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Clan dei Corleonesi
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# Clan dei Corleonesi
Il clan dei Corleonesi è stata una fazione all'interno di Cosa nostra formatasi negli anni settanta, così chiamata perché i suoi leader più importanti provenivano dalla famiglia di Corleone: Luciano Liggio, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella.
I Corleonesi non vanno tuttavia identificati solamente come gli appartenenti alla famiglia di Corleone, ma come una fazione di cosche mafiose che hanno appoggiato prima Luciano Liggio e in seguito Totò Riina e Bernardo Provenzano. Della fazione corleonese facevano quindi parte anche rappresentanti mafiosi di altre province, come Nitto Santapaola della provincia di Catania e Francesco Messina Denaro della provincia di Trapani.
Nel corso della seconda guerra di mafia, agli inizi degli anni ottanta, il clan dei Corleonesi si contrappose alla "fazione dei palermitani" rappresentata, tra gli altri, da Gaetano Badalamenti, Stefano Bontate e Salvatore Inzerillo. La vittoria dei Corleonesi e in particolare l'ascesa di Totò Riina al vertice dell'organizzazione segnarono una nuova era nella storia della mafia siciliana, inaugurando una stagione di attentati contro lo Stato che culminò nelle stragi del 1992-1993 e che fu all'origine, agli inizi degli anni novanta, della trattativa Stato-mafia.
## Storia
Nel 1945 il mafioso Angelo Di Carlo, emigrato negli Stati Uniti nel 1926 per sfuggire alla repressione del prefetto Cesare Primo Mori, tornò a Corleone dopo aver combattuto nei Marines e scelse il cugino Michele Navarra, medico condotto, per guidare la locale cosca mafiosa, invece che Calogero Lo Bue, considerato ormai "non adeguato ai nuovi tempi".
Nel 1958 il rampante Luciano Liggio entrò in conflitto con Navarra, e lo eliminò nel corso della cosiddetta guerra di mafia di Corleone.
Nel 1971 Liggio organizzò il sequestro a scopo di estorsione di Antonino Caruso, figlio dell'industriale Giacomo, ed anche quello del figlio del costruttore Francesco Vassallo mentre nel 1972 Salvatore Riina si rese responsabile del sequestro del costruttore Luciano Cassina, figlio del conte Arturo, nel quale vennero implicati uomini della cosca di Giuseppe Calò: Liggio e Riina provvidero a distribuire i riscatti dei sequestri tra le varie cosche della provincia di Palermo per ingraziarsele e queste si schierarono dalla loro parte, costituendo il primo nucleo della fazione corleonese, che era avversa ai boss Stefano Bontate e Gaetano Badalamenti. Secondo il collaboratore di giustizia Antonino Calderone, in quel periodo Riina lamentava che Badalamenti aveva organizzato da solo un traffico di stupefacenti «all'insaputa degli altri capimafia che versavano in gravi difficoltà economiche».
### Schieramenti
* Salvatore Riina
* Bernardo Provenzano
* Leoluca Bagarella
* Michele Greco
* Giovanni Brusca
* Francesco Madonia
* Filippo Marchese
* Pippo Calò
* Benedetto Santapaola
Secondo il collaboratore di giustizia Leonardo Messina, i Corleonesi «non hanno ucciso la gente (i Cinardo di Mazzarino, Bontate, Inzerillo), li hanno fatti uccidere mettendoli in una trappola. [...] Hanno creato le condizioni per far uccidere le persone dai loro uomini [...] hanno creato le tragedie in tutte le Famiglie. Le Famiglie non erano più d'accordo [...] così hanno fatto a Palma di Montechiaro, a Riesi, a San Cataldo, a Enna, a Catania». Per queste ragioni, all'interno delle province si vennero a creare i seguenti schieramenti:
| | Badalamenti-Bontate-Inzerillo | Corleonesi |
| - | - | - |
| Palermo e provincia | Stefano Bontate, Mimmo Teresi e Nino Sorci (Santa Maria di Gesù-Villagrazia), Gaetano Badalamenti (Cinisi), Salvatore Inzerillo (Passo di Rigano), Rosario Riccobono (Partanna-Mondello), Salvatore Scaglione (Noce), Salvatore "Cicchiteddu" Greco (Ciaculli), Filippo Giacalone (San Lorenzo), Antonino Salamone (San Giuseppe Jato), Calogero Pizzuto (Castronovo di Sicilia), Giuseppe Di Maggio (Brancaccio), Giovanni Di Peri e Antonino Pitarresi (Villabate), Francesco Di Noto e Pietro Marchese (Corso dei Mille), Giuseppe Panno (Casteldaccia), Antonino Mineo (Bagheria), Ignazio Gnoffo (Palermo Centro), Girolamo e Calogero D'Anna (Terrasini), Salvatore ed Erasmo Valenza (Borgetto), Mariano Marsala(Vicari) | Luciano Liggio, Salvatore Riina, Leoluca Bagarella e Bernardo Provenzano (Corleone), Michele Greco, Salvatore Greco "Il Senatore", Giuseppe Greco "Scarpuzzedda", Vincenzo Puccio, Giuseppe Lucchese e Mario Prestifilippo (Ciaculli-Croceverde Giardini), Bernardo Brusca e il figlio Giovanni (San Giuseppe Jato), Giuseppe Calò e Salvatore Cancemi (Porta Nuova), Francesco Madonia e i figli Antonino, Giuseppe e Salvatore (Resuttana), Antonino Geraci (Partinico), Raffaele Ganci e i figli Calogero, Stefano e Domenico “Mimmo” (Noce), Giovanni Bontate, Ignazio e Giovan Battista Pullarà, Carlo Greco, Pietro Lo Iacono, e Pietro Aglieri (Santa Maria di Gesù), Giuseppe Savoca (Brancaccio), Salvatore Montalto ed il figlio Giuseppe (Villabate), Filippo Marchese, Carmelo Zanca, Ruggero e Pietro Vernengo (Corso dei Mille), Giuseppe Giacomo Gambino (San Lorenzo), Francesco Di Carlo (Altofonte), Antonino Rotolo (Pagliarelli), Leonardo Greco e Giovanni Scaduto (Bagheria), Giuseppe Farinella (San Mauro Castelverde), Procopio Di Maggio (Cinisi), Giovanni Corallo (Palermo Centro), Salvatore Facella (Lercara Friddi), Bartolomeo Cascio (Roccamena), Francesco Intile (Caccamo), Benedetto Capizzi (Villagrazia), Pietro Ocello e Pietro Lo Bianco (Misilmeri), Girolamo Guddo (Altarello di Baida), Biagio Montalbano (Camporeale), Giuseppe Gaeta (Termini Imerese), Antonino Troia (Capaci), Paolo Di Maggio (Terrasini), Tommaso Spadaro (Porta Nuova-Rione Kalsa), Tommaso Cannella (Prizzi), Gregorio e Giuseppe Agrigento (San Cippirrello), Francesco Bonura (Uditore), Salvatore Buscemi (Passo di Rigano), Antonino Porcelli (Partanna Mondello), Pietro Catania (Pollina), Salvatore Umina (Vicari), Michelangelo Pravatà (Roccapalumba) Samuele Schittino (Lascari) |
| Provincia di Trapani | Salvatore Minore (Trapani), Natale e Leonardo Rimi (Alcamo), Ignazio e Nino Salvo (Salemi), Antonino Buccellato (Castellammare del Golfo), Natale L'Ala (Campobello di Mazara), Giuseppe Palmeri (Santa Ninfa), Giuliano e Paolo Zummo (Gibellina), Leonardo Crimi, Ignazio Triolo (Vita) | Mariano Agate (Mazara del Vallo), Francesco Messina Denaro (Castelvetrano), Vincenzo Virga (Trapani), Vincenzo Milazzo (Alcamo), Stefano Accardo (Partanna), Nunzio Spezia e Vito Gondola (Campobello di Mazara), Calogero Musso (Vita), Antonino Patti (Marsala), Francesco Milazzo (Paceco), Gioacchino Calabrò (Castellammare del Golfo), Gaspare Casciolo (Salemi), Vito Mazzara (Valderice) |
| Provincia di Agrigento | Giuseppe Settecasi (Alessandria della Rocca), Carmelo Salemi (Agrigento), Calogero Sambito (Palma di Montechiaro), Liborio Terrasi (Cattolica Eraclea), Calogero Lauria (Raffadali), Nicola di Giovanni (Sambuca di Sicilia), Pasquale Cuntrera e Alfonso Caruana (Siculliana) | Carmelo Colletti e Simone Capizzi (Ribera), Antonio Ferro, Antonio Guarneri e Giuseppe Di Caro (Canicattì), Gioacchino Ribisi e i fratelli Ignazio, Pietro, Rosario e Carmelo (Palma di Montechiaro), Salvatore Di Ganci (Sciacca), Salvatore Fragapane (Santa Elisabetta), Vincenzo Di Piazza (Casteltermini), Gerlandino Messina (Porto Empedocle), Carmelo Milioti (Favara), Angelo Ciraulo (Ravanusa), Vincenzo Licata (Grotte), |
| Provincia di Caltanissetta | Giuseppe Di Cristina (Riesi), Francesco Cinardo (Mazzarino), Luigi Calì (San Cataldo), Francesco Iannì (Sommatino) | Giuseppe Madonia (Vallelunga Pratameno), Salvatore Mazzarese (Villalba), Giuseppe Cammarata (Riesi), Francesco La Quatra (Sommatino), Salvatore Polara, Antonio Rinzivillo (Gela), Antonino La Mattina, Raimondo La Mattina e Domenico Vaccaro (Campofranco), Cataldo Terminio (San Cataldo), Giancarlo Giugno (Niscemi) Nicolò Falcone (Montedoro) |
| Provincia di Catania | Giuseppe Calderone, il fratello Antonino, Alfio Ferlito, Salvatore Pillera e Salvatore Cappello (Catania), Mario Nicotra (Misterbianco) | Benedetto Santapaola, Aldo Ercolano, Giuseppe Ferrera, Eugenio Galea, Natale Di Raimondo e Santo Mazzei (Catania), Calogero Conti (Ramacca), Francesco La Rocca (Caltagirone), Giuseppe Pulvirenti (Belpasso), Pietro Pernagallo (Grammichele), Orazio Pino (Misterbianco) |
| Provincia di Enna | Giovanni Mungiovino (Enna), Francesco e Mariano Seggio (Valguarnera Caropepe) | Gaetano Leonardo (Enna), Liborio Miccichè e Giovanni Monachino (Pietraperzia), Raffaele Bevilacqua (Barrafranca), Giacomo Sollami (Villarosa) |
### La "seconda guerra di mafia" e l'attacco allo Stato
Nel 1977 Riina e Provenzano, contravvenendo alle direttive della "Commissione", fecero uccidere il colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo e ciò provocò la reazione stizzita di Di Cristina, il quale, dopo un vano tentativo di stanarli ed essendo sfuggito a sua volta ad un attentato, decise di diventare un informatore dei Carabinieri. Per tenere la situazione sotto controllo, nel 1978 Di Cristina e Calderone fecero uccidere Francesco Madonia, capo della famiglia di Vallelunga Pratameno (CL) e fedele alleato dei Corleonesi, e per ritorsione entrambi furono assassinati.
Nello stesso anno, Riina mise Badalamenti in minoranza nella "Commissione" accusando anche lui dell'omicidio Madonia e lo fece espellere, facendo passare l'incarico di dirigere l'organo direttivo a Michele Greco, con cui era strettamente legato; fu in questo periodo che la fazione corleonese prese la maggioranza nella "Commissione" perché Riina fece nominare nuovi capimandamento tra i suoi associati attraverso Michele Greco. Fu sempre in questo periodo che furono decisi gli omicidi di rappresentanti statali e della società civile per lanciare una sfida totale allo Stato italiano: caddero infatti vittime della furia omicida dei Corleonesi il giornalista Mario Francese, il segretario provinciale democristiano Michele Reina, il commissario di polizia Boris Giuliano, il giudice ed ex deputato Cesare Terranova, il presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella e il capitano dei carabinieri Emanuele Basile.
Dopo aver preso il sopravvento, i Corleonesi aprirono la cosiddetta «seconda guerra di mafia» a Palermo e in tutta la provincia (ed anche nel resto della Sicilia), che consistette nell'eliminazione sistematica di Stefano Bontate e Salvatore Inzerillo, cui seguirono almeno 1000 uccisi nella provincia di Palermo (tra cui anche innocenti) ed altri 500 omicidi con il metodo della lupara bianca. Nel giro di pochi mesi, tra il 1982 e il 1983, i Corleonesi uccisero anche il deputato comunista Pio La Torre, il Prefetto ed ex Generale dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa e il consigliere istruttore Rocco Chinnici (colpito dall'esplosione di un'autobomba insieme a tre agenti di scorta e al portiere della sua abitazione) e consolidarono definitivamente il potere all'interno di Cosa nostra, insediando due nuove "Commissioni" provinciale e regionale, composte soltanto da esponenti della fazione corleonese fedeli a Riina e Provenzano. La faida si allargò anche al napoletano e vide contrapposti il clan Nuvoletta di Marano di Napoli, fedele ai Corleonesi, e quello di Casal di Principe guidato da Antonio Bardellino, rimasto alleato ai Bontate-Buscetta-Inzerillo-Riccobono.
La lunga scia di omicidi indusse lo Stato a reagire, facendo varare l'introduzione del reato di "associazione di tipo mafioso" nel codice penale italiano, misura che dotò la magistratura di un nuovo strumento normativo per la lotta a Cosa nostra: per questo motivo, il consigliere istruttore Antonino Caponnetto decise di istituire un "pool antimafia", ossia un gruppo di giudici istruttori che si sarebbero occupati esclusivamente di reati di stampo mafioso, di cui chiamò a far parte i magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta; in particolare Falcone convinse i boss mafiosi Tommaso Buscetta e Salvatore Contorno a collaborare con la giustizia poiché entrambi erano stati vittime di vendette trasversali da parte dei Corleonesi durante la «seconda guerra di mafia»: ne scaturì il cosiddetto "maxiprocesso di Palermo" con 476 imputati che iniziò in primo grado nel 1986 e vide alla sbarra tutti i principali boss mafiosi dei Corleonesi, a Riina, Provenzano a Nitto Santapaola e Michele Greco, tutti alla fine ergastolani.
L'esito sfavorevole del maxiprocesso indusse i Corleonesi a scatenare una nuova offensiva contro lo Stato: nel 1992 l'europarlamentare democristiano Salvo Lima rimase vittima di un agguato e due spaventosi attentati dinamitardi uccisero i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino insieme ai loro agenti di scorta. Lo Stato reagì potenziando gli strumenti legislativi contro Cosa nostra (ad esempio l'articolo 41-bis e la legge sui collaboratori di giustizia) e la repressione poliziesca, che portò nel giro di pochi mesi all'arresto di Salvatore Riina, colui che era considerato il capo assoluto dei Corleonesi (e quindi dell'intera Cosa nostra), avvenuto a Palermo il 15 gennaio 1993 ad opera degli uomini del CRIMOR al comando del capitano Ultimo, i quali seguirono le indicazioni di Baldassare Di Maggio, in passato uomo fidato dello stesso Riina che aveva deciso di tradirlo collaborando con la giustizia.
Dopo l'arresto di Riina, si creò una spaccatura all'interno dello schieramento corleonese: infatti vi era una fazione contraria alla continuazione della cosiddetta "strategia stragista" contro lo Stato, guidata dai boss Bernardo Provenzano, Nino Giuffrè, Pietro Aglieri, Benedetto Spera, Raffaele Ganci, Salvatore Cancemi, Michelangelo La Barbera e Matteo Motisi, mentre l'altra fazione era l'ala militare guidata da Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Giuseppe Graviano e Matteo Messina Denaro i quali erano favorevoli alla continuazione degli attentati dinamitardi e riuscirono a mettere in minoranza la fazione di Provenzano, il quale confermò il suo appoggio alle stragi ma riuscì a porre la condizione che avvenissero in continente, cioè fuori dalla Sicilia, come già deciso prima dell'arresto di Riina.
Furono perciò messi a segno alcuni attentati a Roma, Milano e Firenze per colpire il patrimonio artistico italiano:
* 14 maggio 1993: attentato di via Fauro a Roma (nessuna vittima);
* 27 maggio: strage di via dei Georgofili a Firenze (cinque morti e una quarantina di feriti);
* 27 luglio: attentati alle chiese di Roma e strage di via Palestro a Milano (cinque morti e una trentina di feriti in tutto);
* 23 gennaio 1994: fallito attentato allo Stadio Olimpico a Roma (non andato in porto).
Contemporaneamente, la risposta dello Stato si fece sentire e portò alla cattura dei principali boss mafiosi latitanti da anni, decapitando definitivamente l'ala corleonese di Cosa nostra: Giuseppe "Piddu" Madonia (1992), Salvatore Riina (1993), Benedetto Santapaola (1993), Giuseppe e Filippo Graviano (1994), Michelangelo La Barbera (1994), Leoluca Bagarella (1995), Giovanni Brusca (1996), Pietro Aglieri (1997), Benedetto Spera (2001), Nino Giuffrè (2002) ed, infine, nel 2006 Bernardo Provenzano, ponendo così fine alla sua lunghissima latitanza durata ben 43 anni.
L'ultimo latitante di spicco appartenente ai Corleonesi è stato Matteo Messina Denaro, boss mafioso di Castelvetrano (TP) ed ex fedelissimo di Riina, arrestato il 16 gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza.
## Legami con la politica e la finanza
Il principale referente politico dei Corleonesi inizialmente fu Vito Ciancimino, il quale nel 1976 instaurò un rapporto di collaborazione con la corrente dell'onorevole Giulio Andreotti, in particolare con Salvo Lima, che sfociò poi in un formale inserimento in tale gruppo politico e nell'appoggio dato dai delegati vicini a Ciancimino alla corrente andreottiana in occasione dei congressi nazionali della Democrazia Cristiana svoltisi nel 1980 e nel 1983. Per proteggere gli interessi di Ciancimino, Riina propose alla "Commissione" gli omicidi dei suoi avversari politici, che vennero approvati dal resto della fazione corleonese, che ormai era la componente maggioritaria della "Commissione": il 9 marzo 1979 fu ucciso Michele Reina, segretario provinciale della Democrazia Cristiana che era entrato in contrasto con costruttori legati a Ciancimino; il 6 gennaio 1980 venne eliminato Piersanti Mattarella, presidente della Regione che contrastava Ciancimino per un suo rientro nel partito con incarichi direttivi; il 30 aprile 1982 venne trucidato Pio La Torre, segretario regionale del PCI che aveva più volte indicato pubblicamente Ciancimino come personaggio legato a Cosa Nostra.
Negli anni settanta i Corleonesi, attraverso Giuseppe Calò, si avvalevano di Roberto Calvi e Licio Gelli per il riciclaggio di denaro sporco, che veniva investito nello IOR e nel Banco Ambrosiano, la banca di Calvi. Nel 1981, a seguito del fallimento definitivo del Banco Ambrosiano, Calvi cercherà di tornare alla guida della banca per salvare il denaro investito dai Corleonesi andato perduto nella bancarotta, però i suoi tentativi falliranno e nel 1982 Roberto Rosone, vicepresidente del Banco Ambrosiano subentrato a Calvi, sopravvisse ad un agguato compiuto da esponenti della banda della Magliana legati a Giuseppe Calò; Calvi partì per Londra, forse per tentare un'azione di ricatto dall'estero verso i suoi precedenti alleati politici, tra cui l'onorevole Giulio Andreotti, ma il 18 giugno 1982 venne ritrovato impiccato sotto il Blackfriars Bridge.
Dopo l'inizio della «seconda guerra di mafia», i cugini Ignazio e Nino Salvo, ricchi e famosi esattori affiliati alla cosca di Salemi, furono risparmiati dai Corleonesi per “i possibili collegamenti con Lima ed Andreotti”, venendo incaricati di curare le relazioni con l'onorevole Salvo Lima, che divenne il loro nuovo referente politico, soprattutto per cercare di ottenere una favorevole soluzione di vicende processuali, dopo essere stato legato a Stefano Bontate e Gaetano Badalamenti sempre attraverso i cugini Salvo; infatti, secondo i collaboratori di giustizia, l'onorevole Lima si sarebbe attivato per modificare in Cassazione la sentenza del Maxiprocesso di Palermo che condannava Riina e molti altri boss all'ergastolo.
Tuttavia però il 30 gennaio 1992 la Cassazione confermò gli ergastoli del Maxiprocesso e sancì la validità delle dichiarazioni del pentito Tommaso Buscetta. Sempre secondo le testimonianze dei collaboratori di giustizia, Riina decise allora di lanciare un avvertimento all'allora presidente del consiglio Andreotti, che si era disinteressato alla sentenza ed anzi aveva firmato un decreto-legge che aveva fatto tornare in carcere gli imputati del Maxiprocesso scarcerati per decorrenza dei termini e quelli agli arresti domiciliari: per queste ragioni il 12 marzo 1992 Lima venne ucciso alla vigilia delle elezioni politiche ed, alcuni mesi dopo, la stessa sorte toccò ad Ignazio Salvo.
Nel 1993, Andreotti fu messo sotto inchiesta dalla Procura di Palermo per i suoi presunti legami con Cosa Nostra poiché diversi collaboratori di giustizia lo accusarono di aver incontrato boss del calibro di Bontate e Riina. Alla fine di un lungo iter giudiziario, la Corte di Appello di Palermo nel 2003 accerterà una «[...] autentica, stabile ed amichevole disponibilità dell'imputato verso» la cosiddetta "mafia moderata" rappresentata da Bontate e Badalamenti mentre negò valenza di prova ai fatti accaduti successivamente «alla primavera del 1980», ossia il periodo in cui si registrò l'avvento al potere dei Corleonesi, come dimostrato dall'impegno antimafia assunto dal VII Governo Andreotti con il varo della più severa legislazione antimafia della storia repubblicana. La sentenza fu resa definitiva nel 2004 dalla Cassazione.
## Infiltrazioni nei pubblici appalti
Dagli anni '80 in poi, con la presa di potere dei Corleonesi, Cosa nostra non si accontentò più di estorcere tangenti in cambio di protezione, ma passò direttamente a far aggiudicare gli appalti a imprese a lei sottomesse. Perciò Riina, attraverso la mediazione di Baldassare Di Maggio e con la regia occulta del geometra Pino Lipari (braccio destro di Bernardo Provenzano), incaricò Angelo Siino, piccolo imprenditore e massone con parentele mafiose e un passato da consigliere comunale nei ranghi della DC, di interfacciarsi con le imprese pulite che avevano lavori in tutta la Sicilia, assumendo un ruolo per certi versi analogo a quello svolto in passato da Vito Ciancimino, ed infatti per questo venne soprannominato "ministro dei lavori pubblici" dei Corleonesi. Fu Siino ad elaborare un sistema che consentiva a Cosa nostra di infiltrarsi in tutte le fasi di aggiudicazione degli appalti pubblici (il cosiddetto "sistema Siino" o sistema del "tavolino"), che consisteva nello stabilire prima della gara d'appalto chi dovesse risultare vincitore e quale fosse l’ammontare dell'offerta da presentare e della tangente destinata ai politici e ai mafiosi (il 3% del valore dell’appalto sarebbe andato alla "famiglia" mafiosa del posto, un altro 2% ai politici e un ulteriore 2% direttamente nelle tasche di Riina): ciò risultava vantaggioso per gli imprenditori perché avevano la certezza di vincere a rotazione le gare ed anche per gli uomini politici e i boss mafiosi, che avrebbero avuto la loro parte senza troppi problemi. Lo stesso Siino doveva verificare che in tutte le fasi venissero rispettati gli accordi presi. Al "tavolino" aderirono infatti i rappresentanti di grosse imprese a carattere nazionale, come la Rizzani De Eccher di Udine e la Calcestruzzi di Ravenna. Il 14 dicembre del 1988, Luigi Ranieri, uno degli imprenditori che rifiutò di sottostare a questo sistema, venne barbaramente assassinato in un agguato.
Tuttavia, nei primi anni '90, il "sistema" fu scoperto dai Carabinieri del Ros guidati dal colonnello Mario Mori con la celebre indagine "Mafia e Appalti" e Siino finì in manette insieme ad altri imprenditori. Perciò Riina e soci corsero ai ripari e lo sostituirono direttamente con il geometra Pino Lipari e con l'ingegnere Giovanni Bini, capoarea della Calcestruzzi di Ravenna appartenente al gruppo Ferruzzi. Il giudice Giovanni Falcone insistette perché la Procura di Palermo indagasse sui risultati dell'indagine del Ros e, durante un intervento pubblico, pronunciò la famosa frase "la mafia è entrata in Borsa" con chiaro riferimento alla quotazione in Borsa dei gruppi imprenditoriali che aderivano al "sistema Siino" architettato dai Corleonesi.
Dopo l'arresto di Riina nel gennaio 1993, il nuovo "ministro dei lavori pubblici" dei Corleonesi divenne definitivamente il geometra Pino Lipari, che decise di includere nel sistema del "tavolino" alcune imprese che erano state in passato escluse, come quelle aderenti alla Legacoop e tradizionalmente vicine a forze politiche di sinistra.
Nel 2002, al termine di una vasta indagine condotta dalla Procura di Palermo allora diretta da Pietro Grasso, Lipari finì in manette insieme ai figli Arturo e Cinzia con l'accusa di gestire gli appalti per conto di Provenzano, facendo poi apparire la volontà di collaborare con la giustizia, che i magistrati però scoprirono essere una messinscena per mettere in salvo il suo patrimonio illecitamente accumulato.
## Interesse per l'industria televisiva
I Corleonesi avevano in progetto l'acquisto di una rete televisiva Fininvest alla fine degli anni '80. Per ottenere la richiesta venne minacciato di morte con alcune lettere minatorie l'allora imprenditore Silvio Berlusconi, colpito da un attentato commesso in data 28 novembre 1986 ai danni della sua villa milanese di via Rovani (già oggetto di un attentato nel 1975), che creò danni unicamente alla cancellata esterna. A quest'attentato si ricollegano quindi precedenti intercettazioni telefoniche in cui l'imprenditore parlava di violente pretese di estorsioni, e l'allontanamento dei familiari all'estero per un po' di tempo voluto dallo stesso. Come risulta dalle dichiarazioni di Antonino Galliano, l'attentato è attribuibile alla mafia catanese, «evento che Totò Riina aveva voluto furbescamente sfruttare per le ulteriori intimidazioni telefoniche all'imprenditore ordinate a Mimmo Ganci e da costui effettuate poco tempo dopo da Catania. Una volta raccordatosi con il suo sodale Santapaola di Catania, il capo di “Cosa nostra” aveva, come si suol dire, “preso in mano la situazione” relativa a Berlusconi e Dell'Utri, che, come si è visto (per concorde dichiarazione di Ganci, Anzelmo e Galliano), sarebbe stata sfruttata non soltanto per fini prettamente estorsivi, ma anche per potere “agganciare” politicamente l'on.le Bettino Craxi». Attraverso la mediazione di Marcello Dell'Utri, fu stabilito che le aziende di Berlusconi avrebbero pagato circa 400 milioni di lire all'anno come "pizzo", poi suddivisi da Riina in persona tra le varie "famiglie": metà spettava a Santa Maria di Gesù (quindi ai fratelli Ignazio e Giovanbattista Pullarà e poi a Pietro Aglieri), un quarto a San Lorenzo (cioè a Salvatore Biondino) e l’ultima parte alla Noce, ossia a Raffaele Ganci.
Nel 2013 Riina, intercettato durante l'ora d'aria nel carcere milanese di Opera mentre parlava con il detenuto pugliese Alberto Lo Russo, affermò che Berlusconi "ci dava 250 milioni ogni sei mesi".
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https://it.wikipedia.org/wiki/Jil_Sander_%28azienda%29
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Jil Sander (azienda)
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# Jil Sander (azienda)
Jil Sander S.p.A., con sede a Milano, è un'azienda di moda fondata dalla stilista tedesca Jil Sander ad Amburgo nel 1968. Jil Sander ha venduto l'azienda nel 1999 al gruppo Prada ritirandosi nel 2004. L'azienda con il marchio Jil Sander è dal 2021 di proprietà del gruppo di lusso italiano OTB. A settembre dello stesso anno Ubaldo Minelli, amministratore delegato di OTB Group, è stato nominato CEO del brand, carica che ha ricoperto fino a maggio del 2023, quando l'incarico è passato a Luca Lo Curzio.
## Storia
Nel 1967, Jil Sander, all'epoca di 24 anni, aprì una boutique di moda ad Amburgo sotto il nome di Jil Sander. Ha fondato Jil Sander GmbH nel 1968 e ha venduto le sue collezioni insieme alla moda di Sonia Rykiel, Thierry Mugler e altri dal 1974. L'idea originale di Sanders era quella di produrre abiti semplici a grandi margini in India, secondo lo slogan "Buon design per pochi soldi". Dopo aver fallito con questa idea, ha cambiato il suo concetto in abbigliamento di altissima qualità ma in piccole quantità. Tuttavia, una presentazione della sua moda purista a Parigi nel 1975 incontrò poco entusiasmo in un'epoca di moda opulenta e colorata. Fu solo nel 1976 che attuò la svolta internazionale con il cosiddetto aspetto della cipolla, che consisteva in molte parti individuali che potevano essere combinate tra loro. I riconoscimenti all'inizio degli anni '80, specialmente tra le donne lavoratrici.
Nel 1979, Sander, in collaborazione con il produttore di cosmetici Lancaster (dal 1996 Coty), ha ampliato la gamma di prodotti per includere la serie di fragranze e cura Jil Sander Woman Pure. La licenza di profumo e la relativa pubblicità hanno permesso l'espansione dell'azienda. Il primo profumo maschile, Jil Sander Man Pure, è arrivato nel 1981. Jil Sander Cosmetics ha raggiunto un fatturato di 15 milioni di marchi tedeschi nel 1981. Nei primi anni '80, il profumo di Jil Sander si è classificato quarto nelle vendite in Germania, dietro Estée Lauder Companies, Lancéme e Chanel. Da allora, sono state lanciate numerose fragranze per uomo e donna - tra cui classici come Jil Sander Sun (1989), Jil Sander n. 4 (1990) e Sander for Men (1998) - alcune delle quali sono state anche interrotte.
### Espansione internazionale
Negli anni '80 – un'epoca in cui la moda in borghese e i colori tenui non erano presenti sulle passerelle internazionali – Sander presentò le sue collezioni alle sfilate milanesi per raggiungere meglio il pubblico internazionale. Nel 1989, la GmbH è stata convertita in una società per azioni ed è stata quotata in Borsa a Francoforte. All'inizio degli anni '90, le vendite dell'azienda sono cresciute costantemente. La presenza di Jil Sander con numerosi negozi è stata notevolmente ampliata, specialmente in Asia. A Tokyo, Hong Kong e Taipei sono stati creati flagship store, ai quali Sander ha partecipato personalmente al design in collaborazione con architetti rinomati come Michael Gabellini. Nel 1993, un flagship store è stato aggiunto su Avenue Montaigne a Parigi. Gli anni '90 sono considerati il periodo di massimo splendore del marchio Jil Sander.
Nel 1992, il designer Roberto Menichetti viene assunto come assistente di Sander per la collezione donna. La collaborazione di Jil Sander con Puma dal 1996 in poi risale ai suoi e ai disegni di Sanders: la sneaker di design King è stata presentata per la prima volta nel 1996, il modello Easy Rider è seguito nel 1997. Sander aveva precedentemente progettato la propria scarpa sportiva per le donne e nel 1996 è divenuta la prima stilista di lusso a entrare in una collaborazione con un produttore di abbigliamento sportivo. La collezione uomo di Jil Sander è stata lanciata nel 1997. Anche Menichetti contribuì con questi disegni. Il lancio della moda maschile Jil Sander - nel solito stile semplice - era stato ripetutamente rinviato da Sander negli anni precedenti. La moda maschile ha presto contribuito per circa il 20% alle vendite del Gruppo.
### Al Gruppo Prada
Nel 1999, il gruppo italiano Prada ha acquistato il 75% delle azioni ordinarie e il 15% delle azioni privilegiate di Jil Sander AG per circa 275 milioni di marchi. Sander aveva cercato una joint venture per aumentare la quota di accessori. Nel 2000, si è sorprendentemente dimessa dalla società guidata dal CEO di Prada Patrizio Bertelli, ma ha assunto nuovamente la responsabilità progettuale dell'azienda nel maggio 2003. Bertelli aveva nominato l'ex stilista di Gucci, Milan Vukmirovic, in sostituzione di Sander, di cui ora ha rielaborato i disegni. Dal 2001 l'azienda comincia ad avere i conti in rosso. I disegni di Sanders per le due stagioni successive furono elogiati dalla stampa e accolti con entusiasmo dagli acquirenti. Il suo ritorno in azienda è stato accompagnato da un aumento del 4% delle vendite. Tuttavia, la società ha continuato a coprire un deficit di 17 milioni di euro. Nel novembre 2004, Sander ha lasciato la società da lei fondata. Sander e Bertelli non erano riusciti a trovare una linea comune sulla direzione strategica dell'azienda.
Nella primavera del 2005, la società Prada ha nuovamente registrato una perdita di 29,6 milioni di euro per l'esercizio 2004, nonostante un programma di riduzione dei costi che includeva tagli al personale allo showroom di Amburgo e il trasferimento di tutta la produzione in Italia.
### A investitori inglesi
Nel febbraio 2006, Prada ha venduto Jil Sander ad una società britannica di private equity Change Capital Partners (CCP) per circa 120 milioni di euro. Il Telegraph pubblicò la notizia che la società della stlista tedesca aveva problemi finanziari e il CEO di Prada, Patrizio Bertelli, dichiarò: "Noi siamo impegnati nello sviluppo dei brand Prada e Miu Miu brands, sono certo che Change Capital Partners sarà in grado di finanziare lo sviluppo del business Jil Sander". Change Capital ha assunto non solo il marchio Jil Sander, ma anche il team di gestione e designer Raf Simons, che aveva celebrato il suo debutto nel design a Jil Sander a metà del 2005 con la collezione maschile per la primavera 2006 ed è stato successivamente elogiato dalla stampa con le collezioni femminili per le sue interpretazioni del patrimonio Sander Alla fine del 2006, la società è stata tolta dalla Borsa.
### Ai giapponesi di Onward Holdings
Nell'ottobre 2008, Change Capital Partners ha venduto le sue azioni di Jil Sander alla società giapponese Onward Holdings Co. e alla sua ccontrollata europea Gibo Co. per 167 milioni di euro. Nel febbraio 2012, Sander è tornata nell'azienda da lei fondata come direttore ccreativo. Onward Holdings aveva precedentemente terminato la sua collaborazione con il belga Raf Simons come direttore creativo di Jil Sander di comune accordo. Sander ha presentato la prima collezione dopo il suo ritorno alle sfilate maschili a Milano alla fine di giugno 2012. I critici hanno elogiato "il taglio di arte […], colori, forme e materiali" nei loro disegni di moda maschile e generalmente hanno riconosciuto che Sander "gioca ancora nella prima lega di designer internazionali". La prima collezione femminile di Sanders dal suo ritorno è stata presentata a Milano alla fine di settembre 2012 e ha ricevuto recensioni positive.
Nell'autunno del 2013, la stilista ha nuovamente voltato le spalle alla società con il suo nome. Ha detto di aver fatto il passo per motivi familiari. Nell'aprile 2014, Onward Holdings ha nominato l'italiano Rodolfo Paglialunga, ex stilista femminile di Prada e capo designer di Vionnet dal 2009 al 2011, come nuovo direttore creativo di Jil Sander. Paglialunga ha lasciato l'azienda nella primavera del 2017. Nell'aprile 2017, Jil Sander ha nominato la coppia di designer Lucie e Luke Meier come direttori creativi del marchio. La società operava all'interno del Gruppo Onward Holdings come Jil Sander SpA, con sede a Milano e Jil Sander K.K. con sede a Tokyo.
### Alla OTB di Renzo Rosso
L'imprenditore della moda italiano Renzo Rosso ha acquistato le azioni nel 2021 per il suo gruppo di lusso OTB, che possiede tra l'altro anche l'etichetta di moda Diesel.
## Gli stilisti
* Jil Sander: 1968–2000, 2003–2004, 2012–2013
* Milan Vukmirovic: 2000–2003
* Raf Simons: 2005–2012
* Rodolfo Paglialunga: 2014-2017
* Lucie Meier e Luke Meier: dal 2017
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https://it.wikipedia.org/wiki/Mehdi_Taremi
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Mehdi Taremi
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# Mehdi Taremi
Mehdi Taremi (in persiano مهدی طارمی; Bushehr, 18 luglio 1992) è un calciatore iraniano, attaccante del Porto e della nazionale iraniana.
## Caratteristiche tecniche
Alto e dotato di notevole fisicità, è un centravanti puro. Dispone di un buon fiuto del gol, oltre ad essere avvezzo ai gol acrobatici, come quelli in rovesciata.
## Carriera
### Club
**Iran e Qatar**
Inizia a giocare nelle giovanili del Bargh Bushehr, per poi trasferirsi nelle giovanili dell'Iranjavan nel 2006. Nell'estate del 2010 viene ingaggiato dal Shahin Bushehr, con cui segna una rete in 7 presenze in due stagioni. Nell'inverno del 2012 viene lasciato libero dal Shahin Bushehr per prestare il servizio militare. Nell'estate del 2013 torna all'Iranjavan, con cui firma un contratto biennale e segna 12 reti in 22 partite nell'annata 2013-2014, in cui si piazza secondo nella classifica dei marcatori della Lega Azadegan, la seconda divisione iraniana, alle spalle di Mokhtar Jomehzadeh.
Nell'estate del 2014 viene ingaggiato dal Persepolis con contratto biennale. Esordisce nella partita di campionato pareggiata per 1-1 contro il Naft Teheran, subentrando al 90º minuto a Reza Norouzi, e segna la prima rete con la squadra il 15 agosto 2014, nella gara vinta per 1-0 contro lo Zob Ahan. Con il Persepolis si laurea per due volte capocannoniere del campionato iraniano (2015-2016, 2016-2017) e viene letto in un'occasione migliore calciatore del campionato (2015-2016).
L'8 gennaio 2018 lascia l'Iran per trasferirsi in Qatar nell'Al-Gharafa, con cui sigla un contratto di un anno e mezzo. Con il club qatariota realizza 21 reti in 42 partite, ben figurando pure nell'AFC Champions League.
**Rio Ave**
Il 23 luglio 2019 firma per i portoghesi del Rio Ave, segnalandosi già al debutto con una tripletta nel successo per 5-1 contro il CD Aves. Con i vilacondenses s'impone sin da subito segnando 18 gol in campionato, risultando esserne il capocannoniere a pari merito con Pizzi e Carlos Vinicius.
**Porto**
Il 31 agosto 2020 viene acquistato dal Porto. Nelle file dei Dragoes si afferma come titolare al fianco di Moussa Marega, segnando la prima rete in campionato l'8 novembre 2020 nel successo contro la Portimonense e raggiungendo successivamente la doppia cifra nella medesima competizione. Al contempo brilla pure in UEFA Champions League, segnando all'andata degli ottavi nel successo per 2-1 contro la Juventus (primo gol per lui nella massima competizione europea), e diventando contestualmente il primo iraniano a realizzare una rete nella fase a eliminazione diretta della Champions; al ritorno della sfida con i torinesi viene espulso al 56', ma la sua squadra accede ai quarti dopo i supplementari, nonostante la sconfitta per 3-2, grazie alla regola dei gol fuori casa. Ai quarti i lusitani pescano il Chelsea, ma vengono eliminati nonostante il successo per 0-1 a Stamford Bridge al ritorno con gol di Taremi in rovesciata, che non basta a rimontare lo 0-2 patito in casa all'andata (in cui Taremi era assente per squalifica). Il pregevole gol contro gli inglesi vale a Taremi il premio di Gol della stagione assegnato dalla UEFA per l'annata 2020-2021.
### Nazionale
A livello di nazionali giovanili ha rappresentato in sei occasioni l'Under-20 e in una gara del 2013 la selezione Under-23. Con la nazionale maggiore, invece, detiene attualmente il primato di essere l'unico giocatore iraniano ad aver siglato più di una rete ai mondiali..
Il 28 maggio 2015 riceve dal CT Carlos Queiroz, all'età di 22 anni e 10 mesi, la prima chiamata in nazionale maggiore, con cui debutta l'11 giugno seguente venendo schierato per la prima volta titolare nella vittoriosa amichevole giocata sul campo dell'Uzbekistan (0-1), mentre il 3 settembre segna le sue prime reti in nazionale contribuendo con una doppietta alla vittoria per 6-0 su Guam in un match valido per le qualificazioni ai Mondiali 2018. Due anni più tardi, il 12 giugno 2017, realizza il gol del definitivo 2-0 che permette all'Iran di battere in casa l'Uzbekistan e qualificarsi per la seconda volta consecutiva alla Coppa del Mondo.
Il 10 giugno 2018 viene inserito nella lista dei 23 convocati per partecipare al Mondiale di Russia 2018, dove l'Iran arriva vicino ad uno storico passaggio del turno a scapito del più quotato Portogallo, ma nella sfida proprio contro i lusitani, conclusasi sul punteggio di 1-1, Taremi all'ultimo minuto ha fallito l'occasione che avrebbe permesso alla propria squadra la prima qualificazione agli ottavi in assoluto.
Pochi mesi dopo viene convocato per la Coppa d'Asia, in cui mette a segno tre reti: prima una doppietta nel 5-0 allo Yemen ai gironi, poi un gol ai quarti nel successo per 3-0 contro la Cina. Non scende in campo nella semifinale in cui gli iraniani sono stati eliminati dal Giappone (3-0).
Convocato per disputare la fase finale del campionato del mondo 2022, nella partita inaugurale del Gruppo B mette a segno una doppietta contro l'Inghilterra, vittoriosa per 6-2, mentre nel match successivo fornisce a Rezaian l'assist per il gol del definitivo 2-0 con cui l'Iran s'impone sul Galles.
Nel gennaio 2024 viene convocato per la Coppa d'Asia, dove realizza una doppietta nel terzo incontro della fase a gironi contro la nazionale degli Emirati Arabi Uniti.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 29 dicembre 2023.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2014-2015 | Persepolis | PL | 26 | 7 | CI | 4 | 0 | ACL | 8 | 1 | - | - | - | 38 | 8 |
| 2015-2016 | Persepolis | PL | 25 | 16 | CI | 2 | 2 | - | - | - | - | - | - | 27 | 18 |
| 2016-2017 | Persepolis | PL | 29 | 18 | CI | 0 | 0 | ACL | 10 | 7 | - | - | - | 39 | 25 |
| 2017-gen. 2018 | Persepolis | PL | 7 | 4 | CI | 0 | 0 | ACL | 0 | 0 | SI | 1 | 0 | 8 | 4 |
| Totale Persepolis | Totale Persepolis | Totale Persepolis | 87 | 45 | | 6 | 2 | | 18 | 8 | | 1 | 0 | 112 | 55 |
| gen.-giu. 2018 | Al-Gharafa | QSL | 8 | 5 | EQC | 2 | 0 | ACL | 7 | 5 | CQ | 1 | 1 | 18 | 11 |
| 2018-2019 | Al-Gharafa | QSL | 22 | 8 | EQC | 2 | 2 | ACL | 1 | 1 | - | - | - | 25 | 11 |
| Totale Al-Gharafa | Totale Al-Gharafa | Totale Al-Gharafa | 30 | 13 | | 4 | 2 | | 8 | 6 | | 1 | 1 | 43 | 22 |
| 2019-2020 | Rio Ave | PL | 30 | 18 | CP+CdL | 4+3 | 2+1 | - | - | - | - | - | - | 37 | 21 |
| 2020-2021 | Porto | PL | 34 | 16 | CP+CdL | 6+1 | 5+0 | UCL | 6 | 2 | SP | 1 | 0 | 48 | 23 |
| 2021-2022 | Porto | PL | 32 | 20 | CP+CdL | 6+1 | 3+1 | UCL+UEL | 6+3 | 1+1 | - | - | - | 48 | 26 |
| 2022-2023 | Porto | PL | 33 | 22 | CP+CdL | 5+5 | 0+2 | UCL | 7 | 5 | SP | 1 | 2 | 51 | 31 |
| 2023-2024 | Porto | PL | 15 | 3 | CP+CdL | 0+2 | 0+1 | UCL | 6 | 2 | SP | 1 | 0 | 24 | 6 |
| Totale Porto | Totale Porto | Totale Porto | 114 | 61 | | 26 | 12 | | 28 | 11 | | 3 | 2 | 171 | 86 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 261 | 137 | | 43 | 19 | | 54 | 25 | | 5 | 3 | 363 | 184 |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Iran :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 11-6-2015 | Tashkent | Uzbekistan | 0 – 1 | Iran | Amichevole | - | 46’ |
| 16-6-2015 | Aşgabat | Turkmenistan | 1 – 1 | Iran | Qual. Mondiali 2018 | - | 46’ 51’ |
| 3-9-2015 | Teheran | Iran | 6 – 0 | Guam | Qual. Mondiali 2018 | 2 | |
| 8-9-2015 | Nuova Delhi | India | 0 – 3 | Iran | Qual. Mondiali 2018 | 1 | 62’ |
| 8-10-2015 | Mascate | Oman | 1 – 1 | Iran | Qual. Mondiali 2018 | - | 78’ 82’ |
| 13-10-2015 | Teheran | Iran | 1 – 1 | Giappone | Amichevole | - | 83’ |
| 17-11-2015 | Dededo | Guam | 0 – 6 | Iran | Qual. Mondiali 2018 | 1 | 71’ |
| 24-3-2016 | Teheran | Iran | 4 – 0 | India | Qual. Mondiali 2018 | - | 66’ |
| 29-3-2016 | Teheran | Iran | 2 – 0 | Oman | Qual. Mondiali 2018 | - | 81’ |
| 2-6-2016 | Skopje | Macedonia | 1 – 3 | Iran | Amichevole | - | 64’ |
| 7-6-2016 | Teheran | Iran | 6 – 0 | Kirghizistan | Amichevole | 1 | 64’ |
| 1-9-2016 | Teheran | Iran | 2 – 0 | Qatar | Qual. Mondiali 2018 | - | 76’ |
| 6-10-2016 | Tashkent | Uzbekistan | 0 – 1 | Iran | Qual. Mondiali 2018 | - | 76’ |
| 11-10-2016 | Teheran | Iran | 1 – 0 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2018 | - | 82’ |
| 11-11-2016 | Shah Alam | Papua Nuova Guinea | 1 – 8 | Iran | Amichevole | 1 | 46’ |
| 15-11-2016 | Paroi | Siria | 0 – 0 | Iran | Qual. Mondiali 2018 | - | 60’ |
| 23-3-2017 | Doha | Qatar | 0 – 1 | Iran | Qual. Mondiali 2018 | 1 | 85’ |
| 28-3-2017 | Teheran | Iran | 1 – 0 | Cina | Qual. Mondiali 2018 | 1 | |
| 12-6-2017 | Teheran | Iran | 2 – 0 | Uzbekistan | Qual. Mondiali 2018 | 1 | 90’ |
| 31-8-2017 | Seul | Corea del Sud | 0 – 0 | Iran | Qual. Mondiali 2018 | - | 64’ |
| 5-9-2017 | Teheran | Iran | 2 – 2 | Siria | Qual. Mondiali 2018 | - | 85’ |
| 10-10-2017 | Kazan' | Russia | 1 – 1 | Iran | Amichevole | - | 75’ |
| 9-11-2017 | Graz | Panama | 1 – 2 | Iran | Amichevole | - | 58’ |
| 27-3-2018 | Graz | Iran | 2 – 1 | Algeria | Amichevole | 1 | 40’ |
| 19-5-2018 | Teheran | Iran | 1 – 0 | Uzbekistan | Amichevole | - | |
| 28-5-2018 | Graz | Turchia | 2 – 1 | Iran | Amichevole | - | 59’ |
| 8-6-2018 | Mosca | Iran | 1 – 0 | Lituania | Amichevole | - | 20’ |
| 15-6-2018 | San Pietroburgo | Marocco | 0 – 1 | Iran | Mondiali 2018 - 1º turno | - | 67’ |
| 20-6-2018 | Kazan' | Iran | 0 – 1 | Spagna | Mondiali 2018 - 1º turno | - | |
| 25-6-2018 | Saransk | Iran | 1 – 1 | Portogallo | Mondiali 2018 - 1º turno | - | |
| 11-9-2018 | Tashkent | Uzbekistan | 0 – 1 | Iran | Amichevole | - | 46’ |
| 16-10-2018 | Teheran | Iran | 2 – 1 | Bolivia | Amichevole | - | 78’ |
| 20-11-2018 | Doha | Iran | 1 – 1 | Venezuela | Amichevole | - | 82’ |
| 24-12-2018 | Doha | Iran | 1 – 1 | Palestina | Amichevole | 1 | |
| 31-12-2018 | Doha | Qatar | 1 – 2 | Iran | Amichevole | 1 | 67’ |
| 7-1-2019 | Abu Dhabi | Iran | 5 – 0 | Yemen | Coppa d'Asia 2019 - 1º turno | 2 | 71’ |
| 12-1-2019 | Abu Dhabi | Vietnam | 0 – 2 | Iran | Coppa d'Asia 2019 - 1º turno | - | 19’ 64’ |
| 16-1-2019 | Dubai | Iran | 0 – 0 | Iraq | Coppa d'Asia 2019 - 1º turno | - | 63’ |
| 20-1-2019 | Abu Dhabi | Iran | 2 – 0 | Oman | Coppa d'Asia 2019 - Ottavi di finale | - | |
| 24-1-2019 | Abu Dhabi | Cina | 0 – 3 | Iran | Coppa d'Asia 2019 - Quarti di finale | 1 | 67’ |
| 6-6-2019 | Doha | Iran | 5 – 0 | Siria | Amichevole | 3 | |
| 11-6-2019 | Seul | Corea del Sud | 1 – 1 | Iran | Amichevole | - | 90+1’ |
| 10-10-2019 | Teheran | Iran | 14 – 0 | Cambogia | Qual. Mondiali 2022 | 1 | |
| 15-10-2019 | Riffa | Bahrein | 1 – 0 | Iran | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 14-11-2019 | Amman | Iraq | 2 – 1 | Iran | Qual. Mondiali 2022 | - | 62’ |
| 8-10-2020 | Tashkent | Uzbekistan | 1 – 2 | Iran | Amichevole | 1 | 71’ |
| 30-3-2021 | Teheran | Iran | 3 – 0 | Siria | Amichevole | - | |
| 3-6-2021 | Arad | Iran | 3 – 1 | Hong Kong | Qual. Mondiali 2022 | - | 69’ |
| 7-6-2021 | Riffa | Bahrein | 0 – 3 | Iran | Qual. Mondiali 2022 | 1 | |
| 11-6-2021 | Riffa | Cambogia | 0 – 10 | Iran | Qual. Mondiali 2022 | 1 | 46’ |
| 15-6-2021 | Arad | Iran | 1 – 0 | Iraq | Qual. Mondiali 2022 | - | 81’ |
| 2-9-2021 | Teheran | Iran | 1 – 0 | Siria | Qual. Mondiali 2022 | - | 81’ |
| 7-9-2021 | Doha | Iraq | 0 – 3 | Iran | Qual. Mondiali 2022 | 1 | 87’ |
| 7-10-2021 | Dubai | Emirati Arabi Uniti | 0 – 1 | Iran | Qual. Mondiali 2022 | 1 | |
| 12-10-2021 | Teheran | Iran | 1 – 1 | Corea del Sud | Qual. Mondiali 2022 | - | |
| 27-1-2022 | Teheran | Iran | 1 – 0 | Iraq | Qual. Mondiali 2022 | 1 | 90+2’ |
| 1-2-2022 | Teheran | Iran | 1 – 0 | Emirati Arabi Uniti | Qual. Mondiali 2022 | 1 | |
| 12-6-2022 | Doha | Algeria | 2 – 1 | Iran | Amichevole | - | |
| 23-9-2022 | Sankt Pölten | Uruguay | 0 – 1 | Iran | Amichevole | 1 | 68’ |
| 27-9-2022 | Maria Enzersdorf | Iran | 1 – 1 | Senegal | Amichevole | - | 59’ |
| 21-11-2022 | Al Rayyan | Inghilterra | 6 – 2 | Iran | Mondiali 2022 - 1º turno | 2 | |
| 25-11-2022 | Al Rayyan | Galles | 0 – 2 | Iran | Mondiali 2022 - 1º turno | - | |
| 29-11-2022 | Doha | Iran | 0 – 1 | Stati Uniti | Mondiali 2022 - 1º turno | - | |
| 23-3-2023 | Teheran | Iran | 1 – 1 | Russia | Amichevole | 1 | 66’ |
| 28-3-2023 | Teheran | Iran | 2 – 1 | Kenya | Amichevole | - | |
| 13-6-2023 | Biškek | Iran | 6 – 1 | Afghanistan | CAFA Nations Cup 2023 - 1º turno | 3 | 54’ |
| 16-6-2023 | Biškek | Kirghizistan | 1 – 5 | Iran | CAFA Nations Cup 2023 - 1º turno | 3 | 75’ |
| 20-6-2023 | Tashkent | Uzbekistan | 0 – 1 | Iran | CAFA Nations Cup 2023 - Finale | - | 42’ |
| 7-9-2023 | Plovdiv | Bulgaria | 0 – 1 | Iran | Amichevole | - | |
| 12-9-2023 | Teheran | Iran | 4 – 0 | Angola | Amichevole | 2 | 58’ |
| 13-10-2023 | Amman | Giordania | 1 – 3 | Iran | Amichevole | 1 | |
| 17-10-2023 | Amman | Iran | 4 – 0 | Qatar | Amichevole | - | |
| 16-11-2023 | Teheran | Iran | 4 – 0 | Hong Kong | Qual. Mondiali 2026 | 1 | 90+1’ |
| 21-11-2023 | Tashkent | Uzbekistan | 2 – 2 | Iran | Qual. Mondiali 2026 | 1 | |
| 5-1-2024 | Kish Island | Iran | 2 – 1 | Burkina Faso | Amichevole | 1 | 46’ |
| 9-1-2024 | Al Rayyan | Iran | 5 – 0 | Indonesia | Amichevole | - | 46’ |
| 14-1-2024 | Al Rayyan | Iran | 4 – 1 | Palestina | Coppa d'Asia 2023 - 1º turno | - | |
| 19-1-2024 | Al Rayyan | Hong Kong | 0 – 1 | Iran | Coppa d'Asia 2023 - 1º turno | - | 76’ |
| 23-1-2024 | Al Rayyan | Iran | 2 – 1 | Emirati Arabi Uniti | Coppa d'Asia 2023 - 1º turno | 2 | |
| Totale | | Presenze | 79 | | Reti (4º posto) | 44 | |
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* Campionato iraniano: 2
Persepolis: 2016-2017, 2017-2018
* Supercoppa dell'Iran: 1
Persepolis: 2017
* Coppa delle Stelle del Qatar: 1
Al-Gharafa: 2019
* Supercoppa di Portogallo: 2
Porto: 2020, 2022
* Campionato portoghese: 1
Porto: 2021-2022
* Coppa del Portogallo: 2
Porto: 2021-2022, 2022-2023
* Coppa di Lega portoghese: 1
Porto: 2022-2023
### Nazionale
* CAFA Nations Cup: 1
2023
### Individuale
* Capocannoniere del campionato iraniano: 2
2015-2016 (16 gol), 2016-2017 (18 gol)
* Capocannoniere del campionato portoghese: 2
2019-2020 (18 gol, a pari merito con Carlos Vinícius e Pizzi), 2022-2023 (22 gol)
* Miglior giocatore della Supercoppa di Portogallo: 1
2022
* Gol della stagione UEFA: 1
2020-2021
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5,466,661 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Nitro_%28rapper%29
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Nitro (rapper)
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# Nitro (rapper)
Nitro, pseudonimo di Nicola Albera (Dolo, 11 febbraio 1993), è un rapper italiano.
## Biografia
### 2007-2012: primi anni
Si è avvicinato all'hip hop grazie al freestyle. Ha iniziato a collaborare con l'MC Moova e il produttore CeCe DuB, dando vita nel 2010 a Born2Burn Mixtape. Nel 2007 ha partecipato al suo primo Tecniche Perfette, arrivando alla semifinale della selezione regionale. Da lì ha continuato a partecipare alle battaglie di freestyle, vincendo nei due anni seguenti la fase regionale del Tecniche Perfette, conquistando la finale nazionale per due volte e arrivando sempre tra i primi quattro.
Dopo l'esperienza del Tecniche Perfette, Nitro ha partecipato al contest organizzato da Radio Sherwood a Padova, vincendolo. L'esperienza dal vivo l'ha portato a far parte, sotto lo pseudonimo di Wilson Kemper, dei The Villains, gruppo composto anche da Moova, Venom e Zethone. Questo progetto, ispirato al lato oscuro della fumettistica e del cinema, unisce diversi generi quali hip hop, dubstep, elettronica e hardcore.
Nel 2012 ha partecipato al talent show MTV Spit, piazzandosi in seconda posizione, battuto solo da Ensi. Intorno allo stesso periodo è entrato a far parte del collettivo Machete Crew, fondato dai rapper Salmo, El Raton, Enigma e DJ Slait. Il 30 ottobre 2012 è stato pubblicato l'EP Casus belli EP di Fabri Fibra, nel quale è presente la prima collaborazione ufficiale di Nitro, precisamente nel brano Felice per me.
### 2013-2014: Danger
Nel 2013 Nitro ha partecipato nuovamente a MTV Spit, giungendo secondo, battuto da Shade. Nello stesso anno ha partecipato alla produzione del mixtape Machete Mixtape Vol II, distribuito dalla Machete Empire Records.
Il 12 luglio 2013 il rapper ha pubblicato il singolo di debutto Back Again, che ha anticipato di quattro giorni il suo primo album in studio Danger, uscito con la Machete Empire Records e distribuito dalla Sony Music.
Nel corso del 2014 ha preso parte alla realizzazione del mixtape Machete Mixtape III, cantando in dieci dei 24 brani presenti nello stesso.
### 2015-2016: Suicidol
Il 21 aprile 2015 ha pubblicato per il download digitale il singolo Rotten, il quale ha anticipato l'uscita del secondo album in studio Suicidol, pubblicato il 26 maggio. Il disco è entrato al quarto posto della Classifica FIMI Album ed è stato certificato disco di platino dalla FIMI per le oltre 50 000 copie vendute, venendo promosso anche dai singoli Sassi e diamanti e Pleasantville, entrati in rotazione radiofonica rispettivamente dal 15 maggio e dal 16 ottobre. Il 10 luglio è stato inoltre pubblicato il video del brano Storia di un defunto artista, successivamente certificato disco d'oro dalla FIMI pur non essendo stato estratto come singolo.
Il 4 maggio 2016 il rapper ha annunciato la riedizione di Suicidol, denominata Post Mortem e uscita il 27 dello stesso mese. Rispetto all'edizione originaria, la riedizione presenta un secondo CD contenente cinque brani incisi in collaborazione con MadMan, Jake La Furia, Jack the Smoker e Izi, tra cui il singolo Solo quando bevo, pubblicato il 20 maggio dello stesso anno.
Il 25 novembre è stata pubblicata la Platinum Edition dell'album Hellvisback di Salmo, in cui Nitro è presente come artista ospite nel brano Title?.
### 2017-2019: No Comment
Il 4 dicembre 2017 Nitro ha reso disponibile per il download digitale il singolo Buio Omega, prodotto da Salmo e accompagnato nello stesso giorno dal relativo video. Il singolo ha debuttato nella Top Singoli alla posizione 40.
Contemporaneamente all'uscita del singolo, il rapper ha annunciato il terzo album in studio No Comment, pubblicato il 12 gennaio 2018.
Il 23 marzo 2018 ha pubblicato il secondo singolo Ho fatto bene, mentre il 4 maggio 2018 ha pubblicato il terzo singolo Chairaggione, in collaborazione con Salmo. La collaborazione con Salmo si è nuovamente proposta con il brano Dispovery Channel, contenuto nell'album Playlist del rapper sardo.
Il 5 luglio 2019 viene pubblicato il Machete Mixtape 4, dove Nitro compare in 6 delle 18 tracce del disco, tra cui il singolo Marylean.
### 2020-2021: GarbAge
Il 6 marzo 2020 Nitro ha pubblicato il quarto album in studio GarbAge, che si caratterizza per la presenza di svariate collaborazioni tra i vari brani, tra cui Lazza, Fabri Fibra, Thasup, Gemitaiz e Dani Faiv. In contemporanea è stato presentato il singolo Saturno.
Il 7 dicembre 2020 pubblica in collaborazione con il rapper Vegas Jones il singolo Ossigeno, volto ad anticipare la riedizione dell'album, denominata GarbAge Evilution e pubblicata il 12 febbraio 2021. Questa riedizione comprende sei brani inediti, di cui tre in collaborazione con Casadilego, Rosa Chemical e Vegas Jones.
## Discografia
* 2013 – Danger
* 2015 – Suicidol
* 2018 – No Comment
* 2020 – GarbAge
* 2023 – Outsider
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10,020,976 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Kudymkarskij_rajon
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Kudymkarskij rajon
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# Kudymkarskij rajon
Il Kudymkarskij rajon (in russo Кудымкарский район) è un municipal'nyj rajon (муниципальный округ) del Circondario dei Komi-Permiacchi nel Territorio di Perm', in Russia; il centro amministrativo è la città di Kudymkar che non fa parte del distretto.
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754,796 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Panorama_%28The_Cars%29
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Panorama (The Cars)
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# Panorama (The Cars)
Panorama è il terzo album in studio del gruppo musicale statunitense The Cars, pubblicato il 15 agosto 1980 dalla Elektra Records.
## Tracce
Lato A Testi e musiche di Ric Ocasek.
* Panorama – 5:42
* Touch and Go – 4:55
* Gimme Some Slack – 3:32
* Don't Tell Me No (voce: Ben Orr) – 4:00
* Getting Through – 2:35
Lato B Testi e musiche di Ric Ocasek.
* Misfit Kid – 4:30
* Down Boys (voce: Ben Orr) – 3:09
* You Wear Those Eyes – 4:55
* Running to You (voce: Ben Orr) – 3:22
* Up and Down – 3:31
## Classifiche
### Classifiche settimanali
| Classifica (1980) | Posizione massima |
| - | - |
| Australia | 19 |
| Canada | 10 |
| Nuova Zelanda | 14 |
| Stati Uniti | 5 |
### Classifiche di fine anno
| Classifica (1980) | Posizione |
| - | - |
| Canada | 55 |
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2,279,151 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Ex_%28film%29
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Ex (film)
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# Ex (film)
Ex è un film del 2009, diretto e co-sceneggiato da Fausto Brizzi.
Il film, prodotto da Italian International Film, in coproduzione con la società francese Mes Films ed in collaborazione con Rai Cinema, è uscito il 6 febbraio 2009 nei cinema italiani ed è stato riconosciuto come "d'interesse culturale nazionale" dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
## Trama
Sergio è uno psicologo, divorziato da anni da Michela; ora ha una relazione complicata con Roberta ed è amico dei coniugi Luca e Loredana. Poiché le sue due figlie adolescenti, Valentina e Barbara, vivono con la madre, si è abituato alla completa libertà. Tuttavia, quando Michela muore all’improvviso, Valentina e Barbara vengono affidate al padre, che scopre di non essere un buon genitore e non riesce ad abituarsi alle richieste di privacy delle due. Quando Roberta, stanca del distacco che Sergio ha preso da lei, lo lascia, Barbara, Valentina e anche Loredana, migliore amica di Michela, confessano a Sergio che Michela l'amava ancora, tanto da comprargli i regali di Natale ogni anno. Egli si reca così nella casa vuota di Michela e apre tutti i regali da lei acquistati, ripensando agli errori commessi. Successivamente, inizia a frequentare il cimitero e la tomba di Michela, leggendole il libro rimasto sul suo comodino che lei gli aveva regalato (Saltatempo di Stefano Benni).
Luca è anch'egli in crisi matrimoniale con Loredana, il che fa soffrire molto i figli Giulia e Andrea. Dopo un ultimo violento litigio con la moglie, scoperto anche da Giulia, Luca decide di vivere in allegria e libertà a casa di Andrea, organizzando festini con le amiche universitarie del figlio, e inizia quindi il divorzio consensuale dalla moglie. Con il passare del tempo, però, si stanca della vita da single, dato che si trova spesso da solo a causa della differenza di età delle sue nuove amicizie, e riflette sull'assenza della moglie dalla sua vita.
Nel frattempo lo stesso Luca, come giudice, sta seguendo la causa di divorzio tra Filippo e Caterina: nessuno dei due vuole tenere i figli e questi nemmeno vogliono stare con i genitori, troppo concentrati sulle loro rispettive carriere e passioni. Luca, con grande fatica, ottiene che la coppia inizi ad assecondare le volontà dei figli: scoprirà così che Filippo e Caterina si sono riavvicinati ricostruendo un'unione familiare, arrivando anche ad apprezzare il teatro lirico tanto amato dalla figlia.
Giulia, figlia di Luca e Loredana, lavora all'ambasciata italiana a Parigi ed è fidanzata con Marc, ma viene trasferita in Nuova Zelanda. Una volta lì, trova una busta con un pezzo del puzzle che lei e Marc stavano costruendo assieme: potrebbe essere il segno che il loro amore durerà nonostante si trovino in parti opposte del mondo. Con il passare del tempo, però, la distanza inizia a non fare più bene alla coppia: la videochat non è sufficiente e in più Marc è geloso di John, un palestrato collega di lei. Così, a costo di farsi licenziare dal lavoro, decide di raggiungere Giulia a Wellington, ma qui viene a sapere dalla proprietaria di casa che lei è andata via con John: la verità è che Giulia si era fatta accompagnare da John all'aeroporto per andare a trovare Marc a Parigi e fargli una sorpresa. Proprio a Parigi, Giulia vede una donna nel letto e un uomo che si fa la doccia. Pensando che Marc l'abbia tradita, torna a Wellington: in realtà, l’uomo nella doccia è un amico di Marc, al quale quest’ultimo aveva prestato la casa per permettergli di passare la notte con una ragazza. I due sono sfiduciati l'uno verso l'altra, ma casualmente si reincontrano all'aeroporto di Hong Kong, spiegandosi i malintesi e rimettendosi insieme.
Paolo è fidanzato con la francese Monique, una disc jockey molto libertina in quanto ex pornostar. Una sera viene avvicinato e malmenato da Davide, ex fidanzato della stessa che vuole tornare assieme a lei, e preferisce non denunciarlo dopo aver scoperto che è un poliziotto. Dopo questo incontro, Davide e il collega accorrono a un incidente stradale: la vittima è Michela, colta da un colpo di sonno alla guida e morta sul colpo. In seguito, per non dirle la verità ed evitare altre minacce, Paolo tenta di frequentare ancora Monique con stratagemmi assurdi per non farsi rintracciare da Davide: una sera, ad esempio, facendo leva sulla sua emancipazione, le chiede di mettersi a bordo strada come una prostituta. La ragazza accetta e Paolo la carica in auto per portarla a un concerto dei Jalisse, gruppo che Monique non apprezza, a Pescara: anche qui, però, i due vengono raggiunti da Davide. Successivamente, Paolo porta Monique a un motel in Basilicata e proprio qui Monique, sempre in nome della sua emancipazione, lo lascia.
Elisa, amica di Monique, sta per sposare Corrado ma scopre che il prete che celebrerà il loro matrimonio è il suo ex, Lorenzo: egli ha sentito la vocazione di farsi prete dopo essere stato lasciato da Elisa. Elisa e Don Lorenzo iniziano, in cuor loro, a ripensare ai bei tempi passati insieme: lei li confronta alla vita con Corrado e lui inizia a dubitare del suo ruolo di sacerdote confidandosi con l'amico Antonio, che sta restaurando gli affreschi della chiesa di cui Don Lorenzo è parroco. Quando Don Lorenzo viene a sapere che Corrado deve festeggiare l'addio al celibato, lo pedina fino a un night club, dove lo sorprende a consumare un rapporto sessuale con una ballerina e scopre che ha tradito Elisa più volte. Nel frattempo Elisa festeggia l'addio al nubilato con le amiche, tra cui Monique e Roberta: per l’occasione viene mostrato il diario segreto di Elisa, la quale dava i voti agli uomini con cui è stata.
Nel supermercato dove lavorano Roberta ed Elisa avviene una rapina: sul luogo è presente anche Loredana, che cade sbattendo la testa, mentre Davide, accorso come poliziotto, riporta una ferita da arma da fuoco all'addome. I due vengono portati all'ospedale, dove si scopre che Paolo è il chirurgo che opererà Davide. Paolo decide di non delegare l'operazione (che peraltro riesce perfettamente) a un collega del mestiere perché pensa che operare Davide possa significare trovare un accordo con lui. Questo anche perché il chirurgo, come confessa al poliziotto quando si sveglia dall'intervento, è stato anch'egli lasciato da Monique: così, i due si alleano per scoprire se lei ha un nuovo fidanzato. Nel frattempo anche Luca viene a sapere della rapina e raggiunge Loredana all'ospedale: credendo che sia in fin di vita, le confessa tutto il suo amore, ma scopre che ha sbagliato stanza e sta parlando con un'altra donna, dato che viene scoperto dal marito di quest’ultima; Loredana, al contrario, ha riportato solo una frattura al braccio. Luca, per farsi perdonare, si presenta quindi come colf a casa di lei, e questo finalmente riavvicinerà la coppia.
Il giorno prima del matrimonio con Elisa, Corrado si confessa con Don Lorenzo dicendo di aver passato l'addio al celibato in un night club (pur tacendo il rapporto sessuale con la ballerina) e, soprattutto, di aver sbirciato nel diario dove Elisa, nove anni prima, dava i voti ai suoi amanti: egli aveva preso 6-, mentre Lorenzo era stato l'unico ad aver meritato 10 e lode. Elisa, venuta in chiesa ancora prima di Corrado per dire la verità a Don Lorenzo, assiste alla confessione di Corrado perché lo stesso Don Lorenzo le ha detto di nascondersi nel confessionale affinché Corrado non la veda. Il giorno successivo, durante la cerimonia di nozze, Corrado riesce a leggere il verbale di matrimonio, ma Elisa si blocca, capendo che ama ancora Lorenzo: a questo punto Elisa confessa il suo amore a don Lorenzo, mostrandosi sinceramente fedele a lui, e lui fa lo stesso, provocando stupore in tutti ma accettando alla fine di spretarsi.
## Canzoni presenti nel film
* Fiumi di parole - Jalisse
* Build Me Up Buttercup - The Foundations
* Il cielo ha una porta sola - Biagio Antonacci
* La canzone dell'amore perduto - Fabrizio De André interpretata da Franco Battiato
* Goodbye My Lover - James Blunt
* Sex Bomb - Tom Jones
* Wherever You Will Go - The Calling
* Tell Her About It - Billy Joel
* It may be winter outside (but in my heart it’s spring) – emma
## Produzione
Le riprese sono iniziate il 15 luglio 2008 e terminate il 4 ottobre ed il film è stato girato tra Roma, Parigi e il Sudafrica.
Biagio Antonacci ha composto due canzoni appositamente per il film, Il cielo ha una porta sola ed Aprila, entrambe presenti nel suo ultimo album. Il video di Aprila è stato interpretato da Giorgia Würth.
Le musiche originali del film sono di Bruno Zambrini. La colonna sonora in due CD comprende diversi brani italiani ed esteri del passato fra cui Fiumi di parole eseguita live all'interno del film in un cameo da Alessandra Drusian e Fabio Ricci, noti al pubblico come il duo Jalisse; anche Enzo Salvi e Dario Cassini sono presenti con un proprio cameo nel film.
Nei titoli di coda del film vi sono foto e filmati di cento baci di sconosciuti, inviati al sito web del film nel corso dei mesi precedenti all'uscita.
Al mercato del Festival di Cannes 2009 è stato il film italiano più venduto. Tra i paesi che lo hanno distribuito: Australia, Argentina, Brasile, Francia, Messico, Cile, Hong Kong, Spagna, Taiwan, Corea e Germania..
## Accoglienza
### Incassi
Nelle sale cinematografiche italiane, il film ha ottenuto un incasso di 10628000 €.
### Critica
Il film ha ricevuto recensioni miste, il sito italiano Comingsoon.it assegna il punteggio di 4,2 su 5, il sito MyMovies assegna il punteggio di 2,7 su 5 mentre il Dizionario Morandini assegna al film una stella su 5 definendolo una banale commedia adolescenziale.
## Riconoscimenti
* 2009 - David di Donatello
* Candidatura Miglior film a Fausto Brizzi
* Candidatura Migliore regia a Fausto Brizzi
* Candidatura Miglior attore non protagonista a Claudio Bisio
* Candidatura Migliore attrice non protagonista a Carla Signoris
* Candidatura Migliore sceneggiatura a Fausto Brizzi, Marco Martani e Massimiliano Bruno
* Candidatura Migliore colonna sonora a Bruno Zambrini
* Candidatura Migliore canzone originale (Il cielo ha una porta sola) a Biagio Antonacci
* Candidatura Miglior montaggio a Luciana Pandolfelli
* Candidatura Miglior sonoro a Marco Fiumara
* Candidatura David giovani a Fausto Brizzi.
* 2009 - Nastro d'argento
* Migliore commedia a Fausto Brizzi
* Candidatura Migliore attore non protagonista a Claudio Bisio e Silvio Orlando
* Candidatura Migliore attrice non protagonista a Carla Signoris
* Candidatura Migliore sceneggiatura a Fausto Brizzi, Marco Martani e Massimiliano Bruno
* Candidatura Miglior montaggio a Luciana Pandolfelli
* Candidatura Migliore canzone originale (Il cielo ha una porta sola) a Biagio Antonacci
* 2009 - Globo d'oro
* Candidatura Miglior commedia a Fausto Brizzi
* 2010 - Golden Graals
* Candidatura Miglior attore in un film commedia a Fabio De Luigi
* 2009 - Primavera del Cinema Italiano
* Miglior attore non protagonista a Gianmarco Tognazzi
## Sequel
Il 7 ottobre 2011, a distanza di due anni dall'uscita del primo film, è uscito il sequel Ex - Amici come prima!, regia di Carlo Vanzina.
## Remake
Il 21 giugno 2017, nelle sale cinematografiche francesi, è stato proiettato un remake dal titolo Les Ex, regia di Maurice Barthélemy.
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5,581,099 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Gy%C5%91r_Sharks
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Győr Sharks
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# Győr Sharks
I Győr Sharks sono una squadra di football americano di Győr, in Ungheria; fondati nel 2004, hanno vinto 3 titoli nazionali e una IFAF CEI Interleague.
## Dettaglio stagioni
### Tornei nazionali
**Campionato**
**MAFL/Divízió I (primo livello)/HFL**
| Stagione | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| | Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria |
| 2005 | 2 | 0 | 1 | 3 | 120 | 87 | 0 | 1 | 1 | 27 | 34 | Semifinale | Debrecen Gladiators |
| 2006 | 3 | 0 | 0 | 3 | 164 | 38 | 2 | 0 | 2 | 36 | 27 | Campioni | Debrecen Gladiators |
| 2007 | 4 | 0 | 0 | 4 | 134 | 67 | 1 | 1 | 2 | 84 | 18 | Campioni | Debrecen Gladiators |
| 2008 | 3 | 0 | 2 | 5 | 215 | 76 | 0 | 1 | 1 | 30 | 48 | Semifinale | Budapest Cowboys |
| 2009 | 2 | 0 | 2 | 4 | 115 | 57 | 1 | 1 | 2 | 35 | 36 | Hungarian Bowl | Budapest Wolves |
| 2012 | 0 | 0 | 3 | 3 | 34 | 116 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2014 | 0 | 0 | 6 | 6 | 87 | 241 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2015 | 2 | 0 | 4 | 6 | 166 | 226 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2016 | 1 | 0 | 4 | 5 | 118 | 145 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2017 | 1 | 0 | 4 | 5 | 101 | 148 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2018 | 2 | 0 | 5 | 7 | 68 | 178 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2019 | 1 | 0 | 4 | 5 | 85 | 161 | 0 | 1 | 1 | 0 | 32 | Wild Card | Kiev Capitals |
| 2020 | 3 | 0 | 0 | 3 | 94 | 48 | 1 | 0 | 1 | 32 | 13 | Campioni | Szombathely Crushers |
| 2021 | 2 | 0 | 3 | 5 | 104 | 130 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2022 | 1 | 0 | 3 | 4 | 79 | 112 | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 27 | 0 | 41 | 68 | 1684 | 1870 | 6 | 4 | 10 | 244 | 208 | | |
Fonti: Enciclopedia del Football - A cura di Massimo Mezzetti
**Campionato**
**Fall Bowl**
| Stagione | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| | Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria |
| 2011 | 1 | 0 | 2 | 3 | 63 | 62 | 0 | 1 | 1 | 14 | 19 | Quarto posto | Budapest Cowboys |
| Totale | 1 | 0 | 2 | 3 | 63 | 62 | 0 | 1 | 1 | 14 | 19 | | |
Fonti: Enciclopedia del Football - A cura di Massimo Mezzetti
**Campionato**
**Divízió I (secondo livello)**
| Stagione | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| | Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria |
| 2023 | 3 | 0 | 2 | 5 | 124 | 74 | 1 | 1 | 2 | 28 | 32 | Semifinale | Budapest Wolves |
| Totale | 3 | 0 | 2 | 5 | 124 | 74 | 1 | 1 | 2 | 28 | 32 | | |
Fonti: Enciclopedia del Football - A cura di Massimo Mezzetti
**Campionato**
**Divízió II**
| Stagione | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| | Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria |
| 2015 | 1 | 0 | 3 | 4 | 26 | 106 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2016 | 0 | 0 | 4 | 4 | 0 | 119 | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1 | 0 | 7 | 8 | 26 | 225 | - | - | - | - | - | | |
Fonti: Enciclopedia del Football - A cura di Massimo Mezzetti
**Coppa**
| Stagione | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| | Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria |
| 2006 | 2 | 0 | 0 | 2 | 138 | 7 | 0 | 1 | 1 | 21 | 37 | Semifinale | Debrecen Gladiators |
| Totale | 2 | 0 | 0 | 2 | 138 | 7 | 0 | 1 | 1 | 21 | 37 | | |
Fonti: Enciclopedia del Football - A cura di Massimo Mezzetti
### Tornei internazionali
**EFAF Challenge Cup**
| Stagione | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| | Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria |
| 2009 | 3 | 0 | 0 | 3 | 140 | 45 | 1 | 1 | 2 | 42 | 35 | Finale | Hogs Reggio Emilia |
| 2010 | 1 | 0 | 1 | 2 | 60 | 59 | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 4 | 0 | 1 | 5 | 200 | 104 | 1 | 1 | 2 | 42 | 35 | | |
Fonti: Enciclopedia del Football - A cura di Massimo Mezzetti
**IFAF CEI Interleague**
| Stagione | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | regular season | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff | playoff |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| | Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria |
| 2011 | 4 | 0 | 0 | 4 | 132 | 39 | 1 | 0 | 1 | 27 | 21 | Campioni | Pančevo Panthers |
| 2012 | 0 | 0 | 3 | 3 | 48 | 82 | - | - | 1 | - | - | - | - |
| Totale | 4 | 0 | 3 | 74 | 180 | 121 | 1 | 0 | 1 | 27 | 21 | | |
Fonti: Enciclopedia del Football - A cura di Massimo Mezzetti
### Riepilogo fasi finali disputate
| Anno | Luogo | Evento | Fase del torneo | Incontro | Risultato |
| - | - | - | - | - | - |
| 29 ottobre 2005 | Győr | MAFL | Semifinale | Győr Sharks - Debrecen Gladiators | 27 - 34 |
| 1º luglio 2006 | Budapest | MAFL | Hungarian Bowl | Debrecen Gladiators - Győr Sharks | 6 - 7 |
| 14 ottobre 2006 | Győr | Blue Bowl | Semifinale | Győr White Sharks - Debrecen Gladiators | 21 - 37 |
| 12 luglio 2007 | Budapest | Divízió I | Hungarian Bowl | Debrecen Gladiators - Győr Sharks | 12 - 42 |
| 6 luglio 2008 | | Divízió I | Semifinale | Budapest Cowboys - Győr Sharks | 48 - 30 |
| 19 luglio 2009 | Scandiano | EFAF Challenge Cup | Finale | Hogs Reggio Emilia - Győr Sharks | 35 - 7 |
| 7 novembre 2009 | Budapest | Divízió I | Hungarian Bowl | Budapest Wolves - Győr Sharks | 16 - 12 |
| 9 luglio 2011 | | IFAF CEI Interleague | Finale | Győr Sharks - Pančevo Panthers | 27 - 21 |
| 6 novembre 2011 | Győr | Fall Bowl | Finale 3º - 4º posto | Győr Sharks - Budapest Cowboys | 14 - 19 |
| 16 giugno 2019 | | HFL | Wild Card | Kiev Capitals - Győr Sharks | 32 - 0 |
| 28 novembre 2020 | Nyúl | Divízió I | Pannon Bowl | Győr Sharks - Szombathely Crushers | 32 - 13 |
| 9 luglio 2023 | Budapest | Divízió I | Semifinale | Budapest Wolves - Győr Sharks | 26 - 0 |
## Palmarès
* 3 Hungarian Bowl (2006, 2007, 2020)
* 1 IFAF CEI Interleague (2011)
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146,684 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Premi_Oscar_1972
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Premi Oscar 1972
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# Premi Oscar 1972
La 44ª edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar si è tenuta il 10 aprile 1972 a Los Angeles, al Dorothy Chandler Pavilion, condotta dagli attori Helen Hayes, Alan King, Sammy Davis Jr. e Jack Lemmon.
## Vincitori e candidati
Vengono di seguito indicati in grassetto i vincitori.
Ove ricorrente e disponibile, viene indicato il titolo in lingua italiana e quello in lingua originale tra parentesi.
### Miglior film
* Il braccio violento della legge (The French Connection), regia di William Friedkin
* Arancia meccanica (A Clockwork Orange), regia di Stanley Kubrick
* Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof), regia di Norman Jewison
* L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show), regia di Peter Bogdanovich
* Nicola e Alessandra (Nicholas and Alexandra), regia di Franklin J. Schaffner
### Miglior regia
* William Friedkin - Il braccio violento della legge (The French Connection)
* Stanley Kubrick - Arancia meccanica (A Clockwork Orange)
* Norman Jewison - Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof)
* Peter Bogdanovich - L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show)
* John Schlesinger - Domenica, maledetta domenica (Sunday Bloody Sunday)
### Miglior attore protagonista
* Gene Hackman - Il braccio violento della legge (The French Connection)
* Peter Finch - Domenica, maledetta domenica (Sunday Bloody Sunday)
* Walter Matthau - Vedovo aitante, bisognoso affetto offresi anche babysitter (Kotch)
* George C. Scott - Anche i dottori ce l'hanno (The Hospital)
* Chaim Topol - Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof)
### Migliore attrice protagonista
* Jane Fonda - Una squillo per l'ispettore Klute (Klute)
* Julie Christie - I compari (McCabe & Mrs. Miller)
* Glenda Jackson - Domenica, maledetta domenica (Sunday Bloody Sunday)
* Vanessa Redgrave - Maria Stuarda, regina di Scozia (Mary, Queen of Scots)
* Janet Suzman - Nicola e Alessandra (Nicholas and Alexandra)
### Miglior attore non protagonista
* Ben Johnson - L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show)
* Jeff Bridges - L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show)
* Leonard Frey - Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof)
* Richard Jaeckel - Sfida senza paura (Sometimes a Great Notion)
* Roy Scheider - Il braccio violento della legge (The French Connection)
### Migliore attrice non protagonista
* Cloris Leachman - L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show)
* Ann-Margret - Conoscenza carnale (Carnal Knowledge)
* Ellen Burstyn - L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show)
* Barbara Harris - Chi è Harry Kellerman e perché parla male di me? (Who Is Harry Kellerman and Why Is He Saying Those Terrible Things about Me?)
* Margaret Leighton - Messaggero d'amore (The Go-Between)
### Miglior sceneggiatura originale
* Paddy Chayefsky - Anche i dottori ce l'hanno (The Hospital)
* Elio Petri e Ugo Pirro - Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
* Andy Lewis e Dave Lewis - Una squillo per l'ispettore Klute (Klute)
* Herman Raucher - Quell'estate del '42 (Summer of '42)
* Penelope Gilliatt - Domenica, maledetta domenica (Sunday Bloody Sunday)
### Miglior sceneggiatura non originale
* Ernest Tidyman - Il braccio violento della legge (The French Connection)
* Stanley Kubrick - Arancia meccanica (A Clockwork Orange)
* Bernardo Bertolucci - Il conformista
* Ugo Pirro e Vittorio Bonicelli - Il giardino dei Finzi Contini
* Larry McMurtry e Peter Bogdanovich - L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show)
### Miglior film straniero
* Il giardino dei Finzi Contini, regia di Vittorio De Sica (Italia)
* Karl e Kristina (Utvandrarna), regia di Jan Troell (Svezia)
* Dodès'ka'dèn (Dodesukaden), regia di Akira Kurosawa (Giappone)
* Basso, moro, scalcagnato e... con i piedi piatti (Ha Shoter Azulai), regia di Ephraim Kishon (Israele)
* Una pioggia di stelle (Čajkovskij), regia di Igor Talankine (Unione Sovietica)
### Miglior fotografia
* Oswald Morris - Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof)
* Owen Roizman - Il braccio violento della legge (The French Connection)
* Robert Surtees - L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show)
* Freddie Young - Nicola e Alessandra (Nicholas and Alexandra)
* Robert Surtees - Quell'estate del '42 (Summer of '42)
### Miglior montaggio
* Jerry Greenberg - Il braccio violento della legge (The French Connection)
* Bill Butler - Arancia meccanica (A Clockwork Orange)
* Stuart Gilmore e John W. Holmes - Andromeda (The Andromeda Strain)
* Ralph E. Winters - Vedovo aitante, bisognoso affetto offresi anche babysitter (Kotch)
* Folmar Blangsted - Quell'estate del '42 (Summer of '42)
### Miglior scenografia
* John Box, Ernest Archer, Jack Maxsted, Gil Parrondo e Vernon Dixon - Nicola e Alessandra (Nicholas and Alexandra)
* Boris Leven, William Tuntke e Ruby Levitt - Andromeda (The Andromeda Strain)
* John B. Mansbridge, Peter Ellenshaw, Emile Kuri e Hal Gausman - Pomi d'ottone e manici di scopa (Bedknobs and Broomsticks)
* Robert Boyle, Michael Stringer e Peter Lamont - Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof)
* Terence Marsh, Robert Cartwright e Peter Howitt - Maria Stuarda, regina di Scozia (Mary, Queen of Scots)
### Migliori costumi
* Yvonne Blake e Antonio Castillo - Nicola e Alessandra (Nicholas and Alexandra)
* Bill Thomas - Pomi d'ottone e manici di scopa (Bedknobs and Broomsticks)
* Piero Tosi - Morte a Venezia
* Margaret Furse - Maria Stuarda, regina di Scozia (Mary, Queen of Scots)
* Morton Haack - I raptus segreti di Helen (What's the Matter with Helen?)
### Migliori effetti speciali
* Alan Maley, Eustace Lycett e Danny Lee - Pomi d'ottone e manici di scopa (Bedknobs and Broomsticks)
* Jim Danforth e Roger Dicken - Quando i dinosauri si mordevano la coda (When Dinosaurs Ruled the Earth)
### Migliore colonna sonora
**Drammatica**
* Michel Legrand - Quell'estate del '42 (Summer of '42)
* John Barry - Maria Stuarda, regina di Scozia (Mary, Queen of Scots)
* Richard Rodney Bennett - Nicola e Alessandra (Nicholas and Alexandra)
* Isaac Hayes - Shaft il detective (Shaft)
* Jerry Fielding - Cane di paglia (Straw Dogs)
**Adattamento con canzoni originali**
* John Williams - Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof)
* Richard M. Sherman, Robert B. Sherman e Irwin Kostal - Pomi d'ottone e manici di scopa (Bedknobs and Broomsticks)
* Peter Maxwell Davies e Peter Greenwell - Il boy friend (The Boy Friend)
* Dimitri Tiomkin - Una pioggia di stelle (Čajkovskij)
* Leslie Bricusse, Anthony Newley e Walter Scharf - Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (Willy Wonka and the Chocolate Factory)
### Miglior canzone
* Theme from Shaft, musica e testo di Isaac Hayes - Shaft il detective (Shaft)
* The Age of Not Believing, musica e testo di Richard M. Sherman e Robert B. Sherman - Pomi d'ottone e manici di scopa (Bedknobs and Broomsticks)
* All His Children, musica di Henry Mancini, testo di Alan Bergman e Marilyn Bergman - Sfida senza paura (Sometimes a Great Notion)
* Bless the Beasts & Children, musica e testo di Barry DeVorzon e Perry Botkin Jr. - Bless the Beasts & Children
* Life Is What You Make It, musica di Marvin Hamlisch, testo di Johnny Mercer - Vedovo aitante, bisognoso affetto offresi anche babysitter (Kotch)
### Miglior sonoro
* Gordon K. McCallum e David Hildyard - Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof)
* Gordon K. McCallum, John Mitchell e Alfred J. Overton - Agente 007: Una cascata di diamanti (Diamonds Are Forever)
* Theodore Soderberg e Christopher Newman - Il braccio violento della legge (The French Connection)
* Richard Portman e Jack Solomon - Vedovo aitante, bisognoso affetto offresi anche babysitter (Kotch)
* Bob Jones e John Aldred - Maria Stuarda Regina di Scozia (Mary, Queen of Scots)
### Miglior documentario
* La cronaca di Hellstrom (The Hellstrom Chronicle), regia di Walon Green e Ed Spiegel
* Alaska Wilderness Lake, regia di Alan Landsburg
* Il rally dei campioni (On Any Sunday), regia di Bruce Brown
* The RA Expeditions (RA), regia di Lennart Ehrenborg e Thor Eyerdahl
* Le chagrin e la pitié, regia di Marcel Ophüls
### Miglior cortometraggio
* Sentinels of Silence (Centinelas del silencio), regia di Robert Amran
* The Rehearsal, regia di Stephen F. Verona
* Good Morning, regia di Denny Evans e Ken Greenwald
### Miglior cortometraggio documentario
* Sentinels of Silence (Centinelas del silencio), regia di Robert Amran
* Adventures in Perception, regia di Han van Gelder
* Art Is..., regia di Julian Krainin e DeWitt L. Sage Jr.
* The Numbers Start with the River, regia di Donald Wrye
* Somebody Waiting, regia di Hal Riney, Dick Snider e Sherwood Omens
### Miglior cortometraggio d'animazione
* The Crunch Bird, regia di Ted Petok
* Evolution, regia di Michael Mills
* The Selfish Giant, regia di Peter Zander
### Premio alla carriera
A Charlie Chaplin per l'incalcolabile effetto avuto facendo del cinema la forma d'arte di questo secolo.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Di_Nocera
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Di Nocera
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# Di Nocera
I di Nocera o de Nuceria sono un'antica famiglia nobiliare italiana di derivazione longobarda. Discendente dalla nobile stirpe dei Dauferidi, la casata è la più antica propaggine vivente della dinastia principesca salernitana, reggente dell’Italia meridionale. Conti di Nocera e di Eboli, nonché titolari di diverse signorie e vescovadi, furono i maggiori conti feudatari del Principato di Salerno nell’XI secolo. Tra gli esponenti della famiglia si annoverano alti prelati, giureconsulti, medici, banchieri ed imprenditori, questi ultimi fautori della fondazione e dello sviluppo della prima banca popolare e della maggiore industria nell’ambito della produzione di tessuti misti di lana e cotone del Mezzogiorno.
In virtù dell’ordinamento giuridico longobardo, la famiglia è odiernamente l’unica a potersi fregiare dei titoli di Principe di Salerno e di Conte di Nocera, essendo la prima per antichità ad avere tuttora discendenti in linea maschile.
La casata fu inoltre ascritta alla nobiltà napoletana da Carlo d’Angiò.
Il blasone fu anche lo stemma di Nocera dei Pagani, dal quale trassero origine direttamente quelli di Nocera Superiore e di Nocera Inferiore e indirettamente quelli di Pagani e di Sant'Egidio del Monte Albino.
## Storia
### Origini
Il fondatore fu Dauferio Balbo, primo conte di Nocera, secondo quanto riportato dal Collegio araldico, il quale identifica nella famiglia la sua discendenza. Di nobile famiglia e strettamente imparentato con la dinastia regnante di Benevento, ebbe tra i suoi figli Guaiferio, principe di Salerno, e Adelchisa, moglie del principe Sicardo di Benevento, la cui sorella fu madre dell’imperatore del Sacro Romano Impero Guido II. Dauferio fu il capostipite dei Dauferidi, Principi di Salerno: la casata di derivazione dei di Nocera, i cui diritti feudali furono riconosciuti dall’imperatore Leone VI il Saggio.
Il primo a presentare il nome gentilizio, originatosi dal toponimo nocerino, fu il conte Lamberto de Nuceria, discendente di Dauferio, il quale generò Adelberto e Landoario, entrambi conti. La casata assunse infatti tale denominazione nell’XI secolo in ottemperanza alla legge longobarda dell'epoca, cognominadosi con il nome dell’antico feudo. Le tracce di un’effettiva cognomizzazione del titolo comitale, tuttavia, sono anteriori: allo stesso nome del capostipite veniva giustapposto il suddetto cognome.
### Epoca medioevale
La famiglia resse numerosi feudi nella Contea di Nocera, territori ereditati dal conte Dauferio, il quale li ricevette per essere stato auspice dell’indipendenza del Principato di Salerno da Benevento. La Contea, che all’epoca comprendeva oltre a Nuceria Marzano, Balentino, Bracigliano, Siano e Scafati, permase sino al termine della dominazione longobarda, allorché subentrarono i Normanni, deponendo l'ultimo sovrano longobardo nel 1077. Documenti significativi sono gli Annali critico-diplomatici del regno di Napoli della mezzana età di Alessandro Di Meo e Le pergamene di S. Nicola di Gallucanta a cura di Alessandro Pratesi e Paolo Cherubini per la ricostruzione della genealogia del casato in periodo medievale.
Tra le maggiori casate del Principato di Salerno, ebbe significativi possedimenti in Vietri, Cava, Nocera e presso il Tusciano. La progenie, infatti, derivata dal ramo cadetto dei principi ivi reggenti e proprietaria di vasti fondi, fu investita della dignità comitale, spesso associata alla funzione di giudice, per gli esponenti maschili e femminili, privilegio appartenuto soltanto ad altre sei famiglie sotto il principato di Gisulfo I.
La casata, inoltre, resse la contea di Eboli, caposaldo del sistema difensivo di Salerno grazie all’imponente castello avito. Nel 996 il conte Adelberto, padre di Lamberto e Landoario, acquistò la Chiesa di San Nicola e San Felice, la quale fu poi rinominata nella chiesa comitale di “San Nicola di Gallocanta”. Importante punto di riferimento in Vietri e Cava, il monastero Greco con attigue le terre fu un possedimento secolare della famiglia. Nel 1047 la contessa Urania, vedova di Lamberto (nipote del succitato Lamberto), con i figli Ebolo, chierico e abate, e Pietro, Aleberto e Landoario, conti, donò all’abazzia “foris castello Evoli illorum comitato”, ovvero la contea fuori al castello di Eboli. Difatti, nel 1017 al cospetto di Lamberto gratia Dei si compiva una compravendita in località Monte “salernitanis finibus”, in prossimità di Eboli. Nipote del conte Lamberto e della contessa Urania fu altresì l’omonima Urania, sorella di Lamberto, la quale fu moglie del conte normanno Riccardo di Arnes, soprannominato “Angerio”, capostipite della nobile casata dei Filangeri. Al legame con l’aristocrazia normanna va, pertanto, attribuita la presenza di taluni nomi di tradizione non longobarda nella genealogia della famiglia quali, ad esempio, “Roberto” e “Riccardo”.
Caduto il Principato di Salerno, la casata mantenne il rango signorile, noverando diversi esponenti nel Catalogo dei Baroni e continuando a dare i natali a giureconsulti. Inoltre, un membro, Ademario, fu ascritto alla nobiltà napoletana da re Carlo I d’Angiò per i servigi prestati al sovrano in qualità di notaio della corte e per il suo reddito elevato. Nel 1463, poi, ottenne in concessione il feudo di Melicuccà per volere di Papa Pio II con il principe Marino.
Fonti archivistiche pubbliche hanno, dunque, tramandato il nome di diversi esponenti della casata longobarda anche in epoca normanna e angioina.
Si rammentano:
* Il conte Roberto, signore feudale citato nel Catalogus Baronum, proprietario di un feudo sito in Somma.
* Il conte Giovanni, signore feudale presente altresì nel Catologus Baronum e stratigoto, magistrato con poteri giudiziari in epoca normanna, dal 1181 al 1187.
* Il conte Andrea, notaio citato negli Atti della Reale Accademia di archeologia lettere e belle arti nel 1253.
* Il conte Ademario, menzionato nel 1269 sotto il regno di Carlo d'Angiò nel codice diplomatico del sovrano e nell'Historia della città e Regno di Napoli di Gio. Antonio Summonte in qualità di giudice, regio consigliere e notaio della corte angioina. Parente di un conte omonimo annoverato tra i nobili di Nocera nel XII secolo, Ademario fu aggregato alla nobiltà napoletana da Carlo d'Angiò: "Ademario di Nocera, notaro faurito del Re, che elligge contribuir con Nobili di Napoli."
«In cuius rei testimonium et cautelam presens scriptum per manus Ademarii de Nuceria Christianorum , Magne Regie Curie actorum notarii , fieri fecimus etc.»
(I registri della Cancelleria angioina, Di Naples (Kingdom). Regia Cancelleria, Riccardo Filangieri, conte Riccardo Filangieri di Candida Gonzaga · 1951)
Con Ademario la famiglia si legò de facto al territorio Napoletano, come testimoniano tutti i suoi discendenti. Molto vicina alla corte angioina, la famiglia si stabilì a Castellammare di Stabia, ove ebbe in dono dalla famiglia reale una loro villa nella persona di Pietro.
### Epoca moderna
Anche nell’epoca moderna la casata si distinse in diversi ambiti della società. Significativa fu, infatti, la presenza di taluni membri quali alti prelati e giureconsulti nel Regno di Napoli. La famiglia ottenne inoltre un vescovato, un principato ed una signoria. Il patrimonio familiare fu, dunque, accresciuto di nuove proprietà terriere e beni.
Tra il XVI e il XVII secolo, la grafia del cognome fu spesso riportata difformemente dalle fonti, nelle quali per praticità sovente si preferì elidere le particelle di e de, le quali si assesteranno soltanto nei secoli successivi. Inoltre, da molti studiosi fu avanzata l’ipotesi che la famiglia avesse antiche origini francesi, probabilmente per il grande legame con gli Angioini. La teoria sulle ascendenze francesi della casata per l’assenza di riscontri genealogici non fu mai accettata dal Collegio Araldico ed dalle altre istituzioni in campo araldico, che la vollero discesa dai Longobardi, come peraltro buona parte dei nobili stabiesi, tra i quali figurano i Castaldo, Longobardi, Sicardo, Marchese e Lamberti.
Nel 1541 la casata insieme ad altre nobili famiglie quali i Baccari, Vergara, Certa, Sicardo, d’Afflitto, Trentamolla e Castaldo, costituì un Seggio in Castellammare, stabilendone gli statuti. Nel 1609 la famiglia ivi edificò la Chiesa di Gesù e Maria presso la città stabiese con un contributo di 13.400 ducati, assieme al Collegio attiguo dei Padri Gesuiti a sue spese. Possedimenti del casato furono altresì gli antichi giardini reali di Quisisana, appartenenti all’odierna Reggia di Quisisana. di venduti insieme ad altre proprietà ai Farnese, per atto notarile del 15 aprile del 1598.
Ridimensionato notevolmente il patrimonio a causa delle rivendicazioni dei diritti feudali sui possedimenti della famiglia da parte di Ottavio Farnese, nel XVII secolo il casato si stabilì nel regio casale napoletano di Secondigliano, insediamento alle porte di Napoli sviluppatosi economicamente ed architettonicamente perlopiù a seguito dell’apertura della strada di Capodichino (1582-86), nonché del principale ingresso della città partenopea al tempo. Ivi, diede i natali a giuristi, religiosi e ad una dinastia di industriali tessili.
Di quel periodo, si ricordano, in particolare:
* Il principe Marino, citato nel 1463 in un contratto di enfiteusi, nel quale il Papa Pio II approvò e confermò la concessione di Melicuccà a suo vantaggio. Egli venne definito come "fedele vassallo e suddito".
* Il vescovo Pietro Antonio, professore emerito di teologia, di cui si fa menzione nell’Archivio apostolico vaticano.
* Il nobile Giovanni Antonio, notaio napoletano. Nel 1528 fu creato “Notaio dell'inclita città di Napoli, conservatore ed archivario di tutte le scritture ed istrumenti di essa Città e Deputazioni”. Inoltre, a partire dal 1519 ebbe un ruolo significativo nella costruzione della chiesa di Santa Maria delle Grazie Maggiore a Caponapoli.
* Il nobile Pietro Giovanni, Patrizio napoletano, proprietario degli antichi giardini reali di Quisisana e fondatore della Chiesa di Gesù e Maria presso la città stabiese con un contributo di 13.400 ducati. Fu, inoltre, “alunno e familiare di Alfonso V“. La sua opera filantropica fu proseguita da Francesco di Nocera, il quale edificò il Collegio gesuita attiguo.
«Petro Joanni Nuceriae: Patricio Neapolitano, Urbis hujus velut Patriae studiosissimo, Collegii Fundatori; Quod hoc praeterea Templum In Deum , in homines munificus. Excitaverit, Societas Jesu.»
(Istoria della compagnia di Giesú, appartenente al regno di Napoli)
* Il frate Giovanni Angelo, cavaliere gerosolimitano. Si distinse per il valore, dimostrato sia durante il Grande Assedio di Malta del 1565 sia in qualità di capitano della coronellia del conte di Potenza.
* Il nobile Francesco Santolo, notaio attivo a Secondigliano a cavallo tra il XVII ed il XVIII secolo.
* Il conte Alessadro, industriale tessile nato dal conte Antonio nel 1773.
La tradizione ecclesiastica e giuridica della casata, consolidatasi nell'età moderna, è proseguita sino all'epoca recente.
### Epoca contemporanea
Anche nell’età contemporanea la famiglia continuò ad avere esponenti di primo piano nelle gerarchie civili, giudiziarie e religiose prima del Regno delle Due Sicilie e poi d'Italia. Tra le attività principali appartenute si annoverano infatti una banca ed un’industria. Rilevante nella casata fu altresì l’impegno profuso da taluni esponenti nelle professioni notarili, forensi e sanitarie.
Dal conte Alessandro di Nocera nacquero Antonio e Cosimo, entrambi industriali tessili, i cui rispettivi eredi furono Vincenzo e Luigi, protagonisti dell’acme dell’attività tessile e bancaria della famiglia. Vincenzo fu generato dall’unione di Antonio con Chiara Maria Miranda, appartenente ad una famiglia di facoltosi proprietari terrieri e sorella del notaio Cosimo Miranda. Dal matrimonio nacquero altresì il sacerdote Alessandro e la suora Maria Carmela, quest’ultima sopravvissuta al parto grazie all’intercessione dei Santi Cosma e Damiano, secondo le cronache dell’epoca.
Ai vertici della Banca Popolare di Credito, la prima banca popolare con ragione sociale anonima cooperativa del Mezzogiorno, con sede in Secondigliano (all’epoca importante polo industriale campano), costituita nel 24 gennaio del 1883 con atto rogato dal notaio Francesco Mele, vi furono diversi esponenti della casata. Al comm. Luigi di Nocera, primo presidente del consiglio d’amministrazione della banca, succedettero nel medesimo ruolo, dapprima, Alfonso Cosimo di Nocera e, poi, Damiano di Nocera; membri del cda furono altresì Pietro di Nocera, Vincenzo di Nocera e Cosimo di Nocera.
Nel bilancio del 1926, il capitale versato e i depositi milionari dell’istituto di credito superarono il doppio di quelli della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, con la quale si fuse nel 1971. La banca fu attiva soprattutto nello sviluppo urbano e nella crescita economica della città metropolitana di Napoli, prestando denaro a privati e comuni e contribuendo al Risanamento di Napoli. Contestualmente all’attività bancaria, la famiglia s’impegnò altresì nell’amministrazione della maggiore industria nell’ambito della produzione di tessuti misti di lana e cotone nell’Italia meridionale.
Ad alcuni membri del casato, inoltre, si deve la rifioritura dell’ordine dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, l’attuale configurazione della Chiesa dell’Addolorata, voluta da padre Pietro di Nocera, e l’erezione di una cappellania laicale, autorizzata con regio decreto del 1830 e certificata con atto notarile dell’anno successivo, per mano di donna Margherita di Nocera. In tal modo, fu corroborata ulteriormente la vocazione religiosa della famiglia viva sin dal Medioevo in laici e chierici.
Della suddetta epoca, sono stati esponenti significativi:
* Il commendatore Luigi (1826-1902), presidente del consiglio di amministrazione di una banca campana e industriale. In qualità di sindaco di Secondigliano (dal 1926 quartiere di Napoli, temporibus illis comune florido ove taluni nobili napoletani avevano dei possedimenti, caduto nel degrado soltanto nella seconda metà del ‘900), fu promotore di opere di pubblica utilità, tra cui la realizzazione di scuole, nosocomi e nuove strade e l'estensione della rete dell'acquedotto del Serino. A lui è stata dedicata una delle piazze della città partenopea.
* Il conte Antonio (1873-1962), medico. Allievo di Antonio Cardarelli, si laureò in medicina presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Già cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia in età monarchica, fu nominato commendatore sotto l’ordinamento repubblicano. Fu lui, inoltre, ad erigere l’ultima cappella gentilizia della famiglia. Figlio di Vincenzo e nipote di Antonio, è il bisnonno dell'attuale capo della casata, cui è stato imposto il medesimo nome.
* Il padre Pietro, sacerdote. Successore di San Gaetano Errico in qualità di superiore generale della Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, ne proseguí l’uffizio dal 1887. Auspice della rinascita dell’Ordine, fu artefice dell’ampliamento (aggiunta di una navata) e abbellimento della Chiesa dell’Addolorata a Napoli.
La casata, inoltre, continuò a contrarre matrimoni con altre famiglie nobiliari, tra le quali si annovera quella marchionale dei Moscatelli di Castelvetere, rappresentata al tempo dal marchese Carlo Moscatelli di Castelvetere. Eredi della predetta casata, ormai estinta, sono i di Nocera.
Il nome “Antonio” è molto presente nella genealogia familiare per la grande devozione dei membri a Sant’Antonio di Padova, il quale pronunciò una delle sue più significative prediche, un mese prima della morte, proprio da un albero di noce, figura caratterizzante dello stemma della casata. Nell’iconografia popolare, inoltre, il noce viene sovente associato al Santo portoghese.
La famiglia vive tra Napoli, Roma e Milano.
## Membri principali
### Membri estinti
* Dauferio Balbo (fl. 775 – 851), nobile longobardo, nonché primo conte di Nocera.
* Guaiferio (fl. 835 – 880), principe di Salerno.
* Marino di Nocera (1446-1522), principe e signore di Melicuccà. Fu vassallo di papa Pio II.
* Pietro Antonio di Nocera, vescovo di Nocera O.P. (in carica dal 12 settembre 1455 al 1478).
* Ademario di Nocera (1263- 1334), notaio, giudice e regio consigliere. Ademario fu aggregato alla nobiltà napoletana da Carlo I d'Angiò per il suo operato in ambito giuridico e per il suo censo: "Ademario di Nocera, notaro faurito del Re, che elligge contribuir con Nobili di Napoli."
* Pietro Giovanni di Nocera fu proprietario degli antichi giardini reali di Quisisana e fondatore della Chiesa di Gesù e Maria presso la città stabiese con un contributo di 13.400 ducati. La sua opera filantropica fu proseguita da Francesco di Nocera, il quale edificò il Collegio gesuita attiguo.
* Luigi di Nocera (1826-1902), politico, banchiere, industriale e filantropo. Presidente del consiglio di amministrazione di una delle prime banche popolari in Italia, fu promotore di opere di pubblica utilità, tra cui la realizzazione di scuole, nosocomi, nuove infrastrutture e l'estensione della rete dell'acquedotto del Serino. A lui è stata dedicata una delle piazze della città partenopea.
* Antonio di Nocera (1873-1962), medico. Sotto l’egida del prof. Antonio Cardarelli, si laureò in medicina presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Già nominato cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia in età monarchica, ricevette la commenda sotto l’ordinamento repubblicano. Inoltre, eresse l’ultima cappella gentilizia della famiglia. Figlio di Vincenzo e nipote di Antonio, è il bisnonno dell'attuale capo della casata, cui è stato imposto il medesimo nome.
* Antonio di Nocera, costruttore edilizio, figlio del dott. Antonio di Nocera.
* Pietro di Nocera, sacerdote. Fu successore diGaetano Errico come superiore generale della Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, continuandone l’opera a partire dal 1887. Promotore dell’ampliamento (aggiunta di una navata) e abbellimento della Chiesa dell’Addolorata a Napoli, sostenne la rifioritura dell’Ordine religioso.
### Membri odierni
* Antonio di Nocera (1971), avvocato perfezionato nella tutela dei diritti della Comunità europea. È figlio del conte Cosimo Antonio e di Silvana Improta.
* Roberto di Nocera, imprenditore nel settore tessile.
* Pietro di Nocera, notaio.
* Pierpaolo di Nocera, professore di microbiologia del corso di medicina e chirurgia presso l’Università Federico II di Napoli.
* Cosimo di Nocera, diplomatico, nonché console onorario del Messico.
## Stemma
D'argento a due leoni di rosso affrontati e controrampanti ad un albero di noce al naturale.
Dal blasone trasse origine lo stemma di Nocera dei Pagani (dal quale derivarono direttamente quelli di Nocera Superiore e di Nocera Inferiore e indirettamente quelli di Pagani e di Sant'Egidio del Monte Albino). Il preesistente comune di Nocera presentava il medesimo stemma in campo d’oro.
## Feudi
Feudo della casata fu la Contea di Nocera, costituita da Nuceria, Marzano, Balentino, Bracigliano, Siano e Scafati e dalle terre attigue. Corrispondente all’attuale Agro Nocerino, il territorio comprende 12 comuni per un'estensione di 18810 ettari ed una popolazione di oltre 300.000 abitanti. La famiglia, inoltre, regnò sulla Contea di Eboli ed ebbe diverse signorie in Vietri e Cava. Tra le signorie rette dai di Nocera si annovera, inoltre, il feudo di Melicuccà, possedimento della famiglia a partire dal 1463 con il principe Marino di Nocera per investitura di Papa Pio II. Con Roberto di Nocera, citato nel Catalogus Baronum, la casata ottenne altresì una signoria a Somma.
## Luoghi e architetture
* Il Castello di Eboli, caposaldo del sistema difensivo del Principato di Salerno.Castello di famiglia sito in Eboli
* Il Palazzo di Nocera, sito in Napoli. Ispirato al Palazzo Sanfelice, fu una delle residenze della casata, nonché dal 1883 la prima sede della Banca Popolare dell’Italia meridionale, fondata ed amministrata dalla famiglia per diverse generazioni.Palazzo di Nocera
* La Chiesa di San Nicola di Gallocanta in Vietri. Possedimento secolare della famiglia, fu acquistata e trasformata in un monastero comitale dal conte Adelberto di Nocera.
* La navata inferiore della Chiesa dell’Addolorata. Auspice fu padre Pietro di Nocera, superiore generale dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.
* Le cappelle gentilizie risalenti a diverse epoche.
* La Piazza Luigi di Nocera, eponimo il defunto sindaco e filantropo.
* Il Palazzo Moscatelli-Di Nocera, entrato a far parte dei luoghi d’interesse familiari a seguito dei matrimoni di Carlotta e Olga Moscatelli di Castelvetere con membri della famiglia, ultime eredi del casato marchionale assieme alla sorella Elisa, la quale non ebbe figli.
## Galleria d’immagini
### Esponenti
* Il conte Vincenzo di Nocera in posa in un ritratto ottocentesco
* il commendatore Luigi di Nocera in una foto ufficiale
* Il conte Antonio di Nocera (n.1873), medico napoletano
* Il conte Antonio di Nocera in una foto ufficiale
* Il conte Antonio di Nocera (n.1911), immortalato nel 1929
* Il conte Antonio di Nocera (n.1911), costruttore edilizio napoletano
* Il conte Cosimo Antonio di Nocera in vacanza a Cortina nel 1948
* La premiazione nel maggio del 1948 del giovane Cosimo Antonio presso l'istituto Bianchi di Napoli, effettuata dal primo presidente della Repubblica Italiana Enrico De Nicola, per i suoi meriti scolastici
* La foto del conte Cosimo Antonio di Nocera esposta presso il liceo classico dei Padri Barnabiti dell'Istituto Bianchi
* Il conte Antonio di Nocera (n.1971) dinnanzi il ritratto del trisavolo Vincenzo
* L’avv. Antonio di Nocera in una foto ufficiale
### Luoghi
* Castello appartenuto ai Conti di Nocera, ubicato in Eboli
* Prospetto di una delle Cappelle gentilizie di famiglia, edificata da Luigi di Nocera
* Palazzo marchesale di Nocera-Moscatelli sito in Castelvetere in Val Fortore
* Piazza Luigi di Nocera
* Gli epitaffi del comm. Luigi di Nocera, di donna Carlotta Moscatelli dei Marchesi di Castelvetere e del cav. Cosimo di Nocera
* Palazzo di Nocera, sito in Napoli. Ispirato al Palazzo Sanfelice, fu una delle residenze della casata, nonché dal 1883 la prima sede della Banca Popolare fondata ed amministrata dalla famiglia per diverse generazioni.
* Primi sportelli della banca
* Targa commemorativa della benemerenza del padre Pietro di Nocera, posta all’interno della Chiesa dell’Addolorata nel 1894
* Scorcio di Piazza di Nocera
* Stemma gentilizio della famiglia di Nocera
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https://it.wikipedia.org/wiki/Club_Atl%C3%A9tico_de_Madrid_2023-2024
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Club Atlético de Madrid 2023-2024
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# Club Atlético de Madrid 2023-2024
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Club Atlético de Madrid nelle competizioni ufficiali della stagione 2023-2024.
## Stagione
La stagione 2023-2024 vede l'87ª partecipazione alla massima divisione spagnola e la 22ª di fila per l'Atlético Madrid, che conferma il tecnico argentino Diego Simeone, allenatore con più panchine in Liga nella storia dei Rojiblancos. La squadra di Madrid, dopo aver concluso il campionato precedente in terza posizione si qualifica direttamente alla fase a gironi della Champions League. Il primo incontro della stagione si è disputato il 14 agosto e ha visto la prima vittoria dell'Atlético, contro il Granada, al Cívitas Metropolitano. Il 28 agosto l'Atlético Madrid si aggiudica il derby in casa del Rayo Vallecano vincendo con un roboante 7-0; si tratta della seconda vittoria più larga ottenuta in un derby di Primera División per i colchoneros insieme al 7-0 rifilato al Getafe nel 2013, mentre è la seconda sconfitta col medesimo risultato subita dal Rayo.
Il 31 agosto a Montecarlo ha luogo il sorteggio dei gironi di Champions League che vede impegnato l'Atleti nel gruppo E con gli olandesi del Feyenoord, campioni dei Paesi Bassi, gli italiani della Lazio vice campioni in Serie A e i cinquantatré volte campioni di Scozia del Celtic. Il 16 settembre la squadra del Cholo incappa nella prima sconfitta stagionale, perdendo per 3-0 in casa del Valencia. Il 19 settembre l'Atlético esordisce in Champions League all'Olimpico di Roma, pareggiando 1-1 con la Lazio che trova la rete del pari all'ultimo minuto con l'estremo difensore Ivan Provedel. Il 24 settembre i colchoneros si aggiudicano l'andata del derby di Madrid, battendo in casa per 3-1 il Real Madrid. La prima vittoria in Europa giunge il 4 ottobre con l'Atlético Madrid che batte 3-2 il Feyenoord, nel primo incontro ufficiale tra le due compagini.
Il 29 ottobre, grazie alla vittoria per 2-1 contro l'Alavés, l'Atlético eguaglia il record stabilito nel 2013 di 14 vittorie casalinghe consecutive. Il 28 novembre l'Atlético Madrid batte a domicilio il Feyenoord 3-1 e stacca il pass per gli ottavi di finale con un turno di anticipo. La seguente vittoria per 2-0 contro la Lazio all'ultima giornata, garantisce poi il primato nel girone. Il 19 dicembre, in occasione del pari interno per 3-3 contro il Getafe si interrompe la striscia di vittorie casalinghe e al contempo Antoine Griezmann diventa il calciatore più prolifico della storia Atleti. Il girone di andata dell'Atlético Madrid si conclude con la rocambolesca sconfitta per 4-3 in casa del Girona, capolista in Liga.
Il 6 gennaio l'Atlético debutta in Coppa del Re battendo 3-1 il Lugo a domicilio e superando così i sedicesimi di finale. Il 10 gennaio l'atleti viene eliminato dalla Supercoppa di Spagna per mano dei concittadini del Real ai tempi supplementari col risultato di 5-3. Otto giorni dopo, in Coppa del Re, la squadra di Simeone ottiene la rivincita sui concittadini eliminandoli dalla competizione agli ottavi di finale col risultato di 4-2 ottenuto sempre ai supplementari. Il 26 gennaio, battendo di misura 1-0 il Siviglia, gli uomini del Cholo superano i quarti di finale di coppa per la prima volta dopo 7 anni.
## Maglie e sponsor
Lo sponsor tecnico per la stagione 2022-2023 è per il 23º anno consecutivo Nike. Lo sponsor ufficiale è Riyadh Air, sulla parte alta delle maniche c'è lo stemma della Hyundai mentre dietro la schiena, sotto il numero, è presente il logo di Ria Money Transfer.
In questa stagione si è deciso di ripercorrere i colori classici dell'Atlético. La prima maglia è composta da quattro strisce bianche e tre più spesse di colore rosso intenso. Il rosso prosegue sulle maniche, le spalle, i fianchi e sul retro. Dietro al collo è presente la bandiera della Spagna. I pantaloncini sono azzurri, con dettagli bianchi sui lati, mentre i calzettoni rossi con la frase De Madrid. La seconda maglia riprende quella celebrativa dei 120 anni del club, già indossata nella scorsa stagione, con lo stemma originale del 1903. La terza maglia ha come colore predominante il verde, con righe nere sui lati; la stessa linea segue i calzettoni e i pantaloncini. Si tratta di un'uniforme all'insegna della sostenibilità, creata con materiali riciclati e all'interno del colletto è impressa la dicitura Play Green. Atleti. Il 25 ottobre, in occasione dell'incontro di Champions League con il Celtic, l'Atlético indossa una divisa celebrativa per i cinquant'anni dall'ultimo incontro avvenuto contro gli scozzesi, nella Coppa dei Campioni 1973-1974. La maglia e i calzettoni sono completamente rossi mentre i calzoncini azzurri.
| Casa | Casa alt. | Trasferta | Trasferta alt. | Terza maglia | Celebrativa |
| - | - | - | - | - | - |
## Organigramma societario
Dal sito internet ufficiale della società.
Area direttiva
* Presidente: Enrique Cerezo
* Amministratore delegato: Miguel Ángel Gil Marín
* Vicepresidente area sociale: Lázaro Albarracín Martínez
* Vicepresidente area commerciale: Antonio Alonso Sanz
* Consiglieri: Severiano Gil y Gil, Óscar Gil Marín, Antoine Bonnier
* Segretario del consiglio: Pablo Jiménez de Parga
* Assessori del consiglio amministrativo: Peter Kenyon, Ignacio Aguillo
* Assessori legali: José Manuel Díaz, Despacho Jiménez de Parga
Area organizzativa
* Direttore finanziario: Mario Aragón Santurde
* Direttore esecutivo: Miguel Ángel Gil Marín
* Direttore sportivo: José Luis Pérez Caminero
* Direttore tecnico: Andrea Berta
Area marketing
* Direttore area marketing: Javier Martínez
* Direttore commerciale: Guillermo Moraleda
* Direttore delle risorse: Fernando Fariza Requejo
Area infrastrutturale
* Direttore dei servizi generali e delle infrastrutture: Javier Prieto
Area controllo
* Direttore di controllo: José Manuel Díaz Pérez
Area sviluppo giovanile e internazionale
* Direttore del settore giovanile e dello sviluppo internazionale: Emilio Gutiérrez Boullosa
* Direttore sportivo del settore giovanile: Carlos Aguilera
* Direttore tecnico del settore giovanile: Miguel Ángel Ruiz
* Capo-osservatore giovanile: Sergio García
* Capo talent scout: Natanael Cano Marín
* Coordinatore base: Carlos Santamarina
* Direttore scouting giovanile: Julio De Marco
Area comunicazione
* Direttore della comunicazione e area digitale: Rafael Alique
Area tecnica
* Allenatore: Diego Simeone
* Allenatore in seconda: Nelson Vivas
* Assistenti: Gustavo López, Hernán Bonvicini
* Preparatori atletici: Óscar Ortega, Óscar Pitillas
* Preparatore dei portieri: Pablo Vercellone
* Delegati: Pedro Pablo Matesanz, Francisco Javier Molina
Area sanitaria
* Responsabile: José María Villalón
* Medico: Óscar Luis Celada
* Infermiere: Gorka de Abajo
* Fisioterapisti: Esteban Arévalo, David Loras, Jesús Vázquez, Felipe Iglesias Arroyo, Iván Ortega
* Massaggiatore: Daniel Castro, Óscar Pitillas
Area ausiliare
* Magazzinieri: Cristian Bautista, Dimcho Pilichev, Mario Serrano, Fernando Sánchez Ramírez
## Rosa
La rosa e la numerazione sono tratte dal sito ufficiale dell'Atlético Madrid.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Ivo Grbić |
| 2 | D | José Giménez |
| 3 | D | César Azpilicueta |
| 4 | D | Çağlar Söyüncü |
| 5 | C | Rodrigo de Paul |
| 6 | C | Koke (capitano) |
| 7 | A | Antoine Griezmann |
| 8 | C | Saúl |
| 9 | A | Memphis Depay |
| 10 | A | Ángel Correa |
| 11 | C | Thomas Lemar |
| 12 | A | Samuel Lino |
| 13 | P | Jan Oblak (vice capitano) |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 14 | C | Marcos Llorente |
| 15 | D | Stefan Savić |
| 16 | D | Nahuel Molina |
| 17 | D | Javi Galán |
| 17 | C | Rodrigo Riquelme |
| 18 | C | Arthur Vermeeren |
| 19 | A | Álvaro Morata |
| 20 | C | Axel Witsel |
| 21 | C | Yannick Carrasco |
| 22 | D | Mario Hermoso |
| 23 | D | Reinildo Mandava |
| 24 | C | Pablo Barrios |
| 25 | P | Horațiu Moldovan |
## Calciomercato
Il calcio mercato dell'Atlético si apre con il riscatto di Antoine Griezmann dal Barcellona. Manu Sánchez, rientrato dal prestito triennale all'Osasuna, viene invece inserito come contropartita tecnica per portare Javi Galán alla corte di Simeone. Dopo tre stagioni in rojiblanco Geoffrey Kondogbia viene ceduto a titolo definitivo ai francesi dell'Olympique Marsiglia. Per rafforzare il reparto difensivo la società mette sotto contratto Çağlar Söyüncü, proveniente dal Leicester City, il nazionale spagnolo César Azpilicueta, in scadenza col Chelsea, e la giovane promessa Santiago Mouriño dal Racing Montevideo. Ancora sull'asse Madrid-Marsiglia si concretizza il passaggio a titolo definitivo di Renan Lodi ai francesi. A stagione in corso l'Atlético sottoscrive le prestazioni del diciannovenne Samu Omorodion, proveniente dal Granada che all'esordio in Liga aveva messo a segno una rete proprio contro i colchoneros. L'under-19 spagnolo viene poi girato in prestito all'Alavés per sopperire all'infortunio di Giuliano Simeone. Il calcio mercato estivo si chiude con le cessioni di Yannick Carrasco ai sauditi dell'Al-Shabab e di João Félix, in prestito, al Barcellona.
La sessione invernale di calcio mercato si apre coi trasferimenti di Javi Galán, in prestito, alla Real Sociedad e del portiere rumeno Horațiu Moldovan giunto a titolo definitivo dal Rapid Bucarest. Lascia dunque il club il portiere croato Ivo Grbić, per trasferirsi a titolo definitivo agli inglesi dello Sheffield Utd, mentre dall'Anversa giunge il centrocampista belga Arthur Vermeeren. Anche Söyüncü viene ceduto con la formula del prestito, ai turchi del Fenerbahçe.
### Sessione estiva (dal 1º luglio al 1º settembre)
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | César Azpilicueta | Chelsea | svincolato |
| D | Javi Galán | Celta Vigo | definitivo (5 milioni €) |
| D | Santiago Mouriño | Racing de Montevideo | definitivo (2,7 milioni €) |
| D | Çağlar Söyüncü | Leicester City | svincolato |
| A | Samu Omorodion | Granada | definitivo (6 milioni €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
| D | Renan Lodi | Nottingham Forest | fine prestito |
| D | Manu Sánchez | Osasuna | fine prestito |
| C | Rodrigo Riquelme Reche | Girona | fine prestito |
| C | Juan Manuel Sanabria | Atlético San Luis | fine prestito |
| C | Javi Serrano | Ibiza | fine prestito |
| A | Sergio Camello | Rayo Vallecano | fine prestito |
| A | Matheus Cunha | Wolverhampton | fine prestito |
| A | Borja Garcés | Tenerife | fine prestito |
| A | Antoine Griezmann | Barcellona | definitivo (20 milioni €) |
| A | João Félix | Chelsea | fine prestito |
| A | Samuel Lino | Valencia | fine prestito |
| A | Víctor Mollejo | Real Saragozza | fine prestito |
| A | Giuliano Simeone | Real Saragozza | fine prestito |
| A | Vitolo | Las Palmas | fine prestito |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Matt Doherty | Wolverhampton | gratuito |
| D | Renan Lodi | Olympique Marsiglia | definitivo (13 milioni €) |
| D | Sergio Reguilón | Tottenham | fine prestito |
| C | Yannick Carrasco | Al-Shabab | definitivo (15 milioni €) |
| C | Geoffrey Kondogbia | Olympique Marsiglia | definitivo (8 milioni €) |
| A | Matheus Cunha | Wolverhampton | definitivo (50 milioni €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
| D | Santiago Mouriño | Real Saragozza | prestito |
| D | Manu Sánchez | Celta Vigo | definitivo |
| C | Carlos Martín | Mirandés | prestito |
| C | Juan Manuel Sanabria | Atlético San Luis | definitivo |
| C | Javi Serrano | Sturm Graz | prestito |
| A | Sergio Camello | Rayo Vallecano | definitivo (5 milioni€) |
| A | Borja Garcés | Elche | prestito |
| A | Antoine Griezmann | Barcellona | fine prestito |
| A | João Félix | Barcellona | prestito |
| A | Víctor Mollejo | Real Saragozza | rinnovo prestito |
| A | Samu Omorodion | Alavés | prestito |
| A | Giuliano Simeone | Alavés | prestito |
| A | Germán Valera | Real Saragozza | rinnovo prestito |
### Sessione invernale (dal 2 al 31 gennaio)
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| P | Horațiu Moldovan | Rapid Bucarest | definitivo (0,8 milioni €) |
| C | Arthur Vermeeren | Anversa | definitivo (18 milioni €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
| A | Marcos Paulo | San Paolo | fine prestito |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| P | Ivo Grbić | Sheffield Utd | definitivo (2,5 milioni €) |
| D | Javi Galán | Real Sociedad | prestito |
| D | Çağlar Söyüncü | Fenerbahçe | prestito |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
## Statistiche
### Statistiche di squadra
| Competizione | Punti | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Competizione | Punti | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | DR |
| Primera División | 44 | 11 | 10 | 1 | 0 | 25 | 11 | 10 | 4 | 1 | 5 | 17 | 12 | 21 | 14 | 2 | 5 | 42 | 23 | +19 |
| Coppa del Re | - | 2 | 2 | 0 | 0 | 5 | 2 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 1 | 3 | 3 | 0 | 0 | 8 | 3 | +5 |
| Champions League | 14 | 3 | 3 | 0 | 0 | 11 | 2 | 3 | 1 | 2 | 0 | 6 | 4 | 6 | 4 | 2 | 0 | 17 | 6 | +11 |
| Supercopa de España | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 | 0 | 1 | 3 | 5 | -2 |
| Totale | - | 16 | 15 | 1 | 0 | 41 | 15 | 14 | 6 | 3 | 5 | 26 | 17 | 31 | 31 | 4 | 6 | 70 | 37 | +33 |
### Andamento in campionato
| Giornata | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 36 | 37 | 38 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Luogo | C | T | T | C | T | C | T | C | C | T | C | T | C | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T |
| Risultato | V | N | V | V | P | V | V | V | V | V | V | P | V | V | P | V | P | N | P | R | V | V | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Posizione | 1 | 4 | 2 | 4 | 7 | 5 | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | 4 | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | | | | | | | | | | | | | | | | |
Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
### Statistiche dei giocatori
In corsivo i calciatori ceduti durante la stagione
| Giocatore | Primera División | Primera División | Primera División | Primera División | Coppa di Spagna | Coppa di Spagna | Coppa di Spagna | Coppa di Spagna | Champions League | Champions League | Champions League | Champions League | Supercoppa di Spagna | Supercoppa di Spagna | Supercoppa di Spagna | Supercoppa di Spagna | Totale | Totale | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Azpilicueta, C. C. Azpilicueta | 16 | 0 | 3 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 22 | 0 | 5 | 0 |
| Barrios, P. P. Barrios | 11 | 0 | 2 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 3 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16 | 1 | 2 | 0 |
| Carrasco, Y. Y. Carrasco | 3 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3 | 0 | 0 | 0 |
| Correa, Á. Á. Correa | 16 | 4 | 1 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 6 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 25 | 5 | 2 | 0 |
| de Paul, R. R. de Paul | 18 | 0 | 3 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 4 | 0 | 2 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 26 | 0 | 6 | 1 |
| Galán, Javi Javi Galán | 5 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 9 | 0 | 2 | 0 |
| Giménez, J.M. J.M. Giménez | 15 | 0 | 4 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 4 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 23 | 0 | 6 | 0 |
| Griezmann, A. A. Griezmann | 21 | 11 | 3 | 0 | 3 | 1 | 1 | 0 | 6 | 5 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 31 | 18 | 5 | 0 |
| Hermoso, M. M. Hermoso | 18 | 0 | 6 | 0 | 2 | 0 | 2 | 0 | 6 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 27 | 2 | 8 | 0 |
| Koke, Koke | 18 | 0 | 4 | 0 | 3 | 0 | 2 | 0 | 5 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 27 | 0 | 6 | 0 |
| Kostis, I. I. Kostis | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Lemar, T. T. Lemar | 3 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 |
| Lino, S. S. Lino | 17 | 3 | 1 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 4 | 2 | 2 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 24 | 6 | 3 | 0 |
| Llorente, M. M. Llorente | 21 | 3 | 3 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 30 | 3 | 3 | 0 |
| , Memphis Memphis | 11 | 3 | 0 | 0 | 3 | 3 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16 | 6 | 0 | 0 |
| Moldovan, H. H. Moldovan | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | - | - | - | - | 0 | -0 | 0 | 0 |
| Morata, Á. Á. Morata | 20 | 13 | 3 | 1 | 3 | 1 | 1 | 0 | 6 | 5 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 30 | 19 | 5 | 1 |
| Molina, N. N. Molina | 18 | 2 | 2 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 6 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 28 | 2 | 3 | 0 |
| Oblak, J. J. Oblak | 21 | -21 | 0 | 0 | 3 | -3 | 0 | 0 | 6 | -6 | 0 | 0 | 1 | -3 | 0 | 0 | 31 | -33 | 0 | 0 |
| , Reinildo Reinildo | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 |
| Riquelme, R. R. Riquelme | 17 | 2 | 1 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 25 | 3 | 1 | 0 |
| Saúl, Saúl | 21 | 0 | 4 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 6 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 31 | 1 | 6 | 0 |
| Savić, S. S. Savić | 12 | 0 | 5 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 17 | 0 | 6 | 1 |
| Söyüncü, Ç. Ç. Söyüncü | 6 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 10 | 0 | 1 | 1 |
| Vermeeren, A. A. Vermeeren | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Witsel, A. A. Witsel | 20 | 1 | 2 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 6 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 30 | 1 | 3 | 0 |
|
1,308,540 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Web_3.0
|
Web 3.0
|
# Web 3.0
In informatica il Web 3.0 è un termine a cui corrispondono significati diversi, volti a descrivere l'evoluzione dell'utilizzo del web e l'interazione fra gli innumerevoli percorsi evolutivi possibili. Questi includono:
* trasformare il web in un database, cosa che faciliterebbe l'accesso ai contenuti da parte di molteplici applicazioni che non siano dei browser;
* sfruttare al meglio le tecnologie basate sull'intelligenza artificiale;
* il web semantico;
* il geospatial web;
* l'implementazione di una blockchain distribuita che supporti un linguaggio Turing completo
## Storia
Il termine Web 3.0 è apparso per la prima volta agli inizi del 2006 in un articolo di Jeffrey Zeldman critico verso il Web 2.0 e le sue tecnologie associate, come ad esempio AJAX.
Nel maggio 2006, [Tim Berners-Lee] affermava:
«People keep asking what Web 3.0 is. I think maybe when you've got an overlay of Scalable Vector Graphics - everything rippling and folding and looking misty - on Web 2.0 and access to a semantic Web integrated across a huge space of data, you'll have access to an unbelievable data resource»
«Le persone continuano a chiedere cos'è il Web 3.0. Penso che, forse, quando si sarà ottenuta una sovrapposizione della Grafica Vettoriale Scalabile - oggi tutto appare poco nitido, con pieghe ed increspature - nel Web 2.0, e l'accesso ad un Web semantico integrato attraverso un grosso quantitativo di dati, si potrà ottenere l'accesso ad un'incredibile risorsa di dati.»
(Tim Berners-Lee, "Un Web 'più rivoluzionario'")
Durante il Technet Summit nel novembre 2006, Jerry Yang, fondatore e presidente di Yahoo!, rilasciava la seguente dichiarazione:
«Il Web 2.0 è ampiamente documentato e discusso. Il potere della Rete ha raggiunto la massa critica, con potenzialità sviluppabili in rete, non solo tramite hardware come consoles gioco e dispositivi mobili ma anche attraverso architetture software. Non è necessario essere informatici per creare un programma. Stiamo osservando che ciò che si manifesta nel Web 2.0 e nel Web 3.0 sarà una grande estensione di tutto ciò, un vero e proprio mezzo comune ... la distinzione tra professionista, semi-professionista e consumatore andrà sfocandosi creando un effetto rete per business e applicazioni.»
(Jerry Yang)
Allo stesso Technet Summit, Reed Hastings, fondatore e CEO di Netflix, riassumeva in una semplice formula la definizione delle diverse fasi del web:
«Web 1.0 was dial-up, 50k average bandwidth, Web 2.0 is an average 1 megabit of bandwidth and Web 3.0 will be 10 megabits of bandwidth all the time, which will be the full video Web, and that will feel like Web 3.0»
(Reed Hastings)
Nell'agosto 2007, l'agenzia digitale brasiliana CUBO ha definito il Web 3.0 come l'abilità per i clienti di comunicare con le aziende, sia in maniera diretta utilizzando blog e altre applicazioni Web 2.0, che in maniera indiretta, come se fossimo i possessori di dati psicografici analizzati dal Web semantico e da altri strumenti di marketing come Microtargeting/Silent Marketing.
Il termine Web 3.0 è diventata una materia di crescente interesse e dibattito a partire dalla fine del 2006 sino al 2007.
Più recentemente, in particolare dal 2015 in avanti, con lo sviluppo della rete Ethereum, il termine ha assunto un nuovo significato di rete decentralizzata e resistente alla censura. Tuttavia è ancora presto per dire se la rete Ethereum avrà una diffusione tale da rappresentare in effetti la successiva evoluzione di internet.
## Innovazioni associate con il Web 3.0
### Applicazioni Web-based e desktop
Le tecnologie Web 3.0, come ad esempio un software intelligente che utilizza dati semantici, sono state implementate ed usate su piccola scala da molteplici aziende con l'intento di manipolare i dati più efficientemente. Negli anni recenti, tuttavia, ci si è concentrati anche nel fornire tecnologie Web semantiche al pubblico generico. Alcune start-up come Garlik, Metaweb, Radar Networks e Powerset sono fra quelle che nel 2006-2007 hanno ricevuto un'ampia copertura mediatica relativamente al campo dell'innovazione.
### Calcolo distribuito
Se la rete Ethereum si diffonderà a sufficienza da essere considerata la nuova internet, l'innovazione più importante sarà la decentralizzazione: gli utenti possono scegliere di far partecipare il proprio computer o dispositivo al funzionamento della rete stessa, oltre che usarlo per la consultazione, e le informazioni vengono quindi automaticamente duplicate su ogni computer che partecipa, distribuendo il calcolo fra tutti i nodi della rete, invece di centralizzarlo su alcuni server noti, come avviene nell'attuale rete internet. Ciò garantisce la resistenza della rete a qualsiasi tipo di censura selettiva.
## Dibattiti sul Web 3.0
Ci sono diversi dibattiti sul significato del termine Web 3.0 e su quale possa essere una definizione adatta.
### Trasformare il Web in un database
Il primo passo verso un "Web 3.0" è l'emergere del "Data Web" visto che gli archivi di dati strutturati sono pubblicati sul Web in formati riutilizzabili e "interrogabili" da remoto, come XML, RDF e microformati. La recente crescita della tecnologia SPARQL fornisce un linguaggio di query standardizzato e l'API per la ricerca attraverso database RDF distribuiti nel Web. I Data Web permettono un nuovo livello di integrazione e di interoperabilità delle applicazioni, rendendo i dati disponibili a tutti e "linkabili" come se fossero pagine Web. Il Data Web è il primo passo verso il vero e proprio Web semantico. Nella fase di Data Web l'attenzione è principalmente rivolta verso la strutturazione di dati disponibili utilizzando l'RDF. Nella fase successiva di Web semantico il raggio verrà ampliato in modo che sia i dati strutturati che quelli che tradizionalmente sono considerati contenuti non strutturati o semi strutturati (come pagine Web, documenti, ecc.) saranno disponibili in larga misura in formati semantici RDF ed OWL.
### Un percorso evolutivo verso l'intelligenza artificiale
Il Web 3.0 è stato anche utilizzato per descrivere un percorso evolutivo per il Web che conduce all'Intelligenza Artificiale capace di interagire con il Web in modo quasi umano. Alcuni scettici credono invece che ciò sia impossibile da raggiungere. Nonostante ciò, aziende come IBM e Google stanno implementando nuove tecnologie che stanno ottenendo informazioni sorprendenti come prevedere le canzoni più scaricate, attraverso il data mining, sui siti Web universitari.
L'archiviazione e lo studio delle informazioni che riguardano l'interesse espresso durante la navigazione da parte di un software evoluto oppure la possibilità di trasferire sensazioni, esigenze, gusti e comportamenti, nel campo medico, metterebbero le macchine nelle condizioni di poter assistere e contemporaneamente supportare coloro che per problemi di salute non possono essere autosufficienti.
C'è anche un altro dibattito sul fatto che la forza trainante dietro il Web 3.0 saranno i sistemi intelligenti oppure se l'intelligenza verrà fuori in maniera più organica, da sistemi di persone intelligenti, come per esempio attraverso servizi di filtraggio collaborativo come del.icio.us, Flickr e Digg che estraggono il significato e l'ordine dal Web esistente ed il come le persone vi interagiscono.
### La realizzazione del Web semantico e del SOA
In linea con l'Intelligenza Artificiale, il Web 3.0 potrebbe costituire la realizzazione e l'estensione del concetto di Web semantico. I ricercatori accademici stanno lavorando per sviluppare un software per il ragionamento, basato sulla logica descrittiva e sugli agenti intelligenti. Tali applicazioni possono compiere operazioni di ragionamento logico utilizzando una serie di regole che esprimano una relazione logica tra i concetti ed i dati sul Web.
Srmana Mitra sostiene invece che il Web semantico potrebbe essere l'essenza della prossima generazione dell'Internet e propone una formula per incapsulare il Web 3.0.
Il Web 3.0 è stato anche messo in relazione ad una possibile convergenza di un'architettura Service-oriented e del Web semantico.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Conti_di_Foix
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Conti di Foix
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# Conti di Foix
La contea di Foix è un territorio che fu scorporato dalla contea di Carcassonne dal conte Ruggero I il Vecchio in favore del suo figlio cadetto Bernardo Ruggero.
## Casato dei Foix-Carcassonne
* (1012-1037): Bernardo Ruggero, conte di Foix e di Couserans, figlio di Ruggero I di Carcassonne; sposò Garsenda, Contessa di Bigorre;
* (1037-1064): Ruggero I: conte di Foix, figlio del precedente;
* (1064-1071): Pietro Bernardo, conte di Foix, fratello del precedente;
* (1071-1124): Ruggero II, conte di Foix, figlio del precedente; sposò Stefania, dama della Marche;
* (1124-1148): Ruggero III, conte di Foix, figlio del precedente; sposò Ximène di Barcellona;
* (1148-1188): Ruggero-Bernardo I il Grosso, conte di Foix, figlio del precedente; sposò Cecilia de Bézièrs;
* (1188-1223): Raimondo Ruggero, conte di Foix, figlio del precedente; sposò Filippa de Moncade;
* (1123-1241): Ruggero Bernardo II il Grande, conte di Foix, figlio del precedente; sposò Ermessenda di Castelbon
* (1241-1265): Ruggero IV, conte di Foix, figlio del precedente; sposò Brunissenda di Cardonne;
* (1265-1302): Ruggero Bernardo III, conte di Foix, figlio del precedente; sposò Margherita, viscontessa di Béarn;
* (1302-1315): Gastone I, conte di Foix e visconte di Béarn, figlio del precedente; sposò Giovanna d'Artois;
* (1315-1343): Gastone II, conte di Foix, visconte di Béarn e Lautrec, figlio del precedente; sposò Eleonora, contessa di Comminges;
* (1343-1391): Gastone III Febo di Foix-Béarn, conte di Foix, visconte di Béarn e Lautrec, figlio del precedente; sposò Agnese di Navarra, ma l'unico figlio non gli sopravvisse;
* (1391-1398): Matteo: conte di Foix, visconte di Béarn e Castelbon, figlio di un cugino di Gastone III; sposò Giovanna d'Aragona.
## Casato dei Grailly
I Foix-Grailly abbandonarono il nome e l'arma di Grailly per quella di Foix-Béarn.
* (1398-1412): Isabella, contessa di Foix, viscontessa di Béarn e Castelbon, sorella di Matteo; sposò Arcimbaldo di Grailly;
* (1412-1436): Giovanni I, nato Giovanni di Grailly; conte di Foix e di Bigorre, visconte di Béarn e Villemur, figlio di Isabella e Arcimbaldo; sposò Giovanna d'Albret;
* (1436-1472): Gastone IV, conte di Foix e di Bigorre, visconte di Béarn, Nébouzan, Villemeur e Lautrec, pari di Francia, figlio del precedente; sposò Eleonora di Navarra, regina di Navarra;
* (1472-1483): Francesco Febo, re di Navarra, duca di Nemours, conte di Foix e Bigorre, visconte di Béarn, Pari di Francia, nipote (figlio del figlio) del precedente; non ebbe discendenza;
* (1483-1517): Caterina, regina di Navarra, contessa di Foix e Bigorre, viscontessa del Béarn, Nébouzan, Villemeur e Lautrec, sorella di Francesco Febo; sposò Giovanni d'Albret.
## Casa d'Albret
Ormai il titolo di re di Navarra prevale sul nome originale del casato. Vedi quindi Re di Navarra.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tanglewood_Boys
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Tanglewood Boys
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# Tanglewood Boys
I Tanglewood Boys sono un'associazione criminosa in ambito mafioso italo americana, nata a Yonkers, Stati Uniti d'America.
Prende il nome dal centro commerciale che il gruppo frequentava, situato in una via di shopping, la Central Avenue, a Yonkers. I Tanglewood Boys hanno iniziato le loro attività criminose verso il 1970, e sono considerati collegati alla mafia italo-americana, in particolare con la famiglia criminale Lucchese. Anche la famiglia criminale Quattrocchi pare abbia reclutato sicari dai Tanglewood Boys. Tuttavia, la famiglia Quattrocchi è rimasta successivamente attiva solo con membri del proprio nucleo familiare (parenti, zii, cugini). Famosi sono Pasquale Perello e Salvatore Quattrocchi, del Nord Jersey Clan.
I Tanglewood Boys subirono un duro colpo nel 1994, quando una parte di loro venne arrestata per l'omicidio di uno studente, Louis Balancio, in un bar sportivo di Yonkers; dopo questo fatto, un informatore dei TWB, Darin Mazzarella, confermò come colpevole Anthony DiSimone, che nel 2005 fu processato con l'accusa di omicidio di secondo grado.
## Cultura di massa
I Tanglewood Boys sono citati anche nel telefilm CSI: NY, durante due episodi (rispettivamente nella prima stagione, episodio Tanglewood, e nella seconda stagione, episodio Run Silent, Run Deep) che vedono protagonista il detective Danny Messer (suo fratello, infatti, era membro dei TWB).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Leagues_Cup_2023
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Leagues Cup 2023
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# Leagues Cup 2023
La Leagues Cup 2023 è stata la 3ª edizione della Leagues Cup, dopo la cancellazione dell'edizione 2022. È iniziata il 21 luglio 2023 e si è conclusa il 19 agosto 2023.
A partire da questa edizione la competizione verrà riconosciuta dalla CONCACAF e qualificherà tre squadre alla Champions League dell'anno successivo. Il torneo inoltre cambierà formato e si disputerà all'interno di un mese, durante il quale Liga MX e MLS saranno sospese per permettere a tutti i 47 club di partecipare.
## Formato
Questa sarà la prima edizione della Leagues Cup in cui parteciperanno tutte le squadre di entrambi i campionati. Le squadre campioni dei due campionati partiranno direttamente dai sedicesimi di finale mentre le restanti squadre si ritroveranno in 15 gironi composti da tre squadre. Il sistema di assegnazione del punteggio prevede 3 punti per la vittoria, un punto a testa in caso di pareggio e nessun punto per la sconfitta. In caso di parità, le squadre si sfideranno ai rigori e la squadra vincitrice guadagnerà un punto addizionale.
## Squadre partecipanti
La competizione vedrà la partecipazione di tutte le 29 squadre del campionato statunitense e di tutte le 18 squadre del campionato messicano; Il ranking delle squadre verrà calcolato secondo le classifiche degli ultimi campionati, quindi considerando il MLS Supporters' Shield 2022 e la Liga MX 2021–2022. Le squadre campioni non parteciperanno alla fase a gironi e partiranno dal turno successivo, mentre le successive 15 squadre di ogni campionato verranno sorteggiate nei gironi in base al loro posizionamento in campionato; le restanti 15 squadre non classificate verranno inserite nei gironi in base all'area geografica.
| Nazione | |
| - | - |
| Stati Uniti | 29 squadre dalla Major League Soccer |
| Messico | 18 squadre dalla Liga MX |
## Fase a gironi
Di seguito i gironi sorteggiati il 20 gennaio 2023.
### West 1
| | TUA | SJE |
| - | - | - |
| Tigres UANL | | |
| Portland Timbers | 1-2 | 2-0 |
| S.J. Earthquakes | 0-1 | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Tigres UANL | 6 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 3 | 1 | +2 |
| Portland Timbers | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 3 | 2 | +1 |
| S.J. Earthquakes | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 3 | -3 |
### West 2
| | MON | SEA |
| - | - | - |
| Monterrey | | |
| Real Salt Lake | 0-3 | 3-0 |
| Seattle Sounders | 2-4 | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Monterrey | 6 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 7 | 2 | +5 |
| Real Salt Lake | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 3 | 3 | 0 |
| Seattle Sounders | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 2 | 7 | -5 |
### West 3
| | LEO | VAN |
| - | - | - |
| LA Galaxy | 0-1 | 1-2 |
| León | | |
| Vancouver Whitecaps | 2-2 (15-16 dtr) | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| León | 5 | 2 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 2 | +1 |
| Vancouver Whitecaps | 4 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 4 | 3 | +1 |
| LA Galaxy | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 3 | -2 |
### Central 1
| | AME | STL |
| - | - | - |
| América | | |
| Columbus Crew | 4-1 | 2-1 |
| St. Louis City | 0-4 | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Columbus Crew | 6 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 6 | 2 | +4 |
| América | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 5 | 4 | +1 |
| St. Louis City | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 6 | -5 |
### Central 2
| | PUE | CHI |
| - | - | - |
| Puebla | | |
| Minnesota Utd | 4-0 | 2-3 |
| Chicago Fire | 1-1 (9-10 dtr) | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Chicago Fire | 4 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 4 | 3 | +1 |
| Minnesota Utd | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 6 | 3 | +3 |
| Puebla | 2 | 2 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 5 | -4 |
### Central 3
| | CHV | SKC |
| - | - | - |
| Chivas | | |
| FC Cincinnati | 1-3 | 3-3 (4-2 dtr) |
| Sporting K.C. | 1-0 | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| FC Cincinnati | 5 | 2 | 1 | 1 | 0 | 0 | 6 | 4 | +2 |
| Sporting K.C. | 4 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 4 | 3 | +1 |
| Guadalajara | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 4 | -3 |
### Central 4
| | TOL | COL |
| - | - | - |
| Nashville | 3-4 | 2-1 |
| Toluca | | |
| Colorado Rapids | 1-4 | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Toluca | 6 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 8 | 4 | +4 |
| Nashville | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 5 | 5 | 0 |
| Colorado Rapids | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 2 | 6 | -4 |
### South 1
| | MZT | JUA |
| - | - | - |
| Austin FC | 1-3 | 1-3 |
| Mazatlán | | 5-3 |
| Juárez | | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Mazatlán | 6 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 8 | 4 | +4 |
| Juárez | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 6 | 6 | 0 |
| Austin FC | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 2 | 6 | -4 |
### South 2
| | SAN | HOU |
| - | - | - |
| Santos Laguna | | |
| Orlando City | 3-2 | 1-1 (5-4 dtr) |
| Houston Dynamo | 2-2 (4-5 dtr) | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Orlando City | 5 | 2 | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 3 | +1 |
| Houston Dynamo | 3 | 2 | 0 | 1 | 1 | 0 | 3 | 3 | 0 |
| Santos Laguna | 1 | 2 | 0 | 0 | 1 | 1 | 4 | 5 | -1 |
### South 3
| | CRU | ATL |
| - | - | - |
| Cruz Azul | | |
| Inter Miami | 2-1 | 4-0 |
| Atlanta Utd | 1-1 (4-5 dtr) | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Inter Miami | 6 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 6 | 1 | +5 |
| Cruz Azul | 2 | 2 | 0 | 0 | 1 | 1 | 2 | 3 | -1 |
| Atlanta United | 1 | 2 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 5 | -4 |
### South 4
| | NEC | CHA |
| - | - | - |
| FC Dallas | 3-0 | 2-2 (1-4 dtr) |
| Necaxa | | |
| Charlotte FC | 4-1 | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Charlotte FC | 5 | 2 | 1 | 1 | 0 | 0 | 6 | 3 | +3 |
| FC Dallas | 4 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 5 | 2 | +3 |
| Necaxa | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 7 | -6 |
### East 1
| | TIJ | QUE |
| - | - | - |
| Philadelphia Union | 3-1 | 5-1 |
| Club Tijuana | | 0-1 |
| Querétaro | | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Philadelphia Union | 6 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 8 | 2 | +6 |
| Querétaro | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 2 | 5 | -3 |
| Club Tijuana | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 4 | -3 |
### East 2
| | PUM | DCU |
| - | - | - |
| CF Montréal | 2-2 (4-2 dtr) | 0-1 |
| Pumas UNAM | | |
| D.C. United | 0-3 | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Pumas UNAM | 4 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 5 | 2 | +3 |
| D.C. United | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 3 | -2 |
| CF Montréal | 2 | 2 | 0 | 1 | 0 | 1 | 2 | 3 | -1 |
### East 3
| | ATS | TOR |
| - | - | - |
| New York City | 0-1 | 5-0 |
| Atlas | | |
| Toronto FC | 0-1 | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| Atlas | 6 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | +2 |
| New York City | 3 | 2 | 1 | 0 | 0 | 1 | 5 | 1 | +4 |
| Toronto FC | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 6 | -6 |
### East 4
| | ASL | NER |
| - | - | - |
| N.Y. Red Bulls | 2-1 | 0-0 (4-2 dtr) |
| Atlético San Luis | | |
| N.E. Revolution | 5-1 | |
| Squadra | Pt | G | V | VR | PR | P | GF | GS | DR |
| N.Y. Red Bulls | 5 | 2 | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 1 | +1 |
| N.E. Revolution | 4 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 5 | 1 | +4 |
| Atlético San Luis | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 2 | 7 | -5 |
## Fase a eliminazione diretta
### Tabellone
| Sedicesimi di finale | Sedicesimi di finale | Sedicesimi di finale | Ottavi di finale | Ottavi di finale | Ottavi di finale | Quarti di finale | Quarti di finale | Quarti di finale | Semifinali | Semifinali | Semifinali | Finale | Finale | Finale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Los Angeles FC | Los Angeles FC | 7 | | | | | | | | | | | | |
| Juárez | Juárez | 1 | Los Angeles FC | Los Angeles FC | 4 | | | | | | | | | |
| León | León | 1 | Real Salt Lake | Real Salt Lake | 0 | | | | | | | | | |
| Real Salt Lake | Real Salt Lake | 3 | | | | Los Angeles FC | Los Angeles FC | 2 | | | | | | |
| Tigres UANL | Tigres UANL | 1 (5) | | | | Monterrey | Monterrey | 3 | | | | | | |
| Vancouver Whitecaps | Vancouver Whitecaps | 1 (3) | Tigres UANL | Tigres UANL | 0 | | | | | | | | | |
| Monterrey | Monterrey | 1 | Monterrey | Monterrey | 1 | | | | | | | | | |
| Portland Timbers | Portland Timbers | 0 | | | | | | | Monterrey | Monterrey | 0 | | | |
| Columbus Crew | Columbus Crew | 3 (3) | | | | | | | Nashville | Nashville | 2 | | | |
| Minnesota Utd | Minnesota Utd | 3 (4) | Minnesota Utd | Minnesota Utd | 2 (4) | | | | | | | | | |
| Toluca | Toluca | 4 | Toluca | Toluca | 2 (2) | | | | | | | | | |
| Sporting K.C. | Sporting K.C. | 1 | | | | Minnesota Utd | Minnesota Utd | 0 | | | | | | |
| Chicago Fire | Chicago Fire | 0 | | | | Nashville | Nashville | 5 | | | | | | |
| América | América | 1 | América | América | 2 (5) | | | | | | | | | |
| FC Cincinnati | FC Cincinnati | 1 (4) | Nashville | Nashville | 2 (6) | | | | | | | | | |
| Nashville | Nashville | 1 (5) | | | | | | | | | | Nashville | Nashville | 1 (9) |
| Philadelphia Union | Philadelphia Union | 0 (5) | | | | | | | | | | Inter Miami | Inter Miami | 1 (10) |
| D.C. United | D.C. United | 0 (4) | Philadelphia Union | Philadelphia Union | 1 (4) | | | | | | |
| N.Y. Red Bulls | N.Y. Red Bulls | 1 | N.Y. Red Bulls | N.Y. Red Bulls | 1 (3) | | | | | | |
| New York City | New York City | 0 | | | | Philadelphia Union | Philadelphia Union | 2 | | | |
| Pumas UNAM | Pumas UNAM | 0 | | | | Querétaro | Querétaro | 1 | | | |
| Querétaro | Querétaro | 1 | Querétaro | Querétaro | 1 (4) | | | | | | |
| Atlas | Atlas | 0 (7) | N.E. Revolution | N.E. Revolution | 1 (3) | | | | | | |
| N.E. Revolution | N.E. Revolution | 0 (8) | | | | | | | Philadelphia Union | Philadelphia Union | 1 |
| Mazatlán | Mazatlán | 1 | | | | | | | Inter Miami | Inter Miami | 4 |
| FC Dallas | FC Dallas | 2 | FC Dallas | FC Dallas | 4 (3) | | | | | | | Finale per il terzo posto | Finale per il terzo posto | Finale per il terzo posto |
| Orlando City | Orlando City | 1 | Inter Miami | Inter Miami | 4 (5) | | | | | | |
| Inter Miami | Inter Miami | 3 | | | | Inter Miami | Inter Miami | 4 | | | | Monterrey | Monterrey | 0 |
| Charlotte FC | Charlotte FC | 0 (4) | | | | Charlotte FC | Charlotte FC | 0 | | | | Philadelphia Union | Philadelphia Union | 3 |
| Cruz Azul | Cruz Azul | 0 (3) | Charlotte FC | Charlotte FC | 2 | | | | | | | | | |
| Houston Dynamo | Houston Dynamo | 0 (5) | Houston Dynamo | Houston Dynamo | 1 | | | | | | |
| Pachuca | Pachuca | 0 (3) | | | | | | | | | | | | |
## Classifica marcatori
| Gol | Giocatore | Squadra |
| - | - | - |
| 10 | Lionel Messi | Inter Miami |
| 7 | Bongokuhle Hlongwane | Minnesota United |
| 6 | Denis Bouanga | Los Angeles FC |
| 5 | Germán Berterame | Monterrey |
| 5 | Brandon Vázquez | Cincinnati |
| 4 | Dániel Gazdag | Philadelphia Union |
| 4 | Robert Taylor | Inter Miami |
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4,470,701 |
https://it.wikipedia.org/wiki/53_Eridani
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53 Eridani
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# 53 Eridani
Coordinate: $04^h$ $38^m$ $10.825^s,$ -14° 18′ 14.46″
53 Eridani è una stella situata nella costellazione dell'Eridano. La sua magnitudine apparente è +3,85 e dista 110 anni luce dal sistema solare. Si tratta di una stella binaria, ove la stella principale del sistema, una gigante arancione di classe spettrale K1III, è accompagnata da una più debole componente di settima magnitudine, distanziata visualmente in cielo di 1,1 secondi d'arco, e che ruota attorno alla principale in 77,4 anni.
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6,241,229 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Bi%C3%A8vre_%28Senna%29
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Bièvre (Senna)
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# Bièvre (Senna)
La Bièvre è un fiume che nasce a Guyancourt e dopo 34,6 km si getta nel principale collettore fognario di Parigi.
La Bièvre una volta confluiva nella Senna a Parigi (all'altezza della stazione ferroviaria di Parigi Austerlitz)
Nel suo corso attraversa i dipartimenti di Yvelines, dell'Essonne, del Hauts-de-Seine e Val-de-Marne.
Dal 1912, la Bièvre, che allora era il secondo fiume di Parigi e correva attraverso il XIII e il V arrondissement, è stato ricoperto lungo tutto il suo percorso urbano.
## Etimologia
Essa deve forse il proprio nome al latino biber, il castoro, scomparso nella zona già dal XIII secolo, ma potrebbe anche derivare da beber, che significa anche di colore bruno, come le sue acque. Nel 1787 la sua denominazione era ruisseau des Gobelins in riferimento a Gilles Gobelin, tintore dello scarlatto, che si stabilì sulla riva della Bièvre sotto Francesco I verso il 1500, in quello che diventerà l'attuale îlot de la Reine Blanche e quartiere della Manifattura dei Gobelins. D'altronde essa è indicata sotto questo nome sulla pianta dell'intendenza di Guyancourt.
## Geografia
Con un percorso di 34,6 km la Bièvre nasce nel quartiere di Bouviers a ovest di Guyancourt, ad un'altezza s.l.m. di 159 m.
Sfocia a Parigi all'incrocio di tre arrondissement, il XIII, il XII e il V, a 37 m s.l.m.
### Comuni attraversati
Nel suo percorso che si snoda in quattro dipartimenti, Yveline, Essonne, Hauts-de-Seine e Val-de-Marne, la Bièvre attraversa quindici comuni: (da monte a valle) Guyancourt (sorgente), Buc, Les Loges-en-Josas, Jouy-en-Josas, Bièvres, Igny, Verrières-le-Buisson, Massy, Antony, Fresnes, L'Haÿ-les-Roses, Cachan, Arcueil, Gentilly, Parigi (confluenza).
## La Bièvre fuori Parigi
### Storia
La Bièvre, già fortemente modificata dall'uomo (pulitura, aggiustamento degli argini, ecc.) è più volte citata nella giurisprudenza degli anni 1700 riguardante acque e foreste. Il 26 fruttidoro dell'anno III (12 settembre 1795), Oberkampf si presentò come acquirente dell'antico fondo agricolo regio di Bouviers a Guyancourt, con lo scopo di poter controllare la qualità delle acque della Bièvre, la cui sorgente si trovava sulle terre di questo fondo. Fino al XVII secolo i terreni a valle della sorgente della Bièvre erano zone paludose. La carta di Cassini non cita queste paludi ma solo la traccia della Bièvre. Una prima palude, chiamata étang de la Minière (stagno della Miniera), comparve sulla pianta dell'intendenza della parrocchia di Guyencourt nel 1787.
Le paludi si crearono nel corso dei tempi. I problemi degli invasi delle paludi e della manutenzione delle rive e delle dighe sono permanenti. Ad esempio nel 1819 il consiglio della salubrità di Parigi, presieduto dal prefetto, affidò uno studio al signor Pariset, con il compito di ricercare le cause delle acque basse permanenti della Bièvre a Parigi. Questi indicò nel suo rapporto:
«Non si può negare che, nella sua parte superiore il letto della Bièvre non sia fortemente trascurato. Dalla sua sorgente fino al villaggio di Buc, […] questo letto è imbottito di una prodigiosa quantità di erbacce parassite che per la loro crescita consumano una gran quantità di acqua. […] In tutta la vallata del Moulin-Renard vi sono parti di terreno sommerso, pantani, acquitrini, ove l'acqua che li forma ristagna in pura rovina. […] a causa delle fenditure che sono state fatte nelle rive. L'acqua fluisce dal suo letto…»
Nel 1879 fu costruita la batteria del Ravin de Bouviers alla sommità del burrone di Bouviers, sovrastante la valle della Bièvre. La batteria fu impiantata nell'attuale foresta di Versailles al limite del settore militare di Satory. La batterie fu eretta sulla presa dell'acquedotto situata tra la palude di Saint-Quentin e Versailles. Certe traverse poggiano sulle strutture dell'acquedotto.
### Situazione attuale
Si possono identificare due tratti:
* A monte del parco Heller ad Antony, la Bièvre scorre a cielo aperto e costituisce un tracciato apprezzato dagli escursionisti. Essa è mantenuta dal Sindacato intercomunale per il risanamento della valle della Bièvre (SIAVB).
A Guyancourt essa attraversa le paludi de La Minière, situate nella foresta di Versailles.
* A partire dal parco Heller di Antony, la Bièvre è canalizzata ed interrata per quasi tutto il suo percorso. Essa fa quindi parte della rete delle fogne di Parigi.
Nel 2003 Fresnes finanziò la creazione del parco "des Prés de la Bièvre" che consentì di portare alla luce un troncone di 200 m della Bièvre ad un costo di costruzione di mezzo milione di Euro.
Durante l'autunno 2010 è stata organizzata una consultazione ad Arcueil e Gentilly dal Consiglio generale della Val-de-Marne, sulla ricostituzione del letto naturale della Bièvre, per farla ricomparire laddove questo sia possibile.
Nel 2016 è stato riaperto un tratto di 600 m lungo l'avenue Flouquet a L'Haÿ-les-Roses.
### La Bièvre e Versailles
Per alimentare d'acqua le numerose fontane della reggia di Versailles, gli ingegneri spinsero le acque della Senna con la macchina di Marly e captarono le acque del ruscellamento del plateau di Saclay, che si gettavano nella Bièvre e le portarono a Versailles con l'acquedotto di Buc.
Il Sindacato dell'Yvette e della Bièvre (SYB), in accordo con lo SIAVB, decise di reinstaurare i canali di alimentazione dell'acquedotto allo scopo di rialimentare le fontane di Versailles con le acque pluviali del plateau di Saclay, per limitare i rischi di inondazioni nella valle della Bièvre.
### Affluenti
La Bièvre riceve successivamente i seguenti affluenti:
* il rio Saint-Mard o rio di Saint-Marc (destra orografica)
* la Sygrie (sinistra orografica, à Bièvres)
* il rio de Vauhallan (destra orografica, a Verrières-le-Buisson)
* il rio des Gains (destra orografica)
* il rio des Godets (sinistra orografica, ad Antony)
* il rio de Rungis (destra orografica, a Fresnes) ; riceve lui stesso il rio des Glaises
* il rio di Morteaux, creato a sua volta dal rio d'Aulnay e dal rio di Chatenay (sinistra orografica, ad Antony)
* il rio des Blagis (sinistra orografica, a L'Haÿ-les-Roses).
## La Bièvre in Parigi
### Geomorfologia
In Parigi la Bièvre seguiva nel Neolitico l'attuale corso della Senna tra il ponte di Austerlitz e il ponte dell'Alma; la Senna, in quell'epoca, seguiva la linea dei Grands Boulevards, poi l'avenue Matignon e l'avenue Montaigne. Verosimilmente, a causa delle piene susseguentisi, la Bièvre approfondì il suo letto attuale e il braccio morto che cingeva il Marais fu progressivamente colmato e la confluenza attuale della Bièvre e della Senna si formò ad est della montagne Sainte-Geneviève, in una palude della riva sinistra che occupava l'attuale Jardin des Plantes e l'ospedale della Salpêtrière. Questa palude si riempirà a poco a poco con detriti alluvionali.
### Storia
Questa palude della riva sinistra potrebbe essere quella di cui parla Tito Labieno nel suo tentativo di conquistare Lutezia (52 a.C., ipotesi discussa da lungo tempo (nel 1852 da Quicherat, per esempio.)
Nel XII secolo, proveniente dalla chiesa di San Medardo, la Bièvre attraversava il faubourg Saint-Marcel e le terre dell'Abbazia di Sainte-Geneviève, serpeggiante al centro della palude (tra le attuali rue Poliveau e rue Buffon) e si gettava nella Senna all'altezza del ponte d'Austerlitz.
Nel XVI secolo, nella notte tra l'8 e il 9 aprile 1579, una violenta piena della Bièvre, qualificata poi come «il diluvio di Faubourg Saint-Marcel», travolse dodici edifici con decine di abitanti sorpresi nel sonno e danneggiò gravemente la proprietà di Nicolas Houël, erborista, farmacista e filantropo. Durante questa piena l'acqua salì da 4 a 5 metri, raggiungendo il secondo piano delle case. Oltre al fatto che si era costruito in zona soggetta ad inondazione, questa piena poteva essere dovuta alla rottura di antichi depositi sedimentari mobili, prima trattenuti da sbarramenti di castori, che fino alla loro scomparsa, tra il XII e il XIII secolo, avevano popolato, per non dir creato, le grandi paludi di Guyancourt Queste paludi sono state sostituite dagli "stagni della Minière", creati a partire dal XVII secolo da Colbert per alimentare il parco di Versailles e regolare le piene del fiume. Quanto ai castori, una volta abbondanti in gran parte dell'Eurasia, sono stati oggetto di caccia per le loro pellicce, per il castoreo e per le loro carni; nelle regioni densamente abitate e coltivate in Francia, essi non sono stati più segnalati dal XIII secolo.
La Bièvre è stata deviata nel XII secolo dal suo corso naturale all'altezza dell'attuale Jardin des Plantes per alimentare l'antica abbazia di San Vittore sulla "Terra di Alez".
Lo sfocio principale del fiume si trovava allora in rue de Bièvre (5º arrondissement) grazie al "canal des Victorins". Quest'ultimo non ha mai prosciugato il corso naturale, sboccando attraverso la rue Nicolas-Houël all'attuale place Valhubert, estuario d'origine. Progressivamente riempito (nella misura in cui il corso naturale ritrovava la sua portata, in ogni caso modesta), il "canal des Victorins" seguiva il viale René Jeannel del "clos Patouillet", classificato con l'insieme degli edifici, monumento storico il 24 marzo 1993, il corso Henri Becquerel e il giardino alpino nel Jardin des Plantes, passava sotto il ponticello della rue du Ponceau (poi rue de Seine, oggi rue Cuvier), poi seguiva il fossato ovest del campus de Jussieu fino alla rue du Cardinal-Lemoine. L'arco della cinta di Filippo Augusto gli consentiva di passare oltre il muro.
Essa esiste oggi (visite un mercoledì al mese) sotto l'ufficio delle poste all'angolo della rue des Écoles, a −10 m.
Là il tracciato faceva un angolo retto all'altezza dell'attuale chiesa di Saint-Nicolas-du-Chardonnet, seguiva l'attuale rue des Bernardins, girava ancora ad angolo retto all'ingresso della rue de Bièvre, per gettarsi nella Senna ai Grands Degrés, di fronte all'arcivescovado.
Dal 1860 iniziò, per motivi d'igiene, la copertura della Bièvre.
La parte del fiume, a monte, fu progressivamente canalizzata e ricoperta, poiché suscitava proteste e recriminazioni contro i fetori dei mattatoi, degli ospedali, delle fogne, dei conciatori di cuoio e di pelli ovine e caprine e degli altri tintori, che si lamentavano a loro volta dei mulini, che provocavano frequenti interruzioni della portata su una pendenza così leggera.
La toponimia del 5º arrondissement, e soprattutto quella del 13º, sono indissociabili dalla storia di questo corso d'acqua, che non è scomparso che a causa dei problemi d'igiene dovuti al suo eccessivo sfruttamento, imprevidente dei problemi ambientali, del XIX secolo. Nel suo Grande dizionario universale del XIX secolo, Pierre Larousse afferma:
«La Bièvre pénètre dans Paris entre les portes d'Italie et de Gentilly traverse par plusieurs bras, qui ne sont que des ruisseaux infects, les faubourgs Saint-Marcel et Saint-Victor, et finit sous forme d'égout recouvert sur le quai de l'Hôpital. Cette rivière alimente de nombreuses tanneries, blanchisseries, teintureries et, entre autres, la fameuse manufacture des Gobelins. Bien que la largeur de la Bièvre ne dépasse pas 3 m, cette rivière était redoutable par ses inondations.»
«La Bièvre entra in Parigi tra la porte d'Italie e la porte de Gentilly, attraversa con più rami, che non sono che ruscelli infetti, il faubourg Saint-Marcel e il quartiere Saint-Victor e finisce sotto forma di fogna coperta sul quai de l'Hôpital. Questo fiume alimenta numerose concerie, lavanderie, tintorie e, fra le altre, le famose manifatture dei Gobelins. Benché la larghezza della Bièvre non superi i 3 m, questo fiume era temibile per le sue inondazioni.»
(Pierre Larousse, Grande dizionario universale del XIX secolo)
* La Bièvre nel XIX secolo
* La parte posteriore della Manifattura dei Gobelins sulla Bièvre (1823). Acquarello.
* Concerie sulla Bièvre, fine del XIX secolo (foto Charles Marville).
* La Bièvre all'inizio del XX secolo
* La Bièvre a Parigi, all'inizio del XX secolo.
* Salto d'acqua del mulino di Valence sulla Bièvre verso il 1900, Paul Schaan.
Citiamo la poterne des Peupliers, sottopassaggio sotto i «fortif' » e la lunga rue du Moulin-des-Prés; a ovest, i terreni del quartiere della Glacière, ove l'acqua gelata in inverno veniva immagazzinata per fornire il ghiaccio in estate; la rue Croulebarbe (dal nome del mulino); la rue Berbier-du-Mets, che si estendeva lungo la parte posteriore delle manifatture dei Gobelins, sul muro della quale si vede una lapide con incisa l'indicazione «N° 66 70 T 4 P» che significa che la Bièvre la ricoprì su 70 tese e 4 piedi; la manifattura dei Gobelins; la rue des Cordelières; la rue du Fer-à-Moulin; la rue Nicolas-Houël, etc.
La Bièvre comprendeva numerosi ponticelli a un solo arco, ordinariamente in muratura: ecco quali erano (da monte verso valle) nel 1816:
* Pont Croulebarbe, collegante il boulevard des Gobelins alla rue Croulebarbe
* Pont de Gobelins, collegante parimenti il boulevard des Gobelins alla rue Croulebarbe
* Pont Saint-Hippolyte, collegante la rue Saint-Hippolyte alla rue des Marmousets
* Pont Saint-Médard collegante la rue Mouffetard alla rue Censier
* Pont aux Biches, collegante l'antica rue du pont aux Biches alla rue Censier
* Pont de la Croix-Clamart, collegante l'antica rue du Jardin des Plantes alla rue du Fer-à-Moulin
* Pont de l'Hôpital, collegante il boulevard de l'Hôpital alla rue Buffon
* Pont de la Saussaie, collegante la rue Buffon a La Salpétrière
* Pont de Bièvre, collegante il quai Saint-Bernard al quai de l'Hôpital.
La topografia del 13º arrondissement di Parigi è stata totalmente sconvolta da un immenso cantiere di riempimento della valle verso rue de Tolbiac. Così la chiesa di Sainte-Anne de la Butte-aux-Cailles è stata costruita su 18 m di materiale di riporto; è quindi difficile oggi seguire la "valle" all'interno di Parigi.
## La Bièvre e l'arte
Numerosi artisti sono stati ispirati dal corso della Bièvre:
* Pierre de Ronsard evoca le fontane di Hercueil (Arcueil) nel 1554 per suo divertimento nella raccolta di poesie Le bocage
* Il Gargantua di (1534) François Rabelais va a vivere nella foresta della Bièvre.
* Nadar utilizza il collettore della Bièvre (1861) per realizzare la prima fotografia sotterranea alla luce artificiale.
* Joris-Karl_Huysmans, nella La Bièvre (1890), descrive il corso della Bièvre con truculenza comparando l'antique Bièvre alla situazione contemporanea, prendendosi cura di dettagliare le vie e i passaggi che bisogna imboccare per seguirne il corso. Egli ne parla anche nei suoi Croquis parisiens (1886), evoca i faubourg, Buc, la Poterne des peupliers.
* Victor Hugo scrive una serie di poemi intitolata la Bièvre (1909) nella raccolta Les Feuilles d'automne, ove egli descrive la gioia che gli procura la valle della Bièvre, così bella e così vicina a Parigi.
* Umberto Eco ambienta parte del romanzo ‘’Il Cimitero di Praga’’ (Bompiani, 2010) sulle sponde della Bièvre ove, nel 1897, dimora e ha la sua bottega di rigattiere il protagonista, Simone Simonini, durante il suo soggiorno parigino.
* Antoine Chintreuil ha realizzato dei quadri nei dintorni di Igny.
* Un'associazione d'artisti contemporanei denominata Lézarts de la Bièvre è stata fondata dal 2001 per «promuovere le attività culturali e artistiche nei quartieri attraversati dal corso della Bièvre a Parigi, dalla Poterne des Peupliers (Parigi 13) alla Senna (Parigi 5).» Questa associazione organizza ogni anno un percorso di riscoperta della Bièvre.
### Iconografia
* Lo scultore Louis Convers (1860-1915), rappresentò La Bièvre con una scultura esposta alla Manifacture nationale des Gobelins.
* n.d. - La Bièvre à Arcueil-Cachan, incisione di Paul Baudier (1881-1962)
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https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_Cougar_Town_%28terza_stagione%29
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Episodi di Cougar Town (terza stagione)
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# Episodi di Cougar Town (terza stagione)
La terza stagione della serie televisiva Cougar Town è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti d'America da ABC dal 14 febbraio 2012.
In Italia la stagione è stata trasmessa in prima visione satellitare da Fox Life dal 2 agosto al 20 settembre 2012.
| nº | Titolo originale | Titolo italiano | Prima TV USA | Prima TV Italia |
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| 1 | Ain't Love Strange | Non è strano l'amore? | 14 febbraio 2012 | 2 agosto 2012 |
| 2 | A Mind with a Heart of Its Own | Una mente con un cuore tutto suo | 21 febbraio 2012 | 2 agosto 2012 |
| 3 | Lover's Touch | Il tocco di chi ti ama | 28 febbraio 2012 | 9 agosto 2012 |
| 4 | Full Moon Fever | Il re del quartiere | 6 marzo 2012 | 9 agosto 2012 |
| 5 | A One Story Town | Il re del bacio | 13 marzo 2012 | 16 agosto 2012 |
| 6 | Something Big | Qualcosa di grosso | 20 marzo 2012 | 16 agosto 2012 |
| 7 | You Can Still Change Your Mind | Si può ancora cambiare idea | 10 aprile 2012 | 23 agosto 2012 |
| 8 | Ways to Be Wicked | Niente vino per voi | 17 aprile 2012 | 23 agosto 2012 |
| 9 | Money Becomes King | A proposito di soldi | 24 aprile 2012 | 30 agosto 2012 |
| 10 | Southern Accents | Sindaco o non sindaco? | 1º maggio 2012 | 30 agosto 2012 |
| 11 | Down South | L'uragano | 8 maggio 2012 | 6 settembre 2012 |
| 12 | Square One | Niente vino sul divano | 15 maggio 2012 | 6 settembre 2012 |
| 13 | It'll All Work Out | Il giorno del Fintaziamento | 15 maggio 2012 | 13 settembre 2012 |
| 14 | My Life/Your World (Part 1) | La mia vita, il tuo mondo (1ª parte) | 29 maggio 2012 | 13 settembre 2012 |
| 15 | My Life/Your World (Part 2) | La mia vita, il tuo mondo (2ª parte) | 29 maggio 2012 | 20 settembre 2012 |
## Non è strano l'amore?
* Titolo originale: Ain't Love Strange
* Diretto da: Bill Lawrence
* Scritto da: Bill Lawrence
### Trama
Jules continua a vivere la sua storia d'amore: la donna si arrabbia molto quando Grayson le dice di essere prevedibile, di conseguenza cerca di fare tante cose inaspettate per dimostrare che il suo fidanzato ha torto. Quando la sua macchina viene riempita di carta igienica in forma di squalo e Grayson dà la colpa a un gruppo di teenager, Jules reagisce nella maniera più inaspettata, progettando una vendetta nottetempo con l'ausilio del vicino Tom. Ellie ed Andy sono sempre più preoccupati per Stan, che si è trasformato da un angelico bimbetto in una piccola peste: Laurie si diverte a punzecchiare la sua acerrima nemica, facendole notare alcune somiglianze fra lei e il figlio. Bobby, intanto, visita Travis nel suo nuovo appartamento al college, riuscendo nel tentativo di affidargli il cane. Nel finale, Jules, Tom e Laurie hanno ormai ultimato la vendetta, riducendo il giardino dei presunti teppisti a un trionfo di carta igienica, ma vengono colti sul fatto dalla polizia. In realtà il "poliziotto" è Grayson e la casa è una di quelle messe in vendita da Jules: l'uomo ha organizzato tutto lo scherzo per sorprendere la fidanzata e arrivare così a un momento cruciale. Grayson si inginocchia e chiede a Jules di sposarlo; la donna accetta, davanti agli occhi commossi della banda del cul de sac.
## Una mente con un cuore tutto suo
* Titolo originale: A Mind with a Heart of Its Own
* Diretto da: John Putch
* Scritto da: Chrissy Pietrosh e Jessica Goldstein
### Trama
Per Jules è arrivato il momento di scegliere la damigella d'onore: la donna sceglie Ellie, ma quando si rende conto che anche Laurie sarebbe felicissima di accompagnarla all'altare, decide di nominarle entrambe "co-damigelle". Laurie ne approfitta per delegare ad Ellie tutta l'organizzazione del matrimonio, mentre questa ne approfitta per tentare di svincolarsi seminando zizzania fra le due. Bobby, per dimostrare che è felice del matrimonio fra la ex moglie e uno dei suoi migliori amici, installa una teleferica fra le case di Jules e Grayson. La donna inizialmente prende in giro l'ex marito, ma quando il gioco si dimostra fondamentale per fermare Ellie lo ringrazia del gesto importante. Grayson e Travis vanno dal padre di Jules per chiedergli la mano della figlia: Chick decide di divertirsi un po', arrivando quasi a costringere il povero Grayson a sparare a un cavallo per dimostrare il suo amore.
* Guest star: Ken Jenkins (Chick)
## Il tocco di chi ti ama
* Titolo originale: Lover's Touch
* Diretto da: Michael McDonald
* Scritto da: Michael McDonald
### Trama
Jules passa tutto il tempo a organizzare il matrimonio, finendo così per lasciare da parte il fidanzato. Grayson si sente trascurato e si sfoga cercando un contatto fisico con gli amici che diventa presto eccessivo e molesto. Bobby ed Andy inventano un nuovo gioco, "Dominazione", che consiste nel colpire con una palla la testa della persona che si vuole "dominare": il tutto porta ad un pericoloso match fra uomini e donne. Nel frattempo, Travis ha un brutto incidente e finisce in ospedale con il cranio fratturato: a operarlo è proprio Tom, il vicino di Jules, che si scopre essere un neurochirurgo ed avere due figli. Il ragazzo, fortunatamente, esce presto dall'ospedale, ma è obbligato a tenere un casco per due mesi: inizialmente Travis si rifiuta, pensando che questo possa renderlo ridicolo, ma dopo che la palla di Bobby rischia di colpirlo proprio in testa, Jules supplica il figlio di seguire i consigli del medico e non aggiungerle una preoccupazione che la terrà sveglia di notte.
## Il re del quartiere
* Titolo originale: Full Moon Fever
* Diretto da: Courteney Cox
* Scritto da: Sanjay Shah
### Trama
Per un progetto universitario, Travis deve fotografare degli sconosciuti: il ragazzo decide di barare e di ritrarre Bobby. Le foto del "misterioso pescatore" sulla sua barca catturano l'attenzione della professoressa Angie LeClaire, che si innamora all'istante di Bobby. Anche l'uomo, dopo aver visto l'insegnante da lontano, ne rimane colpito: inizialmente Travis scongiura il padre di non uscire con una sua professoressa, ma viene ben presto persuaso da Jules e Grayson a lasciare che Bobby viva la sua vita, dato che è passato molto tempo dall'ultima volta che si è innamorato di qualcuno. A Travis non rimane che presentare Bobby e Angie. Laurie pubblica alcune sue foto di nudo su Twitter, ricevendo immediatamente l'attenzione di un misterioso soldato: Ellie e Grayson la prendono in giro per questa relazione virtuale, salvo poi ricredersi leggendo i dolci messaggi che i due si scambiano. Un gruppo di bikers crea scompiglio nel cul de sac: tra Jules e Andy si scatena ben presto una lotta, prima scherzosa poi più seria, per chi debba essere il "re del quartiere". Al povero Tom viene rubata la fontanella dal giardino: i colpevoli sono proprio gli amici del cul de sac, che vogliono realizzare una fontana di vino.
* Guest star: Sarah Chalke (Angie LeClaire)
## Il re del bacio
* Titolo originale: A One Story Town
* Diretto da: Bill Lawrence
* Scritto da: Kevin Biegel
### Trama
Bobby è sempre più interessato a Angie, la professoressa di fotografia di Travis, ma c'è un problema. L'uomo, nei rapporti con le donne, è inizialmente goffo e tende a dire cose inappropriate per l'agitazione: tutto si risolve dopo il primo bacio, ma bisogna arrivarci. Jules, cosciente della situazione, coinvolge tutta la banda del cul de sac per organizzare a Bobby l'appuntamento perfetto. A Gulfhaven, invasa da turisti del Quebec per via della sua festa del granchio, arrivano anche Ted Buckland e la sua band a cappella; Travis offre loro ospitalità a casa di Jules. Grayson si offende dopo che alla fidanzata sfugge che lui occupa solo il settimo posto nella sua personale classifica dei migliori baci, mentre Bobby è al primo, e cerca insistentemente di rimediare. Nel mentre, il piano di Jules sembra andare completamente a rotoli: mentre Bobby continua a fare figuracce, gli amici ne combinano una per colore e Angie finisce la serata con le cosce ustionate. La donna, risoluta a rendere felice Bobby, fa in modo che l'ex marito e la professoressa si ritrovino in piazza, con un sottofondo musicale garantito da Ted e i The Blanks. I due finalmente si baciano.
Nel finale, Ted è in salotto con Ellie ed Angie: il povero avvocato è convinto di stare impazzendo perché vede dovunque i suoi vecchi colleghi di lavoro. La sensazione è aggravata dalla presenza di Chick, di un fattorino delle pizze e di un giardiniere di nome Todd.
* Guest star: Sarah Chalke (Angie LeClaire), Sam Lloyd (Ted Buckland), Ken Jenkins (Chick), Zach Braff (fattorino), Robert Maschio (giardiniere), Christa Miller (Ellie).
## Qualcosa di grosso
* Titolo originale: Something Big
* Diretto da: Michael McDonald
* Scritto da: Gregg Mettler
### Trama
Jules, sempre più in ansia con l'avvicinarsi del matrimonio, convince Grayson ad andare da una terapista di coppia. La donna, infatti, non si sente sicura delle numerose relazioni, con partner anche molto più giovani, che l'uomo ha avuto dopo il suo divorzio. Proprio in questo momento, ricompare una vecchia fiamma di Grayson, sostenendo di essere rimasta incinta dopo una notte passata con lui e che l'uomo sarebbe il padre di una bimba di nome Tampa. Jules e Grayson prendono il fatto come uno scherzo, finché il test di paternità non conferma ogni cosa. L'uomo è proprio il padre di Tampa, e Jules sente il suo rapporto sempre più in crisi. A salvarla è l'amica Ellie, che le fa notare come anche lei abbia un figlio da un altro uomo, e che l'arrivo di Tampa esaudirebbe il desiderio di Grayson di avere figli. I due quindi si riappacificano e Tampa diventa a tutti gli effetti un nuovo membro della famiglia. Ellie viene continuamente disturbata da Bobby durante i suoi "momenti solitari" su una tavola da surf: l'uomo si mette in testa di insegnarle a fare surf, nonostante le proteste della donna che vuole solo qualche minuto per sé. Laurie cerca continuamente di attirare l'attenzione di Travis, flirtando con lui, ma si rende conto di non avere più sul ragazzo l'ascendente che aveva una volta. Tuttavia, anche se Travis, dopo la cotta per Laurie, è andato avanti con la propria vita, egli farebbe ancora di tutto per far sorridere l'amica, e si esibisce così nella danza di una confraternita del college.
* Guest star: Sarah Chalke (Angie LeClaire)
## Si può ancora cambiare idea
* Titolo originale: You Can Still Change Your Mind
* Diretto da: John Putch
* Scritto da: Blake McCormick
### Trama
Mentre Grayson si gode la paternità, giocando con la piccola Tampa e rendendo la casa di Jules a prova di bambino, il rapporto fra Bobby e Angie sembra andare a gonfie vele. La coppia esce a cena con Andy ed Ellie, e la serata va talmente bene che Bobby confida all'amico di volere finalmente una relazione seria. Le cose però non vanno come previsto: Bobby ed Andy scoprono Angie mentre bacia un altro uomo. Per la donna, infatti, la relazione con Bobby non deve avere carattere di esclusività: Angie non vuole rinunciare alla propria libertà. In un primo momento Bobby accetta la situazione e i due finiscono a letto insieme, ma poi l'uomo fa un passo indietro, chiedendo alla donna di fare una scelta. A malincuore, la coppia si lascia. Travis insiste per realizzare personalmente il servizio fotografico del matrimonio della madre: Jules temporeggia, spaventata dai macabri ritratti che il ragazzo fa, ma quando Angie le conferma che il ragazzo ha veramente talento, la donna passa a preoccuparsi per il futuro del figlio. Scegliere di diventare fotografo è una strada difficile, ma Travis conferma alla madre di essere deciso e pronto a correre il rischio di non trovare lavoro. Ellie e Laurie trovano la vecchia console Simon di Jules e finiscono per giocarci: Ellie vince facilmente ogni partita, ma quando si rende conto che Laurie è davvero umiliata, capisce di aver esagerato e le tira su il morale.
* Guest star: Sarah Chalke (Angie LeClaire)
## Niente vino per voi
* Titolo originale: Ways to Be Wicked
* Diretto da: Bruce Leddy
* Scritto da: Sam Laybourne
### Trama
Ellie riceve la visita della madre Betsy: le due hanno un pessimo rapporto, tanto che la figlia descrive Betsy agli amici come una sociopatica. Jules è sicura che l'amica esageri, ma dopo una breve chiacchierata si rende conto che la signora non riesce a dire nulla di carino sulla figlia. Comprendendo il dolore dell'amica, Jules la abbraccia e le promette che non insisterà più affinché Ellie mantenga i rapporti con la madre. Travis e i suoi coinquilini decidono di compiere un'impresa per cui saranno ricordati da tutto il college: con l'aiuto di Bobby e di Chick, i ragazzi riescono a rubare la statua di un puma nel parco dell'università, corrompendo una guardia e nascondendo il puma nel proprio appartamento. Dopo aver ricevuto da Laurie una bellissima torta a forma di coccinella per festeggiare la paternità, Grayson, rendendosi conto del potenziale dell'amica, cerca di convincerla a vendere torte e ad aprire un nuovo business: la ragazza tentenna, confidandogli di non avere altri sogni e che, se questo progetto andasse male, non le rimarrebbe altro in cui sperare. Grayson, tuttavia, insiste e sprona Laurie a provare questa nuova strada, convincendola a fare un tentativo.
* Guest star: Susan Blakely (Betsy), Ken Jenkins (Chick)
## A proposito di soldi
* Titolo originale: Money Becomes King
* Diretto da: Michael McDonald
* Scritto da: Ryan Koh
### Trama
Il matrimonio di Grayson e Jules si avvicina: i due cominciano ad avere le prime crisi, in particolare riguardo al denaro. Gli affari di Jules non vanno bene e Grayson si impegna a sostenerla economicamente; i due, però, avranno bisogno di vendere una delle due case. Non riuscendo a decidere, la coppia si affida al consiglio degli amici e al lancio di una moneta... Ellie è impegnata in una battaglia personale contro il piccolo Stan, sempre più ribelle, mentre Andy si fa beffe della poca cultura di Bobby convincendolo dell'esistenza di una borraccia in grado di creare acqua dal sole. Come risultato, l'uomo prova a marciare per un sentiero molto difficile senza nulla da bere e finisce in pronto soccorso, completamente disidratato. Il nuovo business di torte di Laurie va fin troppo bene, ma la ragazza non riesce a stare dietro contemporaneamente alla cucina e all'agenzia immobiliare di Jules. Di conseguenza, le due prendono una decisione quasi simultanea: Jules deve licenziare Laurie, non potendosi più permettere di pagarla, e Laurie dà le dimissioni, per dedicarsi completamente alla sua nuova strada. Le due amiche trovano una soluzione fondendo i negozi in un unico locale.
## Sindaco o non sindaco?
* Titolo originale: Southern Accents
* Diretto da: Bruce Leddy
* Scritto da: Kate Purdy
### Trama
Mentre è alle prese con Holly, l'invadente madre di Tampa che cerca a tutti i costi di fare amicizia con lei, Jules cerca di realizzare un suo vecchio sogno, quello di sposarsi sulla spiaggia. Il sindaco, Roger Frank, inizialmente rifiuta di concedere a Jules la necessaria autorizzazione, salvo poi ammettere di essersi sposato con Barb proprio sulla spiaggia di Gulfhaven. Jules è convinta che ci sia bisogno di un nuovo sindaco e, dopo una rapida rassegna delle sue conoscenze, la donna propone ad Andy di candidarsi. L'uomo è inizialmente indeciso, complice anche il fatto che Ellie, terrorizzata dai numerosi incontri pubblici che la potrebbero attendere, esprime categoricamente la sua disapprovazione. Nonostante ciò, la donna capisce che il marito vuole davvero quella posizione, pertanto fa un passo indietro e gli dichiara il suo sostegno. Travis e Holly hanno un breve flirt, dopo il quale il ragazzo si dichiara preso dalla donna, anche se è consapevole di stare approfittando della sua fragilità: ciò fa arrabbiare molto Jules, ma Holly viene comunque accolta "in famiglia", per il bene della figlia di Grayson. Dopo un'uscita infelice nel negozio di torte di Laurie, Bobby si rende conto di suonare razzista in alcune affermazioni; la ragazza quindi organizza un "convegno" di amici stranieri per aiutarlo.
## L'uragano
* Titolo originale: Down South
* Diretto da: John Putch
* Scritto da: Mary Fitzgerald
### Trama
Gulfhaven viene investita dall'uragano Mary, che spinge tutti a rifugiarsi in casa o nel bar di Grayson. Laurie soffre sempre di più la lontananza dal fidanzato Wade, soldato stazionato in Afghanistan conosciuto su Twitter: la donna vorrebbe qualcosa di più di una relazione virtuale e decide di chiudere la storia. Travis si precipita a consolarla e viene immediatamente travolto dagli antichi sentimenti per l'amica; con grande orrore di Jules, il ragazzo decide di provare a sedurre Laurie quella sera stessa, con la scusa di consolarla. La donna si consulta immediatamente con gli amici, ma decide di lasciare che le cose facciano il loro corso quando Bobby si dichiara più che mai favorevole a una relazione fra i due. Sfortunatamente, il povero Travis si trova in mezzo a Laurie e Wade, arrivando addirittura a "impersonare" il corpo del soldato. Laurie decide quindi di continuare la sua relazione a distanza, senza capire la situazione dell'amico. Grayson, aiutato da Ellie, si esercita sulle battute finali per la chiusura quotidiana del bar.
## Niente vino sul divano
* Titolo originale: Square One
* Diretto da: Courteney Cox
* Scritto da: Peter Saji
### Trama
L'uragano ha devastato la casa di Grayson, che si trasferisce da Jules per qualche giorno: la coppia ha così l'occasione di fare la prova del nove del loro fidanzamento attraverso un periodo di convivenza. Nonostante il tutto inizi con le migliori intenzioni, come Jules confida alla psicoterapeuta, le cose si incrinano presto: Grayson non sopporta le distrazioni di Jules, mentre la donna si offende a morte per un suo ritardo. Bobby affronta l'ex moglie e Jules rivela di essere terrorizzata da quanto le sta accadendo; potrebbe non reggere ad una seconda rottura. Bobby la consola e la sprona ad essere fiduciosa, in quanto lui e Grayson sono due persone molto diverse ed è sbagliato proiettare le vecchie storie sui nuovi rapporti. I due così si riconciliano. Ellie e Laurie iniziano una gara per capire chi delle due sia più sexy: una vecchia fiamma in comune rivela di trovare più sexy Ellie, ma il tutto viene rovinato da un commento di Andy, che fa notare come la moglie non sia più disinibita come una volta. Ellie quindi, su consiglio di Travis, si dedica completamente al marito per una sera. Bobby e Jules combattono nella "sfida della maglietta bianca", in cui il primo che si sporca ha perso.
## Il giorno del Fintaziamento
* Titolo originale: It'll All Work Out
* Diretto da: John Putch
* Scritto da: Melody Derloshon
### Trama
Non avendo avuto occasione di festeggiare l'anno precedente, Jules decide di celebrare in ritardo il giorno del Ringraziamento, istituendo così un vero e proprio pranzo di "Fintaziamento". Stan, ormai fuori controllo, combina sempre più pasticci nel vicinato: le cose precipitano quando Ellie chiede all'amica che il figlioletto possa fare da paggetto e portare le fedi al matrimonio. Jules, divisa fra il timore di rovinare tutto e la lealtà verso l'amica, finisce col rinfacciare a Ellie di essere una cattiva madre; la donna confida così all'amica di essere troppo indulgente con il figlio per la paura di rovinare i pochi momenti teneri dell'infanzia, essendo Stan già un terremoto. Andy deve affrontare la prima sfida pubblica con Roger Frank, l'altro candidato sindaco, ossia il lancio della pizza in un ristorante italiano: Grayson allena l'amico, spingendolo a curare la sua immagine, e l'uomo fa un'ottima figura. Travis viene assoldato dalla madre per scrivere le promesse nuziali per Grayson; a fare le spese del giorno del Fintaziamento è il bicchiere Big Carl, che va in mille pezzi. Dopo un funerale, Jules lo sostituisce con un erede altrettanto grande, Big Lou.
## La mia vita, il tuo mondo (1ª parte)
* Titolo originale: My Life/Your World (Part 1)
* Diretto da: John Putch
* Scritto da: Kevin Biegel
### Trama
La convivenza tra Jules e Grayson continua fra alti e bassi: l'uomo ha ufficialmente messo in vendita la propria casa, ma soffre particolarmente la mancanza di privacy di casa Cobb. Jules, infatti, invita continuamente gli amici e arriva al punto di lasciar loro le chiavi. Su consiglio di Lynn, la psicoterapeuta, Jules lascia a Grayson una stanza solo sua, dove gli altri non hanno il permesso di entrare, ma questo non serve: le continue intromissioni della ciurma del cul de sac portano l'uomo prima a rompere il muro con un pugno e poi a svelare a Laurie che, in origine, solo Ellie doveva essere la damigella d'onore al matrimonio di Jules. Anche gli altri non se la passano tanto meglio: Travis, durante una partita a Penny Can, fa notare a Bobby ed Andy come il gioco non sia più divertente ed abbia perso la sua attrattiva. I due uomini sono molto depressi e il ragazzo cerca in ogni modo di rimediare. Per "punire" Jules, Grayson, Laurie ed Ellie si mettono d'accordo per far rivivere all'amica in eterno la stessa situazione, ricalcando le scene di Ricomincio da capo (film che la donna non riesce a comprendere). Jules ammette così i suoi errori e Grayson le propone una fuga romantica a Napa Valley, dove il matrimonio verrà celebrato in anticipo e in gran segreto. Purtroppo, però, il concetto di "solo noi" per Jules è molto largo, e così tutta la compagnia del cul de sac si ritrova a Napa, pronta per la cerimonia.
## La mia vita, il tuo mondo (2ª parte)
* Titolo originale: My Life/Your World (Part 2)
* Diretto da: John Putch
* Scritto da: Bill Lawrence
### Trama
Riunita allegramente (ma con disappunto di Grayson) a Napa Valley, la compagnia del cul de sac non ha solamente il matrimonio di Jules da festeggiare: è anche il ventunesimo compleanno di Travis, momento che segna il suo ingresso ufficiale nel mondo del vino. Impegnati nei preparativi del matrimonio, Travis e Laurie si ritrovano come al solito a flirtare: proprio quando il ragazzo crede di avere ormai il campo libero, si presenta Wade, questa volta in carne e ossa, pronto per fare da cavaliere alla sua fidanzata. In preda allo sconforto, Travis beve un po' troppo vino: si presenta davanti alla compagnia ubriaco e completamente nudo, dichiarando ancora una volta il suo amore impossibile. Quando il ragazzo torna in sé, si sente morire dalla vergogna, ma Bobby lo conforta, rivelandogli che spesso un gesto inaspettato è ciò che serve per conquistare una donna. Ellie si sente attratta da Daniel, un bel concierge, e flirta pesantemente con lui sotto gli occhi impotenti di Andy. Dopo tanti affanni, Grayson e Jules decidono definitivamente di rimandare il matrimonio quando vengono a sapere che per la piccola Tampa sarà impossibile arrivare in tempo ed essere presente alla cerimonia: la celebrazione avverrà quindi, come inizialmente deciso, sulla spiaggia di Gulfhaven. Mentre due poliziotti cercano di fermare quanto sta accadendo, Chick celebra il matrimonio della figlia, uno Stan in costume da bagno porta le fedi e i due sposini fuggono a cavallo verso un nuovo inizio.
* Guest star: Ken Jenkins (Chick), David Arquette (Daniel)
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rafael_Fernandes_%28calciatore%29
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Rafael Fernandes (calciatore)
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# Rafael Fernandes (calciatore)
Rafael Tavares Gomes Fernandes (Setúbal, 28 giugno 2002) è un calciatore portoghese, difensore dell'Arouca.
## Carriera
### Club
Prodotto del settore giovanile dello Sporting Lisbona dal 2010, ha iniziato a giocare con la squadra B nella stagione 2021-22. L'11 luglio 2022 si è trasferito all'Arouca in Primeira Liga firmando un contratto di 3 anni. Ha fatto il suo debutto fra i professionisti il 5 agosto 2022 entrando in campo a fine primo tempo nella sconfitta per 4-0 in Primeira Liga contro il Benfica.
### Nazionale
Fernandes è stato membro delle selezioni giovanili portoghesi, avendo giocato con U18 e U20.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 20 settembre 2023.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2021-2022 | Sporting Lisbona B | SL | 16 | 3 | | - | - | | - | - | | - | - | 16 | 3 |
| 2022-2023 | Arouca | PL | 2 | 0 | CP+Cdl | 0+1 | 0 | | - | - | | - | - | 3 | 0 |
| 2023-2024 | Arouca | PL | 4 | 0 | CP+Cdl | 0+1 | 0 | | - | - | | - | - | 5 | 0 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 22 | 3 | | 2 | 0 | | - | - | | - | - | 24 | 3 |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Valle_d%27Ossau
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Valle d'Ossau
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# Valle d'Ossau
La valle d'Ossau è una valle dei Pirenei francesi nel dipartimento dei Pirenei Atlantici in Nuova Aquitania. I suoi abitanti sono chiamati Ossalois.
## Toponimia
Il toponimo Ossau comparve sotto le forme Oscidates e Osquidates Montani et Campestres (Plinio il Vecchio,I secolo Historia naturalis, libro IV), Valis Ursaliensis (1127, riforma del Béarn), I secolo, Orsalenses e Orsal (rispettivamente 1154 e 1170, titoli di Barcellona,) Arcidiagonat d'Ossau (1249, notai d'Oloron) e Ursi-Saltus (1270, titoli d'Ossau).
## Etimologia
La valle è stata chiamata valis ursaliensis (nel 1127), che letteralmente significa la valle dell'orso, poi Orsal et Ossau. Due opposte teorie riguardano l'origine del nome Ossau. Una tende ad accreditare la provenienza dal fiume pirenaico Ourse (od Ousse), mentre l'altra propende per la derivazione dal nome spagnolo dell'orso, Oso (notare che in occitano, la /u/ iniziale è classicamente rifatta in /au/).
## Geografia
La valle d'Ossau è una delle tre grandi valli delle montagne del Béarn (le altre due sono la valle d'Aspe e la valle di Barétous). Essa si estende geograficamente da nord a sud per una cinquantina di chilometri da Rébénacq fino al Passo del Portalet, alla frontiera spagnola. Essa è formata da due cantoni: nella parte della bassa valle vi si trova il Cantone di Arudy, con un paesaggio pirenaico pedemontano, nella parte alta invece si passa al Cantone di Laruns, che ricopre bassa, media ed alta montagna. La valle è attraversata dalla gave d'Ossau, fiume che con la gave d'Aspe va poi a formare la gave d'Oloron, ed è dominata dal pic du Midi d'Ossau (2.884 m s.l.m.)
Essa è la più orientale delle tre grandi valli del Béarn che tagliano la catena dei Pirenei ed è di origine glaciale. A quell'epoca il ghiacciaio giungeva fino Rébénacq, a pochi chilometri a sud di Pau.
Essa comunica con la valle dell'Ouzom e il Lavedan (Argelès-Gazost), a est, attraverso il colle d'Aubisque e con l'Aragona, a sud, attraverso il passo del Pourtalet.
Nei paesi della valle l'habitat ed i fabbricati rurali sono raggruppati intorno a stretti vicoli che seguono il rilievo. Orti, frutteti e pascoli si succedono man mano che ci si allontana dalle abitazioni per raggiungere il bosco. Questa organizzazione spiega l'eccezionale integrazione dei villaggi nel paesaggio.
* laghi della valle d'Ossau
* passi montani
* Parco nazionale dei Pirenei
* Bassa valle verso Bielle
* Pic du Midi d'Ossau
* Alta valle e lago d'Artouste
* La valle dalla stazione alta della teleferica Artouste (veduta verso sud)
* Tipi e costumi della valle d'Ossau verso il 1877
## Storia
L'emblema della valle d'Ossau: l'orso e la mucca sono rappresentati sulla facciata del municipio d'Aste-Béon. Secondo la leggenda il visconte di Béarn avrebbe sfidato il vescovo di Morlaàs, che allevava un orso, sostenendo che una delle sue mucche lo avrebbe battuto in un combattimento diretto.
Simbolo pastorale, la mucca è regina nel cuore degli ossalesi.
Paul Raymond nota che la viscontea d'Ossau, vassalla di quella di Béarn, fu riunita a quest'ultima divenendone una baronia. Nel XIII secolo la baronia si estendeva a tutto il cantone di Laruns (Aste-Béon, Béost, Bielle, Bilhères, Eaux-Bonnes, Gère-Bélesten, Laruns, Louvie-Soubiron) e parzialmente a quello di Arudy (Arudy, Bescat, Buzy, Castet, Izeste, Louvie-Juzon, Lys, Sainte-Colome, Sévignacq) e Bielle ne era la capitale.
## Amministrazione
18 comuni fanno parte della valle: Arudy, Aste-Béon, Béost, Bescat, Bielle, Bilhères, Buzy, Castet, Eaux-Bonnes, Gère-Bélesten, Izeste, Laruns, Louvie-Juzon, Louvie-Soubiron, Lys, Rébénacq, Sainte-Colome e Sévignacq-Meyracq.
Questi comuni aderiscono ad una Comunità creata nel 2009 da Francis Courouau. Essa fa parte del Territorio di Oloron ed Alto Béarn, a fianco delle comunità del piedimonte oloronese, del Josbaig, della Valle d'Aspe e di quella di Barétous.
## Turismo
* Petit train d'Artouste, la ferrovia turistica più alta d'Europa.
* Spazio museografico La Falaise al Vautours (scoperta del grifone e del capovaccaio)
* Casa del Parco nazionale dei Pirenei
* Spazio naturale del lago di Castet (scoperta dell'ambiente umido).
* Escursioni: sentiero del GR 10, cammino di Santiago di Compostela, viaggio podistico della valle d'Ossau, sentieri segnalati del Parco e dei villaggi.
* Scoperta della pastorizia (alpeggio, produzione del formaggio d'Ossau, feste della transumanza, fiera dei formaggi di Laruns).
* Visite guidate al patrimonio storico.
* Stazioni sciistiche di Gourette e d'Artouste.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zombie_Apocalypse
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Zombie Apocalypse
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# Zombie Apocalypse
Zombie Apocalypse è uno sparatutto sviluppato da Nihilistic Software e pubblicato da Konami. Il gioco è stato pubblicato su Xbox Live il 23 settembre 2009 e su PlayStation Network il 24 settembre 2009.
## Modalità di gioco
Il giocatore controlla uno dei 4 personaggi attraverso 55 livelli, stabiliti in 7 settori. Il giocatore ottiene punti uccidendo zombie e salvando sopravvissuti. Si può ottenere più punti uccidendo gli zombie con armi più potenti o utilizzando l'ambiente circostante. Ogni 5 uccisioni consecutive il giocatore ottiene un moltiplicatore di punteggio, che si azzera dopo che si viene uccisi. Ciascuna modalità di gioco può essere giocata da solo o in multiplayer. Ci sono in tutto 12 trofei o obbiettivi sbloccabili, e le modalità extra si sbloccano attraverso il gioco.
## Modalità
* Storia: si guida un personaggio attraverso 55 livelli, affrontando orde di zombie sempre più potenti.
* Solo motosega: una modalità dove possiamo usare solo la motosega.
* Blackout: lo scenario è completamente al buio e vediamo solo la luce intorno al personaggio.
* Sette giorni d'inferno: una modalità composta solo da 7 livelli, dove gli zombie diventano più numerosi e più forti.
* Tutte le armi: possiamo usare tutte le armi del gioco anche dal primo livello.
## Sviluppo
Nihilistic Software ha cercato di fare un puro sparatutto arcade, simile a Robotron 2084 ed altri. L'ispirazione per ambienti e personaggi è venuta grazie anche ad alcuni film, tra cui La notte dei morti viventi e Il ritorno dei morti viventi.
## Accoglienza
Su Metacritic, ha ricevuto un punteggio complessivo di 61% riguardo a PlayStation 3 e 66% riguardo a Xbox 360. IGN ha dichiarato "Zombie Apocalypse è irrilevante". Destructoid ha elogiato il fatto che ci siano tanti tipi di zombie, e sarà possibile vederne di nuovi fino al venticinquesimo livello. 1UP ha inoltre criticato la ripetizione, così come il livello di difficoltà, dicendo che Zombie Apocalypse, dopo un po', diventa noioso e frustrante.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Casato_di_Montmorency
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Casato di Montmorency
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# Casato di Montmorency
Il casato dei Montmorency è stata una famiglia tra le più antiche e prestigiose della nobiltà di Francia. Essa prese il nome dalla città di Montmorency, nell'attuale dipartimento della Val-d'Oise.
Essa ha dato alla Francia sei connestabili, dodici marescialli di Francia e quattro ammiragli. Si estinse nel XIX secolo con la morte senza discendenza di Anne-Édouard-Louis-Joseph de Montmorency, duca di Beaufort.
## Storia
### Origini
Il nome dei Montmorency è conosciuto fin dal X secolo. Si trattava allora di una famiglia castellana dell'Île-de-France, il cui controllo delle strade che portavano a Parigi doveva essere particolarmente ambito dai re di Francia, preoccupati di estendere il dominio regale.
Nel 997 il castello di Montmorency, situato su un poggio che dominava Parigi, fu confiscato dal re Roberto II a Burcardo il Barbuto, piccolo barone residente originariamente su L'Île-Saint-Denis che traeva i suoi guadagni dai pedaggi imposti ai battellieri che navigavano sulla Senna e, talvolta, dalle incursioni predatrici sulle terre di proprietà dell'abbazia di Saint-Denis
La leggenda dice che il suo primo antenato, compagno di Clodoveo I, fosse stato il primo guerriero franco a farsi battezzare da San Remigio di Reims.
### X, XI e XII secolo
La famiglia, dalla sua prima apparizione nella storia nella persona di Bucardo I di Montmorency nel X secolo, ha fornito sei connestabili e dodici marescialli di Francia, diversi ammiragli e cardinali, numerosi grandi ufficiali della Corona e grandi maestri di vari ordini cavallereschi. Enrico IV di Francia disse una volta, che se mai la Casa di Borbone dovesse fallire (cioè, estinguersi), nessuna famiglia europea meritava la corona francese più della Casa di Montmorency. Il figlio di Bucardo I, Thibaud di Montmorency, era l'antenato dei Signori di Montlhéry.
Matteo I di Montmorency ricevette nel 1138 l'incarico di Connestabile di Francia e morì nel 1160. La sua prima moglie fu Aline, figlia naturale di Enrico I d'Inghilterra; la sua seconda, Adelaide de Maurienne, vedova di Luigi VI e madre di Luigi VII, e secondo Duchesne, condivise la reggenza di Francia con Suger, durante l'assenza di quest'ultimo re nella Seconda Crociata.
### XIII secolo
Matteo II di Montmorency ebbe una parte importante nella vittoria di Bouvines (1214). Quando catturò 12 bandiere nemiche a Bouvines, gli fu permesso dal re di mostrare 12 aquile sul suo stemma. Fu anche nominato Connestabile di Francia nel 1218. Durante il regno di Luigi VIII si distinse principalmente nel sud della Francia (Niort, La Rochelle, Bordeaux). Con l'ascesa al trono di Luigi IX, fu uno dei principali sostenitori della regina-reggente Bianca di Castiglia, e riuscì a ridurre all'obbedienza tutti i vassalli. Morì nel 1230.
Suo figlio minore, Guy divenne, invece, capo della Casa di Laval. La più antica università di lingua francese del Canada, Università Laval, prende il nome da François de Montmorency-Laval, primo vescovo della Nuova Francia e fondatore del Seminario del Quebec.
### Ascesa
Anne de Montmorency, così chiamato, si dice, dopo la sua madrina Anna di Bretagna, fu la prima a ottenere il titolo ducale nel 1551.
Suo figlio maggiore, François de Montmorency (1530–1579), era sposato con Diane, figlia naturale di Enrico II.
Un altro figlio, Enrico I di Montmorency (1534–1614), che divenne Duca di Montmorency alla morte del fratello nel 1579, era stato governatore della Linguadoca dal 1563. Come capo del partito chiamato Politiques ricoprì un ruolo importante nelle Guerre di religione francesi. Nel 1593 fu nominato Connestabile di Francia, ma Enrico IV mostrò una certa ansia di tenerlo lontano dalla Linguadoca, che governava come un Principe sovrano.
### XVII secolo
Enrico II di Montmorency (1595 – 30 ottobre 1632), figlio del duca Enrico I, successe al titolo nel 1614, essendo stato precedentemente nominato Ammiraglio di Francia. Fu anche governatore della Linguadoca. Nel 1625 sconfisse la flotta francese protestante sotto il comando di Beniamino di Rohan-Soubise, e conquistò le isole di Ré e Oléron, ma la gelosia del Cardinale Richelieu lo privò dei mezzi per perseguire queste battaglie. Nel 1628-1629 gli fu concesso di comandare contro il Duca di Rohan in Linguadoca; nel 1630 sconfisse i piemontesi, e catturò Carlo Doria, nella battaglia di Avigliana, e prese Saluzzo. Nello stesso anno fu creato Maresciallo di Francia. Nel 1632 si unì al partito di Gastone d'Orléans, e si pose a capo dell'esercito ribelle, che fu sconfitto dal maresciallo Enrico di Schomberg a Castelnaudary (1º settembre 1632); gravemente ferito, cadde nelle mani del nemico e, abbandonato da Gaston, fu giustiziato come traditore a Tolosa il 30 ottobre. Il titolo ducale passò alla sorella Carlotta Margherita, principessa di Condé.
### Duca di Piney-Luxembourg e Beaufort
Dai Baroni de Fosseux, un ramo della famiglia Montmorency stabilitosi nel Ducato di Brabante nel XV secolo, nacquero i Signori di Bouteville, dei quali il maggior esponente è François de Montmorency-Bouteville, che fu decapitato nel 1627. Suo figlio, Francesco Enrico di Montmorency-Luxembourg, maresciallo di Francia, divenne Duca di Piney-Luxembourg dal suo matrimonio con Madeleine de Clermont, figlia di Marguerite Charlotte de Luxembourg, duchessa de Piney.
Charles François Frédéric de Montmorency-Luxembourg, figlio del maresciallo, fu creato Duca di Beaufort nel 1688 e Duca di Montmorency nel 1689.
Nel 1767 il titolo di Duca di Beaufort passò per matrimonio ad un altro ramo dei Montmorency-Fosseux. Questo ramo si estinse nel 1862 e il titolo passò ai Duchi di Valencay, che appartenevano alla famiglia Talleyrand-Périgord che si era imparentata con i Montmorency tramite matrimonio. C'erano molti altri rami della famiglia Montmorency, tra gli altri quello dei Signori di Laval.
### XIX secolo
Nel XIX secolo la famiglia irlandese Morres avanzò la pretesa di discendere dalla famiglia Montmorency. I discendenti di Morres hanno insistito nell'affermare la connessione, ottenendo un decreto reale per cambiare il loro nome, nonostante le obiezioni espresse negli anni '60 dell'Ottocento dai legittimi discendenti della famiglia Montmorency in Francia.
## Variazioni dei possedimenti dei Montmorency
Dopo l'esecuzione di Enrico II di Montmorency nel 1632, i possedimenti del casato passarono alla famiglia dei Borbone-Condé. Nel 1689 Enrico Giulio di Borbone-Condé fece rinominare il ducato di Montmorency in ducato d'Enghien, per conferire maggior legittimità al titolo di duca di Enghien, portato dal casato dei Borbone-Condé fin dal XVI secolo. Poco tempo fu dopo il ducato di Beaufort, rivenduto da Luigi Giuseppe di Borbone-Vendôme a Carlo I Federico di Montmorency-Luxembourg, che fu da allora ribattezzato ducato di Montmorency.
## Altri membri significativi
* il famigerato Gilles de Rais (1404–1440), maresciallo di Francia, soprannominato Barbablù, morto condannato al rogo per le sue efferatezze;
* il cugino di Enrico II di Montmorency, Francesco Enrico, detto il maresciallo di Luxembourg (1628 – 1695), fu uno dei più famosi comandanti del XVII secolo
* ammiraglio Filippo di Montmorency conte di Horn (1518-1568).
* monsignor François de Montmorency-Laval (1623–1708), primo vescovo della cosiddetta Nuova Francia, beatificato il 22 giugno 1980 da papa Giovanni Paolo II, canonizzato il 3 aprile 2014 da papa Francesco;
* Louis-Joseph de Montmorency-Laval, cardinale e grande elemosiniere di Francia
* Matteo, visconte di Montmorency, che la notte del 4 agosto 1789 fece votare dall'Assemblea costituente l'abolizione dei privilegi nobiliari, sancendo così la fine del regime feudale.
## Altri rami
Dei tre rami principali esistenti ancora nel XVIII secolo (Montmorency, Montmorency-Laval, Montmorency-Luxembourg) nessuno è sopravvissuto alla Rivoluzione francese e, privo di discendenti maschi, il casato si estinse nel 1878 con Anne-Édouard-Louis-Joseph de Montmorency-Beaumont-Luxembourg, principe di Luxembourg, duca di Beaumont, pari di Francia.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Premi_Oscar_1945
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Premi Oscar 1945
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# Premi Oscar 1945
La 17ª edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar si è tenuta il 15 marzo 1945 al Chinese Theatre di Hollywood, condotta dal comico Bob Hope e dal regista John Cromwell.
## Vincitori e candidati
Vengono di seguito indicati in grassetto i vincitori.
Dove ricorrente e disponibile, viene indicato il titolo in lingua italiana e quello in lingua originale tra parentesi.
### Miglior film
* La mia via (Going My Way), regia di Leo McCarey
* La fiamma del peccato (Double Indemnity), regia di Billy Wilder
* Angoscia (Gaslight), regia di George Cukor
* Da quando te ne andasti (Since You Went Away), regia di John Cromwell
* Wilson, regia di Henry King
### Miglior regia
* Leo McCarey - La mia via (Going My Way)
* Billy Wilder - La fiamma del peccato (Double Indemnity)
* Otto Preminger - Vertigine (Laura)
* Alfred Hitchcock - Prigionieri dell'oceano (Lifeboat)
* Henry King - Wilson
### Miglior attore protagonista
* Bing Crosby - La mia via (Going My Way)
* Charles Boyer - Angoscia (Gaslight)
* Barry Fitzgerald - La mia via (Going My Way)
* Cary Grant - Il ribelle (None but the Lonely Heart)
* Alexander Knox - Wilson
### Migliore attrice protagonista
* Ingrid Bergman - Angoscia (Gaslight)
* Claudette Colbert - Da quando te ne andasti (Since You Went Away)
* Bette Davis - La signora Skeffington (Mr. Skeffington)
* Greer Garson - La signora Parkington (Mrs. Parkington)
* Barbara Stanwyck - La fiamma del peccato (Double Indemnity)
### Miglior attore non protagonista
* Barry Fitzgerald - La mia via (Going My Way)
* Hume Cronyn - La settima croce (The Seventh Cross)
* Claude Rains - La signora Skeffington (Mr. Skeffington)
* Clifton Webb - Vertigine (Laura)
* Monty Woolley - Da quando te ne andasti (Since You Went Away)
### Migliore attrice non protagonista
* Ethel Barrymore - Il ribelle (None but the Lonely Heart)
* Jennifer Jones - Da quando te ne andasti (Since You Went Away)
* Angela Lansbury - Angoscia (Gaslight)
* Aline MacMahon - La stirpe del drago (Dragon Seed)
* Agnes Moorehead - La signora Parkington (Mrs. Parkington)
### Miglior soggetto originale
* Leo McCarey - La mia via (Going My Way)
* Chandler Sprague e David Boehm - Joe il pilota (A Guy Named Joe)
* John Steinbeck - Prigionieri dell'oceano (Lifeboat)
* Alfred Neumann e Joseph Than - Nessuno sfuggirà (None Shall Escape)
* Edward Doherty e Jules Schermer - La famiglia Sullivan (The Sullivans)
### Miglior sceneggiatura
* Frank Butler e Frank Cavett - La mia via (Going My Way)
* Billy Wilder e Raymond Chandler - La fiamma del peccato (Double Indemnity)
* John Van Druten, Walter Reisch e John L. Balderston - Angoscia (Gaslight)
* Jay Dratler, Samuel Hoffenstein e Betty Reinhardt - Vertigine (Laura)
* Irving Brecher e Fred F. Finkelhoffe - Incontriamoci a Saint Louis (Meet Me in St. Louis)
### Miglior sceneggiatura originale
* Lamar Trotti - Wilson
* Preston Sturges - Evviva il nostro eroe (Hail the Conquering Hero)
* Richard Connell e Gladys Lehman - Due ragazze e un marinaio (Two Girls and a Sailor)
* Jerome Cady - La nave senza nome (Wing and a Prayer)
* Preston Sturges - Il miracolo del villaggio (The Miracle of Morgan's Creek)
### Miglior fotografia
**Bianco e nero**
* Joseph LaShelle - Vertigine (Laura)
* John F. Seitz - La fiamma del peccato (Double Indemnity)
* Sidney Wagner - La stirpe del drago (Dragon Seed)
* Joseph Ruttenberg - Angoscia (Gaslight)
* Lionel Lindon - La mia via (Going My Way)
* Glen MacWilliams - Prigionieri dell'oceano (Lifeboat)
* Stanley Cortez e Lee Garmes - Da quando te ne andasti (Since You Went Away)
* Robert Surtees e Harold Rosson - Missione segreta (Thirty Seconds over Tokyo)
* Charles Lang - La casa sulla scogliera (The Uninvited)
* George Folsey - Le bianche scogliere di Dover (The White Cliffs of Dover)
**Colore**
* Leon Shamroy - Wilson
* Rudolph Maté e Allen M. Davey - Fascino (Cover Girl)
* Edward Cronjager - Due donne e un purosangue (Home in Indiana)
* Charles Rosher - Kismet
* Ray Rennahan - Le schiave della città (Lady in the Dark)
* George Folsey - Incontriamoci a Saint Louis (Meet Me in St. Louis)
### Miglior montaggio
* Barbara McLean - Wilson
* Leroy Stone - La mia via (Going My Way)
* Owen Marks - Janie
* Roland Gross - Il ribelle (None but the Lonely Heart)
* Hal C. Kern e James E. Newcom - Da quando te ne andasti (Since You Went Away)
### Miglior scenografia
**Bianco e nero**
* Cedric Gibbons, William Ferrari, Edwin B. Willis e Paul Huldschinsky - Angoscia (Gaslight)
* Lionel Banks, Walter Holscher e Joseph Kish - Address Unknown
* John J. Hughes e Fred MacLean - Il pilota del Mississippi (The Adventures of Mark Twain)
* Perry Ferguson e Julia Heron - Le tre donne di Casanova (Casanova Brown)
* Lyle Wheeler, Leland Fuller e Thomas Little - Vertigine (Laura)
* Hans Dreier, Robert Usher e Sam Comer - Non c'è tempo per l'amore (No Time for Love)
* Mark-Lee Kirk e Victor A. Gangelin - Da quando te ne andasti (Since You Went Away)
* Albert S. D'Agostino, Carroll Clark, Darrell Silvera e Claude Carpenter - Hotel Mocambo (Step Lively)
**Colore**
* Wiard Ihnen e Thomas Little - Wilson
* John B. Goodman, Alexander Golitzen, Russell A. Gausman e Ira S. Webb - La voce magica (The Climax)
* Lionel Banks, Cary Odell e Fay Babcock - Fascino (Cover Girl)
* Charles Novi e Jack McConaghy - Il canto del deserto (The Desert Song)
* Cedric Gibbons, Daniel B. Cathcart, Edwin B. Willis e Richard Pefferle - Kismet
* Hans Dreier, Raoul Pene du Bois e Ray Moyer - Le schiave della città (Lady in the Dark)
* Ernst Fegté e Howard Bristol - Il pirata e la principessa (The Princess and the Pirate)
### Migliori effetti speciali
* A. Arnold Gillespie, Donald Jahraus, Warren Newcombe e Douglas Shearer - Missione segreta (Thirty Seconds over Tokyo)
* Paul Detlefsen, John Crouse e Nathan Levinson - Il pilota del Mississippi (The Adventures of Mark Twain)
* Vernon L. Walker, James G. Stewart e Roy Granville - Tamara, figlia della steppa (Days of Glory)
* David Allen, Ray Cory, Robert Wright, Russell Malmgren e Harry Kusnick - Comando segreto (Secret Command)
* John R. Cosgrove e Arthur Johns - Da quando te ne andasti (Since You Went Away)
* Gordon Jennings, Farciot Edouart e George Dutton - La storia del dottor Wassell (The Story of Dr. Wassell)
* Fred Sersen e Roger Heman - Wilson
### Migliore colonna sonora
**Film drammatico o commedia**
* Max Steiner - Da quando te ne andasti (Since You Went Away)
* Dimitri Tiomkin - Il ponte di San Luis Rey (The Bridge of San Luis Rey)
* Arthur Lange - Le tre donne di Casanova (Casanova Brown)
* Hans J. Salter - Vacanze a Natale (Christmas Holiday)
* Max Steiner - Il pilota del Mississippi (The Adventures of Mark Twain)
* Morris Stoloff e Ernst Toch - Address Unknown
* Miklós Rózsa - La fiamma del peccato (Double Indemnity)
* Walter Scharf e Roy Webb - I conquistatori dei sette mari (The Fighting Seabees)
* Robert Stolz - Avvenne domani (It Happened Tomorrow)
* Frederic Efrem Rich - Jack London
* Herbert Stothart - Kismet
* David Rose - Il pirata e la principessa (The Princess and the Pirate)
* Karl Hajos - Temporale d'estate (Summer Storm)
* Franke Harling - Three Russian Girls
* Edward Paul - Nella camera di Mabel (Up in Mabel's Room)
* Michel Michelet - Voice in the Wind
* Alfred Newman - Wilson
* Miklós Rózsa - La donna della città (Woman of the Town)
* Hanns Eisler e Constantin Bakaleinikoff - Il ribelle (None but the Lonely Heart)
**Film musicale**
* Morris Stoloff e Carmen Dragon - Fascino (Cover Girl)
* Werner R. Heymann e Kurt Weill - Knickerbocker Holiday
* Walter Scharf - Brazil
* Constantin Bakaleinikoff - Higher and Higher
* Ray Heindorf - Ho baciato una stella (Hollywood Canteen)
* Alfred Newman - Irish Eyes Are Smiling
* Ferde Grofé e Leo Erdody - Minstrel Man
* Ray Heindorf e Louis Forbes - Così vinsi la guerra (Up in Arms)
* Robert Emmett Dolan - Le schiave della città (Lady in the Dark)
* Georgie Stoll - Incontriamoci a Saint Louis (Meet Me in St. Louis)
* Mahlon Merrick - Sfolgorio di stelle (Sensations of 1945)
* Hans J. Salter - The Merry Monahans
* Charles Previn - È fuggita una stella (Song of the Open Road)
* Edward Kay - Lady, Let's Dance
### Miglior canzone
* "Swinging on a Star", musica di James Van Heusen, testo di Johnny Burke - La mia via (Going My Way)
* "I Couldn't Sleep a Wink Last Night", musica di Jimmy McHugh, testo di Harold Adamson - Higher and Higher
* "I'll Walk Alone", musica di Jule Styne, testo di Sammy Cahn - La nave della morte (Follow the Boys)
* "I'm Making Believe", musica di James Monaco, testo di Mack Gordon - Sweet and Low-Down
* "Long Ago and Far Away", musica di Jerome Kern, testo di Ira Gershwin - Fascino (Cover Girl)
* "Now I Know", musica di Harold Arlen, testo di Ted Koehler - Così vinsi la guerra (Up in Arms)
* "Remember Me to Carolina", musica di Harry Revel, testo di Paul Webster - Minstrel Man
* "Rio de Janeiro", musica di Ary Barroso, testo di Ned Washington - Brazil
* "Silver Shadows and Golden Dreams", musica di Lew Pollack, testo di Charles Newman - Lady, Let's Dance
* "Sweet Dreams Sweetheart", musica di Maurice K. Jerome, testo di Ted Koehler - Ho baciato una stella (Hollywood Canteen)
* "Too Much in Love", musica di Walter Kent, testo di Kim Gannon - È fuggita una stella (Song of the Open Road)
* "The Trolley Song", musica e testo di Ralph Blane e Hugh Martin - Incontriamoci a Saint Louis (Meet Me in St. Louis)
### Miglior sonoro
* Edmund H. Hansen e 20th Century-Fox Studio Sound Department - Wilson
* Daniel J. Bloomberg e Republic Studio Sound Department - Brazil
* Thomas T. Moulton e Samuel Goldwyn Studio Sound Department - Le tre donne di Casanova (Casanova Brown)
* Bernard B. Brown e Universal Studio Sound Department - Le conseguenze di un bacio (His Butler's Sister)
* Nathan Levinson e Warner Bros. Studio Sound Department - Ho baciato una stella (Hollywood Canteen)
* John P. Livadary e Columbia Studio Sound Department - Fascino (Cover Girl)
* Jack Whitney e General Service - Avvenne domani (It Happened Tomorrow)
* Douglas Shearer e Metro-Goldwyn-Mayer Studio Sound Department - Kismet
* Stephen Dunn e RKO Radio Studio Sound Department - Bagliori a Manhattan (Music in Manhattan)
* W. M. Dalgleish e RCA Sound - Voice in the Wind
* Loren L. Ryder e Paramount Studio Sound Department - La fiamma del peccato (Double Indemnity)
### Miglior documentario
* The Fighting Lady, regia di Edward Steichen
* Resisting Enemy Interrogation, regia di Harold Medford
### Miglior cortometraggio
* Who's Who in Animal Land, regia di Jerry Fairbanks
* Blue Grass Gentlemen, regia di Edmund Reek
* Movie Pests, regia di Will Jason
* Jammin' the Blues, regia di Gordon Hollingshead
* 50th Anniversary of Motion Pictures, regia di Ralph Staub
### Miglior cortometraggio a 2 bobine
* I Won't Play, regia di Gordon Hollingshead
* Bombalera, regia di Noel Madison
* Main Street Today, regia di Edward L. Cahn
### Miglior cortometraggio documentario
* With the Marines at Tarawa, regia di United States Marine Corps
* Arturo Toscanini, regia di Alexander Hammid
* New Americans, regia di Slavko Vorkapich
### Miglior cortometraggio d'animazione
* Jerry nei guai (Mouse Trouble), regia di Joseph Barbera e William Hanna
* How To Play Football, regia di Jack Kinney
* My Boy Johnny, regia di Eddie Donnelly
* Il cantante (Swooner Crooner), regia di Frank Tashlin
* Dog, Cat and Canary, regia di Howard Swift
* Fish Fry, regia di Shamus Culhane
* And To Think I Saw It on Mulberry Street, regia di George Pal
### Premio speciale
A Bob Hope per i suoi molti servizi all'Academy.
### Premio giovanile
A Margaret O'Brien
### Premio alla memoria Irving G. Thalberg
A Darryl F. Zanuck
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Asia
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# Asia
L'Asia è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente, a sua volta parte del supercontinente euroasiatico insieme all'Europa e di quello eurafrasiatico insieme ad Europa ed Africa.
È il continente più vasto al mondo, con una superficie di oltre 4,4 volte più grande di quella dell'Europa e pari a circa un terzo di tutte le terre emerse e, con circa 4,7 miliardi di abitanti, è anche il più popolato.
## Etimologia
Sono due le ipotesi etimologiche principali per il termine "Asia": la prima propende per un'origine greca, la seconda per un'origine fenicia.
Secondo la prima ipotesi, la parola deriverebbe dal termine greco Ἀσία, utilizzato per la prima volta da Erodoto intorno al 440 a.C. nelle sue Guerre persiane, per indicare l'Anatolia se non proprio l'Impero Persiano, per distinguerla dalla Grecia e dall'Egitto. Erodoto commenta perplesso perché i nomi di tre donne siano utilizzati per descrivere dei territori che sono in realtà uno (Europa, Asia e Libia per intendere l'Africa), affermando poi che i Greci pensavano che il termine Asia derivasse da Esione, mentre i Lidi pensavano che derivasse da Asias, figlio di Coti I, che diede il nome ad una tribù dell'antica città di Sardi. Prima di lui, Omero, nella Guerra di Troia, citò due figure che si chiamavano Asio; e nell'Iliade (2,461) descrisse una palude come ασιος. Nella mitologia greca il nome è portato soprattutto da Asia, un'oceanina figlia dei titani Oceano e Teti.
In base alla seconda ipotesi, il temine sarebbe invece fenicio e derivante da una voce semitica significante "oriente", che sarebbe stata usata dai Fenici per indicare tutte le terre a est della loro. Il termine "Asia" sarebbe dunque contrapposto ad "Europa", che deriverebbe dal semitico ereb, con il significato di "occidente", con cui i Fenici indicavano tutti i territori a ovest della loro terra d'origine. Secondo questa etimologia, il termine "Asia" indicherebbe quindi le terre poste verso il punto in cui il Sole sorge ed "Europa" le terre poste verso il punto in cui tramonta il Sole.
Il termine Asia è ampiamente usato ancora oggi per definire il continente, i vari popoli e le culture dal congresso delle Nazioni unite.
Il termine divenne rapidamente comune nell'Italia antica, e quindi anche tra i romani.
Le antiche mappe europee risalenti al Medioevo raffigurano il continente asiatico come una grande terra dai confini incerti, come illustra in modo primitivo il planisfero di Tolomeo.
## Geografia fisica
L'Asia si trova quasi interamente nell'emisfero boreale e si presenta nel suo complesso come una massa continentale compatta di grandi dimensioni, ed è il solo continente, insieme all'Antartide, ad essere bagnato da tre oceani: l'Atlantico (con il Mar Glaciale Artico e il Mar Mediterraneo), l'Indiano e il Pacifico. La massa continentale si spinge a sud con le tre penisole dell'Arabia, del subcontinente indiano e dell'Indocina. A quest'ultima seguono, come prolungamento naturale, le isole dell'Indonesia, mentre più a est, nell'Oceano Pacifico, vi sono grandi festoni di isole che, dalle Curili al Giappone e alle Filippine, delimitano mari costieri.
È da notare che l'Asia non è separata fisicamente e geologicamente dall'Europa, con la quale forma un'unica massa continentale, l'Eurasia. La sua identificazione come continente separato è accettata da tutti ma solo convenzionalmente, in base soprattutto a ragioni storiche, affiancate da considerazioni di geografia fisica. L'Asia inoltre è unita anche all'Africa dall'istmo di Suez; è separata dall'America settentrionale dallo stretto di Bering (largo 92 km); il complesso insulare indonesiano la collega all'Australia.
I punti estremi della terraferma asiatica sono:
* a nord Capo Čeljuskin, sulla costa siberiana (77° 40' latitudine nord);
* a sud Capo Buru, all'estremità della penisola di Malacca (1° 16' latitudine nord);
* a ovest Capo Baba, in Asia Minore (26° 5' longitudine est);
* a est Capo Dežnëv, sullo stretto di Bering (169º 40' longitudine ovest).
L'asse nord-sud è di 8600 km circa, quello ovest-est di 9000 km circa. Si estende su una superficie di più di 44 milioni di km².
In Asia si trova il punto terrestre più lontano dal mare: nel Deserto Gurbantünggüt nello Xinjiang (Cina); si trova a ben 2 645 chilometri da due punti dell'Oceano Indiano e da uno del Mare Glaciale Artico. Le coordinate geografiche sono 46°17' N, 86°40' E.
L'Asia è il continente con la maggiore altitudine media (oltre 1000 m); dal punto di vista geografico, può essere divisa in quattro grandi regioni: la regione settentrionale, pianeggiante, costituita dal bassopiano turanico-siberiano e dal tavolato siberiano; la regione mediana, con i giganteschi sistemi montuosi; la regione meridionale, frazionata in tre grandi penisole (Penisola Arabica, Penisola Indiana e Penisola Indocinese), e la regione orientale, di cui fa parte l'Arcipelago Malese, il più vasto arcipelago della Terra. Il fiume Enisej divide in due parti il tavolato siberiano: l'orientale (altopiano siberiano) con bassorilievi che generalmente non superano i 500 m, con alcune cime più elevate (monti Putorana, 2037 m; monti Enisej, 1122 m); l'occidentale (bassopiano siberiano), con terre pianeggianti divise dal bassopiano turanico dalle alture della Chirghisia. La regione mediana dei grandi sistemi montuosi comprende una fascia gigantesca di acrocori, altipiani e di catene che si annodano nel Pamir, il "tetto del mondo".
Da occidente la grande fascia orografica presenta l'altopiano anatolico, con a nord i monti del Ponto e a sud il Tauro, l'Acrocoro Armeno, che raggiunge i 5165 m con il monte Ararat, e si collega a nord con il sistema dal Caucaso formato da catene parallele altissime (Elbrus, 5633 m), e a sud-est con l'altopiano iranico chiuso tra i monti Elbrus e i monti del Khorasan e dell'Afghanistan a nord, i monti della Persia meridionale e del Belucistan a sud che terminano, con i monti Sulaiman, nella pianura dell'Indo.
Da queste masse montuose si dipartono poi catene minori nella Cina e, verso sud, nella penisola indocinese. Fra i due fasci di catene che si dipartono dal Pamir, si stende l'altopiano di Hanhai (mare disseccato), la cui parte orientale è occupata dal deserto di Gobi.
La regione meridionale dell'Asia presenta due grandi penisole bagnate dall'oceano Indiano: l'Arabia e l'India, formate da tavolati con orli montagnosi, morfologicamente simili all'Africa; il tavolato indiano (Deccan) è orlato lungo le coste da rilievi, Ghati Occidentali e Ghati Orientali, ed è separato dai grandi sistemi montuosi centrali dal bassopiano indogangetico. I festoni insulari e peninsulari della parte orientale del continente sono frammenti di catene montuose periferiche caratterizzate dalla presenza di molti vulcani (116 attivi tra le isole Curili e il Giappone), allineati secondo la cosiddetta cintura di fuoco pacifica.
### Confini
L'Asia è delimitata da mari a nord, est, sud e, parzialmente, anche ad ovest: confina a nord con il Mar Glaciale Artico, a est con l'Oceano Pacifico, a sud con l'Oceano Indiano, a ovest con l'Europa, con il Mar Nero e il Mar Egeo.
Verso ovest, L'Asia è separata dall'Europa, anche da circa 3 000 km di confine terrestre, stabilito solo convenzionalmente. Anche con l'Africa, l'Asia ha una breve parte di confine terrestre: l'Istmo di Suez, di 161 km.
A sud-est, pur essendo marittimo, il confine è convenzionale, in quanto un insieme di arcipelaghi si estende ininterrottamente dall'Asia all'Oceania; la Linea di Lydekker, stabilita in base a criteri etnici, geologici, faunistici e botanici, è quella indicata dalla convenzione come limite tra i due continenti, lasciando l'intero Arcipelago Malese in Asia e la Nuova Guinea in Oceania.
Per quanto riguarda il confine convenzionale con l'Europa, la questione è esposta dettagliatamente nelle sezioni seguenti.
**Confine occidentale marittimo**
L'Asia è separata dall'Europa dal Mar Egeo, dallo Stretto dei Dardanelli, dal Mar di Marmara, dallo Stretto del Bosforo e dal Mar Nero. Le isole dell'Egeo prospicienti la penisola anatolica, anche se dal punto di vista della geografia fisica ricadrebbero in Asia, sono considerate appartenenti all'Europa per motivi storico-culturali.
**Confine orientale terrestre**
Ad ovest l'Asia ha continuità territoriale con l'Europa. Il confine terrestre tra i due continenti è convenzionale e ricade per la maggior parte in Russia e per un tratto più breve in Kazakistan.
La linea di demarcazione parte dal Mar Glaciale Artico, segue poi i monti Urali, prosegue lungo il corso del fiume Ural, la costa nord-occidentale del mar Caspio, la depressione del Kuma-Manyč e arriva infine alla foce del fiume Don, nel Mar d'Azov.
In linea di massima, questo confine deriva dalla linea di von Strahlenberg, definita ufficialmente fin dal 1730 dalla zarina di Russia Anna I, sulla base dei lavori geografici dello svedese Philip Johan von Strahlenberg, appositamente incaricato del problema. Il suo parere fu poi convalidato dagli eminenti geografi Peter Simon Pallas e da Carl Ritter e, con alcuni aggiustamenti, dalla Società Geografica Sovietica.
L'unica differenza tra la linea di von Strahlenberg e quella comunemente seguita riguarda il tratto tra le pendici meridionali degli Urali e il mar Caspio: il geografo svedese, in quest'area, faceva coincidere il confine euro-asiatico con il fiume Emba e non con il fiume Ural come generalmente si fa oggi.
Se questa è la convenzione sulla quale la maggior parte degli autori si trova d'accordo, si deve tuttavia segnalare che molti autori statunitensi e coloro che ne seguono i criteri, nel tratto tra il Mar Caspio e il Mar Nero considerano confine euroasiatico non la depressione del Kuma-Manyč, ma lo spartiacque del Caucaso, lungo la frontiera della Russia, seguendo il criterio di far prevalere considerazioni di geografia politica su quelle di geografia fisica. Il confine tra i due continenti sul Caucaso si è affermato negli Stati Uniti dopo il 1994, in seguito alla sua approvazione da parte del Dipartimento di Stato, organo politico e non geografico
L'autore della voce Europa dell'Enciclopedia Treccani, avvisa del fatto che "nessun criterio fondato su elementi fisici è soddisfacente", e che quindi "l'Europa può essere individuata soltanto come area culturale".
Le frontiere occidentali dell'Asia rappresentano dunque un'eccezione nel campo dei confini tra i continenti, non coincidendo completamente con mari od oceani e quindi mancando di quella precisa definizione che si accompagna quasi sempre ai confini continentali. I limiti tra Asia ed Europa sono definiti perciò in base a criteri storici e culturali, ai quali si affiancano considerazioni di geografia fisica. Le diverse convenzioni esistenti in merito indicano che, in Russia, i caratteri europei sfumano gradatamente verso quelli asiatici.
### Caratteri fisici e demografici
L'Asia non è soltanto il continente più esteso del mondo, è anche quello in cui sono presenti i più profondi contrasti fisici, umani ed economici. Per esempio il monte Everest (8848 m) è il punto più alto della Terra, mentre il Mar Morto è la massima depressione (−395 m). L'Asia è anche il continente con i maggiori contrasti climatici, dato che si espande in tutte e tre le zone astronomiche dell'emisfero boreale: la zona glaciale, temperata e quella torrida; nella Siberia settentrionale, infatti, si registrano temperature sino a −70 °C (Verchojansk e Ojmjakon), mentre nel deserto di Lut, in Iran, si toccano i +54 °C all'ombra; ai piedi dell'Himalaya, a Cherrapunjee, cadono oltre 11000 mm di pioggia all'anno, mentre nelle aree desertiche interne del continente non piove quasi mai e vi è pochissima umidità. In Asia si trova il mar Caspio ( 371000 km² ), che viene considerato il lago più esteso della Terra, e il lago più profondo, il Bajkal (1642 m) in Russia.
La grande varietà di climi causa le più svariate formazioni vegetali: dalla tundra e dalla grande foresta di conifere (taiga) delle regioni settentrionali, alla vegetazione tropicale delle savane e delle foreste equatoriali. Inoltre dall'Asia sono pervenute la maggior parte delle piante utili all'uomo, come il frumento, il riso, l'orzo, la fava, la lenticchia, il grano saraceno, l'olivo, la vite, il pesco, l'albicocco, il ciliegio, il pruno, varie spezie, la barbabietola, la canna da zucchero ecc. Così pure ricca e variegata è la fauna: dalla renna e dagli animali da pelliccia al cammello, al cavallo, alla pecora, alla tigre, alla pantera, al leone ecc.
Anche nel campo antropico si riscontrano grandi contrasti: l'Asia ha una popolazione che rappresenta quasi i 3/5 della popolazione terrestre, ma distribuita in modo poco uniforme: si passa dalle aree desertiche, praticamente disabitate, a quelle della costa cinese, del Giappone e dell'Indonesia, dove si raggiungono i 1000 ab/km². Vi convivono anche tante etnie differenti, come i gruppi iranici, quelli indiani, siberiani, sinici, tungusi ecc.
Un fenomeno meteorologico stagionale che colpisce sporadicamente gran parte dell'Asia orientale durante i mesi primaverili è quello delle tempeste di polvere asiatiche che si origina nei deserti della Mongolia, della Cina e del Kazakistan settentrionale.
L'Asia è stata la sede delle prime più importanti e complesse evoluzioni culturali; in Asia occidentale (Medio Oriente) vennero probabilmente messi in atto i primi metodi di agricoltura e di allevamento, fu inventata la metallurgia e sorsero i primi Stati. Negli immensi spazi asiatici sono sorti e si sono sviluppati alcuni dei più grandi imperi continentali che la storia ricordi: dal persiano all'arabo, dal bizantino all'ottomano, dal cinese al russo.
## Geografia politica
L'Asia può essere ulteriormente suddivisa, secondo la divisione delle Nazioni Unite, in cinque macroregioni (tra parentesi le capitali degli Stati). Da esse è esclusa l'Asia settentrionale che fa parte dello stato transcontinentale della Russia.
### Asia centrale o Turkestan o anche Turkestan occidentale
* Kazakistan (Astana)
* Kirghizistan (Biškek)
* Tagikistan (Dušanbe)
* Turkmenistan (Aşgabat)
* Uzbekistan (Tashkent)
### Asia meridionale
* Afghanistan (Kabul)
* Bangladesh (Dacca)
* Bhutan (Thimphu)
* India (Nuova Delhi)
* Maldive (Male)
* Nepal (Katmandu)
* Pakistan (Islamabad)
* Sri Lanka (Sri Jayawardenapura Kotte)
### Asia occidentale
* Arabia Saudita (Riad)
* Armenia (Erevan)
* Azerbaigian (Baku)
* Bahrein (Manama)
* Cipro (Nicosia)
* Egitto (Il Cairo; penisola del Sinai)
* Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi)
* Georgia (Tbilisi)
* Giordania (Amman)
* Grecia (Atene, isola di Castelrosso)
* Iran (Teheran)
* Iraq (Baghdad)
* Israele (Gerusalemme, non riconosciuta da alcuni stati)
* Kuwait (Al Kuwait)
* Libano (Beirut)
* Oman (Mascate)
* Palestina (Territori palestinesi occupati; Gaza è sede sia dell'ANP che di Hamas ma di fatto non è una capitale dato che non viene riconosciuto uno Stato palestinese)
* Qatar (Doha)
* Siria (Damasco)
* Turchia (Ankara)
* Yemen (Sana'a)
### Asia orientale o Estremo Oriente
* Cina (Pechino)
A questi vanno aggiunte due dipendenze cinesi:
* Hong Kong (Hong Kong)
* Macao (Macao)
* Corea del Nord (Pyongyang)
* Corea del Sud (Seul)
* Giappone (Tokyo)
* Mongolia (Ulan Bator)
* Russia (Mosca)
e inoltre:
* Taiwan (Taipei)
Stato indipendente de facto ma non riconosciuto dall'ONU
### Sud-est asiatico
* Birmania (Naypyidaw)
* Brunei (Bandar Seri Begawan)
* Cambogia (Phnom Penh)
* Filippine (Manila)
* Indonesia (Giacarta)
* Laos (Vientiane)
* Malaysia (Kuala Lumpur)
* Singapore (Singapore)
* Thailandia (Bangkok)
* Timor Est (Dili)
* Vietnam (Hanoi)
## Religioni
L'Asia è patria di molte religioni mondiali, tra cui le principali religioni monoteiste (cristianesimo, ebraismo e islam) e molte delle più note religioni politeiste, tra cui: induismo (praticato in India e buona parte del Tibet), Buddhismo, Shintoismo (religione maggiore del Giappone), Lamaismo (quasi tutto il Tibet), Confucianesimo (in Mongolia e Cina settentrionale) e Taoismo (religione maggiore della Cina). Non mancano anche gli animisti che si trovano soprattutto nella Siberia orientale.
## Eventi sportivi
* Con cadenza quadriennale si disputano nel continente asiatico i Giochi asiatici, istituiti nel 1951 e organizzati dal Consiglio Olimpico d'Asia.
* Con cadenza quadriennale si disputa anche la Coppa d'Asia (ufficialmente AFC Asian Cup), istituita nel 1956 e organizzata dall'Asian Football Confederation; dal 2007 con la partecipazione anche dell'Australia.
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Yello
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# Yello
Gli Yello sono un gruppo musicale svizzero.
In Europa hanno riscosso successo a partire dalla metà degli anni ottanta con i singoli Oh Yeah e The Race, canzoni utilizzate anche in spot e programmi televisivi.
## Storia
Sul finire degli anni settanta gli Yello furono fondati da Boris Blank e Carlos Perón a Zurigo. Nella loro officina-laboratorio di automobili Boris Blank e Carlos Perón crearono il gruppo. Iniziarono a sperimentare e scrivere canzoni. Nel 1978 incontrarono un dj del posto, Dieter Meier, che all'epoca suonava con i The Assholes (Gli stronzi).
Nel 1979 il primo Maxi-Single con la etichetta svizzera Periphery Perfume. Nel 1980 pubblicarono negli Stati Uniti. I tre firmarono per l'etichetta musicale. Pubblicarono il primo titolo singolo per la Ralph Records dei Residents. Il secondo pubblicato fu Bostich, che divenne una hit da discoteca. Il primo album Solid Pleasure del 1980 e il secondo Claro que si del 1981. Carlos Perón lasciò la band nel 1983 dopo la registrazione di You Gotta Say Yes To Another Excess (pubblicato nel 1984).
## Stile musicale
Il duo synth pop e new romantic degli Yello si caratterizza per il suono ironico, glam e sofisticato e che fa affidamento sulle tecnologie dei computer. Dopo alcuni album reminiscenti lo stile dei gruppi new romantic e quello dei Pink Floyd, hanno pubblicato You Gotta Say (1983) che ha segnato un cambio di rotta verso uno stile più commerciale e ballabile e Stella (1985), un album che segnò la transizione verso uno stile fatto di "ritmi clinici, suoni frenetici e liriche nonsense". Flag (1988) li ha accostati per la prima volta alla musica techno.
## Metodo compositivo
La musica degli Yello mostra trasparenze e spazialità sonore. Con l'uso di moderni strumenti elettronici come campionatori di suoni e strumentazione acustica.
Dal 1983, dopo la partenza di Carlos Perón, il gruppo è musicalmente influenzato solo da Boris Blank. Il canto di Dieter Meier è inserito dopo la composizione finale. Crea i testi, successivamente parlati o cantati.
## Discografia
* 1980 - Solid Pleasure
* 1981 - Claro que si
* 1984 - You Gotta Say Yes to Another Excess
* 1985 - Stella
* 1987 - One Second
* 1988 - Flag
* 1991 - Baby
* 1994 - Zebra
* 1997 - Pocket Universe
* 1999 - Motion Picture
* 2003 - The Eye
* 2009 - Touch Yello
* 2016 - Toy
## VHS/DVDs
* 1989: The Race (Video Remix Contest)
* 1990: Tied up
* 1990: Video Press Kit
* 2009: Touch Yello (Limited-Edition)
* 2010: Yello by Yello - The Singles Collection 1980-2010 (Limited-Edition)
## Box-Set
* 1998: Yello - The 12" Collection
* 1999: Yello - The CD Single Collection
* 2005: Yello Remaster Series
* 2010: Yello by Yello - The Anthology
## Onorificenze
| Disco d'argento Gran Bretagna 1989: per album „Flag“ Disco d'oro Germania 1990: per album „Stella“ 1994: per album „Flag“ 1994: per album „1980 - 1985, The New Mix In One Go“ Austria 1995: per album „Flag“ Svizzera 1990: per album „1980 - 1985, The New Mix In One Go“ 1998: per album „One Second“ 2009: per album „Touch Yello“ | Disco di platino Svizzera 1995: per album „Zebra“ Paese Argento Oro Platino Germania 0 3 0 Austria 0 1 0 Svizzera 0 3 1 Regno Unito 1 0 0 |
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Orsini-Rosenberg
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# Orsini-Rosenberg
Gli Orsini-Rosenberg (anche Ursini-Rosenberg) sono stati un'antica famiglia appartenente alla nobiltà austriaca.
## Storia
La famiglia, nata come ramo cadetto dei Herren von Graben (a sua volta, ramo illegittimo della dinastia di Gorizia, conosciuti anche come Mainardini), proveniva dal Castello di Alt-Grabenhofen nei pressi della città austriaca di Graz.
Il primo membro conosciuto fu Corrado di Rosenberg, vissuto intorno al 1322, membro della piccola nobiltà locale di Schloss Alt-Grabenhofen, tra Reinerkogel e Rosenberg. Ottennero il titolo ereditario di cavalieri.
Il 2 agosto 1633, Johann Andreas von Rosenberg (1600-1667) ottenne il titolo di barone di Lerchenau dall'imperatore Ferdinando II. L'8 ottobre 1648 gli Orsini ottennero il titolo di burgravio di Klagenfurt. L'imperatore Leopoldo I il 29 maggio 1681 concesse il titolo di conte del Sacro Romano Impero come titolo ereditario ai fratelli Georg Nicolaus (1623-1695) e Wolfgang Andreas von Rosenberg (1626-1695).
Dal 31 luglio 1683 la famiglia prese ufficialmente ad utilizzare il doppio cognome Orsini-Rosenberg per una presunta parentela con la famiglia romana degli Orsini, di antico legame, in realtà genealogicamente mai provata.
Nel corso del Settecento e dell'Ottocento, la famiglia, grazie alla sua assoluta lealtà alla Casa d'Asburgo, divenne protagonista di un enorme successo sociale ed economico, che si tradusse nell'accumulo di territori, proprietà e titoli onorifici tra cui quello di principe che venne concesso nel 1791.
## Membri illustri della famiglia
* Francesco Orsini von Rosenberg, un diplomatico e politico austriaco. Fu maggiordomo maggiore del granduca di Toscana Pietro Lepoldo d'Asburgo-Lorena, e Gran Ciambellano e Ministro di Conferenza dell'Arciduca regnante d'Austria .
* Franz Seraph von Rosenberg-Orsini, generale austriaco.
## Conti Orsini-Rosenberg (1681)
* Joseph Paris von Orsini-Rosenberg (1651-1685), I conte Orsini-Rosenberg
* Wolfgang Sigismund von Orsini-Rosenberg (1682-1739), II conte Orsini-Rosenberg
* Franz Xaver Wolfgang von Orsini-Rosenberg (1726–1795), III conte Orsini-Rosenberg
## Principi Orsini-Rosenberg (1791)
* Franz Xaver Wolfgang von Orsini-Rosenberg (1726–1795), I principe Orsini-Rosenberg
* Franz Seraph von Rosenberg-Orsini (1761–1832), II principe Orsini-Rosenberg, cugino di secondo grado del precedente
* Ferdinand von Orsini-Rosenberg (1790–1859), III principe Orsini-Rosenberg
* Heinrich von Orsini-Rosenberg (1848–1929), IV principe Orsini-Rosenberg
* Johannes Andreas von Orsini-Rosenberg (1893–1932), V principe Orsini-Rosenberg
* Heinrich von Orsini-Rosenberg (1925–2011), VI principe Orsini-Rosenberg
* Johannes von Orsini-Rosenberg (*1949), VII principe Orsini-Rosenberg
Heinrich von Orsini-Rosenberg (*1979), erede apparente
## Albero genealogico della famiglia Orsini-Rosenberg
| | | | | | | | Johann Andreas I barone di Rosenberg *1600 †1667 Juliana Kulmer von Rosenbuchel | Johann Andreas I barone di Rosenberg *1600 †1667 Juliana Kulmer von Rosenbuchel |
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| | | | | | | Georg Nikolaus II barone di Rosenberg *1623 †1695 | Georg Nikolaus II barone di Rosenberg *1623 †1695 | Wolfgang Andreas *1626 †1693 1. Maria Beatrice Thurn-Valsassina 2. Ernestina Barbara Montecuccoli 3. Eva Regina von Welz ORSINI-ROSENBERG | Wolfgang Andreas *1626 †1693 1. Maria Beatrice Thurn-Valsassina 2. Ernestina Barbara Montecuccoli 3. Eva Regina von Welz ORSINI-ROSENBERG |
| | | | 2. Joseph Paris I conte Orsini-Rosenberg *1651 †1685 Maria Clara Cecilia von Lamberg | 2. Joseph Paris I conte Orsini-Rosenberg *1651 †1685 Maria Clara Cecilia von Lamberg | | 2. Franz Andreas *1653 †1698 Amalia Teresa di Lowenstein-Wartheim | 2. Franz Andreas *1653 †1698 Amalia Teresa di Lowenstein-Wartheim | | | 3. Marie Antonia Josepha *1690 †1715 Giovanni Sigifredo di Eggenberg | 3. Marie Antonia Josepha *1690 †1715 Giovanni Sigifredo di Eggenberg | | | 3. Philipp Joseph *1691 †1765 1. Justina von Rosenberg 2. Maria Dominika Antonia von Kaunitz | 3. Philipp Joseph *1691 †1765 1. Justina von Rosenberg 2. Maria Dominika Antonia von Kaunitz |
| | | | Wolfgang Sigismund II conte Orsini-Rosenberg *1682 †1739 Maria Anna von Hohenfeld | Wolfgang Sigismund II conte Orsini-Rosenberg *1682 †1739 Maria Anna von Hohenfeld | | Ernestina Leopoldina *? †? Siegmund Friedrich von Khevenhuller-Hohen-Osterwitz | Ernestina Leopoldina *? †? Siegmund Friedrich von Khevenhuller-Hohen-Osterwitz | | | | | 2. Maria Anna *1719 †1756 Franz von Thurn-Valsassina | 2. Maria Anna *1719 †1756 Franz von Thurn-Valsassina | 2. Vinzenz Ferrerius *1722 †1794 Juliana zu Stubenberg | 2. Vinzenz Ferrerius *1722 †1794 Juliana zu Stubenberg | 2. Franziska *? †? Ehrenreich von Wurmbrand-Stuppach | 2. Franziska *? †? Ehrenreich von Wurmbrand-Stuppach |
| | | | Franz Xaver Wolfgang I principe Orsini-Rosenberg *1723 †1796 | Franz Xaver Wolfgang I principe Orsini-Rosenberg *1723 †1796 | | | | | | | | | Franz Seraph II principe Orsini-Rosenberg *1761 †1831 Maria Carolina di Khevenhuller-Metsch | Franz Seraph II principe Orsini-Rosenberg *1761 †1831 Maria Carolina di Khevenhuller-Metsch | Maria Cecilia *1766 †1841 Girolamo Maria di Lodron | Maria Cecilia *1766 †1841 Girolamo Maria di Lodron |
| | | | Linea estinta | Linea estinta | Vincenz Ferrerius *1787 †1824 | Vincenz Ferrerius *1787 †1824 | Ferdinand III principe Orsini-Rosenberg *1790 †1859 1. Marie Kunegunde von Brandis 2. Ottilia Kunigunda Maria von Wurmbrand-Stuppach | Ferdinand III principe Orsini-Rosenberg *1790 †1859 1. Marie Kunegunde von Brandis 2. Ottilia Kunigunda Maria von Wurmbrand-Stuppach | Maria Anna *1792 †1792 | Maria Anna *1792 †1792 | Maria Julia *1793 †1793 | Maria Julia *1793 †1793 | Franz Xavier *1794 †1818 | Franz Xavier *1794 †1818 | Karl Borromeus *1796 †1798 | Karl Borromeus *1796 †1798 | Maria Theresia *1798 †1866 Eugen Karl Czernin von und zu Chudenitz | Maria Theresia *1798 †1866 Eugen Karl Czernin von und zu Chudenitz | Friedrich *1801 †1887 Johanna von Jöchlinger von Jochenstein | Friedrich *1801 †1887 Johanna von Jöchlinger von Jochenstein | Joseph *1803 †1868 Ida Grimaud | Joseph *1803 †1868 Ida Grimaud |
| | | | 2. Manfred *1845 †1850 | 2. Manfred *1845 †1850 | 2. Heinrich IV principe Orsini-Rosenberg *1848 †1929 Anna von Kulmer Rosenpichl und Hohenstein | 2. Heinrich IV principe Orsini-Rosenberg *1848 †1929 Anna von Kulmer Rosenpichl und Hohenstein | 2. Marie Kunegunde *? †? | 2. Marie Kunegunde *? †? | 2. Chlotilde *1850 †1924 Albert von Wolkenstein | 2. Chlotilde *1850 †1924 Albert von Wolkenstein | 2. Eugen *1852 †1937 | 2. Eugen *1852 †1937 |
| | | Maria Ottilia *1873 †1927 Otto Maria Franz Camillo von Manzano | Maria Ottilia *1873 †1927 Otto Maria Franz Camillo von Manzano | Helene *1876 †1956 | Helene *1876 †1956 | Isabelle *1883 †1953 | Isabelle *1883 †1953 | Johannes Andreas V principe Orsini-Rosenberg *1893 †1932 Henriette Maria Luise Larisch von Möennich | Johannes Andreas V principe Orsini-Rosenberg *1893 †1932 Henriette Maria Luise Larisch von Möennich |
| | | | | | Heinrich VI principe Orsini-Rosenberg *1925 †2011 Eleanore von Goess | Heinrich VI principe Orsini-Rosenberg *1925 †2011 Eleanore von Goess | Johann Andreas *1926 †2004 Catharina Grevinna Bielke | Johann Andreas *1926 †2004 Catharina Grevinna Bielke | Maria Anna *1927 †2010 Friedrich Mayr von Melnhof | Maria Anna *1927 †2010 Friedrich Mayr von Melnhof | Franziska Johanna *1930 Franz Illing | Franziska Johanna *1930 Franz Illing |
| Johannes VII principe Orsini-Rosenberg *1949 ? | Johannes VII principe Orsini-Rosenberg *1949 ? | Ferdinand Friedrich Andreas Heinrich Josef Maria *1953 Zdenka von Auersperg | Ferdinand Friedrich Andreas Heinrich Josef Maria *1953 Zdenka von Auersperg | Mathias Johannes Andreas *1955 Huberta zu Trauttmansdorff-Weinsberg | Mathias Johannes Andreas *1955 Huberta zu Trauttmansdorff-Weinsberg | Markus Antonio Andreas Heinrich Josef Marie *1955 Gabriele Lukau | Markus Antonio Andreas Heinrich Josef Marie *1955 Gabriele Lukau | Henriette Josephine Sophia Maria *1957 Eberhard Crain | Henriette Josephine Sophia Maria *1957 Eberhard Crain | Andrea Franziska Josepha Maria *1958 Guy Littlejohn | Andrea Franziska Josepha Maria *1958 Guy Littlejohn |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Louis_Antoine_Fauvelet_de_Bourrienne
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Louis Antoine Fauvelet de Bourrienne
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# Louis Antoine Fauvelet de Bourrienne
Louis Antoine Fauvelet de Bourrienne (Sens, 19 luglio 1769 – Caen, 7 febbraio 1834) è stato un diplomatico e politico francese. La famiglia di provenienza apparteneva al patriziato della città di Sens (Yonne) dal XV secolo. Essa entrò in possesso del piccolo feudo di Bourienne, sito a Marsangy, villaggio a nord di Sens.
## Biografia
Fu ammesso alla Scuola militare di Brienne nella Champagne insieme a Napoleone Bonaparte, con il quale divenne legato da profonda amicizia (1785). Quando il Bonaparte fu nominato generale comandante l'Armata d'Italia, chiamò Bourrienne al suo fianco e lo fece segretario particolare e consigliere di Stato (1801). Perdette tuttavia molto presto la sua posizione, essendo implicato in un'attività commerciale fraudolenta. Tuttavia, nel 1802, Napoleone lo inviò come incaricato d'affari ad Amburgo. Fu richiamato a Parigi nel 1813 a seguito di un affare speculativo molto redditizio consistente nell'importazione clandestina di merci inglesi, al tempo vietata dal Blocco continentale.
Nel 1814 egli si allineò al regime dei Borboni, divenne direttore delle poste francesi e il 12 marzo 1815 fu nominato prefetto di polizia. Seguì poi Luigi XVIII Gand, e, con la Seconda Restaurazione, divenne deputato del dipartimento della Yonne.
Gli avvenimenti della Rivoluzione di luglio del 1830 causarono la perdita delle sue fortune e Bourienne uscì di senno.
## Opere
Les Mémoires de Bourrienne (Mémoires de M. de Bourrienne sur Napoléon, le Directoire, le Consulat, l'Empire et la Restauration) (10 volumi in-8, 1829-1831) sono segnalate dal Dizionario universale di storia e geografia di Bouillet et Chassang, ma non sono esenti, secondo gli autori, da parzialità. L'opera non è stata scritta da lui.
Nel 1830 venne pubblicata l'opera in due volumi (in-12) Bourrienne et ses erreurs volontaires ou involontaires di Antoine-Henri-Philippe-Léon d'Aure.
## Riconoscimenti
La città di Sens deve in gran parte a lui la restituzione di una scuola d'insegnamento secondario: il liceo di Sens. Esso succedette al collegio fondato all'inizio del XVI secolo. La gratitudine della cittadinanza si esprime con l'apposizione di una lapide commemorativa sulla casa di famiglia nel centro della città.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_Nascimento_de_Ara%C3%BAjo
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Leonardo Nascimento de Araújo
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# Leonardo Nascimento de Araújo
Leonardo Nascimento de Araújo, meglio noto solo come Leonardo (Niterói, 5 settembre 1969), è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore brasiliano con cittadinanza italiana, di ruolo centrocampista o attaccante.
Nella sua carriera di calciatore ha vestito le maglie di Flamengo, San Paolo, Valencia, Kashima Antlers, Paris Saint-Germain e Milan. Terminata l'attività agonistica, ha ricoperto ruoli dirigenziali nel Milan e nel Paris Saint-Germain e ha allenato lo stesso Milan, l'Inter e l'Antalyaspor.
## Biografia
È stato sposato con Beatriz dalla quale ha avuto tre figli: Lucas, Julia e Joana. Il 6 settembre 2013 si è sposato con la giornalista sportiva di Sky Anna Billò, che lo ha reso padre di Tiago il 13 novembre 2011 e di Tomas il 13 aprile 2014.
Cittadino italiano dal 2008, parla fluentemente l'italiano oltre a conoscere portoghese, inglese, spagnolo, francese e – come da lui stesso dichiarato – «un po' di giapponese».
Nel 1998 ha fondato, insieme al suo compagno di squadra in nazionale Raí, la Fondazione Gol De Letra finalizzata a garantire l'accesso allo sport e all'educazione ai bambini e alle bambine brasiliane. Il suo impegno nel sociale è stato riconosciuto anche tramite il conferimento del Premio L'Altropallone nel 2004.
## Caratteristiche tecniche
Trequartista molto dotato dal punto di vista tecnico, specialista dei calci da fermo, in carriera si distinse anche per la sua duttilità tattica, avendo giocato in svariati ruoli: terzino sinistro, regista, centrocampista centrale, rifinitore e attaccante. Più incline all'assist che al gol, in Italia fu grande protagonista dello scudetto vinto dal Milan nella stagione 1998-1999, giocando come punta esterna e riuscendo a segnare dodici reti (seconda stagione più prolifica della sua carriera).
## Carriera
### Giocatore
**Club**
Leonardo è cresciuto nel Flamengo, con cui ha esordito nel campionato brasiliano a 18 anni nel 1987. Non ha compiuto 18 anni quando ha l'opportunità di giocare con l'idolo Zico e giocatori di fama come Leandro, Bebeto e Renato Gaúcho, a fianco dei quali ha vinto il suo primo campionato. Dal 1990 al 1991 ha giocato nel San Paolo, facendo parte della esquadrão tricolor allenata da Telê Santana e capace di aggiudicarsi il titolo brasiliano nel 1991.
Nel 1991 è passato al Valencia, nella Primera División spagnola. Nel 1993 è ritornato al São Paulo, con cui ha vinto la Coppa Intercontinentale battendo il Milan a Tokyo. Dopo il campionato del mondo 1994 si è trasferito ai Kashima Antlers, squadra della neonata J. League nelle cui file militava anche l'amico e idolo Zico.
Nel 1996 è stato acquistato dal Paris Saint-Germain, squadra della Ligue 1 con cui ha raggiunto la finale della Coppa delle Coppe.
Le sue prestazioni hanno attirato l'attenzione del Milan, che lo ha ingaggiato nell'estate del 1997 per 18 miliardi di lire; coi rossoneri, fino al 2001, ha giocato 96 partite di campionato segnando 22 gol e vincendo lo scudetto 1998-1999 da protagonista con 27 presenze e 12 reti.
A causa dei frequenti infortuni nelle ultime due stagioni non ha potuto mantenere un rendimento costante, così alla fine della stagione 2000-2001 ha deciso di fare ritorno in patria, dove ha giocato prima nel San Paolo e poi nel Flamengo.
Nonostante i ripetuti annunci di ritiro dall'attività agonistica, ha deciso di ritornare al calcio giocato e il 9 ottobre 2002, viene integrato nella rosa del Milan. La nuova esperienza rossonera, tuttavia, è stata brevissima: è rimasto fino a marzo 2003, quando si è ritirato definitivamente dopo aver disputato 4 partite in Coppa Italia (2 gol) e una in Serie A.
**Nazionale**
Con la nazionale brasiliana ha vinto il Mondiale 1994, nel quale, acconsentendo alla richiesta del CT Parreira, si è adattato a ricoprire l'insolito ruolo di terzino sinistro, ma il cartellino rosso rimediato per una gomitata a Tab Ramos nell'ottavo di finale contro gli Stati Uniti, che ha costretto il calciatore statunitense a una inattività di circa 3 mesi, gli ha impedito di scendere in campo nelle restanti gare della competizione.
Giocando da mezzapunta ha conquistato la Coppa America e la Confederations Cup nel 1997, manifestazioni nelle quali Zagallo gli ha affidato la prestigiosa maglia numero 10. L'anno successivo, schierato come interno sinistro, è stato finalista al Mondiale 1998.
Nel 1999 ha lasciato la nazionale, salvo poi tornare nel 2001 per disputare due gare di qualificazione al Mondiale 2002. In nazionale vanta 60 presenze e 8 reti.
### Allenatore
**Milan**
Il 31 maggio 2009 l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ha annunciato in diretta televisiva all'ultima puntata stagionale di Stadio Sprint che Leonardo sarebbe stato il nuovo allenatore della squadra rossonera per due anni a partire dalla stagione 2009-2010, ereditando così la panchina da Carlo Ancelotti. È stato presentato in conferenza stampa il 1º giugno 2009.
Alla sua prima esperienza in panchina, il tecnico debutta la sera del 22 agosto 2009 durante l'anticipo della prima giornata del campionato di Serie A 2009-2010 in casa del Siena (1-2). Dopo alcuni risultati deludenti (tra cui lo 0-4 del derby), il 21 ottobre 2009, sotto la sua guida, i rossoneri hanno battuto il Real Madrid al Bernabéu (3-2) per la prima volta nella loro storia. Il 14 maggio 2010, dopo aver raggiunto la qualificazione diretta alla Champions League, Leonardo ha ufficializzato l'addio al club rossonero, divenuto effettivo al termine della stagione. Il giorno successivo, in occasione dell'ultima giornata di campionato contro la Juventus (vittoria per 3-0), Leonardo si è congedato dal pubblico di San Siro, che ha risposto con un caloroso saluto; sulla panchina del Milan gli è subentrato Massimiliano Allegri.
Nella sua esperienza rossonera ha utilizzato prevalentemente una sorta di modulo 4-2-4, denominato dalla stampa del settore "4-2-fantasia", ispirandosi al modulo usato da Telê Santana, commissario tecnico della Nazionale brasiliana ai Mondiali del 1982 e del 1986. Lo schieramento si compone di 4 difensori, 2 mediani e 4 giocatori prettamente offensivi. Questo spregiudicato modo di giocare ha offerto molte prestazioni brillanti, ma anche altre deludenti poiché, se da un lato privilegia il gioco offensivo e il talento dei singoli, dall'altra difetta di equilibrio e di copertura a centrocampo.
**Inter**
Il 24 dicembre 2010 è passato ad allenare l'altra società calcistica della massima serie di Milano, l'Inter, succedendo a Rafael Benítez e firmando un contratto fino al 30 giugno 2012. Ha diretto la prima partita da allenatore dell'Inter il 6 gennaio 2011, nella vittoria per 3-1 contro il Napoli.
Fino al 6 marzo, con la vittoria per 5-2 in rimonta sul Genoa, ha totalizzato un bottino di 33 punti nelle prime 13 partite stabilendo un record e sorpassando i 32 punti che avevano fatto in precedenza Fabio Capello (con la Juventus nel 2004-2005), Gigi Simoni e Marcello Lippi.
Il 22 maggio, con la vittoria all'ultima di campionato per 3-1 contro il Catania, ha stabilito il record di 12 vittorie casalinghe consecutive in campionato su altrettante partite eguagliando i record di Giovanni Invernizzi del 1970-1971 e del duo Tansini-Cappelli nel 1949-1950. Seppur con il miglior attacco, ha terminato il campionato con i nerazzurri al 2º posto, a -6 dalla vetta, perdendo tra l'altro il derby per 3-0, che in caso di vittoria avrebbe potuto portare l'Inter in vetta alla classifica. La sua avventura in Champions League invece, si è conclusa ai quarti di finale contro lo Schalke 04, perdendo l'andata per 5-2 e il ritorno per 2-1. Il 29 maggio ha vinto il suo unico titolo da allenatore con l'Inter, conquistando la Coppa Italia ai danni del Palermo, battuto in finale per 3-1.
Il 1º luglio seguente l'Inter ha annunciato la risoluzione consensuale del contratto che legava il tecnico brasiliano ai nerazzurri. Al suo posto è stato ingaggiato il tecnico piemontese Gian Piero Gasperini.
**Antalyaspor**
Il 28 settembre 2017, a distanza di più di sei anni dall'ultima esperienza in panchina, torna ad allenare, firmando per l'Antalyaspor, club turco nel quale gioca tra le altre stelle anche Samuel Eto'o, che era con lui all'Inter. Al debutto in campionato perde per 3-1 contro il Sivasspor e la squadra rimane nei bassifondi della classifica. Il 6 dicembre, dopo meno di tre mesi, si dimette a causa delle dimissioni del presidente Ali Safak Ozturc, che l'aveva portato ad Adalia.
### Dirigente
Molto attivo nel campo delle iniziative umanitarie, nel 1999 in Brasile ha dato vita alla Fundação Gol de Letra. Dopo il ritiro dal calcio giocato è rimasto legato per diversi anni all'ambiente milanista, tanto da essere stato direttore della Fondazione Milan fino a maggio 2006. Nella sua carriera è stato anche un consulente di calciomercato, direttore operazioni area tecnica del club rossonero nonché emissario per la società in Sudamerica, tanto che ha contribuito a portare in Italia Kaká, Pato e Thiago Silva.
Il 13 luglio 2011 è stato nominato direttore sportivo del Paris Saint-Germain, squadra nella quale aveva militato nella stagione 1996-1997, con un ingaggio da 2,5 milioni all'anno. Alla fine di maggio del 2013 è stato squalificato dalla Commissione Disciplinare della LFP per 9 mesi a causa di una spallata data all'arbitro Castro al termine della partita Paris Saint-Germain-Valenciennes del 5 maggio precedente. Il ricorso successivamente presentato dal PSG, che sosteneva l'involontarietà del gesto, è stato respinto e la squalifica è stata allungata fino a tutto il giugno del 2014, per un totale di 14 mesi. Il 10 luglio seguente Leonardo ha annunciato le sue dimissioni dal ruolo di direttore sportivo del club parigino a partire dal termine del calciomercato, ossia dal 2 settembre 2013. Il 17 giugno 2014 il tribunale amministrativo di Parigi ha annullato la sospensione di un anno.
Il 25 luglio 2018 viene annunciato il suo ritorno al Milan nelle vesti di direttore generale dell'area tecnico-sportiva. Il 3 dicembre dello stesso anno supera l'esame finale da direttore sportivo a Coverciano. Il 28 maggio 2019, in disaccordo con i piani di Elliott per il futuro del club, rassegna le dimissioni dall'incarico dopo meno di un anno.
Il 14 giugno 2019 è nominato direttore sportivo del Paris Saint-Germain, a sei anni di distanza dall'ultima esperienza nello stesso ruolo con il club francese. Il 22 maggio 2022 viene sollevato dall’incarico.
## Dopo il ritiro
Dalla seconda metà del 2015 è opinionista su Sky Sport, come ospite e opinionista delle partite di Europa League e in quelle di qualificazione a Russia 2018. Durante la stagione sportiva 2016-2017 è stato ospite anche nel programma Sky Calcio Club.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 1987 | Flamengo | A | 18 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 18 | 0 |
| 1988 | Flamengo | RJ-A+A | 22+18 | 0 | - | - | - | SS | 3 | 0 | - | - | - | 43 | 0 |
| 1989 | Flamengo | RJ-A+A | 20+16 | 1+0 | CB | 8 | 0 | SS | 1 | 0 | - | - | - | 45 | 1 |
| gen.-lug. 1990 | Flamengo | RJ-A | 21 | 0 | CB | 4 | 3 | - | - | - | - | - | - | 25 | 3 |
| lug-dic. 1990 | San Paolo | A | 22 | 0 | CB | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 22 | 0 |
| gen.-giu. 1991 | San Paolo | A | 22 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 22 | 1 |
| 1991-1992 | Valencia | PD | 36 | 4 | CR | 10 | 3 | - | - | - | - | - | - | 46 | 7 |
| 1992-1993 | Valencia | PD | 34 | 3 | CR | 4 | 0 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 40 | 3 |
| Totale Valencia | Totale Valencia | Totale Valencia | 70 | 7 | | 14 | 3 | | 2 | 0 | | - | - | 86 | 10 |
| lug.-dic. 1993 | San Paolo | A | 12 | 3 | - | - | - | SS | 4 | 2 | RS+CInt | 1+1 | 0 | 17 | 5 |
| gen.-giu. 1994 | San Paolo | SP-A1 | 23 | 9 | - | - | - | - | - | - | RS | 1 | 1 | 24 | 10 |
| lug.-dic. 1994 | Kashima Antlers | JL | 9 | 7 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 10 | 7 |
| 1995 | Kashima Antlers | JL | 28 | 17 | CI | 3 | 1 | - | - | - | - | - | - | 31 | 18 |
| gen.-giu. 1996 | Kashima Antlers | JL | 12 | 6 | CYM | 10 | 5 | - | - | - | - | - | - | 22 | 11 |
| Totale Kashima Antlers | Totale Kashima Antlers | Totale Kashima Antlers | 49 | 30 | | 14 | 6 | | - | - | | - | - | 63 | 36 |
| 1996-1997 | Paris Saint-Germain | D1 | 32 | 7 | CF | 2 | 0 | CdC | 7 | 3 | SU | 2 | 0 | 43 | 10 |
| ago.-set. 1997 | Paris Saint-Germain | D1 | 2 | 0 | - | - | - | UCL | 1 | 0 | - | - | - | 3 | 0 |
| Totale Paris Saint-Germain | Totale Paris Saint-Germain | Totale Paris Saint-Germain | 34 | 7 | | 2 | 0 | | 8 | 3 | | 2 | 0 | 46 | 10 |
| 1997-1998 | Milan | A | 27 | 3 | CI | 5 | 1 | - | - | - | - | - | - | 32 | 4 |
| 1998-1999 | Milan | A | 27 | 12 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 29 | 12 |
| 1999-2000 | Milan | A | 20 | 4 | CI | 1 | 1 | UCL | 5 | 1 | SI | 0 | 0 | 26 | 6 |
| 2000-2001 | Milan | A | 22 | 3 | CI | 5 | 2 | UCL | 5 | 1 | - | - | - | 32 | 6 |
| lug.-dic. 2001 | San Paolo | A | 13 | 0 | - | - | - | CM | 5 | 0 | - | - | - | 18 | 0 |
| Totale San Paolo | Totale San Paolo | Totale San Paolo | 23+69 | 9+4 | | 0 | 0 | | 9 | 2 | | 2 | 1 | 103 | 16 |
| gen.-giu. 2002 | Flamengo | RJ-A | 0 | 0 | - | - | - | CL | 1 | 0 | RSP | 6 | 1 | 7 | 1 |
| Totale Flamengo | Totale Flamengo | Totale Flamengo | 63+52 | 1+0 | | 12 | 3 | | 5 | 0 | | 6 | 1 | 138 | 5 |
| ott. 2002-mar. 2003 | Milan | A | 1 | 0 | CI | 4 | 2 | - | - | - | - | - | - | 5 | 2 |
| Totale Milan | Totale Milan | Totale Milan | 97 | 22 | | 17 | 6 | | 10 | 2 | | 0 | 0 | 124 | 30 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 457 | 80 | | 59 | 18 | | 34 | 7 | | 10 | 2 | 560 | 107 |
### Cronologia presenze e reti in Nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 17-10-1990 | Santiago del Cile | Cile | 0 – 0 | Brasile | Amichevole | - | |
| 8-11-1990 | Belém | Brasile | 0 – 0 | Cile | Amichevole | - | |
| 27-2-1991 | Campo Grande | Brasile | 1 – 1 | Paraguay | Amichevole | - | |
| 27-3-1991 | Buenos Aires | Argentina | 3 – 3 | Brasile | Amichevole | - | |
| 25-7-1993 | La Paz | Bolivia | 2 – 0 | Brasile | Qual. Mondiali 1994 | - | |
| 16-12-1993 | Guadalajara | Messico | 0 – 1 | Brasile | Amichevole | - | |
| 23-3-1994 | Recife | Brasile | 2 – 0 | Argentina | Amichevole | - | |
| 4-5-1994 | Florianópolis | Brasile | 3 – 0 | Islanda | Amichevole | - | |
| 5-6-1994 | Edmonton | Canada | 1 – 1 | Brasile | Amichevole | - | |
| 8-6-1994 | San Diego | Brasile | 8 – 2 | Honduras | Amichevole | - | |
| 12-6-1994 | Fresno | Brasile | 4 – 0 | El Salvador | Amichevole | - | |
| 20-6-1994 | Palo Alto | Brasile | 2 – 0 | Russia | Mondiali 1994 - 1º turno | - | |
| 24-6-1994 | Palo Alto | Brasile | 3 – 0 | Camerun | Mondiali 1994 - 1º turno | - | |
| 28-6-1994 | Detroit | Brasile | 1 – 1 | Svezia | Mondiali 1994 - 1º turno | - | |
| 4-7-1994 | Palo Alto | Brasile | 1 – 0 | Stati Uniti | Mondiali 1994 - Ottavi di finale | - | 43’ |
| 6-6-1995 | Liverpool | Brasile | 3 – 0 | Giappone | Coppa Umbro | - | 61’ |
| 11-6-1995 | Londra | Inghilterra | 1 – 3 | Brasile | Coppa Umbro | - | 84’ |
| 29-6-1995 | Recife | Brasile | 2 – 1 | Polonia | Amichevole | - | |
| 13-7-1995 | Rivera | Brasile | 3 – 0 | Colombia | Coppa America 1995 - 1º turno | 1 | |
| 17-7-1995 | Rivera | Brasile | 2 – 2 dts (4 – 2 dtr) | Argentina | Coppa America 1995 - Quarti di finale | - | 60’ |
| 9-8-1995 | Tokyo | Giappone | 1 – 5 | Brasile | Amichevole | 1 | |
| 12-8-1995 | Suwon | Corea del Sud | 0 – 1 | Brasile | Amichevole | - | |
| 28-8-1996 | Mosca | Russia | 2 – 2 | Brasile | Amichevole | - | 79’ |
| 31-8-1996 | Amsterdam | Paesi Bassi | 2 – 2 | Brasile | Amichevole | - | |
| 16-10-1996 | Teresina | Brasile | 3 – 1 | Lituania | Amichevole | - | Cap. |
| 26-2-1997 | Goiânia | Brasile | 4 – 2 | Polonia | Amichevole | - | Cap. |
| 30-4-1997 | Miami | Brasile | 4 – 0 | Messico | Amichevole | 1 | |
| 30-5-1997 | Oslo | Norvegia | 4 – 2 | Brasile | Amichevole | - | |
| 3-6-1997 | Lione | Francia | 1 – 1 | Brasile | Torneo di Francia | - | |
| 8-6-1997 | Lione | Brasile | 3 – 3 | Italia | Torneo di Francia | - | |
| 10-6-1997 | Parigi | Inghilterra | 0 – 1 | Brasile | Torneo di Francia | - | 82’ |
| 13-6-1997 | Santa Cruz de la Sierra | Brasile | 5 – 0 | Costa Rica | Coppa America 1997 - 1º turno | - | |
| 16-6-1997 | Santa Cruz de la Sierra | Brasile | 3 – 2 | Messico | Coppa America 1997 - 1º turno | 1 | 81’ |
| 19-6-1997 | Santa Cruz de la Sierra | Brasile | 2 – 0 | Colombia | Coppa America 1997 - 1º turno | - | |
| 22-6-1997 | Santa Cruz de la Sierra | Brasile | 2 – 0 | Paraguay | Coppa America 1997 - Quarti di finale | - | |
| 26-6-1997 | Santa Cruz de la Sierra | Brasile | 7 – 0 | Perù | Coppa America 1997 - Semifinale | 2 | 62’ |
| 29-6-1997 | La Paz | Brasile | 3 – 1 | Bolivia | Coppa America 1997 - Finale | - | 69’ |
| 10-8-1997 | Seul | Corea del Sud | 1 – 2 | Brasile | Amichevole | - | |
| 13-8-1997 | Osaka | Giappone | 0 – 3 | Brasile | Amichevole | - | |
| 12-12-1997 | Riyad | Arabia Saudita | 0 – 3 | Brasile | Conf. Cup 1997 - 1º turno | - | Cap. 72’ |
| 14-12-1997 | Riyad | Australia | 0 – 0 | Brasile | Conf. Cup 1997 - 1º turno | - | Cap. |
| 19-12-1997 | Riyad | Brasile | 2 – 0 | Rep. Ceca | Conf. Cup 1997 - Semifinale | - | 45’ |
| 29-4-1998 | Rio de Janeiro | Brasile | 0 – 1 | Argentina | Amichevole | - | |
| 3-6-1998 | Saint-Ouen | Andorra | 0 – 3 | Brasile | Amichevole | - | |
| 10-6-1998 | Saint-Denis | Brasile | 2 – 1 | Scozia | Mondiali 1998 - 1º turno | - | 45’ |
| 16-6-1998 | Nantes | Brasile | 3 – 0 | Marocco | Mondiali 1998 - 1º turno | - | |
| 23-6-1998 | Marsiglia | Brasile | 1 – 2 | Norvegia | Mondiali 1998 - 1º turno | - | |
| 27-6-1998 | Parigi | Brasile | 4 – 1 | Cile | Mondiali 1998 - Ottavi di finale | - | 45’ |
| 3-7-1998 | Nantes | Brasile | 3 – 2 | Danimarca | Mondiali 1998 - Quarti di finale | - | 72’ |
| 7-7-1998 | Marsiglia | Brasile | 1 – 1 dts (4 – 2 dtr) | Paesi Bassi | Mondiali 1998 - Semifinale | - | 85’ |
| 12-7-1998 | Saint-Denis | Francia | 3 – 0 | Brasile | Mondiali 1998 - Finale | - | 45’ |
| 5-6-1999 | Salvador | Brasile | 1 – 1 | Paesi Bassi | Amichevole | - | Cap. |
| 8-6-1999 | Goiânia | Brasile | 3 – 1 | Paesi Bassi | Amichevole | 1 | Cap. 75’ |
| 9-8-2001 | Curitiba | Brasile | 5 – 0 | Panama | Amichevole | - | Cap. 73’ |
| 15-8-2001 | Porto Alegre | Brasile | 2 – 0 | Paraguay | Qual. Mondiali 2002 | - | 67’ |
| Totale | | Presenze | 56 | | Reti | 7 | |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Brasile :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti |
| - | - | - | - | - | - | - |
| 31-10-1990 | Milano | Brasile | 1 – 2 | Resto del Mondo | | - |
| 20-4-1994 | Parigi | Sel. mista PSG/Bordeaux | 0 – 0 | Brasile | | - |
| 27-4-1995 | Valencia | Valencia | 2 – 4 | Brasile | | - |
| 31-5-1998 | Bilbao | Athletic Bilbao | 1 – 1 | Brasile | | - |
| Totale | | Presenze | 4 | | Reti | 0 |
### Statistiche da allenatore
Statistiche aggiornate al 4 dicembre 2017.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale | Totale | Totale | Vittorie % | Piazzamento |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | Piazzamento |
| 2009-2010 | Milan | A | 38 | 20 | 10 | 8 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | UCL | 8 | 2 | 3 | 3 | - | - | - | - | - | 48 | 23 | 13 | 12 | 47,92 | 3º |
| dic. 2010-2011 | Inter | A | 23 | 17 | 2 | 4 | CI | 5 | 3 | 2 | 0 | UCL | 4 | 1 | 0 | 3 | - | - | - | - | - | 32 | 21 | 4 | 7 | 65,63 | Sub. 2º |
| ott.-dic. 2017 | Antalyaspor | SL | 8 | 2 | 1 | 5 | TK | 2 | 2 | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 10 | 4 | 1 | 5 | 40,00 | Sub., Dimiss. |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 69 | 39 | 13 | 17 | | 8 | 5 | 2 | 1 | | 13 | 4 | 3 | 6 | - | - | - | - | - | 90 | 48 | 18 | 24 | 53,33 | |
## Palmarès
### Giocatore
**Club**
**Competizioni statali**
* Taça Guanabara: 2
Flamengo: 1988, 1989
* Campionato Paulista: 1
San Paolo: 1991
**Club**
**Competizioni nazionali**
* Campionato brasiliano: 1
San Paolo: 1991
* Coppa del Brasile: 1
Flamengo: 1990
* Campionato giapponese: 1
Kashima Antlers: 1996
* Campionato italiano: 1
Milan: 1998-1999
**Club**
**Competizioni internazionali**
* Coppa Intercontinentale: 1
San Paolo: 1993
* Recopa Sudamericana: 2
San Paolo 1993, 1994
* Supercoppa Sudamericana: 1
San Paolo: 1993
**Nazionale**
**Competizioni giovanili**
* Campionato sudamericano Under-20: 1
1988
**Nazionale**
**Competizioni maggiori**
* Campionato mondiale: 1
Stati Uniti 1994
* Coppa America: 1
Bolivia 1997
* Confederations Cup: 1
1997
**Individuale**
* Bola de Prata: 1
1991
* Inserito tra le “Leggende del calcio” del Golden Foot
2018
### Allenatore
* Coppa Italia: 1
Inter: 2010-2011
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4,201,449 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Eustaquio_de_Escand%C3%B3n
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Eustaquio de Escandón
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# Eustaquio de Escandón
José Eustaquio Luis Francisco Escandón y Barrón (Parigi, 27 gennaio 1862 – 1933) è stato un giocatore di polo messicano.
Partecipò al torneo di polo della II Olimpiade di Parigi del 1900. La sua squadra, formata anche dai suoi fratelli Manuel e Pablo, fu sconfitta in semifinale e si aggiudicò così la medaglia di bronzo.
## Palmarès
| Anno | Manifestazione | Sede | Evento | Risultato |
| - | - | - | - | - |
| 1900 | Giochi olimpici | Parigi | Polo | |
|
721,712 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Disputa_sugli_universali
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Disputa sugli universali
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# Disputa sugli universali
La disputa sugli universali (quaestio de universalibus) è la maggiore questione filosofico-teologica della scolastica e ha per base il concetto degli universali.
La questione si originò da un passo dell'opera di Porfirio, Isagoge, tradotta e commentata da Boezio, nella quale si trattava della definizione dei termini universali di genere e specie (per esempio animale, uomo ecc.) applicabili a una molteplicità di individui.
Gli scolastici ripresero il problema, naturalmente trattandolo in un ambito culturale del tutto diverso da quello del pensiero pagano.
Porfirio formula la questione nel modo seguente:
«Per quanto riguarda i generi e le specie, circa la questione se siano entità esistenti in sé o siano solo semplici concezioni poste nella mente e, ammesso che siano esistenti, se siano corporee o incorporei e se infine siano separate o invece esistano nelle cose sensibili e in dipendenza da esse, mi asterrò dal parlare»
(Porfirio, Isagoge)
## Realisti e nominalisti
La disputa si sviluppò nel XII secolo, contrapponendo Anselmo d'Aosta e Guglielmo di Champeaux, sostenitori della realtà degli universali (realismo), a coloro che sostenevano invece il carattere nominalistico degli universali (nominalismo), come Roscellino.
Il rapporto tra voces e res, tra linguaggio e realtà, al centro degli studi grammaticali e della dialettica, costituisce l'elemento essenziale della questione degli universali, vivacemente dibattuta nel secolo XII per le sue implicazioni linguistiche, gnoseologiche e teologiche.
Più in generale si tratta di un problema che riguarda la determinazione del rapporto tra idee o categorie mentali, espresse con termini linguistici, e le realtà extramentali, tra le voces e le res, tra le parole e le cose. Il problema investe dunque il fondamento e la validità della conoscenza e in genere del sapere umano. Possiamo ancora riformulare il problema e le soluzioni in questo modo:
gli universali possono essere:
* ante rem, ovvero esistono prima delle cose nella mente di Dio;
* in re, ovvero gli universali sono all'interno delle cose stesse, come essenza reale;
* post rem, ovvero gli universali sono un prodotto reale della nostra mente, che svolge quindi una funzione autonoma nella elaborazione dei concetti.
Gli universali, quindi, o sono reali ed esistono prima delle cose, in Dio prima della creazione, o esistono nelle cose come essenza, conformemente al pensiero di Aristotele, o, infine, assumono realtà solo nel momento in cui la mente li ha formati.
Su questi punti si dividono i realisti, a cui si contrappongono i nominalisti, i quali negano qualsiasi realtà all'universale, che per essi è un semplice nome, flatus vocis.
All’interno della posizione realista e nominalista si delineano però due distinte posizioni in ognuna di esse. Nel realismo si delineano il realismo estremo e il realismo moderato. Parimenti nel nominalismo si delineano il nominalismo estremo e il nominalismo moderato.
### Realismo estremo e realismo moderato
Nel realismo estremo vi è una ripresa letterale di Platone. Secondo questa posizione gli universali sono “ante rem”, il che significa che gli universali hanno una propria consistenza ontologica.
Il realismo moderato è la posizione incarnata da San Tommaso, il quale afferma invece che gli universali sono “post rem” e “in re”.
o “Post rem” dal punto di vista logico, poiché gli universali si ottengono mediante astrazione del concetto sensibile.
o “In re” dal punto di vista della loro realtà metafisica, in quanto forma delle cose contenuta in esse.
Se dunque il realismo estremo è una ripresa letterale di Platone, si può dire parimenti che il realismo moderato sia una ripresa di Aristotele.
### Nominalismo estremo e nominalismo moderato
Una seconda soluzione alla disputa degli universali viene fornita dalla posizione nominalista, secondo cui gli universali sono solo nella mente, puri nomi, mentre nella realtà esistono solo gli individui.
All’interno del nominalismo si distinguono a loro volta due posizioni: il nominalismo estremo e il nominalismo moderato.
Il nominalismo estremo è la posizione incarnata da Roscellino, secondo cui gli universali sono solo “flatus vocis”, ovvero una pura emissione di voce, priva di ogni realtà ontologica e logico-mentale: gli universali esistono solo nel linguaggio, senza nesso con le cose realmente esistenti.
Il nominalismo moderato è invece la posizione assunta da Guglielmo d'Ockham, secondo cui l’universale non esiste nelle cose ma solo “in intellectu”. Pertanto gli universali esistono solo nella mente ma non nella realtà: sono privi di realtà ontologica ma hanno validità logico-gnoseologica.
## Le implicazioni teologiche
La disputa assunse ben presto connotazioni teologiche.
Roscellino, sostenendo il nominalismo, affermava che come l'umanità non è nulla di per sé poiché la sua vera realtà è costituita dagli uomini, questi sì reali, che la compongono, così la divinità non è qualcosa di comune alle tre persone ma ognuna delle tre persone della Trinità – il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo – è una realtà distinta dalle altre, per quanto identiche per il potere e la volontà.
Roscellino fu accusato, da Anselmo d'Aosta e da Abelardo, di triteismo, in quanto negatore del dogma della Trinità. Questa dottrina venne condannata dal Concilio di Soissons nel 1092. Roscellino per evitare la condanna dichiarò di avere errato e ritrattò.
## La soluzione concettualistica
Abelardo, discepolo prima di Roscellino e in seguito di Guglielmo di Champeaux, contestò ambedue le tesi contrapposte.
Innanzitutto, non si può sostenere la realtà dell'universale ante rem, poiché nessuno è in grado di conoscere la mente divina, né ha senso sostenere l'esistenza dell'universale nelle cose, poiché esse sono sempre individuali, ma l'errore fondamentale che accomuna i realisti e i nominalisti è concordare nell'attribuire all'universale la caratteristica di res, cosa, che per i primi è un'essenza trascendente, per i secondi una mera vox, un'emissione vocale, un semplice nome.
In effetti – sostiene Abelardo –, l'universale non è una cosa, non è nulla di materiale che stia negli individui o fuori di essi (in re o ante rem) ma è un sermo, un discorso, un significato logico-linguistico prodotto dalla nostra mente che elabora la realtà ma che non coincide con essa, limitandosi ad attribuirle un senso.
La novità nel dibattito, dovuta alla soluzione concettualistica, è il passaggio della discussione dall’esistenza degli universali al loro significato.
## La soluzione di Alberto Magno e Tommaso d'Aquino
Il compromesso fra le tre soluzioni della disputa degli universali fu trovato da Alberto Magno e Tommaso d'Aquino.
Gli universali sono:
* ante rem (hanno una realtà che precede le cose individuali: realismo) in quanto esistono ab aeterno nella mente di Dio, esistono fin da prima delle cose create;
* sono in re giacché costituiscono quell'essenza introdotta da Dio nelle cose all'atto della loro creazione;
* sono infine post rem poiché la mente dell'uomo nell'elaborazione della realtà è in grado di estrarli dalle cose mediante l'astrazione e trasformarli in immagini mentali, in concetti e alla fine in parole e in segni convenzionali.
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5,727,525 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Adele_Live_2016
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Adele Live 2016
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# Adele Live 2016
L'Adele Live 2016, noto come Adele Live 2017 nella seconda parte della tournée, è stato il terzo tour di concerti della cantautrice britannica Adele, a supporto del suo terzo album in studio, 25.
Il tour ha avuto inizio a Belfast il 29 febbraio 2016 e sarebbe dovuto terminare a Londra il 2 luglio 2017.
Il 30 giugno 2017 Adele ha comunicato tramite i suoi profili social la decisione di cancellare le sue due ultime esibizioni su consiglio medico, a causa di lesioni alle corde vocali.
La prima tappa della tournée, da febbraio a giugno, si è svolta in Europa, mentre la seconda, da luglio a novembre, in Nord America. Le tappe del tour sono state annunciate nel novembre 2015 dalla stessa cantante sul proprio account Instagram.
## Antefatti
La vendita dei biglietti è partita il 4 dicembre 2015 e i tagliandi sono andati esauriti quasi istantaneamente. La data di Glasgow vendette i 13 000 biglietti disponibili in meno di due minuti. A causa della forte richiesta, la cantante e il suo staff si sono visti costretti ad aggiungere diverse date supplementari nelle stesse città proposte all'inizio. Il 14 dicembre 2015 Adele ha annunciato gli show nordamericani del tour; anch'essi hanno riscontrato un buon successo commerciale.
Per i vari show sono stati utilizzati due grandi palchi: il primo è formato da un grande blocco centrale, due passerelle ai lati e un maxi schermo, il secondo invece è formato da un blocco circolare da cui si diramano varie passerelle che si uniscono ad un'altra passerella circolare che avvolge l'intero palco. È inoltre sormontato da un gigantesco cilindro - schermo dal quale, alla fine dello show, vengono sparati in aria dei fuochi d'artificio.
Per problemi alle corde vocali, Adele cancella le ultime due date a Wembley previste per il 1° e 2 luglio 2017. La cantante aveva già annunciato in precedenza che le date di Wembley sarebbero probabilmente state i suoi ultimi spettacoli dal vivo..
## Scaletta
### 2016
* Hello
* Hometown Glory
* One and Only
* Rumour Has It
* Water Under the Bridge
* I Miss You(spesso non cantata negli show americani)
* Skyfall
* Million Years Ago
* Don't You Remember
* Send My Love (to Your New Lover)
* Make You Feel My Love
* Sweetest Devotion
* Chasing Pavements
* Someone like You
* Set Fire to the Rain
Encore
* All I Ask(cantata solo negli show europei)
* When We Were Young
* Rolling in the Deep
### 2017
* Hello
* Hometown Glory
* One and Only
* I'll Be Waiting
* Rumour Has It
* Water Under the Bridge
* I Miss You
* Skyfall
* Don't You Remember
* Make You Feel My Love
* Send My Love (to Your New Lover)
* Sweetest Devotion
* Chasing Pavements
* Take It All
* Set Fire to the Rain
Encore
* When We Were Young
* Rolling in the Deep
* Someone Like you
## Date
| Data | Città | Stato | Luogo | Biglietti (venduti / disponibili) | Incasso |
| - | - | - | - | - | - |
| Europa ||||||
| 29 febbraio 2016 | Belfast | Regno Unito | The SSE Arena Belfast | 21.593 / 21.593 | $2.326.160 |
| 1º marzo 2016 | Belfast | Regno Unito | The SSE Arena Belfast | 21.593 / 21.593 | $2.326.160 |
| 4 marzo 2016 | Dublino | Irlanda | 3Arena | 25.290 / 25.290 | $2.617.060 |
| 5 marzo 2016 | Dublino | Irlanda | 3Arena | 25.290 / 25.290 | $2.617.060 |
| 7 marzo 2016 | Manchester | Regno Unito | Manchester Arena | 63.209 / 63.209 | $7.243.160 |
| 8 marzo 2016 | Manchester | Regno Unito | Manchester Arena | 63.209 / 63.209 | $7.243.160 |
| 10 marzo 2016 | Manchester | Regno Unito | Manchester Arena | 63.209 / 63.209 | $7.243.160 |
| 11 marzo 2016 | Manchester | Regno Unito | Manchester Arena | 63.209 / 63.209 | $7.243.160 |
| 15 marzo 2016 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | 126.043 / 126.043 | $14.759.300 |
| 16 marzo 2016 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | 126.043 / 126.043 | $14.759.300 |
| 18 marzo 2016 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | 126.043 / 126.043 | $14.759.300 |
| 19 marzo 2016 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | 126.043 / 126.043 | $14.759.300 |
| 21 marzo 2016 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | 126.043 / 126.043 | $14.759.300 |
| 22 marzo 2016 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | 126.043 / 126.043 | $14.759.300 |
| 25 marzo 2016 | Glasgow | Regno Unito | The SSE Hydro | 22.292 / 22.292 | $2.410.390 |
| 26 marzo 2016 | Glasgow | Regno Unito | The SSE Hydro | 22.292 / 22.292 | $2.410.390 |
| 29 marzo 2016 | Birmingham | Regno Unito | Genting Arena | 52.562 / 52.562 | $6.426.580 |
| 30 marzo 2016 | Birmingham | Regno Unito | Genting Arena | 52.562 / 52.562 | $6.426.580 |
| 1º aprile 2016 | Birmingham | Regno Unito | Genting Arena | 52.562 / 52.562 | $6.426.580 |
| 2 aprile 2016 | Birmingham | Regno Unito | Genting Arena | 52.562 / 52.562 | $6.426.580 |
| 4 aprile 2016 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | | |
| 5 aprile 2016 | Londra | Regno Unito | The $O_2$ Arena | | |
| 29 aprile 2016 | Stoccolma | Svezia | Tele2 Arena | 30.772 / 30.772 | $2.406.130 |
| 1º maggio 2016 | Bærum | Norvegia | Telenor Arena | 21.005 / 21.005 | $1.785.430 |
| 3 maggio 2016 | Copenaghen | Danimarca | Forum Copenhagen | 9.907 / 9.907 | $1.146.490 |
| 4 maggio 2016 | Herning | Danimarca | Jyske Bank Boxen | 12.123 / 12.123 | $1.430.260 |
| 7 maggio 2016 | Berlino | Germania | Mercedes-Benz Arena | 23.798 / 23.798 | $2.319.340 |
| 8 maggio 2016 | Berlino | Germania | Mercedes-Benz Arena | 23.798 / 23.798 | $2.319.340 |
| 10 maggio 2016 | Amburgo | Germania | Barclaycard Arena | 23.267 / 23.267 | $2.343.370 |
| 11 maggio 2016 | Amburgo | Germania | Barclaycard Arena | 23.267 / 23.267 | $2.343.370 |
| 14 maggio 2016 | Colonia | Germania | Lanxess Arena | 29.119 / 29.119 | $2.734.650 |
| 15 maggio 2016 | Colonia | Germania | Lanxess Arena | 29.119 / 29.119 | $2.734.650 |
| 17 maggio 2016 | Zurigo | Svizzera | Hallenstadion | 26.480 / 26.480 | $2.730.090 |
| 18 maggio 2016 | Zurigo | Svizzera | Hallenstadion | 26.480 / 26.480 | $2.730.090 |
| 21 maggio 2016 | Lisbona | Portogallo | MEO Arena | 36.081 / 36.081 | $2.692.990 |
| 22 maggio 2016 | Lisbona | Portogallo | MEO Arena | 36.081 / 36.081 | $2.692.990 |
| 24 maggio 2016 | Barcellona | Spagna | Palau Sant Jordi | 31.075 / 31.075 | $2.858.760 |
| 25 maggio 2016 | Barcellona | Spagna | Palau Sant Jordi | 31.075 / 31.075 | $2.858.760 |
| 28 maggio 2016 | Verona | Italia | Arena di Verona | 25.512 / 25.512 | $2.008.990 |
| 29 maggio 2016 | Verona | Italia | Arena di Verona | 25.512 / 25.512 | $2.008.990 |
| 1º giugno 2016 | Amsterdam | Paesi Bassi | Ziggo Dome | 51.777 / 51.777 | $4.810.120 |
| 3 giugno 2016 | Amsterdam | Paesi Bassi | Ziggo Dome | 51.777 / 51.777 | $4.810.120 |
| 4 giugno 2016 | Amsterdam | Paesi Bassi | Ziggo Dome | 51.777 / 51.777 | $4.810.120 |
| 6 giugno 2016 | Amsterdam | Paesi Bassi | Ziggo Dome | 51.777 / 51.777 | $4.810.120 |
| 9 giugno 2016 | Parigi | Francia | AccorHotels Arena | 26.113 / 26.113 | $2.798.970 |
| 10 giugno 2016 | Parigi | Francia | AccorHotels Arena | 26.113 / 26.113 | $2.798.970 |
| 12 giugno 2016 | Anversa | Belgio | Sportpaleis | 52.130 / 52.130 | $5.713.100 |
| 13 giugno 2016 | Anversa | Belgio | Sportpaleis | 52.130 / 52.130 | $5.713.100 |
| 15 giugno 2016 | Anversa | Belgio | Sportpaleis | 52.130 / 52.130 | $5.713.100 |
| 25 giugno 2016 | Pilton | Regno Unito | Worthy Farm | N.D. | N.D. |
| Nord America ||||||
| 5 luglio 2016 | Saint Paul | Stati Uniti | Xcel Energy Center | 30.685 / 30.685 | $3.376.247 |
| 6 luglio 2016 | Saint Paul | Stati Uniti | Xcel Energy Center | 30.685 / 30.685 | $3.376.247 |
| 10 luglio 2016 | Chicago | Stati Uniti | United Center | 45.635 / 45.635 | $5.074.208 |
| 11 luglio 2016 | Chicago | Stati Uniti | United Center | 45.635 / 45.635 | $5.074.208 |
| 13 luglio 2016 | Chicago | Stati Uniti | United Center | 45.635 / 45.635 | $5.074.208 |
| 16 luglio 2016 | Denver | Stati Uniti | Pepsi Center | 27.313 / 27.313 | $2.999.334 |
| 17 luglio 2016 | Denver | Stati Uniti | Pepsi Center | 27.313 / 27.313 | $2.999.334 |
| 20 luglio 2016 | Vancouver | Canada | Rogers Arena | 28.959 / 28.959 | $3.238.209 |
| 21 luglio 2016 | Vancouver | Canada | Rogers Arena | 28.959 / 28.959 | $3.238.209 |
| 25 luglio 2016 | Seattle | Stati Uniti | KeyArena | 25.003 / 25.003 | $2.890.817 |
| 26 luglio 2016 | Seattle | Stati Uniti | KeyArena | 25.003 / 25.003 | $2.890.817 |
| 30 luglio 2016 | San Jose | Stati Uniti | SAP Center | 28.002 / 28.002 | $3.224.583 |
| 31 luglio 2016 | San Jose | Stati Uniti | SAP Center | 28.002 / 28.002 | $3.224.583 |
| 2 agosto 2016 | Oakland | Stati Uniti | Oracle Arena | 14.577 / 14.577 | $1.722.672 |
| 5 agosto 2016 | Los Angeles | Stati Uniti | Staples Center | 118.149 / 118.149 | $13.821.741 |
| 6 agosto 2016 | Los Angeles | Stati Uniti | Staples Center | 118.149 / 118.149 | $13.821.741 |
| 9 agosto 2016 | Los Angeles | Stati Uniti | Staples Center | 118.149 / 118.149 | $13.821.741 |
| 10 agosto 2016 | Los Angeles | Stati Uniti | Staples Center | 118.149 / 118.149 | $13.821.741 |
| 12 agosto 2016 | Los Angeles | Stati Uniti | Staples Center | 118.149 / 118.149 | $13.821.741 |
| 13 agosto 2016 | Los Angeles | Stati Uniti | Staples Center | 118.149 / 118.149 | $13.821.741 |
| 16 agosto 2016 | Phoenix | Stati Uniti | Talking Stick Resort Arena | 28.320 / 28.320 | $3.018.838 |
| 20 agosto 2016 | Los Angeles | Stati Uniti | Staples Center | | |
| 21 agosto 2016 | Los Angeles | Stati Uniti | Staples Center | | |
| 6 settembre 2016 | Auburn Hills | Stati Uniti | The Palace of Auburn Hills | 28.812 / 28.812 | $3.007.199 |
| 7 settembre 2016 | Auburn Hills | Stati Uniti | The Palace of Auburn Hills | 28.812 / 28.812 | $3.007.199 |
| 9 settembre 2016 | Filadelfia | Stati Uniti | Wells Fargo Center | 31.251 / 31.251 | $3.698.133 |
| 10 settembre 2016 | Filadelfia | Stati Uniti | Wells Fargo Center | 31.251 / 31.251 | $3.698.133 |
| 14 settembre 2016 | Boston | Stati Uniti | TD Garden | 27.183 / 27.183 | $3.002.975 |
| 15 settembre 2016 | Boston | Stati Uniti | TD Garden | 27.183 / 27.183 | $3.002.975 |
| 19 settembre 2016 | New York | Stati Uniti | Madison Square Garden | 86.652 / 86.652 | $9.829.597 |
| 20 settembre 2016 | New York | Stati Uniti | Madison Square Garden | 86.652 / 86.652 | $9.829.597 |
| 22 settembre 2016 | New York | Stati Uniti | Madison Square Garden | 86.652 / 86.652 | $9.829.597 |
| 23 settembre 2016 | New York | Stati Uniti | Madison Square Garden | 86.652 / 86.652 | $9.829.597 |
| 25 settembre 2016 | New York | Stati Uniti | Madison Square Garden | 86.652 / 86.652 | $9.829.597 |
| 26 settembre 2016 | New York | Stati Uniti | Madison Square Garden | 86.652 / 86.652 | $9.829.597 |
| 30 settembre 2016 | Montréal | Canada | Centre Bell | 32.155 / 32.155 | $3.370.793 |
| 1º ottobre 2016 | Montréal | Canada | Centre Bell | 32.155 / 32.155 | $3.370.793 |
| 3 ottobre 2016 | Toronto | Canada | Air Canada Centre | 62.653 / 62.653 | $6.749.131 |
| 4 ottobre 2016 | Toronto | Canada | Air Canada Centre | 62.653 / 62.653 | $6.749.131 |
| 6 ottobre 2016 | Toronto | Canada | Air Canada Centre | 62.653 / 62.653 | $6.749.131 |
| 7 ottobre 2016 | Toronto | Canada | Air Canada Centre | 62.653 / 62.653 | $6.749.131 |
| 10 ottobre 2016 | Washington | Stati Uniti | Verizon Center | 29.043 / 29.043 | $3.279.706 |
| 11 ottobre 2016 | Washington | Stati Uniti | Verizon Center | 29.043 / 29.043 | $3.279.706 |
| 15 ottobre 2016 | Nashville | Stati Uniti | Bridgestone Arena | 26.434 / 26.434 | $2.828.954 |
| 16 ottobre 2016 | Nashville | Stati Uniti | Bridgestone Arena | 26.434 / 26.434 | $2.828.954 |
| 25 ottobre 2016 | Miami | Stati Uniti | American Airlines Arena | 27.906 / 27.906 | $3.199.011 |
| 26 ottobre 2016 | Miami | Stati Uniti | American Airlines Arena | 27.906 / 27.906 | $3.199.011 |
| 28 ottobre 2016 | Atlanta | Stati Uniti | Philips Arena | 26.507 / 26.507 | $2.924.777 |
| 29 ottobre 2016 | Atlanta | Stati Uniti | Philips Arena | 26.507 / 26.507 | $2.924.777 |
| 1º novembre 2016 | Dallas | Stati Uniti | American Airlines Center | 27.823 / 27.823 | $3.143.958 |
| 2 novembre 2016 | Dallas | Stati Uniti | American Airlines Center | 27.823 / 27.823 | $3.143.958 |
| 4 novembre 2016 | Austin | Stati Uniti | Frank Erwin Center | 25.267 / 25.267 | $2.725.292 |
| 5 novembre 2016 | Austin | Stati Uniti | Frank Erwin Center | 25.267 / 25.267 | $2.725.292 |
| 8 novembre 2016 | Houston | Stati Uniti | Toyota Center | 25.577 / 25.577 | $3.032.246 |
| 9 novembre 2016 | Houston | Stati Uniti | Toyota Center | 25.577 / 25.577 | $3.032.246 |
| 14 novembre 2016 | Città del Messico | Messico | Palacio de los Deportes | 34.585 / 34.585 | $3.259.064 |
| 15 novembre 2016 | Città del Messico | Messico | Palacio de los Deportes | 34.585 / 34.585 | $3.259.064 |
| 21 novembre 2016 | Phoenix | Stati Uniti | Talking Stick Resort Arena | | |
| Oceania ||||||
| 28 febbraio 2017 | Perth | Australia | Domain Stadium | N.D. | N.D. |
| 4 marzo 2017 | Brisbane | Australia | Brisbane Cricket Ground | N.D. | N.D. |
| 5 marzo 2017 | Brisbane | Australia | Brisbane Cricket Ground | N.D. | N.D. |
| 10 marzo 2017 | Sydney | Australia | ANZ Stadium | N.D. | N.D. |
| 11 marzo 2017 | Sydney | Australia | ANZ Stadium | N.D. | N.D. |
| 13 marzo 2017 | Adelaide | Australia | Adelaide Oval | N.D. | N.D. |
| 18 marzo 2017 | Melbourne | Australia | Etihad Stadium | 77327 | N.D. |
| 19 marzo 2017 | Melbourne | Australia | Etihad Stadium | 77327 | N.D. |
| 23 marzo 2017 | Auckland | Nuova Zelanda | Mount Smart Stadium | N.D. | N.D. |
| 25 marzo 2017 | Auckland | Nuova Zelanda | Mount Smart Stadium | N.D. | N.D. |
| 26 marzo 2017 | Auckland | Nuova Zelanda | Mount Smart Stadium | N.D. | N.D. |
| Europa ||||||
| 28 giugno 2017 | Londra | Regno Unito | Stadio di Wembley | N.D. | N.D. |
| 29 giugno 2017 | Londra | Regno Unito | Stadio di Wembley | N.D. | N.D. |
| Totale | Totale | Totale | Totale | 1.548.639 / 1.548.639 (100%) | $166.978.825 |
### Cancellazioni
| Data | Città | Stato | Luogo | Causa |
| - | - | - | - | - |
| Europa |||||
| 1º luglio 2017 | Londra | Regno Unito | Stadio di Wembley | Danno alle corde vocali della cantante |
| 2 luglio 2017 | Londra | Regno Unito | Stadio di Wembley | Danno alle corde vocali della cantante |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Campidoglio_%28Salt_Lake_City%29
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Campidoglio (Salt Lake City)
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# Campidoglio (Salt Lake City)
Il Campidoglio di Salt Lake City (in inglese Utah State Capitol) è la sede governativa dello Stato dello Utah, negli Stati Uniti d'America.
Fu costruito tra il 1912 e il 1916 dall'architetto Richard Karl August Kletting in stile neoclassico.
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1,753,035 |
https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%93scar_Esquivias
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Óscar Esquivias
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# Óscar Esquivias
Óscar Esquivias (Burgos, 28 giugno 1972) è uno scrittore spagnolo.
## Biografia
Nato nel quartiere di Gamonal di Burgos il 28 giugno 1972, si è laureato in Filosofia e Lettere dall'Università di Burgos. Tra il 1994 e il 1998 è stato co-direttore letterario della rivista letteraria El Mono de la tinta fondando anche un'altra rivista letteraria, Calamar della quale dal 1999 al 2002 è stato direttore. Con il racconto Inquietud en el paraíso ha ricevuto il Premio della Critica di Castilla y León nel 2006. Di recente, frammenti di questo romanzo sono stati portati sulla scena dagli studenti della Scuola comunale di Teatro di Cartagena Francisco Rabal.
Dopo un anno di soggiorno a Roma, grazie ad una borsa di studio dal Ministero degli Affari Esteri, con l'obiettivo di ampliare gli studi artistici, ha scritto un romanzo su Berlioz.
Esquivias è uno scrittore dichiaratamente gay che ha affrontato ripetutamente la tematica omosessuale nei suoi romanzi e racconti.
## Opere
### Romanzi
* El suelo bendito (Ateneo giovane Premio di Siviglia, Algaida, 2000).
* Jerjes conquista el mar (Premio Arte Joven de la Comunidad de Madrid, Visor, 2001)
* Inquietud en el Paraíso (Ediciones del Viento, 2005). Premio della Critica di Castilla y León. Primo romanzo di una trilogia dedicata alla La Divina Commedia nel quale il viaggio è inverso rispetto a quello di Dante: Paradiso, Purgatorio (La ciudad del Gran Rey) e Inferno (Viene la noche).
* La ciudad del gran rey (Ediciones del Viento, 2006).
* Viene la noche (Ediciones del Viento, 2007), terzo romanzo della trilogia che chiude il ciclo. Ambientata nel mondo attuale.
### Libri di racconti
* La marca de Creta (Ediciones del Viento, 2008)
* Pampanitos verdes (Ediciones del Viento, 2010)
* Andarás perdido por el mundo (Ediciones del Viento, 2016).
### Letteratura per bambini
* Huye de mí, rubio. Edelvives, 2004.
* Mi hermano Etienne. Edelvives, 2007.
* Etienne, el traidor. Edelvives, 2008.
### Articoli e collezioni di articoli
* La memoria silenciada. Homenaje a María Teresa León en su centenario/ in coordinamento con Gonzalo Santonja, 2003, pags. 119-127
* La ciudad de plata. Fotografie: Asís G. Ayerbe. El pasaje de las Letras, Valladolid, 2008.
### Traduzione in italiano
* Inquietudine in Paradiso (romanzo). Traduzione dal castigliano: Angela Lorenzini. Keller 2009.
## Critica
Del romanzo "Inquietud en el Paraíso", Santos Sanz Villanueva ha sottolineato la ricchezza di verbale e le capacità di dare un'autonomia letteraria alla riflessione storica. Fernando Castañedo ha detto su La ciudad del Gran Rey che le felici intuizioni, il linguaggio ingegnoso e la solidità della sua trama fanno del romanzo un mondo coerente straordinario e possibile.
## Premi
* - 1990: Gioventù Arts de Castilla y León. (Storia)
* - 1995: Gioventù Arts de Castilla y León. (Storia)
* - 1997: Gioventù Arts de Castilla y León. (Storia)
* - 2000: Premio Arte joven de la Comunidad de Madrid (romanzo) Jerjes conquista el mar
* - 2000: Premio joven Ateneo de Sevilla (romanzo) con El suelo bendito.
* - 2006: Premio della Critica di Castilla y León con Inquietud en el Paraíso.
* - 2008: Premio Setenil con La marca de Creta.
* - 2011: Premio Tormenta con Pampanitos verdes.
* -2012: Premio Al-Andalus.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Diomajuta
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Carlo Diomajuta
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# Carlo Diomajuta
Carlo Diomajuta (Aversa, 2 luglio 1977) è un giocatore di biliardo italiano.
Figlio d'arte, suo padre Paolo è stato campione europeo e vincitore di numerosi tornei nazionali; Carlo è stato pluricampione regionale in Abruzzo,nel 2008 è stato vicecampione italiano a coppie insieme a Micucci a Saint Vincent.
Inoltre Carlo Diomajuta è stato 2 volte campione a squadre di serie B con Lazio Billard Roma nel 2008 e nel 2009. Nel 2010 e nel 2011 ha vinto il campionato d'Abruzzo a squadre con il Circolo il Corallo di Montesilvano (PE), si è classificato al 2º posto nel campionato a squadre di serie A con Lazio Billard Roma.
Tra i vari tornei vinti singolarmente nell'anno 2010 ci sono da segnalare: Trasacco e Francavilla (Regionale), Ascoli (Interregionale), Chiaravalle (Nazionale) e nel 2011 la vittoria di Ancona (Nazionale), L'Aquila e Pescara (Interregionale) e Frosinone (Gara a Coppie Nazionale)in coppia con Di Camillo. Nel 2012 l'affermazione nei tornei di Avezzano (Nazionale) e Pescara (Regionale). Vincitore della prima tappa del circuito i principi del biliardo stagione sportiva 2017/2018. A livello internazionale si è classificato 3°ai mondiali 2017 disputati in Argentina. Attualmente è proprietario di una sala biliardi denominata A.S.D. Joker a Montesilvano (PE) in cui svolge anche dei corsi di biliardo.
## Palmarès
I principali risultati
* 2014 Campionato italiano categoria Nazionali (Saint-Vincent)
* 2021 Campione italiano a Coppie Miste (Saint Vincent)
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https://it.wikipedia.org/wiki/Interlife
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Interlife
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# Interlife
Interlife è una Organizzazione di Cooperazione Internazionale che opera dal 2008 in Asia ed in Africa tramite il Toolkit Interlife, un modello di sviluppo che innesca un meccanismo di sviluppo socioeconomico comunitario a catena solidale potenzialmente replicabile all'infinito.
Sulla base del modello di sviluppo Toolkit, Interlife ha avviato e realizza progetti in collaborazione con il Ministero degli Esteri, il Ministero dell'interno, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Fondazioni e Università.
## Storia, riconoscimenti e collaborazioni
Il percorso di Interlife Onlus inizia nel 2008 come Area Progetti Sociali e Cooperazione Internazionale del Centro Itard di Milano, Impresa sociale istituita nel 1987 e accreditata dalla Regione Lombardia.
Nel 2012 Interlife si costituisce come Organizzazione autonoma ed indipendente, assumendo la forma giuridica di Onlus.
Nel 2012 progetta e realizza il modello di sviluppo Toolkit Interlife, testato e perfezionato prima in India meridionale e poi diffuso grazie alla sua versatilità anche in Africa Occidentale.
Nel 2015 si aggiudica la vittoria del concorso nazionale "WE - Women for Expo - Progetti per le donne" sotto la presidenza onoraria del Ministro degli Esteri uscente Emma Bonino; è ospite permanente presso padiglione Italia di EXPO 2015 presieduto da Diana Bracco con il progetto "Un Toolkit per ogni Donna" e riceve una nomination per il premio internazionale BIE Cosmos Prize.
Il 26 Settembre 2014 Interlife ospita la tappa italiana del Festival dell’Intercultura solidale TuMiAmi e presenta il progetto “La neuropsicomotricità incontra i bambini dell’India rurale”.
Nel 2016, inizia l’operatività in Costa d'Avorio nell'ambito del progetto del Ministero degli Interni, denominato "Progetto A.M.I.C.I - Messa in opera di soluzioni alternative alla migrazione irregolare per i giovani e i bambini in Costa d’Avorio”.
Nel 2018 è in Burkina Faso con il progetto del Ministero degli Esteri: “Progetto di approccio sistemico per il contrasto alle cause Profonde dello Sfruttamento del lavoro minorile PICAPS.
A maggio 2018 si tiene a Milano il primo Convegno di presentazione del modello Toolkit Interlife, con la presenza dell'allora Assessore e attuale europarlamentare Pierfrancesco Majorino, Fabio Petroni di E4Impact, l'Avv. Danilo Santoboni dello studio internazionale Cleary Gottlieb Laws Firm, l'imprenditore Alberto Guidotti e la Presidente di Interlife, Giorgia Gambini.
Nel 2019 porta la sua operatività in Kenya, dove avvia attività locali di sostegno alla micro-imprenditoria ed empowerment delle persone con disabilità.
Nel 2019 la Regione Lombardia organizza, presso il Palazzo Pirelli, il Convegno “Toolkit Interlife - Un nuovo modello di sviluppo economico innovativo” cui partecipano, tra gli altri, l’allora Ambasciatrice in Italia della Costa d’Avorio Janine Tagliante-Saracino e (in qualità di moderatore) Riccardo Bonacina, fondatore e coordinatore editoriale della rivista Vita.
Sempre nel 2019 Interlife partecipa, alla mostra-evento tenutasi presso il Museo della Permanente di Milano e successivamente presso il Sofitel Abidjan Hotel Ivoire di Abidjan in Costa d’Avorio, dal titolo: "Costa D'Avorio: cultura e cooperazione attraverso lo sguardo delle ONG". Evento organizzato dall'Ambasciata della Costa d'Avorio in Italia e dall'organizzazione Naduk, con il patrocinio dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
Durante la serata inaugurale della mostra, l’ambasciatrice della Costa d’Avorio in Italia, Janine Tagliante-Saracino, ha consegnato alla Presidente di Interlife, Giorgia Gambini, una targa di ringraziamento per l’azione di sviluppo socioeconomico messo in atto da Interlife a favore delle comunità ivoriane estremamente vulnerabili.
Nel 2020 Interlife viene scelta come case-study dalla giornalista Antonietta Nembri per il suo libro “Non profit oggi”Edizioni Delfino.
Nel 2021 Interlife partecipa alla Conferenza Accademica Internazionale Ebes - Eurasia Business and Economics Society illustrando i risultati raggiunti e l’impatto economico e sociale dei progetti e del modello di sviluppo Toolkit Interlife.
A Gennaio 2023 parte l’avvio dei progetti “Iniziativa per la sicurezza alimentare per bambini e famiglie vulnerabili in Tamil Nadu - India” e “Intervento di sicurezza alimentare e nutrizione in sostegno alle popolazioni di Buona e Téhini in Costa d'Avorio" con interventi mirati a favore delle comunità più vulnerabili in India e Africa.
## Aree di intervento e programmi
Scopo dichiarato di Interlife è quello di «contribuire a ridurre la povertà e promuovere sicurezza alimentare, protezione dell'infanzia, riscatto dal lavoro minorile, salute, istruzione, opportunità formative e lavorative e tutela ambientale tramite progetti concreti e sostenibili nel tempo».
## Impatto economico e sociale
Nelle aree dove Interlife ha operato in Tamil Nadu, si registra:
* un incremento del + 70% del reddito familiare nel primo anno di attività Toolkit
* un incremento reddituale medio del +108,80%
* un tasso di scolarizzazione del 100% per i bambini delle famiglie beneficiarie.
Studi certificati, condotti su oltre 4000 persone beneficiarie del modello Toolkit Interlife, in India e in Africa, hanno dimostrato che il modello ha un impatto importante sulla sicurezza alimentare ed economica dei beneficiari.
Nello specifico, già nel primo anno di avvio delle attività del Toolkit si registrano:
* Per il 100% dei beneficiari, copertura del fabbisogno alimentare familiare annuale grazie all' incremento delle produzioni agro-pastorali prima insufficienti.
* Per il 90% dei beneficiari, possibilità di integrare l’alimentazione familiare, non solo con i prodotti derivanti dalla propria attività, ma anche con l’acquisto di altri generi alimentari.
* Per l’84% dei beneficiari, aumento del numero di pasti al giorno, che passano da 1 a 3 pasti/dì.
## Emergenze
Dal 2020 Interlife è stata attiva in Tamil Nadu, nell’ambito dell'emergenza COVID19 con programmi di assistenza sanitaria ed alimentare.
## Campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi
* Compilation solidale Mediterraneo: Produzione e ideazione di Interlife e Direzione Artistica di Livio Magnini dei Bluvertigo
* Campagna “Mediterraneo”: primo singolo estratto dall’omonima compilation musicale con la produzione e ideazione del team di Interlife e la direzione artistica di Livio Magnini dei Bluvertigo e la partecipazione del violinista Manrico Padovani.
* Campagna “Invisibili”: singolo “Secret Face” legato alla campagna #Invisibili di Interlife Onlus, per fornire un’alternativa concreta a tutte le persone che vivono in stato di grande necessità.
* Campagna contro il turismo sessuale: singolo “Les Jeux sont Faits” con video denuncia sul fenomeno.
* Campagna di sensibilizzazione sul sostegno a distanza: singolo “Dove c’è sempre gioia”.
* Campagna “Come un sorriso”: video “Ho bisogno di te”, con la musica del virtuoso maestro di violino Manrico Padovani e la partecipazione del Centro Santa Francesca Cabrini.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Avre_%28Somme%29
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Avre (Somme)
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# Avre (Somme)
L'Avre è un fiume francese che scorre in Piccardia ed è il principale affluente di sinistra della Somme. Non va confuso con l'Avre, affluente dell'Eure e quindi sub-affluente della Senna.
## Etimologia
Il nome originale del fiume era Arva.
## Geografia
Lungo 66 km, con un bacino di 1.150 km², l'Avre riveste una certa importanza, anche se la sua portata alla confluenza con la Somme è piuttosto modesta (5,1 m³/s). La sua larghezza varia da 1 a 15 m.
Nasce ad un'altezza di 81 m s.l.m., nel bois de Crapeaumesnil, a meno di un chilometro da Ferme Sébastopol e Ferme Haussu, nel comune di Amy, al confine con Crapeaumesnil, che egli incontra alcune centinaia di metri dopo per poi rientrare nel territorio di Crapeaumesnil. La confluenza con la Somme ha luogo nel comune di Camon, ad un'altitudine di 24 m s.l.m., al confine con il territorio di Amiens.
## Dipartimenti, comuni e cantoni attraversati
L'Avre nasce nel territorio di Amy, dipartimento dell'Oise, nel cantone di Lassigny, poi attraversa i comuni di Crapeaumesnil e di Avricourt (ancora nel cantone di Lassigny, quindi 3 comuni nel dipartimento dell'Oise).
Entra quindi nel dipartimento della Somme, nel quale bagna trenta comuni (ordine da monte verso valle):
Verpillières, Roiglise, Roye, Saint-Mard, l'Échelle-Saint-Aurin, Villers-lès-Roye, Andechy, Marquivillers, Guerbigny, Warsy, Becquigny, Arvillers, Davenescourt, Boussicourt, Pierrepont-sur-Avre, Contoire, Hargicourt, Braches, La Neuville-Sire-Bernard, Morisel, Moreuil, Thennes, Hailles, Thézy-Glimont, Fouencamps, Boves, Cagny, Longueau, Amiens, Camon.
Nel suo percorso attraverso il dipartimento della Somme, interessa sei cantoni:
* Montdidier
* Roye
* Moreuil
* Boves
* cantone di Amiens-4 (Est)
* cantone di Amiens-5 (Sud-Est).
## Affluenti
I principali affluenti dell'Avre sono:
* la Noye che confluisce a Boves, alla riva sinistra,
* il Trois Doms, che confluisce nell'Avre a Pierrepont-sur-Avre alla riva sinistra,
* la Braches, che la raggiunge a Braches alla riva sinistra,
* la Luce che confluisce a Berteaucourt-les-Thennes alla riva destra
Inoltre il rio Saint-Firmin, alla destra orografica, lungo soli 1,7 km e che attraversa il comune di Roye nell'omonimo cantone.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hera_Pheri
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Hera Pheri
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# Hera Pheri
Hera Pheri è un film del 2000 diretto da Priyadarshan.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_in_Italia
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Diritti LGBT in Italia
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# Diritti LGBT in Italia
I diritti delle persone LGBT in Italia sono meno tutelati rispetto agli altri Paesi dell'Europa occidentale. I cittadini italiani LGBT, infatti, affrontano ostacoli dal punto di vista legale non incontrati da cittadini non-LGBT per quanto riguarda le adozioni e il riconoscimento del matrimonio egualitario, a causa della mancanza di specifiche norme nel Paese.
L'opinione pubblica sull'omosessualità è generalmente considerata sempre più liberale, più o meno in linea con la media europea. Ciononostante, nel paese sono ancora numerosi i casi di discriminazione nei confronti delle persone LGBT. Secondo un sondaggio realizzato da Eurispes nel 2022, la maggioranza degli italiani è a favore delle unioni civili (67,1%) e del matrimonio egualitario (61,3%), mentre solo il 48,3% è a favore dell'adozione congiunta da parte di coppie dello stesso sesso.
I rapporti tra persone dello stesso sesso sia maschili sia femminili non sono più puniti per legge dal 1º gennaio 1890, con l'entrata in vigore del Codice Zanardelli. Le persone transgender possono cambiare legalmente sesso dal 1982.
Dal 5 giugno 2016 le coppie dello stesso sesso possono accedere alle unioni civili, istituite con la Legge n. 76 del 20 maggio 2016, che garantisce la maggior parte dei diritti del matrimonio, con l'eccezione delle adozioni. L'Italia fu uno degli ultimi Paesi dell'Europa occidentale ad approvare una legge sulle unioni civili. La legge n. 76 fornisce, inoltre, alle coppie conviventi, siano esse dello stesso sesso o di sesso opposto, alcuni diritti minimi. Il diritto all'adozione del figlio del partner, rimosso all'ultimo dalla legge, è stato al centro di diverse sentenze, inclusa una della Corte suprema di cassazione.
Sebbene le discriminazioni in ambito lavorativo basate sull'orientamento sessuale siano vietate sin dal 9 luglio 2003, in attuazione di una direttiva dell'Unione europea, nessun'altra legge nazionale contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale o l'identità di genere è stata al momento introdotta ampliando il divieto di discriminazione negli altri settori; peraltro, alcune regioni italiane si sono mosse in tal senso con alcune leggi a efficacia limitata sin dal 2004. Nonostante sia dal 2006 che il Parlamento europeo richiede all'Italia di colmare questo vuoto legislativo, l'ultimo tentativo (Ddl Zan del 2021) si è rivelato fallimentare.
Secondo il rapporto ILGA-Europe del 2023, l'Italia si classifica 34ª su 49 Paesi europei per quanto riguarda i diritti delle persone LGBT.
## Legalità dei rapporti tra persone dello stesso sesso
### L'Unità d'Italia e il Codice Zanardelli
Nella prima metà dell'Ottocento diversi Stati preunitari adottarono nuovi codici penali che, prendendo a modello il codice penale francese del 1810, non prevedevano pene per i rapporti tra persone dello stesso sesso. Tali stati furono il Regno delle Due Sicilie nel 1819, il Ducato di Parma e Piacenza nel 1820, il Granducato di Toscana nel 1853 e il Ducato di Modena e Reggio nel 1855. I rapporti omosessuali rimasero invece criminalizzati nel Regno di Sardegna, dove l'articolo 425 del codice penale sabaudo puniva gli atti di "libidine contro natura" con il carcere o i lavori forzati fino a dieci anni, nel Regno Lombardo-Veneto, dove l'articolo 129 del codice penale austriaco del 1852 puniva gli atti di "libidine con persone del medesimo sesso" con il carcere duro da uno a cinque anni, e nello Stato Pontificio, dove l'articolo 178 del Regolamento su i delitti e sulle pene del 1832 puniva i "colpevoli di delitto consumato contro natura" con l'ergastolo.
Con la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861, il codice penale sabaudo fu esteso al resto della penisola, ma con alcune notevoli eccezioni: il codice penale toscano del 1853, che non criminalizzava i rapporti omosessuali, continuò ad essere applicato nei territori dell'ex Granducato di Toscana, e una serie di articoli, compreso il numero 425, non furono estesi alle province napoletane dell'ex Regno delle Due Sicilie. Si venne quindi a creare una situazione decisamente anomala in cui i rapporti tra persone dello stesso sesso erano illegali in alcune zone del paese e legali in altre.
Questa bizzarra situazione venne sanata solo con l'approvazione del codice penale italiano del 1889, entrato in vigore il 1º gennaio 1890, che si applicava all'intero territorio del Regno d'Italia. Il nuovo codice, comunemente noto come "Codice Zanardelli" dal nome dell'allora ministro di Grazia e Giustizia, non conteneva alcuna menzione di "atti contro natura" e decriminalizzò di conseguenza i rapporti tra persone dello stesso sesso in tutto il paese. Questa decisione non fu però motivata da un atteggiamento liberale nei confronti dei rapporti omosessuali, bensì dall'idea che essi dovessero essere considerati "come peccati alla sanzione della religione e della privata coscienza". L'articolo 331 fissava l'età del consenso a 12 anni, senza fare distinzioni tra rapporti omosessuali ed eterosessuali.
### La dittatura fascista e il Codice Rocco
La situazione non venne neanche modificata 40 anni dopo dal fascismo con la promulgazione del Codice Rocco il 19 ottobre del 1930, sebbene la bozza di legge contenesse, in origine, un articolo (il 528), rubricato come "relazioni omosessuali", che prevedeva pene fino a 3 anni per chiunque compisse «atti di libidine su persona dello stesso sesso», ma solo in caso di «pubblico scandalo», e con aumenti fino a 5 anni di pena qualora fossero coinvolti soggetti minorenni (allora fino ai 21 anni d'età).
Lo stralcio della norma, tuttavia, non fu dovuto a una sorta di benevolenza nei confronti di tali pratiche, quanto al fatto - spiega la relazione parlamentare stesa dallo stesso Alfredo Rocco, che il «turpe vizio […] non è così diffuso in Italia da richiedere l'intervento della legge penale: il legislatore, infatti, deve intervenire in cospetto di forme di immoralità solo qualora si presentino nella convivenza sociale in forma allarmante».
L'età del consenso venne fissata a 14 anni (articolo 519, dal 1996 articolo 609-quater), senza distinzioni tra rapporti omosessuali ed eterosessuali.
Ciò non impedì al fascismo di colpire i comportamenti omosessuali maschili con punizioni amministrative, come l'ammonizione e il confino.
### Dal secondo dopoguerra ad oggi
La situazione del Codice Rocco, che resta il codice penale tuttora in vigore, non è stata modificata dai decenni successivi. Nel secondo dopoguerra i legislatori hanno continuato a rifiutare l'approvazione di leggi che toccassero il tema dell'omosessualità, sia in senso protettivo sia repressivo, trattandola così come questione estranea allo Stato, e riconducibile semmai al campo della morale e della religione. Tale atteggiamento divenne noto come "tolleranza repressiva".
Paradossalmente, questo atteggiamento ha impedito che nel dopoguerra venissero approvate in Italia leggi che criminalizzassero l'omosessualità, nonostante ci siano stati almeno tre tentativi d'introdurle durante i primi anni '60. A bloccare questi tentativi fu soprattutto la contrarietà della Democrazia Cristiana, partito maggioritario dell'epoca e principale sostenitore della "tolleranza repressiva".
* Il 22 gennaio 1960 l'On. Clemente Manco, del Movimento Sociale Italiano (MSI) presenta la proposta di legge nº 2990: “Chiunque ha rapporti sessuali con persona dello stesso sesso è punito con la pena della reclusione da sei mesi a due anni... Se dal fatto deriva pubblico scandalo, la pena è aumentata...”.
* Il 29 aprile 1961 l'On. Bruno Romano, del PSDI, presenta una proposta di legge che vede la "condanna fino a dieci anni per chiunque abbia rapporti omosessuali, e fino a venti se ci sono aggravanti."
In questo periodo abbiamo lo "Scandalo dei balletti verdi" (1960) e il "caso Braibanti" nel 1964, in cui i genitori dell'amante dell'uomo lo accusarono di manipolare mentalmente il proprio figlio con l'intenzione di trasformarlo in omosessuale.
Nel 1968 Aldo Braibanti fu condannato a 9 anni di reclusione, che furono successivamente ridotti a 6 e infine a 4. A differenza dello scandalo precedente, il caso fu manipolato dai conservatori per dimostrare la perversione della sinistra, i cui valori sostenevano essere atti a corrompere i giovani e l'istituzione della famiglia tradizionale, in quanto Braibanti era comunista oltre a essere stato partigiano.
## Protezione dalle discriminazioni
### Decreto legislativo n. 216 del 9 luglio 2003
Il 27 novembre 2000 il Consiglio dell'Unione europea approvò la direttiva 2000/78/CE, finalizzata a combattere le discriminazioni dirette o indirette basate su disabilità, orientamento sessuale, religione, convinzioni personali ed età all'interno del mondo del lavoro. Entrata in vigore il 2 dicembre, concedeva agli Stati membri tre anni per incorporarne le disposizioni all'interno delle rispettive leggi nazionali. Il 3 luglio 2003, in seguito al parere favorevole delle Commissioni di Camera e Senato, il Consiglio dei ministri deliberò il recepimento della direttiva tramite il decreto legislativo n. 216. Il decreto venne firmato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il successivo 9 luglio, fu pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 13 agosto ed entrò in vigore il 28 agosto.
Il decreto presentava tuttavia una serie di differenze rispetto alla direttiva 2000/78/CE, in particolare nell'articolo 3, dove il secondo periodo del comma 3 stabiliva che non costituiva atto discriminatorio considerare l'orientamento sessuale ai fini dell'idoneità a entrare o permanere nelle forze armate, nei servizi di polizia, penitenziari o di soccorso. Il 12 dicembre 2006, queste modifiche portarono la Commissione europea ad aprire una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia (2006/2441), in cui si dichiarava che il paese aveva recepito incorrettamente la direttiva. Il 29 maggio 2008, come parte della conversione del decreto-legge n. 59 dell'8 aprile 2008 nella legge n. 101, la Camera dei deputati approvò una serie di modifiche al decreto legislativo n. 216/2003 per adeguarlo alle richieste della Commissione, inclusa la rimozione del secondo periodo del comma 3 dell'articolo 3. Dopo essere stata approvata anche dal Senato il 4 giugno, la legge venne firmata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il successivo 6 giugno ed entrò in vigore due mesi dopo.
A sinistra il testo dell'articolo 3, comma 3, nella sua versione originale del 2003, a destra il testo dopo le modifiche del 2008:
| «Nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, nell'ambito del rapporto di lavoro o dell'esercizio dell'attività di impresa, non costituiscono atti di discriminazione ai sensi dell'articolo 2 quelle differenze di trattamento dovute a caratteristiche connesse alla religione, alle convinzioni personali, all'handicap, all'età o all'orientamento sessuale di una persona, qualora, per la natura dell'attività lavorativa o per il contesto in cui essa viene espletata, si tratti di caratteristiche che costituiscono un requisito essenziale e determinante ai fini dello svolgimento dell'attività medesima. Parimenti, non costituisce atto di discriminazione la valutazione delle caratteristiche suddette ove esse assumano rilevanza ai fini dell'idoneità allo svolgimento delle funzioni che le forze armate e i servizi di polizia, penitenziari o di soccorso possono essere chiamati ad esercitare.» | «Nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza e purché la finalità sia legittima, nell'ambito del rapporto di lavoro o dell'esercizio dell'attività di impresa, non costituiscono atti di discriminazione ai sensi dell'articolo 2 quelle differenze di trattamento dovute a caratteristiche connesse alla religione, alle convinzioni personali, all'handicap, all'età o all'orientamento sessuale di una persona, qualora, per la natura dell'attività lavorativa o per il contesto in cui essa viene espletata, si tratti di caratteristiche che costituiscono un requisito essenziale e determinante ai fini dello svolgimento dell'attività medesima.» |
| - | - |
### Condanne note per omofobia in Italia
Una delle condanne più note avute sulla base di questa direttiva è stata quella nei confronti dell'avvocato Carlo Taormina il quale, nel luglio 2013, durante un'intervista radiofonica affermò che non avrebbe mai assunto un omosessuale nel suo studio legale.
Il Tribunale di Bergamo condannò Taormina al pagamento di 10.000€ e ordinò la pubblicazione della sentenza su un giornale nazionale a sue spese.
Nel 2008, invece, Danilo Giuffrida ottenne 100.000€ di risarcimento dopo che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti gli ordinò di svolgere nuovamente il test per ottenere la patente di guida a causa del suo orientamento sessuale. Il giudice confermò che il ministero commise una palese violazione della normativa antidiscriminatoria.
### Leggi regionali
Il 15 novembre 2004 la Toscana fu la prima regione italiana a vietare le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere in materia di occupazione, istruzione, servizi pubblici e alloggi. Il governo Berlusconi contestò la nuova legge in tribunale, affermando che solo il governo centrale aveva il diritto di approvare tale legge. La Corte costituzionale annullò le disposizioni in materia di alloggi (per quanto riguarda le case private e le istituzioni religiose), ma per il resto confermò la maggior parte della legislazione.
Successivamente, leggi simili furono approvate in Liguria il 10 novembre 2009, nelle Marche l'11 febbraio 2010, in Sicilia il 20 marzo 2015, in Piemonte il 23 marzo 2016, in Umbria l'11 aprile 2017, in Emilia-Romagna il 1º agosto 2019 e in Campania il 7 agosto 2020.
### Altri provvedimenti
Il 28 ottobre 2021 la Camera dei Deputati approvò con 271 voti favorevoli e 16 contrari il decreto-legge n. 121 del 10 settembre 2021 su infrastrutture e trasporti, a cui era stato aggiunto, tramite un emendamento presentato dalle deputate Alessia Rotta e Raffaella Paita ed approvato in commissione, una disposizione che vietava di esporre sulle strade e sui veicoli «qualsiasi forma di pubblicità che proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell'appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere, alle abilità fisiche e psichiche». Il decreto-legge fu successivamente approvato al Senato il 4 novembre con 190 voti favorevoli e 34 contrari, in seguito alla decisione da parte del governo Draghi di porre la questione di fiducia sul disegno di legge nel testo approvato alla Camera. La legge venne firmata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 9 novembre ed entrò in vigore il giorno successivo.
### Proposte legislative non approvate
Nel 2002, prima del D. Lgs. n. 216 del 9 luglio 2003, Franco Grillini depositò un disegno di legge per modificare l'art. 3 della Costituzione Italiana, al fine di proibire le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale. Tale iniziativa non ebbe, però, successo.
Nel 2006 Grillini introdusse una nuova proposta per espandere la legge antidiscriminatoria, questa volta aggiungendo anche l'identità di genere. Tuttavia non ottenne molto sostegno dai vari partiti politici.
Nel 2009, la Camera dei deputati accantonò una proposta contro i crimini d'odio omofobici che avrebbe comportato un aggravamento di pena per i reati commessi a causa dell'orientamento sessuale della vittima, approvando alcune questioni pregiudiziali sollevate dall'Unione di Centro e supportate dalla Lega Nord e dal Popolo delle Libertà e votate anche dalla deputata Paola Binetti, facente parte del Partito Democratico.
**XVII legislatura**
Il 16 maggio 2013, una proposta di legge che avrebbe proibito le discriminazioni sulla base dell'orientamento sessuale e l'identità di genere venne presentata durante una conferenza stampa da quattro deputati di quattro differenti partiti politici, cioè Scalfarotto (PD), Zan (SEL), Tinagli (SC) e Chimienti (M5S). Tale proposta era cofirmata da 221 parlamentari della Camera dei deputati, ma nessuno di essi era dei partiti di centro-destra. Due ulteriori proposte di legge vennero depositate da altri due parlamentari, cioè Fiano (PD) e Brunetta (PdL).
Il 7 luglio, la commissione giustizia approvò un disegno di legge risultante dall'unione di tali proposte. La proposta di legge venne emendata al fine di accogliere le richieste di alcuni membri del parlamento più conservatori timorosi di un'eventuale multa o condanna per aver sostenuto la loro opposizione alle unioni omosessuali. Il 5 agosto la Camera dei deputati iniziò la discussione. Il 19 settembre 2013, la Camera approvò la proposta di legge con 228 voti a favore, 57 contrari e 108 astenuti. Lo stesso giorno, venne approvato un emendamento controverso il quale avrebbe protetto la libertà di parola di politici e membri del clero. Il 29 aprile 2014, il Senato iniziò a esaminare il disegno di legge senza tuttavia mai arrivare all'approvazione definitiva.
**XVIII legislatura**
Il 24 ottobre 2019 la Commissione Giustizia della Camera dei deputati iniziò ad esaminare una serie di proposte di legge volte a combattere le discriminazioni e i crimini d'odio basati su orientamento sessuale e identità di genere. Il 30 giugno 2020 il senatore del Partito Democratico Alessandro Zan depositò una proposta di testo unificato, che il successivo 14 luglio fu adottata come testo base per il proseguimento della discussione in commissione. La proposta avrebbe modificato gli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale (legge Mancino del 1993), introdotto una clausola a tutela del "pluralismo delle idee" e riconosciuto il 17 maggio come Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, invitando le pubbliche amministrazioni e le scuole a organizzare iniziative in tale data.
Il disegno di legge venne sostenuto da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali, e dalle associazioni per i diritti LGBT Arcigay e GayLib. Si dichiararono contro la sua approvazione Lega e Fratelli d'Italia, secondo i quali la proposta avrebbe limitato la libertà d'espressione. I leader dei due partiti, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, accusarono inoltre il disegno di legge di volere introdurre il "gender" nelle scuole. Posizioni simili vennero espresse anche da gruppi conservatori quali Pro Vita e Il Popolo della Famiglia, e dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI). La presenza dell'identità di genere fu invece oggetto di forti critiche da parte del movimento femminista trans-escludente e di Arcilesbica.
Dopo una serie di rinvii, la discussione del disegno di legge alla Camera iniziò il 27 ottobre 2020 con il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità, respinte con 251 voti contrari e 201 favorevoli. Il 3 novembre venne approvato un emendamento, proposto da Lisa Noja, per vietare anche le discriminazioni basate sulla disabilità. Il 4 novembre il disegno di legge fu approvato alla Camera con 265 voti favorevoli, 193 contrari e un astenuto, passando quindi all'esame del Senato. Il 27 ottobre 2021 il Senato approvò a scrutinio segreto il non passaggio agli articoli (la cosiddetta "tagliola") richiesto da Lega e Fratelli d'Italia, con 154 voti favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti, bloccando l'iter e affossando il disegno di legge, impedendo inoltre la possibilità di depositare progetti di legge identici o eccessivamente simili nei sei mesi successivi. L'esito della votazione portò a diverse manifestazioni di protesta.
## Unioni civili
Dal 5 giugno 2016 le coppie dello stesso sesso residenti in Italia possono accedere alle unioni civili, un istituto giuridico di diritto pubblico introdotto dalla Legge n. 76 del 20 maggio 2016 che garantisce quasi tutti gli stessi diritti e doveri del matrimonio, con l'eccezione dell'adozione congiunta e dell'obbligo di fedeltà. La stessa legge prevede anche forme di tutela per le coppie conviventi, siano esse formate da persone dello stesso sesso o di sesso opposto.
Al 2023, l'Italia risulta essere uno dei pochi paesi dell'Europa occidentale a non riconoscere e celebrare i matrimoni tra persone dello stesso sesso, insieme alla Grecia, Liechtenstein, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano.
La prima volta che in Italia si parlò di celebrazioni di unioni tra persone dello stesso sesso avvenne il 2 settembre 1976, con Massimo Consoli, il quale "celebrò" una sorta di “matrimonio laico” per alcune coppie. Il 27 giugno 1992, invece, Paolo Hutter celebrò a Milano le prime unioni civili simboliche in Italia. Nonostante si discutesse di un'ipotetica istituzione delle unioni civili in Italia sin dal 1986 (con una prima proposta di legge datata 12 febbraio 1988) fu solo dopo 30 anni di proposte discusse e bocciate in Parlamento che una legge vide poi la luce.
### Legge n. 76 del 20 maggio 2016
Nel 2014 la Commissione Giustizia del Senato iniziò ad esaminare in modo congiunto una serie di disegni di legge sulle unioni civili proposti a partire dal 2013. Il 24 giugno venne depositata una prima proposta di testo unificato e la senatrice Monica Cirinnà del Partito Democratico fu nominata relatrice. Una seconda proposta venne depositata il 2 luglio, seguita da una terza il 17 marzo 2015. Il successivo 26 marzo la terza proposta fu adottata come testo base per il proseguimento della discussione in commissione. Questa proposta prevedeva il riconoscimento di quasi tutti i benefici riservati al matrimonio, tra cui l'eredità, la pensione di reversibilità e l'adozione del figlio del partner, vietando esplicitamente però l'adozione congiunta da parte della coppia. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà si dichiararono favorevoli alla proposta, mentre Nuovo Centrodestra, Lega Nord, Fratelli d'Italia e Forza Italia si dichiararono contrari.
Il 6 ottobre 2015 il Governo Renzi presentò un disegno di legge basato su tale proposta, che il 14 ottobre venne introdotto al Senato. La discussione in Senato iniziò il 2 febbraio 2016 con il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità, respinte con ampia maggioranza. Tuttavia, il 16 febbraio il Movimento 5 Stelle ritirò il suo appoggio al disegno di legge, in quanto contrario all'uso della "regola del canguro" per eliminare gli "emendamenti fotocopia" presentati con il fine di ostruire l'approvazione della legge. Il 23 febbraio il governo Renzi presentò quindi una serie di emendamenti al testo, inclusa la rimozione dell'adozione coparentale e dell'obbligo di fedeltà, con il fine di ottenere l'appoggio di Nuovo Centrodestra, alleato di governo. Il 25 febbraio, il testo emendato, su cui venne posta la questione di fiducia, fu approvato dal Senato con 173 voti favorevoli e 71 contrari. Il 9 maggio il disegno di legge passò all'esame della Camera, dove venne infine approvato, due giorni dopo, l'11 maggio con 372 voti favorevoli, 51 contrari e 99 astenuti, sempre ricorrendo al voto di fiducia. La legge venne firmata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 20 maggio, entrando in vigore il successivo 5 giugno. Il 14 gennaio 2017 i decreti attuativi furono approvati in via definitiva dal Consiglio dei ministri del Governo Gentiloni.
Il 24 giugno 2016, nel comune di Lugo (RA), venne celebrata la prima unione civile. L'approvazione della legge fu accolta positivamente dal movimento LGBT, non mancarono tuttavia critiche legate alla rimozione dell'adozione coparentale. Gli organizzatori della manifestazione Family Day a favore della "famiglia tradizionale" e parte del centro-destra annunciarono invece di voler avviare una raccolta firme per un referendum abrogativo, che non fu però mai portata avanti. Secondo dati ISTAT del 2019 oltre 12 000 coppie si erano unite civilmente dall'entrata in vigore della legge.
### Adozione coparentale e per single LGBT
L'adozione coparentale è regolata dalla legge n. 184/1983. Essa è stata confermata dalla Corte di cassazione in una sentenza pubblicata il 22 giugno 2016.
La Cassazione ha applicato la legge sulle adozioni n. 184/1983 (di cui l'interpretazione era stata già data nella legge sulle unioni civili), con l'ordinanza nº 17100 pubblicata il 26 giugno 2019, la prima sezione della Corte suprema di cassazione riconosce l'adottabilità di minore anche per persone single, quindi anche a single LGBT.
### Le proposte di legge sulle unioni civili dal 1986 al 2008
Tra le proposte di regolamentazione delle coppie di fatto più famose ci sono state in passato quella per l'istituzione del PACS (Patto Civile di Solidarietà), che avrebbe attribuito a una coppia che sottoscrive il patto, eterosessuale o omosessuale, una serie di diritti economici di solidarietà e alcuni diritti civili minori, per esempio il diritto all'eredità in caso di morte del partner, il diritto alla pensione di reversibilità, il diritto al subentro nel contratto d'affitto, il diritto di estensione della cittadinanza o di concessione del permesso di soggiorno in caso un membro della coppia sia straniero, agevolazioni fiscali varie, ma non il diritto all'adozione di figli; e per l'istituzione dei DICO (Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi) con permesso di soggiorno, alloggi nell'edilizia pubblica, successione, obbligo di alimenti, assistenza morale e materiale, contratto di locazione e trattamenti previdenziali e pensionistici, ecc.
Nessuno di questi disegni di legge sul riconoscimento delle coppie gay è mai giunto a essere discusso in Parlamento.
* 1986
* L'Interparlamentare donne comuniste presenta una proposta di legge sia al Senato (prima firmataria Ersilia Salvato) sia alla Camera dei deputati (prime firmatarie erano le deputate Romana Bianchi e Angela Bottari).
* 1987
* Arcigay presenta a un convegno in Parlamento una Legge per il riconoscimento legale delle convivenze di fatto (vedi: Arci gay nazionale (a cura di),Omosessuali e Stato, Cassero, Bologna 1988, p.70).
* 1988
* 12 febbraio - Agata Alma Cappiello presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Disciplina della famiglia di fatto (2340).
* 1993
* 2 dicembre - Graziano Cioni presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge In materia di unioni civili (3426).
* 1994
* 7 giugno - Nichi Vendola presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Disposizioni in materia di unioni civili.
* 27 ottobre - Graziano Cioni presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Disposizioni in materia di unioni civili.
* 1996
* 17 maggio - Nichi Vendola presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Disciplina delle Unioni civili (1020)
* 11 luglio - Luigi Manconi presenta al Senato la proposta di legge Normativa sulle unioni civili (935).
* 22 ottobre - Ersilia Salvato presenta la proposta di legge Disciplina delle unioni civili (1518).
* 11 dicembre - Gloria Buffo presenta la proposta di legge Norme sulle unioni civili (2870).
* 1997
* 30 luglio - Graziano Cioni presenta la proposta di legge Disposizioni in materia di unioni civili (2725).
* 1998
* 12 marzo - Antonio Soda presenta la proposta di legge Disciplina dell'unione affettiva (4657)
* 2000
* 15 settembre - Maurizio Paissan presenta la proposta di legge Norme sulle unioni civili (7292)
* Nel corso dell'anno 2000 sono presentate altre proposte di legge sulle unioni civili da Luciana Sbarbati, Antonio Lisi e Anna Maria De Luca.
* 2001
* 31 maggio - Fiorello Cortiana presenta al Senato la proposta di legge Normativa sulle unioni civili (47).
* 12 giugno - Titti de Simone presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Disciplina delle unioni civili (716).
* 13 giugno - Katia Bellillo presenta la proposta di legge 795 sulle unioni civili.
* 25 giugno - Luigi Malabarba presenta al Senato la proposta di legge Disciplina delle unioni civili (305).
* 5 luglio - Alfonso Pecoraro Scanio presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Norme sulle unioni civili (1232).
* 20 settembre - Antonio Soda presenta la proposta 1610 sulle unioni civili.
* 2002
* 8 luglio - Franco Grillini presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Istituzione del registro delle unioni civili di coppie dello stesso sesso o di sesso diverso e possibilità per le persone dello stesso sesso di accedere all'istituto del matrimonio (2982).
* 21 ottobre - Franco Grillini presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Disciplina del patto civile di solidarietà e delle unioni di fatto (3296).
* 2003
* 14 aprile - Franco Grillini presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Disciplina dell'unione affettiva (3893)
* 2 ottobre - Dario Rivolta presenta la proposta 4334 sulle unioni civili.
* 21 ottobre - Alessandra Mussolini presenta la proposta 4405 sulle unioni civili.
* 29 ottobre - Enrico Buemi presenta la proposta 4442 sulle unioni civili.
* 12 novembre - Katia Bellillo presenta la proposta 44782 sulle unioni civili.
* 22 dicembre - Chiara Moroni presenta la proposta 4585 sulle unioni civili.
* 29 dicembre - Il Consiglio regionale della Toscana presenta la proposta 4588 sulle unioni civili.
* 2004
* 1º ottobre - Titti De Simone presenta alla Camera dei deputati la proposta di legge Disciplina delle unioni civili (5321).
* 2007
* 8 febbraio - è presentato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge che formalizza i riconoscimenti delle convivenze in Italia, sotto il nome di DICO.
* 2008
* 8 ottobre - viene presentato il disegno di legge "Diritti e Doveri di Reciprocità dei conviventi" (noto come DiDoRe).
### I richiami degli organi giudiziari prima della legge n. 76/2016
Secondo la sentenza n.138 del 2010 della Corte costituzionale la Costituzione della Repubblica Italiana non limita il matrimonio alle persone dello stesso sesso. Secondo la corte la decisione di aprire il matrimonio alle coppie dello stesso sesso dipende dalla scelta del legislatore.
Prima delle unioni civili, il 15 marzo 2012, con una sentenza storica, la Corte di Cassazione, esprimendosi sulla richiesta di una coppia omosessuale sposata all'estero di vedere riconosciuto il matrimonio in Italia, pur negando tale riconoscimento in mancanza di leggi specifiche nello Stato italiano, dichiara:
«La coppia omosessuale è “titolare del diritto alla vita familiare” come qualsiasi altra coppia coniugata formata da marito e moglie [...]. I componenti della coppia omosessuale, conviventi in stabile relazione di fatto, se secondo la legislazione italiana non possono far valere né il diritto a contrarre matrimonio né il diritto alla trascrizione del matrimonio contratto all’estero, tuttavia [...] possono adire i giudici comuni per far valere, in presenza di specifiche situazioni, il diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata»
(Sentenza 4184/2012 della Corte di Cassazione)
Nell'aprile 2013 la Corte costituzionale, in occasione di una conferenza straordinaria sulle sue attività e attraverso il Presidente Franco Gallo, richiama alla necessità di legiferare in merito ai diritti delle coppie omosessuali, sostenendo:
«Bisogna regolamentare i diritti delle coppie omosessuali nei modi e nei limiti più opportuni»
Il 21 luglio 2015 la Corte di Strasburgo ha condannato l'Italia per il mancato riconoscimento delle unioni civili, in quanto all'epoca unico grande Paese dell'Europa occidentale senza alcun riconoscimento per le coppie omosessuali.
## Legge sul cambio di sesso
La Legge n. 164 del 14 aprile 1982, approvata durante il Governo Spadolini I, consente alle persone transgender residenti in Italia di cambiare legalmente sesso.
L'Italia divenne così il terzo paese europeo, dopo la Svezia nel 1972 e la Germania nel 1980, a dotarsi di una legge sul cambio di sesso. Fondamentale per l'approvazione della legge fu la mobilitazione del Movimento Italiano Transessuali (MIT) e del Partito Radicale.
Prima della legge n. 164 le persone transgender erano punite attraverso l'articolo 85 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza del 1940 (mascheramento in pubblico) e l'articolo 1 della legge n. 1423 del 27 dicembre 1956 (attività abituali contro la morale pubblica e il buon costume), rischiando multe o il carcere.
Nell'ottobre 1984, a Pescara, Gabriella Cacciagrano, di 23 anni, è stata la prima donna transessuale a contrarre matrimonio in Italia (con un ragazzo di 26 anni), dopo il riconoscimento del suo nuovo sesso nel 1982.
Il 23 aprile 1995 Marcella Di Folco (1943-2010) diventa la prima donna apertamente sottopostasi a un'operazione per il cambio di sesso a coprire una carica pubblica al mondo, diventando consigliera comunale di Bologna, carica che ricoprirà fino al 30 giugno 1999.
Il 21 luglio 2015 la Corte suprema di cassazione ha stabilito che la sterilizzazione e l'intervento chirurgico di riassegnazione del sesso non sono necessari per cambiare legalmente sesso.
Il 30 settembre 2020 sulla Gazzetta Ufficiale viene riportato che l'AIFA ha stabilito che tutti i farmaci ormonali usati per il processo di femminilizzazione delle donne transgender e per il processo di mascolinizzazione degli uomini transgender saranno gratuiti in tutta Italia a partire dal 1º ottobre 2020. Tale diritto spetterà a tutti coloro che saranno in processo di transizione e che avranno ricevuto una diagnosi di disforia di genere o di incongruenza di genere da «una équipe multidisciplinare e specialistica dedicata». I farmaci saranno distribuiti nelle farmacie ospedaliere.
Il tribunale di Trapani il 6 luglio 2023 ha riconosciuto a una donna transgender il diritto di cambiare nome e identità di genere all’anagrafe senza alcun intervento chirurgico effettuato o programmato e senza alcuna terapia ormonale; primo caso in Italia di una donna transgender riconosciuto dai giudici .
## Servizio militare
Le persone omosessuali e bisessuali non sono escluse dal servizio militare, pur rimanendo oggetto di forti discriminazioni. Le forze armate italiane non possono infatti negare a un uomo o a una donna il diritto di servire con il loro grado in ragione del loro orientamento sessuale, dato che questo costituirebbe una violazione dei diritti sanciti dalla Costituzione italiana del 1948.
Ciononostante, il 28 maggio 1964 entrò in vigore il D.P.R. n. 496 che includeva nell'«Elenco delle imperfezioni e delle infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare» anche i cosiddetti «invertiti sessuali».
Aldo Busi ottenne l'esonero dal servizio militare nel 1968 proprio in virtù di quest'ultimo decreto, sostituito solamente nel 1985 dal D.P.R. n. 1008. Il nuovo decreto rimosse ogni menzione degli «invertiti sessuali», pur prevedendo la non idoneità in caso di «devianza sessuale».
Il decreto più recente del Ministro della Difesa del 4 giugno 2014 menziona invece «Le parafilie e i disturbi della identità di genere» quali motivazioni per la non idoneità, di fatto vietando il servizio militare alle persone transgender.
## Donazione del sangue
È stato vietato a uomini omosessuali e bisessuali di donare il sangue dal 20 maggio 1984 al 18 aprile 2001. Tale divieto è stato successivamente rimosso dall'allora ministro della salute Umberto Veronesi, durante il periodo del Governo Amato II.
## Terapia di conversione
Nonostante nessuna legge nazionale al momento proibisca esplicitamente la terapia di conversione per l'orientamento sessuale o l'identità di genere, circa 2210 tra professionisti e ricercatori nel campo della salute mentale e della formazione hanno firmato, a partire dal 17 maggio 2010, un comunicato di condanna nei confronti di «ogni tentativo di patologizzare l'omosessualità», affermando che «È nostro dovere affermare con forza che qualunque trattamento mirato a indurre il/la paziente a modificare il proprio orientamento sessuale si pone al di fuori dello spirito etico e scientifico che anima le nostre professioni, e in quanto tale deve essere segnalato agli organi competenti, cioè agli ordini professionali.»
Il presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi, tra i sopracitati firmatari, in base a un comunicato del 23 agosto 2013 afferma inoltre che «gli psicologi, secondo il Codice Deontologico, non possono prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell'orientamento sessuale di una persona, bensì collaborare con i propri pazienti nel caso di disagi relativi alla sfera sessuale siano essi avvertiti dagli eterosessuali così come dagli omosessuali».
Secondo infatti l'articolo 4 del codice deontologico degli psicologi italiani «Nell'esercizio della professione, lo psicologo (...) non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità (...) utilizza metodi e tecniche salvaguardando tali principi, e rifiuta la sua collaborazione ad iniziative lesive degli stessi».
Nel caso in cui uno psicologo iscritto all'albo svolga la terapia riparativa può dunque ricevere sanzioni disciplinari, che possono portare ad un semplice avvertimento, alla censura, alla sospensione dell'esercizio professionale per un periodo non superiore a un anno o persino alla radiazione.
## Gruppi a sostegno dei diritti LGBT e campagne pubbliche
Il movimento per i diritti LGBT italiano ebbe inizio durante gli anni 1970, similmente a quanto accadde negli altri paesi dell'Europa occidentale. Nella primavera 1971 nacque a Torino l'associazione Fuori! (acronimo di Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), il primo gruppo italiano per i diritti degli omosessuali. Il 5 aprile 1972 l'associazione organizzò a Sanremo una delle prime manifestazioni omosessuali italiane, per protestare contro il "Congresso internazionale sulle devianze sessuali" organizzato dal Centro italiano di sessuologia, un istituto di ispirazione cattolica promotore delle terapie di conversione.
Nel novembre 1974 Fuori! si alleò politicamente con il Partito Radicale, permettendo al suo leader Angelo Pezzana di essere eletto alla Camera dei deputati in qualità di primo membro apertamente gay del Parlamento italiano. Successivamente diversi membri scelsero tuttavia di abbandonare l'organizzazione, preferendo aderire al movimento del '77.
Il 24 novembre 1979 si svolse a Pisa la Marcia contro la violenza sugli uomini e sulle donne omosessuali, organizzata dal Collettivo Omosessuale Orfeo. Nota anche come "Pisa79", nacque come reazione all'omicidio di un uomo omosessuale a Livorno e al clima generale di violenza nei confronti delle persone LGBT. Essendo stata autorizzata da una questura e patrocinata da un comune, viene generalmente annoverata come il primo Gay Pride italiano.
Nel 1979 nacque anche il Movimento Italiano Transessuali (MIT), la prima associazione italiana per i diritti delle persone trans. Il 4 luglio 1980 alcune donne del gruppo organizzarono una protesta nella piscina pubblica del Lido di Milano, togliendosi improvvisamente il reggiseno del costume e rimanendo in topless per criticare la legislazione italiana che le considerava anagraficamente uomini. Nel 1982 l'attivismo del MIT fu centrale per l'approvazione della legge n. 164 sul cambio di sesso.
Alcuni partiti di sinistra italiani, tra cui il Partito Comunista d'Italia, aprirono alle rivendicazioni LGBT durante gli anni 1980, mentre il collettivo della sinistra culturale ARCI fu all'origine dell'Arcigay, fondata a Palermo, la quale sarebbe poi divenuta la principale organizzazione gay nel Paese. Successivamente la sede fu spostata a Bologna.
Durante gli anni '80 la domanda principale di sostegno fu rivolta alla lotta contro l'AIDS e a campagne specifiche riguardanti gli omosessuali, rompendo il tabù sull'uso del preservativo.
Nello 1982 fu fondata la rivista Babilonia, il magazine LGBT di più lunga durata della storia letteraria italiana, chiuso definitivamente solo nel 2009.
Nel 1990, il movimento di liberazione omosessuale in Italia si era frammentato, anche se Arcigay (nata nel 1980) rimase la principale organizzazione nazionale.
Il 2 luglio 1994 a Roma ha luogo il primo Gay Pride ufficiale della capitale con la partecipazione di Imma Battaglia e di Vladimir Luxuria.
L'8 luglio 2000 si svolge a Roma il Worldpride, con la partecipazione di circa mezzo milione di persone, in occasione del Giubileo. La sua candidatura è stata riproposta per il 2025 in occasione del prossimo Giubileo.
Il 25 ottobre 2007 una pubblicità raffigurante un bambino con un braccialetto con su scritto "omosessuale" ha causato controversie. La pubblicità era parte di una campagna governativa regionale finalizzata a combattere le discriminazioni verso gli omosessuali.
Dal 2014 le parate del Pride vengono organizzate in modo itinerante secondo la formula dell'"Onda Pride", che prevede una serie di parate cittadine a copertura dell'intero territorio nazionale; nel 2022 le città coinvolte sono state oltre 40.
## Opinione pubblica (sondaggi)
Sondaggi Eurispes dal 2003 al 2023:
| Supporto per le tutele alle coppie omosessuali | 2003 | 2009 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Unione civile | 51,6% | 58,9% | 77,2% | 78,6% | 64,4% | 67,6% | 65,1% | 67,8% | 64,4% | 67,1% | 70,1% |
| Matrimonio egualitario | - | 40,4% | - | 47,7 | 40,8% | 47,8% | 50,9% | 59,5% | 58,4% | 61.3% | 65,2% |
| Adozioni per le coppie dello stesso sesso | 27% | 19% | - | 28,8 | 27,8% | 29% | 31,1% | 42% | 44,3% | 48,3% | 51,4% |
Nella popolazione, inoltre, l'accettazione di tali tematiche aumenta all'aumentare del livello del titolo di studio, mentre diminuisce all'aumentare dell'età.
* Secondo un sondaggio della Demoscopea effettuato nel 1983, il 46% degli italiani riteneva l'omosessualità una malattia. Nessuno degli intervistati affermò di aver avuto esperienze omosessuali.
* Dal 1985 al 1988 la percentuale di accettazione dell'omosessualità da parte dei giovani è passata dal 27,6% al 32,3%.
* Un sondaggio del 1988 (Fiore 1991) ha rivelato che il 48,8% degli intervistati riteneva che gli omosessuali dovessero avere gli stessi diritti degli eterosessuali, riscontrando comunque una forte attitudine omofoba nelle classi sociali basse e più anziane (il 35,3% di loro dichiarò inoltre che riuscirebbe ad accettare abbastanza facilmente un parente omosessuale mentre il 23% affermò che avrebbe provato ad aiutare un parente omosessuale ad accettarsi senza ansia). Il 45,3% ritenne che l'omosessualità rappresentasse un pericolo per la società, e l'11,2% degli italiani propose misure legali per contrastare il fenomeno.
* In uno studio del 1991 a Bologna il 78,6% delle persone che vi hanno partecipato hanno definito gli omosessuali persone normali con cui non avrebbero avuto problemi a convivere; l'11,7% li definiì viziosi da reprimere e il 9,7% malati da curare.
* Secondo uno studio del Cospes rilasciato il 15 febbraio 1994, su circa 2000 interviste a giovani tra i 14 e i 19 anni residenti nel Nordest della penisola il 27% degli adolescenti ritenne che essere gay o essere lesbiche fosse un vero e proprio "peccato", mentre un 21,3% di loro condannò l'omosessualità a prescindere dal ritenerla o meno un "peccato". Il 71% di loro sostenne che si trattasse di un "atteggiamento da capire", e per il 32% di loro che si trattasse di "una cosa naturale". L'1,4% dei ragazzi dichiarò di avere avuto esperienze omosessuali.
* Secondo uno studio del 1998, realizzato tra italiani cattolici, indicò che il 72,2% degli intervistati fosse a favore di un'unione di fatto per gli omosessuali; il 47,1% dei giovani affermò che gli omosessuali avrebbero dovuto avere gli stessi diritti degli eterosessuali, mentre il 30% si oppose. Il 17,4% pensò che l'omosessualità fosse una malattia e l'8,3% una forma di perversione sessuale che avrebbe dovuto essere proibita.
* Secondo uno studio del 2002, il 72% della popolazione italiana ritiene che gli omosessuali dovrebbero avere gli stessi diritti dei cittadini eterosessuali.
* In un sondaggio del maggio 2005 su 1000 intervistati il 67% degli italiani considerarono le coppie di fatto una realtà accettata e il 52% ritenne giusto accettare l'omosessualità.
* In un sondaggio pubblicato nel 2007 veniva rilevato come il 65% degli italiani pensasse che l'omosessualità dovesse essere accettata dalla società.
* Un sondaggio d'opinione pubblicato nel 2013 ha rivelato che il 74% della popolazione italiana riteneva che l'omosessualità dovesse essere accettata dalla società, mentre il 18% si diceva contrario. L'86% delle persone tra i 18 e i 29 anni dicevano di voler accettare le persone omosessuali contro l'80% delle persone tra i 30 e i 49 anni e il 67% delle persone sopra i 50 anni.
* Nel maggio 2015 PlanetRomeo, un social network LGBT, ha pubblicato il suo primo Gay Happiness Index (GHI). Ai gay di oltre 120 Paesi è stato chiesto come si sentono riguardo alla visione della società sull'omosessualità, come vivono il modo in cui sono trattati dalle altre persone e quanto sono soddisfatti della loro vita. L'Italia si è classificata al 40º posto con un punteggio GHI di 51, appena sopra alle Filippine e sotto al Brasile.
* Secondo uno studio del 2016 il 78% degli italiani supportava la possibilità di consentire alle persone transgender di cambiare il loro sesso nei documenti legali (dopo l'operazione), mentre il 29% sosteneva l'idea di poterlo fare anche senza intervento chirurgico o medico. Oltre a questo il 78,5% degli italiani crede che i cittadini transgender dovrebbero essere protetti dal governo dalle discriminazioni, il 57,7% crede che le persone transgender dovrebbero essere autorizzate a utilizzare i servizi corrispondenti alla loro identità di genere piuttosto che al loro sesso di nascita e solo il 14,9% degli intervistati crede che le persone transgender siano affette da una malattia mentale.
* In riferimento al livello di supporto circa l'estensione del matrimonio alle coppie dello stesso sesso, un sondaggio dell'agenzia Pew Research Center effettuato in 18 Paesi tra Europa e Nord America nell'aprile 2017 riporta una larga maggioranza di italiani favorevole (59%) a una riforma in questo senso; tuttavia dall'inchiesta, l'Italia risulta anche essere il Paese con la più larga proporzione di popolazione contraria (38%) tra quelli analizzati.
* Secondo un sondaggio del 2019 il 75% della popolazione italiana dichiara che gli omosessuali dovrebbero avere gli stessi diritti degli eterosessuali.
* Secondo un sondaggio Eurispes del 2020 il 59,5% dei cittadini italiani è favorevole al matrimonio egualitario, con quasi 20% in più rispetto alla medesima ricerca del 2015 (nel 2019 il 50,9%). Il 77,1% dei 18-24enni ha detto di sì alle nozze gay, (+17% rispetto al 2019), il 70,1% dei 25-34enni, il 66,2% dei 35-44enni, il 55,7% dei 45-64enni e il 45,3% degli over 64. Il 42% ritiene sia giusto che una coppia omosessuale adotti un bambino (31% nel 2019 e 27,8% nel 2015).
* Secondo un sondaggio BiDiMedia di maggio 2021 la maggioranza degli italiani si dichiara favorevole al DDL Zan (per introdurre nei crimini d'odio l'orientamento sessuale, l'identità di genere e la disabilià) con un rapporto di 60% favorevoli, 29% contrari e 11% astenuti.
## Tabella riassuntiva
| Attività e relazioni sessuali legali | (dal 1890) |
| - | - |
| Parità dell'età del consenso | (dal 1890) |
| Leggi anti-discriminazione sul lavoro | (dal 2003) |
| Leggi anti-discriminazione nella fornitura di beni e servizi | / (al momento sono applicate solo a livello regionale in Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana e Umbria) |
| Leggi anti-discriminazione in tutti gli altri settori (inclusa discriminazione diretta, crimini d'odio ed espressioni d'odio) | / (al momento sono applicate solo a livello regionale in Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana e Umbria; pubblicità discriminatorie nei confronti delle minoranze sessuali vietate nelle strade e sui veicoli a livello nazionale dal 2021) |
| Leggi anti-discriminazione relative all'identità di genere | / (al momento sono applicate solo a livello regionale in Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana e Umbria; pubblicità discriminatorie nei confronti delle persone transgender vietate nelle strade e sui veicoli a livello nazionale dal 2021) |
| Convivenza registrata | (dal 5 giugno 2016) |
| Unione civile | (dal 5 giugno 2016) |
| Matrimonio egualitario | |
| Adozione da parte di single (compresi LGBT) | / (soggetto a sentenza giudiziaria: ammessa dalla Corte di cassazione dal giugno del 2019, ma non disciplinata dalla legge) |
| Adozione del figlio del partner per coppie dello stesso sesso | / (soggetto a sentenza giudiziaria: ammessa dalla Corte di Cassazione dal 2016, ma non disciplinata dalla legge) |
| Adozione da parte di coppie dello stesso sesso | / (soggetto a sentenza giudiziaria: ammessa dalla Corte di Cassazione dal 2021 solo all'estero) |
| Maternità surrogata per le coppie dello stesso sesso | (la maternità surrogata è vietata dall'articolo 12 della legge n. 40 del 19 febbraio 2004, sia nel caso di coppie dello stesso sesso che di coppie di sesso opposto) |
| Accesso alla fecondazione in vitro per le coppie femminili dello stesso sesso | (l'articolo 5 della legge n. 40 del 19 febbraio 2004 limita l'accesso alla procreazione assistita alle sole coppie di sesso opposto coniugate o conviventi) |
| Autorizzazione a prestare servizio nelle forze armate (LGBT) | / (non vi è ad oggi alcun esplicito divieto per persone omosessuali e bisessuali, tuttavia i "disturbi dell'identità di genere" sono tuttora motivo di non idoneità al servizio militare) |
| Diritto di cambiare legalmente sesso | (dal 14 aprile 1982; dal 2015 per sentenza della Corte costituzionale non è necessario effettuare l'operazione chirurgica per la modificazione di alcuni caratteri sessuali; dall'ottobre del 2020 la terapia ormonale è gratuita a spesa dello Stato) |
| Terapia di conversione di minori vietate | / (non vietate dalla legge. Tuttavia, il codice deontologico dell'Ordine degli Psicologi proibisce la terapia di conversione) |
| Protezione richiedenti asilo per orientamento sessuale o identità di genere | (dal 2020) |
| Permessa la donazione di sangue da parte di uomini omosessuali e bisessuali | (dal 18 aprile 2001) |
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3,001,387 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Cantone_di_Rivi%C3%A8re-Sal%C3%A9e
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Cantone di Rivière-Salée
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# Cantone di Rivière-Salée
Il cantone di Rivière-Salée è una divisione amministrativa situato nel dipartimento e regione della Martinica.
## Comuni
* Rivière-Salée
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4,492,547 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Ferry_van_Vliet
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Ferry van Vliet
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# Ferry van Vliet
Ferry van Vliet (Rotterdam, 18 agosto 1980 – Moerdijk, 25 maggio 2001) è stato un calciatore olandese, di ruolo centrocampista.
## Biografia
Nato a Rotterdam, Paesi Bassi, divenne calciatore.
Van Vliet morì il 25 maggio del 2001 insieme alla sua ragazza di 24 anni, Fiona van Rosendaal, in un incidente automobilistico nei pressi di Moerdijk.
## Carriera
Van Vliet crebbe calcisticamente nel NAC Breda, di cui entrò a far parte della prima squadra a partire dal 1999 sino alla morte sopraggiunta nel maggio 2001, giocando 36 partite , di cui 11 in Eredivisie.
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* Eerste Divisie: 1
NAC Breda: 1999-2000
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908,769 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Trippel_sort
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Trippel sort
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# Trippel sort
Trippel sort (conosciuto anche come stooge sort) rientra nel gruppo dei peggiori algoritmi di ordinamento ed è per questo motivo poco conosciuto. A fronte di una forte inefficienza, l'algoritmo ha valore per scopi didattici ma non trova utilizzi pratici negli ordinamenti veri e propri.
## Descrizione
L'algoritmo viene presentato nella sua forma ricorsiva, che è molto semplice.
L'idea alla base dell'algoritmo è di dividere l'insieme da ordinare in due punti, suddividendone la dimensione in tre parti, di cui quella centrale grande almeno quanto le altre due. Si creano due sottoinsiemi di dimensione 2/3 che si sovrappongono per 1/3.
Successivamente vengono fatti tre ordinamenti: prima si ordinano (ricorsivamente) i primi 2/3 dell'insieme, poi i secondi 2/3, poi nuovamente i primi 2/3.
L'algoritmo si ripete quindi su dimensioni più piccole, circa 2/3, fino a quando non arriva a coppie di due elementi, che vengono ordinate con un confronto ed un eventuale scambio. Dato che l'insieme è suddiviso in sottoinsiemi che sono almeno 2/3 di quello precedente non si otterranno mai insiemi più piccoli di una coppia.
## Variante 1 (originale)
Questa è la variante originale, descritta in codice Basic.
Nelle stime il valore 2.71 è un valore arrotondato che sta per $log_{1.5}$ 3.
| Caratteristiche | ricorsiva, in loco, non stabile, non parallelizzabile | ricorsiva, in loco, non stabile, non parallelizzabile | ricorsiva, in loco, non stabile, non parallelizzabile |
| - | - | - | - |
| Strutture dati | vettori | vettori | vettori |
| Casi | migliore | medio | peggiore |
| Memoria | Ω(log n) | Θ(log n) | Ο(log n) |
| Tempo | $Ω(n^{2.71})$ | $Θ(n^{2.71})$ | $Ο(n^{2.71})$ |
| Confronti | C(n) = $∑_{i=0...k}$ $3^k$ , per n ≥ $n_k$ | C(n) = $∑_{i=0...k}$ $3^k$ , per n ≥ $n_k$ | C(n) = $∑_{i=0...k}$ $3^k$ , per n ≥ $n_k$ |
| Scambi | 0 | ≅S(n) / 2 | S(n) |
### Analisi dei confronti
Si veda prima l'analisi della variante 2, analisi che è più semplice e introduttiva a questa.
Per ogni valore di n, C(n) è costante qualunque sia l'ordine degli elementi, e vale esattamente:
$C_0=$ 1 $C_k=$ $C_{k-1}$ * 3 + 1 cioè $C_k=$ $∑_{i=0...k}$ $3^k$
per n ≥ $n_k$ , dove $n_0$ = 2 $n_1$ = 3 $n_k$ = $ceil(n_{k-1}$ * 1.5) - 1
(la funzione ceil(x) indica il valore di x arrotondato all'intero superiore)
n=2 ↔ C=1 n=3 ↔ C=4 n=4 ↔ C=13 n≥5 ↔ C=40 n≥7 ↔ C=121 n≥10 ↔ C=364 n≥14 ↔ C=1093 n≥20 ↔ C=3280 …
(si veda la variante 2 per un approfondimento)
se si approssima
$3^k+3^{k-1}+...$ con $3^k$ allora C(n) ≈ $n^{2.71}$ come per la variante 2.
### Analisi degli scambi
S(n) = (n - 1) * (n - 2) / 2 + 1 - $Δ_k$ , per n ≥ $n_k.$
$Δ_1$ = 1 per $n_1=$ 8 $Δ_2$ = ? per $n_2$ = ? …
n=2 ↔ S=1 , $S_{medio}=0.50$ n=3 ↔ S=2 , $S_{medio}=1.17$ n=4 ↔ S=4 , $S_{medio}=2.17$ n=5 ↔ S=7 , $S_{medio}=3.57$ n=6 ↔ S=11 , $S_{medio}=5.60$ n=7 ↔ S=16 , $S_{medio}=7.99$ n=8 ↔ S=21 , $S_{medio}=10.63$ n=9 ↔ S=28 , $S_{medio}=14.14$ n=10 ↔ S=36 , $S_{medio}=18.13$ …
## Variante 2 (riduzione dei confronti)
Questa è una versione migliorata. Poiché i confronti (e scambi) vengono comunque fatti quando i gruppi sono ridotti a coppie, si effettuano solo in questo caso. Questo riduce molto il numero di confronti e aumenta un po' il numero di scambi.
La variante diventa stabile.
| Caratteristiche | ricorsiva, in loco, stabile, non parallelizzabile | ricorsiva, in loco, stabile, non parallelizzabile | ricorsiva, in loco, stabile, non parallelizzabile |
| - | - | - | - |
| Strutture dati | vettori | vettori | vettori |
| Casi | migliore | medio | peggiore |
| Memoria | Ω(log n) | Θ(log n) | Ο(log n) |
| Tempo | $Ω(n^{2.71})$ | $Θ(n^{2.71})$ | $Ο(n^{2.71})$ |
| Confronti | C(n) = $3^k,$ per n ≥ $n_k$ | C(n) = $3^k,$ per n ≥ $n_k$ | C(n) = $3^k,$ per n ≥ $n_k$ |
| Scambi | 0 | n * (n - 1) / 4 | n * (n - 1) / 2 |
### Analisi dei confronti
Per ogni valore di n, C(n) è costante qualunque sia l'ordine degli elementi.
Il valore di C(n) è del tipo $3^k$ e aumenta a scaglioni all'aumentare di n.
I valori di n per i quali C(n) cambia sono: 2,3,4,5,7,10,14,20,29,43,64,95,142,212,317,475,712...
n=2 ↔ C=1 n=3 ↔ C=3 n=4 ↔ $C=3^2$ n≥5 ↔ $C=3^3$ n≥7 ↔ $C=3^4$ n≥10 ↔ $C=3^5$ …
da cui si ricava la relazione
$C_k=$ $3^k,$ per n ≥ $n_k$
dove $n_0$ = 2 $n_1$ = 3 $n_k$ = $ceil(n_{k-1}$ * 1.5) - 1
(la funzione ceil(x) indica il valore di x arrotondato all'intero superiore)
semplificando $n_k$ = $ceil(n_{k-1}$ * 1.5) - 1 possiamo approssimare C(n)
$n_k$ ≈ $n_{k-1}$ * 1.5 $n_k$ ≈ 1.5 * 1.5 * ... = $1.5^k$ k ≈ $log_{1.5}$ $n_k$
e semplificando molto possiamo farla valere per ogni valore di n, togliendo gli scalini
k ≈ $log_{1.5}$ n C = $3^k$ ≈ $3^{log1.5n}$ $log_3$ C ≈ $log_{1.5}n$ ln C / ln 3 ≈ ln n / ln 1.5 ln C ≈ ln n * (ln 3 / ln 1.5) ln C ≈ ln $(n^{(ln3/ln1.5)})$ C ≈ $n^{(ln3/ln1.5)}$
da cui C(n) ≈ $n^{2.71}$
La semplificazione produce una approssimazione abbastanza grossolana per situazioni non al limite: a titolo indicativo nell'intervallo n = 475...711 il valore reale C = $3^{15}$ è solo l'80%...27% della stima $n^{2.71}.$
### Analisi degli scambi
Qui l'analisi è semplice. Da un semplice esame dei valori prodotti dal calcolo di tutti i casi possibili si può constatare che S(n) = n * (n - 1) / 2 e il caso medio è esattamente la metà.
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3,765,138 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Hugo_Becker_%28attore%29
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Hugo Becker (attore)
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# Hugo Becker (attore)
Hugo Becker (Metz, 13 maggio 1987) è un attore francese, conosciuto per il ruolo del principe di Monaco Louis Grimaldi nella serie TV Gossip Girl.
## Biografia
Hugo Becker nasce a Metz, nel nord della Francia, il 13 maggio 1987. Formatosi al conservatorio d'arte drammatica di Lilla dal 2005 al 2007, studia recitazione al Cours Florent di Parigi (2007-2008) e alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra (2008-2009). Inizialmente si dedica al teatro, poi ad alcuni cortometraggi, ricevendo nel 2010 il premio Talent Cannes Adami nel corso del Festival di Cannes per il corto La mariée n'est pas qu'une marchande de frites. Nello stesso anno, prende parte al suo primo film, L'assaut, nel ruolo di un giovane politico, e interpreta il principe di Monaco Louis Grimaldi nel primo episodio della quarta stagione della serie televisiva statunitense Gossip Girl, firmando poi per un totale di diciotto episodi: compare così anche nella quinta stagione, trasmessa tra il 2011 e il 2012.
Nel frattempo, partecipa sia a serie televisive poliziesche francesi, come Julie Lescaut e R.I.S. Police scientifique, sia ad altri film: nel 2011 è in La proie, La croisière e Damsels in Distress - Ragazze allo sbando: quest'ultimo chiude il sessantottesimo festival del cinema di Venezia e viene selezionato al Toronto Film Festival. Partecipa anche a un cortometraggio pubblicitario per Cartier con Marine Vacth.
Nel 2012 prende parte al film Ma première fois, diretto da Marie-Castille Mention-Schaar. Nel 2013 è in Passione innocente, presentato al Sundance Film Festival, e in due episodi della serie televisiva Jo; entra inoltre nel cast della diciassettesima stagione di Testimoni silenziosi, dove interpreta un famoso giocatore di calcio. A settembre 2013 entra nel cast della serie televisiva di France 2 Chefs, che viene trasmessa nel 2015.
## Teatro
* La fuite à cheval très loin dans la ville, di Bernard-Marie Koltès (2007)
* Retour au désert, di Bernard-Marie Koltès (2007)
* La vague, di Willy Langlois (2007)
* 68 selon Ferdinand, di Philippe Caubère (2008)
* Boeing-Boeing, di Marc Camoletti (2008)
* Les précieuses ridicules, di Molière (2008)
* Portrait of Dorian Gray, di Oscar Wilde (2009)
* Midsummer Night Dream, di William Shakespeare (2009)
* Tout est langage (2011)
## Filmografia
### Cinema
* Colocation – cortometraggio (2009)
* Une nuit – cortometraggio (2009)
* La mariée n'est pas qu'une marchande de frites, regia di Flavia Coste – cortometraggio (2010)
* Toutes les filles pleurent, regia di Judith Godrèche (2010)
* L'assalto (L'assaut), regia di Julien Leclercq (2010)
* La proie, regia di Eric Valette (2011)
* La croisière, regia di Pascale Pouzadoux (2011)
* Damsels in Distress - Ragazze allo sbando (Damsels in Distress), regia di Whit Stillman (2011)
* Rue du Faubourg Saint-Honoré, regia di Luca Guadagnino – cortometraggio (2011)
* Ma première fois, regia di Marie-Castille Mention-Schaar (2012)
* Je suis fan – cortometraggio (2012)
* Le pont de l'ange – cortometraggio (2012)
* Passione innocente (Breathe In), regia di Drake Doremus (2013)
* Hybris, regia di Florent Cassiani-Ingoni – cortometraggio (2013)
* F.A.N, regia di Hugo Becker – cortometraggio (2014)
* La dernière virée, regia di Cyril Manzini – cortometraggio (2014)
* Le dernier voyage de l'énigmatique Paul WR, regia di Romain Quirot – cortometraggio (2015)
* Un jour mon prince, regia di Flavia Coste (2016)
* City of Lost Love, regia di O'ar Pali, Pierre Perrier (2016)
* 1971 Motorcycle Heart, regia di Stéphanie Varela – cortometraggio (2017)
* La nuit juste avant les forêts (2017)
* Death in the Soul (La mort dans l'âme), regia di Xavier Durringer (2018)
* Deux gouttes d'eau, regia di Nicolas Cuche (2018)
* Jusqu'ici tout va bien, regia di Mohamed Hamidi (2019)
* Paradise Beach, regia di Xavier Durringer (2019)
* L'ultimo giorno sulla Terra (Le Dernier Voyage), regia di Roman Quirot (2021)
* Il mio amico Tempesta (Tempête), regia di Christian Duguay (2022)
### Televisione
* Gossip Girl – serie TV, 18 episodi (2010-2012)
* Julie Lescaut – serie TV, episodio 21x02 (2011)
* R.I.S. Police scientifique – serie TV, episodio 6x03 (2011)
* Jo – serie TV, episodi 1x03-1x08 (2013)
* Testimoni silenziosi (Silent Witness) – serie TV, episodi 17x01-17x02 (2014)
* Collection rue des ravissantes: Boris Vian fait son cinéma – miniserie TV (2014)
* Dove sei adesso? (Où es-tu maintenant?), regia di Arnaud Sélignac – film TV (2014)
* The Mystery of Matter: Search for the Elements – miniserie TV (2015)
* Mystery in Paris: Mistero all'Opera Garnier (Mystère à l'Opéra), regia di Léa Fazer – film TV (2015)
* Il sospetto (Bajo sospecha) – serie TV, 10 episodi (2016)
* Chefs – serie TV, 14 episodi (2015-2016)
* Au service de la France – serie TV, 24 episodi (2015-2018)
* Tu vivras ma fille, regia di Gabriel Aghion – film TV (2018)
* Osmosis – serie TV, 8 episodi (2019)
* Baron noir – serie TV, 18 episodi (2016-2020)
* Call My Agent! – serie TV (2020)
* Je te promets – serie TV (2021)
* Leonardo – serie TV (2021)
* La favorita del re (Diane de Poitiers), regia di Josée Dayan – miniserie TV (2022)
## Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Hugo Becker è stato doppiato da:
* Serge Pirilli in Gossip Girl
* Flavio Aquilone in Damsels in Distress - Ragazze allo sbando
* Stefano Crescentini ne Il sospetto
* Alessandro Germano in Mystery in Paris
* Federico Viola in Osmosis
* Edoardo Stoppacciaro in Leonardo
* Marco Vivio in L'ultimo giorno sulla Terra
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https://it.wikipedia.org/wiki/Edmondo
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Edmondo
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# Edmondo
Edmondo è un nome proprio di persona italiano maschile.
## Varianti
* Maschili: Eadmondo, Emondo
* Ipocoristici: Edmo, Edmeo, Mondo
* Femminili: Edmonda
* Ipocoristici: Edma, Edmea, Monda
### Varianti in altre lingue
* Anglosassone: Eadmund
* Francese: Edmond
* Ipocoristici: Edmé
* Ipocoristici femminili: Edmée
* Greco moderno: Εδμόνδος (Edmondos)
* Inglese: Edmund, Edmond
* Ipocoristici: Ed, Ned, Ted
* Inglese antico: Eadmund
* Irlandese: Éamonn, Éamon, Eamonn, Eamon
* Islandese: Játmundur
* Latino: Edmundus, Eadmundus
* Lettone: Edmunds
* Lituano: Edmundas
* Lussemburghese: Edmao
* Ipocoristici: Mao
* Norvegese: Edmund
* Olandese: Edmond
* Polacco: Edmund
* Portoghese: Edmundo
* Scozzese: Eamann
* Siciliano: Edmondu
* Slovacco: Edmund
* Sloveno: Edmund
* Spagnolo: Edmundo
* Svedese: Edmund
* Tedesco: Edmund
* Ungherese: Ödön
* Ipocoristici: Ödi
## Origine e diffusione
Continua il nome anglosassone Eadmund; è composto dai termini ead ("ricco", "benedetto") e mund ("protettore"), e il suo significato viene talvolta interpretato come "protettore della prosperità" (come Edgardo), "che difende il suo patrimonio", oppure "protettore della felicità".
Fu uno dei pochi nomi anglosassoni a resistere dopo la conquista normanna dell'Inghilterra, anche se il suo uso si ridusse dopo il XV secolo, cosa che non gli impedì comunque di diffondersi oltre i confini della Gran Bretagna (ciò soprattutto grazie al culto di sant'Edmondo).
## Onomastico
Generalmente, l'onomastico si festeggia il 20 novembre in onore di sant'Edmondo, re dell'Est Anglia e martire. Si ricordano altri santi e beati con questo nome, fra i quali, alle date seguenti:
* 23 marzo, beato Edmondo Sykes, sacerdote e martire a York
* 26 maggio, sant'Edmondo I d'Inghilterra, re degli Angli
* 27 maggio, sant'Edmondo Duke, martire a Durham con altri compagni
* 7 agosto, beato Edmund Bojanowski, fondatore delle Piccole Ancelle dell'Immacolata Concezione
* 28 agosto, sant'Edmund Arrowsmith, martire a Lancaster
* 29 agosto, beato Edmund Ignatius Rice, religioso irlandese, fondatore delle congregazioni dei Fratelli Cristiani e dei Fratelli della Presentazione
* 2 ottobre, beato Giorgio Edmondo Renè, uno dei martiri dei pontoni di Rochefort
* 3 ottobre, sant'Edmondo di Scozia, figlio di santa Margherita di Scozia
* 16 novembre, sant'Edmund Rich, arcivescovo di Canterbury
* 1º dicembre, sant'Edmund Campion, gesuita e martire a Londra
* 10 dicembre, sant'Edmondo Gennings, sacerdote e martire a Londra insieme a san Swithin Wells
## Persone
* Edmondo dell'Anglia orientale, re dell'Anglia orientale
* Edmondo I d'Inghilterra, detto il Vecchio o il Giusto o il Magnifico, re d'Inghilterra dal 939 al 946
* Edmondo II d'Inghilterra, re d'Inghilterra dal 23 aprile al 30 novembre 1016
* Edmondo di Canterbury, religioso e arcivescovo cattolico britannico
* Edmondo di Scozia, principe e santo britannico
* Edmondo Amati, produttore cinematografico italiano
* Edmondo Bernacca, generale e meteorologo italiano
* Edmondo Berselli, giornalista e scrittore italiano
* Edmondo Caccuri, magistrato e politico italiano
* Edmondo Cirielli, politico italiano
* Edmondo De Amicis, scrittore e pedagogo italiano
* Edmondo Dodsworth, poeta e saggista italiano
* Edmondo Fabbri, calciatore e allenatore italiano di calcio
* Edmondo Malan, chirurgo italiano
* Edmondo Martin, calciatore italiano
* Edmondo Peluso, giornalista, antifascista e comunista italiano
* Edmondo Plantageneto, I conte di Kent
* Edmondo Plantageneto, I conte di Lancaster (1196 – 1245), conte di Lancaster
* Edmondo Plantageneto, I duca di York (1341 – 1402), quartogenito di Edoardo III d'Inghilterra
* Edmondo Plantageneto, II conte di Cornovaglia, principe britannico
* Edmondo Plantageneto, II conte di Kent
* Edmondo Rossoni, sindacalista, giornalista e politico italiano
* Edmondo Sanjust di Teulada, ingegnere e politico italiano
### Variante Edmond
* Edmond About, scrittore, giornalista e critico d'arte francese
* Edmond de Goncourt, scrittore e critico letterario francese
* Edmond Louis Alexis Dubois-Crancé, politico francese e generale della Rivoluzione francese
* Edmond Halley, astronomo, matematico, fisico, climatologo, geofisico e meteorologo britannico
* Edmond Hamilton, scrittore statunitense
* Edmond Jabès, poeta francese
* Edmond Kapllani, calciatore albanese
* Edmond Nicolas Laguerre, matematico francese
* Edmond Le Bœuf, generale francese
* Edmond Martène, monaco, bibliotecario e storico francese
* Edmond O'Brien, attore statunitense
* Edmond Rostand, poeta e drammaturgo francese
* Edmond Sumner, cestista statunitense
### Variante Edmund
* Edmund Allenby, generale britannico
* Edmund Barton, politico australiano
* Edmund Burke, politico, filosofo e scrittore britannico
* Edmund Goulding, regista e sceneggiatore britannico naturalizzato statunitense
* Edmund Hillary, alpinista ed esploratore neozelandese
* Edmund Husserl, filosofo e matematico austriaco naturalizzato tedesco
* Edmund Kean, attore teatrale britannico
* Edmund Randolph, politico statunitense
* Edmund Spenser, poeta britannico
* Edmund Wilson, critico letterario, giornalista, scrittore e poeta statunitense
### Variante Edmundo
* Edmundo, calciatore brasiliano
* Edmundo Maure, calciatore argentino
* Edmundo Méndez, calciatore ecuadoriano
* Edmundo Pérez Yoma, politico cileno
* Edmundo Piaggio, calciatore argentino
* Edmundo Ros, cantante, arrangiatore e direttore d'orchestra trinidadiano naturalizzato britannico
* Edmundo Suárez, calciatore e allenatore di calcio spagnolo
### Variante Eamon
* Eamon, cantautore e rapper statunitense
* Eamon Dunphy, calciatore, giornalista w personaggio televisivo irlandese
* Eamon Gilmore, politico irlandese
* Eamon Sullivan, nuotatore australiano
### Variante Eamonn
* Eamonn Bannon, calciatore britannico
* Eamonn Coghlan, atleta irlandese
* Eamonn Gregg, calciatore irlandese
* Eamonn McCann, giornalista, scrittore e attivista politico nordirlandese
* Eamonn O'Keefe, calciatore irlandese
* Eamonn Walker, attore britannico
### Variante Ödön
* Ödön Gróf, nuotatore ungherese
* Ödön Lendvay, cestista ungherese
* Ödön Nádas, calciatore e allenatore di calcio ungherese
* Ödön von Horváth, drammaturgo e scrittore austriaco
* Ödön von Tersztyánszky, schermidore ungherese
### Altre varianti maschili
* Edmé Bouchardon, scultore francese
* Éamon de Valera, politico e patriota irlandese
* Edmunds Dukulis, cestista lettone
### Varianti femminili
* Edmonda Aldini, attrice teatrale, cantante e attrice italiana
* Edmea Pirami, pediatra italiana
## Il nome nelle arti
* Edmund Blackadder è il protagonista della serie televisiva Blackadder.
* Edmond Dantès è il protagonista del romanzo di Alexandre Dumas padre Il conte di Montecristo.
* Edmond Honda è un personaggio della serie di videogiochi Street Fighter.
* Edmund Pevensie è un personaggio della serie di romanzi Le cronache di Narnia, scritta da C. S. Lewis.
* Edmund Winslow è un personaggio della soap opera Sentieri.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Payphone
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Payphone
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# Payphone
Payphone è un singolo dei Maroon 5 in collaborazione con Wiz Khalifa, il primo estratto dal loro quarto album in studio Overexposed, pubblicato il 17 aprile 2012 negli Stati Uniti d'America.
Il 10 aprile 2012 la band ha annunciato la data di pubblicazione a seguito di un'esibizione al talent reality show The Voice. La canzone è diventata disponibile su iTunes subito dopo la performance a The Voice. Ai Grammy Awards 2013, il brano ha ricevuto una nomination nella categoria miglior performance pop di un duo o gruppo.
## Composizione
Secondo la partitura pubblicata su Musicnotes.com, Payphone è scritta nella tonalità di B maggiore (SI maggiore) con un tempo moderatamente veloce di 112 bpm. La progressione degli accordi è Esus2–B5–G♯m7–F♯sus–F♯–Esus2–B–G♯m7–F♯5 (in notazione italiana, MIsus2–SI5–SOL♯m7–FA♯sus–FA♯–MIsus2–SI–SOL♯m7–FA♯5) e la voce spazia da A♯4 a C♯6 (in notazione italiana, dal quarto LA♯ al sesto DO♯).
## Accoglienza
Bill Lamb di About.com ha dato alla canzone 4 stelle su 5, lodando gli arrangiamenti vocali della band nel secondo e nel terzo ritornello, la voce di Adam Levine e le sonorità pop del brano, ma criticando il rap di Wiz Khalifa, giudicandolo "superfluo". Crystal Bell di The Huffington Post lo ha definito "uno dei singoli più pop della band fino ad oggi".
Amy Sciarretto di Pop Crush ha giudicato la canzone vivace, ariosa e accattivante, e ha scritto che è "ancora un altro singolo melodicamente allegro che dominerà la radio". Robbie Daw di Idolator l'ha definita come una potenziale Top 40. Melinda Newman di HitFix ha scritto che la canzone "è una rettilinea canzoncina pop che, come tutti i brani di questo periodo, sembra ricalcare i ritmi lucidi, militari e precisi di Grenade di Bruno Mars, che riesce ancora a suonare in maniera convincente; è melodica e orecchiabile, ma non eccessivamente aggressiva.
Rick Florino di Artist Direct ha dato alla canzone 5 stelle su 5 e si è espresso dicendo che "unisce una delle più grandi caratteristiche della band con collegamenti intelligenti."
## Esibizioni dal vivo
Il 16 aprile 2012, i Maroon 5 e Wiz Khalifa hanno eseguito la canzone per la prima volta al reality talent show The Voice, in cui il cantante Adam Levine è uno dei giudici.
Payphone è stata eseguita anche, durante la performance della band per la grande inaugurazione della Microsoft Store, a Palo Alto, il 21 aprile 2012. Adam Levine ha cantato una versione alternativa del brano, senza il rap, pubblicata ufficialmente il 18 aprile 2012, appena due giorni dopo la sua anteprima mondiale su The Voice e anche su iTunes: "Now, baby, don't hang up / So I can tell you what you need to know / Baby, I'm begging you / Just, please, don't go / So I can tell you what you need to know." ("Ora, baby, non riattaccare / Così posso dirti cosa devi sapere / Baby, ti prego / Solo, per favore, non andare / Così posso dirti quello che devi sapere.") al posto del rap di Wiz Khalifa. Hanno anche eseguito la canzone, in un medley con Moves like Jagger, nella finale inglese della prima serie di The Voice UK il 2 giugno 2012. La band ha eseguito la canzone al Today Show, il 29 giugno 2012, dove ha anche eseguito successi precedenti come Moves like Jagger, Harder to Breathe e presentando per la prima volta il secondo singolo, successivo a Payphone, estratto dall'album Overexposed One More Night.
## Video musicale
### Lyric
Un lyric video è stato pubblicato il 16 aprile 2012. Il videoclip è progettato per apparire come un romanzo con grafica animata e presenta un cartone animato nelle vesti del cantante Adam Levine.
Il video si apre con il disegno animato di Adam che è abbozzato guardando una foto di un antico amore, mentre sta malinconicamente seduto sulla cima di un telefono. Poi tutto diventa una fiamma di rabbia di colore blu durante il ritornello. Egli ripercorre il suo rapporto, magari rivedendo la storia, facendo di se stesso un eroe: i mostri da combattimento, il salvataggio dai rapinatori di sventurate donne anziane, ecc. Egli immagina se stesso e il suo ex amore che lo sta quasi per baciare di fronte alla Torre Eiffel, ma lei svanisce ogni volta che, nelle parole dei suoi testi, afferma di essere stanco. Wiz Khalifa appare con un cappuccio, sempre in disegno animato, che lotta contro la criminalità insieme a Levine.
### Ufficiale
Il video musicale ufficiale è stato diretto da Samuel Bayer ed è stato pubblicato il 10 maggio 2012. È stato girato in due giorni a Los Angeles. La vettura utilizzata nel video, una Shelby Cobra 1967 personalizzata, era una kitcar costruita a mano da Levine nella sala prove della band durante le fasce inattive dei mesi invernali. Il video è stato nominato agli MTV Video Music Awards 2012 per il Miglior Video Pop.
Il video, girato a Los Angeles, vede Adam Levine nelle vesti di un impiegato di una banca, in cui all'improvviso entrano dei rapinatori, impersonati dagli altri membri della band. Adam scappa via per salvare un'impiegata della banca (Bregje Heinen); ne uscirà indenne, ma quando alcuni poliziotti lo scambiano per uno dei rapinatori, dice alla collega di nascondersi in una macchina e ruba una decappottabile che appartiene a Wiz Khalifa per allontanarsi da loro. Successivamente si svolge un inseguimento automobilistico e quando Levine sta per essere catturato dalla polizia, fa retromarcia causando uno scontro fra le volanti della polizia che provoca una grande esplosione. Quando finalmente raggiunge la sua destinazione, Adam esce dall'auto, che esplode, ed entra in una cabina telefonica (quella che si vede all'inizio del video) per chiamare la collega.
## Tracce
### Download digitale
* Payphone (feat. Wiz Khalifa) – 3:51
### CD singolo
* Payphone (feat. Wiz Khalifa) (Explicit version) – 3:51
* Payphone (feat. Wiz Khalifa) (Thomas Penton/Barry Huffine Remix) – 4:05
### EP digitale Regno Unito e Irlanda
* Payphone (feat. Wiz Khalifa) – 3:51
* Payphone (No Rap Edit) – 3:42
* Payphone (feat. Wiz Khalifa) (Thomas Penton/Barry Huffine Remix) – 4:05
* Payphone (feat. Wiz Khalifa) (Sound of Arrows Remix) – 5:02
## Formazione
### Musicisti
* Adam Levine – composizione
* Benjamin Levin – composizione, produzione, progettazione, programmazione, tastiera aggiuntiva
* Ammar Malik – composizione
* Dan Omelio (Robopop) – composizione, produttore aggiuntivo, tastiera e chitarra aggiuntive
* Shellback – composizione, produzione, registrazione, programmazione, basso aggiuntivo, tastiera, chitarra acustica, sottofondo vocale
* Cameron Thomaz – composizione
### Produzione
* Bradford Smith – tecnico
* Chris Sclafani – tecnico
* Jonathan Mann – tecnico
* Noah "Mailbox" Passovoy – registrazione
* Eric Eylands – assistente tecnico
* John Hanes – mixer tecnico
* Phil Seaford – assistente mixer tecnico
* Andrew "Muffman" Luftman – assistente tecnico
* Scott "Yarmov" Yarmovsky – assistente tecnico
* Sam "Såklart" Holland – assistente tecnico
* Jeremy "Jboogs" Levin – coordinamento della produzione
* David "D Silb" Silberstein – coordinamento della produzione
### Registrazione
* Progettato nei Record Plant Studios, Los Angeles, California, nei Downtown Studios, New York, New York, e negli Jon Mann Studios, Reston, Virginia
* Registrato nei Conway Recording Studios, Los Angeles
* Mixato nei MixStar Studios, Virginia Beach
## Classifiche
### Classifiche settimanali
| Classifica (2012-22) | Posizione massima |
| - | - |
| Australia | 2 |
| Austria | 5 |
| Belgio (Fiandre) | 8 |
| Belgio (Vallonia) | 8 |
| Canada | 1 |
| Corea del Sud | 1 |
| Danimarca | 7 |
| Filippine | 7 |
| Finlandia | 6 |
| Francia | 8 |
| Germania | 4 |
| Irlanda | 2 |
| Italia | 1 |
| Messico | 5 |
| Norvegia | 8 |
| Nuova Zelanda | 2 |
| Paesi Bassi | 14 |
| Polonia | 3 |
| Portogallo | 127 |
| Regno Unito | 1 |
| Repubblica Ceca | 9 |
| Singapore | 24 |
| Slovacchia | 10 |
| Spagna | 14 |
| Stati Uniti | 2 |
| Svezia | 6 |
| Svizzera | 4 |
| Ungheria | 1 |
### Classifiche di fine anno
| Classifica (2012) | Posizione |
| - | - |
| Australia | 11 |
| Austria | 32 |
| Belgio (Fiandre) | 33 |
| Belgio (Vallonia) | 30 |
| Canada | 4 |
| Danimarca | 21 |
| Francia | 43 |
| Irlanda | 11 |
| Italia | 12 |
| Nuova Zelanda | 7 |
| Paesi Bassi | 52 |
| Regno Unito | 9 |
| Spagna | 36 |
| Stati Uniti | 4 |
| Svezia | 25 |
| Svizzera | 24 |
| Ungheria | 9 |
### Classifiche di fine decennio
| Classifica (2010-19) | Posizione |
| - | - |
| Stati Uniti | 77 |
## Date di pubblicazione
| Paese | Data di pubblicazione | Formato |
| - | - | - |
| Stati Uniti | 17 aprile 2012 | Download digitale |
| Stati Uniti | 24 aprile 2012 | Airplay |
| Germania | 4 maggio 2012 | CD |
| Regno Unito | 6 maggio 2012 | Download digitale |
| Italia | 14 maggio 2012 | CD |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Permesso_di_soggiorno_in_Italia
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Permesso di soggiorno in Italia
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# Permesso di soggiorno in Italia
Il permesso di soggiorno in Italia è un'autorizzazione rilasciata dalla Polizia di Stato, che deve essere richiesta dai soggetti extracomunitari per poter soggiornare nel paese per più di otto giorni, oppure di novanta giorni se in possesso di visto d'ingresso per motivi di turismo. Non è richiesto per i cittadini di altri stati facenti parte dell'Unione europea in quanto in possesso della cittadinanza europea.
Esso è disciplinato dal d.lgs. 25 luglio 1998 n. 286 e dal relativo regolamento di attuazione di cui al D.P.R. n. 179 del 14 settembre 2011.
## Durata
Il permesso di soggiorno deve essere richiesto entro otto giorni lavorativi dall'ingresso in Italia dello straniero. La durata del permesso di soggiorno è differente a seconda delle motivazioni del soggiorno; può avere anche una durata illimitata nel caso di permesso per elezione di domicilio in Italia, ottenibile dimostrando di avere una fonte di reddito costante e sufficiente per poter vivere confortevolmente in Italia, ad esempio una pensione o rilevanti proprietà immobiliari.
La durata limitata è prevista per le seguenti tipologie:
* motivi di lavoro subordinato, la durata è quella del relativo contratto di lavoro (che dal 2002, per effetto della legge Bossi-Fini, assume la denominazione di contratto di soggiorno), con un massimo di due anni, rinnovabile sino a che lo straniero conserva quello o un altro lavoro (con un massimo di sei mesi di stato di disoccupazione);
* motivi di lavoro stagionale, la durata varia dai venti giorni ai nove mesi (a seconda del tipo di lavoro svolto);
* svolgimento di un lavoro autonomo ha durata di due anni;
* ricongiungimento familiare ha la durata di due anni se il familiare a cui ci si ricongiunge ha un permesso biennale, altrimenti la minore durata del permesso del familiare fonte di sostentamento;
* per finalità di studio o formazione può avere durata fino ad un anno.
## Rilascio
Secondo la legislazione italiana il permesso va richiesto all'Ufficio immigrazione della questura della provincia italiana nella quale lo straniero abbia residenza. Presso il citato ufficio, il funzionario ottempera all'obbligo di rilevamento delle impronte digitali del richiedente, eseguendo i rilievi foto-dattiloscopici previsti dalla legge. L’ufficio rilascia, inoltre, una copia della richiesta, sulla quale è apposto un timbro con l’indicazione della data e il giorno in cui si potrà ritirare il permesso di soggiorno; fino a tale avvenimento, la regolarità del soggiorno è attestata dalla ricevuta della domanda, che andrà esibita alla questura di residenza nel momento del ritiro del documento.
## Motivi di rilascio
Possono essere presentate presso gli uffici postali le seguenti tipologie di permessi-carte di soggiorno:
* Permesso di soggiorno per Adozione;
* Permesso di soggiorno per Affidamento;
* Aggiornamento della Carta o del permesso di soggiorno;
* Permesso di soggiorno per Attesa occupazione;
* Permesso di soggiorno per Attesa riacquisto cittadinanza;
* Permesso di soggiorno per Asilo politico rinnovo;
* Carta di soggiorno per stranieri;
* Conversione permesso di soggiorno;
* Duplicato della carta o permesso di soggiorno;
* Permesso di soggiorno per motivi familiari;
* Permesso di soggiorno per lavoro autonomo;
* Permesso di soggiorno per lavoro subordinato;
* Permesso di soggiorno per Ricerca scientifica;
* Permesso di soggiorno per Studio;
* Permesso di soggiorno per Tirocinio formazione professionale;
* Permesso di soggiorno per Turismo.
* Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
## Rinnovo
Il permesso di soggiorno in scadenza deve essere rinnovato, con apposita richiesta, almeno 60 giorni prima della stessa. La validità del permesso di soggiorno è la stessa del visto d'ingresso, ma può essere rinnovato. In ogni caso attualmente (dopo l'entrata in vigore della legge Bossi-Fini nel 2002) il permesso ha la durata massima di due anni ed è legata alla sussistenza di un contratto di lavoro subordinato (tanto che si definisce anche contratto di soggiorno) o per lavoro autonomo; permessi di un anno o di durata inferiore possono essere rilasciati per studio, tirocinio formativo, malattia, gravidanza, disoccupazione, ecc.
## Motivi ostativi al rilascio
Se il soggetto richiedente ha dei precedenti penali, per determinati delitti stabiliti dalla legge e ritenuti particolarmente gravi o connessi alla richiesta del permesso stesso (quali ad esempio omicidi, traffico di droga o di esseri umani), esso può non essere rilasciato. Così pure se perde il lavoro o ultima gli studi per cui il permesso era stato rilasciato (salva la possibilità di rilascio di un permesso breve per disoccupazione e ricerca lavoro).
## Casi di esenzione
Qualora lo straniero sia in Italia per motivi di turismo, visite o affari, per soggiorni inferiori ai tre mesi è esentato dal richiedere tale documento.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Fiamozzi
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Riccardo Fiamozzi
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# Riccardo Fiamozzi
Riccardo Fiamozzi (Mezzocorona, 18 maggio 1993) è un calciatore italiano, difensore della Reggiana.
## Caratteristiche tecniche
Occupa la posizione di terzino destro.
## Carriera
Muove i suoi primi passi nel settore giovanile del Mezzocorona e del Milan, per poi essere ceduto al Varese. Il 22 giugno 2012 il Torino ne acquista la comproprietà, lasciandolo a Varese anche per la stagione seguente.
Esordisce tra i professionisti il 18 agosto 2012 in Bologna-Varese (2-1), incontro valido per il secondo turno di Coppa Italia. Conclude l'annata con 15 presenze totali. Il 18 giugno 2013 il Varese comunica di aver esercitato il diritto d'opzione per il riscatto della metà del cartellino.
Il 21 giugno 2014 il Varese lo riscatta interamente alle buste.
Il 23 giugno 2015 riceve un avviso di garanzia in merito alla presunta combine della partita Varese-Catania (0-3) del campionato di Serie B 2014-2015, che ha portato all'arresto, tra gli altri, il presidente del Catania Pulvirenti e l'ex direttore sportivo degli etnei Delli Carri. Nel sessione di mercato del gennaio 2016 viene ceduto in prestito al Genoa.
Il 10 gennaio 2017 si trasferisce, con la formula del prestito con diritto di riscatto, al Frosinone in Serie B. Con i ciociari conquista il terzo posto in classifica, ma vengono poi eliminati in semifinale di play-off dal Carpi.
Il 7 agosto 2017 torna in Serie B, passando in prestito con diritto e obbligo dal Genoa al Bari. Il 30 gennaio 2018 il Bari risolve in anticipo il prestito con il Genoa, che gira il giocatore nuovamente in prestito, al Pescara.
Nel luglio 2018 è ceduto in prestito al Lecce, neopromosso in Serie B. Colleziona 11 presenze e una rete nel campionato chiusosi con la promozione dei giallorossi in Serie A.
Il 10 gennaio 2020, dopo aver collezionato una sola presenza stagionale in Coppa Italia con il Lecce, è ceduto all'Empoli in prestito biennale con obbligo di riscatto.
Il 17 gennaio 2023, dopo un periodo trascorso da svincolato, viene tesserato dalla Reggiana, con cui si lega fino al 2024. Esordisce cinque giorni più tardi, entrando a tredici minuti dalla fine, nel match vinto per 3-2 dai Granata sull'Alessandria.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 6 agosto 2023.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2012-2013 | Varese | B | 14 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 15 | 0 |
| 2013-2014 | Varese | B | 29+2 | 1 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 33 | 1 |
| 2014-2015 | Varese | B | 40 | 0 | CI | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 43 | 0 |
| Totale Varese | Totale Varese | Totale Varese | 83+2 | 1 | | 6 | 0 | | - | - | | - | - | 91 | 1 |
| 2015-gen.2016 | Pescara | B | 15 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 15 | 0 |
| gen.2015-2016 | Genoa | A | 8 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 9 | 0 |
| ago.2016-gen.2017 | Genoa | A | 4 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 5 | 0 |
| Totale Genoa | Totale Genoa | Totale Genoa | 12 | 0 | | 2 | 0 | | - | - | | - | - | 14 | 0 |
| gen.-giu. 2017 | Frosinone | B | 19+2 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 21 | 0 |
| ago.2017-gen.2018 | Bari | B | 14 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 15 | 0 |
| gen.-giu. 2018 | Pescara | B | 11 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 11 | 0 |
| Totale Pescara | Totale Pescara | Totale Pescara | 26 | 0 | | 0 | 0 | | - | - | | - | - | 26 | 0 |
| 2018-2019 | Lecce | B | 11 | 1 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 13 | 1 |
| ago.2019 | Lecce | A | 0 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 11 | 0 |
| Totale Lecce | Totale Lecce | Totale Lecce | 11 | 1 | | 3 | 0 | | - | - | | - | - | 14 | 1 |
| 2019-2020 | Empoli | B | 17+1 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 18 | 0 |
| 2020-2021 | Empoli | B | 26 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 26 | 0 |
| 2021-2022 | Empoli | A | 10 | 0 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 12 | 0 |
| Totale Empoli | Totale Empoli | Totale Empoli | 53+1 | 0 | | 2 | 0 | | - | - | | - | - | 56 | 0 |
| gen.-giu.2023 | Reggiana | C | 12 | 0 | CI + CIC | 1 | 0 | - | - | - | SC-C | 2 | 0 | 15 | 0 |
| 2023-2024 | Reggiana | B | 3 | 0 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 5 | 0 |
| Totale Reggiana | Totale Reggiana | Totale Reggiana | 15 | 0 | | 3 | 0 | | - | - | | 2 | 0 | 20 | 0 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 233 | 2 | | 17 | 0 | | - | - | | 2 | 0 | 252 | 2 |
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* Campionato italiano di Serie B: 1
Empoli: 2020-2021
* Serie C: 1
Reggiana: 2022-2023 (girone B)
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https://it.wikipedia.org/wiki/Euro_6
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Euro 6
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# Euro 6
Euro 6 è un insieme di standard europei sulle emissioni inquinanti che si applica ai veicoli stradali nuovi venduti nell'UE. In particolare, tale norma è in vigore dal 1º settembre 2014 per le omologazioni di nuovi modelli mentre è diventata obbligatoria dal 1º settembre 2015 per tutte le vetture di nuova immatricolazione.
L'Euro 6 ha sostituito l'Euro 5.
## Limiti
Nell'ambito di una politica volta a ridurre l'inquinamento atmosferico, e sulla base degli studi relativi alla chimica ambientale dell'aria sugli inquinanti di fonte veicolare, lo standard Euro VI limita le emissioni secondo schemi diversi.
Nel caso degli autoveicoli a benzina, il limite di CO rimane, come per l'Euro V, fissato a 1 g/km (0,5 g/km per i motori diesel). Per i veicoli diesel, invece, i limiti di ossidi di azoto, si abbassano da 180 mg/km dell'Euro V a 80 mg/km, mentre quelli relativi agli idrocarburi totali (HC) + ossidi di azoto si abbassano da 230 mg/km dell'Euro V a 170 mg/km. In tabella vengono indicati i limiti dei principali gas inquinanti secondo il Regolamento 692/2008 (euro 6a ed euro 6b, ovvero la prima revisione della direttiva):
| Mezzo/classe veicolo | Motorizzazione | CO | HC | NOx | Particolato | Unità di misura |
| - | - | - | - | - | - | - |
| Autoveicolo e Autocarri leggeri M | Benzina | 1 | 0,1 | 0,06 | 0,005/0,0045 | g/km |
| Autoveicolo e Autocarri leggeri M | Diesel | 0,5 | 0,17 (HC + $NO_x)$ | 0,08 | 0,005/0,0045 | g/km |
| Autocarri leggeri N ≤ 1.250 kg Autocarri leggeri ≤ 1.700 kg Autocarri leggeri > 1.700 kg | Benzina | 1 1,81 2,27 | 0,1 0,13 0,16 | 0,06 0,075 0,082 | 0,005/0,0045 | g/km |
| Autocarri leggeri N ≤ 1.250 kg Autocarri leggeri ≤ 1.700 kg Autocarri leggeri > 1.700 kg | Diesel | 0,5 0,63 0,74 | 0,17 (HC + $NO_x)$ 0,195 (HC + $NO_x)$ 0,215 (HC + $NO_x)$ | 0,105 0,125 0,125 | 0,005/0,0045 | g/km |
## Categorie Euro 6
Lo standard Euro 6 (direttive UE anti inquinamento) è suddiviso in classi che corrispondono a diversi modi per misurare consumi e livelli di inquinamento unitamente alle relative scadenze temporali di omologazione e immatricolazione dei nuovi veicoli. Una classe corrisponde ad una determinata revisione di una o più norme UE.
Euro 6 è composto da 5 revisioni (che, dal punto di vista normativo, sono disciplinate da regolamenti UE diversi):
* Euro 6a
* Euro 6b
* Euro 6c
* Euro 6d-TEMP
* Euro 6d
A parte Euro 6a che riguardava alcuni veicoli diesel immatricolati sino a dicembre 2012, Euro 6 è entrato in vigore come Euro 6b. Dal 1 settembre 2018 non è più possibile immatricolare veicoli (leggeri) con tale revisione.
Euro VI revisione 6c è entrato in vigore dal 1º settembre 2017, come omologazione (come immatricolazioni la scadenza è avvenuta il 1º settembre 2018). Euro VI revisione 6d prevede due fasi: la prima, temporanea (temp), che è obbligatoria (come immatricolazione) dal 1º settembre 2019, e la seconda, finale (immatricolazione nuove auto EU6d dal 1º gennaio 2021).
Euro 6d standard è obbligatorio per le auto omologate dal 1º gennaio 2020 e prevede una riduzione del 50% dei limiti di NOx misurati con la nuova procedura di prova (valori rilevati su strada), in vigore dal settembre 2017.
Sempre da settembre 2017 è cambiato anche lo standard per la rilevazione delle misure dei vari parametri di inquinamento. Il nuovo metodo si chiama "ciclo RDE (Real Driving Emissions)". Il WLTP (Worldwide Harmonized Light Duty Test Procedure) ha sostituito nel 2018 il NEDC.
Le vetture omologate dal 1º settembre 2019 appartenenti alla fase transitoria EURO 6D-TEMP sono immatricolate con la versione Euro 6D TEMP EVAP e/o ISC cioè sono conformi alla seconda fase del WLTP.
A volte gli operatori utilizzano, a livello divulgativo e promozionale, delle sigle semplificatrici (non previste dalle norme), tipo "euro 6.2" o simili per intendere, ad esempio, l'adozione della metodologia di prova RDE (inquinamento in condizioni reali di guida) per il motore delle serie reclamizzate. Si tratta di sigle di fantasia, le uniche valide normativamente sono quelle che identificano le 5 classi Euro VI (nonché i riferimenti alle relative direttive applicabili). Oltretutto, essendo prescrizioni obbligatorie per i costruttori e non una libera scelta commerciale, per le diverse scadenze temporali, è fuorviante pubblicizzarne l'implementazione.
È sempre consigliabile verificare la corretta revisione normativa (a, b, c, d-TEMP o d) indipendentemente dalla versione comunicata dall'operatore o da sigle inventate.
## Normative di riferimento
Attualmente (dicembre 2019) le 5 classi che compongono Euro VI sono regolamentate dalle seguenti direttive UE (la normativa UE è in continua evoluzione, pertanto verificare lo stato di aggiornamento sul sito web del ministero dei trasporti o fonti autorevoli):
da leggere "REG CE" o "REG UE" seguito dal numero/anno del regolamento
* 715/2007*566/2011 (EURO 6A CON DISP ANTIPART)
* 715/2007*566/2011 (EURO 6A)
* 715/2007*566/2011 (EURO 6B CON DISP ANTIPART)
* 715/2007*566/2011 (EURO 6B)
* 715/2007*692/2008 (EURO 6A CON DISP ANTIPART)
* 715/2007*692/2008 (EURO 6A)
* 715/2007*692/2008 (EURO 6B CON DISP ANTIPART)
* 715/2007*692/2008 (EURO 6B)
* 136/2014 (EURO 6A)
* 136/2014 (EURO 6B)
* 136/2014 (EURO 6C)
* 143/2013 (EURO 6A)
* 143/2013 (EURO 6B)
* 143/2013 (EURO 6C)
* 195/2013 (EURO 6A)
* 195/2013 (EURO 6B)
* 195/2013 (EURO 6C)
* 630/2012 (EURO 6A)
* 630/2012 (EURO 6B)
* 630/2012 (EURO 6C)
* 595/2009*133/2014A (EURO 6)
* 595/2009*133/2014B (EURO 6)
* 595/2009*133/2014C (EURO 6)
* 459/2012 (EURO 6A)
* 459/2012 (EURO 6B)
* 459/2012 (EURO 6C)
* 2015/45 (EURO 6B)
* 2016/427 (EURO 6B, EURO 6C, EURO 6D-TEMP, EURO 6D)
* 2016/646 (EURO 6B, EURO 6C, EURO 6D-TEMP, EURO 6D)
* 2017/1347 (EURO 6D-TEMP, EURO 6D)
* 2018/1832 (EURO 6C, EURO 6D-TEMP, EURO 6D TEMP EVAP e/o ISC, EURO 6D)
* 2018/985 (fase IV, fase V)
Dall'Euro 1 all'Euro 6 le normative riferibili ai carburanti sono rimaste sostanzialmente invariate.
## Prime auto Euro 6
Già dal 2011 incominciarono ad entrare nei listini di vendita le prime vetture Euro 6, in particolare per alcune motorizzazioni e modelli delle seguenti case:
* Audi (A4, TT, Q7)
* BMW (serie 3, serie 5, serie 7)
* Mercedes-Benz (E, S, R, M, GL)
Nel 2012 furono commercializzate altre vetture euro VI di prezzi più abbordabili, ed in particolare la Citroën C4 Picasso 2.0 BlueHdi, alcune versioni diesel della Hyundai Santa Fe, tutte le versioni diesel della Mazda CX-5, la Opel Meriva con motore 1.4 Turbo da 120 CV e tutte le versioni a benzina della Fiat 500L.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre_ipotesi_sulla_morte_di_Pinelli
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Tre ipotesi sulla morte di Pinelli
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# Tre ipotesi sulla morte di Pinelli
Tre ipotesi sulla morte di Pinelli è uno dei due episodi del documentario Documenti su Giuseppe Pinelli del 1970 con regia di Elio Petri e di Nelo Risi. Si tratta dell'episodio diretto da Petri e che ebbe per un breve periodo una distribuzione indipendente rispetto al film intero.
## Trama
Nell'episodio alcuni attori, guidati da Gian Maria Volonté, mettono in scena grazie al fatto di essere attori le tre diverse versioni che la polizia fornì sulla caduta volontaria o accidentale di Giuseppe Pinelli. Pur senza dirlo esplicitamente è evidente che la messinscena tende a rendere evidenti le contraddizioni delle indicazioni fornite dalla Questura.
## Produzione
Assieme all'episodio di Risi il film fu realizzato poco dopo la morte di Pinelli con l'aiuto di un gruppo di lavoratori del settore cinematografico.
## Distribuzione
Il film ebbe una circolazione assai limitata dato il carattere "militante". Fu distribuito attraverso i canali politici del PCI e del Movimento Studentesco.
Nel 1972 l'episodio Tre ipotesi sulla morte di Pinelli fu distribuito autonomament in un numero limitato di sale con il titolo Materiale n. 2: Ipotesi sulla morte di G. Pinelli. Lo stesso tuttavia circolò anche in Francia, distribuito insieme al film su Angela Davis dal titolo Angela Davis: Portrait of a Revolutionary di Yolande DuLuart. Il film di DuLuart, slegato però dal segmento su Pinelli, è stato mostrato al Festival di Berlino 2020.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hazbin_Hotel
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Hazbin Hotel
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# Hazbin Hotel
Hazbin Hotel è una serie animata statunitense del 2024 creata da Vivienne Medrano, per Prime Video. La serie parla di Charlie Stella Del Mattino, principessa dell'Inferno, alla ricerca di un modo per "riabilitare" i demoni così da permettere loro di entrare in Paradiso. L'episodio pilota, pubblicato su YouTube il 28 ottobre 2019, è stato realizzato interamente da animatori freelance ed è stato in gran parte finanziato dai follower di Medrano grazie a Patreon. Il pilota ha avuto 32 milioni di visualizzazioni in 6 mesi, e nel mese dell'uscita della serie ne conta 100 milioni. La serie fu poi comprata dalla A24 e Bento Box Entertainment, che annunciò l'uscita per l'estate del 2023, ma venne rilasciata nel gennaio 2024 come serie originale di Amazon Prime.
La serie ha ispirato uno spin-off, Helluva Boss, in streaming su YouTube dal 31 ottobre 2020.
## Trama
La serie segue Charlie Stella del Mattino, la principessa dell'Inferno, mentre si prepara a realizzare il suo improbabile sogno: aprire un hotel chiamato "Happy Hotel", dove riabilitare i peccatori che popolano l'Inferno. A causa della sovrappopolazione, infatti, l'Inferno passa attraverso uno sterminio annuale durante cui gli angeli, guidati da Adamo, discendono dal Cielo e uccidono definitivamente le anime dei peccatori. Charlie desidera trovare una soluzione più pacifica al problema: il suo intento é far uscire i demoni dall'Inferno come anime redente accettabili in Cielo.
Con l'aiuto della sua devota manager e fidanzata Vaggie, e l'attore pornografico Angel Dust, Charlie è determinata a rendere il suo sogno una realtà. Ma quando la sua proposta in diretta televisiva va in fumo, il suo piano attira l'attenzione del potente demone della radio Alastor che, nonostante trovi ridicola la sua speranza nella redenzione, vuole aiutare Charlie a gestire l'hotel per il suo divertimento, rinominandolo “Hazbin Hotel”.
## Episodi
| Stagione | Episodi | Pubblicazione |
| - | - | - |
| Episodio pilota | 1 | 2019 |
| Prima stagione | 8 | 2024 |
| Seconda stagione | ??? | ??? |
## Personaggi e doppiatori
* Charlie Stella del Mattino (Charlie Morningstar in inglese. Voce originale di Erika Henningsen, in italiano di Rossa Caputo): è la protagonista principale nata all'Inferno e fondatrice dell'Hazbin Hotel (originariamente chiamato Happy Hotel). È bisessuale ed è la figlia del re Lucifero e della regina Lilith.
* Vaggie (voce originale di Stephanie Beatriz, in italiano di Giulia Franceschetti): è la manager dell'Hazbin Hotel e la fidanzata lesbica di Charlie. Nonostante il suo temperamento impulsivo, spesso cerca di essere una persona razionale, e si sforza di mantenere l'immagine decorosa dell'Hotel salvandolo dalle buffonate di Charlie e Angel Dust. Si scopre essere stata un angelo che è stato bandito all'Inferno.
* Angel Dust (voce originale di Blake Roman, in italiano di Riccardo Suarez): è un demone ragno gay, un attore pornografico e il primo volontario per il programma di riabilitazione di Charlie. Lui non prende sul serio la causa di Charlie, e tende a volte di fare azioni discutibili alle sue spalle. È in una relazione violenta con il suo capo, Valentino.
* Alastor (voce originale di Amir Talai, in italiano di Nanni Baldini): è uno dei Signori Supremi dell'inferno ed è asessuale. Aveva un'emittente radiofonica nella sua vita terrena ed è morto nel 1933. La sua voce ha un effetto che imita la radio di una volta, completa di effetti sonori e musica a tema. Offre i suoi poteri a Charlie per aiutarla a mantenere il suo obiettivo di gestire l'Hotel, ma solo per il suo divertimento.
* Husk (voce originale di Ketih David, in italiano di Neri Marcorè): è un demone gatto alcolizzato, brusco e ludopatico, che serve come barista nell'Hotel. Una volta era un Signore Supremo, ma ha venduto la sua anima ad Alastor a causa dei problemi col gioco.
* Niffty (voce originale di Kimiko Glenn, in italiano di Sara Ciocca): è una piccola demone ciclope iperattiva degli anni '50, ossessionata dalla pulizia e dagli uomini. Viene convocata da Alastor per servire come cameriera dell'Hotel.
* Sir Pentious (voce originale di Alex Brightman, in italiano di Edoardo Stoppacciaro): è un demone cobra antropomorfo dell'era vittoriana. Viene reclutato da Vox per spiare Alastor nell'Hotel, ma dopo essere stato scoperto e licenziato, Charlie gli offre una seconda possibilità e sceglie di restare nell'Hotel.
* Lucifero Stella del Mattino (voce originale di Jeremy Jordan, in italiano di Fabrizio Vidale): è il re dell'Inferno e il padre di Charlie. Originariamente era un angelo, ma il Cielo rifiutò le sue idee progressiste e lo considerò un combinaguai. Dopo essersi innamorato di Lilith, convinse Eva a mangiare il Frutto della Conoscenza, liberando il male sulla Terra e creando l'Inferno, dove lui e Lilith furono banditi.
* Vox (voce originale di Christian Borle, in italiano di Oreste Baldini): è un demone della televisione che gestisce una società tecnologica. È anche il più grande rivale di Alastor e fa parte dei Signori Supremi.
* Valentino (voce originale di Joel Perez, in italiano di Giorgio Borghetti): è un demone falena che è il proprietario di uno studio pornografico nell'Inferno e capo violento di Angel Dust, ma anche un membro dei Signori Supremi.
* Velvette (voce originale di Lilli Cooper, in italiano di Margherita De Risi): è una demone bambola specializzata nella moda di tendenza che fa parte dei Signori Supremi.
* Zestial (voce originale di James Monroe Iglehart, in italiano di Marco Manca): è un vecchio demone ragno che fa parte dei Signori Supremi.
* Carmilla Carmine (voce originale di Daphne Rubin-Vega, in italiano di Antonella Baldini per i dialoghi e Flavia Astolfi per il canto): è una trafficante d'armi che ha ucciso un angelo e che fa parte dei Signori Supremi.
* Rosie (voce originale di Leslie Kritzer): è la proprietaria di un emporio a Cannibal Colony e una cara amica di Alastor.
* Cherri Bomb (voce originale di Krystina Alabado, in italiano di Giuppy Izzo): è una demone punk con un occhio solo, migliore amica di Angel Dust.
* Mimzy (voce originale di Sarah Stiles, in italiano di Barbara Castracane): è una demone bassa e paffuta, amica di Alastor.
* Egg Boiz (voci originali di Blake Roman, in italiano di Francesco Venditti): sono i leali tirapiedi di Sir Pentious.
* Adamo (voce originale di Alex Brightman, in italiano di Gabriele Patriarca): è un angelo antagonista che comanda gli angeli e che è stato il primo uomo. Gode della sofferenza degli abitanti dell'Inferno e ride dell'idea di Charlie di poter far ascendere i peccatori al Cielo. Si scopre che è stato lui a proporre e a creare gli stermini, tenendoli segreti al resto del Paradiso.
* Lute (voce originale di Jessica Vosk, in italiano di Valentina Favazza): è un angelo sotto-tenente di Adamo.
* Sera (voce originale di Patina Miller, in italiano di Domitilla D'Amico): è l'Alto Angelo Serafino, che ha acconsentito a malincuore agli Stermini annuali di Adamo, temendo una rivolta dall'Inferno e possibili ripercussioni su di lei e su Emily, similmente a quanto successo a Lucifero. Nonostante ciò, non sopporta Adamo più di tanto, e ritiene che gli stermini siano comunque un atto sgradevole e assassino.
* Emily (voce originale di Shoba Narayan, in italiano di Emanuela Ionica): è un angelo e la collega di Sera. Condivide l'idea di redenzione di Charlie, non capendo perchè non si possa accettare che un demone possa salire al Cielo una volta trovato il bene dentro sè.
* San Pietro (voce originale di Darren Criss, in italiano di Alex Polidori): è l'angelo custode delle porte del Paradiso che permette alle anime di entrare.
## Produzione
Alcuni personaggi dell'episodio pilota erano in circolazione da anni quando Medrano iniziò a lavorare con persone della SVA su quello che sarebbe poi diventato Hazbin Hotel. In origine l'episodio pilota doveva essere una commedia per adulti "con un'estetica volgare e demoniaca". Ci sono voluti più di sei mesi per scrivere l'episodio e più di due anni (dal 2017 al 2019) per animarlo, con i teaser rilasciati nel periodo successivo per attirare un pubblico di fan. Tra le principali ispirazioni ci fu la serie animata Invader Zim di Nickelodeon, che secondo Medrano ebbe una "grande influenza" sulle sue opere.
Il 21 dicembre 2021, l'account Twitter ufficiale di Hazbin Hotel ha annunciato l'uscita della prima stagione. Il cast dell'episodio pilota è stato in larga parte scartato per la serie, ma ha continuato a dimostrare sostegno. Medrano ha affermato che ama i suoi personaggi "più di ogni altra cosa" e che essi sono "in buone mani".
Diversi personaggi principali della serie sono stati ridisegnati rispetto all'episodio pilota. La serie è stata prodotta da SpindleHorse Toons in coproduzione con Princess Bento Studios, uno studio di proprietà congiunta di Bento Box Entertainment, Princess Pictures e Toon City. Secondo Medrano, molti degli artisti che hanno lavorato al pilot sarebbero tornati per la prima stagione e hanno sostenuto che "lo spirito indipendente del pilot continua a vivere".
## Distribuzione
L'episodio pilota dello show è stato pubblicato sul canale YouTube di Medrano nell'ottobre 2019 e ha ottenuto 54 milioni di visualizzazioni all'inizio di febbraio 2021. Quasi un anno dopo, verso la fine del 2020, A24 ha scelto Hazbin Hotel per la produzione di una serie TV. Il 28 ottobre 2022, nel terzo anniversario dell'uscita del pilot, sul canale YouTube di Vivienne Medrano è stato pubblicato un teaser trailer che prometteva una data di uscita della prima stagione per l'estate del 2023, ma esso è stato successivamente bloccato a causa dello sciopero del 2023 della Writers Guild of America. Il 28 settembre 2023, è stato pubblicato un trailer sull'account Instagram ufficiale della serie e sul canale YouTube di Medrano, che annunciava l'uscita della sua prima stagione su Amazon Prime Video nel gennaio 2024, confermando anche l'arrivo della seconda stagione.
Sempre sull'Instagram ufficiale, viene confermata l'anteprima mondiale per il 19 gennaio, disponibile in oltre 240 paesi.
## Accoglienza
Il pilota ha ricevuto un'accoglienza estremamente positiva, tanto da venire definito "il cartone migliore di Youtube", se non di Internet stesso. Elogi ricevuti perlopiù per la qualità delle animazioni, i personaggi, la trama, l'umorismo nero e l'ambientazione. Subito dopo il caricamento del pilota e il suo successo (che conta attualmente quasi 100 milioni di visualizzazioni), molte altre webserie animate iniziarono a spopolare: esempi sono Lackadaisy, Murder Drones e The Amazing Digital Circus.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Ni%C3%A8vre_%28disambigua%29
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Nièvre (disambigua)
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# Nièvre (disambigua)
* Nièvre - è un dipartimento francese nella regione della Borgogna
* Nièvre - fiume francese, affluente della Loira che attraversa l'omonimo dipartimento
* Nièvre - fiume francese, affluente della Somme
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https://it.wikipedia.org/wiki/Caroline_ch%C3%A9rie_%28film_1951%29
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Caroline chérie (film 1951)
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# Caroline chérie (film 1951)
Caroline chérie è un film del 1951 diretto da Richard Pottier.
Il soggetto è tratto dall'omonimo romanzo di Jacques Laurent (scritto sotto lo pseudonimo di Cécil Saint-Laurent).
## Trama
Caroline de Bièvre, giovane aristocratica che sta per festeggiare i suoi 16 anni il 14 luglio 1789, vive penosamente la rivoluzione cercando di ritrovare il suo primo amore: Gaston de Sallanches. Sballottata a destra ed a sinistra, ora con gli uni, ora con gli altri, Carolina deve la vita alla sua avvenenza ed alla sua sensualità naturale.
## Seguito e remake
Il film ebbe un notevole successo commerciale e fu il lancio come star di Martine Carol.
Il regista Jean-Devaivre girò due film a seguito di questo :
* Un capriccio di Caroline chérie nel 1952, con Martine Carol, Jacques Dacqmine e Jean-Claude Pascal
* Il figlio di Caroline chérie nel 1954, con Jean-Claude Pascal (in un ruolo diverso da quello interpretato nel film precedente), Jacques Dacqmine, Sophie Desmarets, Magali Noël e Brigitte Bardot ma senza Martine Carol, in quanto il personaggio di Caroline non compare mai nella vicenda.
Negli anni 1968 il film ebbe un remake diretto da Denys de la Patellière, con France Anglade nel ruolo della protagonista, Caroline de Bièvre.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Sui_Generis_%28gruppo_musicale%29
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Sui Generis (gruppo musicale)
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# Sui Generis (gruppo musicale)
I Sui Generis sono un noto duo di musica rock argentina, la cui fama maggiore risale agli anni settanta.
## Discografia
* 1972 - Vida
* 1973 - Confesiones de Invierno
* 1974 - Pequeñas Anécdotas sobre las Instituciones (Originariamente doveva chiamarsi Instituciones a secas, ma la censura obbligò il gruppo a cambiare il titolo)
* 1975 - Adiós Sui Géneris, Parte I & Parte II (dal vivo)
* 1993 - Adiós Sui Géneris Volumen III (dal vivo nel 1975)
* 2000 - Sinfonías para adolescentes
* 2001 - Si - Detrás de las paredes [il si si riferisce alla nota musicale]
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https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89cole_nationale_d%27administration
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École nationale d'administration
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# École nationale d'administration
L'École nationale d'administration (Scuola nazionale di amministrazione, ENA) con sede a Strasburgo, è stata una grande école francese responsabile per la formazione dell'alta funzione pubblica. A partire dal 1º gennaio 2022, è stata soppressa e sostituita, per decisione del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, dall'Institut national du service public (INSP).
## Storia
### Fondazione
L'École nationale d'administration (ENA) è stata istituita il 9 ottobre 1945 dal Governo provvisorio della Repubblica Francese, allora presieduto dal generale de Gaulle, per garantire la formazione di una nuova classe dirigente per la neonata repubblica in seguito alla sconfitta del regime collaborazionista di Vichy. La decisione era stata preparata da una commissione di riforma della pubblica amministrazione, guidata da Maurice Thorez, vicepresidente del consiglio e segretario del Partito Comunista Francese. Protagonista della sua creazione fu il ministro Michel Debré, maître des requêtes al Consiglio di Stato, ne fu l'animatore della fondazione della scuola e ne fu provvisoriamente il direttore. L'obiettivo era di creare una classe amministrativa unitaria tramite un concorso unico, affermando quindi il principio meritocratico contro quello clientelare e/o di cooptazione.
### Il periodo parigino
La scuola si stabilì inizialmente nell'Hôtel de La Meilleraye, al 56 di rue des Saints-Pères, a Parigi nel quartiere parigino di Saint-Germain-des-Prés. L'edificio fu subito giudicato troppo piccolo dal nuovo direttore della scuola, che cercò velocemente una nuova sistemazione. Chiese allora l'assegnazione della Grande Écurie del Castello di Versailles, che gli fu concessa nel 1946. Tuttavia, per motivi economici dovette rinunciare a tale sede nel 1954 e l'ENA tornò nella sede di rue des Saints-Pères dove rimase per trentaquattro anni.
L'hôtel de Feydeau de Brou, posto al 13 di rue de l'Université a Parigi, era stato occupato dal Service hydrographique et océanographique de la marine fino al 1971, quando l'istituto idrografico era stato trasferito a Brest. Così nel 1978 divenne la nuova sede dell'ENA.
Nel 2002 l'ENA ha assorbito l'Institut international d'administration publique (IIAP), che derivava a sua volta dall'École nationale de la France d'outre-mer, e ne utilizza i locali al 2 di avenue de l'Observatoire, a Parigi.
### Trasferimento a Strasburgo
Su impulso del primo ministro Édith Cresson, nel 1991 si decise - malgrado forti resistenze - di trasferire l'ENA a Strasburgo. Prima di diventare la sede dell'ENA, la Commenda di San Giovanni, costruita nel Trecento, era stata via via un luogo di commercio e di diplomazia, un ospedale, e poi, fra il 1740 e il 1989, una prigione.
Per tredici anni le attività della scuola sono state organizzate su tre sedi (rue des Saints-Pères e rue de l'Université a Parigi e Strasburgo). Poi tutta l'attività scolastica si è concentrata a Strasburgo.
Lo spostamento a Strasburgo ha rappresentato un avvicinamento simbolico dell'ENA alle istituzioni europee e permette una collaborazione con un'altra grande école, che ha sede a Strasburgo, l'Institut national des études territoriales (INET).
### La sede parigina oggi
Attualmente la sede di avenue de l'Observatoire ospita le attività parigine dell'ENA: i cicli brevi e la direzione delle relazioni internazionali, mentre le altre attività sono concentrate a Strasburgo. Solo i cicli di formazione permanente di meno di un anno si tengono ancora a Parigi.
La sede storica parigina è stata rilevata da Sciences Po, l'istituto universitario da cui proviene la maggior parte dei futuri allievi dell'ENA.
### Soppressione dell'ENA e istituzione dell'INSP
A partire dal 1º gennaio 2022, l'ENA è stata soppressa e sostituita, per decisione del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, dall'Institut national du service public (INSP), nel quadro di una riforma del sistema di formazione e inserimento professionale dei funzionari pubblici, giudicato dall'opinione pubblica francese come eccessivamente elitista e distaccato dalla realtà della popolazione.
## Organizzazione
### Ammissione
L'istituzione dell'ENA si fondava sul duplice obiettivo di fornire allo Stato una classe dirigente di alto livello e al contempo di garantire a tutti i giovani cittadini un accesso giusto ed equo alla funzione pubblica fondato esclusivamente sul merito. Gli allievi della scuola sono selezionati attraverso un concorso particolarmente rigoroso. Ogni anno, su tremila candidati solamente ottanta sono effettivamente ammessi.
Per organizzare la selezione degli allievi, l'ENA organizza ogni anno tre concorsi riservati ai cittadini europei e un concorso internazionale:
* un "concorso esterno" accessibile a candidati titolari di laurea magistrale o equivalente;
* un "concorso interno" riservato ai dipendenti pubblici con quattro anni di servizio;
* un terzo concorso aperto ai candidati con otto anni di esperienza lavorativa fuori della pubblica amministrazione (cariche elettive, dipendenti privati, sindacalisti) ;
* un reclutamento internazionale aperto ai dipendenti pubblici stranieri.
La selezione è molto forte. Nel 2015, per esempio, solo il 6,7% dei candidati partecipanti alla prima prova è stato ammesso alla scuola.
La percentuale delle allieve femmine oscilla fra il 40 e il 45%. La percentuale di figli di ex-allievi va dal 2 al 3%.
### Formazione
L'obiettivo dell'ENA è di fornire ai futuri alti funzionari una formazione interdisciplinare. Il ciclo di formazione dura complessivamente ventiquattro mesi suddiviso in dodici mesi di studio e dodici mesi di tirocinio, effettuati in prefetture, rappresentanze diplomatiche e imprese.
L'insegnamento è diviso in tre ambiti tematici:
* Europa e estero: 27 settimane, di cui 17 di stage nel mondo delle istituzioni comunitarie e internazionali;
* Territorio: 33 settimane di formazione in comune con gli studenti dell'Institut national des études territoriales (INET), di cui 22 di stage in una prefettura o in un ente locale;
* Gestione e management pubblici: 27 settimane, di cui undici di stage in un'impresa o in un'associazione.
### Graduatoria finale
I diplomati dell'ENA vengono destinati ai diversi corpi della funzione pubblica francese in base al voto finale. I membri dei cosiddetti "grandi corpi dello stato" (Consiglio di Stato, Ispezione generale delle finanze, Corte dei Conti) sono generalmente scelti fra i dodici o quindici migliori classificati (gruppo detto in gergo la botte). Seguono generalmente la direzione generale del Tesoro (da 4 a 6 posti, secondo gli anni), il Ministero degli Esteri (da 4 a 6 posti) così come i corpi d'ispezione generale (Ispezione generale degli affari sociali e Ispezione generale dell'amministrazione).
Più di metà dei promossi entra nel corpo interministeriale degli amministratori civili e costoro entrano a lavorare nei ministeri più diversi: ministeri dell'Economia e delle finanze, degli Interni, dell'Educazione nazionale, della Difesa. Gli altri diplomati, infine, entrano nel corpo dei consiglieri di tribunale amministrativo e di corte amministrativa d'appello, o in quello dei consiglieri di camera regionale dei conti. Qualche allievo va a lavorare nel Comune di Parigi.
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Procedimento legislativo
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# Procedimento legislativo
Il procedimento legislativo (in lingua latina: iter legis), in diritto, definisce il procedimento formale adottato dall'organo detentore del potere legislativo di uno stato che porta all'approvazione di una legge.
## Italia
In Italia il procedimento legislativo adottato dal Parlamento della Repubblica può distinguersi a seconda del tipo di legge cui si riferisce. Più precisamente si parla di
* Iter legis ordinario, relativo al procedimento di approvazione delle leggi ordinarie ;
* Iter legis aggravato (da intendere come rafforzato), relativo al procedimento riguardante l'approvazione delle leggi costituzionali
### Iter legis ordinario
Per quanto riguarda le leggi ordinarie, l'iter legis è disciplinato nella parte II della Costituzione al titolo I, sez. II dagli artt. 71-74, e dai regolamenti parlamentari.
Questo procedimento è composto dalle seguenti fasi:
* Fase dell'iniziativa (da parte del soggetto competente);
* Fase della discussione (da parte del Parlamento);
* Fase della promulgazione (da parte del Presidente della Repubblica), la quale può essere articolata in momenti successivi:
* Promulgazione propriamente detta;
* Pubblicazione (sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana);
* Vacatio legis (per un periodo di 15 giorni dalla pubblicazione);
* Entrata in vigore.
**Fase dell'iniziativa**
La fase dell'iniziativa consiste nell'esercizio da parte di determinati soggetti del potere di sottoporre progetti di legge redatti in articoli al Parlamento.
La Costituzione riconosce tale potere:
* Ai membri del Parlamento. Sia i gruppi parlamentari che il singolo deputato o senatore possono sviluppare proposte di legge (chiamate in questo caso proposta di legge) di modo da essere titolari appieno di questa funzione aderendo alle proprie idee e progetti di partito.
* Al Governo. Esso utilizza il suo diritto di iniziativa legislativa per sviluppare il suo programma e può essere titolare di questa sua funzione solo in sede collegiale; inoltre ogni sua proposta di legge prima di passare al Parlamento deve essere autorizzata dal Presidente della repubblica. Il governo ha dei campi (leggi che riguardano la manovra di bilancio e leggi di conversione di decreti legge) nei quali le sue proposte sono essenziali all'attuazione del programma e, perciò, vengono con alta probabilità accettate in Parlamento, dove il governo stesso può contare sui parlamentari che gli hanno dato la fiducia. In questo caso il progetto di legge prende il nome di disegno di legge e non va confuso con atti aventi forza di legge (i.e., decreti-legge e decreti legislativi) dal momento che questi ultimi sono atti esecutivi (nonostante il loro carattere legislativo).
* Al corpo elettorale (che può essere esercitata attraverso la presentazione alle Camere da una proposta sottoscritta da almeno 50.000 elettori) mediante iniziativa legislativa popolare, sulla base dell'art. 71 della Costituzione.
* Ai Consigli Regionali.
* Al CNEL; generalmente questo consiglio svolge una funzione consultiva, ma la Costituzione gli attribuisce la facoltà di proporre leggi.
* Agli organi ed enti cui sia comunque conferito suddetto potere da legge costituzionale.
**Fase della discussione**
La seconda fase del procedimento legislativo comincia con l'assegnazione da parte del Presidente della camera (Camera dei Deputati o Senato della Repubblica) cui è pervenuto il progetto di legge alla commissione parlamentare competente ratione materiae (ovvero, per materia). La commissione parlamentare opera diversamente a seconda della "sede" in cui viene autorizzata a operare. La commissione parlamentare incaricata di esaminare il progetto di legge può operare in:
* Sede referente: Si tratta della sede in cui le commissioni operano seguendo il normale iter legis ordinario; è sempre obbligatorio (art. 72, 4° comma Cost.) per i progetti di legge in materia costituzionale ed elettorale, di delegazione legislativa, di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi; è facoltativo per tutti gli altri progetti di legge. In esso si prevede una discussione sul testo nel suo complesso seguita da una discussione del testo articolo per articolo. Alla discussione segue un voto sul progetto di legge. La commissione ha in tale sede il compito di preparare i documenti (testo del progetto di legge e relazioni) su cui lavorerà poi più accuratamente prima una e poi l'altra camera del Parlamento; in tali sedi plenarie la Commissione è rappresentata da un relatore.
* Sede legislativa o deliberante: la commissione che opera in sede legislativa (si tratta di un procedimento speciale) si occupa della discussione, della votazione e dell'approvazione del progetto di legge estromettendo completamente l'Assemblea dai lavori. È sempre ammessa durante i lavori della commissione la domanda di "rimessione in assemblea" del progetto di legge.
* Sede redigente: è la seconda procedura speciale prevista dai regolamenti di Camera e Senato; la commissione ha gli stessi compiti che aveva quando operava in sede referente con l'aggiunta che la sua votazione sui singoli articoli del progetto di legge assume carattere di definitività, e il testo che viene presentato alla Camera sarà votato nella sua interezza (senza quindi procedere alla votazione articolo per articolo; sono esclusi da questo procedimento le materie per le quali vi è una riserva di assemblea, citate nella Sede referente)
Il procedimento legislativo ordinario continua con l'assegnazione del progetto della legge al Presidente di una delle camere del parlamento il quale permette la discussione, la votazione articolo per articolo e infine la votazione finale sull'intero progetto di legge da parte dell'assemblea.
Per l'approvazione da parte di una camera è sufficiente la maggioranza dei presenti votanti a favore, eccezion fatta per taluni casi, sempre previsti dalla Costituzione, ove sono richiesta maggioranze speciali. Qualora la maggioranza dei presenti in aula abbia votato favorevolmente il disegno di legge si intende approvato e passa all'altra camera, la quale se vota favorevolmente al progetto senza apportarvi modifiche fa sì che sia completata la fase deliberativa. Se invece vi apporta modifiche il disegno ripassa all'altra camera che a sua volta se apporta modifiche deve ripassarlo ulteriormente e così via fino a che uno stesso testo è approvato in entrambe le camere. Questo fenomeno viene definito con il termine "navetta" e riflette il fatto che le due camere del Parlamento in Italia hanno le stesse funzioni (c.d. bicameralismo perfetto).
**Fase della promulgazione**
La terza e ultima fase è quella che attiene alla produzione degli effetti normativi della legge e riguarda la promulgazione e la pubblicazione.
* La promulgazione propriamente detta deve avvenire entro 30 giorni dall'approvazione parlamentare o in un termine minore se entrambe le Camere, a maggioranza assoluta, ne dichiarano l'urgenza (Art. 77 della Costituzione) e spetta al Presidente della Repubblica. Non sempre il Presidente della Repubblica decide di promulgare la legge, in quanto essa potrebbe avere dei difetti sostanziali (essere in contrasto con i dettati costituzionali) oppure vizi formali (difetti sul procedimento legislativo); quindi spetta a lui porre il primo vero sindacato (preventivo) della legge. Se la decisione di promulgare fosse negativa, la legge viene rinviata alle camere con un messaggio motivato del Presidente della Repubblica (il cosiddetto "veto sospensivo"). Se il progetto di legge viene approvato nuovamente il presidente è obbligato a promulgarlo.
* Subito dopo la promulgazione, e comunque entro 30 giorni dalla stessa, la legge deve essere pubblicata. Questo momento vede l'intervento del Ministro della Giustizia, depositario del sigillo dello Stato. Una volta posto il sigillo alla legge, essa viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Ciò permette, dal punto di vista formale, che la nuova legge possa essere collegata alle norme pre-esistenti così da avere pieno valore e forza cogente (quod non est in registro non est in mundo).
* Una volta che la legge approvata dal Parlamento e promulgata dal Presidente della Repubblica viene pubblicata, questa non ha immediatamente forza di legge, ma un periodo di tempo variabile deve intercorrere precedentemente (15 giorni o prima, qualora la stessa legge non preveda un termine diverso), periodo durante il quale tutti i cittadini possono prendere coscienza della nuova legge (ignorantia legis non excusat) . Questo periodo prende il nome di vacatio legis.
* Trascorsa la vacatio legis la legge pubblicata entra in vigore, diventa cioè obbligatoria e coercitiva erga omnes.
### Iter legis aggravato
Per quanto riguarda le leggi costituzionali (i.e., quelle leggi che 1) integrano o modificano il testo della Costituzione e denominate leggi di riforma costituzionale, o 2) affiancano o completano disposizioni previste dalla Costituzione e denominate semplicemente leggi costituzionali), il procedimento legislativo è disciplinato nella parte II della Costituzione al titolo VI, sez. II dall'articolo 138.
In questo caso il Parlamento adotta una procedura più complessa o rafforzata rispetto alle leggi ordinarie dal momento che la legge dovrà avere, dal punto di vista della gerarchia delle fonti del diritto, lo stesso rango della Costituzione. La procedura è pertanto detta iter legis aggravato.
L'articolo 138, in particolare, non copre l'intero iter legis dal momento che non si pronuncia sulla iniziativa e, eccezion fatta per alcuni aspetti, sulla promulgazione e pubblicazione dell'atto. Ergo, nel silenzio della Costituzione, si ritiene, a livello di diritto costituzionale, che trovino applicazione le norme relative all'iter legis ordinario di cui sopra. La procedura aggravata, pertanto, si riferisce soltanto a particolari momenti dell'iter: vediamoli nel dettaglio.
**Fase della discussione**
In fase di discussione, le leggi che hanno natura costituzionale devono essere approvate da ciascun ramo del Parlamento (in assemblea plenaria o da parte della commissione competente deliberante) in due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi. La prima deliberazione procede come descritto per una legge ordinaria (con eventuale traghetto) ed è richiesta la maggioranza relativa dei presenti per l'approvazione del progetto di legge. La seconda approvazione richiede almeno la maggioranza assoluta dei componenti.
**Fasi successive alla discussione e iniziativa referendaria**
A questo punto, dipendentemente dall'esito della seconda deliberazione, la strada che segue la legge approvata varia. Infatti,
* Se entrambe le camere hanno votato la legge a maggioranza qualificata dei 2/3 dei componenti, la legge può essere immediatamente promulgata dal Presidente della Repubblica, essere pubblicata ed entrare in vigore.
* Se una o entrambe le camere hanno votato la legge a maggioranza assoluta dei componenti, la legge non viene immediatamente promulgata, ma viene prima pubblicata su Gazzetta Ufficiale e, dunque, non entra ancora in vigore. Ciò per permettere, entro 3 mesi dalla pubblicazione, la richiesta di un referendum confermativo (c.d. referendum costituzionale) da parte di 500.000 elettori, 5 consigli regionali o 1/5 dei componenti di un ramo del Parlamento. Il referendum, previa legittimazione della richiesta da parte della Corte Costituzionale, viene calendarizzato entro 60 giorni dalla richiesta da parte del Presidente della Repubblica con decreto e in una data compresa tra il 50º e il 70º giorno successivo a suddetto decreto. Non è previsto alcun quorum strutturale, ma è sufficiente la maggioranza dei voti validi per determinarne l'esito.
**Entrata in vigore**
La legge viene allora promulgata ed entra in vigore, oltre al caso di cui al punto 1, qualora è stata approvata dalla maggioranza dei voti validi al referendum. In caso contrario, la legge costituzionale viene annullata e non entrerà in vigore.
## Canada
### Aspetti legati alla forma di governo
Prima di poter analizzare dettagliatamente il procedimento legislativo nel Canada bisogna tenere presente una importante differenza con l'Italia relativamente alla forma di governo. Mentre l'Italia è una repubblica parlamentare, il Canada è parte del Commonwealth Britannico, e dunque contraddistinto da una monarchia costituzionale. Ciò implica, da un lato, che il Capo di Stato in Canada è formalmente il sovrano del Regno Unito, mentre dall'altro che il Canada è uno stato sovrano dotato di un proprio parlamento, un proprio governo e una propria magistratura disciplinati da una Costituzione.
Altrettanto importante è la differenza di organizzazione del territorio. Se l'Italia è una repubblica unitaria (i.e., un solo stato ripartito in enti locali - regioni, province e comuni - ciascuno dotato di un certo grado di autonomia), il Canada è una confederazione contraddistinta da una parziale separazione di responsabilità tra l'organizzazione centrale federale e le sue suddivisioni amministrative. Infatti il Canada è anch'esso un solo stato, ma ciascuna delle sue 10 province o dei suoi 3 territori sono dotati di corpo legislativo e di un proprio governo distinti e indipendenti da quelli federali. Ciascuna suddivisione amministrativa, dunque, è contraddistinta, relativamente alla materia che compete a questo articolo, a lievi differenze a livello di procedimento legislativo come avremo modo di notare.
### Procedimento legislativo delle leggi ordinarie
Il procedimento legislativo non è esplicitamente disciplinato dalla Costituzione del Canada né dagli statuti delle province che vengono considerati come Costituzioni delle stesse nella parte V della Costituzione del Canada. Quest'ultima, infatti, stabilisce unicamente (parte IV) la struttura generale e aree di competenza del potere legislativo, nonché (parte VI) la suddivisione dei poteri tra confederazione e province. Pertanto, circa il procedimento legislativo, oltre al linee guida dettate dalle costituzione, si ricorre alla prassi parlamentare (eventualmente sancita dagli opportuni regolamenti).
**Parlamento federale**
A livello federale il Parlamento del Canada è composto da tre entità: il Senato del Canada, la Camera dei Comuni (i quali condividono soltanto alcune funzioni (bicameralismo imperfetto), e il sovrano del Regno Unito. Per quanto riguarda il procedimento legislativo per la approvazione delle leggi ordinarie si possono distinguere varie fasi articolabili in maniera analoga all'iter legis ordinario italiano:
* Fase dell'iniziativa o notifica (da parte del soggetto competente);
* Fase della discussione o lettura (da parte del Parlamento);
* Fase dell'assenso reale (da parte del rappresentante del sovrano del Regno Unito a livello federale).
**Parlamento federale**
**Fase dell'iniziativa**
La fase dell'iniziativa consiste nell'esercizio da parte di determinati soggetti del potere di sottoporre progetti di legge (bills) redatti in articoli al Parlamento. Questo potere è di competenza di un membro del Parlamento o di un ministro del Governo del Canada e richiede la notifica scritta alla Segreteria della Camera dei Comuni o del Senato (nella prassi quasi sempre la prima) con almeno 48 ore di anticipo e con titolo apposto. Il giorno successivo alla notifica, il titolo del progetto di legge viene posto nel cosiddetto Order Paper e vi rimarrà fino a quando il soggetto notificante non deciderà di introdurre il progetto di legge alla camera notificata.
**Parlamento federale**
**Fase della discussione**
La fase della discussione, che è la prima fase vera e propria del procedimento legislativo, comincia una volta che il progetto di legge è stato introdotto alla camera notificata nelle modalità di cui sopra. Questa fase è articolata in tre sotto-fasi:
* Durante la prima lettura il soggetto proponente il progetto di legge ne fornisce una breve sinossi e ne descrive lo scopo. Non si procede ad alcun dibattito o introduzione di emendamenti o votazioni visto che in questo momento la camera in questione si impegna, tramite mozione richiesta dal Presidente dell'assemblea (Speaker of the House alla Camera dei Comuni o Speaker of the Senate al Senato), a non procedere oltre la semplice introduzione del progetto di legge per la pubblica divulgazione. La fase è altresì finalizzata alla stampa del progetto di legge e alla sua distruzione ai membri dell'assemblea.
* La seconda lettura permette (sempre tramite mozione del soggetto proponente) ai membri dell'assemblea di discutere circa lo scopo generale del progetto di legge. Non possono essere presentati emendamenti fintantoché il progetto di legge non sia stato discusso dalla commissione competente, la quale discussione può avvenire prima o dopo la trattazione in assemblea (da notare che la trattazione da parte della commissione è richiesta tramite la stessa mozione menzionata poc'anzi). Possiamo dunque nel dettaglio individuare:
* La discussione in commissione (committee stage) che è finalizzata alla revisione del testo e di approvarlo o modificarlo. Suddetta commissione può essere permanente, speciale o legislativa a seconda della necessità. Altresì interessante è la possibilità per l'intera assemblea di agire come se essa stessa fosse una commissione (Committee of the Whole), esercizio previsto per leggi di particolare rilievo come quelle legate al bilancio dello Stato. Possono essere altresì richiamati testimoni per presentare il proprio punto di vista ed essere interrogati dalla commissione. Si procede dunque alla discussione articolo per articolo eventualmente introducendo emendamenti per poi votare il testo nel suo complesso.
* La discussione in assemblea vera e propria (report stage) che è finalizzata al proseguimento della discussione del progetto di legge successivamente alla trattazione in commissione. Ulteriori emendamenti possono essere proposti e discussi, posto e non concesso che il Presidente dell'assemblea, per evitare che questa fase sia una mera ripetizione della trattazione in commissione, ha il potere di selezionare e raggruppare emendamenti in un dibattito congiunto nonché di decidere quali mozioni votare separatamente o congiuntamente. Conclusa la discussione l'assemblea procede alla votazione sull'intero progetto di legge (con eventuali emendamenti) senza possibilità di discussione o modifica della mozione. Bisogna altresì notare che non si tiene discussione a meno che non vengano presentati emendamenti, passando direttamente alla fase successiva.
* La terza lettura consiste in una discussione in assemblea del progetto di legge nella sua forma finale con possibilità di proporre e votare ulteriori emendamenti. A questo punto il progetto di legge viene votato a maggioranza e, se approvato, trasmesso all'altro ramo del parlamento.
Poiché il procedimento legislativo comincia di norma alla Camera dei Comuni, al Senato (per quanto la discussione del progetto di legge approvato dalla Camera segua lo stesso iter di cui sopra per la discussione) viene solitamente richiesta una trattazione più celere. Proprio per questo è facile che, prima ancora che la Camera abbia concluso la trattazione del progetto di legge e l'abbia approvato, lo stesso venga preventivamente assegnato ad una commissione permanente del Senato così da formarsi una propria opinione e discutere del progetto di legge in tempi rapidi (pre-study).
Qualora il Senato approvi senza emendamenti, la Camera viene semplicemente notificata e il progetto di legge può procedere all'assenso reale. Se vengono approvati emendamenti (spesso di carattere meramente formale), il testo viene ritrasmesso alla Camera, la quale solitamente accetta gli emendamenti del Senato; qualora la Camera respinga gli emendamenti, il Senato può richiederne la valutazione. Se un accordo non viene trovato (accaduto rarissimamente), si può procedere a una conferenza vera e propria. Questo processo è fondamentale perché, come nell'ordinamento italiano, il testo deve essere approvato nella stessa forma da entrambe le camere prima di ricevere assenso reale.
**Parlamento federale**
**Fase dell'assenso reale**
L'assenso reale è l'ultima fase del procedimento legislativo e non può avviarsi prima del completamento di tutte le fasi precedenti e della approvazione del testo del progetto di legge in misura identica da parte di Camera dei Comuni e Senato. Può essere conferito in due modi:
* La procedura scritta richiede un incontro tra la Segreteria del Parlamento e il Governatore Generale, ossia il Rappresentante del sovrano britannico sul suolo canadese, o suoi rappresentanti. Il progetto di legge viene presentato con una lettera indicante la precedente approvazione da parte di entrambe le Camere e richiedente assenso.
* La cerimonia tradizionale è invece una cerimonia formale la quale si tiene nell'aula legislativa del Senato alla presenza del Parlamento in Seduta Comune. Il Rappresentante della Corona (Governatore Generale o suo rappresentante) a questo punto conferisce l'assenso al progetto di legge attraverso un cenno affermativo del capo.
Una volta conferito l'assenso il progetto di legge diventa legge ed entra immediatamente in vigore (viene ora chiamato anche Act of Parliament), a meno che il testo stesso della legge non preveda una tempistica diversa, e diventa pertanto obbligatoria e coercitiva erga omnes.
È comunque interessante notare che la Costituzione del Canada (sia nella versione del 1867 che in quale attuale in vigore dal 1982) non sancisce l'obbligatorietà dell'assenso reale da parte del Governatore Generale. Infatti, quest'ultimo può rifiutarsi di firmare un progetto di legge approvato dal Parlamento per una qualunque ragione considerata opportuna e consona o comunque riservarsi di attendere una indicazione dei desideri del sovrano britannico. Tale riserva, tuttavia, con gli anni è diventata pressoché una istituzione teorica e non più una opzione. Difatti, il rifiuto o l'esitazione da parte di un Governatore Generale a conferire assenso a un progetto di legge approvato dal Camera dei Comuni eletta e dal Senato su indicazione del Governo sarebbe considerato un affronto alla natura democratica del Canada e provocherebbe una crisi costituzionale.
**Parlamenti provinciali e territoriali**
Per quanto riguarda la approvazione delle leggi ordinarie provinciali o territoriali (i.e., quelle leggi ordinarie vincolanti esclusivamente a livello della provincia o territorio dal quale sono state approvate), il procedimento legislativo è essenzialmente lo stesso descritto sopra. È però importante tenere presente che, a differenza di quello federale, i 10 Parlamenti provinciali e i 3 Parlamenti territoriali sono monocamerali. La Camera provinciale o territoriale prende il nome di Assemblea Legislativa (Legislative Assembly) o Camera dell'Assemblea (House of Assembly) a seconda della provincia o territorio, eccezion fatta per la provincia del Québec dove, dal 1968, prende il nome di Assemblea Nazionale (National Assembly).
L'iniziativa procede in maniera identica a quanto indicato sopra, mentre a livello della fase della discussione esistono lievi differenze:
* La discussione in commissione comincia successivamente al dibattito generale della seconda lettura (dibattito che dunque verte esclusivamente sui principi e scopi del progetto di legge senza discuterne sezioni specifiche);
* La commissione è rappresentata da tutti i membri della Camera e prende il nome, come riportato nella sezione precedente, di Committee of the Whole. Qui il progetto di legge viene esaminato articolo per articolo insieme alla proposta di eventuali emendamenti, prima di "riferire" di nuovo all'assemblea. Quest'ultima voterà il progetto di legge così come presentato dalla commissione senza possibilità di emendamenti (se richiesti, la discussione è rimandata nuovamente alla commissione) prima di procedere alla terza lettura.
Segue dunque la fase dell'assenso reale in cui l'autorità competente si reca nell'aula legislativa per dare il proprio assenso al progetto di legge approvato dal Parlamento. Tale autorità è un individuo diverso in ciascuna provincia e in ciascun territorio con una opportuna distinzione tra i due ordinamenti:
* In una provincia si parla propriamente di Luogotenente Governatore, il quale è un Rappresentante della Corona britannica in qualità di Viceré. Essenzialmente è l'equivalente provinciale del Governatore Generale.
* In un territorio si parla invece di Commissario, il quale non è tuttavia un Rappresentante della Corona britannica propriamente detto. Difatti, esso è un delegato del governo federale facente funzione della Corona e, in base agli statuti federali preposti al governo dei territori, ed agisce secondo istruzioni scritte da parte del governo o ministro federali di competenza. La funzione dei commissari, un tempo più direttamente legata all'amministrazione e al governo dei territori (al punto da presiederne l'esecutivo), è ora difatti ridotta a quella di un Luogotenente Governatore.
### Procedimento legislativo per la revisione costituzionale
Prima del 1982 la Costituzione del Canada rimaneva un atto del Parlamento britannico (e dunque denominato propriamente British North America Act, 1867) che non prevedeva alcuna formula emendante, dunque necessitando il ricorso al suddetto Parlamento per la approvazione di leggi ad hoc finalizzate a tale proposito. Soltanto nel 1982 il Canada completò il proprio processo di rimpatrio acquisendo piena sovranità. La nuova Costituzione (Constitution Act) che ne risultò (mantenendo comunque parte della precedente), diversamente da quanto accade per le leggi ordinarie, disciplinava espressamente un procedimento per la approvazione di leggi atte a modificare la stessa Costituzione (sezioni 38-49). Queste leggi non hanno tuttavia il carattere formale di legge costituzionale (come in Italia), ma di emendamenti alla Costituzione stessa.
È opportuno ricordare inoltre, come prescritto dalla sezione 46, che l'iniziativa di emendamenti costituzionali è di esclusiva competenza di una Camera (federale o provinciale che sia), e può essere revocata prima del rilascio del Proclama da parte della stessa. Interessante è peraltro una precisazione relativa al Senato (sezione 47): un qualunque emendamento può essere proclamato senza la previa approvazione da parte del Senato se, entro 180 giorni dalla deliberazione da parte della Camera dei Comuni, il Senato non abbia deliberato circa l'emendamento e se, dopo la scadenza di suddetto termine, la Camera di Comuni adotta nuovamente il provvedimento.
**Procedura generale**
Gran parte degli emendamenti alla Costituzione possono essere approvati soltanto se adottati a) dalla Camera dei Comuni e dal Senato, e b) da almeno i due terzi delle assemblee legislative provinciali (i.e., almeno 7 province) rappresentanti almeno il 50% della popolazione nazionale (fermo restando l'uso della procedura ordinaria per la approvazione degli emendamenti da parte delle singole Camere). Questa formula (sez. 38, Constitution Act, 1982) è ufficialmente denominata general amendment procedure (seppur colloquialmente nota come 7+50 formula per ovvi motivi).
Una volta che la procedura per l'adozione di un emendamento viene seguita con successo, l'emendamento viene formalizzato tramite Proclama da parte del Governo facente funzione di Governatore Generale (Governor-General-in-Council). Ufficialmente, dunque, la Costituzione viene emendata per proclamazione, e il rilascio del Proclama richiede previa deliberazione da parte della Camera dei Comuni, del Senato e del numero necessario di assemblee legislative provinciali.
In base a quanto stabilisce la sezione 42, la procedura generale di cui alla sezione 38 è riservata ai seguenti temi:
* Il principio di rappresentanza proporzionata delle province nella Camera dei Comuni prescritto dalla Costituzione del Canada;
* I poteri del Senato e il metodo di selezione dei senatori;
* Il numero di membri che rappresentano una provincia al Senato di cui la stessa provincia ha diritto nonché le qualifiche dei senatori in merito alla propria residenza nella provincia che rappresentano;
* Fermo restando il quarto comma della sezione 41, la Corte Suprema del Canada;
* La estensione di province esistenti nei territori;
* La creazione di nuove province.
La Costituzione precisa inoltre che (sez. 43), qualora un emendamento costituzionale si riferisca ad un'unica provincia, è richiesto solamente l'assenso da parte del Parlamento della provincia interessata. Infatti 7 degli 11 emendamenti finora approvati sono di questo tipo: 4 per Terranova e Labrador, 1 per il Nuovo Brunswick, 1 per l'Isola del Principe Edoardo, e 1 per il Québec.
Infinite, fermo restando quanto stabilito dalla sezione 41, la sezione 45 sancisce che è di competenza esclusiva dell'assemblea legislativa di una provincia approvare leggi atte a emendare la costituzione della provincia stessa laddove sussista una costituzione provinciale (i.e., uno statuto).
**Procedura speciale**
Alcune parti della Costituzione possono essere modificate se e solo se vi è consenso unanime di tutte le province in aggiunta ai due rami del Parlamento federale. Questa procedura, sancita dalla sezione 41 e comunemente denominata unanimity formula, è riservata ai seguenti temi:
* La carica di Regina (o comunque di sovrano britannico), di Governatore Generale e di Luogotenente Governatore di una provincia;
* Il diritto di una provincia ad un numero di deputati nella Camera dei Comuni non inferiore al numero di senatori spettanti a ciascuna provincia nel momento in cui la Costituzione del 1982 è entrata in vigore;
* Fermo restando la sezione 43, l'uso delle lingue inglese e francese;
* La composizione della Corte Suprema del Canada.;
* Modificare lo stesso procedimento legislativo per la approvazione di emendamenti costituzionali.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Forl%C3%AC-Cesena
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Provincia di Forlì-Cesena
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# Provincia di Forlì-Cesena
La provincia di Forlì-Cesena è una provincia italiana della regione Emilia-Romagna di 391 944 abitanti, con capoluogo la città di Forlì.
Fino al 1992 era denominata "provincia di Forlì" e comprendeva, oltre al Cesenate, anche il Riminese: col distacco del territorio destinato a costituire la provincia di Rimini, la restante parte assunse il nome attuale, mantenendo la sigla automobilistica FO, che fu cambiata in FC nel 1999, senza tuttavia conferire a Cesena lo status di co-capoluogo. Confina a nord con la provincia di Ravenna, a est con il mare Adriatico, a sud-est con la provincia di Rimini, a ovest e sud-ovest con la Toscana (provincia di Arezzo e città metropolitana di Firenze).
Da un punto di vista amministrativo, la provincia di Forlì-Cesena ha diviso il suo territorio in tre circondari (unione dei comuni), uno di 15 comuni, uno di 9 e l'ultimo di soli 6. Il comprensorio di Forlì (unione Romagna Forlivese) conta 186 525 abitanti, quello di Cesena (Unione Valle Savio) ne conta 116 465 e quello di Cesenatico-Savignano (unione Rubicone e Mare) 91 877. Comprende inoltre due comunità montane: quella dell'Appennino Forlivese e quella dell'Appennino Cesenate, oltre all'Unione montana "Acquacheta - Romagna Toscana".
## Storia del territorio della provincia attuale
### Le prime testimonianze
Dai numerosi ritrovamenti archeologici effettuati in tutta la provincia, si è potuto affermare che già dalla preistoria questo territorio era abitato, i ritrovamenti più significativi sono quelli di monte Poggiolo e del Colle Garampo.
Nel 285 a.C. viene conquistata per la prima volta Cesena dai romani, nel 266 a.C. Sarsina, fondata da popolazioni umbre, viene conquistata dai romani, sempre a Sarsina nel 254 a.C. nasce il commediografo Tito Maccio Plauto. Dal 191 al 187 a.C. viene costruita la via Emilia tra Rimini e Piacenza. Agli inizi del II secolo a.C. i romani fondano la colonia di Forum Livii, la futura Forlì.
Giulio Cesare il 10 gennaio del 49 a.C. attraversò il fiume Rubicone (o il Pisciatello) alla testa di un esercito, violando apertamente la legge che proibiva l'ingresso armato dentro i confini dell'Italia e dando il via alla seconda guerra civile, pronunciando la celeberrima frase: Alea iacta est.
Dal VI secolo all'VIII secolo Forlì e Cesena e il loro territorio fanno parte dell'esarcato di Ravenna. Il longobardo Astolfo invade l'esarcato nel 751, ponendo fine alla dominazione bizantina nell'Italia settentrionale.
### Dall'età comunale alle signorie
Nell'XI secolo Forlì e Cesena si danno statuto di libero comune.
La ghibellina Forlì accoglie Federico II nel 1241, che le concede l'uso dell'aquila sveva nello stemma comunale. Nel 1278 Rodolfo I d'Asburgo riconferma a Nicolò III la donazione della Romagna e Marche che Pipino il Breve aveva fatto a Stefano II. Nel 1282 avviene lo scontro tra l'esercito francese, inviato da Papa Martino IV, e il conte Guido da Montefeltro (battaglia di Forlì).
Nel 1302 Cesenatico viene fondato come porto militare da Cesena.
Scarpetta Ordelaffi, futuro signore di Forlì, nel 1303 offre ospitalità a Dante Alighieri, esule da Firenze. Nel 1338, dopo la sollevazione contro il legato papale Bertrando del Poggetto, Cesena passa nelle mani di Francesco II Ordelaffi. Gil Álvarez Carrillo de Albornoz, cardinale legato in Romagna per conto di Innocenzo VI, avvia una lunga campagna militare contro Francesco Ordelaffi, campagna che avrà il suo culmine nella crociata contro i forlivesi. Il 21 giugno del 1357 Cia Ordelaffi, moglie di Francesco Ordelaffi, si arrende in Cesena al cardinale Albornoz, mentre il 28 giugno il loro figlio abbandona Bertinoro. Il 4 luglio del 1359 cade Forlì, nel 1361 viene distrutta Forlimpopoli ad opera del cardinale Albornoz.
Nel 1371 il cardinale Anglico de Grimoard descrive la provincia di Romagna.
Nel 1376 rientra la famiglia Ordelaffi a Forlì.
Dal 1º al 3 novembre del 1377 le truppe bretoni del cardinale Roberto di Ginevra, legato papale, comandante del capitano di ventura Giovanni Acuto, distruggono Cesena. Cesena viene concessa a Galeotto I Malatesta da papa Urbano VI nel 1378, ponendo l'inizio della signoria malatestiana sulla città.
Nel 1403 Castrocaro passa dal dominio degli arcivescovi di Ravenna a Firenze e diviene capoluogo della Romagna toscana fino al 1579.
Nel 1428 una xilografia della Madonna, conservata nel Duomo di Forlì scampa miracolosamente a un incendio; da allora diviene patrona della città col nome di Madonna del Fuoco.
Ad opera di Novello Malatesta nel 1447 inizia la costruzione della Biblioteca Malatestiana di Cesena, l'inaugurazione avverrà il 15 agosto del 1454.
### Il ritorno della Chiesa
Il 20 novembre del 1465 muore Novello Malatesta, e ha così fine la dinastia della famiglia a Cesena. Muore l'ultimo signore di Forlì, Pino III Ordelaffi, nel 1480.
Girolamo Riario, con la moglie Caterina Sforza, diviene il nuovo signore di Forlì nel 1484; quattro anni più tardi verrà assassinato dai sicari della famiglia Orsi.
Il 12 gennaio del 1500 Caterina Sforza viene spodestata da Cesare Borgia, che occupa Forlì e diviene duca di Romagna; il 2 agosto anche Cesena capitola al Valentino, e diviene la capitale del Ducato di Romagna. Due anni più tardi giunge in città Leonardo da Vinci, al seguito di Borgia, per rilevare ed aggiornare le fortificazioni delle città di Romagna e ispeziona il porto-canale di Cesenatico.
Cesena e Forlì, nel 1504, ritornano sotto il dominio dello Stato della Chiesa, che si protrarrà fino al 1796.
La signoria Zampeschi inizia nel 1535 a Forlimpopoli.
Nel 1564 viene fondata la cittadella fortificata di Eliopoli-Terra del Sole ad opera del granduca di Toscana Cosimo I de' Medici.
Nel 1581 Longiano passò sotto il dominio diretto della Chiesa, anche Forlimpopoli subirà la stessa fine undici anni più tardi.
Nel 1775 sale a soglio pontificio il cesenate Giovanni Angelo Braschi, con il nome di Pio VI.
Nel 1796 i francesi occupano il territorio delle legazioni pontificie.
Forlì e Cesena entrano a far parte della Repubblica Cisalpina nel 1797, e nel settembre dell'anno successivo Forlì diviene capitale del Dipartimento del Rubicone, comprende Cesena, Ravenna e Rimini.
Nel 1799 muore, all'età di 81 anni, papa Pio VI; nell'anno seguente divenne papa nuovamente un cesenate: Luigi Barnaba Chiaramonti, che assunse il nome di Pio VII.
### La restaurazione e il risorgimento
Cesena e Forlì tornano sotto l'autorità pontificia nel 1815. Nel 1823 muore papa Pio VII all'età di 81 anni. Il governo pontificato riconosce l'autonomia comunale di Cesenatico.
Il 5 febbraio del 1831 avviene un'insurrezione popolare a Forlì; invece il 20 gennaio dell'anno seguente, 5000 soldati pontifici marciarono su Cesena, pronti a reprimere i ribelli cesenati; lo scontro si rivelò subito impari e rapida fu l'entrata dei papalini in città, dove uccisero tra le 15 e le 20 persone, dandosi poi al saccheggio.
Si forma la Pinacoteca di Forlì nel 1838.
A Forlì l'assemblea popolare dei circoli politici della Romagna e Marche del 13 dicembre del 1848 chiede la nomina di un governo provvisorio.
Il 1º agosto del 1849 Garibaldi e Anita morente si imbarcano nel porto di Cesenatico alla volta di Venezia.
Nel 1851 il brigante Stefano Pelloni, detto il Passatore, fa irruzione con la propria banda nel Teatro di Forlimpopoli e per qualche giorno tiene in scacco le forze dell'ordine della città.
### Dall'unità d'Italia al Fascismo
Il 1º settembre del 1859 a Bologna l'assemblea della Romagna dichiara cessato il potere temporale dei papi, il 27 dicembre con decreto dittatoriale viene costituita ufficialmente la Provincia di Forlì, suddivisa nei circondari di Forlì, di Cesena e di Rimini.
Nel marzo del 1860 a seguito di un plebiscito popolare le città di Forlì e Cesena entrano a far parte del Regno di Sardegna (che divenne poi Regno d'Italia). L'anno successivo, compiendo un progetto già approvato dal governo di Pio IX, viene costruito l'asse ferroviario Bologna-Rimini, inaugurato prima nel tronco Bologna-Forlì e poi nel successivo Forlì-Rimini.
Apre il Museo archeologico di Forlì nel 1874, grazie all'opera di Antonio Santarelli.
Nel 1883 si costituisce la Pinacoteca di Cesena; nello stesso anno nasce a Dovia di Predappio Benito Mussolini. Nel 1890 viene istituito da Antonio Santarelli il Museo archeologico di Sarsina.
Nel 1923 il territorio provinciale si ingrandisce mediante l'acquisizione dei dodici comuni del circondario di Rocca San Casciano, parte della cosiddetta Romagna toscana, già della provincia di Firenze. L'operazione aveva anche un valore propagandistico, perché consentiva di situare all'interno della provincia di Forlì le sorgenti del Tevere, il fiume di Roma. Ciò accreditava, nell'immaginario, il percorso politico di Benito Mussolini, che si presentava come l'ultimo degli antichi Romani, da Predappio, appunto in provincia di Forlì, a Roma, alla guida del Paese.
Dopo l'armistizio del settembre del 1943, anche Cesena e Forlì danno il loro contributo alla guerra di resistenza. In particolare, in provincia di Forlì nasce la prima repubblica partigiana, la repubblica del Corniolo.
Dopo che, nel maggio del 1944 Cesena è stata bombardata, una sorte ancora più dura tocca a Forlì in dicembre, quando rimane distrutta una parte non irrilevante del patrimonio artistico della città: il Teatro Comunale, che non verrà più ricostruito, la Torre Civica e la Chiesa di San Biagio contenente affreschi di Melozzo degli Ambrosi.
### Dal dopoguerra ad oggi
Nel 1961 apre il Museo archeologico Civico di Forlimpopoli.
Nel 1966 apre il primo tratto, da Bologna a Cesena, dell'Autostrada A14.
Nel 1969 viene inaugurato il nuovo Museo storico dell'Antichità di Cesena (oggi Museo Archeologico) dopo un lungo e costante impegno di studiosi dell'Università di Bologna; nel 1972, il nuovo Museo meritò anche una menzione speciale dell'UNESCO.
Nel 1982 viene ultimata la Diga di Ridracoli (alta 103,5 m, con uno sviluppo di coronamento di 430 m), grande riserva idrica per i comuni della provincia. Nello stesso 1982 viene aperta al pubblico la Pinacoteca comunale di Cesena nei restaurati locali nell'Ex-convento di San Biagio.
Nel 1986 la Diocesi di Cesena e la Diocesi di Forlì cambiano rispettivamente la propria denominazione in Diocesi di Cesena-Sarsina e Diocesi di Forlì-Bertinoro, con alcune modifiche territoriali.
Nel 1989 vengono avviati gli insediamenti universitari di Cesena e Forlì, con l'attivazione dei primi corsi di laurea decentrati dell'Ateneo di Bologna.
Nel 1992, con il Decreto Legislativo n. 252, viene denominata la nuova Provincia di Forlì-Cesena, contestualmente all'istituzione della nuova Provincia di Rimini. Nel 1993 nasce l'ente di gestione del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Nel 1995 avvengono le prime elezioni amministrative della nuova provincia.
Nel 1999 la provincia di Forlì-Cesena ha assunto la sigla automobilistica FC in luogo del precedente FO.
Nel 2005 l'UNESCO ha inserito nel Registro della Memoria del Mondo la Biblioteca Malatestiana di Cesena.
Nel 2010 anche il codice ISO della Provincia è stato aggiornato in FC.
## Monumenti e luoghi d'interesse
### Architetture religiose
* Abbazia di Sant'Ellero di Galeata
Nell'Abbazia romanica sono conservate le spoglie di Sant'Ellero. I lavori per la costruzione dell'abbazia iniziarono nel 497. Il complesso monastico è stato più volte ricostruito e restaurato: di esso rimane la chiesa romanica con la facciata in blocchi di arenaria. L'osservazione dell'esterno rivela che appartiene al romanico la facciata a salienti, in pietra dalle tonalità calde, nel cui timpano spicca l'oculo cilindrico. La parte più importante e affascinante dell'esterno è comunque il portale, restaurato di recente, strombato verso l'interno, il cui arco a tutto sesto si regge su antichi capitelli scolpiti che recano i segni del tempo, ma ancora perfettamente leggibili.
* Abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena
L'imponente complesso dell'Abbazia di Santa Maria del Monte sorge sul colle Spaziano. Al colle, dove ora sorge la millenaria basilica, era solito andare in preghiera il vescovo Mauro, oggi santo; dopo la sua morte fu eretta una chiesa, 1000 ca., e poi tra il 1001 e il 1026 venne edificato un monastero. Nel corso degli anni la basilica si è arricchita di notevoli opere d'arte. Inoltre va ricordata la di collezione di ex voto, una delle più grandi d'Europa.
* Abbazia di San Mercuriale di Forlì
La chiesa odierna sorge in gran parte sull'area occupata fin dal IV secolo-V secolo dalla pieve dedicata a Santo Stefano, che andò distrutta da un incendio nel 1173, seguito dell'incendio, la chiesa fu ricostruita con tre navate e tre absidi, una voluminosa cripta e un protiro che precedeva il portale. Compare anche l'intitolazione a San Mercuriale. L'attuale edificio, in stile romanico lombardo, fu terminato nel 1180 insieme al campanile.
* Basilica di Santa Maria Assunta di Bagno di Romagna
La Basilica si affaccia sulla piazza principale, l'impianto attuale della chiesa risale al Rinascimento. Lo storico camaldolese Fortunio ne fa risalire la fondazione all'anno 860. Dell'antica chiesa rimane il campanile alto; il portale di Santa Maria, inserito su un precedente portale con arco a tutto sesto, che mostra alla sua destra lo stemma dei Camaldolesi che furono ininterrottamente presenti dal 1299 al 1808; all'interno è presente il fonte battesimale risalente al Mille; nelle sette cappelle sono conservate il corporale del miracolo eucaristico avvenuto nel 1412; un trittico di Neri di Bicci (1467); una "Madonna della Rosa" del maestro di Sant'Ivo (1410); una "Vergine" eseguita nella bottega di Donatello verso il 1410; il tabernacolo quattrocentesco situato nella prima cappella a destra a partire dal presbiterio, attribuito alla scuola di Giuliano da Maiano.
* Basilica di San Pellegrino Laziosi di Forlì
La basilica, situata nell'antico rione di Campostrino, si compone di tre navate, con dieci altari laterali, convergenti tutti verso l'abside. È costruita su una chiesa preesistente, dedicata a Sant'Agnese, di cui si può vedere il portale ogivale inserito nell'attuale facciata. Notevole è anche il trecentesco coro in legno: l'unico esempio di stile gotico in Romagna e forse il più antico di tutta la regione. Dal 1345 nella chiesa, curata dall'ordine religioso dei Servi di Maria, è custodito il corpo di San Pellegrino Laziosi, tumulato dal Settecento nel santuario, collocato nel lato destro della basilica. È meta di pellegrinaggi soprattutto il 1º maggio, giorno in cui Forlì festeggia il santo. In questo giorno nel rione Campostrino ci sono numerose bancarelle che vendono cedri.
* Basilica di San Rufillo di Forlimpopoli
La Basilica edificata intorno al VI secolo, conservante le reliquie del Santo. Oltre alle due pale, una dipinta da Luca Longhi nel 1528 raffigurante la Madonna col Bambino, l'altra (anch'essa cinquecentesca) di Francesco Menzocchi rappresentante la Deposizione della Croce, si possono ammirare all'esterno due monumenti sepolcrali dedicati ai signori Brunoro I Zampeschi e Brunoro II Zampeschi.
* Basilica di San Vicinio di Sarsina
La chiesa, di stile romanico, fu costruita in un'epoca fra X ed XI secolo, su un edificio preesistente di epoca romana o paleocristiana. Essa è dedicata al primo vescovo della chiesa sarsinate, Vicinio, vissuto fra III e IV secolo. Secondo la tradizione il santo usava pregare con una catena al collo, alla quale era legato un pesante macigno, ed invocava l'aiuto di Dio contro il maligno. Nella chiesa è conservata una catena, ritenuta quella di san Vicinio, che ancora oggi i fedeli, per devozione, usano indossare, per invocare l'aiuto del santo protettore contro il male.
* Cattedrale di Santa Croce di Forlì
L'attuale aspetto neoclassico, frutto dei grandi lavori che seguirono l'abbattimento della primitiva chiesa romanico gotica, le fu conferito dall'architetto Giulio Zambianchi che completò la nuova fabbrica nel 1841. Della struttura precedente rimangono la Cappella del Santissimo Sacramento nella navata destra e la grande Cappella della Madonna del Fuoco nella navata sinistra realizzata tra il 1614 e il 1636 sovrastata da una cupola ottagonale affrescata da Felice Cignani che vi raffigurò l'Assunzione della Vergine in cielo.
* Cattedrale di San Giovanni Battista di Cesena
Di valore storico-artistico è anche il Duomo cittadino dedicato a San Giovanni Battista, in stile gotico-romanico e risalente alla fine del Trecento, al cui interno sono racchiuse le spoglie di San Mauro. Il tempio conserva la più grande opera scultorea di Cesena, realizzata fra il 1494 e il 1505 dallo scultore lombardo Giovanni Battista Bregno da Osteno, entro la nicchia racchiusa fra due pilastri, decorati con candelabri, lo scultore ha raffigurato al centro, Cristo che raccoglie il proprio sangue in un calice fra i santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista e ai lati, Carlo e Camillo Verardi inginocchiati. Nei tondi, la Vergine Annunziata e l'Arcangelo Gabriele; il coronamento, nel quale si ipotizza fosse originariamente la figura del Padre Eterno, contiene oggi una conchiglia novecentesca. All'interno della Cattedrale è stato recentemente restituito dal ricercatore Alex Cavallucci al pittore manierista Livio Agresti un piccolo e importante dipinto raffigurante il Santo Battista eseguito su lastra di rame. Nella Cappella della Madonna del Popolo sono presenti affreschi di Corrado Giaquinto del 1750.
* Chiesa di San Lorenzo di Sogliano al Rubicone
La chiesa è facilmente riconoscibile perché si impone su tutto il paese. La fondazione di questa chiesa risale al 1144, con la prima testimonianza scritta in una bolla di Papa Lucio II. Nel 1700 l'edificio cominciò a decadere: nell'aprile del 1781 vi fu un terremoto che danneggiò seriamente l'intero edificio e la si poté inaugurare e riaprire al culto l'8 agosto 1819 dopo una serie di restauri messi a punto per rendere stabile la parrocchiale: da questo momento in poi la chiesa ebbe il suo aspetto attuale. Un secondo terremoto avvenuto all'inizio del XX secolo e i danni causati dal primo conflitto mondiale, resero d'obbligo un radicale intervento di restauro e la ricostruzione quasi totale dell'edificio che venne riaperto solo il 23 ottobre del 1938. L'interno ad unica navata è ampio e abbastanza luminoso, la copertura del soffitto è a volta a botte, possiede 4 cappelle per lato con archi a tutto sesto e copertura a botte.
* Chiesa di San Rocco di Gatteo
La Chiesa fu costruita nel 1484 circa in occasione delle pestilenze del 1435-1436 e del 1458-1461, nel rispetto del culto di San Rocco quale Santo al quale veniva richiesta protezione contro la peste. La struttura dell'Oratorio, o Chiesetta a capanna, è molto semplice: ha una sola navata con struttura lignea e pochissime aperture costituite da un piccolo rosone sul portale d'ingresso ed una finestra.
* Concattedrale di Santa Caterina di Bertinoro
La Concattedrale venne costruita nel 1500 sui resti del piccolo oratorio di Santa Caterina. In stile bramantesco conserva un notevole quadro del precedente oratorio ed un crocifisso ligneo del XVI secolo, al quale si lega un racconto; si narra infatti che fu scolpito da un pellegrino che avendo trovato rifugio nella zona alla sua partenza ricavò il manufatto da un imponente fico.
* Concattedrale di Santo Stefano di Modigliana
La Concattedrale ha origini molto antiche. Essa è documentata per la prima volta nell'892 come pieve di Santo Stefano in Juviniano; di questo antico edificio non rimane oggi che la cripta, a causa delle profonde ristrutturazioni che subì nel corso del XV secolo. La nuova chiesa fu consacrata dallo stesso Papa Giulio II, in occasione del suo passaggio nella città nel 1506.
* Eremo di Montepaolo di Dovadola
Sorge nei pressi di un antico monastero che ospitò Sant'Antonio di Padova per quasi un anno, dal maggio 1221 al marzo 1222. Il culto del santo è rimasto vivo in tutta l'area. Nel 1629 si verificò una guarigione miracolosa, che venne attribuita al santo. Fu edificato un eremo, che esiste tuttora, ricostruito interamente nel 1908 dopo un improvviso crollo.
* Pieve di San Giovanni in Compito di Savignano sul Rubicone
Antichissima pieve situata nella frazione di San Giovanni in Compito nel sito dove sorgeva l'insediamento di epoca romana; si trova citata in alcuni documenti ravennati del VII secolo. L'edificio originario fu però distrutto durante la guerra tra Longobardi e Bizantini nell'VIII secolo. L'attuale struttura, che presenta aspetti architettonici simili alle chiese ravennati ed altri di tipo romanico, dovrebbe risalire al X-XI secolo. Importanti restauri furono eseguiti nel 1822 e nel 1959-60. Elementi architettonici molto antichi, inseriti nella costruzione della chiesa come materiale di reimpiego da precedenti edifici, sono: l'architrave a treccia, un capitello di marmo con scolpito un tralcio di vite (usato come acquasantiera), la soglia di marmo rosso di Verona.
### Architetture militari
* Castello di Giaggiolo di Forlì
Il castello, documentato già nel 1021, fu la sede del ramo dei Malatesta detto di Giaggiolo, il cui capostipite fu quel Paolo Malatesta citato da Dante, insieme a Francesca da Polenta, nel V canto dell'Inferno. Infatti, vi nacque Orabile Beatrice, figlia dei Conti Severi di Giaggiolo, sposa di Paolo Malatesta. Il figlio di Paolo, Uberto Malatesta, conte di Giaggiolo, fu ucciso a tradimento nel 1324 per aver aderito al partito ghibellino. Anche Guido da Montefeltro, che aveva sposato Manentessa di Ghiaggiolo, rivendicò il titolo di Conte di Ghiaggiolo, alla morte del cognato Uberto di Ghiaggiolo.
* Castello Malatestiano di Longiano
Il castello fu fondato nel 1059 per scopi difensivi. Dal 1290 al 1463 questo castello fu dunque un possedimento dei Malatesta; dal 1463 al 1519 appartenne allo Stato della Chiesa. Nel 1503 le truppe di Cesare Borgia conquista il borgo. Il 16 settembre 1519 Papa Leone X concesse in feudo perpetuo Longiano al Conte Guido Rangone di Modena. Dopo lìUnità d'Italia il castello fu ristrutturato. Durante la seconda guerra mondiale fu bombardato.
* Castello di San Martino in Converseto di Borghi
Fu costruito nel XII secolo nei pressi dell'omonima chiesa risalente al secolo precedente. Del castello rimangono oggi solo delle vestigia di mura. Anche questa comunità fu autonoma, sui iuris, e condivise le vicende del castello dei Borghi fino al XVII secolo, del Vicariato di Sant'Arcangelo e poi fu sotto i Malatesta di Rimini e di Sogliano. Fu distrutto, come Raggiano, dalla Compagnia del Conte Lando e poi ricostruito. Il 21 marzo del 1621 fu venduto da Sigismondo II di Malatesta a Mons. Francesco Sacrati. Nel 1645 fu ceduto alla Santa Sede.
* Castello di Sorrivoli
Il Castello di Sorrivoli fu proprietà degli arcivescovi di Ravenna, poi dei Malatesta nel 1237, dello Stato della Chiesa 1290, e dei Roverella di Cesena nel XV secolo. Successivamente il castello passò agli Allocatelli Fabbri e poi, dopo i bombardamenti del 1944 alla prebenda parrocchiale. Oggi è adibito a Chiesa e abitazione.
* Rocca di Bertinoro
La Rocca fu costruita probabilmente intorno all'anno Mille. La Rocca venne costruita in modo tale da fonderla con gli speroni di roccia sui quali poggia e questa la dota di un ulteriore strumento di difesa naturale. La Rocca fu per molto tempo il cuore del paese ed oltre che residenza signorile, fungeva anche da deposito di provviste ed acqua, prigione ed era il centro della vita militare. Dopo aver ospitato Federico Barbarossa nel 1177, le sue mura ospitarono personaggi legati alle famiglie Sforza e Borgia, fino a divenire sede vescovile. È sede del Museo di Arte Sacra e del Centro Universitario di Bertinoro.
* Rocca delle Caminate di Meldola
La Rocca era un bastione difensivo e di avvistamento sito nella omonima frazione a pochi chilometri dal Comune di Meldola. Agli inizi del Novecento ne restava solo qualche rudere. Su tali ruderi nel 1929 fu costruito un nuovo edificio, che imitava lo stile medioevale, per donarlo a Benito Mussolini, il quale vi ospitò personaggi di rilievo storico a cavallo delle due Guerre Mondiali.
* Rocca Malatestiana di Cesena
Cesena deve alla famiglia dei Malatesta anche la sua Rocca, una delle più imponenti della Romagna, con "corte" e due torrioni centrali, chiamati "Maschio" e "Femmina". In quest'ultimo è allestito il Museo di Storia dell'Agricoltura che offre ai visitatori uno spaccato sul mondo rurale romagnolo nel corso dei tempi, mentre nel "Maschio" è posta l'esposizione permanente di Ceramiche Malatestiane.
* Rocca di Montepoggiolo di Castrocaro Terme e Terra del Sole
Nato probabilmente come torre di vedetta della cittadella di Castrocaro Terme, i primi documenti storici che riportano indirettamente informazioni su questa rocca portano la data del 906, dove viene citato tal conte Berengario del castello di Montepoggiolo. Nel 1403, insieme al castello di Castrocaro viene annessa al Granducato di Toscana. Nel 1471 viene deciso il suo ampliamento da semplice torre a rocca vera e propria e tra il 1482 e il 1490 fu costruita su progetto di Giuliano da Maiano. Nel 1564, con la costruzione di Terra del Sole a brevissima distanza, la rocca di Montepoggiolo ne diviene vedetta, fino al suo disarmo nel 1772. Nel 1782 venne ceduta e da allora è rimasta proprietà privata.
* Rocca di Meldola
La Rocca, sorge su uno sperone di roccia che domina il borgo dall'alto. Probabilmente risalente all'anno 1000, essa è stata teatro di dominazione dei Montefeltro prima, degli Ordelaffi e dei Malatesta poi. Baluardo militare, venne convertita a residenza privata da Leonello Pio da Carpi.
* Rocca di Ravaldino di Forlì
Fu cittadella centrale nel sistema difensivo delle mura medievali già ai tempi degli Ordelaffi e centro di governo, in particolare sotto Caterina Sforza: la Rocca fu il principale teatro dello scontro con le truppe francesi e pontificie di Cesare Borgia. La cittadella è costituita da soli due torrioni posti nel lato nord-est della città, in posizione abbastanza distante dalla rocca. Durante il XV secolo la cittadella era cinta da un profondo ed ampio fossato, di cui rimane visibile traccia, che fu asciugato e parzialmente riempito quando la fortezza perse gradualmente la sua funzione e passò ad essere adibita a carcere.
### Siti archeologici
* Fornaci romane di Ronta di Cesena
Nel settembre del 2005, durante i lavori per la realizzazione del Canale Emiliano Romagnolo, sono state scoperte a Ronta di Cesena delle fornaci romane. Esse sono le più integre mai rinvenute in Emilia-Romagna e forse in tutta l'Italia settentrionale. Il complesso risale al II secolo a.C. ed è composto da tre fornaci di forma rettangolare di grandi dimensioni, la pavimentazione fu fabbricata in mattoncini. All'interno di esse si producevano laterizi.
* Parco archeologico del Colle Garampo di Cesena
Recentemente, durante lavori di scavo, sono stati scoperti nel centro storico dei reperti di epoca romana, fra i quali un mosaico pavimentale in tessere bianche e nere con decorazioni vegetali e libere che, "staccato" dalla sua originaria collocazione ed interamente ristrutturato dagli esperti restauratori della scuola di Ravenna, è attualmente esposto in una sala del Palazzo Comunale.
Altri reperti di epoca romana e medievale (fondamenta di edifici e strade adiacenti) che si ritengono di notevole valore storico, sono stati rinvenuti nel 2005, durante gli scavi per la costruzione di un parcheggio, nelle immediate vicinanze del centro storico.
* Sito archeologico di Monte Poggiolo di Castrocaro Terme e Terra del Sole
A poca distanza dal castello, in località detta Ca' Belvedere, sono stati ritrovati a partire dal 1983 migliaia di reperti litici, manufatti risalenti ad oltre ottocentomila anni fa, considerati di grande importanza per la conoscenza dell'Italia del Paleolitico poiché spostavano molto indietro nel tempo le conoscenze relative alla presenza di ominidi nella Penisola italiana. In ogni caso il sito di Monte Poggiolo è importante per essere un luogo di costruzione dove gli ominidi hanno realizzato i manufatti, lasciando in loco le schegge del lavoro eseguito e in qualche caso il pezzo stesso che, abbandonato perché forse non ben realizzato, ha permesso agli archeologi di ricostruire tutte le fasi del lavoro, scheggia per scheggia fino a riassemblare la pietra originale.
### Aree naturali
* Parco naturale del fiume Savio
Il Parco si trova nel comune di Cesena, lungo il corso del fiume Savio. Arriva fin dentro il centro urbano di Cesena, sviluppandosi per 6 km, da Molino Cento fino al Ponte Nuovo. È previsto un ampliamento verso la zona di Roversano. Il parco ospita un'ampia varietà di uccelli e di mammiferi selvatici, dagli aironi alle poiane, dalle lepri ai caprioli. L'accesso all'area naturalistica avviene attraverso sentieri a basso impatto ambientale, presenti su entrambe le rive, con attraversamenti a guado e passerelle ciclopedonali, mentre il tratto fra il Ponte Vecchio e il Ponte Nuovo è concepito come parco urbano per il tempo libero dei cittadini.
* Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Il Parco Nazionale è stato istituito nel 1993 ed è situato nell'Appennino settentrionale, tra le province di Forlì-Cesena, di Arezzo e di Firenze. Il Parco ha come elemento caratterizzante la dorsale appenninica ad andamento tendenzialmente nordovest/sud-est. Dal crinale, si sviluppano nel versante romagnolo, una serie di contrafforti secondari subparalleli che danno origine a diverse vallate laterali. Le quote del Parco variano da 400 a 1.658 metri: il Monte Falco (1.658 m) ed il Monte Falterona (1.654 m), da cui sorge il fiume Arno, sono le vette più alte. Dal punto di vista naturalistico, circa l'80% del territorio è boscoso: l'area protetta rappresenta una delle foreste più pregiate d'Europa. Dal 23 settembre 1985 la R.N.I. di Sasso Fratino è insignita del Diploma delle Aree protette del Consiglio d'Europa (Risoluzione (85) 12 del 23.9.85), mentre il 7 luglio 2017, a Cracovia, la Commissione UNESCO ha inserito la Riserva naturale integrale di Sasso Fratino e le faggete vetuste ricomprese nel perimetro del parco, nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità all'interno del sito seriale Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe.
## Società
### Evoluzione demografica
La tabella seguente riporta l'evoluzione del numero dei residenti nella provincia dal 2001 al 2010:
| Anno | Residenti | Variazione |
| - | - | - |
| 2001 | 358 525 | — |
| 2002 | 362 245 | 1,0% |
| 2003 | 366 805 | 1,3% |
| 2004 | 371 318 | 1,2% |
| 2005 | 374 678 | 0,9% |
| 2006 | 377 993 | 0,9% |
| 2007 | 383 043 | 1,3% |
| 2008 | 388 019 | 1,3% |
| 2009 | 392 329 | 1,1% |
| 2010 | 395 489 | 0,8% |
### Lingue e dialetti
Nella provincia, accanto alla lingua italiana, si parla la lingua romagnola. Quest'ultima, derivante dal latino e inclusa nella famiglia delle lingue gallo-italiche, è caratterizzata da un forte rilievo delle consonanti nelle parole e da una notevole moltiplicazione dei fonemi vocalici rispetto all'italiano, che ne ha solo sette. Esistono comunque varie forme del dialetto stesso. Ad esempio quello di Cesena è differente da quello di Forlì. Linguisticamente, il centro è rappresentato proprio dalla zona di Forlì, che costituirebbe dunque il fulcro glottologica , mentre a mano a mano che ci si sposta verso la periferia dell'area linguistica romagnola (oltre i confini regionali a sud, ovest e verso l’Emilia a nord) le caratteristiche si vanno facendo sempre meno peculiari: Dante Alighieri, infatti, nel De vulgari eloquentia vede nella città di Forlì il meditullium della Romagna, cioè la sua zona centrale, anche dal punto di vista linguistico. Interessanti influenze toscane, dovute a motivi sia geografici sia storici, si notano nella cosiddetta Romagna toscana.
### Religione
La maggioranza della popolazione è di religione cattolica, le città di Forlì e Cesena sono sede vescovile delle rispettive diocesi.
In provincia sono anche presenti comunità evangeliche (Assemblea di Dio in Italia e Chiesa Evangelica Battista), testimoni di Geova e seguaci di altre confessioni libere come quelli della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno.
Con l'immigrazione sono giunte anche fedi di carattere orientale come il Buddismo, l'Induismo e fedi cristiano-ortodosse. La parte più rilevante tra queste minoranze è però costituita da persone di fede musulmana; a Cesena è presente il Centro di Cultura e di Studi Islamici e nella frazione di Monte Aguzzo di Cesena è presente l'unico luogo di sepoltura per gli islamici in Romagna, mentre a Forlì è presente il Centro Culturale Islamico.
Inoltre a Cesena è presente la Chiesa di Scientology, che hanno fondato un'associazione di volontariato chiamata "Amici di Lafayette Ronald Hubbard".
### Qualità della vita
Secondo la ricerca de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane, la provincia di Forlì-Cesena nel 2011 si è collocata al 12º posto, avanzando di sette posti rispetto all'anno precedente.
| Anno | Qualità della Vita (Italia Oggi) | Benessere Interno Lordo (Il Sole 24 Ore) |
| - | - | - |
| 2003 | 35ª posizione | – |
| 2004 | 28ª posizione | – |
| 2005 | 14ª posizione | – |
| 2006 | 32ª posizione | – |
| 2007 | 36ª posizione | – |
| 2008 | 19ª posizione | – |
| 2009 | 39ª posizione | 1ª posizione |
| 2010 | 19ª posizione | – |
## Geografia fisica
Il territorio è suddiviso in pianura per il 32,8%, collina per il 44,5%, montagna per il 22,7%.
## Comuni
Appartengono alla provincia di Forlì-Cesena i seguenti 30 comuni:
* Bagno di Romagna
* Bertinoro
* Borghi
* Castrocaro Terme e Terra del Sole
* Cesena
* Cesenatico
* Civitella di Romagna
* Dovadola
* Forlimpopoli
* Forlì
* Galeata
* Gambettola
* Gatteo
* Longiano
* Meldola
* Mercato Saraceno
* Modigliana
* Montiano
* Portico e San Benedetto
* Predappio
* Premilcuore
* Rocca San Casciano
* Roncofreddo
* San Mauro Pascoli
* Santa Sofia
* Sarsina
* Savignano sul Rubicone
* Sogliano al Rubicone
* Tredozio
* Verghereto
### Comuni più popolosi
| Pos. | Comune | Abitanti |
| - | - | - |
| 1 | Forlì | 117 964 |
| 2 | Cesena | 97 210 |
| 3 | Cesenatico | 25 891 |
| 4 | Savignano sul Rubicone | 17 842 |
| 5 | Forlimpopoli | 13 308 |
| 6 | San Mauro Pascoli | 12 062 |
| 7 | Bertinoro | 11 111 |
| 8 | Gambettola | 10 629 |
| 9 | Meldola | 10 014 |
| 10 | Gatteo | 9 071 |
## Amministrazione
### Elenco dei presidenti
| Periodo | Periodo | Presidente | Partito | Carica |
| - | - | - | - | - |
| 23 aprile 1995 | 12 giugno 2004 | Piero Gallina | Partito Repubblicano Italiano | Presidente della provincia |
| 13 giugno 2004 | 12 ottobre 2014 | Massimo Bulbi | La Margherita Partito Democratico | Presidente della provincia |
| 13 ottobre 2014 | 31 ottobre 2018 | Davide Drei | Partito Democratico | Presidente della provincia |
| 31 ottobre 2018 | 19 dicembre 2021 | Gabriele Antonio Fratto | Indipendente di centro-sinistra | Presidente della provincia |
| 19 dicembre 2021 | in corso | Enzo Lattuca | Partito Democratico | Presidente della provincia |
## Onorificenze
Il gonfalone della provincia di Forlì-Cesena è stato decorato con medaglia d'oro al merito civile per la Resistenza. La medaglia è stata conferita il 16 aprile 2009 e consegnata al presidente della Provincia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 24 aprile 2009.
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9,531,662 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Shut_Down_%28Blackpink%29
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Shut Down (Blackpink)
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# Shut Down (Blackpink)
Shut Down è un singolo del girl group sudcoreano Blackpink, pubblicato il 7 ottobre 2022 come secondo estratto dal secondo album in studio Born Pink.
## Descrizione
Seconda traccia dell'album, Shut Down è stata scritta da Teddy, Danny Chung e Vince e contiene un campionamento de La Campanella del compositore italiano Niccolò Paganini. Musicalmente è stato descritto dalla critica specializzata come un brano hip hop ed è stato composto in chiave Do maggiore con un tempo di 110 battiti per minuto.
## Promozione
Il 19 settembre 2022, hanno eseguito la canzone dal vivo per la prima volta al programma Jimmy Kimmel Live!, e il 25 settembre hanno portato il brano al programma musicale sudcoreano Inkigayo. Shut Down è stato incluso nella scaletta del Born Pink World Tour del gruppo a partire dall'ottobre 2022. Il 28 gennaio 2023, il gruppo ha eseguito la canzone con il violinista svedese Daniel Lozakovich all'evento di beneficenza Le Gala des Pièces Jaunes organizzato dalla First Lady di Francia, Brigitte Macron, a Parigi. Nell'aprile e nel giugno 2023, le Blackpink si sono esibite con Shut Down durante i loro set come headliner del Coachella Valley Music and Arts Festival a Indio, California e al BST Hyde Park a Londra.
## Accoglienza
Shut Down ha ricevuto recensioni positive da parte della critica specializzata. Billboard ha definito il brano come uno dei migliori pezzi del 2022, elogiando la sua «spavalderia e buon senso» e la fusione di musica classica e hip-hop come «geniale».
### Riconoscimenti
Shut Down ha ricevuto un Circle Chart Music Award.
**Riconoscimenti di fine anno**
* 91º — Billboard
**Premi dei programmi musicali**
* Inkigayo
* 2 ottobre 2022
* 9 ottobre 2022
* 16 ottobre 2022
* M Countdown
* 22 settembre 2022
* 29 settembre 2022
* 6 ottobre 2022
* Show Champion
* 21 settembre 2022
* 28 settembre 2022
* 5 ottobre 2022
* Show! Eum-ak jungsim
* 8 ottobre 2022
## Video musicale
Il video musicale, diretto da Seo Hyun-seung, è stato reso disponibile attraverso il canale YouTube del gruppo in contemporanea con la commercializzazione dell'album. Ha superato le 100 milioni di visualizzazioni in cinque giorni e tre ore. Il video fa riferimento a video musicali precedenti pubblicati dal gruppo.
### Sinossi
Nella ripresa iniziale del video, Lisa si trova su un ponte con un cielo scuro (riferimento a Playing with Fire) prima di prendere il volante per un giro in macchina, rispecchiando una scena di Whistle in cui guidava Rosé. Viene ricreata anche la scena in Ddu-Du Ddu-Du di Jennie che rappa mentre è seduta su un carro armato da combattimento con borse rosa. Lisa rappa seduta tra borse nere piene di contanti rosa e altoparlanti (riferimento a Boombayah). Jisoo si protegge dalla pioggia di soldi con un ombrello rosa (riferimento a Ddu-Du Ddu-Du). Proprio come in Whistle, Rosé si trova in cima alla Terra, tranne per il fatto che il globo in Shut Down è nero e rosa. In un'altra scena, guida un'auto da sola (riferimento a Kill This Love). In Playing with Fire, Jennie gioca con un fiammifero con fiamma arancione in una vasca da bagno bianca; nel brano, fa lo stesso in una vasca da bagno di onice e con una fiamma rosa. Lisa brandisce una spada con la parola "Blackpink" scritta sopra, e Rosé oscilla su un lampadario (riferimento a Ddu-Du Ddu-Du). Jisoo inciampa e cade di fronte ai paparazzi che filmano ogni sua mossa in Ddu-Du Ddu-Du, ma scatta foto di se stessa con sicurezza senza gli occhi abbaglianti dei fotografi in Shut Down. Durante il ritornello, i membri ballano in un vicolo fiancheggiato da poster che fanno riferimento ai titoli delle loro canzoni sia da soliste che di gruppo.
## Formazione
### Gruppo
* Jisoo – voce
* Jennie – voce
* Rosé – voce
* Lisa – voce
### Produzione
* 24 – produzione
## Classifiche
### Classifiche settimanali
| Classifica (2022) | Posizione massima |
| - | - |
| Argentina | 36 |
| Australia | 5 |
| Austria | 24 |
| Canada | 7 |
| Corea del Sud | 3 |
| Croazia | 20 |
| Filippine | 1 |
| Francia | 51 |
| Germania | 31 |
| Giappone | 23 |
| Grecia | 8 |
| Hong Kong | 1 |
| India | 4 |
| Indonesia | 1 |
| Irlanda | 32 |
| Lituania | 11 |
| Lussemburgo | 18 |
| Nuova Zelanda | 6 |
| Paesi Bassi | 79 |
| Paraguay | 54 |
| Portogallo | 22 |
| Regno Unito | 24 |
| Repubblica Ceca | 40 |
| Repubblica Dominicana | 30 |
| Singapore | 1 |
| Slovacchia | 17 |
| Spagna | 82 |
| Stati Uniti | 25 |
| Sudafrica | 45 |
| Svezia | 92 |
| Svizzera | 37 |
| Taiwan | 1 |
| Turchia | 22 |
| Ungheria | 34 |
| Vietnam | 1 |
### Classifiche di fine anno
| Classifica (2022) | Posizione |
| - | - |
| Corea del Sud | 79 |
| Vietnam | 32 |
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899,546 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Arte_etrusca
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Arte etrusca
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# Arte etrusca
Per arte etrusca si intende la produzione artistica degli Etruschi, popolo stanziato nel territorio chiamato Etruria, triangolo compreso tra l'Arno a Nord, il Tevere a Sud e il Mar Tirreno a Ovest, con propaggini anche nell'Italia settentrionale, tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto meridionali, e alcuni territori nell'Italia meridionale in Campania. L'arte etrusca si distingue tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. circa (l'epoca di Silla e Ottaviano) rispetto a quella delle civiltà italiche di epoca preromana. Tale distinzione si affievolisce in modo progressivo a partire dal III secolo a.C. quando, insieme ai contributi provenienti da altre civiltà della penisola, la produzione etrusca confluisce nell'arte detta medio italica, fondamento sul quale andrà a costituirsi l'arte romana.
## Periodizzazione
L'arte etrusca viene di solito divisa in cinque diversi periodi storico-artistici:
* Dal 900 a.C. al 675 a.C.: il periodo villanoviano o geometrico.
* Dal 675 a.C. al 575 a.C.: il periodo orientalizzante.
* Dal 575 a.C. al 480 a.C.: il periodo arcaico.
* Dal 480 a.C. al 300 a.C.: il periodo classico o età di mezzo.
* Dal 300 a.C. al 50 a.C.: il periodo ellenistico.
### Villanoviano
Nel periodo villanoviano, compreso tra il X e il VII secolo a.C., l'enfasi sull'arte funeraria è già evidente. Caratterizzato da ceramica a impasto con decorazioni geometriche, o urne a forma di capanna, durante questo periodo è importante anche la produzione di oggetti di bronzo, per lo più di piccole dimensioni, tranne che per le navi, che sono decorati con modanature o con linee incise.
Dopo poche generazioni dall'avvento della cultura villanoviana, caratterizzata da corredi sobri, si registrano numerosi scambi tra le comunità villanoviane e le altre culture, in particolare con la Sardegna nuragica, e in minor parte con le comunità enotrie dell'Italia meridionale. Sarà proprio la Sardegna con la sua tradizione bronzistica di tradizione miceneo-cipriota a esercitare la maggiore capacità di attrazione, come testimoniano i numero bronzetti sardi trovati nei corredi funerari di questo periodo.
### Orientalizzante
Il periodo detto orientalizzante è compreso tra gli ultimi due decenni dell'VIII e i primi del VI secolo a.C. ed è così chiamato per il tipo di cultura che principalmente esprime. La struttura agro-pastorale della civiltà villanoviana si disgregò in seguito ai nuovi scambi commerciali e culturali con civiltà diverse, a partire dai primi incontri con i mercanti eubei giunti in occidente alla ricerca di giacimenti minerari. I nuovi sbocchi commerciali incrementarono le ricchezze delle classi aristocratiche etrusche le quali a loro volta divennero destinatarie di oggetti di lusso importati dalla Grecia e dal Vicino Oriente. Tale crescita economica si verificò nelle zone abitate presso le vie di comunicazione principali tra Etruria e Campania e come conseguenza del possesso della terra, dello sviluppo agricolo e della disponibilità delle zone metallifere. Gli Eubei nello stesso periodo si stabilivano in Asia Minore, le espansioni fenicie e levantine a loro volta contribuivano alla diffusione anche in territorio etrusco di quel linguaggio detto orientalizzante che aveva già allargato il patrimonio figurativo dei greci, introducendo in Etruria meridionale merci di fabbricazione egiziana, siriaca, fenicia e anatolica.
Una prima disomogeneità nella "ricchezza" dei materiali dei corredi funerari iniziò ad apparire nell'VIII secolo a.C. con l'inclusione di oggetti di importazione quali paste vitree e sigilli, e divenne più evidente nella prima metà del VII secolo a.C. inizialmente nei centri marittimi della Toscana, principali territori metalliferi. Il processo di autocelebrazione delle classi aristocratiche etrusche attraverso l'edificazione dei grandi complessi tombali unifamiliari ebbe inizio anch'esso nella prima metà del VII secolo a.C. nell'Etruria meridionale, a Caere, Tarquinia e Vulci a seguito di un arricchimento inizialmente dovuto all'impiego di nuove colture. Tra i centri dell'Etruria tirrenica si distingue, in epoca orientalizzante, Vetulonia, i cui sepolcri sono caratterizzati dai cerchi in pietra che circondano le tombe appartenenti alle famiglie più ricche. All'interno la fossa sepolcrale è separata dalle altre che contengono il corredo dove sono sempre presenti il carro, l'armatura e il lebete con gli oggetti più preziosi provenienti da aree diverse, dall'Etruria meridionale come dal Vicino Oriente. L'attività artigianale locale era prevalentemente bronzistica, ma la lavorazione di altri materiali, come l'avorio, è documentata dalla presenza dei materiali stessi importati e non ancora lavorati.
Materiali e oggetti di lusso, importati o prodotti localmente nel VII secolo a.C. si rinvennero a Preneste (tomba Bernardini e tomba Barberini) e a Caere (tomba Regolini-Galassi). Tra gli oggetti più preziosi i grandi calderoni bronzei con protomi di animali, i tripodi e le coppe bronzee o argentee con decorazione a sbalzo di produzione fenicia.
Gli Etruschi rispetto alle altre civiltà italiche manifestarono una particolare capacità di assimilazione, ma anche il disinteresse verso l'organizzazione dei linguaggi e delle forme, di diversa provenienza e origine, all'interno di una propria tradizione organica; i beni suntuari, importati o prodotti sul luogo da artigiani stranieri, forse nemmeno stanziali, insediatisi in Etruria nella prima metà del VII secolo a.C., erano destinati ad un consumo ristretto e difficilmente poterono stabilire uno stile particolare all'interno di una produzione più vasta. Le produzioni indigene di imitazione assorbirono un linguaggio composito, detto appunto orientalizzante, distinguendosi tuttavia per una immediatezza e spontaneità espressiva mai soppressa nel tempo, particolarmente avvertibile, in questi primi decenni, nelle attività artigianali legate a materie di antica tradizione locale e meno aperte alle influenze dei prodotti di importazione, come l'impasto e il bronzo. La produzione orientalizzante etrusca si distingueva inoltre, malgrado le differenze regionali esistenti soprattutto in epoca orientalizzante e arcaica, per la prevalenza degli elementi ornamentali e animali a discapito dell'interesse verso l'aspetto narrativo della rappresentazione, tipico invece delle contemporanee esperienze greche.
L'insediamento in Etruria di artigiani stranieri che fece seguito alla presenza di una classe sociale disposta ad acquistarne i prodotti favorì lo sviluppo di un artigianato locale che ne riprendeva i modelli di produzione in funzione concorrenziale. Tra questi artigiani immigrati l'autore del vaso di Aristonothos è stato l'unico a lasciarci il suo nome: egli chiuse l'esperienza euboico-cicladica a seguito della quale si aprì una fase di prevalente influenza corinzia, in un'epoca in cui si inseriscono le figure di Demarato di Corinto e degli artigiani giunti in Etruria al suo seguito. Caere e Vulci divennero i maggiori centri di importazione dei vasi corinzi fino alla prima metà del VI secolo a.C., da questi centri le imitazioni venivano esportate negli altri centri dell'Etruria e nel Sud Italia. Gli elementi greco-orientali tuttavia non scomparvero e furono anzi rinforzati dall'espansione di Focea verso occidente e dallo stabilirsi in Etruria di ceramografi come il Pittore delle rondini (630-620 a.C.).
L'alternanza tra i modelli figurativi greci e vicino-orientali non si interruppe, ma a partire dal 630 a.C. (convenzionalmente la data di inizio dell'orientalizzante recente, collegato alla diffusione della ceramica etrusco-corinzia) essi si trovarono a essere mediati esclusivamente dalla cultura greca entro la quale la classe dominante etrusca trovò il linguaggio più adatto alle proprie esigenze espressive. Con l'orientalizzante recente si raggiunse in Etruria una certa omogeneità di linguaggio, basato su un tessuto artigianale ormai ampio benché diversificato.
### Arcaico
Si indica con il termine arcaico il secolo compreso tra il 580 e il 480 a.C. circa. Fu il periodo in cui emerse la dodecapoli etrusca e in cui il potere, dalle mani di un singolo sovrano, passò in quelle di una stretta oligarchia come conseguenza del fenomeno di urbanizzazione ormai giunto al suo completamento. La nuova organizzazione sociale portò allo svilupparsi dell'edilizia civile e della tipologia templare; le opere pubbliche, attrassero gran parte delle ricchezze prima dedicate al consumo privato; con l'edificazione dei templi comparvero anche le offerte le quali assorbirono parte dei beni che sarebbero altrimenti confluiti nei corredi funerari. Le ceramiche greche di importazione, di provenienza prima corinzia poi prevalentemente attica, furono frequentemente affiancate da una produzione locale di livello medio. La produzione di vasellame da tavola, in bronzo e in ceramica, venne stimolata tra l'altro dal nuovo costume del simposio; tipiche le brocche, usate come attingitoio, definite schnabelkanne. Il complesso palaziale di Poggio Civitate, nei pressi di Murlo a sud di Siena, mostra tuttavia come il fenomeno appena descritto fosse riservato, nella prima metà del VI secolo a.C., alle zone meridionali e costiere dell'Etruria, coinvolgendo l'entroterra, con il formarsi di una nuova oligarchia agraria, solo a partire dalla fine del VI secolo a.C.
Tra i coroplasti (gli artigiani della terracotta) si diffuse l'impiego della tecnica a stampo per le lastre architettoniche di rivestimento decorate a rilievo, testimoniata nella decorazione della seconda fase del palazzo di Poggio Civitate (580-570 a.C.); si elaborarono fregi figurati a carattere narrativo funzionali all'ideologia gentilizia.
Al di sopra della produzione artigianale destinata al consumo quotidiano, uniformemente diffusa, la produzione qualitativamente più elevata diviene in questo periodo individuabile. Bucchero di pregiata fattura era prodotto a Vulci, Orvieto e Tarquinia, la ceramica a figure nere, il bronzo e la coroplastica si trovavano a Vulci, Orvieto e Caere. Gli artigiani dediti alla fusione a cera persa si staccarono dalle botteghe dei bronzisti alla fine del VI secolo a.C. quando la nuova tecnica si diffuse anche in Etruria.
È su commissione di Tarquinio Prisco che Plinio (Nat. hist., XXXV, 157), seguendo Varrone, pone l'esecuzione da parte di Vulca da Veio della statua fittile di Giove per il tempio Capitolino a Roma, in un'epoca che potrebbe quindi coincidere con quella della seconda fase del palazzo di Poggio Civitate, sebbene la cronologia dell'attività di Vulca sia sempre stata dubbia. Nella statuaria in pietra Vulci si pose come centro attivo nel VI secolo a.C., insieme a Chiusi; si impiegavano il nenfro, l'arenaria e il tufo per le statue, prevalentemente animalistiche e a scopo apotropaico, da porre all'esterno delle tombe. La serie di queste statue testimonia il passaggio dallo stile dedalico, esemplificato dal noto Centauro di Vulci (al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia), allo stile ionizzante della fine del secolo, quando tali apparati decorativi esterni, insieme ai bassorilievi che decoravano il tamburo delle tombe a tumulo, terminarono forse a seguito dell'emanazione di leggi antisuntuarie, lasciando spazio ad una maggiore decorazione interna. A Chiusi si usava la pietra per le urne cinerarie, destinate all'interno delle tombe, dove presero il posto dei canopi chiusini.
La nuova ondata di ionismo che si verificò in Etruria dal terzo quarto del VI secolo a.C. era collegata alla progressiva avanzata di Focea verso occidente, dalla fondazione di Marsiglia nel 600 a.C. alla diaspora determinata dall'avanzata persiana del 545 a.C. circa (Battaglia di Alalia). Le idrie ceretane rientravano in questa temperie. Attraverso l'emporio di Gravisca gli artisti ionici ebbero un forte impatto sulla pittura funeraria di Tarquinia e sulla scultura in pietra, come testimoniato dalla Venere di Cannicella e dalle statue-cinerario chiusine. L'attività coroplastica di Caere produsse in questa fase le due notissime urne-sarcofago con coppia a banchetto, opere iniziali di una attività al servizio dei privati che avrà fortuna fino al 480 a.C. circa.
Intorno al 520 a.C. le lastre fittili di rivestimento degli edifici mutarono, per l'ingresso in Etruria meridionale di maestranze provenienti dalla Magna Grecia e dalla Sicilia, sia nella composizione dell'argilla sia nella decorazione, per la quale nel persistere dei lunghi fregi decorati a stampo, si abbandonò la figurazione a favore di stilemi vegetali. L'evoluzione si verificò inizialmente a Caere, a Veio e a Falerii. Appartengono a questa fase le decorazioni architettoniche del tempio di Portonaccio a Veio, del tempio B di Pyrgi e del tempio di Mater Matuta di Satricum, le ultime due ad opera della scuola cerite. Rispetto alla produzione di Caere, la scuola di Veio si manifestava con un carattere maggiormente espressivo, ancora evidente nelle generazioni seguenti, che proseguirono l'attività fino al 480 a.C. circa.
Il movimento di merci e persone gravitante intorno all'emporio di Gravisca determinò una risposta stilistica tutt'altro che omogenea per quanto riguarda le maestranze attive nella decorazione pittorica dei sepolcri di Tarquinia: nella seconda metà del VI secolo a.C. vi si trovavano botteghe diverse e di diversa formazione, pur nell'ambito di una prevalente matrice greco-orientale. In questo panorama si inserì tra VI e V secolo a.C. una nuova attenzione al disegno attico (v. Ceramica a figure rosse) che giunse ad una punta di virtuosismo nel fregio inferiore della tomba delle Bighe, opera importante anche in ambito tematico per la comprensione delle esigenze espressive della nuova classe aristocratica in ascesa.
### Periodo classico o età di mezzo.
Dal 480 al 320 a.C.
Il declino dell'emporia ionica e l'esito della battaglia di Cuma furono causa del ristagno della produzione artistica etrusca del V secolo a.C. i cui contatti si limitavano ormai alla Magna Grecia e alla Sicilia. Tra le motivazioni interne vi fu il declino dei ceti urbani intermedi a favore di una nuova oligarchia poco dedita all'ostentazione. Anche la circolazione degli artisti diminuì. Già alla fine del VI secolo a.C. si era verificato quel fenomeno che Mario Torelli ha definito produzione delegata, riferendosi alle tipologie vascolari prodotte ad Atene specificamente per il mercato etrusco, come nel caso delle anfore nicosteniche; allo stesso fenomeno, alla metà del V secolo a.C., si riconduce la presenza di artigiani etruschi ad Atene (se ne conserva testimonianza per l'officina del Pittore di Pentesilea), dove firmavano in lingua etrusca opere destinate alla madrepatria.
La crisi investì soprattutto l'area costiera e meridionale, mentre le zone interne e settentrionali, che avevano conosciuto uno sviluppo più lento e omogeneo in precedenza, divennero la principale area economica e produttiva.
Chiusi è la città nella quale in questi anni diviene più facile seguire i tempi e i modi della penetrazione delle forme classiche. Dal 470 a.C. circa si data una serie di statue-cinerario sedute o, in seguito, per una maggiore ellenizzazione, recumbenti, che sostituisce interamente la produzione dei cippi e delle urne scolpite a bassorilievo, riprendendo una tipologia in parte già in uso in epoca arcaica. Da uno stile tardo arcaico gli scultori chiusini passarono ad una assimilazione di forme protoclassiche e poi fidiache nel trattamento dei panneggi e policletee nei nudi. La produzione, a parte alcuni pezzi di eccezione, divenne di bottega nel IV secolo a.C. Oltre alla scultura in pietra Chiusi raggiunse alti livelli nella lavorazione del bronzo, esemplificata dal celebre lampadario di Cortona al Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona; non vi era eccellenza invece nell'ambito della coroplastica che continuò a essere praticata dalle maestranze di Veio, fino alla caduta della città nel 396 a.C. L'ingresso delle forme protoclassiche e classiche, che avvenne a Veio per il tramite di Taranto, Capua e Anzio, giunse agli esiti oggi percepibili nelle statue votive provenienti dal santuario di Portonaccio, che indossano l'himation e si atteggiano in pose policletee. Orvieto diede l'avvio verso il 430-420 a.C. ad un programma pubblico per la ricostruzione dei santuari di Vigna Grande, Belvedere, via San Leonardo e Cannicella che permette di seguire l'influenza dello stile classico nella decorazione architettonica fittile; negli stessi anni Orvieto si poneva come grande centro per la statuaria in bronzo, della quale restano tuttavia scarse tracce, tra le quali il Marte di Todi, una delle duemila statue bronzee sottratte dai Romani durante il sacco di Volsinii del 264 a.C. (Plinio, Nat. hist., XXXIV, 34).
Nell'Etruria padana si segnalano per la seconda metà del V secolo a.C. le stele funerarie felsinee, decorate a bassorilievo, e i corredi funerari dalla Necropoli della Galassina, in particolare un raffinato specchio in bronzo con decorazione figurata incisa e una grande cista bronzea cordonata.
Dopo la caduta di Veio e l'espansione celtica nell'Etruria padana, iniziò una riorganizzazione sociale su base cittadina che, minando il precedente assetto oligarchico, soprattutto nel meridione (Vulci, Tarquinia, Falerii e Caere), provocò una ripresa dei consumi privati e della committenza pubblica, oltre al rifiorire delle piccole città all'interno. A seguito della perdita della funzione politica del simposio si interruppero le importazioni di ceramica dall'Attica e si stimolarono le produzioni locali a favore dei ceti medi; alla riduzione nella produzione del vasellame da mensa, in metallo e in ceramica, seguì la scomparsa della decorazione alla metà del III secolo a.C., sostituita dai soli stampi commerciali.
La lavorazione del bronzo copriva l'intero territorio, concentrando la produzione più impegnativa nei centri tradizionali. Nel campo della bronzistica minore, gli specchi etruschi, decorati a incisione e talvolta a rilievo, si datano dalla fine del VI secolo a.C., ma videro un periodo di particolare eccellenza nel IV e nel III, con una produzione soprattutto vulcente e orvietana. A questo artigianato artistico, interessante quanto la ceramografia per le connessioni con la grande pittura, si collegano le ciste prenestine, notevoli nel IV secolo a.C., prodotte da maestranze etrusche. Anche in altri campi della lavorazione del bronzo l'Etruria meridionale sembra, nel IV secolo a.C., essere stata all'avanguardia.
La scultura in pietra riemerse in Etruria meridionale e a Chiusi con la produzione dei sarcofagi destinati all'interno delle tombe a camera e con il ritorno della scultura riservata all'esterno dei sepolcri. Le figure dei banchettanti sui coperchi dei sarcofagi permettono di individuare l'ingresso del tipo eroico del ritratto (da intendersi in senso non fisionomico), derivato da quelli di Alessandro Magno e dei diadochi (v. Ritratto ellenistico); l'evoluzione dei bassorilievi sulle casse, assimilabile a quella della decorazione pittorica funeraria, permette di individuare il nuovo meccanismo di autocelebrazione degli aristocratici etruschi, ormai esaltati in quanto figure pubbliche nelle processioni magistratuali, un motivo sconosciuto nel mondo greco.
Nell'ambito della committenza pubblica si segnala l'attività di Falerii con l'edificazione del tempio di Giunone Curite, il rifacimento della decorazione del tempio dei Sassi caduti e la costruzione, alla fine del secolo, del tempio dello Scasato la cui impronta ellenistica è di derivazione tarantina. In area costiera si ampliò l'Ara della Regina di Tarquinia e si costruì il tempio grande di Vulci. A Pyrgi si ricorda l'altorilievo per il columen anteriore del tempio A.
Ad ambito pubblico appartenevano probabilmente, oltre alla Chimera di Arezzo, anche le teste ritratto, dotate di funzione onoraria; tra queste, il Bruto capitolino rientrava già in un linguaggio, detto medio italico, che per un certo periodo accomunò la produzione in Etruria, Lazio e Campania. Con la graduale conquista romana le caratteristiche proprie che la produzione etrusca aveva fatto emergere, pur attraverso l'adozione della cultura greca, si affievolirono fino a confluire, insieme ai contributi provenienti da altre civiltà della penisola, nell'arte detta medio italica, caratterizzata da un linguaggio comune, di koiné. Era un linguaggio basso e uniforme, identificabile per una progressiva semplificazione formale che giungeva alla sola restituzione degli elementi simbolici, funzionali all'identificazione dello status della committenza. Allo stesso tempo continuò a vivere l'arte legata alla committenza privata più alta per la quale si realizzarono opere grandiose e isolate come la tomba dell'Orco e la tomba François.
### Medio e tardo ellenismo
La pace romana del 280 a.C. non influì tanto sulla produzione legata alle committenze alte, quanto su quella destinata ai ceti medi. Dopo la seconda guerra punica la cultura di koiné fu sostituita da modelli culturali e iconografici provenienti da Roma, ormai inserita nell'ambiente delle monarchie ellenistiche, divenendo un punto di attrazione per le maestranze greco-orientali e ateniesi.
Al nord, a Chiusi e Perugia, accanto alla vecchia oligarchia si formò una committenza nuova costituita da piccoli proprietari terrieri. Le nuove e più modeste strutture tombali testimoniano di questo cambiamento e livellamento verso una produzione di tipo medio. Le commissioni alte tuttavia, legate all'esistenza di una classe politica ed economica ancora intatta, diedero manifestazione di grande vitalità, della quale è mirabile esempio l'Ipogeo dei Volumni, interamente realizzato da maestranze chiusine. Se l'ipogeo dei Volumni è l'ultimo esempio di tomba gentilizia nell'Etruria settentrionale, il linguaggio che vi si esprime, malgrado la contrazione dei consumi, crollò definitivamente, insieme all'identità della classe sociale che ne aveva determinato l'esistenza, solo con l'età delle guerre civili. Le nuove classi intermedie, allo stesso tempo, stimolavano l'arte funeraria delle urne e dei sarcofagi. Questi vedessero, verso la metà del III secolo a.C., la rinascita di una tradizione artigianale precedente, rinnovata dall'ingresso di maestranze provenienti dal sud dell'Etruria, verosimilmente da Tarquinia; l'evoluzione formale delle urne nelle città del nord segue lo stesso percorso dei sarcofagi tarquiniesi, con un progressivo avvicinamento alla ritrattistica romana per quanto riguarda le figure sui coperchi, e con l'ingresso a Chiusi e a Volterra di tematiche mitologiche e storiche nei rilievi delle casse, formalmente assimilabili alla produzione tarantina. A Chiusi è sensibile la derivazione dei temi da modelli preesistenti e trasmessi attraverso "cartoni"; a partire dalla metà del II secolo a.C. le urne chiusine vennero prodotte prevalentemente a stampo e dipinte in vivace policromia. Una figura determinante è stata riconosciuta in questo ambito, attiva tra Chiusi, Volterra e Perugia, ed è stata chiamata Maestro di Gianni, per il soggetto dell'urna che si ritiene sia l'opera sua più alta (Museo gregoriano etrusco 13887). Caratterizzato dal forte influsso pergameno e forse di origine greca lo si ritiene responsabile dell'ingresso delle tematiche mitologiche a Perugia, e dell'origine della produzione di qualità che si verifica a Volterra nella prima metà del II secolo a.C.
La committenza per urne e sarcofagi si differenziava nei materiali impiegati, più o meno preziosi, dall'alabastro al tufo. A queste differenze sembra corrispondessero le diverse tematiche affrontate nei rilievi della cassa, più frequentemente legati alla mitologia greca per le committenze colte e a temi locali per le classi medie. La coroplastica architettonica templare era formalmente collegata alla scultura funeraria: se ne ha esempio nella decorazione del tempio di Talamonaccio, affine all'ellenismo pergameno. La bronzistica era confinata ad Arezzo, da dove giunse la nota statua dell'Arringatore.
In area meridionale, già romanizzata negli ultimi decenni del II secolo a.C. diminuì la committenza più alta per un esodo verso Roma e restò quella media, legata alla plastica fittile a carattere devozionale del periodo. A Caere l'ultima tomba gentilizia, la tomba delle Iscrizioni, è datata all'inizio del III secolo a.C., lo stesso vale per Vulci, ma a Tarquinia la tomba del Tifone è del terzo quarto del secolo e prosegue la grande tradizione della pittura tarquiniese tardo-classica. Con il II secolo a.C. la decorazione pittorica funeraria terminò anche a Tarquinia, così come la decorazione scultorea e le facciate architettoniche delle tombe. Le nuove sepolture gentilizie continuarono ad utilizzare i sepolcri già esistenti.
I sarcofagi in pietra di Tarquinia, dopo le opere di qualità della prima metà del III secolo a.C., seguirono un percorso di decadimento che giunse nella seconda metà del II secolo a.C. alla semplificazione formale sia delle casse, ormai rozzamente scolpite o solo dipinte, sia dei coperchi le cui figure venivano rappresentate con una tunica che non riusciva a mascherarne l'inconsistenza. Di qualità superiore erano i contemporanei sarcofagi fittili prodotti a Tuscania, più vicini alle esperienze dell'Etruria settentrionale. Anche nell'ambito delle terrecotte architettoniche, templari e di provenienza domestica, le maestranze chiusine e volterrane riuscirono ad apportare una vitalità che svanì totalmente dalla seconda metà del II secolo a.C. Infine, con la colonizzazione graccana, si inserirono in Etruria meridionale, area tradizionalmente trainante per l'artigianato artistico etrusco, i monumenti romani, interrompendone definitivamente la continuità.
## La città etrusca
Nel formarsi e trasformarsi degli insediamenti proto-urbani etruschi si distinguono le aree di alcune città del Lazio, tra le quali Roma, dove è stata rilevata una sostanziale continuità di insediamento dall'età del bronzo a quella del ferro, e aree quali quelle di Veio, Caere, Tarquinia, Vulci, Vetulonia, che si formarono in seguito all'abbandono di precedenti insediamenti montani. Gli insediamenti del IX secolo a.C. dominavano bacini fluviali o lacustri, erano costituiti da diversi aggregati di capanne separati da ampie zone adibite all'agricoltura ed erano protetti da difese naturali. Al di fuori del perimetro che riuniva tali aggregati si trovavano diversi sepolcreti, pertinenti ciascuno ad un proprio villaggio. La scelta degli stanziamenti doveva dipendere dal controllo delle vie di comunicazione, sia terrestri che marittime. Per la fase successiva, nello svilupparsi dell'urbanizzazione dall'età villanoviana a quella orientalizzante, a spese dei centri minori, tra VIII e VII secolo a.C., non si riscontrano elementi di pianificazione territoriale, ma si verificò una progressiva concentrazione negli abitati principali e l'accoglienza del modello greco della polis, almeno a livello esteriore, a partire dai centri dell'Etruria meridionale, maggiormente a contatto con la civiltà greca. L'abbandono dei piccoli agglomerati comportò l'unificazione dei diversi sepolcreti all'interno di vere e proprie necropoli.
Tra VII e VI secolo a.C. si ebbe la conclusione del processo di urbanizzazione delle zone costiere con l'affermarsi definitivo dei grandi centri, come Caere e Vulci; il nuovo assetto determinò da questo momento lo svilupparsi di una realtà sociale differente, non più legata al potere di un unico sovrano, ma a quello di una ristretta oligarchia. Il mutamento comportò una minore ricchezza dei corredi tombali, conseguenza di un più allargato accesso alle maggiori disponibilità economiche e di un minore accentramento delle stesse.
Il tracciato urbanistico ortogonale è un fenomeno riscontrabile in aree di nuova fondazione a partire dal VI secolo a.C., ma spunti di regolarizzazione dello spazio esistevano già precedentemente. Acquarossa presentava un impianto irregolare, con tendenza all'ortogonalità solo in alcune zone, riferibili ad epoche più recenti nella storia del luogo. Esempio di città etrusca di nuova fondazione, pianificata a partire dal tracciato ortogonale è invece la città etrusca di Marzabotto (Kainua), costruita alla fine del VI secolo a.C., o all'inizio del V, su due assi perpendicolari tracciati ritualmente. L'idea di fondare gli abitati partendo da due strade perpendicolari era di uso comune in Grecia, soprattutto in aree colonizzate, e fu ripresa in epoche successive anche dai Romani per fondare accampamenti e città, ma non esisteva un modello unico per la costituzione dei centri abitati etruschi, i quali variavano in base alla geografia del luogo e in base all'epoca di sviluppo. Una tendenza all'assetto regolare si rintraccia dalla fine del VI secolo a.C. anche nelle necropoli monumentali, ad esempio nella necropoli della Banditaccia, dove strade parallele vennero tracciate a dividere zone pressoché uguali tra loro. Simile situazione si sviluppò anche a Orvieto. Questi impianti, caratterizzati da maggiore uniformità, riflettono l'esistenza di un potere centrale in grado di pianificare lo sviluppo dell'area e di una classe sociale intermedia come destinataria, caratteristiche non riscontrabili ovunque in Etruria e collegate ai centri dotati di maggiore organizzazione urbanistica. Anche le dipendenze portuali delle città marittime furono costruite a partire da un tracciato regolare, come nel caso di Pyrgi.
Lo svilupparsi delle città a partire da un centro di alto valore politico e sacrale è documentato alla metà del VII secolo a.C. a Roselle dove si data alla stessa epoca anche la cinta fortificata in mattoni crudi, con sette porte di ingresso, poi ricostruita nel VI secolo a.C. con massi in calcare. Tra V e IV secolo a.C. quasi tutte le città dell'Etruria si erano ormai dotate di una cinta muraria. Le porte di ingresso erano inizialmente e generalmente costituite da semplici architravi, ma a partire dal V secolo a.C. assunsero talvolta caratteristiche imponenti a forma di arco, costruite incastrando a secco i blocchi di tufo. Le porte di epoca tardo-etrusca, come ad esempio la Porta all'Arco di Volterra, erano inoltre decorate con fregi e bassorilievi nelle loro parti principali (la chiave di volta e il piano d'imposta). Notevole la costruzione delle mura di Perugia, con la porta Marzia e l'Arco di Augusto (III-II secolo a.C.), i cui valori di solidità e potenza saranno ripresi nelle fondazioni coloniali di epoca augustea.
La nascita della tipologia templare è datata all'inizio dell'età arcaica. I santuari potevano essere cittadini o extraurbani, questi ultimi edificati solitamente in luoghi di scambio, al centro di importanti assi viari, nei porti o negli empori, inizialmente a spese di personaggi particolarmente facoltosi ma in seguito sostenuti dalle decime dei fedeli. I santuari extraurbani e gli empori furono in epoca arcaica luoghi fondamentali per l'integrazione di elementi culturali esterni e soprattutto greci. I luoghi di culto cittadini si trovavano invece solitamente sull'acropoli e nelle vicinanze di questa, dedicati alle divinità protettrici del luogo e costruiti a spese dell'oligarchia dominante.
## Tecniche e forme d'arte
### Architettura
Lo stile architettonico etrusco è principalmente caratterizzato dal passaggio dagli archi a strati orizzontali a quelli a tutto sesto a cunei di cui gli Etruschi fecero grande uso anche nelle grandi opere idrauliche come la Cloaca Massima a Roma. Dall'arco si passò quindi alle volte e alle cupole, di cui quel popolo fu il primo utilizzatore in Europa. Agli Etruschi si deve l'ordine tuscanico, generalmente considerato un adattamento in terra italica dell'ordine dorico greco.
### Pittura
Gli ambienti sepolcrali non erano gli unici luoghi affrescati in Etruria, ma sono quelli meglio conservati. Dalle prime esperienze del VII secolo a.C. l'uso di dipingere le pareti delle tombe con scene legate agli ideali della vita aristocratica, ai riti funerari e alla vita ultraterrena si diffonde manifestando l'accoglienza della lezione della pittura greca in scene a soggetto sempre più complesso, all'inizio mediate dalla ceramica greca, che fonde temi locali ai modelli greci. La tecnica pittorica maggiormente utilizzata era l'affresco, solo in pochi casi si riscontra l'uso della pittura a secco; uno di questi è la tomba del Barone. Ad una prima fase di grande libertà nella composizione e nella scelta tematica segue un periodo di maggiore contenimento e standardizzazione; i grandi e complessi cicli pittorici si hanno con la metà del IV secolo a.C. e culminano nella tomba François di Vulci che, caratterizzata da una più accentuata volontà celebrativa e più precisi riferimenti alla realtà contemporanea, è tra le tombe dipinte etrusche quella che maggiormente si avvicina ai sepolcri tarquiniesi dove si formò una scuola pittorica particolarmente originale e vivace.
### Scultura
La scultura etrusca, pur essendo fortemente influenzata dalla scultura greca, non seguì un percorso di armonia e perfezione formale. I singoli centri svilupparono gli stimoli che giungevano dall'esterno in modo autonomo dando luogo ad una produzione diseguale ed estranea a coerenti ricerche formali. Influenze ioniche e attiche si evidenziano tra VI e V secolo a.C., mentre la scultura greca di epoca classica è recepita in modo marginale e superficiale. Dalla prima metà del V secolo a.C. le forme si attardano su elementi arcaici, persino più originali che in passato, per un rinvigorirsi delle tradizioni e delle forme locali. Con il IV secolo inizia la produzione dei sarcofagi in pietra che condurrà in età ellenistica alle eccezionali urne rinvenute nell'ipogeo dei Volumni a Perugia.
I materiali principali con i quali si esprime la grande scultura etrusca sono il bronzo e la terracotta; del primo restano scarse tracce che possono essere esemplificate nella Lupa capitolina e nella Chimera di Arezzo, della lavorazione della terracotta restano invece testimonianze notevoli in ambito pubblico e privato, con funzioni decorative, votive o funerarie.
### Oreficeria
Gli artigiani etruschi furono in grado di praticare le più sofisticate tecniche di lavorazione dei metalli preziosi: repoussé (sbalso/cesello), incisione, filigrana, granulazione. La conoscenza di queste tecniche giungeva loro insieme agli artigiani e agli oggetti di lusso del Vicino Oriente, ma essi seppero perfezionarle padroneggiandole soprattutto nel VII e VI secolo a.C. I gioielli etruschi entravano a far parte dei corredi funerari e in questo modo sono giunti sino a noi. Oggetti di straordinaria ricchezza e fattura sono stati rinvenuti nelle tombe Barberini e Bernardini di Palestrina e nella Regolini-Galassi di Caere. Un oggetto che doveva in particolar modo distinguere lo status del defunto in questi contesti tombali era il pettorale in lamina d'oro. Allo stesso ambito produttivo occorre riferire il vasellame in materiale prezioso, come anche gli oggetti in avorio. Si tratta di oggetti importati o fabbricati sul luogo da artigiani immigrati; uno dei principali luoghi di stanziamento per questo tipo di artigianato estero sembra essere stato Caere e qui come altrove, Vetulonia per esempio, possono essersi formati gli apprendisti etruschi.
Durante il VI secolo a.C. non si registrano innovazioni tecniche rispetto al periodo precedente, ma gli oggetti mostrano una maggiore attenzione agli aspetti coloristici mediante inserzione di pietre colorate. Tipicamente etruschi tra metà del VI secolo a.C. e la metà del V sono gli orecchini a bauletto; la produzione di epoca arcaica si concentra a Vulci ed è caratterizzata da una decorazione più semplice e da tipologie greco-orientali, mentre a Caere resta una produzione di oggetti più complessi e raffinati. Dopo il VI secolo a.C. la filigrana e la granulazione scompaiono, continua ad essere impiegato invece il repoussé. In epoca classica ed ellenistica si diffonde l'uso delle corone con foglie in lamina d'oro e quello delle bulle, decorate a sbalzo. La gioielleria etrusca di epoca ellenistica in particolare sembra derivare il proprio gusto dalle produzioni tarantine; tornano ad essere impiegate la filigrana e la granulazione.
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François Kamano
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# François Kamano
François Kamano (Conakry, 1º maggio 1996) è un calciatore guineano, attaccante dell'Abha e della nazionale guineana.
## Carriera
### Club
Dal 2011 al 2014 ha militato in patria nel Satellite FC, per poi venire acquistato dai francesi del Bastia.
Ha esordito in Ligue 1 il 9 agosto 2014 contro il Marsiglia e ha messo a segno la sua prima rete il 20 dicembre successivo sul campo del Caen. In due stagioni con la maglia del Bastia ha totalizzato 50 presenze e 8 gol tra tutte le competizioni.
Il 27 luglio 2016 è stato acquistato dal Bordeaux.
Il 17 luglio 2020 è stato acquistato dal Lokomotiv Mosca.
### Nazionale
Ha esordito nella Nazionale guineana nel 2013.
## Statistiche
Statistiche aggiornate al 2 marzo 2021.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2014-2015 | Bastia | L1 | 24 | 4 | CF+CdL | 0+2 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 26 | 4 |
| 2015-2016 | Bastia | L1 | 23 | 3 | CF+CdL | 1+0 | 1+0 | - | - | - | - | - | - | 24 | 4 |
| Totale Bastia | Totale Bastia | Totale Bastia | 47 | 7 | | 3 | 1 | | - | - | | - | - | 50 | 8 |
| 2016-2017 | Bordeaux | L1 | 30 | 6 | CF+CdL | 4+3 | 0+2 | | | | | | | 37 | 8 |
| 2017-2018 | Bordeaux | L1 | 35 | 8 | CF+CdL | 1+1 | 0+0 | UEL | 2 | 0 | - | - | - | 39 | 8 |
| 2018-2019 | Bordeaux | L1 | 37 | 10 | CF+CdL | 1+2 | 0+0 | UEL | 11 | 3 | | | | 51 | 13 |
| 2019-2020 | Bordeaux | L1 | 11 | 1 | CF+CdL | 1+1 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 13 | 1 |
| Totale Bordeaux | Totale Bordeaux | Totale Bordeaux | 113 | 25 | | 14 | 2 | | 13 | 3 | | - | - | 140 | 30 |
| 2020-2021 | Lokomotiv Mosca | PL | 25 | 5 | KR | 4 | 4 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 33 | 9 |
| 2021-2022 | Lokomotiv Mosca | PL | 6 | 0 | KR | 0 | 0 | UEL | 0 | 0 | SR | 1 | 0 | 7 | 0 |
| Totale Lokomotiv Mosca | Totale Lokomotiv Mosca | Totale Lokomotiv Mosca | 31 | 5 | | 4 | 4 | | 4 | 0 | | 1 | 0 | 40 | 9 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 191 | 37 | | 21 | 7 | | 17 | 3 | | 1 | 0 | 230 | 47 |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Guinea :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 6-7-2013 | Bamako | Mali | 3 – 1 | Guinea | Qual. CHAN 2014 | - | |
| 28-7-2013 | Conakry | Guinea | 1 – 0 | Mali | Qual. CHAN 2014 | - | |
| 13-1-2015 | Casablanca | Senegal | 5 – 2 | Guinea | Amichevole | - | |
| 24-1-2015 | Malabo | Camerun | 1 – 1 | Guinea | Coppa d'Africa 2015 - 1º turno | - | 90’ |
| 1-2-2015 | Malabo | Ghana | 3 – 0 | Guinea | Coppa d'Africa 2015 - Quarti di finale | - | 81’ |
| 6-6-2015 | Saint-Leu-la-Forêt | Guinea | 1 – 2 | Ciad | Amichevole | - | 73’ |
| 12-6-2015 | Casablanca | Guinea | 1 – 2 | eSwatini | Qual. Coppa d'Africa 2017 | 1 | |
| 25-3-2016 | Conakry | Guinea | 0 – 0 | Malawi | Qual. Coppa d'Africa 2017 | - | 65’ |
| 29-3-2016 | Blantyre | Malawi | 1 – 2 | Guinea | Qual. Coppa d'Africa 2017 | - | |
| 5-6-2016 | Lobamba | eSwatini | 1 – 0 | Guinea | Qual. Coppa d'Africa 2017 | - | |
| 30-8-2016 | Alessandria d'Egitto | Egitto | 1 – 1 | Guinea | Amichevole | - | 45’ |
| 4-9-2016 | Conakry | Guinea | 1 – 0 | Zimbabwe | Qual. Coppa d'Africa 2017 | - | 65’ |
| 9-10-2016 | Monastir | Tunisia | 2 – 0 | Guinea | Qual. Mondiali 2018 | - | 81’ |
| 24-3-2017 | Le Havre | Gabon | 2 – 2 | Guinea | Amichevole | 1 | 77’ |
| 28-3-2017 | Yaoundé | Camerun | 1 – 2 | Guinea | Amichevole | 1 | 54’ 85’ |
| 6-6-2017 | Blida | Algeria | 2 – 1 | Guinea | Amichevole | - | 72’ |
| 10-6-2017 | Bouaké | Costa d'Avorio | 2 – 3 | Guinea | Qual. Coppa d'Africa 2019 | 1 | 74’ |
| 31-8-2017 | Conakry | Guinea | 3 – 2 | Libia | Qual. Mondiali 2018 | - | |
| 4-9-2017 | Monastir | Libia | 1 – 0 | Guinea | Qual. Mondiali 2018 | - | 1’ |
| 11-11-2017 | Kinshasa | RD del Congo | 3 – 1 | Guinea | Qual. Mondiali 2018 | - | |
| 24-3-2018 | Nouakchott | Mauritania | 2 – 0 | Guinea | Amichevole | - | |
| 9-9-2018 | Conakry | Guinea | 1 – 0 | Rep. Centrafricana | Qual. Coppa d'Africa 2019 | - | |
| 12-10-2018 | Conakry | Guinea | 2 – 0 | Ruanda | Qual. Coppa d'Africa 2019 | 1 | |
| 16-10-2018 | Kigali | Ruanda | 1 – 1 | Guinea | Qual. Coppa d'Africa 2019 | - | |
| 18-11-2018 | Conakry | Guinea | 1 – 1 | Costa d'Avorio | Qual. Coppa d'Africa 2019 | - | 86’ |
| 24-3-2019 | Bangui | Rep. Centrafricana | 0 – 0 | Guinea | Qual. Coppa d'Africa 2019 | - | |
| 7-6-2019 | Conakry | Guinea | 0 – 1 | Gambia | Amichevole | - | |
| 11-6-2019 | Marrakech | Benin | 1 – 0 | Guinea | Amichevole | - | 45’ |
| 16-6-2019 | Alessandria d'Egitto | Egitto | 3 – 1 | Guinea | Amichevole | - | |
| 22-6-2019 | Alessandria d'Egitto | Guinea | 2 – 2 | Madagascar | Coppa d'Africa 2019 - 1º turno | 1 | 78’ |
| 26-6-2019 | Alessandria d'Egitto | Nigeria | 1 – 0 | Guinea | Coppa d'Africa 2019 - 1º turno | - | 78’ |
| 30-6-2019 | Il Cairo | Burundi | 0 – 2 | Guinea | Coppa d'Africa 2019 - 1º turno | - | 63’ |
| 7-7-2019 | Il Cairo | Algeria | 3 – 0 | Guinea | Coppa d'Africa 2019 - Ottavi di finale | - | 79’ |
| 12-10-2019 | Conakry | Guinea | 0 – 1 | Comore | Amichevole | - | 77’ |
| 11-11-2020 | Conakry | Guinea | 1 – 0 | Ciad | Qual. Coppa d'Africa 2021 | - | 76’ |
| 15-11-2020 | N'Djamena | Ciad | 1 – 1 | Guinea | Qual. Coppa d'Africa 2021 | - | 67’ |
| 1-9-2021 | Nouakchott | Guinea-Bissau | 1 – 1 | Guinea | Qual. Mondiali 2022 | 1 | |
| 9-10-2021 | Agadir | Guinea | 2 – 2 | Sudan | Qual. Mondiali 2022 | - | 76’ |
| 12-10-2021 | Rabat | Guinea | 1 – 4 | Marocco | Qual. Mondiali 2022 | - | 40’ 57’ |
| 24-3-2023 | Casablanca | Guinea | 2 – 0 | Etiopia | Qual. Coppa d'Africa 2023 | 1 | 77’ |
| 27-3-2023 | Rabat | Etiopia | 2 – 3 | Guinea | Qual. Coppa d'Africa 2023 | - | 77’ |
| 14-6-2023 | Marrakech | Guinea | 1 – 2 | Egitto | Qual. Coppa d'Africa 2023 | - | 36’ 83’ |
| 17-6-2023 | Cornellà de Llobregat | Brasile | 4 – 1 | Guinea | Amichevole | - | 73’ |
| 9-9-2023 | Lilongwe | Malawi | 2 – 2 | Guinea | Qual. Coppa d'Africa 2023 | - | 84’ |
| 17-10-2023 | São João da Venda | Guinea | 1 – 1 | Gabon | Amichevole | - | |
| 17-11-2023 | Berkane | Guinea | 2 – 1 | Uganda | Qual. Mondiali 2026 | - | 64’ |
| 21-11-2023 | Francistown | Botswana | 1 – 0 | Guinea | Qual. Mondiali 2026 | - | 68’ |
| 8-1-2024 | Abu Dhabi | Guinea | 2 – 0 | Nigeria | Amichevole | - | |
| 15-1-2024 | Yamoussoukro | Camerun | 1 – 1 | Guinea | Coppa d'Africa 2023 - 1° turno | - | cap. 45+3’ |
| Totale | | Presenze | 49 | | Reti | 8 | |
## Palmarès
### Club
**Competizioni nazionali**
* Coppa di Russia: 1
Lokomotiv Mosca: 2020-2021
|
9,833,919 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Football_Club_Crotone_2023-2024
|
Football Club Crotone 2023-2024
|
# Football Club Crotone 2023-2024
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Crotone nelle competizioni ufficiali della stagione 2023-2024.
## Stagione
La stagione 2023-2024 sarà per il Crotone la 32ª partecipazione nella terza serie del Campionato italiano di calcio.
La squadra ha effettuato il ritiro precampionato a Trepidò, dal 24 luglio al 4 agosto 2023.
Il 14 agosto 2023 c'è l'esordio stagionale dei rossoblù, allo stadio Giovanni Zini, contro la Cremonese, incontro valido per i trantaduesimi di Coppa Italia, dal quale il Crotone ne è uscito sconfitto per 3 a 1 dopo i tempi supplementari.
L'esordio in campionato avviene il 1º settembre 2023, nella sfida in trasferta contro il Catania, incontro in cui i calabresi si sono imposti per 1 a 0.
Dopo tre vittorie, un pareggio e quattro sconfitte nelle prime otto giornate e la squadra all'undicesimo posto, il 16 ottobre 2023 la società annuncia l'esonero del mister Lamberto Zauli, ma viene revocato dopo qualche ora su richiesta dei giocatori alla società.
L'8 novembre c'è il debutto in Coppa Italia Serie C, nell'incontro valido per il secondo turno, vinto per 1 a 0 contro il Brindisi. Negli ottavi di finale, disputati il 29 novembre, i lupi incontrano il Catania; i tempi regolamentari e supplementari terminano 3 a 3, mentre ai calci di rigore si impongono i siciliani per 6 a 5, eliminando i calabresi dal torneo.
## Organigramma societario
Organigramma tratto dal sito ufficiale della società.
Area direttiva
* Presidente: Gianni Vrenna
* Direttore generale: Raffaele Vrenna jr.
* Consiglieri: Antonio Vrenna, Raffaele Marino
Area sanitaria
* Responsabile: Massimo Iera
* Medici sociali: Massimo Bisceglia, Loris Broccolo, Francesco Zaccaria
* Massaggiatori: Armando Cistaro, Matteo Errico, Riccardo Pupo
* Nutrizionista: Sabrina Raffaele
* Recupero infortunati: Elmiro Trombino
Area organizzativa
* Segretario generale: Emanuele Roberto
* Team manager: Gianluca Macrì
Area comunicazione e marketing
* Responsabile: Rocco Meo
* Responsabile ufficio stampa: Luciano Ierardi
* Ufficio stampa: Idemedia
* Responsabile marketing: Luigi Pignolo
* Responsabile creativo: Giuseppe Sansalone
Area tecnica
* Direttore sportivo: Giuseppe di Bari
* Allenatore: Lamberto Zauli
* Allenatore in seconda: Attilio Bardi
* Collaboratore tecnico: Aniello Parisi
* Preparatore atletico: Nicola Albarella, Roberto Parisi
* Preparatore dei portieri: Nicola Barasso
* Match analyst: Giuseppe Durante
## Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico per la stagione 2023-2024 è Zeus Sport, mentre gli sponsor ufficiali sono San Vincenzo Salumi (main sponsor), Envì Group (co-sponsor).
| Casa | Trasferta | Terza divisa |
| - | - | - |
## Rosa
Tratto dal sito ufficiale. In corsivo i calciatori ceduti a stagione in corso.
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Andrea Dini |
| 2 | D | Federico Papini |
| 3 | D | Maxime Giron (vice capitano) |
| 5 | D | Davide Bove |
| 6 | D | Guillaume Gigliotti (capitano) |
| 7 | A | Eugenio D'Ursi |
| 8 | C | Lucas Felippe |
| 9 | A | Guido Gómez (vice capitano) |
| 10 | C | Jacopo Petriccione |
| 12 | P | Alberto Lucano |
| 14 | D | Carlo Crialese |
| 15 | C | Vinicius |
| 17 | A | Giovanni Bruzzaniti |
| 18 | D | Giuseppe Loiacono |
| 19 | C | Alessio Tribuzzi (vice capitano) |
| 20 | C | Luis Rojas |
| 21 | D | Daniel Leo |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 22 | P | Francesco D'Alterio |
| 23 | A | Jurica Jurčec |
| 24 | C | Pasquale Giannotti |
| 25 | D | Daniele Altobelli |
| 27 | A | Andrea D'Errico |
| 28 | C | Mattia Vitale |
| 29 | A | Raffaele Cantisani |
| 30 | A | Dardan Vuthaj |
| 32 | C | Riccardo Stronati |
| 36 | D | Riccardo Spaltro |
| 39 | C | Thomas Schirò |
| 44 | P | Antonio Martino |
| 77 | A | Orazio Pannitteri |
| 86 | C | Theophilus Awua |
| 93 | A | Marco Tumminello |
| 99 | P | Paolo Branduani |
| | P | Alex Valentini |
## Calciomercato
### Sessione estiva (dal 1/7 al 31/8)
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| P | Francesco D'Alterio | Sangiuliano City | fine prestito |
| D | Davide Mondonico | Ancona | fine prestito |
| D | Daniel Leo | Juventus Next Gen | definitivo |
| D | Giuseppe Loiacono | Reggina | definitivo |
| C | Thomas Schirò | Turris | fine prestito |
| C | Lucas Felippe | Giugliano | definitivo |
| C | Vinicius Negro di Stefano | San Paolo | definitivo |
| A | Jurica Jurčec | Altach | definitivo |
| A | Raffaele Cantisani | Arezzo | fine prestito |
| A | Dardan Vuthaj | Foggia | definitivo |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
| C | Andrea D’Errico | Bari | rinnovo prestito |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| P | Gian Marco Crespi | | risoluzione contratto |
| D | Luca Calapai | Casertana | svincolato |
| D | Vasile Mogoș | CFR Cluj | definitivo |
| D | Carlo Crialese | Pro Vercelli | fine prestito |
| D | Vladimir Golemić | L.R. Vicenza | risoluzione contratto |
| D | Giuseppe Cuomo | Südtirol | definitivo |
| D | Davide Mondonico | Renate | definitvo |
| C | Theophilus Awua | Atalanta | prestito |
| A | Giuseppe Panico | Carrarese | prestito |
| A | Iacopo Cernigoi | Rimini | definitivo |
| A | Cosimo Chiricò | Catania | definitivo |
| A | Gabriele Bernardotto | Giugliano | definitivo |
| A | Marco Spina | Gubbio | prestito |
| A | Augustus Kargbo | Cesena | definitivo |
### Sessione invernale (dal 2/1 al 31/1)
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| P | Alex Valentini | Pro Vercelli | definitivo |
| D | Daniele Altobelli | Monterosi Tuscia | prestito |
| C | Riccardo Stronati | Fiorenzuola | definitivo |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| P | Paolo Branduani | Virtus Francavilla | definitivo |
| P | Alberto Lucano | Cavese | prestito |
| D | Riccardo Spaltro | Potenza | prestito |
| D | Manuel Nicoletti | Casertana | prestito |
| C | Pasquale Giannotti | Trento | definitivo |
| C | Tommaso Schirò | Novara | prestito |
| C | Jacopo Petriccione | Catanzaro | definitivo |
| A | Orazio Pannitteri | Pro Vercelli | prestito |
## Statistiche
### Statistiche di squadra
Aggiornate al 27 gennaio 2024
| Competizione | Punti | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Competizione | Punti | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | DR |
| Serie C | 39 | 12 | 6 | 4 | 2 | 20 | 14 | 11 | 5 | 2 | 4 | 19 | 14 | 23 | 11 | 6 | 6 | 39 | 28 | +11 |
| Coppa Italia | - | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 3 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 3 | -2 |
| Coppa Italia Serie C | - | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 3 | 3 | 2 | 1 | 1 | 0 | 4 | 3 | +1 |
| Totale | - | 13 | 7 | 4 | 2 | 21 | 14 | 13 | 5 | 3 | 5 | 23 | 20 | 26 | 12 | 7 | 7 | 44 | 34 | +10 |
### Andamento in campionato
| Giornata | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 36 | 37 | 38 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Luogo | T | C | T | C | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | C | T | C | T | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T |
| Risultato | V | P | P | N | V | P | V | P | V | V | N | N | V | N | V | V | N | V | P | V | V | N | P | | | | | | | | | | | | | | | |
| Posizione | 7 | 7 | 13 | 12 | 8 | 13 | 8 | 11 | 8 | 5 | 8 | 7 | 6 | 8 | 6 | 4 | 5 | 4 | 6 | 6 | 4 | 3 | 5 | | | | | | | | | | | | | | | |
Fonte: Lega Pro Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
### Statistiche dei giocatori
In corsivo i calciatori ceduti a stagione in corso.
| Giocatore | Serie C | Serie C | Serie C | Serie C | Coppa Italia | Coppa Italia | Coppa Italia | Coppa Italia | Coppa Italia Serie C | Coppa Italia Serie C | Coppa Italia Serie C | Coppa Italia Serie C | Totale | Totale | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altobelli, D. D. Altobelli | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 |
| Awua, T. T. Awua | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Bove, D. D. Bove | 12 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 14 | 0 | 4 | 0 |
| Branduani, P. P. Branduani | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 |
| Bruzzaniti, G. G. Bruzzaniti | 12 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 15 | 2 | 0 | 0 |
| Cantisani, R. R. Cantisani | 10 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 12 | 0 | 1 | 0 |
| Chiarella, L. L. Chiarella | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Crialese, C. C. Crialese | 10 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 12 | 1 | 1 | 0 |
| D'Alterio, F. F. D'Alterio | 3 | -1 | 1 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 2 | -3 | 1 | 0 | 5 | -4 | 2 | 0 |
| D'Errico, A. A. D'Errico | 6 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6 | 0 | 2 | 0 |
| D'Ursi, E. E. D'Ursi | 23 | 3 | 3 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 25 | 3 | 3 | 0 |
| Dini, A. A. Dini | 21 | -27 | 3 | 0 | 1 | -3 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 22 | -30 | 3 | 0 |
| Felippe, L. L. Felippe | 18 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 19 | 1 | 1 | 0 |
| Giannotti, P. P. Giannotti | 8 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 10 | 0 | 4 | 0 |
| Gigliotti, G. G. Gigliotti | 11 | 2 | 3 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 12 | 2 | 3 | 1 |
| Giron, M. M. Giron | 19 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 22 | 1 | 1 | 0 |
| Gómez, G. G. Gómez | 23 | 11 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 23 | 11 | 0 | 0 |
| Jurčec, J. J. Jurčec | 5 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 7 | 0 | 1 | 0 |
| Leo, D. D. Leo | 17 | 0 | 4 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 18 | 0 | 4 | 1 |
| Loiacono, G. G. Loiacono | 22 | 1 | 3 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 24 | 1 | 4 | 0 |
| Lucano, A. A. Lucano | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 |
| Pannitteri, O. O. Pannitteri | 6 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 8 | 1 | 0 | 0 |
| Papini, F. F. Papini | 13 | 0 | 4 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 15 | 0 | 5 | 0 |
| Petriccione, J. J. Petriccione | 22 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 23 | 0 | 2 | 0 |
| Rojas, L. L. Rojas | 2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 0 |
| Schirò, T. T. Schirò | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 |
| Spaltro, R. R. Spaltro | 5 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 8 | 1 | 1 | 0 |
| Stronati, R. R. Stronati | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Tribuzzi, A. A. Tribuzzi | 22 | 2 | 6 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 24 | 3 | 7 | 0 |
| Tumminello, M. M. Tumminello | 20 | 9 | 3 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 22 | 11 | 3 | 0 |
| Valentini, A. A. Valentini | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 | 0 | -0 | 0 | 0 |
| Vinicius, Vinicius | 10 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 12 | 1 | 1 | 0 |
| Vitale, M. M. Vitale | 15 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16 | 2 | 1 | 0 |
| Vuthaj, D. D. Vuthaj | 15 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 16 | 2 | 2 | 0 |
## Giovanili
### Organigramma
Tratto dai siti ufficiali del Crotone e della FIGC.
Area direttiva
* Responsabile settore giovanile: Andrea Carrozza
* Segretario sportivo: Carlo Taschetti
* Coordinatrice settore Women: Domenica De Miglio
Femminile
* Allenatore: Lucio Battista Cursio
Primavera 2
* Allenatore: Ferruccio Bonvini (fino al 27 novembre 2023), Francesco Lomonaco (dal 1º dicembre 2023)
Under 17
* Allenatore: Massimiliano Corrado
Under 15
* Allenatore: Gianluca Giancotti
### Piazzamenti
* Primavera 2:
* Campionato: 16º
* Femminile:
* Serie C: 15º
* Coppa Italia Serie C: Ottavi di finale
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6,637,449 |
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Bye_Bye_Man
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The Bye Bye Man
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# The Bye Bye Man
The Bye Bye Man è un film del 2017 diretto da Stacy Title e basato sul capitolo The Bridge to Body Island del romanzo The President's Vampire di Robert Damon Schneck.
## Trama
Tre studenti prendono in affitto una vecchia villetta isolata in un bosco e nel corso di una seduta spiritica risvegliano involontariamente una malvagia entità soprannaturale chiamata Bye Bye Man, il quale tormenta tutti coloro che scoprono il suo nome. Ben presto finiranno sotto il suo controllo e inizieranno a commettere atti impensabili.
## Produzione
L'11 settembre 2014 la TWC-Dimension acquistò i diritti internazionali di distribuzione del film horror The Bye Bye Man. Jonathan Penner adattò la sceneggiatura da "The Bridge to Body Island", un capitolo del romanzo The President's Vampire di Robert Damon Schneck. "The Bridge to Body Island" racconta una storia vera e propria che era collegata a Schneck.
Stacy Title diresse il film, prodotto da Trevor Macy della Intrepid Pictures. Il 23 giugno 2015 il Los Angeles Media Fund si fece avanti per finanziare e co-produrre il film. Anche Jeffrey Soros e Simon Horsman produssero il film per la LAMF. Il 4 novembre del 2015 la STX Entertainment acquistò i diritti di distribuzione in tutto il mondo del film e decise anche di finanziarlo.
Le riprese del film iniziarono il 2 novembre 2015 a Cleveland, in Ohio, e terminarono l'11 dicembre 2015.
## Distribuzione
The Bye Bye Man è stato distribuito il 13 gennaio 2017. Inizialmente la sua uscita era prevista per il 14 ottobre 2016, prima di essere anticipata al 3 giugno 2016 e successivamente posticipata al 9 dicembre 2016.
### Incasso
The Bye Bye Man ha incassato 22,4 milioni di dollari negli Stati Uniti e nel Canada e 4,3 milioni di dollari in altri territori, per un totale mondiale di 26,7 milioni di dollari, a fronte di un budget di produzione di 7,4 milioni di dollari.
Nell'America del Nord il film venne distribuito insieme ai film Monster Trucks, Sleepless - Il giustiziere, Silence, Boston - Caccia all'uomo e La legge della notte e si pensava riuscisse ad incassare circa 10 milioni di dollari da 2.220 cinema nel suo primo weekend. Alla fine incassò 13,2 milioni di dollari, superando le aspettative e piazzandosi al quarto posto al botteghino.
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9,642,352 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Screen_Actors_Guild_Awards_2023
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Screen Actors Guild Awards 2023
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# Screen Actors Guild Awards 2023
La cerimonia di premiazione della 29ª edizione dei Screen Actors Guild (SAG) Awards ha avuto luogo il 26 febbraio 2023 al Fairmont Century Plaza a Century City, è stata trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube di Netflix.
Le candidature sono state annunciate da Haley Lu Richardson e Ashley Park l'11 gennaio 2023.
Durante la cerimonia all'attrice Sally Field è stato riconosciuto lo Screen Actors Guild alla carriera.
## Cinema
### Migliore attore protagonista
* Brendan Fraser – The Whale
* Austin Butler – Elvis
* Colin Farrell – Gli spiriti dell'isola (The Banshees of Inisherin)
* Bill Nighy – Living
* Adam Sandler – Hustle
### Migliore attrice protagonista
* Michelle Yeoh – Everything Everywhere All at Once
* Cate Blanchett – Tár
* Viola Davis – The Woman King
* Ana de Armas – Blonde
* Danielle Deadwyler – Till - Il coraggio di una madre (Till)
### Migliore attore non protagonista
* Ke Huy Quan – Everything Everywhere All at Once
* Paul Dano – The Fabelmans
* Brendan Gleeson – Gli spiriti dell'isola (The Banshees of Inisherin)
* Barry Keoghan – Gli spiriti dell'isola (The Banshees of Inisherin)
* Eddie Redmayne – The Good Nurse
### Migliore attrice non protagonista
* Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All at Once
* Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever
* Hong Chau – The Whale
* Kerry Condon – Gli spiriti dell'isola (The Banshees of Inisherin)
* Stephanie Hsu – Everything Everywhere All at Once
### Miglior cast cinematografico
* Everything Everywhere All at Once
* Babylon
* Gli spiriti dell'isola (The Banshees of Inisherin)
* The Fabelmans
* Women Talking - Il diritto di scegliere (Women Talking)
### Migliori controfigure cinematografiche
* Top Gun: Maverick
* Avatar - La via dell'acqua (Avatar: The Way of Water)
* The Batman
* Black Panther: Wakanda Forever
* The Woman King
## Televisione
### Migliore attore in un film televisivo o mini-serie
* Sam Elliott – 1883
* Steve Carell – The Patient
* Taron Egerton – Black Bird
* Paul Walter Hauser – Black Bird
* Evan Peters – Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer (Dahmer - Monster: The Jeffrey Dahmer Story)
### Migliore attrice in un film televisivo o mini-serie
* Jessica Chastain – George & Tammy
* Emily Blunt – The English
* Julia Garner – Inventing Anna
* Niecy Nash – Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer (Dahmer - Monster: The Jeffrey Dahmer Story)
* Amanda Seyfried – The Dropout
### Migliore attore in una serie drammatica
* Jason Bateman – Ozark
* Jonathan Banks – Better Call Saul
* Jeff Bridges – The Old Man
* Bob Odenkirk – Better Call Saul
* Adam Scott – Scissione (Severance)
### Migliore attrice in una serie drammatica
* Jennifer Coolidge – The White Lotus
* Elizabeth Debicki – The Crown
* Julia Garner – Ozark
* Laura Linney – Ozark
* Zendaya – Euphoria
### Migliore attore in una serie commedia
* Jeremy Allen White – The Bear
* Anthony Carrigan – Barry
* Bill Hader – Barry
* Steve Martin – Only Murders in the Building
* Martin Short – Only Murders in the Building
### Migliore attrice in una serie commedia
* Jean Smart – Hacks
* Christina Applegate – Amiche per la morte - Dead to Me (Dead to Me)
* Rachel Brosnahan – La fantastica signora Maisel (The Marvelous Mrs. Maisel)
* Quinta Brunson – Abbott Elementary
* Jenna Ortega – Mercoledì (Wednesday)
### Miglior cast in una serie drammatica
* The White Lotus
* Better Call Saul
* The Crown
* Ozark
* Scissione (Severance)
### Miglior cast in una serie commedia
* Abbott Elementary
* Barry
* The Bear
* Hacks
* Only Murders in the Building
### Migliori controfigure televisive
* Stranger Things
* Andor
* The Boys
* House of the Dragon
* Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere (The Lord of the Rings: The Rings of Power)
## Premi speciali
### Screen Actors Guild Award alla carriera
* Sally Field
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1,289,573 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Pat_Boone
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Pat Boone
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# Pat Boone
Pat Boone, all'anagrafe Charles Eugene Boone (Jacksonville, 1º giugno 1934), è un cantante, attore, compositore, scrittore e personaggio televisivo statunitense.
Considerato una delle più importanti figure della musica statunitense, Boone è stato uno degli artisti più popolari del XX secolo e, ancora oggi, prosegue la sua attività discografica e concertistica. Durante la sua carriera, che dura da 70 anni, si stima che abbia venduto più di 45 milioni di dischi in tutto il mondo.
Boone ha raggiunto per un totale di 38 volte la top 40 delle classifiche statunitensi, raggiungendo in 6 occasioni la prima posizione. Egli è l'artista che è rimasto nelle classifiche statunitensi per il maggior numero di settimane in maniera continuativa con almeno un singolo nella top 100 (con un totale di 220 settimane in classifica)
Oltre che come cantante, Boone è noto anche come commentatore politico di stampo conservatore, per la sua carriera da attore e per quella di scrittore.
## Biografia
### Infanzia e inizi
Nato in Florida, ma cresciuto a Nashville nel Tennessee, da un impresario edile e da un'infermiera, Charles Eugene Boone viene scoperto da un talent scout dopo aver partecipato a un programma radiofonico.
Nel 1953 comincia la sua carriera musicale firmando un contratto con la Republic Records e, nel 1955, ne firma un altro con la Dot Records . La sua versione del 1955 di Ain't That a Shame di Fats Domino riscontrò un enorme successo e pose le basi per la prima parte della carriera di Boone, che si concentrò sulla cover di canzoni R&B di artisti neri per un mercato americano bianco. Elvis Presley aprì uno spettacolo di Pat Boone del 1955 a Brooklyn, Ohio .
### Successo
Alla fine degli anni Cinquanta e agli inizi degli anni Sessanta, Boone riscosse numerosi successi quali "I'll Be Home", "April Love" (che raggiunge la prima posizione negli Stati Uniti per due settimane nel 1957 e la seconda in Olanda), "Friendly Persuasion", "Love Letters In The Sand" (che nel 1957 raggiunge la prima posizione negli Stati Uniti per 5 settimane e nei Paesi Bassi per 13 settimane) e "Moody River" (che nel 1961 raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 e la quarta in Norvegia).
Nel 1962 il singolo Speedy Gonzales raggiunge la prima posizione in Germania per 18 settimane, in Italia per sette settimane, in Olanda per quattro settimane e in Norvegia per sei settimane e la sesta posizione nella Billboard Hot 100.
Fra gli anni cinquanta e sessanta egli ha ha interpretato alcuni film (tra cui Il sole nel cuore del 1957) ed è apparso anche in alcune serie televisive, per poi tornare alla musica.
Ha preso parte al Festival di Sanremo 1966 con Mai mai mai Valentina, cantata con Giorgio Gaber, e Se tu non fossi qui, eseguita in coppia con Peppino Gagliardi.
Ha composto ed eseguito musiche per diverse pellicole, tra le quali: Striptease, Basta guardare il cielo, Pleasantville e Superman Returns.
### Musica gospel
A partire dagli anni Sessanta fino ad oggi, la quasi totalità dei dischi di Boone appartiene ai generi gospel e spirituals, derivati dalla fede cristiana evangelica del cantante. Anche in questo ambito ha riscosso un buon successo commerciale e di critica, basti pensare che il suo album del 2006 Golden Treasury of Hymns, è il primo disco di musica gospel a superare il milione di copie vendute. Boone prosegue tutt'oggi la sua attività concertistica e discografica; il suo lavoro più recente è l'album Country Jubilee, una raccolta dei suoi successi country con l'aggiunta di successi del passato registrati nuovamente; l'album è stato pubblicato nel 2023.
## Carriera da attore
Boone scelse di cominciare la propria carriera cinematografica con la 20th Century Fox. Uno dei primi film ai quali avrebbe dovuto partecipare Pat era stato programmato per uscire nel 1956 e avrebbe visto come co-protagonista Marilyn Monroe; alla fine però Boone declinò l'offerta poiché riteneva che il film contenesse troppi elementi immorali e a sfondo sessuale.
Il suo primo vero successo sul grande schermo fu April Love (1957), un remake di Home in Indiana. Boone disse in una successiva intervista: "questo era il tipo di film di cui avrei voluto farne altri 20: un musical, personaggi accattivanti, un po' di dramma, una buona trama e un lieto fine; è il tipo di film che ti fa sentire bene. Non ho mai voluto fare un film deprimente o immorale".
Meno popolare fu invece una commedia musicale dal titolo Mardi Gras (1958), che fu l'ultimo film del regista Edmund Goulding. Tuttavia, Journey to the Center of the Earth (1959), un racconto di fantascienza, riscosse un enorme successo.
Boone ha inoltre prodotto e recitato in un documentario, Salute to the Teenagers, nel 1960, per poi prendere una pausa dal cinema. È tornato sul grande schermo con una commedia militare, All Hands on Deck (1961), un piccolo successo commerciale.
L'ultimo film di Boone che ottenne un discreto successo commerciale fu The Cross and the Switchblade (1970). Boone prosegue la sua carriera da attore tutt'oggi, è infatti da ricordare la piccola parte che ha interpretato nel film God's Not Dead 2 (2016).
## Popolarità
Secondo la nota rivista Billboard, Boone è stato l'unico artista in grado di rivaleggiare con Elvis Presley nelle classifiche nazionali alla fine degli anni '50.
Nel corso della sua lunghissima carriera ha raggiunto per 38 volte la top 40 delle classifiche statunitensi, raggiungendo 6 volte la prima posizione e, ad oggi, è l'artista che è rimasto nelle classifiche statunitensi per il maggior numero di settimane in maniera continuativa con almeno un singolo nella top 100 (220 settimane in classifica). Si stima che nel corso della sua carriera egli abbia effettuato più di 2.600 registrazioni ufficiali, facendone quindi uno degli artisti più prolifici nella storia della musica.
## Vita privata
### Vita sentimentale e famiglia
Pat Boone si è sposato nel 1953 con Shirley Boone, dalla relazione sono nate quattro figlie (la terzogenita è la cantante Debby Boone). Il matrimonio è terminato nel 2019 in seguito alla morte di Shirley. È cugino dell'attore Richard Boone.
Era amico di Elvis Presley.
### Politica
Boone è stato spesso schietto nell’esprimere le sue opinioni politiche,Benjamin Netanyahu negli anni ha spesso preso le difese di cause conservatrici e anti-comuniste. Da sempre vicino al partito repubblicano egli ha finanziato in più occasioni quest’ultimo, come nel 2007 durante le elezioni governative in Kentucky.
Egli è inoltre amico di Netanyahu ed è noto per il suo supporto ad Israele.
### Visioni religiose
A causa dell’abuso di alcool da parte di Boone negli anni sessanta, il suo matrimonio entrò in crisi. Dopo essere entrata in contatto con il Movimento Carismatico, la moglie si dedicò alla religione e influenzò Pat e le figlie in questo senso.
Spesso hanno fatto discutere alcune sue dichiarazioni, come quelle fatte nel 1961 al Pepperdine College: “Preferirei vedere le mie quattro figlie morire bambine ma con la fede in Dio piuttosto che lasciarle morire qualche anno dopo come comuniste senza Dio, senza fede e senza anima".
Nella primavera del 1964, Boone parlò al raduno "Project Prayer" allo Shrine Auditorium di Los Angeles per sollecitare il Congresso in difesa della pratica della preghiera nelle scuole, che la Corte Suprema aveva abolito perché in conflitto con il primo emendamento. Al raduno erano presenti, oltre a Boone, Walter Brennan, Lloyd Nolan, Rhonda Fleming, Gloria Swanson e Dale Evans. Boone dichiarò: "Quello che i comunisti vogliono è traviare i nostri giovani... Io credo nel potere degli americani, io credo nella saggezza della nostra costituzione... il potere di Dio". Il raduno fu sostenuto anche da Roy Rogers, John Wayne e Ronald Reagan, tra gli altri.
Nel 1970 interpretò il personaggio del predicatore David Wilkerson nel film La croce e il coltello, film che fu girato nei quartieri stessi dove si verificarono i fatti riportati nel libro autobiografico di Wilkerson.
## Discografia
### Album in studio
| Anno | Titolo | Posizione in classifica |
| - | - | - |
| Anno | Titolo | USA |
| 1956 | Pat Boone | 20 |
| 1956 | Howdy! | 14 |
| 1957 | "Pat" | 19 |
| 1957 | Hymns We Love | 21 |
| 1957 | Pat Boone Sings Irving Berlin | — |
| 1958 | Star Dust | 2 |
| 1958 | Yes Indeed! | 13 |
| 1959 | Tenderly | — |
| 1959 | Side by Side (con Shirley Boone) | — |
| 1959 | He Leadeth Me | — |
| 1959 | White Christmas | 39 |
| 1960 | Moonglow | 26 |
| 1960 | This and That | — |
| 1960 | Great! Great! Great! | — |
| 1961 | Moody River | 29 |
| 1961 | My God and I | — |
| 1962 | I'll See You in My Dreams | — |
| 1962 | Pat Boone Reads from the Holy Bible | |
| 1962 | I Love You Truly (con Shirley Boone) | — |
| 1963 | Pat Boone Sings Guess Who? | — |
| 1963 | Pat Boone Sings Days of Wine and Roses and Other Movie Themes | — |
| 1963 | The Star Spangled Banner | — |
| 1963 | Tie Me Kangaroo Down Sport | — |
| 1964 | Sing Along Without Pat Boone! | — |
| 1964 | The Touch of Your Lips | — |
| 1964 | Ain't That a Shame | — |
| 1964 | The Lord's Prayer and Other Great Hymns | — |
| 1964 | Boss Beat! | — |
| 1964 | Near You | — |
| 1965 | Blest Be the Tie That Binds | — |
| 1965 | The Golden Era of Country Hits | — |
| 1965 | My 10th Anniversary with Dot Records | — |
| 1965 | Pat Boone Sings Winners of the Reader's Digest Poll | — |
| 1966 | Great Hits of 1965 | — |
| 1966 | Memories | — |
| 1966 | Wish You Were Here, Buddy | — |
| 1966 | Christmas Is A Comin' | — |
| 1967 | How Great Thou Art | — |
| 1967 | I Was Kaiser Bill's Batman | — |
| 1968 | Look Ahead | — |
| 1969 | Departure | — |
| 1970 | Songs for Jesus Folk | — |
| 1972 | In the Holy Land | — |
| 1972 | The New Songs of the Jesus People | — |
| 1973 | All in the Boone Family | — |
| 1973 | Born Again | — |
| 1973 | Family Who Prays | — |
| 1973 | Pat Boone S-A-V-E-D | — |
| 1973 | I Love You More and More Each Day | — |
| 1973 | Pat Boone with the First Nashville Jesus Band | — |
| 1973 | Thank You Dear Lord | — |
| 1974 | The Pat Boone Family | — |
| 1974 | Songs from the Inner Court | — |
| 1975 | Something Supernatural | — |
| 1976 | Texas Woman | — |
| 1977 | The Country Side of Pat Boone | — |
| 1977 | Miracle Merry-Go-Round | — |
| 1979 | Just the Way I Am | — |
| 1981 | Songmaker | — |
| 1982 | A Pocketful of Hope | — |
| 1984 | Pat Boone Sings Golden Hymns | — |
| 1994 | I Remember Red: A Tribute to Red Foley | — |
| 1994 | The Pat Boone Family Christmas | — |
| 1997 | In a Metal Mood: No More Mr. Nice Guy | 125 |
| 1999 | Echoes of Mercy | — |
| 2000 | The Miracle of Christmas | — |
| 2002 | American Glory | — |
| 2005 | Nearer My God to Thee | — |
| 2005 | Glory Train: The Lost Sessions | — |
| 2005 | Dream of Ireland | — |
| 2006 | Hopeless Romantic | — |
| 2006 | We Are Family: R&B Classics | 86 |
| 2006 | Ready to Rock | — |
| 2006 | In A Symphonic Mood | — |
| 2007 | The True Spirit of Christmas | — |
| 2010 | Near | — |
| 2014 | Legacy | — |
| 2015 | Pat Boone's Favourite Bible Stories & Sing-Along Songs | — |
| 2023 | Country Jubilee | — |
### Colonne sonore
| Anno | Titolo | Posizione in classifica |
| - | - | - |
| Anno | Titolo | USA |
| 1957 | April Love | 12 |
| 1962 | State Fair | 12 |
| 1972 | Come Together: A Musical Experience in Love | — |
## Filmografia parziale
* La donna del sogno (Bernardine), regia di Henry Levin (1957)
* Il sole nel cuore (April Love), regia di Henry Levin (1957)
* Martedì grasso (Mardi Gras), regia di Edmund Goulding (1958)
* Viaggio al centro della Terra (Journey to the Center of the Earth), regia di Henry Levin (1959)
* Tutti pazzi in coperta (All Hands on Deck), regia di Norman Taurog (1961)
* La grande attrazione (The Main Attraction), regia di Daniel Petrie (1962)
* Alla fiera per un marito (State Fair), regia di José Ferrer (1962)
* L'assassino viene ridendo (The Yellow Canary), regia di Buzz Kulik (1963)
* The Horror of It All, regia di Terence Fisher (1964)
* Ciao, Charlie (Goodbye Charlie), regia di Vincente Minnelli (1964)
* La più grande storia mai raccontata (The Greatest Story Ever Told), regia di George Stevens (1965)
* I pericoli di Paolina (The Perils of Pauline), regia di Herbert B. Leonard (1967)
* La croce e il coltello (The Cross and the Switchblade), regia di Don Murray (1970)
* Roger & Me, regia di Michael Moore (1989)
* God's Not Dead 2 (2016)
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Kentucky Colonels
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# Kentucky Colonels
I Kentucky Colonels furono una franchigia di pallacanestro della American Basketball Association, attiva tra il 1967 e il 1976. Come gli Indiana Pacers, i loro rivali più odiati, furono le uniche due franchigie a non avere mai cambiato sede e nome per tutta la vita della ABA, oltre ad essere state le uniche due squadre che si qualificarono per i playoff in tutte le 9 stagioni ABA.
La franchigia inoltre vanta il maggior numero di vittorie, sia in termini assoluti (448), che in percentuale (.602), dell'intera ABA, a cui si aggiunge la vittoria del campionato ABA nel 1975, oltre al raggiungimento di altre due Finali. Sono anche la seconda franchigia con il maggior numero di vittorie nei playoff ABA (55) dietro solo agli Indiana Pacers.
Nella stagione 1971-1972 con un record di 68-16 (.810) i Kentucky Colonels hanno stabilito il migliore record della storia dell'ABA in una singola stagione di regular season.
## Storia
La franchigia venne creata nel 1967 con base a Louisville, Kentucky.
Nella prima stagione ABA l'inizio non fu dei migliori, delle prime 17 partite disputate, solo 5 furono delle vittorie, tanto che Gene Rhodes venne nominato al posto di John Givens come nuovo allenatore; con la nuova guida tecnica vennero raggiunti i Playoff dopo aver vinto lo spareggio a tavolino contro i New York Nets per inagibilità del campo, venendo però eliminati per 3 partite a 2 dai Minnesota Muskies.
Nelle prime tre stagioni il gioco dei Colonels dava una grande importanza alle due guardie, ovvero a Louie Dampier e Darel Carrier, in quella che era nettamente la migliore coppia di tiratori del basket professionistico americano: nelle prime tre stagioni fecero registrare entrambi oltre 20 punti di media a partita sfruttando a pieno anche la linea da tre punti introdotta in ABA, tirando un alto numero di tiri da tre con un'alta precisione al tiro, in modo unico nella storia della pallacanestro e rispetto a tutte le altre squadre della neonata lega, precorrendo i tempi in quello che molti decenni dopo diventerà la pallacanestro del nuovo millennio.
Entrambi i giocatori si prendevano circa una ventina di tiri a partita, ma se Darel Carrier era il tiratore con la più alta percentuale al tiro da tre punti (tirando con il 38% in carriera), Louie Dampier prendeva un numero più elevato di tiri da tre (arrivando a oltre 7 triple tentate di media a partita nella stagione 1968-1969); Dampier realizzò 199 e 198 tiri da tre nelle stagioni 1968-1969 e 1969-1970, mentre Carrier rispettivamente 125 e 105.
Nella stagione 1968-1969 sui 1515 tiri da tre realizzati in ABA, il 13,1% erano stati realizzati da Dampier, e solo due squadre avevano segnato un maggior numero di tiri da tre di lui, i Minnesota Pipers (281) e i Los Angeles Stars (218).
Negli anni seguenti, nonostante buone prove in regular season per ben due volte vennero eliminati dagli Indiana Pacers ai playoff: nel 1969 per 4 partite a 3, dopo che erano stati avanti 3 a 1 nella serie, e per 4 partite a 1 nelle finali della Eastern Division nel 1970
Il gioco dei Colonels cambiò con l'arrivo di uno dei più grandi lunghi realizzatori di sempre Dan Issel e con l'addio di Gene Rhodes, con le guardie che dovevano prendersi meno tiri, perdendo di centralità a favore dei lunghi della squadra.
Nel 1971, i Colonels raggiunsero la loro prima finale ABA, persa contro gli Utah Stars per 4 gare a 3; cosa che si ripeterà anche al secondo tentativo nel 1973 sconfitti ancora in una gara 7 delle Finals, stavolta con la partita decisiva disputata a Louisville, per mano dei rivali Indiana Pacers che nel frattempo erano stati spostati nella Western Division.
La grande Regular Season disputata nella stagione 1971-1972 soprattutto grazie all'inserimento in squadra del Centro dominante Artis Gilmore, e conclusa con un record finale di 68-16, vide invece la sorprendente eliminazione al primo turno per 4 gare a 2 per mano dei New York Nets guidati da Rick Barry che riuscirono a vincere le prime 2 partite disputate al Freedom Hall di Louisville indirizzando così la serie.
I Colonels guidati per la stagione 1973-1974 da Babe McCarthy, eletto anche allenatore dell'anno, ai playoff dopo aver sconfitto in 4 partite i Carolina Cougars si dovettero arrendere ancora contro i Nets stavolta guidati da Julius Erving che avrebbero in seguito vinto il titolo quell'anno.
Al terzo tentativo in finale ABA, nel 1975 sempre contro gli Indiana Pacers, la formazione del Kentucky, riuscì a fare suo il primo, e unico, anello della sua storia vincendo per 4 partite a 1 la serie, dopo aver dominato anche le partite precedenti contro Memphis e St. Louis; allenati da Hubie Brown e guidati dal nucleo ormai consolidato negli anni dei futuri Hall of Famer Artis Gilmore, Dan Issel e Louie Dampier.
Considerata una delle squadre più forti in assoluto dell'epoca, i Kentucky Colonels sconfissero in un match prestagionale dell'Ottobre 1975 anche i campioni in carica NBA dei Golden State Warriors per 93 a 90.
Con enorme disappunto da parte dei tifosi Dan Issel venne scambiato per questioni di bilancio, e al suo posto vennero presi come sostituti prima Caldwell Jones e poi durante l'anno Maurice Lucas.
Nell'ultima stagione della storia ABA, i Colonels riuscirono a qualificarsi ancora ai playoff dove al primo turno sconfissero ancora Indiana per 2 gare a 1 per poi arrendersi in 7 partite contro i Denver Nuggets guidati da David Thompson e dal grande ex Dan Issel.
Il 17 luglio 1976, a seguito della parziale fusione con l'NBA, nonostante negli accordi originali anche i Kentucky Colonels e i Spirits of St. Louis avrebbero dovuto fare parte insieme ad altre 4 franchigie ABA delle squadre ammesse in NBA, dietro il pagamento ai proprietari delle due società veniva deciso il loro definitivo scioglimento, con i giocatori delle due squadre che furono resi disponibili alle altre squadre NBA tramite un dispersal draft: tra questi Artis Gilmore venne scelto come prima scelta dai Chicago Bulls dietro il pagamento della considerevole cifra di 1.100.000 $ oltre a garantire il contratto già in essere stipulato in ABA.
## Record stagione per stagione
| Campione ABA | Campione di Division (Playoffs) | Campione di Division (Regular Season) |
| - | - | - |
| Stagione | V | P | % | Play-off | Risultati |
| Kentucky Colonels (ABA) ||||||
| 1967-68 | 36 | 42 | 46,2 | Vincono a tavolino Tiebreaker Playoffs per inagibilità del campo Perdono Semifinali Division | Minnesota 3, Kentucky 2 |
| 1968-69 | 42 | 36 | 53,8 | Perdono Semifinali Division | Indiana 4, Kentucky 3 |
| 1969-70 | 45 | 39 | 53,6 | Vincono Semifinali Division Perdono Finali Division | Kentucky 4, New York 3 Indiana 4, Kentucky 1 |
| 1970-71 | 44 | 40 | 52,4 | Vincono Semifinali Division Vincono Finali Division Perdono Finali ABA | Kentucky 4, The Floridians 2 Kentucky 4, Virginia 2 Utah 4, Kentucky 3 |
| 1971-72 | 68 | 16 | 81,0 | Perdono Semifinali Division | New York 4, Kentucky 2 |
| 1972-73 | 56 | 28 | 66,7 | Vincono Semifinali Division Vincono Finali Division Perdono Finali ABA | Kentucky 4, Virginia 1 Kentucky 4, Carolina 3 Indiana 4, Kentucky 3 |
| 1973-74 | 53 | 31 | 63,1 | Vincono Semifinali Division Perdono Finali Division | Kentucky 4, Carolina 0 New York 4, Kentucky 0 |
| 1974-75 | 58 | 26 | 69,1 | Vincono Tiebreaker 1º posto Eastern Division Vincono Semifinali Division Vincono Finali Division Vincono Finali ABA | Kentucky 4, Memphis 1 Kentucky 4, St. Louis 1 Kentucky 4, Indiana 1 |
| 1975-76 | 46 | 38 | 54,8 | Vincono Semifinali Division Perdono Finali Division | Kentucky 2, Indiana 1 Denver 4, Kentucky 3 |
| Totale ABA | 448 | 296 | 60,2 | | |
| Playoff ABA | 55 | 46 | 54,5 | 1 Titolo ABA | 1 Titolo ABA |
## Membri della Basketball Hall of Fame
Membri dei Kentucky Colonels nella Basketball Hall of Fame :
| Giocatori |||||
| - | - | - | - | - |
| Num. | Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto |
| 44 | Dan Issel | C/AG | 1970–1975 | 1993 |
| 53 | Artis Gilmore | C | 1971–1976 | 2011 |
| 10 | Louie Dampier | P | 1967–1976 | 2015 |
| Contributori |||||
| Nome | Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto |
| Hubie Brown | Hubie Brown | Allenatore | 1974–1976 | 2005 |
## Allenatori
Legenda :
| PA | Partite allenate |
| - | - |
| V | Vittorie |
| S | Sconfitte |
| V% | Percentuale di vittorie |
| | Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore ABA con i Colonels |
| | Eletto nella Basketball Hall of Fame |
| Num. | Nome | Stagione/i | PA | V | S | V% | PA | V | S | V% | Successi |
| Num. | Nome | Stagione/i | Stagione regolare | Stagione regolare | Stagione regolare | Stagione regolare | Playoff | Playoff | Playoff | Playoff | | Successi | Ref. |
| Kentucky Colonels (ABA) |||||||||||||
| 1 | John Givens | 1967 | 17 | 5 | 12 | .294 | — | — | — | — | |
| 2 | Gene Rhodes | 1967–1970 | 238 | 128 | 110 | .538 | 24 | 10 | 14 | .417 | |
| 3 | Alex Groza | 1970 | 2 | 2 | 0 | 1.000 | — | — | — | — | |
| 4 | Frank Ramsey | 1970-1971 | 67 | 32 | 35 | .478 | 19 | 11 | 8 | .579 | |
| 5 | Joe Mullaney | 1971–1973 | 168 | 124 | 44 | .738 | 25 | 13 | 12 | .520 | |
| 6 | Babe McCarthy | 1973–1974 | 84 | 53 | 31 | .631 | 8 | 4 | 4 | .500 | |
| 7 | Hubie Brown | 1974–1976 | 168 | 104 | 64 | .619 | 25 | 17 | 8 | .680 | 1 Titolo ABA 1975 |
## Palmarès
Titoli ABA: 1
1975
ABA Eastern Division (Playoffs): 3
1971, 1973, 1975
ABA Eastern Division (Regular Season): 2
1971-1972, 1974-1975
## Riconoscimenti individuali
ABA Most Valuable Player Award
* Artis Gilmore - 1972
ABA Playoffs Most Valuable Player
* Artis Gilmore - 1975
ABA Rookie of the Year Award
* Dan Issel - 1971
* Artis Gilmore - 1972
ABA All-Rookie Team
* Louie Dampier - 1968
* Gene Moore - 1969
* Dan Issel - 1971
* Artis Gilmore - 1972
ABA Coach of the Year Award
* Babe McCarthy - 1974
ABA All-Star Game Most Valuable Player Award
* Dan Issel - 1972
* Artis Gilmore - 1974
ABA All-Time Team
* Darel Carrier
* Louie Dampier
* Artis Gilmore
* Dan Issel
* Maurice Lucas
All-ABA First Team
* Dan Issel - 1972
* Artis Gilmore - 1972, 1973, 1974, 1975, 1976
All-ABA Second Team
* Louie Dampier - 1968, 1969, 1970, 1974
* Dan Issel - 1971, 1973, 1974
ABA All-Defensive Team
* Artis Gilmore - 1973, 1974, 1975, 1976
* Mike Gale - 1973, 1974
* Wil Jones - 1975
ABA All-Star Game head coaches
* Gene Rhodes – 1969
* Joe Mullaney – 1972
* Babe McCarthy – 1974
ABA All-Star Game
* Louie Dampier - 1968, 1969, 1970, 1972, 1973, 1974, 1975
* Dan Issel - 1971, 1972, 1973, 1974, 1975
* Artis Gilmore - 1972, 1973, 1974, 1975, 1976
* Darel Carrier - 1968, 1969, 1970
* Randy Mahaffey - 1968
* Goose Ligon - 1969
* Gene Moore - 1970
* Cincy Powell - 1971
* Maurice Lucas - 1976
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https://it.wikipedia.org/wiki/Woke_%28ideologia%29
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Woke (ideologia)
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# Woke (ideologia)
Woke (letteralmente "sveglio") è un aggettivo inglese con il quale ci si riferisce allo "stare all'erta", "stare svegli" nei confronti delle ingiustizie sociali o razziali. La voce è entrata nei dizionari della lingua inglese nel 2017 attraverso il movimento attivista statunitense Black Lives Matter.
Woke è correlato a due sostantivi. Con il primo, wokeness, si intende il "non abbassare la guardia", sempre in riferimento a quanto sopra, quindi uno stato di consapevolezza, in particolare di fronte a problemi sociali come il razzismo e la disuguaglianza. Il secondo è wokeism (italianizzato in wokismo) che indica il comportamento e gli atteggiamenti sensibili alle ingiustizie sociali e politiche.
Penetrato nel linguaggio politico anche in Europa, Asia e America Latina, woke viene utilizzato principalmente da conservatori, destra alternativa e libertari di destra per denigrare ciò che invece la maggior parte delle persone considera normale buona educazione, per esempio non usare termini dispregiativi per persone di colore, etichettandola come "correttezza politica".
## Origine e uso
Originariamente la parola era impiegata nell'inglese afro-americano vernacolare come sinonimo di awake ("sveglio").
Awake, tuttavia, viene tuttora usato dagli oppositori dell'ideologia woke e politicamente corretta per distinguersi appunto dai sostenitori e portavoce di quest'ultima; da qui lo slogan "Awake, not woke". Con lo sviluppo del movimento per i diritti civili degli anni '60 del XX secolo, woke è diventato un termine politico ed è strettamente collegato al mondo dei paladini della giustizia sociale, per cui ha assunto anche un'accezione molto più negativa.
Alla sua diffusione negli anni 10 del XXI secolo hanno contribuito la canzone Master Teacher (2008) della cantautrice statunitense Erykah Badu, il cui testo recita I stay woke, e i movimenti Black Lives Matter e MeToo. Le occorrenze del termine su Google hanno raggiunto il picco nell’estate del 2017.
Dal punto di vista del significato, quello originario si è lentamente eroso, e oggi il vocabolo si usa anche in senso dispregiativo o sarcastico, in particolare in riferimento ai tentativi mediatici di realizzare prodotti in linea con l'ideologia woke, di solito puniti dallo scarso consenso di pubblico. Da qui la frase get woke, go broke, letteralmente fai lo sveglio, vai in rovina, o meglio fai il politicamente corretto, vai in rovina, riferita ai flop di film, serie TV, fumetti e videogiochi ai quali è stata impressa una forte matrice woke e politicamente corretta, tanto più notata dai fan quando riguarda remake e reboot di opere del passato considerate "da aggiornare" o "da correggere" secondo gli standard dettati dalla "correttezza politica".
Il senso del termine è così polarizzato: i liberal lo impiegano con accezione positiva, mentre negli altri ambienti, da conservatori a libertari di destra fino persino a politicamente indipendenti, si va dal sarcasmo all'accostamento negativo alla correttezza politica e alla cancel culture.
## Critiche e controversie
### Francia
Il 13 ottobre 2021 il ministro francese Jean-Michel Blanquer ha presentato Le laboratoire de la République per sensibilizzare i giovani sulla storia della Quinta Repubblica Francese e, a sua detta, per "combattere l'ideologia woke e quella della cancel culture". Il presidente del Consiglio superiore dei programmi scolastici francesi ha sostenuto che è difficile «proteggere l'istituzione scolastica da tutte le mode in voga nella società e dalle ideologie di decostruzione, postcoloniali o identitarie». Similmente si è espresso il filosofo ateo e sovranista Michel Onfray che ha defnito l'ideologia woke come espressione di una "tirannia delle minoranze" nonché «una delle cause della rovina della Francia e della civiltà occidentale».
### Regno Unito
Nel 2021 la ministra dell'Università del Regno Unito Michelle Donelan ha sostenuto che alcuni corsi accademici «trattano la decolonizzazione censurando la storia come sotto l'Unione Sovietica».
### Stati Uniti
Nel 2021 l'Università di Yale ha annunciato l'annullamento del famoso corso di Introduzione alla Storia dell’arte, dal Rinascimento a oggi, insegnato per decenni da Vincent Scully, uno dei più celebri professori di Yale. Il presidente del dipartimento di Storia dell’arte l'ha definito «troppo problematico»: il nuovo corso tratterà l’arte in relazione a «genere, classe e razza». Lo stesso anno Pano Kanelos, ex rettore del St. John College di Annapolis, ha annunciato la nascita della University of Austin in opposizione al politicamente corretto e all'ideologia woke, all'insegna della quale verrebbero esercitate pressioni sui docenti per il loro pensiero. Tra i finanziatori del nuovo ateneo figura l'imprenditore Elon Musk, che in un'intervista ha criticato l'ideologia woke definendola «la più grande minaccia alla civiltà moderna» e una forma di neo-puritanesimo che «sostanzialmente vuole rendere illegale la commedia» e facendo notare che l'industria di intrattenimento mainstream occidentale (in primis Hollywood, dunque Netflix) ha avuto un brusco calo dei fan, clienti paganti, azionisti e spettatori (e quindi di profitti e azioni) dopo aver «completamente abbracciato l'ideologia woke e politicamente corretta». Sempre stando a Musk, essa è «divisiva, escludente e odiosa» ed «offre alle persone cattive uno scudo per essere meschine e crudeli, mascherate dietro una falsa virtù».
In un articolo del maggio 2023 segnalato in copertina dal supplemento dedicato ai libri del New York Times, Alexandra Jacobs, recensendo il libro di Claire Dederer Monster. A fan's Dilemma, già nel titolo, Good Art, Bad People, riassume le polemiche apparentemente d'attualità ma che riguardano un problema vecchio: lo scontro tra la bellezza di un'opera d'arte e la moralità biasimevole dell'autore. Nel libro, scrive la giornalista, l'autrice cerca di riconciliare il proprio apprezzamento per la grande arte con la vita scellerata dei suoi creatori o con tematiche criticabili. Vengono nomiati soprattutto uomini, quali Vladìmir Nabòkov, Woody Allen, Roman Polański, ma anche donne: Willa Cather, Laura Ingalls Wilder, Doris Lessing. Nel variegato elenco si ritrova, ad esempio, l'autrice di Harry Potter J. K. Rowling a causa dell sue pubbliche dichiarazioni sulla questione transgender. La giornalista scrive che l'autrice di Monster non ritiene utile usare la parola cancel culture, e a proposito delle spinose tematiche contemporanee scrive, abbassando i toni, che tutti gli esseri viventi vengono cancellati o stanno per essere cancellati.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Square_One_%28singolo%29
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Square One (singolo)
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# Square One (singolo)
Square One è il singolo di debutto del girl group sudcoreano Blackpink, pubblicato l'8 agosto 2016 e costituito da due tracce: Boombayah e Whistle.
## Promozione
Le Blackpink si sono esibite con Boombayah al programma musicale Inkigayo per due settimane consecutive iniziando il 14 agosto 2016. Il 19 gennaio 2017 hanno portato la canzone ai Seoul Music Award.
## Video musicali
Il video musicale di Boombayah, diretto da Seo Hyun-seung, è stato reso disponibile l'8 agosto 2016, in concomitanza con l'uscita del brano. Il 31 gennaio 2017, il video ha raggiunto 100 milioni di visualizzazioni su YouTube, il che rende le Blackpink il quinto gruppo femminile K-pop a raggiungere 100 milioni di visualizzazioni, nonché il video musicale di debutto più veloce di qualsiasi gruppo K-pop per raggiungere questo traguardo. Il 13 ottobre 2020 è diventato il terzo video del gruppo a raggiungere 1 miliardo di visualizzazioni.
Il video musicale di Whistle, diretto da Beomjin J della ditta VM Project Architecture, è stato reso disponibile l'8 agosto 2016, in concomitanza con l'uscita del brano. Il video ha superato quasi dieci milioni di visualizzazioni in cinque giorni. Il 18 agosto 2016 è stato pubblicato il video con la sola coreografia. A gennaio 2021, il video ha superato le 600 milioni di visualizzazioni.
## Riconoscimenti
### Premi dei programmi musicali
* Inkigayo
* 21 agosto 2016 (Whistle)
* 11 settembre 2016 (Whistle)
* M Countdown
* 8 settembre 2016 (Whistle)
## Tracce
Testi e musiche di Teddy Park, Bekuh Boom, B.I e Future Bounce.
### Download digitale
* Boombayah (붐바야, Bumba-ya) – 4:00
* Whistle (휘파람, Hwiparam) – 3:31
## Formazione
* Jisoo – voce
* Jennie – voce
* Rosé – voce
* Lisa – voce
## Successo commerciale
Boombayah è entrata nella 7ª posizione con 88 215 download effettuati e 1 866 737 riproduzioni in Corea del sud. Negli Stati Uniti, Boombayah ha raggiunto la 1ª posizione nella classifica World Digital Songs di Billboard per la settimana del 27 agosto 2016. Nella sua seconda settimana in classifica, Whistle ha raggiunto la 3ª posizione per la settimana del 3 settembre 2016.
In Corea del Sud, Whistle ha debuttato in 1ª posizione nella classifica della Circle Chart dal 7 al 13 agosto 2016 con 150 747 download effettuati in cima alla Componing Download Chart e 4 302 547 di ascolti. Negli Stati Uniti, Whistle è arrivata 2ª nella classifica Billboard World Digital Song. Entrambi i brani del singolo hanno ricevuto circa 6 000 download ciascuno.
## Classifiche
| Classifica (2016-17) | Posizione massima | Posizione massima |
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| Classifica (2016-17) | Boombayah | Whistle |
| Corea del Sud | 7 | 1 |
| Filippine | — | 95 |
| Francia | 196 | — |
| "—" indica una pubblicazione non classificata in quel paese. |||
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lotta_per_le_investiture
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Lotta per le investiture
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# Lotta per le investiture
Con la locuzione lotta per le investiture si fa riferimento allo scontro tra papato e Sacro Romano Impero che si protrasse dal 1073 fino al 1122, riguardante il diritto di investire (cioè di nominare) gli alti ecclesiastici e il papa stesso.
Durante il Medioevo l'investitura era un atto con il quale, attraverso un rito detto omaggio, un signore, il senior, conferiva a un'altra persona, il vassus, un possesso o un diritto, il beneficium. Nell'XI secolo i sovrani laici ritenevano una loro prerogativa il potere di nominare vescovi e abati di loro scelta, e quindi investirli spiritualmente, come conseguenza di aver affidato a loro dei beni materiali. Tale consuetudine dava al potere temporale una supremazia su quello spirituale e ciò si era tradotto in un profondo fallimento del clero, non in grado di svolgere la propria funzione.
I primi movimenti intesi ad ottenere una maggior indipendenza della Chiesa si ebbero già all'inizio del 900 all'interno dell'ambiente monastico, ma fu nel secolo successivo che una vera riforma si diffuse in tutta la Chiesa. L'apice di suddetta riforma si ebbe durante il pontificato di papa Gregorio VII (iniziato nel 1073), il quale, fervente sostenitore del primato papale sopra qualsiasi altro potere, entrò duramente in conflitto con l'imperatore Enrico IV di Franconia, dando inizio alla lotta per le investiture. Lo scontro ebbe risvolti gravi e inediti, con l'imperatore che arrivò ad ordinare al pontefice di dimettersi dal proprio ruolo e questi, per tutta risposta, giunse a scomunicare e deporre il primo. Celebre il viaggio che Enrico intraprese nel 1077 per chiedere perdono a Gregorio VII, ospite in quel tempo della contessa Matilde di Canossa, affinché gli togliesse la scomunica e quindi ripristinasse il dovere di obbedienza da parte dei suoi sudditi, già sollevati contro di lui. Il pontificato di Gregorio terminò tuttavia nel peggiore dei modi: venne eletto un antipapa, Clemente III, mentre il pontefice morì in esilio a Salerno sotto la protezione del normanno Roberto il Guiscardo.
Il confronto perdurò anche con i successori di Gregorio VII, per poi terminare nel 1122, quando papa Callisto II e l'imperatore Enrico V si accordarono con la stipula del concordato di Worms. L'accordo prevedeva che la scelta dei vescovi ricadesse sulla Chiesa e che poi essi prestassero giuramento di fedeltà al monarca secolare; si andava affermando il diritto esclusivo della Santa Sede ad investire le cariche ecclesiastiche con l'autorità sacra, simboleggiata dall'anello vescovile e dal bastone pastorale; l'imperatore invece conservava il diritto di presiedere alle elezioni di tutte le alte cariche ecclesiastiche e di arbitrare le controversie. Inoltre gli imperatori del Sacro Romano Impero rinunciarono al diritto di scegliere il pontefice.
## Origine della lotta
### Rapporti tra Impero e Chiesa tra IX e XI secolo
Durante l'impero di Carlo Magno il potere civile era forte e i vescovi tornarono a essere considerati dei semplici funzionari, sulla cui nomina i sovrani potevano interferire pesantemente. A seguito dell'instabilità politica conseguente alla disgregazione dell'impero carolingio la Chiesa latina, e in particolare l'istituzione del papato, attraversò un momento di grave decadenza conosciuto come saeculum obscurum. Corrotto dalle lotte di potere, il trono di Pietro divenne preda delle fazioni locali, screditandone così la sua missione spirituale. In un'epoca segnata da un affievolirsi del potere centrale, il sistema politico che si andò ad affermare fu il feudalesimo, fondato su di un reciproco rapporto tra un signore (senior) che attribuiva un bene materiale (beneficium) a un proprio vassallo, in cambio di fedeltà e aiuto; tale sistema andò, inevitabilmente, a riflettersi anche sulle cariche ecclesiastiche.
Quando, nel 936, Ottone I di Sassonia divenne re di Germania (e imperatore dal 962), egli basò sistematicamente il proprio potere politico sull'assegnazione di importanti poteri civili ai vescovi da lui nominati. Non potendo essi avere prole legittima a cui passare in eredità i benefici, si veniva a instaurare una situazione solamente temporanea, in quanto alla loro morte la corona li avrebbe recuperati. I primi poteri di cui vennero assegnati furono quelli di districtus, ossia di comando, polizia ed esazione sulla città e sul territorio immediatamente circostante. Sebbene questo sistema amministrativo fosse peculiare della Germania, anche in Francia, Inghilterra e Spagna si instaurarono stretti legami tra il potere spirituale e quello temporale. In questo modo andò a consolidarsi la consuetudine del re di nominare vescovi e abati, una pratica che comunque veniva ampiamente accettata dalla società in quanto il monarca non era visto come un semplice laico ma come un signore scelto da Dio e quindi pienamente legittimato nell'intervenire negli affari della Chiesa.
Pertanto, sotto Ottone I e i suoi successori della dinastia ottoniana, i vescovi della Reichskirche (letteralmente "la Chiesa imperiale") rappresentarono le fondamenta del sistema amministrativo imperiale; la loro investitura veniva simboleggiata dalla consegna dell'anello e del bastone pastorale da parte dell'imperatore al vescovo nominato. Questa pratica non riguardò solamente le diocesi ma anche i monasteri reali e i grandi capitoli secolari. L'avvento al potere della dinastia salica, nel 1024, con l'elezione di Corrado II non cambiò nulla in questa organizzazione che perdurò fino al regno di Enrico III (1039-1056). Monasteri e sedi vescovili diventarono così centri di potere anche economico in tutta Europa e nessun regnante poteva rinunciare a esercitare il controllo sulle nomine di vescovi e abati.
Con tale sistema la funzione vescovile ne fu snaturata, perché l'assegnazione della carica non era più basata sulle doti morali o sulla cultura religiosa del candidato, ma esclusivamente sulla sua personale fedeltà all'imperatore. La pratica, inoltre, degradò rapidamente nella simonia, cioè nel dare il titolo vescovile a quei laici che erano in grado di versare cospicue somme di denaro all'imperatore, certi di recuperarle in seguito tramite i benefici feudali che ormai accompagnavano la nomina.
### La riforma dell'XI secolo, il ruolo di Enrico III il Nero
Tale situazione andò inevitabilmente a scontrarsi con gli ideali religiosi di alcuni uomini che proponevano, invece, una Chiesa più vicina agli ideali cristiani e distaccata dalle influenze dei poteri secolari. I primi movimenti riformistici, ispirati dal pensiero di Benedetto d'Aniane, ebbero luogo a partire dalla prima metà del X secolo nei monasteri della Lotaringia e soprattutto nell'abbazia di Cluny in Borgogna, fondata nel 909. Quest'ultima ebbe la particolare caratteristica di godere, grazie al suo atto costitutivo voluto da Guglielmo I di Aquitania, di una sostanziale indipendenza dal potere laico che le permetteva, tra l'altro, di non avere ingerenze sulla nomina degli abati. Ai monaci della congregazione cluniacense era chiesto di perseguire una vita esclusivamente spirituale, secondo una rigida osservanza della regola benedettina, distogliendosi dai beni terreni. Per merito di certe sue personalità di spicco, come Oddone o Maiolo, la cosiddetta riforma cluniacense si espanse per tutta l'Europa con la fondazione di monasteri aderenti alle nuove idee o con la riforma di alcuni già esistenti.
Accanto al movimento riformatore monastico iniziarono anche altri flebili tentativi di cambiamento nella società secolare, sebbene tali sforzi fossero inizialmente isolati e senza continuità. La situazione mutò con la salita al trono di Germania di Enrico III di Franconia, detto il Nero, considerato uno dei più grandi imperatori tedeschi. Con lui si andò a configurare un impero teocratico dove il sovrano rappresentava la guida sia della società temporale sia di quella religiosa, in quanto considerato scelto e unto da Dio e quindi suo rappresentante diretto sulla Terra.
Riconoscendo appieno la funzione sacra del suo ruolo, Enrico III si circondò di consiglieri appartenenti al mondo ecclesiastico e grandi promotori della riforma nata nei monasteri, come Odilone di Cluny, Riccardo di Saint-Vanne e Brunone di Toul, futuro papa Leone IX. Anche grazie a questa cerchia di riformatori Enrico si rivelò molto sensibile ai temi del movimento e in particolare venne influenzato dallo spirito cluniacense, sicuramente anche per via del suo secondo matrimonio con Agnese di Poitou originaria della casata di Acquitania fondatrice con Guglielmo I del monastero di Cluny.
Tuttavia, nonostante l'adesione di Enrico alla riforma e alcune concessioni da lui fatte in merito all'indipendenza dei monasteri, egli non rinunciò del tutto alla sua prerogativa di investire vescovi e abati di sua scelta con tanto di bastone pastorale e l'anello episcopale; tale consuetudine continuò infatti a essere praticata per tutto il suo regno senza suscitare particolare opposizioni, perlomeno nella chiesa secolare, mentre negli ambienti monastici iniziarono a sollevarsi alcune critiche al tradizionale giuramento di fedeltà all'imperatore a cui erano obbligati gli abati. Tale potere di investitura si dimostrò uno dei capisaldi della politica dell'imperatore; infatti, una volta consolidato il suo potere in Germania, egli guardò all'Italia, dove per rafforzare la propria autorità procedette a nominare moltissimi ecclesiastici tedeschi a lui fedeli a capo delle diocesi sparse per tutta la penisola.
Nel 1046 Enrico scese in Italia per partecipare al concilio di Sutri con lo scopo di mettere ordine a una crisi del papato, al centro della quale v'era lo scontro di tre pontefici che si consideravano legittimi: Benedetto IX sostenuto dai Conti di Tuscolo, Silvestro III della famiglia Crescenzi e Gregorio VI che aveva acquistato il papato dal primo. Benedetto IX venne deposto, Silvestro III considerato un usurpatore e Gregorio VI dovette rinunciare all'ufficio e in seguito fu mandato in esilio e scomunicato poiché accusato di simonia. Il sovrano, inoltre, fece eleggere come nuovo papa Suidger, vescovo di Bamberga, che prese il nome di Clemente II e che nel Natale seguente incoronò lo stesso Enrico come imperatore del Sacro Romano Impero.
L'intervento di Enrico a Sutri trovò molti consensi all'interno dello stesso movimento riformatore della chiesa ma si levarono anche voci contrarie, come quella del vescovo Wazone di Liegi che riteneva che non spettasse al sovrano il potere di deporre un papa, anche se simoniaco. In ogni caso, oltre che imperatore, Enrico si era fatto anche nominare patrizio romano, una carica che gli consentiva di influire direttamente sulle future elezioni del romano pontefice. Infatti i successivi Damaso II, Leone IX e Vittore II furono tutti tedeschi, quindi estranei agli ambienti romani, e di fiducia dell'imperatore, contribuendo a importare a Roma il modello della chiesa imperiale. Con loro la riforma uscì definitivamente dall'ambiente monastico per riversarsi sulla chiesa secolare.
In particolare, fu il pontificato di Leone IX a vedere un'accelerazione del processo di riforma, essendo egli circondato da un gruppo di validi collaboratori che andarono a formare il collegio dei cardinali, a cui affidò incarichi di rilievo, tra i quali: Alinardo, Umberto di Silva Candida, Federico Gozzelon, futuro Stefano IX, Ildebrando di Soana già segretario di Gregorio VI e futuro Gregorio VII. Questi teologi ebbero un ruolo decisivo nel fornire giustificazioni dottrinali a un rafforzamento del papato a cui si andava ad attribuire l'esclusivo potere di nominare e deporre le alte cariche ecclesiastiche.
## La crisi dell'impero durante la minore età di Enrico IV
Il 19 aprile 1054 morì a Roma Leone IX e gli succedette Gebehard di Eichstatt con il nome di Vittore II, il quale si impegnò fortemente nella riforma ancora prettamente morale. La sua azione fu, però, condizionata dal decesso dell'imperatore Enrico III (5 ottobre 1056), il quale lasciò la moglie Agnese di Poitou reggente e il figlioletto (il futuro Enrico IV) ancora minorenne.
Agnese si dimostrò fin da subito una regnante insicura ed indebolì la figura imperiale. Così, alla morte di Vittore II, avvenuta il 23 giugno 1057 a causa della malaria, finì la serie dei papi tedeschi ponendo la Chiesa nella necessità di trovare sostegno al di fuori dell'Impero. Questo venne trovato nel margravio di Toscana e duca di Lorena Goffredo il Barbuto che, in cambio del suo servizio, fece eleggere dai cardinali il fratello, Federico di Lorena, con il nome di Stefano IX: questa fu la prima elezione papale dal 1046 avvenuta senza che vi fosse stata l'ingerenza dell'Imperatore.
Il pontificato di Stefano IX non durò molto e non fu particolarmente determinante; il papa lorenese, infatti, morì già nel 1058 e gli succedette il 24 gennaio 1059, Niccolò II, al secolo Gerardo di Firenze, il quale, con l'appoggio militare di Goffredo il Barbuto, scomunicò l'antipapa Benedetto X precedentemente eletto dalla potente famiglia romana dei Tuscolani e fu intronizzato il 24 gennaio 1059.
Con Niccolò II si delineò una nuova fase della riforma della struttura ecclesiastica: egli diede vita, infatti, a una riforma non soltanto morale, ma anche istituzionale, seguendo il consiglio di Umberto di Silva Candida, secondo il quale non sarebbe mai stato possibile riformare la Chiesa finché il potere di investitura episcopale non fosse stato portato esclusivamente in mano del papa. Niccolò II, quindi, non colpì soltanto gli abusi della simonia e il matrimonio dei preti, ma identificò le cause, le radici, di questi abusi proprio nella concessione da parte dei laici dell'investitura delle maggiori cariche ecclesiastiche. Egli, perciò, rivendicava la "libertà della Chiesa" e il diritto esclusivo di conferire le cariche, liberandosi del consuetudinario potere giuridico dei laici: cominciava così a delinearsi la cosiddetta "lotta per le investiture".
Nel settembre del 1059 Niccolò II indisse un sinodo romano in cui venne promulgata, con la collaborazione di Umberto di Silva Candida, Ildebrando di Soana e Pier Damiani, la bolla pontificia In nomine Domini (conosciuta anche come Decretum in electione papae), che, convalidando il suo stesso insediamento alla sede romana, imponeva la procedura da seguire per l'elezione dei suoi successori. Si scindeva così la scelta del papa da ogni legame (che non fosse soltanto formale, come l'applauso di conferma) con il popolo romano e con l'imperatore stesso. In poco più di un decennio, dunque, cambiava radicalmente il sistema di elezione pontificale: nel 1046, Enrico III, dopo aver deposto tutti i contendenti al papato, aveva posto di fatto l'elezione sotto la decisione dell'Imperatore, sottraendola al controllo delle famiglie nobili romane e dallo stesso clero di Roma; nel 1059 invece la nomina veniva sottratta non solo alla nobiltà romana, ma anche all'autorità dell'imperatore, nonostante questi continuasse a essere considerato il sovrano di Roma e del mondo intero.
Niccolò II si rese conto della portata rivoluzionaria di questa sua decisione e cercò di assicurarsi una forza politico-militare capace di farla rispettare; quindi trovò un valido alleato nel popolo normanno: messosi in viaggio verso l'Italia meridionale nel settembre del 1059, stipulò con Roberto il Guiscardo e Riccardo I di Aversa il trattato di Melfi, secondo cui, in una logica tipicamente feudale, i Normanni facevano al papa omaggio di sottomissione e giuramento di fedeltà, riconoscendosi suoi sudditi, mentre la Chiesa romana, nella figura del pontefice, concedeva loro l'investitura su tutti i territori da loro conquistati. In tal modo essi non erano più considerati invasori stranieri della penisola, ma ricevevano il diritto di governare, promettendo di prestare fedelmente aiuto militare al pontefice. Con una sola mossa Niccolò II aveva conquistato la sovranità feudale su gran parte dell'Italia ma, allo stesso tempo, aveva violato il diritto imperiale di Enrico IV, con il quale cominciarono rapporti tesi e difficili.
Deceduto Niccolò II, il gruppo dei cardinali riformatori procedette all'elezione di Anselmo di Lucca, originario di Milano, il quale fu insediato nel 1061 con il nome di Alessandro II con le modalità espresse nel Decretum in electione papae emanato dal predecessore e pertanto senza che l'imperatrice Agnese venisse coinvolta. Poco dopo, nel 1062, al fine di ristabilire l'autorità dell'Impero minata dalla debolezza dimostrata da Agnese, i principi tedeschi, guidati dall'arcivescovo di Colonia Annone, rapirono il principe ereditario, ancora minorenne, portandolo a Colonia e affidandogli formalmente il potere imperiale con il nome di Enrico IV ("colpo di Stato" di Kaiserswerth).
Nel frattempo, con il pontificato di Alessandro II andò a diffondersi sempre di più l'idea di un rafforzamento della teoria del primato papale, soprattutto per quanto riguarda l'esclusiva prerogativa del pontefice nell'indire concili e nell'investire le più alte cariche ecclesiastiche; una tesi già da tempo ribadita da teologi quali Wazone di Liegi prima, Pier Damiani e Sigrfrido di Gorze poi. Tali nuove idee avrebbero portato in poco tempo la Chiesa a scontrarsi contro l'Impero, non appena questo fosse tornato autorevole con la maggiore età dell'imperatore Enrico IV, in un conflitto che sarebbe passato alla storia come la "lotta per le investiture", che avrebbe visto Ildebrando di Soana, successore di papa Alessandro II, morto il 21 aprile 1073, assoluto protagonista.
## Inizia la lotta: lo scontro tra Enrico IV e Gregorio VII
### L'elezione di Ildebrando di Soana e il Dictatus Papae
Durante le esequie di Alessandro II del 22 aprile 1073, la folla radunatasi iniziò ad acclamare a gran voce Ildebrando di Soana come nuovo papa; lo stesso giorno, questi venne condotto a San Pietro in Vincoli per essere legalmente eletto dai cardinali presenti alla dignità pontificia, col nome pontificale di Gregorio VII. Tale procedimento, tuttavia, non mancò di suscitare contestazioni, poiché non pienamente conforme a quanto previsto dal Decretum in electione papae. In futuro gli avversari di Ildebrando, in particolare Guiberto di Ravenna (futuro antipapa), avrebbero fatto spesso riferimento a questo per delegittimare la sua autorità.
Fin da subito, Gregorio mise in atto la sua politica di tutela dell'indipendenza della Chiesa dal potere laico, intraprendendo trattative favorite dal sostegno proveniente anche da alcuni vescovi dell'Impero. L'obiettivo era quello di «imporre alla chiesa un modello organizzativo di stampo monarchico e sulla desacralizzazione della carica imperiale». Quanto alle relazioni con il Sacro romano impero, il papa si trovava in una situazione di favore; la debolezza della monarchia tedesca conseguente alla morte di Enrico III si era accentuata a causa della ribellione dei Sassoni che il figlio Enrico IV, molto più giovane del pontefice, si trovava a dover affrontare.
Nel 1074, Gregorio decise di regolare subito una questione di diritto canonico con re Enrico prima che si potesse procedere alla sua incoronazione a imperatore: cinque dei suoi consiglieri si trovavano scomunicati ma continuavano a essere presenti alla sua corte. In un primo momento, Enrico si sottomise al papa: sciolse i suoi rapporti con essi, fece atto di penitenza a Norimberga alla presenza dei legati pontifici e prestò giuramento di obbedienza al papa promettendo l'appoggio alla riforma della Chiesa. L'atteggiamento conciliante di Enrico, che gli aveva valso la fiducia del pontefice, mutò rapidamente non appena riuscì a sconfiggere i Sassoni nella battaglia Langensalza, combattuta il 9 giugno 1075. Rinvigorito dalla vittoria, Enrico cambiò politica puntando a riaffermare il suo potere come re dei Romani e re d'Italia. Nel settembre dello stesso anno, a seguito dell'omicidio dell'esponente della pataria milanese Erlembaldo Cotta, investì il chierico Tedaldo, arcivescovo di Milano, nonché i vescovi delle diocesi di Fermo e Spoleto, venendo così meno agli impegni presi. Tale azione, in aperto contrasto con papa Gregorio, è considerata come la scintilla che fece scoppiare la "lotta per le investiture". Tuttavia, oltre alla questione relativa alle investiture, fu in gioco il destino del dominium mundi, lo scontro tra potere sacerdotale e potere imperiale, definito dagli storici del XII secolo "Discidium inter sacerdotium et regnum".
Il 1075 fu, probabilmente, anche l'anno in cui Gregorio VII redasse il celebre Dictatus Papae ("Affermazioni di principio del Papa"), una raccolta di incerta natura di ventisette proposizioni, ciascuna delle quali enuncia uno specifico potere del pontefice romano. Il documento esprime la visione teocratica di Gregorio VII: la superiorità dell'istituto pontificio su tutti i sovrani laici, imperatore incluso, è indiscussa, contrastando così il cesaropapismo, ossia l'interferenza del potere politico nel governo della Chiesa. Il papa deriva la propria autorità da Dio «per grazia del principe degli apostoli» (San Pietro), ed è in virtù di questa grazia che il papa esercita il potere di legare e di sciogliere. Dal Dictatus il rapporto tra Stato e Chiesa usciva completamente capovolto: non era più l'imperatore ad approvare la nomina del papa, ma era il papa a conferire all'imperatore il suo potere ed, eventualmente, a revocarlo. È indubbio che in tale visione si voleva recuperare la dottrina delle due potenze proposta da papa Gelasio I nel V secolo secondo cui tutta la cristianità, ecclesiastica e laica, doveva essere soggetta alla magistratura morale del Romano Pontefice; per Gregorio «la dignità apostolica era il sole, quella regia la luna».
### Le accuse a Gregorio nel sinodo di Worms
Per tutto il 1075 Enrico IV continuò a impartire le investiture dei vescovi tedeschi, pur non accettando più offerte in denaro. Come detto, lo scontro tra le due istituzioni scaturì dalla nomina dell'arcivescovo di Milano, una sede molto importante per le relazioni tra Chiesa e impero: essendo la città lombarda tradizionalmente vicina all'imperatore, l'arcivescovo svolgeva spesso un ruolo di mediazione tra papa e re dei Romani. Nel 1074 sia Gregorio VII sia Enrico IV avevano approvato la nomina di Attone, un ecclesiastico vicino alla pataria e l'anno successivo, approfittando della debolezza dei patarini, il sovrano aveva preferito Tedaldo di Castiglione, intervenendo in altre questioni ecclesiastiche pertinenti all'Italia: inviò il conte Eberardo in Lombardia per combattere i patarini (appoggiati invece dalla Chiesa di Roma) e appoggiò apertamente l'arcivescovo di Ravenna Guiberto in opposizione al pontefice romano. Infine cercò di stringere un'alleanza con il duca normanno Roberto d'Altavilla. Gregorio VII protestò con una dura lettera, datata 8 dicembre 1075, accusando Enrico di aver continuato ad ascoltare i cinque consiglieri scomunicati.; gli chiese, quindi, che riconoscesse i suoi peccati e se ne pentisse, mostrandosi tuttavia disposto a emendare insieme a lui il testo del decreto contro le investiture dei laici.
Sul finire del 1075 Gregorio VII subì un attentato, da cui Enrico IV dedusse che il pontefice non avesse più il favore dei romani. Inoltre sapeva che il potente Roberto d'Altavilla, scomunicato, non sarebbe intervenuto in difesa del papa in caso di attacco a Roma. Pensò allora di sferrare il colpo decisivo convocando un concilio dei vescovi della Germania a Worms, che si riunì il 24 gennaio 1076. Tra gli alti ecclesiastici tedeschi vi erano molti nemici del pontefice, tra cui anche un cardinale, Ugo di Remiremont detto Candido, un tempo alleato ma ora suo avversario. Ugo si recò in Germania per l'occasione e davanti al concilio formulò una serie di accuse nei confronti del papa che vennero accolte favorevolmente. In un documento pieno di altre colpe che gli venivano imputate, i vescovi tedeschi dichiararono di non accettare più l'obbedienza a Gregorio VII e di non riconoscerlo più come papa.
«I vescovi tedeschi al fratello Ildebrando. (...) Ti dai cura di novità profane. Infatti ti sei preoccupato in tutti i modi di togliere ogni autorità ai vescovi, autorità che - come si sa - è stata loro concessa da Dio mediante la grazia dello Spirito santo, il quale opera soprattutto nelle ordinazioni. Hai dato in mano al furore della plebe tutta l'amministrazione delle faccende ecclesiastiche. Ora nessuno può più diventare vescovo o prete se non va a mendicare questa carica dalla tua altezza, con un'adulazione del tutto indegna. Hai sconvolto in una miserabile confusione tutto il rigore dell'istituzione di Cristo, e soprattutto quella bellissima distribuzione delle membra di Cristo che il dottore delle genti loda e difende. E così, per i tuoi gloriosi decreti, lo stesso nome di Cristo - lo diciamo con le lacrime agli occhi! - perisce. Chi infatti non si meraviglierà di questo fatto indegno che tu ti arroghi ingiustamente una potenza indebita, distruggendo i diritti dovuti alla fraternità universale? Affermi, infatti, che qualora giungesse a te anche solo il sospetto di qualche delitto di uno qualsiasi dei membri delle nostre diocesi, nessuno di noi avrebbe più l'autorità di "legarlo e scioglierlo", ma soltanto tu, o qualcuno che tu avessi appositamente delegato a questo scopo. Non c'è nessuno esperto delle sacre lettere che non veda come questa pretesa superi ogni stoltezza»
(J.M. Watterich, Vitae Romanorum Pontificum, vol. I, p. 373)
In una lettera, Enrico gli rese nota la sentenza di deposizione a cui egli dichiarava di aderire e lo invitava a dimettersi:
«Enrico, re, non per usurpazione, ma per giusta ordinanza di Dio, a Ildebrando, che non è più il papa, ma ora è un falso monaco [...] Tu che tutti i vescovi ed io colpiamo con la nostra maledizione e la nostra condanna, dimettetevi, lasciate questa sede apostolica che vi siete arrogati. […] Io, Enrico, re per grazia di Dio, vi dichiaro con tutti i miei vescovi: discendi, discendi!»
Nella sentenza si faceva riferimento a un passo della lettera ai Galati di San Paolo, «se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!», insinuando così che Gregorio potesse essere perfino equiparato ai falsi profeti. Il concilio inviò due vescovi in Italia che ottennero un atto di deposizione da parte dei vescovi lombardi riuniti in un sinodo a Piacenza. I vescovi tedeschi giustificarono la deposizione di Gregorio sostenendo la presunta irregolarità della sua elezione, avvenuta per acclamazione popolare e non secondo i canoni. Si sostenne anche che egli avesse precedentemente giurato che non avrebbe mai accettato l'ufficio papale e che frequentasse intimamente alcune donne.
### La scomunica di Enrico
La risposta di Gregorio non si fece attendere; il giorno seguente il papa disconobbe i consigli scismatici di Worms e di Piacenza e scomunicò l'arcivescovo di Magonza Sigfrido I, quale presidente dell'assemblea. Rivendicata la legittimità del suo pontificato, pronunciò una sentenza di scomunica anche nei confronti di Enrico IV spogliandolo della dignità reale e sciogliendo i suoi sudditi dal giuramento di fedeltà prestato a suo favore. Per la prima volta un papa non solo scomunicava un sovrano, ma lo inibiva dall'esercizio del suo potere regio. A differenza di Enrico, peraltro, Gregorio non sancì formalmente la deposizione del monarca, bensì lo considerò sospeso fino a quando non si fosse pentito. Che cosa producesse realmente questo effetto, o che esso rimanesse una vana minaccia, non dipendeva tanto da Gregorio, quanto dai sudditi di Enrico e, soprattutto, dai principi tedeschi; i documenti dell'epoca suggeriscono che la scomunica del re creò una profonda impressione e divisione tra i cristiani, in quanto si erano abituati a una concezione teocratica e sacra del regnante.
Il decreto di scomunica raggiunse Enrico a Utrecht nella vigilia di Pasqua (26 marzo); la sua reazione fu immediata: in quello stesso giorno rispose con una lettera durissima, nella quale definiva Gregorio «non papa, ma falso monaco», lo dichiarò deposto e, rivolgendosi ai romani nella sua qualità di patrizio, chiese loro di abbandonarlo ed eleggere un nuovo papa.
Trent'anni prima, Enrico III aveva deposto tre papi che avevano cercato di usurpare il soglio di Pietro, come accennato, ed Enrico IV aveva imitato questa procedura, senza però uguagliarne il successo; la sentenza di Gregorio produsse infatti in Germania un effetto clamoroso: si verificò, presso i vescovi tedeschi, un rapido e generale cambiamento di sentimenti in favore del pontefice. I principi laici colsero l'opportunità per portare avanti le loro politiche anti-regali sotto l'aura di rispettabilità fornita dalla decisione papale. Quando, il giorno di Pentecoste (15 maggio), il re propose di discutere le misure da prendere contro Gregorio in un concilio con i suoi nobili, solo in pochi si presentarono. Una seconda convocazione a Magonza per la ricorrenza di San Pietro (15 giugno) andò deserta. I Sassoni ne approfittarono per risollevarsi e il partito anti-realista accrebbe viepiù la sua forza. Solo la Lombardia rimaneva fedele a Enrico.
### L'umiliazione di Canossa
A seguito della scomunica, molti principi tedeschi in precedenza sostenitori dell'imperatore gli volsero le spalle; il 16 ottobre si riunì a Trebur, cittadina sul Reno in Assia, una dieta di principi e vescovi per esaminare la posizione del re a cui presenziò anche il legato pontificio Altmann di Passavia. I principi dichiararono che Enrico doveva chiedere perdono al papa e impegnarsi all'obbedienza; decisero inoltre che, se entro un anno e un giorno dalla sua scomunica (ovvero entro il 2 febbraio dell'anno seguente) la condanna fosse rimasta ancora in vigore, il trono sarebbe stato considerato vacante. Preoccupato, Enrico IV ritenne opportuno trattare: rilasciò una promessa scritta di obbedire alla Santa Sede e di conformarsi alla sua volontà. I principi stabilirono che si sarebbe tenuta nel febbraio 1077 ad Augusta, in Baviera, una dieta generale del regno presieduta del pontefice in persona. In quell'occasione sarebbe stata pronunciata la sentenza definitiva su Enrico.
Gregorio VII ratificò l'accordo e progettò il viaggio in Germania. La situazione era in quel momento diventata estremamente critica per Enrico, per il quale era imperativo, in qualsiasi circostanza e a qualsiasi prezzo, assicurarsi l'assoluzione di Gregorio prima della scadenza dell'anno, altrimenti sarebbe stato quasi impossibile impedire ai suoi avversari di attaccarlo giustificandosi con la scomunica. Decise quindi di recarsi da Ildebrando e partì in dicembre attraversando le Alpi innevate. Poiché i suoi avversari, Rodolfo di Svevia e Bertoldo I di Zähringen, gli impedivano l'accesso ai passi tedeschi, l'imperatore fu costretto a attraversare il passo del Moncenisio.
Il papa era nel frattempo già partito da Roma e l'8 gennaio 1077 giunse a Mantova, nei possedimenti della contessa Matilde, la quale avrebbe dovuto da lì accompagnare fino alle Chiuse di Verona, dove avrebbe trovato la scorta dei principi tedeschi che lo avrebbe condotto fino ad Augusta. Ma, per il grande gelo di quell'anno, il passaggio delle Alpi risultava proibitivo. A Gregorio giunse la notizia che Enrico era in marcia per incontrarlo, accompagnato dalla moglie Berta e dal figlio Corrado, ancora infante. Il re, che aveva viaggiato attraverso la Borgogna, venne accolto con entusiasmo dai lombardi, che gli fornirono anche una scorta armata. Il pontefice, privo di supporto armato, non si sentì al sicuro in Lombardia e quindi decise di arretrare e, tornando sui suoi passi, si fermò a Canossa, nel Reggiano, ospite di Matilde.
Grazie all'intercessione della contessa e del padrino di Enrico Ugo di Cluny, Gregorio accettò di incontrare l'imperatore il 25 gennaio 1077, festa della conversione di San Paolo. Le cronache raccontano che Enrico fosse comparso davanti al castello di Canossa, nell'Appennino reggiano, in abito da penitente e dopo tre giorni il pontefice gli revocò la scomunica, solamente cinque giorni prima del termine fissato dai principi oppositori. L'immagine di Enrico che si reca a Canossa in atteggiamento di umile penitenza si basa essenzialmente su di una fonte principale, Lamberto di Hersfeld, un forte sostenitore del papa e un membro della nobiltà dell'opposizione. La penitenza fu, in ogni caso, un atto formale, compiuto da Enrico, e che il papa non poteva rifiutare; appare oggi come un'abile manovra diplomatica, che fornì all'imperatore libertà d'azione limitando allo stesso tempo quella del papa. Tuttavia, è certo che, a lungo termine, questo evento inferse un duro colpo all'autorità dell'Impero tedesco.
Il gesto di Enrico divenne un evento storico di grande risonanza, anche se non cambiò il corso degli avvenimenti: l'assoluzione dalla scomunica fu l'esito di un negoziato prolungato e avvenne solo dietro l'assunzione di precisi impegni da parte del re. Gregorio VII affermò la suprema autorità papale sui re, attribuendosi l'autorità di stabilire le condizioni in cui essi potevano esercitare il potere regale e in cui i sudditi erano chiamati a obbedirgli. Con la sottomissione di Canossa Enrico IV riconobbe questo privilegio pontificio. Fu con riluttanza che il papa accettò il pentimento poiché in questo modo la dieta dei principi di Augusta, nella quale aveva ragionevoli speranze di agire da arbitro, sarebbe diventata inutile o, se fosse riuscita a riunirsi, avrebbe cambiato completamente il suo carattere. Fu comunque impossibile negare il rientro nella Chiesa al penitente e gli obblighi religiosi di Gregorio scavalcarono gli interessi politici.
La rimozione della condanna non implicava, tuttavia, una vera riconciliazione e non vi furono basi per la risoluzione della grande questione in gioco: quella dell'investitura. Un nuovo conflitto era pertanto inevitabile per il semplice fatto che Enrico IV, naturalmente, considerava la sentenza di deposizione annullata assieme a quella di scomunica; mentre Gregorio, da parte sua, era intento a riservarsi la propria libertà di azione.
### L'anti-re e la seconda scomunica dell'Imperatore
Mentre Enrico IV era ancora in Italia e stava trattando l'assoluzione dalla scomunica, i nobili tedeschi che gli si opponevano si coalizzarono contro di lui. Non solo essi perseverarono nella loro politica anche dopo l'assoluzione, ma si decisero nell'insediare, il 15 marzo 1077 a Forchheim, un re rivale nella persona del duca Rodolfo di Svevia; i principi che lo elevarono al trono gli fecero promettere di non ricorrere mai a pratiche simoniache nell'assegnazione delle cariche episcopali.
Inoltre, venne obbligato a concedere ai principi il diritto di voto nell'elezione imperiale e gli venne negato il diritto di trasferire il suo titolo a eventuali figli, negando il principio dinastico fino ad allora prevalente; quest'ultimo rappresentò il primo passo verso la libera elezione richiesta dai principi dell'Impero. I legati papali presenti all'elezione si mostrarono in apparenza neutrali e Gregorio stesso cercò di mantenere questo atteggiamento negli anni seguenti; il suo compito venne facilitato in quanto i due partiti erano di uguale forza, ognuno alla ricerca di un vantaggio decisivo che portasse il papa dalla propria parte. Ciononostante il risultato di questa neutralità fu che egli perse gran parte della fiducia di entrambe le parti.
A giugno, Enrico escluse Rodolfo dall'Impero e iniziò a fronteggiarlo in quella che è comunemente conosciuta come la grande rivolta dei Sassoni. Subì due sconfitte iniziali: il 7 agosto 1078 nella battaglia di Mellrichstadt e il 27 gennaio 1080 in quella di Flarchheim. Dopo quest'ultima disfatta, Gregorio scelse di schierarsi con il vincitore, l'anti-re Rodolfo, abbandonando così, su pressione dei Sassoni, la politica attendista e pronunciandosi, il 7 marzo, di nuovo per la deposizione e scomunica di re Enrico.
La seconda condanna papale non ebbe le stesse conseguenze della precedente: il sovrano, più esperto a distanza di quattro anni, affrontò lo scontro con il pontefice con grande vigore e si rifiutò di riconoscere la condanna sostenendone l'illegalità. Convocò dunque a Bressanone un concilio dell'episcopato germanico, in cui protagonista fu nuovamente Ugo Candido, che accusò il pontefice di essere un assassino e un eretico. Il 26 giugno 1080 Enrico IV dichiarò Gregorio deposto e nominò l'arcivescovo Guiberto di Ravenna come suo successore. Inoltre, nella battaglia sull'Elster del 14 ottobre successivo, Rodolfo, nonostante avesse colto una vittoria, perse la mano destra e venne colpito a morte all'addome, morendo il giorno seguente. La perdita della mano destra, la mano del giuramento di fedeltà fatto a Enrico all'inizio del suo regno, fu usata politicamente dai sostenitori di questi (descrivendola come un giudizio di Dio) per indebolire ulteriormente la nobiltà dell'opposizione.
Nel frattempo il pontefice si incontrò con i duchi normanni Roberto d'Altavilla e Roberto il Guiscardo a Ceprano (città posta circa a metà strada tra Roma e Napoli, sulla via Casilina) dove stipularono un trattato. Il 29 giugno 1080 ritirò la scomunica e gli riconsegnò il titolo di duca, insieme con i territori conquistati. La Santa Sede rinunciava definitivamente agli ex territori dell'impero bizantino nell'Italia meridionale, ma riteneva di aver acquisito un fedele alleato. L'atto fu sostanzialmente una riconferma dell'investitura conferita ai due duchi da parte dei papa predecessori, che vedevano nei normanni un possibile aiuto militare utile per proteggere la riforma. Infatti essi diventavano vassalli del papato, erano tenuti a versare un non troppo simbolico pagamento di un censo e, soprattutto, si impegnavano ad aiutare la Chiesa a «mantenere, acquisire e difendere i regalia di san Pietro e i suoi possessi [...] a mantenere sicuramente e onorificamente il papato romano».
### L'imperatore in Italia e il sacco di Roma
Nel 1081 Enrico, forte della vittoria colta l'anno precedente su Rodolfo, aprì il conflitto contro Gregorio in Italia. Attraversò, quindi, le Alpi e nel febbraio 1082 giunse fino alle porte di Roma dove intavolò trattative che vennero però respinte. Allora mise mano alla forza e tentò di appiccare il fuoco alla basilica vaticana. Con l'anno nuovo, il 1083, tornò ad accamparsi sotto le mura di Roma. Dopo sette mesi di assedio, la città si era indebolita ed Enrico poté varcare le mura della Città leonina, costringendo Gregorio VII a rifugiarsi in Castel Sant'Angelo. Il re rimase in città fino all'autunno inoltrato; ritornò poi in patria sicuro di avere Roma nelle proprie mani. Successivamente Gregorio convocò un sinodo di vescovi per il 20 novembre. Il concilio non scomunicò esplicitamente Enrico, bensì "tutti coloro" che avevano impedito ai vescovi vicini alla Santa Sede di prendervi parte.
Saputo ciò, Enrico entrò nuovamente in Roma il 21 marzo 1084. Tutta la città era in mano sua tranne Castel Sant'Angelo, dove continuava a resistere papa Gregorio a cui oramai gran parte dei cardinali aveva voltato le spalle. Seguì la convocazione di un concilio in San Pietro il 24 marzo per giudicare il papa che venne scomunicato e deposto; al suo posto venne insediato in San Giovanni in Laterano Guiberto di Ravenna, che prese il nome di Clemente III. Il 31 marzo Clemente incoronò Enrico IV come imperatore.
Dopo alcuni mesi di assedio e di trattative infruttuose, Gregorio VII mandò a chiamare in suo soccorso il normanno Roberto d'Altavilla, duca di Puglia e Calabria. Avutane notizia, l'antipapa Clemente III ed Enrico IV si allontanarono da Roma il 21 maggio. Tre giorni dopo le truppe normanne entrarono in Roma e liberarono il pontefice. I soldati del duca d'Altavilla devastarono l'Urbe rendendosi responsabili di saccheggi e distruzioni peggiori, se paragonate a quelle del sacco goto del 410 e di quello lanzichenecco del 1527. Gran parte dei resti antichi allora ancora in piedi e delle chiese, vennero spogliati e distrutti; da allora tutta la popolazione di Roma si concentrò nel Campo Marzio (l'ansa del Tevere) e tutto il settore corrispondente ad Aventino, Esquilino, Celio rimase disabitato per secoli. Ugo di Flavigny, raccontando degli eventi, parlò di grandi misfatti, stupri e violenze, compiuti nei confronti di colpevoli e innocenti.
La catastrofe che si era abbattuta sulla Città eterna fu il colpo definitivo che affossò il legame tra Gregorio VII e Roma. Agli occhi dei romani egli non rappresentò altro se non l'uomo che aveva attirato una serie di sventure sulla città. Gregorio capì che quando le truppe normanne fossero ritornate nei loro territori, i romani avrebbero ordito la loro vendetta contro di lui. Decise quindi, nel giugno del 1083, di lasciare Roma a seguito delle truppe dell'Altavilla e di riparare verso il Mezzogiorno. Roma era stata lasciata sguarnita: fu facile per Clemente III riprendere possesso della città.
Con l'arrivo a Roma dell'antipapa Clemente III la situazione era divenuta assai confusa: alcuni vescovi tedeschi si dimostrarono riluttanti a sostenere l'elezione di un antipapa, mentre la maggior parte di quelli a capo delle diocesi dell'Italia settentrionale vennero sospesi da Gregorio VII nel 1085. Come risposta Enrico IV aveva deposto tutti i vescovi germanici che sostenevano il papa in esilio.
Gregorio VII trascorse gli ultimi anni della sua vita a Salerno, città facente parte dei domini di Roberto d'Altavilla. Consacrò la cattedrale e verso la fine dell'anno convocò il suo ultimo concilio in cui rinnovò la scomunica contro Enrico IV e Clemente III. Il 25 maggio 1085 morì.
## La lotta per le investiture in Francia e in Inghilterra
### In Francia
La situazione in Francia era profondamente differente rispetto a quella che si palesava in Germania o in Inghilterra: il potere della dinastia capetingia, sul trono incontrastata dal 987, in realtà era esercitato su un territorio ancora assai modesto rispetto a quello dei secoli successivi, comprendente solamente poche diocesi e su alcune delle quali l'influenza era comunque modesta; le restanti regioni erano infatti sotto il controllo della nobiltà.
Con il concilio di Reims del 1049, Papa Leone IX intervenne profondamente sulla chiesa francese, ove non poteva contare su di un regnante sensibile alla riforma, come era il caso dell'Impero di Enrico III: in Francia, per Enrico I era più importante affidarsi a vescovi di comprovata affidabilità politica rispetto alle qualità religiose, in quanto necessitava del loro apporto economico e militare affinché potesse mantenere la supremazia feudale sui propri vassalli.
I papi, quindi, dovettero agire personalmente affinché le alte cariche ecclesiastiche della Francia potessero essere attribuite secondo i canoni e affinché si potessero estirpare le frequenti situazioni di simonia e di matrimonio nel clero. Per raggiungere questi scopi i pontefici ricorsero all'azione dei legati a cui veniva dato l'incarico di diffondere i decreti e sostenere la loro osservanza. Nonostante gli inevitabili scontri tra questi riformatori e i sovrani non si arrivò mai a un grave conflitto preferendo optare per accordi e compromessi.
La situazione divenne più tesa quando Gregorio VII nominò due vescovi francesi come suoi rappresentanti permanenti: Ugo di Die, per la Borgogna e le regioni settentrionali, e Amato d'Oleron per le regioni più meridionali. Tra i due fu Ugo quello che agì con maggior decisione rimuovendo diversi vescovi considerati simoniaci e contestualmente nel sinodo di Autun venne dichiarato il divieto del potere temporale di intervenire sulle nomine ecclesiastiche. L'azione del vescovo dovette far fronte all'ostilità di gran parte dell'episcopato di Francia che rifiutava energicamente il dover sottomettersi a lui. Il re Filippo I di Francia, invece, mantenne un profilo moderato pur continuando a dimostrare uno scarso interesse verso la diffusione della riforma.
### In Inghilterra
Nel 1066 il duca normanno Guglielmo il Conquistatore, dopo aver ottenuto il permesso da papa Gregorio VII nonostante l'opposizione della curia, invase l'Inghilterra strappandola agli anglosassoni. Completata la conquista dell'isola, impose energicamente sui suoi nuovi territori la riforma della Chiesa, anche grazie all'azione di Lanfranco di Pavia, nominato nel 1070 arcivescovo di Canterbury. Guglielmo fece instradare la Chiesa inglese verso un modello di tipo feudale in cui i vescovi e gli abati erano obbligati a fornire, alla stregua dei baroni del regno, una quota di armati per i bisogni della corona. Nonostante ciò, il forte controllo esercitato dal duca sulla chiesa finì per raffreddare i rapporti con Gregorio VII, complice anche il rifiuto da parte di Guglielmo di prestare il giuramento feudale nei confronti della chiesa. Inoltre, la corona inglese godette di sufficiente potere da potersi mantenere neutrale nella complicata lotta che intercorreva tra il pontefice e l'imperatore Enrico IV. La situazione rimase invariata con il successore di Guglielmo, il figlio Guglielmo II il Rosso.
Le cose cambiarono con la nomina ad arcivescovo di Canterbury di Anselmo d'Aosta il quale, fortemente legato ai suoi obblighi verso la Chiesa, lottò a favore della riforma e contro la simonia rifiutando di essere considerato un feudatario della corona inglese. La sua iniziativa lo condusse a un duro scontro con re Guglielmo II che finì con il suo esilio da cui poté far ritorno solamente alla morte del re, quando salì al trono il successore Enrico I, di sincera fede religiosa e bisognoso di ogni supporto in quanto cadetto e non inizialmente destinato al trono. Questi promise solennemente di rispettare le libertà della Chiesa ma non arrivò ad accettare il divieto di investitura da parte dei laici e del giuramento feudale da parte degli ecclesiastici che gli chiedeva Anselmo a seguito di quanto era emerso nel concilio di Roma tenutosi agli inizi del 1099. Nonostante questa contrapposizione, Anselmo ed Enrico cercarono una soluzione compromissoria mossi da «Anselmo per uno spontaneo desiderio di pace, il re per considerazioni di ordine politico, la curia perché non voleva metter in gioco l'obbedienza e l'unione con Roma dell'Inghilterra».
Nonostante l'accordo siglato nel 1107, il predominio della corona inglese sulla Chiesa rimase immutato subendo, tuttavia, un declino durante la contesa (conosciuta come "anarchia") tra Stefano di Blois e Matilde per la corona che favorì l'influenza di Roma. L'assassinio di Thomas Becket avvenuto nel 1170 durante il regno di Enrico II di Inghilterra fermò la svolta indipendentista della Chiesa inglese.
## Una lotta ideologica
La lotta che vide contrapposti riformatori della Chiesa e Impero non ebbe solamente risvolti militari ma fu anche un conflitto ideologico fatto di scritti, sermoni e comizi nelle piazze che arrivarono a coinvolgere, forse per la prima volta da molto tempo, gli ideali delle masse popolari. Tra il 1080 e il 1085 vennero redatte, da entrambe le parti in causa, 24 formulazioni contraddittorie l'un con l'altra e, complessivamente, circolarono circa 150 testi in lingua latina sul tema della lotta per le investiture. Alle violente denunce inoltrate dalla cancelleria di Enrico IV avevano risposto le lunghe lettere che Gregorio VII aveva inviato ai chierici, con alcune delle quali si vietava di ricevere i sacramenti da un prete sposato o non casto, mentre altre paventavano la minaccia di privare i fedeli dei sacramenti. Il divieto di simonia provocò anche numerosi dibattiti sulla legittimità del potere temporale in seno alla Chiesa e sulla proposta di escludere dal clero tutti coloro che avevano ricevuto l'investitura da parte di un antipapa o da un sostenitore dell'imperatore. I due più importanti teologi del tempo che affrontarono la questione furono Pier Damiani e Umberto di Silva Candida, quest'ultimo di posizioni nettamente più intransigenti rispetto al primo.
In una società in cui il clero era il principale depositario della conoscenza e della capacità di scrivere, il papa poté contare su un gran numero di autori ecclesiastici. I monasteri fedeli alle tesi del pontefice furono un efficace intermediario e Manegoldo di Lautenbach arrivò persino a teorizzare che l'autorità reale fosse una delega del potere da parte del popolo, il quale poteva ritirarla nel caso che il monarca si fosse comportato da tiranno e non avesse agito nell'interesse del popolo. Il partito imperiale, invece, perorava le tesi dell'istituzione divina della regalità e della sacralità della missione dell'imperatore, capo e protettore del popolo cristiano. I giuristi di Bologna e Padova proposero una nuova interpretazione del diritto romano, con la quale si confermava l'imperatore come sovrano e il papa come solamente un suddito alla stregua di tutti gli altri. Sigebert di Gembloux pose il dibattito in una prospettiva storica: l'Impero era passato dai Romani ai Franchi e dai Franchi ai Tedeschi, dunque, prima o poi, tutti i regni si sarebbero uniti all'Impero, in quanto questa era la volontà di Dio.
## Il prosieguo con i successori di Gregorio
### La morte di Enrico IV
Alla morte di Gregorio VII non venne eletto alcun papa per due anni; la sede vacante terminò con l'elezione del fragile Vittorio III, il cui pontificato durò solamente dieci mesi. Questa improvvisa debolezza del papato portò Enrico IV a ritenere che una vittoria decisiva sarebbe stata alla sua portata, per quanto non fossero finite per lui le difficoltà. A Vittorio III succedette Urbano II, un monaco cluniacense di indole decisamente diversa e pronto a opporsi all'imperatore, il quale nel frattempo era impegnato ad affrontare due rivolte: la prima scoppiata in Baviera nel 1086 e una seconda guidata dal figlio Corrado di Lorena, eletto re di Germania nel 1087, ma istigata dalla contessa Matilde di Canossa. Tra il 1093 e il 1097 Corrado, occupando i passi delle Alpi, riuscì a privare il padre bloccato in Italia di qualsiasi possibilità di far ritorno in Germania. Nello stesso momento, Urbano II aveva intrapreso un viaggio in Francia dove partecipò al Concilio di Clermont del 1095; in quell'occasione fece il celebre appello alla cristianità da cui scaturì la prima crociata con la quale si mobilitò tutta la società cristiana occidentale. Nel 1099 morì e il soglio pontificio andò a Pasquale II, anch'egli monaco cluniacense.
Nel 1105 Pasquale II appoggiò una congiura ordita contro l'imperatore Enrico IV e organizzata dall'imperatrice Adelaide di Kiev e dal suo secondo figlio, il futuro Enrico V. Quest'ultimo, dopo aver fatto deporre cinque anni prima il fratello Corrado, era riuscito a prendere il comando della nobiltà tedesca. La congiura ebbe successo ed Enrico IV, fatto prigioniero, venne costretto ad abdicare in favore del figlio in occasione della dieta imperiale di Magonza. Enrico IV sarebbe morto nel 1106 a Liegi, ancora scomunicato e senza poter ricevere una sepoltura religiosa fino al 1111, quando sarebbe stato inumato nella cattedrale di Spira. Nel frattanto, la Chiesa germanica, stanca del conflitto, si era lasciata convincere degli effetti negativi prodotti dalla simonia e così i vescovi avevano iniziato ad abbandonare gli affari politici per dedicarsi sempre di più agli aspetti religiosi propri del loro ministero. Nonostante l'ostinata resistenza che Enrico IV aveva dimostrato per tutta la sua vita, la riforma gregoriana si era oramai diffusa in Germania.
### Il conflitto tra Enrico V e Pasquale
Sebbene inizialmente Enrico V si fosse appoggiato ai sostenitori della riforma gregoriana per deporre suo padre, appena ebbe consolidato il suo potere mutò atteggiamento, opponendosi al potere pontificio e riprendendo la consuetudine di investire i vescovi. Dal canto suo, Pasquale II, dopo aver rinnovato il divieto per il potere secolare di perseverare con tale pratica, ritenne di poter negoziare approfittando del fatto che lo stesso Enrico V auspicava di essere incoronato imperatore dal papa. Quando egli si recò in Italia nella speranza di poter convincere Pasquale II, questi gli propose una soluzione radicale che mirava a rompere definitivamente i legami tra episcopato e impero. Il sovrano, impossibilitato a recepire una richiesta così radicale, rinunciò alle investiture secolari ma in cambio ottenne che i vescovi cedessero le insegne, vale a dire i diritti su città, ducati, marchesati, pedaggi, valute sui mercati che detenevano in base alle loro funzioni amministrative. Tali concessioni suscitarono una forte opposizione da parte della Curia romana e dei vescovi germanici.
Il 12 febbraio 1111, durante la cerimonia dell'incoronazione, prima che i vescovi esplicitassero le loro proteste, Enrico V dichiarò l'accordo inapplicabile, suscitando il rifiuto del pontefice di procedere oltre con il rito. Pasquale venne allora imprigionato e, tre mesi più tardi, obbligato a sottoscrivere quello che le fonti chiamano "privilegio di Ponte Mammolo", con il quale l'imperatore veniva incoronato e al tempo stesso gli veniva conferito il potere di investitura con anello e pastorale. La fazione imperiale sembrò così trionfare, tuttavia gli alti livelli ecclesiastici non poterono accettare tale situazione e così il concilio lateranense del 1112 dichiarò nulle tutte le concessioni fatte durante la prigionia papale. Inoltre, il re si trovò a dover affrontare un malcontento generale dilagante in tutta la Germania e proprio là, nel suo regno, le truppe imperiali subirono due gravi sconfitte. Nel 1114 venne scomunicato e, questa volta, il clero tedesco si schierò dalla parte del papa e due vescovi riformatori vennero nominati a Metz e a Magdeburgo. Ciononostante Enrico V incorporò nel 1115 nei domini dell'Impero i feudi italiani appartenenti a Matilde di Canossa. Pasquale II morì nel 1118 e il nuovo pontefice, Gelasio II, si rifiutò di incontrare l'imperatore per paura di essere imprigionato e lasciò Roma all'arrivo di quest'ultimo. Come in precedenza suo padre, il sovrano elesse un antipapa, Gregorio VIII.
## La pace: il concordato di Worms
Gelasio II morì in esilio a Cluny nel gennaio 1119. I prelati germanici, stanchi del conflitto, speravano in una soluzione che potesse soddisfare entrambe le parti. Il nuovo papa, Callisto II, iniziò subito i negoziati con l'imperatore, a cui parteciparono i legati papali Guglielmo di Champeaux, Pietro Abelardo e Ponzio di Melgueil, ma senza arrivare al successo sperato. Mentre l'esercito imperiale e i ribelli della Sassonia erano pronti a scontrarsi, i principi germanici, riuniti su iniziativa dell'arcivescovo di Treviri, ordinarono a Enrico V di sottomettersi al papa qualora avesse conservato "l'onore dell'Impero". Iniziò così un anno di difficili negoziati che portarono a diverse scomuniche, tra cui quelle dell'antipapa Gregorio VIII, di molti sostenitori dell'impero, come il giurista bolognese Irnerio, e quella dello stesso sovrano. Fu il legato papale Lamberto da Bologna, vescovo di Ostia e futuro Onorio II, a svolgere l'attività diplomatica necessaria per ricucire lo strappo. Così, grazie a lui, dopo aver ottenuto il perdono papale, venne ritirata all'imperatore la scomunica senza che gli fosse stato imposto di fare penitenza.
Il compromesso definitivo venne comunque raggiunto il 23 settembre 1122 grazie al noto concordato di Worms, un modello per gli sviluppi successivi delle relazioni tra Chiesa e Impero. Secondo il concordato, l'imperatore rinunciava alla sua prerogativa di investitura con bastone e anello pastorale accettando la libera elezione dei vescovi da parte del capitolo dei canonici della cattedrale. Tuttavia, a lui o a un suo rappresentante veniva garantita la possibilità di presenziare alla nomina e, nel caso fossero sorti conflitti, di intervenire a favore del candidato da lui considerato più degno. Inoltre, sempre al sovrano era concesso di porre in atto l'investitura temporale del vescovo sotto forma della consegna di uno scettro, un simbolo privo di connotazione spirituale ma che rappresentava il trasferimento di non meglio definite regalie che corrispondevano ad alcuni doveri giuridici. Questo in Germania doveva avvenire prima dell'investitura spirituale, mentre in Italia e in Borgogna solamente dopo che era avvenuta l'ordinazione, segno che in quel territorio l'influenza dell'impero nella nomina di vescovi e abati era oramai scemata. Infine, papato e impero sottoscrissero la promessa di conservare la pace raggiunta. L'accordo, quindi, sembrava aver posto fine alla lotta per le investiture e segnò l'inizio del tramonto del cesaropapismo in Occidente.
Il papato riuscì, per un certo periodo, a sottrarre il controllo del clero secolare ai sovrani rafforzando così il suo prestigio; Callisto II si affrettò a riunire un concilio ecumenico (Concilio Lateranense I), il primo dopo quello di Costantinopoli dell'869, con cui vennero ratificate le disposizioni del concordato di Worms, condannata nuovamente la simonia, il matrimonio o concubinato del clero e venne posta una stretta sull'influenza dei laici sulle proprietà e sul reddito della Chiesa. Il papato acquisì gli elementi e le caratteristiche di una monarchia, ma la Santa Sede non riuscì comunque a imporre il suo dominium mundi. La separazione tra potere temporale e spirituale permise una graduale secolarizzazione del potere imperiale che andò a indebolirsi progressivamente. In effetti, scomuniche e deposizioni iniziarono a minare le strutture della società feudale. Il compromesso si tradusse in gran parte in una sconfitta per l'Impero: i prelati non furono più gli ufficiali del sovrano temporale, ma vassalli, come i principi laici, e la struttura amministrativa degli ottoniani perse la sua solidità.
Nonostante il raggiungimento di questo compromesso, il conflitto non era ancora del tutto finito. Riprese vigore nel 1154 con l'inizio della cosiddetta "disputa tra sacerdozio e Impero" che si concluse, un secolo più tardi, con la sconfitta totale degli imperatori germanici. Intorno al 1220, Federico II di Svevia finì addirittura per rinunciare ai privilegi che gli erano stati concessi dal concordato di Worms in terra germanica.
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https://it.wikipedia.org/wiki/HP_LoadRunner
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HP LoadRunner
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# HP LoadRunner
HP LoadRunner è uno strumento della Hewlett Packard Enterprise (HPE) per il collaudo del software. Viene usato per eseguire test sulle applicazioni, misurando il comportamento del sistema e le prestazioni sotto carico. Nel novembre 2006 HPE ha acquisito LoadRunner come parte dell'acquisizione di Mercury Interactive.
## Funzionamento
LoadRunner, tramite il suo software applicativo, può simulare migliaia di utenti contemporaneamente, registrare e successivamente analizzare le prestazioni dei componenti chiave dell'applicazione sotto esame. Simula l'attività degli utenti generando messaggi tra i componenti dell'applicazione o simulando interazioni con l'interfaccia utente, come la pressione dei tasti o i movimenti del mouse.
I messaggi e le interazioni da generare sono memorizzati in script. LoadRunner può generare gli script registrandoli, per esempio può registrare le richieste HTTP tra un client web browser e un'applicazione web di un server.
### Architettura
I componenti chiave di HP LoadRunner sono:
* Load Generator: genera il carico verso l'applicazione eseguendo gli script;
* VuGen: (generatore utente virtuale) per generare e modificare gli script;
* Controller: controlla, lancia e ordina le istanze del Load Generator, specificando quali script utilizzare, per quanto tempo ecc.., durante l'esecuzione il Controller riceve i dati di monitoraggio in tempo reale e ne visualizza lo stato;
* Agent process: gestisce il collegamento tra il Controller e le istanze del Load Generator;
* Analysis: assembla i registri (log) dai vari generatori di carico e crea i rapporti per la visualizzazione dei dati di esecuzione e monitoraggio.
Sono disponibili moduli per abilitare HP LoadRunner ad acquisire e riprodurre script per diverse applicazioni e tecnologie di rete, questi includono il supporto per:
* applicazioni che usano Microsoft.NET e Java;
* database server come Microsoft SQL Server e Oracle;
* protocolli di interconnessione come DNS, FTP e LDAP;
* protocolli e-mail come IMAP, MAPI, POP3 e SMTP;
* tecnologie di client remoto come Citrix ICA e RDP.
HP LoadRunner può essere eseguito standalone o con più istanze del medesimo, per essere usate da più persone sotto il controllo del HP Performance Center.
### LoadRunner nel Cloud
Dal 2010 HP ha iniziato ad offrire versioni on-demand di LoadRunner per i servizi di cloud computing come Amazon Elastic Compute Cloud e Microsoft Azure. La versione 12.50 ha aggiunto l'uso di Google Compute Engine.
### Linguaggio di scripting
Gli script di LoadRunner per emulare i client vengono creati tramite il linguaggio di programmazione ANSI C, tuttavia anche i programmi Java e .NET possono essere gestiti. La versione 12.50 ha aggiunto l'uso di JavaScript per gli script Web-HTTP/HTML. LoadRunner può eseguire script da altri strumenti di test come Apache JMeter, NUnit e Selenium dichiarando una libreria di interfaccia.
Gli script di LoadRunner possono essere richiamati all'interno di Jenkins.
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https://it.wikipedia.org/wiki/IO_Donna
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IO Donna
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# IO Donna
iO Donna è una rivista italiana rivolta principalmente al pubblico femminile e distribuita come supplemento del sabato del Corriere della Sera dal marzo 1996; è la prima rivista femminile distribuita come supplemento di un quotidiano italiano. La rivista presenta articoli su arte, spettacolo, cultura, moda, cosmetici, intrattenimento, arredamento e cucina, nonché diverse rubriche.
## Storia editoriale
Viene pubblicato a Milano da RCS Pubblicità, divisione della società RCS MediaGroup. Il settimanale è stato diretto inizialmente per diversi anni da Fiorenza Vallino; da gennaio 2010 al febbraio 2018 venne diretto da Diamante D'Alessio e, dal 6 febbraio 2018, da Danda Santini.
Il sito web di iO Donna è stato lanciato nel 2012.
La tiratura di iO Donna è stata di 514 946 copie da dicembre 2002 a novembre 2003. Nel 2007 erano 502 057 copie. La sua tiratura media è stata di 435 000 copie nel 2009 e di 439 023 copie nel 2010.
Dal 2015 Diamante D'Alessio è caporedattore del settimanale che propone articoli di arte, cultura, moda, cosmesi, spettacolo, arredamento e cucina.
Nel 2005 anche il quotidiano spagnolo El Mundo, sempre di proprietà RCS, ha iniziato a distribuire un supplemento femminile, Yo Donna, sul modello di iO Donna.
Tra i collaboratori sono stati Silvia Vegetti Finzi, Claudio Risé, Shere Hite.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Barbara_Pilavin
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Barbara Pilavin
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# Barbara Pilavin
Barbara Pilavin (27 settembre 1923 – Los Angeles, 2 gennaio 2005) è stata un'attrice italiana naturalizzata statunitense.
## Biografia
Barbara Pilavin inizia la propria carriera non più giovanissima, nella prima metà degli anni sessanta in qualità di comprimaria. Il dramma è tra i generi in cui Barbara Pilavin ha saputo destreggiarsi al meglio, infatti grazie al suo volto, i personaggi interpretati dall'attrice sono state spesso donne psicologicamente forti e sensibili, mamme e nonne austere e/o comprensive a seconda dei casi.
L'incontro con l'attore-regista Vittorio De Sica si rivela determinante per Barbara Pilavin che la dirige nel 1970 in Il giardino dei Finzi Contini e nel 1974 in Il viaggio; in ambedue i casi interpretando la madre di uno dei protagonisti.
Trasferitasi negli Stati Uniti d'America intorno alla prima metà degli anni ottanta, Barbara Pilavin continua a recitare fino all'anno della sua morte, interpretando spesso lo stereotipo della donna italiana emigrata o ruoli di anziane in preda a piccole forme di demenza senile.
## Filmografia
### Cinema
* Requiescant, regia di Carlo Lizzani (1967)
* I sovversivi, regia di Paolo e Vittorio Taviani (1967)
* Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo!, regia di Citto Maselli (1968)
* Sierra Maestra, regia di Ansano Giannarelli (1969)
* Mademoiselle de Sade e i suoi vizi, regia di Warren Kiefer (1969)
* Il giardino dei Finzi Contini, regia di Vittorio De Sica (1970)
* Incontro, regia di Piero Schivazappa (1971)
* Maddalena, regia di Jerzy Kawalerowicz (1971)
* Il caso Pisciotta, regia di Eriprando Visconti (1972)
* Le ultime ore di una vergine, regia di Gianfranco Piccioli (1972)
* Mordi e fuggi, regia di Dino Risi (1973)
* Il viaggio, regia di Vittorio De Sica (1974)
* Una spirale di nebbia, regia di Eriprando Visconti (1978)
* Police Station - Turno di notte (Vice Squad), regia di Gary Sherman (1982)
* Good-bye Cruel World, regia di David Irving (1983)
* Frightmare, regia di Norman Thaddeus Vane (1983)
* Dieci minuti a mezzanotte (10 to Midnight), regia di J. Lee Thompson (1983)
* Miami Vendetta, regia di Stephen Seemayer (1987)
* Parlami di te, regia di Douglas Day Stewart (1989)
* Homer & Eddie, regia di Andrej Končalovskij (1989)
* Non voglio più baci, regia di Robert Marcarelli (1992)
* Love Is Like That, regia di Jill Goldman (1992)
* Ragazze vincenti (A League of Their Own), regia di Penny Marshall (1992)
* Maniac Cop 3 - Il distintivo del silenzio (Maniac Cop III: Badge of Silence), regia di William Lusting (1993)
* The Disappearance of Garcia Lorca, regia di Marcos Zurinaga (1997)
* Sweet Jane, regia di Joe Gayton (1998)
* Waking Up Horton, regia di Harry Bromley Davenport (1998)
* Life Among the Cannibals, regia di Harry Bromley Davenport (1999)
* Ho solo fatto a pezzi mia moglie (Picking Up the Pieces), regia di Alfonso Arau (2000)
* Mocking Don't Sing, regia di Harry Bromley Davenport (2001)
* Constantine, regia di Francis Lawrence (2005) (postumo)
* News Movie, regia di James Kleiner (2008) (postumo)
### Televisione
* Magic Carpet, regia di William A. Graham (1972) (Film TV)
* Il ritorno di Simon Templar (Return of the Saint) - serie TV, episodio 1x22 (1979)
* The Choice, regia di David Greene (1981) - Film TV
* Evita Peron, regia di Marvin J. Chomsky (1981) - Film TV
* I giochi del diavolo, regia di Giulio Questi - miniserie TV, 1 episodio (1981)
* New York New York (Cagney & Lacey) - serie TV, episodio 1x04 (1982)
* Brivido seducente, regia di Jerrold Freedman (1985) - Film TV
* Crossings, regia di Karen Arthur - miniserie TV (1986)
* Simon & Simon - serie TV, episodio 6x04 (1986)
* La bella e la bestia (Beauty and the Beast) - serie TV, episodio 1x19 (1988)
* Dragnet - serie TV, episodio 1x19 (1989)
* Gli acchiappamostri (Eerie, Indiana), regia di Joe Dante - serie TV, 1 episodio (1991)
* La signora in giallo (Murder, She Wrote) - serie TV, episodio 9x01 (1992)
* Le avventure di Brisco County Jr. (The Adventures of Brisco County Jr.) - serie TV, episodio 1x08 (1993)
* Red Shoe Diaries - serie TV, episodio 3x03 (1994)
* NYPD - New York Police Department (NYPD Blue) - serie TV, episodio 2x12 (1995)
* Seinfeld - serie TV, episodio 6x17 (1995)
* Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman (Lois & Clark: The New Adventures of Superman) - serie TV, episodio 4x05 (1996)
* Streghe (Charmed) - serie TV, episodio 1x02 (1998)
* Late Last Night, regia di Steven Brill (1999) - Film TV
* Buffy l'ammazzavampiri (Buffy the Vampire Slayer) - serie TV, episodio 1x03 (2001)
* Dead Last - serie TV, 1 episodio (2001)
* Philly - serie TV, episodio 1x15 (2002)
* First Monday - serie TV, 2 episodi (2002)
* The Division - serie TV, episodi 1x08-1x15-2x09 (2001-2002)
* Women vs. Men, regia di Chazz Palminteri (2002) - Film TV
* Just Shoot Me! - serie TV, episodio 7x13 (2003)
## Doppiatrici italiane
* Lucia Guzzardi in Il viaggio
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hellas_Verona_Football_Club_2023-2024
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Hellas Verona Football Club 2023-2024
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# Hellas Verona Football Club 2023-2024
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Hellas Verona Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 2023-2024.
## Stagione
Il 1º luglio 2023 la società ingaggia come nuovo allenatore Marco Baroni, che aveva militato con i veneti per 3 anni da calciatore, con cui sigla un contratto annuale con opzione per il secondo anno. Nella sessione estiva del calciomercato si segnalano numerosi arrivi, tra i quali Bonazzoli dalla Salernitana, Saponara dalla Fiorentina, Mboula dal Maiorca, Duda dal Colonia, Folorunsho dal Napoli e Amione dalla Sampdoria. Salutano Tameze e Verdi, che vanno al Torino, Depaoli, in direzione Sampdoria, Veloso, che non rinnova e va al Pisa, Lasagna e Ceccherini, che si trasferiscono entrambi al Fatih Karagümrük. Vengono invece mantenuti alcuni giocatori fondamentali della rimonta-salvezza dell'anno precedente come Ngonge, Duda e Hien.
Baroni debutta eliminando l'Ascoli ai trentaduesimi di Coppa Italia (3-1), dimostrando di aver impostato una squadra organizzata. Altrettanto buono l'inizio del campionato, con il successo esterno sull'Empoli (1-0) e interno sulla Roma (2-1), in quella che risulta la gara con il maggior numero di minuti di recupero in massima serie (19'30"): era dal 2013 che gli scaligeri non vincevano alla prima giornata (non considerando il 3-0 a tavolino del 2020) e per la terza volta nella storia del club si registrano due vittorie nelle prime due giornate. Dopo la sconfitta con il Sassuolo alla 3ª giornata, i veronesi tornano a fare punti pareggiando contro il Bologna di Motta (al quale cedono l'accesso agli ottavi di Coppa Italia). Le sconfitta contro il Milan e contro l'Atalanta e il pareggio con il Torino sono seguiti da una serie di cinque sconfitte, tra cui un 2-1 in casa del Frosinone dell'ex Di Francesco. Al termine della seconda sosta per le nazionali, alcuni accorgimenti tattici risollevano la squadra, che pareggia contro Lecce, Udinese e Lazio, per poi battere il Cagliari alla 17ª giornata. Le sconfitte contro la Salernitana e contro l'Inter (in una partita segnata da polemiche arbitrali) chiudono il girone d'andata, con i veronesi che stazionano in zona retrocessione.
Intanto, all'inizio del mese di dicembre, il presidente Setti è coinvolto in un'indagine su sponsorizzazioni ottenute mediante fatture false emesse da una società cartiera. Il 20 dello stesso mese, nell'ambito di un'indagine riguardante il fallimento di una società che deteneva il 100% delle azioni dell'Hellas Verona, la Guardia di Finanza di Bologna, su delega della Procura bolognese, sequestra il 100% delle azioni dell'Hellas Verona detenute da Setti tramite un'altra società.
Nella sessione invernale del calciomercato vengono ceduti giocatori chiave come Hien e Terracciano, che passano rispettivamente all'Atalanta e al Milan.
## Divise e sponsor
Il nuovo fornitore di materiale tecnico è Joma, gli sponsor ufficiali sono Sinergy e Conforama mentre il back sponsor è Vetrocar.
La divisa casalinga, chiamata "Semplicemente Casa", torna a girocollo con strisce verticali a due sfumature come quelle del 2012-2013 e del 2019-2020; quella da trasferta, nota come "Tu sei il Verona", è quasi identica alla prima ma a tinta unita con una fascia orizzontale blu e sui suoi polsi è raffigurato il profilo urbano cittadino. Nella parte inferiore di entrambe, parte una striscia dai polsini che percorre tutto il fianco del torso. La terza divisa, completamente bianca e con il collo a polo blu, riporta lo stemma societario dello scudetto ed è un omaggio a quella del 1983-84 per celebrare il debutto della società in Coppa UEFA; il presentatore di tale maglia è stato infatti l'ex-giocatore Joe Jordan ed è stata indossata per la prima volta alla quarta giornata contro al Bologna.
Il 5 dicembre è stata realizzata in 787 copie una divisa grigio scuro chiamata "BENTE60DI" per il sessantesimo anniversario dello stadio casalingo, indossata nella partita interna contro la Lazio; il numero di copie è riferito ai giocatori che hanno giocato nel club dal 1963, anno di apertura dell'impianto.
| Casa | Trasferta | Terza divisa |
| - | - | - |
## Rosa
| N. | Ruolo | Calciatore |
| - | - | - |
| 1 | P | Lorenzo Montipò |
| 2 | D | Bruno Amione |
| 3 | D | Josh Doig |
| 5 | D | Davide Faraoni (capitano) |
| 6 | D | Isak Hien |
| 6 | C | Reda Belahyane |
| 7 | A | Elayis Tavşan |
| 8 | C | Darko Lazović |
| 9 | A | Thomas Henry |
| 10 | C | Ajdin Hrustic |
| 11 | A | Milan Đurić |
| 13 | A | Juan Manuel Cruz |
| 14 | C | Joselito |
| 16 | P | Mattia Chiesa |
| 17 | D | Federico Ceccherini |
| 17 | A | Yayah Kallon |
| 17 | A | Tijjani Noslin |
| 18 | C | Martin Hongla |
| 19 | D | Rúben Vinagre |
| 20 | C | Riccardo Saponara |
| 21 | A | Siren Diao Balde |
| N. | Ruolo | Calciatore |
| 21 | C | Dani Silva |
| 22 | P | Alessandro Berardi |
| 23 | D | Giangiacomo Magnani |
| 24 | D | Filippo Terracciano |
| 25 | C | Suat Serdar |
| 26 | A | Cyril Ngonge |
| 27 | D | Paweł Dawidowicz (capitano) |
| 28 | C | Nicola Patanè |
| 31 | C | Tomáš Suslov |
| 32 | D | Juan David Cabal |
| 33 | C | Ondrej Duda |
| 34 | P | Simone Perilli |
| 37 | C | Charlys |
| 38 | A | Jackson Tchatchoua |
| 42 | D | Diego Coppola |
| 75 | D | Nicolò Calabrese |
| 77 | A | Jordi Mboula |
| 80 | A | Alphadjo Cissè |
| 90 | C | Michael Folorunsho |
| 97 | A | Denis Cazzadori |
| 99 | A | Federico Bonazzoli |
## Calciomercato
### Sessione estiva (dal 1° luglio al 1° settembre 2023)
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Bruno Amione | Sampdoria | fine prestito |
| D | Mert Çetin | Adana Demirspor | fine prestito |
| D | Koray Günter | Sampdoria | fine prestito |
| C | Charlys | Vitória Guimarães | prestito con opzione |
| C | Michael Folorunsho | Napoli | prestito con opzione |
| C | Martin Hongla | Real Valladolid | fine prestito |
| C | Riccardo Saponara | - | svincolato |
| C | Suat Serdar | Hertha Berlino | prestito con opzione |
| C | Tomáš Suslov | Groningen | prestito con obbligo di riscatto |
| C | Jackson Tchatchoua | Charleroi | prestito con opzione |
| A | Federico Bonazzoli | Salernitana | prestito con opzione |
| A | Juan Manuel Cruz | - | svincolato |
| A | Jordi Mboula | Maiorca | definitivo |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | da | Modalità |
| P | Mattia Chiesa | Mantova | fine prestito |
| D | Kevin Rüegg | Young Boys | fine prestito |
| C | Ondrej Duda | Colonia | riscatto prestito |
| C | Mateusz Praszelik | Cosenza | fine prestito |
| A | Jayden Braaf | Borussia Dortmund | definitivo |
| A | Yayah Kallon | Genoa | riscatto prestito |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Federico Ceccherini | Fatih Karagümrük | prestito |
| D | Fabio Depaoli | Sampdoria | fine prestito |
| D | Deyovaisio Zeefuik | Hertha Berlino | fine prestito |
| C | Oliver Abildgaard | Rubin | fine prestito |
| C | Ibrahim Sulemana | Cagliari | definitivo |
| C | Adrien Tameze | Torino | definitivo |
| C | Miguel Veloso | - | svincolato |
| A | Adolfo Gaich | CSKA Mosca | fine prestito |
| A | Kevin Lasagna | Fatih Karagümrük | prestito |
| A | Simone Verdi | Torino | fine prestito |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
| P | Ivor Pandur | Fortuna Sittard | riscatto prestito |
| D | Panagiōtīs Retsos | Olympiakos | riscatto prestito |
| C | Ivan Ilić | Torino | riscatto prestito |
| C | Mateusz Praszelik | Cosenza | prestito |
| D | Kevin Rüegg | Basilea | prestito con opzione |
| A | Matteo Cancellieri | Lazio | riscatto prestito |
| A | Gianluca Caprari | Monza | riscatto prestito |
| A | Denis Cazzadori | Arzignano | prestito |
| A | Giovanni Simeone | Napoli | riscatto prestito |
### Sessione invernale (dal 2 al 31 gennaio 2024)
Acquisti :
| R. | Nome | da | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Rúben Vinagre | Sporting Lisbona | prestito |
| C | Reda Belahyane | Nizza | definitivo (2 milioni €) |
| C | Dani Silva | Vitória Guimarães | definitivo (2 milioni €) |
| A | Tijjani Noslin | Fortuna Sittard | definitivo |
| A | Elayis Tavşan | N.E.C. | definitivo |
| R. | Nome | da | Modalità |
Cessioni :
| R. | Nome | a | Modalità |
| - | - | - | - |
| D | Josh Doig | Sassuolo | definitivo (6 milioni €) |
| D | Davide Faraoni | Fiorentina | prestito con diritto di riscatto |
| D | Isak Hien | Atalanta | definitivo (9 milioni €) |
| D | Filippo Terracciano | Milan | definitivo (4,5 milioni €) |
| C | Martin Hongla | Granada | definitivo (3 milioni €) |
| C | Riccardo Saponara | Ankaragücü | definitivo |
| A | Yayah Kallon | Bari | prestito |
| A | Cyril Ngonge | Napoli | definitivo (18 milioni €) |
| A | Milan Đurić | Monza | definitivo (2 milioni €) |
| Altre operazioni ||||
| R. | Nome | a | Modalità |
| D | Koray Günter | Fatih Karagümrük | prestito |
| A | Siren Diao Balde | Atalanta | definitivo |
| A | Jayden Braaf | Fortuna Sittard | prestito |
## Statistiche
Statistiche aggiornate al 28 gennaio 2024.
### Statistiche di squadra
| Competizione | Punti | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In casa | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | In trasferta | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | Totale | DR |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Competizione | Punti | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | DR |
| Serie A | 18 | 11 | 3 | 4 | 4 | 12 | 14 | 11 | 1 | 2 | 8 | 8 | 16 | 22 | 4 | 6 | 12 | 20 | 30 | -10 |
| Coppa Italia | - | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 2 | 2 | 1 | 0 | 1 | 3 | 3 | 0 |
| Totale | - | 12 | 4 | 4 | 4 | 15 | 15 | 12 | 1 | 2 | 9 | 8 | 18 | 24 | 5 | 6 | 13 | 23 | 33 | -10 |
### Andamento in campionato
| Giornata | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 36 | 37 | 38 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Luogo | T | C | T | C | T | C | T | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | C | T | C | T | C | T | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | C | T | C |
| Risultato | V | V | P | N | P | P | N | P | P | P | P | P | N | N | N | P | V | P | P | V | P | N | | | | | | | | | | | | | | | | |
| Posizione | 1 | 1 | 5 | 5 | 10 | 11 | 15 | 16 | 16 | 16 | 18 | 19 | 19 | 18 | 19 | 19 | 17 | 17 | 18 | 18 | 18 | 16 | | | | | | | | | | | | | | | | |
Fonte: Serie A – Classifica, su legaseriea.it. Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
### Statistiche dei giocatori
Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.
| Giocatore | Serie A | Serie A | Serie A | Serie A | Coppa Italia | Coppa Italia | Coppa Italia | Coppa Italia | Totale | Totale | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Amione, B. B. Amione | 10 | 0 | 2 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 12 | 0 | 3 | 0 |
| Belahyane, R. R. Belahyane | 0 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Berardi, A. A. Berardi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Bonazzoli, F. F. Bonazzoli | 15 | 1 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 15 | 1 | 2 | 0 |
| Cabal, J. J. Cabal | 7 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 7 | 0 | 1 | 0 |
| Calabrese, N. N. Calabrese | 0 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Cazzadori, D. D. Cazzadori | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Ceccherini, F. F. Ceccherini | - | - | - | - | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Charlys, Charlys | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 |
| Chiesa, M. M. Chiesa | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Cissè, A. A. Cissè | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Coppola, D. D. Coppola | 10 | 0 | 5 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 12 | 0 | 5 | 0 |
| Cruz, J. J. Cruz | 4 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 0 |
| Dawidowicz, P. P. Dawidowicz | 16 | 0 | 4 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 17 | 1 | 4 | 0 |
| Diao Balde, S. S. Diao Balde | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Doig, J. J. Doig | 12 | 0 | 2 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 14 | 0 | 2 | 0 |
| Duda, O. O. Duda | 18 | 1 | 9 | 2 | 1 | 0 | 0 | 0 | 19 | 1 | 9 | 2 |
| Đurić, M. M. Đurić | 20 | 5 | 2 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 21 | 6 | 2 | 0 |
| Faraoni, D. D. Faraoni | 11 | 0 | 5 | 0 | - | - | - | - | 11 | 0 | 5 | 0 |
| Folorunsho, M. M. Folorunsho | 21 | 2 | 3 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 21 | 2 | 3 | 0 |
| Henry, T. T. Henry | 11 | 3 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 12 | 3 | 1 | 0 |
| Hien, I. I. Hien | 10 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 11 | 0 | 1 | 1 |
| Hongla, M. M. Hongla | 15 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 17 | 0 | 0 | 0 |
| Hrustic, A. A. Hrustic | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Joselito, Joselito | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Kallon, Y. Y. Kallon | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Lazović, D. D. Lazović | 16 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 17 | 1 | 0 | 1 |
| Magnani, G. G. Magnani | 18 | 0 | 4 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 20 | 0 | 4 | 0 |
| Mboula, J. J. Mboula | 11 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 13 | 1 | 0 | 0 |
| Montipò, L. L. Montipò | 22 | -30 | 0 | 0 | 1 | -1 | 0 | 0 | 23 | -31 | 0 | 0 |
| Ngonge, C. C. Ngonge | 19 | 6 | 4 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 21 | 6 | 4 | 0 |
| Noslin, T. T. Noslin | 1 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Patanè, N. N. Patanè | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Perilli, S. S. Perilli | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | -2 | 0 | 0 | 1 | -2 | 0 | 0 |
| Saponara, R. R. Saponara | 12 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 14 | 0 | 0 | 0 |
| Serdar, S. S. Serdar | 11 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 1 | 1 | 12 | 0 | 3 | 1 |
| Silva, D. D. Silva | 1 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Suslov, T. T. Suslov | 17 | 1 | 4 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 18 | 1 | 4 | 0 |
| Tavşan, E. E. Tavşan | 1 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | 1 | 0 | 0 | 0 |
| Tchatchoua, J. J. Tchatchoua | 14 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 15 | 0 | 1 | 0 |
| Terracciano, F. F. Terracciano | 18 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 19 | 0 | 1 | 0 |
| Vinagre, R. R. Vinagre | 1 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | 1 | 0 | 0 | 0 |
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9,328,831 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Alejandro_Dom%C3%ADnguez_%28hockeista_su_pista%29
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Alejandro Domínguez (hockeista su pista)
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# Alejandro Domínguez (hockeista su pista)
Alejandro Domínguez Izurriaga (Buenos Aires, 14 gennaio 1971) è un ex hockeista su pista e allenatore di hockey su pista argentino.
## Palmarès
### Club
**Competizioni internazionali**
* Coppa CERS/WSE: 1
Reus Deportiu: 2002-2003
### Allenatore
**Competizioni nazionali**
* Campionato spagnolo: 1
Reus Deportiu: 2010-2011
**Competizioni internazionali**
* Supercoppa d'Europa/Coppa Continentale: 1
Reus Deportiu: 2009-2010
* Coppa Intercontinentale: 1
Reus Deportiu: 2010
**Nazionale**
* Campionato europeo femminile: 1
Spagna: Matera 2015
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1,448,765 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Fornacette
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Fornacette
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# Fornacette
Fornacette (Alfianum, Alphianum in latino) è l'unica frazione del comune italiano di Calcinaia, nella provincia di Pisa, in Toscana.
## Geografia fisica
La frazione è distante 3 km dal centro del capoluogo comunale e si trova leggermente oltre il fiume Arno, tra Pontedera e Cascina (entrambe distanti 3 km), lungo la direzione della strada statale 67 Tosco-Romagnola.
## Storia
Nel periodo compreso fra il X e il XII secolo, come nelle zone vicine poste lungo il fiume Arno, ebbe inizio la produzione di laterizi. Il nome deriva forse da Fornacelle, cioè "piccole fornaci". Secondo lo storico Emanuele Repetti il borgo aveva precedentemente il nome di Alfiano.
Tra il 1564 e il 1565 il granduca di Toscana Cosimo I de' Medici ordinò la costruzione di un fosso scolmatore dell'Arno nella zona di Fornacette, l'antico "Arnaccio", rimasto in funzione fino al 1761 e poi colmato per la costruzione dell'omonima strada. L'opera idraulica fungeva anche da canale di collegamento tra le città di Pontedera e Livorno. Negli anni sessanta del XX secolo, diminuisce la produzione di mattoni e si ha una notevole crescita industriale, con un relativo boom edilizio e demografico che porta la cittadina a superare il capoluogo del comune in quanto ad abitanti.
Il 10 marzo 1978 nel paese avvenne un grave incidente ferroviario in cui perirono due macchinisti; in seguito a tale evento furono presentate anche alcune interrogazioni parlamentari.
## Monumenti e luoghi d'interesse
### Architetture religiose
* Chiesa di Sant'Andrea in Pozzale
* Chiesa di Regina Pacis
* Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo
## Geografia antropica
I quartieri di Fornacette sono:
* Pozzale
* Case Vecchie
* Case Bianche
* Ponti
* Masoni
* Gaddi
## Economia
Dal 1949 la cittadina è sede di Asso Werke, azienda metalmeccanica fondata dal cavaliere del lavoro Silvano Ferrucci che produce componenti del motore quali pistoni, fasce elastiche, spinotti, cilindri e basamenti.
La Banca di Pisa e Fornacette Credito Cooperativo è stata fondata nel 1962 a Fornacette con il nome di "Cassa Rurale e Artigiana di Fornacette". Nel 1994 diventa una Banca di credito cooperativo cambiando la propria denominazione sociale in "Banca di Credito Cooperativo di Fornacette". In seguito espande il suo bacino fino ad arrivare a Pisa, e quindi nel 2013 cambia nome, assumendo quello attuale. Attualmente ha all'attivo, oltre alle sedi di Pisa e Fornacette, 18 filiali e conta 170 dipendenti.
## Infrastrutture e trasporti
Fornacette è collegata a Pisa con corse autobus di linea svolte dalla società Autolinee Toscane.
Dal 1881 al 1953 la località era attraversata dalla tranvia a vapore che, percorrendo l'asse della via Fiorentina, collegava Pisa con Pontedera e, attraverso una diramazione che si distaccava in località Navacchio, con Caprona e Calci.
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255,910 |
https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89tables-sur-Mer
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Étables-sur-Mer
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# Étables-sur-Mer
Étables-sur-Mer è un comune francese soppresso del dipartimento delle Côtes-d'Armor nella regione della Bretagna. Dal 1º marzo 2016 si è fuso con il comune di Binic per formare il nuovo comune di Binic-Étables-sur-Mer di cui è divenuto comune delegato.
## Società
### Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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3,550,249 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Uhlisk%C3%A1
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Uhliská
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# Uhliská
Uhliská (in ungherese Bakaszenes) è un comune della Slovacchia facente parte del distretto di Levice, nella regione di Nitra.
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8,711,877 |
https://it.wikipedia.org/wiki/D%C3%A1vid_%C4%8Euri%C5%A1
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Dávid Ďuriš
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# Dávid Ďuriš
Dávid Ďuriš (Žilina, 22 marzo 1999) è un calciatore slovacco, attaccante dello Žilina.
## Caratteristiche tecniche
È un'ala destra.
## Carriera
### Club
Cresciuto nel settore giovanile dello Žilina, ha esordito in prima squadra il 18 settembre 2018 in occasione dell'incontro di Slovenský Pohár vinto 6-0 contro il Tatran Krásno nad Kysucou, trovando anche la prima rete in carriera.
### Nazionale
Ha giocato nella nazionale slovacca Under-21.
Esordisce in nazionale maggiore il 22 settembre 2022. Il 17 ottobre 2023 realizza la sua prima rete per la massima selezione slovacca decidendo la sfida vinta in casa del Lussemburgo (0-1).
## Statistiche
Statistiche aggiornate al 17 novembre 2020.
### Presenze e reti nei club
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 2017-2018 | Žilina II | 1L | 4 | 0 | | - | - | | - | - | | - | - | 4 | 0 |
| 2018-2019 | Žilina II | 1L | 30 | 4 | | - | - | | - | - | | - | - | 30 | 4 |
| 2019-2020 | Žilina II | 1L | 5 | 2 | | - | - | | - | - | | - | - | 5 | 2 |
| 2020-2021 | Žilina II | 1L | 1 | 1 | | - | - | | - | - | | - | - | 1 | 1 |
| 2018-2019 | Žilina | SL | 0 | 0 | CS | 1 | 1 | | - | - | | - | - | 1 | 1 |
| 2019-2020 | Žilina | SL | 23 | 6 | CS | 2 | 0 | | - | - | | - | - | 25 | 6 |
| 2020-2021 | Žilina | SL | 12 | 1 | CS | 0 | 0 | UEL | 1 | 0 | | - | - | 13 | 1 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 76 | 15 | | 3 | 1 | | 1 | 0 | | - | - | 80 | 16 |
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236,220 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Samus_Aran
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Samus Aran
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# Samus Aran
Samus Aran (サムス・アラン, Samusu Aran) è un personaggio immaginario e la protagonista della serie di videogiochi Metroid. Apparsa per la prima volta nel 1986 nel videogioco a piattaforme Metroid per Nintendo Entertainment System, Samus Aran è una delle prime protagoniste femminili apparse nel mondo videoludico.
Oltre ad essere il personaggio giocante di undici titoli della saga, la cacciatrice di taglie spaziale appare nella serie Super Smash Bros. e nei videogiochi Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars, Kirby's Fun Pak e Kirby's Dream Land 3.
Secondo quanto dichiarato da Hiroji Kiyotake e Yoshio Sakamoto, il cognome "Aran" deriva dal secondo nome del calciatore Pelé, il cui nome completo è "Edson Arantes do Nascimento".
## Caratteristiche
Samus Aran è una cacciatrice di taglie dello spazio che collabora occasionalmente con la Federazione Galattica, una divisione interplanetaria che tutela e controlla varie galassie. All'inizio, il suo ruolo è quello di aiutare la Federazione Galattica a sconfiggere i Pirati, in seguito diventerà anche quello di combattere i Metroid, razza aliena mutante da tenere sotto controllo.
In battaglia, Samus indossa un esoscheletro che le viene fornito dalla razza aliena Chozo altamente tecnologico detto Tuta Energia. Nella prima edizione di Metroid, al giocatore viene lasciato palesemente intendere che la protagonista sia un androide o un uomo in armatura, ma concludendo il gioco entro un tempo limite, è possibile vedere la protagonista rimuovere la sua tuta rivelandone il sesso femminile.
Nella sua prima apparizione nelle sue effettive sembianze, Samus appariva come una giovane donna dai capelli rossi, che dai capitoli successivi in poi divennero biondi. L'aspetto canonico di Samus è quello di una ragazza longilinea, dalla carnagione media, i capelli lunghi e biondi e gli occhi azzurri con delle sfumature verdi (invece, sono completamente verdi in Metroid: Other M). Sul suo viso è visibile un neo sul lato sinistro del mento.
## Biografia
Samus nasce in una Colonia Terrestre denominata "K-2L" in un futuro remoto non specificato, figlia unica di Rodney Aran e di sua moglie Virginia. Da bambina rimane coinvolta in un assedio della sua colonia da parte di Pirati Spaziali, della quale lei rimane l'unica superstite; viene trovata e adottata dai Chozo, una delle razze più evolute dell'universo.
Quando Samus cresce diventa una cacciatrice di taglie con lo scopo di intercettare un giorno i responsabili di ciò che le è accaduto e di scongiurare altri massacri. Il buon lavoro da lei svolto nelle sue missioni la rende nota in molte galassie; la Federazione Galattica, anch'essa positivamente colpita dalla ragazza si mette in contatto con questa, e tra i due seguono diverse collaborazioni.
Le vicende sottoelencate sono disposte in ordine cronologico.
### Metroid
Nell'anno cosmico 20X5, gli scienziati della Federazione scoprono una forma di vita originaria del pianeta SR-388, che battezzano Metroid; ma insieme agli utilizzi legittimi della provata potenza dei Metroid, gli scienziati scoprono anche che alcuni pirati spaziali hanno preso degli esemplari di Metroid per compiere alcuni esperimenti a scopi bellici sul pianeta fortificato Zebes. La Federazione invia truppe per porre fine agli esperimenti dei Pirati su Zebes, ma questi vengono sgominati. In tale occasione, la Federazione ingaggia per la prima volta Samus.
Samus raggiunge Tourian e distrugge il cyborg a capo dei Pirati, il Cervello Madre, e la base dei Pirati Spaziali stessi, preleva alcuni esemplari di Metroid e li consegna alla Federazione.
### Metroid Prime
Poco tempo dopo l'eliminazione dei pirati spaziali su Zebes Samus, durante un volo di ricognizione, riceve un messaggio di SOS vicino ad un misterioso pianeta il cui nome è Tallon IV; il messaggio proviene da una stazione orbitante intorno al pianeta, e scopre che i pirati superstiti dall'attacco su Zebes si sono divisi in due gruppi, uno diretto alla base distrutta da Samus per ricostruirla insieme al loro leader, mentre l'altro conduce ricerche scientifiche per migliorare l'arsenale sfruttando nuove tecnologie. Inoltre, i pirati hanno trovato un materiale radioattivo chiamato Phazon.
Samus uccide i pirati ed arriva infine alla fonte stessa del Phazon, una micidiale creatura simile a un aracnide chiamata Metroid Prime. Dopo una lunga battaglia, Samus sconfigge il Metroid Prime, ma prima che possa svanire, assorbe il Phazon che ha intaccato la sua Tuta Energia durante l'esplorazione del pianeta e, fondendolo con alcune tracce di DNA, la creatura si trasforma diventando un replicante di Samus, che viene denominato Samus Oscura.
### Metroid Prime Hunters
La Federazione riceve un misterioso messaggio telepatico dallo sconosciuto Sistema Alimbico. Samus viene incaricata di indagare su questo messaggio, che si riferisce a un potere supremo. Il messaggio viene intercettato però da altri sei cacciatori che si dirigono insieme a Samus nel Sistema Alimbico. Dopo una lunga ricerca, si scopre che il messaggio era un diversivo escogitato da una creatura aliena chiamata Gorea, intrappolata molti secoli prima dalla popolazione Alimbica, che intende catturarli e assorbirne i poteri.
Gorea riesce in parte nel suo intento, assorbe i poteri dei sei cacciatori rivali di Samus e si appresta a sfidarla. Samus distrugge Gorea e fugge, seguita dagli altri cacciatori.
### Metroid Prime 2: Echoes
Dopo aver ricevuto una chiamata di soccorso da dei soldati della Federazione, Samus giunge sul pianeta Aether, colpito da poco da un Leviatano, e viene a sapere del fatto che il pianeta, casa di una popolazione chiamata Luminoth, è diviso in due metà: una parte normale e una parte oscura. Viaggiando attraverso dei varchi dimensionali da una parte all'altra, Samus stermina le creature che infestavano il pianeta, gli Ing, compreso il loro imperatore.
Mentre la parte oscura del pianeta sta per scomparire, Samus si ritrova di fronte alla sua nemesi, Samus Oscura. Samus ha la meglio e scappa dal pianeta oscuro, ma non sa che la sua controparte ostile è ancora in vita.
### Metroid Prime 3: Corruption
Sono passati sei mesi dall'impatto del Leviatano su Aether. Samus Oscura ha intercettato il pianeta senziente Phaaze, presso il quale scorge un leviatano che, una volta assorbito, le conferisce il potere di aprire varchi spazio temporali a suo piacimento. Raggiunto il pianeta, Samus Oscura assorbe una gran quantità di Phazon e progetta di impadronirsi delle Unità Aurora, i computer organici che controllano la rete centrale della Federazione. A tal proposito Samus Oscura attacca la corazzata Valhalla, incaricata a trasportare l'Unità Aurora 313 e si appropria di quest'ultima, installandola in seguito su Phaaze. L'Unità, contaminata dal Phazon, permette a Samus Oscura di controllare l'intero pianeta, e attraverso i Pirati Spaziali, soggiogati da Samus Oscura, l'Unita Aurora 313 trasmette il virus alle altre.
La Federazione Galattica, resasi conto dell'anomalia, isola le Unità e cerca un vaccino che possa debellare il virus. Essendo in una condizione di estrema vulnerabilità, la Federazione installa una base operativa sulla corazzata Olympus, orbitante attorno al pianeta Norion, e convoca quattro cacciatori di taglie per iniettare il vaccino alle Unità Aurora: Samus, Ghor, Rundas e Gandrayda. Mentre il briefing della missione è ancora in corso, un gruppo di Pirati attacca Norion. Nello stesso momento, un Leviatano emerge da un varco dimensionale, in rotta di collisione con il pianeta. Dopo una dura battaglia, i quattro cacciatori stanno per distruggere il Leviatano ma in quel momento vengono contrastati da Samus Oscura che gli scaglia contro energia pura di Phazon, mettendoli fuori combattimento. Con le sue ultime forze, Samus scaglia il colpo a un meteorite che stava per abbattersi sul luogo e riesce a scongiurare la minaccia.
Dopo un mese in coma, Samus si risveglia nella G.F.S. Olympus e viene informata che lei e gli altri cacciatori sono stati contaminati dal Phazon; tuttavia questi non ha alcun effetto negativo apparente per l'organismo e questa scoperta viene sfruttata per potenziare la Tuta con lo stesso Phazon che circola nel corpo. Samus apprende inoltre che contemporaneamente all'attacco su Norion, anche altri pianeti sono stati assediati e gli altri cacciatori recatisi sul posto per indagare sono scomparsi, quindi riparte in missione. Dopo aver smantellato i pianeti contaminati, Samus raggiunge il nucleo del pianeta Phaaze e combatte contro Samus Oscura. Questa viene distrutta e con essa scompare definitivamente tutto il Phazon presente nell'universo.
### Metroid II: Return of Samus
Samus parte per il pianeta SR-388 sotto istruzioni della Federazione. Dopo aver distrutto tutti i Metroid, Samus si ritrova contro la Regina Metroid, che la cacciatrice di taglie sconfigge. Samus scappa dal vulcano ivi presente che stava per eruttare, e mentre fugge trova davanti a lei un uovo di Metroid. L'uovo si schiude e il piccolo Metroid che ne era uscito riconosce Samus come madre. Samus prende dunque il piccolo con sé, lo mette in un contenitore e scappa dal pianeta. Capendo l'importanza scientifica che possedeva quel Metroid, Samus lo consegna a un laboratorio di ricerca.
### Super Metroid
I Pirati Spaziali riportano in vita il Cervello Madre e quindi, Samus è costretta a riaffrontarlo. Durante lo scontro però il Cervello Madre si rivela molto più potente della prima volta, e sembra sul punto di sconfiggere Samus, quando, inaspettatamente, il Metroid cucciolo che Samus prese poco prima le viene in soccorso, e tramite un processo inverso a quello con cui i Metroid di solito sottraggono energia vitale alle altre creature, comincia a cedere le sue energie a Samus e privo di forze soccombe ai colpi micidiali del Cervello Madre. Con la forza ottenuta Samus riesce a distruggere il Cervello Madre.
Prima di essere distrutto però il Cervello Madre attiva il sistema di autodistruzione del pianeta Zebes. La protagonista riesce a salvarsi fuggendo con la sua navetta poco prima dell'esplosione del pianeta.
### Metroid: Other M
Poche ore dopo l'esplosione di Zebes Samus ritorna alla Federazione Galattica. Durante un viaggio nello spazio, Samus riceve un SOS proveniente dalla Stazione Arca, abbandonata e sconosciuta. Qui Samus incontra Adam Malkovich, suo ex superiore, e la sua squadra. Durante una prima esplorazione della base, Samus decide di collaborare con la squadra di Adam. In seguito Samus scopre che nella stazione si sviluppava un progetto per la costruzione illegale di Bio-Armi voluto dalla Federazione Galattica, che per mettere a tacere la cosa, ha insinuato un assassino nel team di Adam con il compito di eliminare i superstiti e l'intero team.
Durante le indagini, Samus scopre dell'esistenza del Settore Zero, dove venivano creati dei Metroid insensibili al freddo, di un nuovo Ridley e di M.B. (Melissa Bergman), un umanoide nato con le cellule del Cervello Madre, in grado di controllare tutte le creature della stazione. Queste si ribellano per ordine di MB, dopo che quest'ultima ha incominciato, dopo ad un'autoanalisi, a creare problemi ai ricercatori sostenendo i propri ideali e le proprie idee. Quest'ultima, sentendosi tradita dopo l'ordine di cambiare il suo programma, si ribella contro gli umani con l'intento di distruggere la Federazione Galattica, ma viene abbattuta dai soldati della stessa. Adam Malkovich sacrifica la propria vita distruggendo dall'interno il settore Zero. Dopo aver completato la missione Samus torna alla base prima della sua distruzione per recuperare l'elmo del suo superiore e scappa dalla stazione spaziale prima della sua implosione.
### Metroid Fusion
Non molto tempo dopo Samus torna su SR-388 per ispezionarlo, quando viene attaccata da un Parassita X e rischia la morte. Dopo essersi salvata (perdendo tuttavia le funzionalità della sua tuta) grazie a un vaccino creato sfruttando una coltura di cellule raccolte dall'ultimo Metroid, Samus viene incaricata di sterminare la razza di parassiti che infesta la stazione spaziale nella quale viene studiato il Parassita X. Samus prende ordini da un computer di bordo, che si rivelerà alla fine essere il suo vecchio superiore, Adam Malkovich. Durante la missione, la cacciatrice incontra un parassita che ha replicato il suo aspetto e tutte le potenzialità della sua tuta, denominato SA-X (Samus-X). Samus deve innanzitutto recuperare tutte le funzionalità della tuta prima di poter affrontare SA-X e in più di un'occasione è costretta alla fuga. Durante un'ispezione scopre un progetto segreto della Federazione per ricreare in laboratorio i Metroid quando viene attirata da un'esplosione poco distante. SA-X infatti sta distruggendo gli unici esseri oltre a Samus capaci di minacciarlo. Alcuni Metroid vengono liberati dalle loro capsule di incubazione grazie alle esplosioni e attaccano SA-X uccidendolo. L'ala del laboratorio è tuttavia troppo danneggiata e viene espulsa dalla stazione spaziale. Samus riesce a salvarsi e quando chiede spiegazioni del progetto le viene ordinato di abbandonare la missione. Successivamente apprende che non solo la Federazione ha un interesse particolare per il Parassita X ma che ormai SA-X si è riprodotto e la stazione spaziale ne ospita almeno una decina. Per impedire una strage e la fine della Galassia Samus decide di disubbidire agli ordini e di distruggere la stazione spaziale impostando la rotta della stazione in collisione con SR-388 e attivando l'autodistruzione. Dopo aver distrutto un altro SA-X, Samus modifica le coordinate della base spaziale e si dirige verso la sua navicella. Arrivata al deck si ritrova a dover fronteggiare un Omega Metroid che è tuttavia troppo forte per lei e la ferisce gravemente. Poco prima che Samus venga uccisa arriva un altro SA-X intenzionato a distruggere l'ultimo Metroid superstite ma viene facilmente sconfitto. Samus assorbe il SA-X ucciso e recupera pienamente la sua tuta, uccide l'Omega Metroid e fugge appena in tempo, prima che la stazione esploda.
### Metroid Dread
Poco dopo gli eventi di Metroid Fusion, la Federazione Galattica riceve un footage video amatoriale che riprende un esemplare vivo di Parassita X in ambiente naturale sul pianeta ZDR. Non riuscendo a rintracciare il mittente, la Federazione invia dei robot E.M.M.I (Extraplanetary Multiform Mobile Identifier) per rintracciare il parassita sul pianeta, con i quali perde i contatti poco dopo il loro arrivo sul pianeta. Samus viene mandata ad indagare nonostante la taglia esigua (come evidenziato dal computer di bordo ADAM). Una volta giunta sul pianeta e inoltratasi in un centro di ricerca Chozo (ultima posizione nota degli E.M.M.I.), Samus viene attaccata da un esemplare di Chozo ostile, il quale sconfigge facilmente la cacciatrice di taglie e la priva di gran parte delle abilità della sua armatura salvo il raggio energia e il lanciamissili. Samus, in cerca delle sue abilità, si imbatte dopo breve tempo in un esemplare di E.M.M.I. malfunzionante sulle quali le armi convenzionali non hanno alcun effetto (gli E.M.M.I. sono virtualmente invulnerabili) sul quale ha la meglio assorbendo l'energia del raggio omega da un nucleo di controllo, i quali ricordano vagamente Mother Brain. ADAM in seguito si interfaccerà con i terminali della stazione, e spiegherà l'invulnerabilità degli E.M.M.I. a Samus e la loro unica vulnerabilità, il raggio Omega, il quale può venir assorbito dai nuclei di controllo e viene consumato dopo un utilizzo, fornendo tuttavia un upgrade alla tuta. Facendosi strada nel centro di ricerca, sconfiggendo vari E.M.M.I e vari boss tra i quali vecchie conoscenze come Kraid, Samus incontra un vecchio Chozo non ostile di nome Manto della Quiete, il quale salva Samus dall'attacco di un E.M.M.I. disattivando gli ultimi tre rimasti e spiega a Samus cosa sta succedendo di preciso nel centro di ricerca: il Chozo che l'ha attaccata, di nome Rostro di Corvo, fa parte di una tribù di Chozo ostile e ampiamente militarizzata, i Mawkin, in antitesi alla gran parte del popolo Chozo, famosi per essere una specie estremamente pacifica e rispettosa della natura. I Thoha, la tribù di Manto della Quiete e responsabile della creazione dei Metroid (i quali furono creati per combattere gli X, non per scopi malvagi), una volta che questi ultimi sfuggirono al loro controllo a causa del tradimento del Cervello Madre, chiesero aiuto a Rostro di Corvo e alla sua tribù per il contenimento dei Metroid, riuscendo a contenerli e sterminarne la maggior parte. Tuttavia Rostro di Corvo, annusando il potenziale dei Metroid come armi biologiche, si rivoltò ai Thoha insieme a Mawkin e ne sterminò la tribù ad eccezione di Manto della Quiete, il quale venne catturato e sottomesso essendo l'unico in grado di ricostruire un Cervello Madre e riconquistare il controllo sui Metroid (con ogni probabilità i nuclei di controllo degli E.M.M.I. sono opera sua). I Mawkin avevano bisogno dei Metroid anche per combattere i rimanenti parassiti X, che infettarono gran parte delle loro milizie in assenza dei loro predatori "artificiali" (i parassiti X sono stati contenuti in una struttura di quarantena da Rostro di Corvo, ma ciò è visto da quest'ultimo solo come una pezza temporanea). Tuttavia a causa degli eventi di Super Metroid e Metroid Fusion il piano di Rostro di Corvo fallisce miseramente, in quanto Samus ha portato i Metroid all'estinzione, e pertanto tenta di estrarre il DNA Metroid (con il quale la cacciatrice di taglie è stata curata dagli X in Metroid Fusion) utilizzando gli E.M.M.I., con lo scopo di creare dei cloni di Metroid e riprendere il suo piano da dove era stato interrotto. Al termine del racconto Manto della Quiete fa appena in tempo a sbloccare un passaggio per Samus e chiederle di fermare Rostro di Corvo prima di venir ucciso da un robot inviato da quest'ultimo, il quale viene presto sconfitto da Samus (nota: durante il dialogo con Manto della Quiete Samus parla per la prima volta nella serie 2D dei giochi). Grazie ai passaggi aperti da Manto della Quiete Samus viene indirizzata da ADAM presso la struttura di quarantena degli X con lo scopo di rintracciare Rostro di Corvo, azione che libererà per errore gli X sul resto del pianeta. Uno degli X infettà il cadavere di Manto della Quiete, che rianimato dall'X riattiva i tre E.M.M.I. rimasti. Avanzando nell'avventura Samus si rende conto che c'è qualcosa che non va con il suo corpo quando, durante il duello contro l'ultimo E.M.M.I., assorbe completamente tramite il suo braccio l'energia vitale del robot, ripristinando totalmente la sua salute. Chiedendo spiegazioni ad ADAM, il computer spiegherà a Samus che il DNA Metroid presente nel suo organismo sta maturando e sta velocemente trasformando Samus in un ibrido umano-Metroid, donandole l'abilità tipica dei Metroid di assorbire l'energia vitale degli esseri viventi. Nel frattempo ADAM rintraccia Rostro di Corvo, il quale si è rifugiato sulla sua navetta nei cieli di ZDR. Samus raggiunge la navetta dove scopre un nuovo terminale, nel quale ADAM la informa di essere diventata un Metroid completo e di essere una minaccia per la galassia, e di aspettare la Federazione Galattica per il prelievo. Samus si ribella ad ADAM e gli spara un colpo di raggio caricato, sfondando il terminale e scoprendo che dietro al computer, a partire dal suo risveglio sulla superficie del pianeta, c'è sempre stato Rostro di Corvo. Egli le rivela che lei è stata trasformata da semplice umana a macchina da guerra quale è dall'unione degli sforzi scientifici di Thoha e Mawkin, e che l'ha guidata attraverso ZDR con lo scopo di farla trasformare in un Metroid completo, per clonarla in seguito e avere la sua armata di "Metroid più potenti dell'universo". Samus si ribella al "genitore" usando i suoi poteri da Metroid e assorbe sia l'energia vitale di Rostro di Corvo sia l'intera energia della navetta, trasformando esteticamente la sua tuta in un aspetto simile alla corazza di un Metroid Omega, e assorbendo il raggio di Rostro di Corvo. Ancora vivo, quest'ultimo viene attaccato da un X che precedentemente aveva assorbito il cadavere di Kraid, trasformandosi in un ibrido Chozo-Kraid che Samus fa fuori grazie ad un raggio potentissimo emanato dalla sua tuta Metroid. L'energia sprigionata e assorbita da Samus avvia il processo di autodistruzione del pianeta, e la cacciatrice è costretta alla fuga. Tuttavia una volta a bordo della sua navetta ella si rivela impossibilitata ad avviare i motori in quanto assorbirebbe l'energia residua dei motori. Improvvisamente appare il parassita X di Manto della Quiete che, inchinatosi a Samus, viene assorbito da quest'ultima stabilizzando il suo DNA e permettendo a Samus di evadere il pianeta in tempo
## Comparse nella serie
* Metroid (1986, NES)
* Metroid II: Return of Samus (1991, Game Boy)
* Super Metroid (1994, Super Nintendo)
* Metroid Fusion (2002, Game Boy Advance)
* Metroid Prime (2002, GameCube)
* Metroid Prime 2: Echoes (2004, GameCube)
* Metroid: Zero Mission (2004, Game Boy Advance)
* Metroid Prime Hunters (2006, Nintendo DS)
* Metroid Prime Pinball (2007, Nintendo DS)
* Metroid Prime 3: Corruption (2007, Wii)
* Metroid Prime Trilogy (2009, Wii)
* Metroid: Other M (2010, Wii)
* Metroid Prime: Federation Force (2016, Nintendo 3DS)
* Metroid: Samus Returns (2017, Nintendo 3DS)
* Metroid Dread (2021, Nintendo Switch)
### Comparse fuori dalla serie
* Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars (1996, Super Nintendo)
* Kirby's Dream Land 3 (1998, Super Nintendo)
* Super Smash Bros. (1999, N64)
* Super Smash Bros. Melee (2001, GameCube)
* Geist (2005, GameCube) (Si può scovare il casco di Samus in uno spogliatoio per donne)
* Animal Crossing: Wild World (2005, Nintendo DS) (Gulliver, il gabbiano, si riferisce a Samus quando chiede "Dimmi, hai mai sentito parlare della cacciatrice di taglie che si appallottola?")
* Tetris DS (2006, Nintendo DS)
* Super Smash Bros. Brawl (2008, Wii)
* Super Mario Bros. Crossover (2010, Windows, Mac, Linux)
* Super Smash Bros. per Nintendo 3DS e Wii U
* Super Smash Bros. Ultimate (2018, Nintendo Switch)
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https://it.wikipedia.org/wiki/Zio_Paperone_-_La_moneta
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Zio Paperone - La moneta
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# Zio Paperone - La moneta
Zio Paperone - La moneta (titolo originale: Uncle Scrooge - The Coin) è una storia dell'autore statunitense Don Rosa, pubblicata per la prima volta in Italia sul numero 143 del mensile Zio Paperone, nell'agosto del 2001.
## Trama
La storia esordisce con la richiesta di zio Paperone a Paperino di comprargli il quotidiano finanziario della mattina affidandogli una moneta da un quarto di dollaro del 1896 dal suo deposito. Le disavventure iniziano quando il povero Paperino, distratto dal cugino Gastone, perde la moneta per strada. Frattanto Zio Paperone rimembra la storia della moneta, a lui molto cara, e insegue Paperino per farsela restituire. Quindi si intrecciano le azioni di Paperino, Archimede Pitagorico, Qui, Quo, Qua, Zio Paperone, Gastone, Paperina ed anche di Ciccio, Nonna Papera e della Banda Bassotti intenta nei soliti piani criminosi contro il papero più ricco del mondo. La moneta, piccola protagonista di questa storia, passerà dunque tra le mani di alcuni degli inconsapevoli parenti dello Zio Paperone fino a giungere nelle fogne di Paperopoli, ove si impiglia all'interno del maglione di uno dei Bassotti che, scoperta la combinazione della cassaforte del deposito a causa della disattenzione di Paperone per la moneta perduta, arrivano al deposito incustodito dal proprietario.
I piani criminosi dei Bassotti, ad un passo dal saccheggiare il deposito, vengono ostacolati dalla moneta che, caduta dal maglione di un Bassotto, rotola fino a toccare la cellula fotoelettrica della cassaforte per la sicurezza, facendo scattare l'allarme ed una delle trappole dell'inespugnabile deposito. Così i Bassotti vedono infrangere per l'ennesima volta i loro piani criminosi e vengono arrestati dalla polizia e Zio Paperone, nel chiudere la cassaforte violata dai Bassotti, ritrova la sua moneta; così, nelle ultime tavole, Don Rosa rivela la storia della moneta che, pur avendo un valore monetario insignificante è, come tutte le altre monete del deposito, un pezzo dell'avventurosa vita di Paperone, in particolare una delle monete che Doretta Doremi rifiutò da Paperone come compenso per il lavoro nella sua miniera al tempo della corsa all'oro del Klondike.
## Sviluppo
La storia, una delle poche brevi scritte dall'autore, ha la peculiare caratteristica di essere raccontata in buona parte dalla prospettiva della moneta, di cui vengono seguiti i movimenti e le interazioni con i personaggi di Paperopoli, impegnati nelle loro vite quotidiane. Proprio la mancanza di un chiaro protagonista fu una delle ragioni che spinsero la Egmont, abituale editore delle storie di Rosa, a rifiutare lo storyboard, che fu solo in seguito approvato dall'editore francese.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rambaldo_di_Vaqueiras
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Rambaldo di Vaqueiras
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# Rambaldo di Vaqueiras
Rambaldo di Vaqueiras, o Raimbaut de Vaqueiras o Raimbaud de Vacqueyras (Vacqueyras, 1165 – Monti Rodopi, 4 settembre 1207), è stato un famoso trovatore provenzale.
## Biografia
### Debutto alla corte del principe d'Orange
In una delle sue vidas leggiamo che...
«Raembautz de Vaqueiras si fo fillz d'un paubre cavailler de Proensa del castel de Vaqueiras, que avia nom Peirors, qu'era tengutz per mat..»
«Rambaldo era figlio di un povero cavaliere di Provenza del castello di Vaqueiras; suo padre si chiamava Peiror ed era dalla gente preso per pazzo.»
Giovanissimo, Raimbaut divenne joglar (menestrello) e, dopo il 1182, viene ammesso al servizio di Guglielmo del Baus (Guilhem del Bauç), principe d'Orange. È qui che apprende l'arte del trobar e del mestiere delle armi. La vida ci informa inoltre delle sue doti:
«Ben sabia chantar et far coblas e sirventes ; e°l princes d'Aurenga li fetz gran ben e gran honor, e l'ennanset e°l fetz conoisser e pressiar a la bona gen»
«Sapeva ben cantare e comporre coblas e sirventes; e il principe d'Orange gli fece un gran bene e grande onore, insignendolo e facendolo conoscere e stimare dalla buona società»
Ma è con Bertrando di Baux, padre di Guglielmo, che Raimbaut de Vaqueiras fece i suoi primi saggi compositivi. Un celebre torneo tenutosi in questa corte nel 1177, gli dà una brillante occasione di mettere in mostra il suo talento. Raimbaut ne celebra in una canzone le gesta dove appare evidente che lo scopo è quello di risollevare la gloria dei sovrani di Baux. Il primo personaggio che figura nella storia narrata dal poeta è il suo capostipite che egli chiama semplicemente signore di Baux, sia che avesse voluto designare con questo titolo Ugo, fratello del conte d'Orange (se ancora vivo), sia che parlasse di Raimond figlio di Ugo. Questo nobile signore atterra due cavalieri e mette fuori combattimento venti cavalli, cercando un suo pari tra i campioni senza trovarne alcuno. Poi entra in lizza il cavaliere che Raimbaut chiama mon avengutz (mio giovane eroe) che colpisce e disarciona tre combattenti. Questo giovane signore deve essere stato Guglielmo d'Orange, figlio di Bertrand, il quale diventa principe d'Orange nel 1181.
Qualche anno dopo, avvenimenti più gravi infiammano l'animo del poeta. In base alla sua "storia dei re aragonesi", Zurita crede che Bertrand sia stato assassinato il giorno di Pasqua dell'anno 1181, ex insidiis scelerati a suis interimitur, su ordine di Raimondo V di Tolosa, dato che Bertrand allora gli faceva guerra, in quanto alleato di Raimondo Berengario III di Provenza. Ma, Raimbaut non ne parla. Certamente esistono al riguardo di questo evento due fatti certi: l'uno è che il conte di Provenza, nel tentativo di portare guerra verso Montpellier, cade in una imboscata, il giorno di Pasqua dell'anno 1181, e viene ucciso insieme a molti altri che erano al suo seguito; l'altro, è che il principe Bertrand muore nello stesso periodo.
Raimbaut de Vaqueiras annota che a causa delle ostilità, ricollegabili alla morte del conte Raimondo Berengario III di Provenza, le proprietà della casata dei Baux, situate nei dintorni di Montpellier, e costituenti la signoria d'Aumelas, vengono saccheggiate, trenta castelli o altre proprietà invase, che i principi del Baus per eredità possedevano da tempo. Questi avvenimenti sono il soggetto di due sirventes.
Nel primo, che sembra composto nel 1181, o 1182, Raimbaut rimprovera ai parenti e agli alleati dei signori di Baux, di averla lasciata spogliare senza venire in suo soccorso. Vi è vergogna – lui dice – danno e vigliaccheria, a lasciare così rovinare i suoi congiunti. Accusa poi Adhémar de Monteil, Guilhem VIII de Montpellier, Bernard d'Anduze, il signore di Nanteuil, d'avere rotto l'impegno che avevano preso con la casata di Baux, e di cercare entrare nel partito del conte di Tolosa. Loro non sapevano più a quanto pare – aggiunge – né portare l'elmo, né montare a cavallo, né maneggiare la spada.
Il secondo sirventes è indirizzato al re d'Aragona. Raimbaut gli rimprovera di fare la pace con il conte di Tolosa, invece di unirsi, come aveva promesso, a Riccardo Cuor di Leone, e di venire insieme a lui in soccorso dei suoi alleati. Mi meraviglio - dice il poeta, che questo re pensa a fare pace o tregua. Se vuole acquisire la gloria, non deve affatto abbandonare il principe di Baux che non gli ha restituito le sue terre, per il conte, il suo più cattivo vicino. Raimbaut non ha dunque nessun interesse a dissimulare un attentato. Bertrand non è certamente assassinato, ma perisce nell'imboscata, insieme al conte Raimondo Berengario e i due sirventes di Raimbaut de Vaqueiras contro i nemici e gli amici ostili della casata dei Baux, testimoniano la sua riconoscenza verso i suoi benefattori.
### Il suo arrivo nel Monferrato
Dopo il 1190, lascia la sua Provenza per andare nell'Italia del Nord, passando prima per Genova e poi per Tortona, dove pervenne alla corte dei Malaspina.
Successivamente Raimbaut arriva nel Monferrato presso il marchese Bonifacio nel 1192. Ospite privilegiato, resterà molto tempo alla sua corte dove diventa uno dei più stimati trovatori. La sua Vida afferma che «primeggiava per l'ingegno, le armi e la poesia».
Il suo destino segue, da allora, quello di Bonifacio del Monferrato: combatte contro la città di Asti, nella campagna di Sicilia nel 1194, soggiorna alla corte di Guglielmo di Forcalquier, nel 1196, poi ritorna nel Monferrato.
Qui, s'innamora di Beatrice, sorella del marchese e sposa di Enrico del Carretto. Comporrà per lei e comincerà a cantare in diverse lingue.
### Beatrice, la dama di Raimbaut
La Dama del Monferrato, che il trovatore chiama Bel Cavaller nelle sue poesie, è in modo particolare messa in epigrafe in tutte razós, le quali spiegano il perché Raimbaut gli diede questo soprannome:
«Et per aiso l'apella[va] enaisi, qe a En Rambauts segi aital aventura, qe posia vezer ma dompna Biatrix qant el volia, sol q'ella fos en sa chambra, per un espiraill. Don neguns no°n s'apercebia»
«Ed ecco perché la chiamava così: Raimbaut ebbe la buona ventura di poter vedere Beatrice a piacimento da una finestra, intanto che lei era in camera sua, senza che nessuno lo vedesse»
Poi un giorno, il trovatore mentre stava spiando dalla sua finestra, vide entrare il marchese nella camera di sua sorella. Costei, nell'attesa del suo spasimante, si era allungata sul letto in «abbigliamento intimo» con gli occhi chiusi.
Suo fratello allora posa la sua spada al fianco di lei. Beatrice l'afferra «alla maniera di un cavaliere», estraendola dal fodero, e la maneggia con destrezza facendola roteare. Per questo, il suo amante gli darà tale soprannome.
### Poeta e crociato
Diventato o ridiventato soldato, parte per la Romania, per la quarta crociata, insieme al marchese Bonifacio del Monferrato che ne è al comando. La sua "Lettera epica" resta la fonte principale per i fatti d'armi di Bonifacio e il primo anno di crociata nell'Impero latino di Costantinopoli. Vi si racconta che il prode marchese gli diede (1205) «un'importante terra e una buona rendita nel regno di Salonicco» (il Regno di Tessalonica). Questa epopea termina nel 1207 durante la battaglia sui monti Rodopi, nei pressi di Tessalonica, dove i due amici trovano la morte per mano di ribelli bulgari.
## La sua opera poetica
Di lui ci rimangono 26 componimenti in lingua provenzale, nei quali, oltre a rielaborare il repertorio canonico del genere, introduce elementi di sua creazione. Per esempio, la lirica Eras quan vey verdeyar consta di cinque strofe, ciascuna in una diversa lingua romanza: occitano, italiano, lingua d'oïl, guascone, galego); Domna, tant vos ai preiada, in forma dialogica, è una lite tra due innamorati in occitano e in genovese. Il componimento probabilmente più conosciuto del trovatore è Kalenda Maya, che è anche il primo esempio noto di estampida vocale.
Gli studi di Linskill e di Jean B. Barbaro hanno ridimensionato il numero delle poesie attribuite a Raimbaut mantenendone quattro o cinque composte in Provenza e diciassette o diciotto nell'Italia settentrionale o in Oriente.
L'opera di Raimbaut si divide in tre grandi periodi :
* Prima del Monferrato e Beatrice :
Corrispondente essenzialmente al periodo provenzale di Raimbaut. La sua attività poetica si incentra intorno al tema : Dame, répondez à mes avances ou je pars ailleurs.
* Ciclo del Monferrato :
Beatrice vi è onnipresente e tutte le poesie di Raimbaut ne fanno menzione. Il loro tema centrale è : J'ai trouvé ma Dame, je suis son vassal et lui reste fidèle.
* Ciclo delle crociate :
Qui, Raimbaut prende coscienza di essere diventato uno dei condottieri più importanti. Due sono i temi che si intersecano: Je conseille et je tance e J'exhale ma douleur d'être exilé loin de ma Dame.
### L'ispiratore di Petrarca
L'opera del trovatore provenzale, parimenti alla Divina Commedia di Dante, all'Amorosa Visione di Boccaccio, alla Bibbia o agli autori latini (Virgilio, Ovidio o Properzio), ha influenzato Petrarca nella stesura dei suoi Trionfi.
Il suo Carros era conosciuto dal poeta valchiusino e certamente ne ispirò la composizione. Ma Corrado Belluomo Anello fa rilevare che:
«Petrarca come Raimbaut descrive una lotta rumorosa, cruenta ma manca dei colori e dei tratti realisti di quelli del trovatore che, ispirandosi ai combattimenti che vedeva svolgersi intorno a lui (prendendovi anche parte) durante il suo lungo soggiorno in Italia, ci presenta una trasposizione - pittoresca e piena di vita - di elementi veramente reali.»
### Il Carros o L'Amoroso Carroccio
Composto nel 1201 alla Corte del Monferrato, è il componimento poetico più originale e più conosciuto di Raimbaut. Charles Rostaing lo descrive come un poema epico-lirico dove l'autore narra un'immaginaria guerra fra donne. Le gelose, venute da Piemonte, Lombardia, Romagna, Toscana, Liguria e Savoia, salgono sopra un carro, il Carroccio, corazzate di pelli di porco, per affrontare armi in mano Beatrice, che si vuole sia la più bella.
Naturalmente, la dama di Raimbaut riesce vittoriosa e tutte le riconoscono la sua meravigliosa bellezza. Pieno di brio e fantasia, questa composizione ricorda nella brillantezza il Drogman senher di Peire Vidal.
**Uno schema metrico nuovo**
Il Carros si presenta nella struttura come una canso con nove coblas e due tornadas. Queste coblas singulars sono costituite da quindici versi di lunghezza diseguale seguiti da tornadas che riprendono le rime dei tre ultimi versi dell'ultima cobla.
Charles Rostaing fa notare che questo schema, creato da Raimbaut, sarà ripreso da un unico trovatore, Albertet de Sisteron, vissuto in Italia dal 1210 al 1221.
**Brano del Carros**
«La cuitatz se vana De far cat en arrenc, sona°l campana, E lo vielhs comuns venc, E ditz per ufana Que chascuna desrenc ; Pueis ditz Que°l bela Biatriz Estai sobeirana De so que°l comuns tenc : Aunitz N'es totz e desconfitz. Trompas sonon e la poestatz cria : « Demandem li beutat e cortezia, Pretz et joven », e totas cridon : « Sia »»
«La città si vanta di far esercito in battaglia, E suona la campana, allertando i vecchi comuni dicendo con arroganza che ognuno attacchi ; Poi lei dice che la bella Beatrice è la sovrana della comunità; Disonore è per tutte e rovina. Le trompe suonano e il podestà grida : « Chiediamo loro beltà e cortesia Pretz e joven », e tutte gridano « Così sia! ».»
## Rambaldo sulle scene
Ispirandosi alle gesta di questo personaggio il commediografo Nino Berrini scrisse la commedia Rambaldo di Vaqueiras, rappresentata per la prima volta nel 1928 al Teatro Manzoni di Milano. La commedia è stata riproposta dall'Accademia Aleramica di Alba, in forma ridotta, il 12 agosto 2007 al Castello dei conti Cipollini.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Shunsuke_Nakamura
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Shunsuke Nakamura
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# Shunsuke Nakamura
Shunsuke Nakamura (中村 俊輔, Nakamura Shunsuke; Yokohama, 24 giugno 1978) è un ex calciatore giapponese, di ruolo centrocampista.
Dopo gli esordi in Giappone, nel 2002 si è trasferito in Italia per giocare con la Reggina, collezionando 81 presenze e 11 gol. Nel 2005 è stato acquistato dagli scozzesi del Celtic, con i quali ha vinto tre campionati, due coppe di lega e una coppa nazionale. Nel 2009 è passato ai catalani dell'Espanyol, ma dopo una sola stagione è tornato in Giappone agli Yokohama Marinos.
Tra il 2000 e il 2010 è stato convocato regolarmente dalla nazionale giapponese, con la quale ha vinto due volte la Coppa d'Asia.
## Caratteristiche tecniche
Dotato di un mancino potente e preciso, Nakamura predilige giocare sulla fascia destra, dove può permettersi di accentrare la sua posizione per il tiro o per le verticalizzazioni ai compagni. È inoltre dotato di una tecnica sopraffina e di una visione totale del campo.
Pur non essendo particolarmente veloce, compensa questo difetto con la sua propensione offensiva, che gli permette spesso di trovare il gol grazie al suo tiro preciso e al buon tiro dalla distanza; abbina a queste sue qualità un ottimo dribbling; nel novero delle sue abilità rientrano anche i calci piazzati: è infatti uno specialista dei rigori e in particolar modo delle punizioni.
## Carriera
### Club
**Gli esordi**
Nato e cresciuto a Yokohama, Nakamura inizia a praticare il calcio all'età di 5 anni, giocando per le giovanili del club locale Misono FC fino a poco prima della scuola media. Dopo essersi diplomato al Toko Gakuen nel 1997, Nakamura decide di fare il gran passo, firmando per i Yokohama Marinos.
Nel 1997, il diciannovenne Nakamura si unisce ai Yokohama Marinos nella J-League (in seguito la squadra cambierà il suo nome in Yokohama F. Marinos, in seguito all'unione con i Yokohama Flugels), per i quali ha già giocato in passato ai tempi della Nissan Motors FC. Il suo debutto da professionista risale al 16 aprile dello stesso anno, in una partita contro il Gamba Osaka. Nakamura porta a termine la sua prima stagione con un bottino di 27 presenze e 5 gol.
Nel 2000 il giovane giocatore disputa la sua migliore stagione in tutta la sua permanenza a Yokohama: mette a segno 5 reti, 11 assist e viene nominato MVP della J-League. Nakamura lascia i Marinos nel 2002 per accasarsi in Italia presso la Reggina, per una cifra di 3,5 milioni di dollari.
**Reggina**
Dopo l'amara esclusione dalla rosa giapponese che ha preso parte al campionato del mondo 2002 (disputato tra l'altro in casa), Nakamura si trasferisce alla Reggina, neopromossa in Serie A. Le aspettative generali sul giapponese erano alte, e dopo aver ricevuto la maglia numero 10, Shunsuke segna 3 gol consecutivi nelle prime tre giornate di campionato. Termina la sua prima stagione italiana con 7 marcature in 36 partite totali. Ciononostante nell'annata successiva Shunsuke non riesce a riproporsi su tali livelli, complici anche gli infortuni, mentre gli "Amaranto" tentano comunque di evitare la zona retrocessione.
Anche la stagione 2004-2005 non finisce molto bene e il calciatore nipponico racimola solamente 2 reti in 33 presenze. Dopo un'ennesima annata non particolarmente brillante, Nakamura decide che è arrivato il momento di cambiare maglia.
**Celtic**
Nell'estate 2005 Nakamura esprime il suo desiderio di giocare in Spagna e molte voci lo accostano all'Atlético Madrid e al Deportivo La Coruña, militanti nella Primera División, così come a club della Bundesliga tra i quali Borussia Dortmund e Borussia Mönchengladbach. Ciò nonostante la fiducia del giapponese è ricaduta sulla squadra scozzese del Celtic, militante in Scottish Premier League. Il suo impatto con il nuovo club è molto positivo: viene nominato uomo partita al debutto contro il Dundee United il 6 agosto 2005. La sua creatività, così come la sua etica del lavoro e la compostezza sotto pressione, riceve subito l'elogio dei compagni di squadra, del CT Gordon Strachan e dei sostenitori del Celtic. Nella sua prima stagione in Scozia, Nakamura conquista subito due titoli nazionali: la Scottish Premier League e la Scottish League Cup.
Il 13 settembre 2006 debutta in Champions League con la maglia bianco-verde, in una partita contro il Manchester United all'Old Trafford. Il giapponese disputa una buona partita e riesce anche a segnare su calcio di punizione per il pareggio del 2-2. Tuttavia i Red Devils hanno la meglio, riuscendo a strappare una vittoria per 3-2. Il 14 ottobre, contro il Dundee United al Tannadice, Nakamura mette a segno la sua prima tripletta con il Celtic, vincendo nuovamente il riconoscimento di uomo-partita. L'incontro termina per 4-1 a favore dei Celts. Il 21 novembre Nakamura segna uno dei gol più importanti della sua carriera: una punizione precisa da 28 metri contro il Manchester United al Celtic Park in una cruciale gara di Champions League. La rete ha permesso agli Hoops di avanzare alla fase ad eliminazione per la prima volta. Il 26 dicembre segna una rete importante sempre contro il Dundee United al Celtic Park (la marcatura del nipponico è riconosciuta come Gol della stagione). È stata proprio la performance di Nakamura nei 20 minuti finali che ha permesso al Celtic di conquistare un punto prezioso, il che ha portato l'allenatore Gordon Strachan a proclamarlo "un genio". Nel 2007 viene incluso nella shortlist per il Pallone d'Oro
**Espanyol**
Molti media parlarono del fatto che Nakamura potesse tornare alla sua città natale Yokohama, dopo il contratto di quattro anni con il Celtic. Nel giugno 2009, poco prima di un controllo medico a Yokohama la negoziazione non si concluse, per cause tuttora ignote. Il 22 giugno 2009, venne annunciato che Nakamura firmò un contratto di due anni per la squadra spagnola Espanyol. Fece il suo debutto con i "Los Pericos" nella prima partita di campionato della stagione 2009-10 contro l'Athletic Bilbao, giocando tutto il match. Tuttavia, egli non trovò più spazio in prima squadra, e riuscì a fare solo brevi apparizioni nel secondo tempo come sostituto e non riuscendo mai a trovare la via del gol.
**Yokohama Marinos**
Il 12 febbraio 2010, Nakamura annuncia ufficialmente il suo ritorno in patria, agli Yokohama F. Marinos squadra della sua città natale dove prende la maglia numero 10. Nella partita di esordio (vinta 4-1) mette inoltre a segno il gol del momentaneo 1-0 con un tiro potentissimo da oltre venticinque metri. Il 10 dicembre 2013 diventa il primo giocatore a vincere due volte il titolo di migliore giocatore del campionato giapponese. Il titolo fu dedicato ad suo amico deceduto più di un anno prima, Naoki Matsuda. Nel 2013 vincerà la Coppa dell'Imperatore, nella semifinale vinta contro il Sagan Tosu segnerà la rete de 2-0. Nell'edizione 2013 della J1 League stabilirà un record personale di dieci reti, segnerà un gol contro l'Oita Trinita e il Shimizu S-Pulse permettendo alla squadra di batterle entrambe di misura per 1-0, farà dei gol in altre vittoria come quella per 2-1 contro il Sagan Tosu, o prevalendo per 2-0 contro il FC Tokyo, battendo per 4-2 lo Shonan Bellmare o vincendo per 5-0 contro lo Shimizu S-Pulse, inoltre sarà autore di una doppietta vincendo per 3-0 ai danni dell'Urawa Red Diamonds.
Il 19 luglio 2015, all'età di 37 anni, inventa un gol con una magia su punizione al 94', firmando il 2-2 dello Yokohama Marinos contro il Gamba Osaka. Circa un mese e mezzo più tardi il 1º settembre 2015 firma un'altra grande perla su punizione firmando l'1-0 dello Yokohama F. Marinos contro l'Urawa Reds. La sua ultima rete per la squadra la segnerà il 22 settembre 2016 con un altro calcio di punizione vincendo per 4-0 contro il Tokyo Verdy
**Júbilo Iwata**
Il 29 dicembre 2016 passa al Jùbilo Iwata. Nell'edizione 2017 del campionato segnerà per ben due volte contro l'Omiya Ardija, entrambe le partite si cono concluse con la vittoria del Júbilo Iwata per 2-1, farà un gol anche nelle vittorie contro il Kashima Antlers e lo Shimizu S-Pulse vinte entrambe per 3-0, inoltre segnerà una rete pure nella sconfitta per 3-2 contro il Sanfrecce Hiroshima: in cinquantadue presenze queste sono state le uniche cinque reti nella sua permanenza in squadra.
**Yokohama FC**
L’11 luglio 2019 a 41 anni, firma per una stagione con lo Yokohama FC. Il 27 ottobre 2019 segnerà un gol in J2 League, la seconda divisione del calcio giapponese, nella vittoria per 2-1 contro il Tokyo Verdy. La squadra otterrà il 2º posto in classifica ottenendo la promozione nella J1 League.
### Nazionale
**Maggiore**
Nakamura fa il suo debutto ufficiale con la maglia della nazionale maggiore il 13 febbraio 2000 nella vittoria per 3-0 contro il Singapore e segna il suo primo gol il 16 febbraio 2000 nella partita contro i Brunei prevalendo per 9-0. Il 2 maggio 2002 segnerà la sua prima doppietta con la nazionale nel pareggio per 3-3 contro l'Honduras.
Nel 2003 viene convocato per giocare alla Confederation Cup, nella quale segna tre reti: una doppietta vincendo per 3-0 contro la Nuova Zelanda, e un ultimo gol nella sconfitta per 2-1 contro la Francia.
Prenderà parte alla Coppa d'Asia 2004, segnando il gol del 1-0 con cui vincerà contro l'Oman, e farà un'altra rete nella vittoria per 4-1 contro la Thailandia, invece contro la Giordania la partita finirà per 1-1 e ai rigori sarà Nakamura il primo a calciare dal dischetto sebbene fallisca nel tentativo, comunque il Giappone vincerà per 4-3, e nella finale contro la Cina fornirà due assist vincenti e il Giappone vincerà per 3-1.
Dopo aver giocato all'edizione 2005 della Confederation Cup dove segnerà una rete contro il Brasile nel pareggio per 2-2, disputerà l'edizione 2006 della Coppa del Mondo, segnando un gol nella sconfitta per 3-1 contro l'Australia.
Disputerà la Coppa d'Asia 2007 segnando un gol sia nella vittoria per 3-1 contro gli Emirati Arabi Uniti sia in quella per 4-1 contro il Vietnam, ai quarti di finale contro l'Australia la partita si concluderà per 1-1 e ai rigori il Giappone vincerà per 4-3 e Nakamura segnerà dal dischetto, nell'ultima partita contro la Corea del Sud la squadra nipponica perderà per 6-5 ai rigori sebbene Nakamura avesse sengnato uno dei rigori vincenti.
Segnerà la sua ultima doppietta con la nazionale battendo per 4-3 la Svizzera, infine segnerà il suo ultimo gol per il Giappone nella vittoria per 4-0 contro Hong Kong. La sua ultima partita l'ha giocata al Mondiale 2010 nella sconfitta per 1-0 contro l'Olanda, in seguito si è ritirato ufficialmente dalla nazionale dopo il mondiale.
Nakamura ha preso parte a due mondiali con la sua nazionale (2006, 2010), con la maglia della nazionale nipponica conta 98 presenze e 24 gol.
## Statistiche
### Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 6 agosto 2022.
| Stagione | Squadra | Campionato | Campionato | Campionato | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe nazionali | Coppe continentali | Coppe continentali | Coppe continentali | Altre coppe | Altre coppe | Altre coppe | Totale | Totale |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stagione | Squadra | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti |
| 1997 | Yokohama Marinos | J1 | 27 | 5 | CG+CdL | 1+3 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 31 | 5 |
| 1998 | Yokohama Marinos | J1 | 33 | 9 | CG+CdL | 0+4 | 0+1 | - | - | - | - | - | - | 37 | 10 |
| 1999 | Yokohama Marinos | J1 | 26 | 7 | CG+CdL | 3+4 | 1+0 | - | - | - | - | - | - | 33 | 8 |
| 2000 | Yokohama Marinos | J1 | 30+2 | 5+0 | CG+CdL | 2+4 | 0+1 | - | - | - | - | - | - | 38 | 6 |
| 2001 | Yokohama Marinos | J1 | 24 | 3 | CG+CdL | 1+6 | 0+2 | - | - | - | - | - | - | 31 | 5 |
| gen.-giu. 2002 | Yokohama Marinos | J1 | 8 | 4 | CG+CdL | 0+0 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 8 | 4 |
| 2002-2003 | Reggina | A | 31+1 | 7+0 | CI | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 36 | 8 |
| 2003-2004 | Reggina | A | 16 | 2 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 18 | 2 |
| 2004-2005 | Reggina | A | 33 | 2 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 33 | 2 |
| Totale Reggina | Totale Reggina | Totale Reggina | 80+1 | 11+0 | | 6 | 1 | | - | - | | - | - | 87 | 12 |
| 2005-2006 | Celtic | SPL | 33 | 6 | SC+CdL | 1+4 | 0+0 | UCL | 0 | 0 | - | - | - | 38 | 6 |
| 2006-2007 | Celtic | SPL | 37 | 9 | SC+CdL | 5+0 | 0+0 | UCL | 8 | 2 | - | - | - | 50 | 11 |
| 2007-2008 | Celtic | SPL | 26 | 6 | SC+CdL | 4+0 | 1+0 | UCL | 6 | 0 | - | - | - | 36 | 7 |
| 2008-2009 | Celtic | SPL | 32 | 8 | SC+CdL | 2+3 | 0+1 | UCL | 5 | 0 | - | - | - | 42 | 9 |
| Totale Celtic | Totale Celtic | Totale Celtic | 128 | 29 | | 12+7 | 1+1 | | 19 | 2 | | - | - | 166 | 33 |
| 2009-feb. 2010 | Espanyol | PD | 13 | 0 | CR | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 15 | 0 |
| 2010 | Yokohama Marinos | J1 | 32 | 5 | CG+CdL | 2+1 | 1+0 | - | - | - | - | - | - | 35 | 6 |
| 2011 | Yokohama Marinos | J1 | 24 | 4 | CG+CdL | 5+2 | 2+0 | - | - | - | - | - | - | 31 | 6 |
| 2012 | Yokohama Marinos | J1 | 31 | 6 | CG+CdL | 5+3 | 2+0 | - | - | - | - | - | - | 39 | 8 |
| 2013 | Yokohama Marinos | J1 | 33 | 10 | CG+CdL | 6+10 | 1+2 | - | - | - | - | - | - | 49 | 13 |
| 2014 | Yokohama Marinos | J1 | 32 | 3 | CG+CdL | 0+1 | 0+0 | ACL | 5 | 0 | SG | 1 | 0 | 39 | 3 |
| 2015 | Yokohama Marinos | J1 | 19 | 3 | CG+CdL | 2+1 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 22 | 3 |
| 2016 | Yokohama Marinos | J1 | 19 | 4 | CG+CdL | 3+1 | 1+1 | - | - | - | - | - | - | 23 | 6 |
| Totale Yokohama Marinos | Totale Yokohama Marinos | Totale Yokohama Marinos | 338+2 | 68+0 | | 30+40 | 8+7 | | 5 | 0 | | 1 | 0 | 416 | 83 |
| 2017 | Júbilo Iwata | J1 | 30 | 5 | CG+CdL | 1+0 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 31 | 5 |
| 2018 | Júbilo Iwata | J1 | 16+1 | 0+0 | CG+CdL | 0+0 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 17 | 0 |
| feb.-mar. 2019 | Júbilo Iwata | J1 | 2 | 0 | CG+CdL | 0+0 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 2 | 0 |
| Totale Júbilo Iwata | Totale Júbilo Iwata | Totale Júbilo Iwata | 48+1 | 5+0 | | 1+0 | 0+0 | | - | - | | - | - | 50 | 5 |
| mar.-dic. 2019 | Yokohama | J2 | 10 | 1 | CG+CdL | 1+0 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 11 | 1 |
| 2020 | Yokohama | J1 | 10 | 0 | CG+CdL | 0+0 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 10 | 0 |
| 2021 | Yokohama | J1 | 12 | 0 | CG+CdL | 1+1 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 14 | 0 |
| 2022 | Yokohama | J2 | 6 | 0 | CG+CdL | 0+0 | 0+0 | - | - | - | - | - | - | 6 | 0 |
| Totale Yokohama | Totale Yokohama | Totale Yokohama | 38 | 1 | | 2+1 | 0+0 | | - | - | | - | - | 41 | 1 |
| Totale carriera | Totale carriera | Totale carriera | 645+4 | 114+0 | | 101 | 18 | | 24 | 2 | | 1 | 0 | 775 | 134 |
### Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Giappone :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 13-2-2000 | Macao | Singapore | 0 – 3 | Giappone | Qual. Coppa d'Asia 2000 | - | |
| 16-2-2000 | Macao | Brunei | 0 – 9 | Giappone | Qual. Coppa d'Asia 2000 | 1 | |
| 20-2-2000 | Macao | Macao | 0 – 3 | Giappone | Qual. Coppa d'Asia 2000 | - | |
| 15-3-2000 | Kōbe | Giappone | 0 – 0 | Cina | Amichevole | - | 67’ |
| 26-4-2000 | Seoul | Corea del Sud | 1 – 0 | Giappone | Amichevole | - | 81’ |
| 4-6-2000 | Casablanca | Giappone | 2 – 2 (2 – 4 dtr) | Francia | Amichevole | - | 68’ |
| 6-6-2000 | Casablanca | Giappone | 4 – 0 | Giamaica | Amichevole | - | |
| 11-6-2000 | Sendai | Giappone | 1 – 1 | Slovacchia | Amichevole | 1 | 73’ |
| 18-6-2000 | Yokohama | Giappone | 2 – 0 | Bolivia | Amichevole | - | 28’ |
| 16-8-2000 | Hiroshima | Giappone | 3 – 1 | Emirati Arabi Uniti | Amichevole | 1 | 72’ |
| 14-10-2000 | Sidone | Arabia Saudita | 1 – 4 | Giappone | Coppa d'Asia 2000 - 1º turno | - | |
| 17-10-2000 | Sidone | Uzbekistan | 1 – 8 | Giappone | Coppa d'Asia 2000 - 1º turno | - | |
| 24-10-2000 | Beirut | Iraq | 1 – 4 | Giappone | Coppa d'Asia 2000 - Quarti di finale | - | 80’ |
| 26-10-2000 | Beirut | Cina | 2 – 3 | Giappone | Coppa d'Asia 2000 - Semifinale | - | |
| 29-10-2000 | Sidone | Arabia Saudita | 0 – 1 | Giappone | Coppa d'Asia 2000 - Finale | - | |
| 20-12-2000 | Tokyo | Giappone | 1 – 1 | Corea del Sud | Amichevole | - | 46’ |
| 24-3-2001 | Saint-Denis | Francia | 5 – 0 | Giappone | Amichevole | - | 46’ |
| 21-3-2002 | Osaka | Giappone | 1 – 0 | Ucraina | Amichevole | - | 46’ |
| 17-4-2002 | Yokohama | Giappone | 1 – 1 | Costa Rica | Amichevole | - | |
| 29-4-2002 | Tokyo | Giappone | 1 – 0 | Slovacchia | Amichevole | - | |
| 2-5-2002 | Kobe | Giappone | 3 – 3 | Honduras | Amichevole | 2 | 77’ |
| 16-10-2002 | Tokyo | Giappone | 1 – 1 | Giamaica | Amichevole | - | |
| 20-11-2002 | Saitama | Giappone | 0 – 2 | Argentina | Amichevole | - | 58’ |
| 28-3-2003 | Tokyo | Giappone | 2 – 2 | Uruguay | Amichevole | 1 | 46’ |
| 11-6-2003 | Saitama | Giappone | 0 – 0 | Paraguay | Amichevole | - | |
| 18-6-2003 | Saint-Denis | Nuova Zelanda | 0 – 3 | Giappone | Conf. Cup 2003 - 1º turno | 2 | |
| 20-6-2003 | Saint-Étienne | Francia | 2 – 1 | Giappone | Conf. Cup 2003 - 1º turno | 1 | 81’ |
| 20-8-2003 | Tokyo | Giappone | 3 – 0 | Nigeria | Amichevole | - | |
| 10-9-2003 | Niigata | Giappone | 0 – 1 | Senegal | Amichevole | - | |
| 8-10-2003 | Tunisi | Tunisia | 0 – 1 | Giappone | Amichevole | - | |
| 11-10-2003 | Bucarest | Romania | 1 – 1 | Giappone | Amichevole | - | |
| 12-2-2004 | Tokyo | Giappone | 2 – 0 | Iraq | Amichevole | - | 72’ |
| 18-2-2004 | Saitama | Giappone | 1 – 0 | Oman | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 31-3-2004 | Singapore | Singapore | 1 – 2 | Giappone | Qual. Mondiali 2006 | - | 66’ |
| 30-5-2004 | Manchester | Islanda | 2 – 3 | Giappone | Amichevole | - | 46’ |
| 1-6-2004 | Manchester | Inghilterra | 1 – 1 | Giappone | Amichevole | - | |
| 9-6-2004 | Saitama | Giappone | 7 – 0 | India | Qual. Mondiali 2006 | 1 | |
| 9-7-2004 | Hiroshima | Giappone | 3 – 1 | Slovacchia | Amichevole | - | 87’ |
| 13-7-2004 | Yokohama | Giappone | 1 – 0 | Serbia e Montenegro | Amichevole | - | |
| 20-7-2004 | Chongqing | Giappone | 1 – 0 | Oman | Coppa d'Asia 2004 - 1º turno | 1 | |
| 24-7-2004 | Chongqing | Thailandia | 1 – 4 | Giappone | Coppa d'Asia 2004 - 1º turno | 1 | |
| 28-7-2004 | Chongqing | Giappone | 0 – 0 | Iran | Coppa d'Asia 2004 - 1º turno | - | |
| 31-7-2004 | Chongqing | Giappone | 1 – 1 dts (4 – 3 dtr) | Giordania | Coppa d'Asia 2004 - Quarti di finale | - | |
| 3-8-2004 | Jinan | Bahrein | 3 – 4 dts | Giappone | Coppa d'Asia 2004 - Semifinale | - | |
| 7-8-2004 | Pechino | Cina | 1 – 3 | Giappone | Coppa d'Asia 2004 - Finale | - | |
| 13-10-2004 | Mascate | Oman | 0 – 1 | Giappone | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 9-2-2005 | Saitama | Giappone | 2 – 1 | Corea del Nord | Qual. Mondiali 2006 | - | 66’ |
| 25-3-2005 | Teheran | Iran | 2 – 1 | Giappone | Qual. Mondiali 2006 | - | |
| 30-3-2005 | Himeji | Giappone | 1 – 0 | Bahrein | Qual. Mondiali 2006 | - | 13’ 90’ |
| 3-6-2005 | Manama | Bahrein | 0 – 1 | Giappone | Qual. Mondiali 2006 | - | 64’ 76’ |
| 16-6-2005 | Hannover | Giappone | 1 – 2 | Messico | Conf. Cup 2005 - 1º turno | - | 59’ |
| 19-6-2005 | Francoforte sul Meno | Grecia | 0 – 1 | Giappone | Conf. Cup 2005 - 1º turno | - | 7’ 89’ |
| 22-6-2005 | Colonia | Brasile | 2 – 2 | Giappone | Conf. Cup 2005 - 1º turno | 1 | |
| 7-9-2005 | Rifu | Giappone | 5 – 4 | Honduras | Amichevole | 1 | 87’ |
| 8-10-2005 | Riga | Lettonia | 2 – 2 | Giappone | Amichevole | 1 | 76’ |
| 12-10-2005 | Kiev | Ucraina | 1 – 0 | Giappone | Amichevole | - | 69’ |
| 16-11-2005 | Tokyo | Giappone | 1 – 0 | Angola | Amichevole | - | |
| 28-2-2006 | Dortmund | Bosnia ed Erzegovina | 2 – 2 | Giappone | Amichevole | - | |
| 30-5-2006 | Leverkusen | Germania | 2 – 2 | Giappone | Amichevole | - | |
| 4-6-2006 | Mönchengladbach | Giappone | 1 – 0 | Malta | Amichevole | - | |
| 12-6-2006 | Kaiserslautern | Australia | 3 – 1 | Giappone | Mondiali 2006 - 1º turno | 1 | |
| 18-6-2006 | Norimberga | Giappone | 0 – 0 | Croazia | Mondiali 2006 - 1º turno | - | |
| 22-6-2006 | Dortmund | Brasile | 4 – 1 | Giappone | Mondiali 2006 - 1º turno | - | |
| 24-3-2007 | Yokohama | Giappone | 2 – 0 | Perù | Amichevole | - | 85’ |
| 5-6-2007 | Saitama | Giappone | 0 – 0 | Colombia | Amichevole | - | 88’ |
| 9-7-2007 | Hanoi | Giappone | 1 – 1 | Qatar | Coppa d'Asia 2007 - 1º turno | - | |
| 13-7-2007 | Hanoi | Emirati Arabi Uniti | 1 – 3 | Giappone | Coppa d'Asia 2007 - 1º turno | 1 | 42’ 71’ |
| 16-7-2007 | Hanoi | Vietnam | 1 – 4 | Giappone | Coppa d'Asia 2007 - 1º turno | 1 | 61’ |
| 21-7-2007 | Hanoi | Giappone | 1 – 1 dts (4 – 3 dtr) | Australia | Coppa d'Asia 2007 - Quarti di finale | - | |
| 25-7-2007 | Hanoi | Giappone | 2 – 3 | Arabia Saudita | Coppa d'Asia 2007 - Semifinale | - | |
| 28-7-2007 | Palembang | Corea del Sud | 0 – 0 dts (6 – 5 dtr) | Giappone | Coppa d'Asia 2007 - Finale 3º posto | - | |
| 7-9-2007 | Klagenfurt | Austria | 0 – 0 dts (4 – 3 dtr) | Giappone | Amichevole | - | |
| 11-9-2007 | Klagenfurt | Giappone | 4 – 3 | Svizzera | Amichevole | 2 | 90’ |
| 27-5-2008 | Saitama | Giappone | 0 – 0 | Paraguay | Amichevole | - | |
| 2-6-2008 | Yokohama | Giappone | 3 – 0 | Oman | Qual. Mondiali 2010 | 1 | |
| 7-6-2008 | Mascate | Oman | 1 – 1 | Giappone | Qual. Mondiali 2010 | - | |
| 14-6-2008 | Bangkok | Thailandia | 0 – 3 | Giappone | Qual. Mondiali 2010 | - | 70’ |
| 22-6-2008 | Saitama | Giappone | 1 – 0 | Bahrein | Qual. Mondiali 2010 | - | |
| 6-9-2008 | Manama | Bahrein | 2 – 3 | Giappone | Qual. Mondiali 2010 | 1 | |
| 9-10-2008 | Tokyo | Giappone | 1 – 1 | Emirati Arabi Uniti | Amichevole | - | 70’ |
| 15-10-2008 | Saitama | Giappone | 1 – 1 | Uzbekistan | Qual. Mondiali 2010 | - | |
| 19-11-2008 | Doha | Qatar | 0 – 3 | Giappone | Qual. Mondiali 2010 | - | |
| 11-2-2009 | Yokohama | Giappone | 0 – 0 | Australia | Qual. Mondiali 2010 | - | |
| 28-3-2009 | Saitama | Giappone | 1 – 0 | Bahrein | Qual. Mondiali 2010 | 1 | |
| 31-5-2009 | Tokyo | Giappone | 4 – 0 | Belgio | Amichevole | - | 46’ |
| 6-6-2009 | Tashkent | Uzbekistan | 0 – 1 | Giappone | Qual. Mondiali 2010 | - | 59’ 90’ |
| 10-6-2009 | Yokohama | Giappone | 1 – 1 | Qatar | Qual. Mondiali 2010 | - | 81’ |
| 5-9-2009 | Enschede | Paesi Bassi | 3 – 0 | Giappone | Amichevole | - | |
| 9-9-2009 | Utrecht | Giappone | 4 – 3 | Ghana | Amichevole | - | 69’ |
| 8-10-2009 | Shizuoka | Giappone | 6 – 0 | Hong Kong | Qual. Coppa d'Asia 2011 | - | |
| 14-10-2009 | Rifu | Giappone | 5 – 0 | Togo | Amichevole | - | 82’ |
| 14-11-2009 | Port Elizabeth | Sudafrica | 0 – 0 | Giappone | Amichevole | - | 59’ |
| 18-11-2009 | Hong Kong | Hong Kong | 0 – 4 | Giappone | Qual. Coppa d'Asia 2011 | 1 | |
| 3-3-2010 | Toyota | Giappone | 2 – 0 | Bahrein | Qual. Coppa d'Asia 2011 | - | 87’ |
| 7-4-2010 | Osaka | Giappone | 0 – 3 | Serbia | Amichevole | - | 70’ |
| 24-5-2010 | Saitama | Giappone | 0 – 2 | Corea del Sud | Amichevole | - | 63’ |
| 4-6-2010 | Sion | Giappone | 0 – 2 | Costa d'Avorio | Amichevole | - | 46’ |
| 19-6-2010 | Durban | Paesi Bassi | 1 – 0 | Giappone | Mondiali 2010 - 1º turno | - | 64’ |
| Totale | | Presenze (9º posto) | 98 | | Reti (10º posto) | 24 | |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Giappone Olimpica :
| Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
| - | - | - | - | - | - | - | - |
| 14-9-2000 | Canberra | Sudafrica | 1 – 2 | Giappone | Olimpiadi 2000 - 1º turno | - | |
| 17-9-2000 | Canberra | Slovacchia | 1 – 2 | Giappone | Olimpiadi 2000 - 1º turno | - | 79’ |
| 20-9-2000 | Brisbane | Brasile | 1 – 0 | Giappone | Olimpiadi 2000 - 1º turno | - | |
| 23-9-2000 | Adelaide | Stati Uniti | 2 – 2 dts (5 – 4 dtr) | Giappone | Olimpiadi 2000 - Quarti di finale | - | |
| Totale | | Presenze | 4 | | Reti | 0 | |
## Palmarès
### Club
* Campionato scozzese: 3
Celtic Glasgow: 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008
* Coppa di Lega scozzese: 2
Celtic Glasgow: 2005-2006, 2008-2009
* Coppa di Scozia: 1
Celtic Glasgow: 2006-2007
* Coppa dell'Imperatore: 1
Yokohama F·Marinos: 2013-2014
### Nazionale
* Coppa d'Asia: 2
2000, 2004
### Individuale
* Miglior giocatore della Coppa d'Asia: 1
2004
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4,191,696 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Chevrolet_Cavalier
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Chevrolet Cavalier
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# Chevrolet Cavalier
La Cavalier è un'autovettura compact prodotta dalla Chevrolet dal 1982 al 2005.
## Il contesto
La Cavalier sostituì la Monza, che era un modello disponibile in versione coupé due porte, hatchback tre porte e familiare tre porte, e che fu in produzione dal 1974 al 1980. Un'altra vettura dell'epoca, era l'economica Chevette, che fu invece mantenuta in listino anche se le vendite stavano calando, e venne sostituita da modelli più compatti derivati da modelli di altri marchi, importati negli Stati Uniti dalla General Motors e commercializzati con marchio Chevrolet. La Monza e la Chevette erano a trazione posteriore, ma la tendenza del periodo a cavallo degli anni settanta e gli anni ottanta era indirizzata verso il lancio di modelli a trazione anteriore, come furono il Dodge Omni e la Honda Civic. La Ford e la Chrysler introdussero anch'esse dei nuovi modelli a trazione anteriore, e ciò spinse la General Motors a fare altrettanto. Il compito, ampiamente coronato da successo, di assicurare alla General Motors una buona quota di mercato interno nel settore delle vetture compatte a trazione anteriore fu affidato proprio alla Cavalier. Essa fu disponibile in versione coupé due porte, berlina quattro porte, familiare quattro porte, hatchback tre porte (che ebbe vita relativamente breve, e che sostituì la Monza 2+2 hatchback) e la cabriolet due porte. La piccola Cavalier fu di aiuto anche per compensare le vendite a rilento della compatta Citation, che sostituì la Nova.
La Cavalier era basata sul pianale J della General Motors, lo stesso impiegato in Europa dalla Opel Ascona C. Possedeva il motore montato anteriormente.
## La prima serie: 1982-1987
La Cavalier fu introdotta nel 1982. La scelta era tra due motori "General Motors 122" a quattro cilindri in linea e valvole in testa con alimentazione a carburatore. Le cilindrate disponibili erano 1,8 L e 2 L. Le carrozzerie offerte inizialmente furono berlina due e quattro porte, hatchback due porte e familiare quattro porte. La versione cabriolet due porte venne aggiunta nel 1983.
Nel 1983, sui motori della Cavalier, era possibile avere un sistema ad iniezione a corpo farfallato. Nel 1984 il modello fu oggetto di un lieve restyling, nell'occasione del quale vennero installati dei fanali anteriori rettangolari. Nel 1985 venne aggiunto all'offerta anche un motore V6 a 60° da 2,8 L.
La Cavalier era quasi identica alla Pontiac Sunbird. Prima che il marchio Pontiac venne introdotto in Messico nel 1992, le Cavalier vennero vendute nel paese nordamericano con i pannelli della Sunbird.
I cambi offerti sulla Cavalier furono manuali a quattro o cinque rapporti, oppure automatici a tre velocità.
Questa serie di Cavalier venne assemblata a Lordstown, Lansing, Janesville, Ramos Arizpe, South Gate (solo nel 1982) e Kansas City.
## La seconda serie: 1988-1994
La Cavalier fu rivista nel 1988. La versione hatchback due porte fu tolta dall'offerta, mentre la coupé, la berlina, la cabriolet e la familiare vennero conservate. La berlina e la familiare rimasero immutate nella parte posteriore, mentre l'esterno della coupé fu ridisegnato. In questo modo la coupé e la berlina vennero dotate di una parte posteriore differente. Nel 1988 furono disponibili tre livelli di allestimento, VL, RS, e Z24. La cabriolet fu offerta solo con l'allestimento Z24. L'allestimento VL e RS avevano installato di serie un motore "General Motors 122" a quattro cilindri in linea da 2 L di cilindrata che erogava 90 CV di potenza, mentre il propulsore V6 a 60° da 2,8 L sviluppante 125 CV era offerto come optional sull'allestimento RS, ed era montato di serie sull'allestimento RS. Con tutti gli allestimenti, il cambio montato di serie era manuale a cinque rapporti, mentre il cambio automatico a tre velocità era offerto come optional. Sulle RS e sulle Z24 era disponibile il cruscotto elettronico.
Nel 1989, il piantone dello sterzo fu riprogettato e venne reso regolabile. Per i passeggeri posteriori, ora le cinture di sicurezza erano fissate in tre punti. Il motore V6 fu potenziato a 130 CV.
Nel 1990 la cilindrata del motore base portata da 2 L a 2,2 L, e la potenza crebbe a 95 CV. Anche il motore V6 fu ingrandito; la cilindrata ora era di 3,1 L e la potenza erogata 140 CV. La versione cabriolet fu tolta dal mercato per prevenire la concorrenza alla pianificata Beretta cabriolet. Comunque, quest'ultima fu accantonata quando ormai era troppo tardi, cioè prima che la Cavalier cabriolet del 1990 potesse essere preparata.
La Cavalier fu oggetto di un importante restyling nel 1991, che coinvolse il cofano, i paraurti, i fanali anteriori, i copricerchioni e gli interni. Il sistema di raffreddamento fu riprogettato, ed ora immetteva aria dal paraurti, e ciò diede alla calandra ed al paraurti una forma che faceva assomigliare il muso della vettura a quello della prima serie della Ford Taurus. I nuovi paraurti non erano verniciati, anche se la tintura fosse disponibile come optional in grigio, nero o bianco. La verniciatura in tinta fu offerta più tardi. La Z24 non ebbe queste opzioni grazie ad un kit di carrozzeria in tinta. Sulle Z24 era possibile avere, tra gli optional, il sedile anteriore regolabile in altezza ed il lettore CD. Il pianale e gli allestimenti furono confermati, mentre la cabriolet fu proposta a metà dello stesso anno solo in allestimento RS e con il motore V6.
Nel 1992 al motore da 2,2 L fu installato un sistema d'iniezione elettronica multipoint che incrementò la potenza erogata a 110 CV. La versione cabriolet era ora disponibile con gli allestimenti RS e Z24, e con il motore V6 che era opzionale sulla prima versione ed offerto di serie sulla seconda. Tra l'equipaggiamento disponibile di serie c'era l'ABS, che era stato progettato dall'ACDelco, e la chiusura centralizzata, che possedeva una funzione che chiudeva automaticamente le porte quando la vettura usciva da un parcheggio oppure se procedeva ad una velocità superiore a 8 miglia orarie (quest'ultimo caso era contemplato solo se gli esemplari in questione erano dotati di cambio manuale).
Nel 1993 la Cavalier fu oggetto di cambiamenti minimi. Le cabriolet ebbero in dotazione un lunotto in vetro. Tra gli optional era presente lo sbrinatore. Inoltre, la General Motors dotò la Cavalier di una nuova calandra.
Le Cavalier del 1994 ebbero pochissimi aggiornamenti poiché una nuova generazione del modello era in fase di sviluppo. L'allestimento VL fu tolto per la versione familiare, mentre l'alimentazione di carburante per il motore da 2,2 L fu migliorata con l'installazione di un sistema di iniezione elettronica sequenziale, che portò la potenza massima a raggiungere i 120 CV. Altri cambiamenti furono la riprogettazione dell'interfaccia del climatizzatore e del sistema di chiusura delle portiere; queste ultime erano chiuse automaticamente quando il guidatore innestava la prima marcia del cambio, ma venivano aperte quando la vettura veniva spenta.
Questa serie di Cavalier venne assemblata a Lordstown, Lansing e Ramos Arizpe.
## La terza serie: 1995-2005
La Cavalier fu oggetto del primo restyling completo nel 1995. Il modello fu ingrandito ed ora possedeva una linea più moderna. Alcune caratteristiche della serie precedente furono conservate, come la bassa linea di cintura delle coupé. Le carrozzerie offerte furono coupé, berlina e cabriolet, mentre la familiare venne tolta dal listino. I motori offerti furono solamente a quattro cilindri in linea. Il motore opzionale V6, offerto sulla serie precedente, fu tolto dal mercato.
Nel 1996, la Cavalier Z24 ricevette un nuovo motore da 2,4 L di cilindrata. Questo propulsore erogava 150 CV di potenza e 210 N•m di coppia, e fu offerto fino al 2002. Nel 1999 la Cavalier perse la dicitura "CHEVROLET" applicata sul bagagliaio. Questo motore era accoppiato con un cambio manuale Getrag F23 a cinque rapporti. La Z24 fu commercializzata solo come coupé a due porte fino al 2000, e presentava delle sospensioni sportive, pneumatici da 16 pollici, cerchioni in lega e degli accessori elettronici aggiuntivi. Modifiche estetiche furono un kit di grembialature per la carrozzeria ed un piccolo spoiler posteriore. Nel 2000 debuttò la Z24 quattro porte berlina, che aveva la stessa meccanica di quella precedente, ma era dotata di corpo vettura meno sportivo. L'allestimento Z24 ricevette alcuni aggiornamenti, tra cui una barra antirollio anteriore e delle sospensioni FE2 sportive (che migliorarono la guidabilità), oltre all'ABS. Nel 2003 la Cavalier Z24 fu tolta dal listino e venne rimpiazzata dalla LS, che aveva installato un motore da 2,2 L. Esso erogava 150 CV di potenza e 200 N•m di coppia. Questo motore aveva dei consumi di carburante relativamente bassi, perlomeno rispetto ai propulsori precedenti. Questo motore continuò ad essere offerto fino al 2005, quando la Cavalier venne sostituita dalla Chevrolet Cobalt.
Per l'allestimento Z24 era anche offerto un pacchetto formato da un motore sovralimentato ed altri accessori, che erano però installati esclusivamente dai concessionari del gruppo General Motors. Questo pacchetto faceva aumentare la potenza del motore a 190 CV e la coppia a 264 N•m.
I cambi offerti furono manuali a cinque rapporti ed automatici a tre e quattro velocità.
La terza ed ultima serie di Cavalier fu oggetto di due restyling, uno nel 2000 ed un altro nel 2003. Questa serie di Cavalier venne assemblata a Lordstown, Lansing e Ramos Arizpe.
La produzione terminò il 6 ottobre 2004, ma i modelli furono in vendita anche l'anno successivo.
## La Toyota Cavalier
Come parte di un più vasto sforzo per evitare ulteriori restrizioni alle importazioni verso gli Stati Uniti, la terza serie di Cavalier fu venduta in Giappone dalla Toyota, grazie ad una joint-venture stipulata già nel 1984 per la rimarchiatura delle vetture dei 2 gruppi, a cominciare dalla Toyota Corolla E80. La Toyota Cavalier era ottenuta tramite badge engineering dal modello Chevrolet, e fu realizzato come contropartita per la Geo/Chevrolet Prizm.
La Toyota Cavalier fu prodotta dalla General Motors negli Stati Uniti e venduta in Giappone dal 1995 al 2000.
## Le motorizzazioni
* 1982: 1,8 L di cilindrata, valvole in testa, carburatore doppio corpo, quattro cilindri in linea, 88 CV di potenza;
* 1982-1984: 2 L, valvole in testa, carburatore doppio corpo, quattro cilindri in linea, 90 CV;
* 1983-1989: 2 L, valvole in testa, iniezione, quattro cilindri in linea, 86 CV (1983-1984), 88 CV (1985-1986), 90 CV (1987-89);
* 1985-1989: 2,8 L, valvole in testa, iniezione, V6, 120-130 CV (125 CV nel 1985, 120 CV nel 1986, 130 CV nel 1987, 125 CV nel 1988 e 130 CV nel 1989);
* 1990-1994: 2,8 L, valvole in testa, iniezione, V6, 130 CV (solo in Messico e Venezuela; in Colombia era offerta la versione da 116 CV) ;
* 1990-1991: 2,2 L, valvole in testa, iniezione, quattro cilindri in linea, 95 CV;
* 1990-1994: 3,1 L, valvole in testa, iniezione, V6, 140 CV;
* 1992-2002: 2,2 L, valvole in testa, iniezione, quattro cilindri in linea, 110 CV (1992-93), 120 CV (1994-97), 115 CV (1998–2002);
* 1995: 2,3 L, doppio albero a camme in testa, iniezione, quattro cilindri in linea, 150 CV;
* 1996-2002: 2,4 L, doppio albero a camme in testa, iniezione, quattro cilindri in linea, 150 CV;
* 2002-2005: 2,2 L doppio albero a camme in testa, iniezione, quattro cilindri in linea, 140 CV.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Technology_Readiness_Level
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Technology Readiness Level
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# Technology Readiness Level
Il termine Technology Readiness Level (acronimo TRL), che si può tradurre con Livello di Maturità Tecnologica, indica una metodologia per la valutazione del grado di maturità di una tecnologia, sviluppata originariamente dalla NASA nel 1974 e successivamente modificata. Viene attualmente utilizzata da vari enti americani ed europei, quali il Dipartimento della Difesa americano, la NASA, l'Agenzia Spaziale Europea, la Commissione europea ed altri.
È basata su una scala di valori da 1 a 9, dove 1 è il più basso (definizione dei principi base) e 9 il più alto (sistema già utilizzato in ambiente operativo).
Nel 2013, l'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO) ha pubblicato un proprio standard per definire i livelli di maturità tecnologica ed i relativi criteri di valutazione.
Livelli di Maturità Tecnologica (TRL) secondo la Commissione Europea :
| Livello di TRL | Descrizione |
| - | - |
| TRL 1 | Osservati i principi fondamentali |
| TRL 2 | Formulato il concetto della tecnologia |
| TRL 3 | Prova di concetto sperimentale |
| TRL 4 | Tecnologia convalidata in laboratorio |
| TRL 5 | Tecnologia convalidata in ambiente (industrialmente) rilevante |
| TRL 6 | Tecnologia dimostrata in ambiente (industrialmente) rilevante |
| TRL 7 | Dimostrazione di un prototipo di sistema in ambiente operativo |
| TRL 8 | Sistema completo e qualificato |
| TRL 9 | Sistema reale provato in ambiente operativo (produzione competitiva, commercializzazione) |
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https://it.wikipedia.org/wiki/St_Dunstan-in-the-West
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St Dunstan-in-the-West
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# St Dunstan-in-the-West
La chiesa di San Dunstano occidentale (in inglese: St Dunstan-in-the-West) è un luogo di culto sia anglicano sia ortodosso rumeno di Londra. La chiesa è dedicata all'arcivescovo di Canterbury Dunstano, che viene venerato come santo dalla Chiesa d'Inghilterra. Fu chiamata "in-the-West" (occidentale) per la distinguere d'un'altra chiesa chiamata St Dunstan-in-the-East (San Dunstano orientale) che è in rovine dopo essere stata gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
## Storia
La chiesa può vantare origini molto antiche: essa, infatti, fu fondata fra il 988 e il 1070 d.C. da San Dunstano stesso. Dopo due secoli di degrado, la parrocchia tornò a vivere quando, nel XV secolo, la chiesa fu affidata alla "Worshipful Company of Cordwainers" (Congregazione dei Calzolai). La nuova chiesa (quella originale, seppur non danneggiata dal Grande incendio di Londra del 1666, fu demolita agli inizi del Settecento) fu progettata da John Shaw il Vecchio al quale successe, dopo la sua morte, il figlio John Shaw il Giovane. Tuttavia, durante il Blitz di Londra, la chiesa fu semidistrutta dai Tedeschi, ma subito restaurata già nel 1950.
## Descrizione
### Architettura
La chiesa è priva di una facciata vera e propria e si affaccia sulla centrale Fleet Street con la torre campanaria. Quest'ultima è a pianta quadrata e presenta un doppio ordine di finestre gotiche: quello inferiore con una trifora per ogni lato; quello superiore, a pianta ottagonale e affiancato da quattro guglie, con una bifora per ogni lato. Al di sotto dell'ordine inferiore di finestre, si trovano i quadranti dell'orologio, che fu il primo orologio pubblico della città avente non solo la lancetta delle ore, ma anche quella dei minuti. Alla base del campanile vi è il portale d'ingresso della chiesa, con strombatura e ghimberga. Di fianco alla torre, all'interno di un'edicola ionica, si trova l'antico orologio del 1671. Alla destra della chiesa, in posizione arretrata, si trova l'ingresso alla scuola parrocchiale, sormontato dalla statua di Elisabetta I racchiusa entro una nicchia in stile rinascimentale.
L'interno della chiesa, dalla particolare forma ottagonale, è costituito da uno spazio centrale coperto da una volta a cupola ribassata e da vari spazi laterali, uno per ogni lato del poligono centrale. Sulla parte opposta a quella della porta, si trova l'abside rettangolare coperta da volte a botte acuta ed avente un grande finestrone che sovrasta l'altar maggiore ligneo. La cappella a sinistra dell'abside, invece, è chiusa da un'iconostasi lignea: infatti la chiesa non è solo officiata secondo il culto Anglicano, ma anche, nei giorni festivi, secondo quello Ortodosso rumeno. Sul lato opposto, vi è il pulpito ligneo, mentre nella prima cappella di destra si trova il fonte battesimale in marmo con decorazioni a bassorilievo e copertura in legno.
### Organo a canne
Sulla cantoria in controfacciata, racchiuso entro un'elaborata cassa lignea, si trova l'organo a canne, costruito nel 2009 da David Wells riutilizzando il materiale di un organo del 1905.
Lo strumento, a trasmissione elettro-pneumatica, ha la consolle in cantoria con tre tastiere di 58 note ciascuna e pedaliera concavo-radiale di 30 note.
Di seguito, la disposizione fonica dell'organo:
Prima tastiera - Choir :
| Stopped Diapason | 8' |
| - | - |
| Pianissimo | 8' |
| Nason Flute | 4' |
| Nazard | 2.2/3' |
| Harmonic Piccolo | 2' |
| Tierce | 1.3/5' |
| Corno di bassetto | 8' |
| Tremolo |
| Tuba | 8' |
Seconda tastiera - Great :
| Lieblich Bourdon | 16' |
| - | - |
| Open Diapason I | 8' |
| Open Diapason II | 8' |
| Stopped Flute | 8' |
| Principal | 4' |
| Flûte Harmonique | 4' |
| Twelfth | 2.2/3' |
| Fifteenth | 2' |
| Sesquialtera III | 1.3/5' |
| Posaune | 8' |
Terza tastiera - Swell :
| Open Diapason | 8' |
| - | - |
| Stopped Diapason | 8' |
| Salicional | 8' |
| Voix Celeste | 8' |
| Principal | 4' |
| Fifteenth | 2' |
| Mixture III | 2' |
| Contra oboe | 16' |
| Trumpet | 8' |
| Clarion | 4' |
| Tremolo |
Pedal :
| Subbass | 32' |
| - | - |
| Open Bass | 16' |
| Bourdon | 16' |
| Lieblich Bourdon | 16' |
| Octave | 8' |
| Flute | 8' |
| Octave flute | 4' |
| Trombone | 16' |
## Galleria d'immagini
* La chiesa nel 1842 in un disegno di Thomas Shotter Boys
* Il campanile visto dal basso
* L'iconostasi
* L'organo a canne
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https://it.wikipedia.org/wiki/Henry_Cavill
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Henry Cavill
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# Henry Cavill
Henry William Dalgliesh Cavill (Saint Helier, 5 maggio 1983) è un attore britannico.
Salito alla ribalta internazionale a fine anni del Duemila come interprete del duca Charles Brandon ne I Tudors, è noto principalmente per aver recitato nei panni di Clark Kent / Superman nel DC Extended Universe e di Geralt di Rivia nella serie televisiva The Witcher.
## Biografia
Henry Cavill è nato a Saint Helier, sull'isola di Jersey. Quarto di cinque fratelli, è figlio di un'impiegata di banca e di un agente di cambio. Terminata la formazione elementare, ha frequentato la Stowe School, dove ha iniziato a coltivare l'attività di recitazione teatrale.
Ha spesso dichiarato di aver considerato, in alternativa alla carriera di attore, l'arruolamento militare o gli studi universitari in storia antica, in particolare egittologia.
È affetto da mosaicismo somatico, una forma di eterocromia per la quale in una stessa iride compaiono più colori (l'iride sinistra di Cavill, azzurra, presenta una piccola macchia marrone).
## Carriera
### Dagli esordi alla celebrità (2000-2013)
Cavill debutta al cinema come protagonista del lungometraggio Segreti di famiglia e interpretando Alberto Mondego in Montecristo (2002). Ottiene successivamente ruoli minori in Hellraiser: Hellworld (2005), Tristano e Isotta (2006) e Cappuccetto rosso (2006). Nello stesso periodo Cavill è anche in lizza come interprete di Superman in Superman Returns (2006), ruolo poi assegnato a Brandon Routh, e soprattutto per il ruolo di Edward Cullen in Twilight (2008): per quest'ultimo lungometraggio, in particolare, l'autrice dell'omonima saga letteraria Stephenie Meyer definì Cavill «il perfetto Edward», ma l'attore fu infine scartato in favore di Robert Pattinson a causa dell'età avanzata. Per queste due ultime vicende, Cavill fu soprannominato nel 2005 da Empire «l'uomo più sfortunato di Hollywood».
Tra il 2007 e il 2010 recita nei panni di Charles Brandon nella serie televisiva I Tudors, che vale a Cavill un primo risalto sulla scena internazionale; nel 2009 recita infatti in Blood Creek di Joel Schumacher e in Basta che funzioni di Woody Allen. Nel 2011 interpreta Teseo in Immortals e nel 2012 è protagonista in La fredda luce del giorno, in preparazione al quale ruolo l'attore dovette evitare di visitare la città di Barcellona prima delle riprese nel centro catalano.
Nel gennaio 2011, intanto, Cavill viene selezionato da Warner Bros. come nuovo interprete di Clark Kent / Superman, ruolo nel quale esordisce due anni più tardi, come protagonista di L'uomo d'acciaio (2013). Primo attore non statunitense a vestire i panni del detto supereroe, preliminarmente alle riprese Cavill seguì una dura preparazione fisica sotto la supervisione di un personal trainer; la pellicola fu un successo al botteghino, incassando oltre 668 milioni di dollari in tutto il mondo.
### La consacrazione (2014-2021)
Fresco della notorietà ottenuta a inizio anni duemiladieci, Cavill è nuovamente protagonista al cinema nella pellicola Operazione U.N.C.L.E. (2015); nello stesso periodo è anche annunciato come protagonista di Stratton - Forze speciali, fondando per l'occasione una propria casa di produzione (Promethean Productions): nel maggio 2015, tuttavia, l'attore abbandona il progetto a causa di divergenze di vedute sulla sceneggiatura con il team creativo, cedendo il testimone a Dominic Cooper. Riprende le vesti di Superman a tre anni dal debutto in Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), pellicola che, nonostante un avvio promettente al botteghino nel weekend d'apertura (424 milioni di dollari in tutto il mondo), non ottenne il favore del pubblico e della critica (tanto che Cavill e il collega Ben Affleck, interprete di Bruce Wayne / Batman, furono nominati vincitori di un Razzie Award alla peggior coppia).
Parallelamente alle apparizioni in Castello di sabbia e Justice League, nel 2017 Cavill lavora a Mission: Impossible - Fallout (2018), per il quale ruolo l'attore è obbligato per contratto a non rasarsi i baffi (che in Justice League furono infatti rimossi digitalmente in post-produzione). Appare successivamente in Night Hunter (2018). Nel 2018 viene scelto come interprete dello strigo Geralt di Rivia per la serie televisiva The Witcher, distribuita a partire dal dicembre 2019 e successivamente rinnovata per plurime stagioni; parallelamente, ottiene il ruolo di Sherlock Holmes nel lungometraggio Enola Holmes (2020), poi confermato per Enola Holmes 2 (2022).
### Nuovi progetti (2022-)
A cavallo tra il 2020 e il 2021 Cavill torna a essere coinvolto nel DC Extended Universe, partecipando alle riprese aggiuntive di Zack Snyder's Justice League (2021); realizza quindi un cameo per Black Adam (2022) e per l'ultima puntata della serie televisiva Peacemaker (prima serie del DCEU), annunciando a fine ottobre 2022 il proprio ritorno in pianta stabile nel DCEU. Pochi giorni dopo, l'attore britannico comunica pubblicamente il suo abbandono della serie The Witcher, cedendo il testimone a Liam Hemsworth a partire dalla quarta stagione dello show. Un mese e mezzo dopo è invece la volta dell'addio ai panni di Superman, complice la nuova direzione creativa intrapresa dal regista James Gunn, insediatosi come co-amministratore delegato di DC Studios pochi giorni dopo l'annuncio del ritorno di Cavill.
A metà dicembre 2022, da poco orfano delle vesti di Geralt e di Superman, Cavill annuncia la nascita di un universo cinematografico interno al franchise Warhammer 40.000, prodotto da Amazon Studios, del quale l'attore stesso sarà protagonista e produttore esecutivo.
## Vita privata
Cavill è stato fidanzato ufficialmente con l'atleta Ellen Whitaker dal febbraio 2011 all'agosto 2012. Dal settembre 2012 al 2014 ha avuto una relazione con l'attrice Gina Carano. Oltre all'inglese parla anche francese, spagnolo e italiano.
È un appassionato videogiocatore fin dall'infanzia, tanto che in un'intervista ha dichiarato di aver perso la telefonata con la quale Zack Snyder gli comunicava di averlo scelto per interpretare il ruolo di Superman perché troppo impegnato a giocare in una sessione di World of Warcraft. Ha inoltre dichiarato che la serie videoludica strategica Total War è una delle sue preferite, soprattutto per i capitoli dedicati al mondo di Warhammer, tanto che la casa di produzione ha aggiunto un omaggio all'attore in un DLC per Total War: Warhammer II chiamando un Loremaster di Hoeth degli Alti Elfi Cavill.
## Immagine pubblica
Nel 2013 la rivista Glamour UK lo nominò l'uomo più sexy del 2013. Nel 2016 fu scelto, insieme a Scarlett Johansson, come testimonial del marchio di telefonia mobile Huawei P9. Tra il 2018 e 2019 ricoprì il ruolo di testimonial per la linea Eyewear di Hugo Boss.
### Attivismo
Henry Cavill è molto impegnato nella beneficenza; sostiene infatti piccole associazioni umanitarie, come la Durrell Wildlife Charity e la Royal Marines Charitable Trust Fund. Quest'ultima, di cui dal 2014 è ambasciatore, si occupa di supportare i membri del corpo militare britannico, i cadetti, i veterani e le loro famiglie, inoltre partecipa agli eventi organizzati dall'associazione per raccogliere fondi. Nel 2017 partecipa a una corsa podistica di 13 km per raccogliere fondi a favore del Durrell Wildlife Park, uno zoo dell'isola di Jersey. Nel settembre dello stesso anno si è recato in Florida per dare un aiuto dopo la devastazione causata dall'uragano Irma.
## Filmografia
### Cinema
* Segreti di famiglia (Laguna), regia di Dennis Berry (2001)
* Montecristo (The Count of Monte Cristo), regia di Kevin Reynolds (2002)
* Il profumo delle campanule (I Capture the Castle), regia di Tim Fywell (2003)
* Hellraiser: Hellworld, regia di Rick Bota (2005)
* Tristano e Isotta (Tristan & Isolde), regia di Kevin Reynolds (2006)
* Cappuccetto rosso (Red Riding Hood), regia di Randal Kleiser (2006)
* Stardust, regia di Matthew Vaughn (2007)
* Blood Creek, regia di Joel Schumacher (2009)
* Basta che funzioni (Whatever Works), regia di Woody Allen (2009)
* Immortals, regia di Tarsem Singh (2011)
* La fredda luce del giorno (The Cold Light of Day), regia di Mabrouk El Mechri (2012)
* L'uomo d'acciaio (Man of Steel), regia di Zack Snyder (2013)
* Operazione U.N.C.L.E. (The Man from U.N.C.L.E.), regia di Guy Ritchie (2015)
* Batman v Superman: Dawn of Justice, regia di Zack Snyder (2016)
* Castello di sabbia (Sand Castle), regia di Fernando Coimbra (2017)
* Justice League, regia di Zack Snyder (2017)
* Mission: Impossible - Fallout, regia di Christopher McQuarrie (2018)
* Night Hunter, regia di David Raymond (2018)
* Enola Holmes, regia di Harry Bradbeer (2020)
* Zack Snyder's Justice League, regia di Zack Snyder (2021)
* Black Adam, regia di Jaume Collet-Serra (2022) - cameo non accreditato
* Enola Holmes 2, regia di Harry Bradbeer (2022)
* The Flash, regia di Andy Muschietti (2023) - cameo non accreditato
* Argylle - La super spia (Argylle), regia di Matthew Vaughn (2024)
### Televisione
* The Inspector Lynley Mysteries – serie TV, episodio 1x02 (2002)
* Goodbye, Mr. Chips, regia di Stuart Orme – film TV (2002)
* L'ispettore Barnaby (Midsomer Murders) – serie TV, episodio 7x01 (2003)
* I Tudors (The Tudors) – serie TV, 38 episodi (2007-2010)
* The Witcher – serie TV, 24 episodi (2019-2023)
* Peacemaker — serie TV, episodio 1x08 (2022-in corso) - cameo
## Riconoscimenti
* CinEuphoria Awards
* 2019 – Miglior attore non protagonista per Mission: Impossible – Fallout
* Critics' Choice Movie Award
* 2014 – Candidatura al Miglior attore in un film d'azione per L'uomo d'acciaio
* Kids' Choice Awards
* 2017 – Candidatura al Miglior Frenemies (con Ben Affleck) per Batman v Superman: Dawn of Justice
* 2017 – Candidatura al Miglior Butt Kicker per Batman v Superman: Dawn of Justice
* 2017 – Candidatura al Miglior attore in un film per Batman v Superman: Dawn of Justice
* MTV Movie Awards
* 2014 – Miglior eroe per L'uomo d'acciaio
* NewNowNext Award
* 2012 – Candidatura al Cause You're Hot per I Tudors
* 2013 – Candidatura al Cause You're Hot per L'uomo d'acciaio
* Satellite Award
* 2021 – Candidatura al miglior attore in una serie televisiva per The Witcher
* Teen Choice Awards
* 2013 – Candidatura al Miglior Star Maschile per L'uomo d'acciaio
* 2013 – Candidatura al Miglior bacio (con Amy Adams) per L'uomo d'acciaio
* 2016 – Candidatura al Miglior attore in un Sci-Fi/Fantasy per Batman v Superman: Dawn of Justice
* 2016 – Candidatura al Miglior bacio per Batman v Superman: Dawn of Justice
* 2018 – Candidatura al Miglior attore in un film d'azione per Justice League
## Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Henry Cavill è stato doppiato da:
* Gianfranco Miranda ne L'uomo d'acciaio, Operazione U.N.C.L.E., Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Mission: Impossible - Fallout, The Witcher, Enola Holmes, Zack Snyder's Justice League, Black Adam, Enola Holmes 2
* Francesco Pezzulli in Montecristo, Cappuccetto Rosso, Immortals, La fredda luce del giorno, Argylle - La super spia
* Francesco Meoni ne I Tudors
* Massimiliano Manfredi in Stardust
* Francesco Bulckaen in Tristano & Isotta
* Adriano Giannini in Basta che funzioni
* Massimo Bitossi in Castello di sabbia
* Daniele Natali in Laguna
* Francesco De Francesco in Night Hunter
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https://it.wikipedia.org/wiki/Marsala
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Marsala
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# Marsala
Marsala (Maissala nel dialetto locale, Marsala in siciliano) è un comune italiano di 79 593 abitanti. È il primo comune per popolazione del libero consorzio comunale di Trapani ed il quinto della Sicilia.
La città è famosa per lo sbarco di Garibaldi e dei Mille dell'11 maggio 1860 e per la produzione dell'omonimo vino Marsala, per cui, dal 1987, è Città del Vino. Sorge sulle rovine delle due antiche città puniche di Lilibeo (Lilybaeum in latino), dal cui nome deriva l'appellativo di lilibetani per i suoi abitanti, e di Mozia, situata all'interno della Riserva naturale orientata "Isole dello Stagnone di Marsala".
## Geografia
### Territorio
Sorge sul capo Boeo, e per questo è denominata la "città tra i due mari", essendo bagnata dal Tirreno a nord e dal Mar di Sicilia a sud. Si affaccia davanti Favignana, del quale costituisce il punto più vicino, e con le altre Isole Egadi (Levanzo e Marettimo) poco più distanti.
Vanta un territorio molto vasto, su cui insistono due grandi litorali marini geograficamente opposti. Il litorale nord, che parte dagli Hangar Nervi e racchiude la laguna delle Isole dello Stagnone terminando a Birgi, ed il litorale sud, di formazione sabbiosa, dove nell'immediato entroterra scorre il fiume Sossio all'interno dell'area urbana di Strasatti.
L'entroterra si sviluppa intorno alla SS 188, in direzione Salemi, fino ad un limite metropolitano posto dall'ospedale Paolo Borsellino. Fino alla fine degli anni 1970 contava all'interno del suo territorio, anche la frazione di Petrosino (che poi con un referendum popolare, eseguito il 1º luglio 1980, diventerà comune autonomo), e raggiungeva quasi 95.000 abitanti.
Il territorio di Marsala è classificato in zona sismica 2 (sismicità media). Negli ultimi 200 anni sono stati rilevati tre terremoti di medio-alta intensità tra cui il terremoto del Belice del 15 gennaio 1968.
### Clima
Il clima è mite con punte di 40 gradi in estate e inverni piovosi che oscillano tra i 7 e i 17 gradi.
| Marsala (1961-1990) | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Mesi | Stagioni | Stagioni | Stagioni | Stagioni | Anno |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Marsala (1961-1990) | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | Anno |
| T. max. media (°C) | 16,0 | 16,2 | 17,5 | 19,6 | 22,9 | 26,9 | 29,4 | 30,3 | 28,0 | 24,3 | 20,4 | 17,1 | 16,4 | 20,0 | 28,9 | 24,2 | 22,4 |
| T. min. media (°C) | 7,7 | 7,8 | 8,7 | 10,6 | 13,6 | 16,8 | 18,8 | 19,2 | 18,0 | 14,8 | 12,0 | 9,1 | 8,2 | 11,0 | 18,3 | 14,9 | 13,1 |
## Storia
### Dalla fondazione alla dominazione romana
Cicerone vi fu questore tra il 76 e il 75 a.C. quando la città si chiamava Lilybaeum, e celebre fu la sua frase dedicata alla città:
«Splendidas civitas Lilibetana»
«Splendida città lilibetana»
(Cicerone - frase dedicata alla città)
Per via della sua onestà e bravura nel suo lavoro fu molto apprezzato, e in quanto era anche un ottimo avvocato fu richiamato due anni dopo per la causa intentata contro il propretore Gaio Verre accusato di aver rubato ai cittadini e allo Stato. Tale causa fu vinta da Cicerone. Al Museo Archeologico Regionale Lilibeo Baglio Anselmi è esposto un mezzobusto di Cicerone e gli è stata intitolata anche una via.
Nelle acque intorno al suo mare, nel 241 a.C., si è combattuta una battaglia navale della prima guerra punica, di cui si conserva la nave punica di Marsala nel Museo Archeologico Baglio Anselmi.
Nel 397 a.C. la colonia fenicia di Mozia, fiorita 8 secoli prima di Cristo sull'isola di Mozia fu invasa e distrutta dal tiranno di Siracusa Dionisio I. I superstiti si rifugiarono sulla costa siciliana e potenziarono l'insediamento costiero a cui diedero prima il nome di Lebum che in fenicio vuol dire "verso l'Africa" e poi il nome di Lilibeo, da Lilýbaion ossia "la città che guarda la Libia", perché, appunto, Lybia veniva chiamata allora tutta la costa settentrionale dell'Africa. Alcune credenze popolari locali molto antiche, collegano il nome di Lilibeo ad una Principessa, figlia di un sovrano di Mozia.
Nell'anno 279 A.C. Lilibeo fu assediata per ben 10 anni da Pirro Re dell'Epiro senza conseguire alcun risultato data la possanza delle fortificazioni di Lilibeo, tramite le gallerie segrete che dal centro della città si dipartivano da alcuni templi per spuntare poi in aperta campagna, riuscivano con delle sortite improvvise a depredare il nemico di provviste seminando panico nel campo avversario.
Questo successe quando venne Pirro in Sicilia nel (279) in aiuto dei greci contro i cartaginesi il quale ottenne ottimi risultati, tranne che a Lilibeo.(Enciclopedia Treccani)
Lilibeo passò in mano ai romani, che la chiamarono Lilybaeum, nel 241 a.C. per divenire uno dei centri più importanti del Mediterraneo: nucleo di scambi e commerci, sede del pretore e del questore, fu arricchita di ville ed edifici pubblici, tanto da meritarsi l'appellativo di splendidissima urbs datole da Cicerone, questore tra il 76 e il 75 a.C., che durante il suo operato a Lilybeo riuscì a cacciare il propretore Verre, che aveva portato allo stremo la Sicilia e i siciliani stessi. Durante la guerra con i Romani, passarono alla storia diversi assedi e battaglie, passate alla storia con il nome di "Assedio di Lilibeo".
### Dagli arabi agli spagnoli
Devastata dai Vandali all'inizio del V secolo d.C., fu annessa nel VI all'impero di Giustiniano e visse secoli bui, segnati dal disinteresse di Bisanzio e dalle incursioni dei pirati. L'arrivo nell'VIII secolo degli arabo-berberi sotto il contiguo monte Granitola segnò anche la ripresa dei traffici commerciali e l'inizio della rinascita della città, che fu chiamata مَرْسَى عَلِيّ (marsā ʿaliyy) cioè “porto di Alì”, sito presso Punta d'Alga, per poi essere chiamata مَرْسَى اللّٰه (marsā llāh) cioè “porto di Dio”, anche se si tratta di un errore di traduzione poiché gli arabi non avrebbero mai nominato il nome di Allah invano, donde poi il nome attuale. La crescita economica e demografica portò ad un importante sviluppo urbanistico, improntato al modello arabo. A partire dalla fine dell'XI secolo si susseguirono le dominazioni normanna, sveva, angioina e aragonese. Sotto la dominazione della casa spagnola, Marsala poté godere di un periodo di sviluppo e benessere, grazie al porto e alla coltivazione del fertile entroterra. La città visse una nuova fase di espansione e divenne una delle più importanti piazzeforti siciliane. Ma l'interramento del grande porto di Punta d'Alga (oggi riconducibile allo specchio d'acqua situato dinanzi al lungomare Salinella), disposta nel 1575 dall'imperatore Filippo II per fermare le incursioni saracene, segnò la fine di questa fioritura.
### Dal Settecento ai giorni nostri
Da questo momento bisogna aspettare due secoli per avere un'altra svolta nella storia della città. Alla fine del Settecento l'inglese John Woodhouse ritenne di qualità eccellente il vino prodotto dai contadini locali, definito in perpetuum, visto l'uso di rabboccare le botti in via di svuotamento con vino nuovo, così da mantenerne inalterati i livelli. Caratterizzato da una naturale alta gradazione alcolica, il vino marsalese non era però adatto al trasporto e, per ovviare al problema, Woodhouse sperimentò con successo l'aggiunta di alcol di buona gradazione garantendone in questo modo la stabilità e creando il marsala. Si deve ai Woodhouse l'esplosione dell'economia marsalese e la messa in opera con propri fondi di numerose opere infrastrutturali, tra cui l'attuale porto.
A seguito della nascita del Regno delle Due Sicilie, con una legge varata l'11 ottobre 1817, re Ferdinando I di Borbone la inserì nella Provincia di Trapani.
L'11 maggio 1860 avvenne lo sbarco di Giuseppe Garibaldi con i suoi Mille che da qui iniziò l'unificazione d'Italia. A seguito della nuova riorganizzazione in province del regno, verrà reinserita nella nuova Provincia di Trapani.
All'inizio del XX secolo, Marsala fu terreno fertile per molti imprenditori interessati alla produzione vinicola, tra cui i Whitaker, gli Ingham e i Florio.
L'11 maggio 1943 un bombardamento alleato sul centro abitato causò numerose vittime tra i civili e sfregiò perennemente il centro storico barocco della città. L'edizione del 13 maggio 1943 del New York Times riportò l'avvenimento con il titolo "Marsala Wiped Off the Map" (Marsala cancellata dalle mappe).
### Simboli
Lo stemma e il gonfalone della Città di Marsala sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 ottobre 2003.
**Stemma**
«Di azzurro, al mezzo busto di Apollo, in profilo, posto a sinistra, di carnagione, capelluto d'oro, la chioma ornata dal serto di alloro, di verde, il mento e il petto di Apollo attraversanti la lira di oro, posta in banda a destra, il tutto sormontato dalla scritta centrata, in lettere maiuscole di rosso, LILYBAITAN. Ornamenti esteriori da Città.»
(D.P.R. 20.10.2003)
**Gonfalone**
Il gonfalone è un drappo di rosso.
## Monumenti e luoghi d'interesse
### Architetture religiose
* Duomo di San Tommaso di Canterbury - Chiesa Madre: edificio perfezionato nel XVII secolo con dignità di cattedrale, costruito su impianto normanno del 1176 su base basilicare. Conserva un organo a 4.317 canne.
* Chiesa di Santa Maria dell'Itria: luogo di culto dedicato alla Madonna Odigitria con annesso convento dei Padri dell'Ordine degli agostiniani scalzi.
* Chiesa del Carmine e convento dell'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo sotto il titolo dell'«Annunziata» (sconsacrata, ora sede di rappresentanza e Pinacoteca Comunale - Mostra di pittura contemporanea)
* Chiesa di San Giovanni Battista al Boeo.
* Santuario Diocesano di Maria Santissima della Cava.
* Chiesa del Purgatorio sotto il titolo di San Fabiano e San Sebastiano, sede della primitiva Congregazione delle anime del Purgatorio. (La chiesa è sconsacrata e oggi e sede dell'Auditorium Santa Cecilia).
* Chiesa di San Giuseppe, edificata dall'Arciconfraternita di San Giuseppe.
* Chiesa di San Matteo.
* Santuario Diocesano di Maria Santissima Addolorata.
* Chiesa di San Pietro e monastero delle religiose dell'Ordine benedettino. Dopo decenni di abbandono gli edifici sono stati ristrutturati e trasformati in un centro culturale che comprende: la Biblioteca Comunale Salvatore Struppa, il Museo civico (sezione risorgimentale garibaldina, archeologica e tradizioni popolari), il Centro Internazionale di Studi Risorgimentali e il Centro Internazionale di Studi fenicio - punici e romani.
* Chiesa di Sant'Antonino e convento dell'Ordine francescano.
* Chiesa di San Francesco d'Assisi e convento dell'Ordine francescano.
* Chiesa di Sant'Anna
* Chiesa di Santo Stefano e monastero dell'Ordine delle agostiniane riformate. La chiesa fa parte del complesso monastico costruito tra il 1603 e il 1607 sul sito dell'antica dimora della nobile famiglia Ferro, verosimilmente sede degli antichi pretori romani - dove avrebbe soggiornato anche Ponzio Pilato - poi utilizzato dai Saraceni come sede del governo. Nel XVI secolo il sito fu acquistato dal mercante di granaglie Stefano Frisella che, amareggiato dal fatto di non avere avuto un erede maschio, fondò un monastero per la figlia Francesca, esclusa, per le sue origini borghesi, dal più prestigioso monastero di San Pietro che accoglieva solo fanciulle nobili assieme al monastero di San Girolamo. Frisella affidò il convento alle Agostiniane Scalze, Francesca fu nominata badessa. La chiesa a navata unica, presenta un apparato decorativo in stucco opera dello scultore marsalese Vincenzo Giglio ispirato allo stile di Giacomo Serpotta. Oggi il monastero accoglie la scuola "Vincenzo Pipitone" e il Liceo Classico "Giovanni XXIII". Del primitivo edificio si conservano una torre all'angolo fra via Lombardi e via Frisella, e il chiostro quadrato con porticato. Le celle delle suore sono state trasformate in aule.
* Chiesa di San Girolamo e monastero diretto secondo la regola di Sant'Agostino (Agostiniane scalze riformate). L'istituzione accoglieva le orfanelle provenienti da famiglie nobili. I lavori per realizzare il monastero iniziarono il 12 settembre 1587. Il tempio fu distrutto dal bombardamento aereo dell'11 maggio 1943. L'area archeologica di San Girolamo sorge a breve distanza dalla chiesa del Purgatorio, a metà strada dell'asse che congiunge il duomo di San Tommaso di Canterbury a piazza Carmine.
### Architetture civili
* Palazzo VII Aprile (XVI/XVII secolo), costruito sul sito della precedente Loggia dei Pisani.
* Cine Teatro Impero, d'epoca fascista
* Monumento ai Mille
* Palazzo Grattacielo
* Tonnara di San Teodoro
### Architetture militari
* Castello di Marsala
* Porte e mura fortificate (Porta Garibaldi, Porta Nuova)
* Quartiere militare spagnolo (oggi sede del municipio del comune di Marsala)
### Altro
**Stabilimenti enologici**
La produzione del vino su scala industriale fu introdotta in città nel 1773 dall'inglese John Woodhouse. Molti gli stabilimenti importanti tra cui quelli di Ingham-Whitaker, le cantine Florio, Pellegrino, Cantine Bianchi e Donnafugata.
### Siti archeologici
«[...] Splendidissima civitas Lilibaetana [...]»
(Cicerone)
Nel cuore del centro storico sorge il Parco Archeologico di Lilibeo, mentre 2 chilometri a nord si trova la Riserva Naturale delle Isole dello Stagnone, tra cui l'Isola di Mozia. Il parco cittadino, confinante col centro storico e situato nei pressi di Capo Boeo, nel centro storico, è un'area prospiciente il promontorio, che si affaccia al mare, circondata dalla città moderna e dal lungomare. Nella centro storico di Capo Boeo, all'interno del quartiere Portanuova, si trovano importanti testimonianze archeologiche: l'"Insula romana", di tarda età romano-imperiale (IV secolo d.C.) comprende resti di abitazioni private inquadrate in isolati fra strade lastricate. I grandi ambienti, venuti alla luce nel 1939, presentano pavimenti con ricche decorazioni a mosaico, raffiguranti scene di lotta fra animali selvatici e figure mitologiche. È presente anche un ambiente termale. Negli anni duemila, dopo avere effettuato prospezioni geomagnetiche in tutta l'area, la Soprintendenza di Trapani ha programmato nuove ricerche archeologiche nell'area demaniale di Capo Boeo, che hanno documentato la presenza di un imponente asse viario lastricato (il "Decumano Massimo"). Inoltre nel 2005 è stata rimessa in luce una statua di marmo che raffigura Venere Callipige (II secolo d.C.) nel sagrato della chiesa di San Giovanni al Boeo, in occasione dei lavori di restauro. Sono state meglio chiarite le varie fasi di costruzione della chiesa in rapporto alla parte ipogeica, la cosiddetta "Grotta della Sibilla", che ingloba una sorgente di acqua dolce, considerata dagli studiosi fondamentale per la fondazione della città di Lilibeo. Nel mese di luglio del 2008, è stato scoperto un edificio dedicato al culto di Iside, una statua frammentaria di marmo che raffigura Iside, e diverse epigrafi: in una è attestata la presenza di un tempio di Ercole. L'area archeologica di Porta Nuova è destinata ad occupare una posizione centrale nel contesto delle città puniche della Sicilia (Mozia e Lilibeo). Tra il 2007 ed il 2014 sono stati realizzati lavori per la valorizzazione del parco archeologico e delle strutture del Museo Archeologico Lilibeo presso il Baglio Anselmi. Nel 2019 sono stati rinvenuti due importanti mosaici nei sotterranei del Cine Impero, visitabili tramite l'accesso al Parco Archeologico di Lilibeo.
Siti archeologici:
* Nave Punica
* Ipogeo di Crispia Salvia (zona tribunale vecchio)
* Fossato Punico
* strada punica per l'isola Linga
* Grotte della Madonna della Cava
* scavi di San Gerolamo
* resti di insediamenti a Porta Mazara
* necropoli (Capo Boeo)
* zona archeologica Baglio Anselmi
* viale Isonzio
* necropoli via del Fante
* necropoli piazza Peppino Impastato
### Aree naturali
Di grande attrazione è la riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone che prende il nome dall'omonima laguna, nonché arcipelago comprendente diverse isole tra cui Mozia.
Lo Stagnone è una laguna diventata riserva naturale perché habitat ideale di riproduzione e di ristoro per tantissime specie animali; tra queste i fenicotteri rosa che sempre più spesso – e in gruppi sempre più numerosi – scelgono lo stagnone ed in particolare l'Isola Grande (comunemente conosciuta come Isola Lunga) come luogo di riposo. Lo stagnone è uno dei pochissimi habitat naturali al mondo per la posidonia, una rara qualità di pianta marina. L'Isola Lunga è raggiungibile a piedi dal promontorio di Birgi, esattamente dall'antica torre d'avvistamento San Teodoro. Sull'isola lunga è presente una villa in stile romanico abbandonata. L'arcipelago delle isolette di fronte alla città di Marsala è completato dalle Schole, un'isoletta piccolissima dove si trovano due caseggiati, in passato utilizzati come lazzaretto della città colpita dalla peste in epoca medievale.
Nel 2015, in occasione dell'Expo 2015 le saline e la laguna dello Stagnone sono state scelte, tramite un concorso indetto da Expo e FAI come luogo del cuore degli Italiani.
## Società
### Evoluzione demografica
Abitanti censiti
### Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera residente a Marsala era di 4260 persone, pari all'5,2% della popolazione totale. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
* Romania 1227
* Tunisia 1075
* Cina 260
* Gambia 233
* Bangladesh 205
## Cultura
### Musei
* Museo archeologico Baglio Anselmi. È il maggior museo marsalese, per importanza e numero di reperti. È stato istituito ad hoc per ospitare un reperto tra le maggiori attrazioni di Marsala, ovvero la nave punica di Marsala, una nave ritrovata presso punta alga, sul litorale nord. Secondo alcuni studi fu usata durante la battaglia delle isole Egadi, che concluse la prima guerra punica, secondo altri si tratta di una nave onenaria (da carico). Oltre ad essa si trovano numerosi reperti ritrovati nel territorio marsalese e documentazioni su alcune case romane sparse per la città, prova dell'intensa attività edilizia che interessò la cittadina durante l'età romana imperiale. Nel museo e conservata ed esposta anche la Nave romana di Marausa.
* Museo degli arazzi fiamminghi, con serie di arazzi del XVI secolo raffiguranti la guerra giudaica.
* Museo dell'agricoltura Baglio Biesina, situato in via Salemi ad est della città, è ospitato all'interno del Baglio Biesina, un antico caseggiato circondato da un bel giardino tipicamente siciliano, ricco di palme. Al suo interno gli attrezzi e gli utensili usati dai contadini, alcuni risalenti anche ai primi dell'Ottocento.
* Museo civico di Marsala:
* Sezione Museo archeologico;
* Sezione Museo risorgimentale garibaldino Giacomo Giustolisi
* Sezione Museo delle tradizioni popolari:
* Sezione Museo del Giovedì Santo di Marsala;
* Sezione Museo dei Pupi Siciliani sezione etno-andropologica tutte le sezioni ospitate nel complesso monumentale San Pietro.
* Pinacoteca comunale - Ente Mostra Pittura Contemporanea Città di Marsala, presso il convento del Carmine.
* Nuova Pinacoteca Comunale, presso Palazzo Grignani.
* Nuovo Museo Garibaldino, ospitato assieme a una sala conferenze, alla sede della Pro Loco e un infopoint presso il Monumento ai Mille.
* Museo del Vino, ospitato assieme all'enoteca comunale presso il Palazzo Fici.
* Museo Mirabile delle tradizioni ed arti contadine - C.da Fossarunza, 198
### Biblioteche
* Biblioteca Comunale "Salvatore Struppa";
* Albero delle Storie (libreria per bambini);
* Biblioteca "Prof. Gianpietro Ballatore" (biblioteca dell'istituto tecnico agrario statale Abele Damiani).
### Tradizioni
**Tradizioni sacre**
**Settimana Santa**
Il Giovedì santo si svolge la Processione dei Misteri viventi, una rappresentazione sacra itinerante con nove gruppi di figuranti sulla passione di Cristo. Il giorno successivo il Venerdì Santo si svolge la Processione del Cristo morto e dell'Addolorata. Inoltre da alcuni anni i riti della Settimana Santa si sono arricchiti di nuovi eventi. L'ultimo Venerdì di Quaresima si svolge la Via Crucis cittadina serale, il Sabato delle Palme si svolge la Sacra rappresentazione dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme, la Domenica delle palme dopo la Santa Messa ha luogo la scinuta della statua della Madonna Addolorata che poi sarà portata in processione il Venerdì Santo, mentre il giorno di Mercoledì Santo si svolge la Sacra rappresentazione dell'ultima cena.
**Tradizioni sacre**
**Madonna della Cava**
Il 19 gennaio a Marsala è festa locale e patronale. In questa data si festeggia la patrona principale e speciale protettrice della Città di Marsala, Maria Santissima della Cava. Ogni anno per il 19 gennaio, data del ritrovamento della statua della Madonna della Cava, si svolge una processione e la statua viene portata al Duomo di Marsala, dove viene celebrata la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo di Mazara del Vallo e concelebrata dall'Arciprete di Marsala e da tutti i sacerdoti della forania. Dopo la messa la statua viene riportata al suo Santuario.
Nel 2018, in occasione del 500º anniversario del ritrovamento della statua, la processione finale culmina per la prima volta con i giochi piromusicali. Per l'occasione è stato indetto il giubileo mariano straordinario della città di Marsala, che si è concluso il 19 gennaio del 2019. Il 19 gennaio viene celebrata anche la festa della Polizia municipale, perché la Madonna della Cava è stata proclamata anche Patrona della Polizia municipale di Marsala.
**Tradizioni sacre**
**San Giovanni Battista**
Ogni 24 giugno il Comune con la Parrocchia di San Tommaso di Canterbury (Chiesa Madre) organizza la festa di San Giovanni Battista compatrono di Marsala, festeggiamenti che prevedono una processione che culmina con i fuochi d'artificio sul lungomare cittadino. Da alcuni anni ai festeggiamenti si sono aggiunte altre manifestazioni tra i quali conferenze, dibattiti su alcuni temi attuali (come bullismo, violenza sulle donne e femminicidio), e spettacoli musicali. Ogni anno inoltre sul lungo mare vengono realizzarti i mercatini di piazza. Ogni anno la festa ha un tema diverso.
**Manifestazioni**
**Natale**
Durante le vacanze di Natale, il comune allestisce i mercatini di Natale presso la Via Roma, il presepe in miniatura negli scavi di San Girolamo (adiacente piazza Purgatorio) e presso il Convento del Carmine: "Il Villaggio di Babbo Natale", realizzato in patrocinio con la locale proloco e presso la contrada Granatello viene realizzato il presepe vivente.
**Manifestazioni**
**Calici di stelle**
Ogni anno in estate il comune assieme alle cantine organizza Calici di stelle, una manifestazione enologica. Sono disponibili delle degustazioni.
**Manifestazioni**
**CiancioFest**
Ogni anno nella Contrada Ciancio ha luogo nel mese di agosto la manifestazione CiancioFest, una saga paesana dove al suo interno ci sono altre manifestazioni di vario genere, e sono: un festival canoro, una gara di torte, e saghe su alcuni prodotti alimentari. Inoltre nelle varie serate non mancano concerti, spettacoli musicali, teatrali e cominci. All'interno del CiancioFest sono inseriti i festeggiamenti in onore di Maria SS. Madre della Chiesa che prevedono la scinnuta del simulacro, una novena e un triduo, la processione e i giochi pirotecnici.
**Manifestazioni**
**Marsala Expo**
Il Marsala Expo è una fiera campionaria che si tiene nell'area adibita al mercato, ogni anno nel mese di ottobre.
**Manifestazioni**
**Manifestazioni garibaldine**
Ogni anno nel mese di maggio per una settimana hanno luogo le manifestazioni garibaldine che rievocano lo sbarco a Marsala di Giuseppe Garibaldi e dei Mille avvenuto l'11 maggio 1860 e che culminano in tale giorno.
**Manifestazioni**
**Anniversario dei bombardamenti di Marsala del maggio '43**
Ogni anno l'11 maggio oltre alle manifestazioni garibaldine, ha luogo la cerimonia dell'anniversario dei bombardamenti di Marsala avvenuti l'11 maggio del 1943 e che prevedono la resa degli onori militari ai caduti militari e civili di Marsala con la deposizione della corona d'alloro al monumento ai caduti in Villa del Rosario e l'esecuzione del silenzio d'ordinanza, nonché anche convegni sulla seconda guerra mondiale.
### Istruzione
Data la forte vocazione vinicola e agricola l'istruzione agraria è garantita da un istituto tecnico agrario con una Scuola Enologia fondata dal patriota marsalese Abele Damiani e che porta il nome del suo fondatore, e da un corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Forestali (SAAFE) della Scuola Politecnica dell'Università degli Studi di Palermo con sede a Marsala.
**Scuole**
Nel territorio comunale sono presenti:
* 57 scuole dell'infanzia;
* 41 scuole primarie;
* 7 scuole secondarie di primo grado;
* 8 scuole secondarie di secondo grado, che offrono 10 diverse specializzazioni:
* istituto tecnico economico per il turismo (ex commerciale);
* istituto tecnico tecnologico (ex istituto tecnico industriale);
* liceo classico;
* liceo linguistico;
* liceo scientifico;
* liceo delle scienze umane;
* Istituto tecnico agrario;
* scuola enologica (corso di specializzazione in Viticoltura ed Enologia e specializzazione Enotecnico dell'istituto agrario);
* istituto professionale per l'agricoltura e l'ambiente di Strasatti (sezione dell'istituto agrario - accorpato nel 2000 all'istituto agrario);
* istituto professionale alberghiero (sezione dell'istituto agrario)
Nel territorio comunale è presente e attivo anche un istituto educativo audiofonolesi.
**Università**
Università degli Studi di Palermo - Scuola Politecnica Dipartimento SAAFE Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia sede distaccata del Polo Territoriale della Provincia di Trapani - Consorzio Universitario di Trapani.
### Media
**Radio**
A Marsala hanno sede tre radio locali
* Radio Azzurra Marsala
* Radio Itaca
* RMC101 (acronimo di Radio Marsala Centrale, la più antica della città)
**Giornali**
A Marsala sono presenti tre testate giornalistiche locali:
* Il Vomere (mensile)
* Marsala C'è (free press)
* Leggo Città (free press)
Inoltre, vi hanno sede diverse testate giornalistiche online tra le quali TP24, MarsalaNews, Marsala Live, Prima pagina Marsala, Sicilia Wine Food, Trileggo, ItacaNotizie.
**Tv**
* Canale 2 (ch. 297)
* Canale 3 (ch. 686)
* La Tr3 Marsala (ch. 616)
* Rmc101 Tv (ch. 612)
### Cinema
A Marsala sono stati ambientati vari film tra cui:
* Vento del Sud (1959)
* Continuavano a chiamarli i due piloti più matti del mondo (1972)
* Ristabbanna (2010)
* Briciole sul Mare ( Amazon Prime Video, 2016)
* Maltese - Il romanzo del Commissario ( Rai 1, 2017)
* Mai più Veronica (La Tr3 Marsala, 2018)
* Ad Ovest (Festival Mente Locale Young, 2021)
* Sorelle per sempre (Rai 1, 2021)
* Màkari (Rai 1, 2021 - 2022)
* The Bad Guy (Amazon Prime Video, 2022)
* Indiana Jones e il quadrante del destino (2023)
## Geografia antropica
### Urbanistica
Marsala è costituita dal punto di vista urbanistico da centri abitativi eterogenei e difformi diffusi in tutto il suo territorio tale da definirlo l'unico esempio di città-territorio in Sicilia. Nella città abitano circa 35.000 abitanti, mentre 47.000 sono diffusi tra le frazioni e le contrade. Si distinguono:
* il centro storico, racchiuso nel perimetro della città medioevale, dove sono localizzate quasi tutte le strutture monumentali, culturali e amministrative.
* il centro urbano, cresciuto attorno all'antico centro storico, che si estende a sud sulla strada per Mazara del Vallo fino alla contrada Casabianca, a nord sulla strada per Trapani fino alla contrada Santa Venera, ad est sulla strada per Salemi fino alla contrada San Silvestro.
* le contrade, che costituiscono la vera peculiarità del territorio comunale. Sono circa 100 e distano dal centro da 1 a 15 km. Si tratta di nuclei abitativi che sorgono lungo gli assi viari più importanti senza soluzione di continuità. La maggior parte di esse è priva di centro vero e proprio, ma strade ampie in cui si immettono decine di piccole vie abitate e che conducono al cosiddetto "chianu" (in lingua italiana piano), ossia un nucleo abitativo di antiche case affacciate ad un piazzale comune ove era collocato un pozzo d'acqua per l'uso delle famiglie che vi abitavano.
Il centro di Marsala conserva ancora oggi l'articolazione originale dell'asse viario, sviluppato secondo un disegno tipico dell'età ellenistica (per strigas, vie parallele e ortogonali, in contrapposizione con il modello romano per cardi e decumani).
Questo quadrilatero, delimitato anticamente da una cinta muraria della quale restano quattro bastioni cinquecenteschi, racchiude il centro storico con il quartiere spagnolo, che oggi ospita gli uffici del comune. Il nome attuale del Cassaro è Via XI Maggio. È la via principale della città e comincia da Piazza Matteotti e finisce a Porta Nuova, una delle antiche porte della città.
Le origini delle contrade invece risalgono alla fine dell'Ottocento e ai primi del Novecento e traggono origine dalla spiccata attività agricola del territorio; molti contadini risiedevano nel centro della città ma i poderi agricoli distavano anche ore di strada percorribile con carretti o asini e ciò costituiva un problema logistico non indifferente nei periodi di intensa attività (vendemmia, mietitura ecc.); l'esigenza di soggiornare nel luogo di attività per lunghi periodi diede avvio all'origine del "chianu", luogo abitativo temporaneo e successivamente definitivo da cui originano le attuali contrade.
Il territorio di Marsala nel 1978 è stato diviso in circoscrizioni amministrative per la necessità di gestire l'amministrazione ed i servizi in maniera capillare su un territorio molto articolato. Il comune veniva suddiviso in 7 quartieri urbani e in 7 borgate extraurbane, ridotte successivamente a 5 (San Leonardo-Birgi, Paolini-Bosco, Strasatti, Terrenove-Ciavolotto, Amabilina-Ciancio) ognuna costituita da un numero consistente di contrade. Le circoscrizioni sono poi state soppresse nel 2003.
### Contrade
Peculiarità del territorio comunale di Marsala è quella comprendere un altissimo numero di piccoli nuclei abitati che sorgono lungo gli assi viari più importanti senza soluzione di continuità. La maggior parte di essi è priva di centro vero e proprio ma ha un "chianu" (in lingua italiana piano, cortile), ossia un piazzale comune attorno al quale si è esteso il nucleo abitato. Il territorio di Marsala comprende oltre cento contrade, più o meno abitate in ragione della loro distanza dalla città, distinguendosi tra esse zone d'espansione edilizia nell'immediata prossimità del centro urbano, borghi saldati alla città dall'espansione urbanistica lungo le vie principali e contrade più lontane con poche abitazioni sparse.
Di seguito si riporta l'elenco delle contrade tradizionali:. Abbadessa, Addolorata, Alfaraggio, Amabilina, Bambina, Baronazzo Amafi, Bellusa, Berbarello, Berbaro, Biesina, Birgi Novi, Birgi Vecchi, Birgi Nivaloro, Bosco, Bufalata, Buttagana, Canale, Capofeto, Cardilla, Carinume, Casabianca, Casazze, Catenazzi, Chitarra, Ciancio, Ciappola, Ciavolo, Ciavolotto, Colombaio Lasagna, Conca, Cozzaro, Cozzogrande, Cuore di Gesù, Cutusio, Dammusello, Dara, Digerbato, Ettore Infersa, Falconiera, Florio, Fiumara Sant'Onofrio, Fontana di Leo, Fontanelle, Fornara, Fossarunza, Genodolfo, Giaccatello, Giammabella, Giardinello, Giunchi, Granatello, Gurgo, Isola di San Pantaleo, Isola Grande, Isola Santa Maria, Isola La Scuola, Madonna Cava Bufalata, Madonna dell'Alto Oliva, Mamuna, Mandriglie, Matarocco, Messinello, Misilla, Musciuleo, Nasco, Paolini, Pastorella, Pecorume, Perino, Pellegrino, Pispisia, Ponte Fiumarella, Porcospino, Pozzillo, Rakalia, Ranna, Rassameli, Rinazzo, Roccazzello, Salvaggi, San Giuseppe Tafalia, San Nicola, San Silvestro, Sant'Ambrogio, Sant'Anna, Santa Venera, Santi Filippo e Giacomo, San Michele Rifugio, San Leonardo, Santo Padre delle Perriere, Scacciaiazzo, Sinubio, Spagnuola, Stazzone, Strasatti, Sturiano, Tabaccaro, Terrenove, Torrelunga Puleo, Ventrischi, Zizza.
## Economia
L'economia della città è ancora oggi fortemente legata alle attività vitivinicole, anche se negli ultimi decenni il turismo cresce di anno in anno.
Importanti sono le produzioni industriali nel settore meccanico, metallurgico, robotico-automatico, nella lavorazione del vetro. Altre importanti produzioni industriali alimentari riguardano il settore dolciario e la produzione di caffè. Da contorno alla produzione vinicola e dolciaria, negli ultimi anni sono sorte numerose imprese operanti nel packaging alimentare. L'agricoltura dell'entroterra marsalese, quasi monopolizzato dai vigneti, lascia spazio comunque ad importanti produzioni di pomodoro e fragola.
Tuttavia, il turismo, ormai da anni, è diventato una fonte di reddito molto importante per la città. Con i suoi 14 km di costa con spiagge di sabbia bianca e fina, il suo mare cristallino, i facili collegamenti con le adiacenti Isole Egadi e le bellezze naturalistiche delle Saline e dello Stagnone, Marsala rappresenta un'importante località turistica.
Dal 2009 si svolge "Siciliamoexpo" rassegna in cui sono coinvolte aziende siciliane enogastronomiche, artigiane e del turismo e i buyer stranieri, organizzata dalla Camera di Commercio di Trapani. L'evento si svolge nel centro storico di Marsala, in piazza della Repubblica, nel mese di giugno.
Nel 2013 è nominata Capitale Europea del Vino. Nel 2015, il nome della città viene accostato al nuovo colore prodotto dall'azienda leader nella grafica e nelle produzioni di tipologie di colori Pantone, che ha creato un nuovo colore basandosi sull'omonimo vino prodotto nel paese.
## Infrastrutture e trasporti
### Trasporto pubblico locale
Il trasporto pubblico locale è garantito dallo SMA (Servizio Municipale Autotrasporti Marsala) che gestisce gli autobus di linea urbani e che collegano i vari quartieri del centro storico e del centro urbano, e le zone periferiche e extraurbane di Marsala, le frazioni e anche la vicina città di Petrosino con il centro urbano e storico di Marsala, con un'autostazione ubicata in pieno centro urbano.
### Collegamenti viari e ferroviari
Marsala è sede di una delle maggiori aziende di trasporti su pullman che servono il trapanese. È attraversata nel verso nord-sud dalla Strada statale 115 Sud Occidentale Sicula che la collega a nord con Trapani e lo svincolo autostradale di Marsala sull'autostrada A29 ed a sud con Mazara del Vallo. La città è anche punto d'inizio della Strada statale 188 Centro Occidentale Sicula che la attraversa nel senso ovest-est fino a collegarla con Salemi. Sia la SP.21 che la Scorrimento Veloce Marsala-Birgi collegano la città al vicino aeroporto di Trapani-Birgi.
* Strada statale 115 Sud Occidentale Sicula
* Strada statale 188 Centro Occidentale Sicula
* Strada provinciale 21 Trapani-Marsala
* Scorrimento Veloce Marsala-Birgi
La linea ferroviaria che attraversa la città da nord a sud fa parte della linea Alcamo Diramazione-Castelvetrano-Trapani. Diverse sono le fermate dei treni all'interno del territorio marsalese:
* Mozia-Birgi
* Spagnuola
* Marsala
* Terrenove
* Petrosino-Strasatti
### Collegamenti aerei e marittimi
La città è servita dall'aeroporto Vincenzo Florio (la cui pista, nella testata ovest lato mare, ricade in parte nel comune di Marsala, mentre la testata est della stessa pista e l'aerostazione ricadono nel comune di Misiliscemi), con collegamenti verso le maggiori città sia italiane che europee, distante circa 13 km dal centro cittadino.
Dal porto di Marsala gli unici collegamenti di linea sono i traghetti per le isole Egadi, facilmente raggiungibili anche con imbarcazioni private.
## Amministrazione
### Gemellaggi
* Genova, dal 2011
* Nysa, dal 2014
* Porto, dal 2016
* Modica, dal 2016
## Sport
Ha sede nel comune la società di calcio Sport Club Marsala 1912, che come massimo risultato ha disputato la Serie C1 e che, dopo la rifondazione nel 2006, ha disputato campionati dilettantistici.
Il calcio femminile è rappresentato dall'A.S.D. Marsala Calcio Femminile, società fondata nel 2000.
La città ha ben 2 squadre di pallavolo femminile: il Marsala Volley, fondata nel 1972, che attualmente disputa la Serie A2 e la Fly Volley Marsala che milita in Serie B2.
Nel comune ha sede la compagine di basket Pallacanestro Marsala, fondata nel 1972, erede della società Fiamma Marsala fondata negli anni 1960.
Marsala ospita la società di pallamano A.S.D. Il Giovinetto. Praticati sono, inoltre, la vela, il jiu jitsu brasiliano e il kitesurf.
## Galleria d'immagini
* Faro del Porto di Marsala
* Capo Boeo visto dal Lido Boeo
* Piazza della Repubblica (la piazza principale di Marsala)
* Chiesa Madre vista dalla loggia del Palazzo VII Aprile
* Porta Garibaldi
* Fontana del vino
* Imbarcadero per Mothia
* Busto di Gaio Giulio Cesare che si trova al museo archeologico Baglio Anselmi
* La Venere Lilybetana conservata nel Museo regionale Baglio Anselmi
* Sito archeologico riportato alla luce durante lavori di ampliamento del monastero di San Girolamo
* Resti del basamento di una torre punica
* Il complesso monumentale San Pietro, di notte
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1,103,710 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Vdb
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Vdb
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# Vdb
## Codici
* VDB – codice aeroportuale IATA dell'aeroporto Leirin, Fagernes, Norvegia
## Sigle
* VdB – vacanze di branco
* V.D.B. – Volontarie di Don Bosco
* vdB – catalogo van den Bergh
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3,175,934 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Bradbury
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Bradbury
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# Bradbury
## Astronomia
* 9766 Bradbury – asteroide della fascia principale
* Bradbury – cratere marziano
## Geografia
### Australia
* Bradbury – sobborgo di Sydney
### Regno Unito
* Bradbury – villaggio della parrocchia civile di Bradbury and the Isle, Durham
### Stati Uniti d'America
* Bradbury – città della Contea di Los Angeles, California
* Bradbury – comunità non incorporata della Contea di Cumberland, Illinois
## Persone
* Garrett Bradbury – giocatore di football americano statunitense
* Jack Bradbury – autore di fumetti statunitense
* John Bradbury – batterista e produttore discografico britannico
* Lee Bradbury – allenatore di calcio ed ex calciatore inglese
* Norris Bradbury – fisico statunitense
* Ray Bradbury – scrittore statunitense
* Robert N. Bradbury – regista e sceneggiatore statunitense
* Steven Bradbury – pilota automobilistico ed ex pattinatore di short track australiano
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https://it.wikipedia.org/wiki/Kick_It_In
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Kick It In
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# Kick It In
Kick It In è un singolo del gruppo musicale britannico Simple Minds, pubblicato nel 1989 dalla Virgin Music (Publishers) come terzo estratto dall'album Street Fighting Years.
## Il singolo
La canzone raggiunse la top 20 nel Regno Unito, arrivando al nº 15.
Il videoclip ufficiale del brano fu diretto da Andy Morahan.
## Tracce
Testi e musiche dei Simple Minds, eccetto ove indicato.
### 7"
**Lato 1**
* Kick It In - 4:12
**Lato 2**
* Waterfront (89 Remix) - 5:20 (Kerr, Burchill, Forbes, MacNeil, Gaynor)
### 12" e CD Mini
* Kick It In (LP Version) - 6:06
* Waterfront ('89 Remix) - 5:20
* Big Sleep (Live)- 6:35
### CD Maxi
* Kick It In - 4:20
* Waterfront ('89 Remix) - 5:20
* Big Sleep (Live) - 6:35
* Kick It In (LP Version) - 6:06
### Musicassetta
**Lato 1 e Lato 2**
* Kick It In - 4:12
* Waterfront (89 Remix) - 5:20
### CD EP (1990)
* Kick It In (LP Version) - 6:10
* Waterfront ('89 Remix) - 5:24
* Big Sleep (Live) - 6:39
* Kick It In (Unauthorised Mix) - 7:05
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https://it.wikipedia.org/wiki/Janet_Reno
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Janet Reno
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# Janet Reno
Janet Wood Reno (Miami, 21 luglio 1938 – Miami, 7 novembre 2016) è stata una politica statunitense.
## Biografia
Era la primogenita dei 4 figli di Henry Olaf e Jane Reno; il padre era un immigrato danese che venne negli USA cambiando il suo cognome (in precedenza era Rasmussen) e lavorò alla Miami News. Janet frequentò la Cornell University. Fu il 78º procuratore generale degli Stati Uniti sotto il presidente degli Stati Uniti d'America Bill Clinton (42º presidente). Si trattò della prima donna a ricoprire tale carica, ed è anche stato uno dei mandati più lunghi, secondo solo a quello svolto da William Wirt. Dopo aver terminato la sua parentesi come procuratore generale, il 17 aprile 2009, le venne assegnato il premio per l'American Judicature Society. Nel 1995 le fu diagnosticata la malattia di Parkinson, che l'avrebbe poi portata lentamente alla morte.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Barrel_of_a_Gun
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Barrel of a Gun
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# Barrel of a Gun
Barrel of a Gun è un singolo del gruppo musicale britannico Depeche Mode, pubblicato il 28 gennaio 1997 come primo estratto dal nono album in studio Ultra.
## Descrizione
Scritta da Martin Gore, si tratta della traccia d'apertura dell'album nonché la prima ad essere pubblicata a seguito dell'abbandono di Alan Wilder avvenuto due anni prima. Le sonorità risultano più cupe, con una base elettronica lenta e statica su cui si appoggia un riff distorto di chitarra e un uso particolare della voce di Dave Gahan, in gran parte filtrata.
## Video musicale
Il video è stato girato in Marocco sotto la regia di Anton Corbijn e mostra il gruppo in una casa decisamente in disordine, con carte moschicide a vista e sporcizia sul tavolo. Gahan, visibilmente scosso, attraversa il locale in atmosfere al limite dell'onirico. Nella seconda parte del video, l'unico ad essere "sveglio" nelle atmosfere distorte è Gahan, mentre Gore e Andrew Fletcher sono addormentati. Il cantante è visto con due bulbi disegnati sugli occhi e, fuori casa, continua a girarsi mentre cammina, credendosi inseguito da qualcosa. In seguito, il cappotto che indossa si ricopre di piccole luci (guanti compresi), mentre gli altri componenti del gruppo si riaddormentano appoggiati a Gahan, con davanti un'incensiera.
Parecchi spezzoni del video compaiono in Martyr.
## Tracce
Testi e musiche di Martin L. Gore.
### CD – parte 1 (Australia, Brasile, Corea del Sud, Europa, Hong Kong), MC (Australia, Polonia, Romania)
* Barrel of a Gun – 5:31
* Painkiller – 7:29
* Barrel of a Gun (Underworld Soft Mix) – 6:29
* Barrel of a Gun (One Inch Punch Mix) – 5:26
### CD – parte 2 (Australia, Europa, Hong Kong)
* Barrel of a Gun (Underworld Hard Mix) – 9:36
* Barrel of a Gun (United Mix) – 6:35
* Painkiller (Plastikman Mix) – 8:39
### CD (Benelux, Francia), 7" (Stati Uniti)
* Barrel of a Gun – 5:30
* Painkiller (Original Mix) – 7:28
### CD (Giappone)
* Barrel of a Gun – 5:32
* Painkiller – 7:29
* Barrel of a Gun (Underworld Soft Mix) – 6:29
* Barrel of a Gun (One Inch Punch Mix) – 5:25
* Barrel of a Gun (Underworld Hard Mix) – 9:38
* Barrel of a Gun (United Mix) – 6:36
* Painkiller (Plastikman Mix) – 8:38
### CD (Stati Uniti)
* Barrel of a Gun – 5:30
* Barrel of a Gun (United Mix) – 6:34
* Painkiller (Original Mix) – 7:28
### CD maxi (Canada, Stati Uniti, Taiwan)
* Barrel of a Gun (Single Version) – 5:29
* Painkiller (Plastikman Mix) – 8:39
* Barrel of a Gun (Underworld Soft Mix) – 6:27
* Barrel of a Gun (One Inch Punch Mix) – 5:23
* Barrel of a Gun (Underworld Hard Mix) – 9:36
### MC (Stati Uniti)
* Lato A
* Barrel of a Gun – 5:30
* Barrel of a Gun (3 Phase Mix) – 5:25
* Lato B
* Painkiller (Original Mix) – 7:28
### 12" (Germania, Regno Unito – parte 1, Stati Uniti)
* Lato A
* Barrel of a Gun – 5:31
* Barrel of a Gun (Underworld Hard Mix) – 9:36
* Lato B
* Barrel of a Gun (3 Phase Mix) – 5:25
* Barrel of a Gun (One Inch Punch Mix (V2)) – 5:29
* Barrel of a Gun (Underworld Soft Mix) – 6:29
### 12" (Regno Unito – parte 2)
* Lato A
* Painkiller (Plastikman Mix) – 8:39
* Painkiller – 7:29
* Lato B
* Barrel of a Gun (One Inch Punch Mix) – 5:26
* Barrel of a Gun (United Mix) – 6:35
## Formazione
Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina di Ultra:
### Gruppo
* David Gahan – voce
* Andrew Fletcher – strumentazione
* Martin Gore – strumentazione, voce
### Altri musicisti
* Kerry Hopwood – programmazione
* Dave Clayton – tastiera, programmazione tastiera
* Victor Indrizzo – percussioni
### Produzione
* Tim Simenon – produzione, missaggio
* Q – missaggio, ingegneria del suono
* Paul Hicks – assistenza tecnica
* Guy Massey – assistenza tecnica
* Lee Fitzgerald – assistenza tecnica
* Tom Rixton – assistenza tecnica
* Gary Forde – assistenza tecnica
* Lee Phillips – assistenza tecnica
* Jamie Campbell – assistenza tecnica
* Jim – assistenza tecnica
* Greg – assistenza tecnica
* Audie Chamberlain – assistenza tecnica
* Robbie Kazandjian – assistenza tecnica
* Mike Marsh – mastering
* Anton Corbijn – direzione artistica, fotografia, copertina principale
* Brian Dowling – stampa dei colori
* Area – design interni
## Classifiche
| Classifica (1997) | Posizione massima |
| - | - |
| Australia | 33 |
| Austria | 15 |
| Belgio (Fiandre) | 37 |
| Belgio (Vallonia) | 18 |
| Danimarca | 6 |
| Europa | 5 |
| Finlandia | 3 |
| Francia | 22 |
| Germania | 3 |
| Irlanda | 13 |
| Italia | 1 |
| Norvegia | 6 |
| Paesi Bassi | 50 |
| Regno Unito | 4 |
| Spagna | 1 |
| Stati Uniti | 47 |
| Stati Uniti (alternative) | 11 |
| Stati Uniti (dance singles sales) | 5 |
| Svezia | 1 |
| Svizzera | 30 |
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6,575,503 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Alfred_Uhry
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Alfred Uhry
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# Alfred Uhry
Alfred Fox Uhry (Atlanta, 3 dicembre 1936) è un drammaturgo, sceneggiatore e librettista statunitense, vincitore di un Premio Oscar, di un Premio Pulitzer e di due Tony Award.
## Biografia
Ha studiato all'Università Brown ed è noto soprattutto per aver scritto la Trilogia di Atlanta, composta dai drammi A spasso con Daisy (Premio Pulitzer per la drammaturgia, 1988), The Last Night of Ballyhoo (Tony Award alla migliore opera teatrale, 1997) e dal musical Parade con musiche di Jason Robert Brown (Tony Award al miglior libretto di un musical, 1999).
Nel 1989 scrive la sceneggiatura per l'omonimo adattamento cinematografico di A spasso con Daisy (Driving Miss Daisy), diretto da Bruce Beresford e interpretato da Jessica Tandy, Morgan Freeman, Dan Aykroyd e Patti LuPone. La sceneggiatura gli vale l'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale nel 1990, una delle quattro statuette vinte dal film.
## Filmografia parziale
### Sceneggiatore
* Mystic Pizza, regia di Donald Petrie (1988)
* A spasso con Daisy (Driving Miss Daisy), regia di Bruce Beresford (1989)
## Riconoscimenti
* Premio Oscar
* 1990 – Migliore sceneggiatura non originale per A spasso con Daisy
* Premio Pulitzer
* 1988 – Premio Pulitzer per la drammaturgia per A spasso con Daisy
* Tony Award
* 1976 – Candidatura come Miglior libretto di un musical per The Robber Bridegroom
* 1997 – Migliore opera teatrale per The Last Night of Ballyhoo
* 1999 – Miglior libretto di un musical per Parade
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https://it.wikipedia.org/wiki/Suicide_Season
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Suicide Season
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# Suicide Season
Suicide Season è il secondo album in studio del gruppo musicale britannico Bring Me the Horizon, pubblicato il 29 settembre 2008 dalla Visible Noise Records e dalla Epitaph Records.
## Descrizione
Lanciato con il brano The Comedown, l'album fa subito notare il notevole cambiamento dal precedente Count Your Blessings, con il gruppo che decide di ridurre le sonorità deathcore comunque presenti in parte in alcune tracce per dare più spazio alla sperimentazione e a un suono più compatto e vicino al metalcore.
L'album è arrivato alla posizione numero 47 della Official Albums Chart e alla numero 28 in Australia.
### Suicide Season - Cut Up!
In concomitanza con il tour da headliner del gruppo nel Regno Unito, il 2 novembre 2009 l'album è stato ripubblicato con la denominazione Suicide Season - Cut Up! e comprendente un disco aggiuntivo costituito da remix dei brani realizzati da svariati artisti, come Skrillex, Shawn Crahan degli Slipknot e Utah Saints. Riguardo alla concezione del progetto, il cantante Oliver Sykes ha dichiarato:
«Tutto è cominciato perché ho un amico che si occupa di roba elettronica e gli ho chiesto se voleva remixare uno dei nostri brani [...] Eravamo affascinati dal risultato finale e ho pensato che sarebbe stato grandioso se avessimo avuto ogni brano remixato! Abbiamo parlato dell'idea alla nostra etichetta e ai nostri manager e hanno pensato fosse una buona idea. Da lì, siamo arrivati con una lista di personale a cui sarebbe piaciuto remixare i nostri brani e abbiamo iniziato a inviare e-mail.»
Nel 2010 la riedizione è stata commercializzata anche in edizione deluxe con l'aggiunta di un DVD.
## Tracce
Testi di Oliver Sykes, musiche dei Bring Me the Horizon.
* The Comedown – 4:09
* Chelsea Smile – 5:02
* It Was Written in Blood – 3:45
* Death Breath – 4:20
* Football Season Is Over – 1:55
* Sleep with One Eye Open – 4:16
* Diamonds Aren't Forever – 3:48
* The Sadness Will Never End – 5:22
* No Need for Introductions, I've Read About Girls Like You on the Backs of Toilet Doors – 0:59
* Suicide Season – 8:17
### Tracce multimediali
* The Comedown – 4:16 – video
* Pray for Plagues – 4:23 – video
### Contenuto bonus in Suicide Season - Cut Up!
* CD
* The Comedown (Robotsonics) – 5:17
* Chelsea Smile (KC Blitz) – 4:12
* It Was Written in Blood (L'Amour La Morgue) – 4:58
* Death Breath (Toxic Avenger) – 4:33
* Football Season Is Over (After the Night) – 3:57
* Sleep with One Eye Open (Tek-One) – 4:41
* Diamonds Aren't Forever (I Haunt Wizards) – 3:55
* The Sadness Will Never End (Skrillex) – 6:03
* No Need for Introductions (Benjamin Weinman) – 2:46
* Suicide Season (The Secret Handshake) – 2:56
* Football Season Is Over (Utah Saints) – 5:02
* Sleep with One Eye Open (M. Shawn Crahan) – 5:55
* Chelsea Smile (Travis McCoy) – 3:42
* Suicide Season (Outcry Collective) – 5:05
* Chelsea Smile (Live in Siberia) – 5:55 – video
* The Sadness Will Never End (Live in Siberia) – 5:03 – video
* Written in Blood (Live in Siberia) – 3:56 – video
* DVD
* Live in Mexico City (Concert)
* Live in Siberia (Concert)
* The Comedown (Video)
* Chelsea Smile (Video)
* Diamonds Aren't Forever (Video)
* The Sadness Will Never End (Video)
## Formazione
### Bring Me the Horizon
* Oliver Sykes – voce
* Lee Malia − chitarra solista
* Curtis Ward − chitarra ritmica
* Matt Kean − basso
* Matt Nicholls − batteria, percussioni
### Altri musicisti
* Sam Carter − voce in The Sadness Will Never End
* JJ Peters − voce in Football Season Is Over
* Luis Dubuc − sintetizzatore in Chelsea Smile
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34,315 |
https://it.wikipedia.org/wiki/Architetto
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Architetto
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# Architetto
L'architetto (abbreviato arch.) è la figura professionale esperta della progettazione urbanistica, edilizia e architettonica, del restauro dei monumenti, della progettazione del paesaggio, dell'allestimento, dell'estimo immobiliare e del disegno. È storicamente tra gli attori principali della trasformazione dell'ambiente costruito. Gli architetti trovano impiego non solo nel campo dell'edilizia, ma anche in settori più o meno affini alla progettazione architettonica, come design, ergonomia e grafica informatica.
Il termine deriva dal greco ἀρχιτέκτων (arkhitekton), parola composta da arkhi (capo), particella prepositiva che serve a denotare responsabilità e consapevolezza di colui che si accinge a costruire, e tékton particella che riguarda l'azione, l'operatività (tecnico, ingegnere). Dal termine "architetto" è derivato quello di "architettura", non il contrario.
Malgrado quello di architetto sia un termine specifico riferito a un professionista laureato e abilitato, il termine è spesso usato in un senso più generico per definire chi viene incaricato di progettare l'edificazione (o demolizione) di un ambiente attraverso gli strumenti della ragione (per esempio alcuni progettisti di software o designer). Il titolo di architetto è tutelato dalla legge, in Italia come in molti altri Paesi europei, e dunque si può fregiarsi di tale titolo solo a seguito a titolo accademico, abilitazione professionale e iscrizione all'ordine professionale.
## Storia
Il fenomeno architettonico è stato sempre presente nella cultura dell'uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civiltà a civiltà o da epoca ad epoca; fornire pertanto una definizione universale di architettura e del compito dell'architetto risulta non facile.
Da che l'uomo acquisì capacità cognitive tali da potersi organizzare in civiltà, l'architettura è sempre esistita. L'architettura è nata anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo è tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civiltà. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente. Con la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata però di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura è spesso frutto di valori etici e di uno studio con approccio quasi scientifico sul modo di operare.
La capacità di ottemperare a necessità pratiche quali resistenza strutturale, abitabilità ed utilizzo da parte degli abitanti si è unita nelle civiltà storiche con la capacità di esprimere in forme costruite la temperie e la contingenza della cultura in cui si costruisce, nell'antica Grecia questo insieme di cognizioni e sensibilità ebbe un unico nome: TEKNE (Τέχνη), questo concetto si perse fino a quando le capacità tecniche arrivarono a consentire una completa espressività al progettista, congiuntura che avvenne tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, con le molte innovazioni tecnologiche intervenute.
Il termine architetto, derivato nelle lingue occidentali dal latino, è di origine greca: ἀρχιτέκτων (pronuncia architéktōn), parola composta dai termini ἀρχή (arché) e τέκτων (técton) che significa "ingegnere", "capo costruttore", "primo artefice" o proprio "architetto". Il primo termine, ἀρχη – connesso con ἀρχειν (árchein), “principiare”, “comandare” –, esprime in greco antico il significato di "impresa", "partenza", "origine", "fondazione" o "guida". Introdotto da Anassimandro, ἀρχη trova nella Metafisica di Aristotele (V, 1, 1012b-1013a) la sua prima completa definizione, conservatasi fino alla modernità. Aristotele distingue almeno sei accezioni del termine, riconducibili ai due significati principali di ἀρχη, ossia primo per importanza o primo in ordine temporale. Quando primato valoriale e primato temporale coincidono, ἀρχη esprime la divinità: Dio come massimo valore e causa prima di tutte le cose. Il secondo termine, τέκτων (técton), richiama diversi significati, tra i quali "inventare", "creare", "plasmare", "costruire": il fare tecnico ma anche l'arte, il fare manuale ma anche l'artigianato. L'unione dei due termini in ἀρχιτέκτων viene introdotta da Erodoto, Storie (III, 60, 4), e vuole indicare chi provveda a dar norma razionale alla costruzione di alcunché. Il riferimento all'edilizia o all'abitazione non è affatto esplicito; anzi, l'ἀρχιτέκτων originariamente si occupa di quanto è "costruibile" in generale. Questa interpretazione è sancita dal romano Vitruvio, autore del primo vero trattato in cui viene data una prima definizione della disciplina e si delinea la figura dell'architetto e delle sue conoscenze, il quale definisce l'architettura come attività che "nascitur ex fabrica et ratiocinatione", cioè dalle capacità costruttive congiunte alla consapevolezza teorica.
«L'architettura, disciplina dell'edificare, sceglie, dirige e giudica i contributi pratici e teorici di molte altre scienze ed arti. (…) il vero architetto dovrà possedere doti intellettuali e attitudine all'apprendere… Sia perciò competente nel campo delle lettere e soprattutto della storia, abile nel disegno e buon matematico; curi la sua preparazione filosofica e musicale; non ignori la medicina, conosca la giurisprudenza e le leggi che regolano i moti degli astri... Dal momento che dunque questa disciplina è così importante, supportata e arricchita da numerose e svariate forme di cultura, non credo che possano definirsi subito a buon diritto architetti, se non coloro che siano giunti alla vetta suprema dell'architettura dopo esser stati nutriti della conoscenza della maggior parte della letteratura e dell'arte, attraverso la salita per questi gradi delle discipline. Ma forse sembrerà sorprendente agli inesperti che una natura umana impari alla perfezione un numero così grande di insegnamenti e li conservi nella memoria. Quando però avranno constatato che tutte le discipline hanno tra loro una sostanziale comunanza di oggetti, si convinceranno che può accadere facilmente; una cultura enciclopedica infatti è come un corpo unico composto da queste membra.»
(Vitruvio, architetto del I secolo a.C., De architectura)
## Aspetti professionali
Gli architetti sono dei professionisti, come lo sono medici, avvocati, ingegneri, agronomi, farmacisti e commercialisti, in quanto è loro richiesto un percorso formativo specifico e una precisa abilitazione professionale (esame di stato o d'abilitazione). I requisiti per l'ingresso alla professione possono variare notevolmente a seconda della nazione in cui operano.
### La professione in Italia
Per accedere alla professione di architetto in Italia è richiesta la laurea magistrale in Architettura / Ingegneria edile-Architettura, classe LM-4 (vecchio ordinamento o classe 4/S). L'abilitazione professionale di architetto si ottiene superando un esame di stato, superato il quale è consentita l'iscrizione all'ordine professionale degli "Architetti, Pianificatori Territoriali, Paesaggisti e Conservatori dei beni architettonici e ambientali".
I laureati dei nuovi ordinamenti con laurea triennale (classe L-17 Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile, classe L-23 Scienze e tecniche dell'edilizia e classe L-7 Ingegneria civile e ambientale) hanno diritto a sostenere l'esame di abilitazione per iscriversi all'"Albo degli Architetti e Pianificatori iunior". Il loro titolo sarà quello di architetto iunior, ed avranno alcune limitazioni nell'ambito professionale, ovvero potranno svolgere attività di collaborazione alle attività di progettazione degli architetti senior e degli ingegneri e svolgere incarichi in forma autonoma relativamente a costruzioni civili semplici con l'uso di metodologie standardizzate.
Architettura è tra i corsi di laurea a numero chiuso organizzati a livello centrale direttamente dallo Stato disciplinati dalla Legge 264 del 2 agosto 1999.
L'Ordine degli Architetti (che a seguito di una recente riforma raccoglie anche i pianificatori (urbanisti), i paesaggisti e i conservatori dei beni architettonici e ambientali) è il supremo organo di tutela professionale, ed è organizzato su base provinciale. All'interno dell'ordine vi sono attualmente diverse classi e categorie, a seconda della specifica abilitazione, come previsto dall'Albo Unico CNAPPC.
La legge italiana riconosce ai laureati in architettura prerogative equivalenti agli ingegneri civili o edili con possibilità di iscriversi regolarmente al medesimo ordine dopo il superamento degli esami di stato. Rimane campo esclusivo dell'architetto l'intervento su manufatti storico-architettonici vincolati dalla legislazione specifica.
Altri professionisti del settore edilizio sono il dottore agronomo, il geometra e il perito industriale specializzato in edilizia (perito edile); tali figure professionali hanno limitazioni quantitative rispetto ad architetti ed ingegneri a seguito di un diverso (dottori agronomi) oppure più breve percorso di studi (geometri e periti edili), finalizzato all'apprendimento di aspetti basilari e complementari del lavoro nell'edilizia, nell'estimo, nella topografia e nella progettazione di modeste costruzioni civili.
## Riconoscimenti
Il riconoscimento più prestigioso per un architetto a livello mondiale è considerato il Premio Pritzker, che si può considerare l'equivalente del Nobel. Molto importante anche il Premium Imperiale conferito dall'Imperatore del Giappone. Altri riconoscimenti sono conferiti dall'American Institute of Architects e dal Royal Institute of British Architects (RIBA).
## L'architetto navale
L'architetto navale è laureato in architettura; un ingegnere navale opera nel campo dell'architettura navale, ossia quella branca dell'ingegneria navale che si occupa della progettazione delle forme di carena e dello studio delle caratteristiche idrostatiche, idrodinamiche, di tenuta al mare e di manovrabilità della nave.
In tale ambito scientifico, ci si riferisce spesso al comune architetto come architetto civile per distinguerlo da quello navale; in quanto l'architetto civile ai sensi del (R.D.31 dicembre 1923 n. 2909) "disposizioni concernenti l'esame di Stato"; il Laureato, in architettura e ingegneria edile, è lui stesso laureato in ingegneria, Classe 4/S; a seguito della riforma Universitaria del 1999/509 che fissa le denominazioni delle Classi di Laurea quindi i titoli di una stessa classe hanno medesimo valore legale, per quell'ambito. A tal proposito si piò menzionare la Scuola di Architettura Urbanistica ingegneria delle costruzioni del Politecnico di Milano che ha attivato sia i corsi AUIC-ARCH che AUIC-ING. ai fini della formazione degli ingegneri
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https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Maria_Pico_della_Mirandola
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Antonio Maria Pico della Mirandola
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# Antonio Maria Pico della Mirandola
Antonio Maria Pico della Mirandola (Mirandola, dopo il 1442 – Roma, 6 marzo 1501) è stato un militare italiano, fu signore della Mirandola e conte della Concordia.
## Biografia
Secondo figlio di Gianfrancesco I Pico della Mirandola, signore della Mirandola e di Giulia Boiardo, la sua data di nascita esatta non è conosciuta, tuttavia nacque sicuramente dopo il fratello primogenito Galeotto (nato nell'agosto 1442).
Il 9 novembre 1467, alla morte del padre, succedette nel dominio della Signoria della Mirandola, congiuntamente ai fratelli Galeotto I e Giovanni, la cui investitura fu confermata dall'imperatore nel febbraio 1469, e il successivo agosto i fratelli si accordarono per dividersi il patrimonio, per quanto la madre Giulia Boiardo avesse chiesto l'aiuto del duca di Modena per risolvere alcune questioni.
Nel frattempo, terminati gli studi, Antonmaria si diede al mestiere delle armi e il 13 settembre 1468 assaltò la rocca di Spilamberto (occupata illecitamente da 15 anni dal conte Ugo Rangoni, che la difendeva con Venceslao Rangoni) insieme al cugino Niccolò Rangoni, allo zio Uguccione Rangoni e al Signore di Carpi. Il duca di Ferrara Borso d'Este scrisse contrariato dell'assedio ad Antonmaria, che si difese sostenendo di essere stato costretto dal cugino Niccolò e in ogni caso di aver consegnato la rocca ad Ercole d'Este, che aveva poi processato e cacciato via Ugo Rangoni.
Nel 1469 venne arruolato dalla Repubblica di Venezia, prendendo parte alla sfortunata spedizione di Niccolò Canal nell'isola di Negroponte (1469-1470), assediata e poi conquistata dagli Ottomani di Maometto II.
Il 10 aprile 1470 Antonmaria venne accusato da un testimone del delitto di lesa maestà, per cui Galeotto I lo imprigionò in una torre per due anni, insieme al suo cancelliere e alla madre Giulia Boiardo. Nella seconda metà del 1470 Antonmaria dettò il proprio testamento che venne spedito in custodia al Marchese di Mantova.
Dopo essere stato liberato, il 14 marzo 1473 sposò Costanza Bentivoglio, figlia di Sante Bentivoglio, signore di Bologna e Ginevra Sforza, figlia del Signore di Pesaro. Rinsaldò inoltre l'amicizia con gli Estensi, tanto che fece parte degli ambasciatori inviati a Napoli per prelevare e scortare a Ferrara Eleonora d'Aragona, futura sposa di Ercole d'Este.
Non rassegnandosi all'usurpazione del dominio sulla Mirandola da parte del fratello Galeotto, nel 1481 si recò a Roma per chiedere l'aiuto di papa Sisto IV, che processò al Campidoglio il testimone che nel 1470 aveva accusato falsamente Antonmaria, facendogli tagliare il naso e le orecchie. Sisto IV, che il 15 giugno aveva scomunicato i veneziani e i loro alleati nella guerra di Ferrara (incluso Galeotto I Pico), passò a difendere Antomaria Pico per recuperare quanto ingiustamente tolto dal fratello. Divenuto capitano dell'esercito della lega, Antonmaria venne inviato nel 1483, insieme al duca di Calabria, al duca di Pitigliano e Virginio Orsini, a soccorso del duca di Ferrara attaccato dai veneziani.
Nel frattempo Galeotto I Pico si era alleato con i veneziani, cosicché il papa spedì Alfonso di Calabria all'assedio della Concordia il 12 novembre 1483 con 27 squadre di armati ed altrettanti di cavalleggeri; dopo l'intervento di Sigismondo d'Este, i fratelli Pico furono riappacificati con l'assegnazione di Mirandola a Galeotto e di Concordia ad Antonmaria. Altre discordie sorte poco dopo, portarono ad una nuova pace tra i Pico il 10 dicembre. Nel 1484 la questione fu rimessa in discussione e, mediatori i veneziani e il duca di Milano, fu stabilito il mantenimento dei beni allodiali ad Antonmaria e la restituzione del castello della Concordia a Galeotto. Ciononostante, la disputa fra fratelli non ebbe mai fine, con continue scaramucce ed attacchi tra le due parti. Il 28 gennaio 1488, approfittando dell'assenza di Antonmaria, Galeotto attaccò il castello della Concordia, ma venne respinto dal castellano Sergio Sifola di Trani, marito di Giulia Pico. Continuando le dispute territoriali col fratello Antonmaria, l'imperatore Massimiliano incaricò il duca di Milano Ludovico Sforza, il vescovo di Reggio, i conti Matteo Maria Boiardo e Francesco Maria Rangoni di risolvere finalmente la questione, che venne giudicata a sfavore di Antonmaria Pico. A seguito di ciò, l'imperatore emanò il diploma del 28 aprile 1494 con cui, riconoscendo il dominio di Galeotto, eresse la Mirandola in primogenitura, dichiarando Giovanni Francesco II Pico quale futuro unico erede dello Stato mirandolese (fino ad allora il dominio della Signoria era stata sempre stata condivisa tra fratelli). Le contese tra fratello tuttavia continuarono per tutta la vita (il 26 marzo 1496 tentò una mediazione anche Girolamo Savonarola), tanto che il 9 dicembre 1496 l'imperatore condannò Antonmaria per fellonia, confermando il titolo di Galeotto.
Alla morte del fratello Galeotto (9 aprile 1499), Antonmaria fece ritorno alla Concordia il 1º agosto, giusto in tempo per veder litigare i nipoti Gianfrancesco II e Ludovico I, che lui stesso riappacificò. Dopo un breve soggiorno a Venezia, ritornò definitivamente a Roma, dove il 24 luglio 1500 dettò il proprio testamento, lasciando in eredità il proprio dominio a Ludovico. Il 6 marzo 1501 morì nella sua casa di Campo Marzio e venne sepolto presso la Basilica di Santa Maria in Aracoeli, dove la figlia Givevra fece realizzare un elegante sarcofago.
## Discendenza
Antonmaria sposò in prime nozze Costanza Bentivoglio, figlia di Sante Bentivoglio, signore di Bologna e Ginevra Sforza, figlia del Signore di Pesaro. Ebbero tre figli:
* n.n., nato il 1º novembre 1476 e morto in giovane età;
* Violante (18 aprile 1474-c.1506), sposò nel 1493 Giberto VII da Correggio, generale pontificio;
* Ginevra, sposò dopo il 1494 Giovanni Battista Conti di Roma (morto fra il 25 aprile e il 21 luglio 1501) e, rimasta vedova, nel 1502 divenne monaca del convento di Sant'Orsola a Firenze.
Ebbe anche la figlia naturale Giulia, sposata a Sergio Sifola di Trani (Castellano di Concordia).
Rimasto vedovo, il 1º marzo 1492 - tramite procura rilasciata ad Alfonso di Calabria e alla presenza del re e della regina e con la benedizione del Papa, sposò la calabrese Raimonda Tocco, figlia di Leonardo III Tocco, che poi andò a prendere nella seconda metà di maggio. Raimonda morì a Concordia dopo il 17 ottobre 1494, senza figli.
## Ascendenza
| | Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni |
| - | - | - | - | - |
| | | | Francesco II Pico | Paolo Pico |
| | | | Francesco II Pico | Isabella Malaspina |
| | | Giovanni I Pico | Francesco II Pico | Isabella Malaspina |
| | | Giovanni I Pico | ? | ? |
| | Gianfrancesco I Pico | | ? | ? |
| | Gianfrancesco I Pico | | Guglielmo Bevilacqua | Francesco Bevilacqua |
| | | | Guglielmo Bevilacqua | Anna Zavarise |
| | | Caterina Bevilacqua | Guglielmo Bevilacqua | Anna Zavarise |
| | | Caterina Bevilacqua | Taddea Tarlati | ? |
| | | | Taddea Tarlati | ? |
| Antonio Maria Pico | | | Taddea Tarlati | ? |
| Antonio Maria Pico | | | Matteo Boiardo | ? |
| | | | Matteo Boiardo | ? |
| | | Feltrino Boiardo | Matteo Boiardo | ? |
| | | Feltrino Boiardo | Bernardina Lambertini | ? |
| | | | Bernardina Lambertini | ? |
| | Giulia Boiardo | | Bernardina Lambertini | ? |
| | Giulia Boiardo | | Gherardo VI da Correggio | Giberto IV da Correggio |
| | | | Gherardo VI da Correggio | Orsolina Pio |
| | | Guiduccia da Correggio | Gherardo VI da Correggio | Orsolina Pio |
| | | Guiduccia da Correggio | ? | ? |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Gardner_Minshew
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Gardner Minshew
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# Gardner Minshew
Gardner Flint Minshew II (Flowood, 16 maggio 1996) è un giocatore di football americano statunitense che milita nel ruolo di quarterback per gli Indianapolis Colts della National Football League (NFL).
## Carriera
### Jacksonville Jaguars
Minshew fu scelto nel corso del sesto giro (178º assoluto) del Draft NFL 2019 dai Jacksonville Jaguars. L'8 settembre 2019 debuttò nella contro i Kansas City Chiefs quando il titolare Nick Foles fu costretto a lasciare il campo per un infortunio alla spalla. Completò 22 passaggi su 25 per 275 yard, 2 touchdown e un intercetto subito nella sconfitta per 26–40. La sua percentuale di completamento dell'88% fu la migliore della storia per un giocatore al debutto (minimo 15 passaggi tentati), oltre che un record di franchigia per un giocatore dei Jaguars. Per questa prestazione fu premiato come miglior rookie della settimana. Minshew fu nominato titolare dopo che fu accertata per Foles la rottura di una clavicola. La prima vittoria giunse nella gara del giovedì del terzo turno in cui passò 204 yard e 2 touchdown contro i Tennessee Titans, venendo premiato ancora come rookie della settimana. Alla fine di settembre fu premiato come rookie offensivo del mese in cui passò 7 touchdown e subì un solo intercetto.
Nonostante le buone prestazioni di Minshew, in corsa per il titolo di rookie offensivo dell'anno, il 5 novembre i Jaguars annunciarono che il ristabilito Foles sarebbe tornato a partire titolare nel decimo turno. Dopo due sconfitte e un'altra prestazione negativa di Foles nel primo tempo della settimana 13, l'allenatore Doug Marrone rimise in campo Minshew con la squadra in svantaggio per 25-0 contro i Tampa Bay Buccaneers. La sua stagione si chiuse con 3.271 yard passate, 21 touchdown e 6 intercetti subiti in 14 presenze, di cui 12 come titolare.
Prima della stagione 2020 i Jaguars cedettero quasi tutti i loro giocatori migliori ed erano sfavoriti nel debutto stagionale contro gli Indianapolis Colts. Minshew invece completò 19 passaggi su 20 per 173 yard e 3 touchdown nella vittoria a sorpresa per 27-20. Fu il quinto quarterback della storia della NFL a completare il 95% di passaggi in una partita. Seguirono una serie di sette sconfitte consecutive prima che Minshew fosse costretto a saltare la gara della settimana 9 per un infortunio a un pollice. Quando si fu ristabilito l'allenatore Doug Marrone gli preferì come titolari Jake Luton e Mike Glennon ma dopo delle cattive prestazioni Minshew tornò titolare nella settimana 15 contro i Baltimore Ravens in cui passò 226 yard e 2 touchdown nella sconfitta. La sua annata si chiuse con 2.259 yard passate, 16 touchdown e 5 intercetti in nove partite, di cui una sola vittoria.
### Philadelphia Eagles
Il 28 agosto 2021 Minshew fu scambiato con i Philadelphia Eagles per una scelta del sesto giro del Draft 2022. Nella settimana 13 partì come titolare al posto dell'infortunato Jalen Hurts, guidando gli Eagles alla vittoria con 242 yard passate e 2 touchdown contro i New York Jets.
Prima delle settimana 16 della stagione 2022, con gli Eagles già sicuri di un posto nei playoff, Minshew fu nominato titolare al posto di Hurts.
### Indianapolis Colts
Il 16 marzo 2023 Minshew firmó un contratto di un anno del valore di 3,5 milioni di dollari con gli Indianapolis Colts. Nel primo turno fu la riserva del rookie Anthony Richardson mentre la settimana successiva gli subentrò dopo un infortunio guidando la squadra alla vittoria contro i Texans passando 171 yard e un touchdown. Con Richardson alle prese con i postumi di una commozione cerebrale, fu nominato titolare per la gara del terzo turno, in cui guidò i Colts alla vittoria sui Baltimore Ravens con 227 yard passate e un touchdown. Dal turno successivo Richardson tornò titolare ma nella settimana 5 si infortunò nuovamente e Minshew gli subentrò portando la squadra alla vittoria con 11 passaggi completati su 14 per 155 yard. Dopo quella partita NFL.com definì Minshew il miglior quarterback di riserva di tutta la NFL. Con Richardson fuori per un lungo periodo di tempo, partì come titolare nel sesto turno ma disputò la prima prova negativa della stagione subendo tre intercetti nella sconfitta contro i Jaguars. Si riprese la settimana successiva passando due touchdown e segnandone altri due su corsa contro la difesa dei Cleveland Browns, la migliore della lega fino a quel momento. I Colts furono sconfitti di un solo punto. Nel tredicesimo turno Minshew passò due touchdown, incluso quello della vittoria nei tempi supplementari, contro i Tennessee Titans. Nella settimana 15 i Colts si trovarono in svantaggio per 13-0 contro i Pittsburgh Steelers a inizio gara ma segnarono trenta punti consecutivi, andando a vincere con Minshew che passò 215 yard ed ebbe i massimi stagionali in touchdown passati (3) e passer rating (123,4). Nell'ultimo turno i Colts necessitavano di una vittoria contro i Texans per qualificarsi per i playoff ma furono sconfitti per 31-21 in una gara in cui il quarterback passò 141 yard, senza touchdown e intercetti.
## Palmarès
### Franchigia
* National Football Conference Championship: 1
Philadelphia Eagles: 2022
### Individuale
* Rookie offensivo del mese: 1
settembre 2019
* Rookie della settimana: 7
1ª, 3ª, 4ª e 5ª, 7ª, 8ª e 17ª del 2019
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https://it.wikipedia.org/wiki/Biochimica
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Biochimica
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# Biochimica
La biochimica o chimica biologica è la branca della chimica che studia le reazioni chimiche complesse che danno origine alla vita: oggetto di studio sono la struttura e le trasformazioni dei componenti delle cellule, come proteine, carboidrati, lipidi, acidi nucleici e altre biomolecole.
Sebbene vi sia un grande numero di diverse biomolecole, sono tutte essenzialmente composte dagli stessi costituenti di base (genericamente chiamati monomeri), posizionati in ordini diversi. Ogni classe di biomolecole ha un set di differenti subunità.
La biochimica del metabolismo cellulare e del sistema endocrino è già stata ampiamente descritta. Altre aree della biochimica includono lo studio del codice genetico (DNA, RNA), la sintesi proteica, il meccanismo di trasporto della membrana cellulare e la trasduzione del segnale.
## Sviluppo della biochimica
Originariamente si credeva che la vita non fosse soggetta alle normali leggi della chimica, contrariamente agli oggetti inanimati. Si pensava che soltanto gli esseri viventi potessero produrre le molecole della vita (da altre biomolecole preesistenti). Ma già verso la fine del Settecento si stabilirono i principi di partenza della biochimica, grazie alle ricerche di Lavoisier e di Spallanzani sulla respirazione degli organismi viventi.
Nel 1828, Friedrich Wöhler pubblicò una ricerca sulla sintesi dell'urea, provando che i composti organici possono essere creati artificialmente, seguito pochi anni dopo dalle analisi e sintesi di Justus von Liebig che consentirono le prime applicazioni pratiche della nuova disciplina, tra le quali la fertilizzazione con concimi inorganici.
L'alba della biochimica può essere considerata la scoperta del primo enzima, la diastasi, nel 1833, da parte di Anselme Payen. Nonostante il termine "biochimica" sembri essere stato usato per la prima volta nel 1881 (la parola chimica biologica invece risale al 1826 ed è attribuibile a Huenefeld), è generalmente accettato che la parola sia stata coniata formalmente nel 1903 da Carl Neuber, un chimico tedesco. Da allora la biochimica ha fatto grandi passi in avanti, specialmente a partire dalla metà del XX secolo, con lo sviluppo di tecniche come la cromatografia, la diffrattometria a raggi X, la spettroscopia NMR e simulazioni delle dinamiche molecolari. Queste tecniche permisero la scoperta e l'analisi dettagliata di numerose molecole e delle sequenze metaboliche delle cellule, come la glicolisi ed il Ciclo di Krebs (o ciclo dell'acido citrico).
Le scoperte della biochimica vengono applicate in molte aree, dalla genetica alla biologia molecolare, dall'agricoltura alla medicina.
## I carboidrati
La funzione dei carboidrati è duplice: strutturale e di riserva energetica. Gli zuccheri sono carboidrati, anche se ci sono carboidrati che non sono zuccheri. Sulla Terra esistono molti più carboidrati di qualsiasi altro tipo di biomolecola. Il più semplice tipo di carboidrato è un monosaccaride, che tra le altre proprietà contiene carbonio, idrogeno e ossigeno nella proporzione 1:2:1 (formula generale $C_nH_{2n}O_n,$ dove n vale almeno 3). Il glucosio, uno dei più importanti carboidrati, è un esempio di monosaccaride. Così come il fruttosio, lo zucchero che dà alla frutta il suo caratteristico sapore dolce. Due monosaccaridi possono essere uniti assieme usando la sintesi per disidratazione, nella quale un atomo di idrogeno viene rimosso dalla fine di una molecola ed un gruppo ossidrile (-OH) viene rimosso dall'altra. Il gruppo H-OH o $H_2O$ viene poi rilasciato come una molecola di acqua, da cui il nome disidratazione. La nuova molecola, consistente in due monosaccaridi, viene chiamata disaccaride ed è tenuta insieme da un legame glicosidico oppure da altri tipi di legame. Può anche verificarsi la reazione opposta, chiamata idrolisi, usando una molecola di acqua per scindere il disaccaride mediante rottura del legame glicosidico. Il disaccaride più conosciuto è il saccarosio (il comune zucchero da tavola o zucchero di canna), che è composto da una molecola di glucosio ed una di fruttosio legate assieme. Un altro importante disaccaride è il lattosio, che consiste in una molecola di glucosio ed una di galattosio. In età avanzata la produzione di lattasi (l'enzima che idrolizza il lattosio in glucosio e galattosio) tipicamente decresce, determinando una deficienza di lattasi, che conduce alla cosiddetta "intolleranza al lattosio".
Quando più di due (solitamente da tre a dieci) monosaccaridi sono legati assieme, viene a formarsi un oligosaccaride (dal greco, la radice oligo- significa "poco"). Queste molecole di solito vengono usate come marcatori e segnali, ma possono avere anche altri tipi di funzioni.
Più monosaccaridi legati assieme formano un polisaccaride. I monosaccaridi possono essere legati in una lunga catena lineare oppure in una catena ramificata. I tre più comuni polisaccaridi sono la cellulosa, l'amido ed il glicogeno, formati dalla ripetizione di monomeri di glucosio. La cellulosa è prodotta dai vegetali ed è un importante componente strutturale delle loro cellule. Gli esseri umani non possono produrre cellulosa, né digerirla poiché sono privi dell'enzima β-glicosidasi adibito proprio alla scissione di questa. L'amido è un polisaccaride di deposito del glucosio. Il glicogeno, invece, è un carboidrato animale; viene usato dall'uomo come deposito di energia.
Il glucosio è la più importante fonte di energia per la maggior parte delle forme di vita ed un gran numero di vie cataboliche convergono su di esso. Ad esempio, i polisaccaridi vengono spezzati nei loro monomeri (la glicogeno fosforilasi rimuove i residui di glucosio dal glicogeno). I disaccaridi come il lattosio o il saccarosio vengono scissi nei due monosaccaridi che li compongono. Il glucosio è metabolizzato da un importantissimo processo, ampiamente conservato nelle specie viventi, composto di dieci tappe e chiamato glicolisi, il cui risultato finale è la rottura di una molecola di glucosio in due molecole di piruvato; questo produce anche due molecole di adenosintrifosfato (ATP), l'energia utilizzata dalle cellule, assieme a due equivalenti ridotti convertendo il NAD in NADH. Questo processo non richiede ossigeno; quando l'ossigeno non è disponibile (o le cellule non possono utilizzarlo), il NAD viene ripristinato convertendo il piruvato in lattato (accade ad esempio nell'uomo), oppure in etanolo (nel lievito). Altri monosaccaridi come il galattosio ed il fruttosio possono essere convertiti nei composti intermedi della glicolisi. Nelle cellule aerobiche con sufficiente ossigeno, come la maggior parte delle cellule umane, il piruvato può essere metabolizzato ulteriormente. Esso viene convertito irreversibilmente in acetil-CoA, dando come prodotto di scarto un atomo di carbonio sotto forma di biossido di carbonio, generando un ulteriore equivalente riducente di NADH. Le due molecole di acetil-CoA (da una molecola di glucosio) entrano poi nel ciclo di Krebs, producendo altre due molecole di ATP, sei di NADH e due molecole legate di $FADH_2,$ e rilasciando il carbonio restante come biossido di carbonio. Le molecole ridotte di NADH e $FADH_2$ entrano poi nel sistema di trasporto elettronico, nel quale gli elettroni vengono trasferiti ad una molecola di ossigeno, producendo acqua, e gli originari $NAD^+$ e FAD vengono rigenerati. Per questo motivo gli esseri umani inspirano ossigeno ed espirano biossido di carbonio. L'energia di trasferimento degli elettroni dagli stati di alta energia di NADH e $FADH_2$ viene utilizzata per generare altre 28 molecole di ATP (soltanto due erano state prodotte nella glicolisi), per un totale di 32 molecole di ATP. È chiaro che usare ossigeno per ossidare completamente il glucosio, fornisce all'organismo una grande energia, ed è per questo che le forme di vita complesse comparvero sulla Terra soltanto quando nell'atmosfera si accumularono forti quantità di ossigeno.
Nei vertebrati, durante la contrazione vigorosa (nel sollevamento pesi o nello sprint, ad esempio) i muscoli scheletrici non ricevono abbastanza ossigeno per sviluppare l'energia richiesta, e così viene impiegato il metabolismo anaerobico, convertendo il glucosio in lattato (acido lattico). Il fegato può rigenerare il glucosio mediante la gluconeogenesi. Questo processo non è esattamente l'opposto della glicolisi e richiede una quantità tripla di energia guadagnata con la glicolisi (vengono utilizzate sei molecole di ATP, mentre nella glicolisi ne vengono prodotte due). Il glicogeno (così come l'amido nelle piante) può essere considerato una riserva di glucosio per le necessità dell'organismo. Il glicogeno conservato nel fegato, infatti, viene utilizzato per riportare alla normalità i livelli ematici di glucosio durante il digiuno. Il glicogeno presente nei muscoli, invece, viene usato esclusivamente per i muscoli stessi, nel corso di impegnativi sforzi contrattili.
## Le proteine
Allo stesso modo dei carboidrati, alcune proteine hanno una funzione strutturale. Ad esempio i movimenti delle proteine actina e miosina sono responsabili della contrazione dei muscoli scheletrici. Una proprietà che molte proteine possiedono è quella di legarsi a particolari molecole o classi di molecole; possono essere estremamente selettive in ciò che legano. Gli anticorpi sono un esempio di proteine che si attaccano ad un tipo specifico di molecole. Infatti l'ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay), che fa uso di anticorpi, è uno dei più sensibili test che la medicina moderna usa per identificare varie biomolecole. Probabilmente le più importanti proteine sono gli enzimi. Queste sorprendenti molecole riconoscono specifiche molecole reagenti chiamate substrati e sono in grado di catalizzare le reazioni in cui essi sono coinvolti. Abbassando l'energia di attivazione, un enzima riesce a velocizzare una reazione di un tasso di circa $10^{11}$ e oltre: una reazione che in condizioni normali impiegherebbe 3000 anni per completarsi spontaneamente, in presenza di enzimi può impiegare meno di un secondo. L'enzima non viene utilizzato nel processo ed è libero di catalizzare la stessa reazione con un nuovo set di substrati. Usando vari agenti modificatori, l'attività dell'enzima può essere regolata, permettendo il controllo della biochimica cellulare nel suo insieme.
### Composizione
Essenzialmente le proteine sono catene di amminoacidi. Un amminoacido è costituito da un atomo di carbonio legato a quattro gruppi:
* Un gruppo amminico, $-NH_2;$
* Un gruppo carbossilico, -COOH;
(Questi gruppi in particolari condizioni fisiologiche esistono nella forma Zwitterionica come $-NH_3^+$ e $-COO^−)$
* Un atomo di idrogeno disposto sopra al carbonio (C);
* Un gruppo -R (radicale), differente per ogni amminoacido. In funzione delle proprietà chimiche di tale gruppo, un amminoacido viene classificato come acido, basico, idrofilo (o polare) e idrofobo (o apolare).
Esistono venti amminoacidi standard. Alcuni di questi hanno funzioni così come sono oppure in una forma modificata. Il glutammato, ad esempio, è un importante neurotrasmettitore.
Gli amminoacidi possono essere legati assieme tramite un legame peptidico. In questa sintesi per disidratazione viene rimossa una molecola di acqua ed il legame peptidico lega l'azoto del gruppo amminico di un amminoacido con il carbonio del gruppo carbossilico dell'amminoacido contiguo. La molecola risultante viene chiamata dipeptide, mentre le corte catene di amminoacidi (di solito meno di 30) prendono il nome di peptidi o polipeptidi e le catene più lunghe sono le proteine. Ad esempio l'albumina, presente nel siero, contiene 585 residui amminoacidici.
### Struttura
La struttura delle proteine è tradizionalmente descritta come una gerarchia a quattro livelli.
* La struttura primaria di una proteina semplice consiste nella sua sequenza lineare di amminoacidi (ad esempio "alanina-glicina-triptofano-serina-glutammato-asparagina-glicina-lisina-...").
* La struttura secondaria consiste nella morfologia locale. Alcune combinazioni di amminoacidi tendono a ripiegarsi in una spirale chiamata α-elica (alcune sono facilmente osservabili nell'immagine schematica più in alto).
* La struttura terziaria è l'intera struttura tridimensionale della proteina, determinata dalla sequenza degli amminoacidi. Infatti una singola sostituzione può cambiare l'intera struttura. I foglietti β dell'emoglobina contengono 146 residui amminoacidici; la sostituzione del glutammato in posizione 6 con una valina ne cambia il comportamento, provocando l'anemia falciforme.
* Infine la struttura quaternaria riguarda la struttura delle proteine con più subunità peptidiche, come l'emoglobina che ne possiede 4. Non tutte le proteine hanno più di una subunità.
### Metabolismo delle proteine
Le proteine ingerite vengono di solito scisse in singoli amminoacidi o in dipeptidi nell'intestino tenue e in seguito assorbiti. Possono poi essere ancora legati assieme a formare nuove proteine. I prodotti intermedi della glicolisi, del ciclo di Krebs e della via dei pentoso fosfati possono essere utilizzati per produrre tutti i 20 amminoacidi, e molti batteri e piante posseggono tutti gli enzimi necessari a sintetizzarli. L'uomo ed altri mammiferi invece non possono sintetizzarne la metà: isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina, ovvero gli amminoacidi essenziali che devono essere assunti con la dieta. I mammiferi posseggono invece gli enzimi necessari alla sintesi di alanina, asparagina, aspartato, cisteina, glutammato (o acido glutammico), glutammina, glicina, prolina, serina e tirosina. Possono produrre anche arginina ed istidina, ma non in quantità sufficienti per i giovani animali in crescita, quindi anche questi ultimi due amminoacidi vengono di solito considerati essenziali.
Se da un amminoacido viene rimosso un gruppo amminico, questo lascia dietro di sé uno scheletro di carbonio chiamato α-chetoacido. Gli enzimi transaminasi possono facilmente trasferire un gruppo amminico da un amminoacido (trasformando quest'ultimo in α-chetoacido) ad un altro α-chetoacido, trasformandolo in amminoacido. Questo processo è molto importante nella biosintesi degli amminoacidi, come per molte altre trasformazioni biochimiche.
Gli amminoacidi possono essere anche utilizzati per produrre energia. Tale processo porta l'amminoacido ad essere scisso in una molecola di ammoniaca ed in uno scheletro carbonioso. L'ammoniaca $(NH_3,$ esistente in forma di ione ammonio $NH_4^+$ nel sangue), ad alte concentrazioni è tossica. Per questo in tutti gli animali si è sviluppato il metodo più adatto alla sua escrezione. Gli organismi unicellulari rilasciano semplicemente l'ammoniaca nell'ambiente. Similmente, i pesci della classe Osteichthyes, o pesci ossei, possono rilasciarla nell'acqua dove è facilmente diluita. In generale i mammiferi convertono l'ammoniaca in urea tramite il ciclo dell'urea, prima della sua espulsione.
## I lipidi
Il termine lipide comprende un gran numero di molecole ed in senso esteso comprende tutti i composti di origine biologica insolubili in acqua o apolari, incluse le cere, gli acidi grassi, i fosfolipidi derivati degli acidi grassi, gli sfingolipidi, i glicolipidi ed i terpenoidi, come retinoidi e steroidi. Alcuni lipidi sono molecole lineari alifatiche, mentre altri hanno una struttura ad anello. Possono essere flessibili oppure rigidi.
La maggior parte dei lipidi ha una zona a carattere polare, pur essendo in gran parte apolare. Generalmente il corpo è apolare o idrofobico, cioè non interagisce bene con solventi polari come l'acqua. La testa è invece polare, o idrofila e tende ad associarsi ai solventi polari. Nel caso del colesterolo la parte polare è il gruppo -OH (idrossile o alcol); nel caso dei fosfolipidi i gruppi polari sono più ingombranti e più polari.
## Gli acidi nucleici
Un acido nucleico è una molecola complessa ad alto peso molecolare, composta da catene di nucleotidi, che trasmettono le informazioni genetiche. I più noti acidi nucleici sono il DNA e l'RNA, presenti in tutte le cellule viventi e nei virus.
Gli acidi nucleici, chiamati in questo modo per via della loro presenza nel nucleo delle cellule, sono anche detti biopolimeri. I monomeri di cui sono formati sono chiamati nucleotidi, ognuno dei quali ha tre componenti:
* Una base azotata (purinica o pirimidinica);
* Uno zucchero pentoso;
* Un gruppo fosfato
Gli acidi nucleici differiscono tra loro per lo zucchero contenuto nelle loro catene. Il DNA (o acido desossiribonucleico), ad esempio, contiene desossiribosio. Anche le basi azotate differiscono nei due tipi di acidi nucleici (DNA ed RNA): adenina, citosina e guanina sono presenti in entrambi, mentre la timina presente nel DNA è sostituita nell'RNA dall'uracile.
## Relazioni con altre scienze biologiche a scala molecolare
I ricercatori in biochimica utilizzano tecniche di ricerca originali, ma combinano sempre più queste nuove tecniche con altre prese in prestito dalla genetica, dalla biologia molecolare e dalla biofisica. Non è mai esistita una precisa linea di demarcazione tra queste discipline in termini di tecniche e contenuti, ma i membri di ognuna di esse sono stati in passato molto "territoriali". I termini biologia molecolare e biochimica sono praticamente intercambiabili. L'immagine seguente è uno schema che illustra le possibili relazioni tra queste discipline.
* La biochimica è lo studio delle sostanze chimiche e dei processi vitali degli organismi viventi.
* La genetica è lo studio dell'effetto delle differenze genetiche sugli organismi, che spesso possono essere causate dall'assenza di un normale componente (ad esempio un gene); lo studio degli organismi mutanti, mancanti di uno o più componenti funzionali, con riferimento al cosiddetto "wild-type" o al normale fenotipo.
* La biologia molecolare è lo studio dei sostegni molecolari del processo di replicazione, trascrizione e traduzione del materiale genetico. Il dogma centrale della biologia molecolare, secondo cui il materiale genetico è trascritto nell'RNA e poi tradotto in proteine, oltre ad essere un modello molto semplificato, può essere considerato un buon punto di partenza per la comprensione in questo campo di indagine. Questo modello, comunque, è in via di revisione, alla luce di nuovi ruoli riguardanti l'RNA.
* La biologia chimica punta a sviluppare nuovi strumenti basati su piccole molecole che permettono di raccogliere dettagliate informazioni sui sistemi biologici provocando loro minime perturbazioni. Infine la biologia chimica impiega sistemi biologici per creare ibridi artificiali tre biomolecole ed elementi sintetici (ad esempio capsidi virali svuotati che possono diventare vettori per terapie geniche o altri medicinali).
## Metodologie biochimiche
Nell'ultimo ventennio ha assunto sempre maggiore importanza l'analisi chimico-fisica delle biomolecole, con particolare accento alla loro struttura al fine di correlare quest'ultima alla funzione delle molecole stesse. In particolare, tre tecniche sono utilizzate con questi fini:
* Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare
* Diffrattometria a raggi X
* Spettrometria di massa
È sempre crescente, inoltre, l'interesse verso studi computazionali/statistici di biomolecole attraverso tre importanti metodologie computazionali:
* Dinamica molecolare
* Meccanica quantistica
* Bioinformatica
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https://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_di_Micerino
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Piramide di Micerino
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# Piramide di Micerino
La Piramide di Micerino o Menkaure, eretta nell'ultima area libera dell’altopiano roccioso di Giza, era il cenotafio del sovrano denominato Neter Menkaura ossia «Divino [è] Micerino» ed è la più piccola delle tre piramidi della piana.
## Struttura
* Altezza totale iniziale 65,5 metri.
* Altezza odierna 62 metri.
* Base quadrata con lato di 103,4 metri.
* Angolo basale 51°20'25".
* Volume (arr) 252.500 m³.
## Caratteristiche esterne
Costruita circa 450 metri a sud-ovest rispetto alla piramide di Chefren, dimostra la fretta del costruttore, che la edificò in più riprese, materiali vari e varie tecniche. Ed è stata costruita nel 2510 a.c. circa
Il suo volume non supera i 250.000 m³ ossia un decimo di quella di Cheope presentando la particolarità dei blocchi molto più grandi anche di quella di Chefren, ma le facce della piramide hanno superfici imperfette e le pietre sembrano sistemate senza l'armonia delle altre due.
In origine la piramide avrebbe dovuto essere tutta ricoperta di granito rosso di Assuan ma la prematura morte di Micerino la fece frettolosamente terminare dal XVI corso in su con il bianco calcare di Tura.
Il lato nord conserva parte del rivestimento, che però verso l'alto non risulta liscio dando così l'impressione di un lavoro non terminato.
Vi è anche un'ampia breccia, dovuta al figlio di Saladino, al-Malik al-ʿAzīz ʿUthmān b. Yūsuf, che l'aprì nel 1196 per cercare l'aureo corredo funerario del sovrano Micerino.
* Rivestimento esterno in granito
* Geroglifici sul rivestimento esterno
## Caratteristiche interne
L'interno della piramide è molto complesso, presenta un ingresso a nord a circa 4 metri d'altezza ed una discenderia rivestita in granito rosa di circa 32 metri e con un'inclinazione di 26° che conduce ad un vestibolo decorato con bassorilievi con il motivo a "facciata di palazzo" ed un successivo grande corridoio di circa 13 metri di lunghezza, 4 metri di larghezza e 4 metri di altezza.
Questo corridoio sbocca nell'originale camera funeraria posta 6 metri sotto il livello del suolo che presenta una fossa, nel pavimento, atta ad accogliere un sarcofago e dalla quale parte un corridoio che conduce nel nulla e che nel progetto originale doveva sfociare all'esterno, prima del cambio di progetto in corso d'opera.
Dopo la variazione del progetto ed ampliamento della piramide, una rampa con finta volta in granito rosa porta alla definitiva camera funeraria, orientata sull'asse nord-sud come negli antichi sepolcri, che conteneva il sarcofago, decorato sempre a facciata di palazzo ed oggi disperso.
La ricchezza della piramide è data dalla massiccia presenza del granito proveniente dalle lontane cave dell'Alto Egitto pietra molto dura ed estremamente difficoltosa da lavorare.
Il granito fu asportato già dal 500 d.C. e nel 1827 il pascià Muhammad Alì lo usò per la costruzione dell'arsenale di Alessandria.
Una caratteristica notata dagli studiosi è che i segni lasciati sulle pareti dagli attrezzi degli operai egizi indicano con certezza che il primo corridoio inferiore è stato scavato dall'interno verso l'esterno mentre il secondo, quello superiore esattamente dall'esterno verso l'interno.
## Tempio funerario
Il Tempio funerario di Micerino era l'edificio del complesso funerario piramidale destinato al culto del sovrano e situato sull'altopiano di Giza ad oriente della propria piramide.
Purtroppo non resta molto del tempio perché, iniziato in pietra da Micerino, fu finito dal figlio Shepseskaf per la prematura scomparsa del padre e per urgenti esigenze di culto terminò l'edificio in mattoni crudi intonacati che non hanno resistito al trascorrere del tempo nonostante restauri e ampliamenti durante la VI dinastia.
Costruito ad est della piramide, aveva una struttura complessa con numerosi ambienti ed era unito mediante una rampa processionale discendente lunga circa 600 metri, al tempio a valle.
Alcune cronache pervenuteci ci dicono che era ancora intatto nel XVIII secolo ma quando nel 1906 l'archeologo George Reisner iniziò la ricerca del tempio trovò solo il perimetro con le fondamenta ed il lato est con blocchi di circa 200 tonnellate di peso.
Il tempio, progettato da Micerino, aveva tutte le caratteristiche di una monumentale grandiosità e ricalcava quello di Cheope. Ma il sovrano poté costruire solo il portico ad ovest, il cortile e la sala delle nicchie con il rivestimento a facciata di palazzo.
Attraverso un corridoio si giunge in un atrio con sei pilastri in granito che immette direttamente nel santuario mentre lateralmente vi sono una serie di ambienti e magazzini.
La parte riservata al culto sacerdotale era la cappella funeraria in cui una depressione sul pavimento indicava la presenza di una falsa porta e relativa tavola delle offerte.
Una sala ad ovest ospitava la statua del re ed una barca solare.
Nel tempio funerario furono rinvenuti da Resner nel 1907 i frammenti di due statue in alabastro di Micerino che erano sepolte vicino al muro esterno di uno dei magazzini in una galleria scavata in un canale per il deflusso delle acque e seppelliti da sabbia e detriti.
## Galleria d'immagini
* In primo piano resti del tempio funerario
* In primo piano resti del tempio funerario
* Tempio funerario
* Rampa processionale
* Tempio funerario direttamente connesso alla piramide
* Rivestimento in granito
* Mattoni crudi
* Rivestimento irregolare della piramide visto dal tempio
## Tempio a valle
Il tempio a valle di Micerino era l'edificio del complesso funerario piramidale adibito al culto del sovrano relativamente all'imbalsamazione, alla cerimonia di apertura della bocca ed era situato nella valle, vicino alle sponde del Nilo.
Nel 1908, l'archeologo George Reisner iniziò la ricerca del tempio a valle, terminato dal figlio di Micerino, Shepseskaf, in mattoni crudi come il tempio funerario e del quale quasi nulla ci è pervenuto.
L'edificio che era collegato al tempio funerario da una rampa processionale ascendente lunga oltre 600 metri, presentava un ingresso, un vestibolo con quattro colonne, magazzini, corridoi ed un cortile con sei colonne dal quale si accedeva al santuario circondato da varie stanze.
Qui, Reisner, nel luglio del 1908, scoprì le splendide triadi in scisto, nel complessivo numero di otto, di cui quattro in frammenti e quattro intatte delle quali tre sono conservate al museo de Il Cairo ed una al Museum of Fine Arts di Boston.
Nel gennaio del 1909, ritrovò la famosa diade, oggi al museo di Boston, ma nel complesso il tempio restituì numerose statue in varie fasi di lavorazione che hanno consentito successivamente di ricostruire il metodo usato dagli Egizi nella statuaria.
Gli egittologi ipotizzano che in origine vi fossero tante triadi quanti i nòmi ed i gruppi statuari rappresentavano le offerte votive per il ka del sovrano che pervenivano da ogni parte dell'Egitto.
## Galleria d'immagini
* Discenderia
* Rivestimento interno "a facciata di palazzo"
* Camera con cinque nicchie per statue
* Camera con cinque nicchie per statue
* Camera funeraria
* Scanalature di sbarramento
## Storiografia
Gli studi sulla piramide di Micerino confermano che fu costruita in modo non omogeneo, terminata solo dopo la morte del sovrano dal figlio Shepseskaf e già in tempi remoti sparì la memoria dell'ingresso.
L'ufficiale britannico Richard William Howard Vyse e lo studioso John Shea Perring lo cercarono nel 1837, riuscendo, a penetrare attraverso la breccia aperta dal figlio del Saladino ma senza poter raggiungere la camera funeraria. Alla fine, liberarono il lato nord ed il 29 luglio 1837 a 4 metri dal suolo trovarono l'entrata. Raggiunta la prima camera funeraria rinvennero un sarcofago ligneo di epoca saitica, forse dovuto ad un restauro della tomba, su cui vi era il nome di Menkaure ed i resti mummificati di un uomo, forse ladro di tombe. Nella seconda camera, gli scopritori, trovarono un meraviglioso sarcofago di basalto decorato a "Facciata di palazzo" e con modanatura a gola egizia purtroppo vuoto, con il coperchio spezzato e di cui, fortunatamente, ci è pervenuto il disegno e la descrizione. Poi, nel 1838, il prezioso reperto prese la via del British Museum ma affondò in mare al largo di Cartagena, insieme alla nave Beatrice che lo trasportava.
## Racconti e leggende
Più modesta delle illustri vicine, la piramide restò incompiuta perché come narra Erodoto, il sovrano Micerino aveva più interesse verso la figlia che a terminare la piramide. In realtà questo fantasioso racconto non trova altra conferma storica e la causa è forse da ricercarsi nel carattere del sovrano meno ambizioso dei suoi predecessori.
Un altro racconto sempre riferito ad Erodoto diceva che un oracolo avrebbe predetto al sovrano solo sei anni di vita. Micerino fece accendere allora migliaia di lampade affinché fosse sempre giorno e gli anni si raddoppiassero a dodici. Anni che passò cercando solo i piaceri e le delizie dell'esistenza escludendo le tribolazioni di una costruzione notevole come una piramide.
Una leggenda racconta che il sovrano Cheope fece giurare al figlio Chefren e al nipote Micerino che le loro piramidi sarebbero state edificate di dimensioni più piccole della sua e così il figlio per aggirare il giuramento costruì la sua più piccola ma su terreno rialzato ed il nipote invece l'avrebbe resa la più preziosa usando materiali come il granito, basalto ed alabastro.
Di sicuro questa piramide non fu costruita da schiavi incatenati e frustati in quanto in un decreto dello stesso Micerino viene ordinato che "... nessun uomo esegua lavoro forzato ma secondo la propria soddisfazione".
Fu l'ultima piramide costruita con maestria, mentre le successive sono oggi solamente un cumulo di macerie.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Caccia_al_killer%3A_Monster
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Caccia al killer: Monster
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# Caccia al killer: Monster
Caccia al killer: Monster (Aileen Wournos: American Boogeywoman) è un film statunitense del 2021, diretto e sceneggiato dal regista Daniel Farrands.
## Trama
Subito prima della sua esecuzione, la serial killer e prostituta Aileen Wuornos concede un'intervista in cui racconta alcune vicende precedenti a quelle balzate agli onori di cronaca. La donna parla di quando all'età di 20 anni sposò l'anziano facoltoso Lewis Fell contro il volere di sua figlia e degli amici di famiglia, dovendo costantemente affrontare violenze e soprusi di uomini intenzionati ad abusare di lei e di donne intenzionate a farla sentire inferiore per via del suo status sociale di precedenza.
La donna racconta una storia secondo cui il commercialista di Fell aveva scoperto il suo passato criminoso e in cui, nel contempo, il suo stesso fratello malato di cancro si era messo sulle sue tracce per obbligarla a coinvolgere anche lui nella sua nuova vita. Tali vicende, secondo quando narrato da Wuornos, l'avrebbero portata a compiere diversi omicidi precedenti a quelli per cui è stata condannata, incluso quello del fratello malato. Dalla morte di quest'ultimo, la criminale guadagna inoltre diecimila dollari dovuti a un'assicurazione sulla vita.
Queste vicende distraggono Aileen dal suo scopo primario, ossia vendicarsi della madre che la abbandonò da bambina: quest'ultima viene intercettata tuttavia da Jennifer, la figlia di Lewis, e dal suo fidanzato Grady, che scoprono così come il racconto sugli abusi che Aileen ha subito da bambina fossero una bugia. In seguito a ciò, dopo che Fell scopre quanto l'ormai defunto commercialista Victor scoperto sul suo conto, Aileen prova a uccidere anche lui e sua figlia: dopo aver fallito scappa via, tuttavia l'incontro con un altro uomo con cui aveva avuto un brutto diverbio ne provocherà il pestaggio con conseguente cambiamento del suo aspetto fisico.
Il racconto di Aileen si rivela quasi completamente privo di fondamento: la donna ha raccontato al giornalista una serie di bugie perché, a suo dire, i media hanno comunque l'interesse di distorcere la verità su casi come il suo. La donna viene dunque giustiziata senza rivelare altri dettagli interessanti sulla sua vita.
## Produzione
Il film viene immediatamente dopo altre produzioni analoghe del regista, quali film sulle vicende di vittime come Sharon Tate e Nicole Brown Simpson e assassini come Ted Bundy.
## Distribuzione
Nel marzo 2021 la Voltage Pictures ha acquistato i diritti per la distribuzione del film. Sebbene in un primo momento avrebbe dovuto essere distribuito nei cinema, l'opera è stata distribuita direttamente nei mercati home video e on demand.
## Accoglienza
Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve il 20% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 3,1 su 10 basato su 5 critiche.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Rostanh_de_Merguas
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Rostanh de Merguas
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# Rostanh de Merguas
Rostaing de Merguas o Mergas (... – ...; fl. XIII secolo) è stato un trovatore minore provenzale del tardo XIII secolo, originario di Vaucluse. Potrebbe essere il trovatore descritto nell'indice del canzoniere C, un manoscritto occitano del XIV secolo, come escudier de la Ylha (scudiero di l'Isle-sur-la-Sorgue). Gli si attribuisce una canso. Gli viene anche attribuita a un certo punto la canzone Non sai cal conseilh mi prenda, ma quest'ultima è opera di Cadenet. Rostanh viene chiamato de Melies nella rubrica del canzoniere H.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Hatcher_Hughes
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Hatcher Hughes
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# Hatcher Hughes
Hatcher Hughes (Polkville, 12 febbraio 1881 – New York, 19 ottobre 1945) è stato un drammaturgo statunitense.
## Biografia
Decimo dei degli undici figli di Andrew Jackson Hughes e Martha Jane Gold, Hughes studiò all'Università del Nord Carolina, dove ottenne la laurea triennale nel 1907 e magistrale dal 1909. Dal 1912 cominciò a insegnare letteratura inglese alla Columbia University. Hughes è noto soprattutto per la sua attività teatrale: è infatti autori di sei drammi per le scene, tra cui La fiumana della morte, che gli valse il Premio Pulitzer per la drammaturgia.
Hughes fu sposato con Janet Ranney Cool dal 1930 e la coppia ebbe una figlia, Ann Ranney Hughes.
## Teatro
* A Marriage Made in Heaven (1918)
* Wake Up, Jonathan! (scritto con Elmer Rice, 1921)
* Hell-Bent fer Heaven (1924),
* Ruint (1920)
* It's a Grand Life (1930)
* The Lord Blesses the Bishop (1934)
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https://it.wikipedia.org/wiki/Diocesi_di_La_Rochelle
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Diocesi di La Rochelle
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# Diocesi di La Rochelle
La diocesi di La Rochelle (in latino: Dioecesis Rupellensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Poitiers. Nel 2021 contava 400.000 battezzati su 648.199 abitanti. È retta dal vescovo Georges Colomb, M.E.P.
Dal 1852 ai vescovi di La Rochelle è concesso di portare il titolo di "vescovi di Saintes" (Sanctonensis).
## Territorio
La diocesi comprende il dipartimento della Charente Marittima e la collettività d'oltremare di Saint-Pierre e Miquelon.
Sede vescovile è la città di La Rochelle, dove si trova la cattedrale di San Luigi. Nel territorio diocesano sorgono due ex cattedrali: a Saintes la basilica di San Pietro, che fu cattedrale della diocesi di Saintes e ha ora il rango di concattedrale; e a Saint-Pierre (Saint-Pierre e Miquelon) la chiesa di San Pietro, ex cattedrale del vicariato apostolico delle Isole di Saint-Pierre e Miquelon. L'antica cattedrale di San Pietro a Maillezais si trova oggi nel dipartimento della Vandea, nel territorio della diocesi di Luçon.
In seguito alla riorganizzazione territoriale messa in atto alla fine del XX secolo, il numero delle parrocchie è stato ridotto da oltre 470 alle attuali 47, raggruppate in 8 decanati: La Rochelle, Rochefort, Royan, Saintes, piana dell'Aunis, Saint-Jean-d'Angély, Alto Saintonge e Saint-Pierre e Miquelon.
## Storia
La diocesi di Maillezais fu eretta il 13 agosto 1317 con la bolla Salvator noster di papa Giovanni XXII, contemporaneamente a quella di Luçon, ricavandone il territorio dalla diocesi di Poitiers (oggi arcidiocesi), a causa soprattutto dell'eccessiva estensione territoriale di quest'ultima e dell'incremento del numero di abitanti che aveva raggiunto il milione di unità. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Bordeaux.
La sede episcopale fu installata nell'abbazia benedettina di San Pietro di Maillezais, fondata verso la fine del X secolo. La nuova diocesi integrava l'arcipretura di Ardin, i decanati di Bressuire, Fontenay-le-Comte, Saint-Laurent-sur-Sèvre e Vihiers, per un totale di 284 parrocchie ripartite su un territorio comprendente la maggior parte del Basso-Poitou (una parte del sud-est dell'attuale Vandea, la parte settentrionale del dipartimento dei Deux-Sèvres e quella sudoccidentale del dipartimento di Maine e Loira).
Per alcuni anni François Rabelais fu canonico della cattedrale di Maillezais.
Durante le guerre di religione la chiesa cattedrale venne distrutta, ciò che rese impossibile la residenza dei vescovi e del capitolo; per questo motivo la sede fu trasferita momentaneamente a Fontenay-le-Comte. Nel 1629 papa Urbano VIII raccomandò a Henri de Béthune la ricostruzione degli edifici distrutti, ma il tentativo non andò a buon fine.
Così il 4 maggio 1648 in forza della bolla In supereminenti di papa Innocenzo X, alla diocesi di Maillezais furono accorpati i territori, sottratti alla parte settentrionale della diocesi di Saintes, dell'isola di Ré, dell'Aunis e de La Rochelle, per un totale di 92 parrocchie. Contestualmente, alla Rochelle fu trasferita la sede episcopale e la diocesi assunse il nome attuale. Con queste decisioni si intese fermare l'influenza protestante nella città di La Rochelle.
Nel 1742 il vescovo Augustin-Roch de Menou pose la prima pietra della nuova cattedrale, che venne ultimata nel 1784 e consacrata da François-Joseph-Emmanuel de Crussol d'Uzès il 27 giugno. Questo edificio sostituiva la precedente chiesa di San Bartolomeo, che funse da procattedrale per diversi anni e che venne distrutta da un incendio nel 1687.
In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 i confini della diocesi furono adattati a quelli dei dipartimenti. La diocesi si estendeva sui dipartimenti della Charente Marittima e della Vandea, comprendendo così le diocesi di Luçon e la maggior parte di quella di Saintes, che furono soppresse. Dovette in compenso cedere buona parte del territorio dell'antica sede di Maillezais alle diocesi di Poitiers e di Nantes.
Il 6 ottobre 1822 la diocesi di Luçon fu ripristinata, ricavandone il territorio dalla diocesi di La Rochelle. Con quest'ultima modifica, la diocesi si ritrovò notevolmente modificata rispetto alla situazione precedente la rivoluzione francese: tutto il territorio della diocesi di Maillezais prima del 1648 non faceva più parte del nuovo assetto diocesano; se prima del 1789 La Rochelle, città episcopale, si trovava all'estremo sud della diocesi, ora era collocata invece all'estremo nord.
Il 22 gennaio 1852 i vescovi di La Rochelle ottennero il privilegio di aggiungere al proprio titolo quello della diocesi soppressa di Saintes, la cui antica cattedrale si trova nel territorio diocesano.
L'8 dicembre 2002, in seguito alla riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche francesi, è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Poitiers.
Nel 2009 è stata istituita la sede vescovile titolare corrispondente all'antica sede di Maillezais, che attualmente si trova fuori dai confini della diocesi, nella diocesi di Luçon.
Il 1º marzo 2018 in forza del decreto La situation ecclésiale della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli è stato accorpato nel territorio diocesano il vicariato apostolico delle Isole di Saint-Pierre e Miquelon, contestualmente soppresso, comprendente 2 parrocchie nella collettività d'oltremare di Saint-Pierre e Miquelon.
## Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
### Vescovi di Maillezais
* Geoffroy Pouvreau, O.S.B. † (13 agosto 1317 - dopo il 1333 deceduto)
* Guillaume (Sambuti?) † (menzionato nel 1336)
* Jean de Marconnay † (prima del 1343 - 1359 ? deceduto)
* Guy de Faye † (20 febbraio 1359 - 1380 deceduto)
* Jean Rousseau, O.P. † (4 giugno 1380 - 2 maggio 1382 nominato antivescovo di Osimo)
* Pierre de Thury † (2 maggio 1382 - 12 luglio 1385 dimesso)
* Jean Le Masle † (12 luglio 1385 - 1419 deceduto)
* Guillaume de Lucé † (16 ottobre 1420 - 1432 dimesso)
* Thibaut de Lucé † (6 marzo 1433 - ?)
* Louis Rouault † (prima del 1455 - 1475 ?)
* Jean III d'Amboise † (31 luglio 1475 - 18 giugno 1481 nominato vescovo di Langres)
* Federico Sanseverino † (5 novembre 1481 - 1508 dimesso) (amministratore apostolico)
* Pietro Accolti † (1511 - 10 marzo 1518 dimesso) (amministratore apostolico)
* Philippe de Luxembourg † (10 marzo 1518 - 24 marzo 1518 dimesso) (amministratore apostolico)
* Geoffroi d'Estissac † (24 marzo 1518 - 1543 deceduto)
* Jacques d'Escoubleau de Sourdis † (27 giugno 1543 - 1560 dimesso)
* Pierre de Pont-Levoy † (10 marzo 1561 - 1568 deceduto)
* Sede vacante (1568-1572)
* Henri d'Escoubleau de Sourdis † (16 giugno 1572 - aprile 1615 deceduto)
* Henri II d'Escoubleau de Sourdis † (18 maggio 1616 - 16 luglio 1629 nominato arcivescovo di Bordeaux)
* Henri de Béthune † (19 novembre 1629 - 4 maggio 1648 dimesso)
### Vescovi di La Rochelle
* Jacques Raoul de La Guibourgère † (4 maggio 1648 - 15 maggio 1661 deceduto)
* Henri-Marie de Laval de Bois-Dauphin † (21 novembre 1661 - 19 o 22 novembre 1693 deceduto)
* Charles-Madeleine Frézeau de Frèzelière † (17 maggio 1694 - 4 novembre 1702 deceduto)
* Étienne de Champflour † (14 maggio 1703 - 26 novembre 1724 deceduto)
* Jean-Baptiste de Brancas † (5 settembre 1725 - 17 agosto 1729 nominato arcivescovo di Aix)
* Augustin-Roch de Menou de Charnisai † (14 agosto 1730 - 26 novembre 1767 deceduto)
* François-Joseph-Emmanuel de Crussol d'Uzès d'Amboise † (20 giugno 1768 - 7 giugno 1789 deceduto)
* Jean-Charles de Coucy † (14 dicembre 1789 - 8 novembre 1816 dimesso)
* Michel-François de Couët du Vivier de Lorry † (17 aprile 1802 - 20 novembre 1802 dimesso)
* Jean-François Demandolx † (20 dicembre 1802 - 1º febbraio 1805 nominato vescovo di Amiens)
* Gabriel-Laurent Paillou(x) † (1º febbraio 1805 - 15 dicembre 1826 deceduto)
* Joseph Bernet † (25 giugno 1827 - 1º febbraio 1836 nominato arcivescovo di Aix)
* Clément Villecourt † (1º febbraio 1836 - 7 marzo 1856 dimesso)
* Jean-Baptiste-François-Anne-Thomas Landriot † (16 giugno 1856 - 27 marzo 1867 nominato arcivescovo di Reims)
* Léon-Benoit-Charles Thomas † (27 marzo 1867 - 24 marzo 1884 nominato arcivescovo di Rouen)
* Pierre-Marie-Etienne-Gustave Ardin † (27 marzo 1884 - 11 luglio 1892 nominato arcivescovo di Sens)
* François-Joseph-Edwin Bonnefoy † (19 gennaio 1893 - 18 aprile 1901 nominato arcivescovo di Aix)
* Emile-Paul-Angel-Constant Le Camus † (18 aprile 1901 - 29 settembre 1906 deceduto)
* Jean-Auguste-François-Eutrope Eyssautier † (27 novembre 1906 - 7 marzo 1923 deceduto)
* Eugène Curien † (23 dicembre 1923 - 8 novembre 1937 dimesso)
* Louis Liagre † (7 marzo 1938 - 10 agosto 1955 deceduto)
* François Xavier Arthur Florent Morilleau † (10 agosto 1955 succeduto - 23 marzo 1963 dimesso)
* Félix-Marie-Honoré Verdet † (1º luglio 1963 - 17 agosto 1979 ritirato)
* François-Marie-Christian Favreau † (17 agosto 1979 succeduto - 8 settembre 1983 nominato vescovo di Nanterre)
* Jacques Louis Antoine Marie David † (21 febbraio 1985 - 2 febbraio 1996 nominato vescovo di Évreux)
* Georges Paul Pontier (5 agosto 1996 - 12 maggio 2006 nominato arcivescovo di Marsiglia)
* Bernard Marie Fernand Housset (28 novembre 2006 - 9 marzo 2016 ritirato)
* Georges Colomb, M.E.P., dal 9 marzo 2016
* François Jacolin, M.D.P., dal 22 giugno 2023 (amministratore apostolico sede plena)
## Statistiche
La diocesi nel 2021 su una popolazione di 648.199 persone contava 400.000 battezzati, corrispondenti al 61,7% del totale.
| anno | popolazione | popolazione | popolazione | presbiteri | presbiteri | presbiteri | presbiteri | diaconi | religiosi | religiosi | parrocchie |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| anno | battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | diaconi | uomini | donne | parrocchie |
| 1950 | 400.000 | 500.000 | 80,0 | 345 | 311 | 34 | 1.159 | | 11 | 185 | 498 |
| 1970 | 440.000 | 487.343 | 90,3 | 301 | 259 | 42 | 1.461 | | 52 | 438 | 503 |
| 1980 | 455.000 | 502.800 | 90,5 | 248 | 190 | 58 | 1.834 | | 73 | 455 | 477 |
| 1990 | 475.000 | 518.000 | 91,7 | 204 | 161 | 43 | 2.328 | 2 | 58 | 361 | 476 |
| 1999 | 498.000 | 539.000 | 92,4 | 168 | 132 | 36 | 2.964 | 8 | 49 | 289 | 60 |
| 2000 | 380.000 | 557.305 | 68,2 | 159 | 124 | 35 | 2.389 | 10 | 47 | 284 | 63 |
| 2001 | 380.000 | 557.305 | 68,2 | 156 | 123 | 33 | 2.435 | 11 | 45 | 275 | 58 |
| 2002 | 380.000 | 557.024 | 68,2 | 140 | 111 | 29 | 2.714 | 11 | 40 | 248 | 58 |
| 2003 | 380.000 | 557.024 | 68,2 | 139 | 109 | 30 | 2.733 | 13 | 34 | 248 | 55 |
| 2004 | 380.000 | 557.024 | 68,2 | 154 | 121 | 33 | 2.467 | 14 | 37 | 221 | 55 |
| 2013 | 397.000 | 616.708 | 64,4 | 103 | 82 | 21 | 3.854 | 26 | 24 | 128 | 44 |
| 2016 | 400.000 | 640.803 | 62,4 | 93 | 73 | 20 | 4.301 | 26 | 20 | 98 | 44 |
| 2019 | 400.000 | 647.000 | 61,8 | 89 | 86 | 3 | 4.494 | 33 | 3 | 84 | 44 |
| 2021 | 400.000 | 648.199 | 61,7 | 98 | 81 | 17 | 4.081 | 34 | 17 | 81 | 47 |
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