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https://it.wikipedia.org/wiki/Iniziativa%20Nazionale%20Palestinese
Iniziativa Nazionale Palestinese
Per le elezioni legislative del 2006 Iniziativa Nazionale Palestinese ha corso sotto il nome di Palestina Indipendente, candidando alcuni indipendenti e ottenendo il 2,7% che gli ha fruttato due seggi al Consiglio legislativo palestinese: Mustafa Barghuthi e Rawya Rashad Sa'id al-Shawwa.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Iniziativa%20Nazionale%20Palestinese
Iniziativa Nazionale Palestinese
Dal 2008 è osservatore presso l'Internazionale Socialista, di cui, in Palestina, fa già parte Fatah.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Guaruj%C3%A1%20Open%201983%20-%20Singolare
Guarujá Open 1983 - Singolare
Il singolare del torneo di tennis Guarujá Open 1983, facente parte della categoria Grand Prix, ha avuto come vincitore José Luis Clerc che ha battuto in finale Mats Wilander 3-6, 7-5, 6-1.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Guaruj%C3%A1%20Open%201983%20-%20Doppio
Guarujá Open 1983 - Doppio
Il doppio del torneo di tennis Guarujá Open 1983, facente parte della categoria Grand Prix, ha avuto come vincitori Tim Gullikson e Tomáš Šmíd che hanno battuto in finale Shlomo Glickstein e Van Winitsky 5-7, 7-6, 6-3.
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https://it.wikipedia.org/wiki/U.S.%20Pro%20Indoor%201983%20-%20Singolare
U.S. Pro Indoor 1983 - Singolare
Il singolare del torneo di tennis U.S. Pro Indoor 1983, facente parte della categoria Grand Prix venne disputato da 48 giocatori, 16 dei quali teste di serie. Il torneo venne vinto da John McEnroe che batté in finale Ivan Lendl 4–6, 7–6, 6–4, 6–3.
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https://it.wikipedia.org/wiki/U.S.%20Pro%20Indoor%201983%20-%20Doppio
U.S. Pro Indoor 1983 - Doppio
Il doppio del torneo di tennis U.S. Pro Indoor 1983, facente parte della categoria Grand Prix, ha avuto come vincitori Kevin Curren e Steve Denton che hanno battuto in finale Peter Fleming e John McEnroe 6-4, 7-6.
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https://it.wikipedia.org/wiki/U.S.%20Indoor%20National%20Championships%201983%20-%20Singolare
U.S. Indoor National Championships 1983 - Singolare
Il singolare del torneo di tennis U.S. Indoor National Championships 1983, facente parte della categoria Grand Prix, ha avuto come vincitore Jimmy Connors che ha battuto in finale Gene Mayer 7-5, 6-0.
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https://it.wikipedia.org/wiki/U.S.%20Indoor%20National%20Championships%201983%20-%20Doppio
U.S. Indoor National Championships 1983 - Doppio
Il doppio del torneo di tennis U.S. Indoor National Championships 1983, facente parte della categoria Grand Prix, ha avuto come vincitori Peter McNamara e Paul McNamee che hanno battuto in finale Tim Gullikson e Tom Gullikson 6-3, 5-7, 6-4.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Los%20Angeles%20Open%201983%20-%20Singolare
Los Angeles Open 1983 - Singolare
Il singolare del torneo di tennis Los Angeles Open 1983, facente parte della categoria Grand Prix, ha avuto come vincitore Gene Mayer che ha battuto in finale Johan Kriek 7-6, 6-1.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Los%20Angeles%20Open%201983%20-%20Doppio
Los Angeles Open 1983 - Doppio
Il doppio del torneo di tennis Los Angeles Open 1983, facente parte della categoria Grand Prix, ha avuto come vincitori Peter Fleming e John McEnroe che hanno battuto in finale Sandy Mayer e Ferdi Taygan 6-1, 6-2.
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https://it.wikipedia.org/wiki/ATP%20German%20Open%201983%20-%20Singolare
ATP German Open 1983 - Singolare
Il singolare del torneo di tennis ATP German Open 1983, facente parte della categoria Grand Prix, ha avuto come vincitore Yannick Noah che ha battuto in finale José Higueras 3-6, 7-5, 6-2, 6-0.
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https://it.wikipedia.org/wiki/ATP%20German%20Open%201983%20-%20Doppio
ATP German Open 1983 - Doppio
Il doppio del torneo di tennis ATP German Open 1983, facente parte della categoria Grand Prix, ha avuto come vincitori Heinz Günthardt e Balázs Taróczy che hanno battuto in finale Mark Edmondson e Brian Gottfried 7-6, 4-6, 6-4.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Psiax
Psiax
Lavorò ad Atene come ceramografo presso la bottega di Andocide, una delle più innovative per il periodo, dove si ritiene sia stata inventata la tecnica della ceramica a figure rosse; si ritiene inoltre possa essere stato allievo del Pittore di Amasis per il disegno delicato, le incisioni sottili e l'attenzione ai particolari. Il suo nome ci è giunto su due piccoli alabastra a figure rosse, in alfabeto attico.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Psiax
Psiax
Fu un artista della transizione, grande sperimentatore di tecniche che seppe padroneggiare indifferentemente e con destrezza; oltre ai vasi a figure nere, a figure rosse e bilingui ha dipinto figure nere su fondo bianco e fondo corallo e vasi decorati con la tecnica di Six, una tecnica pittorica imitativa delle figure rosse in cui il disegno non è riservato, ma ottenuto per aggiunta di colore. Le sperimentazioni non si limitavano del resto alla tecnica e al colore, ma erano rivolte anche al disegno e agli atteggiamenti umani complessi, in anticipo sui successivi maestri delle figure rosse. Come il Pittore di Andocide Psiax è ancora legato alla tradizione di Exechias soprattutto per quanto riguarda la composizione nei vasi grandi, mentre la struttura delle figure rivela l'interesse per il nuovo stile introdotto con la tecnica a figure rosse.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Psiax
Psiax
Due dei vasi firmati dal vasaio Andocide, un'anfora a collo distinto a figure nere conservata al British Museum e un'anfora bilingue al Museo archeologico nazionale di Madrid, sono stati attribuiti a Psiax su base stilistica. L'anfora di Londra (n. inv. 1980.11-29.1) presenta il corpo totalmente dipinto in nero e due piccoli disegni sul collo, con un carro visto frontalmente tra due giovani e Dioniso tra due satiri danzanti. L'uniformità e la lucentezza del corpo suggerisce la derivazione di questa tipologia decorativa da prototipi metallici; anche la posizione della firma sul labbro è una pratica prevalentemente usata nella lavorazione dei metalli. Nell'anfora bilingue di Madrid (Madrid 11008) la scena a figure nere mostra Dioniso con satiri e menadi, quella a figure rosse mostra Apollo citaredo con Leto, Artemide e Ares; la firma del ceramista Andocide è posta sul profilo del piede. Tra le numerose anfore bilingui, le anfore di tipo A del periodo di transizione dalle figure nere alle figure rosse, come quella appena descritta, formano una serie ristretta e facilmente identificabile, dove il bilinguismo era un mezzo per l'esplorazione delle possibilità espressive delle due tecniche.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
Tre morti (in russo Три смерти, Tri smerti) è un racconto di Lev Nikolaevič Tolstoj pubblicato per la prima volta nel 1859.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
Tre morti fu scritto fra il 15 e il 24 gennaio 1858. Tolstòj accenna per la prima volta a questo racconto, il cui titolo provvisorio è "Morte", nel Diario del 15 gennaio 1858; il titolo definitivo "Tre morti" compare già nel Diario del 20 gennaio. Il racconto sarà rivisto ancora il 12 giugno 1858, e pubblicato sul numero 1 del 1859 della rivista "Biblioteca per la lettura" (in russo Библиотека для чтения, Bibliotjeka dlja chtjenija). Si tratta pertanto di un racconto del primo Tolstoj.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
In autunno, presso una stazione di posta, si fermano una carrozza e un calesse: nella carrozza vi è una donna gravemente ammalata di tubercolosi, e la sua cameriera Matrëša; nel calesse, il marito della donna e il medico curante. La signora, che desidera andare in Italia nella convinzione che il clima mite debba giovare alla sua salute, si lamenta del marito il quale non l'ha ancora portata all'estero. Il medico curante dice al marito che la moglie è troppo grave perché possa affrontare un lungo viaggio e invita il marito a dimostrarsi fermo contro le pretese della moglie; il marito risponde al medico di non aver il coraggio di opporsi ai desideri della moglie, date le gravi condizioni di salute. Nella stazione di posta, in un'isba riservata ai vetturali, un vecchio postiglione sta male e sente avvicinarsi la morte; a un suo giovane collega che gli chiede in prestito gli stivali, il vecchio postiglione glieli regala purché in cambio, dopo la sua morte, il giovane metta una lapide sulla tomba.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
In primavera la donna tubercolotica muore, disperata, attorniata dai familiari e assistita da un sacerdote; un mese più tardi una cappella in pietra sarà innalzata sulla sua tomba. La fossa dove è stato sepolto il vecchio postiglione è, invece, priva di tutto. A chi lo rimprovera, il giovane che gli aveva promesso di mettere una lapide sulla sua tomba, promette che lo farà, dopo averne acquistato una in città; per il momento innalzerà sul tumulo una croce di legno. Si reca quindi nel bosco per tagliare un albero da utilizzare per costruire la croce.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
Argomento del racconto sono i modi in cui muoiono una signora borghese, un povero postiglione e un albero: lamentosa e petulante la prima, chiuso nel silenzio il secondo, nobile l'albero. Molti amici dello scrittore, fra i quali il fratello maggiore Nikolaj, la zia Aleksandrine e lo scrittore Ivan Turgenev, consigliarono senza successo a Tolstoj di eliminare la terza morte, quella dell'albero. In una lettera alla zia Aleksandrine Tolstoj spiegherà che la serenità o meno con cui si affronta la morte dipende dalla vicinanza alla natura con cui è stata vissuta la vita. La morte dell'albero è stata considerata anche una metafora dell'atteggiamento ideale di fronte alla sofferenza, soprattutto quella provocata dalla crudeltà del potere. La questione del come morire fu affrontata nuovamente da Tolstoj nel 1887 in termini simili a quelli del racconto, nel trattato Della vita ().
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
Nel suo saggio "Il personaggio e la posizione dell'autore nei confronti del personaggio nell'opera di Dostoevskij", Michail Bachtin ha contrapposto l'entità polifonica di Dostevskij a quella monologica di Tolstoj.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
Leone Tolstoj, «Tre morti». In: Tommaso Landolfi (a cura di), Narratori russi: antologia : dalle origini al sec. XX, Milano: Bompiani, 1948
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
Leone Tolstoj, «Tre morti». Giuseppe Donnini (a cura di) In: Romanzi brevi e racconti, Roma: Gherardo Casini, 1951
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
Lev Nikolaevič Tolstoj, Il prigioniero nel Caucaso; Tre morti; introduzione e traduzione di Eridano Bazzarelli, Milano: Biblioteca Universale Rizzoli, 1995, ISBN 88-17-17024-0
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
Lev Tolstòj, «Tre morti». In: Lev Tolstòj, Tutti i racconti, Vol. I; a cura di Igor Sibaldi, Coll. I Meridiani, Milano: A. Mondadori, 1991, pp. 584-99, ISBN 88-04-34454-7
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https://it.wikipedia.org/wiki/Tre%20morti
Tre morti
Lev Nikolaevič Tolstoj, La morte di Ivan Il'ic; Tre morti e altri racconti; traduzione di Tommaso Landolfi; a cura di Idolina Landolfi, Coll. Piccola biblioteca Adelphi n. 376, Milano: Adelphi, 1996
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https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico%20Toschi
Domenico Toschi
Dopo gli studi a Reggio e poi a Pavia, dove fu ospite del Collegio Castiglioni e si laureò in Diritto civile e canonico, si mise al servizio di nobili ecclesiastici, come i cardinali Cesi e Aldobrandini.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico%20Toschi
Domenico Toschi
Giurista di valore internazionale, fu consulente di molti regnanti europei e autore di diverse opere, la più importante delle quali "Practicarum conclusionum iuris", una sorta di enciclopedia del diritto dell'epoca in otto tomi scritta in latino e custodita presso l'Archivio Comunale di Castellarano, che riscosse un enorme successo in tutta Europa.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico%20Toschi
Domenico Toschi
Nel conclave del 1605 per soli tre voti non divenne papa, opportunità svanita non tanto per le accuse dei suoi tanti detrattori, quanto piuttosto per la paura che questi avevano di lui.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico%20Toschi
Domenico Toschi
Seppure impegnato in un'intensa carriera, il cardinale Toschi rimase sempre profondamente legato a Castellarano, ed era solito usare il dialetto reggiano come intercalare. Al suo paese natale lasciò molti beni e contribuì alla crescita del paese, impegnandosi per la fondazione del Monte di Pietà, per far cessare la pratica dell'usura.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cristoforo%20Colombo%20%28film%201912%29
Cristoforo Colombo (film 1912)
Cristoforo Colombo (The Coming of Columbus) è un cortometraggio muto del 1912 diretto da Colin Campbell
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cristoforo%20Colombo%20%28film%201912%29
Cristoforo Colombo (film 1912)
Distribuito dalla General Film Company, il film uscì nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti il 6 maggio 1912, in quelle italiane nel 1914.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Ryszard%20Rynkowski
Ryszard Rynkowski
Da solista, ha pubblicato una decina di album, il primo dei quali è Szczęśliwej drogi, już czas del 1991.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Ryszard%20Rynkowski
Ryszard Rynkowski
Tra i suoi brani più famosi, figurano Dziewczyny lubią brąz, Dary losu, Masz w oczach nieba dwa, ecc.
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Fudbalski Klub Čelik Nikšić
Il Čelik Nikšić, ufficialmente FK Čelik Nikšić, è una società calcistica montenegrina con sede nella città di Nikšić.
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Fudbalski Klub Čelik Nikšić
Nella stagione 2012-2013 milita in Prva crnogorska fudbalska liga, la massima divisione del calcio montenegrino.
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Fudbalski Klub Čelik Nikšić
Il soprannome del club in serbo significa "Acciaio". Lo Stadion Željezare può ospitare 2000 tifosi. I supporters del Čelik Nikšić conosciuti come FAP Mašina (FAP Machine) sono noti per il loro tifo appassionato. La rivalità più accesa è con la Sutjeska Nikšić.
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Fudbalski Klub Čelik Nikšić
Nel 2012 ha vinto per la prima volta nella sua storia sia la Coppa di Montenegro sia il Campionato di seconda divisione, conquistando la promozione in Prva crnogorska fudbalska liga.
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Martiri di Damasco
I martiri di Damasco sono un gruppo di undici tra missionari francescani e fedeli laici della Chiesa maronita uccisi dai drusi a Damasco nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1860: furono beatificati da papa Pio XI il 10 ottobre 1926.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Damasco
Martiri di Damasco
Manuel Ruiz López, sacerdote professo dell'Ordine dei frati minori, nato il 5 maggio 1804 a San Martín de Las Ollas
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Martiri di Damasco
Carmelo Bolta Bañuls, sacerdote professo dell'Ordine dei frati minori, nato il 29 marzo 1803 a Borja
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Martiri di Damasco
Engelbert Kolland, sacerdote professo dell'Ordine dei frati minori, nato il 21 settembre 1827 a Ramsau
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Martiri di Damasco
Nicanor Ascanio de Soria, sacerdote professo dell'Ordine dei frati minori, nato il 10 gennaio 1814 a Villarejo de Salvanés
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Martiri di Damasco
Nicolás María Alberca Torres, sacerdote professo dell'Ordine dei frati minori, nato il 10 settembre 1830 a Aguilar de la Frontera
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Martiri di Damasco
Francisco Pinazo Peñalver, religioso professo dell'Ordine dei frati minori, nato il 26 agosto 1802 a El Chopo
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https://it.wikipedia.org/wiki/Martiri%20di%20Damasco
Martiri di Damasco
Juan Jacobo Fernández y Fernández, religioso professo dell'Ordine dei frati minori, nato il 25 luglio 1808 a Moire
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https://it.wikipedia.org/wiki/PowerPC%20A2
PowerPC A2
Il PowerPC A2 è un core a 64 bit multithread di architettura Power sviluppato da IBM che implementa le specifiche Power ISA v.2.06. Le CPU che utilizzano questo core variano da 2,3 GHz con 16 core dal consumo di 65 W, a 1,4 GHz con 4 core dal consumo di 20 W. Ogni core A2 è capace di elaborare 4 thread contemporaneamente, possiede una cache L1 di 16 KB + 16 KB (istruzioni + dati) ed esegue le istruzioni in ordine.
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https://it.wikipedia.org/wiki/PowerPC%20A2
PowerPC A2
Il PowerEN (Power Edge of Network) o "wire-speed processor", è stato progettato come un ibrido tra un normale network processor, per lo switching ed il routing dei pacchetti di rete, e un tipico processore da server, per la manipolazione dei dati. È stato presentato l'8 febbraio 2010 alla ISSCC 2010.
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https://it.wikipedia.org/wiki/PowerPC%20A2
PowerPC A2
Ogni chip ha 16 core A2 (64 thread totali), 8 MB di cache e una serie di componenti dedicati a compiti specifici, come gli acceleratori per l'eleborazione XML, la crittografia, la compressione dei dati e le espressioni regolari. Ha inoltre 4 porte 10 Gigabit Ethernet e 2 canali PCIe. Possono essere connessi fino a 4 processori in configurazione SMP senza l'ausilio di altri chip di supporto. Il PowerEN è costituito da 1,43 miliardi di transistor su un die di 428 mm², fabbricato con un processo a 45 nm.
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https://it.wikipedia.org/wiki/PowerPC%20A2
PowerPC A2
commutazione di contesto dei thread, una rete di interconnessione toroidale 5D e un I/O a 10 Gbit. Ogni core possiede inoltre una FPU a 4 pipeline capace di elaborare 8 istruzioni per ciclo di clock, che può essere usata per eseguire normali operazioni scalari, istruzioni SIMD a 4 operandi o istruzioni SIMD a 2 operandi su numeri complessi.
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https://it.wikipedia.org/wiki/PowerPC%20A2
PowerPC A2
I core sono collegati tramite un crossbar switch, operante alla metà della velocità dei core, a una cache L2 da 32 MB eDRAM. Un chip Blue Gene/Q ha due controller DDR3 funzionanti a 1,33 GHz, capaci di supportare fino a 16 GB RAM.
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https://it.wikipedia.org/wiki/PowerPC%20A2
PowerPC A2
Il Blue Gene/Q utilizza 16 core per il calcolo e uno dedicato al funzionamento del sistema operativo. Quest'ultimo core si occupa degli interrupt, dell'I/O asincrono, delle comunicazioni MPI, delle funzionalità RAS e può essere utilizzato per il calcolo in caso di problemi ad uno degli altri 16 core. Il diciottesimo core è di scorta e utilizzato solo nel caso in cui uno degli altri risultasse difettoso in produzione o dovesse danneggiarsi durante il funzionamento.
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https://it.wikipedia.org/wiki/PowerPC%20A2
PowerPC A2
Il chip è prodotto con il processo SOI a 45 nm di IBM, ed è capace di fornire 205 GFlops a 1,6 GHz consumando 55 W. Il die ha dimensioni 19x19 mm (359.5 mm²) ed è formato da 1,47 miliardi di transistor.
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Lucio Emilio Mamercino (console 366 a.C.)
Nel 377 a.C. fu eletto tribuno consolare con Gaio Veturio Crasso Cicurino, Lucio Quinzio Cincinnato Capitolino, Publio Valerio Potito Publicola, Servio Sulpicio Pretestato, Gaio Quinzio Cincinnato.
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Lucio Emilio Mamercino (console 366 a.C.)
Durante il tribunato Roma dovette far fronte alla solita minaccia dei Volsci, cui questa volta si erano uniti i Latini.
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Lucio Emilio Mamercino (console 366 a.C.)
Organizzata la leva, l'esercito fu diviso in tre parti, uno a difesa della città, una a difesa della campagna romana, e il grosso fu inviato a combattere i nemici, agli ordini di Lucio Emilio e Publio Valerio.
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Lucio Emilio Mamercino (console 366 a.C.)
Lo scontro campale si svolse nei pressi di Satricum e fu favorevole ai Romani, nonostante la forte resistenza dei Latini, che dai Romani avevano adottato le tecniche di battaglia. Mentre i Volsci si ritirarono ad Anzio, dove trattarono la resa, consegnando la città e le sue campagne ai Romani, i Latini diedero fuoco a Satrico, e attaccarono Tusculum, secondo loro doppiamente colpevole, perché città latina che aveva ottenuto la cittadinanza romana.
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Lucio Emilio Mamercino (console 366 a.C.)
Mentre i Latini occupavano la città, i Tuscolani si ritirarono nella rocca, e inviarono una richiesta d'aiuto ai Romani. Questi inviarono immediati rinforzi agli ordini di Lucio Quinzio e Servio Sulpicio, riuscendo a sconfiggere i Latini e a liberare la città alleata.
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Lucio Emilio Mamercino (console 366 a.C.)
Nel 366 a.C. fu eletto console con il collega Lucio Sestio Laterano, primo plebeo eletto a questa magistratura, grazie alle Leges Liciniae Sextiae, approvate l'anno precedente.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lucio%20Emilio%20Mamercino%20%28console%20366%20a.C.%29
Lucio Emilio Mamercino (console 366 a.C.)
Il consolato, tranquillo dal punto di vista militare, nonostante il timore di un ritorno dei Galli sconfitti l'anno prima, fu contrassegnato dalle lotte politiche tra plebei e patrizi, per le elezioni dei pretori e degli edili.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Lucio%20Emilio%20Mamercino%20%28console%20366%20a.C.%29
Lucio Emilio Mamercino (console 366 a.C.)
Per provare a sconfiggere la peste, che imperversava a Roma da tre anni, il Senato nominò dittatore Lucio Manlio Capitolino Imperioso.
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https://it.wikipedia.org/wiki/The%20Inner%20Mind
The Inner Mind
Distribuito dalla General Film Company, il film - un cortometraggio in una bobina - uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 2 novembre 1911.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Minitel
Minitel
Il Minitel è stato un servizio telematico di videotex nato in Francia nel 1981 e operativo sino al 2012.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Minitel
Minitel
Era accessibile attraverso la linea telefonica POTS, simile ai servizi Videotel in Italia o a Prestel nel Regno Unito.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Minitel
Minitel
Negli anni ottanta questo sistema ha avuto molto successo in quanto l'apparecchio necessario veniva fornito in maniera gratuita e senza canoni di abbonamento, mentre l'unico costo da sostenere era quello della connessione, variabile a seconda del servizio scelto. Con l'avvento di Internet questo sistema telematico è caduto in disuso ed è stato eclissato dalla nuova tecnologia, pur continuando a funzionare per molti anni.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chotyn%C4%9B
Chotyně
Chotyně è un comune della Repubblica Ceca facente parte del distretto di Liberec, nella regione omonima.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
Nel 377 a.C. fu eletto tribuno consolare con Gaio Veturio Crasso Cicurino, Lucio Quinzio Cincinnato Capitolino, Publio Valerio Potito Publicola, Lucio Emilio Mamercino, Gaio Quinzio Cincinnato.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
Durante il tribunato Roma dovette far fronte alla solita minaccia dei Volsci, cui questa volta si erano uniti i Latini.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
Organizzata la leva, l'esercito fu diviso in tre parti, uno a difesa della città, una a difesa della campagna romana, e il grosso fu inviato a combattere i nemici, agli ordini di Lucio Emilio e Publio Valerio.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
Lo scontro campale si svolse nei pressi di Satrico e fu favorevole ai romani, nonostante la forte resistenza dei Latini, che dai romani avevano adottato le tecniche di battaglia. Mentre i Volsci si ritirarono ad Anzio, dove trattarono la resa, consegnando la città e le sue campagne ai romani, i Latini diedero fuoco a Satrico, e attaccarono Tusculum, secondo loro doppiamente colpevole, perché città latina che aveva ottenuto la cittadinanza romana.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
Mentre i Latini occupavano la città, i Tuscolani si ritirarono nella rocca, ed inviarono una richiesta d'aiuto ai romani. Questi inviarono immediati rinforzi agli ordini di Lucio Quinzio e Servio Sulpicio, riuscendo a sconfiggere i Latini e a liberare la città alleata.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
Nel 370 a.C. fu eletto tribuno consolare con Aulo Manlio Capitolino, Gaio Valerio Potito, Lucio Furio Medullino Fuso, Servio Cornelio Maluginense e Publio Valerio Potito Publicola.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
L'elezione interruppe un periodo di 5 anni, durante il quale a Roma non si erano eletti tribuni consolari, a causa del veto posto dai tribuni della plebe Gaio Licinio Calvo Stolone e Lucio Sestio Laterano, e fu dovuta all'attacco che Velletri portò a Tusculum, città alleata dei romani.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
I romani respinsero gli attaccanti nella loro città, che fu posta sotto assedio, senza però che i romani riuscissero a espugnarla.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
Nel 368 a.C. fu eletto tribuno consolare con Spurio Servilio Strutto, Lucio Papirio Crasso, Servio Cornelio Maluginense, Tito Quinzio Cincinnato Capitolino, Lucio Veturio Crasso Cicurino.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Servio%20Sulpicio%20Pretestato
Servio Sulpicio Pretestato
Quando i tribuni della plebe Gaio Licinio Calvo Stolone e Lucio Sestio Laterano portarono le tribù a votare sulle proprie proposte di legge a favore dei plebei, nonostante il veto espresso dagli altri tribuni della plebe, controllati dai patrizi, il Senato nominò Marco Furio Camillo dittatore per la quarta volta, allo scopo di impedire la votazione delle leggi proposte da Licinio e Sestio.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Gaio%20Quinzio%20Cincinnato
Gaio Quinzio Cincinnato
Nel 377 a.C. fu eletto tribuno consolare con Gaio Veturio Crasso Cicurino, Lucio Quinzio Cincinnato Capitolino, Publio Valerio Potito Publicola, Servio Sulpicio Pretestato, Lucio Emilio Mamercino.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Gaio%20Quinzio%20Cincinnato
Gaio Quinzio Cincinnato
Durante il tribunato Roma dovette far fronte alla solita minaccia dei Volsci, cui questa volta si erano uniti i Latini.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Gaio%20Quinzio%20Cincinnato
Gaio Quinzio Cincinnato
Organizzata la leva, l'esercito fu diviso in tre parti, uno a difesa della città, una a difesa della campagna romana, e il grosso fu inviato a combattere i nemici, agli ordini di Lucio Emilio e Publio Valerio.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Gaio%20Quinzio%20Cincinnato
Gaio Quinzio Cincinnato
Lo scontro campale si svolse nei pressi di Satrico e fu favorevole ai romani, nonostante la forte resistenza dei Latini, che dai romani avevano adottato le tecniche di battaglia. Mentre i Volsci si ritirarono ad Anzio, dove trattarono la resa, consegnando la città e le sue campagne ai romani, i Latini diedero fuoco a Satrico, e attaccarono Tuscolo, secondo loro doppiamente colpevole, perché città latina che aveva ottenuto la cittadinanza romana.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Gaio%20Quinzio%20Cincinnato
Gaio Quinzio Cincinnato
Mentre i Latini occupavano la città, i Tuscolani si ritirarono nella rocca, ed inviarono una richiesta d'aiuto ai romani. Questi inviarono immediati rinforzi agli ordini di Lucio
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https://it.wikipedia.org/wiki/Navicelliere
Navicelliere
Nella Chiese di tradizione cattolica latina il navicelliere o naviculario (dal latino navicularius) o navettario è il ministrante che ha l'incarico di portare la navicella, quando si usa l'incenso nella liturgia e in altre celebrazioni di preghiera (come ad esempio le processioni in onore di santi e la novena del Natale). In mancanza del navicelliere, è supplito dal turiferario che regge, oltre al turibolo, anche la navicella.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Navicelliere
Navicelliere
Il navicelliere impugna il piedistallo della navicella con la mano sinistra e la tiene davanti al petto, mentre tiene la destra sul petto un poco sopra la navicella. Porge, a tempo debito, la navicella con il coperchio aperto al celebrante, il quale con il cucchiaino della navicella prende un po' dell'incenso in essa contenuto, deponendolo sui carboni ardenti nel turibolo per poi benedire l'incenso stesso.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Navicelliere
Navicelliere
Il navicelliere sta sempre alla sinistra del turiferario. Turiferario e navicelliere, durante le processioni, incedono prima di tutti gli altri ministri, tranne che nelle processioni con il santissimo Sacramento, nel qual caso il navicelliere sta vicino ai turiferari a fianco del Santissimo stesso per provvedere all'occorrenza all'infusione dell'incenso.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Navicelliere
Navicelliere
Durante le messe in cui si usa l'incenso, turiferario e naviculario agiscono durante la processione iniziale, prima e durante la proclamazione del Vangelo, alla presentazione delle offerte e durante l'anamnesi o "consacrazione".
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https://it.wikipedia.org/wiki/Balsamo%20%28Cinisello%20Balsamo%29
Balsamo (Cinisello Balsamo)
Balsamo (Balsom in dialetto milanese, AFI: ) è un ex comune della Provincia di Milano, soppresso nel 1928 in occasione della fusione con Cinisello nel nuovo comune di Cinisello Balsamo, di cui costituisce la porzione orientale.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Balsamo%20%28Cinisello%20Balsamo%29
Balsamo (Cinisello Balsamo)
Da Balsamo, in epoca romana, passava la via Regina, strada romana che collegava il porto fluviale di Cremona (la moderna Cremona) con Clavenna (Chiavenna) passando da Mediolanum (Milano).
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https://it.wikipedia.org/wiki/Balsamo%20%28Cinisello%20Balsamo%29
Balsamo (Cinisello Balsamo)
Dalle risposte ai 45 quesiti della real giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Balsamo contava 904 abitanti; al successivo censimento (Statistica anime Lombardia) del 1771 raggiungeva invece quota 1 133 abitanti. Nel 1805 in età napoleonica, secondo il nuovo censimento indetto, Balsamo veniva considerato comune di III classe, contando 1 206 persone. Nel 1809, al momento dell'aggregazione fra Cinisello e Balsamo, il nuovo comune dato dalla somma dei precedenti raggiungeva le 2 887 unità. Caduto Napoleone i balsamesi rivendicarono la propria autonomia municipale, che venne immediatamente accolta dal nuovo governo asburgico. Secondo la notificazione del 23 giugno 1853 Balsamo contava 2 137 abitanti; in concomitanza con l'unione temporanea delle province lombarde al Regno di Sardegna, nel 1859, 2 341. A partire dal censimento successivo, operato all'indomani dell'Unità d'Italia, nel 1861, i dati sulla popolazione vengono monitorati costantemente con cadenza decennale.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Balsamo%20%28Cinisello%20Balsamo%29
Balsamo (Cinisello Balsamo)
Interessante il raffronto nei vari censimenti operati dal 1861 al 1921 fra la popolazione di Cinisello e quella di Balsamo, considerate unitamente solo a partire dal censimento del 1931, il primo dopo l'unificazione. La differenza di popolazione, inizialmente dell'ordine di qualche centinaio di abitante, a seguito della crescita demografica dei due comuni si fa nettamente maggiore per Cinisello, che subisce un maggiore sviluppo, malgrado comunque la crescita di Balsamo, favorita dalla vicinanza con Sesto San Giovanni e le sue industrie.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Balsamo%20%28Cinisello%20Balsamo%29
Balsamo (Cinisello Balsamo)
Dalle risposte ai 45 quesiti della real giunta del censimento del 1751 risulta che Balsamo fosse amministrata da compadroni e da un sovrintendente nominato dai compadroni affinché vigilasse e riconoscesse i riparti annuali. A questi andava poi aggiunto un cancelliere, residente a Milano e un esattore, nominato con asta pubblica ogni tre anni. A un console spettavano invece i compiti di polizia. Dal punto di vista della giurisdizione era affidato a un podestà feudale, anch'esso residente a Milano, al quale si doveva versare un salario fisso. Tale ordinamento rimase in vigore fin prima l'Unità d'Italia, più nel dettaglio fino alla nuova legge sull'ordinamento comunale del 1859, che introdusse la figura amministrativa del sindaco che governava affiancato da una giunta e da un consiglio. Gli ultimi anni di autonomia del comune videro invece l'imposizione della figura del podestà, introdotta dal regime fascista a partire dal 1926 con le cosiddette leggi fascistissime: questo comportò il passaggio di tutte le funzioni amministrative nelle mani del podestà - nominato con Regio Decreto per cinque anni e in qualunque momento revocabile - a discapito degli altri organi amministrativi, che trovavano ora sbocco nella sola consulta municipale, con funzioni meramente consultive.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chanel%202.55
Chanel 2.55
La 2.55 è una borsa creata dalla stilista francese Coco Chanel ed attualmente in commercio dall'omonima maison. Il suo nome è dovuto al mese e all'anno della sua creazione, ovvero il febbraio del 1955.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chanel%202.55
Chanel 2.55
Nel 1955 Coco Chanel si pose l'obiettivo di inventare un nuovo tipo di borsetta, che rispondesse alle esigenze della donna degli anni '50, una donna moderna, attiva e dinamica. Doveva essere un accessorio elegante ma allo stesso tempo pratico e funzionale rispetto alle scomode pochette a mano che prima di allora le donne erano obbligate ad indossare nelle occasioni formali e che impegnavano le loro mani. Su una borsetta matelassé (ossia la classica impuntura a rombi) aggiunse una pratica catena regolabile, che permetteva alle donne di indossarla a spalla o a tracolla. I primissimi modelli furono fabbricati in jersey, lo stesso tessuto usato da Mademoiselle per la creazione dei suoi tailleurs, in seguito fu impiegata anche la pelle d'agnello.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chanel%202.55
Chanel 2.55
Nel 1983, dodici anni dopo la morte di Coco, Karl Lagerfeld divenne il direttore creativo della maison Chanel. Lagerfeld volle compiere un restyling della 2.55, aggiungendo una lunga e sottile strisciolina di pelle tra gli anelli della catena che componevano la tracolla e cambiando il "Mademoiselle lock" rettangolare con il "double C lock" ovvero la chiusura a doppia C, il logo distintivo della maison. Questa nuova borsa prese il nome di "classic flap" anche detta 2.88.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chanel%202.55
Chanel 2.55
A questi modelli in tempi più recenti se ne sono aggiunti altri due, la Jumbo (30.5cm x 20.3cm x 7.6cm) e la Maxi Jumbo (34cm x 24cm x 10,5cm), che presentano dimensioni "sovradimensionate" della classica Chanel 2.55. Queste versioni hanno avuto un notevole successo commerciale, regalando all'iconica borsa un'immagine pratica, ironica e moderna.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chanel%202.55
Chanel 2.55
Nel 2005, in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita della borsetta, Lagerfeld, reintrodusse sul mercato la 2.55 originariamente creata da Coco con il nome "reissue" che in inglese vuol dire appunto "riedizione". Quasi ogni anno inoltre, la 2.55 viene riproposta nelle nuove collezioni, spesso impreziosita da svariati materiali, tessuti o pellami. L'impiego di materiali di elevato pregio e qualità sono i motivi del suo elevato costo che la rende una delle borse più desiderate di tutti i tempi, quasi al pari della Birkin Bag di Hermès.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Chanel%202.55
Chanel 2.55
La Chanel 2.55 racchiude in sé un po' della storia della stilista che l'ha inventata, progettata e realizzata. Si dice che il tipico matelassé della borsa si ispiri ai giubbotti dei garzoni di scuderia visti da Coco nelle piste da corsa. L'interno di un color bordeaux intenso si ispira alle divise dei bambini dell'orfanotrofio che Coco frequentava da piccola. La fattura della catena ricordava a Coco i portachiavi dei guardiani dello stesso orfanotrofio. Si dice che nella tasca sotto la patta di chiusura, Coco fosse solita conservare le lettere d'amore dei suoi numerosi amanti, mentre impiegava la taschina sul retro della borsa per riporre monete e denaro.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Strada%20del%20vino%20Colli%20dei%20Longobardi
Strada del vino Colli dei Longobardi
Colli dei Longobardi - Strada del Vino e dei Sapori è un percorso enogastronomico che, partendo da Brescia, si estende nelle colline dell'hinterland attraverso i comuni di Botticino, Rezzato, Montichiari, Castenedolo, Montirone, Capriano del Colle, Poncarale e Flero.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Strada%20del%20vino%20Colli%20dei%20Longobardi
Strada del vino Colli dei Longobardi
L'associazione è stata fondata nel 2001 e ha come obiettivo la valorizzazione in senso turistico delle produzioni vitivinicole ed agricole, le attività agroalimentari, la produzione di specialità enogastronomiche e le produzioni dell'economia ecocompatibile e inoltre la valorizzazione di attività naturalistiche, storiche, culturali e ambientali presenti nel percorso della strada.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Strada%20del%20vino%20Colli%20dei%20Longobardi
Strada del vino Colli dei Longobardi
Il logo della Strada del Vino Colli dei Longobardi raffigura, stilizzato, il Gallo di Ramperto, un galletto segnavento del vescovo Ramperto realizzato per il campanile della chiesa di San Faustino in Brescia. È un reperto conservato nella sezione longobarda del Museo di Santa Giulia, punto di partenza del percorso, insieme al vigneto Pusterla, ai piedi del castello di Brescia.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Strada%20del%20vino%20Colli%20dei%20Longobardi
Strada del vino Colli dei Longobardi
L'associazione collabora con il Comune di Brescia per la valorizzazione del sito UNESCO Italia Langobardorum, e con la Provincia di Brescia per la promozione del territorio promuovendo percorsi enogastronomici in bicicletta. All'associazione aderiscono anche il Consorzio del Montenetto, il Consorzio del Botticino e la Fondazione IAR e i Comuni di Brescia, Botticino, Capriano del Colle, Castenedolo, Flero, Montichiari, Montirone, Poncarale e Rezzato.