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Regione Lazio
2022-12-28
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Mercato Ortofrutticolo di Fondi – M.O.F. S.c.p.a.
Con atto notarile del 24 giugno 2020, rep. n. 2723, racc. n. 1775, è divenuta esecutiva la fusione per incorporazione della società IMOF nella società MOF, con decorrenza contabile dal 1° gennaio 2020 (giusta deliberazione della Giunta regionale n. 861/201. Premesso quanto sopra, poiché la società MOF S.c.p.A., nel triennio precedente (2017-2019) alla ricognizione, ha conseguito un risultato medio positivo, la partecipazione poteva essere mantenuta fino al 31 dicembre 2021 ai sensi del comma 5-bis, dell'articolo 24, del decreto legislativo n. 175/2016, inserito dall'articolo 1, comma 723, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, il quale ha disposto che "[...] a tutela del patrimonio pubblico e del valore delle quote societarie pubbliche, fino al 31 dicembre 2021 le disposizioni dei commi 4 e 5 non si applicano nel caso in cui le società partecipate abbiano prodotto un risultato medio in utile nel triennio precedente alla ricognizione. Conseguentemente l'amministrazione pubblica che detiene le partecipazioni è autorizzata a non procedere all'alienazione." Il D.L. 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla L. 23 luglio 2021, n. 106, ha inserito all'interno del citato articolo 24 del d.l.gs 175/2016, il comma 5-ter, che ha esteso l'applicazione del comma 5-bis "anche per l'anno 2022 nel caso in cui le società partecipate abbiano prodotto un risultato medio in utile nel triennio 2017-2019". Successivamente il legislatore regionale, in virtù di una espressa previsione legislativa (art. 3 della l.r. n. 12 del 12 luglio 2022), ha dichiarato strategica, rispetto alle finalità perseguite dalla Regione nel settore agro-alimentare regionale (comma 1), la partecipazione regionale al capitale sociale di tale società, autorizzando (comma 2) la Giunta Regionale a deliberarne, ai sensi dell'articolo 4, comma 2, lettera a), del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, il mantenimento della partecipazione nelle società e a promuovere azioni volte all'ampliamento e al rilancio dei servizi svolti, in linea peraltro con la più recente giurisprudenza costituzionale (Corte Cost., sent. n. 201/2022), secondo cui "l'art. 4, comma 1, TUSP non vieta le partecipazioni di minoranza in quanto tali, ma preclude qualsiasi partecipazione, sia o no di controllo, che non soddisfi il vincolo di scopo pubblico. Inoltre, il comma 2 della stessa disposizione, che alle lettere a) e c) ammette l'attività di produzione di servizi di interesse generale, tiene fermi i limiti di cui al comma 1 senza prevedere requisiti aggiuntivi che valgano in via di principio a restringere il ricorso allo strumento societario alle sole partecipazioni di controllo.". Il mantenimento senza interventi è avvenuto "in conformità a espresse previsioni legislative" e, pertanto, non necessità di motivazione analitica (cfr. Corte Cost., sent. n. 201/2022).
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Promozione e Sviluppo Latina s.r.l. in fallimento
La società è stata dichiarata fallita il 27/10/2017
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SAN.IM. S.p.A.
Con la legge regionale n. 7 del 22 ottobre 2018, recante "disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale", la Giunta regionale è stata autorizzata a porre in essere un percorso volto alla ristrutturazione del debito connesso all'operazione San.Im. s.p.a che porti alla successiva messa in liquidazione della società stessa. Con la deliberazione 863 del 20 dicembre 2018, la Giunta regionale ha deliberato di avviare la procedura di messa in liquidazione di SAN.IM. S.p.A. successivamente alla definitiva attuazione delle disposizioni normative sopra indicate. Inoltre, con la deliberazione di Giunta n. 827 del 10 novembre 2020 si è provveduto ad autorizzare l'esecuzione di una operazione finalizzata a semplificare la struttura della cartolarizzazione, prevedendo lo svincolo degli immobili interessati alla cartolarizzazione dall'operazione, a fronte dell'impegno da parte della Regione di continuare a garantire, in forza della delegazione di pagamento, i canoni finanziari connessi al rimborso del debito finanziario correlato all'operazione di cartolarizzazione. La succitata delibera prevede che "successivamente al completamento dell'operazione in esame e subordinatamente alla ristrutturazione della tranche 4 sarà possibile attivare la procedura di messa in liquidazione della società regionale San.Im S.p.A. con conseguente assunzione dei diritti e degli obblighi di San.Im S.p.A. in capo alla Regione in attuazione dell'articolo 65 della legge regionale 22 ottobre 2018, n.7.". Successivamente, con la l.r. 14/2021 (art. 113, comma 2), il legislatore regionale ha stabilito una diversa forma di razionalizzazione delle partecipazioni di San.Im, prevedendo che Lazio Innova S.p.A. proceda alla fusione per incorporazione di San.im S.p.A. Con deliberazione n. 874 del 7 dicembre 2021, la Giunta regionale ha dato indirizzo alle società Lazio Innova S.p.A (società incorporante) e SAN.IM S.p.A. (società incorporata) di avviare le procedure necessarie per giungere alla fusione per incorporazione entro il 31 ottobre 2022. La Giunta Regionale, successivamente, con deliberazione n. 913 del 25 ottobre 2022, ha differito il succitato termine al 31 ottobre 2023, in considerazione sia del cambio di vertice amministrativo della società (DPRL n. T00068 del 10 giugno 2022) che della particolare complessità delle procedure legate al riscatto anticipato degli immobili della stessa società da parte delle aziende sanitarie locali.
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Servizi Colleferro S.C.p.A.
La partecipazione, posseduta per il tramite di Lazio Ambiente SpA in liquidazione, seguirà le procedure indicate per la suddetta società in liquidazione.
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Società per il Polo Tecnologico Industriale Romano S.p.A.
Nel 2016 è stata espletata una procedura ad evidenza pubblica per la cessione della partecipazione di Lazio Innova S.p.A. La procedura ha avuto esito negativo (gara deserta). Lazio Innova ha conferito un nuovo incarico per aggiornare la stima del valore economico della suddetta partecipazione ai fini dell'avvio della procedura per la cessione delle relative quote, in ottemperanza alla D.G.R. n. 603 del 26.09.2017. Al fine di procedere a una nuova gara pubblica, Lazio Innova, in data 20 marzo 2019, ha acquisito una nuova perizia di stima, che ha fissato il prezzo a base d'asta della partecipazione in euro 680.000,00. La società ha indetto, in data 23 maggio 2019, una nuova gara pubblica per la cessione della partecipazione, ma anche tale procedura si è chiusa con esito negativo in quanto non è pervenuta nessuna offerta (gara deserta. Con nota prot. 36714 del 6 ottobre 2021 Lazio Innova ha rappresentato che "provvederà ad espletare nuove procedure ad evidenza pubblica, sulla base di una nuova perizia di stima del valore della partecipazione stessa". La Regione con nota prot. 857138 del 22 ottobre 2021 ha invitato la propria controllata a provvedere alla dismissione (cessione a titolo oneroso) delle partecipazioni detenute nella società in questione. Lazio Innova, sulla base di una nuova perizia di stima che ha fissato il valore della partecipazione in euro 686.400,00, ha indetto una nuova asta pubblica per la cessione delle quote di partecipazione. Il Bando è stato pubblicato sul BUR n. 107 del 18 novembre 2021 e il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 23 dicembre 2021. L'ulteriore procedura, come comunicato con nota da parte della società Lazio Innova (prot. 78358/2022), si è chiusa con esito negativo in quanto nessuna offerta è pervenuta a Lazio Innova (gara deserta). Ciò stante, la partecipazione societaria regionale sarà razionalizzata mediante la procedura di recesso, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 24, commi 5-5bis-5ter, del TUSP.
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Regione Lazio
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Tuscia Expò S.p.A. in fallimento
La società è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Viterbo in data 29 giugno 2016. Secondo l'ultimo rapporto riepilogativo del 1° semestre 2021 redatto dal curatore fallimentare, la procedura a carico di Tuscia Expò non è stata ancora chiusa in quanto è in corso di recupero il credito nei confronti della Provincia di Viterbo e di altri clienti minori.
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C.S.O. Italy – Centro Servizi Ortofrutticoli – Soc. Coop. Consortile
Tale partecipazione non ricade nel perimetro delle "partecipazioni indirette" così definito dall'art. 2, co.1, lett. g) del TUSP. La scheda è stata compilata esclusivamente per fini conoscitivi su invito della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Lazio (Deliberazione n. 15/2021/VSG), al fine di fornire, per le successive ricognizioni ex art. 20 TUSP, un quadro delle partecipazioni detenute comprensivo anche delle indirette "non di controllo".
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Regione Lazio
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Fiera Roma s.r.l.
La partecipazione, posseduta per il tramite di Investimenti S.p.A., seguirà la procedura indicata per la suddetta società. Tale partecipazione non ricade nel perimetro delle "partecipazioni indirette" così definito dall'art. 2, co.1, lett. g) del TUSP. La scheda è stata compilata esclusivamente per fini conoscitivi su invito della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Lazio (Deliberazione n. 15/2021/VSG), al fine di fornire, per le successive ricognizioni ex art. 20 TUSP, un quadro delle partecipazioni detenute comprensivo anche delle indirette "non di controllo".
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Comune di Frosinone (FR)
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1. Introduzione
La presente analisi è stata redata secondo lo schema allegato alle linee guida redate dal DIPARTIMENTO DEL TESORO – CORTE DEI CONTI e relative alla Revisione periodica delle partecipazioni pubbliche Art. 20 D.Lgs. n. 175/2016 e al Censimento annuale delle partecipazioni pubbliche Art. 17 D.L. n. 90/2014. (pubblicate sul portale del Tesoro in riferimento all'annualità 2018 e non ancora aggiornate). Con deliberazione di G.C. n. 402/2017 si è approvata la ricognizione di tutte le partecipazioni possedute dal Comune alla data del 23 settembre 2016. L'obbligo in questione derivava dall'art. 24 T.U.S.P., che prevedeva che entro il 23 marzo 2017 il Comune avrebbe dovuto provvedere ad effettuare una ricognizione di tutte le partecipazioni dallo stesso possedute alla data del 23 settembre 2016, individuando quelle che devono essere alienate, termine prorogato poi al 30/09/2017 dal decreto correttivo; Secondo quanto previsto dalla norma dovevano essere alienate od oggetto delle misure di cui all'art. 20, commi 1 e 2, T.U. – ossia di un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione – le partecipazioni: - non sono riconducibili ad alcuna delle categorie di cui all'art. 4, commi 1, 2 e 3, T.U., sopra richiamato; - che non soddisfano i requisiti di cui all'art. 5, commi 1 e 2, T.U., e quindi per le quali non si ravvisa la necessità del mantenimento per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente, anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria e in considerazione della possibilità di destinazione alternativa delle risorse pubbliche impegnate ovvero di gestione diretta od esternalizzata del servizio affidato, nonché della compatibilità della scelta con i principi di efficienza, di efficacia e di economicità dell'azione amministrativa - per le quali si verifichino le seguenti condizioni (cfr. art. 20, c. 2, T.U.): - partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4, T.U.; - società che risultano prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; - partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali; - partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro; - partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti; - necessità di contenimento dei costi di funzionamento; - necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4, T.U.; Dall'approvata ricognizione risultava il seguente quadro di sintesi riferibile alle partecipazioni in essere: - Aeroporto di Frosinone SpA - Frosinone Multiservizi SpA - Società Ambiente Frosinone - SAF spa - Società Interportuale Frosinone – SIF spa
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Comune di Frosinone (FR)
2022-12-20
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2. Ricognizione delle partecipazioni societarie possedute direttamente o indirettamente
Di seguito si riporta una tabella riepilogativa di tutte le partecipazioni detenute direttamente dando atto che il Comune di Frosinone non detiene partecipazioni indirette.
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Comune di Frosinone (FR)
2022-12-20
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3. Informazioni di dettaglio sulle singole partecipazioni
Per ognuna delle partecipazioni inserite nelle tabelle riportate nel paragrafo precedente, di seguito la scheda di dettaglio.
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Comune di Roma (RM)
2021-12-30
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Ricognizione periodica delle partecipazioni societarie della Città metropolitana di Roma Capitale e Revisione ordinaria delle partecipazioni – Anno 2021 - Relazione sull'attuazione del piano di razionalizzazione – ex articolo 20 D.Lgs. n. 175/2016.
Premesso che con Decreto n. 141 del 23.12.2021 il Sindaco Metropolitano ha approvato la proposta di deliberazione da sottoporre al Consiglio Metropolitano: "Ricognizione periodica delle partecipazioni societarie della Città metropolitana di Roma Capitale e Revisione ordinaria delle partecipazioni – Anno 2021 - Relazione sull'attuazione del piano di razionalizzazione – ex articolo 20 D.Lgs. n. 175/2016"; Viste: - la deliberazione del Consiglio metropolitano n. 22 del 28/05/2021 recante "Approvazione del Bilancio di previsione finanziario 2021 - 2023 e Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) 2021 – 2023 – Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2021 – 2023 ed Elenco annuale 2021; - la deliberazione del Consiglio metropolitano n. 24 del 28/06/2021 "Approvazione del Piano Esecutivo di Gestione 2021-2023, unificato con il Piano della Performance (art.169 del D. Lgs. n. 267/2000)" e del PDO 2021 riferito alla Società in house Capitale Lavoro"; - le Deliberazioni del Consiglio metropolitano n. 36 del 30/07/2021, n. 44 del 23/09/2021 e n. 47 del 29/11/2021 aventi ad oggetto la "Variazione al Bilancio di Previsione finanziario 2021– 2023 e al Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) 2021–2023. Variazione di Cassa. Variazione al Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2021–2023 ed Elenco Annuale 2021. Salvaguardia equilibri di Bilancio e Stato Attuazione Programmi 2021 – Art. 193 T.U.E.L"; - la Deliberazione del Consiglio Metropolitano n. 20 del 28.04.2021 avente ad oggetto "Rendiconto della gestione 2020 – Approvazione"; Visto il Decreto della Vice Sindaca metropolitana n. 97 del 06/08/2021 – Approvazione del Gruppo Amministrazione Pubblica e determinazione del Perimetro di consolidamento per l'esercizio 2020. Vista la Deliberazione Consiliare n. 43 del 23.09.2021 concernente l'Approvazione del Bilancio Consolidato per l'esercizio 2020; Richiamati: - i principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza dell'azione amministrativa di cui all'art. 1, comma 1, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e ss.mm.ii; - l'art. 42 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (T.U.E.L.) e ss.mm.ii; - il D.Lgs. del 19 agosto 2016 n. 175 recante "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica"; - il D.Lgs. n. 100 del 16 giugno 2017 recante "Disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. 175/2016 e ss.ii.mm.; - la Legge 205 del 27/12/2017; - le linee guida di emanazione del MEF - Dipartimento del Tesoro - di intesa con la Corte dei Conti relativamente alla Revisione periodica delle partecipazioni pubbliche art. 20 D.Lgs n. 175/2016 ed al Censimento annuale delle partecipazioni pubbliche art. 17 del D.L. n. 90/2014; Premesso: - che con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 32 del 09/07/2009 si è provveduto alla ricognizione delle partecipazioni societarie dell'allora Provincia di Roma, ex art. 3, comma 27, Legge 244/2007; - che in attuazione del processo di razionalizzazione delle società partecipate l'Ente ha provveduto alla riorganizzazione delle proprie partecipazioni attraverso la fusione delle due società partecipate in house providing, Capitale Lavoro S.p.A. e Provinciattiva S.p.A., mediante la costituzione di un unico soggetto a cui sono state assegnate le competenze connesse al supporto all'esercizio delle funzioni fondamentali; - che con deliberazione del Commissario Straordinario della Provincia di Roma n. 99 del 25/06/2013 si è provveduto all'ulteriore ricognizione delle società partecipate di cui art. 4 del D.L. n. 95/2012; - che tale processo di razionalizzazione proseguito mediante la messa in liquidazione della società di scopo ASP Colline Romane S.c.a.r.l., detenuta dalla ex Provincia per una partecipazione pari al 70%, deliberata con provvedimento del Commissario Straordinario della Provincia di Roma n. 198 del 12.03.2014 e 230 del 30.05.2014, è terminato con il deposito del Bilancio finale di Liquidazione al 31/12/2019 e la conseguente cancellazione della società medesima in Camera di Commercio di Roma; - che con deliberazione del Commissario Straordinario della Provincia di Roma n. 245 del 21.07.2014 è stata deliberata la volontà dell'Amministrazione, di recedere dalla partecipazione azionaria nella Società Alta Roma S.c.p.a. attraverso le modalità previste dallo statuto e, l'esito del giudizio incardinatosi RG 84856/2015, definitosi con sentenza 20161/2018 del 22/10/2018 che ha disposto la validità del recesso stesso, è stato oggetto di ricorso in Appello da parte della società soccombente; - che il processo di razionalizzazione ha interessato le partecipazioni societarie nelle quali era previsto un rapporto di affidamento di servizi o la corresponsione di quote annuali di conferimenti in conto esercizio al fine di ridurre gli oneri finanziari a carico dell'Ente stesso; - che unitamente al percorso di razionalizzazione delle partecipazioni azionarie o di capitali detenute, l'Ente ha attivato la progressiva riduzione delle spese connesse alla corresponsione di quote di finanziamento a favore di enti ed istituzioni partecipate; - che con Decreto del Sindaco Metropolitano n. 14 del 02 aprile 2015 recante "Piano Operativo di Razionalizzazione delle Società partecipate e delle partecipazioni societarie (art. 1, comma 612, della Legge 190/2014)" è stato decretato il piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie, direttamente o indirettamente possedute dall'Ente; Tenuto conto: - che la Legge n. 56 del 7/4/2014, recante "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni", ha disposto il nuovo assetto delle istituzioni locali ed in particolare, ai commi da 1 a 50, ha disciplinato l'organizzazione degli Enti individuando le funzioni di competenza della Città metropolitana quale ente territoriale di area vasta; - che l'art. 147-quater del D.Lgs. 267/2000, inerenti ai "controlli sulle società partecipate non quotate, prevede che: - "L'ente locale definisce, secondo la propria autonomia organizzativa, un sistema di controlli sulle società non quotate, partecipate dallo stesso ente locale. Tali controlli sono esercitati dalle strutture proprie dell'ente locale, che ne sono responsabili"; - "Per l'attuazione di quanto previsto al comma 1 del presente articolo, l'amministrazione definisce preventivamente, in riferimento all'articolo 170, comma 6, gli obiettivi gestionali a cui deve tendere la società partecipata, secondo parametri qualitativi e quantitativi, e organizza un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari tra l'ente proprietario e la società, la situazione contabile, gestionale e organizzativa della società, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica"; - "Sulla base delle informazioni di cui al comma 2, l'ente locale effettua il monitoraggio periodico sull'andamento delle società non quotate partecipate, analizza gli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e individua le opportune azioni correttive, anche in riferimento a possibili squilibri economico-finanziari rilevanti per il bilancio dell'ente"; - "I risultati complessivi della gestione dell'ente locale e delle aziende non quotate partecipate sono rilevati attraverso la preventiva determinazione del Gruppo Amministrazione Pubblica (Decreto della Vice Sindaca metropolitana n. 97 del 06/08/2021) e dalla conseguente redazione ed approvazione del bilancio consolidato, secondo la competenza economica" che per l'anno 2020 l'Ente è stato licenziato con Delibera Consiliare n. 43 in data 23/09/2021; Considerato: - che in attuazione dell'art. 18 della Legge delega n. 124/2015, c.d. "Legge Madia" è stato emanato il D.Lgs. 175/2016, Testo Unico delle Società Partecipate (T.U.S.P); - che ai sensi dell'art. 4, comma 1, del citato decreto "Le amministrazioni pubbliche non possono, direttamente o indirettamente, costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né acquisire o mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in tali società"; Dato atto che la Città metropolitana di Roma Capitale, fermo restando quanto sopra indicato, può mantenere partecipazioni in società: - esclusivamente per lo svolgimento delle attività indicate dall'art. 4, c. 2, TUSP: - produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi; - progettazione e realizzazione di un'opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 193 del decreto legislativo n. 50 del 2016; - realizzazione e gestione di un'opera pubblica ovvero organizzazione e gestione di un servizio d'interesse generale attraverso un contratto di partenariato di cui all'articolo 180 del decreto legislativo n. 50 del 2016, con un imprenditore selezionato con le modalità di cui all'articolo 17, commi 1 e 2; - autoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento; - servizi di committenza, ivi incluse le attività di committenza ausiliarie, apprestati a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 50 del 2016"; - ovvero, al solo scopo di ottimizzare e valorizzare l'utilizzo di beni immobili facenti parte del proprio patrimonio, "le amministrazioni pubbliche possono detenere partecipazioni in società aventi per oggetto sociale esclusivo la valorizzazione del patrimonio, tramite il conferimento di beni immobili allo scopo di realizzare un investimento secondo criteri propri di un qualsiasi operatore di mercato" (art. 4, comma 3, TUSP); Precisato che, ai sensi dell'art. 4, comma 7, del TUSP, sono altresì ammesse le partecipazioni in società aventi oggetto sociale prevalente la gestione di spazi fieristici e l'organizzazione di eventi fieristici; Rilevato che ai sensi dell'art. 20 del TUSP, ciascuna Pubblica Amministrazione deve provvedere ad effettuare annualmente una ricognizione di tutte le partecipazioni societarie detenute, direttamente ed indirettamente, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2 dello stesso articolo, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione; Richiamato: - l'art. 20, co. 2, del citato decreto che individua le ipotesi in cui l'Ente deve provvedere all'adozione di un piano di razionalizzazione, corredato di apposita relazione tecnica, con specifica indicazione di modalità e tempi di attuazione, ovvero: - partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4, del TUSP, sopra citato; - società che risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; - partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali; - partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro; - partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti; - necessità di contenimento dei costi di funzionamento; - necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4 del TUSP"; Precisato altresì: - che, ai sensi dell'art. 20, comma 4, del D.Lgs. 175/2016, entro il 31 dicembre 2020 la Città Metropolitana, avendo approvato il Piano di Revisione Ordinaria di cui alla DCM n. 92/2019, come aggiornato con DCM n. 20/2020, deve approvare una relazione sull'attuazione del Piano, che evidenzi i risultati conseguiti, da trasmettere alla struttura di cui all'art. 15 del TUSP e alla sezione di controllo della Corte dei Conti competente ai sensi dell'art. 5, comma 4, del TUSP; - che l'art. 24 del D.Lgs. n. 175/2016, ha posto a carico delle amministrazioni pubbliche titolari di partecipazioni societarie, l'obbligo di effettuare una ricognizione delle quote detenute, direttamente ed indirettamente, finalizzata ad una loro razionalizzazione nei casi previsti dall'art. 20; - che l'art. 20 del T.U.S.P. dispone che, ai fini della revisione periodica cui le amministrazioni sono chiamate ad ottemperare annualmente, le stesse devono effettuare con proprio provvedimento un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni dirette o indirette, predisponendo, qualora ne ricorrano i presupposti previsti dal comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione; - che con Deliberazione del Consiglio metropolitano n. 43 del 29/09/2017 è stata approvata la Revisione straordinaria obbligatoria; - che conseguentemente è stato adottato il Decreto della Sindaca n. 87 del 10/09/2018, con il quale è stata autorizzata la procedura di dismissione inerente le società oggetto di razionalizzazione; - che con Delibera del Consiglio Metropolitano n. 67 del 27 dicembre 2018 è stata approvata la Revisione periodica delle partecipazioni al 31/12/2018 ed è stata deliberata la presa d'atto dello stato di attuazione delle misure di razionalizzazione al 30/09/2017; - che in data 18/12/2019 è stata approvata con la Deliberazione n. 68 del 27.12.2019 la Razionalizzazione periodica delle partecipazioni al 31/12/2019, la relazione sull'attuazione del piano di razionalizzazione al 31/12/2018 (art. 20 c.4 TUSP) e la revisione periodica attuazione delle misure di razionalizzazione (art. 20 c.1 TUSP) al 31/12/2019; - che è stata approvata con la Deliberazione n. 77 del 22 dicembre 2020 la Razionalizzazione periodica delle partecipazioni al 31/12/2020, la relazione sull'attuazione del piano di razionalizzazione al 31/12/2019 (art. 20 c.4 TUSP) e la revisione periodica attuazione delle misure di razionalizzazione (art. 20 c.1 TUSP) al 31/12/2020; - che la Struttura rappresentata dal Dipartimento del Tesoro, d'intesa con la Corte dei Conti, ha emanato ed aggiornato le "Linee guida per la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche" in ossequio al disposto dell'art. 20 del T.U.S.P; - che la rilevazione è effettuata con riferimento alle partecipazioni detenute alla data del 31 dicembre 2020 e si integra con la rilevazione annuale delle partecipazioni e dei rappresentanti ai sensi dell'art. 17 del D.L. n. 90/2014; Preso atto: - che lo schema di Piano di razionalizzazione periodica delle società partecipate è stato predisposto in coerenza con le disposizioni normative sopra richiamate e in conformità alle prescrizioni della Corte dei Conti aggiornate al 07 ottobre 2020; - che dalla ricognizione effettuata sulle partecipazioni societarie, dirette ed indirette, detenute dall'Ente alla data del 31 dicembre 2020 è emerso quanto segue: - Acea Ato2 S.p.A. (autorità di ambito): Mantenimento - ADR Aeroporti di Roma S.p.A.: Mantenimento - Banca di Credito Cooperativo di Roma S.c.a r.l.: Mantenimento - Banca Etica S.c.p.a.: Mantenimento - Capitale Lavoro S.p.A.: Mantenimento - Centro Agroalimentare Roma S.p.A.: Mantenimento - Investimenti S.p.A. (ex Fiera di Roma): Cessione - Società per il Polo tecnologico Industriale Romano S.p.A.: Cessione - che le motivazioni afferenti alle azioni intraprese per ciascuna partecipazione, coerentemente alle disposizioni normative di cui al D.Lgs. 175/2016 ed in particolare agli artt. 20 e 24, sono esplicitamente riportate nel presente atto; - che per quanto attiene alla razionalizzazione della partecipazione diretta nella società "Società per il Polo Tecnologico Industriale Romano S.p.A." la motivazione della cessione deriva dal mancato rispetto del requisito previsto dall'art. 20, comma 2, lettera e), in quanto la società ha registrato risultati negativi di bilancio per quattro degli ultimi 5 esercizi e per tale motivazione con Decreto della Sindaca n. 78 del 10/09/2018 si è dato luogo all'inizio delle procedure di cessione della quota stessa; - che per quanto attiene alla partecipazione nella società "Investimenti S.p.A. (ex Fiera di Roma)", avendo accertato la chiusura in perdita degli ultimi 5 bilanci approvati, pur sussistendo la specifica disposizione normativa contenuta nell'art. 26, comma 12-quater, del D.Lgs. 175/2016, come modificato ed integrato dal D.Lgs. 100/2017, ai fini della razionalizzazione delle partecipazioni detenute si è determinata la cessione della partecipazione in base alle disposizioni Statutarie, del Codice Civile e del D.Lgs. 175/2016 e per tale motivazione con Decreto della Sindaca n. 78 del 10/09/2018 si è dato luogo all'inizio delle procedure di cessione della quota stessa; - che il piano di razionalizzazione e rilevazione delle partecipazioni (nonché i rappresentanti delle amministrazioni presso organi di governo, società ed Enti) non ha subito variazioni rispetto a quello approvato in sede di ultima revisione delle società partecipate e, pertanto, non si configurano casistiche rientranti nei parametri indicati nel comma 2 dell'art 20 del T.U.S.P.; Preso atto: - che il Piano di Riassetto delle Partecipate, per come deliberato negli anni precedenti, ha prodotto l'avvio delle procedure di cessione delle quote di partecipazione della società Investimenti S.p.A. e della società Tecnopolo S.p.A.; - che non essendo stato esercitato il diritto di prelazione da parte degli altri soci costituenti la restante quota di capitale sociale entro il 31.12.2020, sarà richiesta alle società stesse la liquidazione in denaro del valore delle azioni possedute dall'Ente; - che già con la Legge 145/2018 (Legge di bilancio 2019), il Legislatore è intervenuto sulla disciplina delle Società partecipate dalle Amministrazioni pubbliche al fine di attenuare la portata di alcuni obblighi concernenti la revisione delle partecipazioni detenute; - che con Decreto Legge n. 73/2021, convertito con modificazioni dalla Legge 23 luglio 2021, n. 106, ha introdotto il comma 5-bis all'articolo 24 del Tusp, prevedendo una deroga transitoria relativamente alle Società che abbiano conseguito un risultato positivo medio nel triennio 2017-2019; - che rispetto a tali Società il termine per la conclusione del procedimento di dismissione è prorogato al 31/12/2022; Considerato: - che la società partecipata Tecnopolo Spa ha riportato i seguenti risultati di bilancio nel triennio 2017-2019: - 2019: 182.861,00 - 2018: 29.957,00 - 2017: 13.856,00 - che la media dei risultati di esercizio è pari ad un utile di Euro 75.558,00 e pertanto è possibile prevedere la conclusione del procedimento di dismissione rispetto a tale Società entro il 31/12/2022; Dato atto che è stato acquisito il parere favorevole del Collegio dei Revisori, ai sensi dell'art. 239, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm.ii, espresso in data 27.12.2021; Preso atto: - che il Ragioniere Generale dell'U.C. "Ragioneria Generale" Dott. Marco Iacobucci ha espresso parere favorevole di regolarità tecnica e contabile, ai sensi dell'articolo 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm.ii. ed ha apposto il visto di coerenza con i programmi e gli indirizzi generali dell'Amministrazione (art. 24, comma 1, lett. d, del Regolamento sull'Organizzazione degli Uffici e dei Servizi); - che il Vice Segretario Generale Vicario, ai sensi dell'art. 97 del D.Lgs. 267/2000 e ss. mm. ed ii. e dell'art. 44 dello Statuto, nello svolgimento dei "compiti di collaborazione e delle funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli Organi dell'Ente, in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle Leggi, allo Statuto ed ai Regolamenti", nulla osserva; DELIBERA - di approvare i richiami, le premesse e l'intera narrativa quali parti integranti e sostanziali del dispositivo; - di approvare il piano ordinario di Razionalizzazione periodica delle partecipazioni al 31 dicembre 2020, di cui all'art. 20 del D. Lgs. 175/2016 – TUSP e contestualmente confermare il censimento annuale delle partecipazioni di cui all'art. 17 del D.L. n. 90/2014 come di seguito specificato: - Acea Ato2 S.p.A. (autorità di ambito): Mantenimento - ADR Aeroporti di Roma S.p.A.: Mantenimento - Banca di Credito Cooperativo di Roma S.c.a r.l.: Mantenimento - Banca Etica S.c.p.a.: Mantenimento - Capitale Lavoro S.p.A.: Mantenimento - Centro Agroalimentare Roma S.p.A.: Mantenimento - Investimenti S.p.A. (ex Fiera di Roma): Cessione - Società per il Polo tecnologico Industriale Romano S.p.A.: Cessione - di prendere atto e approvare la relazione sull'attuazione del Piano di Razionalizzazione delle Partecipazioni ed il conseguente piano di riassetto e razionalizzazione delle società partecipate; - di procedere alla trasmissione del presente provvedimento alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti e alla competente struttura del Ministero dell'Economia e delle Finanze nei termini e nelle modalità previste dalle disposizioni normative vigenti.
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I) PRESENTAZIONE
La presente Carta del Servizio Idrico Integrato è stata adottata in data 09/04/2002, redatta in conformità e rispetto di quanto disposto dal D.P.C.M. 27.01.1994 e dal D.P.C.M. 29.04.1999 recante "Schema generale per la predisposizione della Carta del Servizio Idrico Integrato". La presente Carta recepisce inoltre le direttive contenute nelle delibere dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) e si adegua automaticamente alle loro successive modifiche ed integrazioni, in particolare a: - "Testo Integrato per la Regolazione della qualità contrattuale del SII" (RQSII), di cui all'art.1.1 della Deliberazione Arera 655/2015/R/IDR; - "Testo Integrato per la regolazione del servizio di Misura nell'ambito del SII" (TIMSII) di cui all'art. 1 della Deliberazione Arera 218/2016/R/IDR; - "Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici" (TICSI) di cui all'art. 1 della Deliberazione Arera 665/2017/R/IDR; "Testo Integrato delle modalità applicative del Bonus sociale idrico per la fornitura di acqua agli utenti domestici economicamente disagiati" (TIBSI) di cui all'art.1 della Deliberazione Arera 897/2017/R/IDR; "Regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato" (RQTI) di cui all'art. 1 della Deliberazione Arera 917/2017/R/IDR. - "Regolazione della morosità nel servizio idrico integrato" (REMSI) di cui all'art.1 della Deliberazione Arera 311/2019/R/IDR. La presente Carta è adottata dal Gestore previa approvazione dell'Ente di Governo dell'Ambito Territoriale Ottimale n.4 Lazio Meridionale Latina. Da un punto di vista generale la Carta dei Servizi definisce gli impegni che il Gestore assume verso i propri utenti e fissa i principi e i criteri inerenti la qualità del servizio erogato, in ottemperanza alle Deliberazioni dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente a cui sono state attribuite competenze in materia di regolazione e controllo dei servizi idrici (D.L. n. 201/2011 convertito nella Legge n. 214/2011). La presente Carta costituisce una precisa scelta di chiarezza e trasparenza nel rapporto tra il Gestore e gli utenti, presenta gli impegni del Gestore e le modalità di rispetto e di controllo degli stessi impegni. Vengono garantiti agli utenti i diritti di partecipazione, di accesso alle informazioni e di giudizio sull'operato del Gestore. In particolare, la Carta si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi principali: - miglioramento del rapporto tra gli utenti e il Gestore; - miglioramento della qualità dei servizi forniti. La Carta dei Servizi costituisce integrazione dei contratti di fornitura. Pertanto, tutte le condizioni più favorevoli nei confronti degli utenti contenute nella stessa si devono intendere sostitutive di quelle riportate nei contratti di fornitura e nel Regolamento. Nella Carta risultano fissati gli standard di qualità del servizio, generali e specifici, che il Gestore si impegna a rispettare. Nei casi di mancato rispetto degli standard specifici l'utente ha diritto ad un indennizzo automatico e forfettario. La Carta dei Servizi è disponibile presso gli sportelli territoriali del Gestore e sul sito internet www.acqualatina.it.
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II) RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente Carta è stata predisposta nel rispetto del quadro normativo di settore: - Testo unico sulle opere idrauliche n° 523 del 1904; - Testo unico sulle acque n. 1775 del 1933; - Legge 4 febbraio 1963, n. 129, riguardante il Piano regolatore generale degli acquedotti; - Legge 08 luglio 1986, n. 349, di istituzione del Ministero dell'Ambiente; - Legge 21 gennaio 1994, n. 61, istitutiva dell'Agenzia Nazionale per la protezione dell'Ambiente; - Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n.59. - Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 luglio 2012 "Individuazione delle funzioni dell'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas attinenti alla regolazione ed al controllo dei servizi idrici"; In particolare, la presente Carta dei Servizi e predisposta in riferimento a: - Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 gennaio 1994 "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici"; - Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 maggio 1995 "Prima individuazione dei settori di erogazione dei servizi pubblici ai fini della emanazione degli schemi generali di riferimento di Carte dei servizi pubblici; - Legge 11 luglio 1995, n° 273 "Conversione in legge, con modificazioni del decreto legge 12 maggio 1995, n° 163, recante misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni"; - Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 04 marzo 1996, "Disposizioni in materia di risorse idriche"; - Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 aprile 1999 "Schema generale di riferimento per la predisposizione della carta del servizio idrico integrato"; - Legge 24 dicembre 2007, n. 244 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", (art. 2 comma 461); - Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2016 "Disposizioni in materia di contenimento della morosità nel servizio idrico integrato". - Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016 "Tariffa sociale del servizio idrico integrato"; - Decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4 "Disposizioni in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni" convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26; - Decreto-legge 26 ottobre 2019 n. 124 coordinato con la legge di conversione 19 dicembre 2019, n. 157 (articolo 57bis) recante "riconoscimento automatico del bonus sociale agli aventi diritto"; - Legge 27 dicembre 2019 n. 160, articolo 1, comma 291, in materia di gestione della morosità e articolo 1, comma 295, in materia di fatturazione di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni. Riferimenti regolatori: - Deliberazione 586/2012/R/IDR dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente del 28 dicembre 2012 recante "Approvazione della prima direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione del servizio idrico integrato" s.m.i.; - Deliberazione 655/2015/R/IDR dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente del 23 dicembre 2015 recante "Regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono (RQSII)" s.m.i.; - Deliberazione 218/2016/R/IDR dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente del 05/05/2016 recante "Disposizioni per l'erogazione del servizio di misura del servizio idrico integrato a livello nazionale (TIMSII)"; - Deliberazione 665/2017/R/IDR dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente del 28 settembre 2017 recante "Approvazione del testo integrato corrispettivi servizi idrici (TICSI) – Criteri di articolazione tariffaria applicata agli utenti" - Deliberazione 897/2017/R/IDR dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente del 21/12/2017 recante "Approvazione del testo integrato delle modalità applicative del bonus sociale idrico per la fornitura di acqua agli utenti domestici economicamente disagiati (TIBSI)" s.m.i.; - Deliberazione 917/2017/R/IDR dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente del 27/12/2017 recante "Regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono (RQTI)"; - Deliberazione 311/2019/R/IDR dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente del 16/07/2019 recante "Regolazione della morosità nel servizio idrico integrato (REMSI) s.m.i."; - Deliberazione 547/2019/R/IDR s.m.i. dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente del 17 dicembre 2019 recante "Integrazione della disciplina vigente in materia di regolazione della qualità contrattuale del SII e disposizioni per il rafforzamento delle tutele a vantaggio degli utenti finali nei casi di fatturazione di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni"; - Deliberazione 63/2021/R/com dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente del 24/02/2021 recante "Modalità applicative del regime di riconoscimento automatico agli aventi diritto dei bonus sociali elettrico, gas e idrico per disagio economico".
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III) DEFINIZIONI
Ai fini della presente Carta si applicano le seguenti definizioni: - accettazione del preventivo - è l'accettazione formale da parte del richiedente delle condizioni esposte nel preventivo; - acquedotto - è l'insieme delle infrastrutture di captazione, adduzione, potabilizzazione e distribuzione, finalizzate alla fornitura idrica; - allacciamento idrico - è la condotta idrica derivata dalla condotta principale e/o relativi dispositivi ed elementi accessori e attacchi, dedicati all'erogazione del servizio ad uno o più utenti. Di norma inizia dal punto di innesto sulla condotta di distribuzione e termina al punto di consegna dell'acquedotto; - allacciamento fognario - è la condotta che raccoglie e trasporta le acque reflue dal punto di scarico della fognatura, alla pubblica fognatura; - appuntamento posticipato - è l'appuntamento fissato, su richiesta del richiedente, in data successiva a quella proposta dal gestore; - atti autorizzativi - sono le concessioni, autorizzazioni, servitù o pareri obbligatori, il cui ottenimento è necessario per l'esecuzione della prestazione da parte del gestore, escluse le concessioni, autorizzazioni o servitù la cui richiesta spetta al richiedente; - attivazione della fornitura - è l'avvio dell'erogazione del servizio, a seguito o di un nuovo contratto di fornitura, o di modifica delle condizioni contrattuali (voltura); - autolettura - è la modalità di rilevazione da parte dell'utente, con conseguente comunicazione al gestore del SII, della misura espressa dal totalizzatore numerico del misuratore; - Autorità - è l'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), istituita ai sensi della legge n. 481/95; - bonus idrico integrativo – è il bonus idrico riconosciuto su base locale dal Gestore, ove approvato dall'Ente di governo dell'Ambito; - bonus sociale idrico – è il bonus idrico istituito in coerenza con le disposizioni in materia di tariffa sociale del servizio idrico integrato di cui all'articolo 60, comma 1, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, all'articolo 3, comma 1, del d.P.C.M. 13 ottobre 2016 e all'articolo 57bis, comma 4, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124; - call center - è un servizio telefonico dotato di tecnologie che permettono al gestore di registrare l'inizio della risposta, l'eventuale richiesta di parlare con un operatore, se la risposta avviene tramite risponditore automatico, e l'inizio della conversazione con l'operatore o, se precedente, la fine della chiamata; - Carta dei servizi - è il documento, adottato in conformità alla normativa in vigore, in cui sono specificati i livelli di qualità attesi per i servizi erogati e le loro modalità di fruizione, incluse le regole di relazione tra utenti e gestore del SII; - cessazione della fornitura - è la disattivazione del punto di consegna o punto di scarico a seguito della disdetta del contratto di fornitura da parte dell'utente con sigillatura o rimozione del misuratore; - codice di rintracciabilità - è il codice, comunicato al richiedente in occasione della richiesta, che consente di rintracciare univocamente la prestazione durante tutte le fasi gestionali, anche attraverso più codici correlati; - contratto di fornitura - del servizio idrico integrato, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono, è l'atto stipulato fra l'utente e il gestore del servizio; - data di invio è: - per le comunicazioni inviate tramite fax o vettore, la data risultante dalla ricevuta del fax ovvero la data di consegna al vettore incaricato dell'inoltro; nel caso in cui il vettore non rilasci ricevuta, è la data risultante dal protocollo del gestore; - per le comunicazioni trasmesse per via telematica, la data di inserimento nel sistema informativo del gestore o la data invio della comunicazione, se trasmessa tramite posta elettronica; - per le comunicazioni rese disponibili presso sportelli fisici, la data di consegna a fronte del rilascio di una ricevuta; - data di ricevimento è: - per le richieste e le conferme scritte inviate tramite fax o vettore, la data risultante dalla ricevuta del fax ovvero la data di consegna da parte del vettore incaricato dell'inoltro a fronte del rilascio di una ricevuta; nel caso in cui il vettore non rilasci ricevuta, è la data risultante dal protocollo del gestore; - per le richieste e le conferme scritte trasmesse per via telefonica o telematica, la data di ricevimento della comunicazione; - per le richieste e le conferme scritte ricevute presso sportelli fisici, la data di presentazione a fronte del rilascio di una ricevuta; - dati di misura sono le misure elaborate e validate da un soggetto abilitato; - dati di qualità sono i dati e le informazioni relativi alla qualità contrattuale del SII ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono comunicati dai gestori all'Autorità; - depurazione - è l'insieme degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane convogliate dalle reti di fognatura, al fine di rendere le acque trattate compatibili con il ricettore finale, comprese le attività per il trattamento dei fanghi; - disagio economico sociale – è la condizione di vulnerabilità in cui versa un utente diretto o indiretto, come definita all'articolo 1, comma 3, del decreto ministeriale 29 dicembre 2016 e s.m.i. e all'articolo 3, commi 9 e 9bis del decreto-legge 185/08; - disattivazione della fornitura – è l'interruzione dell'erogazione del servizio al punto di consegna, con la contestuale rimozione del misuratore e la risoluzione del rapporto contrattuale; - DPCM 29 agosto 2016 – è il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante "Disposizioni in materia di contenimento della morosità nel servizio idrico integrato" - DPCM 13 ottobre 2016 – è il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante "Tariffa sociale del servizio idrico integrato"; - Ente di governo dell'ambito - è la struttura individuata dalla competente regione per ciascun ambito territoriale ottimale, alla quale è trasferito l'esercizio delle competenze spettanti agli enti locali in materia di gestione delle risorse idriche, ivi compresa la programmazione delle infrastrutture idriche, ai sensi di quanto previsto all'articolo 147 comma 1 del d.lgs. 152/06 (e s.m.i.; - fascia agevolata (o fascia di consumo annuo agevolato) - come definita dal soggetto competente in coerenza con l'art. 5 del TICSI, indica il primo scaglione di consumo in cui deve essere articolata la quota variabile del servizio di acquedotto per l'utenza domestica residente; - fognatura - è l'insieme delle infrastrutture per l'allontanamento delle acque reflue urbane, costituite dalle acque reflue domestiche o assimilate, industriali, meteoriche di dilavamento e di prima pioggia; comprende anche le reti di raccolta, i collettori primari e secondari, gli eventuali manufatti di sfioro, ivi inclusi i connessi emissari e derivatori; - gestore - è il soggetto che gestisce il SII ovvero ciascuno dei singoli servizi che lo compongono in virtù di qualunque forma di titolo autorizzativo e con qualunque forma giuridica in un determinato territorio, ivi inclusi i Comuni che li gestiscono in economia; - giorno feriale - è un giorno non festivo della settimana compreso tra lunedì e sabato inclusi; - giorno lavorativo - è un giorno non festivo della settimana compreso tra lunedì e venerdì inclusi; - indennizzo automatico - è l'importo riconosciuto all'utente nel caso in cui il gestore non rispetti gli standard specifici di qualità o le prescrizioni di cui all'art 9 della presente Carta; - interruzione del servizio di acquedotto – è la mancata fornitura del servizio, per un utente, alle condizioni minime di portata a carico idraulico definite dalla normativa vigente o, nei casi previsti, specificate nel contratto di utenza; sono ricomprese tutte le tipologie di interruzione, incluse quelle per razionamento idrico in condizioni di scarsità; - interruzioni non programmate – sono le interruzioni del servizio di acquedotto derivanti da segnalazione al pronto intervento o avviso di telecontrollo / controllo interno riconducibili a situazioni di disagio o di pericolo, per gli utenti o per l'ambiente, tali da richiedere interventi non differibili nel tempo; - interruzioni programmate – sono le interruzioni del servizio differenti da quelle non programmate di cui al precedente alinea; - ISEE – è l'indicatore della situazione economica equivalente, di cui al d.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159; - lavoro semplice - è la prestazione di lavoro che riguarda l'esecuzione a regola d'arte di nuovi allacciamenti idrici o fognari o operazioni di qualsiasi natura su allacciamenti esistenti (ad es. nuovi attacchi) o su misuratori esistenti (spostamento, cambio, etc.) che non implichi specifici interventi per adattare alla nuova situazione i parametri idraulici degli allacciamenti stessi o la realizzazione di lavori per i quali è necessario l'ottenimento di atti autorizzativi da parte di soggetti terzi o la necessità di interrompere la fornitura del servizio ad altri utenti; - lavoro complesso - è la prestazione di lavori, da eseguire su richiesta dell'utente, non riconducibile alla tipologia di lavoro semplice; - lettura - è la rilevazione effettiva da parte di un operatore del gestore, presente fisicamente sul posto, della misura espressa dal totalizzatore numerico del misuratore; - limitazione della fornitura - è la riduzione del flusso di acqua erogata al punto di consegna nei casi di morosità, garantendo il quantitativo essenziale di acqua per le utenze domestiche residenti; - livello di pressione - è la misura della forza unitaria impressa all'acqua all'interno della conduttura espressa in atmosfere; - livello o standard generale di qualità - è il livello di qualità riferito al complesso delle prestazioni da garantire agli utenti finali; - livello o standard specifico di qualità - è il livello di qualità riferito alla singola prestazione da garantire al singolo utente; - misura di utenza è l'insieme delle attività di misura funzionali alla gestione efficiente dei misuratori, con particolare riferimento agli strumenti conformi alle normative e prescrizioni vigenti, installati presso gli utenti e alla produzione di dati utilizzabili (validati) ai fini della fatturazione; - misuratore - è il dispositivo posto al punto di consegna dell'utente atto alla misura dei volumi consegnati ed è da considerarsi: - accessibile quando l'accesso da parte dell'operatore incaricato dal gestore ai fini della visualizzazione dei valori dei totalizzatori del misuratore è consentito senza necessità della presenza di alcuna persona fisica; - non accessibile quando l'accesso da parte dell'operatore è consentito solo in presenza del titolare del punto di consegna medesimo o di altra persona da questi incaricata; - parzialmente accessibile quando a tale misuratore il gestore può normalmente accedere in presenza di persona che consenta l'accesso al luogo dove il misuratore è installato; - non funzionante quando, fra l'altro, il totalizzatore numerico del misuratore medesimo risulti illeggibile; - misure – sono i valori di volume rilevati da un misuratore tramite lettura da parte di un operatore presente fisicamente sul posto, oppure tramite lettura da remoto (telelettura) o infine raccolti da parte dell'utente e successivamente comunicati al gestore (autolettura); - morosità dell'utente (o morosità) - è l'inadempimento dell'obbligazione di pagamento degli importi dovuti dall'utente al Gestore in base al relativo contratto di fornitura; - nucleo ISEE - è il nucleo familiare rilevante ai fini del calcolo dell'ISEE; - operatore - è una persona incaricata in grado di rispondere alle richieste dell'utente che contatta il gestore relativamente a tutti gli aspetti principali della fornitura di uno o più servizi del SII; - portata - è la misura della quantità di acqua che attraversa la condotta nell'unità di tempo; - prestazione - è, laddove non specificato, ogni risposta a reclamo o richiesta scritta, ovvero ogni esecuzione di lavoro o intervento effettuata dal gestore; - punto di consegna dell'acquedotto - è il punto in cui la condotta di allacciamento idrico si collega all'impianto o agli impianti dell'utente. Sul punto di consegna è installato il misuratore dei volumi; - punto di scarico della fognatura - è il punto in cui la condotta di allacciamento fognario si collega all'impianto o agli impianti di raccolta reflui dell'utente; - quantitativo essenziale di acqua – è il quantitativo minimo vitale, fissato dal DPCM 13 ottobre 2016, in 50 litri/abitante/giorno (corrispondenti a 18,25 mc/abitante/anno), necessario al soddisfacimento dei bisogni fondamentali; - reclamo per la fatturazione di importi anomali – è il reclamo che riguarda i documenti di fatturazione che contabilizzano importi di ammontare pari o superiore a quelli per i quali l'utente finale ha diritto alla rateizzazione ai sensi dell'articolo 42 del RQSII; - reclamo scritto - è ogni comunicazione scritta fatta pervenire al gestore, anche per via telematica, con la quale l'utente, o per suo conto un rappresentante legale dello stesso o un'associazione di consumatori, esprime lamentele circa la non coerenza del servizio ottenuto con uno o più requisiti definiti da leggi o provvedimenti amministrativi, dalla proposta contrattuale a cui l'utente ha aderito, dal contratto di fornitura, dal regolamento di servizio, ovvero circa ogni altro aspetto relativo ai rapporti tra gestore e utente, ad eccezione delle richieste scritte di rettifica di fatturazione; - riattivazione della fornitura - è il ripristino dell'erogazione del servizio al punto di consegna che pone fine alla disattivazione della fornitura, alla sospensione o alla limitazione della stessa; - richiesta scritta di informazioni - è ogni comunicazione scritta, fatta pervenire al gestore, anche per via telematica, con la quale un qualsiasi soggetto formula una richiesta di informazioni in merito a uno o più servizi del SII non collegabile ad un disservizio percepito; - richiesta scritta di rettifica di fatturazione - è ogni comunicazione scritta, fatta pervenire al gestore, anche per via telematica, con la quale un utente esprime lamentele circa la non correttezza dei corrispettivi fatturati in merito a uno o più servizi del SII; - ricostruzione del dato di misura – è l'attività di determinazione dei consumi a partire dall'ultimo dato di misura disponibile, basata sull'applicazione di opportuni algoritmi numerici, nel caso di misuratore illeggibile o non più funzionante; - REMSI - è il Testo Integrato per la regolazione della morosità nel servizio idrico integrato di cui all'Allegato A alla deliberazione 311/2019/R/IDR Arera; - RQSII - è il Testo Integrato per la regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato di cui all'Allegato A alla deliberazione 655/2015/R/IDR Arera; - RQTI - è il Testo Integrato per la regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato di cui all'Allegato A alla deliberazione 917/2017/R/IDR Arera; - Servizio Conciliazione – è l'organismo istituito dall'Autorità, come definito dall'articolo 1, comma 1, lettera t), del Testo integrato in materia di procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie tra utenti e gestori nei settori regolati dall'Autorità, approvato con deliberazione 209/2016/E/com, come s.m.i.; - Servizio Idrico Integrato (SII) - è l'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue, ovvero di ciascuno di suddetti singoli servizi, compresi i servizi di captazione e adduzione a usi multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali, definiti ai sensi della regolazione dell'unbundling contabile del SII; - servizio telefonico - è il servizio telefonico che permette all'utente di mettersi in contatto con il proprio gestore per richieste di informazioni, prestazioni o servizi, inoltro di reclami e ogni altra prestazione o pratica contrattuale che il gestore rende telefonicamente; per ogni servizio telefonico possono essere resi disponibili uno o più numeri telefonici; il servizio telefonico può essere dotato di albero fonico o IVR, Interactive voice responder (sistema costituito da un risponditore automatico con funzioni interattive che, sulla base delle risposte fornite dall'utente via tastiera o riconoscimento vocale, permette di accedere a un menu di servizi e di richiedere di essere messi in contatto con un operatore); - sospensione del servizio - è l'interruzione dell'erogazione del servizio al punto di consegna, senza la rimozione del misuratore e la risoluzione del rapporto contrattuale, effettuata dal Gestore; - sotto-tipologia d'uso – è riferita ai seguenti usi: - in relazione alla tipologia d'uso domestico: - uso domestico residente; - uso condominiale; - uso domestico non residente; - in relazione alla tipologia d'uso diverso dal domestico: - uso industriale; - uso artigianale e commerciale; - uso agricolo e zootecnico; - uso pubblico non disalimentabile; - uso pubblico disalimentabile; - altri usi; - sportello fisico - è un punto di contatto sul territorio, reso disponibile dal gestore, per richieste di informazioni, prestazioni o servizi; - stima del dato di misura – è l'attività di stima della misura e dei consumi a un certo momento temporale a partire da dati di misura antecedenti, basata sull'applicazione di opportuni algoritmi numerici; - subentro - è la richiesta di riattivazione, con contestuale variazione nella titolarità del contratto o dei dati identificativi, di un punto di consegna disattivo; - tariffa agevolata – è il corrispettivo da applicare ai consumi ricompresi nella fascia agevolata per gli utenti domestici residenti di cui all'articolo 5, comma 1, del TICSI; - tempo per l'ottenimento degli atti autorizzativi - è il tempo intercorrente tra la data di richiesta dell'atto presentata per ultima e la data, quale risultante dal protocollo del gestore, di ricevimento dell'atto perfezionatosi per ultimo; - TIBSI – è il Testo Integrato delle modalità applicative del bonus sociale idrico per la fornitura di acqua agli utenti domestici economicamente disagiati, di cui all'Allegato A alla deliberazione 897/2017/R/IDR Arera; - TICSI – è il Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici, di cui all'Allegato A alla deliberazione 665/2017/R/IDR Arera, recante i criteri di articolazione tariffaria applicata agli utenti; - TIMSII – è il Testo Integrato per la regolazione del servizio di misura nell'ambito del SII a livello nazionale, di cui all'Allegato A alla deliberazione 218/2016/R/IDR Arera; - tipologie d'uso o categorie d'uso - sono la tipologia "uso domestico" (riconducibile alle utenze domestiche di cui all'articolo 2 del TICSI) e la tipologia "uso diverso dal domestico (riconducibile alle utenze diverse dal domestico di cui all'articolo 8 del TICSI); - utente finale (o utente) - è la persona fisica o giuridica che intende stipulare o ha stipulato un contratto di fornitura per uso proprio di uno o più servizi del SII. Le utenze condominiali sono a tutti gli effetti equiparate alle utenze finali; - utente finale disalimentabile – è l'utente finale per il quale, in caso di morosità e previa costituzione in mora, il Gestore può procedere alla sospensione e/o alla disattivazione della fornitura; - utente finale non disalimentabile – è l'utente per il quale, in caso di morosità, non può essere eseguita la sospensione o la disattivazione della fornitura; - utente indiretto – è il destinatario finale del servizio erogato all'utenza condominiale e coincide con l'unità immobiliare sottesa al contratto di fornitura di uno o più servizi del SII; - utenza condominiale - è l'utenza servita da un unico punto di consegna che distribuisce acqua a più unità immobiliari, anche con diverse destinazioni d'uso; - validazione delle misure – è l'attività di verifica della qualità del dato proveniente dalla raccolta della misura o dall'autolettura del misuratore, finalizzata a valutare l'ammissibilità all'uso formale del medesimo dato, con presa di responsabilità da parte del gestore; - voltura - è la richiesta di attivazione, con contestuale variazione nella titolarità del contratto o dei dati identificativi, di un punto di consegna attivo.
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IV) PRESENTAZIONE DEL GESTORE (rif. DPCM 29 aprile 1999)
Acqualatina S.p.A. è il Gestore del Servizio Idrico Integrato, costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell'acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue, nei comuni ricadenti nell'Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) n° 4 Lazio Meridionale Latina. Obiettivo prioritario di Acqualatina S.p.A. è la razionalizzazione del sistema del ciclo integrato delle acque e, di conseguenza, il miglioramento del servizio offerto. Acqualatina S.p.A. persegue tale obiettivo attraverso la realizzazione di investimenti orientati alla costruzione di nuove infrastrutture e rifunzionalizzazione di quelle esistenti, assicurando particolare attenzione alla salvaguardia dell'ambiente. Acqualatina S.p.A. esegue la gestione grazie ad una organizzazione tecnica ed amministrativa in grado di soddisfare tutte le esigenze del territorio gestito. Garantisce il controllo qualitativo e quantitativo delle acque erogate e depurate, il presidio degli impianti, l'assistenza continua per emergenze e disservizi, la trasparenza nei confronti degli utenti e la partecipazione di questi ultimi al miglioramento della qualità del servizio. Nello specifico, Acqualatina S.p.A. si impegna a: - assicurare e incrementare i livelli di servizio in rispetto delle esigenze degli utenti serviti; - attuare il programma degli interventi e degli investimenti; - provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e delle opere oggetto del servizio ed alla loro conservazione; - assicurare e controllare la qualità delle acque; - assicurare l'informazione agli utenti; - promuovere iniziative per la diffusione della "cultura dell'acqua"; - promuovere l'uso razionale della risorsa idrica; - monitorare i parametri delle acque reflue. Il Gestore fornisce i servizi nel rispetto dei principi enunciati nella presente Carta.
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V) PRINCIPI FONDAMENTALI
## Eguaglianza ed imparzialità Il Gestore, nell'erogazione del Servizio Idrico Integrato, si impegna al rispetto del principio di eguaglianza dei diritti degli utenti e di non discriminazione per gli stessi. Nell'ambito di tutto il territorio di competenza garantisce la parità di trattamento degli utenti senza nessuna distinzione per motivi di sesso, razza, lingua, religione e opinione politica. Il Gestore si impegna a prestare particolare attenzione nei confronti dei disabili nonché degli appartenenti a fasce sociali deboli. ## Continuità del servizio Il Gestore si impegna a garantire il servizio in modo continuo, regolare e senza interruzioni o riduzioni di durata. In caso di interruzioni causate da guasti, interruzioni dovute a manutenzioni necessarie al corretto funzionamento degli impianti o causate da forza maggiore, il Gestore si impegna ad adottare tutte le misure sostitutive volte a garantire agli utenti il minor disagio possibile e a fornire opportuna e tempestiva comunicazione alle Autorità competenti ed agli utenti stessi. ## Partecipazione Il Gestore garantisce agli utenti la possibilità di ricevere informazioni corrette ed esaustive per quanto attiene il rapporto d'utenza e le condizioni di erogazione del servizio. Ogni utente ha il diritto di richiedere ed ottenere dal Gestore le informazioni che lo riguardano, può avanzare proposte, suggerimenti, inoltrare reclami e ha il diritto di accesso alle informazioni che lo riguardano, ai sensi della normativa vigente. Il Gestore si impegna a intrattenere rapporti continui e di collaborazione con le associazioni operanti nel campo della difesa dei consumatori e si impegna, inoltre, a fornire riscontro all'utente circa le segnalazioni e le proposte da esso formulate e ad acquisire periodicamente le valutazioni dell'utente in merito alla qualità del servizio reso. ## Cortesia Il personale del Gestore è tenuto a curare in modo particolare il rispetto e la cortesia nei confronti dell'utente, nonché ad agevolarlo nell'esercizio dei diritti e nell'adempimento degli obblighi. In tal senso il Gestore si impegna a fornire ai propri operatori istruzioni comportamentali e motivazionali al fine di garantire la correttezza dei rapporti con gli utenti. Gli operatori del Gestore sono tenuti, altresì, ad indicare le proprie generalità, sia in occasione del rapporto diretto con gli utenti sia nelle comunicazioni telefoniche. Per gli aspetti di relazione con l'utente, il Gestore garantisce la identificabilità del personale preposto attraverso cartellini di riconoscimento e l'individuazione dei responsabili delle strutture. ## Efficienza ed efficacia Il Gestore si impegna a svolgere il servizio nel rispetto delle regole di efficienza ed efficacia adottando soluzioni procedurali, organizzative e tecnologiche finalizzate a rendere il servizio sempre più rispondente alle aspettative degli utenti. ## Chiarezza e comprensibilità Il Gestore pone la massima attenzione alla semplificazione del linguaggio utilizzato nei rapporti con gli utenti e si impegna a perseguire la razionalizzazione, la riduzione e la semplificazione delle procedure adottate, riducendo, per quanto possibile, gli adempimenti richiesti agli utenti fornendo altresì la massima informazione sugli stessi.
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VI) INFORMAZIONI SINTETICHE SULLE STRUTTURE E SUI SERVIZI FORNITI
## Distribuzione idrica Il Gestore somministra il servizio di distribuzione idrica per usi civili nei territori dei Comuni serviti nei limiti della disponibilità idrica e compatibilmente con la possibilità di derivazione dalle reti gestite ed in esercizio. Il servizio e subordinato alla realizzazione delle opere di allacciamento necessarie. ## Fognatura Il Gestore fornisce il servizio di fognatura nei territori dei Comuni serviti nei limiti fissati dalla normativa di riferimento e nei limiti delle capacità di ricezione delle reti gestite ed in esercizio e compatibilmente al sistema fognante-depurativo. Il Gestore provvede ad effettuare, sulla base di specifici programmi, controlli sugli scarichi degli insediamenti allacciati alla pubblica fognatura. ## Depurazione Il Gestore fornisce il servizio di depurazione nei territori dei Comuni serviti nei limiti delle capacità di ricezione dell'impianto gestito ed in esercizio, compatibilmente con il rispetto dei limiti allo scarico dello stesso impianto. Tutte le acque depurate vengono restituite all'ambiente attraverso un recipiente naturale denominato "corpo recettore" e vengono costantemente controllate nel rispetto delle norme vigenti prima di essere restituite all'ambiente. Compatibilmente con le capacità residue degli impianti di depurazione, il Gestore, in conformità della normativa vigente, fornisce anche il servizio di trattamento delle acque reflue conferite per mezzo di autobotti provenienti dagli insediamenti non serviti da pubblica fognatura, in conformità all'art. 10, comma 3, del D.lgs. n. 152/2006. ## Qualità dell'acqua erogata La qualità dell'acqua erogata dal Gestore è corrispondente ai vigenti standard di legge di cui al D.lgs. 31/2001 s.m.i. Il Gestore dispone di propri laboratori di analisi che svolgono gli autocontrolli in accordo con le frequenze previste dalla Legge. Il Gestore, in ottemperanza alla prima direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione del SII, approvata con la Deliberazione n. 586/2012/R/IDR dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, rende disponibili attraverso il sito internet www.acqualatina.it i dati medi relativi ai seguenti parametri di qualità dell'acqua erogata: - pH - Residuo fisso a 180°C - Durezza totale in gradi (°F) - Conducibilità - Temperatura - Colore - Odore - Ossidabilità - Torbidità - Nitrati - Nitriti - Calcio - Magnesio - Ammonio - Cloruri - Solfati - Potassio - Sodio - Arsenico - Bicarbonato - Cloro residuo - Fluoruri - Manganese - Ferro - Fosfato - Enterococchi - Escherichia Coli - Coliformi Totali ## Condizioni di fornitura Le condizioni principali di fornitura dei servizi sono riportate nel Contratto e nel Regolamento del Servizio Idrico Integrato e sono distribuite agli utenti in occasione delle richieste di attivazione della fornitura. Inoltre, in ottemperanza della prima direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione del SII, approvata con la Deliberazione n. 586/2012/R/IDR dell'Arera, le stesse vengono pubblicate dal Gestore sul sito internet www.acqualatina.it. ## La tariffa Il D.L. 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni nella Legge 22 dicembre 2011 n. 214, ha assegnato le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici all'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera). Il Gestore applica la tariffa determinata dall'Ente d'Ambito ed approvata in via definitiva dall'Arera. La tariffa per il servizio di acquedotto è composta da una quota fissa e da una variabile commisurata ai volumi effettivamente consumati. La tariffa per il servizio di fognatura e la tariffa per il servizio di depurazione sono anch'esse composte da una quota fissa e da una variabile commisurata al 100% dei volumi d'acqua prelevati dal pubblico acquedotto e/o da altra fonte. Il Gestore rende note le variazioni della tariffa determinate dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell'ATO4 Lazio Meridionale Latina, tramite pubblicazione sul B.U.R. (Bollettino Ufficiale Regionale) della Regione Lazio, sul sito internet www.acqualatina.it, nonché attraverso ogni mezzo di informazione all'utente, ivi compreso l'invio di prospetti informativi allegati alle bollette. ## Agevolazioni tariffarie e bonus sociale idrico (rif. DPCM 13 ottobre 2016; Deliberazione 665/2017 Arera- TICSI; Deliberazione 897/2017 Arera - TIBSI) Il Gestore applica le agevolazioni tariffarie stabilite dall'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, ai sensi del DPCM 13 ottobre 2016 recante "Tariffa sociale del servizio idrico integrato" con il quale è stato definito il quantitativo minimo vitale di acqua necessario al soddisfacimento dei bisogni essenziali (50 litri/abitante/giorno). L'erogazione delle agevolazioni avverrà in conformità a quanto disposto dall'Arera in ambito di: - individuazione della fascia di consumo annuo a cui applicare la tariffa agevolata per tutte le utenze domestiche residenti, ai sensi della Deliberazione 665/2017 dell'Arera (TICSI); - quantificazione, modalità di accesso, riconoscimento ed erogazione del "bonus sociale idrico" e, ove approvato dall'Ente di governo dell'Ambito, del "bonus idrico integrativo", per gli utenti domestici residenti, ovvero nuclei familiari, di cui sono accertate le condizioni di disagio economico sociale in base all'indicatore ISEE, ai sensi della Deliberazione 897/2017 (TIBSI smi) e della Deliberazione 63/2021/R/com dell'Arera. Le informazioni in merito ai criteri per la definizione degli aventi diritto e le modalità di corresponsione delle agevolazioni vengono comunicate all'utenza e rese disponibili sul sito www.arera.it nonché sul sito web del Gestore www.acqualatina.it.
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VII) ULTERIORI IMPEGNI DEL GESTORE
## Il Punto Acqua La struttura organizzativa del Gestore è costituita in modo tale da facilitare l'accesso alle informazioni e ai servizi erogati nel territorio gestito. Attraverso il servizio offerto dai Punti Acqua, che possono essere costituiti su richiesta dei comuni e gestiti anche in collaborazione con le associazioni dei consumatori, gli utenti hanno la possibilità di ottenere informazioni ed assistenza gratuita direttamente all'interno del proprio comune di residenza. Grazie all'assistenza informativa offerta dal personale comunale e dalle associazioni dei consumatori, costantemente formato dal Gestore sulle materie del servizio idrico integrato, l'utente ha l'opportunità di non recarsi presso gli sportelli del Gestore diversamente collocati sul territorio e di ottenere presso il proprio comune di residenza le informazioni necessarie. L'elenco dei Punti Acqua comunali con i rispettivi orari sono disponibili sul sito internet del Gestore www.acqualatina.it. ## Piano di emergenza per la gestione delle situazioni di crisi idrica da scarsità e qualità Ove non sia possibile mantenere i livelli qualitativi nei limiti previsti dalla legge, il Gestore potrà erogare acqua non potabile purché ne venga fornita preventiva e tempestiva comunicazione all'utenza ed alle autorità competenti, salvo in ogni caso il rilascio del nulla osta delle Autorità competenti. In caso di scarsità, prevedibile o in atto, dovuta a fenomeni naturali o a fattori antropici, comunque, non dipendenti dall'attività di gestione, il Gestore, con adeguato preavviso, informerà l'utenza, proponendo alle Autorità competenti le misure da adottare per far fronte al periodo di crisi. Tali misure possono comprendere: - invito al risparmio idrico ed alla limitazione degli usi non essenziali; - utilizzo di risorse destinate ad altri usi; - limitazione dei consumi mediante riduzione della pressione in rete; - turnazione delle utenze; - servizio sostitutivo. ## Piano di emergenza per avaria degli impianti depurativi o dei collettori principali di immissione Con tale piano il Gestore assicura le condizioni minime dirette alla salvaguardia della qualità dei corpi ricettori e vengono fornite indicazioni per tutte le misure da adottarsi. Tali piani verranno inoltrati alle Autorità competenti e, ogni volta che sarà necessario adottare le procedure previste nei piani di interruzione dei servizi, il Gestore si impegna a dare tempestiva comunicazione alle stesse Autorità e agli utenti nelle modalità previste dalla presente Carta. ## Servizio preventivo di ricerca programmata delle perdite Il Gestore sottopone le reti gestite ad un controllo di verifica mirato alla ricerca delle perdite secondo i piani aziendali e gli standard che saranno concordati con l'Ente di governo dell'ambito in occasione delle diverse campagne di ricerca. ## Servizio di controllo interno delle acque Il Gestore, attraverso prelievi ed analisi effettuate da laboratori interni direttamente gestiti, assicura il controllo delle acque potabili distribuite, il controllo della qualità delle acque di depurazione immesse nell'ambiente ed il rispetto dei limiti indicati dalle vigenti disposizioni di legge. In caso di necessità, qualora si ravvisassero degli scarichi anomali presso gli impianti di depurazione, il Gestore procederà ad effettuare il controllo sulle acque immesse nella fognatura. Nel caso in cui venisse accertata l'esistenza di scarichi anomali, il Gestore provvederà a segnalare la circostanza alle Autorità competenti. ## Sistema di telecontrollo Il Gestore adotta un sistema di telecontrollo della funzionalità degli impianti di produzione, sollevamento e depurazione. Tale sistema risulta costantemente implementato, secondo la previsione del programma degli interventi intercomunali. ## Sistema di Gestione Integrato Il Gestore si impegna ad adottare e mantenere un "Sistema di Gestione Integrato" conforme al D.lgs. 231/01 e alle seguenti "norme Internazionali" volontarie per le quali è certificato: - UNI EN ISO 9001:2015 "Sistema di gestione per la qualità" UNI EN ISO 14001:2015 "Sistemi di gestione ambientale" - UNI CEI EN ISO 50001:2018 "Sistema di gestione dell'energia" - UNI ISO 45001:2018 "Sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro" - UNI ISO 37001:2016 "Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione" La certificazione in accordo allo standard ISO 9001 permette al Gestore di assicurare agli Utenti del Servizio Idrico Integrato il mantenimento ed il miglioramento nel tempo della qualità dei propri servizi, puntando al rispetto degli impegni previsti e alla loro piena soddisfazione. La conformità allo standard ISO 14001 implica una continua valutazione e gestione delle interazioni dei propri processi con l'ambiente, all'interno del territorio in cui il Gestore opera. Permette quindi di agire nell'ottica della prevenzione degli impatti ambientali delle proprie attività, consentendo una rapida ed efficace risposta alle possibili situazioni di emergenza e ricercando sistematicamente il miglioramento in modo sostenibile. La conformità allo standard ISO 45001 consente una riduzione dei rischi relativi alla salute e sicurezza dei lavoratori e degli stakeholders del territorio favorendo la costruzione e la diffusione di una cultura della sicurezza sia all'interno che all'esterno dell'azienda. Un sistema certificato ISO 50001 garantisce che il Gestore promuova l'uso delle migliori pratiche per ridurre i consumi di energia delle apparecchiature e delle strutture esistenti, attraverso adeguati flussi di analisi delle attività maggiormente energivore e la conseguente gestione dei relativi processi in chiave energetica. La certificazione alla Norma ISO 37001 assicura che il Gestore opera in conformità al principio di legalità prevenendo e reprimendo qualsiasi fenomeno corruttivo dell'organizzazione stessa e dei suoi dipendenti o soci, mediante l'implementazione di efficaci misure di prevenzione della corruzione e l'istituzione di una cultura di integrità, trasparenza e conformità.
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ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE E LIVELLI DI SERVIZIO
## 1.1 AMBITO DI APPLICAZIONE (rif. art. 2 RQSII Del. 655/2015 Arera) La presente Carta dei Servizi si applica agli utenti finali del servizio di acquedotto, fognatura e depurazione caratterizzati da una delle sotto tipologie d'uso individuate all'articolo 1 dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. Il Gestore garantisce il rispetto delle disposizioni di qualità contrattuale anche nei confronti dei soggetti che, pur non essendo contrattualizzati, richiedano prestazioni propedeutiche alla stipula del contratto di somministrazione, con la precisazione che, qualora il richiedente successivamente instauri un rapporto contrattuale per la fornitura del servizio, il Gestore erogherà gli indennizzi eventualmente maturati in occasione nella prima fatturazione utile. Per quanto non espressamente previsto nella presente Carta si fa riferimento al Regolamento di utenza e alle disposizioni contenute nei "Testi Integrati" del Servizio Idrico emanati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). ## 1.2 LIVELLI MINIMI DI SERVIZIO (rif. DPCM 29 aprile1999) Il Gestore si impegna a garantire per i consumi domestici una dotazione pro-capite giornaliera di 150 l/giorno. Il valore di pressione presso i punti di fornitura risente dei limiti della disponibilità e delle possibilità della rete di distribuzione, nonché dei consumi che possono variare in base alle fasce orarie ed alle stagioni. L'acqua viene distribuita ad una pressione di 2,5 atm, con una tolleranza di 0,2 atm salvo casi di forza maggiore non dipendenti dal Gestore. Compatibilmente con lo stato degli impianti in esercizio, la disponibilità di risorsa idrica locale e le altre condizioni tecniche rilevanti (es. quote terreno, abbassamenti di pressione non imputabili alla gestione), il Gestore distribuisce, di norma, l'acqua con una pressione il cui limite superiore in ore notturne è di 7 atm con riferimento al piano stradale, risultando a carico del Gestore l'apposizione di apparecchi limitatori di pressione, con esclusione comunque di apparecchiature che prevedono sfiati con perdita di portata. Per gli usi non domestici, il Gestore si riserva di valutare le eventuali esigenze dell'utente. ## 1.3 STANDARD DI QUALITÀ (rif. DPCM 29 aprile 1999; rif. art. 67 e art. 68 RQSII Del. 655/2015 Arera) Gli standard di qualità costituiscono i parametri che permettono di confrontare i livelli e i tempi del servizio reso con quelli fissati dal Gestore in base alla normativa vigente ed ai quali l'utente deve fare riferimento nel rapporto con il Gestore stesso. Gli standard costituiscono anche un obiettivo prestabilito che rende concretamente visibile il processo di miglioramento della qualità da parte del Gestore. Gli standard sono sottoposti a continuo monitoraggio e vengono formulati sulla base di indicatori di tipo sia qualitativo che quantitativo. Gli indicatori qualitativi esprimono una garanzia nei confronti di specifici aspetti del servizio, di cui al D.P.C.M. del 29/04/1999 (es. livello di cortesia del personale). Gli indicatori quantitativi possono essere: - generali - quando esprimono un valore medio riferito al complesso delle prestazioni fornite dal Gestore; - specifici - quando fanno riferimento a singole prestazioni espresse da una soglia minima o massima, verificabili direttamente dall'utente.
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ART. 2 - ACCESSIBILITÀ AL SERVIZIO (rif. DPCM 29 aprile 1999)
## 2.1 INFORMAZIONI ALL'UTENTE (rif. art. 78 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore garantisce agli utenti l'accessibilità alle informazioni riguardanti le modalità di esecuzione del servizio e i principali aspetti normativi, contrattuali e tariffari. Tutte le informazioni sono disponibili presso gli sportelli territoriali, sul sito internet e diffuse altresì attraverso l'invio agli utenti di appositi opuscoli informativi. Entro il 30 giugno di ogni anno, il Gestore provvederà a comunicare agli utenti, tramite allegati alla bolletta, i livelli di qualità raggiunti, gli standard specifici e generali di qualità, il grado di rispetto degli standard e gli indennizzi automatici previsti in caso di mancato rispetto degli stessi. ## 2.2 SPORTELLI (rif. art. 52 e 53 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore dispone di sportelli fisici presso i quali l'utente può effettuare la stipula e la risoluzione dei contratti, presentare reclami, richieste di rettifiche di fatturazione e di rateizzazione dei pagamenti, richieste di informazioni, richieste di preventivi ed esecuzione di lavori e allacciamenti, richieste di attivazione, disattivazione, voltura, subentro nella fornitura, richieste di appuntamenti, di verifiche del misuratore e del livello di pressione. Presso gli sportelli gli utenti possono altresì ottenere tutte le informazioni sui servizi erogati e sugli impegni del Gestore richiamati nella presente Carta. Gli sportelli del Gestore prevedono agevolazioni e percorsi preferenziali per alcune tipologie di utenti, quali portatori di handicap, disabili e invalidi. Il Gestore si impegna a: - rispettare lo standard generale di < 20 minuti stabilito quale tempo medio di attesa dell'utente prima di essere ricevuto dall'operatore; - rispettare lo standard generale di 60 minuti stabilito quale tempo massimo di attesa dell'utente prima di essere ricevuto dall'operatore: (livello da rispettare 95% delle singole prestazioni) Ai fini della verifica del rispetto degli standard generali sopra specificati, è definito "tempo di attesa agli sportelli" il tempo, misurato in minuti con arrotondamento al minuto superiore, intercorrente tra il momento in cui l'utente si presenta allo sportello, ritirando il biglietto dal "gestore code", e il momento in cui l'utente stesso viene ricevuto. In relazione all'accoglimento, da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, delle istanze di deroga dagli obblighi relativi agli orari e all'apertura degli sportelli provinciali, presentate dall'Ente di governo dell'ambito d'intesa con il Gestore, risultano operativi nel territorio dell'ATO4 i seguenti sportelli: - Fondi, Formia, Latina, Nettuno, Terracina - lunedì 8.30 – 12.30 - martedì 8.30 – 16.00 - giovedì 8.30 – 16.00 - venerdì 8.30 – 12.30 Le informazioni sulla diffusione territoriale degli sportelli e i rispettivi orari di apertura sono consultabili in bolletta, sul sito internet www.acqualatina.it e numero verde del servizio clienti 800 085 850. ## 2.3 RICONOSCIBILITÀ, COMPORTAMENTI, MODI E LINGUAGGI DEL PERSONALE (rif. DPCM 29 aprile1999) Gli operatori del Gestore sono muniti di apposito tesserino di riconoscimento sul quale è riportata la foto, il nome, la funzione, l'ufficio d'appartenenza. Gli operatori in servizio sono tenuti ad esibire il proprio cartellino di identificazione in caso di richiesta dell'utente. In particolare, gli operatori incaricati di effettuare i controlli sui consumi, sulla qualità dell'acqua e degli scarichi in fognatura e presso gli impianti di depurazione, nonché i controlli di conformità delle opere interne degli insediamenti allacciati alle reti gestite dal Gestore, hanno la qualifica di "incaricato di pubblico servizio ai sensi dell'art. 358 del c.p." Gli operatori sono tenuti a rispettare i principi fondamentali stabiliti nella presente Carta con particolare riferimento a cortesia, chiarezza e comprensibilità. È fatto assoluto divieto agli operatori di chiedere o ricevere compensi da parte degli utenti per le prestazioni eseguite per conto del Gestore. Agli stessi obblighi sono sottoposti gli operatori delle imprese che eseguono lavori e servizi per conto del Gestore. ## 2.4 SITO INTERNET (rif. art. 54 RQSII Del. 655/2015 Arera) Sul sito internet del Gestore www.acqualatina.it è pubblicata la presente Carta dei Servizi, il Regolamento d'utenza, gli orari di apertura al pubblico degli sportelli fisici e del servizio telefonico, i riferimenti e i numeri verdi gratuiti per contattare il Gestore, i recapiti dello Sportello per il consumatore Energia e Ambiente, le modalità di attivazione del servizio Conciliazione dell'Autorità nonché le modalità di attivazione di eventuali altri organismi di risoluzione extragiudiziale delle controversie, ai quali il Gestore si impegna a partecipare e la cui procedura sia gratuita. Il Gestore è costantemente impegnato a sviluppare l'interattività del sito internet aziendale al fine di garantire all'utente l'accessibilità ai servizi anche tramite lo "Sportello Online". ## 2.5 SPORTELLO ONLINE (rif. art. 54 RQSII Del. 655/2015 Arera) Tramite lo sportello online l'utente ha la possibilità di inoltrare reclami, richieste di rettifiche di fatturazione e richieste di rateizzazione dei pagamenti, richieste di informazioni, richieste di preventivazione ed esecuzione di lavori e allacciamenti, richieste di attivazione, disattivazione, voltura, subentro nella fornitura, richieste di appuntamenti, di verifiche del misuratore e del livello di pressione. Inoltre, attraverso lo sportello online, l'utente ha la possibilità di monitorare lo stato della propria fornitura in tempo reale e disporre di una serie di servizi aggiuntivi quali il pagamento delle bollette online. ## 2.6 SVOLGIMENTO DI PRATICHE PER CORRISPONDENZA Per facilitare l'accesso ai servizi, il Gestore ha previsto per l'utente la possibilità di svolgimento di pratiche per corrispondenza da inviare tramite il servizio postale al fine di avviare le procedure inerenti alle richieste di attivazione di fornitura, voltura o subentro, di cessazione fornitura, reclami, rimborsi, segnalazione guasti, copia fatture, richieste verifica misuratore, richieste verifica livello di pressione e tutte le altre prestazioni gestibili per corrispondenza. ## 2.7 SERVIZIO TELEFONICO DI ASSISTENZA (rif. art. 55 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore dispone di un servizio telefonico di assistenza tramite il quale è possibile ottenere: - Informazioni di base ed orientamento su contratti, consumi e tariffe, modalità di pagamento, orari ed indirizzi; - Informazioni sui servizi, nuovi contratti, variazioni dei contratti in essere, consumi e bollette, verifiche ed interventi; - Assistenza nelle operazioni contrattuali e nella predisposizione della relativa modulistica; - Assistenza sulle modalità di presentazione di segnalazioni, richieste e reclami; - Assistenza sulle procedure inerenti alla gestione della morosità, del credito, dei rimborsi. Il Gestore si impegna a rispettare gli standard generali di qualità del servizio telefonico relativi ai seguenti indicatori: - Accessibilità al servizio telefonico (AS) (rif. art. 57 RQSII Del. 655/2015 Arera) - Percentuale minima di unità di tempo in cui almeno una delle linee telefoniche risulti libera. (livello da rispettare > 90%) - Tempo medio di attesa per il servizio telefonico (TMA) (rif. art. 58 RQSII Del. 655/2015 Arera) - Tempo medio di attesa < 240 secondi. - Livello del servizio telefonico (LS) (rif. art. 59 RQSII Del. 655/2015 Arera) - Percentuale minima di chiamate telefoniche che hanno effettivamente parlato con un operatore. (livello da rispettare > 80%) ## 2.8 SERVIZIO TELEFONICO DI PRONTO INTERVENTO (rif. artt. 61 e 62 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore dispone di un numero verde gratuito sia da rete fissa che mobile, dedicato esclusivamente al servizio telefonico di pronto intervento, configurato per garantire il contatto diretto ed immediato con l'operatore di centralino di pronto intervento ed altresì predisposto in modo da assicurare la "registrazione vocale" di tutte le chiamate telefoniche ricevute. Qualora necessario gli operatori telefonici forniscono al segnalante istruzioni sui comportamenti e provvedimenti generali da adottare al fine di tutelare l'incolumità propria e altrui in attesa dell'arrivo sul luogo della squadra di pronto intervento. Per il "Tempo di risposta alla chiamata per pronto intervento (CPI)" il Gestore si impegna a rispettare il seguente standard generale di qualità: - Tempo di risposta 120 secondi
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ART. 3 - AVVIO E CESSAZIONE DEL RAPPORTO CONTRATTUALE (rif. Titolo II RQSII Del. 655/2015 Arera)
## 3.1 PREVENTIVAZIONE PER GLI ALLACCIAMENTI IDRICI E FOGNARI (rif. artt. 5, 6, 7 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di preventivazione per gli allacciamenti idrici e fognari è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento, da parte del Gestore, della richiesta di preventivo e la data di invio del preventivo stesso al richiedente. Per entrambe le tipologie di allacciamento il tempo di preventivazione è differenziato in funzione della necessità di effettuare un sopralluogo: - Per la preventivazione senza sopralluogo è stabilito lo standard specifico di 10 giorni lavorativi. - Per la preventivazione con sopralluogo è stabilito lo standard specifico di 20 giorni lavorativi. Le richieste di nuovi allacciamenti e le richieste di modifica di quelli esistenti, devono essere presentate nelle modalità descritte nel presente articolo. La richiesta di preventivazione per gli allacciamenti idrici e fognari, completa dei documenti richiesti e, se previsto, dell'attestazione del pagamento degli oneri di sopralluogo, deve essere presentata tramite uno dei canali di comunicazione messi a disposizione dal Gestore: call center, posta, posta elettronica, sportello fisico, sito internet. Il preventivo dovrà contenere le informazioni previste dall'articolo 7 e dall'articolo 20 dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. ## 3.2 ESECUZIONE DEGLI ALLACCIAMENTI IDRICI E FOGNARI (rif. artt. 8 e 9 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di esecuzione dell'allacciamento idrico o dell'allacciamento fognario è il tempo intercorrente tra la data di accettazione del preventivo da parte dell'utente e la data di completamento dei lavori da parte del Gestore, con la contestuale messa a disposizione del contratto di fornitura per la firma dell'utente. Per entrambe le tipologie di allacciamento il tempo di esecuzione è differenziato in funzione della complessità dei lavori necessari per l'esecuzione degli allacciamenti stessi. A decorrere dalla data di acquisizione delle dovute autorizzazioni e, dove non necessarie, dalla data di accettazione del preventivo, gli allacci saranno completati entro i tempi di seguito indicati, misurati in giorni lavorativi al netto del tempo per lavori di intervento, estensione o adeguamento sulla rete stradale: - Per l'esecuzione di allacci idrici che comportano l'esecuzione di interventi semplici è stabilito lo standard specifico di 15 giorni lavorativi; - Per l'esecuzione di allacci fognari che comportano l'esecuzione di interventi semplici è stabilito lo standard specifico di 20 giorni lavorativi. - Per l'esecuzione di allacci idrici o fognari che comportano l'esecuzione di interventi complessi è stabilito uno standard generale di 30 giorni lavorativi. A seguito della formale accettazione del preventivo, di cui al precedente art. 3.1, da parte dell'utente, ossia a seguito dell'esibizione della prova dell'avvenuto pagamento del corrispettivo mediante presentazione allo sportello competente o invio tramite fax, e-mail, lettera, il Gestore procede alle richieste di eventuali autorizzazioni per l'esecuzione dei lavori. Nel caso in cui per l'esecuzione di allacci complessi sia necessario l'ottenimento di atti autorizzativi, il tempo di esecuzione delle prestazioni viene calcolato al netto del tempo che intercorre tra la richiesta dell'autorizzazione da parte del gestore e l'ottenimento della stessa, a condizione che almeno il primo atto autorizzativo sia stato richiesto entro 30 giorni lavorativi dalla data di comunicazione di accettazione del preventivo da parte dell'utente. Al verificarsi di tale situazione il Gestore comunica all'utente l'avvenuta richiesta degli atti autorizzativi entro 5 giorni lavorativi successivi a tale richiesta (rif. art. 23 RQSII Del. 655/2015 Arera). ## 3.3 ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA (rif. art. 10 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di attivazione della fornitura del servizio è il tempo intercorrente tra la data di completamento dei lavori di esecuzione dell'allacciamento e la data di effettiva attivazione della fornitura; Per l'attivazione della fornitura il Gestore si impegna a rispettare lo standard specifico di 5 giorni lavorativi. La richiesta di attivazione della fornitura può essere presentata, tramite il numero verde, via e-mail, a mezzo posta, compilando il modulo scaricabile dal sito internet www.acqualatina.it o disponibile presso gli sportelli aperti al pubblico, ovvero tramite lo sportello online. Nel caso in cui il richiedente richieda l'attivazione della fornitura a decorrere da una data successiva a quella di completamento dei lavori di esecuzione dell'allacciamento, quest'ultima coincide convenzionalmente con il primo giorno lavorativo precedente la data posticipata indicata dal richiedente stesso. Nel caso in cui l'utente titolare di un punto di fornitura limitato/sospeso/disattivato per morosità faccia richiesta di attivazione di un nuovo punto di fornitura, il Gestore ha facoltà di non procedere all'esecuzione della prestazione richiesta fino al pagamento della fattura non saldata sul primo punto di fornitura. ## 3.4 RIATTIVAZIONE E SUBENTRO NELLA FORNITURA – (PUNTO DI CONSEGNA DISATTIVO) (rif. art. 11 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di riattivazione della fornitura, ovvero di subentro nella fornitura, è il tempo intercorrente tra la data di stipula del contratto di fornitura, ovvero di richiesta di riattivazione e la data di effettiva riattivazione della stessa. Il tempo di riattivazione della fornitura, ovvero di subentro nella fornitura è differenziato in funzione dell'eventuale richiesta, da parte dell'utente, di procedere ad una riattivazione, ovvero ad un subentro, con modifica della portata del misuratore; Per la riattivazione o subentro nella fornitura è stabilito lo standard specifico di 5 giorni lavorativi; Per la riattivazione o subentro nella fornitura con modifica della portata del misuratore è stabilito lo standard specifico di 10 giorni lavorativi La richiesta di riattivazione, ovvero di subentro, può essere inoltrata al Gestore, con le modalità previste al comma 3.3, rispettivamente dallo stesso utente che aveva richiesto la disattivazione del punto di consegna o di scarico, ovvero da un nuovo utente. Ai fini della verifica del rispetto dello standard specifico in oggetto, qualora la riattivazione, ovvero il subentro, comporti l'esecuzione di lavori semplici o complessi, come definiti al paragrafo "III Definizioni" della presente Carta, il tempo di riattivazione decorre dalla data di completamento dei suddetti lavori. Qualora la richiesta di subentro riguardi un punto di consegna o di scarico in cui la fornitura sia stata disattivata per morosità, il Gestore ha facoltà di: - richiedere all'utente entrante una autocertificazione ai sensi dell'art. 47 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, eventualmente corredata da opportuna documentazione, che attesti l'estraneità al precedente debito; - non procedere all'esecuzione della riattivazione fino al pagamento delle somme dovute nei casi in cui il Gestore medesimo accerti che l'utente entrante occupava a qualunque titolo l'unità immobiliare cui è legato il punto di consegna o di scarico oggetto della richiesta. Qualora il Gestore eserciti le facoltà sopra indicate, il tempo di esecuzione del subentro decorre dalla data di ricevimento da parte del Gestore: - della documentazione di cui alla lettera a); - dell'attestazione di avvenuto pagamento delle somme dovute, nei casi di cui alla lettera b) del presente articolo. ## 3.5 RIATTIVAZIONE DELLA FORNITURA IN SEGUITO A MOROSITÀ (rif. artt. 12 e 13 RQSII Del. 655/2015 Arera, DPCM 29 agosto 2016 e artt. 6 e 9 REMSI) Il tempo di riattivazione della fornitura in seguito a limitazione, sospensione, disattivazione per morosità è il tempo, misurato in giorni feriali, intercorrente tra la data di ricevimento dell'attestazione di avvenuto pagamento delle somme dovute e la data di riattivazione della fornitura; Per la riattivazione della fornitura in seguito a morosità è stabilito lo standard specifico di 2 giorni feriali. A seguito del pagamento delle somme dovute da parte dell'utente, il Gestore procederà alla riattivazione della fornitura limitata/sospesa/disattivata per morosità. Le richieste di riattivazione della fornitura pervenute al Gestore oltre le ore 18 nei giorni lavorativi possono essere trattate dal Gestore come pervenute il giorno successivo. Qualora la richiesta di riattivazione abbia ad oggetto un punto di consegna o di scarico in cui la fornitura è stata disattivata per morosità, ovvero in tutti i casi in cui l'intestatario uscente risulti moroso, il Gestore ha facoltà di: - richiedere all'utente entrante una autocertificazione ai sensi dell'art. 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, corredata da opportuna documentazione, che attesti l'estraneità al precedente debito; - non procedere all'esecuzione della riattivazione fino al pagamento delle somme dovute nei casi in cui il gestore medesimo accerti che l'utente entrante occupava a qualunque titolo l'unità immobiliare cui è legato il punto di consegna o di scarico. L'avvenuto pagamento può essere comunicato al Gestore tramite i canali di contatto disponibili al pubblico, mediante il servizio di assistenza telefonico con contestuale invio dell'attestazione di avvenuto pagamento all'indirizzo e-mail, fax, posta, o tramite gli sportelli territoriali. La comunicazione di avvenuto pagamento costituisce autocertificazione ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. Il Gestore, tuttavia, successivamente alla riattivazione della fornitura, può in ogni caso richiedere all'utente l'esibizione del documento originale da cui risulti il pagamento delle somme dovute. ## 3.6 DISATTIVAZIONE DELLA FORNITURA (rif. art. 14 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di disattivazione della fornitura è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta dell'utente e la data di effettiva disattivazione; Per la disattivazione della fornitura su richiesta dell'utente è stabilito lo standard specifico di 7 giorni lavorativi. A seguito della richiesta di cessazione del servizio presentata dall'utente, il Gestore procede alla disattivazione della fornitura, la quale comporta la sospensione dell'erogazione del servizio, la chiusura del punto di consegna o di scarico e la contestuale effettuazione della lettura di cessazione indispensabile ai fini dell'emissione della fattura di chiusura del rapporto contrattuale. La disattivazione della fornitura può essere richiesta dall'utente con le modalità descritte nel precedente comma 3.3. Nel caso in cui l'utente richieda la disattivazione della fornitura a decorrere da una data successiva a quella della richiesta, la data di ricevimento da parte del Gestore della richiesta di disattivazione della fornitura coincide convenzionalmente con il primo giorno lavorativo precedente la data posticipata indicata dal richiedente. Nei casi in cui il misuratore sia posizionato in un luogo non accessibile al Gestore, l'utente deve garantire al Gestore l'accesso alle medesime condizioni previste per la verifica del misuratore, di cui al successivo Articolo 5, comma 5.10 della presente Carta. ## 3.7 RICHIESTA DI VOLTURA – (PUNTO DI CONSEGNA ATTIVO) (rif. artt. 15 e 17 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di esecuzione della voltura è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta della voltura nelle modalità sopra richiamate e la data di attivazione della fornitura a favore del nuovo utente. Per l'esecuzione della voltura è stabilito lo standard specifico di 5 giorni lavorativi. La richiesta di voltura può essere inoltrata dall'utente entrante, purché integrata da parte del medesimo da idonea documentazione che attesti la proprietà o il regolare possesso o detenzione dell'unità immobiliare interessata (ai sensi del D.L. 28 marzo 2014, n. 47). Il richiedente deve stipulare un nuovo contratto d'utenza e provvedere al versamento del deposito cauzionale e del corrispettivo previsto a copertura delle spese amministrative in occasione della prima fatturazione. Al momento della richiesta di voltura, il nuovo utente comunica al Gestore l'autolettura del misuratore che costituirà lettura di cessazione per il precedente intestatario del contratto e lettura iniziale per il nuovo titolare. Nel caso in cui tale autolettura non coincida con quella comunicata dall'utente uscente il Gestore provvederà a: - effettuare una lettura di verifica entro 7 giorni lavorativi, decorrenti dalla data di comunicazione della lettura da parte del nuovo utente. I consumi fatturati fino al giorno della voltura, che decorre dalla data di cessazione dell'utenza precedente e dalla contestuale apertura del rapporto contrattuale con il nuovo utente, sono addebitati al precedente intestatario del contratto di fornitura con l'emissione della fattura di chiusura del rapporto contrattuale. Qualora la richiesta di voltura abbia ad oggetto un punto di consegna o di scarico in cui l'intestatario uscente risulti moroso, il gestore ha facoltà di: - richiedere all'utente entrante una autocertificazione ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n 445, eventualmente corredata da opportuna documentazione, che attesti l'estraneità al precedente debito; - non procedere all'esecuzione della voltura fino al pagamento delle somme dovute nei casi in cui il gestore medesimo accerti che l'utente entrante occupava a qualunque titolo l'unità immobiliare cui è legato il punto di consegna o di scarico in oggetto. Qualora il Gestore eserciti le facoltà sopra indicate, il tempo di esecuzione della voltura decorre dalla data di ricevimento da parte del Gestore: - della documentazione di cui alla lettera a); - dell'attestazione di avvenuto pagamento delle somme dovute, nei casi di cui alla lettera b) del presente articolo. ## 3.8 VOLTURA A TITOLO GRATUITO (rif. art. 16 RQSII Del. 655/2015 Arera) In caso di decesso dell'intestatario del contratto, l'erede ovvero un soggetto residente nell'unità immobiliare in cui è sita l'utenza, che intende richiedere voltura del contratto d'utenza in proprio favore: - presenta apposita domanda utilizzando la modulistica predisposta dal Gestore, scaricabile dal sito internet e disponibile presso gli sportelli fisici presenti sul territorio; - all'interno della domanda di cui alla precedente lettera a), comunica l'autolettura dei consumi alla data di presentazione della domanda medesima, che dovrà essere opportunamente validata dal Gestore; - ha la possibilità di autocertificare le informazioni fornite al Gestore, secondo quanto disposto dal D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445; - assume tutti i diritti e gli obblighi del precedente intestatario del contratto di fornitura. Il Gestore provvederà ad eseguire la voltura nei tempi già specificati al precedente comma 3.7 inviando al nuovo intestatario del contratto d'utenza la fattura relativa al saldo dei consumi registrati fino alla data di richiesta della voltura attribuendo, al nuovo contratto d'utenza il deposito cauzionale versato dal precedente intestatario. Fatta eccezione per l'ultima fattura a saldo dei consumi, nessun altro corrispettivo potrà essere richiesto dal Gestore al beneficiario della voltura a titolo gratuito. ## 3.9 CAUSE DI MANCATO RISPETTO DEGLI STANDARD PREVISTI PER L'AVVIO E CESSAZIONE DEL RAPPORTO CONTRATTUALE (rif. art. 71 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore si impegna al rispetto dei tempi stabiliti per l'esecuzione delle prestazioni richieste, fatto salvo il verificarsi di cause di forza maggiore e di altro tipo, non imputabili al Gestore, che determinano il mancato rispetto degli standard specifici e generali di qualità, di seguito classificate: - cause di forza maggiore: intese come atti di autorità pubblica, eventi naturali eccezionali per i quali sia stato dichiarato lo stato di calamità dall'autorità competente, scioperi indetti senza il preavviso previsto dalla legge, mancato ottenimento di atti autorizzativi; - cause imputabili all'utente, inclusa l'inaccessibilità del misuratore; - cause imputabili a terzi, ovvero danni o impedimenti provocati da terzi
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ART. 4 - GESTIONE DEL RAPPORTO CONTRATTUALE (rif. Titolo III RQSII Del. 655/2015 Arera)
## 4.1 PREVENTIVAZIONE PER L'ESECUZIONE DI LAVORI (rif. artt. 18, 19, 20 e 21 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di preventivazione per l'esecuzione di lavori è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento, da parte del Gestore, della richiesta di preventivo dell'utente e la data di invio all'utente del preventivo da parte del Gestore. Il tempo di preventivazione per l'esecuzione dei lavori è differenziato in funzione della necessità di effettuare un sopralluogo: - Per la preventivazione di lavori senza sopralluogo è stabilito lo standard specifico di 10 giorni lavorativi. - Per la preventivazione di lavori con sopralluogo è stabilito lo standard specifico di 20 giorni lavorativi. La richiesta di preventivazione per l'esecuzione di lavori semplici e complessi, completa dei documenti richiesti e, laddove necessario, dell'attestazione del pagamento degli oneri di sopralluogo, deve essere presentata tramite uno dei canali di comunicazione messi a disposizione dal Gestore: call center, posta, posta elettronica, sportello fisico, sito internet. Il preventivo dovrà contenere le informazioni previste dall'articolo 20 dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. Il preventivo avrà validità di 90 giorni e l'accettazione dello stesso da parte dell'utente ne prolungherà la validità fino all'esecuzione della prestazione richiesta. Il Gestore non potrà richiedere all'utente nessun corrispettivo che non sia stato indicato nel preventivo. ## 4.2 PREVENTIVI STANDARDIZZABILI PER L'ESECUZIONE DI LAVORI (rif. art. 22 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore, al fine di ottimizzare l'esecuzione delle prestazioni richieste ed agevolare l'utente rispetto a quanto previsto dalla procedura di cui al comma 4.1, individua le tipologie di prestazioni, relativamente all'esecuzione di lavori, per le quali è possibile standardizzare il preventivo. I preventivi standard sono resi disponibili all'utente in modalità immediata, tramite il call center e lo sportello territoriale e sono altresì disponibili sul sito internet. Nel caso in cui l'utente presenti richiesta in forma scritta di un preventivo standardizzabile il Gestore è tenuto al rispetto dello standard specifico di 10 giorni lavorativi applicabile ai preventivi non standardizzabili che non necessitano di sopralluogo riportati al comma 4.1. ## 4.3 ESECUZIONE DI LAVORI (rif. art. 23 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di esecuzione di lavori è il tempo intercorrente tra la data di accettazione del preventivo da parte dell'utente e la data di completamento dei lavori da parte del Gestore. Il tempo di esecuzione dei lavori è differenziato in funzione della necessità di eseguire rispettivamente un lavoro semplice, ovvero un lavoro complesso. Per l'esecuzione di lavori semplici è stabilito lo standard specifico di 10 giorni lavorativi. Per l'esecuzione di lavori complessi è stabilito uno standard generale di 30 giorni lavorativi. (livello da rispettare 90% delle singole prestazioni) A seguito della formale accettazione del preventivo per l'esecuzione di lavori, da parte dell'utente, ossia a seguito dell'esibizione della prova dell'avvenuto pagamento del corrispettivo mediante presentazione allo sportello competente o invio tramite fax, e-mail, lettera, il Gestore procede alle richieste di eventuali autorizzazioni per l'esecuzione dei lavori. Nel caso in cui per l'esecuzione di lavori complessi sia necessario l'ottenimento di atti autorizzativi, il tempo di esecuzione delle prestazioni viene calcolato al netto del tempo che intercorre tra la richiesta dell'autorizzazione da parte del gestore e l'ottenimento della stessa, a condizione che almeno il primo atto autorizzativo sia stato richiesto entro 30 giorni lavorativi dalla data di comunicazione di accettazione del preventivo da parte dell'utente. Al verificarsi di tale situazione il Gestore comunica all'utente l'avvenuta richiesta degli atti autorizzativi entro 5 giorni lavorativi successivi a tale richiesta. Qualora per l'esecuzione dei "lavori complessi" siano necessari lavori da realizzarsi a cura dell'utente e lo stesso debba richiedere atti quali concessioni, autorizzazioni o servitù e tali lavori e atti siano stati tutti indicati nel preventivo rilasciato dal Gestore, il tempo per l'effettuazione della prestazione decorre dalla data di comunicazione di ultimazione dei lavori e di consegna di detti atti. ## 4.4 RISPETTO DEGLI APPUNTAMENTI CONCORDATI (rif. art. 24 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il "tempo massimo per l'appuntamento concordato" è il tempo intercorrente tra il giorno in cui il Gestore riceve la richiesta dell'utente e il giorno in cui si verifica l'appuntamento. Per tale indicatore è stabilito lo standard generale di 7 giorni lavorativi. (livello da rispettare 90% delle singole prestazioni) In caso di appuntamento concordato per la verifica del misuratore o per la verifica del livello di pressione, è stabilito lo standard generale di 10 giorni lavorativi. Il Gestore si impegna a rispettare gli appuntamenti concordati con l'utente applicando i criteri e le modalità di esecuzione definiti dall'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. Si considerano esclusi dal calcolo di tale standard generale gli appuntamenti fissati su esplicita richiesta dell'utente per una data che comporta il superamento dei periodi sopra definiti. Tutte le richieste di appuntamento pervenute al Gestore oltre le ore 18 nei giorni lavorativi potranno essere trattate dal Gestore come pervenute il primo giorno lavorativo successivo. ## 4.5 PREAVVISO PER LA DISDETTA DEGLI APPUNTAMENTI CONCORDATI (rif. art. 25 RQSII Del. 655/2015 Arera) Nell'eventualità in cui il Gestore, per cause di forza maggiore, non possa rispettare l'appuntamento concordato, procederà a comunicare all'utente la disdetta dell'appuntamento: - Il "preavviso minimo per la disdetta dell'appuntamento concordato" è stabilito dallo standard generale di 24 ore. ## 4.6 FASCIA DI PUNTUALITÀ PER GLI APPUNTAMENTI CONCORDATI (rif. art. 26 RQSII Del. 655/2015 Arera) Al momento di concordare un appuntamento con l'utente, il Gestore provvede a fissare l'ora di inizio e l'ora di fine della fascia di puntualità per l'appuntamento concordato impegnandosi a presentarsi nel luogo e nel periodo di tempo concordati, informando altresì l'utente che per il mancato rispetto della fascia di puntualità è riconosciuto un indennizzo automatico. L'utente deve assicurare la disponibilità, propria o della persona da lui incaricata, a ricevere il personale del Gestore per tutta la fascia di puntualità concordata. La "fascia di puntualità per gli appuntamenti concordati" è stabilita dallo standard specifico di 3 ore. Il Gestore ha facoltà di procedere, previo consenso dell'utente, all'eventuale esecuzione anticipata della prestazione o del sopralluogo. ## 4.7 CONTINUITÀ DEL SERVIZIO (rif. DPCM 29 aprile 1999; rif. art.3 RQTI Del. 917/2017 Arera) Il Gestore si impegna a fornire un servizio continuo e senza interruzioni. L'interruzione del servizio può essere imputata solo ad eventi di forza maggiore, a guasti o a manutenzioni necessarie per il corretto funzionamento degli impianti e per la garanzia di qualità e di sicurezza del servizio. Il Gestore organizza le proprie attività in modo da limitare al minimo necessario i tempi delle interruzioni programmate del servizio, salvo eventi o circostanze di forza maggiore che possono verificarsi durante le attività operative. Per interruzioni programmate del servizio si intendono quelle interruzioni della fornitura dovute a interventi di manutenzione sugli impianti o sulle reti, che richiedono la sospensione dell'erogazione. Al verificarsi di cause di forza maggiore che impediscono o ritardano il ripristino del servizio, il Gestore provvederà ad attivare un servizio sostitutivo di emergenza per le utenze interessate, nel rispetto delle disposizioni della competente autorità sanitaria. ### Attivazione del servizio sostitutivo di emergenza in caso di sospensione del servizio idropotabile (rif. art.3 RQTI Del. 917/2017) Il "tempo massimo per l'attivazione del servizio sostitutivo di emergenza in caso di sospensione del servizio idropotabile" è il tempo misurato in ore, intercorrente tra il momento in cui si verifica una interruzione, sia essa programmata o non programmata, e il momento in cui viene attivato il servizio sostitutivo di emergenza. Per il "Tempo massimo per l'attivazione del servizio sostitutivo di emergenza in caso di sospensione del servizio idropotabile" è stabilito lo standard specifico di 48 ore. In caso di sospensione del servizio idropotabile, qualora il tempo massimo intercorrente tra il momento in cui si verifica l'interruzione, sia essa programmata o non programmata, e il momento in cui viene attivato il servizio sostitutivo di emergenza sia superiore a 48 ore, il Gestore corrisponde agli utenti interessati un indennizzo ai sensi dell'art.9 della presente Carta. ### Preavviso per interventi programmati che comportano una sospensione della fornitura (rif. art.3 RQTI Del. 917/2017) Il "tempo minimo di preavviso per interventi programmati che comportano una sospensione della fornitura" è il tempo, misurato in ore, intercorrente tra il momento in cui viene fornito il preavviso ed il momento in cui si verifica l'interruzione della fornitura oggetto del preavviso. Per il "Tempo minimo di preavviso per interventi programmati che comportano una sospensione della fornitura" è stabilito lo standard specifico di 48 ore. Ogni qualvolta si rendessero necessarie interruzioni programmate del servizio, il Gestore fornirà preavviso con almeno 48 ore di anticipo tramite le modalità più consone allo specifico intervento e ritenute più efficaci al fine di garantire l'informazione ai cittadini e agli Enti interessati. In caso di mancato rispetto delle tempistiche di preavviso, il Gestore corrisponde agli utenti interessati un indennizzo ai sensi dell'art.9 della presente Carta. ### Durata della sospensione programmata (rif. art.3 RQTI Del. 917/2017) La durata massima della singola sospensione programmata è il tempo, misurato in ore, intercorrente tra il momento in cui si verifica una interruzione programmata, ed il momento di ripristino della fornitura. Per la "Durata massima della singola sospensione programmata" è stabilito lo standard specifico di 24 ore. Nel caso in cui la durata massima dell'interruzione programmata sia superiore a 24 ore il Gestore corrisponde all'utente interessato un indennizzo ai sensi dell'art.9 della presente Carta. ## 4.8 PRONTO INTERVENTO (rif. art.33 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il "tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento" è il tempo intercorrente tra l'inizio della conversazione con l'operatore di pronto intervento e l'arrivo sul luogo di chiamata del personale incaricato dal Gestore. Per il "tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento" è stabilito lo standard generale di 3 ore dall'inizio della conversazione con l'operatore. Il Gestore garantisce un servizio di pronto intervento attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno accessibile tramite il Numero Verde: 800 626 083. Lo standard generale così definito trova applicazione per le segnalazioni relative alle seguenti situazioni di pericolo: - fuoriuscite di acqua copiose, ovvero anche lievi con pericolo di gelo; - alterazione delle caratteristiche di potabilità dell'acqua distribuita; - guasto o occlusione di condotta o canalizzazione fognaria; - avvio di interventi di pulizia e spurgo a seguito di esondazioni e rigurgiti. Qualora, a seguito del verificarsi di situazioni di pericolo, il Gestore dovesse ricevere più segnalazioni contemporaneamente, tali da determinare un aumento dei tempi di intervento, il Gestore provvederà a fornire agli utenti interessati le prime indicazioni comportamentali, anche mediante il supporto dei propri operatori. ## 4.9 CAUSE DI MANCATO RISPETTO DEGLI STANDARD PREVISTI PER LA GESTIONE DEL RAPPORTO CONTRATTUALE (rif. art 71 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore si impegna al rispetto dei tempi stabiliti per l'esecuzione delle prestazioni richieste, fatto salvo il verificarsi di cause di forza maggiore e di altro tipo, non imputabili al Gestore, che determinano il mancato rispetto degli standard specifici e generali di qualità, come di seguito classificate: - cause di forza maggiore: intese come atti di autorità pubblica, eventi naturali eccezionali per i quali sia stato dichiarato lo stato di calamità dall'autorità competente, scioperi indetti senza il preavviso previsto dalla legge, mancato ottenimento di atti autorizzativi; - cause imputabili all'utente, inclusa l'inaccessibilità del misuratore; - cause imputabili a terzi, ovvero danni o impedimenti provocati da terzi.
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ART. 5 – SERVIZIO DI MISURA E VERIFICA DEI MISURATORI (rif. TIMSII Del. 218/2016 Arera e artt. 28, 29 e 30 RQSII Del 655/2015 Arera)
## 5.1 CRITERI GENERALI (rif. art. 4 TIMSII Del. 218/2016 Arera) I consumi rilevanti ai fini della fatturazione dei corrispettivi per l'utenza sono determinati ai sensi dell'Allegato A TIMSII alla Deliberazione 218/2016/R/IDR dell'Arera. Ai fini dell'applicazione dei corrispettivi per i servizi di fognatura e depurazione, il volume dei reflui scaricato in pubblica fognatura nonché il volume dei reflui depurato sono assunti pari al volume di acqua prelevato dall'acquedotto, salvo diversa previsione specifica. Il consumo di ciascun utente è determinato in base alla misura rilevata da un apposito misuratore installato in corrispondenza del punto di consegna, fatto salvo quanto disposto al successivo comma 5.8. ## 5.2 INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE E VERIFICA DEI MISURATORI (rif. art. 6 TIMSII Del. 218/2016 Arera) Il Gestore garantisce l'installazione, il funzionamento, la manutenzione e la verifica dei misuratori, secondo quanto previsto dal TIMSII e si impegna a rispettare i criteri per l'esecuzione dei controlli metrologici ai sensi del Decreto Ministeriale n. 155/2013. ## 5.3 RACCOLTA DELLE MISURE (LETTURA DEI MISURATORI) (rif. artt. 7.1, 7.2 e 7.3 TIMSII Del. 218/2016 Arera) Il Gestore si impegna ad effettuare almeno i seguenti tentativi di lettura: - con riferimento alle nuove attivazioni della fornitura, un tentativo di lettura entro sei mesi dalla data di nuova attivazione - per gli utenti con consumi medi annui fino a 3.000 mc: 2 volte l'anno, rispettando il tempo minimo di 150 giorni solari tra tentativi di lettura consecutivi; - per gli utenti con consumi medi annui superiori a 3.000 mc: 3 volte l'anno, rispettando il tempo minimo di 90 giorni solari tra tentativi di lettura consecutivi. Ai sensi del TIMSII, è ammesso l'utilizzo di distanze temporali minime tra tentativi di lettura consecutivi differenti da quelle previste alle precedenti lettere b) e c), al verificarsi delle seguenti casistiche: - laddove il Gestore garantisca un numero di tentativi di lettura superiore al numero minimo previsto per la corrispondente fascia di consumo; - per specifiche tipologie di utenti, che presentano un profilo di consumo fortemente variabile nel corso dell'anno, con rilevanti scostamenti dal consumo medio giornaliero; - laddove l'utilizzo di distanze temporali differenti sia giustificato da esigenze operative del Gestore, volte all'ottimizzazione della pianificazione dell'attività di misura. ## 5.4 MISURATORI NON ACCESSIBILI O PARZIALMENTE ACCESSIBILI (rif. art. 7.3 TIMSII Del. 218/2016 Arera, art. 26 TICSI Del. 665/2017 Arera) Fatto salvo quanto previsto al precedente comma 5.3, il Gestore, in presenza di punti di consegna dotati di misuratore non accessibile o parzialmente accessibile, effettuerà un ulteriore tentativo di lettura (c.d. "ripasso") con le modalità previste dall'art. 7.3 del TIMSII e dall'art. 26 del TICSI, di seguito testualmente riportate: nel caso di almeno due tentativi di raccolta della misura falliti consecutivi e di assenza di autoletture validate a partire dal penultimo tentativo fallito, al più tardi nel mese successivo a quello in cui il secondo tentativo è stato effettuato, anche prendendo in considerazione fasce orarie diverse da quelle solitamente pianificate. Gli obblighi di "ripasso", definiti al comma 7.3 lettera i) del TIMSII, si intendono assolti, nei seguenti casi: - laddove, nel periodo intercorrente rispetto all'ultimo tentativo fallito, il gestore acquisisca e validi una misura comunicata con autolettura; - laddove il gestore garantisca, per quell'utente finale, un numero di tentativi di raccolta della misura superiore al numero minimo previsto, per la corrispondente fascia di consumo, al comma 7.1 del TIMSII; - per utenze di tipo stagionale o altre specifiche tipologie di utenza, per le quali le probabilità di fallimento dell'ulteriore tentativo di lettura siano elevate, anche sulla base dell'esperienza del gestore. A integrazione delle modalità previste al comma 7.4 lettera i) del TIMSII, laddove l'utente non abbia comunicato alcuna modalità di contatto preferita, si ammette la comunicazione della suddetta informazione preliminare con modalità differenti da quelle indicate, anche mediante affissione di avvisi. ## 5.5 INFORMAZIONI AGLI UTENTI E AVVISI DI LETTURA (rif. art. 7.4 TIMSII Del. 218/2016 Arera, art. 26 TICSI Del. 665/2017) Nell'espletamento delle attività programmate di lettura previste ai precedenti commi 5.3 e 5.4, il Gestore: - per gli utenti dotati di misuratore non accessibile o parzialmente accessibile fornisce informazione preliminare sui tentativi di lettura con le modalità previste dall'art. 7.4 del TIMSII come integrato dall'art. 26 del TICSI: "comunicando il giorno e la fascia oraria dei passaggi del personale incaricato di raccogliere le misure; tale comunicazione deve essere fornita in un intervallo temporale compreso tra i 5 e i 2 giorni lavorativi antecedenti la data del tentativo di raccolta, in forma riservata ai soli utenti coinvolti, attraverso posta elettronica o messaggio SMS o telefonata o la modalità preferita indicata dall'utente. Laddove l'utente non abbia comunicato alcuna modalità di contatto preferita, si ammette la comunicazione della suddetta informazione preliminare con modalità differenti da quelle indicate, anche mediante affissione di avvisi". - per gli utenti dotati di misuratore accessibile fornisce l'informazione preliminare tramite comunicazione in bolletta. In ogni caso il Gestore prende in carico la lettura eventualmente lasciata disponibile dall'utente in prossimità del punto di consegna o dell'abitazione (es. nota cartacea). ## 5.6 FOTO LETTURA DEI MISURATORI (rif. art. 7.4 TIMSII Del. 218/2016 Arera) Nell'effettuazione delle raccolte della misura il Gestore si avvale dello strumento della "foto lettura", sistema ottico – digitale che consente di conservare la documentazione fotografica del quadrante del misuratore e di certificare la data e la misura della lettura effettuata. L'utente, in caso di necessità, può richiedere al Gestore copia della documentazione fotografica attraverso e-mail o in forma scritta presso lo sportello territoriale competente, indicando la data di riferimento della lettura desiderata nonché l'indirizzo o il numero di fax o l'account di posta elettronica a cui può essere inviata la documentazione. ## 5.7 AUTOLETTURA DEI MISURATORI (rif. artt. 7.5 e 8 TIMSII Del. 218/2016 Arera) In caso di tentativo di lettura non andato a buon fine, il Gestore provvede a lasciare all'utente una cartolina informativa del fallimento del tentativo di lettura da utilizzare per la comunicazione dell'autolettura e contenente i recapiti attraverso i quali aggiornare le modalità di contatto eventualmente comunicate al Gestore. Per comunicare l'autolettura è possibile utilizzare le seguenti modalità disponibili tutto l'anno, 24 ore su 24: - comunicazione scritta; - messaggio SMS; - cartolina postale (predisposta dal Gestore) - sportelli; - sito internet www.acqualatina.it - e-mail clienti@acqualatina.it - Numero Verde 800 085 850 (gratuito) Nel caso in cui l'autolettura inviata dall'utente risulti palesemente errata, il Gestore, entro nove giorni lavorativi dalla ricezione, fornisce informazione della mancata presa in carico della lettura, con le medesime modalità di comunicazione utilizzate dall'utente. ## 5.8 STIMA E RICOSTRUZIONE DEI DATI DI MISURA (rif. art.10.3 e art. 11 TIMSII Del. 218/2016 Arera) In caso di indisponibilità dei dati di misura ottenuti in base a letture o autoletture, il Gestore procede alla stima dei dati di misura calcolando il consumo stimato Cs nelle modalità previste dagli artt. 11.1 e 11.2 dell'Allegato A alla deliberazione 218/2016/R/IDR (TIMSII) dell'Arera: Cs = Ca/365 x Ns, dove: - Ca è il consumo medio annuo definito per ciascun utente ai sensi dell'articolo 10 del TIMSII, valido per l'anno corrente; - Ns rappresenta l'intervallo temporale in giorni solari per cui è necessario effettuare la stima Il Gestore può applicare criteri di stima migliorativi rispetto a quello sopra definito, eventualmente tenendo in considerazione anche gli effetti della stagionalità e/o i profili di consumo di differenti tipologie di utenza, purché il criterio scelto sia tale da garantire che il consumo totale stimato sull'anno solare corrente sia pari al consumo medio annuo Ca, come previsto dall'articolo 11.2 del TIMSII. I criteri di stima dei dati di misura di utenza sopra definiti sono applicabili solo laddove siano disponibili curve di consumo consolidate per la tipologia di utenza in considerazione (rif. art. 26.6 del TICSI). Qualora il Gestore, in seguito alla sostituzione del misuratore guasto o malfunzionante, "debba procedere alla ricostruzione dei consumi non correttamente misurati, tale ricostruzione deve essere effettuata - (ai sensi delle disposizioni dettate dall'Arera) - mediante il consumo stimato Cs come descritto alla precedente lettera a), a partire dalla data dell'ultimo dato di misura disponibile; in questo caso non è ammessa l'applicazione di criteri migliorativi di cui al comma 11.2 del TIMSII". In caso di indisponibilità dei dati di misura necessari per la determinazione del consumo medio annuo Ca, ai sensi del TIMSI, il Gestore procede a stimarlo in base al valore di riferimento della tipologia di utenza riportato nella tabella dell'articolo 59 del Regolamento di utenza del SII. ## 5.9 SEGNALAZIONE CONSUMI ANOMALI (rif. DPCM 29 aprile 1999 e art. 9 Allegato A Del. 586/2012 Arera) Al fine di consentire all'utente di valutare le variazioni dei consumi medi giornalieri relativi alla propria fornitura il Gestore riporta, in bolletta in forma grafica, l'andamento dei consumi medi giornalieri. L'effettuazione delle letture dei misuratori tramite sistema ottico – digitale permette al Gestore di rilevare in tempo reale eventuali consumi anomali rispetto ai consumi medi dell'utente. In tali casi il Gestore provvederà a segnalare all'utente l'anomalia di consumo attraverso il rilascio di apposita cartolina contenente l'"avviso di consumo anomalo". Nel caso in cui l'anomalia del consumo derivi da perdita occulta scaturita a valle del misuratore dell'utente, il Gestore, al verificarsi delle condizioni previste dall'articolo 26 del Regolamento di Utenza e in applicazione delle disposizioni in esso contenute, applicherà lo storno di una quota del consumo maturato nel periodo interessato dalla perdita per ottenere il quale l'utente dovrà fornire documentazione idonea a comprovare l'esistenza della perdita stessa e della riparazione effettuata. ## 5.10 VERIFICA DEI MISURATORI (rif. artt. 28, 29 e 30 RQSII Del. 655/2015 Arera) L'utente può richiedere la verifica del corretto funzionamento del misuratore. La richiesta può essere inoltrata tramite l'apposito modulo disponibile presso gli sportelli e sul sito internet del Gestore. L'esecuzione della verifica verrà eseguita ai sensi e con le modalità di cui all'articolo 28 dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. Nei casi in cui a seguito della verifica il misuratore risulti correttamente funzionante, il Gestore può addebitare all'utente i costi dell'intervento, esplicitandone l'ammontare in bolletta. ### Tempo di intervento per la verifica del misuratore Il tempo di intervento per la verifica del misuratore è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta dell'utente e la data di intervento da parte del Gestore: - Per la verifica del misuratore è stabilito lo standard specifico di 10 giorni lavorativi. Qualora siano richiesti dall'utente finale controlli in contraddittorio ai sensi dell'articolo 5, comma2, del D.M. 93/17, il gestore (ove venga previsto il suo intervento) è tenuto al rispetto dello standard relativo al tempo di intervento per la verifica del misuratore, che in tal caso è il tempo intercorrente tra la data di richiesta di intervento da parte della Camera di Commercio e la data di intervento del Gestore per la rimozione dello strumento di misura da sottoporre a verifica. ### Comunicazione dell'esito della verifica In seguito all'effettuazione dell'intervento, il Gestore provvederà a comunicare all'utente l'esito della verifica. Il tempo di "comunicazione dell'esito della verifica del misuratore" è il tempo intercorrente tra la data di effettuazione della verifica e la data di invio all'utente del relativo esito ed è differenziato in funzione della necessità di rimuovere il misuratore per eseguire la verifica in laboratorio: - Per la comunicazione dell'esito della verifica del misuratore effettuata in loco è stabilito lo standard specifico di 10 giorni lavorativi; - Per la comunicazione dell'esito della verifica del misuratore effettuata in laboratorio è stabilito lo standard specifico di 30 giorni lavorativi. Nei casi di controlli di cui all'articolo 5, comma 2, del D.M. 93/17, eseguiti in contraddittorio, il Gestore è tenuto ad inviare all'utente la comunicazione con l'esito della verifica del misuratore nel rispetto dello standard relativo al tempo di comunicazione dell'esito della verifica, che in tal caso è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento dell'esito trasmesso dalla Camera di Commercio e la data di invio all'utente dell'esito medesimo. ### Sostituzione del misuratore Qualora, in seguito a verifica, il misuratore risulti guasto o non funzionante, il Gestore procede alla sostituzione dello stesso ai sensi e con le modalità di cui all'articolo 30 dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. Il tempo di sostituzione del misuratore è il tempo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di invio, ovvero di messa a disposizione al richiedente del documento recante l'esito della verifica e la data di sostituzione del misuratore: - Per la sostituzione del misuratore è stabilito lo standard specifico di 10 giorni lavorativi. ### Ricostruzione dei consumi Qualora il Gestore, in seguito alla sostituzione del misuratore guasto o malfunzionante, debba procedere alla ricostruzione dei consumi non correttamente misurati, procederà alla ricostruzione degli stessi sulla base di quanto previsto al comma 5.8, lettera b) della presente Carta. In caso di indisponibilità dei dati di misura necessari per la determinazione del consumo medio annuo Ca ai sensi del TIMSI, il Gestore procede a stimarlo in base al valore di riferimento della tipologia di utenza riportato nella tabella dell'articolo 59 del Regolamento di utenza del SII. Qualora siano richiesti dall'utente controlli in contraddittorio ai sensi dell'articolo 5 comma 2, del D.M. 93/17, il Gestore è tenuto al rispetto dello standard relativo al tempo di sostituzione del misuratore, qualora il controllo da parte della Camera di commercio accerti il non corretto funzionamento del misuratore e il Gestore decida di procedere alla sostituzione in luogo della riparazione. ## 5.11 VERIFICA DEL LIVELLO DI PRESSIONE (rif. artt. 31 e 32 RQSII Del. 655/2015 Arera e DPCM 29 aprile 1999) L'utente può richiedere la verifica del livello di pressione. La richiesta può essere inoltrata tramite l'apposito modulo disponibile presso gli sportelli e sul sito internet del Gestore. L'esecuzione della verifica verrà eseguita ai sensi e con le modalità di cui all'articolo 31 dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. Nei casi in cui a seguito della verifica il livello di pressione risulti nella norma, il Gestore può addebitare all'utente i costi dell'intervento, esplicitandone l'ammontare in bolletta. ### Tempo di intervento per la verifica Il tempo di intervento per la verifica del livello di pressione è il tempo intercorrente tra la data di ricevimento della richiesta dell'utente e la data di intervento da parte del Gestore: - Per la verifica del livello di pressione è stabilito lo standard specifico di 10 giorni lavorativi. ### Comunicazione dell'esito della verifica In seguito all'effettuazione dell'intervento, il Gestore provvederà a comunicare all'utente l'esito della verifica. Il tempo di "comunicazione dell'esito della verifica del livello di pressione" è il tempo intercorrente tra la data di effettuazione della verifica e la data di invio all'utente del relativo esito: - Per la comunicazione dell'esito della verifica del livello di pressione" è stabilito lo standard specifico di 10 giorni lavorativi. Qualora la verifica del livello di pressione abbia una durata di almeno due giorni, si considera come data di effettuazione della verifica presso l'utente la data di completamento della verifica stessa.
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ART. 6 - FATTURAZIONE, RATEIZZAZIONE (rif. Titolo IV RQSII Del. 655/2015)
## 6.1 MODALITÀ DI ADDEBITO E FATTURAZIONE (rif. art. 35 RQSII Del. 655/2015 Arera) La fatturazione e l'emissione della fattura avviene sulla base dei consumi rilevati attraverso la lettura, oppure autolettura dell'utente opportunamente validata dal Gestore, ovvero sulla base di consumi stimati. Nell'utilizzo dei dati relativi ai consumi dell'utente, il Gestore è tenuto al rispetto del seguente ordine di priorità: - dati di lettura effettiva; - in assenza di lettura effettiva, dati di autolettura; - in assenza di lettura effettiva e di autolettura, dati di consumo stimati. Le modalità di fatturazione osservate dal Gestore sono tali da minimizzare, nel corso dell'anno, la differenza tra consumi effettivi e consumi stimati. Ai sensi dell'articolo 3 dell'Allegato B alla Deliberazione 547/2019 Arera, nel caso di fatturazione di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni, il Gestore è tenuto a dare adeguata evidenza della presenza in fattura di tali importi, differenziandoli dagli importi relativi a consumi risalenti a meno di due anni. In caso di variazioni tariffarie, i corrispettivi tariffari vengono addebitati secondo il criterio pro-die dal giorno della loro entrata in vigore. ## 6.2 TEMPO PER L'EMISSIONE DELLA FATTURA (rif. art. 36 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo per l'emissione della fattura è il tempo intercorrente tra l'ultimo giorno del periodo di riferimento della fattura e il giorno di emissione della medesima da parte del Gestore. Per il "tempo per l'emissione della fattura" è stabilito lo standard specifico di 45 giorni solari ## 6.3 PERIODO DI RIFERIMENTO DELLA FATTURA (rif. art. 37 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore provvede all'emissione delle fatture in rispetto delle prescrizioni di cui agli articoli 37.1 e 37.2 dell'Allegato A RQSII alla Delibera 655/2015/R/idr dell'Arera. Il periodo di riferimento della fattura è il tempo intercorrente tra il primo e l'ultimo giorno cui è riferita la fattura. Tale periodo deve essere coerente con la periodicità di fatturazione prestabilita dal gestore nel rispetto degli obblighi di cui al successivo comma 6.4, ovvero con una diversa periodicità di fatturazione, almeno mensile, purché migliorativa per l'utente e definita in accordo con l'Ente di governo dell'ambito. ## 6.4 PERIODICITÀ DI FATTURAZIONE (rif. art.38 RQSII Del. 655/2015 Arera e art.10 TIMSII Del. 218/2016 Arera) Il Gestore è tenuto ad emettere un numero minimo di bollette nell'anno differenziato in funzione del consumo medio annuo (Ca) determinato, per ciascun utente, nelle modalità e nei tempi di cui all'Articolo 10 dell'Allegato A TIMSII alla Deliberazione 218/2016 dell'Arera. In caso di indisponibilità dei dati di misura necessari per la determinazione del consumo medio annuo, il Gestore procede a stimarlo in base al valore di riferimento della tipologia di utenza. Per la periodicità di fatturazione (numero di fatture nell'anno) è stabilito uno standard specifico differenziato: - 2 bollette all'anno, con cadenza semestrale, per consumi medi annui fino a 100 mc; - 3 bollette all'anno, con cadenza quadrimestrale, per consumi medi annui da 101 fino a 1000 mc; - 4 bollette all'anno, con cadenza trimestrale, per consumi medi annui da 1001 mc a 3000 mc; - 6 bollette all'anno, con cadenza bimestrale, per consumi medi superiori a 3000 mc. Ai fini dell'individuazione della relativa fascia di consumo, i consumi medi annui delle utenze condominiali saranno determinati riproporzionando il consumo medio annuo totale per le unità immobiliari sottostanti. Con cadenza biennale il Gestore procederà alla revisione della periodicità di fatturazione associata a ciascuna utenza sulla base dei consumi medi di cui alle lettere a), b), c) e d) del presente articolo. ## 6.5 FATTURA DI CHIUSURA DEL RAPPORTO CONTRATTUALE (rif. art. 39 RQSII Del. 655/2015 Arera) In caso di chiusura del rapporto contrattuale a seguito di voltura o disattivazione, il Gestore emetterà la fattura di chiusura entro il termine di seguito riportato: - Per il "tempo per l'emissione della fattura di chiusura del rapporto contrattuale" è stabilito lo standard specifico di 45 giorni solari. Con la fattura di chiusura il Gestore provvederà a conguagliare i consumi e a restituire il deposito cauzionale versato dall'utente, unitamente ai relativi interessi maturati fino alla data di riaccredito. Con la fattura di chiusura il Gestore provvederà ad erogare all'utente beneficiario del bonus sociale idrico la quota di bonus dovuta ancorché non corrisposta. Qualora l'importo dovuto dall'utente risulti inferiore a quello relativo al deposito cauzionale, maggiorato dei relativi interessi maturati fino alla data di riaccredito, il Gestore provvederà al riaccredito della differenza tramite rimessa diretta entro 45 giorni solari dalla data di disattivazione, ovvero di voltura, della fornitura. ## 6.6 TERMINI PER I PAGAMENTI (rif. art. 40 RQSII Del. 655/2015 Arera) Le somme dovute dagli utenti dovranno essere pagate entro la data di scadenza indicata sulla bolletta. Il termine per il pagamento è fissato in 20 giorni solari a decorrere dalla data di emissione della stessa Il pagamento della bolletta, qualora avvenga nei termini di scadenza e con le modalità indicate dal Gestore, libera l'utente dai propri obblighi. Disguidi dovuti ad eventuali ritardi nella ricezione della bolletta, ovvero nella ricezione della comunicazione dell'avvenuto pagamento non possono essere in nessun caso imputati all'utente. ## 6.7 MODALITÀ E STRUMENTI DI PAGAMENTO (rif. art. 41 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore garantisce all'utente le seguenti modalità di pagamento della bolletta: domiciliazione bancaria o postale, bollettino postale, bonifico bancario o postale, ricevitorie Sisal, POS presso gli sportelli per le fatture emesse presso gli stessi. ## 6.8 MODALITÀ PER LA RATEIZZAZIONE DEI PAGAMENTI (rif. art. 42 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore garantisce all'utente la possibilità di rateizzare il pagamento qualora la fattura emessa superi dell'80% il valore dell'addebito medio riferito alle bollette emesse nel corso degli ultimi 12 mesi in conformità a quanto disposto dal precedente comma 6.4. In tali circostanze l'utente ha la possibilità di richiedere un piano di rateizzazione, con rate non cumulabili e con una periodicità corrispondente a quella di fatturazione, salvo un diverso accordo fra l'utente e il Gestore. Il termine per l'inoltro della richiesta di rateizzazione da parte dell'utente è fissato nel decimo giorno solare successivo alla scadenza della fattura. Le somme relative ai pagamenti rateali possono essere maggiorate: - degli interessi di dilazione non superiori al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea; - degli interessi di mora previsti dalla vigente normativa solo a partire dal giorno di scadenza del termine prefissato per il pagamento rateizzato. Gli interessi di dilazione non potranno essere applicati qualora la soglia dell'80%, come sopra definita, sia superata a causa di: - prolungati periodi di sospensione della fatturazione per cause imputabili al Gestore; - la presenza di elevati conguagli derivanti dall'effettuazione di letture con periodicità inferiore a quella prevista dalla vigente normativa in materia per cause imputabili al Gestore; Sulla bolletta dovranno essere indicate la data di emissione e quella di scadenza che non potrà essere inferiore a 20 giorni solari a decorrere dalla data di emissione della bolletta stessa. Qualora la fattura emessa superi del 150% il valore dell'addebito medio riferito alle bollette emesse nel corso degli ultimi 12 (dodici) mesi, al documento di fatturazione dovranno essere allegati i bollettini per il pagamento rateale dell'importo dovuto. ## 6.9 RETTIFICA DI FATTURAZIONE (rif. art. 43 e 44 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di rettifica di fatturazione, è il tempo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Gestore della richiesta scritta di rettifica di fatturazione relativa ad una fattura già pagata, o per la quale è prevista la possibilità di rateizzazione ai sensi del precedente comma 6.8, e la data di accredito della somma non dovuta, anche in misura diversa da quella richiesta. Per la "rettifica di fatturazione" è stabilito lo standard specifico di 60 giorni lavorativi. Qualora la rettifica evidenzi un credito a favore dell'utente, il Gestore provvederà ad accreditare l'importo ai sensi e con le modalità previste dall'art. 44 dell'Allegato A REMSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera.
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ART. 7 - MOROSITÀ (rif. DPCM 29 aprile 1999, DPCM 29 agosto 2016 e REMSI Del. 311/2019 Arera)
In caso di morosità dell'utente il Gestore attiva le procedure di cui all'Allegato A (REMSI) alla Deliberazione 311/2019/R/IDR, così come definite dall'Arera ai sensi del DPCM 29 agosto 2016 recante "Disposizioni in materia di contenimento della morosità nel servizio idrico integrato". ## 7.1 SOLLECITO BONARIO DI PAGAMENTO (rif. art. 3 REMSI Del. 311/2019 Arera) Trascorsi almeno dieci (10) giorni solari dalla scadenza della fattura, il Gestore invierà all'utente un sollecito bonario di pagamento con le modalità previste dall'art. 3 comma 1 del REMSI, comunicando il riferimento delle fatture non pagate, l'importo totale da saldare e il termine ultimo entro cui, in costanza di mora, potrà essere avviata la procedura di costituzione in mora. Il sollecito bonario dovrà riportare le modalità con cui l'utente può comunicare l'avvenuto pagamento, il bollettino precompilato, i recapiti del Gestore ai quali comunicare gli estremi del pagamento effettuato. ## 7.2 COSTITUZIONE IN MORA (rif. art. 4 REMSI Del. 311/2019 Arera) Decorsi almeno venticinque (25) giorni dalla scadenza della fattura, il Gestore invierà all'utente moroso la comunicazione di costituzione in mora a mezzo di raccomandata o PEC. La comunicazione di costituzione in mora riporterà tutte le informazioni previste dall'art. 4.5 dell'Allegato A REMSI alla Deliberazione 311/2019/R/idr dell'Arera. Qualora la costituzione in mora sia relativa ad importi non pagati per consumi risalenti a più di due anni per i quali l'utente non abbia eccepito la prescrizione, pur sussistendone i presupposti, il Gestore provvederà ad inviare all'utente l'informativa di cui alla all'art. 4 comma 4.2 bis del REMSI. ## 7.3 CASI DI ESCLUSIONE DELLA COSTITUZIONE IN MORA (rif. art. 4 REMSI Del. 311/2019 Arera) La procedura di costituzione in mora non verrà avviata in caso di: - mancato invio del sollecito bonario di pagamento di cui all'art. 7.1; - mancata risposta motivata a reclamo scritto inviato dall'utente entro dieci (10) giorni solari successivi al termine fissato per il pagamento della fattura di importo anomalo superiore a 50 euro, relativo alla ricostruzione dei consumi a seguito di malfunzionamento del misuratore accertato o relativo alla fatturazione di importi anomali superiori a 50 euro; - mancata risposta motivata a reclamo scritto relativo all'attribuzione all'utente di una presunta responsabilità per la fatturazione di importi per consumi risalenti a più di due anni. ## 7.4 TERMINI PER IL PAGAMENTO (rif. art. 4 REMSI Del. 311/2019 Arera) Il termine ultimo entro cui l'utente è tenuto a saldare i pagamenti pregressi insoluti, non può essere inferiore a: - quaranta (40) giorni solari previsti dalla normativa vigente, calcolato a partire dal ricevimento da parte dell'utente della comunicazione contenente il sollecito bonario di pagamento di cui al precedente articolo 7.1 della presente Carta. ## 7.5 ADDEBITO DEGLI INTERESSI DI MORA E DELLE SPESE AGGIUNTIVE (rif. art. 4 REMSI Del. 311/2019 Arera) Il Gestore, in aggiunta agli importi relativi alla bolletta scaduta, può richiedere all'utente i seguenti importi: - costi sostenuti per la spedizione del sollecito bonario di pagamento; - costi relativi alla comunicazione di costituzione in mora; - interessi di mora calcolati, a partire dal giorno di scadenza del termine per il pagamento della bolletta, applicando il tasso di riferimento fissato dalla BCE maggiorato del tre e mezzo per cento (3,5%). Il Gestore, in aggiunta agli importi sopra elencati, ha facoltà di richiedere agli utenti domestici residenti diversi dagli utenti di cui all'art. 7.7 della presente Carta, i seguenti costi: - costi sostenuti per l'intervento di limitazione, ivi incluso il costo del limitatore, nei casi di cui all'articolo 7 comma 3, lettera b) e all'articolo 7 comma 4 del REMSI; - costi di sospensione/disattivazione della fornitura e costi per il ripristino/riattivazione della fornitura in seguito al pagamento delle somme dovute; In nessun caso possono essere addebitate al medesimo utente moroso eventuali penali. Il Gestore non può richiedere all'utente il pagamento di alcun corrispettivo e/o penale relativamente alla limitazione/sospensione/disattivazione o alla riattivazione della fornitura in tutti i casi in cui sia tenuto ad indennizzare il medesimo utente ai sensi dell'art. 9.2 della presente Carta. ## 7.6 RATEIZZAZIONE DEGLI IMPORTI OGGETTO DI COSTITUZIONE IN MORA (rif. art. 5 REMSI Del. 311/2019 Arera) Il Gestore garantisce all'utente moroso la possibilità di richiedere un piano di rateizzazione avente durata minima di dodici (12) mesi, con rate non cumulabili e una periodicità corrispondente a quella di fatturazione, salvo diverso accordo tra le parti. L'utente ha la possibilità di richiedere una rateizzazione dei pagamenti per un periodo inferiore ai 12 mesi; tale richiesta deve essere manifestata per iscritto o in altro modo documentabile. L'utente è tenuto ad inoltrare l'adesione al piano di rateizzazione, contestualmente al pagamento della prima rata del piano medesimo, entro il quinto giorno solare antecedente il termine ultimo per il pagamento dell'importo oggetto di costituzione in mora. Nel piano di rateizzazione verranno indicati: - la data di scadenza e l'importo di ogni singola rata; - il riferimento alla comunicazione di costituzione in mora; - i recapiti del Gestore da contattare in relazione al piano di rateizzazione. In caso di mancato pagamento di una rata del piano di rateizzazione, il relativo importo sarà maggiorato degli interessi di mora previsti dalla vigente normativa solo a partire dal giorno di scadenza del termine prefissato per il pagamento rateizzato. Qualora previsto nel piano di rateizzazione concordato, il mancato pagamento di una rata determinerà la decadenza del beneficio di rateizzazione e l'utente moroso sarà tenuto a saldare l'intero importo al netto delle eventuali rate già pagate, entro venti (20) giorni solari dalla scadenza della rata non pagata. Decorso il termine di cui sopra senza che l'utente abbia saldato quanto dovuto, il Gestore ha facoltà di procedere alla limitazione/sospensione/disattivazione della fornitura con le modalità disciplinate nei successivi articoli 7.7, 7.8 e 7.9, senza fornire ulteriore preavviso all'utente, purché indicato nel piano di rateizzazione concordato. ## 7.7 LIMITAZIONE DELLA FORNITURA DELL'UTENTE MOROSO NON DISALIMENTABILE (rif.art.2 e art.8 REMSI Del. 311/2019 Arera) Ai sensi dell'articolo 2 dell'Allegato A (REMSI) alla Deliberazione 311/2019/R/IDR, sono definiti non disalimentabili gli utenti che appartengono ad una delle seguenti categorie: - utenti diretti beneficiari del bonus sociale idrico ai sensi dell'articolo 7, comma 7.1, dell'Allegato A alla Deliberazione 63/2021/R/com dell'Arera; - utenze ad "Uso pubblico non disalimentabile" di cui all'articolo 8, comma 2, del TICSI. In nessun caso il Gestore può procedere alla sospensione e/o alla disattivazione della fornitura di un utente non disalimentabile. In caso di morosità dell'utente domestico residente beneficiario di bonus sociale idrico, il Gestore può procedere esclusivamente alla limitazione della fornitura, assicurando un flusso di acqua idoneo a garantire il quantitativo essenziale di acqua fissato dal DPCM 13 ottobre 2016, in 50 litri/abitante/giorno (corrispondenti a 18,25 mc/abitante/anno), qualora risultino verificate le seguenti condizioni: - il Gestore abbia provveduto a costituire in mora l'utente nei tempi e con le modalità di cui al precedente art. 7.2; - il Gestore vanti un credito nei confronti dell'utente anche successivamente all'escussione del deposito cauzionale; - siano decorsi i termini di cui al precedente art. 7.4, senza che l'utente abbia estinto il debito dandone comunicazione al Gestore o abbia inoltrato richiesta di rateizzazione di cui al precedente art. 7.6. La limitazione della fornitura potrà essere eseguita a partire dal primo giorno lavorativo successivo al termine ultimo, di cui al precedente art. 7.4, entro cui l'utente è tenuto a saldare i pagamenti oggetto di costituzione in mora. ## 7.8 LIMITAZIONE, SOSPENSIONE, DISATTIVAZIONE DELLA FORNITURA DELL'UTENTE MOROSO DOMESTICO RESIDENTE, DIVERSO DA QUELLO NON DISALIMENTABILE (rif. art.7 REMSI Del. 311/2019 Arera) In caso di morosità degli utenti domestici residenti, diversi da quelli di cui al precedente art. 7.7, la sospensione della fornitura può essere eseguita solo nel caso in cui siano verificate le condizioni previste dall'art. 7.1 e dall'art. 7.2 dell'allegato A REMSI alla Deliberazione 311/2019/R/idr dell'Arera. In costanza di mora degli utenti domestici residenti, diversi da quelli di cui al precedente art. 7.7, il Gestore non può procedere alla disattivazione della fornitura con la contestuale rimozione del misuratore e la risoluzione del rapporto contrattuale, fatto salvo il caso in cui: - dopo l'intervento di limitazione e/o sospensione, si verifichi la manomissione dei sigilli ovvero dei limitatori di flusso; - gli utenti non abbiano provveduto – nei termini previsti, anche tenuto conto di eventuali piani di rateizzazione – a rispettare gli obblighi (riferiti ai 24 mesi precedenti alla data di costituzione in mora) per il recupero della morosità pregressa. In riferimento alla tipologia di utente moroso domestico residente, diverso da quello non disalimentabile, il Gestore, in aggiunta a quanto previsto nel presente articolo, applica la disciplina di sospensione della fornitura e di addebito delle spese di limitazione, ai sensi e con le modalità di cui all'art. 7.3 e all'art. 7.4 del REMSI, ai quali si rimanda per ogni ulteriore dettaglio. ## 7.9 SOSPENSIONE, DISATTIVAZIONE DELLA FORNITURA DELL'UTENTE MOROSO DISALIMENTABILE (rif. art.7 REMSI Del. 311/2019 Arera) In caso di morosità di un utente disalimentabile la sospensione e/o la disattivazione della fornitura con la contestuale rimozione del misuratore e la risoluzione del rapporto contrattuale può essere eseguita solo nel caso in cui siano verificate le seguenti condizioni: - il Gestore ha provveduto a costituire in mora l'utente moroso nei tempi e con le modalità di cui al precedente art. 7.2; - successivamente all'escussione del deposito cauzionale, ove versato, nei casi in cui lo stesso non consenta la copertura integrale del debito; - siano decorsi i termini di cui al precedente art. 7.4, senza che l'utente abbia estinto il debito dandone comunicazione al Gestore con le modalità di cui all'art. 3.5 della presente Carta o abbia inoltrato richiesta di rateizzazione ai sensi del precedente art. 7.6; La sospensione, ovvero la disattivazione, della fornitura, può essere eseguita a partire dal primo giorno lavorativo successivo al termine ultimo entro cui l'utente è tenuto a saldare i pagamenti oggetto di costituzione in mora. L'intervento non può essere eseguito nei giorni indicati come festivi dal calendario, i giorni del sabato ed i giorni che precedono il sabato od altri giorni festivi. Qualora nel caso di misuratore non accessibile, non sia tecnicamente possibile procedere alla limitazione/sospensione/disattivazione della fornitura, il Gestore ha facoltà di intervenire mediante la chiusura della presa stradale. In riferimento alle utenze condominiali morose, il Gestore, in aggiunta a quanto previsto nel presente articolo, applica la disciplina di limitazione/sospensione, ovvero disattivazione della fornitura, ai sensi e con le modalità di cui all'art. 7.6 del REMSI, al quale si rimanda per ogni ulteriore dettaglio. ## 7.10 ESCUSSIONE DEL DEPOSITO CAUZIONALE PER MOROSITÀ (rif. art.4 Del. 311/2019 Arera) Il deposito cauzionale escusso, anche parzialmente, per morosità dell'utente, può essere reintegrato dal Gestore rateizzando il relativo importo nelle bollette successive con rate costanti e un periodo minimo di rateizzazione pari a 12 mesi, salvo diverso accordo tra le parti. La volontà dell'utente di avvalersi della possibilità di rateizzare i pagamenti per un periodo inferiore ai 12 mesi deve essere manifestata per iscritto o in un altro modo documentabile.
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ART. 8 - RECLAMI, RICHIESTE SCRITTE DI INFORMAZIONI E RETTIFICHE DI FATTURAZIONE (rif. Titolo V RQSII Del. 655/2015 Arera)
## 8.1 CLASSIFICAZIONE DELLE RICHIESTE SCRITTE (rif. art. 45 RQSII Del. 655/2015 Arera) Ai fini della classificazione delle segnalazioni scritte, il Gestore adotta criteri prudenziali classificando come "reclamo scritto" la segnalazione per le quali non sia agevole stabilire la tipologia di richiesta (reclamo, o informazione, o rettifica di fatturazione). Il Gestore non terrà conto dei casi di sollecito o di reiterazione di uno stesso reclamo o richiesta di informazioni o di rettifica fatturazione, qualora pervenuti entro i tempi massimi previsti per la risposta motivata definiti dalla presente Carta. ## 8.2 PROCEDURA DI PRESENTAZIONE DEI RECLAMI SCRITTI (rif. art. 49 RQSII Del. 655/2015 Arera) L'utente può inoltrare al Gestore reclami in forma scritta tramite i seguenti canali di comunicazione: - recapito postale - "Servizio Clienti Acqualatina S.p.A. Casella Postale Latina CPO 04100 Latina"; - posta elettronica certificata - acqualatina@pec.acqualatina.it; - fax – 199 505058 - e-mail - clienti@acqualatina.it Le informazioni riguardanti le modalità di presentazione dei reclami scritti e i canali di comunicazione per l'inoltro degli stessi sono riportate su ogni bolletta e sul sito internet. Ai fini del rispetto dello standard specifico di cui al successivo comma 8.3 della presente Carta, il Gestore computa il tempo di risposta motivata al reclamo scritto a partire dalla data di ricevimento del reclamo ad uno dei recapiti riportati in bolletta. Nel sito internet e presso gli sportelli territoriali è disponibile il modulo per il reclamo scritto che dovrà essere compilato con la modalità prevista dall'art. 49.3 e dall'art. 49.4 dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr, ai quali si rimanda per ogni ulteriore dettaglio. ## 8.3 RISPOSTA A RECLAMI SCRITTI (rif. art. 46 e 50 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di risposta motivata a reclami scritti è il tempo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Gestore del reclamo dell'utente e la data di invio all'utente della risposta motivata. Per la "risposta motivata a reclami scritti" è stabilito lo standard specifico di 30 giorni lavorativi. Il Gestore si impegna a rispondere al reclamo scritto in modo chiaro e comprensibile, indicando nella risposta i dati previsti dall'articolo 50 dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. Nel caso in cui non sia possibile estinguere il reclamo, il Gestore fornisce all'utente le informazioni per risolvere la controversia, indicando le modalità di attivazione del Servizio Conciliazione dell'Autorità, nonché le modalità di attivazione di eventuali altri organismi di risoluzione extragiudiziale delle controversie, ai quali il Gestore si impegna a partecipare e la cui procedura sia gratuita. Nel caso di reclamo recante contestazioni relative alla fatturazione di importi per consumi risalenti a più di due anni, il Gestore provvederà a comunicare nella risposta gli elementi che hanno determinato la richiesta di pagamento. Nella stessa risposta il Gestore fornirà all'utente le informazioni per risolvere la controversia, indicando le modalità di attivazione del Servio Conciliazione dell'Autorità nonché di altri organismi. ## 8.4 RECLAMI SCRITTI MULTIPLI (rif. art. 51 RQSII Del. 655/2015 Arera) In caso di reclamo sottoscritto da più soggetti firmatari e nel caso in cui il reclamo scritto multiplo sia stato inviato da una associazione di consumatori, il Gestore fornisce risposta motivata unica adottando le modalità previste dall'articolo 51, comma 1, dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. In caso di più reclami relativi al medesimo disservizio, il Gestore adotta le modalità di risposta previste dall'articolo 51, comma 2, dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. ## 8.5 RISPOSTA A RICHIESTA SCRITTA DI INFORMAZIONI (rif. artt. 47 e 50 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di risposta motivata a richiesta scritta di informazioni è il tempo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Gestore della richiesta scritta di informazioni dell'utente e la data di invio della risposta motivata scritta. Per la "risposta motivata a richiesta scritta di informazioni" è stabilito lo standard specifico di 30 giorni lavorativi. Il Gestore si impegna a rispondere alla richiesta scritta di informazioni in modo chiaro e comprensibile, indicando nella risposta motivata i dati essenziali previsti dall'articolo 50, comma 1, dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera. ## 8.6 RISPOSTA A RICHIESTA SCRITTA DI RETTIFICA DI FATTURAZIONE (rif. artt. 48 e 50 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il tempo di risposta motivata a richiesta di rettifica di fatturazione è il tempo, misurato in giorni lavorativi, intercorrente tra la data di ricevimento da parte del Gestore della richiesta di rettifica di fatturazione dell'utente e la data di invio della risposta motivata scritta. Per la "risposta a richieste scritte di rettifica di fatturazione" è stabilito uno standard generale di 30 giorni lavorativi. Il Gestore si impegna a rispondere alla richiesta di rettifica di fatturazione in modo chiaro e comprensibile, indicando nella risposta motivata i dati essenziali previsti dall'articolo 50, comma 1 e comma 3, dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/idr dell'Arera.
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ART. 9 - INDENNIZZI AUTOMATICI (rif. Titolo X RQSII Del. 655/2015 Arera, art.5 RQTI Del. 917/2017 Arera, art.10 REMSI Del. 311/2019 Arera)
## 9.1 INDENNIZZI PER MANCATO RISPETTO DEGLI STANDARD SPECIFICI DI QUALITÀ TECNICA E CONTRATTUALE (rif. art. 72 RQSII Del. 655/2015 Arera, art.5 RQTI Del. 917/2017 Arera) In caso di mancato rispetto degli standard specifici di qualità contrattuale definiti all'Articolo 67, comma 67.1 dell'Allegato A alla Deliberazione 655/2015/R/IDR dell'Arera e degli standard specifici di qualità tecnica definiti all'art.3, comma 3.5 dell'Allegato A alla Deliberazione 917/2017/R/IDR dell'Arera, il Gestore corrisponderà all'utente un indennizzo automatico: - Indennizzo automatico base pari a 30 euro. ## 9.2 INDENNIZZI PER ERRATA ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI DI LIMITAZIONE, SOSPENSIONE, DISATTIVAZIONE DELLA FORNITURA PER MOROSITÀ (rif. art. 10 REMSI Del. 311/2019 Arera) Ai sensi dell'articolo 10, comma 1 dell'Allegato A alla Deliberazione 311/2019/r/idr dell'Arera, il Gestore corrisponderà all'utente un indennizzo automatico: - in tutti i casi in cui la fornitura sia stata sospesa, ovvero disattivata per morosità ad un utente non disalimentabile; - in tutti i casi in cui in relazione ad un utente domestico residente il Gestore abbia proceduto con la disattivazione della fornitura per morosità, fatto salvo quanto previsto al precedente art. 7.8; - qualora la fornitura sia stata limitata, sospesa o disattivata per morosità in assenza di invio della comunicazione di costituzione in mora; - qualora la fornitura sia stata limitata, sospesa o disattivata per morosità nonostante l'utente finale abbia provveduto a comunicare l'avvenuto pagamento nei tempi e con le modalità di cui all'art. 3.5 della presente Carta. Ai sensi dell'articolo 10, comma 2 dell'Allegato A alla Deliberazione 311/2019/r/idr dell'Arera, il Gestore corrisponderà all'utente un indennizzo automatico: - Indennizzo automatico pari a 10 euro qualora la fornitura sia stata limitata, sospesa o disattivata per morosità, in presenza di invio della comunicazione di costituzione in mora ma: - in anticipo rispetto al termine indicato nella comunicazione di costituzione in mora; - l'utente finale abbia inoltrato richiesta di rateizzazione nei tempi e con le modalità di cui al precedente art. 7.6; - non sia stato inviato il sollecito bonario di pagamento di cui all'art. 7.1 della presente Carta. ## 9.3 INDENNIZZO CRESCENTE (rif. art. 72 RQSII Del. 655/2015 Arera e art. 5.2 RQTI Del. 917/2017 Arera) L'indennizzo automatico base di cui al comma 9.1 è crescente in relazione al ritardo nell'esecuzione della prestazione come di seguito indicato: - se l'esecuzione della prestazione avviene oltre lo standard, ma entro un tempo doppio dello standard, è corrisposto l'indennizzo automatico base; - se l'esecuzione della prestazione avviene oltre un tempo doppio dello standard, ma entro un tempo triplo dello standard, è corrisposto il doppio dell'indennizzo automatico base; - se l'esecuzione della prestazione avviene oltre un tempo triplo dello standard, è corrisposto il triplo dell'indennizzo automatico base. Sono invece esclusi dal calcolo dell'indennizzo crescente, gli indennizzi relativi al mancato rispetto della fascia di puntualità degli appuntamenti di cui all'Articolo 4, comma 4.6 della presente Carta. ## 9.4 ESCLUSIONE DEL DIRITTO ALL'INDENNIZZO (rif. art. 73 RQSII Del. 655/2015 Arera e art.5 comma 5.5 RQTI Del. 917/2017 Arera) Il Gestore non è tenuto a corrispondere l'indennizzo automatico: - qualora il mancato rispetto degli standard specifici di qualità sia riconducibile ad una delle seguenti cause: - cause di forza maggiore, intese come atti di autorità pubblica, eventi naturali eccezionali per i quali sia stato dichiarato lo stato di calamità dall'autorità competente, scioperi indetti senza il preavviso previsto dalla legge, mancato ottenimento di atti autorizzativi; - cause imputabili all'utente, ivi inclusa l'inaccessibilità del misuratore, o a terzi, ovvero danni o impedimenti provocati da terzi; - nel caso in cui all'utente diretto sia già stato corrisposto nell'anno solare un indennizzo per mancato rispetto del medesimo livello specifico; - nel caso in cui all'utente diretto, inteso come utente indiretto in caso di utenza condominiale, sia già stato corrisposto due volte nell'anno solare un indennizzo per mancato rispetto degli "standard specifici di continuità del servizio di acquedotto" previsti dall'art. 4.7, lettere a), b) e c) della presente Carta. - in caso di reclami o altra comunicazione per i quali non è possibile identificare l'utente perché non contengono le informazioni minime previste dall'Articolo 8, comma 8.2 della presente Carta. ## 9.5 SOSPENSIONE DELL'EROGAZIONE DELL'INDENNIZZO (rif. art. 73 RQSII Del. 655/2015 Arera e art.5 comma 5.6 RQTI Del. 917/2017 Arera) Il Gestore può sospendere l'erogazione dell'indennizzo automatico nei seguenti casi: - nel caso in cui l'utente risulti moroso, può sospendere l'erogazione fino al pagamento delle somme dovute, ai sensi dell'art. 73 comma 73.2 dell'Allegato A RQSII alla Deliberazione 655/2015/R/IDR; - nel caso di mancato rispetto degli "standard specifici di continuità del servizio di acquedotto" di cui all'art. 4.7, lettere a), b) e c) della presente Carta, può sospendere l'erogazione ai sensi dell'art. 5 comma 5.6 e comma 5.7 dell'Allegato A RQTI alla Deliberazione 917/2017/R/IDR, ai quali si rimanda per ogni ulteriore dettaglio. ## 9.6 MODALITÀ DI CORRESPONSIONE DELL'INDENNIZZO (rif. art.74 RQSII Del. 655/2015 Arera, art.5 comma 4 RQTI Del. 917/2017 Arera, art. 10 comma 4 REMSI Del. 311/2019 Arera) Il Gestore provvederà ad accreditare all'utente diretto l'indennizzo automatico attraverso detrazione dall'importo addebitato nella prima bolletta utile. Nel caso in cui l'importo della prima bolletta addebitata all'utente diretto risulti inferiore all'entità dell'indennizzo automatico, la stessa evidenzierà un credito a favore dell'utente, che sarà detratto dalla successiva bolletta ovvero corrisposto all'utente mediante rimessa diretta. Nella bolletta inviata all'utente diretto verranno indicate, a seconda dei casi, le seguenti causali della detrazione: - "Indennizzo automatico per mancato rispetto dei livelli specifici di qualità contrattuale definiti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente." - "Indennizzo automatico per mancato rispetto dei termini/modalità per la costituzione in mora" Nella stessa bolletta verrà altresì indicato: - "La corresponsione dell'indennizzo automatico non esclude la possibilità per l'utente finale di richiedere nelle opportune sedi il risarcimento dell'eventuale danno ulteriore subito." In caso di utenza condominiale e con esclusivo riferimento agli "Standard specifici di continuità del servizio di acquedotto", previsti dall'art. 4.7, lettere a), b) e c) della presente Carta, l'indennizzo automatico è valorizzato per ciascun utente indiretto sotteso all'utenza condominiale stessa, ai sensi dell'art. 5.3 dell'Allegato A RQTI alla Deliberazione 917/2017/R/IDR dell'Arera. ## 9.7 TEMPO DI CORRESPONSIONE DELL'INDENNIZZO (rif. art. 74 RQSII Del. 655/2015 Arera) Il Gestore provvederà a corrispondere all'utente l'indennizzo automatico, ove dovuto, entro 180 giorni solari dalla richiesta della prestazione oggetto di standard specifico e, nel caso in cui l'utente risulti moroso, dal giorno in cui effettua il pagamento delle somme dovute.
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ART. 10 - LA TUTELA DELL'UTENTE (rif. DPCM 29 aprile 1999)
## 10.1 I DIRITTI DELL'UTENTE Per garantire all'utente la costante informazione sulle modalità di tutela dei diritti riconosciuti dalla presente Carta dei Servizi, nonché sulle procedure e iniziative aziendali che possono interessarlo, il Gestore utilizza i seguenti strumenti: sito internet, sportelli fisici, bollette, organi di informazione, opuscoli informativi. Il Gestore garantisce in tal modo agli utenti l'accesso alla Carta del Servizio, al Regolamento del Servio Idrico Integrato, alle Condizioni contrattuali di fornitura, all'Articolazione Tariffaria e a tutte le altre informazioni necessarie. In riferimento a quanto già anticipato all'art 2 comma 2.1 della presente Carta, entro il 30 giugno di ogni anno, il Gestore provvederà a comunicare agli utenti, tramite allegati alla bolletta, i livelli di qualità raggiunti, gli standard specifici e generali di qualità, il grado di rispetto degli standard e gli indennizzi automatici previsti in caso di mancato rispetto degli stessi. ## 10.2 GESTIONE DEI RECLAMI (rif. DPCM 29 aprile 1999) Fatto salvo quanto previsto all'articolo 8 della presente Carta riguardo la procedura di presentazione dei reclami scritti, l'utente può segnalare al Gestore qualsiasi violazione dei principi e delle prescrizioni fissate nella presente Carta tramite comunicazione scritta, oppure di persona presso gli uffici al pubblico. Nel caso in cui l'utente presenti reclamo presso gli sportelli, gli operatori del Gestore provvederanno a registrarlo con apposito modulo di reclamo che dovrà essere sottoscritto da parte dell'utente. ## 10.3 CAMERA DI CONCILIAZIONE PARITETICA Presso il Gestore risulta istituita una Camera di Conciliazione paritetica per la risoluzione gratuita delle controversie insorte tra utenti e Gestore. La Camera paritetica è istituita in collaborazione con le associazioni dei consumatori aderenti al protocollo di intesa. Gli utenti possono accedere alla procedura conciliativa in caso di mancata o insoddisfacente risposta al reclamo presentato al Gestore sui diritti contenuti nella presente Carta e negli altri casi previsti nel Regolamento di Conciliazione. A seguito della richiesta di conciliazione, l'utente sarà rappresentato da un conciliatore di una delle associazioni dei consumatori aderenti alla Camera, il quale, assieme al conciliatore del Gestore, proporrà all'utente la soluzione transattiva della controversia. La procedura di conciliazione non preclude o limita la tutela dei diritti dell'utente in via giurisdizionale e stragiudiziale. Le modalità di accesso alla Camera sono contenute nel Regolamento di Conciliazione, disponibile presso gli sportelli e sul sito internet www.acqualatina.it. ## 10.4 CONTROLLI ESTERNI (rif. DPCM 29 aprile 1999) L'utente, in caso di mancata o insoddisfacente risposta del Gestore al reclamo entro i termini previsti all'articolo 8, comma 8.3 della presente Carta, fatta salva la possibilità di attivazione della procedura di conciliazione di cui al comma 10.3, può presentare reclamo: - all'Ente di Governo dell'Ambito; - al Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato; - all'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, rivolgendosi: - allo "SPORTELLO PER IL CONSUMATORE Energia e Ambiente" - al "SERVIZIO CONCILIAZIONE ARERA" attraverso l'utilizzo dei seguenti contatti: - www.sportelloperilconsumatore.it - Numero Verde 800.166.654 ## 10.5 VALUTAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE DELL'UTENTE (rif. DPCM 29 aprile 1999) Il Gestore si impegna ad effettuare rilevazioni periodiche sul grado di soddisfazione degli utenti, al fine di migliorare i livelli di qualità del servizio erogato. Il Gestore pubblica annualmente i dati relativi alla qualità del servizio e al livello di osservanza degli standard previsti dalla presente Carta. Le risultanze delle rilevazioni sono rese disponibili sul sito internet www.acqualatina.it ed inviate a tutti gli utenti tramite allegati in bolletta. Inoltre, gli utenti che ritengano opportuno far pervenire suggerimenti utili al miglioramento della qualità del servizio possono presentare al Gestore le loro proposte ed osservazioni attraverso i canali di comunicazione di cui alla presente Carta. ## 10.6 ACCESSO ALLA DOCUMENTAZIONE L'utente ha diritto di accedere alle informazioni, ai documenti e agli atti in possesso del Gestore che lo riguardano, nonché in tutti gli altri casi previsti dalla normativa vigente. Il diritto di accesso, esercitato secondo le modalità disciplinate dalla legge 7 agosto 1990 n. 241, è sempre garantito nei casi previsti dall'art. 24 comma 7 della citata legge (Deve comunque essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici). In ogni caso, tutti i riferimenti per l'esercizio del diritto di accesso sono indicati nel sito web istituzionale del Gestore, www.acqualatina.it. ## 10.7 INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI EX ART.13 E SS REGOLAMENTO UE N. 2016/679 ED EX ART.13 D.LGS. 196/2003. Il Gestore Acqualatina S.p.A., nella qualità di Titolare del trattamento dei dati personali, fornisce, al momento della raccolta dei predetti dati, informativa conforme ai dettami di cui al d.lgs. 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali) e del Regolamento UE 2016/679, rendendo informazioni, tra le altre, circa l'identità del titolare del trattamento e del responsabile della protezione dei dati, circa i diritti dell'interessato e le modalità di esercizio dei predetti, le finalità e la base giuridica e le modalità del trattamento, la tipologia dei dati trattati nonché l'obbligatorietà, o meno, della comunicazione dei dati e le conseguenze in caso di mancato conferimento, i destinatari dei dati personali. L'informativa è reperibile presso gli sportelli del Gestore ed è pubblicata sul sito internet della Società (www.acqualatina.it) con espressa indicazione della data di ultimo aggiornamento. ## 10.8 VALIDITÀ DELLA CARTA DEI SERVIZI (rif. DPCM 29 aprile 1999) La presente Carta dei Servizi è stata approvata dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell'A.T.O. n. 4 – Lazio Meridionale Latina con Deliberazione n° 10 del 05/05/2021. La Carta potrà essere soggetta a revisioni periodiche per adeguarla all'evoluzione della qualità richiesta dagli utenti, alle variazioni del quadro normativo e regolatorio di settore. Le revisioni saranno portate a conoscenza degli utenti tramite gli strumenti di informazione indicati all'articolo 2, comma 2.1 "Informazioni all'utente", della presente Carta.
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PREMESSA
La Carta dei Servizi della Polizia Municipale è un sicuro strumento di trasparenza e visibilità del nostro operato, non sempre conosciuto compiutamente dal cittadino utente dei servizi proposti giornalmente dal personale appartenente al Corpo. Il cittadino è il nostro punto di partenza e di arrivo. Da lui riceviamo le segnalazioni di quelle esigenze che, se soddisfatte, permettono di migliorare la vita cittadina nei vari settori in cui è presente la Polizia Municipale: la mobilità, l'ambiente, la sicurezza, l'infortunistica stradale, l'edilizia, il commercio e tutte le altre che con il passare del tempo interessano la vigilanza urbana. Dal cittadino provengono anche quelle critiche che ci offrono lo spunto per migliorare la capacità di intervento e le modalità delle relazioni con la cittadinanza, al fine di costruire un rapporto di fiducia con la propria città. In questo senso la Carta dei Servizi diventa precisa assunzione di impegno da parte della Polizia Municipale. Indica alle persone che frequentano il nostro territorio cosa si possono e si devono aspettare dalla Polizia Municipale, impegnata a raggiungere traguardi indicati dall'amministrazione comunale e da loro stessi per poter costruire, nella cultura del reciproco rispetto e collaborazione, migliori condizioni di vita. Vogliamo offrire ai cittadini un servizio sempre più professionale e sempre più attento ai loro bisogni. Per questo, nei prossimi anni, ci proponiamo di raggiungere gradualmente alcuni obiettivi concreti: - le nostre attività saranno oggetto di periodici monitoraggi relativi sia alla quantità che alla qualità, al fine di garantire che gli impegni assunti e relativi 'standard' di servizio siano effettivamente ottenuti e, se possibile, migliorati. I risultati saranno utilizzati per valutare i servizi erogati, al fine di evidenziarne gli aspetti positivi da mantenere e quelli meno positivi da rivedere. - le critiche costruttive e le proposte di miglioramento ai processi o ai servizi che arrivano dai cittadini saranno sempre presi in considerazione dagli Ufficiali preposti ai vari Servizi e dal Comandante: ogni tipo di miglioramento operativo finalizzato ad un beneficio per la collettività - che possa essere realizzato compatibilmente con le risorse a disposizione – sarà subito introdotto nel lavoro quotidiano; - per assicurare la costante corrispondenza fra la Carta dei Servizi e la realtà dell'organizzazione, provvederemo ad aggiornare periodicamente la Carta, cercando così di mantenerla sempre attuale e rispondente ai bisogni.
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PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 27/1/1994
La Carta dei Servizi della Polizia Municipale del Comune di Guidonia Montecelio rappresenta il patto tra l'Amministrazione comunale ed i cittadini con cui il Corpo di Polizia Municipale informa in modo completo sulle attività che svolge e rende esplicite le modalità con cui si impegna ad erogare i propri servizi. In particolare la Carta, ispirandosi alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.01.1994, definisce i principi fondamentali e gli standard di qualità che la Polizia Municipale di Guidonia Montecelio intende garantire nella gestione dei propri servizi. Il Corpo della Polizia Municipale di Guidonia Montecelio, si impegna ad erogare i propri servizi alla comunità rispettando i seguenti principi fondamentali, previsti dalla "Direttiva" indicata ## Eguaglianza e Imparzialità Le regole su cui si basa il rapporto tra i cittadini ed il Corpo della Polizia Municipale di Guidonia Montecelio sono uguali per tutti, a prescindere da sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche. Ai cittadini viene garantito un trattamento imparziale ed obbiettivo nelle diverse situazioni che si presentano. La Polizia Municipale è impegnata, attraverso l'operato delle Strutture Decentrate, a garantire la presenza costante anche sulle aree più decentrate del territorio comunale, così da offrire a tutti i cittadini parità di servizi. ## Partecipazione Si invitano, a riguardo, i cittadini di partecipare attivamente attraverso proprie proposte, segnalazioni, reclami e suggerimenti che possono aiutare a migliorare il servizio offerto. ## Chiarezza e trasparenza Il cittadino ha diritto di conoscere il nome del responsabile del procedimento a proprio carico e i relativi tempi di esecuzione. ## Efficacia e efficienza La Polizia Municipale è impegnata a perseguire l'obbiettivo prioritario del continuo miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi erogati, attraverso il costante aggiornamento professionale e l'utilizzo di soluzioni tecnologiche e organizzative adatte agli scopi. ## Continuità Il servizio della Polizia Municipale non può conoscere pause dovute a disguidi, ferie o festività, per cui l'erogazione dei nostri servizi deve avvenire con continuità, regolarità e senza interruzioni nei giorni e negli orari stabiliti. Ciò, in particolare, è da riferirsi per i servizi su strada e di pronto intervento, come il rilievo dei sinistri. Ci impegniamo pertanto, concretamente, a predisporre nei giorni feriali una presenza costante e capillare sul territorio in ogni turno di servizio; ci impegniamo a garantire nei giorni festivi un livello ridotto di presenza, finalizzato in particolare agli interventi d'urgenza, con una pattuglia in ogni turno di servizio. ## Tempestività È fondamentale che i servizi, oltre che in modo efficace, siano resi il più rapidamente possibile, tenuto conto che, soprattutto in certe circostanze, la sollecitudine degli interventi o dei provvedimenti si rivela spesso di grande utilità per l'utenza. È inoltre fondamentale che le informazioni relative alle novità attinenti le attività e le problematiche siano portate agli utenti in modo tempestivo. La Polizia Municipale, pertanto, si impegna concretamente, a rispettare standard temporali relativi a interventi e procedure d'ufficio ove possibile più contenuti rispetto a quelli fissati per Legge, tenendo ovviamente conto delle risorse a disposizione e delle varie problematiche contingenti che possono comunque talvolta determinare rallentamenti procedurali. Sarà nostra cura, inoltre, portare tempestivamente a conoscenza degli utenti ogni problematica intervenuta che possa in qualche modo interferire con la tempestività promessa.
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PRESENTAZIONE DEL CORPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI GUIDONIA MONTECELIO
Il Corpo di Polizia Municipale è la struttura operativa attraverso la quale il Comune di Guidonia Montecelio svolge alcuni compiti istituzionali previsti dalla Legge: chi vi lavora si adopera in modo peculiare per gestire le problematiche in materia di circolazione stradale, polizia urbana, polizia giudiziaria, polizia amministrativa e polizia commerciale. Forniamo dunque al cittadino servizi di prossimità volti a supportarlo nelle più comuni difficoltà che incontra: nel fare ciò, abbiamo anche il compito di sanzionare i comportamenti che infrangono le regole, al fine di correggerli ed indirizzare le azioni individuali e di gruppo alla legalità. Oltre alla competenza su norme e regolamenti, dobbiamo inoltre possedere la capacità, che si affina con il tempo e con l'esperienza, di saper affrontare positivamente le situazioni critiche e delicate che si presentano ogni giorno. Il nostro lavoro richiede infatti di essere sì rigorosi - per garantire un trattamento equo ed imparziale - ma anche capaci di trovare soluzioni ai problemi della gente: per questo dobbiamo saper ascoltare il cittadino, comprendere la sua posizione e sapergli spiegare, in modo professionale, i principi che tutelano la collettività e che devono essere rispettati da tutti. Passando poi a ricordare ulteriori compiti che la Polizia Municipale svolge, va detto che la stessa collabora in funzione ausiliaria con gli organi di Polizia dello Stato al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, il che quotidianamente si realizza controllando il territorio, tutelando l'ordinata e civile convivenza e contrastando il degrado urbano e le varie forme di micro – criminalità. Va poi ricordato che la Polizia Municipale, oltre ad occuparsi delle problematiche relative alla viabilità, esegue i servizi di collegamento, di accertamento, di rilevazione di dati e di notifica necessari all'espletamento delle attività istituzionali; segnala disfunzioni e carenze dei servizi pubblici di cui venga a conoscenza, nonché possibili cause di pericolo per l'incolumità pubblica; provvede ai Trattamenti Sanitari Obbligatori e, relativamente alle attività istituzionali del Comune, all'accompagnamento o alla scorta di persone o cose; effettua i servizi di rappresentanza con il Gonfalone della città in occasione di manifestazioni, cerimonie ed in ogni altra particolare circostanza; sorveglia il patrimonio comunale; svolge infine una continua azione di informazione sulle norme che regolano le materie di competenza con l'insegnamento dell'educazione stradale nelle Scuole. Il Corpo della Polizia Municipale di Guidonia Montecelio, al 31 maggio 2013, è composto da n° 76 unità, così suddiviso: - 1 Comandante - 9 Ufficiali Superiori - 3 Ufficiali Inferiori - 20 Sottufficiali - 43 Agenti La distribuzione attuale del personale è di perfetta parità: 50% uomini 50% donne. Il rapporto con la popolazione residente del Comune (88.963 abitanti al 31/5/2013) è di 1 unità ogni 1.170,5 cittadini. Il rapporto con l'estensione territoriale del Comune (79,06 km²) è di 1,04 appartenente al Corpo ogni chilometro quadrato. ## Come siamo organizzati Il Comando Polizia Municipale è organizzato in 3 distinte U.O. (Unità Organizzative) che costituiscono il riferimento per gli ambiti di intervento, entro i quali agiscono i diversi Uffici, Strutture Decentrate e Gruppi specialistici. L'organigramma evidenzia i vari Servizi e Uffici in cui siamo suddivisi. ## Professionalità L'obiettivo dell'Amministrazione Comunale è di garantire una adeguata risposta alle istanze del cittadino. In tale ottica il Corpo di Polizia Municipale assicura, oltre alla normale attività di istruzione professionale, una costante azione di formazione del personale attraverso specifici corsi di aggiornamento e formazione professionale. ## Dotazione strumentale I servizi garantiti dalla Polizia Municipale vengono forniti anche attraverso alcuni strumenti ed apparecchiature utilizzati sul territorio oppure negli uffici amministrativi. Tutti gli uffici della Polizia Municipale sono dotati di strumenti informatici (personal computer, terminali, stampanti). Per i servizi erogati sul territorio, la strumentazione utilizzata si distingue tra: - parco veicoli - apparati radio - strumentazioni tecniche Il parco veicoli del Comando conta in totale n. 16 mezzi, così suddivisi: - 14 Autoveicoli - 1 Furgone attrezzato infortunistica - 1 Autoveicolo attrezzato infortunistica Gli apparati radio in dotazione sono i seguenti: - 35 Radio portatili - 10 Radio per autoveicoli Tra le altre strumentazioni tecniche utilizzate dagli operatori sul territorio, segnaliamo le più importanti: - 1 Autovelox - 2 Etilometro - 11 Telecamere e macchine fotografiche digitali - Attrezzatura per veicoli attrezzati infortunistica (stampante e computer portatili, pannello luminoso, ecc.)
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LA CAPACITÀ DI COMUNICARE CON IL CITTADINO
Il rapporto con l'utente, previsto e regolato dalla legge n. 150 del 2000, costituisce un punto cardine per instaurare un rapporto di fiducia nell'Istituzione, stabile e continuativo nel tempo. Gli strumenti che la Polizia Municipale sta adottando sono molteplici e contemplano sia attività di informazione che attività di comunicazione. È assicurata la pubblicazione e la messa a conoscenza di tutte le sedi operative dislocate nel complesso territorio comunale attraverso il sito web del Comune www.guidonia.org nonché attraverso l'affissione degli orari di ricevimento presso tutti gli uffici aperti al pubblico. Per agevolare l'accessibilità, l'apertura degli uffici è prevista sia in fasce orarie antimeridiane che pomeridiane. Costituisce obiettivo permanente dell'organizzazione quello di professionalizzare adeguatamente il personale adibito ai rapporti con il pubblico, sia presso gli uffici che in relazione alla quotidianità di tutti i servizi svolti. Attraverso i numeri telefonici 0774/342506 e 0774/342632, o l'indirizzo e-mail: poliziamunicipale@guidonia.org, sarà possibile richiedere notizie di pubblica utilità o informazioni relative all'attività della Polizia Municipale.
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GLI STRUMENTI A TUTELA DEL CITTADINO
Il reclamo costituisce lo strumento più diretto e di facile utilizzazione, che il cittadino può inoltrare nei confronti del Corpo di Polizia Municipale. Il reclamo sia esso formale o informale, assolve ad una funzione di prevenzione del contenzioso ed è fondamentale per adottare tutte le azioni correttive necessarie qualora si rilevi la fondatezza del reclamo proposto. Il reclamo informale è di tipo verbale; il reclamo formale invece, deve essere proposto per iscritto dall'interessato direttamente al Comando Polizia Municipale, attraverso le seguenti modalità: - lettera presentata direttamente e protocollata dall'ufficio apposito; - lettera inviata per posta ordinaria; - lettera inviata per fax; - mail tramite posta elettronica. Il reclamo viene analizzato dal Responsabile del Servizio o dell'Ufficio di riferimento, il quale si accerta della fondatezza dello stesso e propone la risposta scritta (o la motivazione di non accoglimento), al Comandante per ulteriore verifica, il quale provvede a trasmetterlo al cittadino in un tempo massimo di 30 giorni dalla presentazione del reclamo stesso. Nel caso in cui il reclamo non riguardi il Corpo di Polizia Municipale, ma risulti relativo alla attività di un'altra Area o Ente esterno, erogante un servizio pubblico, questo verrà inoltrato entro 3 giorni al destinatario.
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SOLUZIONI PER I PROBLEMMI DEI CITTADINI
## Incidente stradale - richiesta di intervento e procedure La Polizia Municipale è l'Autorità che, nell'ambito del territorio di competenza, provvede ad effettuare gli accertamenti ed i rilievi in caso di incidenti stradali, acquisendo tutte le informazioni utili sui veicoli e le persone coinvolte, su eventuali testimoni presenti e sullo stato dei luoghi e della strada. Successivamente provvede a redigere un rapporto contenente i dati rilevati e la ricostruzione della dinamica del sinistro con tutta la relativa documentazione foto-planimetrica, al quale gli aventi diritto possono avere accesso nei tempi e modi stabiliti dalla legge. Per l'intervento della Polizia Municipale sul luogo del sinistro, la richiesta potrà essere formulata dalle parti coinvolte o da chiunque si trovi sul posto, chiamando il numero dell'ufficio 0774/342506. Nei casi in cui da un incidente stradale derivino danni alle persone coinvolte, chiamare l'emergenza sanitaria 118, ricordando di non spostare i feriti, se non sussiste pericolo per la loro vita. Se trattasi di sinistro con soli danni alle persone e cose, qualora si concordi nella definizione dell'incidente, si può compilare il modulo di constatazione amichevole (ex CID) da trasmettere completo alle rispettive Assicurazioni. I soggetti interessati ad ottenere il rilascio del rapporto del sinistro stradale rilevato dalla Polizia Municipale (persone coinvolte nel sinistro, proprietari dei veicoli, Agenzie assicurative, studi legali delegati), possono presentare la relativa richiesta direttamente alla sede del Comando Polizia Municipale. ## Sanzioni Amministrative: tempi e modi di pagamento – istanze di rateizzazione – ricorsi ### Tempi per il pagamento di una sanzione I preavvisi di violazione apposti sul parabrezza del veicolo sanzionato (foglietto rosa o di altri colori) devono essere pagati entro 10 giorni dall'accertamento della violazione. Qualora il pagamento non avvenga nel termine predetto, il Comando Polizia Municipale, entro 90 giorni dall'accertamento della violazione, provvederà ad effettuare la notifica del verbale a mezzo posta al proprietario del veicolo, aggiungendo alla sanzione pecuniaria prevista per la violazione commessa anche le spese di procedimento. Le sanzioni che gli operatori di Polizia Municipale contestano su strada direttamente al trasgressore devono essere pagate, utilizzando apposito bollettino allegato al verbale, entro 60 giorni dalla contestazione. Qualora il trasgressore sia persona diversa dal proprietario del veicolo, il Comando Polizia Municipale, entro 90 giorni dall'accertamento della violazione, provvederà a effettuare la notifica del verbale a mezzo posta al proprietario del veicolo, aggiungendo alla sanzione pecuniaria prevista per la violazione commessa anche le spese di procedimento. Una volta ricevuta la notifica del verbale a mezzo posta, il proprietario avrà 60 giorni per provvedere al pagamento, al termine dei quali l'importo dovuto sarà raddoppiato. Decorsi 12 mesi dalla notifica del verbale, laddove non sia pervenuto il pagamento della sanzione, gli uffici provvederanno ad avviare la procedura esecutiva (cartella esattoriale- ingiunzione fiscale) per la riscossione del credito. ### Come pagare una sanzione Le sanzioni pecuniarie possono essere pagate in uno dei seguenti modi: - presso qualsiasi Ufficio Postale utilizzando il bollettino allegato al verbale o con versamento su c/c postale n. 43833003 intestato al Comune di Guidonia Montecelio – Comando Polizia Municipale, riportando nella causale il numero di verbale e il numero di targa del veicolo sanzionato; - presso il Comando Polizia Municipale: negli orari di apertura al pubblico, mediante contanti o con utilizzo del POS (bancomat). ### Istanze di rateizzazioni delle sanzioni pecuniarie per violazione al Codice della Strada I soggetti tenuti al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria contestata con verbale di violazione al Codice della Strada, di importo superiore a 200 euro, che versino in condizioni economiche disagiate, possono richiedere, entro 30 giorni dalla contestazione o notificazione della violazione, la ripartizione del pagamento in rate mensili. Può avvalersi di tale facoltà chi è titolare di un reddito imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore ad 10.628,16 euro, elevati di euro 1.032,91 per ogni familiare convivente. Tenuto conto delle condizioni economiche del richiedente e dell'entità della sanzione da pagare, verrà disposta la ripartizione del pagamento fino ad un massimo di 12 rate mensili se l'importo dovuto non supera euro 2.000,00. L'importo di ciascuna rata mensile non può esser inferiore ad euro 100. La presentazione dell'istanza di rateizzazione implica la rinuncia ad avvalersi della facoltà del ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. I soggetti interessati alla rateizzazione della sanzione, rientranti nei parametri sopra esposti, potranno formulare la relativa istanza così come segue: - con domanda scritta, il cui modulo è reperibile nel sito internet del Comune al seguente link: www.guidonia.org, allegando la documentazione (modello CUD, ultima busta paga, etc.) comprovante la condizione economica e copia documento di identità, che dovrà essere indirizzata al Comando Polizia Municipale oppure presentata direttamente in ufficio, negli orari di apertura al pubblico, compilando il relativo modulo ed allegando la documentazione di cui sopra. ### Ricorsi Il cittadino a cui sia stato contestato o notificato un verbale che preveda una sanzione amministrativa pecuniaria, può presentare ricorso direttamente allo sportello dell'Ufficio Contravvenzioni, con le seguenti modalità #### PER VIOLAZIONI A NORME DEL CODICE DELLA STRADA Il ricorso deve essere presentato entro 60 gg. al Prefetto di Roma, ovvero entro 30 gg. al Giudice di Pace di Tivoli. ALTERNATIVAMENTE (a scelta del ricorrente, con l'avvertenza che la presentazione dell'uno esclude la possibilità di proporre l'altro) al Prefetto o al Giudice di Pace con le seguenti modalità: - al Prefetto di Roma competente per il luogo in cui la violazione è avvenuta, da presentarsi al citato Comando di Polizia Municipale ovvero da inviarsi agli stessi a mezzo lettera raccomandata con a.r.. Il Prefetto, se riterrà fondato l'accertamento, emetterà ordinanza ingiungendo il pagamento di una somma non inferiore al doppio di quella indicata sul presente verbale (artt. 203 e 204 del C.d.S.); - al Giudice di Pace di Tivoli competente per il luogo in cui la violazione é avvenuta. Il ricorso può essere depositato presso la cancelleria del predetto Giudice ovvero spedito allo stesso a mezzo lettera raccomandata con a.r. (art. 204-bis del C.d.S.). Qualora entro il predetto termine non sia stato presentato ricorso e non sia avvenuto il pagamento il verbale costituirà titolo esecutivo per la riscossione coatta della somma pari alla metà del massimo della sanzione edittale e per le spese di procedimento (art. 203 del C.d.S.). #### PER VIOLAZIONE A LEGGI DIVERSE DAL CODICE DELLA STRADA Nel caso di accertamento di violazioni amministrative, gli interessati a noma dell'art. 18, Legge 24.11.1981 n. 689, possono far pervenire all'autorità amministrativa competente a decidere sulla violazione accertata (Sindaco), scritti difensivi inerenti la violazione stessa, nonché chiedere di essere sentiti personalmente entro il termine di trenta giorni dalla data di contestazione o notificazione della violazione. Gli scritti difensivi potranno essere inoltrati, sempre entro il termine suddetto, anche per il tramite del Comando cui appartiene l'agente verbalizzante, precisando comunque che gli scritti difensivi non interrompono o prorogano i termini. Qualora entro il termine predetto non sia stato presentato ricorso e non sia avvenuto pagamento si provvederà ai sensi della legge 689/81 alla emissione da parte dell'autorità amministrativa competente per gli ulteriori atti ingiuntivi previsti dal successivo art. 18. ## Rilascio ordinanze per la regolamentazione della circolazione stradale In tutti i casi in cui l'esecuzione di lavori su una strada pubblica o privata ad uso pubblico necessiti di interventi sulla viabilità, quali chiusura della strada o modifica temporanea della circolazione stradale, l'interessato deve necessariamente presentare una richiesta di rilascio di ordinanza. Pervenuta la richiesta presso il Comando, personale della Polizia Municipale competente per zona provvederà ad effettuare il relativo sopralluogo, al fine di accertare la sussistenza dei presupposti e delle condizioni prescritte dal Codice della Strada e, nel caso queste ultime sussistano, verrà adottata la relativa ordinanza di chiusura della strada o di modifica della circolazione stradale. Salvo i casi di necessità ed urgenza, la richiesta di ordinanza va presentata per iscritto al protocollo generale dell'ente, almeno 15 giorni prima dell'inizio dei lavori, con allegata la documentazione e la planimetria dei lavori. il Comando Polizia Municipale, entro 7 giorni dalla ricezione della richiesta, provvederà all'emissione dell'ordinanza e alla successiva trasmissione al richiedente. A seguito del rilascio dell'ordinanza, è fatto obbligo al richiedente di esporre e rendere pubblica l'ordinanza stessa almeno 48 ore prima dell'inizio dei lavori, al fine di far conoscere in anticipo la data di inizio e la durata dei lavori, nonché l'eventuale chiusura della strada o modifica temporanea della viabilità con relativi percorsi alternativi. Il rispetto delle prescrizioni in tema di sicurezza nell'allestimento del cantiere di lavoro e della segnaletica stradale sono a carico della Ditta esecutrice, che dovrà attenersi scrupolosamente a quanto prescritto dall'ordinanza in conformità alle vigenti disposizioni del Codice della Strada. In caso di inosservanza alle prescrizioni contenute nell'ordinanza o di mancata esposizione della segnaletica prescritta con l'indicazione dell'ordinanza, il richiedente e/o la Ditta esecutrice è passibile di sanzione e sono ritenuti i soli ed esclusivi responsabili per danni a persone o cose. ## Polizia Amministrativa – Controllo attività economiche e produttive Uno dei compiti principali della Polizia Municipale è quello di prevenire e di reprimere gli abusi a danno del consumatore e della collettività, vigilando sull'osservanza delle leggi e dei regolamenti riguardo a: - esercizi commerciali; - laboratori artigianali; - pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande; - mercati, chioschi, o altre strutture commerciali mobili. Nell'ambito delle attività di Polizia Amministrativa, gli Agenti della Polizia Municipale: - eseguono accertamenti nella fase di istruttoria delle pratiche per il rilascio delle autorizzazioni e concessioni comunali; - effettuano rilevazioni in materia di prezzi al consumo, sul rispetto degli orari stabiliti per le attività commerciali, sulla genuinità degli alimenti e sul rispetto delle condizioni igienico- sanitarie; - contestano le violazioni amministrative accertate nelle materie di competenza; - inoltrano alla competente Procura della Repubblica le notizie di reato inerenti gli illeciti penali accertati; Le attività di controllo e repressione in materia commerciale avvengono effettuate: - su segnalazione o esposto scritto di qualsiasi cittadino da inoltrare al Comando Polizia Municipale; - su richiesta dell'Ufficio Commercio, che delega la Polizia Municipale a verificare le condizioni necessarie al rilascio del titolo richiesto; - d'ufficio, su iniziativa degli Agenti che operano sul territorio; In caso di segnalazione o esposto scritto, in considerazione della tipologia e gravità dello stesso, il personale del Comando Polizia Municipale effettuerà il relativo sopralluogo al fine di accertare quanto segnalato. ## Tutela dell'ambiente, del territorio e della qualità della vita urbana La Polizia Municipale svolge un'importante attività di controllo, prevenzione e repressione di violazioni ed abusi contro il territorio e l'ambiente, vigilando sull'osservanza delle leggi nazionali e regionali in materia edilizia ed ambientale, nonché sul rispetto dei regolamenti e degli strumenti urbanistici comunali. Nell'ambito delle attività di Polizia edilizia e ambientale, gli Agenti della Polizia Municipale: - verificano il rispetto delle leggi urbanistiche e dei vincoli ambientali, in collaborazione con i tecnici in organico all'Ufficio Tecnico Comunale; - eseguono, in collaborazione con i tecnici dell'ARPA, accertamenti diretti a verificare fenomeni di inquinamento atmosferico, acustico, del sottosuolo e delle acque; - pongono in essere tutte quelle iniziative ed attività dirette alla tutela del verde pubblico e al controllo dei parchi urbani; - vigilano per la tutela di tutti i beni comunali, dell'ordine e del decoro cittadino; - provvedono ad effettuare i controlli in caso di discariche abusive e di abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti. - contestano le violazioni amministrative accertate nelle materie di competenza; - inoltrano alla competente Procura della Repubblica le notizie di reato inerenti gli illeciti penali accertati. Le attività di controllo e repressione della Polizia Municipale in materia urbanistica- edilizia ed ambientale, svolte in collaborazione con i tecnici comunali, vengono effettuate: - d'ufficio, su iniziativa degli Agenti che operano sul territorio; - su segnalazione o esposto scritto; - su delega dell'Autorità Giudiziaria, in caso di esposto presentato direttamente alla Procura. La Polizia Municipale interviene, inoltre, con effettuazione del relativo sopralluogo ed accertamento nel caso di segnalazione di rumori molesti provenienti dalle abitazioni private e da altri siti (cantieri, esercizi commerciali, ecc.). Se in occasione del sopralluogo viene rilevato un illecito si procede in conformità a quanto disposto dalla normativa in materia. ## Altri servizi ### Accertamenti anagrafici Chiunque intende acquisire la residenza nel Comune di Guidonia Montecelio dovrà presentare la relativa richiesta presso l'Ufficio Anagrafe della Delegazione Comunale competente per territorio o presso l'Ufficio Anagrafe centrale. L'Ufficio Anagrafe, ai fini del perfezionamento della procedura d'iscrizione, trasmetterà la richiesta al Comando Polizia Municipale che, entro 15 giorni, provvederà ad effettuare il primo accertamento, al fine di verificare se il richiedente abbia stabilito l'effettiva dimora abituale presso l'abitazione indicata. Se l'interessato non viene trovato in casa al primo passaggio, si provvederà, nei giorni seguenti, ad effettuare ulteriori passaggi e, comunque, la richiesta verrà tenuta in considerazione per un periodo massimo di 30 giorni, durante il quale verranno effettuati più passaggi. Se, dopo vari passaggi, l'interessato non dovesse essere trovato nell'abitazione indicata nella richiesta o se, a seguito d'informazioni assunte, dovesse emergere che il richiedente di fatto non vive abitualmente all'indirizzo indicato nella richiesta, il Comando esprimerà parere negativo restituendo la pratica all'Ufficio Anagrafe che provvederà ad assumere i provvedimenti di competenza
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1. PREMESSA
La Carta della Mobilità è la Carta dei Servizi per il trasporto pubblico, voluta, ideata e redatta per migliorare la comunicazione con i nostri passeggeri e, più in generale, per avviare una forma di dialogo con tutti coloro che hanno interesse nel settore del TPL del Comune di Pomezia.
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2. CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Il quadro normativo di riferimento per l'applicazione della Carta della Mobilità è costituito dai seguenti provvedimenti: - D.G.R. n. VII/ 7698 del 27.12.1991 - Legge n. 281 del 30.07.1998 "Disciplina dei diritti e dei doveri degli utenti e dei consumatori". - Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.01.1994 e DPCM del 30.12.1998 riguardanti le "Disposizioni per la redazione della carta". - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30.12.1998 "Schema generale di riferimento per la predisposizione della carta dei servizi pubblici del settore trasporti". - Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.01.1994 "Principi generali sull'erogazione dei servizi pubblici"
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3. AGGIORNAMENTO E DIFFUSIONE DELLA CARTA DELLA MOBILITÀ
Autolinee Troiani si impegna a pubblicare la Carta della Mobilità e a darne un'adeguata diffusione. La Carta della Mobilità è disponibile al cliente: - in formato cartaceo: presso la sede di Roma; - in formato elettronico: il documento è consultabile e scaricabile integralmente dal sito internet aziendale, www.autolineetroiani.it e sul sito del Comune di Pomezia. Inoltre è possibile riceverla direttamente richiedendola tramite email al seguente indirizzo: amministrazione@autolineetroiani.it
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4. PRINCIPI FONDAMENTALI
Coerentemente con gli indirizzi previsti dalla Direttiva Ministeriale, la società eroga i propri servizi di trasporto pubblico nel rispetto dei seguenti principi fondamentali ## 4.1. EGUAGLIANZA ED IMPARZIALITÀ - viene garantita l'accessibilità ai servizi ed alle infrastrutture senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione ed opinione pubblica; - viene favorita l'accessibilità ai servizi ed alle infrastrutture delle persone anziane e delle persone disabili attraverso la progressiva adozione di iniziative adeguate in rapporto alla capacità economica della Società; - viene garantito pari trattamento, a parità di condizioni del servizio offerto, sia fra le diverse aree geografiche di utenza, sia fra le diverse categorie o fasce di utenti; il principio deve essere compatibile con forme di tariffe differenziate praticabili in base a criteri obiettivi e noti. ## 4.2. CONTINUITÀ - l'erogazione dei servizi è continuativa e regolare secondo quanto stabilito dai programmi autorizzati dagli enti concedenti e resi noti, fatta eccezione per le interruzioni dovute a causa di forza maggiore indipendenti dalla volontà della Società, e, in ogni caso, conformi alla normativa regolatrice di settore (caso fortuito, fatto del terzo, stato di necessità); - definizione e preventiva comunicazione esterna dei servizi minimi in caso di sciopero nel rispetto della normativa vigente. ## 4.3. PARTECIPAZIONE - Istituzione di un rapporto di interscambio informativo tra la Società e gli utenti-clienti sulle principali problematiche dei servizi erogati, mediante: - L'analisi dei suggerimenti e delle osservazioni formulate dagli utenti-clienti per il miglioramento del servizio; - Il metodo del confronto tra organismi di rappresentanza organizzata (Associazioni delle Aziende, Associazioni dei Consumatori). ## 4.4. EFFICIENZA ED EFFICACIA - Nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto degli standard prefissati, la Società progetta, produce ed eroga servizi improntati al continuo miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei medesimi. ## 4.5. LIBERTÀ DI SCELTA - Garanzia, per la parte di sua competenza e in riferimento ad ogni altro Ente interessato (Regione, Province, Comuni) ad assumere iniziative atte a facilitare la libertà di scelta tra più soluzioni modali.
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L'AZIENDA
Gli oltre 50 anni di impegno nel settore del trasporto passeggeri con autobus hanno consentito all'azienda Troiani di raggiungere livelli qualitativi e quantitativi tali da rendere la nostra società un puntuale ed affidabile riferimento per la nostra clientela.
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DOCUMENTI DI VIAGGIO
Il cliente è tenuto a munirsi di documenti di viaggio per poter usufruire del servizio. I documenti di viaggio si distinguono in: - biglietti - abbonamenti - tessere speciali ## biglietti Possono essere acquistati presso tutte le rivendite autorizzate o di- rettamente dai nostri autisti a tariffa maggiorata (per i servizi urbani). Il cliente è tenuto a vidimare il biglietto dell'apposita obliteratrice, ove presente, non appena sale a bordo del mezzo. Eventuali guasti alle apparecchiature di convalida dei biglietti vanno segnalate al conducente. Nel caso di obliterazione illeggibile o nei casi di non accettazione del biglietto da parte dell'obliteratrice, occorre darne avviso al conducente ed annotare sull'apposito spazio del biglietto, in modo indelebile, la data e l'ora di salita sul mezzo. ## abbonamenti Permettono all'utente di risparmiare circa il 20% sul costo del biglietto effettuato giornalmente. ## TUTTI I TITOLI DEVONO ESSERE CONSERVATI FINO AL TERMINE DI VALIDITÀ. - Biglietti, abbonamenti ed ogni altro documento di viaggio devono essere esibiti a richiesta del personale dell'azienda incaricato del controllo, conducente compreso. - Nel caso in cui il biglietto a tempo scada durante il viaggio, il cliente potrà completare la corsa, a condizione che la conclusione della stessa avvenga entro 15 minuti dalla scadenza del titolo; qualora fosse necessario un tempo superiore, dovrà essere obliterato un altro biglietto.
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SANZIONI
Le sanzioni amministrative per i servizi svolti nell'ambito della Regione Lazio, vanno da € 100,00 a € 500,00, come previsto dalla L.R. Lazio 3/12/82 n. 52 art. 10, modificato dall'art. 42 L. R. 16 del 16.06.2003 Chiunque venga trovato a viaggiare senza titolo di viaggio (per sé, per gli animali o per il bagaglio) o con titolo irregolare, oltre al pagamento del titolo evaso dal capolinea di partenza a quello di arrivo, incorrerà nelle sanzioni amministrative dell'importo di: - € 50,00 (Servizi Urbani): oltre al prezzo del biglietto, qualora il pagamento della multa sia effettuato direttamente all'incaricato che procede alla contestazione, oppure entro 60gg - € 100,00 (Servizi Urbani): oltre al prezzo del biglietto e le spese di notifica, quando il pagamento viene effettuato oltre il 60° giorno dalla rilevazione della multa. Nei casi di mancato pagamento della sanzione amministrativa, all'atto della contestazione da parte del personale incaricato, i clienti sono tenuti a dichiarare la loro identità e ad esibire un documento di riconoscimento. Nel caso di minori occorre siano fornite le generalità del soggetto responsabile ai sensi dell'art.2 della legge 689/1981.
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DIRITTI E DOVERI DEL CLIENTE
L'azienda si impegna al rispetto dei DIRITTI del cliente di seguito richiamati: - Sicurezza e tranquillità del viaggio; - Continuità e certezza del servizio, assicurata anche con l'integrazione tra diversi mezzi di trasporto; - Facile accesso alle informazioni sugli orari dei servizi e sulle modalità di viaggio e le tariffe; - Accesso alle informazioni aggiornate via internet tramite il nostro sito www.autolineetroiani.it; - Proseguimento del viaggio (anche con mezzi alternativi, quando possibile) in caso di anormalità o di incidente; - Rispetto degli orari di partenza e di arrivo in tutte le fermate programmate del percorso; - Igiene e pulizia dei mezzi di trasporto; - Riconoscibilità del nostro personale; - Rispetto delle disposizioni sul "divieto di fumo" sui mezzi, nei locali e negli spazi aperti al pubblico. Nel rispetto delle esigenze della qualità e della sicurezza del servizio, nonché degli impegni presi dall'AUTOLINEE TROIANI Srl nei confronti della clientela, di seguito sono richiamati i DOVERI del viaggiatore: - Non salire sui mezzi senza biglietto e/o abbonamento; - Non occupare più di un posto a sedere; - Non danneggiare od insudiciare il mezzo di trasporto, né gli arredi di attesa (pensiline-paline); - Rispettare il DIVIETO DI FUMARE; - Non tenere comportamenti che possano arrecare disturbo alle persone - Rispettare il divieto di salire sui mezzi in stato di ebbrezza o in condizioni psicofisiche tali da creare impedimento o disturbo allo svolgimento del servizio; - Non sporgersi dai finestrini; - Non disturbare il conducente o gli altri passeggeri; - Non trasportare oggetti classificabili nocivi o pericolosi; - Non usare segnali di allarme o dispositivi di emergenza se non in caso di pericolo grave ed incombente; - Attenersi diligentemente a tutte le prescrizioni ed alle formalità previste dalle disposizioni aziendali e dal personale in servizio. ## trasporto bambini L'utente munito di regolare titolo di viaggio ha facoltà di far viaggiare gratuitamente un bambino di età compresa tra 0 e 6 anni. Chi accompagna più di un bambino di età compresa tra 0 e 6 anni deve acquistare un biglietto ogni due bambini, È consentito trasportare gratuitamente passeggini per bambini, purché piegati in modo tale da ridurne l'ingombro. ## trasporto animali Il passeggero può portare con sé, previo acquisto di idoneo titolo di viaggio, animali di piccola taglia purché muniti di museruola e guinzaglio e trasportati in modo tale da non arrecare disturbo e molestia agli altri passeggeri. Possono viaggiare gratuitamente i cani guida per non vedenti muniti di museruola. Il passeggero risponde dei danni che gli animali dovessero recare agli altri passeggeri o all'autobus ## trasporto bagagli Il passeggero può trasportare gratuitamente un solo bagaglio a mano purché non superi le dimensioni di cm.25x30x50. In tutti gli altri casi è tenuto ad acquistare un biglietto per ogni bagaglio. Non è, comunque, consentito il trasporto di oggetti eccessivamente ingombranti o pericolosi. L'azienda non è responsabile per gli oggetti trasportati. Il passeggero risponde dei danni che le cose dovessero recare agli altri passeggeri o all'autobus. Il trasporto di bagagli o di animali potrà essere limitato o rifiutato per esigenze legate al servizio. ## oggetti smarriti Gli oggetti smarriti, rinvenuti a bordo dei mezzi aziendali, verranno custoditi ai sensi degli articoli 927 e ss. del Codice Civile. Per la riconsegna dell'oggetto il titolare deve presentarsi di persona, minuto di valido documento di riconoscimento, presso la sede di Roma e deve dare certezza della proprietà l'oggetto di cui chiede la riconsegna. Trascorsi tre mesi dal ritrovamento, l'Azienda provvederà all'alienazione ## fermate Le fermate ordinarie sono individuate con apposita palina; esse sono tutte a richiesta, quindi il cliente è tenuto a segnalare l'intenzione di salire a bordo, con un cenno della mano, per scendere, utilizzare gli appositi pulsanti di fermata all'interno del mezzo. È possibile effettuare le fermate in punti diversi da quelli stabiliti quando: - si tratta di consentire la salita sul mezzo che si trovino in situazioni di pericolo o di particolare necessità, a condizione che il conducente di linea giudichi compatibile con la sicurezza dell'esercizio l'effettuazione della fermata; - il conducente di linea, in relazione alle effettive condizioni di traffico e di circolazione del momento reputi più opportuno e sicuro effettuare la fermata in luogo diverso da quello stabilito
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TUTELA DEL CLIENTE
## reclami e segnalazioni AUTOLINEE TROIANI ha predisposto un apposito ufficio dove la clientela può presentare reclami, suggerimenti e formulare richieste di informazioni. I numeri di riferimento e gli orari di apertura dei nostri uffici sono riportati nell'apposito capitolo di questa Carta relativo ai contatti. - I reclami devono essere inoltrati alla Direzione aziendale che provvederà ad evadere le richieste pervenute per iscritto entro 30 giorni dalla data del ricevimento, salvo i casi in cui siano necessari ulteriori riscontri ed approfondimenti - All'atto della presentazione del reclamo, il cliente dovrà fornire le proprie generalità e recapiti e gli estremi di cui dispone per quanto ritiene possa formare oggetto della violazione. - Suggerimenti, anche verbali, espressi dai viaggiatori sono inoltrati alla Direzione aziendale in quanto il personale è dotato di apposita modulistica per la loro raccolta. La direzione tiene debito conto delle segnalazioni pervenute per il miglioramento della qualità del servizio ogni qualvolta ciò sia possibile. - A chiunque ne faccia richiesta sono fornite informazioni, anche telefonicamente. Qualora la risposta immediata non sia possibile, sarà cura dell'ufficio preposto contattare il cliente per fornire i chiarimenti richiesti ## rimborsi In caso di ritardo o di interruzione del servizio causato da circostanze estranee al controllo dell'azienda (calamità naturali, eventi atmosferici, interruzioni stradali, guasti al veicolo, scioperi, etc.), non si risponde degli inconvenienti che possono derivare all'utenza. I viaggiatori hanno diritto al rimborso nel caso in cui il servizio venga annullato, senza una preventiva informazione e qualora si verifichino ritardi imputabili all'azienda che comportino un grave e dimostrato danno al cliente ed in particolare: - Servizio urbano: in cui non vi siano altre corse sulla linea interessata o non intervenga un servizio sostitutivo entro 30 minuti Il rimborso sarà pari al valore del titolo del viaggio pagato per la corsa, ovvero quota parte dell'abbonamento relativo non utilizzata. In caso di utilizzo di taxi verrà rimborsato, dietro presentazione di ricevuta, un corrispettivo massimo fino a tre volte il costo della corsa aziendale che si sarebbe dovuta utilizzare. ## copertura assicurativa Per danni a cose e persone l'Azienda corrisponde il risarcimento danni per responsabilità civile in base alle norme vigenti. ## fasce di garanzia In caso di sciopero del personale, lo svolgimento dei servizi sarà garantito nelle seguenti fasce orarie: - inizio servizio - 8.30 e 17.00 - 20.00
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QUALITÀ DEL SERVIZIO
La Autolinee Troiani orienta la gestione dei servizi alla massima qualità possibile. Scopo di questo documento, oltre ad adempiere a quanto previsto dalle norme, è dare dimostrazione degli sforzi compiuti nei cari ambiti di gestione. A questo fine per rappresentare la qualità e la quantità del servizio erogato vengono definiti alcuni dei principali fattori che caratterizzano la qualità del servizio ed in corrispondenza gli standard di prestazione che ci si impegna a rispettare ## regolarità del servizio L'Autolinee Troiani si impegna ad assicurare la regolarità delle corse, nel caso di provvedimenti che comportino un ritardo od annullamento di una o più corse, l'utenza è avvisata tramite comunicazioni affisse sui mezzi e/o nei capolinea ## sicurezza Il viaggio a bordo dei nostri autobus ha caratteristiche di sicurezza derivanti dal tipo di mezzi impiegati nel servizio, nonché dalla professionalità del personale di guida. Ogni mezzo viene sottoposto ad una puntuale manutenzione effettuata sistematicamente. Tali manutenzioni garantiscono in particolar modo l'efficienza del sistema frenante, del sistema sterzante, delle sospensioni e di tutti gli altri apparati atti a garantire l'incolumità del cliente. In ogni caso i mezzi in servizio superano i controlli annuali da parte della M.C.T.C. e le verifiche semestrali in officina. ## igiene e comfort L'Autolinee Troiani si impegna ad assicurare adeguate condizioni di igiene e di confort all'utenza; a tal fine i veicoli sono sottoposto a pulizia giornaliera ed a interventi di disinfezione programmati con frequenza trimestrale. Il comfort è assicurato, in relazione alla durata del percorso da coprire. ## trasporto disabili Tra gli indicatori di qualità perseguiti da Autolinee Troiani figura la predisposizione di pianale ribassato per un numero sempre maggiore di veicoli muniti di appositi scivoli ed ancoraggi per il trasporto in sicurezza del portatore di handicap. Gli autobus dotati di tali dispositivi sono contrassegnati da apposite indicazioni poste all'esterno nella parte anteriore del veicolo. ## informazioni ai clienti L'impegno dell'AUTOLINEE TROIANI Srl è di mantenere sempre aperto un canale di comunicazione con la propria clientela. Tutto il personale è responsabilizzato circa la necessità di adottare un comportamento di rispetto e cortesia verso l'utenza, agevolando l'accesso alle informazioni circa il regolare svolgimento del servizio. Oltre ai canali tradizionali meglio specificati in questa Carta al capitolo "Contatti" le informazioni possono essere ottenute: - Dal sito internet www.autolineetroiani.it dove è presente un'apposita sezione, che, per ogni località, permette di individuare gli orari di passaggio delle linee e le relative fermate. - Dalle apposite caselle di posta elettronica attraverso le quali la clientela può accedere per rivolgere quesiti specifici. - Attraverso l'apposito numero verde. - Con la pubblicazione periodica degli orari. (tutti i riferimenti a cui rivolgersi sono indicati a pag.29) ## indagini customer L'azienda svolgerà periodicamente indagini sul grado di soddisfazione dei clienti, sul grado di rispondenza del servizio rispetto alle loro esigenze e sulle aspettative. ## aspetti relazionali L'azienda assicura la riconoscibilità del personale e contatto diretto con il pubblico attraverso la dotazione di appositi cartellini di riconoscimento riportanti, in modo visibile, le generalità o il numero di matricola del personale medesimo. Per il personale operante ai centralini, la risposta viene preceduta dal nome dell'addetto e dall'indicazione dell'ufficio di appartenenza o, comunque, da una sigla di identificazione univoca del soggetto. Il personale, nello svolgimento dei compiti assegnati, indossa la divisa aziendale, il tesserino aziendale ed è attento a trattare gli utenti con rispetto e cortesia, agevolandoli nell'esercizio dei loro diritti e fornendo loro tutte le informazioni richieste. Il personale è, in ogni caso, tenuto ad utilizzare un linguaggio chiaro e comprensibile ed a mantenere comportamenti tali da stabilire un rapporto di fiducia e di collaborazione tra azienda e utenti. ## standard di qualità È impegno dell'azienda verificare il mantenimento dei livelli di qualità attesi ad il perseguimento degli obiettivi di miglioramento. Di seguito sono riportati per i fattori di qualità, individuati dall'azienda, gli indicatori di qualità con i rispettivi standard aziendali dell'ultimo anno a cui vengono affiancati gli obiettivi attesi per il 2019.
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PRESENTAZIONE
Con la Carta dei Servizi Sociali si vuole definire e portare a conoscenza dei cittadini i loro diritti in maniera dettagliata ed analitica, contribuendo a determinare meglio le aspettative dei Servizi. Detta Carta rappresenta la formalizzazione di un "PATTO" tra l'Amministrazione Comunale ed i Cittadini per il miglioramento della qualità e l'innovazione dei servizi erogati. Inoltre, rappresenta il documento nel quale sono definiti i criteri per l'accesso ai servizi e le modalità del relativo funzionamento, ma anche lo strumento di tutela del cittadino al quale viene in tal modo garantita la più ampia partecipazione sia nella fase di negoziazione degli standard di qualità che nel momento della valutazione del servizio. La Carta dei Servizi Sociali rappresenta per questa Amministrazione un'importante opportunità di dialogo con i cittadini e nasce con l'intento di comunicare con la maggiore chiarezza possibile tutte le informazioni sulle attività socio-assistenziali e renderne trasparenti le modalità di erogazione.
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PREMESSA
## 1. La Carta dei Servizi La Carta dei Servizi Sociali indica quali impegni l'Amministrazione Comunale concretamente assume con i cittadini italiani e stranieri residenti e quali servizi offre, come si accede ai Servizi Sociali, quale qualità minima è garantita, quali procedure i cittadini devono osservare per presentare istanze. In essa sono sanciti i principi a cui i servizi si uniformano e riporta tutte le informazioni su quanto è necessario sapere per utilizzarli al meglio. La Carta dei Servizi non è solo un documento cartaceo, ma è parte integrante di un processo di programmazione e comunicazione dei Servizi. Deve essere intesa come strumento di ridefinizione costante della progettazione in virtù dei suggerimenti che di volta in volta vengono presentati dai diversi attori sociali e dai cittadini. La Carta è l'espressione del programma di questa Amministrazione Comunale, quale: - l'attenzione alle problematiche della persona considerata come portatrice di diritti e doveri; - la costruzione di un sistema di Servizi Sociali il più aderente possibile ai bisogni dei cittadini; - un sistema in grado di modellarsi e trasformarsi continuamente grazie alla collaborazione attenta del cittadino-utente; - una visione del sistema della protezione sociale come base del progresso sociale, economico, civile della Comunità e non come mero assistenzialismo; - l'istituzione locale come garante dell'efficacia e della qualità dei servizi. L'auspicio è che essa possa veramente essere una guida ai servizi alla persona di una Città che mette al primo posto le persone, le famiglie, i giovani, gli anziani, le loro storie ed i loro bisogni, tutti protagonisti e tutti necessari nella vita della nostra Comunità. L'indicato documento mappa e descrive il sistema locale di Welfare promosso e realizzato dal Comune di Frosinone in favore dei propri cittadini, anche in qualità di Comune Capofila del Distretto Sociale B. Detta carta rappresenta: - uno strumento di informazione in quanto permette ad ogni cittadino di conoscere le opportunità a sua disposizione, illustrando in maniera semplice i servizi socio-sanitari attivati; - un patto che il Comune stabilisce con i propri cittadini circa la qualità dei servizi erogati; - uno strumento di promozione della qualità dei servizi erogati dall'Ente poiché definisce gli impegni di miglioramento che esso intende assumere con i cittadini; - un mezzo per garantire e sottolineare l'eguaglianza delle persone nell'accesso al sistema integrato e nella fruizione dei servizi, nel rispetto di criteri di priorità fondati sulla valutazione del bisogno; - uno strumento di controllo diretto da parte del cittadino e dell'utente sull'operato dell'Amministrazione, capace di promuovere forme di cittadinanza attiva vale a dire una cittadinanza informata, consapevole e partecipe. Ed è proprio attorno a queste tre parole chiave (informazione, consapevolezza e partecipazione) che si snodano le finalità ed i contenuti del presente documento. ## 2. Il Comune di Frosinone Capoluogo dell'omonima Provincia, Frosinone è una città di 46.120 abitanti (dato ISTAT al 01.01.2017) con una superficie di poco inferiore a 47 Kmq e una densità di 984,5 ab/Kmq. Centro industriale e commerciale, costituisce un importante nodo di comunicazione del Lazio meridionale. Il Comune di Frosinone ha sede in Piazza VI Dicembre, snc. Il Settore Servizi Sociali ha sede in via Armando Fabi, snc. I Servizi Sociali del Comune di Frosinone costituiscono una serie articolata di interventi e prestazioni coordinati tra loro, rivolti ai cittadini residenti, di ogni fascia di età, con particolare riferimento alle persone in stato di maggior bisogno e fragilità. Scopo degli interventi socio–assistenziali e socio-sanitari promossi dall'Ente è la promozione, il mantenimento ed il recupero del benessere dei cittadini nonché il pieno sviluppo della persona all'interno del contesto familiare e sociale. Il funzionamento dei Servizi Sociali è garantito dalla collaborazione fra gli operatori che sono in possesso delle necessarie competenze professionali, organizzative, gestionali ed amministrative. Il Dirigente del Settore Servizi Sociali è l'Avv. Antonio Loreto Il personale della segreteria del Settore Servizi Sociali è il seguente: - sig.ra Rossana Paniccia - dr.ssa Anna Galassi Dal dicembre 2002, con la sottoscrizione di uno specifico Accordo di Programma, il Comune di Frosinone è Capofila del Distretto Sociale B di Frosinone, vale a dire dell'ambito territoriale ottimale, individuato dalla Regione Lazio, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali di cui alla L. n. 328/2000 e quindi per la programmazione e l'erogazione unitaria delle prestazioni socio-assistenziali e socio-sanitarie in favore dei cittadini residenti, anche in raccordo con la ASL di riferimento. Il Distretto, oltre Frosinone, comprende altri 22 Comuni: Amaseno, Arnara, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Falvaterra, Ferentino, Fumone, Giuliano di Roma, Morolo, Pastena, Patrica, Pofi, Ripi, San Giovanni Incarico, Strangolagalli, Supino, Torrice, Vallecorsa, Veroli e Villa Santo Stefano. Nel 2013 si è avviato un percorso che ha portato i 23 Comuni alla sottoscrizione, in data 08.06.2015, di una Convenzione per la "Gestione associata delle funzioni e dei servizi socio-assistenziali integrati (ex art. 30 D. Lgs. n. 267/2000)". Ad oggi la Convenzione costituisce la forma associativa alla base del Distretto; il Comune Capofila è ancora Frosinone. Il Distretto Sociale B di Frosinone è uno degli ambiti socio-sanitari maggiori del Lazio per popolazione e numero di Comuni; presenta un'estensione territoriale di circa 890 Kmq e un numero di residenti complessivo di 182.368 unità (dato ISTAT al 01/01/2017), pari al 36,9% della Provincia di Frosinone e al 3,1% della Regione Lazio. La popolazione è distribuita tra Comuni di piccole e medie dimensioni (16 dei 23 Comuni hanno meno di 5.000 abitanti) eterogenei tra loro quanto a storia e vocazione economico-sociale. Le componenti più significative della struttura demografica del Distretto Sociale B evidenziano una popolazione minore (0/17 anni) pari al 15,5% del totale e una popolazione anziana (65 anni e più) pari al 22,4%. In generale si osservano caratteristiche sociali comuni alla realtà italiana nel suo complesso, quale la maggiore presenza della componente femminile rispetto a quella maschile e una dimensione ormai nuclearizzata delle famiglie, il cui numero medio di componenti è pari a 2,4. Le principali dinamiche demografiche del Distretto mostrano inoltre una popolazione che continua ad invecchiare in modo costante, confermando l'immagine di una società poco dinamica, con un ricambio lavorativo lento in cui anche la popolazione attiva invecchia e le fasce di lavoratori più giovani sono surclassate da quelle più vecchie. Un'altra componente demografica importante del Distretto Sociale B è quella della popolazione straniera regolarmente soggiornante nel territorio; nel 2017 essa si attesta a 9.588 unità, che rappresenta il 5,2% del totale dei residenti. I Paesi di provenienza più rappresentati sono: Romania, Albania, Marocco, Ucraina e Repubblica Popolare Cinese. I servizi sociali e socio-sanitari erogati dal Distretto B offrono risposte mirate ed adeguate ai fenomeni e ai bisogni che emergono dall'analisi del contesto territoriale, sociale e demografico, in coerenza con le indicazioni e le prescrizioni regionali che mirano a tradurre in azioni concrete, attraverso interventi e prestazioni, i principi e gli obiettivi di politica sociale contenuti nella vigente normativa di settore, nazionale e regionale. Per la realizzazione del sistema locale integrato dei servizi e degli interventi sociali, il Distretto si avvale del Piano Sociale di Zona, un documento di programmazione strategica periodica validato dalla Regione Lazio, che costituisce lo strumento fondamentale della governance locale, attraverso cui i Comuni afferenti al Distretto, d'intesa con la ASL e con il concorso dei vari soggetti attivi nella progettazione, delineano l'offerta territoriale dei servizi alla persona. La logica che sottende il Piano Sociale di Zona è quella di integrare a livello locale le attività dei singoli Comuni in un contesto omogeneo di iniziative; omogeneità e uniformità devono essere riferiti ai livelli essenziali di prestazione garantiti, alla qualità degli stessi e al livello organizzativo da perseguire, attraverso il coordinamento dei vari servizi sociali e sanitari, pubblici e privati, operanti nel territorio. Il Distretto Sociale B di Frosinone opera attraverso un ufficio comune con competenze tecniche, amministrative e contabili, che ha sede presso il Comune Capofila Frosinone – Settore Servizi Sociali, denominato Ufficio di Piano. Tale ufficio è chiamato a predisporre e realizzare il Piano Sociale di Zona, organizzando i servizi sociali del territorio ai fini della gestione e dell'erogazione in favore dei cittadini interessati. Esso svolge inoltre un ruolo di supporto tecnico agli organismi politici del Distretto. L'Ufficio di Piano del Distretto Sociale B ha sede presso il Comune di Frosinone – Settore Servizi Sociali, via Armando Fabi, snc. 03100 Frosinone ## 3. I valori e i principi fondamentali Il sistema locale di welfare attivato dal Comune di Frosinone si ispira e uniforma ai principi generali enunciati dalla Carta costituzionale e dalla normativa nazionale e regionale vigente, con particolare riferimento alla Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" e alla L. R. 10 agosto 2016, n.11 "Sistema integrato degli interventi e dei Servizi Sociali della Regione Lazio". Nell'erogazione delle prestazioni, i servizi comunali e distrettuali si ispirano ai seguenti principi fondamentali ### Eguaglianza L'erogazione dei servizi è ispirata al principio dell'eguaglianza dei diritti dei cittadini ed al rispetto delle disposizioni che disciplinano i diversi interventi. L'eguaglianza è intesa come divieto di ogni discriminazione di sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche e non già come assoluta uniformità delle prestazioni. Queste ultime, infatti, variano in base alle esigenze personali, sociali ed economiche del cittadino, nel rispetto di un Progetto personalizzato che gli operatori dei Servizi Sociali condividono con l'utente. ### Imparzialità Ogni cittadino è trattato in maniera obiettiva e pertinente alle prestazioni, nel rispetto della legislazione vigente. ### Rispetto Ogni cittadino è accolto e seguito con premura, cortesia e attenzione nel rispetto della persona e della sua dignità. ### Accesso e trasparenza L'Ente si impegna a fornire ai cittadini interventi e prestazioni, garantendo la massima informazione, visibilità, diffusione e accessibilità. L'utente ha il diritto di accesso alle informazioni in possesso dell'Ente che lo riguardano, secondo quanto previsto dalla normativa vigente e può richiedere, in ogni momento, di conoscere lo stato dei procedimenti amministrativi che lo riguardano. ### Partecipazione La partecipazione del cittadino alla prestazione del servizio quale soggetto attivo, è garantita al fine di una migliore efficacia dell'intervento e nell'ottica di una stretta collaborazione con gli operatori del Servizio Sociale. ### Efficacia ed efficienza L'obiettivo di offrire al cittadino servizi di qualità è realizzato con le risorse disponibili, adottando le soluzioni tecniche, organizzative e procedurali più adeguate alle finalità dei servizi stessi. ### Professionalità L'Ente si impegna per un costante aggiornamento della professionalità dei propri dipendenti in relazione ai ruoli professionali ricoperti, in modo da assicurare agli utenti dei servizi interlocutori efficaci. ### Comunicazione L'impegno dei servizi nella comunicazione con i cittadini è quello della massima attenzione alla semplicità ed alla comprensibilità del messaggio. L'Ente si impegna, inoltre, a curare il rispetto della dignità dei cittadini che accedono ai servizi, tutelando la loro privacy ed in modo particolare quella delle persone più fragili e svantaggiate. ### Verifica e valutazione delle prestazioni L'Ente assume quali fattori di qualità delle prestazioni rese, la celerità nell'erogazione, il rispetto dei termini fissati, la chiarezza e la completezza delle informazioni, la facilità di accesso alle stesse, la partecipazione da parte dei cittadini al miglioramento dei servizi, la disponibilità e la cortesia degli operatori, la loro professionalità e competenza. A tale scopo concorre anche il presente documento, per la sua natura di patto con i propri cittadini, strumento di promozione e controllo della qualità dei servizi.
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1.1 Segretariato Sociale e Sportello per la famiglia
## Cos'è Il Segretariato Sociale è un servizio di ascolto, orientamento, accompagnamento ed invio del cittadino alla rete dei servizi territoriali. L'Amministrazione Comunale di Frosinone garantisce la funzione del Segretariato Sociale attraverso lo "Sportello per la Famiglia", istituito nella sede di Via Armando Fabi. Lo Sportello orienta l'utente rispetto all'offerta garantita dall'Ente nell'ambito delle competenze del Settore Servizi Sociali. Attraverso lo Sportello, l'Amministrazione pubblicizza le proprie attività e, ascoltando le richieste che provengono dai cittadini, monitora il grado di soddisfazione rispetto alla fruizione dei Servizi erogati. Con le attività di orientamento e sostegno, inoltre, promuove una funzione di "educazione" all'esercizio dei diritti da parte della cittadinanza. Le attività principali dello Sportello consistono in: - accoglienza del pubblico, ascolto e sostegno; - informazione ed orientamento per l'accesso ai Servizi ed agli interventi offerti; - accoglimento delle istanze per provvidenze economiche varie, istruttoria amministrativa e predisposizione delle relative graduatorie; - redazione di atti e trasmissione dei dati per via telematica; - assegnazione "Assegno Nucleo Familiare e Maternità" con verifica e controllo sui Caf per il pagamento degli assegni da parte dell'INPS - Legge n. 448/98 art. 65 – 66 e D.Lgs. n. 151/01 – art.74; - accoglimento domande per richiesta "REI Reddito di Inclusione" (n.b. vedi Sezione specifica posta di seguito). ## A chi è rivolto Persone e famiglie che si trovino in condizione di bisogno o di disagio sociale derivante da inadeguatezza di reddito, difficoltà socio-lavorative, condizioni di scarsa autonomia o non autosufficienza. ## Come fare Gli interventi possono essere richiesti dai cittadini italiani o stranieri residenti nel Comune di Frosinone, secondo le procedure previste per ciascun tipo di prestazione offerta e rese note presso lo Sportello.
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1.2 Servizio Sociale Professionale
## Cos'è Il Servizio Sociale Professionale, istituito per garantire l'assistenza e la protezione delle fasce di cittadini più fragili, realizza un'ampia e differenziata gamma d'interventi di aiuto, rispondenti ai bisogni delle famiglie e dei singoli. Fra i suoi scopi vi è quello di un innalzamento della qualità di vita della collettività nel suo insieme, attraverso la promozione delle potenzialità individuali e la realizzazione di progetti personalizzati volti al benessere dei singoli e dei nuclei familiari. Il Servizio Sociale Professionale ha un larghissimo raggio di azione; opera infatti in tutte le aree d'intervento rivolte alle varie categorie di utenza: famiglia, infanzia e adolescenza; disabilità adulta e disagio mentale; persone anziane; cittadini immigrati. Gli interventi in favore dell'utenza vengono attuati da personale specializzato (Assistenti Sociali, Psicologi e Sociologi) che opera in maniera integrata, impegnando la propria professionalità in relazione alla complessità dei problemi ed agli obiettivi da raggiungere. Gli operatori del servizio attivano e gestiscono, con ruoli complementari, il processo di aiuto, a seguito della presa in carico della persona. Attraverso una valutazione svolta secondo i rispettivi livelli di competenza, essi concordano la definizione delle problematiche e le strategie da seguire, condividendo quanto più possibile scelte e decisioni con l'utente stesso. Infatti il sostegno fornito per un'evoluzione positiva del "caso" è rivolto non solo al contenuto del problema ed alla sua soluzione ma soprattutto alla persona, alle difficoltà soggettive, al cambiamento e al progresso individuale, attraverso un feedback continuo. L'Assistente Sociale svolge la propria attività nell'ambito del sistema organizzato delle risorse sociali messe a disposizione della comunità per prevenire e risolvere situazioni di disagio. Promuove ed organizza prestazioni e servizi il più possibile rispondenti alle esigenze delle persone, utilizzando e coordinando tutte le risorse pubbliche e private, funzionali al sostegno di persone, famiglie e gruppi sociali. Rappresenta per l'utente il punto di riferimento al quale rivolgere la sua richiesta di aiuto al fine di attivare un percorso di soluzione. Dalla prima fase di accoglienza e di ascolto si può passare alla presa in carico del caso e quindi, attraverso colloqui ed incontri con la persona o la famiglia, alla diagnosi e alla formulazione ed attuazione di un progetto d'intervento personalizzato. Lo Psicologo, all'interno del Servizio Sociale Professionale, opera con finalità di sostegno, riabilitazione, consulenza ed orientamento sia in favore di singole persone che di famiglie nel loro complesso. In particolare lo psicologo lavora per sostenere le persone in situazione di difficoltà, con l'obiettivo di condurle alla consapevolezza delle origini di tali difficoltà, alla scoperta ed al rafforzamento delle risorse personali ed all'acquisizione di strumenti per la gestione delle difficoltà stesse. La sua funzione è diretta a produrre un cambiamento personale potenziando l'intervento d'aiuto promosso dall'Assistente Sociale. Il Sociologo riconosce e analizza i bisogni sociali di individui, gruppi e comunità per promuovere progetti orientati al benessere dei cittadini e per organizzare, gestire e valutare i Servizi Sociali. All'interno del Servizio Sociale Professionale opera al fine di incentivare la partecipazione attiva dei cittadini sulla base dei diritti esigibili e dei principi di equità sociale. In particolare si impegna rispetto a situazioni di disagio e marginalità, nella ricerca, di volta in volta, di percorsi idonei a favorire l'integrazione sociale. ## A chi è rivolto Il Servizio Sociale Professionale dell'Ente assicura alle persone ed alle famiglie interventi Socio-Sanitari e Socio-Assistenziali per garantire la migliore qualità di vita possibile e pari opportunità ai cittadini, al fine di prevenire, eliminare o ridurre le condizioni di bisogno o di disagio sociale derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà socio-lavorative, condizioni di scarsa autonomia o non autosufficienza. ## Come fare Gli interventi di competenza del Servizio Sociale Professionale possono essere richiesti dai cittadini residenti nel Comune di Frosinone, nel rispetto delle procedure previste per l'accesso e la presa in carico. Il servizio si avvale di differenti professionalità (assistenti sociali, psicologi, sociologi e personale amministrativo) e dispone di specifiche risorse finalizzate all'erogazione di prestazioni socio-assistenziali e socio-sanitarie.
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1.3 PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA) - DISTRETTO B
## Cos'è Con la DGR n. 315/2011 la Regione configura il Punto Unico di Accesso (PUA) come elemento nodale dell'integrazione socio-sanitaria, luogo di presa in carico e gestione multidisciplinare del bisogno di salute dei cittadini. Con la L. R. n. 11 del 10 agosto 2016 "Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio", si individua il Distretto socio-sanitario quale ambito territoriale ottimale non solo per la gestione associata dei servizi sociali ma anche per l'integrazione socio-sanitaria e quindi per l'organizzazione e l'erogazione unitaria delle prestazioni socio-assistenziali e socio-sanitarie. In particolare la legge stabilisce l'istituzione in ogni Distretto socio-sanitario del Punto Unico di Accesso ai servizi socio-sanitari, al fine di favorire la fruizione da parte degli utenti dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari erogati nell'ambito. Il PUA costituisce l'articolazione operativa più importante del Distretto, dove, attraverso lo stretto raccordo ASL/Comuni del territorio associati, si realizza il coordinamento organizzativo ed operativo delle strategie politiche condivise, finalizzate alla promozione e alla tutela del benessere e della salute dei cittadini. L'Azienda Sanitaria Locale di Frosinone e i quattro Distretti socio-sanitari presenti nel territorio provinciale, hanno istituito in modo condiviso il PUA, con l'obiettivo di superare le disuguaglianze nell'accesso e la disomogeneità delle risposte. Il servizio è stato opportunamente regolamentato; il Regolamento PUA de Distretto B di Frosinone è stato approvato con Deliberazione dell'Accordo di Programma del Distretto Sociale B di Frosinone in data 26.04.2016. La sede del PUA di Frosinone è sita in viale Mazzini snc, presso il Distretto Sanitario B (ex Ospedale Umberto I). L'apertura al pubblico è garantita dal lunedì al venerdì, con orario 9.00/12.00. Sono in corso di attivazione altre 3 sedi PUA, presso le Case della Salute di Ceprano, Ferentino e il Presidio Sanitario di Ceccano. Presso il PUA sono garantite l'accoglienza e l'ascolto dei bisogni portati dall'utenza. Ne segue un'attività di orientamento e/o l'attivazione di specifici servizi e un corretto assessment delle componenti sanitarie e sociali del bisogno rilevato. Svolgono le funzioni PUA (accoglienza, ascolto e orientamento) anche gli sportelli di segretariato sociale e il Servizio Sociale professionale attivi presso i singoli Comuni del Distretto, che si configurano quali nodi PUA/segretariato sociale del territorio distrettuale. ## A chi è rivolto Il PUA è rivolto alle persone fragili portatrici sia di bisogni semplici che di bisogni complessi, afferenti alle otto aree di interesse dell'integrazione socio-sanitaria: - materno-infantile; - handicap; - anziani non autosufficienti; - patologie cronico-degenerative; - patologie psichiatriche; - dipendenza da droga, alcool e farmaci; - patologie per infezioni da HIV; - patologie in fase terminale. ## Come fare Si può accedere direttamente al PUA nei giorni e orari di apertura al pubblico, mediante richiesta contenente: - documento di riconoscimento in corso di validità - codice fiscale Il cittadino impossibilitato a recarsi personalmente può delegare persona di sua fiducia, purché munita di delega scritta e documento di riconoscimento in corso di validità, oltre che dei sopraindicati documenti personali del dichiarante. ## A chi possiamo rivolgerci Per ogni informazione è possibile rivolgersi direttamente alla sede PUA della ASL di Frosinone, sita in viale Mazzini snc, presso il Distretto Sanitario B (ex Ospedale Umberto I). L'apertura al pubblico è garantita dal lunedì al venerdì, con orario 9.00/12.00.
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1.4 UFFICIO DI SUPPORTO AL GARANTE DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA DELLA REGIONE LAZIO – Sede decentrata di Frosinone
## Cos'è La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia del 20 novembre 1989, ratificata dall'Italia con la Legge n. 176/1991, rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante in materia di promozione dei diritti dei minori, intesi nella loro più ampia e articolata accezione (diritti civili, politici, sociali, culturali ed economici). Con la Legge Regionale 28 ottobre 2002, n. 38, è stata istituita la figura del Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Lazio. Questa significativa figura vigila sull'effettiva applicazione nel territorio regionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, come sanciti nella Convenzione ONU. Il Garante è impegnato nell'ascolto costante delle problematiche relative ai minori con l'obiettivo di tutelarne diritti ed interessi e di promuoverne opportunità. Esso vigila sull'applicazione delle leggi di riferimento per le famiglie e i minori; in merito, può ricevere segnalazioni ed indagare eventuali violazioni. Formula inoltre proposte e pareri su atti normativi che incidano sulla vita dei minori. Il Garante segnala alle autorità competenti la violazione dei diritti a danno del minore. Fra i compiti del Garante ricade anche la vigilanza sulle condizioni dei minori a rischio di emarginazione sociale ed il conseguente sollecito alle Amministrazioni competenti perché adottino ogni misura strumentale alla prevenzione della discriminazione sociale. Costituisce, poi, un prezioso supporto per i tutori ed i curatori dei minori; collabora infine all'attività di raccolta ed elaborazione di tutti i dati relativi alla condizione dell'infanzia in ambito regionale. Nel campo della comunicazione, il Garante si preoccupa di vigilare l'adeguatezza dei messaggi veicolati ai minori e il corretto uso delle immagini che li riguardano. Si tratta, quindi, di una figura autorevole e imparziale che può intervenire presso le Istituzioni quando i diritti dei minori sono minacciati o lesi; in tal senso, il Garante svolge un'importante funzione di raccordo e di ausilio degli organismi pubblici e privati che si occupano a vario titolo dell'infanzia. Il Comune di Frosinone, in qualità di Capofila del Distretto Sociale B, sta perfezionando il procedimento per la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa con il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Lazio per l'istituzione presso il Settore dei Servizi Sociali dell'Ente di una sede decentrata dell'Ufficio di Supporto al Garante stesso per offrire ai cittadini residenti nel territorio comunale e distrettuale interessati un contatto più immediato con questa importante figura. L'ufficio decentrato di supporto al Garante di Frosinone sarà dotato di una sede idonea alle attività previste e si avvarrà di personale qualificato, proveniente dalla struttura di supporto al Garante regionale. Le modalità organizzative di funzionamento della sede decentrata saranno declinate nelle Linee Guida Operative che il Comune di Frosinone ed il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Lazio concorderanno in seguito alla sottoscrizione del Protocollo.
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2.1 Assistenza economica
## Cos'è L'assistenza economica è diretta a sostenere la persona singola o il nucleo familiare in particolari difficoltà finanziarie. Il contributo economico non è fine a sé stesso ma rientra in un quadro di intervento globale a favore dell'utente a rischio di esclusione o di emarginazione sociale. L'intervento consente di fruire di sussidi economici straordinari o continuativi limitati nel tempo, finalizzati a rimuovere o limitare significativamente lo stato di disagio. Il sussidio viene corrisposto quando è comprovato che l'aiuto economico possa contribuire ad alleviare situazioni di vita precaria. Può comprendere anche contributi diretti all'assistenza abitativa, alternativi a quella attivata dal Distretto Sociale B. L'intervento è disciplinato da un apposito Regolamento per l'erogazione di interventi di natura economica a tutela di situazioni sociali svantaggiate, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 47 del 12/11/2007. ## A chi è rivolto Gli interventi di assistenza economica possono essere richiesti dai cittadini residenti nel Comune di Frosinone. Al momento della richiesta la persona deve fornire idonea documentazione attestante le reali condizioni di difficoltà economica (Modello ISEE). La misura è infatti rivolta a cittadini adulti e nuclei familiari che abbiano un parametro risultante dalla certificazione ISEE inferiore alla soglia di € 7.500,00, fatta eccezione per l'abitazione principale e le relative pertinenze, il cui valore catastale non superi € 65.000,00. Per motivi di salute, in deroga al limite di reddito prefissato, la soglia da non superare è stabilita in € 13.500,00. Gli interventi di assistenza economica sono programmati annualmente sulla base delle risorse a disposizione dell'Amministrazione comunale. Nel caso di insufficienza dei fondi, si garantiscono, in via prioritaria, gli interventi diretti a nuclei familiari con minori, con anziani ultra sessantacinquenni e con portatori di handicap, previa proposta motivata dell'Assistente Sociale. Per l'accertamento dello stato di bisogno del richiedente, il Servizio Sociale comunale si riserva la più ampia facoltà di verifica e controllo. ## Come fare La richiesta di assistenza economica avviene attraverso apposito modulo prestampato, reperibile presso lo Sportello per la Famiglia dell'Ente. Il richiedente deve allegare: copia del documento di riconoscimento in corso di validità; attestazione ISEE; certificato di disoccupazione; certificato di iscrizione al Centro per l'Impiego o presso Agenzia di fornitura di lavoro temporaneo; eventuale documentazione sanitaria; ricevute di pagamento del canone di locazione; libretto di pensione; eventuale busta paga e quanto altro necessario a documentare lo stato di disagio riferito a tutti i membri del nucleo familiare. A conclusione del procedimento, accertato lo stato di bisogno, verrà comunicato l'esito favorevole all'interessato e si procederà alla definizione del tipo di contributo. Nel caso in cui l'accertamento dia esito negativo, verrà comunque comunicato all'interessato il motivo del rifiuto all'erogazione del contributo.
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2.2 Assegno di maternità
## Cos'è L'assegno di maternità di base, detto anche "assegno di maternità dei Comuni", è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni e pagata dall'INPS (articolo 74 del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151). Il contributo è un sostegno economico che viene offerto ai neo- genitori, sulla base del reddito (Certificazione ISEE). ## A chi è rivolto Il diritto all'assegno nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo spetta ai cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno valido (per la specifica della tipologia di permesso di soggiorno utile per la concessione del beneficio è necessario rivolgersi allo Sportello per la Famiglia). L'assegno è riconosciuto ai richiedenti con un limite di reddito ISEE pari ad € 17.141,45 privi di copertura previdenziale oppure con una copertura previdenziale il cui importo è determinato annualmente. Essi non devono inoltre essere già beneficiari di altro assegno di maternità INPS, ai sensi della legge 23 dicembre 1999, n. 488 e del D. Lgs. 151/2001 – art. 74. ## Come fare La domanda va presentata ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) convenzionati con il Comune di Frosinone, ai quali compete la verifica della sussistenza dei requisiti di legge per la concessione della prestazione (articoli 17 e seguenti del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2000), entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall'effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo. L'assegno non è cumulabile con altri trattamenti previdenziali ad eccezione dell'eventuale diritto di percepire dal Comune la quota differenziale. L'importo dell'assegno è rivalutato ogni anno per le famiglie di operai e impiegati, sulla base della variazione dell'indice dei prezzi al consumo ISTAT. L'INPS pubblica ogni anno l'importo nella circolare sui salari medi convenzionali. ### Per le madri che lavorano... Nel caso in cui fruiscano di altre forme di tutela economica della maternità diverse dall'assegno di maternità e di valore inferiore allo stesso, possono comunque richiedere al Comune l'erogazione dell'assegno, che sarà di un importo pari alla differenza tra l'assegno di maternità e quanto già percepito.
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2.3 Assegno per nuclei familiari con tre o più figli minori
## Cos'è È un assegno concesso in via esclusiva dai Comuni e pagato dall'INPS, introdotto dalla Legge n. 448/1998, art. 65. È rivolto alle famiglie numerose con almeno tre figli minori che dispongono di patrimoni e redditi limitati. L'importo dell'assegno è annualmente rivalutato sulla base della variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Per l'anno 2018 l'importo in misura intera è pari a 142,85 euro mensili. Di seguito si elencano le principali caratteristiche del contributo. - L'assegno al nucleo familiare viene erogato per tredici mensilità. - L'assegno decorre dal 1° gennaio dell'anno in cui si verificano le condizioni prescritte, salvo che il requisito rappresentato dalla presenza di almeno tre figli minori si sia verificato successivamente. In quest'ultimo caso decorre dal primo giorno del mese in cui il requisito è stato soddisfatto. - L'INPS provvede al pagamento con cadenza semestrale posticipata (entro il 15 luglio e il 15 gennaio). I dati del mandato di pagamento devono essere ricevuti almeno 45 giorni prima della scadenza del semestre. - Il Comune che ha concesso il beneficio è competente per i controlli e per gli eventuali provvedimenti di revoca. - Il diritto all'assegno cessa dal 1° di gennaio dell'anno in cui viene a mancare il requisito economico e dal primo giorno del mese successivo a quello in cui viene a mancare il requisito della composizione del nucleo ## A chi è rivolto L'assegno al nucleo familiare dei Comuni spetta a: - nuclei familiari residenti, composti da cittadini italiani e dell'Unione europea; - nuclei familiari composti da cittadini di Paesi Terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, nonché dai familiari privi di cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; - nuclei familiari composti almeno da un genitore e tre figli minori (appartenenti alla stessa famiglia anagrafica), che siano figli del richiedente, del coniuge o in affidamento preadottivo; - nuclei familiari con risorse reddituali e patrimoniali inferiori a quelle previste dall'indicatore ISEE valido per l'assegno (per l'anno 2018 € 8.650,11); - cittadini stranieri titolari dello status di rifugiato e di protezione sussidiaria; - cittadini extracomunitari soggiornanti di lungo periodo (articolo 13 della legge del 6 agosto 2013, n. 97 e circolare INPS n. 5 del 15 gennaio 2014). Il requisito della composizione del nucleo non è soddisfatto se uno dei tre figli minori, anche se risulta nella famiglia anagrafica del richiedente, sia in affidamento presso terzi. Il nucleo familiare non deve disporre di risorse reddituali e patrimoniali superiori a quelle previste dall'ISEE. I requisiti devono essere posseduti dal richiedente al momento della presentazione della domanda. Chi presenta la domanda nel mese di gennaio dell'anno successivo a quello per il quale è richiesto l'assegno deve fare riferimento ai requisiti posseduti il 31 dicembre. ## Come fare La domanda va presentata ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) convenzionati con il Comune di Frosinone entro il termine perentorio del 31 gennaio dell'anno successivo a quello per il quale è richiesto l'Assegno al Nucleo Familiare (ANF), allegando una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU e attestazione ISEE) in corso di validità, relativa alla situazione economica del nucleo familiare, copia del permesso di soggiorno per i cittadini stranieri. Il Comune, riscontrata la sussistenza di tutti i requisiti, dispone ai Centri di Assistenza Fiscale la trasmissione dell'Istanza all'INPS per il relativo mandato di pagamento. Dal 1 dicembre 2017 i cittadini in possesso dei requisiti per l'accesso al REI, possono presentare istanza per l'assegno ai nuclei familiari con tre o più figli minori contestualmente alla domanda REI, compilando lo specifico spazio presente nel modulo.
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2.4 Dal SIA AL REI
Il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA) è una misura nazionale di contrasto alla povertà introdotta dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016) e disciplinata dal Decreto 26 maggio 2016, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, come modificato dal Decreto 16 marzo del 2017, entrato in vigore il 30 aprile 2017. Tale misura ha previsto l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, erogato attraverso l'attribuzione di una carta di pagamento elettronica, utilizzabile per l'acquisto di beni di prima necessità. Il sussidio era subordinato all'adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai Servizi Sociali del Comune di residenza, in rete con i servizi per l'impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con Enti del Terzo Settore, che doveva coinvolgere i vari componenti il nucleo familiare. In caso di mancata adesione al progetto personalizzato o di reiterati comportamenti inconciliabili con gli obiettivi del progetto, era prevista la sospensione o la revoca del beneficio. L'obiettivo della misura era quello di aiutare le famiglie in condizione di povertà estrema a superare tale condizione e a riconquistare gradualmente l'autonomia. Dal 1 dicembre 2017 tale misura è stata sostituita dal Reddito di Inclusione (REI)
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2.5 REDDITO DI INCLUSIONE (REI)
## Cos'è Il Reddito di inclusione (REI) rappresenta la prima misura unica nazionale di contrasto alla povertà a vocazione universale. È un livello essenziale delle prestazioni e costituisce un'evoluzione del SIA. Si compone di due parti: - un beneficio economico, erogato attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI); - un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa, volto al superamento della condizione di povertà. Il Reddito di Inclusione è stato introdotto con il D. Lgs. n. 147 del 15 settembre 2017, a seguito del riordino delle prestazioni assistenziali finalizzate al contrasto alla povertà, con decorrenza dei benefici in favore degli utenti dal 1° gennaio 2018. Il Rei si pone lungo la strada intrapresa dal SIA: non si tratta, infatti, di una misura assistenzialistica di natura "passiva", in quanto richiede al nucleo familiare beneficiario un impegno ad attivarsi sulla base di un progetto condiviso con i servizi territoriali. Il SIA prima ed il REI poi coniugano quindi l'erogazione di un sostegno economico con un percorso di politica attiva che implica una presa in carico multidimensionale della persona. Ciò segna di fatto l'abbandono delle politiche assistenzialistiche e la realizzazione di una integrazione operativa della rete tra i servizi sociali, i servizi per l'impiego e gli altri servizi territoriali: sanitari, educativi e abitativi. La "regia" degli interventi è in capo ai Servizi Sociali dei Comuni, nella logica della rete integrata dei servizi, con il coinvolgimento del terzo settore, delle parti sociali e di tutta la comunità. Il REI viene riconosciuto ai nuclei familiari che rispondano a determinati requisiti relativi alla situazione economica. L'ammontare del beneficio economico viene stabilito sulla base del cosiddetto "reddito disponibile" adottato a fini ISEE, ovvero delle risorse a disposizione delle famiglie per soddisfare i bisogni di base e acquistare beni e servizi primari. Il beneficio non potrà essere superiore, per ogni nucleo familiare, all'assegno sociale per un periodo massimo di 18 mesi e non potrà essere rinnovato prima di 6 mesi. In caso di rinnovo, la durata è fissata in 12 mesi. Il ruolo del Comune di Frosinone, nell'ambito del Distretto Sociale B, per la gestione del REI è il seguente: - accoglie, verificandone i requisiti, le domande presentate dagli interessati coordinandosi a livello distrettuale; - avvia i progetti personalizzati di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa; - coinvolge gli Enti del Terzo Settore nell'attuazione degli interventi; - favorisce, anche mediante campagne informative, la conoscenza del REI tra i potenziali beneficiari e la più ampia adesione dei nuclei beneficiari agli interventi che li riguardano. ## A chi è rivolto Il REI è riservato a coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti: - Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di: - un valore ISEE in corso di validità non superiore ad € 6.000; - un valore ISRE (indicatore reddituale ISEE diviso scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore ad € 3.000; - un valore del patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore ad € 20.000; - un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti, etc) non superiore ad € 10.000 (ridotto ad € 8.000 per due persone e a € 6.000 per la persona sola. - Per accedere al REI è, inoltre, necessario che ciascun componente il nucleo: - Non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l'impiego (NASPI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria - Non possieda autoveicoli o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità) - Non possieda imbarcazioni da diporto ## Come fare Per accedere al contributo REI, i cittadini interessati in possesso dei requisiti richiesti dovranno presentare all'Ufficio Protocollo del Comune di Frosinone, sito in Piazza VI Dicembre, snc. la domanda redatta sull'apposito Modello disponibile presso lo Sportello per la Famiglia del Comune di Frosinone o reperibile sul sito internet www.comune.frosinone.it allegando la documentazione richiesta (documento d'identità, Attestazione ISEE e DSU).
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2.6 Fondo di Solidarietà Consumi Gas
## Cos'è L'Amministrazione comunale di Frosinone, secondo quanto previsto dall'art. 46 bis, comma 4, della Legge n. 222/07 così come vigente, ha disposto di incrementare il canone annuo di concessione del servizio di distribuzione del gas naturale, decidendo di destinare i maggiori fondi raccolti all'attivazione di meccanismi di tutela relativi ai costi di consumi di gas in favore delle fasce più deboli della popolazione cittadina. L'intendimento dell'Amministrazione è quello di destinare il predetto fondo, denominato "Fondo di Solidarietà Consumi Gas", alla prevenzione ed al contrasto del disagio sociale e dei nuovi processi di impoverimento che, a causa della crisi economica in atto da alcuni anni, stanno creando diffusa precarietà nel tessuto sociale cittadino. Nello specifico annualmente il Comune di Frosinone, a seguito di apposito Bando e verifica del possesso dei requisiti, eroga contributi destinati: - al pagamento di fatture del gas relative ad utenze sospese, in preavviso di sospensione o con piani di rateizzazione; - a contributi per il pagamento delle fatture del gas. ## A chi è rivolto Possono accedere al predetto Fondo di solidarietà i cittadini residenti nel Comune di Frosinone che abbiano i seguenti requisiti: - cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell'Unione Europea, ovvero di uno Stato non appartenente all'Unione Europea purché muniti di regolare permesso o carta di soggiorno valido o in fase di rinnovo. In tal caso, al momento della domanda si dovrà provare di aver inoltrato richiesta di rinnovo del permesso o della carta di soggiorno e prima dell'erogazione del contributo dovrà essere documentato l'avvenuto rinnovo del predetto documento. - Residenza anagrafica nel Comune di Frosinone da almeno un anno; - Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ad € 15.000,00 ## Come fare Per accedere al Fondo Solidarietà Consumi GAS, i cittadini interessati dovranno presentare la domanda di contributo sull'apposito Modello disponibile presso lo Sportello per la Famiglia del Comune di Frosinone o reperibile sul sito internet www.comune.frosinone.it allegando alla domanda la documentazione prevista a pena di esclusione e quella che si ritiene eventualmente utile per certificare la situazione del richiedente e del suo nucleo familiare. Successivamente alla scadenza dei termini, le domande verranno valutate dal Servizio Sociale dell'Ente per verificarne l'ammissibilità, il possesso dei requisiti essenziali e la documentazione prodotta. Le domande ammissibili verranno inserite in una graduatoria e verrà definito l'importo del contributo spettante a ciascun beneficiario. Nel caso in cui l'entità dei contributi assegnati sia superiore al fondo disponibile, ciascun contributo verrà ridotto proporzionalmente. Nel caso in cui l'entità dei contributi assegnati sia inferiore al fondo disponibile, l'Amministrazione si riserva la facoltà di riaprire i termini del bando. La graduatoria verrà formata assegnando i seguenti punteggi ai requisiti economico-sociali di seguito specificati: - Nucleo formato da soli anziani ultrasessantacinquenni: 3 punti - Nucleo residente in alloggio in locazione non avente proprietà immobiliari: 2 punti - Presenza nel nucleo di uno o più minori e/o anziani ultrasessantacinquenni: 2 punti - Perdita del lavoro da parte del principale percettore di reddito del nucleo familiare e non fruizione di ammortizzatori sociali negli ultimi tre mesi: 3 punti - ISEE del nucleo familiare inferiore a € 4.000,00: 2 punti - ISEE del nucleo familiare pari a zero: 3 punti A parità di punteggio, la graduatoria si forma in base al valore ISEE in ordine decrescente. I contributi saranno assegnati agli aventi diritto nei limiti delle risorse disponibili; qualora le risorse disponibili non siano sufficienti per soddisfare integralmente tutte le richieste pervenute, al contributo assegnato a ciascun richiedente sarà applicata una riduzione percentuale, uguale per tutti i richiedenti e determinata in base alla proporzione tra l'importo complessivo dei contributi da assegnare e le risorse disponibili. I contributi verranno erogati direttamente al richiedente ovvero, in caso di morosità, al soggetto creditore.
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2.7 Bonus Energia Elettrica Compensazione spesa sostenuta per la fornitura di Energia Elettrica
## Cos'è È uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l'energia alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose. Dal 1° Gennaio 2009 i cittadini in disagio economico o in gravi condizioni di salute possono usufruire di agevolazioni sulle tariffe dell'energia elettrica, in esecuzione del Decreto del 28 Dicembre 2007. L'ANCI, a seguito della Delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, ha realizzato un Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Elettriche, denominato SGATE, che consente ai Comuni e, attraverso una specifica convenzione, ai CAF eventualmente abilitati a gestire l'iter burocratico necessario per il riconoscimento di agevolazioni finalizzate al sostenimento della spesa. ## A chi è rivolto È rivolto ai cittadini residenti a Frosinone, in situazione di disagio economico o fisico. Possono accedere al Bonus Elettrico i clienti domestici, intestatari di una fornitura elettrica nell'abitazione di residenza, con potenza impegnata: fino a 3 kW, per un numero di persone residenti fino a 4,5 kW per un numero di persone residenti superiori a 4 e che presentino una certificazione ISEE, appartenenti: - ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a € 8.107,5; - ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a € 20.000. Hanno inoltre diritto al Bonus Elettrico per disagio fisico tutti i clienti domestici presso i quali vive un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettrico medicali necessarie per il mantenimento in vita. In questi casi, per aver accesso al Bonus Elettrico, il cliente finale deve essere in possesso di certificato ASL che attesti: - la necessità di utilizzare apparecchiature per mantenimento in vita; - il tipo di apparecchiatura utilizzata; - l'indirizzo presso il quale l'apparecchiatura è istallata; - la data a partire dalla quale il cittadino utilizza l'apparecchiatura. ## Come fare La domanda va presentata presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) in convenzione con il Comune di Frosinone utilizzando gli appositi moduli. Per presentare la domanda serve la sotto indicata documentazione, predisposta dall'ANCI: - documento di identità; - eventuale allegato D di delega (se la domanda è presentata da un delegato e non dall'intestatario della fornitura); - modulo A compilato. Anche se si richiede un solo bonus è sufficiente compilare i riquadri relativi alla sola fornitura (elettrica o gas) per la quale si sta facendo la domanda di agevolazione; - attestazione ISEE in corso di validità; - allegato CF con i componenti del nucleo ISEE; - l'allegato FN per il riconoscimento di famiglia numerosa, se l'ISEE è superiore a 8.107,5 euro (ma entro i 20.000). È inoltre necessario avere a disposizione alcune informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura: - codice POD (identificativo del punto di consegna dell'energia). È un codice composto da lettere e numeri, che inizia con IT che identifica in modo certo il punto fisico in cui l'energia viene consegnata dal fornitore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore. - la potenza impegnata o disponibile della fornitura. I moduli sono documenti che costituiscono atto di notorietà e pertanto il loro contenuto deve essere veritiero. I moduli sono reperibili sulla piattaforma informatica SGATE (il sistema informativo attraverso il quale vengono gestite le operazioni e verificati i requisiti per l'erogazione del bonus) e presso i Centri di Assistenza fiscale in Convenzione con Il Comune di Frosinone. È possibile utilizzare un unico modulo (modulo A) per richiedere sia il bonus elettrico che quello del gas per disagio economico. In questo modo si compila una sola volta la domanda di ammissione allegando i documenti necessari da consegnare al CAF. Il valore del bonus dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica ed è aggiornato annualmente dall'Autorità. L'importo del bonus viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica, non in un'unica soluzione, ma suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda. Ogni bolletta riporta una parte del bonus proporzionale al periodo cui la bolletta fa riferimento. Quando il bonus viene concesso, in bolletta viene inserita una apposita comunicazione. Quando il bonus è in corso di erogazione, sono evidenziati nella bolletta, nella sezione "totale servizi di rete - quota fissa", sia l'avvenuta ammissione alla compensazione che il dettaglio dell'importo relativo all'applicazione del bonus. Lo stato di avanzamento della propria richiesta di bonus può essere verificato: - presso l'Ente dove è stata presentata la richiesta con la ricevuta rilasciata alla consegna della domanda; - chiamando il numero verde 800.166.654 fornendo il codice fiscale o il numero identificativo della richiesta; - sul sito www.bonusenergia.anci.it nella sezione riservata "Controlla on line la tua pratica" cui si accede con il proprio codice fiscale e le credenziali di accesso. Le credenziali (User ID e password) vengono rilasciate dal Comune o dal CAF presso cui si è presentata la richiesta per il bonus. La domanda di bonus prima di tradursi nello sconto in bolletta deve superare una serie di passaggi di verifica che vengono effettuati da parte del Comune e di SGATE, il sistema informativo on line che gestisce l'intero iter necessario ad attivare il bonus a favore dei cittadini in possesso dei requisiti. Collegandosi al sito www.bonusenergia.anci.it, nella sezione riservata "Controlla on line la tua pratica" è possibile verificare lo stato di avanzamento della propria richiesta. Le credenziali (User ID e password) vengono rilasciate dal Comune o dal CAF presso cui si è presentata la richiesta per il bonus. ### Come si rinnova la domanda di bonus Per il disagio economico il bonus è riconosciuto per 12 mesi. Al termine di tale periodo, per ottenere un nuovo bonus, il cittadino deve rinnovare la richiesta presentando apposita domanda. Il rinnovo può essere effettuato solo se sussistono ancora le condizioni di ammissione (ISEE, residenza e quanto altro) e si richiede presentando domanda presso i Centri di Assistenza Fiscale in Convenzione con il Comune, circa un mese prima della scadenza dell'agevolazione in corso (se, ad esempio, il periodo di agevolazione va dal 01.01.2018 al 31.12.2018, il rinnovo deve essere presentato nel mese di novembre 2018 al fine di garantire la continuità dell'erogazione). Il sistema SGATE invia un'apposita comunicazione a tutti i clienti che ricevono già il bonus in prossimità della scadenza, per ricordare la data utile per il rinnovo. Al momento del rinnovo il cliente deve presentare un'attestazione ISEE valida per il periodo in cui decorre l'agevolazione (circa 1-2 mesi dopo la presentazione della domanda). Quindi quando si presenta la domanda di rinnovo, la propria attestazione ISEE deve avere una data di scadenza non inferiore a 1-2 mesi. ### Cosa bisogna fare in caso di variazioni (famiglia/reddito/residenza) Le variazioni possono essere comunicate al sistema al momento del rinnovo. Quindi, se durante i 12 mesi di agevolazione, cambia ad esempio, il numero dei componenti familiari o la situazione reddituale e patrimoniale del cittadino, queste possono essere recepite da SGATE solo al momento del rinnovo della domanda di ammissione al bonus. Solo in caso di cambio di residenza durante il periodo in cui è già attivo il bonus elettrico, il cittadino deve recarsi presso il nuovo Comune (CAF) di residenza presentando il modulo VR (variazione residenza). Il bonus viene così trasferito in continuità sul nuovo contratto di fornitura elettrica (che deve essere attivo) fino alla scadenza originaria del diritto. Ad esempio, se il cittadino aveva un bonus elettrico per il periodo dal 1 settembre 2013 al 31 agosto 2014 e a gennaio del 2014 trasferisce la propria residenza in altra città, deve presentare la domanda di variazione residenza nel nuovo comune e i mesi di bonus che mancano alla fine del periodo di agevolazione, vengono automaticamente scontati sulle bollette elettriche della fornitura attivata nella nuova residenza. ### Cosa succede in caso di cambio del venditore di energia elettrica In caso di cambio del venditore o del tipo di contratto (ad esempio si passa da un contratto dal mercato di maggior tutela ad uno nel mercato libero), il bonus continua ad essere erogato senza interruzioni fino al termine della validità del diritto. ### Quando si interrompe l'erogazione del bonus In alcuni casi, quando il Comune o il distributore competente rileva la mancanza o la variazione di una delle condizioni indispensabili per aver diritto all'agevolazione si procede alla revoca del beneficio in oggetto. Questa eventualità può avvenire nelle sottoindicate fattispecie: - i dati anagrafici dichiarati non sono corretti; - la dichiarazione ISEE risulta non veritiera o non conforme ai limiti stabiliti; - il contratto di energia elettrica da "uso residente" diventa "non residente"; - Il contratto di energia elettrica viene intestato ad altro soggetto (voltura o subentro); - la tariffa da "uso domestico" diventa "uso non domestico". In tal caso il cliente riceve una comunicazione da SGATE nella quale viene informato dell'interruzione (o revoca) della compensazione e dei motivi per cui ciò viene fatto. Se il cliente non ha più i requisiti per il bonus (ad esempio cambia il soggetto intestatario della fornitura) deve informare il proprio venditore. In caso contrario, se il cliente continua a percepire il bonus senza averne titolo, viene attivata una procedura di recupero delle somme erogate a cui non ha più diritto.
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2.8 Bonus Gas Compensazione spesa sostenuta per la fornitura di Gas
## Cos'è È una riduzione della spesa delle bollette del gas riservata alle famiglie a basso reddito e numerose, con l'obiettivo di sostenere le famiglie in condizioni di disagio economico, garantendo loro un risparmio sulla spesa annua per il gas. Il Bonus è riservato esclusivamente per il gas distribuito in rete e non in bombola o per il GPL, per i consumi nell'abitazione di residenza. ## A chi è rivolto Il Bonus può essere richiesto da tutti i clienti domestici che utilizzano gas naturale con contratto di fornitura diretto o con impianto condominiale, se in presenza di un indicatore ISEE con le sottoindicate caratteristiche: - nucleo familiare con ISEE non superiore a € 8.107,5; - nucleo familiare con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a € 20.000,00. ## Come fare Per accedere al "Bonus Gas", i Cittadini possono recarsi presso i Centri di Assistenza Fiscale di Frosinone abilitati alla ricezione. La modulistica, predisposta dall'ANCI, è così articolata: - Modulo A_Gas - Forniture individuali (clienti domestici diretti che utilizzano una fornitura autonoma); - Modulo B_Gas - Forniture individuali + centralizzate (per clienti domestici diretti, serviti solo da un impianto condominiale centralizzato); - Modulo C_Gas - Forniture centralizzate (per clienti domestici indiretti, serviti solo da un impianto condominiale centralizzato). Alla domanda, debitamente compilata, occorre allegare una fotocopia del documento di identità, la certificazione ISEE in corso di validità e una fotocopia di una recente fattura del distributore del GAS. Attraverso lo SGATE la domanda è acquisita dal fornitore per la validazione. Se la domanda è accolta il fornitore applicherà sulla bolletta del richiedente uno sconto il cui valore sarà calcolato in base ai seguenti criteri: - tipologia di utilizzo del gas (solo cottura cibi e acqua calda; solo riscaldamento; oppure cottura cibi, acqua calda e riscaldamento insieme); - per numero di persone residenti nella stessa abitazione; - per zona climatica di residenza (in modo da tenere conto delle specifiche esigenze di riscaldamento delle diverse località). Il Bonus ha durata di un anno, trascorso il quale sarà possibile formulare di nuovo l'istanza.
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2.9 Convenzioni tra il Comune di Frosinone e i Centri di Assistenza Fiscale (CAF)
Con l'obiettivo di agevolare il cittadino nell'espletamento delle pratiche, il Comune di Frosinone ha stipulato delle Convenzioni con i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) presenti sul territorio per le funzioni relative ad alcune prestazioni sociali agevolate ed al rilascio delle attestazioni ISEE, ai sensi del DPCM 159/2013 e del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 7 novembre 2014. Nell'anno 2017 si è provveduto al rinnovo delle predette Convenzioni, con particolare riferimento ai seguenti servizi: - Domande per contributi economici al nucleo familiare; - Domande per contributi economici finalizzati al contrasto della povertà e sostegno della maternità, ai sensi della Legge 151/01, così come vigente; - Domande per contributi economici relative alle agevolazioni per la fruizione di gas naturale ed energia elettrica, come disposto dalla normativa in materia. Le Convenzioni in essere, sottoscritte tra il Comune di Frosinone ed i Centri di Assistenza Fiscale, valide fino al 31.12.2018, sono di seguito indicate: - 1/2017 CAF ACLI - 2/2017 CAF ANMIL - 3/2017 CAF CGIL LAZIO E BASILICATA - 4/2017 CAF CIA - 5/2017 CAF CISAL - 6/2017 CAF CISL - 7/2017 CAF CLAAI - 8/2017 CAF CNA - 9/2017 CAF CONFAGRICOLTURA - 10/2017 CAF CONFARTIGIANATO - 11/2017 CAF COLDIRETTI - 12/2017 CAF CONFSAL - 13/2017 CAF ITALIA - 14/2017 CAF LABOR - 15/2017 CAF FAPI - 16/2017 CAF FENAPI - 17/2017 CAF UGL - 18/2017 CAF UIL - 19/2017 CAF UNSIC - 20/2017 CAF USPPIDAP
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Assegnazioni di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP)
## Cos'è Il Comune di Frosinone è competente ad assegnare in locazione le unità immobiliari ad uso abitativo di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), soggette alla disciplina della Legge regionale n. 12 del 6 agosto 1999. I cittadini che ottengono l'assegnazione di un alloggio ERP hanno diritto di abitarvi, pagando un canone locativo commisurato al reddito familiare percepito. Per ottenere l'assegnazione occorre partecipare ad un Bando pubblico indetto dal Comune, che ha validità fino alla pubblicazione del successivo. Il Bando non reca termini di scadenza per la presentazione delle domande. L'inserimento o l'aggiornamento della posizione in graduatoria è effettuato entro il 31 maggio ed il 30 novembre di ogni anno, con riferimento alle domande pervenute rispettivamente entro il 31 dicembre dell'anno precedente e il 30 giugno dell'anno corrente. ## A chi è rivolto Possono partecipare al Bando di concorso per gli alloggi ERP i cittadini italiani o i cittadini di Stati aderenti all'Unione Europea, nonché gli stranieri extracomunitari in possesso di carta di soggiorno o regolarmente soggiornanti, che svolgano una regolare attività di lavoro dipendente o autonomo o siano iscritti nelle liste di collocamento. Requisito essenziale è che il richiedente sia residente o svolga attività lavorativa esclusiva o principale nel Comune di Frosinone. Sono poi necessari altri requisiti esposti di seguito in modo sintetico e reperibili per esteso sul Bando: - la mancanza di titolarità, da parte del richiedente o di un altro componente il nucleo familiare, del diritto di proprietà, uso, usufrutto o abitazione su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo stesso, nell'ambito del Comune di Frosinone o in quello di residenza; - l'assenza di precedente assegnazione in locazione ovvero in proprietà originaria o derivata, immediata o futura, di alloggio realizzato con contributi pubblici e assenza di finanziamento agevolato in qualunque forma, concesso dallo Stato o da Enti Pubblici; - reddito annuo complessivo del nucleo familiare non superiore al limite per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica destinata all'assistenza abitativa, stabilito dalla Regione Lazio; - non aver ceduto in tutto o in parte, fuori dei casi previsti dalla legge, l'alloggio eventualmente assegnato in precedenza in locazione semplice oppure non aver occupato senza titolo un alloggio di edilizia residenziale pubblica destinata all'assistenza abitativa. Alcune condizioni di disagio determinano l'attribuzione di un punteggio sulla base del quale viene redatta la graduatoria. Tali condizioni devono essere possedute alla data di pubblicazione del Bando e opportunamente documentate; a puro titolo esemplificativo si evidenziano: assenza di fissa dimora; basso reddito; età del richiedente superiore a sessantacinque anni; nucleo familiare composto da un genitore con soli figli a carico; canone di locazione incidente per più del 30% sul reddito; alloggio sovraffollato o in coabitazione con un altro nucleo familiare. Nel caso di parità di punteggio tra più richiedenti si terrà conto nell'ordine: - dell'anzianità di presentazione della domanda - del reddito più basso risultante dalla dichiarazione ISEE - in caso di ulteriore parità, si darà luogo a sorteggio. ## Come fare La domanda di assegnazione di alloggio ERP va redatta su apposito modello reperibile presso l'Ufficio Casa del Comune di Frosinone e deve essere spedita al Comune di Frosinone - Ufficio Casa, Piazza VI Dicembre – 03100 Frosinone, esclusivamente a mezzo raccomandata A/R. Il timbro apposto dall'Ufficio Postale attesta la data di presentazione della domanda, anche al fine di stabilire l'anzianità della stessa. Il modulo di domanda va inviato allegando fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente in corso di validità e i documenti relativi al possesso delle condizioni di priorità dichiarati nella domanda. Le domande saranno istruite nel rispetto del Regolamento regionale n. 2 del 20.09.2000 e la graduatoria definitiva verrà adottata dall'apposita Commissione Assegnazioni Alloggi del Comune di Frosinone, entro il 31 maggio ed il 30 novembre di ogni anno. L'Ufficio Casa, dopo aver verificato la completezza e la regolarità delle domande dei richiedenti, provvede ad assegnare un numero progressivo identificativo ed all'attribuzione provvisoria del punteggio, comunicandolo ai richiedenti, che potranno presentare opposizione alla Commissione entro 5 giorni dalla data di comunicazione. I richiedenti che risulteranno utilmente collocati in graduatoria dovranno dimostrare il possesso dei requisiti alla data di pubblicazione del Bando e la permanenza degli stessi e delle condizioni, al momento della consegna dell'alloggio. Qualora la situazione del richiedente subisse modificazioni, il medesimo può presentare ulteriore domanda di aggiornamento in rapporto alle nuove condizioni createsi. Il canone di locazione degli alloggi ERP è determinato a carico del beneficiario, ai sensi della L.R. 6 agosto 1999, n.12.
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2.11 ABBATTIMENTO DI BARRIERE ARCHITETTONICHE
## Cos'è Consiste nella realizzazione di opere per l'eliminazione di barriere architettoniche nell'abitazione principale di persone disabili, finanziate in parte con contributo regionale e previa approvazione del progetto. ## A chi è rivolto La richiesta di contributo viene presentata dal disabile o da chi ne esercita la patria potestà o la tutela; la persona deve essere residente a Frosinone e l'abitazione deve essere situata nel territorio comunale. ## Come fare Per accedere al beneficio, la persona disabile (o chi ne esercita la patria potestà o la tutela) deve presentare al Sindaco istanza su apposita modulistica, reperibile presso l'Ufficio Casa, allegando il preventivo di spesa dell'intervento da effettuare e la certificazione sanitaria attestante lo stato di invalidità (totale o parziale). Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 1° marzo di ciascun anno. L'entità del contributo concesso dalla Regione Lazio, a seguito di apposita istruttoria del progetto, è determinato proporzionalmente alla spesa da sostenere; il pagamento del contributo è subordinato alla presentazione della relativa fattura.
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2.12 CONTRIBUTO PER IL PAGAMENTO DEL CANONE DI LOCAZIONE
## Cos'è È un intervento di contrasto al rischio sociale connesso al disagio abitativo con valenza distrettuale e opportunamente regolamentato. È rivolto ai residenti nei 23 Comuni afferenti al Distretto Sociale B che si trovino in stato di bisogno abitativo e non abbiano risorse e strumenti sufficienti a provvedere autonomamente. Sono previste due forme di intervento: - contribuzione al pagamento dei canoni di locazione; - contribuzione alle spese iniziali di nuova locazione, a seguito di provvedimento di sfratto, ordinanza di sgombero o di rilascio dell'immobile per motivi di pubblica utilità, nonché di altri provvedimenti dell'Autorità giudiziaria. Gli interventi si attivano a seguito di pubblicazione di apposito Avviso pubblico, secondo le modalità ed i tempi in esso previsti. ## A chi è rivolto Con riferimento all'utenza di Frosinone, l'intervento è rivolto ai cittadini in possesso dei seguenti requisiti: - Residenza anagrafica del richiedente nel Comune di Frosinone; - Non titolarità del richiedente e/o di altri componenti del nucleo familiare di diritti di proprietà, uso, usufrutto o abitazione su un alloggio abitabile, ubicato nell'ambito della Regione Lazio; - Titolarità del richiedente e/o di altri componenti del nucleo familiare di un contratto di locazione regolarmente registrato e nel caso di intervento sub b) essere destinatario di provvedimento di sfratto, ordinanza di sgombero o di rilascio dell'immobile per motivi di pubblica utilità; - Reddito ISEE pari o non superiore ad € 10.000,00. I predetti requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda. Per poter accedere agli interventi, nessun componente del nucleo familiare del richiedente, nei 24 mesi precedenti, deve aver rinunciato all'assegnazione di alloggio ERP o aver occupato senza titolo un alloggio ERP. ## Come fare Le domande dei richiedenti, compilate unicamente sui modelli messi appositamente predisposti e corredate dalla documentazione richiesta, resi disponibili sul sito del Distretto Sociale B e in forma cartacea presso l'Ufficio di Piano sito in via A. Fabi, debbono essere presentate a mano o a mezzo raccomandata A/R, al protocollo del Comune di Frosinone entro i termini fissati nel Bando. Per entrambi gli interventi è necessario presentare: - certificazione ISEE completa di tutte le pagine, regolare e in corso di validità al momento della presentazione della domanda; - copia del documento del richiedente e indicazione dell'IBAN del richiedente o del proprietario dell'immobile locato (per gli interventi lettera b) l'IBAN deve essere quello del proprietario; - copia del Contratto di locazione regolarmente registrato. Per le richieste d'intervento di cui alla lettera a) è altresì necessario presentare: - regolari ricevute attestanti il pagamento delle mensilità d'affitto con firma leggibile del proprietario o dichiarazione del proprietario dell'immobile, attestante l'importo dei canoni di locazioni pagati, corredata da copia del documento del proprietario. Per le richieste di intervento di cui alla lettera b), è altresì necessario presentare documentazione attestante lo sfratto, lo sgombero o il rilascio dell'immobile, nonché altri provvedimenti emessi dall'Autorità giudiziaria. Nel caso di morosità incolpevole è necessario allegare anche documentazione, da cui si possa evincere la perdita del lavoro, la riduzione del reddito, il ritardo prolungato nella riscossione del compenso lavorativo o la grave malattia che incida sensibilmente sul reddito familiare. Nel caso in cui nel nucleo figurino soggetti non autosufficienti, l'istanza deve essere corredata da idonea certificazione medica attestante lo stato di non autosufficienza. A seguito dell'istruttoria delle domande pervenute, la Commissione prevista dal Regolamento predispone una graduatoria provvisoria, verso la quale è possibile presentare ricorsi debitamente motivati; dopo l'esame degli eventuali ricorsi, si provvede alla definizione della graduatoria definitiva, approvata con Determinazione Dirigenziale.
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2.13 LA CARTA DELLA FAMIGLIA
## Cos'è Con Decreto Interministeriale del 20 settembre 2017 è stata istituita la Carta della Famiglia, una delle più importanti novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016. La Carta consente l'accesso a sconti sull'acquisto di beni o servizi, ovvero a riduzioni tariffarie concesse dai soggetti pubblici o privati che intendano contribuire all'iniziativa. ## A chi è rivolto I destinatari sono i nuclei familiari costituiti da cittadini italiani o da cittadini stranieri regolarmente residenti nel territorio italiano, con almeno tre figli minori a carico, con ISEE in corso di validità che non superi i 30mila euro. ## Come fare La tessera è emessa dai singoli Comuni che attestano lo stato della famiglia al momento del rilascio ed ha una durata biennale (dalla data di emissione) e non è cedibile. Uno dei genitori richiede la carta al Comune di residenza dichiarato nell'ISEE, diventando titolare della stessa e responsabile del suo utilizzo. Per usufruire degli sconti e dei vantaggi è necessario esibirla in tutti quei negozi, strutture pubbliche e private convenzionate, insieme al documento di riconoscimento del genitore intestatario. La carta viene rilasciata in formato di tesserino cartaceo, previo pagamento dei costi di emissione, ove previsti. ## Quali sono i benefici Gli sconti, le condizioni agevolate o le riduzioni tariffarie possono riguardare i beni alimentari (Prodotti alimentari, Bevande analcoliche), i beni non alimentari (Prodotti per la pulizia della casa, Prodotti per l'igiene personale, Articoli di cartoleria e di cancelleria, Libri e sussidi didattici, Medicinali, prodotti farmaceutici e sanitari, Strumenti e apparecchiature sanitari, Abbigliamento e calzature), i servizi (Fornitura di acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili per il riscaldamento, Raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani, Servizi di trasporto, Servizi ricreativi e culturali, musei, spettacoli e manifestazioni sportive Palestre e centri sportivi, Servizi turistici, alberghi e altri servizi di alloggio, impianti turistici e del tempo libero, Servizi di ristorazione, Servizi socioeducativi e di sostegno alla genitorialità, Istruzione e formazione professionale). La Carta Famiglia nazionale è funzionale anche alla creazione di uno o più gruppi di acquisto familiare o gruppi di acquisto solidale nazionali, nonché alla fruizione dei biglietti famiglia e abbonamenti famiglia per servizi di trasporto, culturali, sportivi, ludici, turistici e di altro tipo. ## I soggetti che aderiscono al programma I soggetti pubblici o privati, di rilevanza nazionale, regionale o locale, che aderiscono all'iniziativa, mediante la stipula di Protocolli d'Intesa o di convenzioni, possono valorizzare la loro adesione attraverso l'esibizione del bollino, associato al logo della Carta. Negli esercizi con bollino "Amico di famiglia" sarà possibile trovare sconti o agevolazioni pari o superiori al 5% rispetto al normale prezzo di listino, mentre in quelli con bollino "Sostenitore della famiglia" la riduzione sarà pari o superiore al 20%. ## Promotori L'iniziativa vede il coinvolgimento di: - Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che formalizza protocolli d'intesa con le Amministrazioni Centrali o convenzioni con soggetti pubblici o privati di rilevanza nazionale. - Le Regioni e le Province Autonome che stipulano convenzioni con soggetti pubblici o privati di rilevanza regionale. - I Comuni che stipulano convenzioni con soggetti pubblici o privati di rilevanza locale o riduzione di tariffe dei servizi pubblici locali erogati direttamente o indirettamente e rilasciano la carta alle famiglie o nuclei familiari che ne fanno richiesta.
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2.14 Bonus Idrico Modalità applicative del bonus idrico per gli utenti economicamente disagiati
## Cos'è È uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per il servizio idrico alle famiglie in condizione di disagio economico ed alle famiglie numerose. Con Delibera n. 227/2018/R/idr dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente sono state definite le modalità applicative del bonus sociale idrico per gli utenti domestici residenti in condizioni di disagio economico. Il provvedimento, in particolare, disciplina i flussi informativi, lo scambio dei dati e le procedure operative per l'erogazione del bonus sociale idrico, nonché gli obblighi informativi e di comunicazione posti in capo ai soggetti coinvolti nel meccanismo per consentire, a partire dal 1° Luglio 2018, l'erogazione dell'agevolazione agli utenti che ne faranno richiesta. L'ANCI, a seguito della Delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, ha realizzato un Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Elettriche, denominato SGATE, che consente ai Comuni, attraverso una specifica convenzione sottoscritta con i CAF abilitati, la gestione dell'iter burocratico necessario per il riconoscimento di agevolazioni finalizzate al sostenimento della spesa. ## A chi è rivolto È rivolto ai cittadini residenti nei singoli Comuni in situazione di disagio economico. Possono accedere al Bonus Idrico i clienti domestici, intestatari di una fornitura idrica nell'abitazione di residenza. Gli utenti che vorranno richiedere il bonus idrico 2018 potranno presentare domanda al proprio Comune di residenza tramite i C.A.F. in convenzione. L'agevolazione potrà essere richiesta da tutti i nuclei familiari con un indicatore ISEE non superiore a quello previsto dalla normativa nazionale per il bonus sociale elettrico e gas, attualmente fissato ad €. 8.107, 50 per il nucleo familiare ed €. 20.000 per le famiglie numerose. ## Come fare La domanda va presentata presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) in convenzione con il Comune di Frosinone utilizzando l'apposita modulistica predisposta. I moduli sono documenti che costituiscono atto di notorietà e pertanto il loro contenuto deve essere veritiero. Quando il bonus viene concesso, in bolletta viene inserita una apposita comunicazione, mentre se in corso di erogazione sono evidenziati nella bolletta, nella sezione "totale servizi di rete - quota fissa", sia l'avvenuta ammissione alla compensazione che il dettaglio dell'importo relativo all'applicazione del bonus. Lo stato di avanzamento della propria richiesta del bonus può essere verificato: - presso l'Ente dove è stata presentata la richiesta con la ricevuta rilasciata alla consegna della domanda; - direttamente sul sito SGATE con le modalità che saranno indicate dallo stesso. La domanda di bonus prima di tradursi nello sconto in bolletta è soggetta a controlli e verifiche da parte del Comune e dello SGATE, ## Come si rinnova la domanda di bonus Per il disagio economico il bonus è riconosciuto per 12 mesi. Al termine di tale periodo, per ottenere un nuovo bonus, il cittadino deve rinnovare la richiesta presentando apposita domanda. Il rinnovo può essere effettuato solo se sussistono ancora le condizioni di ammissione (ISEE, residenza e quanto altro) e si richiede presentando domanda presso i Centri di Assistenza Fiscale in Convenzione con il Comune almeno un mese prima della scadenza.
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3.1 Servizio Sociale Professionale per minori
## Cos'è Il Servizio Sociale Professionale per Minori è preposto alla tutela dei minori che vivono situazioni personali, familiari e sociali pregiudizievoli per il loro sviluppo. Esso opera attraverso la definizione e valutazione delle problematiche presenti nel nucleo familiare, per poi formulare un progetto finalizzato al sostegno ed al superamento delle difficoltà. Il Servizio Sociale interviene su segnalazione dell'Autorità Giudiziaria, della Questura, della scuola, di altri Servizi o dei diretti interessati.
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3.2 Centro Mediazione Familiare e Spazio Neutro
## Cos'è È un servizio a valenza distrettuale con sede a Frosinone. Il servizio di mediazione familiare realizza un percorso che sostiene e facilità la riorganizzazione della relazione genitoriale, nell'ambito di un procedimento di separazione della famiglia e della coppia, alla quale può conseguire una modifica dei rapporti personali tra le parti. Il servizio è finalizzato a fornire consulenza, ascolto ed informazione alla coppia e ai minori per la risoluzione delle problematiche legate alle fasi della separazione, del divorzio o della cessazione della convivenza. Nello specifico il servizio prevede l'attivazione delle seguenti prestazioni: - accoglienza; - mediazione familiare; - sostegno alla genitorialità; - counseling individuale, di coppia e familiare; - consulenza legale; - incontri protetti in spazi idonei (Spazio Neutro) disposti dall'Autorità Giudiziaria e/o su richiesta dei Servizi Sociali comunali. Il servizio comprende anche uno Sportello informativo sulla mediazione familiare ubicato presso il Tribunale di Frosinone. ## A chi è rivolto Il servizio è rivolto a: - genitori con problemi connessi alla crescita dei figli; - coppie genitoriali in fase di separazione e/o divorzio; - coppie genitoriali che vivono una condizione di crisi coniugale e conflittualità; - singoli genitori in condizione di rilevante problematicità conflittuale nei confronti del partner; - genitori e figli con problematiche relazionali; adolescenti con difficoltà emotiva, relazionale e familiare. Le prestazioni offerte dal servizio sono svolte da un'equipe multidisciplinare, composta da professionisti opportunamente formati che operano nel campo psicologico e giuridico. È garantita, infatti, anche una specifica consulenza legale per le problematiche attinenti la famiglia ma il legale del Centro non può rappresentare gli utenti in Giudizio. ## Come fare Per accedere al Centro per la famiglia è sufficiente un contatto telefonico per avere informazioni o richiedere un appuntamento presso la sede del Centro. Non ci sono particolari documenti o modulistica da produrre. Il servizio è gratuito.
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3.3 Spazio di Ascolto
## Cos'è Quando si attraversano momenti di difficoltà legati principalmente a situazioni di disagio relazionale, l'interessato può rivolgersi allo "Spazio di Ascolto", che opera all'interno del Servizio Sociale professionale del Comune di Frosinone. Lo Sportello si configura come un "luogo" di accoglienza e di ascolto della persona, con astensione di giudizio e con garanzia di assoluta riservatezza. In uno spazio "privato" lo Sportello offre una consultazione breve (da uno a tre incontri), finalizzata a condividere con una persona di riferimento la propria situazione problematica. Durante questi incontri, se ritenuto utile o necessario, potranno essere individuate, segnalate o contattate ulteriori risorse della rete territoriale dei servizi, con professionisti esperti, adeguate al proseguimento del percorso di aiuto dell'utente. ## A chi è rivolto Il servizio è rivolto ai cittadini residenti sul territorio comunale che attraversano un momento critico della vita, non riferibile ad una patologia psichiatrica o ad un malessere profondo. Il sostegno offerto intende favorire l'espressione del disagio e valorizzare le risorse personali. L'accesso è gratuito e viene garantita la riservatezza.
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3.4 Affidamento familiare
## Cos'è L'affidamento familiare è un intervento di aiuto ad un bambino o a un adolescente il cui ambiente familiare non assicura condizioni adeguate di vita e per una crescita sana ed equilibrata dal punto di vista psico-fisico. Si traduce nell'accoglienza in una famiglia "altra" da quella naturale, che si occupi di lui sul piano affettivo, educativo, scolastico e sanitario. Le caratteristiche fondamentali dell'affido sono: la temporaneità, il mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine e la previsione del rientro del bambino/ragazzo nella propria famiglia. L'affidamento familiare può essere consensuale, quando si attua con il consenso della famiglia di origine, o giudiziale, quando a prescriverlo è il Tribunale per i Minorenni, indipendentemente dall'assenso della famiglia di origine. Può durare al massimo due anni, prorogabili solo nel superiore interesse del minore. Di norma un affido familiare si conclude quando viene superata la fase di difficoltà della famiglia di origine che, pertanto, può nuovamente accogliere il proprio figlio. L'affidamento familiare può essere a tempo pieno o residenziale, quando il bambino vive permanentemente a casa degli affidatari, e a tempo parziale o part-time, quando trascorre con la famiglia affidataria alcune ore della giornata o della settimana. ## A chi è rivolto La famiglia affidataria può essere costituita da una coppia, con o senza figli, sposata o convivente oppure da una persona singola. La famiglia affidataria non si sostituisce alla famiglia di origine ma si aggiunge ad essa come "risorsa in più". Essere affidatari significa prendersi cura del minore accogliendolo nella propria casa, accettando e rispettando ciò che appartiene alla sua storia e alla sua famiglia e accompagnandolo per un tratto di strada. ## Come fare Per diventare affidatari è necessario approfondire la propria disponibilità attraverso un percorso conoscitivo e formativo, offerto dal Servizio Sociale professionale di riferimento spesso anche con il supporto e la collaborazione del Terzo Settore.
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3.5 Adozione
## Cos'è L'adozione costituisce la realizzazione del desiderio di una coppia di avere un figlio, creando nel proprio rapporto uno spazio, non solo fisico ma soprattutto psicologico, per l'accoglienza di un bambino generato da altri. Il bambino ha una sua storia personale da proseguire con dei nuovi genitori, con cui formerà una vera famiglia. Per il bambino è la possibilità di essere amato, riconosciuto e gratificato nei suoi bisogni di crescita. ## A chi è rivolto Per adottare occorre essere sposati da almeno tre anni (periodo in cui non devono essere registrate separazioni di fatto) o anche essere formalmente conviventi (la convivenza deve essere registrata anagraficamente). Debbono inoltre essere rispettati i limiti di età previsti; la differenza di età tra il bambino ed il coniuge più giovane non può, infatti, essere inferiore a 18 anni e non superiore 45 anni. Questi limiti non sono tassativi, ma derogabili né superiore interesse del minore. ## Come fare In primo luogo gli interessati devono contattare il Gruppo Integrato Lavoro Adozioni (GIL) presso la ASL di Frosinone, che fornirà tutte le informazioni richieste a supporto delle decisioni da assumere. La domanda di adozione va invece presentata presso il Tribunale per i Minorenni. Il percorso per l'adozione prevede una valutazione di idoneità della coppia su incarico del Tribunale. Tale valutazione consiste in: accertamenti sanitari riguardanti lo stato di benessere psico-fisico della coppia; colloqui psico-sociali svolti dagli operatori del GIL Adozioni; compilazione di un apposito questionario. A conclusione del percorso e ottenuto il Decreto di idoneità emesso con sentenza dal Tribunale per i Minorenni, la coppia può accogliere il bambino che, inizialmente, è collocato in affidamento preadottivo per un periodo di un anno (prorogabile). In questo periodo la famiglia è seguita dagli operatori del GIL Adozioni che relazionano periodicamente al Tribunale. Successivamente, viene disposta l'adozione vera e propria e rilasciato il Decreto definitivo. ## Per le adozioni internazionali... Per le adozioni internazionali, la coppia, ottenuto il decreto di idoneità dal Tribunale per i Minorenni, si dovrà rivolgere ad uno degli Enti autorizzati, indicati dal Tribunale medesimo e accreditati dalla Commissione per l'Adozione Internazionale.
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3.6 Struttura residenziale per minori Gruppo Appartamento Minori (GAM)
## Cos'è Servizio a valenza distrettuale, il Gruppo Appartamento Minori (GAM) di Frosinone è una struttura di tipo residenziale diretta all'accoglienza temporanea di minori per i quali la permanenza in famiglia non garantisca una crescita sana ed equilibrata dal punto di vista psico-fisico e relazionale. La struttura è caratterizzata da una dimensione di vita di tipo familiare che, "sostituendo" temporaneamente in nucleo di origine, offre ai minori una casa e relazioni educative stabili. Il servizio è aperto tutto l'anno e l'accoglienza è garantita H24. ## A chi è rivolto Il Gruppo Appartamento è destinato a minori, anche disabili, per i quali si rende necessario l'allontanamento dalla famiglia di origine, su prescrizione del Tribunale per i Minorenni o del Servizio Sociale professionale. Il target dei minori ospitati è il seguente: - minori in stato di abbandono, ovvero privi di cure parentali, con bisogno urgente e temporaneo di ospitalità e protezione; - minori affidati ai Servizi Sociali a seguito di gravi conflitti familiari; - minori inviati dalla sezione penale del Tribunale per i Minorenni; - mamma con bambino; - minori stranieri non accompagnati. ## Come fare I minori possono accedere al Gruppo Appartamento esclusivamente su decisione del Tribunale per i minorenni e del Servizio Sociale professionale, opportunamente documentata (Decreto del Tribunale e/o Relazione socio-ambientale del Servizio Sociale professionale).
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3.7 CENTRO SOCIALE INTEGRATO (CSI)- Sezione Minori
## Cos'è Il Centro Sociale Integrato del Comune di Frosinone è un centro diurno che accoglie, in Sezioni differenziate, utenti minori e disabili adulti, per offrire un sostegno alle famiglie nelle funzioni di cura, assistenza ed educazione. La struttura offre una risposta qualificata ai bisogni educativi, di autonomia e di inclusione sociale di minori e disabili adulti in carico al Servizio Sociale territoriale, attraverso la partecipazione ad attività di sostegno scolastico e laboratoriali varie e alla vita di gruppo. La Sezione Minori del CSI di Frosinone è una struttura polivalente che eroga prestazioni i cui obiettivi sono: favorire la crescita degli ospiti e la promozione del loro benessere psicofisico; sostenere e affiancare le famiglie in difficoltà; prevenire il disagio e il rischio di devianza. L'organizzazione delle attività individuali e di gruppo è rivolta alla promozione dell'autonomia personale e sociale degli ospiti e ad un generale recupero comportamentale e affettivo-relazionale. La struttura è aperta tutto l'anno; il funzionamento è garantito dal lunedì al venerdì, con orario pomeridiano nel periodo scolastico. La frequenza di ciascun ospite è stabilita nel Progetto educativo individualizzato. ## A chi è rivolto La Sezione Minori del CSI di Frosinone è destinata a minori prevalentemente appartenenti a famiglie disagiate, in carico al Servizio Sociale professionale. ## Come fare Gli utenti possono accedere al CSI Minori su richiesta del Servizio Sociale dell'Ente, che predispone uno specifico Progetto educativo individualizzato, concordato con l'equipe educativa della struttura, con la famiglia e con la scuola.
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3.8 SBLOCCHI DI PARTENZA
## Cos'è Il Comune di Frosinone è stato individuato dalla Regione Lazio quale Capofila dell'Ambito sovra-distrettuale relativo alla Provincia di Frosinone, per la presentazione di un progetto finanziato a valere sul POR Lazio-FSE 2014 – 2020 Asse II – Inclusione sociale e Lotta alla povertà. Il progetto denominato "Gioco, partita, incontro!" è destinato alla promozione dell'inclusione sociale attraverso la pratica sportiva rivolta a ragazzi di 11-19 anni, appartenenti a nuclei familiari disagiati in carico al Servizio Sociale professionale, in cui uno o entrambi i genitori siano disoccupati o inoccupati. I Distretti socio-assistenziali dell'Ambito hanno definito in modo condiviso i criteri per la selezione dei destinatari del finanziamento e l'entità del contributo da assegnare a ciascun beneficiario, nonché le quote da destinare alle attività di gestione e le modalità di coinvolgimento delle Associazioni sportive che dovranno attivare gli interventi in favore degli utenti. È in corso di perfezionamento la Convenzione di sovvenzione con la Regione Lazio ai fini dell'avvio delle attività previste dal progetto. ## A chi è rivolto A ragazzi di 11-19 anni appartenenti a nuclei familiari disagiati in carico al Servizio Sociale professionale, in cui uno o entrambi i genitori siano disoccupati o inoccupati; la finalità è la promozione dell'inclusione sociale attiva attraverso la pratica sportiva. ## Come fare La selezione dei beneficiari è in capo al Servizio Sociale professionale dei Comuni afferenti ai 4 Distretti socio-sanitari afferenti all'Ambito sovra-distrettuale provinciale.
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3.9 CENTRO POLIVALENTE SOCIALE
## Cos'è Nel corso del 2016 il Settore Servizi Sociali ha assunto in consegna il nuovo Centro Polivalente Sociale della Città di Frosinone, realizzato con finanziamento della Regione Lazio, da destinare ad attività sociali, ricreative, culturali ed educative in favore della cittadinanza. L'obiettivo è quello di organizzare la struttura in modo da creare un servizio polivalente di aggregazione e socializzazione, rivolto alle diverse fasce di popolazione, per rispondere alle diverse esigenze e ai differenti bisogni espressi dai cittadini, singoli o associati. È in fase di definizione una specifica regolamentazione del Centro Polivalente Sociale che disciplini attentamente le modalità ed i tempi di utilizzo della struttura, in modo da garantire pari opportunità di accesso e fruizione a tutti i cittadini di Frosinone. L'obiettivo è fare della struttura un punto di riferimento per iniziative socio-culturali e socio-ricreative in favore della città.
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3.10 ISTITUZIONE ELENCO COMUNALE TUTORI LEGALI VOLONTARI
## Cos'è Il Settore Servizi Sociali, stante l'obbligo dei Tribunali ordinari alla nomina dei Sindaci, quali tutori ed amministratori di sostegno nei confronti di minori ed adulti la cui capacità di agire risulti in tutto o in parte compromessa e valutata positivamente la possibilità di mettere a disposizione della Autorità Giudiziaria un elenco di persone preparate e motivate a svolgere le predette funzioni, ha richiesto al Tribunale di Frosinone di verificare l'opportunità di procedere alla istituzione di un Elenco di tutori legali volontari ed amministratori di sostegno. Il relativo procedimento è stato definito tramite Avviso pubblico, finalizzato alla creazione di un apposito Elenco da cui attingere i nominativi per le funzioni di tutela, curatela e amministrazione di sostegno. Obiettivo dell'Ente è definire questa specifica attività entro l'anno 2018, anche mediante la creazione di un ufficio ad essa dedicato. Ai fini dell'iscrizione nell'Elenco, il volontario che manifesta la propria adesione viene preliminarmente formato circa il ruolo, le responsabilità e le funzioni che dovrà svolgere. L'esercizio della tutela nei confronti dell'interdetto, si concretizza nella cura generale della persona sotto l'aspetto psico-fisico, socio-assistenziale, scolastico ed educativo, nell'amministrazione dei suoi beni e nella rappresentanza della stessa in tutti gli atti civili che la riguardano. La tutela si rende necessaria quando nell'ambito familiare e parentale non vi sono figure idonee a svolgere le funzioni summenzionate. La curatela è finalizzata all'assistenza dell'inabilitato, per l'affiancamento e la sostituzione nel compimento degli atti di straordinaria amministrazione che lo riguardano. L'amministratore di sostegno, nello svolgimento dei suoi compiti di gestione del patrimonio della persona sottoposta ad amministrazione, deve tener conto dei bisogni e delle aspirazioni della stessa; è tenuto, pertanto, ad informare tempestivamente il beneficiario circa gli atti da compiere e il Giudice Tutelare in caso di dissenso con l'interessato. ## A chi è rivolto Gli interessati all'iscrizione all'Elenco dei tutori legali volontari comunale, dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: - cittadinanza italiana; - residenza e domicilio stabile nel territorio del Comune di Frosinone o in Comuni limitrofi; - età anagrafica non inferiore ai 25 e non superiore ai 65 anni; - godimento dei diritti civili e politici; - non avere precedenti penali a carico; - non trovarsi in nessuna delle condizioni ostative che ne impediscono la nomina a tutore, ai sensi dell'art. 350 del C.C. ("non possono essere nominati tutori e se sono stati nominati devono cessare dall'ufficio"): - coloro che non hanno la libera amministrazione del proprio patrimonio; - coloro che sono stati esclusi dalla tutela per disposizione scritta del genitore che per ultimo ha esercitato la potestà; - coloro che hanno o sono per avere o dei quali gli ascendenti, i discendenti o il coniuge hanno o sono per avere col minore una lite, per effetto della quale può essere pregiudicato lo stato del minore o una parte notevole del patrimonio di lui; - coloro che sono incorsi nella perdita della potestà o nella decadenza da essa, o sono stati rimossi da altra tutela; - il fallito che non è stato cancellato dal registro dei falliti; - essere in possesso dei requisiti di cui all'art. 348, 4° comma, del C.C. (" in ogni caso la scelta deve cadere su persona idonea all'ufficio, di ineccepibile condotta, la quale dia affidamento di educare e istruire il minore conformemente a quanto prescritto nell'art. 147); - essere in possesso quale requisito culturale minimo del Diploma di Scuola Secondaria Superiore di secondo grado; - infine, come previsto dalla Legge n. 149/2001, essere responsabile o direttore di Comunità per minori costituisce elemento ostativo alla nomina a tutore. ## Come fare I soggetti interessati dovranno far pervenire la propria domanda, redatta su apposito modello reperibile sul sito www.comune.frosinone.it mediante servizio postale, a mano o tramite PEC presso l'Ufficio Protocollo del Comune di Frosinone sito in Piazza VI Dicembre, snc. 03100 Frosinone. Alla domanda dovrà essere allegata: - fotocopia del documento di identità in corso di validità; - copia del curriculum vitae, dei titoli formativi posseduti, attinenti alla figura del tutore volontario ed ogni altra documentazione ritenuta idonea. Le persone che avranno dimostrato di possedere i requisiti richiesti dall'Avviso pubblico, potranno partecipare ad un corso di formazione. Il percorso formativo sarà gratuito, tenuto dal personale del Servizio Sociale, con il supporto di esperti, di Giudici del Tribunale Ordinario – Settore Pubbliche Tutele, del Tribunale per i Minorenni di Roma e del Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Lazio.
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4.1 Accesso ai servizi per i cittadini stranieri
## Cos'è Il Servizio Sociale professionale del Comune di Frosinone promuove l'accesso al sistema locale di welfare da parte dei cittadini stranieri con idonea attività di Sportello. Attraverso lo Sportello viene offerta consulenza specifica relativamente: alle procedure d'ingresso, al rilascio e al rinnovo dei titoli di soggiorno per la regolare permanenza nel territorio nazionale; alle richieste di cittadinanza e sul ricongiungimento familiare. Vengono inoltre forniti: informazioni circa le modalità di accesso ai servizi territoriali e la documentazione necessaria; orientamento su scuola, formazione e lavoro; orientamento generale sulle risorse sociali e socio-sanitarie, pubbliche e private del territorio. ## A chi è rivolto Cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio italiano e residenti nel Comune di Frosinone. ## Come fare Gli operatori dello Sportello assicurano l'accoglienza dei cittadini stranieri e forniscono informazioni anche nella lingua madre, ove possibile. Garantiscono un primo orientamento su tutti i servizi accessibili sul territorio e indicazioni su come presentare le richieste di assistenza economica, integrazione al reddito, contribuzione per il pagamento dei canoni di locazione, assegno di maternità, assegno per il nucleo familiare o per l'assegnazione di alloggi ERP. Al servizio è preposta un'assistente sociale che si occupa esclusivamente dei nuclei familiari immigrati e delle situazioni di maggiore complessità che interessano la tutela dei minori, in particolare: minori a rischio, minori vittime di tratta, minori abbandonati e minori stranieri non accompagnati. Il servizio è rivolto alle famiglie residenti nel Comune che presentano disagio socio- economico e problematiche relazionali, soprattutto rispetto ai figli minori. L'assistente sociale curerà i casi segnalati dal Tribunale per Minorenni di Roma, dal Giudice Tutelare, dalla Questura o dai Carabinieri e dalle Associazioni di Volontariato. Sul nucleo preso in carico verrà predisposto un Progetto di intervento volto a favorire lo sviluppo psico-fisico dei minori, al fine di supportare la genitorialità mediante la prevenzione e l'educazione degli adulti e di promuovere il benessere dell'intera famiglia. Oltre ai progetti individuali e familiari, l'assistente sociale seguirà progetti di comunità a favore di donne e minori, in collaborazione con la sociologa incaricata e con gli altri professionisti dell'Ente e con i soggetti del Terzo Settore del territorio che si occupano dell'integrazione socio-culturale dei cittadini immigrati. ## Collaborazione con la ASL di Frosinone... Il Servizio Multietnico della ASL di Frosinone è rivolto a tutti gli immigrati regolarmente soggiornanti in Italia o in situazione di irregolarità, in quanto il diritto alla salute è garantito per tutti. Il servizio offre orientamento ed informazione su tutti i servizi sanitari che possono interessare i nuclei familiari stranieri e dà la possibilità di fruire gratuitamente di prestazioni sanitarie di medicina di base, ginecologiche e dermatologiche, attraverso il rilascio dei tesserini sanitari STP (per cittadini extracomunitari presenti temporaneamente) ed ENI (per cittadini comunitari senza residenza). Nel servizio operano mediatori culturali di diverse nazionalità e sono disponibili guide ai servizi in diverse lingue. Il servizio è sito presso la ASL/FR, via Armando Fabi, Palazzina Q, 2° piano.
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4.2 CENTRO SERVIZI NUOVI CITTADINI IMMIGRATI
## Cos'è Il Centro Servizi "Nuovi Cittadini Immigrati", gestito dall'Associazione multietnica "Nuovi Cittadini Ciociari" Onlus di Frosinone, è uno sportello informativo/orientativo destinato agli immigrati presenti sul territorio del Distretto Sociale B. Il personale del Centro offre consulenza ed informazioni su molte tematiche: permesso e carta di soggiorno, procedure d'ingresso in Italia per lavoro, studio, turismo e quanto altro, richieste di cittadinanza, ricongiungimenti familiari, richieste di asilo, assistenza legale, assistenza per controllo busta paga, vertenze di lavoro, domanda di disoccupazione, formazione professionale, riconoscimento dei titoli di studio, conversione patente di guida. Negli anni il Centro ha progressivamente incrementato il ventaglio di attività e oggi mette a disposizione: - un "Punto Casa" (sportello informativo) e una Guida per l'accesso alla casa, redatta in arabo, ucraino e albanese; - uno "Sportello di informazione e di consulenza scolastica e professionale per gli adolescenti stranieri immigrati" che offre informazioni sul sistema scolastico e formativo italiano, sulle modalità per la traduzione dei titoli scolastici, ecc. - due "Punti informativi" per detenuti immigrati ubicati presso le Case Circondariali di Cassino e Frosinone. ## A chi è rivolto Ai cittadini stranieri residenti nel territorio del Distretto Sociale B di Frosinone; è possibile, comunque, accedere al servizio anche se si risiede in Comuni esterni al Distretto. ## Come fare Per fruire delle prestazioni assicurate dal Centro Servizi, è sufficiente un contatto telefonico o ci si può recare direttamente presso la sede, ubicata in Viale Grecia, n. 71, 03100 Frosinone (Fr) L'apertura è prevista dal lunedì al sabato ore 09.00/12.00 e giovedì pomeriggio ore 17.00/19.00. Non ci sono documenti o modulistica da produrre in particolare, se non quelli previsti per attivare specifiche procedure.
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4.3 PROGETTO SPRAR
## Cos'è Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli Enti Locali che accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'Asilo. A livello territoriale gli Enti Locali, con il prezioso supporto delle realtà del Terzo Settore, garantiscono interventi di "accoglienza integrata" che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. La nascita del Sistema – avviato con la sperimentazione del Programma Nazionale Asilo (PNA) e poi istituzionalizzato nello SPRAR – ha segnato un momento di svolta nella storia dell'asilo in Italia. In primo luogo perché per la prima volta si è iniziato a pensare e a programmare in termini di "sistema", in secondo luogo perché l'accoglienza è uscita dalla dimensione privata per entrare in quella pubblica. Le caratteristiche principali del Sistema di protezione sono: - il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e degli Enti politicamente responsabili dell'accoglienza (Ministero dell'Interno ed Enti Locali), secondo una logica di governance multilivello; - la volontarietà degli Enti Locali nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza; - il decentramento degli interventi di "accoglienza integrata"; - le sinergie avviate sul territorio con i cc.dd. "enti gestori", soggetti del Terzo Settore che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione degli interventi; - la promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale. ## A chi è rivolto Alle persone straniere richiedenti asilo e rifugiati. La Convenzione di Ginevra adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 28 luglio del 1951 stabilisce le condizioni per essere considerato un rifugiato, le forme di protezione legale, altri tipi di assistenza, i diritti sociali che il rifugiato dovrebbe ricevere dagli Stati aderenti al documento e gli obblighi di quest'ultimo nei confronti dei governi ospitanti. La Convenzione, resa esecutiva in Italia con la legge del 24 luglio 1954, n. 722, definisce "rifugiato" colui "che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra". Ad integrazione della Convenzione è intervenuto il Protocollo di New York nel 1967 che ha rimosso le limitazioni temporali e geografiche fissate nel testo originario della Convenzione. ## Come fare L'ammissione ai Centri di accoglienza del Sistema, fino a esaurimento dei posti complessivamente disponibili, è disposta dal Servizio Centrale istituito dal Ministero dell'Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione - su segnalazione dei singoli progetti territoriali o di Enti terzi (Prefetture, Questure, Associazioni). Il richiedente protezione internazionale è la persona che, fuori dal proprio Paese d'origine, presenta in un altro Stato domanda per il riconoscimento della protezione internazionale. Il richiedente rimane tale, finché le autorità competenti (in Italia le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale) non decidono in merito alla stessa domanda di protezione.
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4.4 MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
## Cos'è Il Comune di Frosinone, in collaborazione con Enti del Terzo Settore, si impegna ad attivare servizi destinati a garantire i diritti di cui i minori stranieri non accompagnati sono portatori, attraverso un articolato percorso di accoglienza che mira ad incentivare la collaborazione tra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nell'accoglienza e nella protezione dei minori, al fine di giungere a risultati sostenibili e riproducibili su tutto il territorio nazionale. A totale beneficio di un percorso di accoglienza che miri all'integrazione e all'inclusione sociale dei minori ospiti, si valorizza l'approccio di "accoglienza integrata" sperimentato e sviluppato negli anni nell'ambito dello SPRAR. ## A chi è rivolto Il suddetto Servizio è rivolto ai minori stranieri non accompagnati. Per minore straniero non accompagnato presente nel territorio dello Stato si intende il minorenne non avente cittadinanza italiana o dell'Unione europea che si trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato o che è altrimenti sottoposto alla giurisdizione italiana, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell'ordinamento italiano. I minori stranieri non accompagnati sono titolari dei diritti in materia di protezione dei minori a parità di trattamento con i minori di cittadinanza italiana o dell'Unione europea. Nell'applicazione delle misure di accoglienza assume carattere di priorità il superiore interesse del minore in modo da assicurare condizioni di vita adeguate alla minore età, con riguardo alla protezione, al benessere ed allo sviluppo anche sociale del minore, conformemente a quanto previsto dall'articolo 3 della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata dalla legge 27 maggio 1991, n. 176. ## Come fare Per le esigenze di soccorso e di protezione immediata, i minori non accompagnati sono accolti in strutture governative di prima accoglienza a loro destinate, istituite con decreto del Ministro dell'Interno, per il tempo strettamente necessario all'identificazione e all'eventuale accertamento dell'età, nonché a ricevere, con modalità adeguate alla loro età, ogni informazione sui diritti riconosciuti al minore e sulle modalità di esercizio di tali diritti, compreso quello di chiedere la protezione internazionale. La prosecuzione dell'accoglienza del minore è assicurata nell'ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo, Rifugiati e Minori stranieri non accompagnati. In caso di temporanea indisponibilità nelle suddette strutture, l'assistenza e l'accoglienza del minore sono temporaneamente assicurate dalla pubblica autorità del Comune in cui il minore si trova, fatta salva la possibilità di trasferimento del minore in un altro Comune, tenendo in considerazione prioritariamente il superiore interesse del minore. L'autorità di pubblica sicurezza dà immediata comunicazione della presenza di un minore non accompagnato al Giudice Tutelare per l'apertura della tutela e per la nomina del tutore a norma degli artt. 343 e seguenti del CC, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni e al Tribunale per i Minorenni per la ratifica delle misure di accoglienza predisposte, nonché al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al fine di assicurare il censimento e il monitoraggio della presenza dei minori non accompagnati. Il tutore possiede le competenze necessarie per l'esercizio delle proprie funzioni e svolge i propri compiti in conformità al principio dell'interesse superiore del minore.
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4.5 FONDI FNPSA DI ACCOGLIENZA ORDINARIA
## Cos'è Con DGC n. 354 del 30.08.2017, l'Amministrazione ha deliberato la disponibilità del Comune di Frosinone a sottoscrivere Protocolli di Intesa volti a porre in essere percorsi finalizzati a superare la condizione di passività dei migranti ospitati nel territorio comunale, attraverso l'individuazione di attività di volontariato, al fine di assicurare loro maggiori prospettive di integrazione nel tessuto sociale. In esecuzione del DM 7.8.2015, l'Amministrazione Comunale, a seguito di individuazione di soggetto gestore delle attività progettuali a mezzo procedura ad evidenza pubblica, sta procedendo all'attuazione dell'indicato progetto, della durata di due anni, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Diaconia di Frosinone. Il progetto concerne l'accoglienza di 42 immigrati adulti ed il loro inserimento socio-lavorativo ed è finanziato dal Ministero dell'Interno, nell'ambito del Fondo Nazionale Politiche e Servizi Asilo – FNPSA. ## A chi è rivolto Il progetto è rivolto esclusivamente ai richiedenti asilo e a coloro che sono in attesa della definizione del ricorso (in caso di impugnativa della decisione negativa della competente Commissione Territoriale) in quanto per i titolari di Protezione Internazionale sono previsti altri percorsi di inserimento lavorativo. ## Come fare I volontari saranno selezionati dalla Cooperativa Sociale Diaconia tramite colloquio motivazionale ed inseriti in affiancamento al personale già impiegato dal Comune di Frosinone nei servizi previsti dal progetto, secondo le modalità e le esigenze di volta in volta concordate con l'Ente.
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5.1 Accesso ai servizi per i cittadini con disabilità
## Cos'è È importante richiedere il riconoscimento della condizione di disabilità (fisica, sensoriale o psichica) poiché ciò consente l'accesso a prestazioni di servizi sociali, socio- sanitari e sanitari e la fruizione di agevolazioni di tipo economico, da parte della persona non autosufficiente e dei caregiver familiari. ## A chi è rivolto A persone in condizione di disabilità (fisica, sensoriale o psichica). ## Come fare Il primo e fondamentale passaggio per l'accesso ai servizi di welfare è a cura del SSN e dell'INPS: - per il riconoscimento dell'invalidità civile occorre inoltrare apposita domanda all'INPS, per il tramite del medico di medicina generale. Un'apposita Commissione medica provvederà all'accertamento dello stato di invalidità; - per le situazioni di particolare gravità si può chiedere il riconoscimento dello stato di disabilità ai sensi della Legge n. 104/1992, presentando domanda all'INPS per il tramite del medico di famiglia. L'accertamento verrà effettuato da un'apposita Commissione medica. ## A chi possiamo rivolgerci ### Condizioni di disabilità riguardanti i minori Per informazioni sui servizi erogati dalla ASL di Frosinone relativi alla disabilità di bambini e ragazzi, ci si può rivolgere al Servizio Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione dell'Età Evolutiva (TSMREE): ASL/FR, via Armando Fabi, snc. ### Condizioni di disabilità riguardanti le persone adulte Per informazioni sui servizi erogati dalla ASL di Frosinone relativi alla disabilità adulta, ci si può rivolgere al Dipartimento Salute Mentale e Patologie da Dipendenza (DSMPD) e/o al Dipartimento Assistenza Primaria e Cure Intermedie (DAPCI) c/o ASL/FR, via Armando Fabi, snc.
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5.2 SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE - SAD
## Cos'è Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) è costituita da un insieme di prestazioni rese a domicilio, consistenti prevalentemente in attività di: aiuto alla persona, governo della casa, supporto per favorire la vita e la rete di relazioni e interventi di tipo sociale e ricreativo/educativo. Il SAD espleta interventi di aiuto alla persona per favorirne l'autonomia e al nucleo familiare a supporto del lavoro di cura svolto dai caregiver familiari. ## A chi è rivolto Il servizio è rivolto soprattutto ad anziani e disabili adulti residenti nel Comune di Frosinone e più in generale a persone non autosufficienti, in modo temporaneo o permanente o con disagio psico/fisico che non sono in grado di gestire autonomamente la vita quotidiana, a nuclei familiari problematici o fragili in carico al Servizio Sociale, con presenza di minori. Il servizio è disciplinato da un apposito Regolamento comunale e prevede il pagamento di un ticket orario a carico dell'utente, con costi proporzionali al reddito ISEE. Il SAD erogato dal Comune di Frosinone può integrarsi con il servizio di assistenza domiciliare sanitaria erogata dal CAD della ASL di Frosinone. ## Come fare Per poter fruire del SAD, è necessario che l'interessato si rechi presso il Servizio Sociale professionale, deputato all'attivazione dell'assistenza, per compilare la richiesta. Seguirà una visita domiciliare da parte dell'Assistente Sociale e del referente della cooperativa incaricata all'erogazione del servizio, finalizzata alla conoscenza reciproca, alla rilevazione delle necessità dell'utente e alla condivisione del percorso assistenziale. In base all'esito della visita e alle risorse disponibili, l'Assistente Sociale referente del caso invierà alla cooperativa comunicazione sul monte ore settimanale assegnato e sulla distribuzione delle prestazioni; concordato il Progetto di intervento dell'utente (obiettivi, giornate e fasce orarie, operatori di riferimento), si procederà all'attivazione del servizio. La domanda di accesso al SAD va compilata su apposito modello, reperibile presso lo Sportello per la Famiglia dell'Ente, in cui deve esser specificato il tipo di prestazione richiesta. All'istanza vanno allegati i seguenti documenti: - Modello ISEE del nucleo familiare in corso di validità; - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per i redditi non soggetti a tassazione IRPEF; - Certificazione sanitaria; - eventuale altra utile documentazione attestante lo stato di disagio.
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5.3 CENTRO SOCIALE INTEGRATO (CSI) Sezione Disabili
## Cos'è Il Centro Sociale Integrato del Comune di Frosinone è un centro diurno che accoglie, in Sezioni differenziate, utenti minori e disabili adulti, per offrire un sostegno alle famiglie nelle funzioni di cura, assistenza ed educazione. La struttura è dotata di un ampio spazio esterno, destinato a parcheggio e a verde. L'interno è così suddiviso: - tre zone destinate ad attività di laboratorio e collettive; - una zona destinata a refettorio; - un ufficio destinato ai colloqui con le famiglie e alla gestione degli atti amministrativi; - una cucina attrezzata; - una dispensa alimentare; - due servizi igienici per gli utenti di cui uno privo di barriere architettoniche; - un servizio igienico per gli operatori; - un antibagno con tre postazioni lavabo; - un ripostiglio; - uno spazio spogliatoio per il personale. La Sezione Disabili del CSI di Frosinone intende offrire una risposta qualificata ai bisogni di autonomia e inclusione sociale degli ospiti attraverso la partecipazione ad attività, organizzate sotto forma di laboratori differenziati, finalizzati all'acquisizione e al rafforzamento della propria identità. Il Centro diurno rappresenta, altresì, un sostegno alle famiglie nel lavoro di cura rivolto al componente disabile; costituisce un centro di integrazione e riabilitazione sociale, che lavora in stretto collegamento con il Servizio Sociale dell'Ente, la ASL di Frosinone, la scuola e il Terzo Settore. L'organizzazione delle attività ha lo scopo di favorire il benessere psico-fisico della persona disabile, per migliorare la sua qualità di vita e prevenire il disagio e il rischio di isolamento ed esclusione sociale. La struttura è aperta tutto l'anno; il funzionamento della Sezione Disabili è garantito dal lunedì al venerdì, con orario 8:00 – 15:00. La frequenza di ciascun ospite è stabilita nel Progetto educativo individualizzato. Il CSI Sezione Disabili eroga agli utenti le seguenti prestazioni: - accoglienza e adattamento; - assistenza tutelare diurna; - sostegno psico-sociale; - sostegno alle autonomie personali; - sostegno alle autonomia sociali; - sostegno nella socializzazione e nello svolgimento di tutte le attività a carattere ricreativo, ludico e culturali; - sostegno didattico nei vari laboratori programmati; - fornitura materiali didattici, strumentali e di cancelleria; - trasporto dal proprio domicilio/Centro e per lo svolgimento delle attività esterne; - pulizia ambientale; - servizio mensa interna con sistema di autocontrollo HACCP, ai sensi della normativa vigente. ## A chi è rivolto La Sezione Disabili del CSI è destinata a cittadini di Frosinone, adulti (fascia di età 16- 60 anni) e con disabilità certificata ai sensi della Legge 5 Febbraio 1992, n. 104, per i quali siano stati esperiti tutti gli interventi riabilitativi sanitari, atti a garantire un inserimento in strutture finalizzate alla riabilitazione sociale. L'accoglienza di utenti in età inferiore a quella prevista per l'accesso, è possibile solo se il Progetto di assistenza individualizzato ne prevede l'opportunità e comunque non sono ammessi ragazzi disabili di età inferiore ai 14 anni. ## Come fare Gli utenti possono accedere al CSI Disabili su richiesta del Servizio Sociale dell'Ente, che predispone uno specifico Progetto educativo individualizzato, concordato con l'equipe educativa della struttura, con la famiglia e con la ASL di Frosinone. È previsto un periodo di "osservazione" minimo di 6 settimane prima dell'inserimento definitivo. La domanda di ammissione deve essere redatta su appositi moduli e avanzata dalla persona disabile o dai suoi familiari. Alla domanda di ammissione deve essere allegata la seguente documentazione: - documento di identità del richiedente; - certificazione di handicap ai sensi della legge n. 104/1992; - certificazione medica attestante che il disabile è assistibile a domicilio; - certificazione attestante il riconoscimento di indennità/assegno di invalidità e accompagnamento. All'atto dell'ammissione alla struttura, il richiedente dovrà presentare inoltre: - certificazione del medico curante o specialista attestante la sana costituzione per la vita in comunità; - certificato del medico curante attestante lo stato di salute, le patologie pregresse ed in atto, le eventuali intolleranze alimentari, le eventuali diete seguite, le terapie farmacologiche somministrate con la certificazione dei dosaggi giornalieri e dei tempi e modalità di somministrazione.
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5.4 CENTRO DIURNO ALZHEIMER "Madonna della Speranza" - Giuliano di Roma
## Cos'è Il Centro Diurno Alzheimer "Madonna della Speranza" ubicato a Giuliano di Roma è un servizio semi-residenziale gestito dalla Cooperativa Sociale "Nuove Risposte" che accoglie persone affette da Malattia di Alzheimer o da altre forme di demenza, allo stadio lieve- moderato, che conservano la capacità di deambulazione. Il Centro ha la finalità di attivare interventi socio-assistenziali integrati con servizi sanitari ed intende offrire agli ospiti una concreta possibilità di mantenere le proprie abilità residue, attraverso specifiche attività sociali e riabilitative; il servizio vuole porsi come punto di riferimento per soggetti a rischio di perdita di autosufficienza e per i familiari, ai quali si offre un supporto e un sollievo rispetto all'oneroso carico assistenziale che comporta la gestione della persona con demenza. Presso il Centro sono erogati i seguenti interventi e prestazioni: - assistenza tutelare diurna; - cura e igiene personale degli ospiti; - servizio di ristorazione nel rispetto della tabella dietetica dei singoli ospiti; - attività riabilitative e socializzanti; - laboratori occupazionali e relazionali; - sostegno psicologico - assistenza infermieristica. ## A chi è rivolto Persone prevalentemente anziane con diagnosi di demenza ad un livello lieve- moderato e con capacità di deambulazione. Il bacino di utenza è quello del Distretto Sociale B di Frosinone. ## Come fare La richiesta di inserimento al Centro Diurno Alzheimer "Madonna della Speranza", deve essere presentata all'Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza. Possono presentare domanda di iscrizione al Centro tutte le persone con diagnosi di demenza ad un livello lieve-moderato e con capacità di deambulazione. La richiesta di ammissione al Centro Diurno, redatta su apposito modulo composto da tre sezioni, è predisposta dall'Assistente Sociale del Comune e deve essere corredata dei seguenti documenti: - valutazione sanitaria a cura della ASL di Frosinone/Centri Territoriali Esperti per la Demenze (ex UVA); - Modello ISEE in corso di validità; - dichiarazione relativa a redditi non sottoposti a tassazione IRPEF (pensione di invalidità, assegno di accompagnamento, pensione di guerra, emolumenti a qualsiasi titolo percepiti, compresi i contributi economici assistenziali). La retta giornaliera per l'accesso alla struttura è di € 48,88. Gli utenti sono tenuti al pagamento di una quota-parte della retta, in proporzione al reddito; il resto è finanziato in parte con fondi distrettuali e in parte dal Comune di residenza. ## A chi possiamo rivolgerci Il Centro Diurno Alzheimer "Madonna della Speranza" è sito in località Madonna della Speranza, snc. a Giuliano di Roma (Fr) 0775/621087 È aperto tutto l'anno, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 16.00, escluso i giorni festivi infrasettimanali.
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5.5 INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE AFFETTE DA SCLEROSI AMIOTROFICA (SLA)
## Cos'è La Regione Lazio, con la DGR n. 233/2012 e la Det. Dir. n. B08766/2012, ha promosso e finanziato il primo Programma di interventi in favore di persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) da attivare a livello distrettuale. In particolare è stata avviata l'Azione 1 "Assistenza domiciliare e aiuto personale", allo scopo di facilitare e supportare la permanenza del malato di SLA nel proprio contesto familiare, con interventi di sostegno alla domiciliarità e di riconoscimento del lavoro di cura svolto dai familiari caregiver. Nel corso del 2013, il Distretto Sociale B ha pubblicato un Avviso pubblico rivolto a tutti i cittadini con diagnosi di SLA, finalizzato all'erogazione di un contributo economico di durata annuale; l'assegno di cura prevedeva la realizzazione di uno dei seguenti interventi: - assistenza domiciliare indiretta tramite assunzione di uno o più assistenti familiari (esterni alla rete familiare) adeguatamente formati, per lo svolgimento di attività di cura e aiuto al malato di SLA; - riconoscimento economico per l'impegno assistenziale sostenuto dal familiare/caregiver, in favore del malato di SLA. Una Commissione multidisciplinare integrata con la ASL di Frosinone, ha provveduto all'esame delle istanze pervenute ai fini dell'ammissione al contributo ed ha predisposto l'elenco dei beneficiari, fissando l'entità degli assegni di cura in ragione della stadi azione della malattia, sulla base delle indicazioni regionali. L'intervento è stato riproposto con le stesse modalità negli anni successivi, fino al 2017, a seguito dei fondi regionali ricevuti. Nel 2017 la Regione Lazio ha dichiarato concluso il finanziamento degli interventi specifici in favore dei malati di SLA ed ha previsto un fondo destinato più genericamente alla Disabilità Gravissima. A partire dal 2018, pertanto, i pazienti affetti da SLA residenti nel territorio distrettuale potranno accedere ai contributi economici a sostegno della domiciliarità, nell'ambito del suddetto fondo in favore delle persone con disabilità gravissima, secondo le procedure appositamente previste dalla Regione Lazio, che saranno rese operative dal Comune di Frosinone, Capofila del Distretto B.
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5.6 INTERVENTI IN FAVORE DELLA DISABILITÀ GRAVISSIMA
## Cos'è Nel 2017, a seguito dell'apertura di uno specifico Avviso pubblico, il Comune di Frosinone, Capofila del Distretto Sociale B, ha attivato gli interventi in favore delle persone con disabilità gravissima, come previsti dalla Regione Lazio ai sensi della Determinazione Dirigenziale n. G15714 del 14 dicembre 2015 "Aggiornamento delle Linee guida operative agli ambiti territoriali per l'attuazione, componente sociale, di prestazioni assistenziali integrate e complesse in favore delle persone non autosufficienti con disabilità gravissima di cui alla Determinazione n. G11355/2014". L'Avviso pubblico, finalizzato al sostegno e alla valorizzazione della domiciliarità, prevedeva l'erogazione di un contributo economico denominato "assegno di cura"; l'assegno di cura era destinato alla realizzazione di un intervento di assistenza domiciliare indiretta, tramite assunzione con regolare contratto di un operatore formato, esterno alla rete familiare. Per fruire degli interventi previsti, gli interessati hanno presentato istanza di accesso su apposito modulo, corredato dagli allegati richiesti, al Comune di residenza. Le domande regolarmente pervenute sono state esaminate da una Commissione Multidisciplinare integrata con la ASL di Frosinone, che ha valutato la loro accoglibilità e ha predisposto la graduatoria degli ammessi al beneficio. ## A chi è rivolto L'Avviso pubblico del 26.09.2016 era rivolto ai cittadini residenti nei 23 Comuni del Distretto Sociale B di Frosinone in stato di "disabilità gravissima" (persone in condizione di dipendenza vitale, che necessitano a domicilio di assistenza continua e monitoraggio di carattere socio-sanitario nelle 24 ore, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psico-fisiche, con la compromissione delle funzioni respiratorie, nutrizionali, dello stato di coscienza, privi di autonomia motoria e/o comunque bisognosi di assistenza vigile da parte di terza persona per garantirne l'integrità psico-fisica). ## Come fare Gli interventi relativi al suddetto Avviso pubblico sono attualmente in corso di erogazione e si concluderanno a giugno 2018. Il Distretto attiverà ulteriori interventi di assistenza domiciliare indiretta in favore di persone affette da disabilità gravissima (ivi compresi i malati di SLA e quelli con Alzheimer nella fase ultima della patologia) secondo le modalità previste dalla Regione Lazio con DGR n. 104/2017 "L. R. 11/2016. Linee guida operative agli ambiti territoriali per le prestazioni assistenziali, componente sociale, in favore delle persone non autosufficienti, in condizione di disabilità gravissima, ai sensi del decreto interministeriale 26 settembre 2016". Tempi, modalità di accesso, importo dei contributi economici, professionalità richieste e quanto altro previsto per l'erogazione dei servizi di assistenza in ambito domiciliare a persone in condizioni di disabilità gravissima, saranno disciplinati con idoneo Avviso pubblico rivolto alla cittadinanza, predisposto ai sensi delle norme regionali vigenti.
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5.7 PROGETTO HOME CARE PREMIUM
## Cos'è Nel gennaio 2013 il Comune di Frosinone, in qualità di Capofila del Distretto Sociale B, ha sottoscritto con l'INPS - Gestione ex INPDAP, un Accordo di Programma per la realizzazione operativa sul territorio distrettuale di un progetto denominato "Home Care Premium 2012", in favore di soggetti non autosufficienti e fragili, finanziato per un totale di € 540.000,00. Il programma HCP consiste in due tipologie di prestazioni: - contributo economico mensile, denominato prestazione prevalente, erogato direttamente dall'INPS ai beneficiari, da utilizzare quale rimborso delle spese sostenute per l'assunzione di un assistente familiare; - servizi di assistenza alla persona, le cosiddette prestazioni integrative, erogate a cura degli Ambiti territoriali. Da parte del Distretto Sociale B, l'impegno all'attuazione del progetto si è concretizzato nell'attivazione di uno Sportello sociale di informazione e consulenza familiare per la cittadinanza; nella gestione dell'iter procedurale delle istanze di accesso agli interventi previsti; nell'erogazione di alcune prestazioni di assistenza domiciliare indiretta in favore dei beneficiari e nella relativa rendicontazione; nella predisposizione e gestione degli elenchi degli organismi e degli operatori abilitati all'erogazione delle prestazioni suddette. Il progetto iniziale è stato prorogato dall'INPS e successivamente rinnovato con sottoscrizione di un nuovo Accordo di Programma; il Distretto ha pertanto realizzato una seconda progettualità denominata HCP 2014 e una terza nel 2017. Il progetto HCP 2017 è a tutt'oggi in corso di realizzazione; la sua durata è prevista per 18 mesi (luglio 2017/dicembre 2018) e per inoltrare domanda è necessario utilizzare la piattaforma web appositamente dedicata e accessibile dal sito istituzionale dell'INPS. Gli aventi diritto sulla base di una graduatoria nazionale, che siano residenti nel territorio distrettuale ed abbiano diritto alle prestazioni integrative, sono "assegnati" al Distretto B per accedere a queste ultime, sulla base delle risultanze della valutazione del bisogno assistenziale condotta dall'assistente sociale individuata. Attraverso il progetto HCP, l'INPS intende rafforzare il sistema del welfare integrando gli interventi pubblici destinati alle persone non autosufficienti e fragili, con particolare riguardo ai dipendenti e pensionati pubblici e ai loro familiari, avvalendosi della collaborazione degli Ambiti territoriali sociali di cui alla L. n. 328/2000. ## A chi è rivolto I soggetti beneficiari delle prestazioni socio assistenziali devono essere dipendenti o pensionati pubblici, utenti INPS - Gestione Dipendenti Pubblici, loro coniugi conviventi o loro familiari di primo grado, non autosufficienti o fragili, residenti nei Comuni afferenti il Distretto Sociale B di Frosinone. Nei progetti fin qui gestiti, il Distretto ha garantito mediamente assistenza a 120 utenti. ## Come fare La presentazione dell'istanza, a seguito dell'apertura di uno specifico Bando a cura dell'INPS, va fatta con le modalità e i tempi previsti da quest'ultimo. Come già evidenziato, per HCP 2017 la domanda prevedeva una procedura online da attivare attraverso il sito web dell'INPS e con accesso mediante PIN individuale fornito dall'Istituto.
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5.8 PROVVIDENZE PER SOGGETTI DISAGIATI PSICHICI
## Cos'è Dall'anno 2012 la spesa per le provvidenze economiche ai disagiati psichici è stata trasferita dalla ASL ai Distretti socio-sanitari ed inserita nella progettazione del Piano Sociale di Zona. Presso la ASL di Frosinone è stata quindi istituita una Commissione per gli interventi economici e di risocializzazione in favore degli assistiti del Dipartimento di Salute Mentale (DSM), presieduta dal Responsabile del Dipartimento e composta da un Assistente Sociale per ogni presidio territoriale del Dipartimento stesso e da un Assistente Sociale del Distretto Sociale B. Alla Commissione spetta il compito di autorizzare l'erogazione delle provvidenze, valutando le richieste avanzate dall'équipe che ha in carico il paziente. Ogni richiesta deve essere supportata da motivata relazione socio-sanitaria. Le provvidenze concesse sono sospese o ridotte in caso di ricovero dell'utente o di inserimento, superiore a trenta giorni, in strutture pubbliche o convenzionate. Così come previsto dal Regolamento Regionale n. 10/2011, le provvidenze economiche che possono essere erogate si distinguono in: - assegno straordinario (ha carattere di urgenza ed è finalizzato a fronteggiare situazioni eccezionali in particolare per agevolare l'avvio del progetto terapeutico); - assegno di emergenza temporanea, concesso con le modalità e i tempi dell'assegno straordinario; - assegno ordinario (fa parte del programma riabilitativo in quanto ha specifiche finalità terapeutiche ed è corrisposto per un periodo massimo di un anno anche se rinnovabile); - assegno di reinserimento sociale (fa parte del programma terapeutico ed è finalizzato al reinserimento sociale o alla de-istituzionalizzazione dell'assistito). ## A chi è rivolto Soggetti affetti da disagio psichico residenti nel territorio dei Comuni del Distretto Sociale B, in carico alla ASL di Frosinone (Dipartimento Salute Mentale e Patologie da Dipendenza DSMPD). ## Come fare Come già evidenziato, le richieste di erogazione delle provvidenze sono avanzate dall'èquipe curante alla Commissione integrata ASL/Distretto Sociale B, che ha il compito di autorizzare l'erogazione delle stesse a seguito della valutazione dell'istanza. In caso di esito positivo, il servizio che ha in carico l'utente presso il Dipartimento di Salute Mentale, avvia le procedure per la richiesta di erogazione dello specifico assegno previsto (straordinario, ordinario o di reinserimento sociale); la richiesta viene trasmessa all'Ufficio di Piano del Distretto Sociale B di Frosinone, per la predisposizione del provvedimento di liquidazione. ## A chi possiamo rivolgerci Per ogni informativa da parte dell'utenza, è possibile rivolgersi alla ASL di Frosinone - Dipartimento Salute Mentale e Patologie da Dipendenza (DSMPD), Via Armando Fabi, snc. Frosinone.
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5.9 CASA FAMIGLIA PER DISABILI GRAVI "MARANO COME NOI"- Ceccano
## Cos'è La Casa Famiglia "Marano come Noi", sita in Ceccano, è una struttura residenziale destinata ad accogliere persone con disabilità grave, prive di assistenza familiare. Essa si qualifica come struttura destinata al Dopo di Noi, inserita nel Piano Sociale di Zona del Distretto Sociale B di Frosinone. Nella Casa Famiglia l'ospite fruisce di attività individuali e di gruppo, programmate sulla base della sua particolare condizione e dei suoi interessi. Le attività sono finalizzate principalmente al raggiungimento degli obiettivi di socialità e di riabilitazione, formulati per ciascun ospite, cui si garantisce, quindi, la partecipazione alle iniziative sociali, ricreative, culturali e di vacanza attuate sul territorio. La Casa Famiglia, inoltre, collabora con il Servizio Sociale di riferimento dell'ospite per mantenere i suoi contatti con il contesto di provenienza, facilitando e promuovendo i rapporti con familiari, parenti ed amici, favorendo visite, incontri e quando possibile anche brevi soggiorni presso parenti. La Casa Famiglia ha sede in Via Marano n.465, 03023 Ceccano (FR); titolare e gestore del servizio è la cooperativa sociale Va-lentina. ## A chi è rivolto A persone adulte con disabilità grave, prive di assistenza familiare. ## Come fare Le richieste di ammissione della persona disabile alla Casa Famiglia possono essere: - richieste personali e/o dei familiari; - richieste su segnalazione da parte dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto B o della ASL di Frosinone. L'ammissione nella struttura avviene a seguito della presa in carico da parte del Servizio Sociale di riferimento, in accordo con le strutture competenti dell'ASL. Ai fini dell'ammissione è compito del Servizio Sociale stilare per ogni disabile un progetto di assistenza, contenente tutti i dati relativi allo stato di benessere psicofisico. Il progetto è verificato periodicamente per monitorare l'evoluzione del caso. Qualora l'utente con disabilità si rivolga direttamente alla struttura per chiedere l'ammissione, la struttura attiva il Servizio Sociale di riferimento dell'utente per la sua presa in carico. Le ammissioni alla Casa Famiglia sono effettuate sulla base di una lista di attesa; ogni ammissione comporta un periodo di osservazione finalizzato alla verifica della compatibilità tra le esigenze di ogni singolo ospite e le regole comunitarie. La lista di attesa è aggiornata di norma ogni 6 mesi. Le domande d'accesso al servizio vanno compilate su apposito modulo che può essere ritirato presso la struttura o presso le sedi dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto B. All'atto della domanda di inserimento il richiedente deve comprovare con idonea documentazione: - la propria situazione di handicap grave e la condizione di possibile assistenza a domicilio; - la propria condizione reddituale e patrimoniale; - la propria condizione anagrafica. La Casa Famiglia eroga in favore degli ospiti prestazioni e attività comprese nel costo della retta (assistenza tutelare diurna e notturna, attività di sostegno psico-sociale, attività legate alle autonomie personali e sociali, socializzazione, attività ricreative, ludiche e culturali, servizio infermieristico, segretario sociale, igiene ambientale, refezione, lavanderia e trasporto) e alcune prestazioni per l'utenza interessata, non rientranti nel costo della retta (ad esempio: musicoterapia, pet-therapy, psicomotricità, piscina). ## A chi possiamo rivolgerci Per ogni informazione è possibile rivolgersi alla Cooperativa Sociale Va-lentina e presso la struttura della Casa Famiglia, via Marano n.465, 03023 Ceccano (FR)
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6.1 Interventi di sostegno alle persone con dipendenze
## Cos'è Le politiche di contrasto alle dipendenze attivate dal Distretto Sociale B di Frosinone, in collaborazione con i competenti servizi terapeutico-riabilitativi della ASL/FR, sono finalizzate a promuovere la riabilitazione e il reinserimento sociale e lavorativo di persone con problemi di dipendenza, per favorirne l'autonomia e l'autodeterminazione. Gli interventi individuali sono finalizzati alla promozione dell'empowerment personale, al riconoscimento delle capacità e abilità sociali e lavorative e all'acquisizione di alcune competenze professionali, spendibili in modo trasversale anche alla conclusione del percorso "assistito"; si intende quindi dotare gli utenti di strumenti che consentano loro di passare a situazioni di lavoro future "effettive" e durature. Gli interventi di contrasto alle dipendenze promossi dal Distretto si realizzano attraverso il finanziamento di progetti di INCLUSIONE sociale e lavorativa di persone in trattamento o uscite dal percorso terapeutico/riabilitativo della dipendenza. Al fine di utilizzare al meglio tutte le competenze e professionalità dei servizi attivi sul territorio, il Distretto ha sottoscritto, con gli altri partner del progetto, un protocollo operativo che individua, in modo preciso e dettagliato, le procedure operative da seguire per l'attivazione dei percorsi di reinserimento sociale e lavorativo. È stato attribuito alle équipe curanti della ASL di Frosinone (servizi e presidi territoriali dipartimentali dipendenze e salute mentale) e dal servizio sociale dell'UEPE di Frosinone, il compito di individuare l'utenza. Nel caso in cui si tratti di inserimento risocializzante, per ogni utente per il quale sia attivato l'intervento, il servizio inviante dovrà elaborare una proposta di intervento socio- economico e trasmetterlo all'Ufficio di Piano del Distretto Sociale B di Frosinone, nella quale devono essere indicati: - i dati anagrafici e il codice fiscale dell'utente; - la tipologia dell'intervento programmato; - la durata dell'intervento; - il costo complessivo dell'intervento; - le modalità di erogazione del contributo; - l'operatore responsabile del caso. Nel caso di inserimento formativo o lavorativo sarà cura dell'équipe curante della ASL e del Servizio Sociale UEPE (che ne daranno informazione anche al Servizio Sociale comunale di riferimento dell'utente): - individuare l'azienda idonea e disponibile all'inserimento; - definire con l'azienda e l'utente tempi e modalità dell'inserimento; - acquisire dall'azienda nota scritta contenente: - qualifica e livello di inquadramento previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento; - il costo orario lordo, compresi di IVA, ratei di tredicesima ed eventuali altri costi previsti; - il numero di ore lavorative settimanali e il numero di settimane; - il nominativo del Tutor appositamente incaricato ad assistere l'utente; - trasmettere all'Ufficio di Piano distrettuale per ogni utente residente sul territorio dei Comuni afferenti il Distretto: - la proposta di inserimento lavorativo protetto completa della documentazione necessaria alla predisposizione della successiva Determinazione Dirigenziale per l'attivazione del progetto individuale; - I dati anagrafici e il codice fiscale dell'utente; - la durata dell'intervento; - il costo complessivo dell'intervento; - l'operatore responsabile del caso, che avrà cura di monitorare l'andamento dell'intervento e relazionare in caso di modifiche o interruzioni, ovvero al momento della sua conclusione. ## A chi è rivolto Soggetti con dipendenza (droghe, alcool e nuove dipendenze) in trattamento o usciti dal percorso terapeutico/riabilitativo, in carico alla ASL di Frosinone e all'UEPE (Ministero della Giustizia) di Frosinone, per i quali sia valutato positivamente l'inserimento in un progetto di inclusione sociale e lavorativa. ## A chi possiamo rivolgerci Per ogni eventuale informativa, da parte dell'utenza, è possibile rivolgersi al Dipartimento Salute Mentale Patologie e Dipendenze (DSMPD) della ASL di FR/B – Via Armando Fabi – Frosinone e all'Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) del Ministero della Giustizia – Frosinone.
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7.1 CENTRI SOCIALI PER ANZIANI (CSA)
## Cos'è Il Comune di Frosinone promuove da anni iniziative, occasioni e spazi per l'aggregazione e la socializzazione delle persone anziane, ai fini della partecipazione attiva alla vita sociale e per contrastare il rischio di esclusione e marginalità sociale. L'Ente comunale ha istituito, quindi, diversi Centri Sociali per Anziani (CSA), luoghi dove è possibile incontrarsi, trascorrere in compagnia il tempo libero e partecipare a varie attività sia spontanee che organizzate, quali ad esempio: gite culturali e ricreative (ivi compresi soggiorni marini e termali), tornei, feste e cene sociali, giochi da tavolo. Di particolare importanza sono i laboratori espressivi ed artistico-artigianali attivati presso i Centri, anche con la collaborazione di consulenti e operatori formati. I Centri promuovono anche iniziative ed eventi che coinvolgono più in generale la cittadinanza e incentivano un ruolo attivo dell'anziano nella vita sociale di Frosinone. Ad esempio, gli anziani del laboratorio musicale e teatrale collaborano con le Circoscrizioni comunali e l'associazionismo realizzando spettacoli anche per animare le feste di quartiere. Rilevante è anche la collaborazione con le scuole del territorio comunale, dove i Centri realizzano progetti finalizzati al recupero delle tradizioni locali. Il Comune di Frosinone ad oggi ha sei Centri Sociali per Anziani funzionanti: - CSA "Fiordaliso" sito in Corso della Repubblica - CSA "I Girasoli" sito in via Madonna della Neve - CSA "Corso Lazio" sito in Corso Lazio - CSA "M.Messia" sito in Via Portogallo - CSA "M.C.Luinetti" sito in Via Adige - CSA G.P. Woitjla sito in Via Cavoni. ## A chi è rivolto Alle attività dei Centri possono partecipare tutti i cittadini di Frosinone che abbiano compiuto 60 anni se uomini e 55 anni se donne; per chi è pensionato l'iscrizione è indipendente dall'età. Per l'iscrizione è sufficiente rivolgersi ad uno dei Centri attivi. ## Come fare È necessario recarsi presso il Centro Sociale Anziani più vicino alla propria abitazione e presentare istanza su appositi modelli reperibili in loco. L'iscrizione in un Centro non comporta il divieto di partecipare alle iniziative degli altri Centri.
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7.2 INIZIATIVE SOCIO-RICREATIVE E CULTURALI PER ANZIANI
## Cos'è Per invecchiare serenamente non è sufficiente essere in buone condizioni fisiche, è molto importante conservare i rapporti sociali e promuovere nuove amicizie, sentirsi attivi ed impegnati, mantenere il benessere e l'equilibrio del proprio corpo. Per questi motivi, il Comune di Frosinone, all'interno dei Centri Sociali per Anziani, organizza annualmente numerose attività per coinvolgere le persone anziane ed incentivare un loro ruolo attivo nel contesto sociale. I Centri Sociali Anziani rappresentano, infatti, una risorsa per la città in quanto: - facilitano la co-generazione dei saperi e la loro costruzione dal basso; - rendono possibile la scoperta, l'impegno e la voglia di fare da parte degli utenti; - supportano un approccio partecipativo, fondato sul coinvolgimento responsabile e diretto degli utenti e dei cittadini e contribuiscono alla creazione del capitale sociale del territorio e della comunità locale. All'interno dei Centri Anziani emergono veri e propri cluster di abilità connessi a: - cibo e terra: molti anziani hanno vissuto in diretto rapporto con l'agricoltura, come attività professionale dominante, attività integrativa o passatempo interessato. L'industrializzazione agricola del dopoguerra ha rotto questo circolo mettendo a rischio la biodiversità ancorata alla cultura e alle tradizioni dei territori, oltre alla perdita progressiva di saperi genuini; - sartoria e cucito: queste attività, in un contesto caratterizzato da creatività e tradizione, sono state un asse portante dell'economia domestica per moltissimo tempo e rappresentano ancora oggi un campo tipico del sapere di molte anziane del luogo; - arte, arti applicate, artigianato: alta la frequenza con cui gli anziani richiamano il tema dell'arte nelle sue varie forme: disegno, pittura, musica, canto, teatro, letteratura e poesia. Su questi elementi si fondano diverse attività organizzate in forma laboratoriale. Per trascorrere piacevolmente il tempo libero assieme, sviluppare nuove amicizie ed impegnarsi in attività creative e ricreative, nei Centri sono organizzati laboratori diversi: musica e teatro, ceramica, pittura, cucito, intarsio ed altri tipi di attività. Se alcune forme artigianali sono cadute in disuso, venendo meno la base produttiva che le richiedeva, altre sono nate e si sono affermate; il recupero della manualità è importante e va valorizzato; - cucina e alimentazione: il cibo resta un'esperienza concreta e ben poco cognitiva, una componente rilevante dell'identità del territorio che da sempre si è tramandata all'interno delle famiglie, di generazione in generazione, con scambi sempre molto significativi tra le persone; - attività ludiche e sportive: molti anziani sembrano essere molto interessati al tema del viaggio, che può assumere le forme più diverse (culturale, eno-gastronomico, religioso, legato al benessere) ed alla pratica di attività sportive; - volontariato ed educazione: in un'epoca caratterizzata dalla cronica scarsità di tempo, specie nella percezione delle persone in età lavorativa, la disponibilità degli anziani appare una preziosa risorsa, specie se ancorata alla possibilità di trasferire valori e ideali; - soggiorni climatici estivi: come momento di svago e di incontro, per gli anziani autosufficienti e residenti nel Comune, nella stagione estiva vengono organizzati soggiorni climatici diurni e residenziali, in località marine e termali. Possono accedere i residenti nel Comune di Frosinone, iscritti nei Centri Sociali. È previsto il pagamento di un ticket differenziato a seconda della fascia di reddito di appartenenza; - corsi di ginnastica per la Terza Età: le persone anziane e in buona salute possono partecipare ai corsi di ginnastica dolce che si tengono presso i Centri Anziani. I corsi hanno come finalità il mantenimento del tono muscolare ed il miglioramento della funzione respiratoria. Inoltre, gli anziani hanno l'opportunità di trascorrere piacevolmente il loro tempo libero assieme ad altre persone e sviluppare nuove amicizie. La frequenza del corso è gratuita. ## A chi è rivolto Alle attività dei Centri Sociali Anziani ed ai laboratori possono partecipare tutti i cittadini che abbiano compiuto 60 anni se uomini e 55 anni se donne; le persone in pensione possono iscriversi indipendentemente dall'età. Per l'iscrizione è sufficiente rivolgersi presso uno dei Centri. ## Come fare È necessario recarsi presso il Centro Sociale Anziani più vicino alla propria abitazione e presentare istanza su appositi modelli reperibili in loco. L'iscrizione in un Centro non comporta il divieto di partecipare alle iniziative degli altri Centri.
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Servizio Assistenza Domiciliare (SAD) in favore degli anziani
## Cos'è Il servizio è finalizzato a favorire la permanenza nell'ambiente di vita abituale delle persone che ne fruiscono, ad elevare la loro qualità di vita, ad evitare il fenomeno dell'isolamento e dell'emarginazione sociale ed il ricorso improprio all'istituzionalizzazione e all'ospedalizzazione. Il SAD espleta interventi di aiuto alla persona per favorirne l'autonomia e al nucleo familiare a supporto del lavoro di cura svolto dai caregiver familiari. Le prestazioni domiciliari consistono in: - aiuto nella cura e nell'igiene della persona; - aiuto nel governo della casa e nell'igiene ambientale; - preparazione dei pasti, aiuto nella loro assunzione o somministrazione; - aiuto nella spesa e per commissioni; - aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche; - servizio di accompagnamento presso i servizi sociali e socio-sanitari sanitari del territorio; - assistenza in ambito ospedaliero in caso di ricovero; - azioni di sostegno al fine di mantenere la rete dei rapporti familiari e sociali; - sorveglianza e controllo delle condizioni di vita, in particolare per i nuclei familiari a rischio; - interventi di assistenza socio-educativi in quei nuclei familiari multiproblematici nei quali venga rilevato un alto grado di disagio socio-relazionale e una potenziale situazione di rischio per i minori presenti; - interventi educativi/ricreativi con finalità socializzanti e di inclusione. ## A chi è rivolto Il servizio è rivolto soprattutto ad anziani e disabili adulti residenti nel Comune di Frosinone e più in generale a persone non autosufficienti, in modo temporaneo o permanente, o con disagio psico/fisico che non sono in grado di gestire autonomamente la vita quotidiana. A nuclei familiari problematici o fragili in carico al Servizio Sociale, con presenza di minori. Il servizio è disciplinato da un apposito Regolamento comunale e prevede il pagamento di un ticket orario a carico dell'utente, con costi proporzionali al reddito ISEE. ## Come fare Per poter fruire del SAD, è necessario che l'interessato si rechi presso il Servizio Sociale professionale, deputato all'attivazione dell'assistenza, per compilare la richiesta. Seguirà una visita domiciliare da parte dell'Assistente Sociale e del Referente della Cooperativa incaricata all'erogazione del servizio, finalizzata alla conoscenza reciproca, alla rilevazione delle necessità dell'utente e alla condivisione del percorso assistenziale. In base all'esito della visita e alle risorse disponibili, l'Assistente Sociale referente del caso invierà alla cooperativa comunicazione sul monte ore settimanale assegnato e sulla distribuzione delle prestazioni; concordato il Progetto di intervento dell'utente (obiettivi, giornate e fasce orarie, operatori di riferimento), si procederà all'attivazione del servizio. La domanda di accesso al SAD va compilata su apposito modello, reperibile presso lo Sportello per la Famiglia dell'Ente, in cui deve esser specificato il tipo di prestazione richiesta. All'istanza vanno allegati i seguenti documenti: - Modello ISEE del nucleo familiare in corso di validità; - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per i redditi non soggetti a tassazione IRPEF; - Certificazione sanitaria; - eventuale altra utile documentazione attestante lo stato di disagio.
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7.4 INTERVENTI IN FAVORE DI PERSONE AFFETTE DA ALZHEIMER E LORO FAMILIARI
## Cos'è Nel corso del 2017, a seguito dell'apertura di uno specifico Avviso pubblico, il Comune di Frosinone, Capofila del Distretto Sociale B, ha attivato gli interventi in favore delle persone affette da Alzheimer, come previsti dalla Regione Lazio ai sensi della Determinazione Dirigenziale n. G00122 del 15.01.2016 che dispone Linee guida integrative per la continuità di gestione delle azioni di sistema in favore dei malati di Alzheimer e loro familiari. L'Avviso pubblico, finalizzato al sostegno ed alla valorizzazione della domiciliarità, ha previsto l'erogazione di un contributo economico denominato "assegno di cura"; l'assegno di cura è destinato alla realizzazione di un intervento di assistenza domiciliare indiretta, tramite assunzione con regolare contratto di uno o più assistenti familiari (esterni alla rete familiare) adeguatamente formati per lo svolgimento di attività di aiuto e supporto alla persona. ## A chi è rivolto L'Avviso pubblico del 05.09.2016 era rivolto ai cittadini residenti nei 23 Comuni del Distretto Sociale B di Frosinone affetti da malattia di Alzheimer-Perusini. ## Come fare Gli interventi relativi al suddetto Avviso pubblico sono attualmente in corso di erogazione e si concluderanno a giugno 2018. Per fruire degli interventi previsti, gli interessati hanno presentato istanza di accesso al Comune di residenza utilizzando apposito modulo, corredato dai seguenti allegati: - certificazione sanitaria attestante la diagnosi di Alzheimer e il livello di gravità/stadiazione, rilasciata dai competenti Centri Territoriali Esperti per Disturbi cognitivi e demenze della ASL (ex UVA) o dal CAD distrettuale; - autocertificazione della situazione familiare con l'indicazione dei componenti; - attestazione ISEE in corso di validità e di regolarità; - documento di identità in corso di validità del richiedente il contributo (se diverso dal beneficiario); - documento di identità in corso di validità del beneficiario del contributo. Le domande regolarmente pervenute sono state esaminate da una Commissione Multidisciplinare integrata con la ASL di Frosinone, che ha valutato la loro accoglibilità e ha predisposto la graduatoria degli ammessi al beneficio.
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7.5 ACCOGLIENZA IN CASE DI RIPOSO
## Cos'è L'accoglienza degli anziani in Casa di Riposo è disposta, a seguito di idonea valutazione, da parte del Servizio Sociale comunale in favore di persone che abbiano compiuto il 65° anno di età. In casi eccezionali può essere disposto anche per persone di età inferiore. In caso di impedimento da parte dell'anziano, la richiesta può pervenire da un familiare o dal rappresentante legale (tutore). Ai fini dell'inserimento l'anziano deve essere in possesso di idonea certificazione sanitaria, rilasciata dal medico di famiglia, attestante l'autosufficienza o la parziale non autosufficienza e di documentazione economica, da cui si rilevi che il 65% del reddito complessivo netto mensile sia inferiore all'importo della retta di accoglienza. La spesa per il pagamento della retta di accoglienza sarà ripartita tra il Comune di Frosinone e la persona interessata o la sua famiglia, in misura proporzionale al valore dell'indicatore ISEE familiare. ## A chi è rivolto Il servizio è rivolto soprattutto a persone anziane autosufficienti o parzialmente non autosufficienti. ## Come fare Per beneficiare dell'integrazione alla retta di inserimento in Casa di Riposo, occorre presentare richiesta all'Ufficio Servizi Sociali su apposita modulistica, reperibile presso l'Ufficio stesso, corredata della documentazione indicata in precedenza. Successivamente alla presentazione dell'istanza, l'Assistente Sociale di riferimento provvederà all'indagine valutativa per disporre l'accoglibilità o meno della richiesta.
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7.6 Struttura Residenziale per Anziani IPAB "Ferrari" - Ceprano
## Cos'è L'IPAB "Ferrari", ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente, è una struttura a ciclo residenziale rivolta all'ospitalità delle persone anziane, a prevalente accoglienza alberghiera e rientra nella fattispecie della Comunità Alloggio per Anziani. La struttura è sita in Via Regina Margherita, n. 19 a Ceprano. Principale obiettivo dell'IPAB che amministra la struttura è quello di promuovere la qualità della vita delle persone anziane, che si rende ancor più necessaria per chi si trova in condizione di fragilità sociale. Le attività fornite presso la struttura possono sintetizzarsi in: - sostegno globale alla persona anziana, con progettazione di piani personalizzati di assistenza; - prestazioni assistenziali qualificate. Il servizio offerto tende a favorire il mantenimento delle funzionalità residue e l'incremento delle relazioni della persona anziana. L'ospitalità offerta può essere di due tipi: - definitiva quando la Comunità Alloggio diventa la residenza stabile della persona anziana; - temporanea quando la permanenza in struttura è limitata ad un periodo determinato, concordato dagli interessati con l'IPAB. L'IPAB "Ferrari" risulta inserita nella rete dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari distrettuali e persegue la massima integrazione con il territorio; è una struttura sociale, aperta e flessibile ai bisogni ed alle esigenze dei cittadini e del territorio. ## A chi è rivolto La struttura accoglie persone anziane di ambo i sessi che abbiano compiuto il 60esimo anno di età, autosufficienti e parzialmente non autosufficienti. Ai sensi dell'art. 31 della L. R. 10 agosto 2016, n. 11 "Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio", nelle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale è prevista l'accoglienza anche di persone non autosufficienti che non necessitano di assistenza sanitaria e presenza infermieristica per l'intero arco della giornata. Non si tiene conto dell'età nel caso di persone inabili, sole e prive di persone tenute per legge alla loro assistenza. La retta mensile attualmente in vigore (anno 2018) da corrispondere per l'ospitalità, e comprendente le prestazioni di vitto, alloggio e assistenza, è fissata in € 800,00 mensili per i residenti provenienti dai Comuni afferenti il Distretto Sociale "B" ed € 900,00 per i residenti provenienti da altri Comuni. ## Come fare È possibile accedere al servizio attraverso domanda diretta dell'interessato o di un familiare o su segnalazione dei Servizi Sociali del Comune di residenza. Per l'ammissione in struttura è necessario compilare apposito modulo di domanda e sottoscrivere il contratto di ospitalità predisposto dall'IPAB, cui deve essere allegato un certificato del medico di medicina generale, attestante: - la condizione di autosufficienza; - la condizione di parziale autosufficienza ovvero attestante una condizione di non autosufficienza tale da non richiedere assistenza sanitaria o presenza di personale infermieristico per l'intero arco della giornata; - assenza di patologie infettive e contagiose. Agli ospiti ammessi in struttura vengono garantite: - prestazioni alberghiere; - servizi specifici a carattere socio-assistenziale; - interventi culturali e ricreativi; - accesso a tutti i servizi del territorio; - prestazioni sanitarie fornite dall'azienda sanitaria locale competente nelle forme previste per l'assistenza domiciliare integrata (L.R. n. 11/2016). Il servizio è garantito ininterrottamente durante tutto l'anno, per 24 ore al giorno. ## A chi possiamo rivolgerci Informazioni sui servizi della struttura e sulle modalità di accesso possono essere ottenute direttamente presso l'Ufficio di segreteria, aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 09,30 alle ore 12,30
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7.7 ACCOGLIENZA IN RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) E CENTRI DI RIABILITAZIONE
## Cos'è L'accoglienza di persone anziane nelle residenze sanitarie assistenziali e nei centri di riabilitazione è disposta a seguito di una valutazione specialistica a cura del competente servizio dell'Azienda Sanitaria Locale, su richiesta della persona interessata o, in caso di impedimento, di un suo familiare o rappresentante legale (tutore). La spesa per il pagamento della retta di accoglienza, relativamente alle prestazioni di natura sociale, è finanziata in parte da apposito contributo regionale mentre, per la restante quota, è ripartita tra il Comune di Frosinone e la persona interessata o la sua famiglia, in misura proporzionale all'indicatore desumibile della certificazione ISEE familiare. ## A chi è rivolto Il servizio è rivolto soprattutto ad anziani e disabili e comunque a persone non autosufficienti, in modo temporaneo o permanente. ## Come fare Occorre presentare richiesta all'Ufficio Servizi Sociali su apposita modulistica reperibile presso l'Ufficio stesso, corredata della documentazione indicata. Seguirà valutazione da parte dell'Assistente Sociale di riferimento.
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8. STRUMENTI
## 8.1 Reclami e suggerimenti Il reclamo è una forma di tutela per gli utenti e costituisce un contributo importante che il Comune di Frosinone può utilizzare per il miglioramento dei servizi sociali e socio- sanitari erogati sia con valenza comunale che distrettuale. Entro 15 giorni dalla data dell'avvenuta disfunzione, il cittadino può presentare il proprio reclamo all'Ente attraverso il modulo appositamente predisposto e posto di seguito, sia in forma digitale che cartacea. Nel primo caso il documento può essere inviato ai seguenti indirizzi: sportello.famiglia@comune.frosinone.it segreteria@distrettosocialefrosinone.it Il reclamo in forma cartacea va presentato all'Ufficio Protocollo dell'Ente, sito in Piazza VI Dicembre e aperto al pubblico dal lunedì al venerdì con orario 9.00/13.00 e il lunedì e mercoledì con orario 15.30/17.30. Il Dirigente del Settore Servizi Sociali - Coordinatore dell'Ufficio di Piano distrettuale, entro 10 giorni dal ricevimento del reclamo, convoca il cittadino tramite posta elettronica certificata o eventualmente con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. In sede d'incontro, alla presenza di tutti gli interessati, si procede alla verifica del reclamo, disponendone le modalità di trattamento e definendo un'eventuale azione preventiva/correttiva. Il Dirigente del Settore, esperiti tutti gli accertamenti necessari, dispone un'adeguata risposta al cittadino interessato entro 15 giorni. A chiusura del procedimento, si formalizza l'esito del reclamo con la sottoscrizione di un verbale da parte di tutti gli interessati, di cui vien fornita copia a ciascuno. Con la sottoscrizione del suddetto verbale le parti ritengono positivamente conclusa la procedura e sono reciprocamente soddisfatte dell'esito della stessa, rinunciando a far valere le pretese azionate in tutte le altre sedi previste dall'ordinamento giuridico.
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LA CARTA DELLA QUALITÀ
## 1.1. Premessa Il Comune di Milano assicura la gestione dei servizi di igiene urbana sul proprio territorio nel rispetto delle modalità, dei principi di qualità e degli standard dichiarati nella presente Carta della Qualità del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani (in seguito Carta della Qualità), nonché dei principi in materia di trasparenza e privacy di cui al Regolamento UE 2016/679. La Carta della Qualità è finalizzata a: - garantire chiarezza e trasparenza nel rapporto tra gli utenti, il Comune e Amsa - informare i cittadini e gli utenti sui servizi previsti, sugli standard di qualità dichiarati, sulla modalità di accesso, di fruizione e di contatto Rappresenta inoltre un importante strumento di: - controllo e garanzia del rispetto degli impegni presi dalle parti coinvolte. - tutela dei cittadini e degli utenti - partecipazione nella definizione dei requisiti del servizio e nella sua valutazione al fine di un miglioramento continuo. Le attività incluse nel servizio integrato di gestione rifiuti sono svolte da soggetti distinti. Ai sensi del Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (TQRIF), il Comune, in qualità di Ente territoriale competente, è tenuto a individuare i gestori obbligati agli adempimenti previsti dalla regolazione in materia: - Comune di Milano: - gestione delle tariffe e del rapporto con gli utenti per le prestazioni inerenti a: - attivazione, variazione o cessazione del servizio - reclami, richieste scritte di informazioni - richieste di rettifica degli importi addebitati - punti di contatto con l'utente quali gli sportelli fisici, lo sportello online e il servizio telefonico - modalità e periodicità di pagamento, rateizzazione - Amsa: - gestione della raccolta e trasporto e dello spazzamento e lavaggio delle strade per le prestazioni inerenti a: - reclami, richieste scritte di informazioni attinenti alle attività di propria competenza - interventi per disservizi e per la consegna e riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare - disposizioni relative alla continuità e regolarità del servizio di raccolta e trasporto e di spazzamento e lavaggio delle strade e altri servizi accessori, quali pulizia delle aree verdi pertinenziali, raccolta rifiuti abbandonati, gestione rifiuti cimiteriali, diserbo stradale - gestione dell'attività di ritiro ingombranti per le prestazioni inerenti al ritiro dei rifiuti su chiamata e sicurezza del servizio I servizi descritti riguardano utenze domestiche e utenze non domestiche che producono rifiuti urbani, così come definiti dalle norme di settore. Il territorio servito corrisponde totalmente a quello del Comune di Milano. La Carta della Qualità: - è a disposizione di ogni cittadino sui siti www.comune.milano.it e www.amsa.it - ha validità pluriennale ed è aggiornata ogni qualvolta interverranno modifiche normative e cambiamenti di tipo tecnico e/o organizzativo, ecc. Tali aggiornamenti saranno comunicati agli utenti entro un tempo massimo di 60 giorni mediante avviso sui siti sopra indicati. I riferimenti normativi sono consultabili nell'Allegato 4 al presente Documento. In conformità all'art.2 comma 461 della L. 244 del 2007 (Legge finanziaria 2008), questo documento è stato realizzato con la partecipazione delle Associazioni dei Consumatori presenti sul territorio al fine di promuovere l'erogazione di prestazioni sempre più efficienti da parte del gestore del servizio e di favorirne la trasparenza nei confronti dei cittadini e degli utenti. I cittadini possono avvalersi della collaborazione delle Associazioni dei Consumatori per richiedere: - informazioni sul servizio di raccolta e sui diritti/doveri di Amsa e dei cittadini Consumatori in tema di raccolta dei rifiuti. - assistenza in eventuali controversie con Amsa ## 1.2. Definizioni - attivazione è l'avvio del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani; - attività di gestione tariffe e rapporto con gli utenti comprende le operazioni di: i) accertamento, riscossione (incluse le attività di bollettazione e l'invio degli avvisi di pagamento ovvero l'attività di fatturazione); ii) gestione del rapporto con gli utenti (inclusa la gestione reclami) anche mediante sportelli dedicati o call-center; iii) gestione della banca dati degli utenti e delle utenze, dei crediti e del contenzioso; iv) promozione di campagne ambientali; v) prevenzione della produzione di rifiuti urbani; - attività di raccolta e trasporto comprende le operazioni di raccolta (svolta secondo diversi modelli di organizzazione del servizio) e di trasporto dei rifiuti urbani verso impianti di trattamento, di smaltimento, di riutilizzo e/o recupero; - attività di spazzamento e lavaggio delle strade comprende le operazioni di spazzamento meccanizzato, manuale e misto – e di lavaggio delle strade e del suolo pubblico, svuotamento cestini e raccolta foglie, escluse le operazioni di sgombero della neve dalla sede stradale e sue pertinenze, effettuate al solo scopo di garantire la loro fruibilità e la sicurezza del transito; - Autorità è l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA); - Carta della qualità: è il documento, redatto in conformità alla normativa in vigore, in cui sono specificati gli obblighi e i livelli di qualità attesi per i servizi erogati e le loro modalità di fruizione, incluse le regole di relazione tra utenti e gestore del servizio di gestione dei rifiuti urbani; - Centro di Raccolta è la struttura conforme ai requisiti di cui al decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 8 aprile 2008; - cessazione del servizio è la decadenza dei presupposti per il pagamento della tariffa e la contestuale disattivazione del servizio nel caso di raccolta domiciliare o di raccolta stradale e di prossimità con accesso controllato, a seguito della comunicazione attestante la data in cui è intervenuta tale cessazione; - contenitore sovra-riempito è il contenitore il cui volume risulta saturato, impedendo ulteriori conferimenti da parte degli utenti; - disservizio è il non corretto svolgimento del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani ovvero dei singoli servizi che lo compongono che provoca disagi all'utente o interruzioni del servizio senza, tuttavia, generare situazioni di pericolo per l'ambiente, le persone, o le cose; - documento di riscossione è l'avviso o invito di pagamento, oppure la fattura, trasmesso/a all'utente del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani, ovvero dei singoli servizi che lo compongono; - Ente di governo dell'Ambito è il soggetto istituito ai sensi del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138; - Ente territorialmente competente (in seguito ETC) è l'Ente di governo dell'Ambito, laddove costituito ed operativo, o, in caso contrario, la Regione o la Provincia autonoma o altri enti competenti secondo la normativa vigente; dal momento che la Regione Lombardia si è avvalsa della facoltà prevista dall'art. 200, comma 7, del D.lgs. 152/2006 (o TUA) di adottare "modelli alternativi o in deroga al modello degli Ambiti Territoriali Ottimali" (ATO), avendo dimostrato l'adeguatezza del piano regionale di gestione dei rifiuti rispetto agli obiettivi strategici previsti dal Legislatore, l'Ente territorialmente competente tenuto alla predisposizione del piano economico finanziario e alla definizione degli adempimenti connessi alla qualità del servizio di cui alla presente Carta della qualità è il Comune. - gestione è l'ambito tariffario, ovvero il territorio, comunale o sovra-comunale, sul quale si applica la medesima tariffa (sia essa TARI o tariffa corrispettiva); - gestore è il soggetto che eroga il servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani, ovvero i singoli servizi che lo compongono, ivi inclusi i Comuni che gestiscono in economia. Non sono considerati gestori i meri prestatori d'opera, ossia i soggetti come individuati dall'Ente territorialmente competente che, secondo la normativa di settore, sono stabilmente esclusi dall'obbligo di predisporre il Piano Economico Finanziario; - giorno lavorativo è il giorno non festivo della settimana compreso tra lunedì e venerdì inclusi; - interruzione del servizio è il servizio non effettuato puntualmente rispetto a quanto programmato e non ripristinato entro il tempo di recupero; - livello o standard generale di qualità è il livello di qualità riferito al complesso delle prestazioni da garantire agli utenti; - operatore di centralino: è la persona in grado di raccogliere le informazioni necessarie per attivare il servizio di pronto intervento e di impartire al chiamante le istruzioni per tutelare la sua ed altrui sicurezza; - prestazione è, laddove non specificato, ogni risposta a reclamo o richiesta scritta, ovvero ogni lavoro o intervento effettuato dal gestore su richiesta; - Programma delle attività di raccolta e trasporto: documento redatto dal gestore, in coerenza con quanto previsto dal Contratto di servizio, in cui viene riportata la pianificazione del servizio di raccolta e trasporto all'interno della gestione di riferimento; - Programma delle attività di spazzamento e lavaggio: documento redatto dal gestore, in coerenza con quanto previsto dal Contratto di servizio, in cui viene riportata la pianificazione del servizio di spazzamento e lavaggio delle strade all'interno della gestione di riferimento; - reclamo scritto: è ogni comunicazione scritta fatta pervenire al gestore, anche per via telematica, con la quale l'utente, o per suo conto un rappresentante legale dello stesso o un'Associazione di consumatori, esprime lamentele circa la non coerenza del servizio ottenuto con uno o più requisiti definiti da leggi o provvedimenti amministrativi, dal regolamento di servizio, ovvero circa ogni altro aspetto relativo ai rapporti tra gestore e utente, ad eccezione delle richieste scritte di rettifica degli importi addebitati e delle segnalazioni per disservizi; - richiesta di attivazione del servizio: è la dichiarazione TARI o la comunicazione/denuncia di attivazione dell'utenza effettuata in regime di tariffa corrispettiva; - richiesta di variazione e di cessazione del servizio: è la dichiarazione TARI o la comunicazione/denuncia rispettivamente di variazione e di cessazione dell'utenza effettuata in regime di tariffa corrispettiva; - richiesta scritta di rettifica degli importi addebitati: è ogni comunicazione scritta, fatta pervenire al gestore dell'attività di gestione tariffe e rapporto con gli utenti, anche per via telematica, con la quale l'utente esprime, in relazione ad importi già pagati o per i quali è stata richiesta la rateizzazione, lamentele circa la non correttezza degli importi addebitati; - rifiuti urbani: sono i rifiuti di cui all'articolo 184, comma 2, del decreto legislativo 152/06 e s.m.i.; - schema regolatorio: indica gli obblighi di servizio, gli indicatori e i relativi standard di qualità contrattuale e tecnica previsti dall'Autorità (Arera) e gli standard ulteriori o migliorativi previsti dall'Ente territorialmente competente. Il TQRIF stabilisce 4 schemi regolatori con obblighi di servizio e standard generali di qualità differenziati in relazione allo Schema regolatorio di appartenenza al fine di indicare un percorso progressivo di miglioramento della qualità erogata. L'Ente territorialmente competente deve individuare, sulla base del livello qualitativo di partenza, determinato dal Contratto di servizio e dalla Carta della qualità vigente, lo schema regolatorio di riferimento; gli obblighi di qualità contrattuale e tecnica previsti dallo schema prescelto devono essere rispettati dal gestore del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani per tutta la durata del Piano Economico Finanziario. - segnalazione per disservizio: comunicazione di un disservizio effettuata tramite servizio telefonico, posta, inclusa la posta elettronica, o sportello online; - servizio di ritiro dei rifiuti su chiamata è il servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti urbani che per natura o dimensione non sono compatibili con le modalità di raccolta domiciliare o stradale e di prossimità adottate ordinariamente nella gestione, quali, ad esempio, i rifiuti ingombranti, i RAEE, sfalci e potature; - servizio integrato di gestione comprende il complesso delle attività volte ad ottimizzare la gestione dei rifiuti urbani (indipendentemente dalla classificazione che assumono durante il loro percorso) vale a dire: l'attività di raccolta e trasporto; l'attività di trattamento e smaltimento; l'attività di trattamento e recupero; l'attività di spazzamento e lavaggio delle strade, nonché l'attività di gestione tariffe e rapporto con gli utenti; - servizio telefonico: è il servizio telefonico che permette all'utente di mettersi in contatto con il proprio gestore per richiedere informazioni, segnalare disservizi, prenotare il servizio di ritiro su chiamata, richiedere la riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare, e per ogni altra prestazione che il gestore rende tramite tale punto di contatto; - sportello fisico: è un punto di contatto sul territorio, che permette all'utente di inoltrare: reclami, richieste di informazioni, di rettifica e rateizzazione degli importi addebitati, richieste di attivazione, variazione e cessazione del servizio. L'utente può altresì prenotare il servizio di ritiro su chiamata, segnalare disservizi, richiedere la riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare, nonché ogni altra prestazione che il gestore rende tramite tale punto di contatto; - sportello online: è la piattaforma web che permette all'utente di inoltrare: reclami, richieste di informazioni, di rettifica e rateizzazione degli importi addebitati, richieste di attivazione, variazione e cessazione del servizio. L'utente può altresì prenotare il servizio di ritiro su chiamata, segnalare disservizi, richiedere la riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare, nonché ogni altra prestazione che il gestore rende tramite tale punto di contatto; - TARI è la tariffa istituita ai sensi dell'articolo 1, commi 639 e 651, della legge 147/13, comprensiva sia della TARI determinata coi criteri presuntivi indicati nel d.P.R. 158/99 (TARI presuntiva) sia della TARI determinata facendo riferimento ai criteri di calibratura individuale e misurazione delle quantità indicati nel d.P.R. 158/99 (tributo puntuale); - tariffa corrispettiva è la tariffa istituita ai sensi dell'articolo 1, comma 668, della legge 147/13; - tariffazione puntuale è la tariffa corrispettiva o il tributo puntuale istituito ai sensi dell'articolo 1, comma 651, legge 147/13 ove la TARI sia determinata facendo riferimento ai criteri di calibratura individuale e misurazione delle quantità indicati nel D.P.R. 158/99; - tempo di recupero è il tempo entro cui il servizio non espletato puntualmente può essere effettuato senza recare una effettiva discontinuità all'utente; - TITR: è il Testo Integrato in tema di Trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti, di cui all'Allegato A alla deliberazione 31 ottobre 2019 di ARERA, 444/2019/R/RIF. - TQRIF è il Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani, di cui all'Allegato A alla deliberazione 18 gennaio 2022 di ARERA, 15/2022/R/RIF; - utente è la persona fisica o giuridica che è o che sarà intestataria del documento di riscossione; - utenza è l'immobile o l'area soggetta a tariffazione come definita all'articolo 2, comma 1, lettera c), del D.M. 20 aprile 2017; - variazione del servizio è la modifica dei presupposti per il pagamento della tariffa. Rientrano nella variazione del servizio anche le fattispecie disciplinate dall'articolo 238, comma 10, del decreto legislativo 152/06. ## 1.3. Obblighi e standard di qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani La presente Carta della Qualità è aggiornata in ottemperanza alla Delibera ARERA 15/2022/R/rif e s.m.i. recante all'Allegato A il Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (TQRIF). Ai sensi del TQRIF il Comune di Milano, nella sua qualità di Ente territoriale competente, ha scelto di posizionare la propria gestione nello Schema 1. Gli obblighi e standard generali di qualità contrattuale e tecnica applicabili allo schema regolatorio di riferimento sono riportati, rispettivamente, nell'Allegato 1 e 2 alla presente Carta della Qualità. ## 1.4. Principi fondamentali dell'erogazione del servizio da parte del Comune di Milano e di Amsa La Carta della qualità trova il suo fondamento legislativo nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici" che stabilisce i principi di erogazione del servizio e di rapporto con gli utenti. Il Comune di Milano e Amsa assumono tali principi come precisi obblighi e impegni nei confronti dei cittadini. Principio di eguaglianza: il Comune di Milano e Amsa, nell'erogazione del Servizio di gestione dei rifiuti urbani, rispettano il principio di eguaglianza dei diritti degli utenti e di non discriminazione per gli stessi. Nell'erogazione dei servizi non può essere compiuta nessuna distinzione per motivi di sesso, etnia, lingua, religione e opinione politica. Viene inoltre garantita la parità di trattamento del servizio prestato fra le diverse aree geografiche e fra le diverse categorie di utenti, nei limiti resi possibili dalle caratteristiche tecniche e funzionali del sistema infrastrutturale gestito. Il Comune di Milano e Amsa prestano una particolare attenzione e adottano particolari iniziative nell'erogazione dei servizi, nei confronti dei soggetti disabili, nonché degli anziani e di appartenenti a fasce sociali deboli. Principio di imparzialità: il Comune di Milano e Amsa adottano nei confronti degli utenti un comportamento ispirato a criteri di obiettività, giustizia e imparzialità. Principi di sostenibilità, efficacia ed efficienza del servizio: obiettivo prioritario per il Comune di Milano e Amsa è il conseguimento della massima sostenibilità del ciclo di gestione dei rifiuti urbani prodotti in ambito comunale, sia per quanto attiene gli aspetti ambientali, sia per quanto attiene gli aspetti sociali. Tale sostenibilità deve peraltro abbinarsi alla massima efficacia ed efficienza dei servizi resi alla comunità locale. Principio di coinvolgimento e partecipazione degli utenti: Per una migliore gestione dei rifiuti il Comune di Milano e Amsa adottano ogni misura atta al coinvolgimento attivo degli utenti in tutte le fasi della gestione stessa. Sono previste specifiche attività di ascolto e raccolta delle valutazioni dei cittadini riguardo la qualità dei servizi erogati. Il Comune, con il supporto di Amsa, persegue l'attuazione di programmi di educazione e di informazione ambientale per garantire la partecipazione degli utenti, per far crescere una consapevolezza diffusa sull'ambiente, per ottenere la piena collaborazione dei cittadini nella gestione dei rifiuti domestici e in generale della conservazione dell'ambiente; in tali programmi possono essere opportunamente coinvolte le istituzioni scolastiche e le associazioni ambientaliste e culturali. Principio di chiarezza e trasparenza delle informazioni e comunicazioni agli utenti: il Comune di Milano e Amsa assicurano un'informazione chiara, completa e tempestiva su modalità e procedure relati ve all'erogazione del servizio e garantiscono la più ampia, immediata e trasparente informazione agli utenti, in relazione alle tematiche di interesse. Principio di accessibilità alle informazioni e reclami: il Comune e Amsa garantiscono il diritto dei cittadini a ottenere informazioni e chiarimenti e a presentare reclami e istanze in merito al mancato rispetto di principi e standard di qualità dei servizi contenuti in questa Carta della qualità. Richieste di informazioni e reclami possono essere presentati secondo le modalità riportate nell'articolo 8. Principio di continuità del servizio di igiene urbana: Il Comune di Milano garantisce la continuità e regolarità dei servizi di igiene urbana attraverso il Contratto di servizio sottoscritto con AMSA e avvalendosi degli uffici che consentono di controllare e monitorare lo svolgimento regolare delle azioni programmate dal gestore. In caso di astensione dal lavoro del personale per sciopero, AMSA si impegna al rispetto delle norme di legge, fornendo la dovuta informazione agli utenti prima dell'inizio dello sciopero, nelle forme adeguate, dei modi, tempi ed entità di erogazione dei servizi nel corso dello stesso e delle misure per la loro riattivazione. Pertanto, tenuto conto delle disposizioni previste ai sensi del TITR e del TQRIF in relazione alla continuità e regolarità dei servizi di raccolta e trasporto e spazzamento e lavaggio delle strade, il gestore della raccolta e trasporto dei rifiuti e dello spazzamento e lavaggio delle strade predispone uno specifico programma delle attività di: - raccolta e trasporto, da cui sia possibile evincere, per ciascuna strada/via della gestione e su base giornaliera, il giorno e la fascia oraria prevista per lo svolgimento dell'attività e la frazione di rifiuto oggetto di raccolta. - spazzamento e lavaggio, da cui sia possibile evincere, per ciascuna strada e area mercatale, il giorno e la fascia oraria prevista per lo svolgimento dell'attività. Eventuali modifiche sostanziali al Programma, che comportino una variazione della frequenza di passaggio, finalizzate ad ottimizzare i tempi e i costi del servizio, devono essere opportunamente tracciate e approvate dal Comune. ## 1.5 L'impegno dei cittadini di Milano Una città pulita e vivibile è il risultato sia del servizio di smaltimento e pulizia svolto da Amsa sia dell'impegno e dell'attenzione dei cittadini. Perciò il Comune di Milano e Amsa invitano tutti a rispettare le norme del Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti e le disposizioni contenute nelle ordinanze vigenti. I cittadini di Milano si impegnano a: - non gettare a terra i rifiuti e i mozziconi di sigarette; - usare sempre i cestini stradali solo per piccoli rifiuti e non per rifiuti di provenienza domestica; - non abbandonare in strada rifiuti ingombranti: per il ritiro a domicilio è previsto il servizio gratuito prenotabile sul sito www.amsa.it o telefonando al Numero Verde 800.332299. In alternativa si possono portare presso una delle Riciclerie Amsa; - nelle passeggiate con il cane munirsi di apposita attrezzatura, sacchetti o palette, per l'immediata rimozione delle deiezioni canine che vanno depositate nei cestini stradali. All'interno delle aree verdi cittadine, dotate di area cani, per la rimozione delle deiezioni è possibile anche usufruire degli appositi dispenser di sacchetti. - tenere separati i materiali riciclabili ed i rifiuti urbani pericolosi e depositarli negli appositi contenitori o portarli presso una delle Riciclerie cittadine o usufruire di sistemi mobili presenti sul territorio (es. Centro Ambientale Mobile); - esporre in strada i sacchi e i cassonetti condominiali nei tempi e nei modi dovuti, evitando di ingombrare troppo a lungo le strade e i marciapiedi ritirando i cassonetti entro l'orario previsto - rispettare scrupolosamente i divieti di sosta settimanali per il lavaggio delle strade o per la pulizia dei mercati; - durante e dopo le nevicate, come indicato dall'art.26 del Regolamento di Polizia Urbana e dall'art. 36 del vigente Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e la tutela del decoro e dell'igiene ambientale i residenti e i proprietari d'immobili devono: - tenere sgombro il marciapiede o, quando non esiste il marciapiede, uno spazio di metri 2 antistante l'immobile. - non invadere la carreggiata con la neve rimossa e non ostruire gli scarichi ed i pozzetti stradali. I cittadini si impegnano inoltre a: - dichiarare l'occupazione o la detenzione di ciascun immobile e delle relative pertinenze, oltre a eventuali variazioni e cessazioni, affinché il comune possa determinare l'importo della tassa sui rifiuti (TARI) - pagare l'importo annuale in base alle scadenze indicate nei singoli avvisi di pagamento.
lombardia
garbage
service_charter
Comune di Milano (MI)
2022-01-18
060f65a05e57c2888b59db715b5e522a
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2. SICUREZZA DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI
Nell'ambito degli adempimenti previsti dalla Delibera ARERA 15/2022/R/rif, il gestore della raccolta e trasporto e dei servizi di pulizia e spazzamento predispone un servizio di Pronto Intervento per le segnalazioni di situazioni di pericolo inerenti al servizio. Il servizio di Pronto Intervento può essere attivato esclusivamente per la risoluzione delle seguenti casistiche: - rimozione di rifiuti abbandonati, laddove presentino profili di criticità in tema di sicurezza, ovvero ostacolino la normale viabilità o generino situazioni di degrado o impattino sulle condizioni igienico- sanitarie; - errato posizionamento o rovesciamento dei cassonetti della raccolta stradale e di prossimità o dei cestini, nel caso in cui costituiscano impedimento alla normale viabilità; Per queste casistiche, il Contratto di servizio vigente individua nel personale afferente alla Polizia Locale e all'Amministrazione comunale i soggetti titolati all'attivazione del servizio di Pronto Intervento. Il servizio viene attivato attraverso la segnalazione ad un numero telefonico dedicato, comunicato da AMSA ai soggetti interessati, raggiungibile 24 ore su 24, sia da rete fissa, che da rete mobile, con passaggio diretto, anche mediante trasferimento della chiamata, a un operatore di centralino di pronto intervento o a un operatore di pronto intervento senza necessità di comporre altri numeri telefonici, o prevedendo la richiamata da parte del gestore del pronto intervento. Per le richieste di intervento di rimozione di rifiuti abbandonati, laddove si verifichi la necessità di procedere alla caratterizzazione dei rifiuti abbandonati ai fini della loro rimozione, l'intervento del gestore consiste nella messa in sicurezza e confinamento dell'area, garantendo la protezione per l'ambiente, le persone, o le cose.