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2023-06-19 00:00:00
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lombardia
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Comune di Cardano al Campo
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2021-09-03
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1c047c077b423c86af5073b0bc6d3f6e
| 5 |
Sezione VI: Altre informazioni
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Informazioni complementari:
- Nel caso in cui le imprese in possesso dei requisiti generali di cui all'art. 80 del d.lgs. 50/2016, carenti dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico ed organizzativo richiesti dal bando, vogliano partecipare alla gara utilizzando l'istituto dell'avvalimento, potranno soddisfare tale loro esigenza presentando, nel rispetto delle prescrizioni del DPR 445/2000, la documentazione prevista al comma 1 dell'art. 89 del d.lgs. n. 50/2016, come meglio specificato nel disciplinare di gara. Si applica l'art.89 del codice.
- La stazione appaltante si riserva di non procedere all'aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto del contratto.
- La Stazione Appaltante si riserva di procedere all'aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta purché congrua e conveniente.
- Per i consorzi di cui all'art. 45, comma 2, lettere b) e c), d.lgs. 50/2016, la sussistenza dei requisiti richiesti è valutata, ai sensi dell'art. 47 del d.lgs. n. 50/2016 e s.m.i.
- Gli importi dichiarati da operatori economici stabiliti in stati diversi dall'Italia, qualora espressi in altra valuta, dovranno essere convertiti in euro.
- L'offerta dei concorrenti deve essere corredata da una cauzione provvisoria, pari al 2% dell'importo a base di gara.
- È ammesso il subappalto nei limiti di legge con le modalità previste dall'art. 105 del d.lgs. 50/2016 e s.m.i.
- Il partecipante dovrà acquisire il PASSOE di cui all'art. 2, comma 3 lett. b) della delibera ANAC n. 157/2016, relativo alla propria posizione ed eventuali altri soggetti in RTI -avvalimento od altro.
- Per la partecipazione alla presente procedura di gara, i concorrenti effettuano, a pena di esclusione, il pagamento del contributo previsto dalla legge in favore dell'Autorità Nazionale Anticorruzione per un importo pari a €. 200,00, secondo le istruzioni riportate sul sito www.anac.it e allegano la ricevuta ai documenti di gara.
- Ai sensi dell'art. 83 comma 9 del codice "In caso di mancanza, incompletezza e di ogni altra irregolarità essenziale degli elementi e del documento di gara unico europeo di cui all'articolo 85, con esclusione di quelle afferenti all'offerta tecnica ed economica, la stazione appaltante assegna al concorrente un termine non superiore a dieci giorni, perché siano rese, integrate o regolarizzate le dichiarazioni necessarie, indicandone il contenuto e i soggetti che le devono rendere. In caso di inutile decorso del termine di regolarizzazione, il concorrente è escluso dalla gara. Costituiscono irregolarità essenziali non sanabili le carenze della documentazione che non consentono l'individuazione del contenuto o del soggetto responsabile della stessa".
- ANTICIPAZIONE CONTRATTUALE: la stessa è stabilità nella misura di legge pari al 20% (quindi non optando per la misura aggiuntiva definita dal decreto semplificazioni) compatibilmente con le risorse annuali stanziate per il servizio specifico. L'erogazione dell'anticipazione è subordinata alla costituzione di garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa di importo pari all'anticipazione maggiorato del tasso di interesse legale applicato al periodo necessario al recupero dell'anticipazione stessa secondo il cronoprogramma della prestazione.
- Le controversie insorte durante l'esecuzione del contratto saranno devolute alla competenza del giudice ordinario; è escluso l'arbitrato.
- Tutte le spese connesse alla stipula del contratto (imposte, tasse, diritti di segreteria, etc.) sono a totale carico dell'affidatario.
- Sono a carico dell'aggiudicatario e dovranno essere rimborsate alla stazione Appaltante entro 60 gg. dall'aggiudicazione le spese di pubblicazione su GURI (avviso + esito di gara) e quotidiani stimati in € 2.800,00 oltre IVA.
- Il contratto è soggetto agli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell'art 3 della legge 136/2010.
- I dati raccolti saranno trattati ex d.lgs. 196/2003 e del Regolamento n. 679/2016 esclusivamente nell'ambito della presente gara.
- Responsabile Unico del Procedimento: fase di GARA: geom. Giacomo BELLINI (Resp. Settore PST Comune di CARDANO al CAMPO)
Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia.
Procedura di ricorso: Ai sensi dell'articolo 204 del d.lgs. 50/2016 e dell'art. 120 del d.lgs. 104/2010 avverso il presente atto è ammesso ricorso entro il termine di 30 giorni dalla sua pubblicazione.
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
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Denominazione e indirizzi: ARIA – Azienda Regionale per l'Innovazione e gli Acquisti S.p.A., Via Torquato Taramelli, n. 26, 20124, Milano, Italia, Codice Nuts ITC45 Tel: +39 02.39.331.1, e-mail: protocollo@pec.ariaspa.it; Indirizzo principale: (URL) www.ariaspa.it e www.sintel.regione.lombardia.it.
Appalto congiunto: L'appalto è aggiudicato da una centrale di committenza
Comunicazione:
- I documenti di gara sono disponibili per un accesso gratuito, illimitato e diretto presso: (URL) www.ariaspa.it
- Ulteriori informazioni sono disponibili presso l'indirizzo sopraindicato
- Le offerte o le domande di partecipazione vanno inviate in versione elettronica: (URL) www.sintel.regione.lombardia.it
Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Organismo di diritto pubblico
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO
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Denominazione: ARIA_2023_060_Procedura aperta multilotto ai sensi dell'art. 60 del D.Lgs. n. 50/2016, per l'affidamento del servizio di ritiro, trasporto e smaltimento rifiuti
Breve descrizione: la procedura "ARIA_2023_060_procedura aperta multilotto ai sensi dell'art.60 del D.Lgs n. 50/2016, ha ad oggetto, con riferimento a ciascun lotto, la stipula di una Convenzione per l'affidamento del servizio di ritiro, trasporto e smaltimento di rifiuti in favore degli Enti del Servizio Sanitario Regionale di cui all'art. 1 della Legge Regionale n. 30/2006 e s.m.i. e di ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente in quanto soggetto coinvolto nella produzione diretta di rifiuti di tipo sanitario".
Informazioni relative ai lotti:
- Questo appalto è suddiviso in lotti: SI
- Le offerte vanno presentate per tutti i lotti.
Denominazione: In considerazione della numerosità dei lotti si rimanda alla documentazione di gara
Criteri di aggiudicazione: il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara
Durata del contratto d'appalto, dell'accordo quadro o del sistema dinamico di acquisizione:
- Durata in mesi: 36
- Il contratto d'appalto è oggetto di rinnovo: NO
Informazioni relative alle opzioni:
- Opzioni sì.
- Descrizione delle opzioni: Si rimanda al punto VI.3.
Informazioni relative ai fondi dell'Unione Europea:
- L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione Europea: no
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO
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Abilitazione all'esercizio dell'attività professionale, inclusi i requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale: pena l'esclusione dalla procedura ciascun concorrente (secondo la forma con cui concorre e nel rispetto delle indicazioni del Disciplinare di Gara) deve essere in possesso dei requisiti di idoneità professionali indicati nella documentazione di gara.
Capacità professionale e tecnica: pena l'esclusione dalla procedura ciascun concorrente (secondo la forma con cui concorre e nel rispetto delle indicazioni del Disciplinare di Gara) deve essere in possesso dei requisiti di capacità professionale e tecnica indicati nella documentazione di gara.
Informazioni relative ad una particolare professione: La prestazione del servizio è riservata ad una particolare professione. Citare le corrispondenti disposizioni legislative, regolamentari o amministrative: iscrizione all'Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, per le categorie 4 "raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi" e 5 "raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi", ai sensi dell'art. 212 del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii.
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE IV: PROCEDURA
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Tipo di procedura: Procedura aperta
Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP):
- L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: SI
Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione:
- Data: 24/04/2023
- Ora locale: 12:00
Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione: italiano
Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta:
- Data: 21/10/2023
Modalità di apertura delle offerte:
- Data: 27/04/2023
- Ora locale: 10:00
- Luogo: mediante operazioni da remoto, condotte con sistemi telematici e secondo apposite istruzioni tempestivamente comunicate ai Concorrenti; si rinvia altresì al Disciplinare di Gara.
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
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Informazioni complementari:
- La procedura di gara è gestita con il Sistema telematico Sintel, accessibile dal sito www.ariaspa.it, la cui descrizione e modalità di utilizzo è precisata nel Disciplinare e Allegati nonché nei manuali tecnici.
- Tutte le informazioni riguardanti la presente procedura sono contenute nel Disciplinare e allegati a cui si rimanda.
- I concorrenti, con la presentazione delle offerte, consentono il trattamento dei propri dati, anche personali, ai sensi del D. Lgs 196/2003 s.m.i. e Reg. Ue 2016/679 per le esigenze concorsuali e contrattuali.
- Informazioni e chiarimenti sugli atti di gara possono essere richiesti secondo le modalità indicate nel Disciplinare, entro e non oltre il termine del 13/04/2023 Ora: 12:00. I chiarimenti agli atti di gara verranno comunicati/pubblicati con le modalità di cui al Disciplinare.
- I concorrenti sono tenuti ad indicare, in sede di presentazione dell'offerta, il domicilio eletto per l'invio delle comunicazioni prendendo atto che le stesse saranno inviate da ARIA con le modalità indicate nel Disciplinare.
- Il RUP è Andrea Cavicchioli.
- Il subappalto è ammesso in conformità all'art. 105 del D. Lgs. n. 50/2016 e smi come disciplinato nel Disciplinare.
- Con riferimento a ciascun lotto, l'offerta è vincolante per 180 gg dalla scadenza del termine per la sua presentazione.
- Con riferimento a ciascun lotto, la Stazione Appaltante si riserva la facoltà di non procedere all'aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto contrattuale, ai sensi dell'art. 95, c. 12 del D.Lgs 50/2016.
- Con riferimento a ciascun lotto, ARIA S.p.A. si riserva di esercitare un'estensione temporale fino a 6 mesi, qualora al termine del periodo di durata della Convenzione non sia stato esaurito l'importo massimo contrattuale previsto; con riferimento a ciascun lotto, ARIA S.p.A. si riserva di esercitare una proroga tecnica, ex art. 106, comma 11, D.Lgs. 50/2016, fino al completo espletamento della procedura d'aggiudicazione dell'affidamento successivo, da esercitare prima della scadenza della pertinente Convenzione, e comunque per un periodo massimo di 6 mesi alle medesime condizioni contrattuali ed economiche in vigore o più favorevoli per ARIA S.p.A., per un importo al massimo pari a quanto specificato in relazione a ciascun lotto al relativo paragrafo del Disciplinare
- Con riferimento ai lotti complessivamente considerati, gli oneri per la sicurezza dovuti a rischi da interferenze sono pari a € 86.528,00000. I costi della manodopera complessivi sono pari a € 22.579.200,00000. Al punto II.1.5) è riportato il valore massimo complessivo stimato dell'appalto al netto di Iva e/o di altre imposte e contributi di legge, ex art. 35 c.4 del D.lgs.50/2016. Al punto II.2.6) è riportato il valore al netto di Iva e/o di altre imposte e contributi di legge, corrispondente alla base d'asta complessiva dei lotti.
- Si applica la Norma di contratto T&T per la trasparenza e tracciabilità - Obblighi dell'Aggiudicatario e delle filiere dei subcontraenti.
- Alla presente procedura si applica l'art 133, c. 8, del D.Lgs 50/2016.
Organismo responsabile delle procedure di ricorso:
- Denominazione ufficiale: Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia
- Indirizzo Postale: Via Corridoni, 39
- Città: Milano
- Codice postale: 20122
- Paese: Italia
Presentazione di ricorso:
- Informazioni dettagliate sui termini di presentazione dei ricorsi: Contro il presente Bando di gara è proponibile ricorso avanti il TAR di Milano entro 30 giorni dalla pubblicazione sulla GURI.
Data di spedizione del presente avviso in GUUE: 10/03/2023
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
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Denominazione e indirizzi: ARIA – Azienda Regionale per l'Innovazione e gli Acquisti S.p.A., Via Torquato Taramelli, n. 26, 20124, Milano, Italia, Codice Nuts ITC45 Tel: +39 02.39.331.1, e-mail: protocollo@pec.ariaspa.it; Indirizzo principale: (URL) www.ariaspa.it e www.sintel.regione.lombardia.it.
Appalto congiunto: L'appalto è aggiudicato da una centrale di committenza
Comunicazione:
- I documenti di gara sono disponibili per un accesso gratuito, illimitato e diretto presso: (URL) www.ariaspa.it
- Ulteriori informazioni sono disponibili presso l'indirizzo sopraindicato
- Le offerte o le domande di partecipazione vanno inviate in versione elettronica: (URL) www.sintel.regione.lombardia.it
Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Organismo di diritto pubblico
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO
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Denominazione: ARIA_2022_051_Procedura aperta multilotto ai sensi dell'art. 60 del D.Lgs. n. 50/2016, per l'affidamento del servizio di ritiro, trasporto e smaltimento rifiuti
Breve descrizione: la procedura "ARIA_2022_051_procedura aperta multilotto ai sensi dell'art.60 del D.Lgs n. 50/2016, ha ad oggetto, con riferimento a ciascun lotto, la stipula di una Convenzione per l'affidamento del servizio di ritiro, trasporto e smaltimento di rifiuti in favore degli Enti del Servizio Sanitario Regionale di cui all'art. 1 della Legge Regionale n. 30/2006 e s.m.i. e di ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente in quanto soggetto coinvolto nella produzione diretta di rifiuti di tipo sanitario"
Informazioni relative ai lotti:
- Questo appalto è suddiviso in lotti: SI
- Le offerte vanno presentate per tutti i lotti.
Denominazione: In considerazione della numerosità dei lotti si rimanda alla documentazione di gara
Criteri di aggiudicazione: il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara
Durata del contratto d'appalto, dell'accordo quadro o del sistema dinamico di acquisizione:
- Durata in mesi: 36
- Il contratto d'appalto è oggetto di rinnovo: NO
Informazioni relative alle opzioni:
- Opzioni sì.
- Descrizione delle opzioni: Si rimanda al punto VI.3.
Informazioni relative ai fondi dell'Unione Europea:
- L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione Europea: no
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO
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Abilitazione all'esercizio dell'attività professionale, inclusi i requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale: pena l'esclusione dalla procedura ciascun concorrente (secondo la forma con cui concorre e nel rispetto delle indicazioni del Disciplinare di Gara) deve essere in possesso dei requisiti di idoneità professionali indicati nella documentazione di gara.
Capacità professionale e tecnica: pena l'esclusione dalla procedura ciascun concorrente (secondo la forma con cui concorre e nel rispetto delle indicazioni del Disciplinare di Gara) deve essere in possesso dei requisiti di capacità professionale e tecnica indicati nella documentazione di gara.
Informazioni relative ad una particolare professione: La prestazione del servizio è riservata ad una particolare professione. Citare le corrispondenti disposizioni legislative, regolamentari o amministrative: iscrizione all'Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, per le categorie 4 "raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi" e 5 "raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi", ai sensi dell'art. 212 del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii.
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE IV: PROCEDURA
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Tipo di procedura: Procedura aperta
Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP):
- L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: SI
Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione:
- Data: 20/02/2023
- Ora locale: 12:00
Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione: italiano
Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: Data: 19/08/2023
Modalità di apertura delle offerte:
- Data: 21/02/2023
- Ora locale: 10:00
- Luogo: mediante operazioni da remoto, condotte con sistemi telematici e secondo apposite istruzioni tempestivamente comunicate ai Concorrenti; si rinvia altresì al Disciplinare di Gara.
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Azienda Regionale per l Innovazione e gli Acquisti S.p.A.
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SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
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Informazioni complementari:
- La procedura di gara è gestita con il Sistema telematico Sintel, accessibile dal sito www.ariaspa.it, la cui descrizione e modalità di utilizzo è precisata nel Disciplinare e Allegati nonché nei manuali tecnici.
- Tutte le informazioni riguardanti la presente procedura sono contenute nel Disciplinare e allegati a cui si rimanda.
- I concorrenti, con la presentazione delle offerte, consentono il trattamento dei propri dati, anche personali, ai sensi del D. Lgs 196/2003 s.m.i. e Reg. Ue 2016/679 per le esigenze concorsuali e contrattuali.
- Informazioni e chiarimenti sugli atti di gara possono essere richiesti secondo le modalità indicate nel Disciplinare, entro e non oltre il termine del 08/02/2023 Ora: 12:00. I chiarimenti agli atti di gara verranno comunicati/pubblicati con le modalità di cui al Disciplinare.
- I concorrenti sono tenuti ad indicare, in sede di presentazione dell'offerta, il domicilio eletto per l'invio delle comunicazioni prendendo atto che le stesse saranno inviate da ARIA con le modalità indicate nel Disciplinare.
- Il subappalto è ammesso in conformità all'art. 105 del D. Lgs. n. 50/2016 e smi come disciplinato nel Disciplinare.
- Con riferimento a ciascun lotto, l'offerta è vincolante per 240 gg dalla scadenza del termine per la sua presentazione.
- Con riferimento a ciascun lotto, la Stazione Appaltante si riserva la facoltà di non procedere all'aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto contrattuale, ai sensi dell'art. 95, c. 12 del D.Lgs 50/2016.
- Con riferimento a ciascun lotto, ARIA S.p.A. si riserva di esercitare un'estensione temporale fino a 6 mesi, qualora al termine del periodo di durata della Convenzione non sia stato esaurito l'importo massimo contrattuale previsto; con riferimento a ciascun lotto, ARIA S.p.A. si riserva di esercitare una proroga tecnica, ex art. 106, comma 11, D.Lgs. 50/2016, fino al completo espletamento della procedura d'aggiudicazione dell'affidamento successivo, da esercitare prima della scadenza della pertinente Convenzione, e comunque per un periodo massimo di 6 mesi alle medesime condizioni contrattuali ed economiche in vigore o più favorevoli per ARIA S.p.A., per un importo al massimo pari a quanto specificato in relazione a ciascun lotto al relativo paragrafo del Disciplinare
- Con riferimento ai lotti complessivamente considerati, gli oneri per la sicurezza dovuti a rischi da interferenze sono pari a € 86.528,00000. I costi della manodopera complessivi sono pari a € 22.704.427,55985. Al punto II.1.5) è riportato il valore massimo complessivo stimato dell'appalto al netto di Iva e/o di altre imposte e contributi di legge, ex art. 35 c.4 del D.lgs.50/2016. Al punto II.2.6) è riportato il valore al netto di Iva e/o di altre imposte e contributi di legge, corrispondente alla base d'asta complessiva dei lotti.
- Si applica la Norma di contratto T&T per la trasparenza e tracciabilità - Obblighi dell'Aggiudicatario e delle filiere dei subcontraenti.
- Alla presente procedura si applica l'art 133, c. 8, del D.Lgs 50/2016.
Organismo responsabile delle procedure di ricorso:
- Denominazione ufficiale: Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia
- Indirizzo Postale: Via Corridoni, 39
- Città: Milano
- Codice postale: 20122L8
- Paese: Italia
Presentazione di ricorso:
- Informazioni dettagliate sui termini di presentazione dei ricorsi: Contro il presente Bando di gara è proponibile ricorso avanti il TAR di Milano entro 30 giorni dalla pubblicazione sulla GURI.
Data di spedizione del presente avviso in GUUE: 27/12/2022
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Comune Varazze
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2019-06-14
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7c5531ba01d58426c56ee1101465b154
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Oggetto:
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Appalto N 20/2019 per il servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria della discarica per rifiuti non pericolosi in località Ramognina mediante Ia piattaforma teIematica deIIa Regione Lombardia denominata "SINTEL" - CIG: 7910362D37
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Comune Varazze
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2019-06-14
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7c5531ba01d58426c56ee1101465b154
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Punti di Contatto
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Centrale Unica di Committenza Comuni di Varazze Cogoleto Arenzano SEDE Viale Nazioni Unite n. 5 17019 Varazze
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Comune Varazze
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2019-06-14
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7c5531ba01d58426c56ee1101465b154
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Corrispettivo annuo del servizio soggetto a ribasso unico:
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- € 370.388,35 Iva esclusa, importo annuo del canone a base di gara, soggetto a ribasso, oltre oneri di sicurezza non soggetti a ribasso pari ad € 11.111,65 IVA esclusa.
- € 546.611,65 IVA esclusa per quota parte di conferimenti da parte di altri Comuni triturazione e trattamento rifiuti, soggetti a ribasso d'asta e a possibili a variazioni in aumento o in diminuzione in funzione dei reali quantitativi autorizzati oltre a € 16.398,35 IVA esclusa per quota relativa agli oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.
Il ribasso percentuale offerto sarà applicato anche sull'elenco prezzi unitari dell'allegato 7.
Ai fini del calcolo della soglia di cui all'art. 35 del D.Lgs 50/16, l'importo dell'appalto comprensivo dell'eventuale rinnovo di cui all'art. 106 comma 11 del D.Lgs 50/16, è di € 1.834.000,00 oltre ad oneri per la sicurezza non soggetti al ribasso pari ad € 55.020,00.
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Comune Varazze
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2019-06-14
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Durata del servizio:
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Anni uno a partire dalla data di consegna delle aree.
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Comune Varazze
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2019-06-14
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7c5531ba01d58426c56ee1101465b154
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Soggetti ammessi a partecipare alla gara e requisiti di partecipazione
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Sono ammessi a partecipare alla gara i soggetti di cui all'articolo 45 del decreto legislativo n. 50/16 e comunque in possesso dei requisiti di cui all'art. 83 del D.Lgs 50/17 come da determinazione a contrarre n. 1559 del 12/10/2018 e dal disciplinare di gara. Si applicano le disposizioni di cui agli articoli 47 e 48 del Codice.
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Comune Varazze
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Procedure e modalità di aggiudicazione:
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Procedura aperta ai sensi dell'art. 60 del D.Lgs 50/16 con le modalità di aggiudicazione del massimo ribasso sul canone a base di gara mediante gara telematica con l'utilizzo della piattaforma SINTEL Regione Lombardia.
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Comune Varazze
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2019-06-14
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Documentazione:
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Il disciplinare di gara contenente le norme relative alle modalità di partecipazione è disponibile sul sito internet: http://www.comune.varazze.sv.it/content/cuc-gare-servizi/Appalton.20/2019Gestione discarica Ramognina.
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Comune Varazze
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Offerte
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Il termine per il ricevimento delle offerte è il giorno 19 luglio 2019 alle ore 15,00.
L'apertura delle offerte è prevista per il giorno 22 luglio 2019 alle ore 10,00 presso la sede della Centrale di Committenza nel Comune di Varazze in Viale Nazioni Unite n. 5 (II° Piano - Sala Commissioni)
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Regione Lombardia
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1. Premessa
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Il presente allegato disciplina la procedura per la messa in esercizio, l'accreditamento e i conseguenti provvedimenti relativi all'attività delle unità d'offerta sociosanitarie, nel rispetto dei requisiti definiti previsti dalla normativa nazionale e regionale vigente.
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2. Esercizio delle unità d'offerta sociosanitarie
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## 2.1. Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
L'esercizio delle unità d'offerta sociosanitarie, ad eccezione di quelle con piano programma in corso e ancora soggette ad autorizzazione all'esercizio, è subordinato alla presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai sensi dell'articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.
## 2.2. Casi in cui presentare la SCIA
La SCIA deve essere presentata nei seguenti casi:
- messa in esercizio di nuova unità d'offerta;
- trasferimento in altra sede di unità d'offerta già abilitata all'esercizio, anche all'interno dello stesso edificio;
- variazione della capacità ricettiva;
- variazioni nell'assetto dei servizi o delle prestazioni erogate;
- trasformazione di unità d'offerta esistente in altra tipologia;
- modifica dell'articolazione degli spazi della medesima unità di offerta, qualora le modifiche comportino, anche senza interventi edilizi, il mutare delle condizioni previste dal regolamento d'igiene o di sicurezza dei locali (come ad esempio: trasformazione di uffici in ambulatorio o palestre, trasformazione di aree di socializzazione in aree dove vengono erogate prestazioni sanitarie).
- eventi modificativi del soggetto gestore per le unità di offerta non accreditate (a titolo esemplificativo: nel caso di persone giuridiche private può trattarsi di subentro di un nuovo soggetto gestore, scioglimento, fusione per incorporazione o costituzione di un nuovo ente; nel caso di enti pubblici può trattarsi di successione tra enti, anche per effetto di intervenute modifiche del quadro normativo di riferimento).
Al fine di semplificare il procedimento, non è necessario produrre nuovamente documenti e dichiarazioni sostitutive di certificazioni o di atto notorio ancora in corso di validità già prodotti in altri procedimenti, ma è sufficiente citare nella SCIA il procedimento nel quale i documenti sono stati prodotti. Analogamente, nel caso di SCIA per varianti o modifiche (punti 3, 4 e 6), la documentazione da produrre riguarda le sole variazioni intervenute, aggiornando se necessario le planimetrie precedentemente autorizzate o positivamente verificate
## 2.3. Esclusione dall'obbligo di presentazione della SCIA
Non sono soggette a presentazione di SCIA, ma a semplice comunicazione alla ATS e per conoscenza alla Regione, le seguenti fattispecie:
- variazione del legale rappresentante del soggetto gestore: alla comunicazione si devono allegare l'atto di nomina e l'autocertificazione del possesso dei requisiti soggettivi del nuovo legale rappresentante (utilizzando la modulistica regionale);
- trasformazione giuridica del soggetto gestore che non si sostanzi nel subentro di un nuovo soggetto gestore: alla comunicazione si allega la documentazione relativa alla trasformazione avvenuta;
- modifiche nell'articolazione degli spazi che non comportino il mutare delle condizioni previste dal regolamento d'igiene o di sicurezza dei locali e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Le suddette comunicazioni sono trasmesse alla ATS con gli elaborati grafici aggiornati e l'indicazione dettagliata e motivata delle variazioni eseguite.
## 2.4. Modalità di presentazione della SCIA
Il legale rappresentante del soggetto gestore (o il procuratore speciale) presenta la SCIA, utilizzando la modulistica regionale, alla ATS competente per territorio, per conoscenza al comune di ubicazione dell'unità d'offerta e alla Regione, mediante presentazione diretta, invio postale con raccomandata con avviso di ricevimento, posta elettronica certificata (PEC). Unicamente per la ATS, alla SCIA devono essere allegati autocertificazioni, attestazioni ed elaborati tecnici atti a comprovare la sussistenza dei requisiti minimi stabiliti dal D.P.R. 14 gennaio 1997, dal presente provvedimento e dalla normativa regionale vigente in relazione alle singole tipologie di unità d'offerta.
La SCIA riguarda una sola unità d'offerta sociosanitaria. In caso di segnalazione da parte dello stesso soggetto gestore per una pluralità di strutture, è necessaria la presentazione di una SCIA separata per ciascuna di esse.
## 2.5. Effetti giuridici della SCIA
Dalla data di presentazione della SCIA, cioè di effettiva ricezione della stessa da parte della ATS, il soggetto è abilitato a porre in esercizio la relativa unità d'offerta e assume la responsabilità diretta della relativa gestione.
La presentazione della SCIA presuppone il possesso di tutti i requisiti minimi stabiliti dalle disposizioni vigenti per l'esercizio dell'unità d'offerta. Lo standard di personale deve essere assicurato in relazione alla progressiva presa in carico di utenti.
La ATS non può subordinare in alcun modo l'inizio dell'effettivo esercizio dell'unità di offerta alla preventiva positiva verifica di sussistenza dei requisiti dichiarati e attestati nella SCIA.
Il soggetto gestore, ai fini del mantenimento dell'abilitazione all'esercizio, è tenuto ad assolvere al debito informativo previsto per la specifica unità d'offerta.
Il soggetto gestore è tenuto inoltre a garantire alla ATS, nell'ambito dell'esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo: l'accesso a tutti i locali della struttura; l'accesso alla documentazione rilevante ai fini dell'esercizio dell'unità di offerta; la possibilità di intraprendere ogni ulteriore esame finalizzato a verificare l'allineamento della gestione reale a quanto dichiarato nei diversi documenti prodotti; la facoltà di assumere informazioni dirette dal personale, dagli ospiti e dai loro familiari.
## 2.6. Procedimento dell'abilitazione all'esercizio
In caso di SCIA incompleta, mancante cioè di elementi essenziali (come ad esempio: la sottoscrizione da parte del legale rappresentante, i dati o la documentazione allegata previsti nella modulistica regionale, la possibilità di identificare la tipologia di unità d'offerta a cui la SCIA si riferisce), la ATS, senza attendere la decorrenza dei termini previsti per le verifiche comunica al soggetto gestore l'irricevibilità o l'inammissibilità o l'improcedibilità della SCIA, ai sensi della legge n. 241/1990. Il gestore ha in tal caso la facoltà di presentare una nuova SCIA.
In caso di presentazione di SCIA formalmente regolare, la ATS:
- inserisce i relativi dati nel registro informatizzato delle unità d'offerta sociosanitarie;
- accerta, entro sessanta giorni dall'effettivo ricevimento della SCIA, l'esistenza dei requisiti per l'esercizio dell'unità d'offerta, effettuando anche un sopralluogo presso la struttura;
- nel caso di verifica positiva, ne comunica l'esito al gestore;
- nel caso invece di accertata carenza dei requisiti minimi, fatta salva l'applicazione delle dovute sanzioni amministrative previste dall'articolo 27 della legge regionale n. 33/2009 e s.m.i., sempre entro sessanta giorni dal ricevimento della SCIA, emette un atto di diffida imponendo al gestore di ottemperare alle prescrizioni rilevate entro un congruo termine non inferiore a trenta giorni. Qualora si riscontri una situazione di rischio per la salute o per la sicurezza pubblica, dispone con provvedimento motivato il divieto di prosecuzione dell'attività e l'obbligo di rimozione degli eventuali effetti dannosi provocati. In tale eventualità gravano in capo al soggetto gestore tutti gli adempimenti e i relativi oneri per la idonea collocazione degli utenti in altre unità d'offerta, in raccordo con la ATS, gli utenti e loro famiglie (o i tutori o gli amministratori di sostegno) e i comuni di residenza degli utenti;
- fatte salve le responsabilità di natura civile e penale, nonché le sanzioni dovute per l'inosservanza di altre normative regionali o nazionali, in caso di mancato adeguamento nei termini indicati alle prescrizioni contenute nella diffida, adotta un provvedimento motivato di divieto di prosecuzione dell'attività, ai sensi dall'art. 19 della legge n. 241/1990;
- fornisce alla Regione comunicazione dell'esito delle verifiche condotte e dei provvedimenti adottati. Tutte le comunicazioni tra ATS e Regione avvengono via PEC nel rispetto dell'articolo 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, Codice dell'Amministrazione Digitale.
## 2.7. Sospensione o revoca dell'abilitazione all'esercizio
Fatte salve le responsabilità di natura civile e penale, nonché le sanzioni dovute al mancato rispetto di altre normative regionali o nazionali, le unità d'offerta sociosanitarie incorrono nella sospensione o revoca dell'autorizzazione o abilitazione all'esercizio, quando l'attività sia esercitata in mancanza dei requisiti minimi, previa diffida da parte della ATS ad adempiere alle prescrizioni per il ripristino dei requisiti entro un congruo termine non inferiore a trenta giorni.
## 2.8. Cessazione dell'attività
In caso di cessazione dell'attività, il gestore deve darne comunicazione alla ATS, al Comune e alla Regione, dimostrando di aver garantito la continuità dell'assistenza agli utenti.
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3. Accreditamento delle unità d'offerta sociosanitarie
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## 3.1. Istanza di accreditamento
L'accreditamento delle unità d'offerta sociosanitarie è subordinato alla presentazione di specifica istanza. Specifica istanza deve essere presentata anche per le unità d'offerta già accreditate, nei seguenti casi:
- variazione, sia in aumento che in riduzione, della capacità ricettiva,
- trasformazione di unità d'offerta esistente in altra tipologia;
- trasferimento della sede in cui è svolta l'attività, anche all'interno dello stesso edificio;
- voltura, da intendersi come effettivo trasferimento della gestione tra due distinti soggetti.
L'istanza deve essere presentata, utilizzando la modulistica regionale, alla Regione e alla ATS competente per territorio, mediante presentazione diretta, invio postale con raccomandata con avviso di ricevimento, posta elettronica certificata (PEC). La trasmissione alla Regione deve avvenire esclusivamente tramite PEC.
All'istanza di accreditamento, unicamente per la ATS, devono essere allegati dichiarazioni sostitutive di certificazioni o atti notori, attestazioni ed elaborati tecnici, necessari a comprovare la sussistenza dei requisiti soggettivi, strutturali e tecnologici, organizzativi e gestionali previsti dal presente provvedimento e dalla normativa vigente per la specifica tipologia di unità d'offerta.
La presentazione dell'istanza di accreditamento può avvenire:
- contestualmente alla presentazione della SCIA, ovvero con una SCIA cosiddetta contestuale, presentata con le stesse modalità di cui al precedente paragrafo 2.4;
- successivamente, in presenza di un'attività già abilitata o autorizzata all'esercizio.
## 3.2. Procedimento di accreditamento
La ATS procede a verificare il possesso dei requisiti previsti tramite analisi documentale e visita in loco, e qualora le verifiche si concludano con esito positivo, adotta, entro sessanta giorni dal ricevimento dell'istanza, il provvedimento di parere positivo per l'accreditamento o di modifica dello stesso, sulla base di attestazione del possesso di ogni requisito.
Nel caso invece di accertata carenza o di mancato mantenimento di un requisito, fatte salve le eventuali responsabilità di natura civile e penale e l'applicazione delle dovute sanzioni amministrative previste dall'articolo 27 della legge regionale n. 33/2009 e s.m.i., la ATS:
- emette un atto di diffida, imponendo al gestore di ottemperare alle prescrizioni impartite entro un congruo termine, che non può essere superiore a sessanta giorni;
- accertato l'assolvimento delle prescrizioni, adotta il provvedimento di parere positivo per l'accreditamento o la modifica dello stesso;
- decorso invece infruttuosamente il termine della diffida, adotta il provvedimento di parere negativo al rilascio dell'accreditamento;
Qualora l'accertamento della mancanza dei requisiti di esercizio o di accreditamento sia tale da comportare un grave rischio per la salute dei cittadini, la ATS emette la diffida ad ottemperare ai requisiti carenti e dispone contestuale ed immediato divieto di prosecuzione dell'attività e, per le unità d'offerta accreditate, atto di proposta di sospensione dell'accreditamento per un periodo minimo di tre giorni ed un massimo di centottanta. In tale eventualità gravano in capo al soggetto gestore tutti gli adempimenti e i relativi oneri per l'idonea collocazione degli utenti in altre unità d'offerta, in raccordo con la ATS, gli utenti stessi e le loro famiglie (o i tutori o gli amministratori di sostegno) e i Comuni di residenza degli utenti.
Tutti i provvedimenti adottati dalla ATS devono essere trasmessi alla Regione e al soggetto gestore entro cinque giorni lavorativi dalla loro adozione.
La Regione, a seguito di ricevimento dei provvedimenti di parere, procede, entro i successivi sessanta giorni, alla emissione del provvedimento relativo all'accreditamento con iscrizione/aggiornamento della posizione dell'unità d'offerta nel registro informatizzato delle unità d'offerta sociosanitarie accreditate, dandone comunicazione alla ATS e al soggetto gestore interessato.
Entro sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento regionale, il soggetto gestore deve avviare l'attività oggetto di accreditamento con l'effettiva presa in carico di utenti, dandone comunicazione alla ATS competente.
La ATS esegue un ulteriore sopralluogo, senza preavviso, al fine di verificare il mantenimento dei requisiti, entro novanta giorni dalla comunicazione del provvedimento regionale.
Dell'esito del sopralluogo la ATS dà comunicazione entro cinque giorni alla Regione con l'invio del relativo verbale.
Nei casi in cui il sopralluogo post accreditamento si concluda con esito negativo, fatte salve le responsabilità di natura civile e penale e l'applicazione delle dovute sanzioni amministrative previste dall'articolo 27 della legge regionale n. 33/2009 e s.m.i., si applica la seguente procedura:
- ATS emette un atto di diffida, imponendo al gestore di ottemperare alle prescrizioni impartite entro un congruo termine, che non può essere superiore a trenta giorni;
- accertato l'assolvimento delle prescrizioni la ATS comunica alla Regione e al soggetto gestore l'esito positivo della verifica;
- decorso invece infruttuosamente il termine della diffida, adotta il provvedimento di proposta di sospensione dell'accreditamento per un periodo minimo di tre e massimo di centottanta giorni, durante il quale il soggetto gestore è tenuto ad adeguarsi alle prescrizioni;
- al termine della sospensione di accreditamento disposta dalla Regione, accertato l'assolvimento delle prescrizioni, la ATS comunica alla Regione e al soggetto gestore l'esito positivo della verifica;
- nel caso di ulteriore mancato adeguamento, ovvero in caso di fatti di accertata gravità, la ATS adotta il provvedimento di proposta di revoca dell'accreditamento.
Qualora l'accertamento della mancanza dei requisiti di esercizio o di accreditamento sia tale da comportare un grave rischio per la salute dei cittadini, la ATS emette la diffida ad ottemperare ai requisiti carenti e dispone contestuale ed immediato divieto di prosecuzione dell'attività e proposta di sospensione dell'accreditamento per un periodo minimo di tre giorni ed un massimo di centottanta. In tale eventualità gravano in capo al soggetto gestore tutti gli adempimenti e i relativi oneri per l'idonea collocazione degli utenti in altre unità d'offerta, in raccordo con la ATS, gli utenti stessi e le loro famiglie (o i tutori o gli amministratori di sostegno) e i Comuni di residenza degli utenti.
Nel caso in cui il sopralluogo post accreditamento si concluda con la constatazione che l'attività con l'effettiva presa in carico degli utenti non sia ancora iniziata, la ATS adotta entro 30 giorni il provvedimento di proposta di decadenza dell'accreditamento.
Tutti i provvedimenti adottati dalla ATS devono essere trasmessi alla Regione e al soggetto gestore entro cinque giorni lavorativi dalla loro adozione.
La Regione, a seguito di ricevimento dei provvedimenti, procede, entro i successivi sessanta giorni, ad emettere provvedimento relativo all'accreditamento dell'unità d'offerta con iscrizione/aggiornamento del registro informatizzato delle unità d'offerta sociosanitarie accreditate dandone comunicazione alla ATS e al soggetto gestore interessato.
## 3.3. Effetti giuridici dell'accreditamento
Il procedimento di accreditamento si perfeziona all'atto dell'iscrizione nel registro regionale delle strutture accreditate.
Il soggetto gestore è tenuto, già dal momento di presentazione della SCIA contestuale o della richiesta di accreditamento, a dimostrare il possesso di tutti requisiti previsti per l'accreditamento dell'unità di offerta, indipendentemente dall'effettiva presenza di utenti. Lo standard di personale è invece assicurato in relazione alla progressiva presa in carico di utenti.
L'accreditamento dell'unità di offerta comporta l'obbligo per il soggetto gestore di mantenere i requisiti di esercizio e accreditamento previsti dal presente provvedimento e dalla normativa per la specifica tipologia di unità d'offerta.
Il soggetto gestore accreditato è tenuto a:
- assolvere il debito informativo prescritto dalla Regione;
- garantire alla ATS, che esercita ai sensi della normativa regionale i compiti di vigilanza e controllo sulle unità d'offerta: l'accesso a tutti i locali della struttura; l'accesso alla documentazione relativa al rapporto di accreditamento o, comunque, rilevante ai fini dell'esercizio dell'unità di offerta; la possibilità di intraprendere ogni ulteriore esame finalizzato a verificare l'allineamento della gestione reale a quanto dichiarato nei diversi documenti prodotti; la facoltà di assumere informazioni dirette dal personale, dagli ospiti e dai loro familiari;
- rispettare le procedure previste nei casi di variazione del soggetto gestore.
## 3.4. Perizia asseverata
Per presentare istanza di accreditamento, si conferma la possibilità da parte del soggetto gestore di attestare i requisiti di accreditamento mediante perizia asseverata, secondo le modalità previste con la D.G.R. del 7 febbraio 2005, n. 20465, "Ulteriori determinazioni procedurali in ordine ai percorsi di semplificazione per le unità d'offerta sociosanitarie".
## 3.5. Voltura dell'accreditamento
Il trasferimento dell'accreditamento da un soggetto gestore a un altro è subordinato all'emanazione di un provvedimento di voltura da parte di Regione, previo favorevole parere dell'ATS, finalizzato ad attestare la sussistenza dei requisiti soggettivi del soggetto gestore subentrante.
Non è ammessa la voltura di unità d'offerta non funzionanti.
Il soggetto gestore subentrante attiva il procedimento attraverso la presentazione di un'istanza alla Regione e alla ATS competente per territorio, utilizzando l'apposita modulistica regionale, mediante presentazione diretta, invio postale con raccomandata con avviso di ricevimento, posta elettronica certificata (PEC). La trasmissione alla Regione deve avvenire esclusivamente tramite PEC.
All'istanza di voltura dell'accreditamento, unicamente per la ATS, deve essere allegata la seguente documentazione:
- il contratto e/o l'atto unilaterale di cessione, in relazione al quale il nuovo soggetto subentra nella gestione dell'unità d'offerta, la cui efficacia è comunque subordinata all'adozione del provvedimento di voltura dell'accreditamento;
- per l'ipotesi in cui l'immobile non sia di proprietà del soggetto gestore: dichiarazione del proprietario che attesti che non sussistono impedimenti al subentro del nuovo soggetto nel godimento dell'immobile e al trasferimento dell'accreditamento (come ad esempio vincoli derivanti da finanziamento pubblico per la realizzazione o la ristrutturazione dell'immobile ove è esercitata l'unità d'offerta);
- attestazione, da parte del soggetto subentrante, del possesso dei requisiti soggettivi di esercizio, di accreditamento e, qualora il soggetto uscente sia titolare di contratto con la ATS, anche dei requisiti soggettivi per la sottoscrizione del contratto;
- dichiarazione di impegno del soggetto subentrante a garantire il mantenimento dei requisiti organizzativi e gestionali, strutturali e tecnologici, di esercizio e di accreditamento;
- dichiarazione di impegno del soggetto uscente a garantire la continuità dell'attività sino all'adozione del provvedimento di voltura.
Il richiedente non è tenuto a produrre, se non in caso di loro modifica, i documenti che attestano il possesso dei requisiti di carattere strutturale.
Entro sessanta giorni dalla presentazione dell'istanza, la ATS procede a verificare il possesso dei requisiti soggettivi e, in caso di esito positivo, adotta il provvedimento di parere favorevole alla voltura dell'accreditamento, attestante il possesso dei requisiti soggettivi del nuovo soggetto gestore. Qualora le verifiche si concludano con esito negativo, la ATS adotta il provvedimento di parere negativo alla voltura dell'accreditamento.
Entro cinque giorni lavorativi dalla loro adozione, tutti i provvedimenti adottati dalla ATS devono essere trasmessi al soggetto gestore e alla Regione che procede ad emettere il provvedimento di voltura, entro i successivi sessanta giorni con aggiornamento del registro informatizzato delle unità di offerta sociosanitarie accreditate, dandone comunicazione alla ATS e al soggetto interessato.
La ATS, entro novanta giorni dalla comunicazione del provvedimento di voltura con aggiornamento del registro regionale, effettua una visita di vigilanza presso l'unità d'offerta, al fine di verificare il mantenimento dei requisiti, con particolare attenzione ai requisiti organizzativi e gestionali.
Le unità d'offerta realizzate con finanziamenti pubblici di natura regionale o statale mantengono, anche in caso di voltura, il vincolo di destinazione.
Ai fini di quanto sopra, il soggetto pubblico proprietario dell'immobile nel quale viene esercitata l'attività di un'unità d'offerta e che intenda affidare la gestione dell'attività, regola i propri rapporti con l'affidatario tramite l'inserimento nel relativo capitolato di condizioni volte a garantire:
- il rispetto di tutti i requisiti di esercizio e di accreditamento;
- l'osservanza delle condizioni di accesso alla sottoscrizione dell'eventuale contratto con la ATS, previste dalla normativa;
- la corretta gestione dell'unità d'offerta ai sensi della vigente normativa nazionale e regionale.
Il soggetto pubblico deve inoltre espletare le procedure di affidamento a terzi in modo da garantire che la gestione dell'attività prosegua con continuità tra un gestore e il successivo.
L'affidatario provvede direttamente a presentare la richiesta di voltura dell'accreditamento, dando così attivazione alla procedura descritta sopra. La documentazione richiesta viene integrata con il capitolato e l'atto di affidamento.
## 3.6. Sospensione o revoca dell'accreditamento
Fatte salve le responsabilità di natura civile e penale, nonché le sanzioni dovute al mancato rispetto di altre normative regionali o nazionali, le unità d'offerta sociosanitarie incorrono nella sospensione o revoca dell'accreditamento, previa diffida da parte della ATS ad adempiere entro un congruo termine (vedi paragrafo 3.2.), nei seguenti casi:
- quando l'attività sia esercitata in mancanza dei requisiti minimi;
- quando non venga garantito il mantenimento di uno o più requisiti di accreditamento;
- quando non venga ottemperato il debito informativo nei confronti di Regione o ATS;
Decorso infruttuosamente il termine della diffida, la ATS adotta entro trenta giorni il provvedimento di proposta di sospensione dell'accreditamento per un periodo minimo di tre e massimo di centottanta giorni dandone comunicazione sia alla Regione, che procede all'emissione di un provvedimento di sospensione con registrazione sul registro regionale, che al soggetto gestore.
Al termine della sospensione, accertato l'assolvimento delle prescrizioni la ATS comunica entro cinque giorni lavorativi alla Regione e al soggetto gestore l'esito positivo della verifica.
Nel caso di ulteriore mancato adeguamento, ovvero in caso di fatti di accertata gravità, la ATS adotta entro trenta giorni il provvedimento di proposta di revoca dell'accreditamento.
Il riscontro delle violazioni di cui ai punti 1 e 2 contestate alla medesima unità d'offerta per la terza volta nel corso dell'anno solare, comporta la diffida ad ottemperare con contestuale e immediata emissione del provvedimento di proposta di sospensione dell'accreditamento da parte di ATS.
Entro cinque giorni lavorativi dalla loro adozione, tutti i provvedimenti adottati dalla ATS devono essere trasmessi al soggetto gestore e alla Regione che procede ad emettere l'atto relativo all'accreditamento entro i successivi sessanta giorni con aggiornamento del registro informatizzato delle unità di offerta sociosanitarie accreditate dandone comunicazione alla ATS e al soggetto interessato.
## 3.7. Decadenza dell'accreditamento
Si incorre nella decadenza dell'accreditamento nei casi di cessazione o di mancato avvio dell'attività.
- Cessazione dell'attività: la proposta di decadenza è disposta dalla ATS a seguito di comunicazione da parte del soggetto gestore. La ATS verifica la salvaguardia della continuità assistenziale degli utenti e ne dà comunicazione in Regione. Qualora la cessazione dell'attività derivi da una decisione del soggetto gestore, viene fissato un termine di preavviso minimo di novanta giorni, fatta salva diversa valutazione della ATS competente. Gravano in capo al soggetto gestore tutti gli adempimenti e i relativi oneri per l'idonea collocazione degli utenti in altre unità d'offerta, in raccordo con la ATS, gli utenti stessi, le loro famiglie, eventuali tutori o amministratori di sostegno e i Comuni di residenza. La proposta di decadenza da parte di ATS può esitare anche dall'accertamento d'ufficio della mancata attività, per assoluta mancanza di prese in carico di utenti, da almeno un trimestre.
- Mancato avvio dell'attività: la proposta di decadenza viene disposta dalla ATS nel caso in cui nel corso del sopralluogo post accreditamento verifichi che l'attività non sia stata avviata con l'effettiva presa in carico di utenti.
Entro cinque giorni lavorativi dalla loro adozione, tutti i provvedimenti adottati dalla ATS devono essere trasmessi al soggetto gestore e alla Regione che procede ad emettere il provvedimento relativo all'accreditamento, entro i successivi sessanta giorni, con aggiornamento del registro informatizzato delle unità di offerta sociosanitarie accreditate, dandone comunicazione alla ATS e al soggetto interessato.
## 3.8. Riconoscimento di ente unico
Il soggetto gestore di più unità d'offerta sociosanitarie accreditate, anche di diversa tipologia, può chiedere il riconoscimento di ente unico gestore.
Non è ammesso richiedere l'inserimento nell'Ente Unico di una unità d'offerta non funzionante.
Il riconoscimento di ente unico gestore di più unità d'offerta cambia la definizione di unità d'offerta, che diventa il complesso di tutte le unità d'offerta afferenti all'ente gestore.
L'ente unico è costituito da una parte o da tutte le unità d'offerta afferenti ad un unico soggetto gestore. Il riconoscimento di ente unico pur costituendo una semplificazione amministrativa, implica un processo di profonda revisione organizzativa da parte del soggetto gestore, che può essere attuato gradualmente per le proprie unità d'offerta e pertanto la richiesta di riconoscimento non deve necessariamente comprendere tutte le unità d'offerta in capo al soggetto gestore.
L'ente unico è un soggetto gestore di più unità d'offerta accreditate sul territorio regionale che agisce in modo uniforme attraverso l'adozione di protocolli assistenziali e procedure operative omogenee (come ad esempio la gestione dei reclami, la rilevazione della qualità percepita, i contratti d'ingresso con gli utenti, la progettazione e l'erogazione dell'attività formativa, ecc.).
Il legale rappresentante del soggetto gestore, pubblico o privato, o altro soggetto munito di idonei poteri, di più unità d'offerta accreditate sul territorio regionale, può presentare alla Regione e alle ATS sul cui territorio insistono le unità d'offerta interessate istanza di riconoscimento quale ente unico, compilando la specifica modulistica regionale che comprende l'autocertificazione di assolvimento a livello di ente unico dei requisiti organizzativi e gestionali generali di esercizio e di accreditamento.
La ATS titolare del procedimento di verifica viene automaticamente individuata, di norma, in quella sul cui territorio l'ente unico gestore svolge in modo prevalente la propria attività, ovvero dispone del budget di entità maggiore.
La ATS competente provvede entro sessanta giorni dalla presentazione dell'istanza ad effettuare la verifica, ad attestare il possesso dei requisiti e a trasmettere il provvedimento di attestazione alla Regione e al soggetto gestore.
Sulla base dell'attestazione della ATS, la Regione dispone, entro trenta giorni il riconoscimento di ente unico gestore, con provvedimento della competente Direzione Generale.
## 3.9 Verifiche preliminari per procedimenti di voltura dell'accreditamento e di riconoscimento di Enti Unici.
Per le istanze di voltura dell'accreditamento e di riconoscimento/modifica di Enti Unici, si ribadisce che, in ipotesi di UdO non funzionante, non è ammessa la voltura della gestione, né è ammesso ricomprendere la UdO inattiva all'interno di un Ente Unico.
Si evidenzia che, ai fini della verifica del funzionamento dell'unità di offerta, si deve fare riferimento all'effettiva presa in carico di utenti.
L'ATS pertanto, nel corso delle istruttorie relative ai procedimenti in questione, deve procedere:
- alla verifica dell'effettivo funzionamento dell'UdO, con presa in carico di utenti;
- nell'ipotesi di verifica di non funzionamento da almeno un trimestre, avviare la procedura di decadenza dell'accreditamento.
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1. Premessa
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L'esercizio e l'accreditamento delle unità d'offerta sociosanitarie sono disciplinati dal presente provvedimento ai sensi degli articoli 15 e 16 della legge regionale 12 marzo 2008, n. 3, Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario e dell'articolo 9 della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33, Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità.
Il presente allegato disciplina i requisiti generali (soggettivi, organizzativi e gestionali, strutturali e tecnologici) di esercizio e di accreditamento delle unità d'offerta sociosanitarie. I requisiti minimi generali per l'esercizio sono definiti dal D.P.R. 14 gennaio 1997, Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni e alle Provincie autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie, per le strutture pubbliche e private. Per l'accreditamento il presente provvedimento prevede ulteriori requisiti generali. I requisiti di esercizio e di accreditamento specifici delle diverse unità d'offerta sociosanitarie sono definiti dalla vigente normativa regionale, compatibilmente con quanto disposto con il presente provvedimento.
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2. Requisiti generali per l'esercizio
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## 2.1. Requisiti soggettivi
Il legale rappresentante dell'ente gestore dell'unità d'offerta sociosanitaria, nonché gli altri soggetti di cui al Libro II del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010 n. 136, devono dichiarare l'insussistenza di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all'articolo 67, comma 2, del medesimo decreto legislativo.
In caso di variazione dei soggetti di cui sopra, le relative comunicazioni devono pervenire alla ASL competente entro trenta giorni dalla variazione.
I legali rappresentanti di enti locali e di ASL che gestiscono direttamente unità d'offerta sociosanitarie, non devono produrre il certificato di cui sopra, in quanto soggetti a specifica normativa di riferimento.
## 2.2. Requisiti organizzativi e gestionali
I requisiti organizzativi e gestionali del D.P.R. 14/1/1997 sono declinati come segue in considerazione della specificità del comparto sociosanitario.
Ove prevista un'evidenza documentale, il soggetto gestore ha facoltà di adottare un unico documento complessivo o più documenti specifici, formalmente corretti (ovvero datati e approvati).
I documenti, le procedure e i protocolli assistenziali adottati sono aggiornati ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità e comunque con una periodicità non superiore al triennio.
### 2.2.1. Politica, obiettivi e attività
#### a) Documento organizzativo
Il soggetto gestore adotta un documento nel quale sono descritti:
- la missione dell'organizzazione e i valori cui si ispira;
- le politiche complessive (i campi prioritari di azione e i metodi adottati per raggiungere gli obiettivi);
- gli obiettivi in relazione alla singola unità d'offerta, specificando i servizi erogati e la popolazione potenzialmente interessata;
- l'organizzazione interna dell'unità d'offerta, comprendente l'organigramma, i livelli di responsabilità (in particolare per le aree sanitarie), le modalità di erogazione del servizio, le prestazioni erogate o le attività eseguite, individuando anche un referente per i rapporti con gli uffici che sul territorio si occupano di protezione giuridica e di servizi sociali (uffici di protezione giuridica delle ASL, comuni, centri per l'assistenza domiciliare o altri).
#### b) Piano di lavoro
Il soggetto gestore definisce annualmente il piano di lavoro che comprende la tipologia e il volume di attività previste e il conseguente piano organizzativo.
#### c) Materiale informativo
I soggetti gestori si dotano di carta dei servizi nella quale, fatte salve le eventuali indicazioni specifiche definite per le singole unità d'offerta, sono definite le modalità per il concreto esercizio dei diritti dei cittadini, nonché i criteri per l'accesso alle prestazioni e le modalità di erogazione delle stesse, comprese le tipologie di rette applicate e il dettaglio degli eventuali costi aggiuntivi per prestazioni specifiche.
### 2.2.2. Struttura organizzativa
#### a) Politiche di gestione delle risorse umane ed economiche
Il soggetto gestore definisce ed esplicita l'organizzazione e le politiche di gestione delle risorse umane ed economiche per le attività ambulatoriali e per quelle di ricovero a ciclo continuativo e diurno.
#### b) Continuità assistenziale
Il soggetto gestore garantisce la continuità dell'assistenza in relazione alla tipologia e alla complessità assistenziale dell'utenza trattata e ai diversi regimi assistenziali (residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale, domiciliare), in caso di urgenze o eventi imprevisti (clinici, organizzativi, tecnologici). In caso di trasferimento, il soggetto gestore mette a disposizione tutte le informazioni inerenti il percorso dell'utente inserito nella propria struttura.
### 2.2.3. Gestione delle risorse umane
#### a) Documento relativo alla gestione delle risorse umane
Il soggetto gestore definisce il fabbisogno di personale in un documento che prevede:
- la descrizione quantitativa e qualitativa delle risorse umane ritenute necessarie alla gestione dell'unità d'offerta, declinando i profili professionali impiegati nelle singole unità d'offerta;
- la reperibilità (medica o di altra qualifica) laddove prevista per la specifica unità d'offerta. La reperibilità non può essere esclusivamente telefonica, ma l'operatore reperibile deve essere nelle condizioni di raggiungere la struttura di norma entro trenta minuti.
#### b) Composizione dell'organico del personale
Lo standard quantitativo e qualitativo di personale è definito dalla normativa regionale specifica per ogni tipologia di unità d'offerta. Per il possesso dello standard di personale:
- gli standard minimi, laddove sono settimanali, devono essere effettivamente garantiti in ogni settimana dell'anno e da tutte le figure previste a standard per le diverse unità d'offerta;
- lo standard di personale deve essere rapportato alle giornate di effettiva presenza degli utenti;
- il personale è in possesso dei titoli professionali prescritti, compresa l'eventuale iscrizione ai relativi albi, o delle qualifiche individuate dalla normativa vigente;
- possono essere rendicontate solo le ore di effettiva presenza in servizio attivo, con esclusione di ogni forma di reperibilità o delle cosiddette "guardie notturne passive";
- possono rientrare nel computo degli standard le ore dedicate ad attività di coordinamento finalizzate a garantire interventi sull'utenza (riunioni di équipe, rapporti di consegna), nonché le ore dedicate alla formazione, sia quella obbligatoria per legge che quella strettamente attinente alla funzione svolta.
Qualora il soggetto gestore si avvalga di personale religioso, anche residente nella struttura, per l'assistenza all'utente, detto personale deve essere in possesso dei requisiti professionali richiesti e non superare il limite di settantacinque anni di età. Ai fini del computo dello standard è possibile rendicontare un orario massimo di quarantotto ore settimanali per un massimo di quarantotto settimane all'anno.
Il personale volontario può essere rendicontato come standard solo quando previsto dalla specifica normativa, in misura non prevalente rispetto al restante personale. Solo in questo caso (personale volontario rendicontato a standard) deve essere in possesso dei requisiti professionali eventualmente richiesti, appartenere ad associazioni di volontariato iscritte nell'apposito registro e convenzionate con la struttura dove svolge la propria attività. Negli altri casi (volontari non rendicontati a standard) deve comunque essere prevista una formalizzazione dei rapporti tra la struttura e l'associazione o il singolo volontario.
Il personale tirocinante non può essere rendicontato ai fini del calcolo dello standard assistenziale previsto.
Gli operatori sociosanitari (OSS) possono essere rendicontati ai fini dello standard solo se contrattualmente inquadrati con tale profilo professionale. Nel caso un operatore sia inquadrato come ausiliario socio assistenziale (ASA), anche se in possesso del titolo di OSS, deve essere rendicontato come ASA ed impiegato per le corrispondenti mansioni.
#### c) Piano annuale di formazione e aggiornamento del personale
Il soggetto gestore adotta un piano annuale di formazione e aggiornamento del personale, con indicazione del relativo referente.
#### d) Procedure per l'inserimento di nuovo personale
Il soggetto gestore adotta una procedura operativa per l'inserimento del personale di nuova acquisizione.
### 2.2.4. Gestione delle risorse tecnologiche
La corretta gestione delle risorse tecnologiche destinate all'assistenza e cura prevede:
- l'adozione di una procedura di programmazione degli acquisti delle apparecchiature biomediche e dei dispositivi medici;
- la redazione di un inventario annuale delle apparecchiature biomediche;
- l'adozione di un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature biomediche;
- l'adozione di procedure per garantire l'uso sicuro, appropriato ed economico delle apparecchiature biomediche.
### 2.2.5. Gestione, valutazione e miglioramento della qualità, regolamenti interni
Il soggetto gestore assicura quanto segue:
#### a) Programma annuale di valutazione e miglioramento delle attività
Il programma annuale di valutazione e miglioramento delle attività riguarda i processi di erogazione dei servizi e delle prestazioni, selezionati in rapporto alle priorità individuate, favorendo il coinvolgimento del personale.
#### b) Struttura o responsabile delle attività di valutazione e miglioramento della qualità
Il soggetto gestore identifica una struttura organizzativa o un responsabile che presiede alle attività di valutazione e miglioramento della qualità.
#### c) Rilevazione del grado di soddisfazione dell'utenza
Il soggetto gestore adotta sistemi di rilevazione del grado di soddisfazione da parte degli utenti o dei familiari.
#### d) Documentazione sociosanitaria
Il fascicolo socio assistenziale e sanitario (FASAS) è l'insieme unitario della documentazione sociosanitaria relativa all'assistito. Il FASAS si articola in diverse sezioni atte a rendere evidenza del progetto di presa in carico dell'utente, degli interventi pianificati ed attuati, nel rispetto della situazione individuale e relazionale dell'utente, assicurati dall'unità d'offerta.
Il FASAS non è necessario per gli utenti che usufruiscono di mono prestazioni, come ad esempio le visite ginecologiche, i pap test, i colloqui di consultazione presso il consultorio, i prelievi a domicilio, la sostituzione dei cateteri vescicali e la somministrazione della terapia insulinica nell'ADI.
Il FASAS è comprensivo delle seguenti sezioni:
- sezioni anamnestiche compilate dai singoli professionisti coinvolti nel percorso assistenziale;
- sezione relativa all'analisi e alla valutazione della situazione del singolo utente e, dove necessario e opportuno, del suo contesto familiare. Tale sezione, costantemente aggiornata, comprende la documentazione riferita ad aspetti sanitari, assistenziali e psicosociali che attestino le valutazioni cliniche, relazionali e delle abilità funzionali dell'utente. In particolare, dovrà contenere:
- l'indicazione degli strumenti validati in uso per le valutazioni (scale di valutazione);
- le valutazioni dei diversi professionisti in funzione del bisogno rilevato, coinvolgendo tutte o alcune delle seguenti aree: medica, psicologica, sociale, infermieristica, riabilitativa, educativo- animativa, dell'assistenza tutelare;
- sezione relativa al percorso dell'utente nell'unità d'offerta, per dare evidenza della progettazione, della pianificazione e dell'attuazione degli interventi, dei protocolli assistenziali e delle procedure adottati nelle diverse aree interessate e sopra individuate. Costituiscono parte indispensabile di tale sezione: il progetto individuale (PI) relativo all'assistito, che nella riabilitazione assume il nome di progetto riabilitativo individuale (PRI); la pianificazione degli interventi con il piano assistenziale individuale (PAI) o piano educativo individuale (PEI) o programma riabilitativo individuale (pri); il diario; i fogli unici di terapia farmacologica qualora necessaria;
- sezione della modulistica relativa alla tutela della privacy; al consenso informato per gli specifici atti sanitari proposti; alla tutela giuridica della persona, se attivata.
Il progetto individuale (PI), che nella riabilitazione assume il nome di progetto riabilitativo individuale (PRI), sulla base della valutazione dei bisogni emersi, definisce le aree di intervento ed esplicita, in ogni area individuata, gli obiettivi perseguibili. Ne costituiscono quindi elementi essenziali:
- la sintesi dei bisogni come esito della valutazione multidimensionale;
- l'individuazione dell'area di intervento;
- la descrizione degli obiettivi della presa in carico;
- l'individuazione di indicatori misurabili relativi agli obiettivi;
- la definizione dei tempi di verifica per i singoli obiettivi.
Fornisce inoltre evidenza dell'avvenuta informazione e condivisione con l'assistito o l'avente titolo, con il familiare o il caregiver.
Per i soli utenti che usufruiscono di mono prestazioni (come ad esempio le visite ginecologiche, i pap test, i colloqui di consultazione presso il consultorio, i prelievi a domicilio, la sostituzione dei cateteri vescicali e la somministrazione della terapia insulinica nell'ADI) non si rende necessaria la predisposizione di un progetto individuale.
Il progetto individuale deve essere predisposto entro trenta giorni dall'accoglienza e presa in carico dell'utente, salvo diversa indicazione nella normativa specifica delle unità d'offerta e con riguardo alla peculiarità delle casistiche trattate nell'ADI, nell'ADI per le cure palliative e nell'hospice. Per i consultori e i servizi ambulatoriali per le dipendenze, dove la fase valutativa potrebbe protrarsi oltre i trenta giorni, il soggetto gestore è comunque tenuto, entro trenta giorni dall'accoglienza e presa in carico dell'utente, all'elaborazione di un progetto individuale provvisorio che descrive e formalizza il percorso valutativo posto in essere. A seguito del percorso valutativo, che viene attuato in tempi congrui e in funzione delle tempistiche definite dal progetto individuale provvisorio, viene quindi elaborato il progetto individuale definitivo.
Il progetto individuale deve dare atto delle rivalutazioni, che devono svolgersi ogni qualvolta si renda necessario e comunque con una periodicità non superiore a sei mesi.
Sulla base del progetto individuale viene redatta la pianificazione degli interventi che, a seconda della tipologia di utenza trattata, assume le forme del piano assistenziale individuale (PAI) o del piano educativo individuale (PEI) o del programma riabilitativo individuale (pri).
La pianificazione prevede:
- la descrizione degli obiettivi individuati per le diverse aree di intervento;
- la definizione degli interventi e delle modalità di attuazione (come? con quale intensità? dove? per quanto tempo?);
- l'individuazione dell'équipe o degli operatori coinvolti;
- la declinazione delle attività di monitoraggio degli obiettivi e dei tempi previsti;
- l'evidenza della eventuale sospensione o interruzione degli interventi e le relative motivazioni;
- la verifica del raggiungimento degli obiettivi individuati.
Per quanto riguarda l'ADI, il piano assistenziale individuale deve dare evidenza dell'informazione e della condivisione con l'assistito o l'avente titolo, con il familiare o il caregiver.
Una prima pianificazione degli interventi, anche se provvisoria e recante almeno una registrazione della fase di accoglienza nell'unità d'offerta, deve essere adottata in tempi brevi rispetto al primo accesso dell'utente, fatto salvo quanto indicato delle specifiche normative delle tipologie di unità d'offerta. Per quanto riguarda l'hospice la pianificazione degli interventi coincide con la redazione del diario.
Il diario può assumere diverse denominazioni in funzione delle professionalità coinvolte (a titolo esemplificativo: diario clinico-assistenziale, diario infermieristico, diario educativo-animativo, etc.) È però rilevante che, qualora esistano più sezioni del diario redatte da diverse figure professionali, queste siano tutte collocate nel FASAS e costituiscano parti integranti e sostanziali di un unico diario personale.
Il diario riporta:
- tutti gli eventi riguardanti l'evoluzione della presa in carico, con particolare riferimento alle variazioni delle condizioni dell'utente;
- le prescrizioni mediche di carattere diagnostico e terapeutico;
- gli interventi preventivi, terapeutici, farmacologici, assistenziali, riabilitativi, educativi, animativi, psicologici effettuati in relazione alla pianificazione degli interventi (di cui al PAI, al PEI o al pri). Nelle strutture residenziali e semiresidenziali, per le prestazioni routinarie di ASA e OSS di assistenza nelle principali attività della vita quotidiana (alzarsi, lavarsi, vestirsi, alimentarsi, evacuare), deve essere data evidenza unicamente delle prestazioni non effettuate o la cui esecuzione è risultata difforme, sia in termini di tipologia che di modalità di erogazione, da quanto previsto nella pianificazione degli interventi. Per quanto riguarda le attività educative e animative di gruppo, se previste nelle singole progettazioni individuali, deve essere data unicamente evidenza della mancata frequenza da parte dell'utente rispetto alla pianificazione degli interventi, ovvero di particolari comportamenti o reazioni durante la realizzazione di tali attività. La partecipazione ad attività educative e animative di gruppo deve essere però documentabile secondo le modalità organizzative individuate dall'unità d'offerta;
- le motivazioni a supporto di eventuali prestazioni previste ma non erogate, o erogate in modalità differenti rispetto a quanto pianificato e le eventuali modifiche motivate al piano assistenziale.
Ogni registrazione nel diario deve essere corredata di data, ora e firma dell'estensore (o sigla, se esiste un registro aziendale delle sigle). Il redattore deve essere sempre identificabile.
Per quanto riguarda specificamente l'ADI, ogni registrazione deve essere controfirmata anche dall'utente o dal caregiver. A conclusione degli interventi previsti dal profilo ADI assegnato, nel diario devono essere sinteticamente annotati gli esiti degli stessi (chiusura dell'intervento, necessità di una rivalutazione, ecc.)
#### e) Procedure e protocolli
Il soggetto gestore predispone:
- procedure e protocolli per i processi assistenziali più rilevanti per la specifica unità d'offerta, con relativo piano di diffusione e di attuazione. Le unità d'offerta sociosanitarie danno evidenza dell'effettivo utilizzo di procedure e protocolli previsti dalle specifiche norme di riferimento, nonché dell'adozione di ulteriori procedure e protocolli necessari a fornire una adeguata assistenza alla tipologia di utenza trattata. Per tutte le procedure e i protocolli assistenziali adottati deve essere previsto un aggiornamento ogni qualvolta si renda necessario e comunque con periodicità almeno triennale;
- procedure e protocolli relativi all'approvvigionamento, conservazione e smaltimento dei farmaci;
- procedure e protocolli che garantiscano la tracciabilità della somministrazione dei farmaci;
- procedure e regolamenti per lo svolgimento delle principali attività di supporto tecnico o amministrativo, in particolare:
- criteri e modalità di accesso dell'utente (programmazione delle liste d'attesa, accoglimento e registrazione);
- modalità di prelievo, conservazione e trasporto dei materiali organici da sottoporre ad accertamento;
- modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti ed accessori;
- pulizia e sanificazione degli ambienti;
- modalità di compilazione, conservazione, archiviazione del FASAS e di ogni altra documentazione comprovante l'attività sociosanitaria erogata.
Tutto il personale tenuto all'applicazione di quanto previsto dalle diverse procedure deve essere portato a conoscenza del loro contenuto.
### 2.2.6. Sistema informativo
Il sistema informativo è rivolto alla raccolta, elaborazione e archiviazione dei dati di struttura, processo ed esito, con le seguenti finalità:
- sostanziare e ridefinire le politiche e gli obiettivi dell'unità d'offerta e del soggetto gestore;
- fornire alle strutture organizzative il ritorno informativo necessario alle valutazioni di loro competenza;
- rispondere al debito informativo nei confronti di ASL e Regione Lombardia.
Il soggetto gestore individua i bisogni informativi, predispone le strutture organizzative e le strumentazioni necessarie a garantire la qualità dei dati.
Il soggetto gestore identifica nell'organigramma un responsabile del sistema informativo che presiede l'attività di raccolta, elaborazione e archiviazione dati.
Il soggetto gestore di unità d'offerta per le quali è prevista la compartecipazione economica da parte degli utenti, rilascia annualmente le certificazioni ai fini fiscali, in tempo utile per la presentazione dei modelli fiscali.
## 2.3. Requisiti strutturali e tecnologici
### 2.3.1. Titolo di godimento dell'immobile
Il soggetto gestore è tenuto a dichiarare il titolo di godimento dell'immobile destinato all'attività sociosanitaria, gli eventuali vincoli gravanti sullo stesso e la compatibilità dell'attività con eventuali vincoli esistenti sull'immobile stesso.
### 2.3.2. Requisiti dell'edificio destinato all'attività sociosanitaria
Tutte le unità d'offerta sociosanitarie devono essere in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia di:
- agibilità;
- protezione antisismica;
- protezione antincendio;
- protezione acustica;
- sicurezza elettrica e continuità elettrica;
- sicurezza anti infortunistica;
- igiene dei luoghi di lavoro;
- protezione dalle radiazioni ionizzanti;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- smaltimento rifiuti;
- condizioni microclimatiche;
- impianti di distribuzione dei gas;
- materiali esplodenti
In merito a tali requisiti si fa riferimento alle specifiche norme nazionali, regionali e locali.
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3. Requisiti generali per l'accreditamento
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Per l'accreditamento, oltre ai requisiti di esercizio di cui al paragrafo 2, si prescrivono i seguenti ulteriori requisiti.
## 3.1. Requisiti soggettivi
Il soggetto gestore deve possedere i seguenti requisiti:
- personalità giuridica con iscrizione nello specifico registro delle imprese o delle persone giuridiche private;
- regolarità della continuità gestionale e finanziaria;
- presenza dell'organo di controllo economico e relativa composizione (tipologia, nominativi e qualifiche dei componenti);
- assenza di stato di fallimento;
- assenza di liquidazione coatta;
- assenza di concordato preventivo;
- assenza di procedimenti per la dichiarazione di una di tali situazioni: fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo.
I requisiti di cui sopra, con eccezione di quanto alla lettera b), sono attestati annualmente entro il 31 gennaio di ogni anno, con dichiarazione sostitutiva di atto notorio o di certificazione resa dal legale rappresentante del soggetto gestore o dai procuratori speciali. Il soggetto gestore è tenuto a comunicare tempestivamente qualsiasi variazione intervenuta rispetto a tali requisiti.
Il requisito di cui alla lettera b) è attestato dalla relazione sull'ultimo bilancio approvato, in cui una società di revisione contabile ovvero l'organo di controllo con funzioni di revisione contabile dichiari in modo chiaro ed esplicito che il bilancio è stato redatto sulla base della corretta applicazione del principio della continuità aziendale e che non vi sono delle incertezze significative sulla continuità aziendale tali da doverne dare informativa in bilancio.
Per i soggetti gestori pubblici, per quanto attiene ai requisiti inerenti l'affidabilità economico finanziaria, si fa riferimento agli obblighi contabili e di controllo previsti dalle specifiche normative.
## 3.2. Requisiti organizzativi e gestionali
### 3.2.1. Politica, obiettivi e attività
Il soggetto gestore adotta il programma annuale di cui al paragrafo 2.2.1., lettera b), entro il primo trimestre di ciascun anno solare, definendo gli obiettivi e le attività nell'ambito delle specifiche aree di intervento. Per le nuove unità d'offerta il programma viene adottato entro novanta giorni dalla data di accreditamento. Il programma annuale tiene conto delle diverse tipologie di utenti, delle risorse umane disponibili e del loro utilizzo, dell'apporto del volontariato, del grado rilevato di soddisfazione degli utenti, delle osservazioni degli organi di vigilanza.
La programmazione si attua almeno nei seguenti ambiti, dove applicabili:
- educativo, di animazione, di socializzazione;
- coinvolgimento del territorio (associazioni, parrocchie, scuole, servizi di inserimento lavorativo, altri servizi territoriali, gruppi di auto mutuo aiuto);
- mantenimento delle abilità cognitive e motorie;
- educazione alla salute e promozione del benessere;
- sostegno delle famiglie e dei caregiver;
- miglioramento della qualità organizzativa e assistenziale nel rispetto dei principi di umanizzazione delle cure.
### 3.2.2. Struttura organizzativa
La Direzione garantisce la continuità dell'assistenza, oltre che secondo le modalità definite al punto 2.2.2., lettera b), prevedendo:
- le modalità di gestione degli eventuali trasferimenti interni all'unità d'offerta o presso altre unità d'offerta sociosanitarie o sanitarie;
- per i servizi domiciliari: la gestione di eventuali cambi del personale di riferimento;
- per i servizi residenziali e semiresidenziali: il rilascio all'utente, all'atto della dimissione o del trasferimento presso altro servizio, di una relazione di dimissione in cui siano evidenziati lo stato di salute, i trattamenti effettuati, l'eventuale necessità di trattamenti successivi e le informazioni utili al proseguimento del percorso assistenziale
### 3.2.3. Gestione delle risorse umane
#### a) Documento relativo alla gestione delle risorse umane
Il documento previsto per l'esercizio di cui al punto 2.2.3., lettera a), deve prevedere anche:
- i criteri di selezione del personale che includano, in particolare, la conoscenza della lingua italiana;
- le modalità di integrazione tra le figure professionali, i volontari e i tirocinanti eventualmente presenti.
#### b) Composizione dell'organico del personale
I soggetti accreditati sono tenuti all'osservanza della normativa vigente sulla incompatibilità relativamente al personale dipendente da aziende sanitarie e da strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private, del servizio sanitario nazionale.
Il soggetto gestore individua, con atto formale, un operatore dell'unità d'offerta al quale sono attribuiti i seguenti compiti:
- validare protocolli, procedure ed eventuali linee guida interne alla struttura, in materia sanitaria e verificarne la corretta applicazione;
- curare i rapporti con la ASL di riferimento per l'applicazione di iniziative di promozione della prevenzione, dell'educazione alla salute e della tutela sociosanitaria;
- vigilare sugli aspetti igienico-sanitari; sulla corretta compilazione della documentazione sociosanitaria; sulla corretta conservazione della documentazione sociosanitaria; sul rispetto della riservatezza dei dati sociosanitari; sulla corretta conservazione, somministrazione, smaltimento dei farmaci e dei materiali a scadenza; sulla gestione dei rifiuti pericolosi potenzialmente infetti e speciali pericolosi.
Per le RSA, le RSD, gli hospice e le strutture di degenza di cure intermedie tale figura deve essere un laureato in medicina e chirurgia, iscritto all'ordine professionale.
#### c) Piano annuale di formazione e aggiornamento del personale
Il piano annuale di formazione di cui al punto 2.2.3., lettera c), deve:
- assicurare la copertura del fabbisogno formativo di tutti gli operatori addetti all'assistenza in un arco di tempo triennale, sulla base delle esigenze specifiche rispetto all'utenza da assistere e su tematiche relative all'umanizzazione delle cure;
- prevedere per tutti gli operatori la formazione su tematiche relative alla comunicazione e alle tecniche di relazione con gli utenti e i caregiver anche rispetto alla gestione dei conflitti.
La formazione deve essere documentata in modo tale da rendere conoscibili i percorsi e i risultati. Per il personale che opera in libera professione, il soggetto gestore è tenuto ad acquisire la documentazione comprovante la formazione e l'aggiornamento svolti in relazione all'attività prestata.
#### Programmazione delle presenze del personale
Il soggetto gestore adotta un sistema di rilevazione delle presenze degli operatori per ogni specifica unità d'offerta. Definisce inoltre la programmazione settimanale o mensile delle attività giornaliere del personale, ivi compresi lo schema di distribuzione programmata degli orari di lavoro (turni per ogni profilo professionale nell'arco delle 12 o 24 ore o nell'arco dell'orario di apertura), i piani per le sostituzioni, per la rotazione, le ferie e i permessi del personale. Il personale in servizio deve essere identificabile mediante cartellino di riconoscimento.
### 3.2.4. Gestione, valutazione e miglioramento della qualità, regolamenti interni
#### a) Carta dei servizi
Tutte le unità d'offerta si dotano di una carta dei servizi, datata, esposta, a disposizione del pubblico, pubblicata sul sito web (se esistente) dell'unità d'offerta, allegata al contratto di ingresso di cui al successivo punto e).
I contenuti minimi della carta dei servizi sono i seguenti:
- le condizioni che danno titolo all'accesso;
- la descrizione dell'unità d'offerta con l'indicazione dei posti abilitati all'esercizio, accreditati e a contratto;
- i criteri di formazione e le modalità di gestione delle liste d'attesa, di accoglienza (anche con l'individuazione dell'unità operativa o persona incaricata per le visite guidate alla unità d'offerta), di presa in carico e dimissione degli utenti;
- le modalità di erogazione delle prestazioni e la descrizione delle attività previste, riferite alla specifica tipologia di unità d'offerta (descrizione della giornata tipo per le unità d'offerta residenziali, descrizione dei percorsi terapeutici per le unità d'offerta ambulatoriali);
- l'orario di funzionamento dell'unità d'offerta (se residenziale l'orario di visita, se semiresidenziale il periodo di apertura nell'anno);
- la raggiungibilità della struttura con i mezzi di trasporto, l'eventuale disponibilità di un servizio di trasporto della struttura;
- per le unità d'offerta che prevedono la compartecipazione alla spesa da parte dell'utente: le tipologie di rette applicate e il dettaglio degli eventuali costi aggiuntivi per prestazioni specifiche, l'eventuale esistenza di un deposito cauzionale e le modalità di applicazione dello stesso;
- gli strumenti e le modalità atte a tutelare i diritti delle persone assistite, i tempi di gestione delle segnalazioni e dei reclami, le indicazioni in caso di dimissioni, trasferimento ad altra struttura e per assicurare la continuità delle cure;
- gli strumenti, le modalità e i tempi di valutazione del grado di soddisfazione degli utenti e dei caregiver rispetto alla qualità dei servizi e delle prestazioni usufruite, nonché per la rilevazione dei disservizi;
- ogni altro contenuto previsto nella normativa per le specifiche unità d'offerta;
- le modalità di rilascio agli utenti della dichiarazione prevista ai fini fiscali;
- le tempistiche e le modalità per l'accesso alla documentazione sociosanitaria o per ottenerne il rilascio.
Alla carta dei servizi sono allegati la scheda di rilevazione del grado di soddisfazione dell'utenza e la scheda per esprimere apprezzamenti o lamentele o per denunciare i disservizi.
#### b) Rilevazione del grado di soddisfazione dell'utenza
La rilevazione del grado di soddisfazione dell'utenza, di cui al punto 2.2.5., lettera c), viene effettuata almeno annualmente, anche nei confronti dei famigliari e dei caregiver, rispetto alla qualità dei servizi e delle prestazioni usufruite. Deve essere inoltre rilevato il grado di soddisfazione del personale, anche con riguardo al benessere lavorativo. Il soggetto gestore garantisce:
- l'analisi dei dati rilevati dalle valutazioni del grado di soddisfazione per il miglioramento della qualità dei servizi e la presa in considerazione delle criticità emerse;
- la diffusione dei risultati delle indagini e delle misure di miglioramento (tramite occasioni pubbliche, la distribuzione di materiale informativo, la pubblicazione sul sito web aziendale o con altre modalità).
#### c) Prevenzione e gestione dei disservizi
Il soggetto gestore garantisce la raccolta e la tracciabilità dei disservizi rilevati e la predisposizione delle relative azioni di miglioramento, nonché la loro diffusione, se di interesse collettivo.
#### d) Strumenti e materiali informativi
Il soggetto gestore:
- assicura la definizione e l'utilizzo di strumenti per la comunicazione interna (bacheche, intranet, riunioni periodiche, fogli informativi);
- facilita l'accesso alla struttura e alle sue divisioni interne con l'apposizione di una segnaletica visibile anche a distanza e di facile comprensione.
#### e) Contratto di ingresso
Il soggetto gestore di unità d'offerta sociosanitarie che prevedono la compartecipazione al costo da parte dell'utenza, adotta uno schema tipo di contratto di ingresso con l'utente secondo le linee guida di cui alla D.G.R. 20 dicembre 2013, n. 1185, Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario regionale per l'esercizio 2014.
#### f) Adozione del modello organizzativo e del codice etico ai sensi del decreto legislativo 231/2001
Il soggetto gestore di unità d'offerta residenziali con capacità ricettiva pari o superiore agli ottanta posti letto o di unità d'offerta che abbiano una capacità contrattuale complessiva in ambito sociosanitario pari o superiore a ottocentomila euro annui a carico del fondo sanitario regionale lombardo, è tenuto ad adeguarsi a quanto previsto dal decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300, adottando il relativo modello organizzativo e il codice etico. Inoltre, ai sensi dell'articolo 6 del citato decreto legislativo, provvede alla nomina dell'organismo di vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo. Il soggetto gestore rende pubblico il proprio codice etico utilizzando il sito web (se esistente) o altri idonei mezzi.
Il soggetto gestore attesta annualmente, entro il 28 febbraio di ogni anno, con dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa dal legale rappresentante o dai procuratori speciali:
- l'adozione del codice etico comportamentale;
- la nomina dell'organismo di vigilanza, con l'identificazione dei componenti e la descrizione delle loro qualifiche;
- l'avvenuta formazione e informazione al proprio personale sulla materia;
- l'avvenuta acquisizione della relazione annuale dell'organismo di vigilanza.
#### g) Procedure e protocolli
In aggiunta alle procedure e ai protocolli di cui al punto 2.2.5., lettera e), il soggetto gestore adotta procedure per:
- la sorveglianza e la prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza, ivi compresa l'adozione di adeguate strategie vaccinali, ove clinicamente ritenute opportune (solo per le unità d'offerta residenziali);
- l'identificazione, la segnalazione e la gestione degli eventi avversi e degli eventi sentinella.
Tutte le procedure e i protocolli devono essere formalmente corretti (datati e approvati), aggiornati ogni qualvolta si renda necessario e comunque con periodicità non superiore al triennio, effettivamente applicati e portati a conoscenza di tutto il personale interessato.
#### h) Polizza assicurativa
Il soggetto gestore stipula, in data non successiva alla presentazione della SCIA contestuale o dell'istanza di accreditamento, una polizza assicurativa per la responsabilità civile per coprire eventuali danni agli utenti o ad altri soggetti. La polizza deve comprendere i danni involontariamente cagionati in conseguenza di fatti accidentali e imputabili a negligenza, imprudenza o imperizia. Eventuali franchigie previste dalle polizze non devono gravare sui terzi danneggiati. In alternativa, il soggetto gestore deve avere un programma assicurativo di gestione diretta del rischio, idoneamente documentato.
#### i) Sistema per la valutazione degli obiettivi, delle attività e dei risultati del programma annuale
Il soggetto gestore adotta un sistema per la valutazione degli obiettivi, delle attività e dei risultati del programma annuale di cui al paragrafo 2.2.1., punto b), che prevede:
- la definizione di strumenti, indicatori, modalità e tempi per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi annuali in relazione alle attività pianificate;
- la predisposizione di una relazione annuale che espliciti i risultati conseguiti a seguito degli obiettivi e delle attività proposte, le eventuali criticità rilevate e le azioni migliorative previste per l'anno successivo, dando evidenza del coinvolgimento del personale nelle attività di valutazione;
- la diffusione dei risultati agli interessati.
### 3.2.5. Sistema informativo
In aggiunta all'adozione di quanto previsto al paragrafo 2.2.6., il soggetto gestore si dota di un sistema di contabilità analitica nel rispetto della normativa vigente e delle indicazioni regionali di cui alla legge regionale n. 3/2008. Detto sistema, direttamente riferito alla singola unità d'offerta, consente di imputare i dati economici per centri di costo, con un livello di dettaglio almeno funzionale all'assolvimento del debito informativo regionale. Il sistema contabile dimostra il corretto rapporto tra le risorse impiegate e le prestazioni erogate e promuove sistemi di controllo di gestione e altri metodi di valutazione dei risultati.
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4. Requisiti generali per la sottoscrizione del contratto
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## 4.1 Requisiti soggettivi
La sottoscrizione di un contratto con il Servizio Sanitario Regionale è soggetta alla programmazione regionale dell'offerta sociosanitaria. Il presupposto principale, necessario ma non sufficiente, per la sottoscrizione del contratto è di essere un soggetto accreditato. Inoltre, preliminarmente alla sottoscrizione di ogni tipologia di contratto con il Servizio Sanitario Regionale, il soggetto gestore deve acquisire la documentazione di cui all'articolo 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, nelle modalità ivi indicate. Al fine di garantire l'uniforme applicazione della predetta normativa la Regione predispone idonei strumenti applicativi da diffondere alle ASL e ai soggetti gestori.
Ai soggetti a contratto si applica il Libro II del decreto legislativo 159/2011. L'autocertificazione antimafia è alternativa all'informazione antimafia e, pertanto, i soggetti gestori accreditati e a contratto che rientrino nelle fattispecie di cui all'articolo 91 del decreto legislativo 159/2011, non devono produrre l'autocertificazione antimafia di cui all'articolo 89 del medesimo decreto. Al fine di garantire l'uniforme applicazione della predetta normativa la Regione fornisce le opportune indicazioni da diffondere alle ASL e ai soggetti gestori.
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1. Premessa
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Il presente allegato disciplina la procedura per la messa in esercizio, l'accreditamento e i conseguenti provvedimenti relativi all'attività delle unità d'offerta sociosanitarie, nel rispetto dei requisiti definiti nell'allegato 1 e della normativa nazionale e regionale vigente.
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2. Esercizio delle unità d'offerta sociosanitarie
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## 2.1. Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
L'esercizio delle unità d'offerta sociosanitarie, ad eccezione di quelle con piano programma in corso e ancora soggette ad autorizzazione all'esercizio, è subordinato alla presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai sensi dell'articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.
## 2.2. Casi in cui presentare la SCIA
La SCIA deve essere presentata nei seguenti casi:
- messa in esercizio di nuova unità d'offerta;
- trasferimento in altra sede di unità d'offerta già abilitata all'esercizio, anche all'interno dello stesso edificio;
- variazione della capacità ricettiva;
- variazioni nell'assetto dei servizi o delle prestazioni erogate;
- trasformazione di unità d'offerta esistente in altra tipologia;
- modifica dell'articolazione degli spazi della medesima unità di offerta, qualora le modifiche comportino, anche senza interventi edilizi, il mutare delle condizioni previste dal regolamento d'igiene o di sicurezza dei locali (come ad esempio: trasformazione di uffici in ambulatorio o palestre, trasformazione di aree di socializzazione in aree dove vengono erogate prestazioni sanitarie).
- eventi modificativi del soggetto gestore per le unità di offerta non accreditate (a titolo esemplificativo: nel caso di persone giuridiche private può trattarsi di subentro di un nuovo soggetto gestore, scioglimento, fusione per incorporazione o costituzione di un nuovo ente; nel caso di enti pubblici può trattarsi di successione tra enti, anche per effetto di intervenute modifiche del quadro normativo di riferimento).
Al fine di semplificare il procedimento, non è necessario produrre nuovamente documenti e dichiarazioni sostitutive di certificazioni o di atto notorio ancora in corso di validità già prodotti in altri procedimenti, ma è sufficiente citare nella SCIA il procedimento nel quale i documenti sono stati prodotti. Analogamente, nel caso di SCIA per varianti o modifiche (punti 3, 4 e 6), la documentazione da produrre riguarda le sole variazioni intervenute, aggiornando se necessario le planimetrie precedentemente autorizzate o positivamente verificate
## 2.3. Esclusione dall'obbligo di presentazione della SCIA
Non sono soggette a presentazione di SCIA, ma a semplice comunicazione alla ASL, le seguenti fattispecie:
- variazione del legale rappresentante del soggetto gestore: alla comunicazione si devono allegare l'atto di nomina e l'autocertificazione del possesso dei requisiti soggettivi del nuovo legale rappresentante (utilizzando la modulistica regionale);
- trasformazione giuridica del soggetto gestore che non si sostanzi nel subentro di un nuovo soggetto gestore: alla comunicazione si allega la documentazione relativa alla trasformazione avvenuta;
- modifiche nell'articolazione degli spazi che non comportino il mutare delle condizioni previste dal regolamento d'igiene o di sicurezza dei locali e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Le suddette comunicazioni sono trasmesse alla ASL con gli elaborati grafici aggiornati e l'indicazione dettagliata e motivata delle variazioni eseguite.
## 2.4. Modalità di presentazione della SCIA
Il legale rappresentante del soggetto gestore (o il procuratore speciale) presenta la SCIA, utilizzando la modulistica regionale, alla ASL competente per territorio, per conoscenza al comune di ubicazione dell'unità d'offerta e alla Regione, mediante presentazione diretta, invio postale con raccomandata con avviso di ricevimento, posta elettronica certificata (PEC). Unicamente per la ASL, alla SCIA devono essere allegati autocertificazioni, attestazioni ed elaborati tecnici atti a comprovare la sussistenza dei requisiti minimi stabiliti dal D.P.R. 14 gennaio 1997, dal presente provvedimento e dalla normativa regionale vigente in relazione alle singole tipologie di unità d'offerta.
La SCIA riguarda una sola unità d'offerta sociosanitaria. In caso di segnalazione da parte dello stesso soggetto gestore per una pluralità di strutture, è necessaria la presentazione di una SCIA separata per ciascuna di esse.
## 2.5. Unità d'offerta gestite direttamente dalle ASL
Per le unità d'offerta gestite direttamente dalle ASL, la SCIA viene presentata alla ASL tenuta a effettuare l'attività di vigilanza incrociata, secondo le relative disposizioni regionali.
## 2.6. Effetti giuridici della SCIA
Dalla data di presentazione della SCIA, cioè di effettiva ricezione della stessa da parte della ASL, il soggetto è abilitato a porre in esercizio la relativa unità d'offerta e assume la responsabilità diretta della relativa gestione.
La presentazione della SCIA presuppone il possesso di tutti i requisiti minimi stabiliti dalle disposizioni vigenti per l'esercizio dell'unità d'offerta. Lo standard di personale deve essere assicurato in relazione alla progressiva presa in carico di utenti.
La ASL non può subordinare in alcun modo l'inizio dell'effettivo esercizio dell'unità di offerta alla preventiva positiva verifica di sussistenza dei requisiti dichiarati e attestati nella SCIA.
Il soggetto gestore, ai fini del mantenimento dell'abilitazione all'esercizio, è tenuto ad assolvere al debito informativo previsto per la specifica unità d'offerta.
Il soggetto gestore è tenuto inoltre a garantire alla ASL, nell'ambito dell'esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo: l'accesso a tutti i locali della struttura; l'accesso alla documentazione rilevante ai fini dell'esercizio dell'unità di offerta; la possibilità di intraprendere ogni ulteriore esame finalizzato a verificare l'allineamento della gestione reale a quanto dichiarato nei diversi documenti prodotti; la facoltà di assumere informazioni dirette dal personale, dagli ospiti e dai loro familiari.
## 2.7. Procedimento dell'abilitazione all'esercizio
In caso di SCIA incompleta, mancante cioè di elementi essenziali (come ad esempio: la sottoscrizione da parte del legale rappresentante, i dati o la documentazione allegata previsti nella modulistica regionale, la possibilità di identificare la tipologia di unità d'offerta a cui la SCIA si riferisce), la ASL, senza attendere la decorrenza dei termini previsti per le verifiche comunica al soggetto gestore l'irricevibilità o l'inammissibilità o l'improcedibilità della SCIA, ai sensi della legge n. 241/1990. Il gestore ha in tal caso la facoltà di presentare una nuova SCIA.
In caso di presentazione di SCIA formalmente regolare, la ASL:
- inserisce i relativi dati nel registro informatizzato delle unità d'offerta sociosanitarie;
- accerta, entro sessanta giorni dall'effettivo ricevimento della SCIA, l'esistenza dei requisiti per l'esercizio dell'unità d'offerta, effettuando anche un sopralluogo presso la struttura;
- nel caso di verifica positiva, ne comunica l'esito al gestore;
- nel caso invece di accertata carenza dei requisiti minimi, fatta salva l'applicazione delle dovute sanzioni amministrative previste dall'articolo 15 della legge regionale n. 3/2008, sempre entro sessanta giorni dal ricevimento della SCIA, emette un atto di diffida imponendo al gestore di ottemperare alle prescrizioni rilevate entro un congruo termine non inferiore a trenta giorni. Qualora si riscontri una situazione di rischio per la salute o per la sicurezza pubblica, dispone con provvedimento motivato il divieto di prosecuzione dell'attività e l'obbligo di rimozione degli eventuali effetti dannosi provocati. In tale eventualità gravano in capo al soggetto gestore tutti gli adempimenti e i relativi oneri per la idonea collocazione degli utenti in altre unità d'offerta, in raccordo con la ASL, gli utenti e loro famiglie (o i tutori o gli amministratori di sostegno) e i comuni di residenza degli utenti;
- fatte salve le responsabilità di natura civile e penale, nonché le sanzioni dovute per l'inosservanza di altre normative regionali o nazionali, in caso di mancato adeguamento nei termini indicati alle prescrizioni contenute nella diffida, adotta un provvedimento motivato di divieto di prosecuzione dell'attività, ai sensi dall'art. 19 della legge n. 241/1990;
- fornisce alla Regione comunicazione dell'esito delle verifiche condotte e dei provvedimenti adottati. Tutte le comunicazioni tra ASL e Regione avvengono via PEC nel rispetto dell'articolo 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, Codice dell'Amministrazione Digitale.
## 2.8. Sospensione o revoca dell'abilitazione all'esercizio
Fatte salve le responsabilità di natura civile e penale, nonché le sanzioni dovute al mancato rispetto di altre normative regionali o nazionali, le unità d'offerta sociosanitarie incorrono nella sospensione o revoca dell'autorizzazione o abilitazione all'esercizio, quando l'attività sia esercitata in mancanza dei requisiti minimi, previa diffida da parte della ASL ad adempiere alle prescrizioni per il ripristino dei requisiti entro un congruo termine non inferiore a trenta giorni.
## 2.9. Cessazione dell'attività
In caso di cessazione dell'attività, il gestore deve darne comunicazione alla ASL, al comune e alla Regione, dimostrando di aver garantito la continuità dell'assistenza agli utenti.
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3. Accreditamento delle unità d'offerta sociosanitarie
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## 3.1. Istanza di accreditamento
L'accreditamento delle unità d'offerta sociosanitarie è subordinato alla presentazione di specifica istanza. Specifica istanza deve essere presentata anche per le unità d'offerta già accreditate, nei seguenti casi:
- variazione, sia in aumento che in riduzione, della capacità ricettiva,
- trasformazione di unità d'offerta esistente in altra tipologia;
- trasferimento della sede in cui è svolta l'attività, anche all'interno dello stesso edificio;
- voltura, da intendersi come effettivo trasferimento della gestione tra due distinti soggetti. L'istanza deve essere presentata, utilizzando la modulistica regionale, alla Regione e alla ASL competente per territorio mediante presentazione diretta, invio postale con raccomandata con avviso di ricevimento, posta elettronica certificata (PEC). La trasmissione alla Regione deve avvenire esclusivamente tramite PEC.
All'istanza di accreditamento, unicamente per la ASL, devono essere allegati dichiarazioni sostitutive di certificazioni o atti notori, attestazioni ed elaborati tecnici, necessari a comprovare la sussistenza dei requisiti soggettivi, strutturali e tecnologici, organizzativi e gestionali previsti dal presente provvedimento e dalla normativa vigente per la specifica tipologia di unità d'offerta.
La presentazione dell'istanza di accreditamento può avvenire:
- contestualmente alla presentazione della SCIA, ovvero con una SCIA cosiddetta contestuale, presentata con le stesse modalità di cui al paragrafo 2.4.;
- successivamente, in presenza di un'attività già abilitata o autorizzata all'esercizio.
## 3.2. Procedimento di accreditamento
La ASL procede, entro sessanta giorni dal ricevimento della domanda di accreditamento, a verificare il possesso dei requisiti attestati, anche mediante sopralluogo nella struttura.
Qualora il sopralluogo si concluda con esito positivo, la ASL, entro i successivi trenta giorni, adotta il provvedimento di attestazione del possesso dei requisiti di accreditamento (oltre che di esercizio, nel caso di SCIA contestuale). Detto provvedimento è trasmesso alla Regione e al soggetto gestore entro cinque giorni lavorativi dalla sua adozione.
Nel caso invece di accertata carenza o di mancato mantenimento di un requisito, fatte salve le eventuali responsabilità di natura civile e penale e l'applicazione delle dovute sanzioni amministrative previste dall'articolo 15 della legge regionale n. 3/2008, la ASL:
- emette un atto di diffida, imponendo al gestore di ottemperare alle prescrizioni impartite entro un congruo termine, che non può essere superiore a sessanta giorni;
- accertato l'assolvimento delle prescrizioni, adotta il provvedimento di attestazione del possesso dei requisiti di accreditamento e lo trasmette alla Regione e al soggetto gestore entro cinque giorni lavorativi dalla sua adozione;
- decorso invece infruttuosamente il termine della diffida, adotta il provvedimento con cui si attesta la carenza dei requisiti di accreditamento e lo trasmette alla Regione e al soggetto gestore entro cinque giorni lavorativi.
Qualora si riscontri una situazione di rischio per la salute o per la sicurezza pubblica, la ASL dispone, con provvedimento motivato, il divieto di prosecuzione dell'attività e l'obbligo di rimozione degli eventuali effetti dannosi provocati. In tale eventualità gravano in capo al soggetto gestore tutti gli adempimenti e i relativi oneri per l'idonea collocazione degli utenti in altre unità d'offerta, in raccordo con la ASL, gli utenti e le loro famiglie (o i tutori o gli amministratori di sostegno) e i comuni di residenza degli utenti.
La Regione, ricevuto il provvedimento della ASL di attestazione del possesso o di carenza dei requisiti di accreditamento, entro i successivi trenta giorni dispone l'accreditamento dell'unità d'offerta o la sua modifica, ovvero il diniego dell'accreditamento e ne dà comunicazione sia alla ASL che al soggetto gestore.
La Regione provvede a iscrivere l'unità d'offerta nel registro informatizzato delle unità d'offerta sociosanitarie accreditate. La ASL attribuisce quindi il codice struttura, dandone comunicazione alla Regione e al soggetto gestore, al fine di consentire a quest'ultimo di adempiere al prescritto debito informativo.
Entro sessanta giorni dal decreto di accreditamento, il soggetto gestore deve aver avviato l'attività con l'effettiva presa in carico di utenti, dandone comunicazione alla ASL competente.
Entro novanta giorni dalla data di avvio dell'attività, la ASL esegue un ulteriore sopralluogo, senza preavviso, al fine di verificare il mantenimento dei requisiti. In particolare la ASL verifica l'adeguatezza quantitativa e qualitativa delle unità di personale presenti in relazione alla progressiva presa in carico degli utenti. Dell'esito del sopralluogo la ASL dà comunicazione alla Regione con l'invio del relativo verbale.
Nei casi in cui il sopralluogo post accreditamento si concluda con esito negativo, fatte salve le responsabilità di natura civile e penale e l'applicazione delle dovute sanzioni amministrative previste dall'articolo 15 della legge regionale n. 3/2008, si applica la seguente procedura:
- la ASL emette un atto di diffida, imponendo al soggetto gestore di ottemperare alle prescrizioni impartite entro un congruo termine, non superiore a trenta giorni;
- accertato l'assolvimento delle prescrizioni, la ASL comunica al soggetto gestore e alla Regione l'esito positivo della verifica;
- decorso invece infruttuosamente il termine della diffida, la ASL adotta il provvedimento di proposta di sospensione dell'accreditamento per un periodo minimo di sette e massimo di sessanta giorni, durante il quale il soggetto gestore è tenuto ad adeguarsi alle prescrizioni;
- l'accertamento di una carenza di requisiti tale da comportare un grave rischio per la salute dei cittadini, diretto e immediato o indiretto e potenziale, comporta la diffida ad ottemperare ai requisiti medesimi con contestuale e immediata sospensione dell'autorizzazione o abilitazione all'esercizio e la proposta di sospensione dell'accreditamento per un periodo minimo di tre e massimo di sessanta giorni. La ASL dispone altresì, con provvedimento motivato, il divieto di prosecuzione dell'attività e l'obbligo di rimozione degli eventuali effetti dannosi provocati. In tale eventualità gravano in capo al soggetto gestore tutti gli adempimenti e i relativi oneri per la idonea collocazione degli utenti in altre unità d'offerta, in raccordo con la ASL, gli utenti e le loro famiglie (o i tutori o gli amministratori di sostegno), i comuni di residenza degli utenti;
- nel caso di ulteriore mancato adeguamento, ovvero in caso di fatti di accertata gravità, la ASL adotta il provvedimento di proposta di revoca dell'accreditamento;
- la ASL fornisce sempre comunicazione alla Regione dell'esito delle verifiche effettuate e dei provvedimenti adottati.
Nel caso in cui il sopralluogo post accreditamento si concluda con la constatazione che l'attività con l'effettiva presa in carico degli utenti non sia ancora iniziata, la ASL adotta il provvedimento di proposta di decadenza dell'accreditamento.
La Regione, ricevuto il provvedimento della ASL di proposta di sospensione o di revoca o di decadenza dell'accreditamento, dispone di conseguenza entro trenta giorni. In caso di revoca dell'accreditamento, la Regione provvede a cancellare l'unità d'offerta dal registro informatizzato delle unità di offerta sociosanitarie accreditate e ne dà comunicazione sia alla ASL che al soggetto gestore.
## 3.3. Effetti giuridici dell'accreditamento
Gli effetti giuridici dell'accreditamento sono subordinati alla conclusione del procedimento e all'adozione del relativo provvedimento regionale. Il soggetto gestore è tenuto, già dal momento di presentazione della SCIA contestuale o della richiesta di accreditamento, a dimostrare il possesso di tutti requisiti previsti per l'accreditamento dell'unità di offerta, indipendentemente dall'effettiva presenza di utenti. Lo standard di personale è invece assicurato in relazione alla progressiva presa in carico di utenti.
L'accreditamento dell'unità di offerta comporta l'obbligo per il soggetto gestore di mantenere i requisiti di esercizio e accreditamento previsti dal presente provvedimento e dalla normativa per la specifica tipologia di unità d'offerta.
Il soggetto gestore accreditato è tenuto a:
- assolvere il debito informativo prescritto dalla Regione;
- garantire alla ASL, che esercita ai sensi della normativa regionale i compiti di vigilanza e controllo sulle unità d'offerta: l'accesso a tutti i locali della struttura; l'accesso alla documentazione relativa al rapporto di accreditamento o, comunque, rilevante ai fini dell'esercizio dell'unità di offerta; la possibilità di intraprendere ogni ulteriore esame finalizzato a verificare l'allineamento della gestione reale a quanto dichiarato nei diversi documenti prodotti; la facoltà di assumere informazioni dirette dal personale, dagli ospiti e dai loro familiari;
- rispettare le procedure previste nei casi di variazione del soggetto gestore
## 3.4. Perizia asseverata
Per presentare istanza di accreditamento, il soggetto gestore può avvalersi della possibilità di attestare i requisiti di accreditamento mediante perizia asseverata, secondo le modalità previste con la D.G.R. del 7 febbraio 2005, n. 20465, Ulteriori determinazioni procedurali in ordine ai percorsi di semplificazione per le unità d'offerta sociosanitarie.
## 3.5. Voltura dell'accreditamento
Il trasferimento dell'accreditamento da un soggetto gestore a un altro è subordinato all'emanazione di un provvedimento regionale di voltura, finalizzato ad accertare la sussistenza dei requisiti soggettivi del soggetto gestore subentrante.
Il soggetto gestore subentrante attiva il procedimento attraverso la presentazione di un'istanza alla Regione e alla ASL competente per territorio, utilizzando l'apposita modulistica regionale, mediante presentazione diretta, invio postale con raccomandata con avviso di ricevimento, posta elettronica certificata (PEC). La trasmissione alla Regione deve avvenire esclusivamente tramite PEC.
All'istanza di voltura dell'accreditamento, unicamente per la ASL, deve essere allegata la seguente documentazione:
- il contratto e/o l'atto unilaterale di cessione, in relazione al quale il nuovo soggetto subentra nella gestione dell'unità d'offerta, la cui efficacia è comunque subordinata all'adozione del provvedimento regionale di voltura dell'accreditamento;
- per l'ipotesi in cui l'immobile non sia di proprietà del soggetto gestore: dichiarazione del proprietario che attesti che non sussistono impedimenti al subentro del nuovo soggetto nel godimento dell'immobile e al trasferimento dell'accreditamento (come ad esempio vincoli derivanti da finanziamento pubblico per la realizzazione o la ristrutturazione dell'immobile ove è esercitata l'unità d'offerta);
- attestazione, da parte del soggetto subentrante, del possesso dei requisiti soggettivi di esercizio, di accreditamento e, qualora il soggetto uscente sia titolare di contratto con la ASL, anche dei requisiti soggettivi per la sottoscrizione del contratto;
- dichiarazione di impegno del soggetto subentrante a garantire il mantenimento dei requisiti organizzativi e gestionali, strutturali e tecnologici, di esercizio e di accreditamento;
- dichiarazione di impegno del soggetto uscente a garantire la continuità dell'attività sino all'adozione del provvedimento regionale di voltura.
Il richiedente non è tenuto a produrre, se non in caso di loro modifica, i documenti che attestano il possesso dei requisiti di carattere strutturale.
La ASL procede a verificare il possesso dei requisiti soggettivi e ne trasmette l'esito alla Regione e agli interessati entro sessanta giorni dal ricevimento della domanda di voltura, con provvedimento di attestazione del possesso dei requisiti. La Regione, entro trenta giorni dal ricevimento del provvedimento della ASL, adotta il decreto che dispone la voltura dell'accreditamento e ne dà comunicazione alle parti e alla ASL. La Regione provvede all'iscrizione della variazione del soggetto gestore dell'unità d'offerta nel registro regionale.
La ASL, entro novanta giorni dal decreto di voltura, effettua una visita di vigilanza presso l'unità di offerta, al fine di verificare il mantenimento dei requisiti, con particolare attenzione ai requisiti organizzativi e gestionali.
Le unità d'offerta realizzate con finanziamenti pubblici di natura regionale o statale mantengono, anche in caso di voltura, il vincolo di destinazione di cui all'articolo 25, comma 3, della legge regionale n. 3/2008.
Ai fini di quanto sopra, il soggetto pubblico proprietario dell'immobile nel quale viene esercitata l'attività di un'unità d'offerta e che intenda affidare la gestione dell'attività, regola i propri rapporti con l'affidatario tramite l'inserimento nel relativo capitolato di condizioni volte a garantire:
- il rispetto di tutti i requisiti di esercizio e di accreditamento;
- l'osservanza delle condizioni di accesso alla sottoscrizione dell'eventuale contratto con la ASL, previste dalla normativa;
- la corretta gestione dell'unità d'offerta ai sensi della vigente normativa nazionale e regionale.
Il soggetto pubblico deve inoltre espletare le procedure di affidamento a terzi in modo da garantire che la gestione dell'attività prosegua con continuità tra un gestore e il successivo.
L'affidatario provvede direttamente a presentare la richiesta di voltura dell'accreditamento, dando così attivazione alla procedura descritta sopra. La documentazione richiesta viene integrata con il capitolato e l'atto di affidamento.
## 3.6. Sospensione o revoca dell'accreditamento
Fatte salve le responsabilità di natura civile e penale, nonché le sanzioni dovute al mancato rispetto di altre normative regionali o nazionali, le unità d'offerta sociosanitarie incorrono nella sospensione o revoca dell'accreditamento, previa diffida da parte della ASL ad adempiere entro un congruo termine (vedi paragrafo 3.2.), nei seguenti casi:
- quando l'attività sia esercitata in mancanza dei requisiti minimi;
- quando non venga garantito il mantenimento di uno o più requisiti di accreditamento;
- quando sono assegnate codifiche che, rispetto alle indicazioni regionali, non rappresentino in modo corretto la classificazione della fragilità degli utenti o l'appropriatezza delle prestazioni erogate;
- per il mancato, tardivo o incompleto invio alla Regione o alla competente ASL delle comunicazioni o dei flussi informativi previsti dalla vigente normativa in materia di accreditamento;
- per l'erogazione di prestazioni non previste tra quelle rispondenti alla specifica tipologia di unità d'offerta;
- quando si verifichi la perdita del titolo di godimento dell'immobile sede dell'attività;
- per il mancato rispetto delle procedure previste nei casi di cambiamento del soggetto gestore.
Per le fattispecie sopra riportate ai punti a., b., c. (riferite al medesimo utente) ed e. riscontrate per tre volte nel corso dei dodici mesi successivi al primo riscontro, la diffida dovrà essere fatta contestualmente alla proposta di sospensione dell'accreditamento.
La Regione, ricevuto il provvedimento della ASL di proposta di sospensione o di revoca dell'accreditamento, entro i successivi trenta giorni dispone di conseguenza e ne dà comunicazione sia alla ASL che al soggetto gestore. In caso di revoca dell'accreditamento, la Regione provvede a cancellare l'unità d'offerta dal registro informatizzato delle unità di offerta sociosanitarie accreditate.
## 3.7. Decadenza dell'accreditamento
Si incorre nella decadenza dell'accreditamento nei casi di cessazione o di mancato avvio dell'attività.
- Cessazione dell'attività: la decadenza è disposta dalla Regione a seguito di comunicazione da parte del soggetto gestore. La ASL verifica la salvaguardia della continuità assistenziale degli utenti e ne dà comunicazione in Regione. Qualora la cessazione dell'attività derivi da una decisione del soggetto gestore, viene fissato un termine di preavviso minimo di novanta giorni, fatta salva diversa valutazione della ASL competente. Gravano in capo al soggetto gestore tutti gli adempimenti e i relativi oneri per l'idonea collocazione degli utenti in altre unità d'offerta, in raccordo con la ASL, gli utenti stessi, le loro famiglie, eventuali tutori o amministratori di sostegno e i comuni di residenza.
- Mancato avvio dell'attività: la decadenza viene disposta dalla Regione nel caso in cui la ASL nel corso del sopralluogo post accreditamento verifichi che l'attività non sia stata avviata con l'effettiva presa in carico di utenti. La ASL, dopo aver seguito la procedura di cui al punto 3.2., adotta e trasmette alla Regione un provvedimento di proposta di decadenza dell'accreditamento per mancato avvio dell'attività.
La Regione comunica alla ASL e al soggetto gestore interessato il provvedimento di decadenza dall'accreditamento e cancella il soggetto dal registro informatizzato delle unità d'offerta sociosanitarie.
## 3.8. Riconoscimento di ente unico
Il riconoscimento di ente unico gestore di più unità di offerta cambia la definizione stessa di unità d'offerta, che diventa il complesso di tutte le unità d'offerta afferenti all'ente gestore. L'ente unico è un soggetto gestore di più unità d'offerta accreditate sul territorio regionale che agisce in modo uniforme attraverso l'adozione di protocolli assistenziali e procedure operative omogenee (come ad esempio la gestione dei reclami, la rilevazione della qualità percepita, i contratti d'ingresso con gli utenti, la progettazione e l'erogazione dell'attività formativa, ecc.)
Il legale rappresentante del soggetto gestore, pubblico o privato, o altro soggetto munito di idonei poteri, di più unità d'offerta accreditate sul territorio regionale, può presentare alla Regione istanza di riconoscimento quale ente unico gestore, allegando l'autocertificazione che attesti l'assolvimento a livello di ente unico dei requisiti organizzativi e gestionali generali di esercizio e di accreditamento. Gli enti unici già riconosciuti alla data del presente provvedimento hanno un anno per adeguarsi alle presenti disposizioni e, decorso tale periodo, previa verifica positiva della ASL sul cui territorio il soggetto gestore ha sede legale o svolge in modo prevalente la propria attività, ottengono la conferma della qualifica di ente unico. È a carico dei soggetti gestori l'onere di comunicare alla ASL, entro il suddetto termine, l'avvenuto adeguamento alle presenti disposizioni.
Il riconoscimento e la conferma di ente unico sono disposti con provvedimento regionale, a seguito di attestazione del possesso dei requisiti richiesti da parte della ASL sul cui territorio il soggetto gestore ha sede legale o svolge in modo prevalente la propria attività.
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1. Pianificazione delle attività da parte delle ASL
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Le ASL esercitano le funzioni di vigilanza e controllo sulle unità d'offerta sociosanitarie previste dalla normativa regionale vigente (le leggi regionali 12 marzo 2008, n. 3, Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario e 30 dicembre 2009, n. 33, Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità) oltre che dagli specifici provvedimenti attuativi della programmazione regionale. La funzione di vigilanza si svolge attraverso attività volte alla verifica del possesso e del mantenimento nel tempo dei requisiti generali e specifici, di esercizio e di accreditamento, che comprendono i requisiti soggettivi, organizzativi e gestionali, strutturali e tecnologici. La funzione di controllo si svolge attraverso attività di verifica dell'appropriata erogazione delle prestazioni e della loro corretta rendicontazione, con riferimento all'assistenza diretta al singolo utente secondo le modalità previste dalla D.G.R. 8 maggio 2014, n. 1765, Il sistema dei controlli in ambito socio sanitario: definizione degli indicatori di appropriatezza. È compito delle ASL effettuare i controlli sul rispetto dell'adempimento degli obblighi contrattuali dei soggetti gestori. Le ASL, inoltre, effettuano i controlli sulle persone giuridiche private di cui agli articoli 23 e 25 del codice civile, attraverso le commissioni nominate ai sensi della D.G.R. 16 maggio 2014, n. 1845, Determinazione in ordine alla valutazione dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali e definizione degli obiettivi aziendali per l'anno 2014.
Per lo svolgimento delle funzioni di vigilanza e controllo, le ASL sono tenute a garantire un'adeguata dotazione di risorse umane e strumentali, in considerazione:
- della numerosità, tipologia e complessità delle unità d'offerta sociosanitarie di competenza;
- dell'attivazione di iniziative di miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini, che possono sostanziarsi nell'apertura di tavoli di confronto con gli enti erogatori e nell'elaborazione di linee guida di buone prassi a valenza territoriale.
La pianificazione delle attività è formalizzata nel Piano annuale di vigilanza e controllo sulle unità d'offerta sociosanitarie e sociali, adottato dal Direttore generale della ASL, in cui deve essere data evidenza di una programmazione integrata delle attività di verifica da parte delle diverse strutture aziendali competenti e deve essere indicata la dotazione organica di personale attribuita alle strutture che svolgono le funzioni di vigilanza e controllo. Le ASL, nei tempi annualmente definiti e comunicati, trasmettono il Piano alla Regione per l'approvazione e lo comunicano, con le modalità ritenute opportune, ai soggetti gestori. Le ASL sono tenute a inviare semestralmente alla Regione la rendicontazione dell'attività svolta, secondo le modalità e le scadenze definite dalla stessa Regione.
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2. Ambito e modalità di attuazione
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Le attività di vigilanza e controllo sono svolte nel rispetto delle disposizioni di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190, Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, secondo principi di imparzialità, obiettività, trasparenza e riservatezza.
L'attività di vigilanza e controllo si esplica sia attraverso sopralluoghi presso le unità d'offerta, sia attraverso verifiche documentali, inclusi i controlli effettuati tramite il ricorso ad altri enti con competenze specifiche (come ad esempio per la verifica delle autocertificazioni rese). La finalità dell'attività di vigilanza e di controllo è di garantire la corretta e migliore assistenza agli utenti delle unità d'offerta sociosanitarie e in questa ottica si deve collocare la verifica del rispetto dei requisiti e dell'appropriatezza delle prestazioni. Con questo obiettivo, la verifica documentale e quella ispettiva sul campo si integrano e si completano a vicenda. L'attività di vigilanza e controllo sui requisiti documentali non si esaurisce pertanto nella sola verifica della correttezza formale della documentazione che attesta il possesso di requisiti o l'appropriata erogazione delle prestazioni.
Anche per requisiti di carattere prettamente documentale, è necessario prendere in esame non solo la presenza della documentazione, ma anche la coerenza dei contenuti e la sua effettiva applicazione. I documenti richiesti devono essere intesi come normali strumenti di lavoro finalizzati a garantire la qualità dell'assistenza e non documenti prodotti ad uso delle ASL, cui la vigilanza deve poter accedere per le verifiche di competenza. Ne consegue che l'accertamento è il risultato dell'esame di più elementi e si fonda sulla verifica diretta tramite sopralluogo, sull'analisi della documentazione attestante i requisiti e le prestazioni erogate, nonché sulle verifiche delle rendicontazioni prodotte sulla base della normativa regionale, che costituiscono il solo debito informativo richiesto alle unità d'offerta per il riconoscimento dell'attività svolta. Una buona base documentale costituisce, pertanto, un fondamentale elemento per l'accertamento del possesso di un requisito o dell'appropriatezza di una prestazione, ma può non essere sufficiente, dovendo trovare riscontro nelle altre verifiche effettuate per escludere un adempimento solo formale a requisiti o criteri di appropriatezza. Analogamente le eventuali criticità rilevate rispetto alla documentazione possono non essere sufficienti ad attestare la carenza di requisiti o casi di inappropriatezza, essendo necessario prendere in esame tutti gli elementi delle verifiche, complessivamente considerati.
Sono soggette a verifica:
- tutte le unità d'offerta sociosanitarie pubbliche e private, indipendentemente dallo status erogativo (abilitate all'esercizio, accreditate, contrattualizzate);
- le unità d'offerta sociosanitarie innovative, a carattere sperimentale, promosse dalla Regione;
Le funzioni di vigilanza e controllo si esercitano anche in tutte le eventuali situazioni ove, per la tipologia di utenza e per i servizi offerti, si presuppone vengano svolte attività sociosanitarie in assenza di corretta abilitazione all'esercizio.
I sopralluoghi presso le unità d'offerta sono svolti nell'ambito dell'attività pianificata, a seguito di SCIA, SCIA contestuale e istanza di accreditamento, oppure a seguito di segnalazioni, richieste pervenute da altri enti o altri eventi imprevisti. I sopralluoghi sono di norma effettuati senza preavviso, a eccezione dei casi di presentazione di SCIA o SCIA contestuale e istanza di accreditamento, modifica dell'accreditamento e monitoraggio della realizzazione dei piani programma. Le équipe preposte ai sopralluoghi sono di norma costituite da almeno due operatori, tra i quali si individua un responsabile dell'istruttoria che cura la progettazione, la gestione dell'intervento e la redazione degli atti, in collaborazione con gli altri componenti. Il personale incaricato di svolgere attività di vigilanza e controllo deve essere dotato di un documento identificativo, come previsto dalla legge regionale 1 febbraio 2012, n. 1, Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria, ed è abilitato ad "assumere informazioni e procedere a ispezioni di cose e di luoghi diversi dalla privata dimora, a rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici e ad ogni altra operazione tecnica", nell'ambito delle funzioni previste dalla legge 24 novembre 1981, n. 689, Modifiche al sistema penale. Agli operatori incaricati è garantito l'accesso ai dati ed alle informazioni aggiornate a disposizione delle ASL (rendicontazioni, contratti in essere, registri informatizzati, ecc.) Qualora nel corso di un sopralluogo o di una verifica documentale vengano riscontrati il mancato possesso o mantenimento di uno o più requisiti di esercizio o di accreditamento, fatta salva l'applicazione delle dovute sanzioni amministrative previste dall'articolo 15 della legge regionale n. 3/2008, si seguono le indicazioni procedurali previste nell'Allegato 2. Nell'ambito dell'attività di controllo, in caso di verifica di non appropriatezza, si richiama quanto disposto dalla D.G.R. n. 1765/2014.
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3. Verbale di sopralluogo e relativi adempimenti
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Le verifiche di vigilanza ed i controlli di appropriatezza condotti presso le unità d'offerta si concludono con la redazione sul posto di un verbale di sopralluogo. Il verbale deve riportare le operazioni svolte e gli elementi rilevanti emersi durante il sopralluogo. Il verbale deve richiamare eventuali documenti allegati o altri elementi utili acquisiti durante il sopralluogo. Il verbale di sopralluogo, redatto da un incaricato di pubblico servizio o da un pubblico ufficiale, è un atto definitivo che non può essere modificato o integrato e rappresenta un atto pubblico assistito da fede privilegiata.
I contenuti del verbale di sopralluogo hanno un elevato valore probatorio e potranno essere, per richiamo espresso, parte integrante e sostanziale dell'eventuale verbale di accertamento di violazioni punite con sanzioni amministrative. Il verbale di sopralluogo riporta i seguenti elementi:
- numero di identificazione del verbale;
- indicazione di data, ora e luogo dell'ispezione;
- nominativo, qualifica e unità organizzativa di appartenenza degli operatori che hanno effettuato il sopralluogo, con l'individuazione del responsabile dell'istruttoria;
- identificazione degli operatori dell'unità d'offerta che prendono parte al sopralluogo;
- identificazione di eventuali altre persone presenti al sopralluogo;
- esplicitazione degli obiettivi e del campo di azione dell'ispezione;
- dati identificativi dell'unità d'offerta o dell'attività sottoposta al sopralluogo e del legale rappresentante del soggetto gestore;
- azioni e attività intraprese, elementi verificati, evidenze raccolte e risultati delle rilevazioni;
- eventuale documentazione acquisita agli atti;
- eventuale richiesta di documentazione integrativa con indicazione delle modalità e dei tempi di trasmissione della stessa;
- eventuali dichiarazioni e controdeduzioni formulate durante il sopralluogo dal legale rappresentante del soggetto gestore o, in sua assenza, del delegato o altra persona incaricata;
- esito del sopralluogo, con valutazione sintetica finale ovvero con rimando alle ulteriori attività istruttorie, qualora l'attività di vigilanza o controllo di appropriatezza necessiti di successivi approfondimenti, verifiche documentali o valutazioni ulteriori;
- firme degli operatori della ASL che hanno eseguito il sopralluogo e del legale rappresentante o, in sua assenza, del delegato o di altra persona presente al sopralluogo (oppure registrazione dell'eventuale rifiuto di questi ultimi alla sottoscrizione).
Nel caso in cui il verbale dia comunicazione dell'avvio del relativo procedimento amministrativo, si richiamano, inoltre, gli ulteriori elementi previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi. Al termine del sopralluogo, una copia del verbale è consegnata al legale rappresentante del soggetto gestore oppure a un suo delegato o persona presente, incaricato del successivo inoltro. Gli eventuali atti conseguenti al sopralluogo, a carattere prescrittivo e/o sanzionatorio, di abbattimento economico e/o di inadempienza contrattuale, sono di norma adottati con provvedimenti distinti dal verbale. Nei casi in cui l'istruttoria porti all'accertamento di violazioni punite con sanzione per illecito amministrativo, queste dovranno essere contestate con il relativo verbale di accertamento, ai sensi dell'articolo 28 della legge regionale n. 1/2012. In questo caso, il legale rappresentante del soggetto gestore dell'unità d'offerta ha la facoltà di far pervenire al Direttore generale della ASL scritti difensivi e documenti, nonché richiedere di essere sentito secondo le modalità stabilite dall'articolo 18 della legge n. 689/1981. Nei casi in cui nel corso del sopralluogo siano state rilevate violazioni che determinano l'applicazione di abbattimenti economici sui rimborsi riconosciuti dalla ASL al soggetto gestore, entro il termine di 10 giorni dalla data dell'atto che formalizza tali abbattimenti (verbale di sopralluogo o successiva apposita comunicazione), il legale rappresentante ha facoltà di presentare memorie scritte e documenti che la ASL è tenuta a valutare. Per quanto riguarda i controlli effettuati in itinere sulle prestazioni di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), considerata la peculiarità del sopralluogo presso il domicilio dell'utente, non è prevista la firma sul verbale da parte del personale del soggetto gestore, come non è prevista la firma dell'utente o del caregiver. Al rientro in sede ASL il verbale è trasmesso al legale rappresentante del soggetto gestore dell'ADI.
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4. Indicazioni operative per l'attività di vigilanza
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## 4.1. Vigilanza sui requisiti soggettivi
I soggetti interessati, specificati nell'Allegato 1, sono tenuti ad attestare il possesso dei requisiti soggettivi con autocertificazioni o dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà e a trasmetterle alle ASL entro un mese dalla nomina e successivamente, durante lo svolgimento dell'incarico, entro il mese di gennaio di ciascun anno.
I documenti e le dichiarazioni sostitutive di certificazioni o di atto notorio ancora in corso di validità e già prodotti in altri procedimenti possono non essere ripresentati, essendo sufficiente indicare il procedimento nel quale tali documenti sono stati prodotti. Le ASL provvedono, secondo le modalità definite dalla normativa vigente, alle conseguenti verifiche presso gli enti competenti. In caso di presentazione di falsa dichiarazione o falsa documentazione, fermo restando l'obbligo di segnalazione all'autorità giudiziaria competente, laddove venga meno un requisito di esercizio o di accreditamento, la ASL è tenuta ad applicare le indicazioni procedurali previste nell'Allegato 2.
Per quanto attiene alle verifiche per la sottoscrizione degli accordi contrattuali, si precisa che, in base all'articolo 38 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE163/2006, non sono rilevanti al fine della dichiarazione del possesso dei requisiti soggettivi, le condanne relative a:
- reati depenalizzati;
- reati per i quali è intervenuta la riabilitazione;
- reati dichiarati estinti dopo la condanna;
- reati per i quali è intervenuta la revoca della condanna stessa.
## 4.2. Vigilanza sui requisiti organizzativi e gestionali
### Gestione delle risorse umane – Lavoro d'équipe
La verifica dello svolgimento del lavoro in équipe, finalizzato a salvaguardare la continuità assistenziale e la multidisciplinarietà degli interventi assistenziali, comprende di norma l'esame dei verbali degli incontri tra operatori di diverse professionalità oppure l'avvenuta trascrizione degli incontri nei FaSAS.
### Composizione dell'organico - Standard di personale.
Lo standard gestionale, quantitativo e qualitativo, previsto dalla normativa regionale deve essere garantito in ogni settimana dell'anno. La verifica dello standard quantitativo deve essere effettuata di norma almeno su una settimana individuata a campione, prendendo in esame:
- gli orari di presenza del personale, attestati attraverso fogli firma, registro presenze, tabulati delle timbrature;
- il programma dei turni effettuati;
- il numero e la tipologia degli ospiti presenti.
Di norma viene inoltre verificata l'effettiva presenza al momento dell'ispezione degli operatori che risultano in servizio.
Ferma restando la responsabilità del datore di lavoro di garantire il rispetto di tutte le norme discendenti dai contratti di lavoro e delle disposizioni previste dal decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, Attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro, nel caso in cui l'équipe di vigilanza rilevi delle irregolarità riferite alla turnistica e al rispetto dei riposi minimi previsti per il personale di assistenza, a prescindere dalla tipologia di contratto o incarico, provvede, a tutela della qualità assistenziale, alla segnalazione alla competente Direzione Territoriale del Lavoro.
Lo standard qualitativo deve essere verificato prendendo in esame:
- l'elenco del personale comprensivo delle specifiche qualifiche e mansioni;
- la verifica della documentazione relativa al possesso delle qualifiche, dei titoli professionali, della iscrizione agli albi in corso di validità, ove prevista;
- la presenza del mix professionale nelle proporzioni previste per la tipologia di unità d'offerta e di ospiti presenti.
Ogni unità d'offerta, indipendentemente dallo status erogativo, deve essere in grado di fornire, in tempo reale, tutti gli elementi necessari per la verifica dello standard assistenziale. Qualora il requisito specifico preveda la presenza di cartellonistica esposta al pubblico con l'indicazione degli specialisti e degli orari di apertura e di presenza, deve essere verificato che vi sia corrispondenza tra quanto indicato nella cartellonistica e quanto effettivamente riscontrato.
### Documentazione comprovante l'attività sociosanitaria.
La documentazione che compone il FaSAS può essere prodotta e conservata, oltre che in forma cartacea, anche in formato elettronico, in conformità alla normativa specifica che ne definisce sia gli ambiti di validità, sia i requisiti tecnici. Nel caso di documentazione in formato elettronico, il soggetto gestore dovrà comunque garantire la possibilità di fornire in tempo reale copie ed estratti su supporto analogico (carta) dei documenti informatici componenti i FaSAS. Nei casi in cui non sia necessaria la compilazione del FaSAS (utenti che usufruiscono di mono prestazioni, ossia di prestazioni che sono effettuate una sola volta o ripetute in tempi molto dilatati, come ad esempio visite ginecologiche, pap test, colloqui di consultazione presso i consultori, prelievi a domicilio, sostituzione di cateteri vescicali, ecc.) le prestazioni erogate devono essere registrate in modo da consentirne la tracciabilità.
### Linee guida, procedure ed altra documentazione.
I requisiti che prevedono un adempimento documentale (carta dei servizi, procedure ecc.) sono ottemperati se la documentazione risulta conforme alla normativa vigente e se l'unità d'offerta ne assicura la regolare applicazione. La carta dei servizi deve essere messa a disposizione dell'utenza, le informazioni contenute devono risultare sempre corrette e aggiornate e deve essere verificata la piena corrispondenza con le tariffe praticate, i servizi effettivamente offerti e l'attività svolta. È necessario accertare la conservazione delle linee guida e delle procedure assistenziali in luoghi accessibili agli addetti all'assistenza, nonché prossimi agli ambienti ove si svolge l'attività d'assistenza e verificarne, anche con interviste a campione, la diffusione al personale interessato. Fatti salvi gli obblighi derivanti da norme specifiche, è ammessa la conservazione presso sedi diverse rispetto a quella di erogazione per i soli documenti di cui non sia necessaria una regolare consultazione, purché in caso di verifica tali documenti possano essere prontamente prodotti alle équipe di vigilanza e controllo. A titolo esemplificativo possono essere conservati in sedi diverse da quelle di erogazione le attestazioni prodotte a seguito di procedure e verifiche tecniche non più attuali, i capitolati o contratti per acquisizione di beni e servizi. Si evidenzia che, in caso di verifica, la mancata o tardiva trasmissione dei documenti attestanti uno o più requisiti, rende impossibile effettuare i necessari riscontri ed equivale al mancato possesso o mantenimento del requisito.
### 4.3. Verifica dei requisiti strutturali e tecnologici
La verifica del possesso e del mantenimento di tutti i requisiti strutturali e tecnologici, sia generali che specifici, è prevista per tutte le sedi di erogazione, sia principali che secondarie ("periferiche" o "distaccate") e comprende, avvalendosi della collaborazione degli uffici regionali, il controllo del rispetto degli eventuali vincoli di destinazione d'uso, derivanti da finanziamenti pubblici statali o regionali. I documenti richiesti dalle specifiche normative devono essere presenti in originale o in copia conforme all'originale e formalmente corretti, ovvero datati, firmati e timbrati dagli enti previsti dalle norme. A conclusione delle verifiche a seguito di SCIA o SCIA contestuale, nonché in caso di modifiche degli spazi non soggette a SCIA, le planimetrie approvate attestanti lo stato dei luoghi sono conservate agli atti della vigilanza e consegnate in copia al soggetto gestore. Nel caso in cui un requisito tecnologico specifico sia superato dall'evoluzione tecnica, si accetta la soluzione più avanzata, a condizione che soddisfi il fine sotteso al requisito stesso. Qualora il titolo di godimento dell'immobile sia un contratto di locazione o un comodato d'uso, è necessario monitorare la scadenza contrattuale in maniera tale da non causare disagi nella continuità del servizio.
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5. Indicazioni operative per il controllo amministrativo
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Le ASL assicurano, sulla base della propria organizzazione interna, l'esecuzione di controlli amministrativi per la verifica della correttezza dei flussi di rendicontazione. Le verifiche devono accertare che il numero delle giornate erogate o delle prestazioni rese non superi quanto previsto dall'abilitazione all'esercizio. Per le unità di offerta a contratto, questi controlli devono, in particolare, riguardare i flussi economici relativi alle prestazioni erogate.
La ASL verifica che:
- l'importo delle tariffe corrisponda alle classi o alla tipologia di ospiti o di prestazioni rendicontate;
- il numero totale delle giornate fatturate in un trimestre (nelle unità d'offerta residenziali e semi residenziali) non sia mai superiore al numero di posti moltiplicato per il numero delle giornate riferite allo stesso trimestre;
- le presenze giornaliere a carico del FSR non siano superiori ai posti accreditati e contrattualizzati;
- le fatturazioni inerenti le persone nel frattempo decedute corrispondano alle effettive prestazioni erogate fino alla data del decesso.
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6. Indicazioni operative per il controllo di appropriatezza
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Fatte salve le indicazioni generali valide per tutte le unità d'offerta e quanto stabilito dalla D.G.R. n. 1765/2014, deve essere verificato che tutti gli elementi costitutivi del FaSAS siano tempestivamente fruibili da parte degli operatori dell'unità d'offerta, dei servizi atti a garantire la continuità assistenziale e degli organismi di controllo, anche qualora il soggetto gestore adotti sistemi elettronici di compilazione del FaSAS. Si precisa che la compilazione del FaSAS deve risultare completa, quando previsto, anche rispetto a prestazioni fornite dal gestore al di fuori dell'unità d'offerta, ad esempio a seguito di ricoveri ospedalieri o di soggiorni climatici. In questi casi, occorre verificare l'inserimento degli interventi effettuati sia nella pianificazione che nel diario. Per quanto riguarda il controllo dell'appropriatezza delle prestazioni erogate in regime di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), occorre tenere presente la peculiarità del percorso per l'accesso a questa unità d'offerta.
Il controllo di appropriatezza può essere effettuato:
- in itinere, nel periodo in cui l'utente riceve la prestazione e viene effettuato al suo domicilio, con le modalità di verbalizzazione del sopralluogo definite al paragrafo 3. In caso di controlli, nella stessa giornata, di utenti assistiti dal medesimo soggetto gestore, potrà essere redatto un unico verbale di sintesi dei sopralluoghi eseguiti;
- ex post, attraverso l'analisi, alla fine del periodo di validità del singolo titolo assegnato, presso la sede operativa del soggetto gestore.
Nel corso delle verifiche in itinere deve essere possibile reperire la documentazione sociosanitaria prevista al domicilio dell'utente. È tuttavia facoltà del soggetto gestore ADI trasferire tale documentazione nella propria sede, solo negli ultimi due giorni lavorativi del mese e nei primi due giorni lavorativi del mese successivo, al fine di consentire il corretto adempimento del debito informativo dovuto.
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1. Adempimenti sanzionatori previsti nell'ambito delle attività di vigilanza e controllo
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Le ASL, nell'espletamento della funzione di vigilanza e controllo, possono riscontrare inadempienze sull'attività di gestione delle unità d'offerta sociosanitarie rispetto a quanto previsto dalla normativa. L'attuale formulazione dell'articolo 15 della legge regionale 12 marzo 2008, n. 3, Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario, contempla, in relazione alla diversa entità delle carenze riscontrate in sede di controllo, una serie di conseguenze. Ai sensi del comma 3 del citato articolo, nell'ambito dei poteri amministrativi e delle procedure sancite dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, nonché dalla legge regionale 1 febbraio 2012, n. 1, Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria, la ASL, in caso di accertata carenza dei requisiti minimi previsti dalla vigente normativa, previa diffida e impartendo le eventuali prescrizioni, dispone la chiusura della struttura e propone la revoca dell'eventuale atto di accreditamento secondo le procedure indicate nell'Allegato 2, Procedura per l'esercizio e l'accreditamento delle unità d'offerta sociosanitarie. In caso di accertato pericolo per la salute o per l'incolumità delle persone, l'autorità competente dispone l'immediata chiusura della struttura e prescrive le misure da adottare per la ripresa dell'attività.
Accanto a questi poteri di amministrazione attiva (diffida, revoca, chiusura), convivono anche poteri/doveri sanzionatori, nei termini considerati dal comma 3 bis del citato articolo 15 della legge regionale n. 3/2008, che prevede una graduazione della sanzione amministrativa connessa alla gravità della violazione accertata. Trattandosi di espressione di potestà sanzionatorie pubbliche, il tenore testuale del comma 3 bis non lascia margini alla discrezionalità, essendo le fattispecie precettive connotate da tassatività e tipicità e riconnettendosi alle stesse le relative misure sanzionatorie. Trattandosi di funzioni sanzionatorie, per effetto dell'articolo 39, comma 2, della legge regionale n. 1/2012, si applicano alla procedura di accertamento delle violazioni e di irrogazione delle sanzioni le norme della legge 24 novembre 1981, n. 689, Modifiche al sistema penale, in quanto non derogate o integrate dalla stessa legge regionale n. 1/2012.
La funzione sanzionatoria considerata dal comma 3 bis attiene, con riguardo alle ASL, a entrambe le fasi del procedimento sanzionatorio amministrativo strutturato dalla legge n. 689/1981:
- accertamento della violazione (espletamento delle attività di accertamento di cui all'articolo 13 della legge n. 689/1981, verbalizzazione dell'accertamento, contestazione o notifica della violazione, ammissione al pagamento in misura ridotta, ecc.);
- irrogazione della sanzione (ricezione del rapporto di mancato pagamento in misura ridotta di cui all'articolo 17 della legge n. 689/1981, ricezione di scritti difensivi, espletamento di audizioni, adozione di ordinanze di ingiunzione, adozione di ordinanze di archiviazione, notificazione di titoli, incasso e riscossione, ecc.)
Ciascuna ASL, conformemente alle indicazioni dell'articolo 27 della legge regionale n. 1/2012, individua il personale titolato all'espletamento di ciascuna delle due fasi sopra indicate, tenendo conto dell'adeguata qualificazione tecnica e giuridica richiesta da ciascuna di esse.
È altresì opportuno, in osservanza dei principi di imparzialità dell'azione amministrativa, che chi sia chiamato a svolgere compiti di accertamento della violazione, concluda - con l'inoltro del rapporto di cui all'articolo 17 della legge n. 689/1981 - la gestione del procedimento sanzionatorio, lasciando ad altri soggetti, diversamente qualificati, la fase dell'irrogazione della sanzione e di gestione delle fasi contenziose che attengono ad essa.
Ai sensi del comma 3 bis dell'articolo 15: "Fatte salve le responsabilità di natura civile e penale, nonché le sanzioni previste per le violazioni di altre normative regionali o nazionali, le unità d'offerta sociosanitarie incorrono nelle seguenti sanzioni:
- da € 5.000 a € 50.000 per la mancata presentazione della segnalazione certificata di inizio attività;
- da € 1.000 a € 10.000 per l'esercizio dell'attività in mancanza dei requisiti minimi;
- da € 500 a € 5.000 per il mancato mantenimento di uno o più requisiti di accreditamento;
- da € 500 a € 5.000 per codifiche che, rispetto alle indicazioni regionali, non rappresentino in modo corretto la classificazione della fragilità degli utenti o l'appropriatezza delle prestazioni erogate."
La norma prevede quattro distinte casistiche, rispettivamente collegate a una specifica risposta sanzionatoria:
## a) Mancata presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
L'illecito consiste nella violazione dell'obbligo di presentazione della SCIA di cui all'Allegato 2, introdotta in attuazione della legge regionale n. 3/2008 come modificata dalla legge regionale n. 2/2012. Per presentazione va inteso l'effettivo ricevimento della SCIA da parte della ASL.
La sanzione andrà applicata:
- sia nell'ipotesi di esercizio di attività senza la presentazione della SCIA;
- sia nell'ipotesi di esercizio dell'attività sulla base della presentazione di una SCIA gravemente incompleta sotto il profilo formale e documentale previsto nell'Allegato 2. In questo caso, la sanzione si applica quando si accerta lo svolgimento dell'attività nonostante la comunicazione da parte della ASL di irricevibilità, inammissibilità o improcedibilità della SCIA ai sensi della legge n. 241/1990.
## b) Esercizio dell'attività in mancanza dei requisiti minimi
L'illecito riguarda tutte le unità d'offerta e attiene alla verifica del possesso (e mantenimento) di una estesa varietà di requisiti. Sebbene la norma non faccia espressamente riferimento ad uno o più requisiti mancanti, la sua struttura depone in favore di un trattamento punitivo unico, anche in presenza di più requisiti minimi mancanti. Da qui si può pertanto escludere che, alla mancanza di più requisiti riscontrata nel medesimo atto di accertamento, debbano corrispondere più sanzioni, essendo queste orientate a punire l'esercizio in mancanza dei requisiti e non a far variare la punizione in funzione di quanti siano i requisiti mancanti. Il potere di graduazione della sanzione è esercitabile in fase di irrogazione della sanzione da parte dell'autorità competente, ma non anche in fase di accertamento della violazione e quindi l'addetto all'accertamento rileva e annota le diverse carenze ricadenti nel capo in esame e ne fa oggetto di un'unica contestazione.
Laddove poi il destinatario della contestazione della violazione non intenda accedere al pagamento in misura ridotta della sanzione, l'autorità amministrativa, nel determinare l'entità della sanzione da comminare in via definitiva, potrà graduare la sua entità economica in funzione del numero e della gravità delle carenze rilevate, così adattando la risposta sanzionatoria pubblica all'entità dell'illecito, conformemente alle previsioni dell'articolo 11 della legge n. 689/1981.
Laddove un requisito di esercizio dovesse configurarsi anche come requisito di accreditamento si applica l'articolo 8 della legge n. 689/1981: "Salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi con un'azione od omissione viola diverse disposizioni che prevedono sanzioni amministrative o commette più violazioni della stessa disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave, aumentata sino al triplo". Ne deriva che, a fronte della maturata certezza in capo all'addetto all'accertamento della violazione di due precetti, si dovrà procedere alla contestazione delle due violazioni, possibilmente con due separati verbali, ammettendo al pagamento in misura ridotta entrambe le ipotesi.
Laddove l'obbligato non intenda aderire al pagamento in misura ridotta, anche a prescindere dalla proposizione di scritti difensivi, l'irrogazione della sanzione dovrà essere unica, con applicazione del cumulo giuridico prescritto dal richiamato articolo 8.
L'applicazione delle sanzioni di cui al presente capo determina alcune implicazioni aggiuntive. Si ricorda che l'accertata carenza dei requisiti minimi comporta, in aggiunta alla contestazione dell'illecito, l'adozione dei provvedimenti previsti dal comma 3 dell'articolo 15 della legge regionale n. 3/2008 (diffida con eventuali prescrizioni, chiusura dell'attività e revoca dell'eventuale accreditamento). In proposito si evidenzia come la possibilità di adottare le misure di cui al comma 3 sia condizionata dal previo accertamento della violazione amministrativa in esame. Non occorre, al fine dell'attivazione dei poteri di cui al comma 3, che l'accertamento si sia già avviato verso la seconda fase del procedimento sanzionatorio (attraverso la contestazione e notifica del verbale di accertamento della violazione) né, a maggior ragione, occorrerà attendere la fase di irrogazione definitiva della sanzione.
## c) Mancato mantenimento di uno o più requisiti di accreditamento
In linea generale, anche per questa casistica, vale quanto descritto al precedente punto b), in tema di principio di unicità della sanzione a fronte di più requisiti mancanti, di tassatività e di cumulo.
L'illecito riguarda le sole unità d'offerta che abbiano ottenuto l'accreditamento istituzionale e la sua applicazione è soggetta all'accertamento, in loco o previa verifica documentale, della perdita di uno o più requisiti dell'accreditamento.
## d) Codifiche che, rispetto alle indicazioni regionali, non rappresentino in modo corretto la classificazione della fragilità degli utenti o l'appropriatezza delle prestazioni erogate
In questo caso, come in quello vagliato al punto b), l'accertamento delle violazioni è punito con sanzioni amministrative. L'attività di accertamento dovrà evidenziare:
- in maniera individuale e precisa ciascuna codifica errata di fragilità;
- in maniera dettagliata le inappropriatezze assistenziali, in relazione agli indicatori previsti dalla D.G.R. 8 maggio 2014, n. 1765, Il sistema dei controlli in ambito socio sanitario: definizione degli indicatori di appropriatezza, dando luogo alla contestazione di un'unica violazione, punita con sanzione amministrativa qualora si superi la soglia di tolleranza prevista dalla citata deliberazione;
- in maniera individuale le fattispecie di incoerenza di cui alla D.G.R. n. 1765/2014, per le unità di offerta ove non è prevista una classificazione delle fragilità.
Il comma 3 bis del citato articolo 15 si apre con il seguente inciso: "Fatte salve le responsabilità di natura civile e penale, nonché le sanzioni previste per le violazioni di altre normative regionali o nazionali...", con cui il legislatore regionale ha inteso porre le sanzioni in esame in chiave additiva.
Per fatti penalmente rilevanti, gli addetti all'accertamento delle sanzioni amministrative, che non rivestano anche qualità di polizia giudiziaria, pur non abilitati a svolgere indagini rilevanti a fini penalistici, devono in ogni caso riferire alle competenti autorità la potenziale esistenza di reati. Pertanto, se nel corso dell'attività di vigilanza dovessero essere accertati fatti che integrino fattispecie di reato (come ad esempio: l'utilizzo di posti letto non accreditati per rendicontazioni economiche alla ASL, false certificazioni, false abilitazioni alla professione, falso ideologico, maltrattamento di ospiti, utilizzo inadeguato di farmaci psicotropi, ecc.) il personale accertatore, per il tramite del dirigente della struttura di appartenenza, informa l'autorità giudiziaria. La qualificazione del fatto come reato appartiene infatti esclusivamente all'autorità giudiziaria e, pertanto, a questa va riferita ogni circostanza di fatto emersa in sede di ispezione o di accertamenti della violazione per le opportune valutazioni e deduzioni del caso.
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2. L'accertamento dell'illecito amministrativo (il verbale di accertamento dell'illecito)
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La prima fase del procedimento sanzionatorio attiene all'accertamento dell'illecito. L'attività di accertamento è attività di competenza diffusa, in quanto appartiene agli agenti o agli ufficiali di polizia giudiziaria, come ad altri organi di vigilanza a competenza generale (polizia locale per le unità d'offerta sociali, polizia, carabinieri, guardia di finanza per tutti i tipi di unità d'offerta). A questi si aggiungono gli addetti all'accertamento, nominati e definiti come tali all'interno delle ASL ai sensi dei provvedimenti organizzativi interni, adottati in esecuzione dell'articolo 27 della legge regionale n. 1/2012. La competenza all'accertamento delle violazioni da parte di questi ultimi addetti è estesa a tutta la gamma delle violazioni contemplate dall'articolo 15 della legge regionale n. 3/2008, quindi anche nei confronti delle unità d'offerta sociali, oltre che nei confronti delle unità di offerta sociosanitarie. L'accertamento delle violazioni punite con sanzioni amministrative può essere connotato da semplicità, come nel caso della rilevazione diretta, da parte dell'addetto all'accertamento, della condotta illecita, ovvero da complessità, come nel caso di mancata rilevazione diretta dell'azione illecita da parte dell'addetto all'accertamento, nel qual caso all'accertamento si perverrà attraverso atti di indagine. Entrambi i tipi di accertamento sono ugualmente validi.
La base normativa delle attività di accertamento è costituita dall'articolo 13 della legge n. 689/1981: "Gli organi addetti al controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono, per l'accertamento delle violazioni di rispettiva competenza, assumere informazioni e procedere a ispezioni di cose e di luoghi diversi dalla privata dimora, a rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici e ad ogni altra operazione tecnica".
L'atto di accertamento della violazione, comunemente denominato verbale di accertamento dell'illecito, a norma dell'articolo 14 della legge n. 689/1981, può essere contestato al trasgressore e agli obbligati in solido immediatamente, oppure può essere notificato entro novanta giorni (trecentosessanta se il destinatario sia residente all'estero) dall'accertamento della violazione.
Il verbale di accertamento deve contenere tutti gli elementi previsti dall'articolo 28 della legge regionale n. 1/2012, non omettendo di identificare:
- il trasgressore, che di norma si identifica con il legale rappresentante del soggetto gestore, salvo la presenza di specifiche deleghe formali. Nel ruolo di trasgressore possono essere individuate anche più persone fisiche (ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 689/1981) che abbiamo una medesima colpevolezza (cfr. articolo 3 della legge n. 689/1981) omissiva o commissiva da documentare negli atti di accertamento;
- l'obbligato in solido (o gli obbligati in solido), nel rispetto dei principi posti dall'articolo 6 della legge n. 689/1981, che normalmente si indentifica con il soggetto gestore;
- le persone presenti all'atto dell'ispezione, che costituiscono un elemento fondamentale agli effetti della validità del procedimento sanzionatorio.
Quanto al luogo dell'accertamento, esso sarà individuato dal luogo fisico in cui l'addetto all'accertamento sia pervenuto alla convinzione della sufficienza degli elementi raccolti al fine di contestare o notificare la violazione e, pertanto, non è da escludere che tale luogo possa coincidere con l'ufficio dell'ente da cui dipende l'addetto all'accertamento.
Completate le procedure di accertamento, verbalizzazione, contestazione o notifica, gli addetti all'accertamento dovranno vigilare sull'eventuale pagamento in misura ridotta della sanzione e rimettere rapporto all'autorità amministrativa competente ai sensi dell'articolo 17 della legge n. 689/1981. Inviato il rapporto, salvo la normale e leale collaborazione con la citata attività, si esaurisce il ruolo dell'addetto all'accertamento nel procedimento.
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3. L'irrogazione della sanzione amministrativa
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La seconda fase del procedimento sanzionatorio attiene all'irrogazione della sanzione. L'attività di irrogazione della sanzione appartiene - solo con riguardo alle violazioni di cui al comma 3 bis dell'articolo 15 della legge regionale n. 3/2008, da chiunque accertate - all'autorità amministrativa individuata per ciascuna ASL, conformemente alle indicazioni di cui all'articolo 27 della legge regionale n. 1/2012.
La fase dell'irrogazione della sanzione attiene all'ufficio che, per rispettivo ordinamento interno, svolge funzioni di autorità amministrativa ai sensi della legge n. 689/1981 e che:
- riceve copia di tutta la documentazione amministrativa fondante l'accertamento dell'illecito, scritti difensivi di parte, rapporti degli organi accertatori, richieste di audizione;
- decide, nei termini posti dagli articoli 11 e 18 della legge n. 689/1981, sugli scritti difensivi, adottando, anche a prescindere da questi, ordinanze ingiunzioni o ordinanze di archiviazione;
- gestisce la fase finale della procedura, ovvero dà luogo all'irrogazione della sanzione definitiva, curando anche la riscossione coattiva e, del caso, il relativo contenzioso.
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1. Premesse
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La Missione 6 Salute mira a potenziare e riorientare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per migliorarne l'efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell'emergenza pandemica, ed è articolata in due Componenti:
- Componente 1: Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza territoriale;
- Componente 2: Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.
La Componente 1 ha l'obiettivo di rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie all'attivazione e al potenziamento di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), rafforzando l'assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi sociosanitari.
La Componente 2 comprende, invece, misure volte al rinnovamento e all'ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, al potenziamento e alla diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) ed una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) da realizzare anche attraverso il potenziamento dei flussi informativi sanitari. Inoltre, rilevanti risorse sono destinate anche alla ricerca scientifica e a rafforzare le competenze e il capitale umano del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Per una descrizione completa degli investimenti della Missione 6 si rimanda all'Allegato 1 del presente documento.
Per i progetti a regia, per i quali le Regioni e le Provincie Autonome si configurano come soggetti attuatori, è stato ritenuto necessario intraprendere tutte le attività atte a garantire l'operatività programmatica, tenuto conto del quadro normativo di riferimento, attraverso il Decreto di ripartizione programmatica delle risorse firmato dal Ministro della Salute in data 20 gennaio 2022. Il richiamato decreto ha ripartito complessivamente euro 8.042.960.665,58 suddivisi come segue tra i singoli interventi interessati:
- M6C1 1.1 "Case della Comunità e presa in carico della persona" per un importo di euro 2.000.000.000;
- M6C1 1.2 "Casa come primo luogo di cura e Telemedicina" per un importo complessivo di euro 4.000.000.000 – di cui sub investimento 1.2.2 Implementazione delle Centrali operative territoriali (COT) per un importo di euro 280.000.000 – di cui interventi COT, Interconnessione aziendale, Device per un importo di euro 204.517.588;
- M6C1 1.3 "Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture - Ospedali di Comunità" per un importo di euro 1.000.000.000;
- M6C2 1.1 "Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero" (digitalizzazione DEA I e II livello e grandi apparecchiature – nuovi progetti e FSC) per un importo complessivo di euro 2.639.265.000;
- M6C2 1.2 "Verso un ospedale sicuro e sostenibile" per un importo di euro 638.851.083,58;
- M6C2 1.3. "Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione" - sub investimento 1.3.2 Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione (Potenziamento, modello predittivo, SDK...) per un importo complessivo di euro 292.550.000 – di cui intervento Reingegnerizzazione NSIS a livello locale (Adozione da parte delle Regioni di 4 nuovi flussi informativi nazionali - Consultori di Famiglia, Ospedali di Comunità, Servizi di Riabilitazione Territoriale e Servizi di Cure Primarie) per un importo di euro 30.300.000;
- M6C2 2.2 (b) "Sviluppo delle competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario – Corso di formazione in infezioni ospedaliere" per un importo di euro 80.026.994;
- PNC – "Verso un ospedale sicuro e sostenibile" dal costo complessivo di euro 1.450.000.000.
Oltre ai suddetti interventi di investimento, per le finalità attuative del PNRR, è stato ritenuto opportuno includere nel Piano operativo anche i seguenti:
- M6C2 1.1 "Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero" (Rafforzamento strutturale del SSN) – progetti in essere per un importo complessivo di euro 1.413.145.000;
- M6C2 1.3. Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione - sub investimento 1.3.1 Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione (FSE) per un importo complessivo di euro 1.379.989.999,93 – di cui intervento "Adozione e utilizzo FSE da parte delle Regioni" per un importo di euro 610.390.000;
- M6C2 2.2 (a) "Sviluppo delle competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario - borse aggiuntive in formazione di medicina generale" per un importo di euro 101.973.006,00.
Il presente Piano Operativo della Regione Lombardia si inserisce, pertanto, in via generale, nell'ambito del decreto di ripartizione sopra richiamato. Il Piano Operativo, comprensivo dell'Action Plan, uno per ciascun investimento per il quale la Regione si configura come soggetto attuatore, costituisce parte integrante del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS).
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2. Descrizione Piano Operativo e Action Plan
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Il presente Piano Operativo si compone degli Action Plan redatti dalla Regione Lombardia per ciascuna Linea di investimento, dettagliati degli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR, e per i quali la Regione/Provincia Autonoma predispone apposite "scheda intervento", per le quali si rimanda al paragrafo 4.
La tabella che segue illustra per ciascun investimento di cui la Regione/Provincia Autonoma si configura quale soggetto attuatore (articolo 5 del Contratto Istituzionale di Sviluppo):
- il dettaglio dei macro-target nazionali, che rappresentano l'obiettivo minimo complessivo a livello nazionale dell'investimento, soggetto al monitoraggio da parte dell'Organismo competente nazionale o europeo;
- i termini di esecuzione regionali;
- le risorse economiche assegnate a livello nazionale per ciascun investimento.
## 2.1 OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE Circolare del 14 ottobre 2021, n. 21 – Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti PNRR - 3.4.1 Obblighi di comunicazione a livello di progetto
Per informare il pubblico sul sostegno ricevuto nell'ambito dell'iniziativa "NextGenerationEU" dell'Unione Europea tutte le azioni di informazione e comunicazione riferite agli interventi finanziati all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza devono ripotare l'emblema istituzionale dell'Unione Europea nonché, ove possibile, il riferimento all'iniziativa NextGenerationEU. Nello specifico i soggetti attuatori dovranno:
- mostrare correttamente e in modo visibile in tutte le attività di comunicazione a livello di progetto l'emblema dell'UE con un'appropriata dichiarazione di finanziamento che reciti "finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU";
- garantire che i destinatari finali del finanziamento dell'Unione nell'ambito del PNRR riconoscano l'origine e assicurino la visibilità del finanziamento dell'Unione (inserimento di specifico riferimento al fatto che l'avviso è finanziato dal PNRR, compreso il riferimento alla Missione Componente ed investimento o subinvestimento);
- quando viene mostrato in associazione con un altro logo, l'emblema dell'Unione europea (cfr. FOCUS) deve essere mostrato almeno con lo stesso risalto e visibilità degli altri loghi. L'emblema deve rimanere distinto e separato e non può essere modificato con l'aggiunta di altri segni visivi, marchi o testi. Oltre all'emblema, nessun'altra identità visiva o logo può essere utilizzata per evidenziare il sostegno dell'UE;
- se del caso, utilizzare per i documenti prodotti il seguente disclaimer: "Finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU. I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia solo quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell'Unione europea o della Commissione europea. Né l'Unione europea né la Commissione europea possono essere ritenute responsabili per essi"
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3. Linee guida alla compilazione degli Action Plan
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Gli Action Plan relativi a ciascuna linea d'investimento sono redatti dalla Regione Lombardia tenendo conto delle indicazioni di seguito riportate:
- OBIETTIVO PNRR o PNC: Sezione precompilata
- INDICATORI COMUNI: Sezione precompilata
- INDICAZIONI OPERATIVE: Sezione parzialmente precompilata da integrare indicando:
- le eventuali ulteriori azioni che la Regione o PP.AA. intende intraprendere ai fini dell'attuazione dell'investimento;
- le specifiche relative alle eventuali procedure aggregate di affidamento di cui la Regione o PP.AA. si serve al fine di rispettare quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, del Contratto Istituzionale di Sviluppo.
- OBIETTIVI REGIONALI: Sezione parzialmente precompilata da integrare indicando:
- Target massimo regionale;
- Fabbisogno.
- CR0NOPROGRAMMA: Sezione precompilata
- RIFERIMENTI NORMATIVI: Sezione da compilare indicando i riferimenti normativi relativi all'ambito di investimento.
- DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL": Sezione precompilata contenente il Dettaglio dell'eventuale quota assegnata (tag) alla dimensione "green" e "digital" per ciascun investimento, secondo le percentuali stabilite dalle linee guida comunitarie.
- DO NO SIGNIFICANT HARM: Sezione precompilata con la valutazione degli investimenti rispetto al principio di "non arrecare un danno significativo" all'ambiente.
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4. Linee guida alla compilazione delle Schede Intervento
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Le Schede Intervento devono essere redatte per ogni singolo intervento dalla Regione Lombardia utilizzando, a seconda della tipologia di intervento oggetto della scheda (lavori/grandi apparecchiature/digitalizzazione), uno dei tre schemi presenti nel portale messo a disposizione da AGENAS e tenendo conto delle indicazioni di seguito riportate:
## 4.1. Linee guida alla compilazione delle Schede Intervento lavori
### SEZIONE I – IDENTIFICAZIONE DELL'INTERVENTO
La presente sezione deve essere compilata specificando:
- la Regione/Provincia Autonoma di riferimento e gli elementi identificativi del soggetto richiedente (Ente del SSN);
- l'intervento comprensivo di tutti gli elementi identificativi (titolo intervento, CUP/Codice Progetto, Importo complessivo, Investimento PNRR, etc.).
### SEZIONE II: DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DELL'INTERVENTO
La presente sezione deve essere compilata specificando:
- la tipologia di intervento (i dati dimensionali del singolo intervento in termini di superfici lorde);
- la dichiarazione di coerenza dell'intervento con gli obiettivi generali del PNRR;
- la dichiarazione di coerenza con gli obiettivi specifici della missione dell'intervento;
- l'inquadramento programmatico;
- gli aspetti giuridico – amministrativi relativi all'appaltabilità dell'intervento;
- le procedure in materia ambientale, archeologica, etc.;
- gli elementi progettuali e stato di attuazione attuale/previsto;
- il cronoprogramma;
- il quadro economico dei lavori.
### SEZIONE III: DATI ECONOMICI, FINANZIARI
La presente sezione deve essere compilata specificando:
- le fonti di finanziamento del progetto;
- il cronoprogramma finanziario.
### SEZIONE IV: DATI E CARATTERISTICHE DELL'IMMOBILE
La presente sezione deve essere compilata specificando i dati generali e i dati dimensionali/patrimoniali dell'immobile.
## 4.2. Linee guida alla compilazione delle Schede Intervento grandi apparecchiature
### SEZIONE I – IDENTIFICAZIONE DELL'INTERVENTO
La presente sezione deve essere compilata specificando:
- la Regione/Provincia Autonoma di riferimento e gli elementi identificativi del soggetto richiedente (Ente del SSN);
- l'intervento comprensivo di tutti gli elementi identificativi (titolo intervento, CUP/Codice Progetto, Descrizione apparecchiatura, Importo complessivo, etc.).
### SEZIONE II: DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DELL'INTERVENTO
La presente sezione deve essere compilata specificando:
- tipologia di intervento;
- la dichiarazione di coerenza dell'intervento con gli obiettivi generali del PNRR;
- la dichiarazione di coerenza con gli obiettivi specifici della missione dell'intervento;
- l'inquadramento programmatico;
- il cronoprogramma;
- il quadro del fabbisogno di spesa.
### SEZIONE III: DATI ECONOMICI, FINANZIARI
La presente sezione deve essere compilata specificando:
- le fonti di finanziamento del progetto;
- il cronoprogramma finanziario.
## 4.3. Linee guida alla compilazione delle Schede Intervento digitalizzazione
### SEZIONE I – IDENTIFICAZIONE DELL'INTERVENTO
La presente sezione deve essere compilata specificando:
- la Regione/Provincia Autonoma di riferimento e gli elementi identificativi del soggetto richiedente (Ente del SSN);
- l'intervento comprensivo di tutti gli elementi identificativi (titolo intervento, CUP/Codice Progetto, Importo complessivo, etc.).
### SEZIONE II: DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DELL'INTERVENTO
La presente sezione deve essere compilata specificando:
- la dichiarazione di coerenza dell'intervento con gli obiettivi generali del PNRR;
- la dichiarazione di coerenza con gli obiettivi specifici della missione dell'intervento;
- l'inquadramento programmatico;
- gli aspetti giuridico – amministrativi relativi all'appaltabilità dell'intervento;
- il cronoprogramma;
- il quadro economico dei lavori.
### SEZIONE III: DATI ECONOMICI, FINANZIARI
La presente sezione deve essere compilata specificando:
- le fonti di finanziamento del progetto;
- il cronoprogramma finanziario.
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5. Attuazione impegni previsti per la Regione/Provincia Autonoma
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La Regione Lombardia procede a dare attuazione agli impegni previsti per il soggetto attuatore dal Contratto Istituzionale di Sviluppo, in particolare in riferimento a quanto previsto all'articolo 5 dello stesso, secondo quanto riportato di seguito:
- DELEGA DEL RUOLO DI SOGGETTO ATTUATORE AGLI ENTI DEL SSR – SOGGETTO ATTUATORE ESTERNO (cfr. art. 5 comma 2 CIS): Tutti gli Enti del SSR come da nota trasmessa al Ministero della Salute con allegati gli atti di nomina dei RUP
- RICORSO A PROCEDURE DI AFFIDAMENTO AGGREGATE (cfr. art. 5 comma 3 CIS): Per l'esecuzione degli interventi di tutte le component Missione 6 si intende procedere, ove possibile, tramite procedure aggregate, fermo restando l'obbligatorietà per la linea di investimento della Component 2 punto 1.1 "Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero - Digitalizzazione dei DEA", di ricorrere ad accordi quadro conclusi con Consip.
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6. Action Plan
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## 6.1. Componente 1 - Investimento 1.1: Case della Comunità e presa in carico della persona - Action Plan
### DESCRIZIONE CID
Il progetto di investimento consiste nella creazione e nell'avvio di almeno 1.350 Case della Comunità, attraverso l'attivazione, lo sviluppo e l'aggregazione di servizi di assistenza di base e la realizzazione di centri di assistenza (efficienti sotto il profilo energetico) per una risposta integrata alle esigenze di assistenza.
### REQUISITI CID TARGET M6 C1 3
Almeno 1.350 Case della Comunità devono essere messe a disposizione e dotate di attrezzature tecnologiche, al fine di garantire parità di accesso, prossimità territoriale e qualità dell'assistenza alle persone indipendentemente dall'età e dal loro quadro clinico (malati cronici, persone non autosufficienti che necessitano di assistenza a lungo termine, persone affette da disabilità, disagio mentale, povertà), mediante l'attivazione, lo sviluppo e l'aggregazione di servizi di assistenza primaria, e la realizzazione di centri di erogazione dell'assistenza (efficienti sotto il profilo energetico) per una risposta multiprofessionale.
Le nuove costruzioni finanziate dall'RRF devono esser conformi ai pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 5, del regolamento (UE) 2021/241.
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
La Regione/Provincia Autonoma ha concluso nel 2021 l'attività di ricognizione delle localizzazioni e dei siti idonei alla realizzazione delle Case della Comunità, come previsto dalle scadenze PNRR, e ha proceduto con l'individuazione dei siti idonei a dicembre 2021.
La Regione/Provincia Autonoma procede ad effettuare una ricognizione degli interventi necessari ai fini dell'indizione delle gare per l'attivazione e avvio delle Case della Comunità.
La Regione/Provincia Autonoma procede a verificare che i singoli enti del Servizio sanitario regionale (SSR) monitorino l'aderenza ai requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali previsti dal modello organizzativo delle Case della Comunità definito dal Ministero della salute di concerto con il Mef.
La Regione/Provincia Autonoma procede ad elaborare le schede intervento, come risultato della fase di ricognizione e valutazione del fabbisogno conclusasi a dicembre 2021 con riferimento all'investimento in oggetto. Tali schede riportano le informazioni qualificanti l'intervento (es. localizzazione, fattibilità urbanistica, disponibilità giuridica del sito, stato di avanzamento progettuale, etc.).
Per quanto riguarda il parco tecnologico degli impianti, ovvero tutti gli strumenti, le licenze e le interconnessioni, deve essere data preferenza a modalità di approvvigionamento aggregato.
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione/Provincia Autonoma dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti in coerenza con le indicazioni, per quanto applicabili, fornite dal Mef con circolare n. 4 del 18 gennaio 2022
Nel caso in cui le schede intervento del presente Action Plan evidenziassero un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione/Provincia Autonoma dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNRR alla linea di investimento che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### FABBISOGNO
Il fabbisogno deve essere dettagliato in termini di numero di Case della Comunità (distinte fra da edificare e da ristrutturare) per Ente di riferimento. Il dettaglio delle localizzazioni di ciascuna Casa della Comunità è riportato nell'Allegato 2 del presente Piano.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse del piano.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 1.1.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Tale Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art. 18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 1.1 è riportato nella tabella 5 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma, nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nell'Allegato 3 al presente Piano nonché quanto indicato nella "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare n. 32 del 30 dicembre 2021, che ha lo scopo di assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli investimenti nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
Per tale investimento, all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono riportate le schede tecniche da considerare ai fini del rispetto del principio DNSH. Nello specifico, le schede sono di seguito indicate:
- scheda 1 "Costruzione di nuovi edifici";
- scheda 2 "Ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali";
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario";
- scheda 5 "Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici";
- scheda 6 "Servizi informatici di hosting e cloud".
## 6.2. Componente 1 - Investimento 1.2: Casa come primo luogo di cura e telemedicina Sub investimento 1.2.2 – Implementazione Centrali Operative Territoriali (COT) – Action Plan
### DESCRIZIONE CID
L'investimento previsto riguarda l'attivazione di 602 Centrali operative territoriali con la funzione di collegare e coordinare i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza.
### REQUISITI CID TARGET M6 C1 7
Il punto cruciale di questo intervento è l'entrata in funzione di almeno 600 Centrali operative territoriali (una ogni 100 000 abitanti) con la funzione di collegare e coordinare i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza, al fine di garantire la continuità, l'accessibilità e l'integrazione delle cure.
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
La Regione/Provincia Autonoma ha concluso nel 2021 l'attività di ricognizione delle localizzazioni e siti idonei alla realizzazione delle COT, e ha proceduto con l'individuazione dei siti idonei a dicembre 2021.
La Regione/Provincia Autonoma procede ad effettuare una ricognizione degli interventi necessari ai fini dell'indizione delle gare per la realizzazione delle COT.
La Regione/Provincia Autonoma procede a verificare che i singoli Enti del Servizio sanitario regionale (SSR) monitorino l'aderenza ai requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali previsti dal modello organizzativo delle COT definito dal Ministero della salute di concerto con il Mef.
La Regione/Provincia Autonoma procede ad elaborare le schede intervento come risultato della fase di ricognizione e valutazione del fabbisogno conclusasi a dicembre 2021 con riferimento all'investimento in oggetto. Tali schede riportano le informazioni qualificanti l'intervento (es. localizzazione, fattibilità urbanistica, disponibilità giuridica del sito, stato di avanzamento progettuale, etc.).
Per quanto riguarda il parco tecnologico degli impianti, ovvero tutti gli strumenti, le licenze e le interconnessioni, deve essere data preferenza a modalità di approvvigionamento aggregato.
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione/Provincia Autonoma dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti in coerenza con le indicazioni, per quanto applicabili, fornite dal Mef con circolare n. 4 del 18 gennaio 2022
Nel caso in cui le schede intervento del presente Action Plan evidenziassero un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione/Provincia Autonoma dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNRR alla linea di investimento che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### FABBISOGNO
Il fabbisogno dichiarato dalla Regione/Provincia Autonoma in termini di numero di COT, dettagliato per Ente del SSR e sede/localizzazione COT. Il dettaglio delle localizzazioni di ciascuna COT è riportato nell'Allegato 2 del presente Piano.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 1.2.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Tale Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art. 18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 1.2 è riportato nella tabella 6 dell'Allegato 3 di cui al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma, nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nell'Allegato 3 al presente Piano quanto indicato nella "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare n. 32 del 30 dicembre 2021, che ha lo scopo di assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli investimenti nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
Per tale investimento, all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono riportate le schede tecniche da considerare ai fini del rispetto del principio DNSH. Nello specifico, le schede sono di seguito indicate:
- scheda 2 "Ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali";
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario";
- scheda 6 "Servizi informatici di hosting e cloud";
- scheda 9 "Acquisto di veicoli".
## Componente 1 - Investimento 1.3: Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di comunità) – Action Plan
### DESCRIZIONE CID
L'investimento si concretizzerà nella realizzazione di almeno 400 Ospedali di Comunità,
### REQUISITI CID TARGET M6 C1 11
Almeno 400 Ospedali di Comunità rinnovati, interconnessi e dotati di attrezzature tecnologiche Gli ospedali comunitari sono strutture sanitarie destinate a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
La Regione/Provincia Autonoma ha concluso nel 2021 l'attività di ricognizione delle localizzazioni e siti idonei alla realizzazione degli Ospedali di Comunità, come previsto dalle scadenze PNRR, e ha proceduto con l'individuazione dei siti idonei a dicembre 2021.
La Regione/Provincia Autonoma procede ad effettuare una ricognizione degli interventi necessari ai fini dell'indizione delle gare per l'attivazione e avvio degli Ospedali di Comunità.
La Regione/Provincia Autonoma procede a verificare che i singoli Enti del Servizio sanitario regionale (SSR) monitorino l'aderenza ai requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali previsti dal modello organizzativo degli Ospedali di Comunità definito dal Ministero della salute di concerto con il Mef.
La Regione/Provincia Autonoma procede ad elaborare le schede intervento come risultato della fase di ricognizione e valutazione del fabbisogno conclusasi a dicembre 2021 con riferimento all'ambito di investimento. Tali schede riportano le informazioni qualificanti l'intervento (es. localizzazione, fattibilità urbanistica, disponibilità giuridica del sito, stato di avanzamento progettuale, etc.).
Per quanto riguarda il parco tecnologico degli impianti, ovvero tutti gli strumenti, le licenze e le interconnessioni, deve essere data preferenza a modalità di approvvigionamento aggregato.
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione/Provincia Autonoma dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti
Nel caso in cui le schede intervento del presente Action Plan evidenziassero un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione/Provincia Autonoma dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNRR alla linea di investimento che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### FABBISOGNO
Il fabbisogno deve essere dettagliato in termini di numero di Ospedali di Comunità (distinti fra da edificare e da riconvertire) per Ente di riferimento. Il dettaglio delle localizzazioni di ciascun Ospedale di Comunità è riportato nell'Allegato 2 del presente Piano.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 1.3.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Il citato Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art. 18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 1.3 è riportato nella tabella 7 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma, nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nell'Allegato 3 al presente Piano e quanto indicato nella "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare n. 32 del 30 dicembre 2021, che ha lo scopo di assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli investimenti nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
Per tale investimento, all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono riportate le schede tecniche da considerare ai fini del rispetto del principio DNSH. Nello specifico, le schede sono di seguito indicate:
- scheda 1 "Costruzione di nuovi edifici";
- scheda 2 "Ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali";
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario";
- scheda 5 "Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici".
## Componente 2 - Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero – Sub investimento 1.1.1. (Digitalizzazione DEA I e II livello) – Action Plan
### DESCRIZIONE CID
Questo investimento consiste nel migliorare la digitalizzazione dell'assistenza sanitaria e migliorare la qualità dei processi, garantendo la sicurezza dei pazienti e l'erogazione di servizi di alta qualità. L'investimento si riferisce al potenziamento del livello di digitalizzazione delle strutture sede di DEA (Dipartimenti di emergenza e accettazione) di I livello e di II livello.
### REQUISITI CID TARGET M6 C2 8
Ogni struttura ospedaliera informatizzata deve disporre di un centro di elaborazione di dati (CED) necessario per realizzare l'informatizzazione dell'intera struttura ospedaliera e sufficienti tecnologie informatiche hardware e/o software, tecnologie elettromedicali, tecnologie supplementari e lavori ausiliari, necessari per realizzare l'informatizzazione di ciascun reparto ospedaliero.
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
La Regione/Provincia Autonoma ha individuato il numero di interventi di digitalizzazione di strutture sanitarie sede di DEA I e II livello per ciascun Ente del Servizio sanitario regionale (SSR) e le modalità di approvvigionamento (gare Consip/regionali/aziendali), al fine di raggiungere il numero target complessivo.
La Regione/Provincia Autonoma procede ad elaborare le schede intervento, come risultato della fase di ricognizione e valutazione del fabbisogno conclusasi a dicembre 2021 con riferimento al presente investimento. Tali schede riportano le informazioni qualificanti l'intervento (es. localizzazione, fattibilità urbanistica, disponibilità giuridica del sito, stato di avanzamento progettuale, etc.).
La Regione/Provincia Autonoma e gli Enti del SSR ricorrono ad accordi quadro conclusi con Consip
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione/Provincia Autonoma dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti in coerenza con le indicazioni, per quanto applicabili, fornite dal Mef con circolare n. 4 del 18 gennaio 2022
Nel caso in cui le schede intervento del presente Action Plan evidenziassero un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione/Provincia Autonoma dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNRR che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### FABBISOGNO
Il fabbisogno dichiarato dalla Regione per Ente del SSR, per tipologia di struttura (DEA I o II livello) e intervento di digitalizzazione. Il dettaglio delle localizzazioni di ciascun intervento è riportato nell'Allegato 2 del presente Piano.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 1.1.1.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Il Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art. 18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 1.1.1 è riportato nella Tabella 8 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma, nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nell'Allegato 3 al presente Piano e quanto indicato nella "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare n. 32 del 30 dicembre 2021, che ha lo scopo di assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli investimenti nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
Per tale investimento, all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono riportate le schede tecniche da considerare ai fini del rispetto del principio DNSH. Nello specifico, le schede sono di seguito indicate:
- scheda 3 "Acquisto, Leasing e Noleggio di computer e apparecchiature elettriche ed elettroniche"
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario";
- scheda 5 "Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici";
- scheda 6 "Servizi informatici di hosting e cloud".
## 6.5. Componente 2 - Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero - Sub investimento 1.1.2 Grandi Apparecchiature Sanitarie – Action Plan
### DESCRIZIONE CID
Questo investimento consiste nel migliorare la digitalizzazione dell'assistenza e migliorare la qualità dei processi, garantendo la sicurezza dei pazienti e l'erogazione di servizi di alta qualità. L'investimento si riferisce all'ammodernamento digitale del parco tecnologico ospedaliero tramite la sostituzione di modelli obsoleti con modelli tecnologicamente avanzati.
### REQUISITI CID TARGET M6 C2 6
In base a una ricognizione condotta dal Ministero della Salute, il fabbisogno complessivo di nuove grandi apparecchiature sanitarie è stato individuato in 3 133 unità da acquistare in sostituzione di tecnologie obsolete o fuori uso (vetustà maggiore di 5 anni). Il numero e le tipologie delle apparecchiature che devono essere sostituite sono: 340 TAC a 128 strati, 190 risonanze magnetiche 1,5 T, 81 acceleratori lineari, 937 sistemi radiologici fissi, 193 angiografi, 82 gamma camere, 53 gamma camere/TAC, 34 PET TAC, 295 mammografi, 928 ecotomografi.
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ APPROVVIGIONAMENTO
La Regione/Provincia Autonoma ha individuato il numero di grandi apparecchiature sanitarie da sostituire per ciascun Ente del Servizio sanitario regionale (SSR) e le modalità di approvvigionamento (gare Consip/regionali/aziendali) entro Gennaio 2022, al fine di raggiungere il numero target complessivo.
Sono ammissibili a finanziamento PNRR tutte le apparecchiature, previste dal PNRR, le cui procedure di gara sono iniziate dopo il 1° febbraio 2020. Si precisa che, come previsto dall'art. 17 del Regolamento UE 2021/241 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, "sono ammissibili le misure avviate a decorrere dal 1° febbraio 2020 a condizione che soddisfino i requisiti previsti dal suddetto Regolamento", purché la natura della spesa e le modalità di acquisizione siano coerenti con quanto previsto nell'ambito del PNRR e dei singoli investimenti presentati all'interno del Piano.
La Regione/Provincia Autonoma procede ad elaborare le schede intervento come risultato della fase di ricognizione e valutazione del fabbisogno con riferimento al presente investimento. Tali schede riportano le informazioni qualificanti l'intervento (es. localizzazione, fattibilità urbanistica, disponibilità giuridica del sito, stato di avanzamento progettuale, etc.).
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione/Provincia Autonoma dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti n coerenza con la circolare 4 del 18 gennaio del MEF.
Nel caso in cui le schede intervento del presente Action Plan evidenziassero un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione/Provincia Autonoma dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNRR alla linea di investimento che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### FABBISOGNO
Il fabbisogno dichiarato da Regione Lombardia in termini di numerosità di apparecchiature, dettagliato per tipologia e per Ente del SSR. Il dettaglio delle localizzazioni di ciascun intervento è riportato nell'Allegato 2 del presente Piano.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 1.1.2.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Il citato Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art. 18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 1.1.2 è riportato è riportato nella tabella 8 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma, nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nell'Allegato 3 al presente Piano e quanto indicato nella "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare n. 32 del 30 dicembre 2021, che ha lo scopo di assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli investimenti nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
Per tale investimento, all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono riportate le schede tecniche da considerare ai fini del rispetto del principio DNSH. Nello specifico, le schede sono di seguito indicate:
- scheda 3 "Acquisto, Leasing e Noleggio di computer e apparecchiature elettriche ed elettroniche";
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario";
- scheda 5 "Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici";
- scheda 6 "Servizi informatici di hosting e cloud".
## 6.6 Componente 2 - Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero – Sub investimento 1.1.1 - Digitalizzazione - Rafforzamento strutturale SSN ("progetti in essere" ex art. 2, DL 34/2020)
### DESCRIZIONE CID
Questo investimento consiste nel migliorare la digitalizzazione dell'assistenza e migliorare la qualità dei processi, garantendo la sicurezza dei pazienti e l'erogazione di servizi di alta qualità. L'investimento si riferisce al potenziamento della dotazione di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva.
### REQUISITI CID TARGET M6 C2 9
La dotazione di almeno 3.500 posti letto di terapia intensiva e 4.200 posti letto di terapia semi-intensiva con la relativa apparecchiatura di ausilio alla ventilazione deve essere resa strutturale (pari a un aumento di circa il 70 % del numero di posti letto preesistenti alla pandemia).
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
Il Ministero della Salute ha adottato con Decreto Direttoriale n. MDS-DGPROGS- 84 del 22/10/2021 il "Piano di riorganizzazione approvato dal Ministero della Salute/Regioni italiane", relativo ai piani di riorganizzazione presentati dalle Regioni e dalle Province Autonome in attuazione all'art. 2 del DL 34/2020, volti a rafforzare la capacità delle strutture ospedaliere del SSN ad affrontare le emergenze pandemiche attraverso l'incremento del numero di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, in attuazione a quanto disposto dalla Decisione di Esecuzione del Consiglio dell'Unione Europea relativa all'approvazione della valutazione del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell'Italia per la Linea di Intervento 1.1 "Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero", inserita nella MISSIONE 6 COMPONENTE 2 - Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale.
Le risorse sono altresì finalizzate al rafforzamento strutturale degli ospedali SSN, attraverso un piano di riorganizzazione al fine di affrontare adeguatamente le emergenze pandemiche (rinnovare e ristrutturare 651 strutture tra PS, DEA, strutture di supporto ospedaliero e territoriale).
La Regione ha approvato il Piano di riorganizzazione delle terapie intensive e semintensive con la DGR n. XI/3264 del 16 giugno 2020 e s.m.i. e successivamente il Ministero lo ha approvato con Decreto del 16 luglio 2020. Il Piano di riorganizzazione è volto a garantire l'incremento di attività in regime di ricovero in Terapia Intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cure in coerenza con quanto previsto dall'art. 2 del DL 34/2020.
La Regione ha aggiornato il Piano di riorganizzazione della Rete ospedaliera di cui all'art. 2 del DL 19/05/2020, n. 34, già approvato, in funzione di sopraggiunte rimodulazioni e nello specifico con:
- DGR n. XI/4468 del 29 marzo 2021 e Decreto Direzione Generale Welfare n. 6807 del 20 maggio 2021 la Giunta regionale ha approvato il primo riallineamento del Piano di riorganizzazione approvato poi dal Ministero con Decreto del 15 luglio 2021;
- DGR n. XI/5058 del 17 gennaio 2022 la Giunta regionale ha approvato il secondo riallineamento del Piano di riorganizzazione approvato poi dal Ministero con Decreto del 30 marzo 2022.
La Regione e gli enti del SSR hanno stabilito per l'investimento in oggetto di ricorrere a procedure aggregate di affidamento che, qualora già disponibili, si dettagliano di seguito: Elenchi di fornitori di apparecchiature e Accordi Quadro per servizi e lavori individuati dal Commissario straordinario emergenza covid 19.
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento.
Nel caso in cui si evidenziasse un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione dovrà indicare le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNRR che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 1.1.1.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Le check list con la sintesi dei controlli potranno essere utilizzate anche per quegli interventi già avviati prima dell'approvazione del PNRR (i cd. "progetti in essere"), al fine di verificare la sussistenza di quegli elementi tassonomici che rendono un intervento conforme al principio DNSH.
Nello specifico, le schede di riferimento, previste all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono di seguito indicate:
- scheda 3 "Acquisto, Leasing e Noleggio di computer e apparecchiature elettriche ed elettroniche";
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario";
- scheda 5 "Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici";
- scheda 6 "Servizi informatici di hosting e cloud".
## 6.7. Componente 2 - Investimento 1.2: Verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile (Fondi PNRR) – Action Plan
### DESCRIZIONE CID
Questo investimento consiste nell'allineare le strutture ospedaliere alle normative antisismiche. L'investimento si riferisce in particolare agli interventi di adeguamento sismico o di miglioramento delle strutture ospedaliere individuate nell'indagine delle esigenze espresse dalle Regioni
### REQUISITI CID TARGET M6 C2 10
Completamento di almeno 109 interventi antisismici nelle strutture ospedaliere al fine di allinearle alle norme antisismiche
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
La Regione ha effettuato una puntuale ricognizione degli interventi di adeguamento strutturale, individuando per ciascun intervento la fase progettuale prevista per anno, entro gennaio 2022.
La Regione procede ad elaborare le schede intervento come risultato della fase di ricognizione e valutazione del fabbisogno con riferimento al presente investimento. Tali schede riportano le informazioni qualificanti l'intervento (es. localizzazione, fattibilità urbanistica, disponibilità giuridica del sito, stato di avanzamento progettuale, etc.).
La Regione e gli Enti del Servizio sanitario regionale (SSR) hanno stabilito per l'investimento in oggetto di ricorrere a procedure aggregate di affidamento (cfr. art. 5 comma 3 del Contratto Istituzionale di Sviluppo).
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti in coerenza con le indicazioni, per quanto applicabili, fornite dal Mef con circolare n. 4 del 18 gennaio 2022
Nel caso in cui le schede intervento del presente Action Plan evidenziassero un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione/Provincia Autonoma dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato da PNRR alla linea di investimento che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### FABBISOGNO
Il fabbisogno dichiarato dalla Regione/Provincia Autonoma in termini di numerosità di interventi, dettagliato per Ente del SSR e per stato di avanzamento del progetto. Il dettaglio delle localizzazioni di ciascun intervento è riportato nell'Allegato 2 del presente Piano.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 1.2.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Il Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art. 18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 1.2 è riportato nella tabella 9 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nell'Allegato 3 al presente Piano e quanto indicato nella "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare n. 32 del 30 dicembre 2021, che ha lo scopo di assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli investimenti nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
Per tale investimento, all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono riportate le schede tecniche da considerare ai fini del rispetto del principio DNSH. Nello specifico, le schede sono di seguito indicate:
- scheda 1 "Costruzione di nuovi edifici";
- scheda 2 "Ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali";
- scheda 3 "Acquisto, Leasing e Noleggio di computer e apparecchiature elettriche ed elettroniche";
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario"
## 6.8. Componente 2 - Investimento 1.2: Verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile (Fondi PNC) – Action Plan
### DESCRIZIONE DECRETO MEF DEL 15/07/2021
Adattare le strutture ospedaliere alle attuali normative antisismiche. L'obiettivo del progetto è la realizzazione di 220 interventi, finanziati con le risorse del Fondo Complementare.
### RISULTATI FINALI
Completamento di 220 interventi finalizzati al miglioramento strutturale degli edifici ospedalieri in ottica di adeguamento alle vigenti norme in materia di costruzioni in area sismica.
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
La Regione ha effettuato una puntuale ricognizione degli interventi di adeguamento strutturale, individuando per ciascun intervento la fase progettuale prevista per anno, entro gennaio 2022.
La Regione procede ad elaborare le schede intervento come risultato della fase di ricognizione e valutazione del fabbisogno con riferimento all'ambito di investimento. Tali schede riportano le informazioni qualificanti l'intervento (es. localizzazione, fattibilità urbanistica, disponibilità giuridica del sito, stato di avanzamento progettuale, etc.).
La Regione e gli Enti del Servizio sanitario regionale (SSR) hanno stabilito per l'investimento in oggetto di ricorrere a procedure aggregate di affidamento (cfr. art. 5 comma 3 del Contratto Istituzionale di Sviluppo).
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti in coerenza con le indicazioni, per quanto applicabili, fornite dal Mef con circolare n. 4 del 18 gennaio 2022
Nel caso in cui le schede intervento del presente Action Plan evidenziassero un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNC assegnate per la linea di investimento, la Regione dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNC ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNC che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNC.
### FABBISOGNO
Il fabbisogno dichiarato dalla Regione in termini di numerosità di interventi, dettagliato per Ente del SSR e per stato di avanzamento del progetto. Il dettaglio delle localizzazioni di ciascun intervento è riportato nell'Allegato 2 del presente Piano.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Non applicabile alla linea d'intervento di carattere nazionale.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Il Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art. 18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 1.2 è riportato nella tabella 9 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nell'Allegato 3 al presente Piano e quanto indicato nella "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare n. 32 del 30 dicembre 2021, che ha lo scopo di assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli investimenti nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
Per tale investimento, all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono riportate le schede tecniche da considerare ai fini del rispetto del principio DNSH. Nello specifico, le schede sono di seguito indicate:
- scheda 1 "Costruzione di nuovi edifici";
- scheda 2 "Ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali";
- scheda 3 "Acquisto, Leasing e Noleggio di computer e apparecchiature elettriche ed elettroniche";
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario".
## 6.9. Componente 2 – Investimento 1.3. Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione – di cui sub investimento 1.3.1 Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione (FSE) (b) "Adozione e utilizzo FSE da parte delle Regioni" – Action Plan
### DESCRIZIONE CID
Questo investimento mira ad imprimere un profondo cambio di passo nell'infrastrutturazione tecnologica alla base dell'erogazione dell'assistenza, dell'analisi dei dati sanitari e della capacità predittiva del SSN italiano. L'investimento si compone dei due diversi progetti di seguito descritti.
- Il completamento dell'infrastruttura e la diffusione del Fascicolo sanitario elettronico (FSE) esistente. Ciò deve essere conseguito rendendolo un ambiente di dati completamente nativi digitali e quindi omogeneo, coerente e portabile in tutto il territorio nazionale.
- Il rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti di analisi del Ministero della Salute, per il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza (LEA, ossia i servizi garantiti dal SSN in tutto il paese) e la programmazione di servizi di assistenza sanitaria che siano in linea con i bisogni, l'evoluzione della struttura demografica della popolazione, i trend e il quadro epidemiologico. L'obiettivo chiave e primario del Ministero della Salute italiano è conseguito con il raggiungimento dei 4 sotto-obiettivi seguenti integrati tra loro: i) il potenziamento dell'infrastruttura del Ministero della Salute italiano, mediante l'integrazione dei dati clinici del FSE con i dati clinici, amministrativi e finanziari del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) e con le altre informazioni e gli altri dati relativi alla salute nell'ambito dell'approccio "One-Health" per monitorare i LEA e garantire le attività di sorveglianza e vigilanza sanitaria; ii) il miglioramento della raccolta, del processo e della produzione di dati NSIS a livello locale, mediante la reingegnerizzazione e la standardizzazione dei processi regionali e locali di produzione di dati, al fine di ottimizzare lo strumento del NSIS per la misurazione della qualità, dell'efficienza e dell'adeguatezza del SSN; iii) lo sviluppo di strumenti di analisi avanzata per studiare fenomeni complessi e scenari predittivi al fine di migliorare la capacità di programmare i servizi sanitari e rilevare malattie emergenti; iv) la creazione di una piattaforma nazionale dove domanda ed offerta di servizi di telemedicina forniti da soggetti accreditati possano incontrarsi.
### DESCRIZIONE SUB LINEA DI INTERVENTO OGGETTO DELL'ACTION PLAN
L'investimento previsto dal PNRR (M6C2 1.3.1) si compone delle seguenti linee di attività relative a:
- repository centrale, digitalizzazione documentale, servizi e interfaccia user- friendly;
- adozione e utilizzo FSE da parte delle Regioni/Province autonome;
- utilizzo del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale - Tessera Sanitaria Elettronica, e che quest'ultima si riferisce a progetti già in essere.
In particolare, il presente Action Plan si riferisce al sub-intervento 1.3.1 (b) Adozione e utilizzo FSE da parte delle Regioni/Province autonome, il cui Soggetto attuatore, con facoltà di sub-delega in favore delle Regioni, è la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la trasformazione digitale.
### REQUISITI CID TARGET M6 C2 13
Tutte le Regioni/Province autonome devono creare, alimentare e utilizzare il FSE.
In particolare il piano prevede: - l'integrazione/inserimento dei documenti nel FSE deve iniziare dai documenti nativi digitali; la migrazione/trasposizione ad hoc di documenti cartacei attuali o vecchi deve essere inclusa nel perimetro dell'intervento; - il sostegno finanziario a favore delle strutture sanitarie, affinché aggiornino la loro infrastruttura e per garantire che i dati, i metadati e la documentazione relativi all'assistenza.
### REQUISITI CID TARGET M6 C2 11
I medici di base alimentano il Fascicolo sanitario elettronico.
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
È prevista l'attivazione delle procedure per la realizzazione dell'archivio centrale (Repository centrale) - Fascicolo sanitario elettronico (FSE), da parte del Soggetto Attuatore (Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la trasformazione digitale).
È prevista l'attivazione delle attività per il supporto organizzativo, manageriale, strategico, tematico e la formazione a livello regionale e locale, da parte del Soggetto Attuatore (Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la trasformazione digitale).
È prevista la realizzazione, implementazione e messa in funzione di un registro centrale per i documenti digitali e di una piattaforma di interoperabilità e servizi, secondo lo standard Fast Healthcare Interoperability Resources (FHIR) - Fascicolo sanitario elettronico da parte del Soggetto Attuatore (MEF – Sistema Tessera Sanitaria)
La Regione/Provincia Autonoma, sulla base dei decreti e delle linee guida nazionali di prossima emanazione per il potenziamento del FSE, ai sensi della normativa vigente, predispone i piani regionali di adeguamento.
Con decreto da pubblicare non oltre settembre 2022, saranno dettagliate le milestone e i target intermedi a livello regionale, nonché le risorse disponibili per ogni Regione/Provincia Autonoma per l'adeguamento dell'FSE e l'attuazione delle Linee Guida nazionali di cui al punto precedente, garantendo almeno il 40% alle regioni del sud
La Regione/Provincia Autonoma, che, sulla base del piano regionale e delle risorse stabilite con decreto, interviene autonomamente nel potenziamento, dovrà comunicare periodicamente lo stato di avanzamento in base agli indicatori stabiliti con le Linee Guida nazionali di cui al primo punto tramite i sistemi di monitoraggio
La Regione/Provincia Autonoma, che, sulla base del piano regionale, intende avvalersi dell'infrastruttura nazionale, comunicherà al Ministero della Salute, al Ministero dell'Economia e delle Finanze, nonché alla Struttura della Presidenza del Consiglio responsabile per l'innovazione tecnologica e la struttura di gitale per coordinare il piano regionale e il raggiungimento di target e milestone intermedi di cui al secondo punto.
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione/Provincia Autonoma dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti in coerenza con le indicazioni, per quanto applicabili, fornite dal Mef con circolare n. 4 del 18 gennaio 2022
Nel caso in cui le schede intervento del presente Action Plan evidenziassero un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione/Provincia Autonoma dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR, stabilite con decreto di cui al paragrafo precedente, ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNRR che costituisce e importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### FABBISOGNO
Il Fabbisogno sarà determinato sulla base del completamento dell'Assessment e indicato nel Decreto di ripartizione delle risorse destinate al sub-investimento, che sarà emanato non oltre settembre 2022
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 1.3.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DSNH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Il Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art.18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 1.3 è riportato nella tabella 10 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nell'Allegato 3 al presente Piano e quanto indicato nella "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare n. 32 del 30 dicembre 2021, che ha lo scopo di assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli investimenti nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
Per tale investimento, all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono riportate le schede tecniche da considerare ai fini del rispetto del principio DNSH. Nello specifico, le schede sono di seguito indicate:
- scheda 3 "Acquisto, Leasing e Noleggio di computer e apparecchiature elettriche ed elettroniche";
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario";
- scheda 5 "Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici";
- scheda 6 "Servizi informatici di hosting e cloud".
## 6.10. Componente 2 – Investimento 1.3. Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione – di cui sub investimento 1.3.2 Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione (Potenziamento, modello predittivo, SDK...) – Action Plan
### DESCRIZIONE CID
Questo investimento mira ad imprimere un profondo cambio di passo nell'infrastrutturazione tecnologica alla base dell'erogazione dell'assistenza, dell'analisi dei dati sanitari e della capacità predittiva del SSN italiano.
Il rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti di analisi del Ministero della Salute, per il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza (LEA, ossia i servizi garantiti dal SSN in tutto il paese) e la programmazione di servizi di assistenza sanitaria che siano in linea con i bisogni, l'evoluzione della struttura demografica della popolazione, i trend e il quadro epidemiologico.
### REQUISITI TARGET M6 C2 10
Reingegnerizzazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) a livello locale - Completamento del patrimonio informativo (servizi applicativi) - Numero di nuovi flussi informativi nazionali adottati da tutte le 21 Regioni: riabilitazione territoriale e consultori familiari.
### REQUISITI TARGET M6 C2 15
Reingegnerizzazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) a livello locale - Completamento del patrimonio informativo (servizi applicativi) - Numero di nuovi flussi informativi nazionali adottati da tutte le 21 Regioni: ospedali di comunità e servizi di assistenza primaria.
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
La Regione/Provincia Autonoma, al fine di fornire specifici contributi ai Gruppi di Lavoro istituiti a livello nazionale per la definizione dei nuovi flussi informativi sanitari, procede ad effettuare un'apposita analisi volta ad individuare gli eventuali gap funzionali ed informativi per singolo flusso.
La Regione procede a pianificare gli interventi tecnologici ed organizzativi necessari all'adeguamento informativo/funzionale.
La Regione/Provincia Autonoma, a seguito dell'approvazione da parte del Ministero della salute del DM recante il regolamento del flusso, procede al recepimento (adozione) dell'articolato DM tramite apposito atto normativo.
La Regione/Provincia Autonoma, nell'ambito della fase di implementazione dei flussi definiti a livello nazionale, procede a definire i parametri di controllo al fine di verificare i flussi prodotti a livello aziendale prima della trasmissione al Ministero della salute.
La Regione/Provincia Autonoma e gli Enti del Servizio sanitario regionale (SSR) hanno stabilito per l'investimento in oggetto di ricorrere a procedure aggregate di affidamento (cfr. art. 5 comma 3 del Contratto Istituzionale di Sviluppo) che, qualora già disponibili, si dettagliano di seguito: [specificare]. (inserire se afferente)
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione/Provincia Autonoma dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti in coerenza con le indicazioni, per quanto applicabili, fornite dal Mef con circolare n. 4 del 18 gennaio 2022.
Nel caso in cui il presente Action Plan evidenziasse un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNRR alla linea di investimento che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 1.3.2.
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DSNH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Il Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art.18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 1.3 è riportato nella tabella 10 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nell'Allegato 3 al presente Piano e quanto indicato nella "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", emanata dal Ministero dell'economia e delle finanze con circolare n. 32 del 30 dicembre 2021, che ha lo scopo di assistere le amministrazioni preposte alla gestione degli investimenti nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
Per tale investimento, all'interno della "Guida operativa per il rispetto del principio del DNSH", sono riportate le schede tecniche da considerare ai fini del rispetto del principio DNSH. Nello specifico, le schede sono di seguito indicate:
- scheda 3 "Acquisto, Leasing e Noleggio di computer e apparecchiature elettriche ed elettroniche";
- scheda 4 "Acquisto, Leasing e Noleggio apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario";
- scheda 5 "Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici";
- scheda 6 "Servizi informatici di hosting e cloud".
## 6.11. Componente 2 - Investimento 2.2: Sviluppo delle competenze tecniche- professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario – Sub investimento 2.2 (a) borse aggiuntive in formazione di medicina generale - Action Plan
### DESCRIZIONE CID
Questo investimento consiste nell'incrementare le borse di studio per il corso specifico di medicina generale.
### REQUISITI CID TARGET M6 C2 14
Questo investimento deve essere volto all'incremento del numero di borse di studio in medicina generale, garantendo il completamento di tre cicli di apprendimento triennali.
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
Per ciascun triennio formativo (2021-2024, 2022-2025 e 2023-2026) nel rispetto delle istruzioni tecniche e delle indicazioni operative fornite dal Ministero della salute, nonché dal Ministero dell'economia e delle finanze:
- La Commissione Salute definisce il fabbisogno formativo regionale di MMG per il triennio specifico. Il Coordinamento regionale trasmette tale fabbisogno al Ministero della Salute.
- Il Ministero della Salute effettua il riparto delle risorse per il finanziamento delle borse aggiuntive per il corso di formazione specifica in medicina generale per il medesimo triennio.
- La Commissione Salute decide la data del concorso nazionale per accedere ai corsi di formazione specifica in medicina generale. Vengono quindi pubblicati i bandi regionali e successivamente svolto il concorso nazionale nella data stabilita.
- Viene pubblicata la graduatoria definitiva del concorso, ogni Regione predispone l'elenco degli assegnatari di borsa e comunica la data di inizio corso.
- Le Regioni assegnano le borse e trasmettono al Ministero della Salute, anche attraverso l'alimentazione del sistema informatico di registrazione e conservazione di supporto alle attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione e controllo delle componenti del PNRR, entro il 1 giugno di ogni anno, la documentazione necessaria per il monitoraggio e la rendicontazione, con riferimento a tutte le borse assegnate per il triennio formativo ed in particolare l'elenco degli assegnatari di borsa e l'elenco degli iscritti al Corso di formazione specifica in Medicina Generale.
- Le regioni provvedono ad aggiornare costantemente i dati inseriti nel sistema informatico predetto al fine di garantire il necessario per il monitoraggio e la rendicontazione.
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione/Provincia Autonoma dettaglia le risorse economiche assegnate nelle voci di costo dell'investimento nel rispetto delle linee guida e delle indicazioni operative fornite dal Ministero della salute, nonché dal Ministero dell'economia e delle finanze.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 2.2 (a).
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Il Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art.18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 2.2 è riportato nella tabella 11 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma, nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nel suddetto Allegato 3.
## 6.12. Componente 2 - Investimento 2.2: Sviluppo delle competenze tecniche- professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario – Sub investimento 2.2 (b) Corso di formazione in infezioni ospedaliere - Action Plan
### DESCRIZIONE CID
Questo investimento consiste nell'avviare un piano di formazione sulle infezioni ospedaliere per tutto il personale del SSN.
### REQUISITI TARGET M6 C2 29/30
Numero di personale formato nel campo delle infezioni ospedaliere
### MODALITÀ ATTUAZIONE INVESTIMENTO E MODALITÀ DI APPROVVIGIONAMENTO
La Regione/Provincia Autonoma completa la procedura per la selezione dei provider dei corsi di formazione a marzo 2023, al fine di raggiungere il numero target complessivo in termini di partecipanti coinvolti tenendo conto delle indicazioni riportate all'interno dell'Allegato 5 del presente Piano operativo.
L'adesione al programma da parte dei professionisti sanitari dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale operanti nelle strutture ospedaliere dovrà essere accreditata ECM, ferma restando la specificità del Modulo D dell'Allegato 5 del presente Piano operativo.
Il programma viene sviluppato da ciascuna regione/P.A. ed è articolato nelle sue diverse componenti (corsi/moduli) sulla base delle indicazioni nazionali, di cui al suddetto Allegato 5, tenendo in considerazione le peculiarità di ogni regione/P.A. e i diversi setting. A tale scopo si valorizzano le competenze specifiche dei vari stakeholders presenti sul territorio, anche attraverso la collaborazione con le Università, gli IRCSS, l'Agenas e l'Istituto Superiore di Sanità.
Il programma deve essere sviluppato in modalità blended (modalità mista in ambienti di apprendimento diversi che includano formazione frontale in aula e apprendimento online), prevedendo sia una formazione teorica, che degli approfondimenti pratici a livello locale presso le strutture sanitarie di afferenza dei partecipanti, assicurando così la possibilità di formazione attraverso la metodologia learning by doing, considerata una delle strategie didattiche più efficaci in materia.
In ragione dei diversi profili professionali e delle diverse aree di attività dei destinatari del corso, questo dovrà includere sia moduli che forniscano conoscenze relative ad un approccio di base trasversale sia approfondimenti specifici per le diverse professionalità/aree di attività.
### RISORSE ECONOMICHE ASSEGNATE
La Regione/Province Autonome dettaglia le risorse economiche assegnate nelle principali voci di costo dell'investimento e definisce eventuali oneri per esigenze specifiche in materia di supporto tecnico operativo relativi ad attività dedicate alla concreta realizzazione dei relativi progetti in coerenza con le indicazioni, per quanto applicabili, i fornite dal mef con la circolare n. 4 del 18 gennaio 2022.
Nel caso in cui il presente Action Plan evidenziasse un fabbisogno complessivo superiore alle risorse PNRR assegnate per la linea di investimento, la Regione/Provincia Autonoma dovrà indicare – coerentemente con quanto riportato nelle Schede Intervento - le fonti integrative di finanziamento a carico del proprio bilancio, indicando gli estremi dei capitoli del bilancio di previsione pluriennale attestanti la relativa disponibilità e producendo le relative schede capitolo.
Le voci di costo relative alle risorse economiche assegnate dal PNRR ed eventualmente integrate da parte del bilancio regionale possono essere rimodulate sulla base dell'effettivo fabbisogno, fermo restando l'importo totale assegnato dal PNR che costituisce importo massimo invalicabile a valere sulle risorse PNRR.
### DIMENSIONE "GREEN" E DIMENSIONE "DIGITAL"
Come previsto dal Regolamento UE 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), le misure incluse nel PNRR devono contribuire sia alla transizione verde (compresa la biodiversità, o alle sfide che ne derivano) che alla transizione digitale, rappresentando rispettivamente almeno il 37 % ed il 20% dell'assegnazione totale delle risorse.
A tal fine, ad ogni investimento è stato assegnato un coefficiente di sostegno per gli obiettivi "green" e "digital" sulla base di una metodologia (tagging) che riflette l'ambito in cui la misura contribuisce agli obiettivi della transizione verde e digitale. Tali coefficienti di sostegno si attestano allo 0%, 40 % o al 100 % per i singoli investimenti, secondo le specifiche linee guida comunitarie.
La tabella di seguito riportata sintetizza la quota assegnata (tag) a livello regionale/provinciale per la dimensione "green" e quella "digital" all'investimento 2.2 (b).
### DO NO SIGNIFICANT HARM
Il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) si basa su quanto specificato nella "Tassonomia per la finanza sostenibile" (Regolamento UE 2020/852) adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal. Il Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell'ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici;
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
- transizione verso l'economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
- prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo;
- protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.
Tutte le misure inserite nel PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri (art.18 del Regolamento (UE) 2021/241) dimostrare il rispetto di tale principio. Ai fini di agevolare gli Stati membri nella valutazione e presentazione del principio DNSH nei loro piani nazionali, a febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato delle linee guida con gli orientamenti tecnici a cui fare riferimento.
Il dettaglio delle valutazioni DNSH relative all'investimento 2.2 è riportato nella tabella 11 dell'Allegato 3 al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma, nell'attuazione degli interventi, procede pertanto a rispettare le indicazioni contenute nel suddetto Allegato 3.
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7. Rispetto principi direttiva in materia Disabilità
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In generale, tutti gli interventi previsti e i servizi innovativi introdotti contribuiranno a migliorare la qualità dell'assistenza, anche per le persone con disabilità, con un impatto in termini di:
## Accessibilità
Nell'implementazione dei progetti sarà assicurata la consultazione delle associazioni con disabilità. Come previsto dall'art. 9 della Convenzione ONU, nella realizzazione/adeguamento delle strutture di prossimità sarà garantito l'accesso all'ambiente fisico mediante l'abbattimento delle barriere fisiche ed architettoniche, creando ambienti liberamente fruibili da tutti i cittadini, a prescindere dalla loro condizione disabilitante. Inoltre, lo sviluppo della telemedicina e degli investimenti tecnologici previsti in ogni progetto strutturale, contribuiranno a favorire l'accesso alle informazioni e alla comunicazione da parte di tutti gli assistiti.
## Progettazione universale
Gli interventi agevoleranno la fruibilità, l'autonomia e la sicurezza degli spazi da parte di tutti i soggetti, a prescindere dalle condizioni di salute. Promuoveranno inoltre una presa in carico personalizzata, che tenga conto delle condizioni sanitarie e sociosanitarie, nonché, delle preferenze del singolo individuo, promuovendo i principi dell'empowerment e della co-produzione dei servizi.
## Promozione della vita indipendente e il sostegno all'autodeterminazione
Gli interventi mirano ad integrare i servizi sanitari e i diversi stakeholder coinvolti per una presa in carico complessiva della persona al fine di migliorare il servizio di assistenza sanitaria ai pazienti con condizioni croniche e alle categorie di popolazione più vulnerabili, come le persone con disabilità.
Il potenziamento dell'assistenza domiciliare, della comunità di riferimento e il potenziamento delle cure intermedie sono infatti fondamentali per fornire sostegno alle persone con disabilità, assicurando servizi necessari alla permanenza in sicurezza della persona sul proprio territorio, a partire proprio dai servizi domiciliari.
L'obiettivo è quello di assicurare la massima autonomia e indipendenza della persona nel proprio ambiente di vita e lavoro, favorendo la presa in carico nella comunità di riferimento al fine di rispondere ai bisogni sanitari e sociosanitari della persona.
## Non discriminazione
Il potenziamento dei servizi con la definizione di standard e modelli organizzativi uniformi su tutto il territorio nazionale, previsti dalla riforma dell'assistenza territoriale, consentirà di ridurre le disuguaglianze sia in termini di accessibilità che di servizi, assicurando outcome di salute uniformi sull'intero territorio nazionale.
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8. Equità di Accesso
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Gli interventi regionali riportati nella presente missione, in considerazione della valenza strategica degli argomenti trattati, creeranno sinergia con il sistema sanitario regionale al fine di migliorare l'equità di accesso e gli outcome di salute a livello locale e territoriale.
Le azioni di rafforzamento del sistema ospedaliero e della rete dell'assistenza territoriale si esplicheranno nei distretti, case di comunità, ospedali di comunità, centrali operative territoriali, ambulatori sociosanitari territoriali, telemedicina, assistenza domiciliare, prevenzione, liste d'attesa e valorizzazione del personale.
La nuova modalità di presa in carico della salute e del benessere delle persone e delle comunità, mira a garantire omogeneità nella capacità di dare risposte integrate (di natura sanitaria e sociosanitaria), nonché equità di accesso alle cure.
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9. Rispetto principi in materia di pari opportunità di genere e generazionali
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Gli interventi previsti in Lombardia sono volti a favorire le pari opportunità generazionali e di genere nel rispetto di quanto previsto dal comma 8, art 47 DL 77/2021 e relative Linee Guida.
Le disuguaglianze di genere hanno ripercussioni sulle opportunità degli individui e conseguentemente limitano la crescita economica del Paese. Per questo, in discontinuità con il passato, gli interventi previsti in Lombardia affronteranno le diseguaglianze di genere in maniera trasversale affiancando ai tre assi strategici condivisi a livello europeo (digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale) le priorità trasversali finalizzate a promuovere la parità di genere, oltre a ridurre le disparità generazionali favorendo il riequilibrio dei divari territoriali.
Si tratta di priorità che non sono affidate a singoli interventi circoscritti, ma saranno perseguite direttamente o indirettamente in tutte le componenti della missione in parola
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10. Modalità di monitoraggio e rendicontazione
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La Regione/Provincia Autonoma procede ad elaborare le schede di monitoraggio per ciascun investimento. Tale monitoraggio avverrà attraverso il sistema Regis sulla base di tempistiche prestabilite.
Nello specifico, si riportano di seguito alcune indicazioni fornite dal Servizio centrale per il PNRR, per garantire la corretta redazione delle schede:
- Step attuativo-procedurale: in questa colonna sono riportati i passi procedurali/amministrativi utili per la realizzazione concreta dell'investimento al fine di rispettare milestone/target EU e nazionali;
- Data inizio e fine: in questa colonna sono riportate le date presunte, di inizio e fine, dello step attuativo-procedurale utili a comprendere la durata della procedura posta in essere. È sempre richiesta la valorizzazione della data di fine procedura (anche previsionale), al fine di rendere più facile l'individuazione delle scadenze programmate.
- Strumento/Atto: in questa colonna viene riportato lo strumento o l'atto dello step attuativo- procedurale (ad esempio: bando di gara, determina a contrarre, Decreto Ministeriale, etc.).
- Note/Criticità: in questa colonna sono riportate le presunte criticità o elementi degni di nota relativi alla procedura in essere.
Il dettaglio delle schede di monitoraggio procedurale relative a ciascun investimento sono riportate nell'Allegato 4 al presente Piano.
La Regione/Provincia Autonoma provvede, così come indicato nelle Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti PNRR di cui alla Circolare n. 21/MEF, ai seguenti adempimenti:
- assicurare l'adozione di misure adeguate volte a rispettare il principio di sana gestione finanziaria secondo quanto disciplinato nel Regolamento finanziario (UE, Euratom) 2018/1046 e nell'art. 22 del Regolamento (UE) 2021/241, in particolare in materia di prevenzione, identificazione e rettifica dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione e di recupero e restituzione dei fondi che sono stati indebitamente assegnati, nonché di garantire l'assenza del c.d. doppio finanziamento ai sensi dell'art. 9 del Regolamento (UE) 2021/241;
- garantire il rispetto dell'obbligo di richiesta e indicazione del Codice Unico di Progetto (CUP) su tutti gli atti amministrativi e contabili;
- effettuare i controlli di gestione, i controlli ordinari amministrativo-contabili previsti dalla legislazione nazionale applicabile per garantire la regolarità delle procedure e delle spese sostenute prima di rendicontarle al Ministero della salute, nonché garantire la riferibilità delle spese al progetto finanziato;
- presentare, con cadenza almeno trimestrale, la rendicontazione delle spese effettivamente sostenute e dei costi nei tempi e nei modi previsti dal presente Piano ed atti conseguenti, nonché degli indicatori di realizzazione associati al progetto, in riferimento al contributo al perseguimento dei target e milestone del Piano, comprovandone il conseguimento attraverso la produzione e l'imputazione nel sistema informatico della documentazione probatoria pertinente;
- garantire la raccolta e la conservazione della documentazione progettuale delle spese sostenute e dei target realizzati in fascicoli cartacei e su supporti informatici per assicurare la completa tracciabilità delle operazioni – nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 9 comma 4 del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108 nonché la messa a disposizione di detta documentazione, nelle diverse fasi di controllo e verifica previste dal sistema di gestione e controllo del PNRR, del Ministero della Salute, del Servizio centrale per il PNRR, dell'Unità di Audit, della Commissione europea, dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), della Corte dei Conti europea (ECA), della Procura europea (EPPO) e delle competenti Autorità giudiziarie nazionali, autorizzando la Commissione, l'OLAF, la Corte dei conti e l'EPPO a esercitare i diritti di cui all'articolo 129, paragrafo 1, del regolamento finanziario (UE; EURATOM) 1046/2018;
- inoltrare le Richieste di pagamento all'Amministrazione titolare con allegata la rendicontazione dettagliata delle spese effettivamente sostenute - o dei costi esposti maturati nel caso di ricorso alle opzioni semplificate in materia di costi - e del contributo al perseguimento delle milestone e dei target associati alla misura PNRR di riferimento, e i documenti giustificativi secondo le tempistiche e le modalità riportate nei dispositivi attuativi;
- impegnarsi, per i progetti del PNRR, a conseguire il raggiungimento degli obiettivi dell'intervento, quantificati secondo gli stessi indicatori adottati per i milestone e target della misura PNRR di riferimento, e ad inviare la documentazione a supporto dell'avanzamento degli indicatori legati al raggiungimento dei target e milestone del PNRR;
- si impegna, altresì, al rispetto del cronoprogramma procedurale di cui alla scheda "Verso un ospedale sicuro e sostenibile" del PNC;
- definire le modalità di implementazione e trasmissione delle informazioni e della documentazione anche tramite il sistema informatico per il monitoraggio degli interventi PNRR utilizzato dal Ministero della salute, finalizzato a raccogliere, registrare e archiviare in formato elettronico i dati per ciascuna operazione necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione finanziaria, la verifica e l'audit, secondo quanto previsto dall'articolo 22 paragrafo 2 lettera d) del Regolamento (UE) 2021/241 e tenendo conto delle indicazioni che verranno fornite dal Ministero della salute;
- prevedere negli atti di rendicontazione la dichiarazione di aderenza dei progetti e delle relative spese al principio DNSH Tagging clima e digitale, Gender Equality, Valorizzazione dei giovani e Riduzione dei divari territoriali (ove pertinente), in funzione delle ulteriori indicazioni che saranno emanate dal Ministero dell'economia e delle finanze;
- prevedere negli atti di rendicontazione del progetto una dichiarazione di assenza di doppio finanziamento dell'investimento e delle relative spese;
- attenersi alle modalità e a eventuali termini per la presentazione di ciascuna istanza di erogazione da parte del Soggetto attuatore;
- attenersi alle modalità di presentazione dei SAL (se pertinente);
- attenersi alle modalità di erogazione dell'eventuale anticipo (eventuale richiesta di fidejussione bancaria o polizza fideiussoria);
- garantire l'adozione di un'apposita codificazione contabile adeguata e informatizzata per tutte le transazioni relative al progetto per assicurare la tracciabilità dell'utilizzo delle risorse del PNRR;
- attenersi in maniera puntuale alla documentazione da presentare ai fini dell'erogazione per stati di avanzamento, in funzione delle modalità di "rendicontazione" delle spese;
- attenersi ai controlli e agli adempimenti propedeutici all'erogazione svolti dall'Amministrazione responsabile nonché ai termini entro i quali l'Amministrazione provvede all'erogazione.;
- garantire il rispetto degli obblighi in materia di comunicazione e informazione previsti dall'articolo 34 del Regolamento (UE) 2021/241 indicando nella documentazione progettuale che il progetto è finanziato nell'ambito del PNRR, con esplicito riferimento al finanziamento da parte dell'Unione europea e all'iniziativa Next Generation EU (utilizzando la frase "finanziato dall'Unione europea – Next Generation EU"), riportando nella documentazione progettuale l'emblema dell'Unione europea e fornisce un'adeguata diffusione e promozione del progetto, anche online, sia web sia social, in linea con quanto previsto dalla Strategia di Comunicazione del PNRR; fornisce i documenti e le informazioni necessarie secondo le tempistiche previste e le scadenze stabilite dai Regolamenti comunitari e dal Ministero della salute e per tutta la durata del progetto.
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Allegato 1 - Descrizione PNRR overview Missione 6 Salute e dettaglio investimenti
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Il Recovery and Resilience Facility (RRF) ha una dimensione totale pari a € 672,5 miliardi, di cui € 312,5 miliardi sono sovvenzioni e € 360 miliardi prestiti a tassi agevolati. Per l'Italia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede circa €191,5 miliardi, di cui € 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto.
Le aree prioritarie di investimento del piano sono: la transizione verde; la trasformazione digitale; la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; la coesione sociale e territoriale; salute e resilienza economica, sociale e istituzionale; politiche per le nuove generazioni, l'infanzia e i giovani.
Il PNRR si articola nelle seguenti 6 Missioni, a loro volta divise in 16 Componenti.
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (€ 40,32 mld).
- Rivoluzione verde e transizione ecologica (€ 59,47 mld).
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile (€ 25,40 mld).
- Istruzione e ricerca (€ 30,88 mld).
- Inclusione e coesione (€ 19,8 mld).
- Salute (€ 15,63 mld).
Al fine di finanziare tutti i progetti ritenuti in linea con la strategia del PNRR, è stato istituito un Fondo Nazionale Complementare, per un importo complessivo pari a € 30,6 miliardi.
## Focus Missione 6 "Salute"
La Missione 6 "Salute" si articola, come segue, in due Componenti separate ma complementari:
- Componente 1: Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza territoriale
- Componente 2: Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale
La Componente 1 mira a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), rafforzando l'assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi sociosanitari.
Essa prevede i seguenti investimenti e sub-investimenti:
- Investimento 1.1.: Case della Comunità e presa in carico della persona.
- Investimento 1.2 Casa come primo luogo di cura e telemedicina:
- Investimento 1.2.1: Casa come primo luogo di cura (Adi).
- Investimento 1.2.2: Implementazione delle Centrali operative territoriali (COT).
- Investimento 1.2.3: Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici.
- Investimento 1.3.: Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità).
La Componente 2 comprende, invece, misure volte al rinnovamento e l'ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) ed una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) da realizzare attraverso il potenziamento dei flussi informativi sanitari. Inoltre, rilevanti risorse sono destinate anche alla ricerca scientifica ed a favorire il trasferimento tecnologico, oltre che a rafforzare le competenze e il capitale umano del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) anche mediante il potenziamento della formazione del personale.
Essa prevede i seguenti investimenti e sub-investimenti:
- Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero.
- Investimento 1.1.1: Digitalizzazione di 280 ospedali sede DEA I e II livello.
- Investimento 1.1.2: Sostituzione di almeno 3.100 grandi apparecchiature sanitarie.
- Investimento 1.1.3: Rafforzamento strutturale del SSN (tendenziale).
- Investimento 1.2: Verso un ospedale sicuro e sostenibile:
- Realizzazione di almeno 109 interventi di adeguamento antisismico. A questi si aggiungono altri 220 interventi attraverso le risorse del PNC.
- Risorse da accordi di programma: Art. 20 legge finanziaria 67/88 – strutture sanitarie.
- Investimento 1.3: Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione:
- Sub-investimento 1.3.1: Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
- Creazione del repository centrale, digitalizzazione documentale, servizi e interfaccia user-friendly.
- Adozione e utilizzo FSE da parte delle Regioni.
- Utilizzo del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale - Tessera Sanitaria Elettronica (tendenziale).
- Sub-investimento 1.3.2: Infrastruttura tecnologica del Ministero della salute e analisi dei dati e modello predittivo per garantire i LEA italiani e la sorveglianza e vigilanza sanitaria.
- Evoluzione dell'infrastruttura e degli strumenti tecnologici e di analisi del Ministero della salute
- Reingegnerizzazione del NSIS a livello locale.
- Costruzione di uno strumento potente e complesso di simulazione e predizione di scenari a medio lungo termine del SSN.
- Sviluppo di una piattaforma nazionale di servizi di telemedicina.
- Investimento 2.1: Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del SSN.
- Investimento 2.1.1: 100 progetti di ricerca finanziati con voucher Proof of Concept (PoC).
- Investimento 2.1.2: 100 progetti di ricerca finanziati per tumori rari e malattie rare.
- Investimento 2.1.3: 324 progetti di ricerca finanziati per malattie altamente invalidanti.
- Investimento 2.2: Sviluppo delle competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario.
- Investimento 2.2.1: finanziamento di 2.700 borse aggiuntive in formazione di medicina generale.
- Investimento 2.2.2: circa 294.000 corsi di formazione in infezioni ospedaliere.
- Investimento 2.2.3: circa 6.500 corsi di formazione manageriale.
- Investimento 2.2.4: 4.200 contratti di formazione medico-specialistica aggiuntivi.
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M6C2 INTERVENTO 1.1.1 "AMMODERNAMENTO DEL PARCO TECNOLOGICO E DIGITALE OSPEDALIERO (DIGITALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE DEA DIPARTIMENTI DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE DI LIVELLO I E II)"
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## Premessa e contesto di rifermento
L'investimento 1.1. della Missione 6 Salute, Componente 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR – promuove iniziative e interventi per l'ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. In particolare, l'investimento prevede interventi finalizzati al potenziamento del livello di digitalizzazione delle strutture sanitarie sedi di Dipartimento di Emergenza e Accettazione di livello I e II.
Il Sistema Sociosanitario Regionale di Regione Lombardia dispone di un assetto organizzativo basato sulle Aziende Socio Sanitarie Territoriali – ASST – che esercitano le funzioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e assistenza con la finalità primaria di contribuire al miglioramento dello stato di salute della popolazione del proprio territorio di riferimento.
Regione Lombardia ha da sempre promosso iniziative e implementato architetture tecnologiche che potessero supportare lo sviluppo dei processi di digitalizzazione delle ASST e delle singole strutture ospedaliere al fine di innalzare e uniformare progressivamente il livello complessivo di digitalizzazione sull'intero territorio regionale.
Le ASST di Regione Lombardia dispongono, pertanto, di un buon livello di digitalizzazione e di una architettura dei sistemi informativi ben definita e consolidata. L'architettura di riferimento per i sistemi informativi di tutte le ASST di Regione Lombardia è fondata sui seguenti elementi architetturali:
- Piattaforma di Integrazione con funzione di orchestrazione dei processi ospedalieri, di interoperabilità applicativa, di gestione dei servizi di integrazione interna e di integrazione con il Sistema Informativo Socio Sanitario – SISS – e altri sistemi regionali.
- Anagrafe assistiti centralizzata per l'identificazione certa dei pazienti e l'associazione
sicura dei documenti digitali prodotti.
- Repository dei referti digitali condiviso per la gestione, accesso e conservazione dei documenti digitali prodotti in ambito ospedaliero.
- Tecnologia di Firma Digitale applicata ai documenti clinici prodotti in ambito ospedaliero.
- Servizio di Conservazione Digitale per assicurare il valore legale dei documenti clinici prodotti in formato digitale originale.
Sulla base dell'architettura di riferimento implementata, le ASST di Regione Lombardia hanno progressivamente introdotto sistemi applicativi e servizi di integrazione che hanno contribuito alla digitalizzazione dei principali processi ospedalieri e hanno partecipato al complesso processo di alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico con documenti e referti firmati digitalmente. Tra i molteplici sistemi applicativi progressivamente attivati nelle diverse ASST lombarde si citano i seguenti:
- ADT – sistema per la gestione delle pratiche di ricovero ospedaliero in regime ordinario e day-hospital;
- CUP – sistema per la gestione delle agende di prenotazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale;
- PS – sistema per la gestione del servizio di Emergenza Urgenza – Pronto Soccorso;
- LIS – sistema di gestione del servizio di Laboratorio Analisi;
- RIS – sistema di gestione del servizio di Radiologia Diagnostica;
- PACS – sistema per la gestione digitale delle immagini diagnostiche di ambito radiologico e altre specialità cliniche;
- AMB – sistemi applicativi per la gestione dei servizi di specialistica ambulatoriale e della relativa refertazione;
- SOP – sistemi per la gestione dei processi chirurgici di sala operatoria;
- OE – servizio "Order Entry" per la gestione delle richieste di prestazioni specialistiche dai reparti di degenza, dal Pronto Soccorso e dal CUP;
Alcune ASST, nel corso degli anni, hanno intrapreso complessi percorsi di introduzione della Cartella Clinica Elettronica per la gestione digitalizzata dei ricoveri per acuti e dei ricoveri nei reparti di alta intensità di cura. Contestualmente, sono stati introdotti i primi sistemi per la gestione digitalizzata del processo di farmacoterapia per i pazienti ricoverati con, in qualche caso, esperienze nell'ambito dell'automazione della logistica del farmaco.
Le ASST che hanno avviato il percorso di introduzione della Cartella Clinica Elettronica presso i reparti di ricovero ospedaliero hanno anche dovuto gestire un importante sforzo in termini di gestione del cambiamento organizzativo che ha permesso di attuare un progressivo percorso di trasformazione digitale la cui evoluzione è tutt'ora in corso.
Le ASST che hanno già avviato l'implementazione della Cartella Clinica Elettronica hanno la necessità di proseguire il processo di diffusione a tutti i reparti, perfezionare alcune funzionalità per la gestione di particolari ambiti clinici, implementare o perfezionare i processi automatici di gestione della farmacoterapia e introdurre tecnologie di supporto clinico decisionale.
Le ASST che non hanno ancora provveduto ad avviare un percorso di digitalizzazione della Cartella Clinica di ambito ospedaliero hanno, comunque, compiuto molte attività preparatorie che offrono oggi la possibilità di ipotizzare un significativo avanzamento del processo di digitalizzazione e raggiungimento degli obiettivi posti dal PNRR.
L'implementazione di una architettura integrata per la gestione dei principali processi ospedalieri di ambito clinico è stata accompagnata da un progressivo aggiornamento dell'infrastruttura tecnologica a supporto dei processi e della continuità operativa.
L'infrastruttura tecnologica necessaria per assicurare un adeguato processo di digitalizzazione ospedaliero necessita, infatti, di essere attentamente progettata, implementata e continuamente adeguata a garantire il massimo livello di continuità operativa ai servizi clinici che si avvalgono in forma strutturata di servizi digitali.
Tutte le ASST hanno la necessità di potenziare o consolidare l'infrastruttura tecnologica e di aggiornare alcuni sistemi applicativi che richiedono un adeguamento tecnologico e funzionale.
## Digitalizzazione delle strutture ospedaliere – obiettivi strategici
Regione Lombardia intende potenziare significativamente il livello di digitalizzazione delle strutture ospedaliere del proprio territorio partendo dall'attuale situazione che è ritenuta complessivamente buona.
Le strutture ospedaliere lombarde coinvolte nel processo di potenziamento della digitalizzazione e di evoluzione dei sistemi informativi dovranno assicurare entro il Q2 del 2025 il raggiungimento del livello 4 di evoluzione dei sistemi informativi definito dal Ministero della Salute nel seguente modo:
- LIVELLO 4 di INFORMATIZZAZIONE: "Struttura ospedaliera dotata di LIS, RIS-PACS, sistema informativo per la gestione dell'attività clinica di Pronto Soccorso, sistema informativo per la gestione dell'attività clinica dei blocchi operatori, ADT e MPI servizi di farmacia informatizzati, prescrizione e somministrazione farmaci con sistema informatizzato, cartella clinica elettronica ospedaliera, repository e order entry ".
L'opportunità di programmare una serie di interventi di miglioramento e potenziamento dei sistemi informativi di tutte le ASST consente a Regione Lombardia di perseguire i seguenti obiettivi strategici:
- Implementare una nuova e rinnovata architettura dei sistemi informativi regionali superando progressivamente la attuale eccessiva frammentazione di sistemi applicativi di ambito locale a vantaggio di una maggiore condivisione di sistemi digitali e tecnologie a livello regionale.
- Completare il processo di digitalizzazione dei processi clinici di ambito ospedaliero e
implementare gli scenari di integrazione ospedale-territorio con il supporto di tecnologie digitali.
- Realizzare un ecosistema digitale di ambito ospedaliero e territoriale che possa
semplificare e facilitare l'introduzione dei processi di Telemedicina.
- Realizzare un ecosistema digitale di ambito ospedaliero e territoriale che valorizzi la produzione di dati clinici digitali in formato strutturato e alimenti nativamente il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico definito a livello nazionale.
Gli obiettivi strategici dei sistemi informativi regionali vengono perseguiti attraverso il coordinamento degli interventi programmati dalle ASST lombarde e la definizione di modalità condivise per condurre le fasi di progettazione e implementazione dei nuovi servizi applicativi.
## Digitalizzazione delle strutture ospedaliere – programmazione degli interventi
La Unità Organizzativa Sistemi Informativi della Direzione Generale Welfare ha coordinato le attività di individuazione e classificazione degli interventi tecnici finalizzati alla completa digitalizzazione di 40 strutture ospedaliere afferenti a 28 Aziende Socio-Sanitarie Territoriali. Tale attività ha consentito di predisporre le schede progettuali delle Strutture Ospedaliere di tutte le ASST, indirizzare le risorse economiche di ogni intervento in modo congruo e condiviso e di produrre la documentazione da allegare al Piano Operativo Regionale prevista da Agenas in attuazione del PNRR.
Dalle attività di coordinamento e confronto con le ASST, sono stati definiti gli obiettivi specifici per ciascuna realtà ospedaliera, le tempistiche per la loro realizzazione e la stima dei costi da sostenere nel periodo di sviluppo dei progetti.
L'attività di coordinamento, indirizzo e valorizzazione delle proposte di intervento svolto da Regione Lombardia ha consentito di predisporre un Piano Operativo Regionale coerente con gli obiettivi definiti e realistico rispetto ai tempi di esecuzione.
Le attività tecniche proposte da ciascuna ASST nell'ambito del proprio piano di digitalizzazione sono state associate alle seguenti principali "tipologie" di intervento:
- Cartella Clinica Elettronica (introduzione) – interventi per la prima introduzione della Cartella Clinica Elettronica in ambito ospedaliero. Tale tipologia di intervento è stata individuata da 12 ASST lombarde per la gestione digitalizzata di circa 10.000 posti letto di ricovero ospedaliero e la gestione di circa 450 ambulatori di diverse specialità cliniche.
- Cartella Clinica Elettronica (evoluzione) – interventi per l'evoluzione di una Cartella Clinica Elettronica esistente, la sua diffusione completa a tutti i reparti di ricovero delle strutture ospedaliere sedi di DEA e l'introduzione di nuove funzionalità tra le quali rientrano il perfezionamento del processo di farmacoterapia, dalla prescrizione alla somministrazione al letto del paziente, e l'introduzione di sistemi di supporto clinico decisionale.
- Evoluzione applicativa – interventi per l'evoluzione tecnologica e funzionale delle soluzioni applicative esistenti o la loro completa sostituzione nel caso di prodotti obsoleti. Tali interventi di ammodernamento sono rivolti principalmente ai sistemi LIS, RIS, PS, SOP e ADT con possibilità di condividere nuove soluzioni applicative in ottica "Cloud".
- Immagini digitali – interventi per il potenziamento dell'integrazione strutturata di dispositivi medicali in uso presso le strutture ospedaliere con raccolta automatica dei dati, dei segnali e immagini digitali prodotti e integrazione con le Cartelle Cliniche Elettroniche;
- Automazione della logistica del farmaco – interventi per l'introduzione presso le farmacie ospedaliere di armadi automatici per la gestione informatizzata della movimentazione dei farmaci e integrazione con i moduli applicativi di gestione delle farmacoterapie implementati nell'ambito delle Cartelle Cliniche Elettroniche.
- Adeguamento infrastrutturale – interventi di adeguamento tecnologico e potenziamento dell'infrastruttura di comunicazione e di elaborazione che assicurino un adeguato livello di continuità operativa e di protezione dei dati.
L'ambito che risulta di maggiore impatto e rilevanza per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR è certamente quello della Cartella Clinica Elettronica applicata alla gestione degli episodi di ricovero per acuti, sub acuti e alta intensità di cura (Terapia Intensiva, Sub- intensiva, Unità Coronarica) e alla gestione dei percorsi di specialistica ambulatoriale.
La diffusione della Cartella Clinica Elettronica in tutte le strutture ospedaliere regionali rappresenta un elemento strategico e imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi posti dal PNRR, per incrementare il patrimonio informativo regionale di ambito sanitario e per implementare i nuovi scenari di integrazione tra i servizi ospedalieri e territoriali.
La digitalizzazione dell'intero processo ospedaliero offre l'opportunità di gestire in modo trasparente, efficace e semplice tutte le attività di diagnosi e cura che vengono svolte in regime di ricovero e ambulatoriale, migliorare la collaborazione tra professionisti, semplificare i processi interni, incrementare il livello di sicurezza per i pazienti, potenziare il patrimonio informativo di ambito clinico e implementare scenari di integrazione ospedale territorio.
Le altre tipologie di intervento sopra sinteticamente descritte e indirizzate in tutti i piani predisposti da tutte le ASST lombarde con il coordinamento centralizzato svolto direttamente da Regione Lombardia assicura il raggiungimento di tuti gli obiettivi e il significativo miglioramento e potenziamento del livello di digitalizzazione delle singole ASST e strutture ospedaliere e dell'intera Regione.
## Modalità di gestione progettuale
Regione Lombardia, al fine di perseguire i suoi obiettivi di progressivo rinnovo dell'architettura dei sistemi informativi regionali, di continuo ammodernamento tecnologico e di innalzamento del livello complessivo di digitalizzazione dell'ambito ospedaliero, ritiene di dover gestire alcune delle iniziative e interventi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi PNRR in modo centralizzato. In particolare, Regione Lombardia intende coordinare lo sviluppo dei progetti delle singole ASST promuovendo le seguenti linee di sviluppo:
- Progettare e realizzare una Cartella Clinica Elettronica Regionale e nuove soluzioni applicative "Claud Native" e "Mobile Native" da rendere disponibili al maggior numero di ASST possibile per limitare il frazionamento dei sistemi a orientare una nuova architettura di sistemi informativi regionali centralizzata;
- Progettare e realizzare una architettura per la gestione, raccolta e interoperabilità di dati, basata sullo standard HL7-FHIR, che diventi il riferimento principale per tutte le soluzioni applicative oggetto di nuova realizzazione e per le soluzioni applicative esistenti e rappresenti la nuova infrastruttura per valorizzare il patrimonio informativo regionale a seguito del processo di digitalizzazione;
- Incentivare l'introduzione di nuovi scenari tecnologici che possano portare valore all'ambito ospedaliero e all'intero sistema informativo regionale quali, ad esempio, l'introduzione diffusa di servizi di "Digital Pathology, l'introduzione diffusa di sistemi di automazione e l'introduzione diffusa di tecnologie di Supporto Clinico Decisionale e Intelligenza Artificiale;
- Adottare dei modelli di maturità internazionali per documentare l'attuale livello di digitalizzazione delle strutture ospedaliere (HIMSS EMRAM – Electronic Medical Record Adoption Model) e l'attuale livello di affidabilità e robustezza dell'infrastruttura tecnologica delle strutture ospedaliere (HIMSS INFRAM – Infrastructure Adoption Model) e verificare i risultati progressivamente raggiunti di potenziamento del livello complessivo di digitalizzazione;
Tale modalità di gestione progettuale assicura la realizzazione di tutti gli interventi programmati dalle diverse ASST coinvolte e assicura il raggiungimento degli obiettivi strategici regionali definiti nell'ambito del PNRR.
## Servizio di supporto operativo e metodologico
Regione Lombardia, al fine di assicurare il raggiungimento di tutti gli obiettivi progettuali, sia di ambito locale sia di ambito centrale, ha ritenuto di avvalersi di un servizio di supporto operativo e metodologico per indirizzare tutte le fasi progettuali, evidenziare eventuali criticità e affrontare in modo strutturato le complessità tecniche ed organizzative indotte dal processo di trasformazione digitale avviato.
Il servizio di supporto operativo e metodologico verrà applicato ai diversi ambiti progettuali che, inevitabilmente, dovranno essere affrontati per il raggiungimento degli obiettivi PNRR comprendendo anche il supporto alla gestione del cambiamento e al percorso di trasformazione digitale che le organizzazioni sociosanitarie e i rispettivi professionisti affronteranno.
## Misurazione e monitoraggio del livello di maturità dei servizi digitali ospedalieri
L'adozione di modelli di maturità dei sistemi informativi e servizi digitali di ciascuna ASST lombarda e dei sistemi informativi regionali rappresenta un elemento qualificante e fondamentale per attestare il buon esito degli investimenti effettuati.
Regione Lombardia ha individuato i modelli internazionali HIMSS – Healthcare Information and Management System Society – per documentare il livello di digitalizzazione dei sistemi informativi di ambito sanitario di ciascuna ASST e il livello di affidabilità e robustezza dell'infrastruttura tecnologica sulla quale sono implementati i sistemi informativi.
I modelli HIMSS EMRAM e INFRAM verranno applicati per misurare l'attuale livello di maturità dei sistemi informativi ospedalieri e della rispettiva infrastruttura tecnologica di ciascuna ASST prima di attuare gli interventi previsti nei piani attuativi.
Gli stessi modelli di maturità verranno applicati dopo 18 mesi dall'inizio degli interventi per verificare l'effettivo miglioramento del livello di digitalizzazione di ciascuna struttura ospedaliera di ciascuna ASST ed evidenziare eventuali criticità per il raggiungimento degli obiettivi definiti.
Infine, a completamento degli interventi, i modelli di maturità di HIMSS verranno applicati per verificare l'effettivo raggiungimento degli obiettivi definiti dalla Missione 6, Componente 2, Intervento 1.1.1, misurare l'effettivo livello di digitalizzazione di ciascuna struttura ospedaliera sede di DEA e programmare la successiva evoluzione.
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INDICAZIONI OPERATIVE "Modalità di utilizzo e monitoraggio delle risorse"
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## Risorse di cui all'Allegato 1 – "Fondi finalizzati"
### Premessa
La quota totale disponibile è stata ripartita per ciascuna ASST e Fondazione IRCCS secondo i criteri riportati nell'atto deliberativo.
Al fine di perseguire il costante contenimento dei costi gestionali (manutenzioni, canoni, risorse umane ecc.) le risorse ripartite con l'allegato 1 dovranno essere utilizzate tenendo conto dei seguenti principali criteri:
- Gli interventi dovranno essere completi, funzionali e funzionanti, e non potranno essere riferiti a manutenzioni ordinarie;
- Gli interventi dovranno consentire, laddove possibile, di permettere una minor incidenza in futuro sui costi legati alle manutenzioni;
- Gli interventi dovranno consentire, laddove necessario, di incrementare i livelli di sicurezza per pazienti e operatori;
- Gli interventi strutturali non dovranno comportare incremento nelle necessità di personale.
### Tipologia degli interventi
Le ASST, le Fondazioni IRCCS di diritto pubblico, AREU e ATS dovranno attuare gli interventi come descritti nell'allegato 1 curandone l'integrazione e la coerenza con la programmazione aziendale:
- gli interventi finalizzati alla messa a norma e sicurezza delle strutture e degli impianti dovranno essere coerenti con i piani di adeguamento ai requisiti di autorizzazione e accreditamento e con i piani di adeguamento di cui alle norme specifiche.
Si conferma, in continuità con i precedenti provvedimenti, l'impossibilità di finanziare, anche attraverso le risorse del presente allegato, interventi finalizzati all'incremento dell'offerta sanitaria.
Qualora dovesse emergere la mancata applicazione delle indicazioni di cui sopra, le relative risorse non potranno essere riconosciute e saranno, pertanto, a carico del bilancio della singola azienda.
### Procedura relativa all'approvazione dei progetti.
Per le procedure di approvazione dei progetti si rimanda integralmente alle istruzioni operative contenute nelle linee guida per l'attuazione degli investimenti approvate con Decreto del Direttore Generale Welfare n. 19173 del 30/12/2019.
Si ricorda che i progetti non soggetti ad approvazione regionale non necessitano di ulteriori provvedimenti autorizzativi della Direzione Generale Welfare, bensì, l'Azienda Sanitaria dovrà trasmettere alla D.G. Welfare idonea comunicazione come previsto dalle sopra citate linee guida. Conseguentemente, per questi ultimi, le Aziende interessate possono procedere all'attivazione degli interventi, nel rispetto delle procedure e della normativa vigente, ad avvenuta notifica del provvedimento di assegnazione e impegno di spesa di cui alla presente deliberazione.
### Erogazione del contributo
Le erogazioni dei finanziamenti avverranno su richiesta di liquidazione da parte delle Aziende, delle Fondazioni IRCCS di diritto pubblico, di AREU e ATS beneficiarie dei contributi secondo le procedure e modalità stabilite dal DDGW n. 19173/2019, entro e non oltre il trimestre successivo alla erogazione del pagamento all'appaltatore.
### Economie
Restano nelle disponibilità delle Aziende Sanitarie le economie di gara e i residui, a seguito della conclusione degli interventi di cui all'allegato 1 del presente provvedimento, ma sono vincolati al rispetto delle finalità indicate e sono soggette a preventiva autorizzazione della Direzione Generale Welfare quando l'importo del residuo risulti superiore a 40.000 euro.
### Monitoraggio
Il monitoraggio dell'attuazione degli interventi avverrà con la compilazione semestrale (semestre dell'anno solare) della scheda di cui all'allegato A2 della DGR n. X/5135/2016, debitamente sottoscritta dal Responsabile Unico del Procedimento, che non dovrà essere inviata alla D.G. Welfare bensì conservata agli atti dell'Azienda beneficiaria e prodotta in caso di verifiche da parte degli organi e amministrazioni competenti.
### Decadenza
Qualora entro 30 mesi dalla data del provvedimento non venga inviata alla Direzione Generale Welfare idonea comunicazione di avvio dei lavori certificata dal Direttore lavori, il contributo viene univocamente cancellato senza ulteriori comunicazioni al beneficiario; eventuali proroghe straordinarie motivate e indipendenti dalla volontà del beneficiario dovranno essere sottoposte alla Giunta Regionale. Nei casi in cui il valore dell'intervento è superiore a 25 milioni di euro il periodo è di 40 mesi in considerazione dell'iter approvativo più complesso.
## Risorse di cui all'Allegato 1 – "ambito E"
### Premessa
La quota totale disponibile è stata ripartita per ciascuna ASST e Fondazione IRCCS secondo i criteri riportati nell'atto deliberativo.
Al fine di perseguire il costante contenimento dei costi gestionali (manutenzioni, canoni, risorse umane ecc.) le risorse ripartite dovranno essere utilizzate tenendo conto dei seguenti principali criteri:
- Gli interventi dovranno essere completi, funzionali e funzionanti;
- Gli interventi dovranno consentire, laddove possibile, di permettere una minor incidenza in futuro sui costi legati alle manutenzioni;
- Gli interventi dovranno consentire, laddove necessario, di incrementare i livelli di sicurezza per pazienti e operatori.
### Tipologia degli interventi
Le ASST e le Fondazioni IRCCS dovranno attuare gli interventi come descritti nel dispositivo di assegnazione curandone l'integrazione e la coerenza con la programmazione aziendale:
- gli interventi dovranno essere coerenti con i piani di adeguamento ai requisiti di autorizzazione e accreditamento e con i piani di adeguamento di cui alle norme specifiche;
- la sostituzione di attrezzature ed apparecchiature obsolete deve rispettare le eventuali raccomandazioni di cui all'allegato 1 assunte in coerenza al parere espresso dalla competente Commissione ASAT.
Qualora dovesse emergere la mancata applicazione delle indicazioni di cui sopra, le relative risorse non potranno essere riconosciute e saranno, pertanto, a carico del bilancio della singola azienda.
### Procedura per il rilascio del decreto di approvazione del progetto.
I progetti di acquisizione di arredi ed attrezzature sanitarie conformi agli elenchi presentati alla D.G. Welfare ed approvati con il presente atto deliberativo non sono soggetti ad ulteriore approvazione da parte della D.G. Welfare e conseguentemente le Aziende interessate possono procedere all'attivazione degli interventi, nel rispetto delle procedure e della normativa vigente, ad avvenuta notifica del provvedimento di assegnazione e impegno di spesa di cui alla presente deliberazione.
Sono, al contrario, sottoposti ad approvazione da parte della D.G. Welfare, previo parere della competente Commissione, i progetti di acquisizione di arredi ed attrezzature qualora si discostino sostanzialmente dai progetti inviati alla D.G. Welfare ed approvati con il presente atto.
### Erogazione del contributo
Le erogazioni dei finanziamenti avverranno su richiesta di liquidazione da parte delle Aziende e Fondazioni Irccs di diritto pubblico beneficiarie dei contributi secondo le procedure e modalità stabilite dal DDGW n. 19173/2019, entro e non oltre il trimestre successivo alla erogazione del pagamento all'appaltatore.
### Economie
Restano nelle disponibilità delle ASST e delle Fondazioni IRCCS le economie di gara e i residui, a seguito della conclusione degli interventi di cui all'allegato 1 relativi all'ambito "E" del presente provvedimento, ma sono vincolati al rispetto delle finalità indicate e sono soggette a preventiva autorizzazione della Direzione Generale Welfare quando l'importo del residuo risulti superiore a 40.000 euro.
### Monitoraggio
Il monitoraggio dell'attuazione degli interventi avverrà con la compilazione semestrale (semestre dell'anno solare) della scheda di cui all'allegato A2 della DGR n. X/5135/2016, debitamente sottoscritta dal Responsabile Unico del Procedimento, che non dovrà essere inviata alla D.G. Welfare bensì conservata dal beneficiario e prodotta in caso di verifiche da parte degli organi e amministrazioni competenti.
### Decadenza
Qualora entro 36 mesi dalla data del provvedimento il contributo non venga richiesto alla D.G. Welfare il contributo stesso viene univocamente cancellato senza ulteriori comunicazioni al beneficiario; eventuali proroghe straordinarie motivate e indipendenti dalla volontà del beneficiario dovranno essere sottoposte alla Giunta Regionale.
## Risorse di cui all'Allegato 1 – ulteriori indicazioni per "progetti volti all'efficientamento energetico cofinanziabili dal GSE"
### Tipologia degli interventi
Le ASST dovranno attuare gli interventi come descritti nell'allegato 1, curandone l'integrazione e la coerenza con la programmazione aziendale ed il rispetto delle condizioni e modalità previste ai fini del cofinanziamento da parte del GSE, a valere sugli incentivi del Conto termico.
Gli interventi, finalizzati all'efficientamento energetico, dovranno essere coerenti con i piani di adeguamento ai requisiti di autorizzazione e accreditamento e con i piani di adeguamento di cui alle norme specifiche.
Si conferma, in continuità con i precedenti provvedimenti, l'impossibilità di finanziare, anche attraverso le presenti risorse, interventi finalizzati all'incremento dell'offerta sanitaria.
Qualora dovesse emergere la mancata applicazione delle indicazioni di cui sopra, le relative risorse non potranno essere riconosciute e saranno, pertanto, a carico del bilancio della singola azienda.
### Procedura per la fase di attuazione.
Le Aziende interessate, ad avvenuta notifica del provvedimento di assegnazione ed impegno di spesa di cui alla presente deliberazione, potranno procedere all'attivazione degli interventi, nel rispetto delle procedure e della normativa vigente e al successivo invio al GSE dell'istanza di prenotazione incentivo, tramite l'apposito portale web dedicato "Portaltermico", tenendo in debita considerazione la tempistica, 180 giorni a partire dalla data della lettera GSE di accettazione della prenotazione dell'incentivo, entro la quale è fatto poi obbligo alle Aziende di iniziare i lavori.
### Erogazione del contributo
Premesso che per la quota relativa all'incentivo del Conto Termico le erogazioni avverranno secondo le modalità di acconto e saldo per lo stesso previste, per quanto riguarda la quota di contributo regionale le erogazioni avverranno, secondo le procedure e modalità stabilite dal DDGW n. 19173/2019, a seguito di istanza di liquidazione da parte delle Aziende beneficiarie dei contributi, da inviare agli uffici regionali entro e non oltre il trimestre successivo all'erogazione del pagamento all'appaltatore, per la quota di spesa sostenuta e rimasta a carico dell'Azienda, al netto di quanto già erogato in acconto dall'incentivo del Conto Termico.
### Economie
Relativamente alla quota di contributo regionale, restano nelle disponibilità delle ASST le economie di gara ed i residui a seguito della conclusione degli interventi - proporzionalmente alla quota del contributo sul costo complessivo dell'intervento - il cui uso è comunque vincolato al rispetto delle finalità indicate e soggetto a preventiva autorizzazione della Direzione Generale Welfare nei casi in cui l'importo risulti superiore a 40.000 euro.
### Decadenza
Qualora non vengano rispettate le tempistiche definite dall'iter del Conto Termico, per la consegna, l'avvio e la conclusione dei lavori - a partire dalla data della lettera GSE di accettazione della prenotazione dell'incentivo - e comunque qualora entro e non oltre 24 mesi dalla data della presente deliberazione non venga inviata alla Direzione Generale Welfare idonea comunicazione di avvio dei lavori, certificata dal Direttore dei lavori, il contributo viene univocamente cancellato senza ulteriori comunicazioni al beneficiario; eventuali proroghe straordinarie, motivate e indipendenti dalla volontà del beneficiario e comunque compatibili con le tempistiche definite dall'iter del Conto termico, dovranno essere sottoposte alla Giunta Regionale.
## Risorse di cui all'Allegato 2 – "ambito G"
Per l'anno 2021, la Giunta Regionale ha previsto, con DGR 4386, uno stanziamento in materia di investimenti sanitari meglio specificati al punto G) innovazione tecnologica per implementare i sistemi di pagamento Pago-PA. Gli stanziamenti complessivi sono ripartiti per ciascuna ASST e Fondazione IRCCS secondo i criteri riportati nell'atto deliberativo.
Al fine di perseguire il costante contenimento dei costi gestionali, gli interventi dovranno essere completi, funzionali e funzionanti (collaudati). A tal fine, gli enti dovranno trasmettere alla DG Welfare U.O. Sistemi Informativi e Governo Beni e Servizi un progetto con:
- la descrizione dettagliata delle attività previste
- i tempi previsti per la realizzazione
- le modalità di acquisizione
- l'importo economico previsto
- i relativi fornitori coinvolti
- i riferimenti e la data del/i contratto/i stipulati con i fornitori entro e non oltre il 20 dicembre 2021 all'indirizzo welfare@pec.regione.lombardia.it all'attenzione della U.O. Sistemi Informativi e Governo Beni e Servizi e per conoscenza ad ARIA SpA all'indirizzo progetto.pagopa@ariaspa.it con il seguente oggetto: Innovazione tecnologica per implementare i sistemi di pagamento Pago- PA.
Le erogazioni dei finanziamenti avverranno su apposita istanza di liquidazione indirizzata alla Direzione Generale Welfare da parte degli enti beneficiari.
Il rimborso avverrà:
- Primo acconto: A fronte della trasmissione del Progetto, completo dei riferimenti del/i contratto/i stipulati con i fornitori, per il 30% del valore delle attività.
- Saldo: Pari al restante 70% del valore delle attività, dovrà essere richiesto a conclusione dell'intervento allegando all'istanza la relazione conclusiva sull'attuazione del progetto sottoscritta dal rappresentante legale dell'azienda e dal responsabile dei Sistemi Informativi.
Tutta la documentazione relativa alle spese sostenute dovrà essere prodotta tempestivamente in caso di richiesta da parte degli uffici regionali competenti.
Le risorse potranno essere iscritte a bilancio delle aziende sanitarie al ricevimento dell'impegno di spesa da parte della DGW.
### Economie
Restano nelle disponibilità delle ASST e delle Fondazioni IRCCS, per un periodo di 24 mesi dalla data del richiamato provvedimento, le economie e i residui, a seguito della conclusione degli interventi.
L'importo non erogato al soggetto aggiudicatario entro 24 mesi dalla data della Deliberazione dovrà essere restituito alla amministrazione regionale secondo le indicazioni che saranno fornite.
La D.G. Welfare avrà facoltà di verificare le eventuali economie residue di cui ai presenti finanziamenti, valutando la conferma dei residui ovvero la restituzione all'amministrazione regionale.
Il monitoraggio dello stato avanzamento dei progetti avverrà a cura degli uffici regionali preposti attraverso:
- l'analisi dei progetti trasmessi;
- l'analisi della relazione a corredo dell'istanza di saldo.
### Vincoli progettuali e fattori abilitanti
I progetti delle aziende assegnatarie del finanziamento dovranno prevedere lo sviluppo di servizi digitali evoluti volti ad abilitare percorsi uniformi di accoglienza digitale del cittadino in tutte le sue fasi e sull'intero territorio regionale.
I progetti dovranno prevedere:
- utilizzo dei servizi messi a disposizione, ove presente nella architettura del sistema informativo aziendale, dalla NPRI
- convergenza nell'utilizzo dei servizi dell'App FSE
- interoperabilità rispetto alle modalità di erogazione delle prestazioni in Televisita.
Elementi abilitanti per percorsi uniformi dei cittadini nell'accesso alle prestazioni ambulatoriali in regime di SSN sono:
- Prescrizione NRE: la prescrizione nasce completa di tutti gli elementi e informazioni necessarie per l'accesso alla prestazione e la successiva rendicontazione. In fase di prescrizione del follow up da parte dello Specialista, deve essere prevista esclusivamente la prescrizione NRE volta a favorire la prenotazione già in ambulatorio.
- La prenotazione da Rete Regionale di Prenotazione: il cittadino può prenotare le prestazioni ambulatoriali in regime di SSN attraverso APP Salutile Prenotazioni, sito PrenotaSalute, Contact Center Regionale.
- Pagamento PAGOPA: pagamento delle prestazioni da PSP, FSE, App Salutile, Portale dei Pagamenti di Regione Lombardia.
- Self check-in con app FSE: riduzione dell'accettazione da sportello e potenziamento della possibilità di effettuare il self check-in tramite app FSE.
- Wayfinding: attivazione di servizi di orientamento del cittadino all'interno della struttura attraverso strumenti di indoor navigation/mappe per accesso direttamente all'ambulatorio/erogatore.
- Accodamento: gestione del cambia stato all'interno dei sistemi di accettazione affinché sia disponibile in tempo reale l'integrazione dell'informazione dell'avvenuto check-in con l'Ambulatorio/erogatore
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IL CONSIGLIO PROVINCIALE
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VISTA la legge 7 aprile 2014 n. 56, recante "Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni", in particolare l'articolo 1, commi 55 e 56, che stabilisce i poteri e le prerogative del Consiglio e del Presidente della Provincia;
CONSIDERATO quanto disposto dal D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, emanato in attuazione dell'art. 18, legge 7 agosto 2015 n. 124, che costituisce il nuovo Testo Unico in materia di Società a partecipazione Pubblica (T.U.S.P.), come integrato e modificato dal Decreto Legislativo 16 giugno 2017, n. 100 (di seguito indicato con "Decreto correttivo");
VISTO che ai sensi del T.U.S.P. (cfr. art. 4, c. 1) le Pubbliche Amministrazioni, ivi comprese le Province, non possono, direttamente o indirettamente, mantenere partecipazioni anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali ed il mantenimento è possibile (cfr. art. 4, c. 2 e seguenti) esclusivamente per lo svolgimento delle attività indicate dalla norma;
PREMESSO che:
- in attuazione delle disposizioni di cui all'art. 24 del T.U.S.P. la Provincia di Bergamo, con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 18 del 6 ottobre 2017, ha effettuato la ricognizione straordinaria delle proprie partecipazioni;
- a seguito della predetta ricognizione straordinaria, le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo, ai sensi dell'art. 20 del T.U.S.P., di procedere annualmente alla revisione periodica delle partecipazioni detenute predisponendo nuovamente, ove ne ricorrano i presupposti, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione;
- al fine di garantire la corretta attuazione della normativa la "Struttura di indirizzo, monitoraggio e controllo sull'attuazione del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" (MEF), d'intesa con la Corte dei Conti ha reso pubbliche in data 8 novembre 2022 le linee guida per la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche ex art. 20 del T.U.S.P.;
CONSIDERATO altresì che le disposizioni del predetto Testo Unico devono essere applicate avendo riguardo all'efficiente gestione delle partecipazioni pubbliche, alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato, nonché alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica;
VALUTATE pertanto le modalità di svolgimento delle attività e dei servizi oggetto delle società partecipate dall'Ente, con particolare riguardo all'efficienza, al contenimento dei costi di gestione ed alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato;
TENUTO CONTO del miglior soddisfacimento dei bisogni della comunità e del territorio amministrati a mezzo delle attività e dei servizi resi dalle società partecipate possedute dall'Ente;
RICHIAMATE:
- la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 18 del 6 ottobre 2017 con la quale è stata approvata la revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24 del T.U.S.P. (con riferimento alle n. 22 partecipazioni detenute direttamente e alle n. 5 partecipazioni detenute indirettamente alla data del 23 settembre 2016) definendo l'indirizzo di mantenimento senza interventi per n. 3 società, di mantenimento con interventi di razionalizzazione per n. 5 società, di alienazione per n 13 società (di cui 3 indirette), di liquidazione per n. 6 società (di cui 2 indirette);
- la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 57 del 18 dicembre 2018 con la quale è stata approvata la razionalizzazione periodica delle partecipazioni ex art. 20 del T.U.S.P. (con riferimento alle n. 21 partecipazioni detenute direttamente e alle n. 6 partecipazioni detenute indirettamente alla data del 31 dicembre 2017) definendo l'indirizzo di mantenimento senza interventi per n. 4 società (di cui 1 indiretta), di mantenimento con interventi di razionalizzazione per n. 5 società, di alienazione per n 9 società (di cui 3 indirette), di liquidazione per n. 5 società (di cui 2 indirette), di recesso per n. 4 società;
- la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 59 del 13 dicembre 2019 con la quale è stata approvata la razionalizzazione periodica delle partecipazioni ex art. 20 del T.U.S.P. (con riferimento alle n. 18 partecipazioni detenute direttamente e alle n. 8 partecipazioni detenute indirettamente alla data del 31 dicembre 2018) definendo l'indirizzo di mantenimento senza interventi per n. 4 società (di cui 1 indiretta), mantenimento con interventi di razionalizzazione per n. 5 società, di liquidazione per n. 5 società (di cui 2 indirette), di cessione a titolo oneroso per n. 7 società (di cui 3 indirette), di recesso per n. 3 società e di fusione per incorporazione per n. 2 società (indirette);
- la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 55 del 9 dicembre 2020 con la quale è stata approvata la razionalizzazione periodica delle partecipazioni ex art. 20 del T.U.S.P. (con riferimento alle n. 16 partecipazioni detenute direttamente e alle n. 7 partecipazioni detenute indirettamente alla data del 31 dicembre 2019) definendo l'indirizzo di mantenimento senza interventi per n. 3 società, mantenimento con interventi di razionalizzazione per n. 7 società, di liquidazione per n. 6 società (di cui 3 indirette), di cessione a titolo oneroso per n. 5 società (di cui 3 indirette), di recesso per n. 1 società e di fusione per incorporazione per n. 1 società (indiretta);
- la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 52 del 10 dicembre 2021 con la quale è stata approvata la razionalizzazione periodica delle partecipazioni ex art. 20 del T.U.S.P. (con riferimento alle n. 14 partecipazioni detenute direttamente e alle n. 7 partecipazioni detenute indirettamente alla data del 31 dicembre 2020) definendo l'indirizzo di mantenimento senza interventi per n. 3 società, mantenimento con interventi di razionalizzazione per n. 7 società, di liquidazione per n. 5 società (di cui 3 indirette), di cessione a titolo oneroso per n. 4 società (di cui 3 indirette) e di recesso per n. 1 società;
DATO ATTO che, ai sensi dell'art. 20 del T.U.S.P., la razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche costituisce adempimento obbligatorio il cui provvedimento è adottato entro il 31 dicembre di ogni anno e trasmesso alla "Struttura di indirizzo, monitoraggio e controllo sull'attuazione del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" costituita presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ed alla Corte dei Conti. La mancata adozione del predetto atto comporta l'applicazione delle sanzioni previste al comma 7 dell'art. 20 del T.U.S.P.;
TENUTO CONTO che l'esame di tutte le partecipazioni detenute è stato istruito dal Servizio Controllo di gestione e Partecipazioni Societarie, in conformità alle richiamate linee guida per la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche (art. 20 D.Lgs. n. 175/2016) predisposte dalla "Struttura di indirizzo, monitoraggio e controllo sull'attuazione del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" (MEF) ed ha come riferimento le partecipazioni in società detenute, sia direttamente che indirettamente, dalla Provincia di Bergamo alla data del 31 dicembre 2021;
RITENUTO che l'individuazione delle partecipazioni da alienare o che devono essere oggetto delle misure di cui all'art. 20, comma 1, (piano di riassetto per la razionalizzazione, fruizione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione), vada attuata perseguendo, al contempo, la migliore efficienza, la più elevata razionalità, la massima riduzione della spesa pubblica e la più adeguata cura degli interessi della comunità e del territorio amministrati;
TENUTO CONTO degli atti istruttori compiuti dai servizi ed uffici provinciali competenti, ed in particolare delle analisi e valutazioni di carattere economico, sociale, organizzativo, finanziario e commerciale dagli stessi svolte in ordine alle partecipazioni detenute e DATO ATTO che, come risulta dal piano allegato alla presente deliberazione la situazione delle partecipazioni societarie detenute dalla Provincia di Bergamo alla luce delle disposizioni dell'art. 20 del T.U.S.P. può essere riassunta come segue.
TENUTO CONTO che:
- la scelta delle modalità operative di alienazione rientra nell'alveo delle facoltà riservate all'Amministrazione, alienazione che deve comunque essere effettuata nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e non discriminazione;
- in particolare, per le società proprietarie delle reti afferenti al servizio idrico integrato nell'ATO della provincia di Bergamo, la liquidazione, l'alienazione e il recesso rappresentano possibili opzioni per realizzare il progetto di aggregazione già approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 25 del 12 maggio 2015, successivamente confermato in sede di ricognizione straordinaria ex art. 24 del T.U.S.P. con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 18 del 6 ottobre 2017 e in occasione delle successive revisioni ordinarie ex art. 20 del T.U.S.P.;
VISTI:
- il D.Lgs. 100/2017 correttivo del D.Lgs. 175/2016 – Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica";
- il Decreto Legislativo 267/2000 – Testo Unico delle Leggi sull'ordinamento degli EE.LL. ed in particolare gli artt. 112 e seguenti del titolo V "Servizi e interventi pubblici locali";
- il Codice Civile, libro V, titolo V, delle società;
VISTO il vigente "Regolamento sui controlli interni" approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 9 del 28.01.2013 ed in particolare gli articoli 12, 13 e 14 in materia di controllo sugli organismi partecipati;
PRESO ATTO del parere favorevole espresso dall'Organo di Revisione ai sensi dell'art. 239, comma 1, lettera b), n. 3, D.Lgs. 267/2000;
ACQUISITI i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile espressi sulla presente deliberazione ai sensi dell'articolo 49 del Decreto Legislativo n.267/2000;
RICHIAMATO il vigente regolamento provinciale di contabilità;
TUTTO ciò premesso e considerato
RITENUTO di dichiarare, con successiva votazione, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4 del Decreto Legislativo n. 267/2000, al fine di garantirne la tempestiva comunicazione alle strutture competenti;
SENTITA la relazione Presidente Gandolfi;
PRESENTI n. 17 Consiglieri
CON VOTI favorevoli unanimi, espressi palesemente per alzata di mano;
DELIBERA
- di approvare la relazione sull'attuazione del piano di razionalizzazione periodica 2021 ex art. 20 del D.Lgs. 175/2016 contenuta nell'allegato A che unito alla presente deliberazione ne costituisce parte integrante e sostanziale;
- di approvare il piano di razionalizzazione periodica 2022 ex art. 20 del D.Lgs. 175/2016 di tutte le partecipazioni possedute dalla Provincia di Bergamo alla data del 31 dicembre 2021, accertandole come da allegato B che unito alla presente deliberazione ne costituisce parte integrante e sostanziale;
- di individuare come indicato nell'allegato B le partecipazioni da mantenere, razionalizzare, alienare, recedere e porre in liquidazione, per le motivazioni e con i tempi e modi ivi indicati per ognuna;
- di incaricare il Presidente ed i competenti uffici provinciali di porre in essere le procedure per l'attuazione di quanto sopra;
- di demandare al Presidente il coordinamento operativo e la vigilanza sull'attuazione di quanto deliberato, fatte salve le competenze consiliari di controllo, invitandolo a riferire al Consiglio sull'attuazione di quanto oggetto della presente deliberazione;
- di pubblicare il presente provvedimento sul sito istituzionale della Provincia di Bergamo, corredato dei relativi allegati, sia nella sezione "Amministrazione trasparente" che nella sezione "Società Partecipate";
- di trasmettere la presente deliberazione alla "Struttura di indirizzo, monitoraggio e controllo sull'attuazione del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" costituita presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ed alla Corte dei Conti, con le modalità indicate all'articolo 20, comma 3 del T.U.S.P.
Con separata votazione, che ha dato il medesimo esito sopra riportato, dichiara il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Decreto Legislativo n. 267/2000.
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1. PREMESSA
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Le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo, ai sensi dell'art. 20 del TUSP, di procedere annualmente alla revisione periodica delle partecipazioni detenute predisponendo, ove ne ricorrano i presupposti, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione.
In coerenza con le linee guida per la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche, predisposte dal MEF d'intesa con la Corte dei Conti, la Provincia di Bergamo ha approvato la revisione periodica con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 52 del 10 dicembre 2021. Tale atto rappresenta l'indirizzo dell'amministrazione per l'attività da svolgere nell'anno 2022 ed ha riguardato le n. 14 società partecipate direttamente e le n. 7 società partecipate indirettamente alla data del 31.12.2020.
L'indirizzo approvato dal Consiglio Provinciale con la predetta deliberazione relativamente alle 14 società partecipate direttamente è il seguente:
- mantenimento senza interventi di n. 3 società;
- mantenimento con interventi di razionalizzazione di n. 7 società;
- liquidazione e/o concordato di n. 2 società;
- recesso da n. 1 società;
- alienazione di n. 1 società.
Per le 7 società partecipate indirettamente l'attuazione dell'indirizzo approvato dal Consiglio Provinciale è di diretta competenza della società tramite ed è il seguente:
- liquidazione di n. 2 società;
- alienazione di n. 4 società;
- fusione per incorporazione di n. 1 società.
Nel corso dell'anno 2021 si è conclusa la procedura di liquidazione della società ABM Next S.r.l. con decorrenza dal 27/12/2021, data in cui è stato approvato il bilancio finale di liquidazione. Nel mese di novembre 2021 si è conclusa la procedura di fusione per incorporazione della società Aqualis S.p.A. in Uniacque S.p.A. con effetto dal 01/01/2021.
Con il presente rapporto si intende relazionare sullo stato di attuazione del piano di razionalizzazione, sulla base delle azioni svolte nel corso del 2022, sugli eventuali scostamenti dell'azione societaria rispetto all'indirizzo previsto dal Consiglio Provinciale e sulle eventuali azioni correttive da porre in essere, anche in concomitanza della revisione periodica 2022.
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2. PREMESSA
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In base all'articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica (TUSP), ciascuna amministrazione pubblica, entro il 30 settembre 2017, era chiamata a effettuare, con provvedimento motivato, la ricognizione straordinaria delle partecipazioni possedute alla data del 23 settembre 2016, individuando quelle da alienare o da assoggettare alle misure di razionalizzazione di cui all'articolo 20 del TUSP.
La Provincia di Bergamo ha provveduto alla ricognizione straordinaria con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 18 in data 6/10/2017.
Una volta operata tale ricognizione straordinaria, le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo, ai sensi dell'art. 20 del TUSP, di procedere annualmente alla revisione periodica delle partecipazioni detenute predisponendo, ove ne ricorrano i presupposti, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione.
In coerenza con le linee guida per la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche, predisposte dal MEF d'intesa con la Corte dei Conti, la Provincia di Bergamo ha provveduto alla revisione periodica 2018 con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 57 del 18 dicembre 2018, che ha riguardato n. 21 società partecipate direttamente e n. 6 società partecipate indirettamente. Con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 59 del 13 dicembre 2019 si è provveduto alla revisione periodica 2019, che ha riguardato n. 18 società partecipate direttamente e n. 8 società partecipate indirettamente. Con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 55 del 9 dicembre 2020 si è provveduto alla revisione periodica 2020, che ha riguardato n. 16 società partecipate direttamente e n. 7 società partecipate indirettamente. Infine, con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 52 del 10 dicembre 2021 si è provveduto alla revisione periodica 2021, che ha riguardato n. 14 società partecipate direttamente e n. 7 società partecipate indirettamente.
I contenuti della presente relazione tecnica relativa alla revisione periodica 2022 sono redatti sulla base delle linee guida per la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche (art. 20 D.Lgs. n. 175/2016) predisposte dalla "Struttura di indirizzo, monitoraggio e controllo sull'attuazione del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica" (MEF), d'intesa con la Corte dei Conti.
Come precisato nelle richiamate linee guida, la revisione periodica prende come riferimento le partecipazioni in società detenute, sia direttamente che indirettamente, dalla Provincia di Bergamo alla data del 31 dicembre 2021. Sono state considerate tra le "partecipazioni indirette" soggette alle disposizioni del TUSP sia le partecipazioni detenute tramite società controllate (controllo solitario), sia le partecipazioni detenute tramite società controllate congiuntamente da più Pubbliche Amministrazioni (controllo congiunto).
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1. PREMESSA
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Il TU sulle Partecipate Pubbliche, D.LGS. n. 175/2016 (come modificato ed integrato dal decreto correttivo n. 100/2017), all'articolo 20, in continuità con l'articolo 1, comma 611, della L. 190/2014, dispone che, ferma la revisione straordinaria delle partecipazioni di cui all'articolo 24, le Amministrazioni pubbliche effettuino annualmente, con proprio provvedimento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano determinati presupposti, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione.
A tale obbligo sono tenute le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i loro consorzi o associazioni per qualsiasi fine istituiti, gli enti pubblici economici e le autorità di sistema portuale (art. 2, comma 1, lettera a), del D.LGS. n. 175/2016.
Il Piano di razionalizzazione persegue l'obiettivo di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato.
La partecipazione a società di capitali si colloca, quindi, in un percorso di valutazione complessiva del sistema pubblico, in cui la scelta dell'Amministrazione si assesta su criteri determinati ex lege.
Il criterio di legittimità, che consente il mantenimento delle partecipazioni societarie viene individuato dal D.Lgs. n. 175/2016 e s.m.i. nell'attività svolta dalla società medesima, per poi indagare su elementi economici e organizzativi dello strumento societario. La Corte dei Conti Lombardia, Sezione Controllo, con la Deliberazione n. 77 del 10 giugno 2020 rileva che ai fini del mantenimento della partecipazione gli Enti dovranno valutare la sussistenza delle condizioni previste dall'art. 4, del D.Lgs. 175/2016, ossia i cosiddetti "vincolo di scopo" e "vincolo di attività". L'art. 4 comma 1, focalizzando l'attenzione sul tipo di attività rientrante nell'oggetto sociale, precisa che tali attività devono essere "strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali" (vincolo di scopo). L'art. 4 comma 2 prevede che le Amministrazioni possano costituire, acquisire o mantenere partecipazioni in società, dirette o indirette, esclusivamente per lo svolgimento delle attività elencate nel comma stesso (vincolo di attività), come riportate al par. 2 della presente relazione.
In secondo luogo, verificata la sussistenza dei requisiti di cui all'art. 4, ossia la legittimità della partecipazione, l'art. 20 del TUSP prevede che, qualora l'amministrazione detenga partecipazioni, dirette o indirette, dovrà annualmente analizzare l'assetto complessivo delle proprie società ed eventualmente, ove ne ricorrano i presupposti, redigere un piano di riassetto. La razionalizzazione, la fusione o la soppressione dell'assetto delle società detenute, direttamente o indirettamente, da effettuarsi da parte delle Amministrazioni mediante adozione di appositi piani, rappresenta, dunque, ai sensi dell'articolo 20, un meccanismo di verifica e di monitoraggio periodico del sistema complessivo societario da parte delle Amministrazioni, prodromico ad una valutazione razionale circa le scelte da attuare. Il comma 2, infatti, dispone, che i piani di razionalizzazione, corredati di un'apposita relazione tecnica, con specifica indicazione di modalità e tempi di attuazione, sono adottati ove, in sede di analisi di cui al comma 1, le Amministrazioni pubbliche rilevino partecipazioni in società che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'articolo 4 e che dunque:
- non sono strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente;
- non rientrino nelle categorie societarie ammissibili ovvero che non svolgano attività espressamente consentite;
- risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- svolgano attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro (ai fini dell'applicazione di questo criterio si richiama l'art. 26 comma 12-quinquies);
- abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti, per società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale.
Il Piano di Razionalizzazione è, ai sensi del citato art. 20, da adottarsi anche ove dall'analisi dell'assetto complessivo delle società emerga la necessità di contenimento dei costi di funzionamento e la necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4.
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2. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA LEGITTIMITÀ DEL MANTENIMENTO DI PARTECIPAZIONI
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Gli elementi di legittimità delle partecipazioni societarie vengono individuati dall'art. 4 del D.Lgs. n. 175/2016 e s.m.i. in primo luogo nella attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali – vincolo di scopo (vedasi a tal proposito la Deliberazione della Corte dei Conti – Sezione di Controllo per la Lombardia – n. 77/2020).
L'attività svolta deve essere inquadrabile e riconducibile nelle seguenti categorie, definite ai sensi dell'art. 4 comma 2 come le sole che consentono il mantenimento della partecipazione - vincolo di attività - sono:
- produzione di un servizio di interesse generale, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi;
- progettazione e realizzazione di un'opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 193 del decreto legislativo n. 50 del 2016;
- realizzazione e gestione di un'opera pubblica ovvero organizzazione e gestione di un servizio d'interesse generale attraverso un contratto di partenariato di cui all'articolo 180 del decreto legislativo n. 50 del 2016, con un imprenditore selezionato con le modalità di cui all'articolo 17, commi 1 e 2;
- autoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblici partecipanti, o allo svolgimento delle relative funzioni, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento;
- servizi di committenza, ivi incluse le attività di committenza ausiliarie, apprestati a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 50 del 2016".
Restano ferme, quindi ammesse, le ulteriori ipotesi previste espressamente dal legislatore, nei successivi commi dell'art. 4, che possono considerarsi derogatorie ed eccezionali (Corte dei Conti Lombardia Deliberazione n. 160 del 17 aprile 2019).
Tra le ipotesi derogatorie rientra la previsione del comma 3 dell'art. 4: "Al solo scopo di ottimizzare e valorizzare l'utilizzo di beni immobili facenti parte del proprio patrimonio le amministrazioni pubbliche possono altresì, anche in deroga al comma 1, acquisire partecipazioni in società aventi per oggetto sociale esclusivo la valorizzazione del patrimonio delle amministrazioni stesse, tramite il conferimento di beni immobili allo scopo di realizzare un investimento secondo criteri propri di un qualsiasi operatore di mercato" nonché del comma 7 del medesimo art. 4: "Sono altresì ammesse le partecipazioni nelle società aventi per oggetto sociale prevalente la gestione di spazi fieristici e l'organizzazione di eventi fieristici, la realizzazione e la gestione di impianti di trasporto a fune nonché la produzione di energia da fonti rinnovabili".
Tali elementi devono essere correlati a motivazioni di carattere economico, ex art. 5 D.Lgs. n. 175/2016, e s.m.i., cui deve aggiungersi una valutazione generale sugli assetti organizzativi delle società medesime e delle modalità di gestione prescelte dall'Amministrazione Pubblica.
In particolare, ai sensi dell'art. 20, D.Lgs. n. 175/2016, occorre verificare, ed eventualmente rilevare:
- partecipazioni societarie che non rientrino in alcuna delle categorie di cui all'art. 4;
- società che risultino prive di dipendenti o abbiano un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- partecipazioni in società che, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a un milione di euro. Il limite di un milione di euro si applica a partire dal 2020 sul triennio 2017-2019;
- partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- necessità di contenimento dei costi di funzionamento;
- necessità di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite all'art. 4.
La decisione di mantenere o meno una partecipazione deve essere valutata alla luce della convenienza, per l'ente, sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo economico. Deve essere ponderata anche la qualità e la fruibilità del servizio da parte dell'utenza. Il "bene comune" è obiettivo primario. L'interesse in capo alla partecipata di continuare la propria attività a favore del Comune non deve essere il motivo del mantenimento. La Società partecipata può quindi essere considerata uno strumento per la gestione operativa dei servizi, orientata al perseguimento di adeguati livelli di efficacia, efficienza ed economicità della propria performance e della performance dell'ente, nel rispetto della missione pubblica.
Le disposizioni del predetto Testo unico devono essere applicate avendo riguardo all'efficiente gestione delle partecipazioni pubbliche, alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato, nonché alla razionalizzazione e alla riduzione della spesa pubblica.
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3. OBIETTIVI DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE
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Laddove, a seguito dell'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui si detengono partecipazioni, dirette o indirette, si riscontrino situazioni di illegittimità delle partecipazioni, occorre in primo luogo rilevare nel Piano di razionalizzazione tali condizioni e quindi predisporre un piano di riassetto attivando le misure previste dall'art. 20, commi 1° e 2°, del Testo Unico.
I Piani di Razionalizzazione periodica di cui ai commi 1 e 2 del Testo Unico devono essere adottati entro il 31 dicembre di ogni anno.
L'art. 20 comma 7 prevede che la mancata adozione degli atti comporta sanzione amministrativa, in capo al Sindaco, fatto salvo il danno rilevato in sede amministrativa o contabile. Inoltre comporta la perdita dei diritti di socio e la liquidazione della quota sociale.
Al fine quindi di descrivere ed eventualmente razionalizzare l'assetto complessivo delle partecipazioni dell'Ente, si redige il presente documento ai sensi del comma 2 dell'art. 20 del Tusp n. 175/2016.
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4. IL QUADRO DELLE PARTECIPATE DEL COMUNE DI COMO
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Si riporta di seguito in forma sinottica l'insieme delle partecipazioni societarie del Comune di Como detenute alla data del 31.12.2021.
Per quanto riguarda la società ACSM AGAM SpA (ora ACINQUE Spa), quotata, si dà atto, nel quadro che segue, dell'esistenza della partecipazione stessa, solo ai fini ricognitivi, poiché la Corte dei Conti con la Deliberazione 19/SEZAUT/2017 ritiene di comprendere anche le società quotate nella sola "Ricognizione". Le disposizioni del D.Lgs. 175/2016 si applicano alle società quotate solo se espressamente previsto (art. 1 comma 5 del D.Lgs. 175/2016), pertanto la medesima società e le sue controllate non saranno oggetto di esame finalizzato alla razionalizzazione.
Anche quest'anno si dà atto altresì del permanere della partecipazione nella Società del Politeama Srl – in liquidazione, con una percentuale pari al 81.63%.
Inoltre, dal 27 dicembre 2021 anche la Società Comodepur Scpa, a seguito della Revisione periodica dello scorso anno, di cui alla Deliberazione n. 46 del 24 novembre 2021, è stata posta in liquidazione pertanto si dà atto dell'esistenza ma non sarà oggetto di Revisione periodica. La percentuale di partecipazione è pari al 30,38%.
Le Società in controllo pubblico soggette a revisione periodica (Como Servizi Urbani Srl – Como Acqua Srl – Spt Holding Srl) hanno presentato il programma di valutazione del rischio aziendale, nella Relazione sul governo societario e non emergono situazioni di particolare squilibrio.
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5. LE AZIENDE NON SOGGETTE A REVISIONE PERIODICA
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## ACSM AGAM SPA – DAL 1 OTTOBRE 2022 ACINQUE SPA
La società è una multi utility locale che opera nel settore dei servizi pubblici locali e svolge direttamente e/o indirettamente, attraverso le proprie controllate, le attività di distribuzione del gas naturale, captazione, adduzione potabilizzazione ed erogazione di acqua ad uso civile ed industriale, termovalorizzazione dei rifiuti, gestione di impianti di cogenerazione e di reti di teleriscaldamento, vendita di gas naturale ed energia elettrica, servizio energia.
Con deliberazione di Consiglio Comunale n. 14 del 6 marzo 2018, si è proceduto all'approvazione del Progetto di Aggregazione societaria per la creazione di una multiutility del nord della Lombardia, da effettuarsi in diverse fasi.
La nuova società frutto dell'aggregazione fra utilities di Como, Monza, Lecco, Sondrio e Varese ha cominciato ad operare dall'1.7.2018.
A seguito di tale operazione di aggregazione societaria il Comune di Como alla data del 31.12.2021 detiene in ACSM AGAM SpA una partecipazione pari al 9,61% del capitale sociale. La società si configura come un player quotato, a maggioranza pubblica, supportato da un partner industriale – A2A Spa – di profilo nazionale. È soggetta a vigilanza Consob.
La società ha corrisposto negli ultimi anni importi significativi a titolo di dividendi. Nell'esercizio 2022, con riferimento agli utili 2021, ha corrisposto al Comune la somma di euro 1.802.340,00.
L'art. 2, comma 1, lett. p), D.Lgs. 175/2016, definisce le "società quotate in borsa" ai fini del TUSP come "le società a partecipazione pubblica che emettono azioni quotate in mercati regolamentati", così come "le società che hanno emesso, alla data del 31 dicembre 2015, strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati". Secondo l'art. 26, comma 3, dello stesso Decreto, "le pubbliche amministrazioni possono comunque mantenere le partecipazioni in società quotate detenute al 31 dicembre 2015". Considerato che ACSM AGAM Spa è quotata al mercato telematico azionario e il Comune ne detiene le azioni da data antecedente il 31 dicembre 2015, si deve concludere che il Comune di Como sia senz'altro legittimato al mantenimento della partecipazione.
Acsm Agam Spa, a sua volta, detiene partecipazioni come da tabella riportata. Le Aziende elencate costituiscono per il Comune di Como partecipate indirette.
## SOCIETÀ DEL POLITEAMA SRL – IN LIQUIDAZIONE
Le quote di partecipazione di tale società sono state trasferite al Comune per effetto di un lascito a titolo di liberalità.
La società è proprietaria del compendio immobiliare costituito dal Teatro Politeama dismesso e si occupa della gestione dello stesso; sono stati infatti stipulati dei contratti di locazione di posti auto nel cortile retrostante il teatro per ottenere ricavi al fine di sostenere, almeno in parte, le spese ordinarie di gestione e recuperare il valore negativo del patrimonio netto registrato nel 2021.
Alla luce dei vincoli rappresentati dall'art. 20 del TUSP, nel Piano di Revisione straordinaria era stata decisa la liquidazione della partecipazione.
Nel 2018 è stato nominato il liquidatore incaricato di svolgere le relative attività. In data 19 marzo 2019 l'assemblea dei soci ha approvato il Programma di Liquidazione proposto dal liquidatore che prevede la vendita del bene in un unico lotto, il vincolo di mantenimento dell'attuale destinazione urbanistica del fabbricato ed il rispetto dei vincoli monumentali. La società ha pubblicato nel 2020 un avviso per il reclutamento di soggetti interessati a forme di partenariato e coprogettazione, per l'elaborazione di proposte progettuali relative al recupero funzionale e alla gestione del teatro. Nel febbraio 2022 è stato esperita un'asta pubblica per la vendita del compendio immobiliare, ma la medesima è andata deserta. È in corso la seconda asta, per la vendita, qualora la medesima si realizzi la società sarà estinta e il patrimonio distribuito pro quota tra i soci.
## COMODEPUR SCPA – IN LIQUIDAZIONE
La società è partecipata dal Comune di Como e da altri soggetti pubblici e privati e ha gestito un impianto di depurazione delle acque reflue anche provenienti da uso industriale, in base ad una concessione rilasciata a suo tempo dal Comune di Como per il servizio di collettamento e depurazione degli scarichi civili e industriali.
In data 1 gennaio 2021 il Gestore del SII – Como Acqua Srl – è subentrata nelle attività svolte da Comodepur e a seguito di tale subentro il Comune non può più detenere la partecipazione. Il Presidente della Società, in sede di Assemblea per l'approvazione del bilancio 2020, ha fatto rilevare che, a seguito del subentro nella gestione nonché del trasferimento del personale, risulterebbe conseguito l'oggetto sociale e ha invitato i soci ad assumere le opportune decisioni.
In data 17.12.2021 l'assemblea straordinaria ha deliberato la messa in liquidazione della Società, nominando i liquidatori. Viene loro imposto, quale limite, che gli stessi devono esercitare le attività di liquidazione nel senso di preservare la disponibilità liquida del "fondo sostituzione impianti", astenendosi dal compiere atti di distribuzione, assegnazione o comunque distribuzione delle risorse anzidette.
## ALTRI ENTI NON SOCIETARI
Esulano dall'applicazione dell'art. 20 del D.Lgs. 175/2016 gli enti non societari, ma, a seguito delle indicazioni in particolare della Corte dei Conti Lazio n. 47/2021/GEST si dà atto che nel Gruppo Amministrazione Pubblica al 31.12.2021, come definito con Deliberazione della Giunta Comunale n. 70 del 31 marzo 2022, rientrano altresì i seguenti Enti:
- Azienda Sociale Comasca e Lariana: Ente strumentale controllato
- Agenzia del Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como Lecco e Varese: Ente strumentale partecipato
- Ente Parco Spina Verde: Ente strumentale partecipato
- Fondazione Alessandro Volta: Ente strumentale partecipato
- Fondazione Centro Studi Nicolò Rusca: Ente strumentale partecipato estinta nel corso del 2021
- Fondazione Gabriele Castellini: Ente strumentale partecipato
L'Azienda Sociale Comasca e Lariana e L'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como Lecco e Varese rientrano anche nell'Area di Consolidamento, come da Bilancio Consolidato esercizio 2021, approvato dal Consiglio Comunale in data 30 settembre 2022, con Deliberazione n. 29.
Pur analizzando le attività degli Enti sopra elencati, e raffrontando la medesima con quella delle società possedute, non si verificano casi di svolgimento di attività analoghe o similari, e risulta quindi rispettato in tutti i casi quanto disposto alla lett. c) dell'art. 20 del D.Lgs. 175/2016.
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6. REVISIONE PERIODICA ADOTTATA AI SENSI DELL'ART. 20 DEL D.LGS. N. 175/2016 CON RIFERIMENTO ALLA SITUAZIONE AL 31.12.2020
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Le valutazioni effettuate in tema di possibilità di detenzione della partecipazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 20, effettuata con deliberazione consiliare n. 46 del 24.11.2021 con riferimento al 31.12.2020 ha dato l'esito di seguito riportato:
- COMO SERVIZI URBANI SRL: Mantenimento
- VILLA ERBA SPA: Mantenimento
- SPT HOLDING SPA: Mantenimento con l'obiettivo di razionalizzazione. Si conferma l'obiettivo relativo alla realizzazione dell'operazione di fusione del CPT S.P.A. (società di cui il Comune di Como non è socio) in SPT Holding S.P.A. (fusione inversa)
- COMODEPUR SCPA: Scioglimento e messa in liquidazione della Società, specificando che, essendo pendente un giudizio davanti al Tribunale di Como, il nominando liquidatore eserciti le attività di liquidazione nel senso di preservare la disponibilità liquida del "fondo sostituzione impianti", la cui spettanza, nel predetto giudizio, è controversa, astenendosi dal compiere atti di distribuzione, assegnazione o comunque liquidazione delle risorse anzidette. Solo qualora non sia possibile, per volontà degli altri soci, la liquidazione della società, il Comune avvierà il procedimento per il recesso dalla qualità di socio.
- ASF AUTOLINEE SRL: Mantenimento con l'obiettivo di coordinamento con gli altri soci di SPT Holding per la determinazione di una linea di indirizzo univoca sulle eventuali misure di razionalizzazione ed efficientamento del servizio da adottare.
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7. REVISIONE PERIODICA ADOTTATA AI SENSI DELL'ART. 20 DEL D.LGS. N. 175/2016 CON RIFERIMENTO ALLA SITUAZIONE AL 31.12.2021- ESITO ATTUALE
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- COMO SERVIZI URBANI SRL: Mantenimento
- VILLA ERBA SPA: Mantenimento
- SPT HOLDING SPA: Mantenimento con l'obiettivo di razionalizzazione. Si conferma l'obiettivo relativo alla realizzazione dell'operazione di fusione del CPT S.P.A. (società di cui il Comune di Como non è socio) in SPT Holding S.P.A. (fusione inversa)
- COMODEPUR SCPA: Scioglimento e messa in liquidazione della Società, specificando che, essendo pendente un giudizio davanti al Tribunale di Como, il nominando liquidatore eserciti le attività di liquidazione nel senso di preservare la disponibilità liquida del "fondo sostituzione impianti", la cui spettanza, nel predetto giudizio, è controversa, astenendosi dal compiere atti di distribuzione, assegnazione o comunque liquidazione delle risorse anzidette. Solo qualora non sia possibile, per volontà degli altri soci, la liquidazione della società, il Comune avvierà il procedimento per il recesso dalla qualità di socio.
- ASF AUTOLINEE SRL: Mantenimento con l'obiettivo di coordinamento con gli altri soci di SPT Holding per la determinazione di una linea di indirizzo univoca sulle eventuali misure di razionalizzazione ed efficientamento del servizio da adottare.
Nella relazione tecnica riportata alle pagine seguenti si riportano le motivazioni sulle quali si basano le decisioni assunte.
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Relazione tecnica
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Si analizzano nelle pagine seguenti le Società partecipate non quotate, attive, detenute dal Comune di Como e per ciascuna di esse si descrive l'attività svolta, si verificano i requisiti che ne consentono il mantenimento, si espongono le ragioni del mantenimento stesso o i provvedimenti di razionalizzazione da adottarsi. L'analisi è indirizzata dal dettato, in particolare, dell'art. 4 del D.Lgs. 175/2016, oltre che dalle motivazioni di convenienza relativa alla gestione dei servizi. Il triennio di riferimento utilizzato per verificare l'esistenza di perdite d'esercizio è composto dagli anni 2019-2021, i contributi in conto esercizio sono elencati se esplicitamente rappresentati alla voce A5 del Conto economico.
## COMO SERVIZI URBANI SRL
Sotto il profilo giuridico Como Servizi Urbani Srl è una società in house interamente partecipata dall'Ente che detiene il 100% delle quote.
L'Ente ha proceduto all'iscrizione nell'Elenco ANAC delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house, come previsto dall'art. 192 del D.Lgs. 50/2016.
Attualmente la società si occupa di:
- mobilità e sosta: è il core business della società e consiste nella gestione degli autosili comunali e delle aree di sosta attrezzate con parcometri. Gestisce altresì un'area di sosta per i camper
- impianti sportivi: la società gestisce il Centro Sportivo di Casate (che comprende uno stadio del ghiaccio, una piscina coperta e una scoperta), il Centro Sportivo di Sagnino (che comprende due campi da calcetto e un campo da tennis), la piscina Sinigaglia
- aree portuali: la società gestisce gli ormeggi
- illuminazione votiva: la società gestisce gli impianti di illuminazione votiva nei nove cimiteri comunali.
I servizi sono gestiti sulla base di un accordo quadro, scadente nel 2025, e di singoli disciplinari economico-tecnici, con scadenze annuali, che definiscono le caratteristiche economiche e quali-quantitative dei servizi affidati nonché degli investimenti da effettuarsi.
L'attività della società è improntata alla convenienza economica e alla sostenibilità finanziaria, anche in considerazione della gestione, controllata dall'Ente, dei servizi affidati, nonché della compatibilità della scelta con i principi di efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa, come previsto dall'art. 5 c. 2 del TUSP.
L'Ente definisce indirizzi e obiettivi strategici e valuta la coerenza degli stessi con le azioni messe in campo dalla società in coerenza con quanto stabilito dallo Statuto societario e dal Regolamento sul sistema dei controlli interni adottato dall'Ente.
Di anno in anno la Giunta Comunale definisce gli obiettivi da perseguire nello svolgimento dei servizi affidati sia per quanto attiene le spese di funzionamento che per quanto riguarda gli investimenti approvando il relativo budget. Con la deliberazione n. 66 del 15 aprile 2021 la Giunta Comunale ha approvato il Budget 2021-2022-2023 della società ed ha altresì approvato un piano degli investimenti. A seguito dell'emergenza sanitaria manifestatasi dal marzo 2020 e anche nel corso del 2021, ed alle conseguenti riduzioni di tutte le attività imprenditoriali, nonché a seguito di ordinanze sindacali volte ad eliminare temporaneamente il pagamento delle aree di sosta la società ha visto una contrazione dei corrispettivi incassati. Il budget prevedeva un versamento del corrispettivo per la gestione aree sosta di euro 2.500.000, in luogo dell'importo di 3.000.000,00 pattuiti negli esercizi precedenti. In data 10 marzo 2022, con Deliberazione n. 45, la Giunta Comunale ha approvato il budget per il triennio 2022-2023-2024, definendo, per l'anno 2022, quale corrispettivi per la gestione arre della sosta la somma di euro 3.000.000,00, la somma di euro 100.000,00 per la gestione lampade votive e la somma di euro 1.150.000,00 per la gestione impianti sportivi, quest'ultima a debito del comune.
Con provvedimento n. 198 in data 23 maggio 2019, la Giunta Comunale ha formulato per la società quale obiettivo del triennio 2019/2021, ai sensi del comma 5 dell'art. 19 del TUSP, i seguenti indirizzi e obiettivi sul complesso delle spese di funzionamento:
- perseguimento dell'equilibrio economico, finanziario e patrimoniale cioè dell'equilibrio fra i costi e i ricavi, fra le entrate e le uscite finanziarie, fra l'attivo e il passivo;
- uniformità della gestione operativa ai principi di sana gestione, di trasparenza e di contenimento della spesa, in linea con quanto fatto negli anni precedenti, in particolare quella del personale mediante una previa valutazione di tutte le implicazioni sia in termini di effettiva economicità, sia sotto il profilo dell'efficienza e del buon andamento dell'attività amministrativa, sia in termini di effetti economico/finanziari sul bilancio dell'Ente socio;
- riduzione, o eventualmente mantenimento, dell'incidenza delle spese di funzionamento rispetto al valore della produzione; essendo le spese di funzionamento correlate ai ricavi della società, di conseguenza esse sono ridefinibili in base all'attività effettivamente svolta;
- attenzione al contenimento di alcune categorie di costi, con limitazione e riduzione degli oneri relativi alle spese per missioni e trasferte dell'organo amministrativo e del personale, alle spese per materiali di consumo, cancelleria, pubblicità, rappresentanza, sponsorizzazioni;
- contenimento delle spese per studi e incarichi di consulenza (ovvero prestazioni professionali finalizzate alla resa di pareri, valutazioni, espressioni di giudizi, consulenze legali, al di fuori della rappresentanza processuale e patrocinio della società, ed in generale spese non riferibili a servizi professionali affidati per sopperire a carenze organizzative o altro): tali costi andranno contenuti nel limite massimo della media della spesa sostenuta nei due esercizi precedenti a quello di riferimento, salvo casi opportunamente motivati e preventivamente autorizzati;
- realizzazione di economie di scala ad es. mediante raggruppamento delle procedure di acquisto di beni e servizi;
- per quanto attiene le spese relative al personale, divieto di assunzioni di personale di qualsiasi tipologia in presenza di squilibri gestionali e di risultati di esercizio negativi;
- possibilità di ricorrere al reclutamento di personale a tempo determinato in caso di necessità non continuative di risorse o ampliamento di attività/servizi aventi caratteristiche non stabili nel tempo, pur nel rispetto della preventiva verifica della sostenibilità economica di tali interventi e della normativa di riferimento in materia di assunzioni di personale per le società a controllo pubblico;
- per quanto attiene gli oneri contrattuali, l'eventuale distribuzione di premi di risultato o incentivi al personale, dovrà essere valutata ed effettuata sulla base di criteri oggettivi e misurabili e la corresponsione potrà avvenire solo in caso di raggiungimento di risultati economici positivi e di obiettivi assegnati raggiunti.
Per il 2022 gli indirizzi e obiettivi sul complesso delle spese di funzionamento sono stati ridefiniti con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 14 del 3 febbraio 2022 e così declinati:
- indirizzi generali sul complesso delle spese di funzionamento:
- perseguimento dell'equilibrio economico, finanziario e patrimoniale cioè dell'equilibrio fra i costi e i ricavi, fra le entrate e le uscite finanziarie, fra l'attivo e il passivo;
- uniformità della gestione operativa ai principi di sana gestione, di trasparenza e di contenimento della spesa, in particolare quella del personale mediante una previa valutazione di tutte le implicazioni sia in termini di effettiva economicità, sia sotto il profilo dell'efficienza e del buon andamento dell'attività amministrativa;
- attenzione al contenimento di alcune categorie di costi, con limitazione e riduzione degli oneri relativi alle spese per missioni e trasferte dell'organo amministrativo e del personale, alle spese per materiali di consumo, cancelleria, pubblicità, rappresentanza, sponsorizzazioni;
- contenimento delle spese per studi e incarichi di consulenza (ovvero prestazioni professionali finalizzate alla resa di pareri, valutazioni, espressioni di giudizi, consulenze legali, al di fuori della rappresentanza processuale e patrocinio della società, ed in generale spese non riferibili a servizi professionali affidati per sopperire a carenze organizzative o altro): tali costi andranno contenuti nel limite massimo della media della spesa sostenuta nei due esercizi precedenti a quello di riferimento, salvo casi opportunamente motivati e preventivamente autorizzati;
- per quanto attiene le spese relative al personale, divieto di assunzioni di personale di qualsiasi tipologia in presenza di squilibri gestionali;
- per quanto attiene gli oneri contrattuali, l'eventuale distribuzione di premi di risultato o incentivi al personale, dovrà essere valutata ed effettuata sulla base di criteri oggettivi e misurabili e la corresponsione potrà avvenire solo in caso di raggiungimento di risultati economici positivi e di obiettivi assegnati raggiunti;
- indirizzi specifici su alcune voci di spesa significative e rientranti nell'aggregato delle spese di funzionamento Srl:
- per quanto riguarda affidamenti di incarichi e collaborazioni, attuare una procedura che preveda la pubblicazione di un avviso pubblico, salvo specifica motivazione;
- per quanto riguarda le spese del personale, non adottare provvedimenti di aumento del livello di inquadramento contrattuale del personale per lo svolgimento delle medesime funzioni e attività e non applicare incrementi retributivi non previsti o eccendenti i limiti previsti dal contratto collettivo applicato;
- per quanto riguarda l'acquisto di beni e servizi, fermo restando il ricorso al mercato elettronico, avvalersi, dove possibile, delle convenzioni Consip, e, qualora non siano applicabili tali convenzioni, richiedere, anche per importi inferiori alle soglie previste da leggi o regolamenti, più preventivi;
- non concedere sponsorizzazioni se non per eventi sportivi che si tengono sul territorio comunale e, in via eccezionale, per eventi di particolare rilievo, di interesse strategico per la città e comunque non oltre gli importi previsti nel budget.
Sia nel Piano di Revisione straordinaria che nelle successive Revisioni Periodiche era previsto il mantenimento della partecipazione nella società in quanto ritenuta strategica, e si ritiene in questa sede di confermare tale valutazione.
Dal nuovo esame ricognitivo effettuato, si rileva che la partecipazione da parte dell'ente nella società è ammessa ai sensi dell'art. 4 e che le altre condizioni di cui all'art. 20 sono rispettate:
- le attività svolte dalla società riferite ai diversi servizi sopra elencati sono indispensabili e rivolte al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente (comma 1 art. 4) e sono qualificabili come "servizio di interesse generale" ai fini di cui all'art. 4, comma 2,
- la società ha un numero di amministratori inferiore a quello dei dipendenti (la governance societaria è affidata ad un Consiglio di Amministrazione composto da tre membri);
- non svolge attività analoga o similare a quella svolta da altre partecipate del gruppo;
- la società rispetta il criterio del fatturato medio superiore a 1.000.000 euro per il triennio precedente;
- la società non ha riportato risultati negativi nel quinquennio;
- non necessitano ulteriori provvedimenti di contenimento dei costi di funzionamento;
- non necessitano provvedimenti di aggregazione.
Alla luce degli elementi di cui sopra, l'Ente ritiene di considerare ancora strategica la partecipazione nella società, che non necessita di provvedimenti di razionalizzazione e quindi di CONFERMARE IL MANTENIMENTO.
Considerata inoltre la scadenza del 2025 relativa agli affidamenti in house, l'Amministrazione avvierà a breve un procedimento valutativo per decidere se mantenere o meno tale forma di gestione e se ridurre od implementare i servizi affidati.
## COMO ACQUA SRL
Il Comune di Como partecipa alla società Como Acqua S.r.l., società interamente pubblica costituita dalla Provincia di Como, per la gestione del servizio idrico integrato qualificato come servizio pubblico a rilevanza economica, nel territorio dei Comuni dell'Ambito di Como. Il Comune di Como vi ha aderito con provvedimento del Consiglio Comunale n. 93 del 16.10.2014.
La società d'ambito, costituita sulla base dei principi dell'in house providing e quindi con i requisiti del controllo analogo, beneficia dell'affidamento diretto del servizio da parte dell'organismo provinciale. Lo Statuto declina il controllo analogo in maniera conforme alla normativa sia comunitaria che nazionale. Si tratta della fattispecie di controllo analogo congiunto. È istituita, ai fini dell'esercizio di tale controllo, apposita Commissione.
Il procedimento di incorporazione dei gestori del SII è stato perfezionato a dicembre 2018 per cui dal 1° gennaio 2019, con l'efficacia dell'atto di fusione per incorporazione e scissione societaria, Como Acqua è subentrata nella gestione del servizio idrico svolto dalle ex SOT e quindi è divenuta pienamente operativa dal punto di vista industriale.
Poiché l'efficacia del suddetto atto di fusione/scissione si è avuta a partire dal 1° gennaio 2019, da tale data la quota di partecipazione dell'ente nella società Como Acqua Srl è passata dal 15,453% al 2,09%.
Tra le società coinvolte nella seconda fase del programma vi era anche la partecipata Comodepur Scpa in quanto gestore non salvaguardato. Il 1 gennaio 2021 infatti Como Acqua Srl è subentrata nelle gestioni di Comodepur Scpa, relative al servizio depurazione e collettamento. Inoltre nel 2021 è stato completato il processo di subentro nelle "gestioni in economia", che per il Comune di Como riguarda la rete fognaria.
Nel Piano di Revisione straordinaria era previsto il mantenimento della partecipazione nella società Como Acqua Srl, in quanto strettamente legato all'attuazione del programma operativo per la gestione del SII che prevedeva la fusione per incorporazione in Como Acqua delle SOT Sud Seveso Spa e Alto Seveso Srl e il subentro per le restanti diverse gestioni. Nelle revisioni periodiche successive è stato confermato il mantenimento della partecipazione.
Dal nuovo esame ricognitivo effettuato, si rileva che Como Acqua rimane il gestore unico del SII e la partecipazione da parte dell'ente nella società è ammessa ai sensi dell'art. 4. Le condizioni di cui all'art. 20 sono rispettate:
- le attività svolte dalla società riferite ai diversi servizi sono indispensabili e rivolte al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente (comma 1 art. 4) e sono qualificabili come "servizio di interesse generale" ai fini di cui all'art. 4, comma 2; inoltre è da ricordare che la costituzione di questa società è avvenuta in attuazione della disciplina del riordino del Servizio Idrico Integrato in ambito provinciale, applicandosi quindi anche la deroga di cui al comma 1 dell'art. 5 del D.Lgs. 175/2016;
- la società ha un numero di amministratori inferiore a quello dei dipendenti (la governance societaria è affidata ad un Consiglio di Amministrazione composto da tre membri);
- essendo Como Acqua incaricata della gestione unica del SII in provincia di Como, non svolge attività analoga o similare a quella svolta da altre partecipate del gruppo;
- la società rispetta il criterio del fatturato medio superiore a 1.000.000 euro per il triennio precedente, ha ricevuto nel 2021 contributi in conto esercizio, contabilizzati tra gli altri ricavi e proventi del Conto Economico, per complessivi euro 20.517,00, riferiti a ristori da emergenza Covid;
- la società non ha riportato risultati negativi nel quinquennio;
- non risultano agli atti provvedimenti di cui alla lett. f) dell'art. 20;
- non necessitano provvedimenti di aggregazione, poiché la medesima è il soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato, destinato ad assorbire tutte le altre entità che operano in tale settore in ambito provinciale.
Alla luce di quanto sopra esposto, la società assume un ruolo strategico nella gestione ed erogazione di un servizio essenziale e primario per il territorio provinciale e non può, proprio per le finalità che persegue e le motivazioni che ne hanno determinato la costituzione, essere interessata da ipotesi di alienazione o razionalizzazione. Rientra altresì nelle ipotesi di cui al comma 1 dell'art. 5 del D.Lgs. 175/2016, in quanto l'attività e le modalità di esercizio sono stabilite dalla legge. L'Ente ritiene pertanto di CONFERMARE IL MANTENIMENTO.
## VILLA ERBA SPA
Il Comune di Como, unitamente al Comune di Cernobbio ed altri enti è socio fondatore della società il cui oggetto sociale prevede l'istituzione, la costruzione e la gestione di un centro fieristico – congressuale – espositivo, nonché la promozione ed organizzazione di fiere, mostre, esposizioni, e lo svolgimento di convegni e congressi a sostegno dell'economia generale e della promozione turistica della provincia di Como.
Alla società, allo scopo di rendere possibile il perseguimento dell'oggetto sociale, è stato assegnato in concessione con scadenza, nel 2105, il compendio immobiliare denominato "Villa Erba" comprendente, oltre al centro fieristico di nuova costruzione, anche la dimora storica di proprietà dei soci enti pubblici: Comune di Como, Comune di Cernobbio, Camera di Commercio e Provincia di Como in ragione del 25% ciascuno.
La società si occupa direttamente, anche se non esclusivamente, del citato compendio immobiliare, assicurandone la cura, le manutenzioni e la valorizzazione, importanti attività cui gli enti proprietari non potrebbero provvedere in modo diretto, se non con un aggravio di costi sia in termini di spese per manutenzione ordinaria che di personale, direttamente a carico dei propri bilanci. La gestione e la cura del compendio, obiettivo oggettivamente irrinunciabile deve peraltro essere perseguita necessariamente con una gestione comune degli Enti proprietari. In altri termini, l'obiettivo può essere perseguito solo con un organismo in comune, quale appunto la Società.
In sede di revisione straordinaria delle partecipazioni, ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. 175/2016, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 46 del 27 settembre 2017, si è deciso il mantenimento della partecipazione anche ai sensi dell'art. 4 comma 7 del TUSP. La società, tra il 2012 e il 2017, presentava perdite d'esercizio rilevanti, ma nello stesso documento si evidenziava la predisposizione di un business plan che prevedeva un sostanziale recupero dei margini di economicità della gestione. Negli esercizi 2018 e 2019 infatti la società ha rilevato utili d'esercizio, rispettivamente, di euro 251.884,00 e di euro 349.565,00, a dimostrazione della validità del business plan predisposto. Nel 2020 però, a causa dell'emergenza sanitaria e della conseguente sospensione dell'attività tipica di questa azienda, il bilancio ha chiuso con una perdita – portata a nuovo – di euro 1.140.749,00. Nel 2021 la società ha conseguito un utile di euro 1.644.387,00 destinato a parziale copertura delle perdite pregresse, ma "certamente non coerente con i ricavi derivanti dalla gestione caratteristica perché fortemente influenzato dai contributi ricevuti ex covid 19 ... Inoltre " Il risultato particolare del 2021 si può dire che si ragguagli ai potenziali utili degli esercizi 2020 e 2021 che furono stimati in oltre 500.000,00 euro al momento della presentazione del piano triennale ...". Occorre evidenziare come nei due anni precedenti la pandemia, quando i bilanci si sono chiusi con un utile, le strategie aziendali siano state indirizzate da un lato alla valorizzazione dell'immobile e dall'altro all'attività di promozione economica per le aziende del territorio.
Anche nei piani di revisione periodica successivi, alla luce di quanto sopra esposto, era previsto il mantenimento della partecipazione in quanto ritenuta strategica.
Alla luce delle pronunce della Corte dei Conti – Sezione di Controllo per la Lombardia – n. 160 del 17 aprile 2019 e n. 77 del 10 giugno 2020 sono scaturite ulteriori riflessioni.
Analizzando l'oggetto sociale di Villa Erba Spa si rileva che l'attività è diretta all'organizzazione, promozione e gestione di eventi fieristici, congressuali, espositivi, nonché alla gestione del centro fieristico, così da concorrere allo sviluppo economico e alla promozione turistica e ambientale dell'intera Provincia di Como.
L'attività legata ad eventi fieristici è certamente fondamentale ed indispensabile per lo sviluppo economico del territorio. Le attività congressuali e l'organizzazione di eventi sono indubbiamente essenziali, considerata la vocazione turistica della città di Como. La Società soddisfa sia la finalità istituzionale legata alla promozione del turismo e del commercio e attività economiche, nonché l'interesse generale sotteso a tali aspetti. Si riporta a conferma di ciò un passaggio della Sentenza della Corte di Giustizia europea, 10 maggio 2001, C-223/99: "35. Infatti, l'organizzatore di manifestazioni di tal genere, riunendo in un medesimo luogo geografico produttori e commercianti, non agisce solamente nell'interesse particolare di questi ultimi, che beneficiano in tal modo di uno spazio di promozione per i loro prodotti e per le loro merci, bensì fornisce parimenti ai consumatori che frequentano tali manifestazioni un'informazione che consente ai medesimi di effettuare le proprie scelte in condizioni ottimali. L'impulso per gli scambi che ne deriva può essere ricondotto all'interesse generale". Nel corso del 2019 la società è stata ricapitalizzata, per un totale di euro 2.000.000,00, con l'obiettivo strategico di mantenere il posizionamento nel settore fieristico/congressuale a livello territoriale. A febbraio del 2022 si è pervenuti alla sottoscrizione di un accordo di programma per la riqualificazione del compendio, i cui lavori sono finanziati con l'aumento di capitale descritto, nel quale è riconosciuta come missione essenziale della Società l'esercizio di attività fieristica quale attività di promozione e sostegno dell'economia tessile che si caratterizza come eccellenza dell'industria territoriale. Tale Accordo di Programma è finalizzato a sostenere l'attività di Villa Erba Spa, esaltando il valore pubblico della struttura.
È appurato quindi che l'attività di Villa Erba è coerente con i fini istituzionali dell'Ente e che, come già anticipato, essendo inoltre la Villa una proprietà comune, debba essere utilizzata, per la medesima una gestione comune, che ora è appunto la Società.
Alla luce di quanto esposto si deve ritenere che attualmente Villa Erba è destinata ancor di più al soddisfacimento di un interesse generale (art. 4 comma 2 lett. a) D.Lgs. 175/2016), da intendersi come sviluppo economico, turistico, culturale e sociale del proprio territorio, e, di conseguenza, diretta al raggiungimento di obiettivi strategici dell'Ente, legati anche al mantenimento del patrimonio del Comune (Villa).
Sarebbe comunque intenzione dell'Amministrazione Comunale rivedere il ruolo e gli obiettivi della Società, al fine di rendere la mission della medesima più aderente ai bisogni della cittadinanza. Sono in corso valutazioni di natura politica volte a rivedere l'eventuale decisione di mantenimento, al fine di meglio utilizzare lo strumento societario per il soddisfacimento di bisogni della collettività anche attraverso il miglioramento della redditività della stessa, allo scopo di garantire in via indiretta un maggior vantaggio. A tale scopo a fine anno 2022 si è avviato un confronto con i rappresentanti degli organi sociali, per valutare le strade percorribili. Si deve in ogni caso ricordare che a fine gennaio 2022 si è pervenuti alla firma di un Accordo di programma per dare attuazione al progetto di riqualificazione e valorizzazione del compendio di Villa Erba. L'Accordo ha validità fino alla completa realizzazione di tutti gli interventi in esso previsti con collaudo degli stessi, e resterà efficace sin tanto che non risultino adempiute tutte le obbligazioni, quindi almeno fino al 2024. Lo sviluppo economico e la promozione del territorio rimane comunque uno dei compiti essenziali della Società.
Dal nuovo esame ricognitivo effettuato, si rileva che la partecipazione da parte dell'ente nella società è ammessa ai sensi dell'art. 4 e che le altre condizioni di cui all'art. 20 sono rispettate:
- le attività svolte dalla società, per i motivi sopra elencati, sono indispensabili e rivolte al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente (comma 1 art. 4) e sono qualificabili come "servizio di interesse generale" ai fini di cui all'art. 4, comma 2, da intendersi come sviluppo economico, turistico, culturale e sociale del proprio territorio;
- la società ha un numero di amministratori inferiore a quello dei dipendenti (la governance societaria è affidata ad un Consiglio di Amministrazione composto da cinque membri);
- la società non svolge attività analoga o similare a quella svolta da altre partecipate del gruppo;
- la società rispetta il criterio del fatturato medio superiore a 1.000.000 euro per il triennio precedente, ha ricevuto nel 2021 contributi in conto esercizio, per euro 2.785.492,35 complessivi, e compresi negli "altri ricavi" di cui alla lett. A5 del Conto economico;
- la società non ha riportato risultati negativi per quattro esercizi nel quinquennio e gestisce servizi di interesse generale;
- non risultano agli atti provvedimenti di cui alla lett. f) dell'art. 20;
- non necessitano provvedimenti di aggregazione.
Alla luce degli elementi di cui sopra, e considerato che l'analisi dell'oggetto sociale fa emergere senza dubbio la presenza e l'attualità dell'interesse generale che la partecipazione dell'ente nella società Villa Erba SpA consente di perseguire, l'Ente ritiene di CONFERMARE IL MANTENIMENTO, ai sensi dell'art. 4 comma 2 lett. a) D.Lgs. 175/2016, fermo restando che sono in corso valutazioni di natura politica volte a rivedere l'eventuale decisione di mantenimento, al fine di meglio utilizzare lo strumento societario per il soddisfacimento di bisogni della collettività anche attraverso il miglioramento della redditività della stessa
## SPT HOLDING SPA
La Società svolge una doppia funzione: da un lato è proprietaria degli impianti e dotazioni patrimoniali essenziali per l'espletamento del servizio di trasporto pubblico locale, beni che deve mettere a disposizione del gestore del TPL, dall'altro lato è proprietaria di una quota di partecipazione (maggioritaria) nella società ASF Autolinee Srl che è soggetto gestore del TPL. Nel corso del 2019 la quota di possesso è passata dal 36,60% al 41,70% per effetto del recesso da parte del socio Provincia di Lecco.
La società gestisce inoltre parcheggi in parte su un immobile di proprietà e in parte su immobile in concessione dal Comune di Como.
L'attività prevalente, rilevabile dal codice Ateco, è locazione immobiliare di beni propri o in leasing, ma l'oggetto sociale è legato alla costruzione e manutenzione di impianti o strumentazione legata al trasporto pubblico o al trasporto "Turistico", oltre che alla realizzazione e gestione di parcheggi.
Il settore del trasporto pubblico locale è stato riorganizzato dal punto di vista legislativo con l'istituzione di Agenzie della Mobilità con competenze territoriali sovra-provinciali alle quali è stato demandato il compito della programmazione dei servizi, mediante la definizione di piani di trasporto dei bacini e la gestione dei bandi e delle procedure di gara per la concessione del servizio di trasporto pubblico locale.
Nel corso del 2016 è stata costituita l'Agenzia per il TPL del bacino di Como, Lecco e Varese che, a decorrere dall'1.7.2016, è subentrata nella titolarità dei contratti già stipulati. Attualmente quindi tutti gli adempimenti relativi all'affidamento del servizio spettano all'Agenzia per il trasporto pubblico locale per cui il Comune di Como non ha autonomo potere decisionale.
Nella Revisione Periodica riferita alla situazione al 31.12.2017, l'Ente aveva ritenuto di confermare il mantenimento della partecipazione, con l'obiettivo di realizzare, così come deliberato dal Consiglio Comunale con provvedimento n. 46 del 16.7.2018, l'operazione di fusione del Consorzio Pubblico Trasporti SpA (società di cui il Comune di Como non è socio) in SPT Holding SpA. La realizzazione di tale operazione consentirebbe di razionalizzare il patrimonio delle due aziende, con la possibilità di eseguire iniziative a valenza turistica, nonché di ridurre i costi di gestione. Poiché anche i soci di CPT Spa hanno approvato in data 22 luglio 2020 la delibera di indirizzo per la fusione in SPT Holding, è stato avviato un percorso tra le due società interessate volto alla predisposizione del progetto di fusione. Le due società dovranno condividere ora un progetto di fusione, per tramite delle assemblee dei soci. In data 7 ottobre 2020 e 30 ottobre 2020 si sono svolti incontri congiunti tra i CDA di SPT e CPT per l'individuazione di un percorso da intraprendere nel processo di fusione inversa. Nel corso di un incontro congiunto tra i CDA delle due Società, tenutosi in data 14 aprile 2021 si è ipotizzato di affidare tramite gara ad evidenza pubblica l'incarico di Advisor. È stato pubblicato apposito bando dall'Amministrazione Provinciale. Nel settembre 2021 le due società hanno provveduto alla stipulazione del contratto con un advisor che ha presentato un cronoprogramma, dal quale si ipotizza che il percorso di fusione si concluda all'inizio del 2023. In data 22.3.2022 il Cda di Spt Holding, congiuntamente con il socio CPT, ha affidato l'incarico per la stesura delle valutazioni tecnico patrimoniali delle due aziende e in data 11.4.2022 il Tribunale di Como ha designato l'esperto per la redazione della relazione degli esperti prevista dal Codice civile, art. 2501sexies.
È stata predisposta una bozza di Statuto e di Patti Parasociali che richiedono però i dovuti approfondimenti, con il coinvolgimento di tutte le parti in causa. È stato predisposto altresì il progetto di fusione. Alla data odierna tutta la documentazione necessaria è in fasi di completamento.
La fusione consentirebbe di mantenere la partecipazione in Spt Holding Spa, con una ottimizzazione dei costi.
Con riferimento al TUSPP, dal nuovo esame ricognitivo effettuato, si rileva che la partecipazione da parte dell'ente nella società è ammessa ai sensi dell'art. 4 e che le altre condizioni di cui all'art. 20 sono rispettate:
- le attività svolte dalla società sono indispensabili e rivolte al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ente (comma 1 art. 4) e sono qualificabili come "servizio di interesse generale" ai fini di cui all'art. 4, comma 2 lett. d;
- la società ha un numero di amministratori inferiore a quello dei dipendenti (la governance societaria è affidata ad un Consiglio di Amministrazione composto da tre membri);
- la società non svolge attività analoga o similare a quella svolta da altre partecipate del gruppo;
- la società rispetta il criterio del fatturato medio superiore a 1.000.000 euro per il triennio precedente, non ha ricevuto nel 2021 contributi in conto esercizio,;
- la società non ha riportato risultati negativi nel quinquennio e ha distribuito all'ente dividendi;
- la fusione con il Consorzio Pubblico Trasporti Spa porterà ad un contenimento dei costi di gestione;
- a seguito della disciplina di riordino del trasporto pubblico locale è in corso un procedimento di fusione tra Spt Holding e CPT Spa, che porterà ad una redistribuzione dei ruoli delle aziende del gruppo.
Alla luce degli elementi di cui sopra, l'Ente ritiene quindi di CONFERMARE IL MANTENIMENTO con razionalizzazione, con l'obiettivo di attuare nel 2023 l'operazione di fusione del Consorzio Pubblico Trasporti SpA in SPT Holding SpA come da decisione assunta dal Consiglio Comunale.
## ASF AUTOLINEE SRL
La società è detenuta per il 50,95% da SPT Holding Spa (direttamente partecipata dal Comune di Como), per il 49% da Omnibus Partecipazioni Srl e per lo 0,05% da Ferrovienord Spa.
La Società svolge il servizio di trasporto pubblico locale di passeggeri a Como e Provincia dal 1° luglio 2005, a seguito di gara. La scadenza contrattuale inizialmente fissata al 30 giugno 2012 è stata ripetutamente prorogata sulla base di provvedimenti legislativi regionali, nell'ottica di una revisione dell'intero sistema del TPL che prevede la creazione di Agenzie della Mobilità a livello di bacino sovra-provinciale alle quali è demandato il compito della programmazione dei servizi e lo svolgimento delle gare per il TPL.
Nel corso del 2016 è stata costituita l'Agenzia per il TPL del bacino di Como, Lecco e Varese che, a decorrere dall'1.7.2016, è subentrata nella titolarità dei contratti già stipulati. Attualmente quindi tutti gli adempimenti relativi all'affidamento del servizio spettano all'Agenzia per il trasporto pubblico locale per cui il Comune di Como non ha autonomo potere decisionale. L'Agenzia si occuperà delle procedure di gara.
A tal proposito si precisa inoltre che, a causa dell'emergenza sanitaria in corso, la Regione Lombardia ha stabilito che l'avvio delle procedure di gara potrà essere posticipato per un massimo di 24 mesi dal termine dello stato di emergenza (attualmente fissato al 31 marzo 2022). L'Agenzia del Trasporto Pubblico Locale del bacino di Como, Lecco e Varese ha prorogato il contratto di concessione del servizio ad ASF AUTOLINEE Srl sino al 31.12.2023. Pertanto, al momento, si può ipotizzare che la data del subentro del nuovo gestore non avvenga prima del 2024.
Nel Piano di Revisione straordinaria la società in questione, ai sensi della lettera g) dell'art. 2 del D.lgs. 175/2016, non era stata considerata partecipazione indiretta.
Successivamente, a seguito delle precisazioni contenute nelle "Linee Guida per la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche", condivise dalla Corte dei Conti, la società in questione è stata invece ritenuta partecipata indiretta del Comune di Como, in quanto controllata da una società in controllo pubblico (Spt Holding). Si ritiene pertanto di analizzare la situazione della partecipata e valutare i criteri che ne consentono il mantenimento. Inoltre la Corte dei Conti, sez. riunite in sede di controllo, con Deliberazione n. 11/SSRRCC/QMIG/19, in tema di inclusione nella ricognizione ex art. 20 delle partecipazioni indirette, ha precisato che occorre far riferimento alla definizione di cui all'art. 2 lett. g) del TUSP, secondo cui è partecipazione indiretta la partecipazione in una società detenuta da una amministrazione pubblica per il tramite di una società o di altri organismi soggetti a controllo da parte della medesima amministrazione. Ne deriva che ASF Autolinee Srl rientra nell'ambito di applicazione dell'art. 20 del TUSP. La società rispetta il criterio del fatturato medio superiore a 1.000.000 euro per il triennio precedente e ha ricevuto contributi in conto esercizio nel 2021 per euro 7.077.757,00, come descritti in tabella, iscritti tra gli "altri ricavi" di cui alla lett. A5 del Conto economico. La società inoltre non ha riportato risultati negativi nel quinquennio.
Sia dal punto di vista dell'interesse generale sia dal punto di vista degli indicatori gestionali ed economico/organizzativi, alla luce di quanto indicato dalle sopraccitate Linee Guida, è stato ritenuto legittimo il mantenimento, con l'obiettivo di coordinarsi con gli altri soci di SPT Holding per determinare una linea di indirizzo univoca sulle eventuali misure di razionalizzazione e di efficientamento del servizio da adottare.
Ciò considerato, l'Ente ritiene di CONFERMARE IL MANTENIMENTO della partecipazione indiretta, in attesa dell'evoluzione circa l'affidamento del servizio mediante gara da parte dell'Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco e Varese.
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lombardia
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Regione Lombardia
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2021-12-21
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DELIBERAZIONE
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RICHIAMATI:
- l'art. 24 d.lgs. 19.08.2016, n. 175 "Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica" (T.U.S.P.P.), modificato e integrato dal d.lgs. 16.06.2017, n. 100, che prescriveva l'obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di procedere, entro il 30 settembre 2017, alla ricognizione di tutte le partecipazioni detenute, direttamente o indirettamente, alla data del 23 settembre 2016, individuando quelle oggetto di alienazione o razionalizzazione sulla base dei criteri sanciti dall'art. 20 dello stesso decreto legislativo e qualificando il provvedimento di revisione straordinaria come aggiornamento del piano di razionalizzazione delle partecipazioni precedentemente adottato ai sensi dell'art. 1, comma 612 della legge 23.12.2014, n. 190;
- l'art. 7 della l.r. 29.12.2016, n. 34, modificato e integrato dalla l.r. 26.05.2017, n. 15, che stabiliva l'obbligo di approvare, entro la stessa data del 30 settembre 2017, un piano di riordino e riorganizzazione degli enti dipendenti e delle società partecipate in modo totalitario dalla Regione, di cui all'allegato A1 della l.r. 30/2006, nonché delle società a partecipazione regionale e delle fondazioni istituite dalla Regione, di cui all'allegato A2 della stessa legge regionale, sulla base dei prescritti criteri e obiettivi;
- l'art. 1, comma 1 della l.r. 27.12.2006, n. 30 con il quale, in attuazione dell'art. 48 dello Statuto d'autonomia, è stato configurato il sistema regionale, costituito dalla Regione e dagli enti di cui agli allegati A1 e A2 alla medesima legge regionale;
- l'art. 20 del T.U.S.P.P. che prescrive l'obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di:
- approvare, entro il 31 dicembre di ogni anno una relazione sull'attuazione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie eventualmente adottato nell'anno precedente;
- effettuare, entro il medesimo termine, l'analisi dell'assetto complessivo delle società partecipate direttamente o indirettamente, cui consegue, laddove ricorrano i presupposti stabiliti dallo stesso Testo Unico, l'adozione di un piano di riassetto per la razionalizzazione;
EVIDENZIATO che, in attuazione delle prescrizioni normative sopra richiamate, sono state adottate:
- la d.g.r. n. X/7120 del 29.09.2017 recante "Revisione straordinaria delle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente da Regione Lombardia – Aggiornamento, ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. 175/2016, dei piani di razionalizzazione adottati, ex lege 190/2014, con d.g.r. 3358/2015 e, per l'ambito enti dipendenti, con d.g.r. 3933/2015 – Attuazione art. 7 l.r. 34/2016";
- le d.g.r. 19.12.2018, n. 1096, 23.12.2019, n. 2689 recanti le relazioni sullo stato di attuazione dei piani di revisione delle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente da Regione Lombardia, adottati, rispettivamente, negli anni 2017 e 2018;
- la d.g.r. nr. 4119 del 21.12.2020 con la quale è stata approvata la relazione sullo stato di attuazione del piano di revisione delle partecipazioni adottato nel 2019 ed il piano di razionalizzazione delle partecipazioni per il 2021;
CONSIDERATO che:
- con dgr 28.06.2018, n. 257 è stata ricostituita la cabina di regia interassessorile prevista dall'art. 7 della l.r. 34/2016, disposizione che ascrive alla stessa funzioni di monitoraggio in merito all'attuazione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni adottato dalla Giunta e di proposta di ulteriori misure di razionalizzazione;
- la cabina di regia interassessorile ha operato il monitoraggio delle azioni previste dal piano approvato con d.g.r. 4119/2020 e ha esaminato l'analisi dell'assetto complessivo delle partecipazioni dirette e indirette di Regione Lombardia;
VISTA la relazione sullo stato di attuazione del piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente da Regione Lombardia, adottato con d.g.r. 4119/2020, allegata al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale(all.1);
VISTO il documento di analisi dell'assetto complessivo delle partecipazioni dirette e indirette, allegato al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale (All. 2), che contempla le conseguenti determinazioni di mantenimento senza interventi e le azioni di razionalizzazione previste per il 2022, costituite da:
- Cessione struttura di Back Office del Call Center Regionale – ARIA SPA, prevista dalla art. 4, comma 17 della l.r. 6 agosto 2021 - n. 15, in forza della quale ARIA è stata autorizzata a costituire una società per la cessione del ramo d'azienda "Struttura di Back Office del call center regionale";
- Fusione per incorporazione di EXPLORA SPA in ARIA SPA, in esito all'approvazione da parte del Consiglio regionale, in data 15.12.2021, del PDL 197;
RICHIAMATI gli artt. 1, comma 1 e 2, comma 1 lett. a) del T.U.S.P.P., in forza dei quali tutte le pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2 del d.lgs. 30.03.2001, n. 165 e gli enti pubblici economici sono soggetti all'applicazione dello stesso Testo Unico, e, quindi, anche agli adempimenti prescritti in materia di razionalizzazione periodica delle partecipazioni, ragion per cui si è proceduto a richiedere agli Enti di cui all'allegato A1 della l.r. 30/2006 (Enti dipendenti, ALER, Enti sanitari), di comunicare i provvedimenti previsti dall'art. 20 del T.U.S.P.P., rinviando a successiva deliberazione la presa d'atto delle relative risultanze in continuità con le determinazioni assunte negli scorsi anni, e, da ultimo, con la d.g.r. 29.03.2021 n. 4493;
RITENUTO opportuno accogliere l'osservazione espressa dalla Corte dei Conti circa la necessità di ricomprendere in un unico provvedimento l'analisi dell'assetto complessivo e degli eventuali piani di razionalizzazione delle partecipazioni societarie di Regione Lombardia e di quelle degli enti SIREG;
CONSIDERATO opportuno, pertanto, impartire agli enti di cui di cui all'allegato A1 della l.r. 30/2006 (Enti dipendenti, ALER, Enti sanitari), le necessarie direttive finalizzate a consentire l'inclusione dei piani di razionalizzazione di Regione e degli Enti in un unico provvedimento, prevedendo come termine per l'approvazione dei relativi piani il mese di ottobre 2022;
VISTA la deliberazione del Consiglio regionale n. XI/64 del 10.07.2018 "Programma regionale di Sviluppo della XI Legislatura";
DATO ATTO che il presente provvedimento non comporta oneri finanziari a carico del bilancio regionale;
All'unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge DELIBERA:
- di approvare, in attuazione delle prescrizioni dettate dall'art. 20 del T.U.S.P.P., la relazione sullo stato di attuazione del piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente da Regione Lombardia, adottato con d.g.r. 4119 del 21.12.2020, allegata al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale (All.1);
- di approvare il documento di analisi dell'assetto complessivo delle partecipazioni dirette o indirette di Regione Lombardia, allegato al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale (All.2), che contempla le conseguenti determinazioni di mantenimento senza interventi e le azioni di razionalizzazione previste per il 2022 costituite da:
- Cessione struttura di Back Office del Call Center Regionale – ARIA SPA, prevista dalla art. 4, comma 17 della l.r. 6 agosto 2021 - n. 15, in forza della quale ARIA è stata autorizzata a costituire una società per la cessione del ramo d'azienda "Struttura di Back Office del call center regionale";
- Fusione per incorporazione di EXPLORA SPA in ARIA SPA, in esito all'approvazione da parte del Consiglio regionale, in data 15.12.2021, del PDL 197;
- di comunicare la presente deliberazione con le modalità stabilite dall'art. 20 comma 3 del d.lgs. 175/2016 e di inviarla ai soggetti ivi indicati;
- di rinviare a successivo provvedimento deliberativo la presa d'atto delle risultanze dei provvedimenti di attuazione e razionalizzazione delle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente dagli enti di cui all'allegato A1 della l.r. 30/2006, adottati nel 2021;
- di ricomprendere in un unico provvedimento l'analisi dell'assetto complessivo e degli eventuali piani di razionalizzazione delle partecipazioni societarie di Regione Lombardia e di quelle degli enti di cui all'Allegato A1 alla l.r. 30/2006 (Enti dipendenti, ALER, Enti sanitari) adottati per il 2023;
- di comunicare la presente deliberazione agli enti dell'Allegato A1 alla l.r. 30/2006, così da impartire le necessarie direttive finalizzate a consentire l'inclusione dei piani di razionalizzazione di Regione e degli Enti in un unico provvedimento, prevedendo come termine per l'approvazione dei piani da parte dei medesimi Enti il mese di ottobre 2022;
- di pubblicare la presente deliberazione nel sito internet istituzionale ai sensi dell'art. 22, comma 1, lett. d-bis del D.Lgs. n. 33/2013 e successive modificazioni e integrazioni.
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2. Introduzione
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Con DGR nr. 4119 del 21.12.2020 è stata approvata la relazione sullo stato di attuazione del piano di revisione delle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente da Regione Lombardia ed è stato adottato il nuovo piano di razionalizzazione.
La presente relazione espone le attività svolte e i risultati conseguiti nell'attuazione del piano di razionalizzazione, come previsto dall'art. 20, comma 4 del d.lgs. 19.08.2016 n. 175.
La relazione descrive, altresì, le azioni poste in essere in attuazione di precedenti piani.
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3. Partecipazioni mantenute
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In esito all'analisi delle partecipazioni dirette ed indirette di RL, la DGR 4119/2020 prevedeva il mantenimento delle partecipazioni di seguito elencate, sia perché conformi ai parametri previsti dall'art. 20, comma 2 d.lgs. 175/2016 (scopo, attività, numero di dipendenti, analogia di attività tra più società, limiti di fatturato, perdite reiterate, etc.), sia perché ritenute funzionali allo svolgimento dei compiti istituzionali dell'Amministrazione regionale:
- FINLOMBARDA SPA
- FNM SPA
- ARIA SPA con l'indiretta CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE SPA CAL SPA;
- EXPLORA SPA;
- AREXPO SPA;
- CEFRIEL SCARL.
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4. Azioni di razionalizzazione previste e loro attuazione
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## 4.1 Partecipazioni in società con procedure di liquidazione e concorsuali
EXPO 2015 in liquidazione spa (quota del 20%): l'attività della società è regolata dall'art. 1, comma 126 della legge 232/2016. La conclusione delle attività liquidatorie è prevista entro il 31.12.2021. La fase liquidatoria è diretta da un Commissario straordinario, nominato con DPCM 24.03.2017 e 20.12.2019.
SV.IM. CONSORTIUM – CONSORZIO PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE in liquidazione spa (quota del 0,05% pari a € 250,00): la società ha in corso una procedura fallimentare a seguito di provvedimento del Tribunale di Bari emesso in data 12.04.2017.
## 4.2 Partecipazioni oggetto di razionalizzazione
### Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa
La cessione della partecipazione era già prevista dal piano di razionalizzazione del 2019 (DGR 2689 del 23.12.2019). L'art. 22 della l.r. 07/08/2020 n. 18 ha autorizzato la cessione a titolo oneroso della partecipazione azionaria di RL in Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa a favore di FNM spa per il valore di € 519.150.716,00, al fine di costituire un sistema integrato delle infrastrutture autostradali e dei servizi di trasporto pubblico su ferro e gomma mediante un'operazione di aggregazione societaria.
Con DGR 3 novembre 2020 n. 3774 è stato approvato in schema il contratto di compravendita delle azioni da parte di FNM, sottoscritto in pari data; l'esecuzione del contratto era fissata al 3 febbraio 2021, al verificarsi di alcune condizioni sospensive connesse, tra l'altro, all'ottenimento dell'autorizzazione Antitrust e del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Verificatesi le condizioni sospensive, nello scorso mese di febbraio si è perfezionata la vendita della partecipazione.
Ad oggi, pertanto, completato l'intervento di razionalizzazione previsto, la partecipazione è detenuta attraverso la quotata FNM SPA, della quale RL detiene il 57,57%.
### TEM SPA (quota diretta di RL pari al 3,75%)
Tra le azioni di razionalizzazione previste nel piano 2019 era compresa la cessione a titolo oneroso della partecipazione detenuta da RL in TEM SPA (3,75%); il piano 2020 attestava che la procedura era in corso di definizione.
L'art. 6 della l.r. 6 agosto 2021 - n. 15 ha previsto la vendita della partecipazione a Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A. per il valore complessivo di euro 8.261.973,00, demandando ad un provvedimento della Giunta l'individuazione dei criteri, modalità e termini per l'attuazione dell'operazione.
Allo stato la cessione non si è ancora perfezionata: è stata acquisita una perizia per la determinazione del valore della partecipazione propedeutica all'adozione dei provvedimenti di attuazione della norma.
### NMS GROUP SPA
Il piano 2020 prevedeva la cessione, entro il 31.12.2021, della partecipazione in NMS GROUP SPA (10% tramite Fondazione Regionale per la ricerca Biomedica), specificando che la cessione poteva essere effettuata solo alla scadenza del periodo di "Lock Up" - che precludeva ai soci il trasferimento delle azioni detenute -, previa valutazione della partecipazione.
La Fondazione Regionale per la ricerca Biomedica ha affidato ad una società la valutazione del FAIR MARKET VALUE della partecipazione in NMS, ai fini dell'offerta sul mercato della partecipazione in NMS GROUP SPA.
Tale attività non è stata ancora conclusa in conseguenza della mancata approvazione, da parte di NMS GROUP SPA, alla data odierna, del bilancio 2020.
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5. Le partecipazioni detenute attraverso Finlombarda spa
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Si dà atto dello stato di attuazione del processo di dismissione delle partecipazioni detenute da Finlombarda Spa, in continuità con i provvedimenti antecedenti alla revisione straordinaria disposta dall'art. 24 del d.lgs. 175/2016.
Finlombarda Gestioni SGR S.p.A: La procedura di cessione della partecipazione mediante trattativa privata con più operatori, che ha fatto seguito agli infruttuosi tentativi di vendita a procedura aperta, ha avuto anch'essa esito negativo. Proseguono frattanto da parte della SGR le attività di liquidazione del Fondo Next da essa gestito.
Fiumicino Energia S.r.l.; Centro tessile cotoniero ed abbigliamento S.p.A.; Skiarea Valchiavenna S.p.A.: Dopo l'esito infruttuoso della procedura aperta di vendita esperita nel corso del 2019, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di aggiornare, prima di tentare nuovamente la cessione sul mercato, la stima del valore, affidando ad un perito esterno le attività. Finlombarda ha provveduto, secondo le ordinarie procedure di scelta del contraente ad affidare i servizi alla società Grant Thornton Financial Advisory Services S.r.l. In seguito alla conclusione delle attività da parte del fornitore, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato in data 20 luglio u.s., il valore di perizia e ha disposto che sia posto a base d'asta della procedura di vendita. Si procederà quindi con pubblicazione della documentazione per la procedura di dismissione della partecipazione.
Sistemi di Energia S.p.A.: Dopo una serie di verifiche tecniche da parte regionale, finalizzate ad esplorare la possibilità/utilità di mantenimento, la partecipata è stata ricompresa nuovamente nel piano di dismissione, per cui anche per questa società il Consiglio di Amministrazione ha deciso di aggiornare, prima di tentare nuovamente la cessione sul mercato, la stima del valore, affidando ad un perito esterno le attività. Finlombarda ha provveduto, secondo le ordinarie procedure di scelta del contraente ad affidare i servizi alla società Grant Thornton Financial Advisory Services S.r.l. In seguito alla conclusione delle attività da parte del fornitore, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato in data 20 luglio u.s., il valore di perizia e ha disposto che sia posto a base d'asta della procedura di vendita. Si procederà quindi con pubblicazione della documentazione per la procedura di dismissione della partecipazione.
Agenzia per la Cina S.r.l.: conclusa la procedura di liquidazione, la società è stata cancellata dal Registro Imprese
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2. Evoluzione del quadro delle partecipazioni regionali nel 2021
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## Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A.
Nel febbraio 2021, Regione Lombardia ha acquisito una partecipazione pari al 53,77% del capitale sociale di Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., a seguito della sottoscrizione dell'aumento di capitale di euro 350.000.000, utilizzando le risorse conseguite con la cessione a FNM della partecipazione detenuta in Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A., così come disposto dal comma 3 dell'art. 22 della l.r. 18/2020.
Regione Lombardia detiene, altresì, una partecipazione indiretta in APL attraverso FNM/ Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A., pari al 36,66% del capitale sociale.
La l.r. 2 aprile 2021, n. 4 (art. 7) ha autorizzato l'acquisto da parte di Regione Lombardia delle azioni di Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., possedute da Banca Intesa, al loro valore nominale pari a euro 62.329.000,00.
Allo stato l'acquisto non si è ancora perfezionato in quanto è stata disposta l'acquisizione di una perizia per la determinazione del valore della partecipazione detenuta da Banca Intesa.
## Infrastrutture MILANO – CORTINA 2020 -2026 S.p.A.
Con DGR 4772 del 26/05/2021 sono stati designati i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
Con DPCM del 6 agosto 2021 è stata autorizzata la costituzione della Società, che vede la partecipazione di Regione Lombardia in misura pari al 10%.
Con DGR 5349 del 11/10/2021 è stata autorizzata la sottoscrizione del capitale sociale della società ed è stato approvato lo schema di atto costitutivo; in data 22 novembre 2021 la società è stata costituita presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
## Passo dello Stelvio s.r.l.
La l.r. 30 dicembre 2019, n. 23, all'art. 25, ha previsto la partecipazione di Regione Lombardia, anche tramite un ente del sistema regionale di cui all'articolo 1 della legge regionale 27 dicembre 2006, n. 30, alla costituzione, con la Provincia Autonoma di Bolzano, di una società a capitale interamente pubblico per la valorizzazione dell'area del Passo dello Stelvio.
Con DGR nr. 4426 del 17.03.2021 è stato dato mandato a ERSAF di assumere la partecipazione nel nuovo veicolo societario denominato "Passo Stelvio s.r.l." e di adottare, in raccordo con le competenti strutture regionali, tutti gli atti necessari, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui al d.lgs. 175/2016 per addivenire alla costituzione della Società, secondo il modello organizzativo dell'in house providing, in attuazione del Protocollo di Intesa sottoscritto tra Regione Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano il 18 luglio 2019.
Il Consiglio di Amministrazione di ERSAF ha deliberato in data 30 novembre 2021 la partecipazione alla società.
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3. Le Partecipazioni mantenute
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In esito all'analisi dell'assetto complessivo delle partecipazioni ex art. 20 d.lgs. 175/2016, si confermano le motivazioni già indicate nella relazione sullo stato di attuazione del piano di razionalizzazione 2019 – di cui alla DGR 4119/2020, per il mantenimento delle partecipazioni in ARIA spa con l'indiretta CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE spa – CAL spa, AREXPO spa, CEFRIEL scarl, nonché in:
- AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA spa, relativamente alla quale ogni valutazione è rimessa a successivi provvedimenti in quanto la partecipazione è stata assunta nel 2021 e deve ancora essere completata l'acquisizione delle azioni possedute da Banca Intesa;
- Infrastrutture MILANO – CORTINA 2020 -2026 spa, costituita nello scorso mese di novembre per la realizzazione delle opere infrastrutturali relative alle Olimpiadi Milano Cortina 2026.
Una particolare attenzione è dedicata a FINLOMBARDA spa, che ha perfezionato il procedimento di emissione di strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati entro i termini prescritti dal d. lgs. 175/2016 e a FNM spa, società quotata in borsa.
La qualificazione delle due società ha determinato e determina, a tutt'oggi, l'esclusione delle stesse dall'applicazione del D.lgs. 175/2016 in forza dell'art. 1, comma 5 del medesimo decreto legislativo, come ribadito nei piani di razionalizzazione adottati negli scorsi anni; a tale proposto deve essere considerato anche l'art. 26 del più volte citato D.lgs. 175/2016, i cui commi 2 e 3 stabiliscono, rispettivamente, la non applicazione dell'art. 4 dello stesso decreto alle società elencate nell'Allegato A (tra le quali "Gruppo Finlombarda" e "Gruppo Finlombarda Gestione SGR") nonché la possibilità di "... comunque mantenere le partecipazioni in società quotate detenute al 31 dicembre 2015".
Ciò posto, è bene rimarcare il ruolo strategico di entrambe le società nel quadro delle attività ed azioni di Regione Lombardia (RL) negli ambiti di competenza, che ha condotto a confermare il mantenimento delle relative partecipazioni.
Infatti, come già rimarcato nel provvedimento 2020, Finlombarda è la società finanziaria di RL, la cui mission è rappresentata dal concorso all'attuazione dei programmi regionali di sviluppo economico e sociale del territorio. Inoltre, in quanto società in house, è sottoposta al controllo analogo, soggiacendo a tutti i vincoli imposti dalla disciplina dettata con d.g.r. 6546 del 04.05.2017.
Infine, per quanto concerne il Gruppo FNM – nel quale FNM spa svolge funzioni di direzione e coordinamento strategico-operativo per tutte le controllate -, è di tutta evidenza il ruolo svolto nell'ambito del trasporto e della mobilità regionale, ruolo che è divenuto ancora più pregnante a seguito dell'acquisizione delle quote di Milano Serravalle – Milano Tangenziali spa, finalizzata alla creazione del primo polo integrato della mobilità ferroviaria e stradale in Lombardia.
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4. Partecipazioni dirette in società con procedure di liquidazione
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- EXPO 2015 in liquidazione spa (quota del 20%): è prevista la chiusura delle attività liquidatorie entro il 31.12.2021.
- SV.IM. CONSORTIUM – CONSORZIO PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE in liquidazione spa (quota del 0,05% pari a € 250,00): la società ha in corso una procedura fallimentare a seguito di provvedimento del Tribunale di Bari emesso in data 12.04.2017. Dalla visura camerale non risulta più la partecipazione di RL (0,05% pari a € 250). Non risultano altre informazioni.
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5. Azioni di razionalizzazione
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## 5.1 FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI EXPLORA S.P.A. IN ARIA S.P.A.
A seguito dell'approvazione da parte del Consiglio regionale in data 15.12.2021 del PDL 197 è stata autorizzata la fusione per incorporazione di EXPLORA S.p.A in ARIA S.p.A. entro il termine del 30 aprile 2022.
## 5.2 CESSIONE STRUTTURA DI BACK OFFICE DEL CALL CENTER REGIONALE – ARIA S.P.A.
Con l'art. 4 – comma 17 della l.r. 6 agosto 2021 - n. 15 (Assestamento al bilancio 2021 – 2023) ARIA S.p.A. è stata autorizzata a costituire una società per la cessione, con procedura ad evidenza pubblica, del ramo d'azienda "Struttura di Back Office del call center regionale".
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6. Ricognizione delle partecipazioni societarie possedute direttamente o indirettamente.
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## PARTECIPAZIONI DIRETTE
### FINLOMBARDA SPA
Società che ha emesso strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati (ex TUSP)
### FNM SPA
Società con azioni quotate in mercati regolamentati
### ARIA SPA
Con l'art. 4 – comma 17 della l.r. 6 agosto 2021 - n. 15 (Assestamento al bilancio 2021 – 2023) ARIA S.p.A. è stata autorizzata a costituire una società per la cessione, con procedura ad evidenza pubblica, del ramo d'azienda "Struttura di Back Office del call center regionale".
Con il PDL 197, approvato dal Consiglio regionale in data 15.12.2021 è stata autorizzata la fusione per incorporazione di Explora S.p.A. in ARIA S.p.A
### EXPLORA SPA
Con il PDL 197, approvato dal Consiglio regionale, in data 15.12.2021 è stata autorizzata la fusione per incorporazione di Explora S.p.A. in ARIA S.p.A
### Milano Serravalle Milano Tangenziali SPA
Per il 2020 era prevista la cessione della partecipazione a favore della quotata FNM Spa: la vendita è stata perfezionata, quindi da febbraio 2021 Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa è diventata una partecipazione indiretta di RL mediante FNM Spa.
### Tangenziali Esterne di Milano SPA (TEM)
Con l.r. 15/2021 è stata disposta la vendita delle partecipazioni azionarie di RL a favore di Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa per il valore complessivo di Euro 8.261.973,00. La cessione non si è ancora perfezionata in quanto è stata recentemente acquisita una perizia per la determinazione del valore della partecipazione.
## PARTECIPAZIONI INDIRETTE
### Partecipazioni indirette detenute attraverso: MILANO SERRAVALLE – MILANO TANGENZIALI S.P.A.
Era prevista per l'anno 2020 la cessione della partecipazione in Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa a favore della quotata FNM Spa: la vendita è stata perfezionata, quindi da febbraio 2021 tutte le partecipate di Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa sono diventate partecipazioni indirette di RL mediante FNM Spa.
Ai sensi dell'art. 22 della l.r. 18/2020 è stata autorizzata la partecipazione di Regione Lombardia alla compagine azionaria di Autostrade Pedemontana Spa (APL Spa) attraverso sottoscrizione dell'aumento di capitale fino a Euro 350.000.000,00: la partecipazione detenuta direttamente da RL nel 2021 in APL Spa è pari al 53,77% del capitale sociale. La partecipazione in APL spa detenuta indirettamente da RL per il tramite di FNM spa - Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa è, nel 2021, pari al 36,66%.
### Partecipazioni indirette detenute attraverso: TANGENZIALI ESTERNE DI MILANO SPA (TEM)
Con l.r. 15/2021 è stata disposta la vendita delle partecipazioni azionarie di RL in Tangenziali Esterne di Milano Spa (TEM Spa) a favore di Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa. La cessione di TEM Spa non si è ancora perfezionata in quanto è stata recentemente acquisita una perizia per la determinazione del valore della partecipazione.
### Partecipazioni indirette detenute attraverso: FONDAZIONE REGIONALE PER LA RICERCA BIOMEDICA
La cessione era stata prevista nel piano 2020. Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica ha affidato ad una società esterna la valutazione del FAIR MARKET VALUE della partecipazione in NMS Group Spa ai fini dell'offerta sul mercato della quota del 10% di NMS detenuta dalla stessa. Tale attività non è stata ancora conclusa in conseguenza della mancata approvazione del bilancio 2020 della società.
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8. Relazione tecnica
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## 8.1. FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI EXPLORA S.P.A. IN ARIA S.P.A.
Con il PDL 197, approvato dal Consiglio regionale in data 15.12.2021, è stata autorizzata la fusione per incorporazione di Explora S.p.A. in ARIA S.p.A entro il termine del 30 aprile 2022.
## 8.2. STRUTTURA DI BACK OFFICE DEL CALL CENTER REGIONALE – ARIA S.P.A.
Con l'art. 4 – comma 17 della l.r. 6 agosto 2021 - n. 15 (Assestamento al bilancio 2021 – 2023) ARIA S.p.A. è stata autorizzata a costituire una società per la cessione, con procedura ad evidenza pubblica, del ramo d'azienda "Struttura di Back Office del call center regionale".
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9. Azioni di razionalizzazione previste in precedenti piani ancora da concludere
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## 9.1. NMS GROUP SPA (10%):
si conferma la cessione a titolo oneroso della residua quota di partecipazione del 10% detenuta attraverso la Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, successivamente alla valutazione del FAIR MARKET VALUE della partecipazione in NMS, prevista ai fini dell'offerta sul mercato.
## 9.2 TANGENZIALI ESTERNE DI MILANO SPA – TEM SPA (3,75%):
si conferma la cessione a titolo oneroso, a seguito dell'acquisizione della perizia relativa al valore della partecipazione.
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Comune di Sondrio (SO)
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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
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PREMESSO che:
- per effetto dell'art. 20, comma 1, del D. Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, che costituisce il nuovo Testo unico in materia di Società a partecipazione Pubblica (T.U.S.P.), come integrato e modificato dal Decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100 (di seguito indicato con "Decreto correttivo"), il Comune annualmente deve provvedere ad effettuare una ricognizione di tutte le partecipazioni dallo stesso possedute alla data del 31 dicembre dell'esercizio precedente, individuando quelle che devono essere alienate o essere oggetto delle misure di cui all'art. 20, commi 1 e 2, T.U.S.P.– ossia di un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione;
- per effetto del medesimo articolo, comma 4, è altresì previsto che in caso di adozione del piano di razionalizzazione nell'esercizio precedente occorre entro il 31 dicembre dell'anno successivo approvare una relazione sullo stato di attuazione di tale piano;
VISTO che ai sensi del predetto T.U.S.P. (cfr. art. 4, c.1) le Pubbliche Amministrazioni, ivi compresi i Comuni, non possono, direttamente o indirettamente, mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali e che tali società debbono svolgere tassativamente le attività consentite dall'art. 4, c. 2, del T.U.S.P., fermo restando, altresì, gli ulteriori limiti di cui all'art. 20, c. 2, T.U.S.P;
CONSIDERATO, altresì, che le disposizioni del predetto Testo unico devono essere applicate avendo riguardo all'efficiente gestione delle partecipazioni pubbliche, alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato, nonché alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica;
VALUTATE, pertanto, le modalità di svolgimento delle attività e dei servizi oggetto delle società partecipate dall'Ente, con particolare riguardo all'efficienza, al contenimento dei costi di gestione ed alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato e del miglior soddisfacimento dei bisogni della comunità e del territorio amministrati a mezzo delle attività e dei servizi resi dalle società partecipate possedute dall'Ente;
DATO ATTO che il presente atto ricognitivo costituisce aggiornamento del precedente piano di razionalizzazione approvato con deliberazione comunale n. 83 del 22.12.2021, ai sensi dell'art.24, comma 2, T.U.S.P.;
PRESO ATTO delle LINEE GUIDA PER LA REVISIONE PERIODICA DELLE PARTECIPAZIONI DI CUI ALL'ART. 20, D.LGS. N. 175/2016 trasmesse dal Dipartimento del Tesoro e dalla Corte dei Conti in base al protocollo di intesa tra loro sottoscritto nel maggio 2016, che suggeriscono l'adozione di un modello standard da utilizzare per l'attività di ricognizione pubblicato sul sito del Dipartimento del Tesoro;
RITENUTO, pertanto, di utilizzare lo stesso modello pubblicato sul portale del MEF per effettuare la ricognizione delle partecipazioni possedute alla data del 31 dicembre 2021 che comprende le seguenti sezioni:
- Introduzione
- Ricognizione delle partecipazioni societarie possedute direttamente o indirettamente
- Partecipazioni dirette
- Partecipazioni indirette detenute attraverso: SECAM SPA
- Partecipazioni indirette detenute attraverso: ENERBIO SRL
VISTO il D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 (TUSP);
VISTO l'art. 42 D. Lgs. N. 267 del 18.08.2000;
PRESO ATTO dei seguenti pareri espressi:
- della competente Commissione Consiliare, nella seduta del 12.12.2022;- del parere favorevole ex art. 49, D. Lgs. n. 267/2000, del Dirigente del Settore Servizi Finanziari in ordine alla regolarità tecnica e alla regolarità contabile;
- del parere favorevole dell'Organo di revisione ai sensi dell'art. 239, c. 1, lett. b), n. 3), D.Lgs. n. 267/2000;
UDITA l'illustrazione dell'Assessore Munarini;
CON la seguente votazione espressa per alzata di mano e per appello nominale limitatamente ai Consiglieri collegati in videoconferenza:
- presenti: n. 27
- non partecipanti al voto: n. 0;
- astenuti: n. 0;
- votanti: n. 27;
- favorevoli: n. 27;
- contrari: n. 0;
DELIBERA
- di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
- di approvare la revisione periodica delle partecipazioni possedute dal Comune alla data del 31.12.2021 e la relazione sull'attuazione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni al 31.12.2020, come da allegati rispettivamente 1 e 2 alla presente deliberazione, che ne costituiscono parte integrante e sostanziale;
- di individuare negli allegati stessi le partecipazioni da mantenere, razionalizzare, cedere, aggregare e porre in liquidazione, per le motivazioni e con i tempi e modi ivi indicati per ognuna;
- di incaricare i competenti uffici comunali di predisporre le procedure amministrative per l'attuazione di quanto sopra deliberato;
- di demandare alla Giunta comunale il coordinamento operativo e la vigilanza sull'attuazione di quanto deliberato, fatte salve le competenze consiliari di controllo;
- che l'esito della ricognizione di cui alla presente deliberazione sia comunicato ai sensi dell'art. 17, D.L. n. 90/2014 e ss.mm.ii., con le modalità ex D.M. 25 gennaio 2015 e ss.mm.ii.;
- che copia della presente deliberazione sia inviata a tutte le società partecipate dal Comune e alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, con le modalità indicate dall'art. 20, c. 3, T.U.S.P.
Successivamente il Presidente del Consiglio Comunale propone di effettuare la votazione sull'immediata eseguibilità della presente deliberazione, necessaria per assicurare la tempestiva esecuzione degli adempimenti conseguenti, con le modalità semplificate di cui all'art. 61, comma 11, del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale. Il Presidente chiede se vi siano interventi.
Rilevato che nessun Consigliere chiede di intervenire, con votazione espressa con le modalità semplificate di cui all'art. 61, comma 11, del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale tenutasi su invito del Presidente del Consiglio comunale che ha riscontrato l'assenza di richieste di intervento, all'unanimità (27 presenti favorevoli, nessun voto contrario o di astensione) il presidente del Consiglio comunale dichiara immediatamente eseguibile la presente deliberazione, ai sensi dell'art. 134, comma 4, D. Lgs. n. 267 del 18.08.2000
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Comune di Sondrio (SO)
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2022-12-22
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1. Introduzione
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Si riporta la rappresentazione grafica della struttura delle società partecipate direttamente e indirettamente alla data del 31/12/2021
Così come disposto dall'articolo 1, comma 5 del D.Lgs n. 175 del 19.08.2016 la società Acsm-Agam e le sue società da essa partecipate non sono oggetto alla revisione in esame.
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Comune di Sondrio (SO)
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2022-12-22
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2. Ricognizione delle partecipazioni societarie possedute direttamente o indirettamente
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Tabella riepilogativa di tutte le partecipazioni detenute direttamente e tabelle riepilogative delle partecipazioni detenute indirettamente
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Comune di Sondrio (SO)
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2022-12-22
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RELAZIONE SULL'ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI
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Per quanto riguarda lo stato di attuazione dei piani di razionalizzazione precedentemente adottati dall'Ente si evidenzia il conseguimento della razionalizzazione attraverso operazioni di alienazione, scioglimento o fusione, di tutte le società partecipate dal Comune di Sondrio che non possedevano i requisiti di cui all'articolo 20 comma 2 del Decreto Legislativo 19.08.2016 n. 175.
Si segnala la cancellazione definitiva dal Registro delle Imprese in data 12.11.2021 dell'ultima società da razionalizzare nella fattispecie la società POLITEC Soc. Coop. (già in stato di messa in liquidazione) per la quale si è già dato atto nella precedente relazione sull'attuazione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni.
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Comune di Pavia (PV)
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2018-11-12
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03. REQUISITI TESTO UNICO DELLE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA
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## A.S.M. PAVIA S.p.a.
### Attività svolta:
gestione del servizio di raccolta e di avvio a recupero e trattamento dei rifiuti per il Comune di Pavia e di altri Comuni della provincia; attività relative al servizio idrico integrato in nome e per conto del Gestore Unico d'ambito Pavia Acque scarl; servizio di gestione delle aree di sosta regolamentata a pagamento nel Comune di Pavia; gestione dei servizi informatici del Comune di Pavia.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La società produce beni e servizi di interesse generale strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia quali: il servizio di raccolta e di avvio a recupero e trattamento dei rifiuti, le attività relative al servizio idrico integrato in nome e per conto del Gestore Unico d'ambito Pavia Acque scarl, il servizio di gestione delle aree di sosta regolamentata a pagamento nel Comune di Pavia, la gestione dei servizi informatici. La società "rappresenta la partecipazione più rilevante del Comune di Pavia e l'ente non intende privarsene in considerazione della sua strategicità, dal momento che rappresenta l'unica società (a parte Pavia Acquae scarl, dalla stessa A.S.M. Pavia s.pa. partecipata) che opera nello specifico contesto dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. La stessa deve, pertanto, essere considerata indispensabile per il conseguimento delle finalità istituzionali, anche in base a quanto risulta, tra l'altro, dal programma di mandato del Sindaco e dalle linee programmatiche approvate dal Consiglio comunale."
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorrono le situazioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2, lettere a, b, d, e, g del D.lgs 175/2016, in quanto la società:
- svolge le attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- ha un numero di dipendenti (221) superiore a quello degli amministratori (3);
- ha un fatturato medio superiore a 500.000 euro nel triennio precedente;
- ha registrato un utile di esercizio negli ultimi cinque esercizi;
- non necessita di aggregazione con società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4 del D.lgs 175/2016.
Ricorrono le situazioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2, lettere c ed f del D.lgs 175/2016 in quanto la società:- svolge attività analoghe o similari a quelle svolte da LINEA GROUP HOLDING S.P.A. e BRONI STRADELLA SPA e necessita di contenimento dei costi.
### Azioni da intraprendere:
contenimento dei costi come da obiettivo gestionale assegnato alla società con il Piano esecutivo di gestione 2017 - piano della performance, e confermato dal Peg - piano performance 2018. Il Dup 2017-2020 e quello 2018-2021 ha confermato l'indirizzo contenuto nel Piano operativo di razionalizzazione 2015 di mantenere inalterato "il mandato, ad A.S.M. Pavia, di "favorire la piena implementazione (nel settore idrico) o la formazione (nel settore rifiuti) di società pubbliche di gestione nei due settori che, aggregando i vari rami d'azienda di tutte o alcune delle società in-house del territorio, consentano una gestione unitaria su un livello dimensionale più adeguato a garantire qualità tecnica ed efficienza di gestione e disponibilità di risorse finanziarie, mantenendo un forte ancoraggio al territorio."
## PARCO TECNICO SCIENTIFICO DI PAVIA SOCIETÀ CONSORTILE A R.L.
### Attività svolta:
sviluppo del sistema economico e produttivo locale attraverso la promozione e il sostegno alla nascita e allo sviluppo di nuove imprese innovative
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La società non ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia.
La società non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4, commi 2, 3, 6, 7, 8 del D.lgs 175/2016.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere a, b, d, e, f del D.lgs 175/2016, in quanto la società:
- non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- non ha dipendenti a fronte di cinque amministratori;
- ha registrato un fatturato medio non superiore a 500,000 euro nel triennio precedente;
- ha registrato un risultato negativo negli ultimi cinque esercizi.
Non ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettera c del D.lgs 175/2016, in quanto la società non svolge attività similari o analoghe a quelle svolte da altre società partecipate.
Trattandosi di società non controllata, ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, le azioni di contenimento dei costi dovranno essere concordate con gli altri soci in sede assembleare.
### Azioni da intraprendere:
cessione/alienazione quote
## NAVIGLI LOMBARDI S.C.A.R.L.
### Attività svolta:
la Società ha per oggetto "lo svolgimento, nell'interesse dei soci consorziati, di tutte le attività tecniche, organizzative, amministrative e legali necessarie, utili o opportune per il perseguimento dell'obiettivo" di salvaguardia, recupero e gestione e della valorizzazione dei navigli Lombardi e delle relative pertinenze territoriali.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La società non ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia.
La società non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4, commi 2, 3, 6, 7, 8 del D.lgs 175/2016.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Ricorre la condizione di criticità prevista dall'articolo 20, comma 2, lettere a del D.lgs 175/2016, in quanto la società non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016.
Non ricorrono le condizioni previste dall'articolo 20, comma 2, lettere b, c, d, e, f, g del D.lgs 175/2016 in quanto la società ha:
- 12 dipendenti e 5 amministratori che non percepiscono alcun compenso;
- non svolge attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da altri enti pubblici strumentali;
- ha riportato un fatturato medio superiore a 500.000 euro nel triennio precedente;
- ha registrato un risultato positivo negli ultimi cinque esercizi;
- non necessita di contenimento dei costi di funzionamento;
- non necessita di aggregazione con società aventi ad oggetto le attività consentite dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016.
### Azioni da intraprendere:
liquidazione
## ASM LAVORI SRL IN LIQUIDAZIONE
### Attività svolta:
attività di scavo, reinterro, movimento terreno, lavori edili di difesa e di sistemazione terreni, opere di consolidamento dei terreni e opere speciali nel sottosuolo, lavori di impermeabilizzazione di terreni, di costruzione.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La società non ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia.
La società non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4, commi 2, 3, 6, 7, 8 del D.lgs 175/2016.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Ricorrono le condizioni di criticità prevista dall'articolo 20, comma 2 lettere a, e, f del D.lgs 175/2016, in quanto la società:
- non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- ha registrato un risultato negativo negli ultimi cinque esercizi; a causa delle perdite registrate negli anni 2013, 2014 e 2015, che hanno comportato la perdita integrale del capitale sociale, l'assemblea dei soci del 21/04/2016 ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione della società.
Non ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere b, c, d, g in quanto la società ha un numero di dipendenti superiore a quello degli amministratori, non svolge attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, e ha un fatturato medio superiore a 500.000 euro
### Azioni da intraprendere:
completamento della liquidazione della società
## TECHNOSTONE S.R.L.
### Attività svolta:
coordinamento e la gestione delle attività e dei servizi inerenti alla raccolta, messa in riserva, frantumazione, trattamento e riutilizzo dei materiali di risulta e dei rifiuti inerti, agli interventi di demolizione in genere, alla gestione delle pertinenti aree di deposito temporaneo e/o messa in riserva e alla rilavorazione di materiali e/o rifiuti inerti e ciò nell'interesse proprio e/o dei soci e/o terzi in genere.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La società non ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia.
La società non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4, commi 2, 3, 6, 7, 8 del D.lgs 175/2016.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere a, d, e, f del D.lgs 175/2016, in quanto la società:
- non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- ha un fatturato medio inferiore a 500.000 euro nel triennio precedente;
- ha registrato un risultato negativo per tre degli ultimi cinque esercizi;
- la società controllante-tramite Asm Pavia s.p.a. ha evidenziato la necessita di una ristrutturazione della società controllata per l'urgenza di contenimento dei costi.
Non ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere b, c, g in quanto ha un numero di dipendenti superiore al numero di amministratori, non svolge attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, non necessita di aggregazione.
### Azioni da intraprendere:
Nonostante il piano straordinario di razionalizzazione prevedesse come azione di razionalizzazione il completamento della procedura di vendita della società previa ristrutturazione aziendale della stessa, l'assemblea della società controllante Asm Pavia spa, in data 31 luglio 2018 ha preso atto della situazione di liquidazione della società.
## A2E SERVIZI S.R.L.
### Attività svolta:
installazione di impianti di riscaldamento, canne fumarie ed impianti di condizionamento d'aria, manutenzioni e riparazioni relative, nonché servizi di gestione delle predette attività ai committenti
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La società non ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia.
La società non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4, commi 2, 3, 6, 7, 8 del D.lgs 175/2016.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere a, f del D.lgs 175/2016, in quanto:
- la società non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- la società necessita di contenimento di costi di funzionamento.
Non ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere b, c, d, e in quanto la società non svolge attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, ha un fatturato medio nel triennio superiore a 500.000 euro, non presenta perdite in 3 dei 5 esercizi precedenti, ha un numero di dipendenti superiore a quello degli amministratori.
### Azioni da intraprendere:
Nonostante il piano straordinario di razionalizzazione prevedesse come azione di razionalizzazione l'alienazione/cessione della partecipazione nella società, l'assemblea dei soci, in data 28 maggio 2018 ha deliberato lo scioglimento anticipato e la messa in liquidazione della società.
## BRONI STRADELLA SPA
### Attività svolta:
raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti; raccolta, collettamento e trattamento delle acque reflue e relativo smaltimento materiale di risulta derivante da depurazione
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La società ha per oggetto la produzione di servizi di interesse generale a favore degli enti soci; tuttavia tali servizi non sono strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia in quanto il Comune di Pavia acquisisce tali servizi dalla propria società in house A.S.M. PAVIA S.P.A.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Ricorre la condizione di criticità prevista dall'articolo 20, comma 2 lettera c del D.lgs 175/2016, in quanto la società svolge attività di produzione di servizi di interesse generale analoghe a quelle svolte da A.S.M. PAVIA S.P.A.
Non ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere a, b, d, e, f, g in quanto la società:
- svolge le attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- ha un numero di dipendenti superiore a quello degli amministratori;
- ha un fatturato medio superiore a 500.000 euro nel triennio precedente;
- ha registrato un utile di esercizio negli ultimi cinque esercizi;
- non necessita di aggregazione con società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- non necessita di contenimento dei costi.
Trattandosi di società non controllata, ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, eventuali azioni di contenimento dei costi dovranno essere concordate con gli altri soci in sede assembleare
### Azioni da intraprendere:
Dismissione della partecipazione indiretta tramite l'esercizio del diritto di recesso a seguito dell'operazione di fusione tra BRONI STRADELLA SPA, BRONI STRADELLA PUBBLICA S.R.L. e ACAOP S.P.A.
## BRONI-STRADELLA PUBBLICA S.R.L.
### Attività svolta:
conduzione reti fognarie e di impianti di depurazione afferenti il ciclo idrico integrato per conto del gestore unico provinciale – Pavia Acque scarl
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La società ha per oggetto la conduzione di reti fognarie e di impianti di depurazione afferenti il ciclo idrico integrato per conto del gestore unico provinciale – Pavia Acque scarl; tuttavia tali servizi non sono strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere a, b, d, e, f, g in quanto la società:
- svolge le attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016 per conto di Pavia Acque scarl ma in un ambito territoriale diverso dal Comune di Pavia;
- ha un numero di dipendenti superiore a quello degli amministratori;
- ha un fatturato medio superiore a 500.000 euro nel triennio precedente;
- ha registrato un utile di esercizio negli ultimi cinque esercizi;
- non necessita di aggregazione con società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- non necessita di contenimento dei costi.
Ricorre la condizione di criticità prevista dall'articolo 20, comma 2 lettera c del D.lgs 175/2016, in quanto la società svolge attività di produzione di servizi di interesse generale afferenti il ciclo idrico integrato per conto del gestore unico provinciale – Pavia Acque scarl analogamente ad A.S.M. Pavia s.p.a.
Trattandosi di società non controllata, ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, eventuali azioni di contenimento dei costi dovranno essere concordate con gli altri soci in sede assembleare.
### Azioni da intraprendere:
Dismissione della partecipazione indiretta tramite l'esercizio del diritto di recesso a seguito dell'operazione di fusione tra BRONI STRADELLA SPA, BRONI STRADELLA PUBBLICA S.R.L. e ACAOP S.P.A.
## PAVIA ACQUE S.C.A.R.L.
### Attività svolta:
ha per esclusivo oggetto, nell'interesse delle comunità locali di riferimento e degli enti giuridici che la partecipano, la gestione coordinata ed unitaria in house providing del servizio idrico integrato nell'ambito ottimale della provincia di Pavia
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La società ha per esclusivo oggetto, nell'interesse delle comunità locali di riferimento e degli enti giuridici che la partecipano, la gestione coordinata ed unitaria in house providing del servizio idrico integrato nell'ambito ottimale della provincia di Pavia (per il periodo 2014-2033), in ottemperanza a quanto prescritto dal Decreto legislativo n. 152/2006 e dalla legge regionale n. 26/2003. Come tale la partecipazione alla società è ritenuta indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali, tenuto conto che A.S.M Pavia s.p.a. è tra i soci fondatori e fornisce i servizi di gestione delle stesse.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorrono le situazioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2, lettere a, b, c d, e, g del D.lgs 175/2016, in quanto la società:
- svolge le attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- ha un numero di dipendenti superiore a quello degli amministratori;
- non svolge attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali;
- ha un fatturato medio superiore a 500.000 euro nel triennio precedente;
- ha registrato un utile di esercizio negli ultimi cinque esercizi;
- non necessita di contenimento dei costi;
- non necessita di aggregazione con società aventi ad oggetto le attività consentite all'articolo 4 del D.lgs 175/2016.
Trattandosi di società non controllata, ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, eventuali azioni di contenimento dei costi dovranno essere concordate con gli altri soci in sede assembleare.
### Azioni da intraprendere:
mantenimento
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lombardia
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Comune di Pavia (PV)
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04. MANTENIMENTO SENZA INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE
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## PAVIA ACQUE S.C.A.R.L.
### Attività svolta
gestione coordinata a e unitaria in house providing del servizio di ciclo idrico integrato nell'ambito territoriale ottimale della provincia di Pavia
### Motivazioni della scelta
La società ha per esclusivo oggetto, nell'interesse delle comunità locali di riferimento e degli enti giuridici che la partecipano, la gestione coordinata ed unitaria in house providing del servizio idrico integrato nell'ambito ottimale della provincia di Pavia (per il periodo 2014-2033), in ottemperanza a quanto prescritto dal Decreto legislativo n. 152/2006 e dalla legge regionale n. 26/2003. Come tale la partecipazione alla società è ritenuta indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali, tenuto conto che Asm Pavia s.p.a. è tra i soci fondatori e fornisce i servizi di gestione delle stesse. Trattandosi di società non controllata, ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, il socio Asm Pavia s.p.a (società tramite) concorderà con gli altri soci pubblici le opportune iniziative per il contenimento dei costi.
## LINEA GROUP HOLDING S.P.A.
### Attività svolta:
La società ha per oggetto l'esercizio delle seguenti attività, secondo le forme e le modalità dettate dalle norme di legge vigenti pro tempore:
- gestione integrata delle risorse idriche
- gestione integrata delle risorse energetiche;
- gestione dei servizi ambientali.
La società opera in settori integrativi o ulteriori, comunque connessi, finalizzati alla produzione di beni e di attività rivolti a soddisfare bisogni ed esigenze della collettività collaborando a promuovere lo sviluppo economico e civile delle persone, delle loro organizzazioni e delle comunità locali di cui fanno parte.
### Motivazioni della scelta
Società quotata ai sensi dell'articolo 2, comma 1 lettera p; mantenimento ex lege ai sensi dell'articolo 26, comma 3; l'articolo 1 comma 5, dispone inoltre che le disposizioni del TUSP "si applicano, solo se espressamente previsto, alle società quotate". La società ha per oggetto la produzione di servizi di interesse generale quali la gestione integrata delle risorse idriche, la gestione dei servizi ambientali (rifiuti); tali servizi non sono strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia in quanto il Comune di Pavia acquisisce tali servizi dalla propria società in house A.S.M. PAVIA S.PA e dalla società indiretta Pavia Acque scarl; la società Linea Group holding spa svolge inoltre la gestione integrata delle risorse energetiche. Si confermano le considerazioni contenute nel Piano operativo di razionalizzazione del 2015 secondo cui "La partecipazione alla società non è ritenuta strettamente indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali proprie dell'ente. Pur tuttavia la connotazione assunta dalla stessa – in particolare per quanto riguarda l'attività di produzione e commercializzazione di energia elettrica, teleriscaldamento, vendita e distribuzione di gas naturale, gestione dei rifiuti, telecomunicazioni - impone di valutarne attentamente la strategicità", anche alla luce dell'accordo di partnership con A2A s.p.a..
## A2A S.P.A.
### Attività svolta:
la società ha per oggetto l'esercizio, in via diretta e attraverso società ed enti di partecipazione, delle attività nel campo della ricerca, produzione, approvvigionamento, trasporto, trasformazione, distribuzione, vendita, utilizzo e recupero delle energie e del ciclo integrale delle acque. Ha inoltre per oggetto l'esercizio delle attività nel campo di altri servizi a rete, compresa quella di installazione, manutenzione, allacciamento e collaudo di impianti di telecomunicazioni, nonché l'assunzione di servizi pubblici in genere e lo svolgimento di attività strumentali, connesse e complementari a quelle sopra indicate, ivi compresi servizi in campo della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e dell'igiene urbana ed ambientale in genere
### Motivazioni della scelta
Società quotata ai sensi dell'articolo 2, comma 1 lettera p; mantenimento ex lege ai sensi dell'articolo 26, comma 3; l'articolo 1 comma 5, dispone inoltre che le disposizioni del TUSP "si applicano, solo se espressamente previsto, alle società quotate". La relazione previsione aziendale di Asm Pavia spa, nell'ultima versione approvata dall'assemblea dei soci nella seduta del 28/06/2017, evidenzia che l'accordo di partnership è basato "su un business plan che consente, attraverso sinergie ed efficientamenti e lo sviluppo di nuove iniziative, di garantire la crescita del gruppo LGH, una migliore valorizzazione dell'investimento e dei conferimenti di Asm Pavia spa, nonché il miglioramento dei livelli di servizio nel territorio. Il business plan inoltre garantisce, anche in assenza di nuove iniziative di sviluppo, il mantenimento dei livelli occupazionali". L'accordo prevede inoltre che nello spirito di perseguimento dell'integrazione e di rafforzamento della partnership "successivamente al terzo anniversario dalla data di esecuzione ed entro i successivi 60 giorni lavorativi, le parti si incontreranno per discutere in buona fede in merito alla fusione per incorporazione di LGH in A2A. In particolare, entro la data di cui sopra il Partner Maggioritario formulerà e sottoporrà ai Partner Minoritari una proposta preliminare in merito alla fusione per incorporazione di LGH in A2A indicando i termini principali di tale proposta, ivi inclusi il rapporto di cambio di detta fusione e le modalità di soddisfazione di detto rapporto di cambio, restando inteso che, in ogni caso, la proposta preliminare fusione A2A-LGH sarà da intendersi soggetta all'approvazione dei competenti organi sociali, ivi inclusi, per quanto di competenza, gli azionisti del Partner Maggioritario."
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lombardia
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public_services
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public_holdings_rationalization
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Comune di Pavia (PV)
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2018-11-12
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652537696b0bd264231438e8dbcb1bf3
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05. AZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE
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## A.S.M. PAVIA S.P.A.
### Descrivere gli interventi di contenimento programmati:
la Giunta, con deliberazione n.154 del 3/8/2017, ha approvato, unitamente al Piano esecutivo di gestione 2017 - piano della performance, gli obiettivi gestionali di Asm Pavia S.p.a.; uno di questi obiettivi è il contenimento delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, (con particolare riferimento alle voci di spesa "altri servizi" e "oneri generali" dell'area "amministrazione generale e TLC" in misura compresa tra l'1% e il 3% per ciascun anno del triennio 2017-2019 calcolata rispetto alla previsione triennale contenuta nell'aggiornamento della RPA). Tali obiettivi sono stati confermati anche dal Peg - piano performance 2018. In sede di Dup 2019-2021 e Piano esecutivo di gestione 2019 - piano della performance potranno essere formulati specifici obiettivi di contenimento delle spese di funzionamento.
### Indicare le motivazioni:
al fine di efficientare la gestione della società.
### Indicare le modalità di attuazione:
Sinergie ed efficientamento in relazione alle voci di spesa "altri servizi" e "oneri generali" dell'area" amministrazione generale e TLC" in misura compresa tra l'1% e il 3% per ciascun anno del triennio 2017-2019 calcolata rispetto alla previsione triennale contenuta nell'aggiornamento della RPA. In sede di Dup 2019-2021 e Piano esecutivo di gestione 2019 - piano della performance potranno essere formulati specifici obiettivi di contenimento delle spese sul complesso delle spese di funzionamento.
### Indicare i tempi stimati:
contenimento di spesa da attuare per ciascun anno del triennio 2017-2019:
- voce di spesa "Altri servizi": risparmio di almeno 1%: entro il 31/12/2017 € 16.950,98, entro il 31/12/2018 € 16.950,98, entro il 31/12/2019 € 16.950,98.
- voce di spesa "Oneri generali": risparmio di almeno 1%: entro il 31/12/2017 € 3.141,18, entro il 31/12/2018 € 3.274,20, entro il 31/12/2019 € 3.274,20.
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
contenimento delle spese di funzionamento con particolare riferimento alle voci di spesa "altri servizi" e "oneri generali" dell'area" amministrazione generale e TLC" in misura compresa tra l'1% e il 3%.
Altri servizi:
- risparmio 1%: anno 2017 € 16.950,98, anno 2018 € 16.950,98, anno 2019 € 16.950,98;
- risparmio 3%: anno 2017 € 50.852,94, anno 2018 € 50.852,94, anno 2019 € 50.852,94
Oneri generali:
- risparmio 1%: anno 2017 € 3.141,18, anno 2018 € 3.274,20, anno 2019 € 3.274,20;
- risparmio 3%: anno 2017 € 9.423,54, anno 2018 € 9.822,60, anno 2019 € 9.822,60.
## PARCO TECNICO SCIENTIFICO DI PAVIA SOCIETÀ CONSORTILE A R.L.
### Selezionare le motivazioni della scelta:
Società non indispensabile per il perseguimento delle finalità dell'Ente
### Fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni della scelta:
La società non ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia.
La società non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4, commi 2, 3, 6, 7, 8 del D.lgs 175/2016. Ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere a, b, d, e, del D.lgs 175/2016, in quanto la società:
- non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- non ha dipendenti a fronte di cinque amministratori;
- ha riportato un fatturato medio inferiore a 500.000 euro nel triennio precedente;
- ha registrato un risultato negativo negli ultimi cinque esercizi.
In attuazione della revisione straordinaria delle partecipazioni del Comune di Pavia (approvato con delibera n. 42 del 28/09/2017), il 18/05/2018 è stato pubblicato l'avviso di asta pubblica per l'alienazione della partecipazione detenuta dal Comune di Pavia nella società ponendo a base d'asta l'importo di euro 23.692,77 pari al valore contabile delle quote al 31.12.2017.
Alla scadenza del termine previsto per la presentazione delle offerte non sono pervenute offerte e con provvedimento del 12/06/2018 (pg n. 51562) l'asta è stata dichiarata deserta.
### Indicare le modalità di attuazione della cessione/alienazione:
A seguito del tentativo negativo di vendita all'asta della partecipazione trova applicazione l'articolo 24 del Testo Unico (d.lgs. n. 175/2016) ai sensi del quale, qualora in caso di mancata alienazione entro il termine di un anno dalla conclusione della ricognizione (28/09/2017) "il socio pubblico non può esercitare i diritti sociali nei confronti della società e, salvo in ogni caso il potere di alienare la partecipazione, la medesima è liquidata in denaro in base ai criteri stabiliti dall'articolo 2437-ter, secondo comma, e seguendo il procedimento di cui all'articolo 2437-quater del codice civile".
### Indicare i tempi stimati per il perfezionamento della cessione/alienazione:
Con nota del 16 ottobre 2018 è stata richiesta alla società l'attivazione del procedimento di liquidazione della partecipazione in applicazione dell'articolo 24 del dlgs 175/2016
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
Non sono previsti risparmi in quanto il Comune di Pavia non ha rapporti in essere (contratti) con la società.
## BRONI STRADELLA SPA
### Selezionare le motivazioni della scelta:
Società non indispensabile per il perseguimento delle finalità dell'Ente
### Fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni della scelta:
La società ha per oggetto la produzione di servizi di interesse generale a favore degli enti soci; tuttavia tali servizi non sono strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia in quanto il Comune di Pavia acquisisce tali servizi dalla propria società in house A.s.m. Pavia s.p.a. Ricorre inoltre la condizione di criticità prevista dall'articolo 20, comma 2 lettera c del D.lgs 175/2016, in quanto la società svolge attività di produzione di servizi di interesse generale analoghe a quelle svolte da A.s.m. Pavia s.p.a.
L'operazione straordinaria di fusione per incorporazione di Broni Stradella s.p.a. ed Acaop s.p.a. in Broni Stradella Pubblica s.r.l. deliberata dalle rispettive Assemblee dei soci nelle sedute del 23/09/2017 ha consentito alla società Asm Pavia s.p.a. di esercitare, in alternativa alla vendita, il diritto di recesso ai sensi dell'articolo 2473 del codice civile.
### Indicare le modalità di attuazione della cessione/alienazione:
A seguito dell'avvenuta deliberazione dell'operazione straordinaria di fusione per incorporazione Asm Pavia spa, con note del 17/10/2017, ha comunicato la propria volontà di esercitare il diritto di recesso da Broni Stradella S.p.a. (e da Broni Stradella Pubblica S.r.l.) chiedendo il rimborso della propria partecipazione sociale. Si registra che il 05/12/2017 è stata formalizzata la fusione per incorporazione in Broni Stradella Pubblica srl delle società Broni Stradella spa e ACAOP S.P.A con decorrenza 01/01/2018.
### Indicare i tempi stimati per il perfezionamento della cessione/alienazione:
In merito alla procedura di liquidazione della partecipazione in Broni Stradella spa le società hanno avviato i contatti per quantificare il valore di liquidazione da riconoscere ad Asm Pavia spa.
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
Non sono previsti risparmi in quanto il Comune di Pavia non ha rapporti in essere (contratti) con la società. Poiché A.S.M. PAVIA s.p.a. ha esercitato il diritto di recesso, trova applicazione l'articolo 2473 del codice civile secondo cui "i soci che recedono dalla società hanno diritto di ottenere il rimborso della propria partecipazione in proporzione del patrimonio sociale. Esso a tal fine è determinato tenendo conto del suo valore di mercato al momento della dichiarazione di recesso; in caso di disaccordo la determinazione è compiuta tramite relazione giurata di un esperto nominato dal tribunale, che provvede anche sulle spese, su istanza della parte più diligente."
## BRONI-STRADELLA PUBBLICA S.R.L.
### Selezionare le motivazioni della scelta:
Società non indispensabile per il perseguimento delle finalità dell'Ente
### Fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni della scelta:
La partecipazione in Broni Stradella pubblica srl non è ritenuta indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali proprie del Comune di Pavia.
Ricorre inoltre la condizione di criticità prevista dall'articolo 20, comma 2 lettera c del D.lgs 175/2016, in quanto la società ha per oggetto la conduzione di reti fognarie e di impianti di depurazione afferenti il ciclo idrico integrato per conto del gestore unico provinciale – Pavia Acque scarl analogamente ad A.S.M. PAVIA s.p.a. L'operazione straordinaria di fusione per incorporazione di Broni Stradella s.p.a. ed Acaop s.p.a. in Broni Stradella Pubblica s.r.l. deliberata dalle rispettive Assemblee dei soci nelle sedute del 23/09/2017 ha consentito alla società Asm Pavia s.p.a. di esercitare, in alternativa alla vendita, il diritto di recesso ai sensi dell'articolo 2473 del codice civile.
### Indicare le modalità di attuazione della cessione/alienazione:
A seguito dell'avvenuta deliberazione dell'operazione straordinaria di fusione per incorporazione Asm Pavia spa, con note del 17/10/2017, ha comunicato la propria volontà di esercitare il diritto di recesso da Broni Stradella Pubblica S.r.l. (e da Broni Stradella S.p.a.) chiedendo il rimborso della propria partecipazione sociale. Si registra che il 05/12/2017 è stata formalizzata la fusione per incorporazione in Broni Stradella Pubblica srl delle società Broni Stradella spa e ACAOP S.P.A con decorrenza 01/01/2018.
### Indicare i tempi stimati per il perfezionamento della cessione/alienazione:
In merito alla procedura di liquidazione della partecipazione in Broni Stradella spa le società hanno avviato i contatti per quantificare il valore di liquidazione da riconoscere ad Asm Pavia spa.
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
Non sono previsti risparmi in quanto il Comune di Pavia non ha rapporti in essere (contratti) con la società. Nel caso in cui A.s.m. Pavia s.p.a. decidesse di esercitare il diritto di recesso, troverà applicazione l'articolo 2473 del codice civile secondo cui "i soci che recedono dalla società hanno diritto di ottenere il rimborso della propria partecipazione in proporzione del patrimonio sociale.
Esso a tal fine è determinato tenendo conto del suo valore di mercato al momento della dichiarazione di recesso; in caso di disaccordo la determinazione è compiuta tramite relazione giurata di un esperto nominato dal tribunale, che provvede anche sulle spese, su istanza della parte più diligente."
## NAVIGLI LOMBARDI S.C.A.R.L.
### Selezionare le motivazioni della scelta:
Società non indispensabile per il perseguimento delle finalità dell'Ente
### Fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni della scelta:
La società non ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia. Il Consiglio Comunale ha ritenuto che la proposta formulata da Regione Lombardia e da Explora s.cp.a. di integrazione di Navigli Lombardi scarl nella società Explora scpa attraverso una cessione del ramo d'azienda determinasse il venire meno dell'interesse del Comune di Pavia in Navigli Lombardi scarl e pertanto con deliberazione n. 31 del 22/06/2017, ha modificato il Piano operativo di razionalizzazione approvando la "dismissione della partecipazione detenuta dal Comune di Pavia in Navigli Lombardi scarl per un controvalore non inferiore alla corrispondete quota del patrimonio netto del bilancio". A seguito della manifestazione di interesse presentata da Explora scpa per l'acquisto del ramo di azienda di Navigli Lombardi scarl, l'assemblea dei soci del 14 luglio 2017 ha approvato la "proposta di definizione di ramo d'azienda di Explora scpa ai fini dell'acquisizione dello stesso".
L'assemblea dei soci del 10 novembre 2017 ha approvato la cessione del ramo di azienda di Navigli Lombardi scarl ad Explora Scpa (formalizzato il 19/12/2017), lo scioglimento anticipato della società e la sua messa in liquidazione a decorrere dal 01/01/2018.
### Indicare le modalità di attuazione della liquidazione:
La cessione del ramo di azienda di Navigli Lombardi scarl ad Explora Scpa è stato formalizzato il 19/12/2017 e la società è stata messa in liquidazione a decorrere dal 01/01/2018.
### Indicare i tempi stimati per la conclusione della procedura:
Il liquidatore ha comunicato, in data 13.10.2018, che la liquidazione della società non può essere conclusa, come previsto, nel corso del 2018, in quanto la società è "in attesa dell'emanazione della sentenza contro Tecnovision per un ingente credito verso essa vantato. Inoltre l'Agenzia delle Entrate ha notificato un invito a comparire per un accertamento con adesione relativo all'imposta di registro applicabile al valore dell'Azienda ceduta ad Explora."
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
Non sono previsti risparmi in quanto il Comune di Pavia non ha rapporti in essere (contratti) con la società; a seguito della messa in liquidazione il Comune di Pavia riceverà il rimborso della propria partecipazione in base al criterio del patrimonio netto.
## ASM LAVORI SRL IN LIQUIDAZIONE
### Selezionare le motivazioni della scelta:
Perdite reiterate
### Fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni della scelta:
Il piano di razionalizzazione approvato con delibera n.35 del 19/10/2015 aveva disposto il mantenimento-razionalizzazione della società Asm lavori srl; tuttavia la società ha registrato perdite negli anni 2013, 2014 e 2015 che hanno comportato la perdita integrale del capitale sociale e di conseguenza il Consiglio comunale, con delibera n. 11 del 18/04/2016, ha deliberato la modifica del piano di razionalizzazione e la messa in liquidazione della società ex articolo 2484 del codice civile; di conseguenza l'assemblea dei soci del 21/04/2016 ha deliberato lo scioglimento e messa in liquidazione della società.
Ricorrono le condizioni di criticità prevista dall'articolo 20, comma 2 lettere a, e del D.lgs 175/2016, in quanto la società:
- non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- ha registrato un risultato negativo negli ultimi cinque esercizi.
### Indicare le modalità di attuazione della liquidazione:
Il processo di liquidazione è in fase molto avanzata e risultano ormai esaurite tutte le attività operative; nel corso dell'esercizio 2017, a seguito della cessazione dell'attività (peraltro già dal 2016), e della definitiva chiusura della procedura di mobilità interaziendale, sono cessati tutti i rapporti con i dipendenti.
### Indicare i tempi stimati per la conclusione della procedura:
Pur prendendo atto delle difficoltà segnalate dal Liquidatore connesse alla "necessità sia di concludere la vendita dei beni residui, e più in generale la necessità di definire tutti gli aspetti connessi alla cd malpractice e, tra essi in particolare, la legittimazione alla costituzione di parte civile nei processi penali e alla conclusione del contenzioso apertosi con l'Agenzia delle entrate, nonostante l'importante profusione di sforzi da parte del Liquidatore e la costante collaborazione del Revisore Unico, degli Organi Amministrativi del socio Asm Pavia spa e degli oramai ex dipendenti, rendono non agevolmente calendarizzabile la chiusura del procedimento di liquidazione", si segnala alla società tramite Asm Pavia spa la necessità di porre in essere le azioni di impulso volte a velocizzare il procedimento di liquidazione.
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
Non sono previsti risparmi in quanto il Comune di Pavia non ha rapporti in essere (contratti) con la società; la società è in stato di liquidazione.
## TECHNOSTONE S.R.L.
### Selezionare le motivazioni della scelta:
Società non indispensabile per il perseguimento delle finalità dell'Ente
### Fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni della scelta:
La revisione straordinaria delle partecipazioni del 2017 aveva previsto la cessione/alienazione della partecipazione indiretta in quanto:
- la società non ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia;
- ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere a, d, e del D.lgs 175/2016, in quanto la società:
- non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- ha un fatturato medio inferiore a 500.000 euro nel triennio precedente;
- ha registrato un risultato negativo per tre degli ultimi cinque esercizi.
### Indicare le modalità di attuazione della liquidazione:
A.s.m. Pavia s.p.a. (società controllante) nell'anno 2017 ha avviato la procedura di vendita del 100% della partecipazione in Technostone attraverso una procedura di selezione pubblica.
Nonostante il piano straordinario di razionalizzazione prevedesse come azione di razionalizzazione il completamento della procedura di vendita della società previa ristrutturazione aziendale della stessa, nel corso dell'assemblea del 31 luglio 2018 il socio unico Asm Pavia spa ha stato preso atto della situazione al 31 maggio che comporta la perdita oltre i due terzi del capitale.
Nell'assemblea del 28/09/2018 il socio unico Asm Pavia spa ha informato l'amministratore unico ed il Sindaco unico di Technostone "di aver sostanzialmente deciso la messa in liquidazione della società ma chiede che l'Assemblea venga riconvocata in data 22 ottobre ... al fine di poter individuare una figura professionale che possa svolgere nel miglior modo il ruolo di liquidatore della società."
### Indicare i tempi stimati per la conclusione della procedura:
Il socio unico Asm Pavia spa ha convocato nel mese di ottobre 2018, l'assemblea dei soci per la designazione del liquidatore della società Technostone, e pertanto non è possibile al momento prevedere i tempi di conclusione della procedura di liquidazione.
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
Non sono previsti risparmi in quanto il Comune di Pavia non ha rapporti in essere (contratti) con la società.
## A2E SERVIZI S.R.L.
### Selezionare le motivazioni della scelta:
Società non indispensabile per il perseguimento delle finalità dell'Ente
### Fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni della scelta:
La revisione straordinaria delle partecipazioni del 2017 aveva previsto la cessione/alienazione della partecipazione indiretta in quanto:
- la società non ha per oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Pavia.
- ricorrono le condizioni di criticità previste dall'articolo 20, comma 2 lettere a, b, f del D.lgs 175/2016, in quanto la società:
- non svolge alcuna delle attività previste dall'articolo 4 del D.lgs 175/2016;
- ha un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- necessita di contenimento dei costi di funzionamento.
Tuttavia il bilancio al 31/12/2017 ha registrato una perdita di euro 503.412 che ha determinato un patrimonio netto negativo per euro 183.779, imponendo così l'adozione dei provvedimenti ex articolo 2482 ter del codice civile. Il 28/05/2018 l'assemblea dei soci ha deliberato pertanto lo scioglimento anticipato e la messa in liquidazione della società, ed ha nominato il liquidatore.
### Indicare i tempi stimati per la conclusione della procedura:
La società è stata recentemente posta in liquidazione e pertanto non è possibile al momento prevedere i tempi di conclusione della procedura di liquidazione.
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
Non sono previsti risparmi in quanto il Comune di Pavia non ha rapporti in essere (contratti) con la società.
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lombardia
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public_services
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public_holdings_rationalization
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Comune di Milano (MI)
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2022-11-07
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9cfe8099a3a7fdf145813309adf7b972
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VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
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Premesso che:
il Comune di Milano si avvale di un sistema di partecipazioni societarie, dirette ed indirette, per la gestione dei servizi pubblici locali e per lo svolgimento di determinati servizi/attività specialistici correlati e strumentali al perseguimento delle proprie finalità istituzionali e, comunque, riconducibili ad interessi generali;
- il D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, e successive modificazioni, recante "Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica" (di seguito, per brevità, Decreto), ha, inter alia, previsto un nuovo processo di analisi delle partecipazioni societarie detenute, direttamente o indirettamente, dalle Amministrazioni pubbliche finalizzato a verificarne la rispondenza al perseguimento delle proprie funzioni istituzionali ed ai criteri previsti dagli artt. 4 e 20 del medesimo Decreto, in assenza della quale consegue l'adozione di provvedimenti di alienazione o di scioglimento ovvero di differenti azioni di razionalizzazione in rapporto alla concreta situazione in cui versa l'Ente pubblico socio (nonché delle relazioni contrattuali o sociali con la Società e gli altri Enti pubblici o privati);
- Il suddetto processo di revisione è articolato nelle seguenti due fasi:
- la revisione c.d. straordinaria, disciplinata dall'art. 24 del Decreto, che si è conclusa il 30 settembre 2017 e ha riguardato le partecipazioni societarie, dirette ed indirette, detenute al 23 settembre 2016;
- la revisione c.d. ordinaria, disciplinata dall'art. 20 del medesimo Decreto, che consiste in un processo di revisione periodica, con cadenza annuale;
- l'esito della revisione deve essere comunicato, con le modalità di cui all'art. 17 del Decreto Legge 24 giugno 2014 n. 90, parte convertito dalla Legge 11 agosto 2014 n. 114, alla banca dati gestita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, nonché alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti;
Preso atto che, come emerge dalla Relazione tecnica predisposta dall'Area Valutazioni, Controllo e Gestione Economica Partecipate e dall'Area Gabinetto del Sindaco e Rapporti con Enti Partecipati, allegata al presente provvedimento quale sua integrante e sostanziale (allegato sub. n. 1), in coerenza ed attuazione con il sopra delineato quadro normativo,
- il Comune di Milano:
- con deliberazione del Consiglio comunale n. 26 del 25 settembre 2017, ha approvato la revisione straordinaria delle partecipazioni societarie detenute, direttamente ed indirettamente, alla data del 23 settembre 2016, e il relativo Piano di riassetto;
- con deliberazione del Consiglio comunale n. 44 del 17 dicembre 2018, ha approvato lo stato di attuazione del Piano cui
al punto precedente, nonché la prima revisione periodica delle partecipazioni societarie detenute, direttamente ed indirettamente, alla data del 31 dicembre 2017, e il relativo Piano di riassetto;
- con deliberazione del Consiglio comunale n. 50 del 16 dicembre 2019, ha approvato lo stato di attuazione delle misure di razionalizzazione individuate con la propria deliberazione n. 44 del 17 dicembre 2018, sopra richiamata, nonché la seconda revisione periodica ordinaria delle partecipazioni societarie detenute, direttamente ed indirettamente, alla data del 31 dicembre 2018, e il relativo Piano di riassetto;
- con deliberazione del Consiglio comunale n. 75 del 16 dicembre 2020, ha approvato lo stato di attuazione delle misure di razionalizzazione individuate con la propria deliberazione n. 50 del 16 dicembre 2019, sopra richiamata, nonché la terza revisione
periodica ordinaria delle partecipazioni societarie detenute, direttamente ed indirettamente, alla data del 31 dicembre 2019, in esito alla quale non sono state individuate misure di razionalizzazione ulteriori rispetto a quelle previste nei precedenti Piani di riassetto;
- con deliberazione del Consiglio comunale n. 106 del 20 dicembre 2021, ha approvato lo stato di attuazione delle misure di razionalizzazione individuate con la soprarichiamata deliberazione n. 50 del 16 dicembre 2019 nonché la quarta revisione periodica ordinaria delle partecipazioni societarie detenute, direttamente ed indirettamente, alla data del 31 dicembre 2020, in esito alla quale non sono state individuate misure di razionalizzazione ulteriori rispetto a quelle previste nei precedenti Piani di riassetto;
- tutte le citate deliberazioni sono state inviate ai competenti Organi di controllo nelle forme e nei termini prescritti dalla Legge;
Considerato che, in attuazione dell'art. 20 del Decreto, entro il 31 dicembre 2022 gli Enti Locali devono effettuare:
- la ricognizione dello stato di attuazione del Piano di riassetto delle partecipazioni dagli stessi detenute, direttamente ed indirettamente, relativo alle precedenti revisioni periodiche;
- la quinta revisione periodica ordinaria delle partecipazioni societarie detenute, direttamente ed indirettamente, alla data del
31 dicembre 2021 e, ove ne ricorrano i presupposti, il relativo Piano di riassetto per la loro razionalizzazione;
Preso atto che:
- con riferimento alla lettera a), lo stato di attuazione delle misure di razionalizzazione previste nelle precedenti revisioni è descritto nel paragrafo n. 4 dell'allegata Relazione tecnica, predisposta dall'Area Valutazioni, Controllo e Gestione Economica Partecipate e dall'Area Gabinetto del Sindaco e Rapporti con Enti Partecipati;
- con riferimento alla lettera b), le suddette Aree hanno proceduto:
- ad effettuare la ricognizione delle partecipazioni societarie detenute, direttamente ed indirettamente, dal Comune di Milano alla data del 31 dicembre 2021, rientranti nell'ambito oggettivo di applicazione del Decreto;
- a verificare la rispondenza delle suddette partecipazioni ai criteri stabiliti dal Decreto, redigendo per ogni partecipazione societaria una scheda di dettaglio, secondo il modello pubblicato dalla Corte dei Conti, nel rispetto degli indirizzi elaborati, in condivisione con la suddetta Autorità, dall'apposita Struttura di Indirizzo, Monitoraggio e Controllo sull'Attuazione del Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze (cfr. Documento "Indirizzi per gli adempimenti relativi alla Revisione e al Censimento delle Partecipazioni Pubbliche (art. 20 D.Lgs. n. 175/2016 e art. 17 D.L. n. 90/2014)", reso disponibile in data 21 novembre 2019 e confermato come applicabile alla fattispecie in esame con comunicato del 4 novembre 2021 pubblicato sul Portale istituzionale del Ministero dell'Economia e delle Finanze). Gli esiti della suddetta ricognizione sono riportati nell'elaborato denominato "Ricognizione delle partecipazioni societarie, dirette ed indirette, detenute dal Comune di Milano alla data del 31 dicembre 2021 - Motivazioni mantenimento — Azioni di Razionalizzazione", allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale sub. n. 2;
Ritenuto opportuno approvare, ai sensi e per gli effetti dell'art. 20 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, la ricognizione delle partecipazioni societarie, dirette ed indirette, detenute dal Comune di Milano alla data del 31 dicembre 2021, nei termini, con le risultanze e per le motivazioni riportati nell'elaborato denominato "Ricognizione delle partecipazioni societarie, dirette ed indirette, detenute dal Comune di Milano alla data del 31 dicembre 2021 - Motivazioni mantenimento - Azioni di razionalizzazione", allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale sub. n. 2, unitamente allo stato di attuazione delle misure di razionalizzazione previste nelle precedenti revisioni, come descritto nel paragrafo n. 4 della Relazione tecnica predisposta dall'Area Valutazioni, Controllo e Gestione Economica Partecipate e dall'Area Gabinetto del Sindaco e Rapporti con Enti Partecipati, allegata al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale sub. n. 1;
Visti:
- il D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, recante "Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica", e successive modificazioni;
- l'art.42, comma, del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267;
- l'art. 36, comma 2, del vigente Statuto comunale;
- gli Statuti delle società partecipate, direttamente e indirettamente, dal Comune di Milano;
- gli Statuti degli Enti Pubblici strumentali del Comune di Milano;
Visti i pareri di regolarità tecnica e contabile espressi, per quanto di rispettiva competenza, ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, dal Direttore dell'Area Valutazioni, Controllo e Gestione Economica Partecipate, dal Direttore dell'Area Gabinetto del Sindaco e Rapporti con Enti Partecipati e dal Direttore della Direzione Bilancio e Partecipate, allegati al presente provvedimento quali sue parti integranti e sostanziali;
Visto il parere di legittimità espresso dal Segretario Generale, ai sensi dell'art. 2, comma 1, del vigente Regolamento sui sistemi di controllo interni, allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;
DELIBERA:
- di approvare, ai sensi e per gli effetti dell'art. 20 del D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, la ricognizione delle partecipazioni societarie, dirette ed indirette, detenute dal Comune di Milano alla data del 31 dicembre 2021, nei termini, con le risultanze e per le motivazioni riportati nell'elaborato denominato "Ricognizione delle partecipazioni societarie, dirette ed indirette, detenute dal Comune di Milano alla data del 31 dicembre 2021 - Motivazioni mantenimento - Azioni di razionalizzazione", allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale sub. n. 2, unitamente allo stato di attuazione delle misure di razionalizzazione previste nelle precedenti revisioni, come descritto nel paragrafo n. 4 della Relazione tecnica predisposta dall'Area Valutazioni, Controllo e Gestione Economica Partecipate e dall'Area Gabinetto del Sindaco e Rapporti con Enti Partecipati, allegata al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale sub. n. 1;
- di dare atto che gli Uffici comunali provvederanno, per quanto di competenza, a dare esecuzione al presente provvedimento, dando altresì comunicazione degli esiti della ricognizione, con le modalità di cui all'art. 17 del Decreto Legge 24 giugno 2014 n. 90, convertito dalla Legge 11 agosto 2014 n. 114, alla banca dati gestita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ed alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti.
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1. La disciplina introdotta dal D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, e successive modificazioni.
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Il D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, e successive modificazioni, recante "Testa Unico in materia di società a partecipazione pubblica" (di seguito, per brevità, Decreto), attua un coordinamento tra le diverse e numerose disposizioni che si sono succedute nel tempo in materia di società a partecipazione pubblica, con l'intento di restituire coerenza e sistematicità all'intero sistema, e avendo riguardo all'efficiente gestione delle partecipazioni, alla tutela e promozione della concorrenza e del mercato, nonché alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica.
Il Decreto ha, inter alia, previsto un nuovo processo di analisi delle partecipazioni societarie detenute, direttamente od indirettamente, dalle Pubbliche Amministrazioni, finalizzato a verificarne la rispondenza al perseguimento delle proprie funzioni istituzionali ed ai criteri previsti dagli artt. 4 e 20 del medesimo Decreto (cfr. successivo paragrafo n. 3), in assenza della quale deve conseguire l'adozione di provvedimenti di alienazione o di scioglimento ovvero di differenti azioni di razionalizzazione in rapporto alla concreta situazione in cui versa l'Ente pubblico socio (nonché delle relazioni contrattuali o sociali con la Società e gli altri Enti pubblici o privati).
Il suddetto processo di revisione e articolato nelle seguenti due fasi:
- la revisione c.d. straordinaria, disciplinata dall'art. 24 del Decreto, che si è conclusa il 30 settembre 2017 e ha riguardato le partecipazioni societarie, dirette ed indirette, detenute al 23 settembre 2016;
- la revisione c.d. ordinaria, disciplinata dall'art. 20 del medesimo Decreto, che consiste in un processo di revisione periodica, con cadenza annuale.
L'esito delle suddette revisioni deve essere comunicato, con le modalità di cui all'art. 17 del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito dalla Legge 11 agosto 2014, n. 114, alla banca dati gestita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Le stesse informazioni vengono rese disponibili alla competente Sezione Regionale della Corte dei Conti.
Come previsto dall'art. 20 del Decreto, entro il 31 dicembre 2022 gli Enti, rientranti nell'ambito di applicazione del Decreto medesimo, devono redigere la Relazione Tecnica sull'attuazione delle misure di razionalizzazione previste in sede di quarta revisione periodica ordinaria ed adottare la deliberazione di ricognizione delle partecipazioni societarie dai medesimi, direttamente e indirettamente, detenute al 31 dicembre 2021 (quinta revisione periodica ordinaria), con la predisposizione, ove ne ricorrano i presupposti, di uno specifico Piano di riassetto per la loro razionalizzazione nei termini sopra esposti.
Nel caso di mancata adozione dell'atto ricognitivo o della relazione sull'attuazione del Piano, il Decreto introduce una sanzione amministrativa pecuniaria, quantificata in un importo da un minimo di euro 5.000= a un massimo di euro 500.000=, salvo il danno eventualmente rilevato in sede di giudizio amministrativo contabile, comminata dalla competente Sezione giurisdizionale regionale della Corte dei Conti (cfr. art. 20, comma 7, del Decreto).
Nel caso di mancata adozione dell'atto ricognitivo, ovvero di mancata alienazione/razionalizzazione nei tempi prescritti, il Decreto introduce, inoltre, una specifica sanzione civilistica consistente nel divieto di esercizio dei diritti sociali connessi alla partecipazione il cui mantenimento non sia coerente con il Decreto medesimo e nella previsione della sua liquidazione in denaro in base ai criteri stabiliti all'art. 2437 ter, comma 2, c.c., salvo quanto previsto nell'art. 24, comma 5 bis, del Decreto, introdotto dall'art. 1, comma 723, della Legge 30 dicembre2018 n. 145 (cfr. art. 24, comma5, del Decreto).
La Struttura di Indirizzo, Monitoraggio e Controllo sull'Attuazione del Decreto, istituita all'interno del Ministero dell'Economia e delle Finanze ai sensi dell'art. 15 del Decreto medesimo, ha approvato, in condivisione con la Corte dei Conti, un Documento - reso disponibile in data 21 novembre 2019 - denominato "Indirizzi per gli adempimenti relativi al/a Revisione e al Censimento delle Partecipazioni Pubbliche" (art. 20 D.Lgs. n. 175/2016 e art. 17 D.L. n. 90/2014)" che:
- contiene indirizzi per la redazione della Relazione Tecnica sull'attuazione delle misure di razionalizzazione previste nel Piano di riassetto;
- conferma gli indirizzi, già espressi il precedente anno, utili per la redazione del provvedimento relativo alla revisione periodica, fornendo al contempo nuove indicazioni rispondenti ai quesiti ed all'esperienza maturata.
Con comunicato pubblicato in data 4 novembre 2021 sul portale istituzionale del Ministero dell'Economia e delle Finanze, e stata confermata la validità di tali indirizzi anche per la quinta revisione periodica ordinaria.
In assenza di ulteriori diverse indicazioni, la quinta revisione periodica ordinaria delle partecipazioni, direttamente ed indirettamente, detenute dal Comune di Milano e stata, pertanto, effettuata in coerenza con il citato Documento.
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2. Perimetro oggetto della revisione.
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Come delineato all'art. 1, comma 1, del Decreto, le relative disposizioni si applicano avendo riguardo alle partecipazioni detenute dalle Pubbliche Amministrazioni in società a totale o parziale partecipazione pubblica, sia diretta che indiretta (c.d. perimetro oggettivo).
Ai sensi del Decreto, una società si considera:
- partecipata direttamente, quando la Pubblica Amministrazione e titolare di rapporti comportanti la qualità di socio o di strumenti finanziari che attribuiscono diritti amministrativi nella società medesima (cfr. art. 2, comma 1, lettera f);
- partecipata indirettamente, quando la partecipazione e detenuta dalla Pubblica Amministrazione per il tramite di società od altri organismi soggetti al controllo da parte della Amministrazione (cfr. art. 2, comma 1, lettera g).
Come chiarito anche nel citato Documento contenente gli "Indirizzi per gli adempimenti relativi al/a Revisione e al Censimento delle Partecipazioni Pubbliche", sono, inoltre, soggette alle disposizioni del Decreto sia le partecipazioni detenute da una Pubblica Amministrazione tramite una società od un organismo controllati dalla medesima (controllo c.d. solitario), sia le partecipazioni detenute tramite una società od un organismo controllati congiuntamente da più Pubbliche Amministrazioni (controllo c.d. congiunto).
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3. Criteri per il mantenimento delle partecipazioni societarie e conseguenti obblighi di razionalizzazione.
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Il Decreto, all'art. 4, prevede che le Pubbliche Amministrazioni non possono costituire, acquisire o mantenere partecipazioni societarie, anche minoritarie, aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali.
Nei limiti di quanto sopra esposto, le Pubbliche Amministrazioni possono, in particolare, detenere esclusivamente partecipazioni, dirette od indirette, per lo svolgimento delle attività di seguito riportate (art. 4, comma 2):
- produzione di un servizio di interesse generate, ivi inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi medesimi;
- progettazione e realizzazione di un'opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra Amministrazioni Pubbliche, ai sensi dell'art. 193 del D.Lgs.18 aprile 2016 n. 50;
- realizzazione e gestione di un'opera pubblica ovvero organizzazione e gestione di un servizio d'interesse generate attraverso un contratto di partenariato di cui all'art. 180 del citato D.Lgs n. 50 del 2016, con un imprenditore selezionato con le modalità di cui all'art. 17, commi 1 e 2, del Decreto;
- autoproduzione di beni o servizi strumentali all'Ente od agli Enti pubblici partecipanti, od allo svolgimento delle loro funzioni, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle Direttive Europee in materia di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento;
- servizi di committenza, ivi incluse le attività di committenza ausiliarie, prestati a supporto di Enti senza scopo di lucro e di Amministrazioni aggiudicatrici di cui all'art. 3, comma 1, lettera a), del D.Lgs. n. 50 del 2016.
In deroga a quanto sopra esposto, il Decreto consente, inter alia, nei limiti dal medesimo previsti, l'acquisizione e il mantenimento di partecipazioni:
- in società aventi per oggetto sociale esclusivo la valorizzazione del patrimonio delle Amministrazioni stesse, tramite il conferimento di beni immobili, allo scopo di realizzare un investimento secondo i criteri propri di un qualsiasi operatore di mercato (art. 4, comma 3);
- in società aventi per oggetto sociale prevalente la gestione di spazi fieristici e l'organizzazione di eventi fieristici, la realizzazione e gestione di impianti di trasporto a fune per la mobilita turistico sportiva eserciti in aree montane, nonché la produzione di energia da fonti rinnovabili (art. 4, comma7);
- in società che producono servizi economici di interesse generate a rete di cui all'art. 3 bis del Decreto Legge 13 agosto 2011 n. 138, convertito dalla Legge 14 settembre 2011, n. 148, anche fuori dall'ambito della collettività di riferimento, purché l'affidamento dei servizi incorso o nuovi sia avvenuto od avvenga tramite procedura ad evidenza pubblica (art. 4, comma 9 bis);
- nelle società elencate nell'allegato A del Decreto e in quelle aventi come oggetto sociale esclusivo la gestione dei fondi europei per conto dello Stato o delle Regioni o la realizzazione di progetti di ricerca finanziati dalle istituzioni dell'Unione Europea (art. 26 comma 2).
Fermo restando quanto sopra esposto in merito alle finalità perseguite per il tramite degli organismi partecipati, il Decreto prevede, inoltre, obblighi di razionalizzazione delle società per le quali le Pubbliche Amministrazioni rilevino (art. 20, comma 2):
- assenza di dipendenti o numero di Amministratori superiore a quello dei dipendenti;
- svolgimento di attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da Enti pubblici strumentali;
- conseguimento, nel triennio precedente, di un fatturato medio non superiore a euro 1.000.000,00;
- per le società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generate, produzione di un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;
- necessita di contenimento dei costi di funzionamento;
- necessita di aggregazione di società aventi ad oggetto le attività consentite d all'art. 4 sopra riportato.
## 3.1. - Società quotate.
L'art. 2, comma 1, lettera p), del Decreto definisce quotate: "le società a partecipazione pubblica che emettono azioni quotate in mercati regolamentati; le società che hanno emesso, alla data def 31 dicembre 2015, strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati ".
L'art. 26, comma 3, del Decreto prevede, inoltre, che "le Pubbliche Amministrazioni possono mantenere le partecipazioni in società quotate detenute al 31 dicembre 2015".
A tali Società, per espressa previsione dell'art. 1, comma 5, del Decreto, come modificato dall'art. 1, comma 721, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145, si applicano le disposizioni contenute nel medesimo Decreto "solo se espressamente previsto"; così pure tali disposizioni si applicano, solo se espressamente previsto, anche alle società da esse controllate.
L'art. 26 del Decreto ha infine introdotto, per quanto qui rileva, un'analoga disciplina di diritto intertemporale, prevedendo che nei dodici mesi successivi alla data di entrata in vigore del Decreto, il medesimo non si applica alle società a partecipazione pubblica che abbiano adottato entro il 30 giugno 2016 atti volti all'emissione di strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati, da comunicarsi alla Corte dei Conti entro 60 (sessanta) giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto. Ove entro il suddetto termine di 12 (dodici) mesi il procedimento di quotazione si sia concluso il Decreto continua a non applicarsi alle suddette società (comma 5).
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4. Stato di attuazione della revisione straordinaria e delle revisioni periodiche ordinarie.
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## 4.1. Revisione straordinaria delle partecipazioni societarie detenute al 23 settembre 2016.
Il Comune di Milano, con deliberazione di Consiglio comunale n. 26 del 25 settembre 2017, ha approvato la revisione straordinaria delle partecipazioni societarie dallo stesso, direttamente ed indirettamente, detenute al 23 settembre 2016, e il relativo Piano di riassetto.
Nelle Relazioni tecniche allegate alle deliberazioni di Consiglio comunale n. 44 del 17 dicembre 2018 en. 50 del 16 dicembre 2019, e stato dato atto dell'avvenuta attuazione delle misure di razionalizzazione previste nel suddetto Piano.
## 4.2. Prima rev1S1one periodica ordinaria delle partecipazioni societarie (detenute al 31 dicembre 2017).
Il Comune di Milano, con deliberazione di Consiglio comunale n. 44 del 17 dicembre 2018, ha approvato la prima ricognizione periodica ordinaria che ha riguardato le partecipazioni societarie dallo stesso detenute, direttamente e indirettamente, alla data del 31 dicembre 2017, ed il relativo Piano di riassetto.
Nelle Relazioni tecniche allegate alle deliberazioni di Consiglio comunale n. 50 del 16 dicembre 2019, n. 75 del 16 dicembre 2020 e 106 del 20 dicembre 2021 e stato dato atto dello stato di attuazione delle misure di razionalizzazione previste nel suddetto Piano.
In aggiornamento a quanto descritto nelle citate Relazioni, come si evince dalla scheda allegata alla presente Relazione tecnica sub a), si riporta quanto segue:
ROMAIRPORT S.r.l., partecipata indiretta detenuta per il tramite di SEA S.p.A., con quota del 0,23%: la società e controllata al 99,26% dalla società Astaldi S.p.A., ammessa dal Tribunale di Roma - Sezione Fallimentare (procedimento R.G. n. 63/2018), in data 5 agosto 2019, alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale, in accoglimento della istanza presentata dalla Società in data 28 settembre 2018. In data 17 luglio 2020 il Tribunale di Roma ha omologato il concordato preventivo proposto da Astaldi S.p.A., solo a seguito del quale la Società ha riacquistato la pienezza dei poteri gestori e di disposizione patrimoniale (cfr. Ordinanza del Tribunale di Roma - Sezione fallimentare R.G. n. 26945 del 17 luglio 2020). Tale circostanza ha determinato un rallentamento della prevista procedura di cessione della quota detenuta dalla SEA S.p.A., ad oggi non conclusa. Nel corso del 2021 Astaldi ha ceduto la propria partecipazione alla Società Webuild S.p.A. che ora controlla ROMAIRPORT con la quota del 99,26%. Come dichiarato dalla Società SEA S.p.a., a valle delle operazioni di riorganizzazione del gruppo, la controllante procederà alla liquidazione della Società, consentendo a SEA di dismettere la propria quota.
## 4.3. Seconda revisione periodica ordinaria delle partecipazioni societarie (detenute al 31 dicembre 2018).
Il Comune di Milano, con deliberazione di Consiglio comunale n. 50 del 16 dicembre 2019, ha approvato la seconda ricognizione periodica ordinaria che ha riguardato le partecipazioni societarie dallo stesso detenute, direttamente e indirettamente, alla data del 31 dicembre 2018, ed il relativo Piano di riassetto.
Nelle Relazioni tecniche allegate alle deliberazioni di Consiglio comunale n. 75 del 16 dicembre 2020 e n. 106 del 20 dicembre 2021, e stato dato atto che l'attuazione della sola misura di razionalizzazione prevista nel citato Piano, consistente nella cessione a titolo oneroso della partecipazione detenuta dal Comune di Milano in Air Liquide Italia S.p.A., pari allo 0,45% del capitale sociale, era stata condizionata dall'emergenza epidemiologica da virus Covid - 19 che, come noto, ha generato elevata incertezza sulle prospettive economiche globali ed innescato forti tensioni sui mercati finanziari, che, a livello nazionale ed internazionale, si sono riflesse in un incremento della volatilità.
Alla data di redazione della presente Relazione tecnica, le procedure per la cessione della suddetta partecipazione risultano in fase di espletamento, come si evince dalla scheda allegata alla presente Relazione tecnica sub b).
## 4.4. Terza revisione ordinaria delle partecipazioni societarie (detenute al 31 dicembre 2019).
Il Comune di Milano, con deliberazione di Consiglio comunale n. 75 del 16 dicembre 2020, ha approvato la terza ricognizione periodica ordinaria, che ha riguardato le partecipazioni societarie dallo stesso detenute, direttamente e indirettamente, alla data del 31 dicembre 2019.
In esito alla suddetta ricognizione non sono state previste misure di razionalizzazione ulteriori rispetto a quelle individuate con i precedenti Piani di riassetto.
## 4.5 Quarta revisione periodica ordinaria delle partecipazioni societarie (detenute al 31 dicembre 2020).
Il Comune di Milano, con deliberazione di Consiglio comunale n. 106 del 20 dicembre 2021, ha approvato la quarta ricognizione periodica ordinaria, che ha riguardato le partecipazioni societarie dallo stesso detenute, direttamente e indirettamente, alla data del 31 dicembre 2020.
In esito alla suddetta ricognizione non sono state previste misure di razionalizzazione ulteriori rispetto a quelle individuate con i precedenti Piani di riassetto.
L'esito delle suddette revisioni estato comunicato, con le modalità di cui all'art. 17 del Decreto Legge 24 giugno 2014 n. 90, convertito dalla Legge 11 agosto 2014 n. 114, alla banca dati gestita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Le stesse informazioni sono state rese disponibili alla competente Sezione Regionale della Corte dei Conti.
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5. Quinta revisione periodica ordinaria delle partecipazioni societarie (detenute al 31 dicembre 2021).
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In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 20 del Decreto, il Comune di Milano ha effettuato la ricognizione delle partecipazioni societarie dal medesimo detenute, direttamente e indirettamente, alla data del 31dicembre 2021 rientranti nel perimetro oggettivo della revisione, come descritto nel precedente paragrafo n. 2.
## Partecipazioni dirette.
Il Comune di Milano detiene direttamente partecipazioni al 31 dicembre 2021 nelle seguenti 14 società:
- MM S.p.A. (quota di partecipazione 100%);
- Agenzia Mobilita Ambiente e Territorio S.r.l. (in breve AMAT S.r.l., quota di partecipazione 100%);
- Milanosport S.p.A. (quota di partecipazione 100%);
- Milano Ristorazione S.p.A. (quota di partecipazione 99% + 1% detenuto dalla medesima Società);
- Società per l'Impianto e l'Esercizio dei Mercati Annonari all'Ingrosso di Milano S.p.A. (in breve SO.GE.M.I. S.p.A., quota di partecipazione 100%);
- Azienda Trasporti Milanesi S.p.A. (in breve ATM S.p.A., quota di partecipazione 100%);
- SPV Linea M4 S.p.A. (quota di partecipazione 66,67%);
- Società per azioni esercizi aeroportuali S.p.A. (in breve SEA S.p.A., quota di partecipazione 54,81%);
- A2A S.p.A. (quota di partecipazione 25,56%);
- AREXPO S.p.A. (quota di partecipazione 21,05 %);
- EXPO 2015 in liquidazione S.p.A. (quota di partecipazione 20%), procedura di liquidazione conclusa. Cancellazione della società a far data dal 30.04.2022.
- Azienda Farmacie Milanesi S.p.A. (in breve AFM S.p.A., quota di partecipazione 20%);
- CAP Holding S.p.A. (quota di partecipazione 0,4117%);
- Air Liquide Italia S.p.A. (quota di partecipazione 0,45%).
Per quanta riguarda le Società partecipate direttamente dall'Amministrazione Comunale, nel corso del 2021 non sono intervenute variazioni.
## Partecipazioni indirette.
Il Comune di Milano detiene al 31 dicembre 2021 le seguenti partecipazioni indirette, per il tramite delle Società dallo stesso controllate o a controllo congiunto:
- per il tramite ATM S.p.A.: n. 9 di primo livello, di cui una in liquidazione, oltre alla partecipazione in SPV Linea M4 S.p.A. già detenuta direttamente dal Comune di Milano, en. l di secondo livello;
- per il tramite SEA S.p.A.: n. 10 di primo livello;
- per il tramite Cap Holding S.p.A.: n. 5 di primo livello, di cui una in liquidazione.
Per quanta riguarda le partecipazioni indirette detenute dal Comune per il tramite delle Società dallo stesso controllate o a controllo congiunto:
- SEA S.p.A. ha avviato nell'anno 2021 un'operazione di outsourcing, mediante la costituzione di un veicolo societario ex nova (Airport ICT Services S.r.l.), cui e stato conferito poi un ramo d'azienda- originariamente in capo a SEA S.p.A. - costituito da personale e contratti in ambito tecnologico, relativi all'area ICT (per la parte ritenuta non essenziale, ne specificamente relativa all'esercizio dell'attività aeroportuale), finalizzata alla successiva cessione a terzi, mediante procedura competitiva a evidenza pubblica, del suddetto veicolo societario;
- CAP HOLDING S.p.A. ha acquisito, nel corso del 2021, partecipazioni nelle seguenti Società, che svolgono attività ad essa complementari ed operano in una prospettiva di transizione verso l'economia circolare:
- ZeroC S.p.A., con una quota dell'80%, impegnata nella realizzazione di una BioPiattaforma che permetterà di produrre biometano a partire dalla Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (FORSU) nonché calore, energia elettrica e fertilizzanti a partire dai fanghi di depurazione; la compagine societaria e completata dai Comuni di Sesto San Giovanni (7,6%), Cologno Monzese (3,6%), Pioltello (3%), Segrate (3%), Cormano (1,8%) e Cinisello Balsamo (1%);
- Neutalia S.r.l., con una quota del 33%, costituita nell'agosto 2021 ed operante, tramite la gestione di un termovalorizzatore, nel recupero di energia da rifiuti che non sono riciclabili o riutilizzabili in altro modo; la compagine societaria e completata da AGESP S.p.A. (33%), AMGA Legnano S.p.A. (33%), ALA S.r.l. (0,5%) e A.S.M. Azienda Speciale Multiservizi S.r.1. (0,5%).
In relazione alle partecipazioni detenute, come sopra elencate, si è provveduto a verificare la rispondenza delle stesse ai criteri stabiliti dal Decreto per il loro mantenimento, come descritti nel precedente paragrafo n. 3.
A seguito della suddetta verifica sono state individuate le seguenti misure di razionalizzazione:
- SEA ENERGIA S.p.a., partecipata indiretta detenuta per il tramite di SEA S.p.A., che ne possiede la totalità del capitale sociale: cessione a titolo oneroso, per le motivazioni, con le modalità e nei tempi dettagliati nell'allegato sub. 2;
- AIRPORT ICT SERVICES S.r.l., partecipata indiretta detenuta per il tramite di SEA S.p.A., che ne possiede la totalità del capitale sociale: cessione a titolo oneroso, per le motivazioni, con le modalità e nei tempi dettagliati nell'allegato sub 2;
Si segnala, infine, l'avvenuta messa in liquidazione nell'anno 2022 di Metrofil S.c. a r.l., partecipata indiretta per il tramite di A.T.M S.p.A., con quota del 25,44%, per avvenuto conseguimento dell'oggetto sociale, e la conclusione della procedura di liquidazione della società EXPO S.p.A. in liquidazione, partecipata direttamente dal Comune di Milano con quota del 20%. La società e stata cancellata dal Registro delle Imprese con decorrenza 30 aprile 2022.
Gli esiti della ricognizione sono riportati nell'elaborato "Ricognizione delle partecipazioni societarie, dirette ed indirette, detenute dal Comune di Milano al/a data del 31 dicembre 2021 - Motivazioni mantenimento-Azioni di Razionalizzazione", a/legato 2 parte integrante del presente provvedimento, con le relative schede di dettaglio, che si sottopongono all'attenzione del Consiglio comunale per le determinazioni di competenza.
La verifica relativa alla insussistenza di aree di sovrapposizione dell'attività esercitata dalle Società partecipate con quella svolta anche dagli "Enti pubblici strumentali", richiesta dall'art. 20, comma 2, lettera c), seconda parte, del Decreto, e stata condotta anche con riferimento agli Enti pubblici partecipati dal Comune di Milano e, precisamente:
- Agenzia Metropolitana per la Formazione, l'Orientamento e il Lavoro (in breve AFOL Metropolitana);
- Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale; Ente Parco Nord;
- Ente Parco delle Groane;
- Cons.r.l. Villa Reale e Parco di Monza.
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ATTUAZIONE DELLE MISURE PREVISTE NEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA AL 31/12/2017
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## ROMAIRPORT S.r.l.
La Società è controllata al 99,26% dalla società Astaldi S.p.A., ammessa dal Tribunale di Roma — Sezione Fallimentare (procedimento R.G. n. 63/2018) in data 5 agosto 2019, alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale, in accoglimento della istanza presentata dalla Società in data 28 settembre 2018. In data 17 luglio 2020 il Tribunale di Roma ha omologato il concordato preventivo proposto da Astaldi S.p.A., solo a seguito del quale la Società ha riacquistato la pienezza dei poteri gestori e di disposizione patrimoniale (cfr. Ordinanza del Tribunale di Roma — Sezione fallimentare R.G. n. 26945 del 17 luglio 2020).
Tale circostanza ha determinato un rallentamento della prevista procedura di cessione della quota dello 0,23% detenuta dalla SEA S.p.A., ad oggi non conclusa. Nel corso del 2021 Astaldi ha ceduto la propria partecipazione alla Società Webuild S.p.A. che ora controlla ROMAIRPORT con la quota del 99,26%. A valle delle operazioni di riorganizzazione del gruppo, la controllante procederà alla liquidazione della Società, consentendo a SEA di dismettere la propria quota.
## Air Liquide Italia S.p.A.
L'attuazione della misura di razionalizzazione prevista nel Piano de quo, come già evidenziato nelle deliberazioni n. 75 del 16 dicembre 2020 e n. 106 del 20 dicembre 2021, è stata condizionata dall'emergenza epidemiologica da virus Covid - 19 che, come noto, ha generato elevata incertezza sulle prospettive economiche globali ed innescato forti tensioni sui mercati finanziari, che, a livello nazionale ed internazionale, si sono riflesse in un incremento della volatilità.
Con determinazione dirigenziale n. 2806 del 11.04.2022 si è proceduto all'affidamento del servizio di valutazione della quota di partecipazione del Comune di Milano nella Società Air Liquide Italia S.p.A. e supporto specialistico alla procedura di vendita alla Società KPMG Advisory S.p.A.. Sono stati successivamente, eseguiti una serie di incontri di approfondimento tecnico col suddetto advisor, al fine dell'avvio delle attività sopraindicate.
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Comune di Milano (MI)
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03. REQUISITI TESTO UNICO DELLE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA
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## MilanoSport S.p.A.
### Attività svolta:
Gestione dei centri sportivi comunali, con apertura al pubblico ed organizzazione di corsi d'istruzione e di addestramento per le varie discipline sportive
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
MilanoSport S.p.A. quale Società in house providing, consente al Comune di Milano di perseguire e tutelare la pratica sportiva e l'avviamento allo sport, garantendo il soddisfacimento delle esigenze espresse dal territorio in tutte le zone della Città (comprese quelle scarsamente appetibili per la loro accessibilità e/o per le caratteristiche strutturali degli impianti sportivi esistenti) ed a prezzi accessibili anche alle fasce di popolazione economicamente più debole. La partecipazione societaria consente all'Amministrazione un costante controllo dell'attività e degli scopi perseguiti. La Società risulta, pertanto, funzionale per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Milano.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come sopra elencati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha, infatti, natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni nell'utilizzo degli impianti sportivi, gestiti da Milanosport S.p.A., imposte dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19 oltre che all'effetto economico della sentenza della Corte di Cassazione (sentenza n. 37951 depositata in Cancelleria il 2 dicembre 2021) relativa a un contenzioso tributario in materia di IVA.
## MM S.p.A.
### Attività svolta:
Erogazione dei servizi di ingegneria ed architettura relativi ad infrastrutture e altre opere d'interesse pubblico a supporto dei compiti istituzionali del Comune.
Gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e del servizio idrico integrato della città di Milano
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 0 ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società è deputata all'erogazione di servizi di ingegneria (progettazione, realizzazione e costruzione, direzione lavori, collaudo, manutenzione e gestione) relativi ad infrastrutture e ad altre opere di interesse pubblico, a supporto dei compiti istituzionali del Comune.
Il supporto allo svolgimento delle attività istituzionali del Comune viene assicurato dalla Società in modo efficace, grazie alla contestuale presenza di professionalità specializzate nei diversi rami delle infrastrutture pubbliche, operanti in modo sinergico e, come tali, difficilmente reperibili sul mercato.
I corrispettivi attualmente applicati sono sostanzialmente in linea con quelli di mercato, come verificato a seguito di indagini conoscitive appositamente condotte, agli atti dell'Amministrazione comunale, ai sensi dell'art. 192 del D.Lgs. 19 aprile 2016, n. 50.
La Società gestisce, inoltre, il servizio idrico integrato della Città di Milano, in conformità alla normativa nazionale e regionale di riferimento (Legge Regione Lombardia n. 26 del 12 dicembre 2003), in forza di apposita convenzione con scadenza al 2037.
Dal 2015 la Società gestisce, infine, anche il patrimonio di edilizia residenziale pubblica comunale con connessi usi diversi.
### Indicare quali società/enti strumentali:
I servizi resi da altra Società partecipata dal Comune con attività parzialmente analoghe investono ambiti territoriali diversi, in coerenza con la normativa di settore.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati sopraindicati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## AMAT Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio S.r.l.
### Attività svolta:
Svolgimento di servizi (attività tecniche e conoscitive, di studio, pianificazione e controllo), afferenti al traffico, ai trasporti, all'ambiente, al territorio e all'urbanistica
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
Si tratta di società strumentale del Comune di Milano, deputata all'erogazione di servizi (attività tecniche e conoscitive, di studio, di pianificazione e di controllo) attinenti al traffico, ai trasporti ed all'ambiente, al territorio ed all'urbanistica, connessi con l'area milanese a supporto dei compiti istituzionali dell'Ente, in carenza di adeguate professionalità specialistiche interne al Comune medesimo.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## Azienda Trasporti Milanesi S.p.A. - A.T.M.
### Attività svolta:
Gestione del servizio di trasporto pubblico locale della Città di Milano
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
ATM S.p.A., fin dalla sua costituzione avvenuta nel 2000, svolge attività di pubblico servizio ad interesse generale per la cittadinanza ed è proprietaria di tutte le infrastrutture, impianti e mezzi destinati al servizio di Trasporto Pubblico Locale della Città di Milano, che gestisce a seguito della fusione per incorporazione nella medesima Società di ATM Servizi S.p.A., con effetto dal 1 aprile 2018, con contratto la cui scadenza è stata prorogata al 31.12.2023. La Società è strategica per le finalità istituzionali dell'Ente: tale partecipazione consente, infatti, al Comune di controllare l'attuale gestione del servizio di Trasporto Pubblico Locale, monitorare e governare gli investimenti in infrastrutture, impianti, mezzi e nuovi servizi anche nell'ottica di valorizzare Il patrimonio pubblico delle reti di proprietà comunale e mantenere la proprietà dell'elevato Know-how tecnico gestionale nel campo della mobilità.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società. La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha, infatti, natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni nell'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico Imposte dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19.
Il fatturato dell'anno 2021 comprende i seguenti contributi in conto esercizio per € 51.504.000 di cui: € 48.644.000,00 contributi CCNL ex Legge n. 47/2004, Legge n. 58/2005 e Legge n. 296/2006; € 861.0000,00 per Decreto Ristori; € 1.238.000,00 contributi per la produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici; € 662.000,00 contributi per la formazione del personale; euro 84.000,00 per crediti imposta e Euro 15.000,00 altri contributi.
## MILANO RISTORAZIONE S.p.A.
### Attività svolta:
Servizio pubblico di refezione nelle strutture scolastiche e residenze assistenziali, con servizi accessori
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 0 ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge per conto del Comune di Milano il servizio pubblico di refezione nelle strutture scolastiche e residenze assistenziali all'interno del territorio della Città, con caratteristiche di qualità, a prezzi calmierati e differenziati in funzione della tipologia di utenza, nonché servizi accessori.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art 20, comma 2, del D.Lgs 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
Il fatturato anno 2021 comprende i seguenti contributi in conto esercizio Contributo credito d'imposta sanificazione € 5.447; Fondo filiera ristorazione art. 58 D.L. 14.08 2020 N_104 € 10.000, Progetto Food Policy - Fondazione Cariplo € 35.160
## SO.GE.M.I. S.p.A.
### Attività svolta:
Esercizio dei mercati all'ingrosso della Città di Milano, dei prodotti ortofrutticoli, dei fiori, dei prodotti ittici e delle carni.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge attività di interesse generale per la cittadinanza: gestisce, infatti, tutti i mercati agroalimentari all'ingrosso (Ortofrutticolo, Ittico, Floricolo ed Avicuniculo) della Città di Milano, svolgendo una funzione di raccordo tra produzione e distribuzione e favorendo la concorrenzialità, la riduzione /calmierazione del costo di distribuzione dei prodotti, il loro controllo igienico-sanitario, l'afflusso, la conservazione e l'offerta degli stessi.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, cessione o liquidazione della Società
## SPV Linea M4 S.p.A.
### Attività svolta:
Costruzione (compresa la progettazione definitiva ed esecutiva) della Linea metropolitana M4 di Milano ed erogazione del relativo servizio di trasporto pubblico locale in concessione dal Comune.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
SPV Linea M4 S.p.A., partecipata per 2/3 dal Comune di Milano e per 1/3 da Soggetti privati, selezionati tramite gara, è stata costituita formalmente nel 2014 con lo scopo di provvedere, in concessione dal Comune di Milano, al completamento della progettazione, alla realizzazione ed alla gestione della Linea Metropolitana 4 di Milano, infrastruttura inserita nel programma delle opere strategiche di preminente interesse nazionale, ai sensi della Legge 21 dicembre 2001 n. 443. La Società, in quanto società di scopo (art. 4, comma 2, lettera c. del D.Lgs. 175/206), ha durata almeno pari alla Concessione.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## Società per Azioni Esercizi Aeroportuali S.p.A. - SEA
### Attività svolta:
Gestione degli aeroporti milanesi (Malpensa e Linate)
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
SEA S.p.A. garantisce i servizi aeroportuali negli aeroporti di Linate e Malpensa, costituenti servizi di interesse generale indispensabili per lo sviluppo socio-economico anche della Città di Milano. La Società ha emesso, inoltre, strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati (mercato di Dublino) ante 2015, e rientra, quindi, tra le società che le Pubbliche Amministrazioni "possono comunque mantenere", ai sensi del combinato disposto dell'art. 2, comma 1, lettera p), e dell'art. 26, comma 3, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione o soppressione della Società. La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha, infatti, natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni imposte al servizio aeroportuale dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19.
## A2A S.p.A.
### Attività svolta:
Illuminazione pubblica urbana; fornitura energia in edifici di proprietà comunale; gestione e manutenzione impianti semaforici, gestione del servizio di distribuzione gas.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
Si tratta di partecipazione in società quotata ante 2015 su mercato azionario regolamentato, che le Pubbliche Amministrazioni, ai sensi dell'art. 26, comma 3, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, "possono comunque mantenere" e che svolge servizi di interesse generale funzionali al perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Milano.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art 20, comma 2, del D Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## AREXPO S.p.A.
### Attività svolta:
Realizzazione dell'evento EXPO 2015 e coordinamento del processo di sviluppo urbanistico dell'area nella fase post Expo.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società è compresa nell'elenco contenuto nell'allegato A del D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175 e, pertanto, non trova applicazione l'art. 4 del medesimo Decreto.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
La Società è compresa nell'elenco contenuto nell'allegato A del D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175. Non ricorrono gli altri presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società. Contributi in conto esercizio anno 2021 € 8.816
## EXPO S.p.A. in liquidazione
### Attività svolta:
Realizzazione dell'Evento EXPO 2015
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società EXPO S.p.A., in liquidazione, compresa nell'elenco contenuto nell'allegato A del D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175 e, pertanto, non trova applicazione l'art. 4 del medesimo Decreto. Con la pratica n. RA/PRA/2022/282982 acquisita al protocollo del Registro delle Imprese di Milano il Commissario Straordinario per la liquidazione ha provveduto a richiedere la cancellazione della Società a far data dal 30.04.2022.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Con la pratica n. RA/PRA/2022/282982 acquisita al protocollo del Registro delle Imprese di Milano il Commissario Straordinario per la liquidazione ha provveduto a richiedere la cancellazione della Società a far data dal 30.04.2022.
## AZIENDA FARMACIE MILANESI S.p.A.
### Attività svolta:
Gestione delle farmacie e dei dispensari farmaceutici di cui il Comune di Milano è titolare.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società gestisce n. 85 farmacie comunali, oltre 2 dispensari farmaceutici, dei quali il Comune detiene la licenza. La Società garantisce il servizio anche nelle diverse zone periferiche della Città, dove è minore l'offerta di servizi di distribuzione dei medicinali da parte degli operatori privati. La Società risulta, pertanto, funzionale per il perseguimento delle finalità del Comune di Milano.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non incorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## CAP HOLDING S.p.A.
### Attività svolta:
Per il Comune di Milano la Società gestisce, per il tramite di Amiacque S.r.l., soggetta a direzione e coordinamento di CAP Holding S.p.A., l'impianto di depurazione di Peschiera Borromeo che serve anche una piccola porzione del territorio comunale di Milano.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società ha per oggetto l'esercizio delle attività che concorrono a formare il servizio idrico integrato su un territorio che comprende anche una porzione di area del Comune di Milano. La partecipazione nella società CAP Holding S.p.A., sebbene minoritaria, permette al Comune di intervenire alle Assemblee societarie e, quindi, di essere coinvolto nella formulazione delle strategie e delle scelte che riguardano gli investimenti finalizzati al potenziamento del servizio pubblico di depurazione delle acque. La partecipazione societaria risulta, pertanto, necessaria per il perseguimento delle finalità del Comune di Milano sopra esposte.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società. Il fatturato comprende per l'anno 2021 contributi in conto esercizio di € 860.396,00.
## AIR LIQUID S.p.A.
### Attività svolta:
Produzione gas industriali
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
L'attività della Società non è riconducibile ai vincoli di scopo di cui al comma 1 dell'art. 4 del D.Lgs.19 agosto 2019 n. 175. Le azioni sono pervenute al Comune di Milano per lascito testamentario.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Trattasi di titoli azionari pervenuti all'Amministrazione comunale per lascito testamentario a favore del Civico Museo di Storia Naturale.
## GESAM S.r.l.
### Attività svolta:
Attività di consulenza nel settore assicurativo per la Società Capogruppo ATM S.p.A., con esclusione dell'attività di mediazione assicurativa.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge attività specialistica connessa, complementare, di supporto e funzionale al servizio di Trasporto Pubblico Locale (TPL) facente capo al Gruppo ATM S.p.A..
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessazione o liquidazione della Società.
## CityLink S.r.l. - Smart Mobility by ATM (già ATM Servizi Diversificati S.r.l).
### Attività svolta:
SMART MOBILITY
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società è stata costituita per obbligo di Legge (art 8, comma 2-bis, della Legge n 287/90 "Norme per la tutela della concorrenza e del mercato") che imponeva società separate tra la gestione del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e l'erogazione di servizi in mercati diversi, sia pur complementari rispetto al primo. La Società svolge, infatti, attività specialistiche connesse, complementari, di supporto e funzionali al TPL facente capo al Gruppo ATM. A far data dal 12 ottobre 2021, la Società ha modificato la propria denominazione sociale in "CityLink s.r.l. - Smart mobility by ATM" ed oggetto sociale.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## Nord Est Trasporti S.r.l.
### Attività svolta:
Gestione TPL in ambito extraurbano (ambito Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, e Comune di Monza).
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società di progetto rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, in quanto la stessa svolge servizi economici essenziali di interesse generale a rete (Trasporto Pubblico Locale della Città Metropolitana di Milano, della Provincia di Monza e Brianza e del Comune di Monza) in forza di contratto alla medesima affidato. In esito a procedura ad evidenza pubblica, con scadenza al 31 dicembre 2019, ma oggetto di proroga nelle more del nuovo affidamento del servizio da parte dell'Agenzia di Bacino territorialmente competente, In coerenza con quanto previsto dall'art. 92, comma 4 ter, del D.L. n.18/2020, convertito con Legge n. 27/2020, e dall'art. 14 della Legge Regione Lombardia n. 11/2020.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20 comma 2 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, cessione o liquidazione della Società.
## Rail Diagnostics S.p.A.
### Attività svolta:
Progettazione, realizzazione, manutenzione e diagnostica integrata di impianti e di sistemi di controllo tranviaria. Prestazioni di servizi ausiliari al traffico e alla mobilità.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società deputata alla progettazione, realizzazione, manutenzione e diagnostica integrata di impianti e di sistemi di controllo metrotranviari svolge un'attività strettamente connessa, complementare, di supporto e funzionale al servizio di Trasporto Pubblico Locale (TPL) facente capo al Gruppo ATM.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20 comma 2 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessazione o liquidazione della Società.
## INTERNATIONAL METRO SERVICE S.r.l.
### Attività svolta:
Esercizio sia e manutenzione della metropolitana che della tranvia della città di Copenaghen, tramite la società di diritto danese Metro Service A/S.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società di progetto rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, in quanto la stessa svolge - per il tramite della sua controllata Metro Service A/S - servizi economici di interesse generale a rete fuori dall'ambito territoriale della collettività di riferimento (gestione e manutenzione delle linee della metropolitana e della tranvia di Copenaghen), in forza di contratti (scadenza prevista per l'anno 2027), alla medesima affidati in esito a procedure ad evidenza pubblica.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
La Società, per il suo scopo e natura, non ha dipendenti. Per lo svolgimento delle sue attività la Società International Metro Service si avvale del personale della Capogruppo ATM S.p.A..
## Movibus S.r.l.
### Attività svolta:
Gestione TPL in ambito extraurbano (Lotto 6 della Città Metropolitana)
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società di progetto rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art. 4 D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, in quanto la stessa svolge servizi economici essenziali di interesse generale a rete (Trasporto Pubblico Locale del Lotto 6 dell'allora Provincia di Milano (ora Città Metropolitana di Milano), in forza di contratto alla medesima affidato. In esito a procedura ad evidenza pubblica, con scadenza al 31 dicembre 2020, ma oggetto di proroga nelle more del nuovo affidamento del servizio da parte dell'Agenzia di Bacino territorialmente competente, in coerenza con quanto previsto dall'art. 92, comma 4 ter, del D.L. n.18/2020, convertito con Legge n. 27/2020, e dall'art. 14 della Legge Regione Lombardia n. 11/2020.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione e liquidazione della Società
## Metrofil S.c.a.r.I. in liquidazione
### Attività svolta:
Progettazione esecutiva e realizzazione del sistema di trasporto pubblico su sede propria di tipo filoviario a servizio della città di Roma
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art.4 del D.Lgs. n. 175/2016 in quanto la stessa svolge - con affidamento tramite procedura ad evidenza pubblica - servizi economici di interesse generale a rete fuori dall'ambito territoriale della collettività di riferimento. Metrofil Scarl è, infatti, titolare del contratto per la filovia "EUR-Tor de' Cenci ed EUR-Laurentina Tor Pagnotta in Roma".
La Società di progetto è stata costituita in data 2 aprile 2009, a seguito dell'aggiudicazione all'ATI - composta da De Sanctis Costruzioni S.p.A., Monaco S.p.A., Cieg Engineering S.p.A. ed ATM S.p.A. - della gara indetta da Roma Metropolitana per l'affidamento dell'appalto integrato avente ad oggetto "La progettazione esecutiva e la realizzazione del sistema di trasporto pubblico su sede propria di tipo filoviario a servizio dei corridoi Eur - Tor De' Cenci ed Eur - Laurentina - Tor Pagnotta".
Si tratta, quindi, di una Newco costituita in ossequio alla lex specialis di gara (con partecipazione, non di controllo, di ATM nella compagine sociale pari al 24,08%), che ne ha definito i relativi obblighi di costituzione, natura e scopo. A seguito dell'avvenuto conseguimento dell'oggetto sociale, con delibera assembleare del 18 maggio 2022, la società è stata messa in liquidazione ai sensi dell'art. 2484 c.c. ed è stato contestualmente nominato un liquidatore al quale, ai sensi dell'art. 2487 c.c., sono stati conferiti la rappresentanza della società, nonché tutti i poteri necessari alla liquidazione in funzione del migliore realizzo.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
La composizione del Consiglio di Amministrazione — i cui membri non percepiscono alcun compenso — garantisce la rappresentanza di tutti i soggetti costituenti l'ATI affidataria del contratto, senza tuttavia aggravio economico sul Bilancio societario. Per lo svolgimento della sua attività la Società si avvale delle strutture dei Soci. A seguito dell'avvenuto conseguimento dell'oggetto sociale, con delibera assembleare del 18 maggio 2022, la società è stata messa in liquidazione ai sensi dell'art. 2484 cc ed è stato contestualmente nominato un liquidatore al quale, ai sensi dell'art. 2487 c.c., sono stati conferiti la rappresentanza della società, nonché tutti i poteri necessari alla liquidazione in funzione del migliore realizzo.
## Metro 5 S.p.A.
### Attività svolta:
Progettazione definitiva ed esecutiva, realizzazione e gestione della Linea metropolitana n. 5 di Milano.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
L'oggetto societario è riconducibile all'art. 4, comma 2, lett. c), del D.Lgs. 175/2016 (realizzazione e gestione di un'opera pubblica con operatori selezionati con procedura ad evidenza pubblica). La Società è stata, infatti costituita a seguito di procedura ad evidenza pubblica a livello europeo quale società di progetto, ai sensi dell'art. 37 quinques della Legge n. 109/1994, ed è concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione della Metropolitana 5 della Città di Milano, con decorrenza dal giugno 2006.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Società con numero di Amministratori superiori ai dipendenti: la Società in linea con la best practice del settore e nel rispetto delle esigenze di bancabilità del progetto, ha optato per l'esternalizzazione, affidando (i) i lavori ai soci della Società di scopo costituita tra le Imprese aggiudicatarie munite dei requisiti e (ii) la gestione del servizio al socio ATM S.p.A., in possesso dei necessari requisiti. L'esternalizzazione è stata attuata attraverso la stipulazione di un contratto EPC per la progettazione e i lavori e di un contratto O&M per la gestione del servizio, entrambi redatti secondo la best practice propria della finanza di progetto ed in linea con quanto richiesto dagli istituti finanziatori. L'esternalizzazione (i.e. l'affidamento dei lavori e dei servizi ai propri soci) ha consentito a M5 S.p.a. di mantenere una struttura organizzativa snella, con evidente risparmio di costi rispetto all'opzione dell'esecuzione diretta, che avrebbe comportato la necessità di dotare la Società di veicolo di un'organizzazione complessa in termini di personale, know-how, beni immobili e mobili, impianti e attrezzature. La Società si è, quindi, dotata esclusivamente di personale direttivo e di coordinamento.
Con riferimento alle perdite di esercizio si evidenzia che la Società è stata costituita espressamente per le attività di progettazione, realizzazione e successiva gestione della Linea 5 della Metropolitana di Milano. La sua struttura finanziaria è stata definita sulla base di un modello finanziario sviluppato secondo la struttura contrattuale della Concessione e del progetto industriale previsto dai Soci per l'intera vita della Società di Progetto e della sua concessione, dalla fase di progettazione dell'opera, dalla fase di gestione, sino alla data di fine concessione prevista per la fine del 2040.
## Co.Mo. Fun&Bus S.C.a.r.l.
### Attività svolta:
Servizio di trasporto pubblico locale nell'area urbana di Como e servizi funicolare Como-Brunate
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
Trattasi di Società di scopo in quanto affidataria, tramite procedura pubblica, del servizio di Trasporto Pubblico Locale nell'area urbana di Como e servizio Funicolare COMO - Brunate. La Società rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art.4 del D.Lgs. n. 175/2016 in quanto svolge servizi economici di interesse generale essenziali a rete fuori dall'ambito territoriale della collettività di riferimento.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Il Servizio viene svolto non da personale dipendente, ma direttamente dai dipendenti dei soci consorziati. Si tratta di Società di scopo in quanto affidataria, tramite procedura pubblica, del servizio di Trasporto Pubblico Locale nell'area urbana di Como e servizio Funicolare COMO - Brunate. La Società rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art.4 del D.Lgs. n. 175/2016 svolgendo servizi economici di interesse generale essenziali a rete fuori dall'ambito territoriale della collettività di riferimento
## METRO SERVICE A/S
### Attività svolta:
Esercizio e manutenzione della metropolitana e della metrotranvia della città di Copenaghen.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società, di diritto danese Metro Service A/S, è titolare di contratti di servizio, aggiudicati in esito a procedura ad evidenza pubblica, aventi ad oggetto l'esercizio e la manutenzione sia della metropolitana che della metrotranvia della città di Copenaghen.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20 comma 2 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## Airport Handling S.p.A.
### Attività svolta:
Servizi di terra aeroportuali (Handling)
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge attività strumentale all'esercizio degli aeroporti di Malpensa e Linate gestiti dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune di Milano, ed è, quindi, funzionale alla finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessazione o liquidazione della Società. La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni imposte al servizio aeroportuale dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19.
## Disma S.p.A.
### Attività svolta:
Gestione di un Impianto per lo stoccaggio e la distribuzione di carburante per uso aviazione all'interno dell'aeroporto di Malpensa
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge attività strumentale all'esercizio dell'aeroporto di Malpensa gestito dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune di Milano, ed è, quindi, funzionale alla finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## Dufrital S.p.A.
### Attività svolta:
Attività di erogazione di servizi strumentali vari, nell'ambito degli aeroporti gestiti da SEA S.p.A.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge una attività di supporto all'erogazione di attività varie nell'ambito dei servizi aeroportuali gestiti dalla SEA S.p.a., società controllata dal Comune di Milano, ed è quindi, connessa e funzionale alla finalità di interesse generale perseguita dall'Ente.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società. La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha, infatti, natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni Imposte al servizio aeroportuale dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19.
## Malpensa Logistica Europa S.p.A
### Attività svolta:
Gestione e sviluppo dell'attività di logistica Integrata, dell'attività intermodale; prestazioni di servizi ai vettori aerei e agli utilizzatori del trasporto aereo di merci.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge prevalentemente attività strumentale all'esercizio degli aeroporti gestiti dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune di Milano, ed è, quindi, funzionale alla finalità di interesse generale perseguita dall'Ente.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## S.A.C.B.0. S.p.A. Società per l'Aeroporto Civile di Bergamo-Orio al Serio
### Attività svolta:
Progettazione, costruzione, gestione e sviluppo dell'Aeroporto di Bergamo - Orio al Serio.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
L'attività svolta dalla Società è complementare all'esercizio degli aeroporti gestiti da SEA S.p.A., società controllata dal Comune di Milano, e concorre, insieme ai medesimi, alla costituzione di un sistema integrato aeroportuale funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cancellazione o liquidazione della Società.
## SEA Energia S.p.A.
### Attività svolta:
Progettazione, costruzione, installazione, e gestione di sistemi, impianti ed apparati energetici a servizio delle strutture aeroportuali gestite dalla Società controllante od a terzi.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
L'attività svolta dalla Società è connessa e complementare all'esercizio degli aeroporti gestiti dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune di Milano, e dunque riconducibile alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
Si vedano, tuttavia, le schede 03.02 Ind.17 Condizioni Art. 20 e 05.02 Azioni Cessione SEA Energia relativamente alle scelte sulle modalità di gestione del servizio.
### Azioni da intraprendere:
Dismissione, secondo le modalità previste dalla legge, per realizzare la gestione del servizio in forma alternativa, per le motivazioni indicate nella scheda 05,02 Azioni Cessione SEA Energia
## SEA Prime S.p.A.
### Attività svolta:
Gestione delle infrastrutture dedicate all'aviazione generale, esercizio del trasporto aeropubblico discontinuo ed occasionale di persone e cose, in Italia e all'estero, con aeromobili di proprietà o di terzi in esercenza.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società è attiva in un settore del trasporto aereopubblico gestito dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune di Milano, strettamente connesso e funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessazione o liquidazione della Società.
## SEA Services s.r.l.
### Attività svolta:
Attività di ristorazione negli aeroporti della città di Milano.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge un'attività di fornitura di servizi di ristorazione agli utenti degli aeroporti, connessa e complementare all'attività aeroportuale gestita dalla SEA S.p.A., Società controllata dal Comune, e quindi, funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione della Società.
## Romairport S.r.l.
### Attività svolta:
Esecuzione in Romania dei lavori di sviluppo e riammodernamento dell'aeroporto internazionale di Bucarest-Otopeni, nonché di ogni opera o lavoro connesso e conseguente.
Partecipazione a gare per la costruzione, la manutenzione e il ripristino di sistemi aeroportuali in generale, anche al di fuori della Romania.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
Non ricorrono le condizioni necessarie per Il mantenimento della partecipazione. Vedasi successivo paragrafo "azioni da intraprendere" (cfr. tabella n. 3.02).
### Azioni da intraprendere:
Il Piano di riassetto, approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 44 del 17 dicembre 2018, prevede Ta cessione a titolo oneroso della partecipazione, confermata nei successivi Piani approvati con deliberazioni di Consiglio comunale n. 50 del 16 dicembre 2019, n. 75 del 16 dicembre 2020 e n. 106 del 20 dicembre 2021. La Società, controllata al 99,26% dalla società Astaldi S.p.A., ammessa dal Tribunale di Roma - Sezione Fallimentare (procedimento R.G. n. 63/2018) in data 5 agosto 2019, alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale, in accoglimento della istanza presentata dalla Società in data 28 settembre 2018. In data 17 luglio 2020 il Tribunale di Roma ha omologato il concordato preventivo proposto da Astaldi S.p.A., solo a seguito del quale la Società ha riacquistato la pienezza dei poteri gestori e di disposizione patrimoniale (cfr. Ordinanza del Tribunale di Roma - Sezione fallimentare R.G. n. 26945 del 17 luglio 2020). Tale circostanza ha determinato un rallentamento della prevista procedura di cessione della quota dello 0,23% detenuta dalla SEA S.p.A., ad oggi non ancora conclusa. Nel corso del 2021 Astaldi ha ceduto la propria partecipazione alla Società Webuild S.p.A. che ora controlla ROMAIRPORT con la quota del 99,26%. A valle delle operazioni di riorganizzazione del gruppo la controllante procederà alla liquidazione della Società, consentendo a SEA di dismettere la propria quota
## AIRPORT ICT SERVICES
### Attività svolta:
Monitoraggio e manutenzione di sistemi informatici e supporto all'uso degli stessi
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
L'attività svolta dalla Società è connessa e complementare all'esercizio degli aeroporti gestiti dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune di Milano, e dunque riconducibile alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
Si vedano, tuttavia, le schede 03.02 Ind.21 Condizioni Art. 20 e 05.02 Azioni Cessione ICT relativamente alle scelte sulle modalità di gestione del servizio.
### Azioni da intraprendere:
Dismissione, secondo le modalità previste dalla legge, per realizzare la gestione del servizio in forma alternativa, per le motivazioni indicate nella scheda 05.02 Azioni Cessione ICT
## AMIACQUE s.r.l.
### Attività svolta:
Gestione, nell'ambito del servizio idrico Integrato, della Città metropolitana, con esclusione della Città di Milano, salvo per la parte del depuratore di Peschiera Borromeo che serve una piccola porzione della Città di Milano.
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società, partecipata da CAP HOLDING S.p.A., gestisce, tra l'altro, nell'ambito del servizio idrico integrato dell'area della Città Metropolitana, l'impianto di depurazione di Peschiera Borromeo (MI), che serve una piccola porzione dell'area della Città di Milano.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessione o liquidazione. Si tratta di una partecipazione indiretta detenuta dal Comune di Milano esclusivamente per il tramite di Cap Holding S.p.A., rispetto alla quale la Società svolge attività complementare
## PAVIA ACQUE s.c.a.r.l.
### Attività svolta:
Gestione del servizio idrico integrato della Provincia di Pavia.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Si tratta di una partecipazione indiretta detenuta dal Comune di Milano esclusivamente per il tramite di Cap Holding S.p.A., rispetto alla quale la Società svolge attività complementare.
## ROCCA BRIVIO SFORZA s.r.l, - in liquidazione
### Attività svolta:
Salvaguardia e valorizzazione del complesso storico monumentale Rocca Brivio Sforza
### Azioni da intraprendere:
La società è in liquidazione dal 2015 in attuazione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni del Gruppo CAP HOLDING SPA approvato dal Comitato di Indirizzo Strategico del 10/02/2015 e dell'Assemblea del Soci del 26/05/2015.
## ZEROC spa
### Attività svolta:
Attività svolta al termine dei lavori di realizzazione impianto (stimata gennaio 2023): produzione di servizio di interesse generale - servizio smaltimento FORSU
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge attività di interesse generale, complementare a quella di CAP Holding, e funzionale alla transizione verso l'economia circolare del territorio della Città Metropolitana di Milano.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessazione o liquidazione della Società.
## Neutalia srl
### Attività svolta:
produzione di servizio di interesse generale - servizio smaltimento vaglio proveniente dagli impianti di depurazione del Gruppo CAP
### Indicare le motivazioni della riconducibilità o meno ai vincoli di scopo di cui al co. 1 o ad una delle attività di cui ai commi 2 e 3, anche con riferimento alle società che svolgono le attività di cui ai commi 6, 7, 8:
La Società svolge attività di interesse generale, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale degli scarti e dei rifiuti in ottica di economia circolare.
### Indicare le motivazioni della sussistenza o meno delle condizioni di cui ai punti precedenti:
Non ricorre alcuno dei presupposti previsti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come si evince dai dati soprariportati, che renda necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione, cessazione o liquidazione della Società.
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lombardia
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public_services
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public_holdings_rationalization
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Comune di Milano (MI)
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2022-11-07
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9cfe8099a3a7fdf145813309adf7b972
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04. MANTENUMENTO SENZA INTERVANTI DI RAZIONALIZZAZIONE
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## MilanoSport S.p.A.
### Attività svolta
Gestione dei centri sportivi comunali, con apertura al pubblico ed organizzazione di corsi d'istruzione e di addestramento per le varie discipline sportive
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. La partecipazione societaria consente all'Amministrazione, rispetto ad altre modalità di erogazione del servizio, un costante controllo delle attività e degli scopi perseguiti, così assicurando l'accessibilità al servizio anche alle fasce più deboli della cittadinanza nel rispetto dei principi di efficienza ed economicità (cfr. da ultimo deliberazione di Consiglio comunale n. 15 del 9 aprile 2018, con cui sono state approvate le Linee Guida per lo sviluppo del Piano industriale e degli investimenti e per la revisione del contratto di servizio avente ad oggetto la gestione degli impianti sportivi comunali da parte di Milanosport S.p.A.).
La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni nell'utilizzo degli impianti sportivi, gestiti da Milanosport S.p.A., imposte dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19 oltre che all'effetto economico della sentenza della Corte di Cassazione (sentenza n. 37951 depositata in Cancelleria il dicembre 2021) relativa a un contenzioso tributario in materia di IVA.
## MM S.p.A.
### Attività svolta
Erogazione dei servizi di ingegneria ed architettura relativi a infrastrutture e altre opere d'interesse pubblico a supporto dei compiti istituzionali del Comune. Gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e del servizio idrico integrato della città di Milano
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. La partecipazione societaria consente all'Amministrazione, rispetto ad altre modalità di erogazione/approvvigionamento dei servizi, un costante controllo delle attività e degli scopi perseguiti, a costi coerenti con quelli del mercato, come risultante - per i servizi strumentali - da apposita analisi del mercato e dei costi, che viene effettuata con cadenza biennale dalla Direzione Bilancio e Partecipate - Area Pianificazione e Controlli Economico Finanziari del Comune (ultima analisi del 16 settembre 2021,con determina D.G. n. 7487 in atti comunali).
## AMAT - AGENZIA MOBILITÀ AMBIENTE E TERRITORIO S.r.l.
### Attività svolta
Svolgimento di servizi (attività tecniche e conoscitive, di studio, pianificazione e controllo), afferenti al traffico, ai trasporti, all'ambiente, al territorio e all'urbanistica
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. La partecipazione societaria consente all'Amministrazione, rispetto ad altre modalità di approvvigionamento dei servizi, un costante controllo delle attività e degli scopi perseguiti, a costi coerenti con quelli del mercato e con un'eventuale erogazione in economia come risultante da apposita analisi economica, che viene effettuata con cadenza annuale dalla Direzione Bilancio e Partecipate - Area Pianificazione e Controlli Economico Finanziari del Comune (ultima analisi del 10.12.2021 con determina n. 11212, agli atti comunali).
## ATM - AZIENDA TRASPORTI MILANESI S.p.A.
### Attività svolta
Gestione del servizio di trasporto pubblico locale della Città di Milano
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha, infatti, natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni nell'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici imposte dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19. La partecipazione consente al Comune di controllare l'attuale gestione del servizio di Trasporto Pubblico Locale, monitorare e governare gli investimenti in infrastrutture, impianti, mezzi e nuovi servizi anche nell'ottica di mantenere la proprietà dell'elevato Know-how tecnico-gestionale acquisito nel campo della mobilità. Il servizio viene svolto in base ad apposito contratto di appalto, aggiudicato a seguito di procedura ad evidenza pubblica.
## MILENA RISTORAZIONE S.p.A.
### Attività svolta
Servizio pubblico di refezione nelle strutture scolastiche e residenze assistenziali, con servizi accessori (bidellaggio)
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. La Società, costituita con deliberazione di Consiglio Comunale n. 58 del 6 luglio 2000, svolge, in regime di in house providing (99% di azioni detenute dal Comune e 1% detenute dalla Società medesima) il servizio pubblico di refezione nelle strutture scolastiche e per le residenze assistenziali all'interno del territorio della Città, con caratteristiche di qualità a prezzi calmierati e differenziati in funzione della tipologia di utenza, nonché servizi accessori, in forza di apposito contratto di servizio.
## SO.GE.M.I. - SOCIETÀ PER L'IMPIANTO E L'ESERCIZIO DEI MERCATI ANNONARI ALL'INGROSSO DI MILANO S.p.A.
### Attività svolta
Esercizio dei mercati all'ingrosso della Città di Milano, dei prodotti ortofrutticoli dei fiori, dei prodotti ittici e delle carni.
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. La Società svolge, infatti, attività di interesse generale per la cittadinanza: gestisce tutti i mercati agroalimentari all'ingrosso (Ortofrutticolo, Ittico, Floricolo ed Avicuniculo) della Città di Milano, svolgendo una funzione di raccordo tra produzione e distribuzione e favorendo la concorrenzialità, la riduzione/calmierazione del costo di distribuzione dei prodotti, il loro controllo igienico-sanitario, l'afflusso, la conservazione e l'offerta degli stessi.
## SPV LINEA M4 S.p.A.
### Attività svolta
Costruzione (compresa la progettazione definitiva ed esecutiva) della Linea metropolitana M4 di Milano ed erogazione del relativo servizio di trasporto pubblico locale in concessione dal Comune.
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. SPV Linea M4 S.p.A. è, infatti, una società di scopo, a controllo pubblico, costituita nel 2014, a seguito di gara in ambito europeo ad evidenza pubblica, con lo scopo di provvedere, in concessione dal Comune, al completamento della progettazione, alla realizzazione ed alla gestione della Linea Metropolitana 4 di Milano, infrastruttura inserita nel programma delle opere strategiche di preminente interesse nazionale, ai sensi della Legge 21 dicembre 2001 n. 443.
## SOCIETÀ PER AZIONI ESERCIZI AEROPORTUALI S.p.A. - SEA
### Attività svolta
Gestione degli aeroporti milanesi (Malpensa e Linate).
### Motivazioni della scelta
La SEA S.p.A. garantisce i servizi aeroportuali negli aeroporti di Linate e Malpensa, costituenti servizi di interesse generale indispensabili per lo sviluppo socio-economico anche della Città di Milano. La Società ha emesso, inoltre, strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati (mercato di Dublino) anteriormente al 2015 e rientra, quindi, tra le società che le Pubbliche Amministrazioni "possono comunque mantenere", ai sensi del combinato disposto dell'art. 2, comma 1, lettera p), e dell'art. 26, comma 3, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175.
La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni imposte al servizio aeroportuale dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19.
## AZA S.p.A.
### Attività svolta
Illuminazione pubblica urbana; fornitura energia in edifici di proprietà comunale; gestione e manutenzione impianti semaforici, gestione del servizio di distribuzione gas.
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. Si tratta di partecipazione in società quotata anteriormente al 2015 su mercato azionario regolamentato, che le Pubbliche Amministrazioni, ai sensi dell'art. 26, comma 3, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, "possono comunque mantenere".
## AREXPO S.p.A.
### Attività svolta
Realizzazione dell'evento EXPO 2015 e coordinamento del processo di sviluppo urbanistico dell'area nella fase post Expo
### Motivazioni della scelta
La Società è compresa nell'elenco contenuto nell'allegato A del D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175 e, pertanto, non trova applicazione l'art. 4 del medesimo Decreto. Non ricorrono gli altri presupposti richiesti dall'art. 20, comma 2, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, che rendano necessaria la predisposizione del piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione o liquidazione della Società.
## AZIENDA FARMACIE MILANESI S.p.A.
### Attività svolta
Gestione delle farmacie e dei dispensari farmaceutici di cui il Comune di Milano è titolare.
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. La Società gestisce, infatti, n. 85 farmacie comunali, oltre 2 dispensari farmaceutici, dei quali il Comune detiene la licenza. La Società garantisce il servizio anche nelle diverse zone periferiche della Città, dove è minore l'offerta di servizi di distribuzione dei medicinali da parte degli operatori privati. La Società risulta, pertanto, funzionale per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune.
## CAP HOLDING S.p.A.
### Attività svolta
Per il Comune di Milano la Società gestisce, per il tramite di Amiacque S.r.l., soggetta a direzione e coordinamento di CAP Holding S.p.A., l'impianto di depurazione di Peschiera Borromeo che serve anche una piccola porzione del territorio comunale di Milano.
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n.175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 citato Decreto. La Società ha per oggetto l'esercizio delle attività che concorrono a formare il servizio idrico integrato su un territorio che comprende anche una porzione di area del Comune di Milano. La partecipazione nella società CAP Holding S.p.A. permette al Comune di intervenire alle Assemblee societarie e, quindi, conoscere le strategie e le scelte che riguardano gli investimenti finalizzati al potenziamento del servizio pubblico di depurazione delle acque.
## GESAM S.r.l - GESTIONE SINISTRI ASSICURATIVI MULTIRISCHI
### Attività svolta
Attività di consulenza nel settore assicurativo per la Società Capogruppo ATM S.p.A., con esclusione dell'attività di mediazione assicurativa.
### Motivazioni della scelta
La Società svolge attività specialistica connessa, di supporto e funzionale al servizio di trasporto pubblico locale (TPL) facente capo al Gruppo ATM S.p.A. La partecipazione alla Società GESAM S.r.l. per il tramite di ATM S.p.A. risulta, quindi, funzionale e necessaria fino alla scadenza del vigente contratto di TPL del Comune di Milano, quando potranno essere svolte nuove valutazioni alla luce della futura riassegnazione del servizio ai sensi di legge.
## City Link S.r.L. Smart Mobility by ATM già ATM Servizi diversificati
### Motivazioni della scelta
La Società è stata costituita per obbligo di Legge (art.8, comma 2-bis, della Legge n. 287/90 "Norme per la tutela della concorrenza e del mercato ") che imponeva socie separate tra la gestione del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e l'erogazione di servizi in mercati diversi, sia pur complementari rispetto al primo. La Società svolge, infatti, attività specialistiche connesse, complementari e di supporto al TPL facente capo al Gruppo ATM.
La partecipazione di ATM S.p.A. in CityLink s.r.l. - Smart Mobility by ATM (già ATM Servizi Diversificati S.r.l.) è, quindi, funzionale e necessaria fino alla scadenza del vigente contratto di TPL del Comune di Milano, quando potranno essere svolte nuove valutazioni alla luce della futura riassegnazione del servizio ai sensi di legge.
## NORD EST TRASPORTI S.r.l.
### Attività svolta
Gestione TPL in ambito extraurbano (ambito Città metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, e comune di Monza).
### Motivazioni della scelta
La Società di progetto rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art. 4 D.Lgs. 19 agosto 2012 n. 175, in quanto la stessa svolge servizi economici essenziali di interesse generale a rete In forza di contratto alla medesima affidato. In esito a procedura ad evidenza pubblica, con scadenza al 31 dicembre 2019, ma oggetto di proroghe nelle more del nuovo affidamento del servizio da parte dell'Agenzia di Bacino territorialmente competente, in coerenza con il quadro normativo di riferimento.
La ratio del mantenimento della partecipazione indiretta del Comune di Milano per il tramite di ATM S.p.A. è la seguente: trattasi di Società di progetto esercente un servizio economico di interesse generale essenziale a rete, costituita a seguito di aggiudicazione, per obbligo della lex specialis di gara, che come tale deve garantire la continuità del servizio essenziale fino all'individuazione del nuovo aggiudicatario e che, per contra, non può permanere oltre la cessazione dello scopo per il quale è stata costituita.
## RAIL DIAGNOSTICS S.p.A.
### Attività svolta
Progettazione, realizzazione, manutenzione e diagnostica integrata di impianti e di sistemi di controllo tranviaria. Prestazioni di servizi ausiliari al traffico e alla mobilità.
### Motivazioni della scelta
La partecipazione in Rail Diagnostics S.p.A. per il tramite di ATM S.p.A. è valutata - per la natura tecnologica specifica del servizio erogato dalla Società, non facilmente reperibile sul mercato - funzionale e necessaria fino alla scadenza del vigente contratto di TPL del Comune di Milano quando potranno essere svolte nuove valutazioni alla luce della futura riassegnazione del servizio ai sensi di legge.
## INTERNATIONAL METRO SERVICE S.r.l.
### Attività svolta
Esercizio e manutenzione sia della metropolitana che della tranvia della città di Copenaghen, tramite la società di diritto danese Metro Service A/S.
### Motivazioni della scelta
La Società di progetto rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, in quanto la stessa svolge - per il tramite della sua controllata Metro Service A/S - servizi economici di interesse generale a rete fuori dall'ambito territoriale della collettività di riferimento (gestione e manutenzione delle linee della metropolitana e della tranvia di Copenaghen), in forza di contratti (scadenza anno 2027), affidati in esito a procedure ad evidenza pubblica.
La ratio del mantenimento della partecipazione indiretta del Comune per il tramite di ATM S.p.A. è la seguente: trattasi di Società di progetto esercente un servizio economico di interesse generale a rete, costituita a seguito di aggiudicazione, per obbligo della lex specialis di gara, che come tale non può cessare prima della scadenza dei contratti alla medesima affidati e che, per contra, non può permanere oltre la cessazione dello scopo per il quale è stata costituita.
## MOVIBUS S.r.l.
### Attività svolta
Gestione TPL in ambito extraurbano (Lotto 6 della Città Metropolitana).
### Motivazioni della scelta
La Società di progetto rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art. 4 D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175, in quanto la stessa svolge servizi economici essenziali di interesse generale a rete (TPL del Lotto 6 dell'allora Provincia di Milano (ora Città Metropolitana di Milano), in forza di contratto alla medesima affidato. In esito a procedura ad evidenza pubblica, con scadenza al 31 dicembre 2020, ma oggetto di proroga nelle more del nuovo affidamento del servizio da parte dell'Agenzia di Bacino territorialmente competente, in coerenza con il quadro normativo di riferimento.
La ratio del mantenimento della partecipazione indiretta (non di controllo) del Comune per il tramite di ATM S.p.A. è la seguente: trattasi di Società di progetto esercente un servizio economico di interesse generale essenziale a rete, costituita a seguito di aggiudicazione, per obbligo della lex specialis di gara, che come tale deve garantire continuità del servizio essenziale fino all'individuazione del nuovo aggiudicatario e che, per contra, non può permanere oltre la cessazione dello scopo per il quale è stata costituita.
## METRO 5 S.p.A.
### Attività svolta
Progettazione definitiva ed esecutiva, realizzazione e gestione della Linea metropolitana n. 5 di Milano.
### Motivazioni della scelta
L'oggetto societario è riconducibile all'art. 4, comma 2, lettera c), del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. La Società è stata, infatti costituita a seguito di procedura ad evidenza pubblica a livello europeo quale società di progetto, ai sensi dell'art. 37 quinques della Legge n. 109/1994, ed è concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione della Metropolitana 5 della Città di Milano, con decorrenza dal giugno 2006.
La ratio del mantenimento della partecipazione indiretta (non di controllo) del Comune per il tramite di ATM S.p.A., è la seguente: trattasi di Società di progetto, costituita a seguito di aggiudicazione, per obbligo della lex specialis di gara ed in coerenza con impegni assunti dai componenti dell'ATI aggiudicataria non può cessare prima della scadenza del contratto alla medesima affidato e, per contra, non può permanere oltre la cessazione dello scopo per il quale è stata costituita.
## CO.MO FUN&BUS S.c.a.r.l.
### Attività svolta
Servizio di trasporto pubblico locale nell'area urbana di Como e servizi funicolare Como-Brunate
### Motivazioni della scelta
La Società rientra nella fattispecie di cui al comma 9 bis dell'art.4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 svolgendo servizi economici di interesse generale essenziali a rete fuori dall'ambito territoriale della collettività di riferimento.
La ratio del mantenimento della partecipazione indiretta (non di controllo) del Comune per il tramite di ATM S.p.A. è la seguente: trattandosi di Società di scopo funzionale alla gestione di un servizio di interesse generale essenziale a rete, costituita a seguito di aggiudicazione, per obbligo della lex specialis di gara, che come tal deve garantire la continuità del servizio essenziale fino all'individuazione del nuovo aggiudicatario e che, per contra, non può permanere oltre la cessazione dello scopo per il quale è stata costituita.
## SPV LINEA M4 S.p.a.
### Attività svolta
Costruzione (compresa la progettazione definitiva ed esecutiva) della Linea metropolitana M4 di Milano ed erogazione del relativo servizio di trasporto pubblico locale in concessione dal Comune.
### Motivazioni della scelta
Coerenza con le finalità istituzionali dell'Ente e svolgimento da parte della Società di attività rientranti nel perimetro previsto dall'art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. Non ricorrono le condizioni indicate dall'art. 20 del citato Decreto. SPV Linea M4 S.p.A. è, infatti, una società di scopo, a controllo pubblico, costituita nel 2014, a seguito di gara in ambito europeo ad evidenza pubblica, con lo scopo di provvedere, in concessione dal Comune al completamento della progettazione, alla realizzazione ed alla gestione della Linea Metropolitana 4 di Milano, infrastruttura inserita nel programma delle opere strategiche di preminente interesse nazionale, ai sensi della Legge 21 dicembre 2001 n. 443.
## METRO SERVICE A/S
### Attività svolta
Esercizio e manutenzione della metropolitana e della metrotranvia della città di Copenaghen.
### Motivazioni della scelta
La Società di diritto danese Metro Service A/S, è titolare di contratti di servizio, aggiudicati in esito a procedura ad evidenza pubblica, aventi ad oggetto l'esercizio e la manutenzione sia della metropolitana che della metrotranvia della città di Copenaghen e rientra pertanto nella fattispecie di cui all'art. 4, comma 9bis, del D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175. La ratio del mantenimento della partecipazione indiretta di 2 livello del Comune di Milano per il tramite di International Metro Service s.r.l. (GRUPPO A.T.M. S.p.A.) è la seguente: trattasi di Società di scopo funzionale alla gestione di un servizio di interesse generale a rete, costituita a seguito di aggiudicazione, per obbligo della lex specialis di gara, che non può cessare prima della scadenza degli obblighi contrattualmente assunti (anno 2027) e, per contra, non può permanere oltre la cessazione dello scopo per il quale è stata costituita.
## AIRPORT HANDLING S.p.A.
### Attività svolta
Servizi di terra aeroportuali (Handling)
### Motivazioni della scelta
La Società svolge attività strumentale all'esercizio degli aeroporti di Malpensa e Linate gestiti dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune, ed è, quindi, funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente. La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni imposte al servizio aeroportuale dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19.
## DISMA S.p.A.
### Attività svolta
Gestione di un impianto per lo stoccaggio e la distribuzione di carburante per uso aviazione all'interno dell'aeroporto di Malpensa.
### Motivazioni della scelta
La Società svolge attività strumentale all'esercizio dell'aeroporto di Malpensa gestito dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune, ed è, quindi, funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
## DUFRITAL S.p.A.
### Attività svolta
Attività di erogazione di servizi strumentali vari, nell'ambito degli aeroporti gestiti da SEA S.p.A.
### Motivazioni della scelta
La Società svolge attività strumentale all'esercizio degli aeroporti di Malpensa e Linate gestiti dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune di Milano, ed è, quindi, funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente. La perdita registrata nell'esercizio 2021 ha natura eccezionale e non strutturale, in quanto è riconducibile alle limitazioni Imposte al servizio aeroportuale dalla normativa connessa all'emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia da COVID - 19.
## MALPENSA LOGISTICA S.p.A.
### Attività svolta
Gestione e sviluppo dell'attività di logistica integrata, dell'attività intermodale; prestazioni di servizi ai vettori aerei ed agli utilizzatori del trasporto aereo di merci.
### Motivazioni della scelta
La Società svolge attività strumentale all'esercizio degli aeroporti di Malpensa gestiti dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune di Milano, ed è, quindi, funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
## S.A.C.B.O. S.p.A. Società per l'Aeroporto Civile di Bergamo-Orio al Serio
### Attività svolta
Progettazione, costruzione, gestione e sviluppo dell'Aeroporto di Bergamo - Orio al Serio.
### Motivazioni della scelta
L'attività svolta dalla Società è complementare all'esercizio degli Aeroporti gestiti dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune, e concorre insieme a questi ultimi alla costituzione di un sistema integrato aeroportuale funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
## EA PRIME S.p.A.
### Attività svolta
Gestione delle infrastrutture dedicate all'aviazione generale, esercizio del trasporto aeropubblico discontinuo ed occasionale di persone e cose, in Italia e all'estero, con aeromobili di proprietà o di terzi in esercenza.
### Motivazioni della scelta
La Società è attiva in un settore del trasporto aeropubblico gestito dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune, strettamente connesso e funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
## SEA SERVICE S.r.l.
### Attività svolta
Attività di ristorazione negli aeroporti della città di Milano.
### Motivazioni della scelta
La Società svolge un'attività di fornitura di servizi di ristorazione agli utenti degli aeroporti, connessa e complementare all'attività aeroportuale gestita dalla SEA S.p.A., società controllata dal Comune, e quindi, funzionale alle finalità di interesse generale perseguite dall'Ente.
## AMIACQUE s.r.l.
### Attività svolta
Gestione, nell'ambito del servizio idrico integrato, della Città metropolitana, con esclusione della Città di Milano, salvo per la parte del depuratore di Peschiera Borromeo che serve una piccola porzione della Città di Milano.
### Motivazioni della scelta
La Società, partecipata da CAP HOLDING S.p.A., gestisce, nell'ambito del servizio idrico integrato dell'area della città Metropolitana di Milano, l'impianto di depurazione di Peschiera Borromeo (MI), che serve una porzione dell'area della Città di Milano.
## PAVIA ACQUE s.c.a.r.l,
### Attività svolta
Gestione del servizio idrico integrato della Provincia di Pavia.
### Motivazioni della scelta
Si tratta di una partecipazione indiretta detenuta dal Comune esclusivamente per il tramite di Cap Holding S.p.A., rispetto alla quale la Società svolge attività complementare
## ZEROC S.p.A.
### Attività svolta
Gestione di rifiuti nelle fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento, per termodistruzione e/o altri metodi.
### Motivazioni della scelta
La Società svolge attività di interesse generale, complementare a quella di CAP Holding, e funzionale alla transizione verso l'economia circolare del territorio della Città Metropolitana di Milano
## Neutalia S.r.l.
### Attività svolta
Trattamento e smaltimento di altri rifiuti non pericolosi.
### Motivazioni della scelta
La Società svolge attività di interesse generale, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale degli scarti e dei rifiuti in ottica di economia circolare.
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lombardia
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public_services
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public_holdings_rationalization
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Comune di Milano (MI)
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2022-11-07
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05. AZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE
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## SEA ENERGIA S.p.A.
### Attività svolta:
Progettazione, costruzione, installazione e gestione di impianti energetici di qualsiasi tipo e natura per la produzione, l'approvvigionamento, la cessione e la vendita di energia.
### Fornire dettagli sulle motivazioni della scelta:
Limitandosi l'obbligazione del gestore aeroportuale alla fornitura di energia agli aeroporti, la cessione della partecipazione de qua consente l'adozione di un modello di business differente che non preveda anche la diretta produzione della stessa, attività che non rientra nel core business del gestore medesimo e che può, viceversa, essere fornita dal mercato a condizioni più vantaggiose, consentendo a SEA S.p.A. una maggiore focalizzazione sul proprio core business.
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
Rientrando nel piano di razionalizzazione i puntuali dati economici sui risparmi ottenuti per il tramite della gara potranno essere stimati all'esito dell'operazione di cessione
## Airport ICT Services S.r.l,
### Attività svolta:
Monitoraggio e manutenzione di sistemi informatici e supporto all'uso degli stessi
### Fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni della scelta:
La cessione della Società si inserisce nel quadro di una serie di iniziative di razionalizzazione della struttura e delle funzioni operative del Gruppo SEA, volte a recuperare efficienza, anche mediante la dismissione di talune attività non strettamente inerenti ai servizi in concessione pubblica. In particolare, l'attività svolta da Airport ICT Services S.r.l. non è specificamente e direttamente relativa all'esercizio dell'attività aeroportuale e può, viceversa, essere fornita dal mercato a condizioni più vantaggiose, consentendo a SEA S.p.A. una maggiore focalizzazione sul proprio core business.
### Indicare una stima dei risparmi attesi:
Puntualmente quantificabile ad esito della gara in base alle offerte che saranno ricevute
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lombardia
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public_services
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public_holdings_rationalization
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Comune di Brescia (BS)
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2019-12-31
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Introduzione
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In data 19 agosto 2016 è stato emanato il D.lgs. n. 175/2016 "Testo unico in materia di Società a partecipazione pubblica", così come successivamente integrato e modificato dal D.lgs. n. 100 del 16.6.2017, che detta la disciplina generale in materia di partecipazioni societarie degli organismi pubblici.
In quest'ambito l'art. 20 dispone che le amministrazioni pubbliche, entro il 31 dicembre di ciascun anno, con riferimento al 31 dicembre dell'esercizio precedente, provvedano ad un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione.
Si è provveduto quindi all'aggiornamento del precedente piano operativo, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 150 del 19/12/2019, alla luce dei criteri emanati: per ognuna delle società partecipate direttamente o indirettamente dal Comune è stata redatta una nota tecnica nella quale sono state evidenziate le motivazioni per il mantenimento o per la razionalizzazione nei termini di cui all'art. 20 del Testo unico.
Di seguito è riportato lo schema riassuntivo delle società controllate e partecipate oggetto della revisione ordinaria.
Anche in questa occasione un prospetto riassuntivo in allegato al piano evidenzia gli aspetti salienti dell'attività svolta ed in particolare riporta le determinazioni dell'Amministrazione circa la singola partecipazione.
Da ultimo va segnalato che non è stata presa in considerazione nelle attività di verifica la partecipazione detenuta in A2A spa, Società quotata alla borsa valori di Milano, alla luce delle previsioni dell'art. 26 c. 3 "Altre disposizioni transitorie" del D. Lgs. n. 175/2016 che afferma che "Le pubbliche amministrazioni possono comunque mantenere le partecipazioni in Società quotate detenute al 31 dicembre 2015".
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lombardia
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public_services
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public_holdings_rationalization
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Comune di Brescia (BS)
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2019-12-31
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BRESCIA INFRASTRUTTURE S.R.L.
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## La Società
Brescia Infrastrutture S.r.l. ha origine dalla scissione parziale proporzionale (art. 2506 bis c.1 CC) di Brescia Mobilità S.p.A. in una Società a responsabilità limitata (Società beneficiaria, di nuova costituzione, destinata a divenire Società patrimoniale) e in una Società di gestione/erogazione. Al nuovo soggetto giuridico, costituito in data 22.12.2011 ed operativo dal 1.1.2012, sono stati trasferiti la proprietà, le attività, i debiti e i crediti relativi alla realizzazione del Metrobus, nonché il diritto di proprietà o diritto di superficie o diritto di concessione dei parcheggi pubblici nel Comune di Brescia prima presenti nel patrimonio di Brescia Mobilità spa. Sono rimaste in capo a Brescia Mobilità spa tutte le attività che essa svolge a favore del Comune di Brescia in base al contratto programma, direttamente o tramite le proprie controllate, ad eccezione della realizzazione del Metrobus.
La proprietà di Brescia Infrastrutture risulta detenuta al 100% dal Comune di Brescia ed è pertanto soggetta all'attività di direzione e coordinamento del Comune di Brescia ai sensi c. 4 art. 2497 bis Codice Civile.
Il capitale sociale di Brescia Infrastrutture S.r.l. è di euro 118.000.000.
Ai sensi del proprio statuto Brescia Infrastrutture detiene la proprietà delle infrastrutture alla stessa attribuite in sede di scissione di Brescia Mobilità spa, può detenere la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali attinenti sia i servizi pubblici locali, sia le attività rese a favore del Comune di Brescia, che non configurino servizi pubblici locali. Inoltre può detenere la proprietà di fabbricati e di ogni tipologia di immobile, rete, impianto, dotazione patrimoniale. Può svolgere attività, nel campo immobiliare, di predisposizione ed esecuzione di indagini e pratiche amministrative, di ottenimento di licenze, concessioni, permessi ed utenze, di formulazione di preventivi, stime ed analisi, di conferimento di incarichi professionali. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 115 del 26.10.2020 è stata affidata direttamente a Brescia Infrastrutture, ricorrendo le previsioni normative riferite alle Società in house, mediante apposito contratto di servizio avente una durata di 10 anni, l'attività di progettazione interna in materia di lavori pubblici, ai sensi dell'art. 24 del D.lgs. n. 50 del 18 aprile 2016.
## Aggiornamento della valutazione già redatta ai sensi dell'art. 24 comma 2 del D.lgs. n.175/2016 così come modificato dal D.lgs. n. 100/2017
Relativamente a Brescia Infrastrutture S.r.l. va rilevato che trattasi di società il cui capitale è totalmente in capo al Comune di Brescia e che detiene per statuto la proprietà, le attività, i debiti e i crediti relativi alla realizzazione del Metrobus, nonché il diritto di proprietà o diritto di superficie o diritto di concessione dei parcheggi pubblici nel Comune di Brescia, prima presenti nel patrimonio di Brescia Mobilità S.p.A., oltre ad altri immobili conferiti dal Comune stesso. Anche in considerazione di questi ultimi, destinati alla vendita per finanziare opere in corso o a copertura di progetti futuri, la Società rientra nella fattispecie di cui all'art. 4 comma 3 del D.lgs. n. 175/2016 ove è espressamente prevista la possibilità di mantenere la partecipazione societaria "nel caso la Società abbia per oggetto sociale esclusivo la valorizzazione del patrimonio delle amministrazioni stesse, tramite il conferimento di beni immobili allo scopo di realizzare un investimento secondo i criteri propri di un qualsiasi operatore di mercato". Brescia Infrastrutture svolge poi secondo la modalità in house, ricorrendone le condizioni, attività di progettazione interna in materia di lavori pubblici per conto dell'Amministrazione Comunale ai sensi del nuovo D.lgs. n. 50/2016. L'affidamento dell'attività di progettazione avviene solamente qualora, per qualsiasi motivo, non sia possibile attingere all'elenco unico del personale tecnico comunale, ai sensi dell'art. 93 del D.lgs. n. 163/2006 e i dipendenti di ruolo non siano in grado di progettare o di svolgere parti di attività connesse alla progettazione ed all'esecuzione dell'opera pubblica: il Comune esercita comunque il proprio potere di vigilanza, così come definito specificatamente agli art. 5 e 9 del contratto sottoscritto con la società. La durata del contratto è decennale con scadenza novembre 2030.
Un'ulteriore considerazione va fatta relativamente al contenimento dei costi di funzionamento prevista dall'art. 1 c. 611 della Legge n. 190/2014: Brescia Infrastrutture S.r.l. ha avviato nel corso del 2014, e proseguito negli anni, un processo di contenimento dei costi di funzionamento dell'intera organizzazione. Nel 2019 in particolare sono aumentati i costi per la manutenzione straordinaria per la metropolitana, mentre sono diminuiti i costi per prestazioni di servizi ed in particolare per le spese promozionali, pubblicità e tipografiche, oltre che ad una riduzione delle spese per consulenze legali e tecniche e per servizi amministrativi e di rappresentanza.
In considerazione delle attività esercitate dalla società nei termini sopra esposti, la partecipazione risulta indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali del Comune di Brescia e viene pertanto mantenuta.
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BRESCIA MOBILITÀ S.P.A.
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## La Società
Brescia Mobilità S.p.A. operativa dal 28.12.2001, deriva dalla scissione di ASM Brescia S.p.A. con attribuzione al nuovo soggetto giuridico del ramo semafori, del ramo soste, di studi e progetti relativi alla realizzazione della metropolitana leggera automatica, del 100% di Brescia Trasporti Spa e del 96% di Sintesi Spa.
Brescia Mobilità Spa, ai sensi del proprio statuto, provvedeva al coordinamento degli aspetti normativi, finanziari e operativi dell'appalto e successiva realizzazione e messa in esercizio del Metrobus e/o di altri sistemi di trasporto innovativi; alla realizzazione e gestione di aree di sosta per autoveicoli, autosilo ed autostazioni e impianti connessi; all'attività di noleggio al pubblico di veicoli, motocicli e biciclette; alla gestione della rimozione forzata dei veicoli; al controllo delle aree di sosta, delle corsie riservate per il trasporto pubblico; alla realizzazione, manutenzione e gestione di impianti fissi e informatici e telematici connessi alla mobilità; all'impianto ed esercizio di apparati semaforici, di segnaletica stradale orizzontale, verticale e luminosa; all'attività di studio, monitoraggio e progettazione della mobilità, pubblica e privata, nelle sue diverse componenti.
La Società poteva anche, tramite Società controllate e/o collegate, svolgere attività di trasporto pubblico di persone con qualsiasi mezzo: l'esercizio dei trasporti pubblici urbani ed extraurbani, su gomma e su rotaia, di superficie e sotterranei; servizi di trasporto atipici per disabili e di altri servizi di trasporto individuale richiesti da soggetti pubblici o privati; servizi complementari di trasporto di persone, quali servizi turistici, di noleggio anche a mezzo di fuori linea e di trasporto merci, anche per conto terzi; istituzione di agenzie di turismo e viaggi; attività di officina per uso proprio e per conto terzi; gestione del magazzino e vendita di automezzi e di ricambi; attività di vendita di titoli di viaggio, promozione ed informazione circa i servizi di trasporto e le attività connesse; gestione delle aree di sosta per autoveicoli e impianti connessi; esercizio di impianti fissi di trasporto pubblico; esercizio di servizi di trasporto merci.
Con deliberazione n. 158 del 26.07.2002 il Consiglio Comunale ha approvato il contratto-programma che regola i rapporti fra il Comune e la Società relativamente ai servizi pubblici affidati poi sottoscritto dalle parti in data 16.12.2002.
L'assemblea del 30 giugno 2009, per la parte ordinaria, ha stabilito di costituire la Società OMB International a socio unico al fine di rilevare da OMB Brescia SpA in liquidazione - in concordato preventivo il ramo d'azienda per la produzione di cassonetti e auto compattatori.
Con deliberazione n. 143 del 29.7.2011 il Consiglio Comunale ha assunto determinazioni attinenti il riassetto societario di Brescia Mobilità spa, le realizzazioni e i servizi ad essa affidati. È stata approvata la scissione proporzionale, ex art. 2506 Codice Civile e seguenti, in una società a responsabilità limitata di nuova costituzione proprietaria delle infrastrutture, destinata a diventare società patrimoniale ex art. 113 c. 13 D.lgs. n. 267/2000 (Brescia Infrastrutture S.r.l.) e una società di gestione/erogazione (Brescia Mobilità, società scissa).
Con l'operazione di scissione in Brescia Infrastrutture risultano collocati tutti i cespiti che si caratterizzano per l'effettiva non sostituibilità ed assoluta integrazione con il suolo e il sottosuolo (le infrastrutture relative alla metropolitana ed i parcheggi in struttura) nonché le unità di personale strettamente necessarie al funzionamento della Società stessa. A Brescia Infrastrutture spetta il compito di completare la realizzazione dell'infrastruttura inerente la metropolitana cittadina, delle opere complementari e di altri connessi interventi incrementativi del patrimonio, nonché degli interventi incrementativi sui parcheggi in struttura. A Brescia Mobilità, Società gestionale, spetta lo svolgimento di esercizio dei servizi e delle attività assegnate nonché l'intervento incrementativo patrimoniale sui cespiti a quest'ultima assegnati in sede di scissione, relativi ai parcheggi a raso ed alle attività rese al Comune, ferma la collocazione delle Società partecipate da Brescia Mobilità in capo alla stessa Società gestionale.
Nel settembre 2013 il Consiglio Comunale ha approvato la ristrutturazione e razionalizzazione del gruppo costituito da Brescia Mobilità S.p.A. e dalle società dalla stessa controllate, che ha tra l'altro disposto la fusione per incorporazione nella capogruppo di Sintesi S.p.A..
Nel novembre 2013 il Consiglio Comunale ha approvato gli indirizzi a Brescia Mobilità S.p.A. in merito alla partecipazione detenuta dalla stessa società in OMB International s.r.l.
Il capitale sociale di Brescia Mobilità Spa è pari ad euro 52.000.000,00 detenuto per il 99,75% dal Comune di Brescia e per lo 0,25% da A2A S.p.A..
## Il gruppo Brescia Mobilità S.p.A.
Brescia Mobilità spa detiene, al 31/12/2019,
- 51% di Metro Brescia srl,
- 100% di Brescia Trasporti spa
- 100% di OMB International S.r.l. in liquidazione
- 50% di NTL Srl – Nuovi Trasporti Lombardi Srl
Brescia Trasporti Spa detiene il 5% di Trasporti Brescia Nord S.c.a r.l. NTL Srl detiene il 45% di APAM Esercizio Spa
In data 27.2.2020 con deliberazione Consiglio Comunale n. 34 è stata approvata l'autorizzazione a Brescia Mobilità dell'acquisizione della totalità delle partecipazioni detenute da AnsaldoBreda Spa, Hitachi Rail Sts Spa e Astaldi spa in Metro Brescia s.r.l.. Questa operazione rientra nelle condizioni previste all'art. 9 dell'atto di Transazione sottoscritto tra Brescia Mobilità e l'ATI in data 16 maggio 2011 ed in particolare il punto iv), che prevede che "la Newco avrà durata di 30 anni ma Brescia Mobilità, alla scadenza del settimo anno, acquisterà la partecipazione posseduta dagli altri soci che ne facessero richiesta. Il valore delle quote cedute verrà determinato sulla base del Patrimonio netto della Società risultante dall'ultimo bilancio prima della cessione."
Brescia Mobilità è così divenuta socia unica di Metro Brescia s.r.l.
## Gestione pubblici servizi
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 158 del 26 luglio 2002 è stato approvato il contratto - programma per i servizi affidati alla Società Brescia Mobilità S.p.A., con relative specifiche tecniche.
Con deliberazione in data 27.2.2013 avente ad oggetto "Organizzazione servizio pubblico Metrobus ed affidamento della relativa gestione" il Consiglio Comunale ha istituito il servizio pubblico comunale di trasporto delle persone mediante metropolitana leggera automatica, brevemente denominata Metrobus, affidandone la gestione a Brescia Mobilità spa secondo la modalità in house providing.
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 143 del 28.9.2015 è stato revisionato il contratto-programma con Brescia Mobilità, riorganizzando i servizi offerti ed articolandoli come segue:
- servizio di gestione e manutenzione della sosta su suolo pubblico e in struttura;
- servizi connessi alla gestione della circolazione stradale: gestione e manutenzione della segnaletica stradale luminosa e gestione/manutenzione della segnaletica stradale orizzontale e verticale;
- servizi connessi al controllo del traffico manutenzione delle apparecchiature per il controllo delle infrazioni al Codice della Strada (multaphot, rilevatori di velocità in sede fissa, etc.), gestione e manutenzione del sistema di controllo degli accessi ZTL, manutenzione degli impianti per il controllo del traffico e della rete per la sicurezza (centrali operative, radio e sistemi di sorveglianza e sicurezza);
- servizi di green mobility bike sharing, car sharing e city logistic.
Ad essi si aggiunge la gestione del trasporto mediante metropolitana leggera automatica, brevemente denominata Metrobus, che con delibera di Consiglio comunale del febbraio 2020 è stata prorogata fino al 31.12.2020 e comunque fino al completamento delle procedure per il nuovo affidamento del servizio di trasporto pubblico mediante Metrobus.
Con deliberazione Consiglio Comunale n. 98 del 28.9.2020 è stato inoltre affidata, mediante contratto di servizio quindicennale, la gestione degli Infopoint cittadini.
## Aggiornamento della valutazione già redatta ai sensi dell'art. 24 comma 2 del D.lgs. n.175/2016 così come modificato dal D.lgs. n. 100/2017
Con riferimento a quanto specificato nella sezione "Gestione pubblici servizi" Brescia Mobilità S.p.A. in considerazione delle attività di propria competenza, è società incaricata della gestione di pubblici servizi, nello specifico in ambito di mobilità, affidati secondo la modalità in house providing in quanto ne ricorrono le condizioni; conseguentemente la partecipazione risulta strettamente indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali comunali e viene quindi mantenuta, trattandosi di servizi di interesse generale previsti all'art. 4 c. 2 del nuovo Testo unico.
Le ragioni dell'affidamento dei servizi connessi alla mobilità ad un soggetto giuridico autonomo derivano dalla necessità individuata a suo tempo di creare un soggetto esterno all'amministrazione comunale, nella convinzione che una gestione integrata, organica e coordinata di tutte le attività connesse alla mobilità cittadina, consenta il determinarsi di importanti sinergie ed economie di gestione e consenta al Comune di concentrare l'attività sulle proprie funzioni di programmazione, coordinamento e controllo. L'affidamento dei servizi alla società ha una durata uguale a quella stabilita nello statuto della società stessa ossia fino al 31 dicembre 2100.
Per i sopracitati servizi, in quanto riconducibili ai servizi pubblici a rilevanza economica regolati dalla normativa europea, si rileva che il gestore Brescia Mobilità spa possiede tutti i requisiti previsti dall'art. 5, paragrafo 2, del regolamento CE per qualificare la gestione in house providing dei servizi pubblici locali, in quanto:
- società a partecipazione pubblica totale;
- esercizio da parte del Comune attraverso le previsioni dello statuto e del contratto di servizio del controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi;
- esercizio da parte della società della parte più importante della propria attività con il Comune (80%).
Con riferimento a Brescia Mobilità e alle società che compongono il Gruppo vanno ricordate le significative decisioni assunte al fine di ristrutturare e razionalizzare le partecipazioni eliminando diseconomie, duplicazioni e sovrapposizioni di ruoli e generando un significativo contenimento dei costi di funzionamento.
Relativamente alla partecipazione in OMB International S.r.l., nel 2016 è iniziata la procedura di liquidazione.
Un'ulteriore considerazione va fatta relativamente al contenimento dei costi di funzionamento prevista dall'art. 1 c. 611 della Legge n. 190/2014: il gruppo Brescia Mobilità ha avviato nel corso del 2014, come sopra esposto, un processo di riassetto dell'intera struttura del gruppo con l'obiettivo primario di contenerne i costi di funzionamento dell'intera struttura.
La partecipazione in Brescia Mobilità S.p.A. viene pertanto mantenuta poiché le attività esercitate rientrano nella fattispecie prevista dall'art. 4 comma 2 del D.lgs. n. 175/2016 e risultano indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Amministrazione Comunale.
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BRESCIA TRASPORTI S.P.A. (partecipazione indiretta tramite Brescia Mobilità)
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## La Società
A integrazione di quanto già specificato per la capogruppo Brescia Mobilità S.p.A., si rileva che Brescia Trasporti S.p.A. ha per oggetto l'esercizio dei servizi pubblici di trasporto in genere, e, in particolare di interesse regionale e locale così come definiti dal D.lgs. n. 422/97 e norme di legge successive.
La società è operativa dal 29 giugno 2001 in seguito allo scorporo delle attività di trasporto pubblico da ASM BRESCIA S.p.A. Dal 28 dicembre 2001 Brescia Trasporti entra a far parte del gruppo Brescia Mobilità S.p.A..
Nel dicembre 2003 Brescia Trasporti si aggiudica la gara indetta dal Comune di Brescia per la gestione del trasporto pubblico locale e, a partire dal mese di luglio 2004, gestisce i servizi di mobilità della città di Brescia e dei 14 comuni limitrofi in base al Contratto di Servizio settennale stipulato nel 2004 tra Comune di Brescia e ATI - Associazione Temporanea di Imprese, composta dal Capogruppo Brescia Trasporti S.p.A., SIA - Società Italiana Autoservizi S.p.A., AGI - Auto Guidovie Italiane S.p.A. Tale contratto è stato prorogato più volte in forza della normativa regionale che ha stabilito, nelle more dell'espletamento delle gare da parte delle nuove Agenzie di bacino (il cui termine è attualmente stabilito per il 31 dicembre 2021), la rideterminazione della scadenza dei vigenti contratti di servizio.
Il capitale sociale di Brescia Trasporti S.p.A. al 31 dicembre 2019 ammonta ad euro 11.628.000,00 ed è interamente posseduto dalla capogruppo Brescia Mobilità S.p.A..
## Aggiornamento della valutazione già redatta ai sensi dell'art. 24 comma 2 del D.lgs. n.175/2016 così come modificato dal D.lgs. n. 100/2017
Con riferimento anche a quanto già specificato nella sezione relativa a Brescia Mobilità S.p.A., in considerazione delle attività di competenza, anche Brescia Trasporti è società incaricata della gestione di pubblici servizi, nello specifico in ambito di mobilità; conseguentemente la partecipazione risulta strettamente indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali comunali e viene quindi mantenuta, trattandosi di servizi di interesse generale previsti all'art. 4 c. 2 del nuovo Testo unico.
Per Brescia Trasporti S.p.A. si sottolinea che l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale nel Comune di Brescia e nei 14 comuni limitrofi è avvenuto a seguito di procedura ad evidenza pubblica.
Nel corso del 2020 si è avuto il trasferimento della titolarità del contratto di servizio per il servizio bus dell'area urbana di Brescia dal Comune capoluogo all'Agenzia di bacino, in virtù dell'obbligo sancito dalla legge regionale n. 15 del 2019.
Un'ulteriore considerazione va fatta relativamente al contenimento dei costi di funzionamento prevista dall'art. 1 c. 611 della Legge n. 190/2014: il gruppo Brescia Mobilità ha avviato nel corso del 2014, come sopra esposto, un processo di riassetto dell'intera struttura del gruppo con l'obiettivo primario di contenerne i costi di funzionamento dell'intera struttura.
Come appena descritto, nel corso del 2016 si è proceduto, nell'ottica di razionalizzazione delle spese per il personale, al trasferimento di alcune risorse (16 dipendenti) da Brescia Mobilità S.p.A. a Brescia Trasporti S.p.A., personale che già svolgeva attività lavorative per la controllata nell'ambito dei servizi generali forniti (personale, ragioneria, acquisti). A seguito di questo trasferimento è stato rivisto il contratto di servizio tra la due società, sulla base delle attività svolte ora effettivamente dalla controllata: tutto ciò senza aggravio di costi per entrambe le società.
La partecipazione in Brescia Trasporti S.p.A. viene pertanto mantenuta poiché le attività esercitate rientrano nella fattispecie prevista dall'art. 4 comma 2 del D. Lgs. n. 175/2016 e risultano indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Amministrazione Comunale.
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METRO BRESCIA S.R.L. (partecipazione indiretta tramite Brescia Mobilità)
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## La Società
Metro Brescia S.r.l. nasce alla fine del 2011 con lo scopo di svolgere attività finalizzate alla gestione e alla manutenzione della metropolitana di Brescia. A partire dal 2013, con l'acquisizione della maggioranza societaria da parte di Brescia Mobilità (51%), Metro Brescia entra a far parte del Gruppo.
Come previsto dallo specifico contratto di servizio in essere con Brescia Mobilità, Metro Brescia svolge le seguenti attività:
- conduzione tecnica del Metrobus,
- manutenzione ordinaria e straordinaria della rete, delle strutture e degli impianti costituenti, nel loro complesso, il servizio Metrobus,
- manutenzione degli impianti di esazione, emissione e controllo dei titoli di viaggio
- pulizia delle stazioni e delle vetture,
- gestione e controllo dei titoli di viaggio,
- vigilanza all'interno della metropolitana,
- gestione amministrativa delle utenze elettriche inclusi i relativi consumi,
- stipula e mantenimento delle polizze assicurative,
- servizio clienti (call center e oggetti smarriti).
L'efficienza del servizio, misurata secondo il parametro di Service Avaibility come valore medio mensile è sempre stato superiore al 99%, superiore al target previsto dal contratto pari al 98%. Nell'ultimo anno il traffico passeggeri ha subito un incremento del 3,4% circa rispetto all'anno precedente, toccando il valore complessivo di oltre 18,7 milioni di passeggeri trasportati sulla sola linea metropolitana. Il capitale sociale di Metro Brescia S.r.l. al 31.12.2019 ammonta ad euro 4.020.408,00: Brescia Mobilità S.p.A. detiene una quota del 51% mentre il restante 49% è posseduto da Astaldi S.p.A. (24,5%), Ansaldo Sts S.p.A. (19,8%), Ansaldo Breda S.p.A. (4,7%).
In data 27.2.2020 con deliberazione Consiglio Comunale n. 34 è stata approvata l'autorizzazione a Brescia Mobilità dell'acquisizione della totalità delle partecipazioni detenute da AnsaldoBreda Spa, Hitachi Rail Sts Spa e Astaldi spa in Metro Brescia. Questa operazione rientra nelle condizioni previste all'art. 9 dell'atto di Transazione sottoscritto tra Brescia Mobilità e l'ATI in data 16 maggio 2011 ed in particolare il punto iv), che prevede che "la Newco avrà durata di 30 anni ma Brescia Mobilità, alla scadenza del settimo anno, acquisterà la partecipazione posseduta dagli altri soci che ne facessero richiesta. Il valore delle quote cedute verrà determinato sulla base del Patrimonio netto della Società risultante dall'ultimo bilancio prima della cessione." Quindi dal marzo 2020 il capitale di Metro Brescia s.r.l. è detenuto al 100% da Brescia Mobilità spa.
## Aggiornamento della valutazione già redatta ai sensi dell'art. 24 comma 2 del D.lgs. n.175/2016 così come modificato dal D.lgs. n. 100/2017
Metro Brescia S.r.l. è società funzionale alla gestione di un pubblico servizio: ad essa compete infatti la conduzione tecnica, la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'opera pubblica metropolitana e le ulteriori attività di gestione del servizio di trasporto pubblico locale nel Comune di Brescia svolto per mezzo della metropolitana leggera. Trova la propria legittimazione ed è necessitata da quanto previsto nell'Atto di Transazione, sottoscritto tra l'ATI Costruttrice dell'infrastruttura e Brescia Mobilità
S.p.A. in data 16.05.2011, sulla cui base le originarie attività di competenza dell'ATI Costruttrice inerenti alla conduzione tecnica biennale e alla manutenzione ordinaria e straordinaria settennale, affidate con il Contratto di Appalto del 18.04.2003, all'esito di una procedura di gara mediante appalto concorso, sono state incardinate in capo a Metro Brescia Società a Responsabilità Limitata oltre che in successivi, conseguenti atti. Alla Società partecipano per il 49% i Soci Privati costituenti l'originaria ATI Costruttrice, legittimati a mantenere la partecipazione in tale Società per lo svolgimento delle attività originariamente affidate con gara, quantomeno fino al completamento delle stesse.
La partecipazione in Metro Brescia S.r.l. viene pertanto mantenuta poiché le attività esercitate, funzionali alla gestione dei servizi pubblici affidati a Brescia Mobilitè S.p.A., rientrano nella fattispecie prevista dall'art. 4 comma 2 del D.lgs. n. 175/2016, e risultano indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Amministrazione Comunale.
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OMB INTERNATIONAL S.R.L. – IN LIQUIDAZIONE (partecipazione indiretta tramite Brescia Mobilità)
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## La Società
OMB International S.r.l., Società a socio unico costituita nel 2009 da Brescia Mobilità al fine di rilevare da OMB Brescia S.p.A. in concordato preventivo il ramo d'azienda per la produzione di cassonetti e auto compattatori, ha per oggetto sociale le lavorazioni e le costruzioni metalliche in genere e la loro commercializzazione, la commercializzazione e la costruzione di carrozzerie, cassonetti di qualunque materiale ed attrezzature da impiegarsi sciolte o con il relativo montaggio su veicoli ed autoveicoli industriali, con trasformazione e modifiche degli stessi.
Si riassumono di seguito le vicende societarie che hanno portato all'avvio di procedura di liquidazione della società.
Nel 2013 il Consiglio Comunale ha dato indicazioni al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo di individuare le migliori soluzioni per la valorizzazione di OMB International mediante la cessione dell'azienda, la massimizzazione del valore di cessione e la tutela patrimoniale e finanziaria del Comune. È stata costituita una New- Co, la Società a responsabilità limitata OMB Technology avente un oggetto sociale equivalente a quello di OMB International e un capitale sociale iniziale di euro 10.000,00, interamente versato da OMB International. Si è poi proceduto al conferimento in OMB Technology del ramo aziendale operativo di OMB International, composto da immobilizzazioni materiali e immateriali tra cui ricerca e sviluppo, marchi brevetti e licenze e dal magazzino ricambi, semilavorati e prodotti finiti, di parte del personale di OMB International S.r.l., della partecipazione nella Società controllata OMB SIHU sa e relativi debiti e crediti commerciali, di alcuni debiti e crediti analiticamente individuati, determinando un aumento di capitale in natura. Alla fine di aprile 2014 sono state cedute le quote della New-Co per una percentuale complessiva del 40% a soggetti privati, individuati tra coloro che avevano formulato offerta nell'ambito del confronto concorrenziale effettuato; in data 24 novembre 2015 si è proceduto alla stipula di un atto preliminare di cessione delle quote societarie residue di OMB Technology S.r.l. (60%), al quale ha fatto seguito, in data 28 gennaio 2016, la stipula dell'atto definitivo di cessione.
A OMB International sono rimasti in capo i restanti rapporti giuridici, debiti e crediti, e questa Società si occuperà di gestire il rientro dei crediti e il pagamento dei debiti ante conferimento e quelli successivi al conferimento limitatamente a garanzie contrattuali sottoscritte con i clienti o derivanti da completamento di ordini in corso di esecuzione alla data del conferimento.
In considerazione delle previsioni del Decreto n. 175/2016 che non avrebbero consentito la continuità aziendale, rilevando nella messa in liquidazione della società la modalità che avrebbe assicurato piena trasparenza dei possibili costi aggiuntivi che avrebbero determinato svalutazioni della partecipazione nel bilancio di Brescia Mobilità, con atto del 27.10.2016, l'Assemblea straordinaria di OMB International S.r.l. ha quindi deliberato la messa in liquidazione della Società e la nomina del Liquidatore che ha assunto le proprie funzioni in data 3 novembre 2016.
Il capitale sociale di OMB International S.r.l. al 31.12.2019 ammonta ad euro 100.000,00 interamente posseduto da Brescia Mobilità S.p.A..
## Aggiornamento della valutazione già redatta ai sensi dell'art. 24 comma 2 del D.lgs. n.175/2016 così come modificato dal D.lgs. n. 100/2017
Il liquidatore sta procedendo con la liquidazione della società e con la gestione dei contenziosi sorti in merito alla gestione dei debiti e dei crediti.
Nel corso dell'anno 2019 la procedura di liquidazione societaria è ordinariamente proseguita, sia sul fronte delle entrate, con l'incasso dei crediti residui per circa 1,42 ml di €, sia su quello del rimborso di debiti commerciali e finanziari (questi ultimi verso Brescia Mobilità) per circa 2,5 ml di €, con le ordinarie uscite per i costi necessari per la procedura liquidatoria della Società, non più produttiva dal 2014.
I debiti commerciali e finanziari verso la Controllante si sono ridotti nel corso del 2019 complessivamente per oltre 1,5 ml di € circa.
Relativamente a OMB International S.r.l. va rilevato che trattasi di società che svolgeva una tipica attività di produzione di beni e servizi, non riconducibile ad alcuna attività indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'Amministrazione Comunale. Si è pertanto provveduto ad avviare la procedura di liquidazione della società nei termini sopra esposti che prosegue.
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NUOVI TRASPORTI LOMBARDI - NTL (partecipazione indiretta tramite Brescia Mobilità)
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## La Società
Nuovi Trasporti Lombardi si è costituita nel 2008 tra Azienda Trasporti Milanesi spa, ATB Mobilità Spa e Brescia Trasporti spa, con oggetto sociale la gestione di servizi di trasporto di persone, cose ed informazioni, con le connesse attività di programmazione ed organizzazione operativa, nonché dei servizi annessi e connessi all'attività di trasporto ed alla mobilità in genere. In data 7 settembre 2012 Azienda Trasporti Milanesi Spa che deteneva il 74,5% della partecipazione ha trasferito il totale della sua partecipazione a ATB Mobilità Spa e a Brescia Trasporti Spa che hanno acquisito una quota del 50% ciascuna.
In data 2.5.2018 Brescia Trasporti Spa ha ceduto la sua partecipazione a Brescia Mobilità Spa, a seguito di Accordo Quadro sottoscritto il 14.12.2017 tra ATB Spa, FNM Spa e Brescia Mobilità Spa, il quale al punto 3.1 ha previsto che "Brescia Mobilità Spa... si impegna ad acquisire da Brescia Trasporti la quota di partecipazione da quest'ultima detenuta in NTL, corrispondente al 50% del capitale sociale della medesima società".
Il capitale sociale di NTL al 31.12.2019 ammonta ad euro 2.500.000,00 posseduto al 50% da Brescia Mobilità S.p.A. e al 50% da ATB Azienda Trasporti Bergamo S.p.A.
## Aggiornamento della valutazione già redatta ai sensi dell'art. 24 comma 2 del D.lgs. n.175/2016 così come modificato dal D.lgs. n. 100/2017
NTL Spa detiene una partecipazione del 45% in APAM Esercizio Spa, società che gestisce il trasporto pubblico locale nella provincia di Mantova; non svolge direttamente attività di trasporto pubblico locale, ma si occupa della gestione delle sue partecipazioni. Si ritiene comunque importante mantenere tale partecipazione alla luce dei possibili sviluppi in ambito di trasporto pubblico a livello regionale e sovra provinciale, al fine di avere già a disposizione uno strumento che possa gestire, secondo nuove modalità che saranno definite dal legislatore, l'importante servizio di carattere generale che è quello del trasporto pubblico.
Relativamente a Nuova Trasporti Lombardi Spa, si rileva che la società gestisce solo la partecipazione in APAM Esercizio Spa, di cui detiene il 45%, in quanto FNM ha comunicato di non voler più dare seguito all'accordo siglato con i soci di NTL Spa. Svolgendo un'attività ritenuta importante per gli enti locali, e rientrante nelle previsioni dell'art. 4, comma 5, si ritiene di mantenere tale partecipazione.
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Comune di Brescia (BS)
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CENTRALE DEL LATTE DI BRESCIA S.P.A.
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## La Società
La Centrale del Latte di Brescia venne costituita nel 1931 e gestita "in economia" dal Comune sino al 1995.
Nel 1995 è stata costituita, ai sensi dell'art. 22 lett. e) della legge n. 142/1990, una Società per azioni per la gestione delle attività esercitate dalla centrale comunale del latte. Contestualmente alla costituzione è stata stipulata una convenzione fra la Società ed il Comune di Brescia per la gestione della Centrale comunale del latte. Ulteriore operazione è avvenuta nel corso dell'anno 2001 quando il Comune ha disposto il conferimento e la cessione alla stessa società dei beni già costituenti il complesso aziendale della centrale comunale del latte ad eccezione degli immobili che rimanevano di proprietà del Comune e che venivano concessi in locazione alla società per trent'anni; nel settembre 2006 il Consiglio Comunale ha poi approvato l'alienazione del complesso immobiliare di cui sopra alla Società al prezzo di euro 10.350.000,00.
La Società ha dimostrato negli anni un notevole dinamismo proponendo con successo, accanto a latte e derivati, prodotti-servizio che hanno goduto da subito del favore del pubblico e salvaguardato la posizione sul mercato del marchio aziendale, ben radicato sul territorio e percepito dai consumatori locali come garanzia di freschezza e buona qualità. Punti di forza sono la grande attenzione che viene riservata al costante adeguamento tecnico e tecnologico degli impianti e processi e la scelta di privilegiare la raccolta di latte crudo in provincia di Brescia, più onerosa ma funzionale alle politiche di qualità e controllo perseguite e confermate dalle normative emanate in materia di tracciabilità del prodotto. Nell'ambito delle politiche comunali la Società riveste la fondamentale valenza di presidio nell'ambito sanitario e del controllo degli alimenti; in ossequio alle direttive comunali si rileva che l'Alta Qualità, intesa come insieme di rigorosi controlli qualitativi, è un concetto che è stato esteso dalla Centrale del Latte di Brescia S.p.A. a tutte le attività dell'azienda, ad ogni prodotto ma anche ad ogni fase della sua lavorazione. Da diversi anni la Centrale collabora con le Università per lo sviluppo di progetti di ricerca accollandosene gli oneri.
Nel 2014 il Comune di Brescia ha alienato mediante procedura ad evidenza pubblica il 44% delle quote, in quindici lotti, detenute in Centrale del Latte. Nel 2016 è stato alienato un ulteriore 1% delle quote, suddivise in 200 lotti.
Alla data del 31.12.2019 la compagine societaria di Centrale del Latte di Brescia S.p.A. vede, accanto al Comune in maggioranza, la presenza delle cooperative di produttori, degli industriali del settore e dei dipendenti quali azionisti:
- Comune di Brescia
- Iniziative Alimentari S.r.l
- Cooperativa Produttori Latte Indenne della Provincia di Brescia
- Agrilatte Società Cooperativa Agricola
- Latte Brescia Società Cooperativa Agricola
- Filiera Latte Brescia S.r.l.
- Nuova Emilgrana S.r.l.
- Consorzio Bacino Imbrifero di Valle Camonica (Bim)
Dipendenti, ex dipendenti e collaboratori (agenti e autotrasportatori in servizio o cessati)
## Aggiornamento della valutazione già redatta ai sensi dell'art. 24 comma 2 del D.lgs. n.175/2016 così come modificato dal D.lgs. n. 100/2017
Si è detto sopra del ruolo rivestito da Centrale del Latte di Brescia S.p.A. nell'ambito delle politiche comunali quale presidio sanitario e di controllo degli alimenti.
Il 31 ottobre 2017, a seguito di specifica richiesta avanzata dal Sindaco di Brescia in data 29 agosto 2017 ai sensi dell'art. 4 D.lgs. n. 175/2016 c. 9, è stato emanato uno specifico decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale è stata disposta la totale esclusione dall'applicazione delle disposizioni dell'articolo 4 dello stesso Decreto legislativo a Centrale del Latte di Brescia, in considerazione dell'importanza che tale società riveste quale presidio sanitario degli alimenti e della relativa filiera produttiva.
La legge n. 119 del 1° ottobre 2019 ha poi modificato il D.lgs. 175/2016, aggiungendo all'art. 4 il comma 9-quater, che così recita: "Le disposizioni del presente articolo non si applicano alla costituzione né all'acquisizione o al mantenimento di partecipazioni, da parte delle amministrazioni pubbliche, in società aventi per oggetto sociale prevalente la produzione, il trattamento, la lavorazione e l'immissione in commercio del latte, comunque trattato, e dei prodotti lattiero-caseari".
Un'ulteriore considerazione va fatta relativamente al contenimento dei costi di funzionamento prevista dall'art. 1 c. 611 della Legge 190/2014: si rileva in particolare che il contenimento dei costi di funzionamento deve essere analizzato rispetto all'incremento del valore della produzione, data la tipicità dei prodotti offerti, ove il prezzo delle materie prime è definito da specifiche norme. Infatti nel 2019 a fronte di una riduzione delle spese del personale si sono registrati maggiori costi nell'acquisto di materie prime, rispetto all'incremento registrato nel valore della produzione.
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lombardia
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Comune di Brescia (BS)
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2019-12-31
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CENTRO SPORTIVO SAN FILIPPO S.P.A.
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## La Società
La società ha per oggetto la realizzazione di impianti sportivi e la loro gestione anche attraverso l'affitto, il comodato, l'acquisto e la vendita degli stessi. Promuove senza scopo di lucro ogni attività sportiva ed ogni attività volta a sviluppare in modo educativo la pratica dello sport incentivando la fruizione degli impianti da parte della collettività.
Nel maggio 2005 il Comune ha deliberato l'affidamento alla società della gestione di diciotto impianti sportivi comunali per la durata di venti anni. Gli elementi di vantaggio individuati in questa nuova modalità gestionale sono la massima autonomia e rapidità, i criteri di managerialità della gestione operativa con miglioramento dei precedenti standard di offerta del servizio, le economie di scala, in quanto la Società, già gestore delle strutture del palazzetto di via Bazoli, può occuparsi delle altre strutture con un know how consolidato ed elevato sfruttamento di sinergie di integrazione operativa.
Il 27 maggio 2005 fra il Comune di Brescia e la società è stato stipulato il Contratto di Servizio che detta le modalità di svolgimento dell'attività di gestione degli impianti affidati e fissa gli obblighi reciproci tra il Comune e la società.
Al 31 dicembre 2019 il capitale sociale di euro 6.669.109 è interamente versato e l'intero pacchetto è detenuto dal Comune di Brescia.
## Gestione pubblici servizi
Come sopra ricordato il Consiglio Comunale, con delibera n. 91 del 23.5.2005, ha affidato la gestione di 18 impianti sportivi comunali al Centro Sportivo S. Filippo S.p.A., a decorrere dal 1° giugno 2005 e per la durata di vent'anni. Con successive delibere della Giunta Comunale sono stati affidati alla gestione del Centro Sportivo San Filippo S.p.A. ulteriori impianti: al 31 dicembre 2019 ne risultano in gestione 40.
Oltre a questi di proprietà del Comune, vengono affidati ogni anno anche gli impianti sportivi scolastici degli Istituti di Secondo grado di proprietà della Provincia, che vengono utilizzati per attività sportive extra scolastiche nei periodi di mancato utilizzo da parte delle Direzioni Didattiche. Si tratta di 20 impianti sportivi che la Provincia affida al Comune e che quest'ultimo riaffida alla Società Centro sportivo S. Filippo spa. Inoltre la società si occupa anche di interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione, che vengono interamente finanziati dal Comune, nell'ambito della sua programmazione delle opere pubbliche.
## Aggiornamento della valutazione già redatta ai sensi dell'art. 24 comma 2 del D.lgs. n.175/2016 così come modificato dal D.lgs. n. 100/2017
Centro Sportivo San Filippo, in considerazione delle attività di competenza, è società incaricata della gestione di pubblici servizi, nello specifico di impianti sportivi comunali affidati secondo la modalità in house providing in quanto ne ricorrono le condizioni. Conseguentemente la partecipazione risulta strettamente indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali comunali e viene quindi mantenuta. Si tratta di servizi di interesse generale previsti all'art. 4 c. 2 del nuovo Testo unico.
Le ragioni dell'affidamento degli impianti sportivi alla società risiedono negli elementi di vantaggio di tale gestione rispetto alla gestione in economia ossia:
- massima autonomia gestionale e rapidità decisionale;
- criteri di managerialità della gestione operativa con miglioramento degli standard di offerta del servizio;
- economie di scala nel senso che la società gestiva il palazzetto di via Bazoli quindi possedeva un know how già consolidato;
- snellezza operativa;
- elevato sfruttamento di sinergie di integrazione operativa.
In considerazione del fatto che la società è a totale controllo comunale, il Comune ha mantenuto la funzione di controllo e di sorveglianza sulla gestione degli impianti e sulle politiche tariffarie attuate.
Relativamente al contenimento dei costi di funzionamento previsto dall'art. 1 c. 611 della Legge n. 190/2014, Centro Sportivo San Filippo è da sempre attenta ad una riduzione dei costi, anche grazie ad interventi manutentivi programmati che permettono una maggiore efficienza ed economicità degli impianti. I maggiori costi di produzione registrati nel 2019 (+6,83% rispetto al 2018) sono dovuti ad un aumento delle spese di personale e di servizi in quanto sono stati affidati nuovi impianti ed è necessario potenziare la struttura amministrativa per la gestione degli stessi.
La partecipazione detenuta in Centro Sportivo San Filippo S.p.A. viene mantenuta poiché le attività esercite rientrano nella fattispecie prevista dall'art. 4 c. 2 del D.lgs. n. 175/2016 e risultano indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Amministrazione Comunale.
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