Search is not available for this dataset
_id
stringlengths 15
24
| url
stringlengths 31
268
| title
stringlengths 1
199
| text
stringlengths 100
110k
|
---|---|---|---|
20231101.it_4091460_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Fiat%20665NM%20protetto
|
Fiat 665NM protetto
|
Il mezzo, resistente solo al fuoco delle armi leggere, si rivelò soddisfacente per le funzioni di polizia nei territori occupati.
|
20231101.it_4091460_3
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Fiat%20665NM%20protetto
|
Fiat 665NM protetto
|
Il mezzo è basato sull'autocarro pesante Fiat 665 diesel, versione a trazione integrale del Fiat 666. La meccanica resta pressoché invariata, mentre le modifiche riguardano la corazzatura con lastre d'acciaio da 7,5 mm di spessore, che garantivano la protezione contro il fuoco delle armi leggere. La cabina è completamente blindata, con portelli blindati a protezione del radiatore ed il parabrezza sostituito da scudature con feritoie, ed ospita il conduttore ed il capomezzo. Vano di combattimento posteriore conserva le sponde in legno del cassone dell'autocarro, che vengono blindate internamente, mentre la parte superiore è costituita da lamiere inclinate internamente e munite di otto feritoie per lato e due sul retro. Il cielo del vano di combattimento è aperto e vi si accede tramite una scaletta posteriore. Il vano può ospitare 20 militari, seduti su due panche disposte lungo le fiancate del cassone. La protezione si estendeva anche al serbatoio del carburante.
|
20231101.it_4091460_4
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Fiat%20665NM%20protetto
|
Fiat 665NM protetto
|
Oltre all'armamento individuale dei fanti, utilizzabile dalle feritoie, generalmente ogni mezzo era dotato di un fucile mitragliatore Breda Mod. 30.
|
20231101.it_4091460_5
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Fiat%20665NM%20protetto
|
Fiat 665NM protetto
|
Gli Autoveicoli tattici e logistici del Regio Esercito Italiano fino al 1943, vol. II, Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, Nicola Pignato e Filippo Cappellano, 2005.
|
20231101.it_4091467_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro%20Von%20Mayer
|
Alessandro Von Mayer
|
Figlio di un colonnello zarista d'origine estone che si era trasferito a Sanremo dopo la rivoluzione russa. Conosceva la lingua inglese, francese, tedesca, russa, spagnola ed estone.
|
20231101.it_4091467_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro%20Von%20Mayer
|
Alessandro Von Mayer
|
Cresciuto nella Sanremese, esordisce con il sodalizio matuziano a 17 anni, nell'incontro vinto 3-0 contro l'Albenga. Militò con i biancoazzurri sino al 1943, di cui l'ultimo in prestito dalla Juventus, che lo aveva acquistato.
|
20231101.it_4091467_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro%20Von%20Mayer
|
Alessandro Von Mayer
|
Nel 1944 fu prestato al Liguria, sodalizio con cui disputò il Campionato di guerra dell'Alta Italia, ottenendo il 4º posto del Campionato I Zona Piemonte-Liguria.
|
20231101.it_4091467_3
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro%20Von%20Mayer
|
Alessandro Von Mayer
|
Terminata la guerra tornò alla Juventus, club con cui non esordì mai in prima squadra, anche a causa di un lungo infortunio.
|
20231101.it_4091467_4
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro%20Von%20Mayer
|
Alessandro Von Mayer
|
Nel gennaio 1948 passò al , sodalizio con cui ottiene la promozione in massima serie al termine della Serie B 1947-1948.
|
20231101.it_4091467_5
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro%20Von%20Mayer
|
Alessandro Von Mayer
|
Iniziò la carriera di allenatore con la Sanremese nella stagione 1956-1957, rivestendo il duplice ruolo di allenatore/giocatore. La prima esperienza sulla panchina matuziana terminerà nel 1959, per farvi ritorno nella stagione 1976-1977. In seguito allenerà il Sanremo '80 ed i Carlin's Boys.
|
20231101.it_4091469_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/The%20Bully%20of%20Bingo%20Gulch
|
The Bully of Bingo Gulch
|
The Bully of Bingo Gulch è un cortometraggio muto del 1911 diretto da Otis Thayer (con il nome Otis B. Thayer). Il film, un western a un rullo, ha tra gli interpreti anche il celebre Tom Mix, stella dei cow boy dello schermo, e il suo altrettanto famoso cavallo Old Blue.
|
20231101.it_4091469_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/The%20Bully%20of%20Bingo%20Gulch
|
The Bully of Bingo Gulch
|
Distribuito dalla General Film Company, il film - un cortometraggio in una bobina - uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 26 dicembre 1911.
|
20231101.it_4091469_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/The%20Bully%20of%20Bingo%20Gulch
|
The Bully of Bingo Gulch
|
Una copia della pellicola in 16 mm è conservata negli archivi dell'International Museum of Photography and Film at George Eastman House di Rochester.
|
20231101.it_4091471_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Gli%20artigli%20dello%20squartatore
|
Gli artigli dello squartatore
|
Narra di una ragazza che, scioccata dall'omicidio della madre da parte del padre Jack lo squartatore, continua a portare avanti gli omicidi del famigerato serial killer londinese.
|
20231101.it_4091476_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Warren%20Kole
|
Warren Kole
|
È noto soprattutto per il ruolo del detective del LAPD Wes Mitchell nella serie televisiva Common Law, trasmessa nel 2012 sul canale USA Network.
|
20231101.it_4091476_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Warren%20Kole
|
Warren Kole
|
Inoltre ha partecipato alla terza stagione di Person of Interest, dove interpreta Ian Murphy, un investitore di successo. Partecipa anche nel ruolo dell'agente speciale David Siegel alla serie White Collar.
|
20231101.it_4091476_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Warren%20Kole
|
Warren Kole
|
Nel mondo dei videogiochi partecipa come doppiatore nel ruolo di Rafe Adler nel videogioco Uncharted 4: Fine di un ladro e in quello di Philip Graves in Call of Duty: Modern Warfare II, per il quale presta volto e voce.
|
20231101.it_4091476_3
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Warren%20Kole
|
Warren Kole
|
Kole è nato a San Antonio, nel Texas, e ha trascorso gran parte della sua infanzia nella zona di Washington. Ha studiato recitazione all'Università di Boston nel Massachusetts, dove ha iniziato la sua carriera recitando in produzioni teatrali locali.
|
20231101.it_4091476_4
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Warren%20Kole
|
Warren Kole
|
Kole ha fatto il suo debutto nel mondo del cinema nel film Una canzone per Bobby Long, recitando accanto a John Travolta, Scarlett Johansson e Gabriel Macht. Inoltre ha interpretato la parte di Addley Koffin, di fianco a Rebecca De Mornay e Jaime King, nel thriller indipendente Mother's Day, ed è apparso nel blockbuster del 2012 The Avengers.
|
20231101.it_4091476_5
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Warren%20Kole
|
Warren Kole
|
Prima di entrare nel cast principale di Common Law nel 2012, Kole ha interpretato personaggi ricorrenti in serie televisive del canale Fox come The Chicago Code, 24 e Mental. Inoltre ha interpretato il ruolo di Robert Wheeler nella miniserie televisiva in sei puntate Into the West, prodotta da Steven Spielberg e Dreamworks. Nel 2006 ha recitato nell'episodio Strada per la morte della serie antologica Masters of Horror.
|
20231101.it_4091492_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Colin%20Minihan
|
Colin Minihan
|
Nasce a Port McNeill, una cittadina del Canada a nord di Vancouver Island, dove vive fino a 18 anni. A 19 anni vince il Willy Mitchell Class, mentre nel 2009 vince il premio Regista dell'anno.
|
20231101.it_4091492_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Colin%20Minihan
|
Colin Minihan
|
Nel 1999 conosce Stuart Ortiz su un forum di un sito web che parlava di cinema. Così si uniscono per formare il duo regista The Vicious Brothers.
|
20231101.it_4091492_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Colin%20Minihan
|
Colin Minihan
|
Scrive molti lungometraggi horror con Ortiz, e così nel 2011 arriva il primo film da registi, appunto horror, ESP - Fenomeni paranormali (Grave Encounters), dirigendolo, sceneggiandolo, assieme a Ortiz, e montandolo.
|
20231101.it_4091502_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Isole%20d%27Italia%20per%20popolazione
|
Isole d'Italia per popolazione
|
La seguente lista di Isole italiane per popolazione elenca le isole della Repubblica Italiana in ordine demografico. Delle circa 800 isole che circondano la penisola italiana ne sono abitate 77.
|
20231101.it_4091502_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Isole%20d%27Italia%20per%20popolazione
|
Isole d'Italia per popolazione
|
La popolazione delle isole italiane, senza includere la Sardegna e la Sicilia, raggiunge poco meno di 400.000 abitanti. Le due isole maggiori hanno insieme circa 6.600.000 abitanti.
|
20231101.it_4091502_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Isole%20d%27Italia%20per%20popolazione
|
Isole d'Italia per popolazione
|
L'intera popolazione delle isole italiane è quindi di circa 7 milioni di abitanti, vale a dire il 12% della popolazione italiana.
|
20231101.it_4091505_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Emotivismo
|
Emotivismo
|
L'emotivismo è il complesso delle teorie etiche che, nel XX secolo, soprattutto presso i filosofi anglosassoni, sostengono che i giudizi morali non hanno un valore cognitivo, ma che le emozioni e i sentimenti che li accompagnano determinino un incentivo condizionante ad agire moralmente.
|
20231101.it_4091505_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Emotivismo
|
Emotivismo
|
Motivi emotivisti sono stati precedentemente identificati in Thomas Hobbes che sosteneva l'imperatività del linguaggio alla base del bene e del male come espressione di passioni: «Il linguaggio del desiderio e dell'avversione è imperativo, come fa questo, astieniti da quello» e che vedeva nella passioni la forza della legge:
|
20231101.it_4091505_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Emotivismo
|
Emotivismo
|
L'emotivismo è stato visto anche nell'etica di David Hume, dove i giudizi morali esprimono un sentimento attivo . Da qui nasceva l'accusa di Immanuel Kant di psicologismo a questa concezione. Per il filosofo tedesco infatti la morale era irriducibile al sentimento, che non avrebbe mai potuto essere confuso con la moralità. Per lui il sentimento è qualcosa di impulsivo, debole, incostante, su cui la morale non può fare affidamento: «una certa dolcezza d'animo che passa facilmente in un caldo senso di pietà, è cosa bella ed amabile, perché rivela una certa partecipazione alle vicende altrui [...] ma questo sentimento bonario è debole e cieco.»
|
20231101.it_4091505_3
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Emotivismo
|
Emotivismo
|
L'etica emotivista è ricomparsa nella filosofia contemporanea in quei filosofi che, rifacendosi al principio di verificazione del positivismo logico, sostengono che non si possano attribuire valori di vero o falso ai giudizi morali in quanto questi non possono essere verificati sul piano empirico.
|
20231101.it_4091505_4
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Emotivismo
|
Emotivismo
|
Questa concezione è propria di Alfred Jules Ayer, che sostiene che se i giudizi morali si accompagnano a condizioni emotive soggettive diventa difficile stabilire ciò che è bene e ciò che non lo è sulla base di argomenti razionali.
|
20231101.it_4091505_5
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Emotivismo
|
Emotivismo
|
Anche per Charles Leslie Stevenson i giudizi morali devono essere ricondotti a cause emotive personali ma, più che nei sentimenti, la morale trova la sua origine nella sfera psicologica e i contrastanti atteggiamenti morali possono spiegarsi come quelli che si verificano nell'ambito del gusto.
|
20231101.it_4091505_6
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Emotivismo
|
Emotivismo
|
Pur influenzato dalle teorie emotiviste dei due autori citati, Richard Mervyn Hare, rifacendosi anche a Kant, sostiene nella sua teoria morale, da lui chiamata del "prescrittivismo universale", la necessità di un preciso linguaggio morale nella definizione dei giudizi morali che devono essere sottoposti alle leggi della logica:
|
20231101.it_4091509_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Tim%20Tetreault
|
Tim Tetreault
|
In Coppa del Mondo esordì l'11 gennaio 1992 a Breitenwang (15°) e ottenne l'unico podio l'8 marzo 1997 a Lahti (3°).
|
20231101.it_4091509_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Tim%20Tetreault
|
Tim Tetreault
|
In carriera prese parte a tre edizioni dei Giochi olimpici invernali, (40° nell'individuale, 8° nella gara a squadre), (30° nell'individuale) e (36° nell'individuale, 10° nella gara a squadre), e a due dei Campionati mondiali (4° nella gara a squadre a Thunder Bay 1997 il miglior risultato).
|
20231101.it_4091513_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Paul-Matthieu%20de%20La%20Foata
|
Paul-Matthieu de La Foata
|
Paul-Matthieu de La Foata nacque nel 1817 a Azilone-Ampaza, nella pieve d'Ornano, in Corsica. Studiò in un piccolo seminario di Ajaccio e nel 1843 venne ordinato prete. Nello stesso anno diventò professore e insegnò a Bocognano dal 1843 al 1855, a Corte nel 1855 e per poi ritornare ad Ajaccio. Nel 1876 diventa vicario della diocesi di Ajaccio e l'anno seguente ne diventa vescovo, subentrando al defunto François-André-Xavier de Gaffory.
|
20231101.it_4091513_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Paul-Matthieu%20de%20La%20Foata
|
Paul-Matthieu de La Foata
|
Era poliglotta e conosceva quattro lingue (francese, italiano, latino e corso). Nella lingua natale compose molte poesie utilizzando il corso nella variante della pieve d'Ornano. Le composizione realizzate dal 1856 al 1877 vennero riunite nel libro Poesie Giocose, in lingua vernacula di a pieve d'Ornanu.
|
20231101.it_4091513_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Paul-Matthieu%20de%20La%20Foata
|
Paul-Matthieu de La Foata
|
Politicamente ammirò Pasquale Paoli, apprezzando la sua lotta per l'indipendenza dell'isola, e Napoleone Bonaparte
|
20231101.it_4091520_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Echi%20di%20una%20breve%20estate
|
Echi di una breve estate
|
Echi di una breve estate (Echoes of a Summer) è un film del 1976 diretto da Don Taylor, conosciuto anche con il titolo The Last Castlee basato su Isle of children di Robert L. Joseph.
|
20231101.it_4091520_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Echi%20di%20una%20breve%20estate
|
Echi di una breve estate
|
Deirdre è una bambina di undici anni, affetta da una grave malattia cardiaca. I suoi genitori Eugene e Ruth, dopo aver consultato invano i migliori medici, decidono di trasferirsi a Mahone Bay (Canada), in aperta campagna, per far sì che Deirdre trascorra serenamente i giorni che le restano da vivere. È qui che la bambina fa la conoscenza di Philip, il suo nuovo vicino di casa che ha solo qualche anno meno di lei e che con la sua simpatia riesce ben presto a farla divertire e a distoglierla dal pensiero del proprio stato di salute: fra i due nascerà una grande amicizia. Il decorso della malattia, però, non si arresta e Deirdre, un giorno, è colpita da un violento attacco. Philip allora, con l'aiuto di Eugene e di Ruth, si adopera per organizzare un'allegra festa per il dodicesimo compleanno di Deirdre e per fare in modo che gli ultimi giorni di vita della sua amica trascorrano quanto più spensieratamente e gioiosamente possibile.
|
20231101.it_4091520_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Echi%20di%20una%20breve%20estate
|
Echi di una breve estate
|
Le riprese del film ebbero luogo a Chester Bay (Nuova Scozia, Canada) e a Montréal (Québec, Canada) tra settembre e ottobre del 1974. Per Jodie Foster fu una delle prime apparizioni sul grande schermo: nel 1974, anno in cui si svolsero le riprese del film, l'attrice aveva solo dodici anni.
|
20231101.it_4091553_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Andreas%20Hartmann
|
Andreas Hartmann
|
In carriera prese parte a due edizioni dei Giochi olimpici invernali, (28° nell'individuale, 7° nella gara a squadre) e (9° nell'individuale, 8° nella sprint), e a tre dei Campionati mondiali (8° nella gara a squadre a Val di Fiemme 2003 il miglior risultato).
|
20231101.it_4091559_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Weejay
|
Weejay
|
Weejay è un contenitore radiofonico in onda nel fine settimana su Radio Deejay, trasmesso dal 2010. Il nome deriva dall'unione delle parole "Weekend" e "deejay".
|
20231101.it_4091559_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Weejay
|
Weejay
|
In onda in diverse fasce della giornata, la trasmissione è basata sugli interventi via sms e telefono degli ascoltatori, che raccontano ai microfoni della radio il loro fine settimana, parlano delle iniziative che si tengono durante il weekend nella penisola o più semplicemente rispondono alle domande su un determinato argomento proposto dai conduttori.
|
20231101.it_4091559_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Weejay
|
Weejay
|
Era condotto inizialmente da diversi speaker della radio a rotazione, tra cui Laura Antonini nella fascia mattutina (segmento prima denominato Megajay e poi tornato al vecchio titolo nel 2011) e le coppie Federico Russo e Marisa Passera e Nicola Vitiello e Gianluca Vitiello.
|
20231101.it_4091559_3
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Weejay
|
Weejay
|
Dal 2010 la trasmissione è stata affidata, nella parte pomeridiana, a Frank, Sarah Jane, Laura Gramuglia, Marina Minetti e Andrea Molinari, che si alternavano nella lunga diretta pomeridiana. A partire dal gennaio 2012 restano in onda soltanto Frank e Sarah Jane, e nella primavera del 2012, la trasmissione è andata in onda dal Deejay Truck, camper mobile dell'emittente radiofonica, per seguire le prime fasi dei provini di X Factor 6, facendo intervenire ai microfoni gli aspiranti concorrenti del talent.
|
20231101.it_4091559_4
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Weejay
|
Weejay
|
Nel settembre 2012, con il passaggio dei conduttori a Megajay, la trasmissione non è stata riproposta, ma è ricomparsa nel palinsesto della radio il 12 gennaio 2013, con la nuova conduzione di Mauro e Andrea, sempre al sabato e alla domenica pomeriggio.
|
20231101.it_4091559_5
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Weejay
|
Weejay
|
A partire dal 9 marzo, a causa del ritorno di Marco Baldini a Radio Deejay nella fascia del mattino del weekend, Frank e Sarah Jane tornano alla conduzione della trasmissione condividendo le ore con Mauro e Andrea. Questi ultimi conducono la fascia tra le 18 e le 20 del sabato e tra le 12 e le 14 della domenica, mentre Frank e Sarah Jane si stabiliscono tra le 16 e le 18 di entrambi i giorni.
|
20231101.it_4091559_6
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Weejay
|
Weejay
|
Nel gennaio 2014 Mauro e Andrea lasciano la conduzione della trasmissione, che torna interamente nelle mani di Frank e Sarah Jane fino al luglio 2015. Dal mese di settembre, Weejay è stato sostituito in palinsesto da Megajay, condotto da Laura Antonini, mentre Frank e Sarah Jane Ranieri portano al debutto Gente della notte, programma notturno in diretta in onda dal venerdì alla domenica, dalle 22 all'1. La trasmissione è tornata in onda dalla primavera 2016, ancora una volta con Frank e Sarah Jane, sempre nel pomeriggio del weekend in luogo della trasmissione di Laura Antonini, assente per maternità.
|
20231101.it_4091571_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Sammy%20Cahn
|
Sammy Cahn
|
Scrisse canzoni per numerosi film, per musical di Broadway e per interpreti come Frank Sinatra, Billy Eckstine, Dean Martin, Doris Day e molti altri. Sapeva suonare pianoforte e violino.
|
20231101.it_4091571_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Sammy%20Cahn
|
Sammy Cahn
|
Ricevette ventisette nomination all'Oscar e lo vinse quattro volte per le canzoni Three Coins in the Fountain (apparsa nel film Tre soldi nella fontana, 1954), All The Way (in Il jolly è impazzito, 1957), High Hopes (in Un uomo da vendere, 1959) e Call Me Irresponsible (in Quella strana condizione di papà, 1963).
|
20231101.it_4091572_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/FM%20%28programma%20radiofonico%29
|
FM (programma radiofonico)
|
Condotto da Federico Russo e Marisa Passera, il titolo del programma è la sigla delle iniziali dei due conduttori. Inizialmente in onda dal lunedì al venerdì alle 20, faceva parte del cosiddetto drive time di Radio Deejay. A partire dalla stagione 2012/2013, la trasmissione è stata promossa alle 9 del mattino fino alla sua chiusura, avvenuta il 27 settembre 2013, a causa del ritorno in onda di Fabio Volo nella sua storica fascia e del passaggio dei conduttori alla trasmissione delle 20, Via Massena, insieme a Vic. Da quel momento, la trasmissione va in onda discontinuamente, nelle occasioni in cui Federico Russo e Marisa Passera conducono in coppia.
|
20231101.it_4091572_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/FM%20%28programma%20radiofonico%29
|
FM (programma radiofonico)
|
Trasmissione basata sugli interventi degli ascoltatori, si concentra prevalentemente sui resoconti della giornata che volge al termine (o, a seconda dell'orario, che sta iniziando).
|
20231101.it_4091572_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/FM%20%28programma%20radiofonico%29
|
FM (programma radiofonico)
|
La trasmissione è nata nell'estate 2009 ed originariamente andava in onda il sabato a cadenza settimanale. Dalla stagione successiva il programma è stato spostato di orario e ha cominciato ad andare in onda tutti i giorni.
|
20231101.it_4091572_3
|
https://it.wikipedia.org/wiki/FM%20%28programma%20radiofonico%29
|
FM (programma radiofonico)
|
Nell'autunno 2011 la trasmissione è andata in onda di prima mattina, alle 9, in sostituzione di Il volo del mattino. Per l'occasione, la trasmissione è stata rinominata FM - Una splendida giornata, ed è stata sostituita nel suo orario d'origine da uno spin off, AM - Una splendida giornata, condotta dai nuovi speaker Mauro Corvino e Andrea Tuzio. Nel dicembre successivo è tornato all'orario originale, cambiando orario per alcune settimane nell'aprile 2012 in sostituzione di Deejay chiama Italia e Pinocchio.
|
20231101.it_4091575_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Jule%20Styne
|
Jule Styne
|
Emigrò ancora bambino negli Stati Uniti, quando la sua famiglia vi si trasferì dal Regno Unito nel 1912.
|
20231101.it_4091575_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Jule%20Styne
|
Jule Styne
|
Fu autore di musical di successo, come Gypsy e Funny Girl. Collaborò con grandi nomi come Stephen Sondheim e Sammy Cahn.
|
20231101.it_4091590_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Le martiri di Orange sono un gruppo di trentadue religiose (una benedettina, due cistercensi, tredici sacramentine e sedici orsoline) ghigliottinate a Orange nel luglio del 1794 perché refrattarie al giuramento imposto al clero e ai religiosi dai rivoluzionari: furono beatificate da papa Pio XI nel 1925.
|
20231101.it_4091590_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Suzanne-Agathe Deloye (Maria Rosa), monaca professa dell'Ordine di San Benedetto, nata il 4 febbraio 1741 a Sérignan
|
20231101.it_4091590_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Gabrielle-Françoise-Suzanne de Gaillard de Lavaldène (Ifigenia di San Matteo), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 23 settembre 1761 a Bollène
|
20231101.it_4091590_3
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Anne Madeleine de Guilhermier (Suor Santa Melania), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 29 giugno 1733 a Bollène
|
20231101.it_4091590_4
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marguerite-Marie-Anne de Rocher (Suor degli Angeli), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 20 gennaio 1755 a Bollène
|
20231101.it_4091590_5
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Gertrude de Ripert d'Alauzier (Suor Santa Sofia), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 15 novembre 1757 a Bollène
|
20231101.it_4091590_6
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Sylvie-Agnès de Romillon (Agnese di Gesù), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 15 marzo 1750 a Bollène
|
20231101.it_4091590_7
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Rosalie-Clotilde Bes (Suor Santa Pelagia di San Giovanni Battista), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 30 giugno 1753 a La Baume-de-Transit
|
20231101.it_4091590_8
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Elisabeth Pélissier (Teotista del Santissimo Sacramento), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 15 aprile 1741 a Bollène
|
20231101.it_4091590_9
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Clotilde Blanc (Suor San Martino), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 17 gennaio 1742 a Bollène
|
20231101.it_4091590_10
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Marguerite de Barbégie d'Albrède (Suor Santa Sofia), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 18 ottobre 1740 a Saint-Laurent-de-Carnols
|
20231101.it_4091590_11
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Madeleine-Thérèse Talieu (Rosa di San Saverio), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 13 settembre 1746 a Bollène
|
20231101.it_4091590_12
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie Cluse (Marta dell'Angelo Buono), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 5 dicembre 1761 a Bouvante
|
20231101.it_4091590_13
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marguerite-Eléonore de Justamond (Maria di Sant'Enrico), monaca professa dell'Ordine Cistercense, nata il 12 gennaio 1746 a Bollène
|
20231101.it_4091590_14
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Jeanne-Marie de Romillon (Suor San Bernardo), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 12 luglio 1753 a Bollène
|
20231101.it_4091590_15
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Élisabeth Verchière (Maddalena della Madre di Dio), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 2 gennaio 1769 a Bollène
|
20231101.it_4091590_16
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Thérèse-Henriette Faurie (Maria dell'Annunciazione), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 13 febbraio 1770 a Sérignan
|
20231101.it_4091590_17
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Anne-Andrée Minutte (Suor Sant'Alessio), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 4 febbraio 1740 a Sérignan
|
20231101.it_4091590_18
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Anne Lambert (Suor San Francesco), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 17 agosto 1742 a Pierrelatte
|
20231101.it_4091590_19
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Anne Depeyre (Suor Santa Francesca), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 2 ottobre 1756 a Tulette
|
20231101.it_4091590_20
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Anastasie de Roquard (Suor San Gervaso), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 5 ottobre 1749 a Bollène
|
20231101.it_4091590_21
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marguerite-Rose de Gordon (Amata di Gesù), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 29 settembre 1733 a Mondragon
|
20231101.it_4091590_22
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marguerite-Thérèse Charansol (Maria di Gesù della Concezione del Santissimo Sacramento), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 28 febbraio 1758 a Richerenches
|
20231101.it_4091590_23
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Anne Béguin-Royal (Suor San Gioacchino), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata nel 1736 a Bouvante
|
20231101.it_4091590_24
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Anne Doux (Suor San Michele), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata l'8 aprile 1739 a Bollène
|
20231101.it_4091590_25
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Rose Laye (Suor Sant'Andrea), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 26 settembre 1728 a Bollène
|
20231101.it_4091590_26
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Dorothée-Madeleine-Julie de Justamond (Suor del Cuore di Maria), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 27 maggio 1743 a Bollène
|
20231101.it_4091590_27
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Madeleine-Francoise de Justamond (Maddalena del Santissimo Sacramento), monaca professa dell'Ordine Cistercense, nata il 26 luglio 1754 a Bollène
|
20231101.it_4091590_28
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Anne Cartier (Suor San Basilio), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 19 novembre 1733 a Livron
|
20231101.it_4091590_29
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Marguerite Bonnet (Suor Sant'Agostino), religiosa professa del monastero delle sacramentine di Bollène, nata il 18 giugno 1719 a Sérignan
|
20231101.it_4091590_30
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Madeleine de Justamond (Caterina di Gesù), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 6 settembre 1724 a Bollène
|
20231101.it_4091590_31
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Marie-Claire Du Bac (Chiara di Santa Rosalia), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 9 gennaio 1727 a Laudun
|
20231101.it_4091590_32
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Orange
|
Martiri di Orange
|
Élisabeth-Thérèse de Consolin (Suor del Cuore di Gesù), monaca professa dell'Ordine di Sant'Orsola, nata il 9 giugno 1736 a Courthézon
|
20231101.it_4091597_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Eidai%20Sangyo%20Soccer%20Club
|
Eidai Sangyo Soccer Club
|
Il club fu fondato nel 1972 per iniziativa dell'imprenditore Shigeru Fukao, proprietario di un'impresa di materiali da costruzione edile denominata Eidai Sangyo. Come responsabile dell'area tecnica fu nominato l'allenatore Hidemaro Watanabe che formò la prima rosa includendo dei giocatori provenienti dal Tokyo Gas (da cui proveniva anche Ken Okubo, a cui fu affidata la guida tecnica del club) e dal defunto Nagoya Bank, integrandola in seguito con dei giocatori brasiliani come Antonio Pelé.
|
20231101.it_4091597_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Eidai%20Sangyo%20Soccer%20Club
|
Eidai Sangyo Soccer Club
|
Iscritta in All Japan Senior Football Championship, grazie al tipo di politica tecnica adottata la squadra salì immediatamente nel massimo livello del campionato vincendo dopo due anni la regular season e i playoff interdivisionali della Japan Soccer League Division 2. Salvatosi solo dopo aver prevalso agli spareggi promozione/salvezza nella stagione d'esordio, nelle due stagioni successive l'Eidai Sangyo conseguì dei risultati di classifica medio-bassa ottenendo tuttavia dei buoni risultati nelle coppe dove raggiunse, raggiungendo la finale nella stagione 1974 della Coppa dell'Imperatore e nell'edizione 1976 della Japan Soccer League Cup.
|
20231101.it_4091597_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Eidai%20Sangyo%20Soccer%20Club
|
Eidai Sangyo Soccer Club
|
Poco prima dell'inizio della stagione 1977 la squadra, che già qualche mese prima aveva subìto una riorganizzazione societaria con il cambio di denominazione in e con l'avvicendamento di Okubo con Toshihiko Shiozawa e Sergio Echigo, interruppe la propria attività a causa degli elevati debiti derivati dai costi di gestione: i giocatori della squadra furono trasferiti nel Honda Motor, nel Toshiba e nello Yomiuri.
|
20231101.it_4091597_3
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Eidai%20Sangyo%20Soccer%20Club
|
Eidai Sangyo Soccer Club
|
I colori sociali della squadra erano il rosso e il nero (raggruppati, nelle maglie, in un motivo a strisce), mentre lo stemma era rappresentato da uno scudo bianco con strisce rosse e sormontato da una scritta "ED" di colore rosso.
|
20231101.it_4091602_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Betty%20Harte
|
Betty Harte
|
Nata in Pennsylvania nel 1882, Betty Harte iniziò a lavorare nel cinema per la Selig Polyscope. Debuttò a fianco di Hobart Bosworth nella versione 1908 di un Dr. Jekyll and Mr. Hyde diretto da Otis Turner, il primo adattamento in assoluto dell'opera di Robert Louis Stevenson.
|
20231101.it_4091602_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Betty%20Harte
|
Betty Harte
|
Nei suoi primi anni di attrice, Betty Hare fu diretta quasi esclusivamente da Turner e da Francis Boggs. Nel solo 1911, girò trentasette film. Anche se all'epoca i film erano cortometraggi a una o due bobine, si può calcolare come questi venissero prodotti a getto continuo per coprire le richieste delle sale in cui si sarebbero proiettati.
|
20231101.it_4091602_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Betty%20Harte
|
Betty Harte
|
Nella sua carriera che durò fino al 1916, l'attrice girò cento e dodici film. Fu, saltuariamente, anche sceneggiatrice, firmando in tutto quattro film.
|
20231101.it_4091604_0
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Stadio%20Giovanni%20Biazzo
|
Stadio Giovanni Biazzo
|
Lo stadio comunale Giovanni Biazzo, conosciuto come campo ENAL, è un impianto sportivo dedicato al calcio situato a Ragusa. Fu il primo campo calcistico della città.
|
20231101.it_4091604_1
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Stadio%20Giovanni%20Biazzo
|
Stadio Giovanni Biazzo
|
Costruito nel 1928, ed inaugurato con una partita fra le rappresentative di Ragusa e di Rosolini, ospitò le partite dell'Unione Sportiva Ragusa fino al 1972, anno in cui fu inaugurato l'attuale stadio Aldo Campo di contrada Selvaggio.
|
20231101.it_4091604_2
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Stadio%20Giovanni%20Biazzo
|
Stadio Giovanni Biazzo
|
La tribuna originaria dello stadio si trovava sul lato nord-est del campo ed aveva una lunghezza di circa 60m per una capienza di 800 spettatori. Demolita durante gli anni settanta fu sostituita da una struttura di modeste dimensioni sul lato sud-ovest. Negli anni novanta sul sito della vecchia tribuna è stato realizzato un campetto per calcio a cinque. Oltre alle partite di calcio il campo Enal ha ospitato gli incontri di rugby del Ragusa Padua durante i primi anni in cui la squadra ha militato nel campionato di Serie B. Nel 2009 lo stadio è stato ristrutturato ed il terreno di gioco in terra battuta è stato rimpiazzato con una superficie in erba sintetica. Costruito in quella che allora era la periferia sud della città, oggi l'impianto si ritrova al centro dell'agglomerato urbano di Ragusa e viene usato per le partite di Prima Categoria.
|