles | 0 – 0 | Corea del Sud | Amichevole | - | 74’ |
| 12-9-2023 | Newcastle upon Tyne | Arabia Saudita | 0 – 1 | Corea del Sud | Amichevole | - | 68’ |
| 13-10-2023 | Seul | Corea del Sud | 4 – 0 | Tunisia | Amichevole | 1 | 65’ |
| 17-10-2023 | Suwon | Corea del Sud | 6 – 0 | Vietnam | Amichevole | - | 65’ |
| 16-11-2023 | Seul | Corea del Sud | 5 – 0 | Singapore | Qual. Mondiali 2026 | 1 | 65’ |
| 21-11-2023 | Shenzhen | Cina | 0 – 3 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2026 | - | 72’ |
| Totale | | Presenze | 62 | | Reti | 19 | |
## Palmarès
### Club
* Coppa della Corea del Sud: 1
Seongnam: 2014
### Nazionale
* Giochi asiatici: 1
2018
|
8,072,879 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Zoran_Terzi%C4%87
|
Zoran Terzić
|
# Zoran Terzić
Zoran Terzić (in serbo Зоран Терзић, Zoran Terzić; Belgrado, 9 luglio 1966) è un allenatore di pallavolo ed ex pallavolista serbo, tecnico della Dinamo-Ak Bars e commissario tecnico della Russia.
## Carriera
### Club
Pallavolista nel settore giovanile della Stella Rossa dal 1979 al 1986, conclude la propria carriera di giocatore per dedicarsi allo studio, laureandosi infine nel 1998. Nel frattempo, sotto la spinta dell'ex selezionatore della Jugoslavia Drago Tomić, si avvicina all'attività di tecnico, affiancando quindi il tecnico dell’IMT Belgrado Goran Nešić; nel 1996 esordisce come capo allenatore, guidando per due stagioni la formazione giovanile maschile della Stella Rossa.
Nel 1998, il presidente della Stella Rossa Aleksandar Boričić lo convince a passare alla guida della formazione maggiore femminile; con la formazione di Belgrado conquista tre titoli nazionali, interrompendo il dominio dello Jedinstvo Užice, e la Coppa di Jugoslavia 2002; termina l'esperienza alla guida della formazione serba nel 2005.
Per l'annata 2006-07 si trasferisce nella Divizia A1 rumena, dove guida il Metal Galați: in quattro stagioni si aggiudica altrettanti titoli nazionali e tre Coppe di Romania.
Nel dicembre 2010, dopo aver iniziato la stagione 2010-11 senza incarichi in squadre di club, viene chiamato dalla Sirio Perugia per sostituire Claudio Cesar Cuello in Serie A1 italiana.
Nell'annata seguente torna nuovamente nel massimo campionato rumeno, ingaggiato stavolta dalla Dinamo Bucarest con cui ottiene la vittoria della Coppa di Romania; passa quindi per la stagione 2012-13 in Russia, disputando la Superliga alla guida dell'Omička; in tre annate si aggiudica due Coppe della Siberia e dell'Estremo Oriente.
Dal gennaio 2016, dopo qualche mese di inattività a livello di club, viene richiamato per la terza volta in Romania per i mesi finali della stagione 2015-16; sulla panchina del Târgoviște conquista la propria quinta Coppa di Romania.
Per la stagione 2016-2017 si trasferisce nella Lega Nazionale A Svizzera, accordandosi con il Volero Zurigo con cui fa en plein in campo nazionale, aggiudicandosi Supercoppa, Coppa di Svizzera e campionato.
Fa quindi nuovamente ritorno nel massimo campionato russo per l'annata 2017-18, ingaggiato dalla Dinamo Mosca con cui ottiene la vittoria in Supercoppa e in campionato, prima di accettare la proposta del Fenerbahçe trasferendosi quindi in Turchia per l'annata seguente: con le giallo-blu, in un quinquennio, si aggiudica una Supercoppa turca e uno scudetto. Per il campionato 2023-24 fa ritorno nella Superliga russa, questa volta alla guida della Dinamo-Ak Bars.
### Nazionale
Nel 2002 viene nominato Commissario Tecnico della Jugoslavia, che l'anno successivo cambierà denominazione in Serbia e Montenegro; ricopre quindi l'incarico di allenatore della Serbia dal 2006, anno della scissione fra quest'ultima ed il Montenegro. Alla guida della selezione serba si aggiudica l'argento olimpico a Rio de Janeiro 2016, il titolo mondiale nel 2018 e il bronzo nell'edizione 2006, due titoli europei, un argento e un bronzo continentali, tre terzi posti al World Grand Prix e un secondo posto alla Coppa del Mondo 2015; conquista inoltre le prime tre edizioni della European League e il terzo posto nell'edizione 2012, oltre all'argento all'Universiade 2009; a livello personale viene premiato dalla CEV come miglior allenatore europeo di formazioni femminili nel 2018 e nel 2021.
Nel gennaio 2022 la Federazione pallavolistica della Serbia comunica il termine del rapporto con il tecnico, che nel maggio successivo viene nominato nuovo commissario tecnico della Russia.
## Palmarès
### Club
* Campionato serbo-montenegrino: 3
2001-02, 2002-03, 2003-04
* Campionato rumeno: 4
2006-07, 2007-08, 2008-09, 2009-10
* Campionato svizzero: 1
2016-17
* Campionato russo: 1
2017-18
* Campionato turco: 1
2022-23
* Coppa di Serbia e Montenegro: 1
2002
* Coppa di Romania: 5
2006-07, 2007-08, 2008-09, 2011-12, 2015-16
* Coppa di Svizzera: 1
2016-17
* / Coppa della Siberia e dell'Estremo Oriente: 2
2013, 2014
* Supercoppa svizzera: 1
2016
* Supercoppa russa: 1
2017
* Supercoppa turca: 1
2022
### Nazionale (competizioni minori)
* European League 2009
* European League 2010
* European League 2011
* European League 2012
* Universiade 2009
### Premi individuali
* 2018 - CEV: Allenatore dell'anno di squadra femminile
* 2021 - CEV: Allenatore dell'anno di squadra femminile
|
Subsets and Splits
No community queries yet
The top public SQL queries from the community will appear here once available.